8.10.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 332/36


Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema «Vivere domani. La stampa tridimensionale come strumento per rafforzare l'economia europea»

(parere d'iniziativa)

(2015/C 332/05)

Relatore:

Dumitru FORNEA

Correlatrice:

Hilde VAN LAERE

Il Comitato economico e sociale europeo, in data 10 luglio 2014, ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 29, paragrafo 2, del proprio Regolamento interno, di elaborare un parere d'iniziativa sul tema:

Vivere domani. La stampa tridimensionale come strumento per rafforzare l'economia europea.

La commissione consultiva per le trasformazioni industriali (CCMI), incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il proprio parere in data 4 maggio 2015.

Alla sua 508a sessione plenaria, dei giorni 27 e 28 maggio 2015 (seduta del 28 maggio), il Comitato economico e sociale europeo ha adottato il seguente parere all'unanimità.

1.   Conclusioni e raccomandazioni

1.1

La produzione additiva (AM) è una delle principali tecnologie abilitanti che determineranno un nuovo approccio all'attività manifatturiera e i prodotti e le fabbriche del futuro. La rivoluzione digitale, accompagnata da questa rivoluzione nella fabbricazione dei prodotti, permetterà all'Europa di riportare nell'Unione la produzione dalle regioni a bassi salari, al fine di stimolare l'innovazione e creare una crescita sostenibile nell'UE.

1.2

Il CESE ritiene che l'UE possa mantenere la sua attuale posizione di principale attore mondiale nella produzione additiva; a tal fine, però, devono essere adottate le seguenti misure a livello europeo e nazionale:

1.3

dovrebbero essere privilegiati gli investimenti nelle infrastrutture per le TIC, in modo che tutti i cittadini e le imprese possano avere accesso alle reti Internet ad alta velocità e ai più alti standard disponibili in materia di qualità e sicurezza;

1.4

la capacità europea in materia di archiviazione e trasmissione di grandi quantità di dati digitali deve essere rafforzata e aggiornata e la protezione di tali dati garantita, nel rispetto dei legittimi interessi dei cittadini e delle imprese dell'UE;

1.5

le istituzioni dell'UE e i governi nazionali dovrebbero preparare i cittadini ad affrontare le sfide della società digitale e delle relative tecnologie rivoluzionarie come la produzione additiva, investendo in programmi culturali, educativi e di formazione professionale compatibili con le dinamiche e i requisiti dei nuovi profili professionali associati a una nuova generazione di sistemi di produzione;

1.6

per sfruttare appieno il potenziale della produzione additiva, occorre promuovere la ricerca e la creatività (tramite incentivi finanziari e fiscali) in seno alle imprese e agli istituti di istruzione e di ricerca;

1.7

servono ulteriori ricerche per ampliare il ventaglio di materiali e il numero di applicazioni, nonché per migliorare il grado di solidità, velocità, produttività e maturità di tale tecnologia. In Europa si dovrebbero concretizzare i passi verso un processo di produzione maturo, al fine di garantire la nostra posizione competitiva sui mercati mondiali e mantenere all'interno dell'UE i benefici economici e i posti di lavoro di alta qualità a ciò associati;

1.8

i partenariati europei per l'innovazione devono razionalizzare gli sforzi per sviluppare nuovi materiali per la produzione additiva. Una più ampia gamma di materiali e un più alto numero di fornitori consentiranno di rendere i prezzi più competitivi, di aprire nuovi settori industriali e di ottenere maggiori volumi di materiali per la produzione additiva e mercati di approvvigionamento più competitivi;

1.9

l'UE deve favorire gli investimenti in nuove attrezzature per la produzione additiva, incoraggiare lo sviluppo di tecnologie per la produzione additiva in sistemi di produzione aperti che siano flessibili e facili da integrare con altre tecnologie di produzione e di lavorazione, al fine di aumentare il numero di applicazioni e il volume d'affari;

1.10

il quadro normativo europeo e nazionale non è stato in grado di tenere il passo con la rapida evoluzione della produzione additiva. È per questo motivo che serve una normativa specifica soprattutto in materia di standard e certificazione, proprietà intellettuale, protezione dei consumatori, salute e sicurezza sul luogo di lavoro, e ambiente;

1.11

il processo regolamentare relativo alla produzione additiva deve essere basato sulla ricerca interdisciplinare e scientifica relativa all'impatto di questa tecnologia, con il pieno coinvolgimento di tutte le parti interessate.

2.   Osservazioni generali

2.1

L'attività manifatturiera contribuisce in maniera significativa all'economia, in particolare in termini di innovazione, produttività e posti di lavoro di alta qualità. Tuttavia, l'industria europea ha perso terreno negli ultimi due decenni con un conseguente calo dell'occupazione industriale e del valore aggiunto  (1). Dopo decenni di contrazione del settore manifatturiero (a causa della delocalizzazione alla ricerca di manodopera a basso costo), l'attenzione è nuovamente rivolta alla produzione nei paesi ad elevato livello salariale e al ruolo centrale delle capacità manifatturiere europee nel creare innovazione, nonché alla capacità di incrementare rapidamente la produzione di nuovi prodotti basati su tecnologie avanzate. L'innovazione, l'automazione e la sofisticazione dei processi sono alla base delle strategie industriali di successo e si sono rivelate essenziali per il mantenimento di una posizione di leadership (2). L'Europa, utilizzando la giusta tecnologia di produzione avanzata potrebbe reimportare la produzione dalle regioni a bassi salari, al fine di stimolare l'innovazione e creare una crescita sostenibile nell'UE. È soltanto così che l'Europa potrà conquistare una posizione di leader nella nuova rivoluzione industriale.

2.2

La produzione additiva è un processo che permette di assemblare materiali per fabbricare oggetti da dati provenienti da modelli 3D, solitamente sezione per sezione (strato per strato), in opposizione ai processi di fabbricazione per sottrazione di materiale. In ambito industriale viene utilizzata la denominazione ufficiale codificata (ASTM F2792) di produzione additiva, mentre comunemente l'espressione stampa 3D è usata come sinonimo.

2.3

La produzione additiva è una denominazione generica che indica una serie di tecnologie e processi utilizzati per diversi materiali (metalli, polimeri, ceramiche, ecc.). Queste tecnologie hanno raggiunto uno livello di maturità che consente un numero crescente di applicazioni commerciali a valore aggiunto. La produzione additiva è considerata a livello mondiale come una delle principali tecnologie abilitanti che determineranno nuovi approcci alla produzione manifatturiera e i prodotti e le fabbriche del futuro. Esistono già i cosiddetti FABLAB (fabrication laboratory), officine per servizi e prodotti in stampa 3D.

2.4

La produzione additiva è un settore in rapida crescita. La crescita ha registrato un'accelerazione negli ultimi quattro anni, da quando un numero crescente di organizzazioni ha iniziato a adottare prodotti e servizi della produzione additiva. Negli ultimi 25 anni, il tasso di crescita annuo composto (CAGR) dei redditi mondiali generati da tutti i prodotti e servizi si attesta a un impressionante 27 %. Il CAGR degli ultimi tre anni (2011-2013) è stato del 32,2 %, con un valore di mercato di 2,43 miliardi di euro nel 2013 (3) che, secondo le previsioni di Wohlers Associates, supererà i 5,5 miliardi di euro entro il 2016 e i 10 miliardi di euro entro il 2018. Tuttavia, trattandosi di una tecnologia emergente, gli esperti del settore ritengono che l'attuale grado di penetrazione del mercato copra solo una frazione delle potenziali applicazioni individuate. Nel 2011, secondo gli esperti la penetrazione del mercato era inferiore all'8 % (con un valore di mercato totale pari a circa 17 miliardi di euro) (4). Se la produzione additiva crescesse fino a conquistare anche solo il 2 % della produzione mondiale, il potenziale sarebbe 10 volte più grande (circa 170 miliardi di euro) (5).

2.5

Il campo di applicazione è passato dalla prototipazione all'inizio degli anni Novanta alla produzione di componenti funzionali. La crescita attesa è alimentata principalmente dalla rapida produzione in serie, efficiente in termini di costi e su più ampia scala, di prodotti finiti complessi e funzionali, in vari materiali (plastica, metallo o ceramica), piuttosto che dalla progettazione di prodotti e dalla prototipazione. La produzione additiva è pronta per la prototipazione ma si trova ancora nella fase «innovativa» per la produzione di prodotti finiti funzionali. Stanno facendo la loro apparizione prodotti innovativi, ma non ancora sostenibili per via della mancanza di macchine per la produzione additiva robuste e di sistemi di produzione ad elevata capacità.

2.6

Processi di produzione additiva innovativi avranno un effetto dirompente sul modo in cui vengono progettati e realizzati gli oggetti. La produzione additiva può accrescere la creazione di valore degli attuali prodotti nell'ambito delle catene di approvvigionamento esistenti o può avere un impatto radicale su prodotti, catene di approvvigionamento e modelli aziendali (6). L'Europa deve assicurarsi un posto in prima linea quando decollerà l'industrializzazione dei processi di produzione additiva. Negli ecosistemi europei di produzione additiva, la crescita futura verrà presumibilmente realizzata ampliando le attività esistenti (quando gli attori esistenti passano dalla prototipazione alla fabbricazione) e creando nuove attività lungo la catena di valore.

2.7

In tutto il mondo, la produzione additiva è considerata come la tecnologia abilitante principale per l'innovazione nei prodotti e nella catena di approvvigionamento. È una tecnologia sempre più diffusa e attualmente riceve importanti finanziamenti dai governi che puntano ad aumentarne il livello di maturità (ovvero Stati Uniti, Cina e Singapore). Storicamente l'Unione europea si trova in una posizione favorevole, ma se non si attiverà, non riuscirà a mantenere questa posizione e resterà indietro nella corsa verso i nuovi mercati.

3.   Osservazioni specifiche

3.1   Impatto dirompente della produzione additiva

3.1.1

A livello di fabbrica, la produzione additiva darà vita a nuovi modi di concepire la produzione industriale e determinerà le fabbriche del futuro.

La produzione additiva permette di realizzare diversi prodotti finiti multipli utilizzando gli stessi macchinari, materiali e processi, e rende più facile l'impiego di quei sistemi di produzione che risultano poco pratici o inutilizzabili con i metodi di fabbricazione tradizionali.

Uno dei maggiori vantaggi della produzione additiva consisterà nella capacità di combinarsi, in fabbrica, con altri processi manifatturieri ad elevato valore.

La produzione additiva è una tecnologia chiave per la produzione digitale in catene di approvvigionamento dinamiche e decentrate. La diffusione a livello mondiale di file contenenti progetti digitali (o soluzioni ingegneristiche) e specifiche tecniche costituisce la base della personalizzazione e della produzione a livello locale e rimpiazza la spedizione dei prodotti da stabilimenti centralizzati. Grazie alla produzione digitale, è possibile disporre di una base di produzione diffusa e diversificata, con impianti di produzione più vicini al cliente (e per alcuni prodotti una fabbricazione su piccola scala a domicilio o in tipografia). Le catene di approvvigionamento potrebbero combinare stabilimenti a elevata intensità di capitale destinati alla fabbricazione di prodotti complessi con la personalizzazione di componenti su piccola scala e in maniera diffusa (laboratori di progettazione -fabbricazione vicini al cliente/punto di consumo).

3.1.2

A livello di prodotto, la produzione additiva diverrà la pietra angolare dell'innovazione di prodotto.

La maggiore libertà di progettazione apre la strada a nuove generazioni di prodotti: la quasi illimitata libertà nella progettazione può comportare un ampio ventaglio di benefici in diversi settori (ad es: industria automobilistica, settore aerospaziale, medicina, macchinari e impianti, attrezzature sportive e stili di vita): miniaturizzazione, integrazione delle funzioni, leggerezza, personalizzazione di proprietà e geometrie, ecc.

Tempi di risposta ultrarapidi creeranno nuove opportunità per prototipi funzionali o per nuovi prodotti personalizzati/su misura B2C e B2B in tutti i settori industriali.

Lo sviluppo di applicazioni rappresenta un'enorme opportunità economica per l'Europa. Lo sviluppo di applicazioni avanzate tecnologiche e di mercato si innesca creando un ecosistema e digitalizzando tutte le fasi. Ciò porta a un modello aziendale centralizzato. L'aumento del volume di mercato (all'interno della regione o all'estero), implica un decentramento segmentato di blocchi all'interno della catena di valore. Il franchising di un prodotto, della progettazione e delle soluzioni di produzione consente di catturare valore in Europa attraverso la distribuzione delle applicazioni a livello mondiale.

3.1.3

A livello di impresa, la produzione additiva farà emergere modelli aziendali dirompenti.

La produzione digitale fa emergere modelli aziendali dirompenti basati sul digitale, in rapida evoluzione e con elevati livelli di personalizzazione. Internet permette di far giungere i contenuti creati dagli utenti ai produttori di oggetti fisici. Ripensare il modo in cui le aziende producono e movimentano i prodotti lungo le proprie catene di approvvigionamento darà luogo a catene di produzione e modelli aziendali innovativi: ad esempio, produzione just-in-time su richiesta vicino al consumatore, riparazione di componenti, e-manufacturing magazzini digitali per i ricambi a «coda lunga» (7) o personalizzazione di massa. La catena di valore attuale può essere sostituita da una catena di valore più semplice e più corta.

I tradizionali fornitori di servizi di produzione additiva si stanno trasformando in produttori e prestatori di servizi specializzati (contract manufacturing) per clienti OEM (8). Le catene di approvvigionamento sono sostenute da strumenti ingegneristici e processi di e-manufacturing digitali che democratizzano la progettazione, mettendola alla portata di tutti, con tutti i vantaggi e i problemi derivanti da un modello aziendale di questo tipo.

La produzione additiva consente la realizzazione di oggetti in serie, a costi vantaggiosi, da parte di prestatori di servizi specializzati nella produzione additiva, aziende produttrici, o addirittura a casa partendo da un modello 3D (fabbriche desktop). Stanno emergendo nuovi tipi di prestatori di servizi: le prime copisterie 3D hanno aperto le porte nelle città europee; i contenuti 3D e i servizi a richiesta collegano creatori di contenuti 3D, consumatori che ordinano parti a biblioteche e produttori specializzati in produzione additiva.

3.2   L'impatto tecnologico della produzione additiva

3.2.1   Necessità di sviluppare una nuova generazione di sistemi di produzione

Le tabelle di marcia per la produzione additiva a livello internazionale (9), (10), (11), (12), (13) sottolineano la necessità di avanzamenti tecnologici significativi nella produzione additiva, come condizione indispensabile per promuovere il valore aggiunto proposto e la diffusione di tale tipo di produzione. La tecnologia attualmente utilizzata per la produzione additiva è stata sviluppata per la realizzazione di prototipi; le macchine non sono ancora pronte per la produzione di volumi elevati. Ostacoli tecnologici impediscono alle imprese di trasformare la produzione additiva in una tecnologia di produzione in serie. L'architettura delle macchine per la produzione additiva è stata concepita nella fase della prototipazione e da allora sono state introdotte troppo poche innovazioni (internamente, le macchine di oggi sembrano quasi identiche a quelle di 10-15 anni fa). Occorrono innovazioni meccaniche dirompenti per consentire al settore di passare al livello successivo (14).

Per accelerare lo sviluppo, le imprese e i ricercatori che operano nel settore devono poter accedere a piattaforme aperte (in termini sia di hardware che di software) per superare le limitazioni delle macchine presenti nel mercato che si configurano come «black box» (vale a dire il cui funzionamento è opaco).

Il rafforzamento delle capacità (efficienza in termini di costi, solidità e affidabilità) estenderebbe il potenziale attuale della produzione additiva rendendo possibile una produzione su più ampia scala per un'ampia gamma di applicazioni. Il superamento dei limiti tecnologici e l'integrazione con altri processi (produzione ibrida) permetterà il sorgere di applicazioni radicalmente innovative (15). L'assorbimento nell'industria manifatturiera richiede un'integrazione della produzione additiva nell'ambiente e nei sistemi di controllo dell'unità produttiva.

Oltre a questa ricerca strategica, devono essere inventati nuovi concetti rivoluzionari per i sistemi di produzione, ripensando in modo sostanziale il modo in cui i prodotti vengono costruiti in base alle attuali tecnologie di produzione additiva e il modo in cui tali sistemi sono integrati nel contesto della fabbrica. Ciò significa che la produzione additiva di domani non sarà più basata su macchine di tecnologia additiva per la fabbricazione di lotti di prodotti allineate in un reparto di produzione; le esigenze delle applicazioni chiedono la concezione di sistemi di produzione additiva continui, basati su una concatenazione di fasi di produzione diverse. Si tratta di concetti già noti come macchina per la produzione additiva 2.0 che traineranno il futuro sviluppo delle macchine per la produzione additiva.

3.2.2   Necessità di nuovi processi, che permettano la certificazione della produzione additiva

Per poter essere tecnicamente applicate nell'industria le tecnologie di produzione additiva devono essere certificate. La certificazione favorirà l'industrializzazione della tecnologia. Occorre pertanto sviluppare procedure di certificazione della produzione additiva, come tecniche di ispezione e tecniche di controllo della qualità durante il processo di produzione al fine di garantire il rispetto delle norme. Tali procedure devono come minimo riuscire a scoprire quando il prodotto non soddisfa le norme e sarebbe veramente necessario elaborare una metodologia per prevenire i casi di non conformità e correggere i difetti.

3.2.3   Necessità di sviluppare e di garantire l'accesso a nuovi materiali

Chi controlla i canali di distribuzione mantiene una posizione dominante; ad esempio, i fabbricanti di macchine prevedono nei loro contratti di manutenzione e garanzia l'obbligo di utilizzare specifiche materie prime costose, di cui sono spesso gli unici distributori, oppure adottano il modello aziendale tipico «dei rasoi e delle lame di ricambio», vale a dire una situazione in cui fabbricanti hanno l'esclusiva della fornitura dei materiali di consumo (lock-in). Il controllo dei canali di distribuzione, combinato con un volume ancora limitato (16), ha reso meno interessante per i fornitori di materiali investire fondi ingenti nello sviluppo di nuovi materiali.

Il numero limitato di fonti di approvvigionamento di materiali determina prezzi delle materie prime eccessivamente elevati e aumenta i rischi legati alla garanzia di approvvigionamento per i clienti finali. Questo meccanismo di mercato frena il potenziale della tecnologia della produzione additiva.

Attualmente la crescita a due cifre del mercato crea opportunità economiche e attira altri fornitori di materiali. Lo sviluppo dei materiali va quindi sostenuto e incentivato. È anche importante ampliare la gamma dei materiali e migliorarne le proprietà. L'aumento del numero di fornitori favorirà un processo di fissazione dei prezzi più competitivo, rendendo più conveniente ignorare le garanzie relative ai macchinari, e genererà maggiori volumi e mercati dei materiali più competitivi.

Una più ampia gamma di materiali aprirà nuovi settori industriali e comporterà una domanda di volumi più elevati di materiali per la produzione additiva.

3.2.4

Principali ostacoli tecnici — I principali fattori che ostacolano la diffusione su ampia scala della produzione additiva in settori industriali come quello aerospaziale, automobilistico, medico o dei beni di consumo sono legati principalmente all'incremento della produttività e possono essere così sintetizzati:

processo non abbastanza solido e velocità di produzione inadeguata (con conseguenti costi di produzione troppo elevati),

necessità di sviluppare una tecnologia di produzione additiva di nuova generazione, integrabile nell'ambiente dell'unità produttiva e in sistemi di produzione ibridi,

materiali e prodotti con proprietà inadeguate e incompatibili; gamma estremamente limitata di materiali per la produzione additiva; lentezza nello sviluppo di nuovi materiali,

assenza di tecnologie per lo sviluppo multidisciplinare di nuove applicazioni radicalmente innovative.

3.2.5

Occorre puntare sulla ricerca strategica per realizzare i seguenti obiettivi:

trasformare la produzione additiva in una tecnologia di produzione in serie con macchinari di nuova generazione,

integrare la produzione additiva come un autentico strumento di produzione nell'ambiente e nei sistemi dell'unità produttiva,

ampliare la gamma di materiali utilizzati per la produzione additiva,

sviluppare applicazioni innovative (e i loro strumenti di sviluppo).

3.2.6

Rischio di fuga di tecnologie dall'Europa

La produzione additiva e il relativo mercato hanno raggiunto un certo grado di maturità, che ha portato ai primi processi di consolidamento nel settore. Grandi aziende statunitensi investono e acquistano piccole PMI (spesso con sede nell'UE), che possiedono conoscenze, diritti di proprietà intellettuale e brevetti di tecnologie per la produzione additiva. Le conoscenze acquisite vengono spesso utilizzate al di fuori dell'Europa, poiché i mercati dell'UE sono eterogenei e di non facile accesso. Le PMI europee hanno tutto l'interesse ad essere acquisite da grandi società di paesi terzi, dato che queste ultime aprono nuovi e grandi mercati per le loro applicazioni. Per entrambi i motivi sussiste il pericolo che gli sviluppi realizzati in Europa nel campo della produzione additiva lascino il continente.

Per le imprese del settore della produzione additiva che hanno sede nell'Unione europea, non è facile crescere all'interno dell'Europa, dove l'elevato numero di mercati piccoli e molto diversi comporta costi di investimento elevati prima di poter raggiungere un livello di volume di mercato accettabile. Inoltre, il passaggio a nuovi mercati è spesso rallentato dalla mancanza di taluni elementi della catena del valore. Pertanto, le imprese del settore della produzione additiva con sede nell'UE cercano con interesse grandi mercati al di fuori dell'Unione, dove possono mettere a frutto le loro conoscenze in una fase precoce.

3.3

L'impatto della produzione additiva sulle problematiche giuridiche (17)

Attualmente la produzione additiva viene per lo più considerata (dai media, dalla stampa, dal pubblico e dai politici) come una tecnologia di stampa 3D di bassa qualità, da utilizzare per la stampa intelligente in casa, piuttosto che una futura tecnologia di produzione. Sebbene entrambi gli scenari si realizzeranno in futuro, le tendenze, gli ostacoli e le priorità di ricerca presentano delle differenze fondamentali. Aspetti quali la normalizzazione, i diritti di proprietà intellettuale e la responsabilità devono essere considerati in modo completamente diverso a seconda delle tecnologie e delle applicazioni che vengono prese in esame.

Norme e certificazione: Si è generalmente concordi nel riconoscere che la mancanza di norme ha limitato la diffusione della produzione additiva in settori industriali chiave: ad esempio, aerospaziale e medico/dentale. L'esistenza di norme consentirà di incrementare l'adozione di queste tecnologie e creerà ampie opportunità per la ricerca e lo sviluppo. I mercati professionali sono spesso esigenti e richiedono certificazioni, il che rende particolarmente difficile l'adozione di nuove tecnologie. Le barriere che ostacolano la diffusione su ampia scala della produzione additiva sono di natura sia tecnica che legislativa. Per il futuro sviluppo di queste tecnologie è quindi indispensabile coinvolgere maggiormente il settore in seno al comitato ASTM F42 e ai gruppi di lavoro BSI e ISO.

Proprietà intellettuale (PI): Gli esperti esprimono preoccupazione riguardo alle inevitabili questioni relative alla proprietà intellettuale cui la crescente adozione della produzione additiva darà luogo (18).

La produzione additiva potrebbe esercitare un impatto considerevole sulla proprietà intellettuale, poiché gli oggetti descritti in un documento digitale potrebbero essere molto più facili da riprodurre, distribuire e contraffare. Potrebbe riprodursi uno scenario assolutamente identico a quello dell'industria cinematografica e musicale, con lo sviluppo di nuovi modelli a carattere non commerciale e una crescente tensione tra misure che frenano l'innovazione e quelle che incentivano la pirateria (19).

La protezione dei diritti di proprietà intellettuale dei responsabili dello sviluppo è un problema enorme, che presenta notevoli analogie con la tutela dei diritti nel settore cinematografico e musicale. Il settore della produzione additiva dovrebbe puntare alla ricerca di soluzioni in materia di PI che andrebbero sviluppati dal settore stesso. Una tecnologia in materia di protezione della PI ampiamente condivisa consentirà perfino di superare la preoccupazione che la tecnologia additiva sia controllata da un gruppo ristretto di soggetti, titolari di diritti di proprietà intellettuale pertinenti, con una conseguente limitazione della concorrenza e dell'individuazione di nuove applicazioni. Questa situazione rallenta l'innovazione e mantiene i costi del sistema elevati.

Responsabilità: Vi sono diverse implicazioni in materia di responsabilità, specie per quanto riguarda i progettisti non professionisti o non informati e i fabbricanti o distributori di componenti. Chi è responsabile per gli eventuali difetti di un componente? Si tratta di un aspetto che suscita crescenti preoccupazioni in seno al settore della produzione additiva, soprattutto perché la flessibilità, l'individualità e l'autoprogettazione possono condurla su terreni ancora inesplorati. Occorre pertanto sviluppare nuovi modelli aziendali per la fornitura di componenti prodotti con la tecnologia additiva e individuare i relativi rischi d'impresa.

Qualificazione e certificazione della produzione additiva  (20): Per ciascun elemento della tecnologia di produzione additiva (ovvero materiali, attrezzature, processi) deve essere adottato un sistema di qualificazione e certificazione, in modo da poter produrre in maniera riproducibile componenti di elevata qualità. L'assenza di normalizzazione rende difficile all'inizio fabbricare componenti di elevata qualità. La definizione di norme di qualificazione e certificazione per la produzione additiva è resa più difficile dalle molte permutazioni a livello di macchine, materiali e processi, nonché dalla mancanza di un repertorio centrale contenente i dati sulla produzione additiva e di un'autorità competente in materia di metodologie della produzione additiva. Per una più ampia diffusione della tecnologia additiva occorrerà quindi sviluppare norme intese a favorire l'adozione di una certificazione di tutti i materiali, processi e prodotti, più rapida e più efficace sotto il profilo dei costi.

3.4   L'impatto della produzione additiva su occupazione, formazione e istruzione

La diffusione delle tecnologie additive avrà un impatto diretto sui modelli di produzione tradizionali e in particolare sull'organizzazione dei laboratori di produzione interni. La produzione additiva favorirà l'apertura di mini fabbriche molto vicine ai clienti, in funzione della domanda, creando in tal modo nuovi posti di lavoro non ancora quantificabili trattandosi di un'applicazione industriale ancora troppo recente.

L'effettivo impatto sull'occupazione, in termini quantitativi, è molto difficile da misurare, dal momento che non vi sono studi in merito e poiché è molto probabile che vi sarà un effetto di sostituzione tra i posti di lavoro esistenti e i futuri operatori specializzati nella produzione additiva.

Le professioni legate alle tecnologie additive richiederanno nuove competenze: serviranno, ad esempio, operatori di macchinari capaci di usare software specifici per questi processi di produzione, o ingegneri in grado di progettare componenti utilizzando sistemi di nuova generazione, come l'ottimizzazione topologica, la reingegnerizzazione, ecc.

Con la diffusione delle tecnologie di produzione additiva, gli istituti di formazione e di istruzione dovranno contribuire a preservare e sviluppare l'occupabilità dei lavoratori. Attualmente, la produzione additiva è ampiamente ignorata dai programmi scolastici europei e anche dai programmi di formazione postscolastica. La maggior parte dei corsi di formazione si limitano infatti a descrivere le tecnologie e i loro potenziali risultati senza tuttavia aiutare gli studenti ad acquisire competenze specifiche in materia. I governi locali dovrebbero quindi inserire la produzione additiva almeno nei piani di studio della formazione professionale. La forza d'attrazione della stampa 3D, che copre l'intero processo di innovazione (concezione, progettazione, elaborazione al computer, robotica e fabbricazione di un prodotto fisico finale) in un arco di tempo ridotto, potrebbe essere usata come efficace metodo di formazione nelle scuole per richiamare l'attenzione dei ragazzi sulla tecnica e la produzione manifatturiera.

È auspicabile che qualsiasi progetto di offerta formativa sia il frutto della collaborazione tra industria, enti locali, istituti di istruzione e organizzazioni di lavoratori, e tenga conto delle reali esigenze delle imprese che operano in questo settore.

3.5   Salute e sicurezza sul lavoro

Esistono pochissimi studi sulla produzione additiva dal punto di vista della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro; occorre quindi continuare ad approfondire questo tema, con particolare attenzione ai seguenti aspetti:

rischi chimici derivanti dalle resine volatili usate nella produzione additiva di componenti polimerici, e dagli additivi volatili metallici o non metallici contenuti nelle polveri metalliche,

rischi chimico-fisici associati all'uso di polveri, in particolare se contenenti nanoparticelle,

rischi di esplosioni provocate dall'impiego di polveri,

rischi specifici derivanti dall'uso di sorgenti laser, fasci elettronici, ecc.

Con la diffusione delle applicazioni industriali della produzione additiva, vi è urgente necessità di studi specifici sulla valutazione dei rischi per i lavoratori, al fine di sviluppare norme e sistemi di protezione. Occorre inoltre prevedere corsi di formazione in materia di sicurezza per i lavoratori che utilizzano macchinari per la produzione additiva. Il tema della sicurezza potrebbe essere integrato nei programmi scolastici esistenti oppure in nuovi programmi.

Bruxelles, 28 maggio 2015

Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

Henri MALOSSE


(1)  Roland Berger Strategy Consultants. Industry 4.0 — The new industrial revolution. How Europe will succeed («Industria 4.0 — La nuova rivoluzione industriale. Ecco come l'Europa potrà farcela»), 2014.

(2)  MIT. Production in the Innovation Economy (PIE) («Produzione nell'economia dell'innovazione»), convegno presso il Massachusetts Institute of Technology, 2013.

(3)  Wohlers Associates. 3D Printing and Additive Manufacturing: State of the Industry, Annual Worldwide Progress Report («Stampa 3D e produzione additiva: Stato dell'industria, relazione annuale sullo stato di avanzamento a livello mondiale»), 2014.

(4)  TSB Additive Manufacturing Special Interest Group («Gruppo di interesse specifico sulla produzione additiva presso il Technology Strategy Board del Regno Unito») (2012). Shaping our national competency in Additive Manufacturing. A technology innovation needs analysis («Sviluppo delle nostre competenze nazionali in materia di produzione additiva. L'innovazione tecnologica richiede un’analisi»).

(5)  Wohlers Associates. 3D Printing and Additive Manufacturing: State of the Industry, Annual Worldwide Progress Report («Stampa 3D e produzione additiva: Stato dell'industria, relazione annuale sullo stato di avanzamento a livello mondiale»), 2014.

(6)  Cotteleer, M; Joyce, J. 3D Opportunity: Additive manufacturing paths to performance, innovation, and growth(«Opportunità della 3D: Percorsi della produzione additiva verso il rendimento, l'innovazione e la crescita)», Deloitte Review, 2014.

(7)  Pezzi di ricambio a disponibilità limitata e prezzi conseguentemente elevati.

(8)  Produttore di apparecchiature originali (OEM).

(9)  Piattaforma europea per la produzione additiva varata da Manufacture (2013). Additive Manufacturing: Strategic Research Agenda («La produzione additiva: agenda strategica di ricerca»), documento di consultazione.

(10)  DMRC (Centro di ricerca sulla fabbricazione diretta, Paderborn, Germania) (2012). Thinking ahead the Future of Additive Manufacturing — Analysis of Promising Industries («Pensare in prospettiva al futuro della produzione additiva — Analisi dei settori promettenti»).

(11)  Innovatie Zuid (2013). Hightech Systemen en materialen: Roadmap 3D-Printen («Sistemi e materiali ad alta tecnologia: una tabella di marcia per la stampa tridimensionale»).

(12)  EFFRA (2013). Factories of the Future 2020: Factories of the Future Public-Private Partnership roadmap («Fabbriche del futuro 2020: tabella di marcia per il partenariato pubblico-privato sulle fabbriche del futuro»).

(13)  Flanders MAKE. Additive Manufacturing for Serial Production: Research Roadmap («La fabbricazione additiva per la produzione in serie: tabella di marcia per la ricerca»), 2014.

(14)  Flanders MAKE. Additive Manufacturing for Serial Production: Research Roadmap («La fabbricazione additiva per la produzione in serie: tabella di marcia per la ricerca»), 2014.

(15)  EPSRC, Centre for Innovative Manufacturing in Additive Manufacturing («Consiglio per la ricerca in scienze ingegneristiche e fisiche, Centro per la produzione innovativa nel campo della produzione additiva»), http://www.3dp-research.com/Home

(16)  Wohlers Associates. 3D Printing and Additive Manufacturing: State of the Industry, Annual Worldwide Progress Report («Stampa 3D e produzione additiva: Stato dell'industria, relazione annuale sullo stato di avanzamento a livello mondiale»), 2014.

(17)  Piattaforma europea per la produzione additiva varata da Manufacture (2013). Additive Manufacturing: Strategic Research Agenda («La produzione additiva: agenda strategica di ricerca»), documento di consultazione.

(18)  The National Law Journal. «Is intellectual property law ready for 3D printers? The distributed nature of Additive Manufacturing is likely to present a host of practical challenges for IP owners» («Il diritto di proprietà intellettuale è pronto per le stampanti 3D? La natura diffusa della produzione additiva porrà probabilmente una serie di sfide concrete per i titolari di diritti di proprietà intellettuale»), 4 febbraio 2013.

(19)  Scapolo, F., Churchill, P., Castillo, H. C. G. e Viaud, V. How will standards facilitate innovation and competitiveness in the European Union in the year 2025? («In che modo le norme potranno favorire l'innovazione e la competitività nell'Unione europea nel 2025?»), progetto di studio prospettico, s.l., dicembre 2012, Commissione europea.

(20)  Energetics Incorporated. Measurement Science Roadmap for metal-based Additive Manufacturing («Scienza della misurazione: tabella di marcia per la produzione additiva di oggetti metallici»). National Institute of Standards and Technology, maggio 2013.