RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO relativa all'inventario dello spettro radio /* COM/2014/0536 final */
1.
Introduzione
L'inventario
dello spettro radio dell'UE è stato creato nell'ambito del programma strategico
relativo allo spettro radio[1] (di seguito "il
programma"), per dare effetto al principio che prevede un uso e una
gestione efficaci dello spettro. Gli obiettivi perseguiti dall'inventario sono
i seguenti: individuare le bande di frequenza in cui può essere migliorata l'efficienza
degli attuali usi dello spettro, al fine di soddisfare la domanda di spettro
radio a sostegno delle politiche dell'Unione, promuovere l'innovazione e
migliorare la concorrenza. Nell'aprile
2013 la Commissione ha adottato una decisione di esecuzione[2]
che definisce modalità pratiche, formati uniformi e una metodologia relativi
all'inventario dello spettro radio (la decisione sull'inventario). Ai
sensi dell'articolo 9, paragrafo 4, del programma, la Commissione trasmette al
Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull'inventario, in particolare
sull'analisi delle tendenze tecnologiche, delle esigenze future e della domanda
di spettro radio. L'articolo 6, paragrafo 5, del programma stabilisce
che la Commissione riferisce al Parlamento europeo e al Consiglio, entro il
1° gennaio 2015, in merito alla necessità di misure intese ad
armonizzare ulteriori bande di frequenza. La
presente relazione soddisfa entrambi gli obblighi e pone l'accento sui
progressi compiuti e le difficoltà riscontrate nella compilazione dell'inventario
dello spettro radio, sull'analisi che la Commissione è riuscita a effettuare
sulla base dei dati disponibili, nonché sulle conclusioni che possono essere
tratte a questo stadio.
2.
Stato attuale dell'inventario dello spettro radio
L'inventario
dello spettro radio si fonda su diverse fonti di informazioni relative allo
spettro, tratte da studi, dati trasmessi dagli Stati membri per lo strumento di
analisi o nell'ambito dell'attuazione del programma e dal lavoro svolto dall'RSPG
(il gruppo "Politica dello spettro radio"): ·
lo strumento di analisi della
Commissione, basato sui dati forniti: o dagli
Stati membri all'Ufficio europeo per le comunicazioni (ECO – European
Communications Office) per la banca dati sul sistema europeo di
informazione sulle frequenze (EFIS), conformemente alla decisione relativa all'EFIS[3]; o dagli
Stati membri direttamente alla Commissione, conformemente alla
decisione 2013/195/UE; ·
i documenti elaborati dal gruppo "Politica
dello spettro radio" (RSPG): o il
parere sulle sfide strategiche che l'Europa deve affrontare per soddisfare la
crescente domanda di spettro radio per la banda larga senza fili[4]
(parere WBB); o la
relazione sulla banda larga senza fili e la teleradiodiffusione nella gamma di
frequenze comprese tra 400 MHz e 6 GHz[5]; o la
relazione sulle esigenze strategiche settoriali dello spettro radio[6]; ·
i mandati della Commissione europea alla
CEPT (Conference of Postal and Telecommunications Administrations —
Conferenza europea delle poste e delle telecomunicazioni); ·
studi commissionati dalla Commissione
negli ultimi due anni, direttamente connessi alla domanda e all'offerta di
spettro radio: o "Inventory
and review of spectrum use: Assessment of the EU potential for improving
spectrum efficiency" (Inventario e riesame dell'uso dello spettro
radio: valutare il potenziale dell'UE per migliorare l'efficienza dello
spettro) — Studio WIK[7]; o "Analysis
of technology trends, future needs and demand for spectrum in line with Art. 9
of the RSPP" (Analisi delle tendenze tecnologiche, delle esigenze
future e della domanda di spettro radio, in linea con l'articolo 9 del
programma strategico relativo allo spettro radio" — Studio AM[8]; ·
altre pubblicazioni, consultazioni e
dati pertinenti.
2.1.1. Raccolta
di dati degli Stati membri
Date
le preoccupazioni degli Stati membri sull'eventuale carico amministrativo
qualora le modalità pratiche fossero troppo rigide e particolareggiate, si è
deciso di limitare le disposizioni della decisione dell'inventario relative
alla raccolta di dati ai dati già disponibili per gli Stati membri nell'aprile
2013, che devono essere trasmessi alla Commissione in un formato a lettura
ottica, e alla comunicazione graduale di dati aggiuntivi che possono essere
resi disponibili entro la fine del 2015. Per
raccogliere i dati disponibili degli Stati membri in un formato a lettura
ottica, la Commissione ha elaborato uno strumento di analisi dei dati e ha convenuto[9]
con gli Stati membri che i dati le sarebbero pervenuti entro il
30 ottobre 2013. Al momento della creazione dello strumento di
analisi dei dati, la Commissione, sempre al fine di rispondere alle
preoccupazioni sollevate dagli Stati membri, ha precisato che i dati avrebbero
potuto essere trasmessi nel formato utilizzato a livello nazionale. Lo
strumento di analisi dei dati raccoglie dati forniti direttamente dell'EFIS e
degli Stati membri e la Commissione continua a profondere considerevoli sforzi
per riunire diversi formati di dati in un'unica banca dati. Nella
raccolta dati, si sono riscontrate difficoltà per la diversità dei formati di
dati, la molteplicità dei metodi di trasmissione, le richieste di riservatezza
e questioni relative alla tutela della privacy. Sinora sono stati integrati
nello strumento elaborato dal centro comune di ricerca (JRC) i dati di 24 Stati
membri[10],
ma persistono alcune difficoltà in termini di quantità e di qualità dei dati
per alcune bande di frequenza incluse nell'inventario. Gli
Stati membri e la Commissione stanno collaborando al fine di aumentare il
livello di dati disponibili e trasmessi, a cominciare da quelli relativi alle
bande importanti per gli obiettivi immediati fissati dal programma. I dati su
tutte le bande di frequenza nella gamma 400 MHz-6 GHz dovrebbero essere
raccolti e trasmessi progressivamente dagli Stati membri entro il 31 dicembre 2015.
Tuttavia, alcuni Stati membri hanno comunicato di ritenere impossibile un
aumento della propria disponibilità di dati a causa di circostanze nazionali,
come disposto dall'articolo 2, paragrafo 3, della decisione sull'inventario. I
servizi della Commissione e gli Stati membri hanno avviato discussioni in seno
al comitato per lo spettro radio (RSC), per apportare chiarezza su questioni
riguardanti la protezione dei dati personali e la sicurezza dei dati. Gli
Stati membri sono stati invitati a trasmettere alla Commissione un "dump"
(ossia un riepilogo della struttura) delle loro banche dati, ma dei circa venti
Stati membri che dispongono di una banca dati per lo spettro radio, soltanto
quattro hanno seguito questa raccomandazione. Sono invece numerosi gli Stati
membri che trasmettono i dati in un formato a foglio elettronico, che
rappresenta il livello minimo di conformità al requisito di un formato a
lettura ottica. Di
conseguenza, i dati raccolti dagli Stati membri che utilizzano lo strumento di
analisi dei dati elaborato dalla Commissione consentono di delineare soltanto
un quadro parziale dell'uso dello spettro radio nella gamma di frequenze
compresa tra 400 MHz e 6 GHz. Il solo strumento di analisi dei dati non
permette alla Commissione di trarre conclusioni generali sull'uso attuale nell'UE
dello spettro radio nell'intera gamma da 400 MHz a 6 GHz. Pertanto, per
mettere in atto il processo di inventario rivestono altrettanta importanza
anche altre fonti.
3.
Risultati dell'analisi dell'inventario
3.1.
Offerta di spettro radio
Nonostante
i limiti posti dal processo di raccolta dei dati, esposti in precedenza, l'analisi
iniziale dell'inventario ha fornito importanti chiarimenti sulla situazione
concernente la disponibilità e l'uso dello spettro radio nell'UE. Tali
risultati preliminari sono presentati in dettaglio qui di seguito. Nella
tabella 1 è riportata, utilizzando le fonti indicate in precedenza, una
serie di bande di frequenza attualmente inutilizzate o ampiamente
sottoutilizzate nella maggior parte degli Stati membri, benché possano esistere
differenze tra i diversi Stati. Alcune bande di frequenza individuate negli
studi non sono state riportate nella tabella essendo piuttosto strette (5 MHZ),
fattore che ne limita l'utilità per altri servizi. Tabella 1
— Bande sottoutilizzate o inutilizzate Banda di frequenza || Osservazioni 870-876 MHz accoppiata a 915-921 MHz || Tali frequenze sono inutilizzate in almeno otto Stati membri, mentre sei Stati membri le utilizzano per i servizi militari, benché le operazioni siano limitate nel tempo e nello spazio. 1452-1492 MHz || Tali frequenze sono assegnate alla radiodiffusione di segnali audio digitali (DAB - Digital Audio Broadcasting). Tuttavia, sono inutilizzate in 21 Stati membri, solo uno Stato membro ha comunicato di utilizzarle a tal fine, mentre altri due hanno dichiarato che le utilizzano in parte per le telecamere senza fili. 1785-1805 MHz || Questa banda è disponibile per i microfoni senza fili, ma continua a essere inutilizzata in molti Stati membri per mancanza di attrezzature adeguate. Due Stati membri utilizzano questa banda per i servizi militari e altri due hanno rilasciato licenze per reti a banda larga senza fili. 1980-2010 MHz accoppiata a 2170-2200 MHz || Tali frequenze sono state destinate ai servizi mobili via satellite (MSS) nell'UE. Per il momento vi è soltanto un satellite che opera su tali frequenze, con considerevoli limiti operativi. Alcuni Stati membri hanno introdotto misure di esecuzione che includono una tabella di marcia sino all'attuazione dei sistemi MSS entro dicembre 2016[11]. 1 900-1 920 MHz e 2 010-2 025 MHz || Benché siano stati concessi diritti d'uso per i servizi a banda larga senza fili, queste bande disaccoppiate relativamente strette continuano a non essere utilizzate per mancanza di attrezzature e per il potenziale rischio di interferenze con le bande 3G adiacenti. 2700-2900 MHz || I risultati preliminari mostrano che questa banda è spesso utilizzata per i radar in localizzazioni specifiche, il che rende possibile un'eventuale condivisione geografica con altri servizi. 3400-3800 MHz || Si veda la figura 1. 5000-5150 MHz || Tali frequenze sono inutilizzate in diversi Stati membri. Almeno quattro Stati membri le utilizzano per i servizi militari. Un importante collegamento di connessione via satellite per Galileo è localizzato nella banda 5 000-5 010 MHz.
3.2.
Domanda di spettro radio
L'analisi delle tendenze
tecnologiche, delle esigenze future e della domanda di spettro radio indica che
molti dei diversi tipi di applicazioni, suddivisi in 14 gruppi di applicazioni
come indicato nella Error!
Not a valid bookmark self-reference., necessitano e
necessiteranno di un maggiore spettro radio. La Error!
Not a valid bookmark self-reference.
fornisce
per ogni gruppo di applicazioni una sintesi qualitativa della domanda e delle
tendenze tecnologiche, nonché una valutazione quantitativa della crescita
prevista della domanda a breve, medio e lungo termine per ogni categoria. Le
bande di frequenza in cui sono solitamente utilizzate queste apparecchiature
sono indicative e possono non essere necessariamente utilizzate da un gruppo di
applicazioni in ogni Stato membro. Tabella
2 — Tendenze
nella domanda Legenda BT =
breve termine 2012-2014, MT = medio termine; 2012-2017, LT = lungo termine:
2012-2022. ++ indica un aumento
di oltre il 50%, + un
aumento sino al 50%, = un
aumento limitato, - una
riduzione sino al 50%, -
-
una riduzione di oltre il 50%. Gruppo di applicazioni — bande attualmente utilizzate nell'UE-28 (MHz) || Fattori essenziali che guidano la domanda di accesso allo spettro radio || Domanda per un uso futuro dello spettro radio || || BT || MT || LT AMCRN[12] 960-1350 2700-3100 4200-4400 5030-5150 || · servizi a banda larga ad alta velocità e TV in diretta a bordo dei voli · integrazione dell'RPAS nello spazio aereo civile · progressi nei servizi di radiolocalizzazione || = || =/+ || + Teleradiodiffusione 470-790 || · attuazione e adozione dell'HDTV e dell'UHDTV · processo di migrazione tecnologica || + || +/++ || +/++ Servizi mobili || || · sviluppo e adozione di dispositivi più sofisticati · estensione del traffico scaricato sulle reti wifi (sia dai consumatori che dagli operatori) · introduzione di tecnologie 3,5G/4G (LTE/LTE avanzata) || + || +/++ || +/++ 790-862 880-915 925-960 1710-1785 1805-1880 1900-1980 || 2010-2025 2110-2170 2500-2690 3400-3600 3600-3800 Difesa || · aumento del numero di dispositivi connessi e della quantità di informazioni scambiate · sviluppo e adozione di sistemi aeronautici senza equipaggio · modifiche minori alle tecnologie di posizionamento e di navigazione || = || + || ++ 406-410 430-433 435-446 446-450 870-876 915-921 1300-1350 || 1518-1525 1700-1710 2025-2110 2200-2400 3100-3410 4400-5000 5250-5460 Collegamenti fissi || || · livello di sostituzione con reti in fibra · migrazione di collegamenti fissi a frequenze più elevate || =/– || – || – – 1350-1400 1427-1452 1492-1525 2025-2110 || 2200-2290 3800-4200 5925-6425 IST[13] 5795-5815 5855-5875 5875-5925 || · sviluppo e adozione di nuove applicazioni IST || = || + || ++ Meteorologia 401-406 1675-1710 5350-5725 || · mantenimento delle attuali designazioni dello spettro radio per la meteorologia, date la specificità delle loro proprietà fisiche || = || = || = PMR/PAMR[14] || · introduzione e adozione di applicazioni per le reti intelligenti di distribuzione dell'energia e i sistemi di misurazione intelligenti || =/+ || + || + 406-433 435-470 || 870-880 915-925 PMSE[15] || · tipo e numero di eventi · tipo di attrezzature · aumento nella quantità di attrezzature per evento · utilizzo di telecamere HD e 3D || + || + || + 470-790 1785-1800 2025-2110 || 2200-2400 PPDR[16] || · crescente domanda di applicazioni ad alto contenuto di dati · potenziale di utilizzo dei servizi e delle reti commerciali per i servizi PPDR || = || + || ++ 3100-3400 4800-4990 || 5150-5250 Scienza || · mantenimento delle attuali designazioni dello spettro radio per la meteorologia, considerata la specificità delle loro proprietà fisiche || = || = || = 1400-1427 1610-1614 1661-1675 || 2290-2300 2690-2700 4940-5000 Servizi satellitari || · aumento dei servizi delle reti di accesso (backhaul) nella banda C, nonché aumento della domanda per la banda S || =/+ || + || + 1164-1215 1525-1610 1614-1661 1980-2110 2170-2290 || 2484-2500 3600-4200 5000-5030 5850-6425 Apparecchiature a corto raggio (SDR) || · incremento dei dispositivi RFID e sviluppo di diverse applicazioni || + || + || + 433-435 863-870 || 1785-1800 1880-1900 WLAN[17] || || · continuo aumento della portata della rete wifi e adozione da parte degli utenti || + || + || + 2400-2484 5150-5350 || 5470-5875 Fonti:
la relazione finale dello studio di analisi Mason, la tabella europea delle
assegnazioni e delle applicazioni di frequenze (Corte dei conti europea) e la relazione
dell'RSPG sulle esigenze strategiche settoriali.
4.
Risultati principali
In
base ai risultati preliminari illustrati in precedenza è possibile trarre
alcune conclusioni iniziali. I casi di spettro radio inutilizzato nella gamma
400 MHz-6GHz sono rari, ma vi sono alcuni esempi. Dal lato della domanda, è
previsto un aumento significativo dell'uso dello spettro radio per molte
applicazioni nei prossimi dieci anni, fatto
che rende la riassegnazione[18] sempre più difficile e
costosa. Secondo la Commissione, un modo sostenibile per soddisfare la domanda
di spettro radio a medio e a lungo termine consiste nell'investire più tempo e
maggiori risorse nell'individuazione e nello sviluppo di concetti di
condivisione dello spettro più sofisticati, quali quelli elencati qui di
seguito, ferma restando la protezione di una concorrenza effettiva:
assegnazione di un accesso
condiviso allo spettro soggetto a licenza (LSA);
condivisione geografica
dello spettro con apparecchiature connesse a banche dati di
geolocalizzazione (quando disponibili); e
uso più efficace delle reti
e delle assegnazioni dello spettro radio esistenti, addensando e
accrescendo la riutilizzazione dello spettro radio e condividendo lo
spettro tra operatori.
Nel
parere sull'LSA, l'RSPG definisce il concetto come un approccio regolamentare
volto a facilitare l'introduzione di sistemi di radiocomunicazione utilizzati
da un numero limitato di detentori di licenza nell'ambito di un regime
individuale di licenze, in una banda di frequenze già assegnata o da assegnare
a uno o più utilizzatori primari. Nell'ambito dell'approccio dell'accesso
condiviso soggetto a licenza (LSA), gli utenti aggiuntivi sono autorizzati a
utilizzare lo spettro radio (o parte dello spettro) conformemente alle norme di
condivisione previste nei loro diritti di utilizzo dello spettro radio,
consentendo pertanto a tutti gli utenti autorizzati, ivi compresi gli
utilizzatori primari, di fornire una determinata qualità di servizio. Nel
parere, l'RSGP invita altresì gli Stati membri a promuovere attivamente discussioni
in merito e a definire le possibilità per l'LSA. Le
banche dati di geolocalizzazione permetteranno di utilizzare in maniera più
efficiente lo spettro radio, grazie a un'assegnazione di canali in
localizzazioni specifiche a utenti secondari che consenta di evitare
interferenze per l'utente primario della banda. Nell'ambito di un mandato della
Commissione, l'ETSI procede all'elaborazione di formati comuni per lo scambio
di dati tra apparecchiature e banche dati di geolocalizzazione. L'utilizzo di
tali banche dati non si limita a una banda di frequenza specifica, ma richiede
una conoscenza approfondita della localizzazione esatta e dei criteri di
protezione dell'utente primario. Un
uso più efficace delle assegnazioni e delle reti esistenti è supportato anche
dall'RSGP, che, nella relazione sulla domanda dei diversi settori, ha preso in
considerazione la possibilità di utilizzare bande armonizzate già disponibili
per un determinato settore, reti commerciali o infrastrutture esistenti. L'RSGP
ritiene inoltre che molte delle future esigenze dello spettro potranno essere
soddisfatte garantendo le più ampie condizioni di uso dello spettro radio
possibili per permettere l'introduzione di nuove applicazioni, nel rispetto
degli usi esistenti. In
base a quanto emerso dall'analisi dell'inventario effettuata dalla Commissione
e da informazioni più dettagliate sull'offerta e sulla domanda, pare opportuno
riportare i seguenti aspetti in quanto risultati dell'inventario.
4.1.
Spettro radio per la banda
larga senza fili
Il
programma ha fissato un obiettivo di 1 200 MHz per la banda larga senza fili
e prevede che, entro il 1° gennaio 2015, la Commissione riferisca in
merito alla necessità di armonizzare ulteriori bande di frequenza per la banda
larga senza fili. La Commissione prende nota delle attività condotte dall'RSPG
in tale ambito, il quale raccomanda altresì che la Commissione prenda in
considerazione la possibilità di adottare misure relative alle bande di
frequenza 1 452-1 492 MHz e 2 300-2 400 MHz. Invita inoltre
la Commissione a elaborare un piano strategico, che includa il futuro ricorso
alla banda UHF (470-790 MHz). L'analisi
della Commissione indica che vi saranno crescenti pressioni sulla banda UHF,
dato l'aumento previsto delle esigenze di tutti gli utilizzatori. La
Commissione ha avviato una serie di attività in vista di una decisione politica
sulla banda UHF e della conferenza mondiale sulle radiocomunicazioni del 2015:
un mandato alla CEPT per sviluppare le
condizioni tecniche per la banda larga senza fili nella banda 694-790 MHz
(700 MHz), potenzialmente applicabile anche all'uso per la protezione
pubblica e i soccorsi in caso di catastrofi;
una richiesta di parere all'RSPG sullo sviluppo
di una strategia a lungo termine per la banda UHF;
uno studio sulle sfide e le opportunità di
convergenza delle piattaforme terrestri senza fili;
un gruppo di alto livello di rappresentanti del
settore al fine di fornire consulenza strategica sull'uso futuro della
banda UHF.
Inoltre,
sono stati conferiti mandati alla CEPT anche per esaminare le condizioni
tecniche necessarie per la condivisione delle bande di frequenza
1 452-1 492 MHz (banda 1,5 GHz ) e 2 300-2 400 MHz (banda
2,4 GHz) tra la banda larga senza fili e gli utenti primari. Sinora sono
stati armonizzati 1 000 MHz di spettro radio a livello dell'UE per la
banda larga senza fili, come illustrato nella tabella 1. Per
quanto concerne detta tabella, sebbene assegnate a operatori mobili dal 2000,
le bande di frequenza 1 900-1 920 MHz e 2 010-2 025 MHz non
sono utilizzate. La Commissione ha richiesto alla CEPT di studiare le
condizioni tecniche per renderle disponibili per usi alternativi, se possibile.
Tra le opzioni esaminate vi è la possibilità di destinare tali bande alle
comunicazioni bordo-terra (andando a integrare la decisione 2013/654/UE[19]
sulle comunicazioni mobili a bordo degli aeromobili), che coesisterebbero con
le telecamere senza fili e le apparecchiature a corto raggio. Ulteriori frequenze armonizzate per la banda larga
senza fili In
base all'analisi relativa alla domanda e all'offerta di spettro radio, la
Commissione non ritiene necessario armonizzare ulteriormente lo spettro radio, nella
gamma 400 MHz-6 GHz, oltre l'obiettivo di 1 200 MHz per la
banda larga senza fili soggetta a licenza. Tale
conclusione è supportata dalle seguenti considerazioni:
il livello di spettro sottoutilizzato per la
banda larga mobile è ancora notevole — circa il 30% (si veda la seguente
figura 1), soprattutto, ma non solo, nella gamma 3,4-3,8 GHz, per la
mancanza[20] e/o per le difficoltà
di utilizzo[21]. Nel 2012 la
Commissione ha adottato una decisione[22]
relativa all'armonizzazione dell'uso delle bande 2 GHz accoppiate sulla base
della neutralità tecnologica, rendendo la banda disponibile a tecnologie
di nuova generazione, quali l'LTE. Entrambe le bande possono essere
adattate per l'introduzione di reti cellulari più dense dotate di un'elevata
capacità;
i risultati preliminari delle ricerche sulle
tecnologie di nuova generazione indicano che per le reti 5G saranno
necessari canali molto ampi. Per soddisfare questa prescrizione, almeno
negli scenari a breve raggio, sarà necessario uno spettro radio superiore
a 6 GHz, oltre ai 1 200 MHz già ottenuti per la banda larga mobile.
Il collegamento con il PPP 5G[23] è importante per garantire che l'inventario
dello spettro radio tenga conto delle ulteriori tendenze tecnologiche,
nonché dei dati disponibili per il partenariato riguardanti determinate
bande;
l'applicazione di piccole celle per addensare
le reti mobili (con l'uso dello spettro radio soggetto a licenza) o
scaricare traffico mobile[24] (tramite wifi,
ricorrendo allo spettro radio non soggetto a licenza) e le ultime
tecnologie per le reti mobili presentano ancora un elevato potenziale di
capacità aggiuntive per la banda larga senza fili in tutta l'Unione,
basato su una riutilizzazione dello spettro radio più sofisticata.
La
figura 1 fornisce una visione d'insieme delle bande di frequenza che sono
state armonizzate a livello europeo per l'uso della banda larga senza fili
(circa 1 000 MHz in totale). Nei casi in cui le colonne non raggiungano il
segno dei 1 000 MHz, lo spettro radio non è stato completamente assegnato
agli operatori dello Stato membro in questione. In alcuni Stati membri non
vi è domanda per tali bande[25], fatto dovuto alle bande
di frequenza più elevate (in particolare 2,6 GHz e 3,4-3,8 GHz). Esiste invece
una domanda per le bande al di sotto di 1 GHz. Figura 1 —
Spettro assegnato alla banda larga senza fili nelle bande armonizzate dell'UE
4.2.
Condivisione delle bande
di frequenza radar
I
risultati preliminari dello strumento di analisi del JRC mostrano che la banda
2 700-2 900 MHz è spesso utilizzata in siti geografici specifici,
mentre alcune aree restano inutilizzate per la condivisione dello spettro
radio. Indicano inoltre, associati a informazioni tratte dagli studi, che 14
Stati membri utilizzano radar aeronautici in meno di cinque siti in tutto il
paese (solitamente aeroporti). A parte alcune eccezioni, la maggior parte degli
Stati membri dispone di meno di 20 siti nazionali operativi per i radar e in
molte regioni d'Europa la condivisione geografica con altri servizi è
possibile. In relazione a un mandato della Commissione sui servizi di
realizzazione di programmi e di eventi speciali, nella relazione n. 51 la
CEPT ha individuato tale banda come una nuova possibile banda per l'uso
temporaneo di telecamere senza fili, con limitazioni geografiche per tutelare
le applicazioni radar esistenti.
4.3.
Microfoni senza fili
Visto
l'uso più efficiente dello spettro radio da parte dei servizi primari, gli
utenti dei servizi di realizzazione di programmi e di eventi speciali
potrebbero perdere capacità di spettro radio nella banda di radiodiffusione UHF
e dover prendere in considerazione altre tecnologie e/o bande assieme a quelle
UHF di radiodiffusione. Le tendenze tecnologiche mostrano che si potrebbe
ottenere un uso più efficace ricorrendo ai microfoni digitali[26].
Saranno necessari ulteriori studi per esaminare la possibilità di armonizzare
lo spettro radio per i servizi di realizzazione di programmi e di eventi
speciali intorno a 1,5 GHz, come proposto dai soggetti interessati. La
Commissione sta attualmente preparando un progetto di decisione sui servizi di
realizzazione di programmi e di eventi speciali audio che includerà una
proposta per armonizzare una banda "centrale" di 29 MHz nelle
bande 800 MHz e 1 800 MHz (nei cosiddetti "duplex gaps",
ossia dei protocolli di rete bidirezionali) nonché per fornire 30 MHz di
spettro aggiuntivi per gli utenti di tali servizi audio, al fine di soddisfarne
le esigenze basilari.
4.4.
Comunicazioni via
satellite
Le
società Inmarsat Ventures Ltd e Solaris Mobile Ltd sono state selezionate nel
2009 come operatori di sistemi paneuropei che forniscono servizi mobili via
satellite (MSS)[27] e si è chiesto loro di
iniziare a operare su una porzione delle bande 1 980-2 010 MHz e
2 170-2 200 MHz entro due anni. Per l'uso limitato illustrato nella
tabella 1, alcuni Stati membri hanno introdotto misure di esecuzione,
conformemente alla decisione 2011/667/UE[28],
che prevedono una nuova tabella di marcia per la messa in atto degli MSS entro
dicembre 2016. Dal canto loro, sia Solaris che Inmarsat hanno recentemente
avanzato proposte di piani al riguardo. Qualora tali attività di esecuzione non
conducano a un uso delle bande nei tempi previsti e nel rispetto delle
condizioni comuni, si potrebbe valutare la possibilità di utilizzare tali bande
per nuovi usi, quali la banda larga terreste senza fili, come proposto nel
parere dell'RSGP sulla banda larga senza fili e nello studio WIK. La
cosiddetta banda C (3 600-4 200 MHz) è utilizzata per le
comunicazioni satellitari in Europa. La decisione 2008/411/CE[29]
ha armonizzato la banda di frequenze 3 400-3 800 MHz per i sistemi
terrestri, ma il suo utilizzo per la banda larga senza fili è ancora limitato.
Come illustrato nella sezione 4.1, il possibile ricorso a piccole celle
rende poco probabili limitazioni di capacità per la banda larga senza fili in
questa gamma. D'altro canto, l'analisi conclude che l'aumento della larghezza della
banda satellitare necessaria per i servizi delle reti di accesso (backhaul) e
dei circuiti e per i servizi professionali, così come il continuo aumento dei
livelli di servizio utilizzati per la distribuzione video, continueranno a
rappresentare le tendenze principali alla base dell'incremento della domanda di
spettro satellitare e che la maggior parte di tali esigenze potrà essere
soddisfatta con la banda C. Si tratta di una banda di particolare valore
per l'uso satellitare, poiché contiene una quantità particolarmente elevata di
spettro radio a frequenze relativamente basse, con caratteristiche di
propagazione elevate (che consentono una copertura molto ampia) e maggiormente
resistenti a pioggia e umidità (garantendo la resistenza del segnale) rispetto
alle frequenze satellitari più elevate. Vi sono più di 180 satelliti che
forniscono servizi di banda C, di cui almeno 50 coprono il territorio europeo,
dove questa banda è utilizzata principalmente per i servizi professionali, a
causa dei costi elevati connessi all'attrezzatura necessaria per una banda di
questo tipo. Vi sono circa 1 400 siti terrestri nell'UE che comunicano in
modo bidirezionale con i satelliti della banda C. Alla
luce di queste osservazioni, la Commissione ritiene che le domande per la concessione
di servizi terresti a banda larga terrestre senza fili per tutta la banda C
(ossia nella bande 3,8-4,2 GHz e 3,4-3,8 GHz) non sarebbero giustificate. Per
salvaguardare la crescita dei servizi satellitari nella banda C e promuovere l'addensamento
dell'uso via satellite nella banda 3,8-4,2 GHz, la Commissione intende proporre
studi volti alla definizione di una misura di armonizzazione per la banda larga
satellitare/VSAT nella banda 3,8-4,2 GHz.
4.5.
Apparecchiature a corto
raggio
Queste
applicazioni possono svolgere un ruolo importante nel garantire uno spettro
radio per le reti intelligenti di distribuzione dell'energia, i sistemi di
misurazione intelligenti e l'internet degli oggetti (Internet of Things
– IoT). Tali applicazioni includono altresì i dispositivi per l'identificazione
a radiofrequenza (RFID), le comunicazioni da macchina a macchina (M2M) e le
reti a maglia. La
condivisione con gli utilizzatori abituali (principalmente sistemi militari e
GSM-R) delle bande 870-876 MHz e 915-921 MHz è stata esaminata dalla CEPT, che
ha definito una serie di parametri minimi per tale uso e ha integrato i
risultati ottenuti in una raccomandazione[30]. Il marcato interesse
dimostrato dall'industria per queste bande le rende un importante obiettivo per
il prossimo aggiornamento della decisione 2006/771/CE[31]
della Commissione relativa all'armonizzazione
dello spettro radio per l'utilizzo da parte di apparecchiature a corto raggio.
5.
Conclusioni
L'inventario
dello spettro radio può sicuramente apportare i risultati descritti in
precedenza, è chiaro però che alcuni dati di cui era prevista la raccolta non
saranno disponibili nel prossimo futuro in alcuni Stati membri che non
effettuano la raccolta di tali dati e che ritengono impossibile aumentare la
disponibilità di dati. Ai
fini di un uso efficace delle risorse, la Commissione continuerà a collaborare
con gli Stati membri sia per raccogliere i dati già disponibili a livello
nazionale che per reperirne di nuovi in modo mirato, ponendo particolare
attenzione alle bande di frequenza pertinenti per l'attuazione del programma.
In aggiunta, la Commissione chiederà dati pertinenti agli Stati membri che
richiedono deroghe alle misure di armonizzazione per specifiche circostanze
nazionali. Dette richieste potranno essere associate alla trasmissione, in un
formato a lettura ottica, di dati dettagliati, basati sull'uso, che si
presumono disponibili per giustificare la deroga. I
risultati dello strumento di analisi dei dati si riveleranno utili, in
particolare nelle zone in cui la condivisione geografica è un'opzione
praticabile. Nonostante le problematiche per la raccolta dei dati esposte in
precedenza, lo strumento di analisi dei dati sarà completato ricorrendo ad
altre fonti, come ad esempio, studi, contributi dell'RSGP o informazioni
trasmesse direttamente dagli utenti dello spettro, anche raccogliendo il loro parere
sui risultati principali della presente relazione. La
Commissione continuerà a costituire l'inventario, al fine di raggiungere l'obiettivo
principale fissato, ossia un uso più efficiente dello spettro radio. Benché sia
sempre stato ritenuto un compito dall'approccio incrementale, destinato alla
costituzione di esperienza e fiducia nel processo di inventario, il processo
decisionale in materia di spettro radio basato su elementi fattuali rimane una
delle principali priorità, considerato l'aumento nella domanda di spettro radio
da parte di molti settori illustrato nella presente relazione. L'inventario costituisce
uno strumento fondamentale per sostenere i responsabili politici nazionali e
dell'UE nel formulare decisioni per un uso più efficiente dello spettro radio
in futuro. Per tale ragione, proseguiranno le discussioni con i membri del
comitato per lo spettro radio sulle modalità di raccolta dei dati per l'inventario. [1] Decisione
243/2012/UE, GU L 81 del 21.3.2012, pag. 7. [2] Decisione
2013/195/UE della Commissione, GU L 113 del 25.4.2013, pag. 18. [3] Decisione 2007/344/CE
della Commissione, GU L 129 del 17.5.2007, pag. 67. [4] RSPG13-521 rev 1. [5] RSPG13-522. [6] RSPG13-540 rev 2. [7] http://ec.europa.eu/digital-agenda/sites/digital-agenda/files/cion_spectrum_inventory_executive_summary_en.pdf. [8] http://ec.europa.eu/information_society/newsroom/cf/dae/document.cfm?doc_id=2881. [9] Nel corso della
riunione del comitato per lo spettro radio del 9 e 10 luglio 2013 (riunione
RSC#44). [10] Austria, Belgio, Bulgaria,
Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia,
Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia,
Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Svezia. [11] Misure prese ad oggi:
decisione 2007/98/CE della Commissione sull'armonizzazione tecnica della
banda 2 GHz per gli MSS; decisione 626/2008/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio sulla selezione e l'autorizzazione
dei sistemi MSS; selezione degli operatori nel maggio 2009 con la decisione
2009/449/CE della Commissione; decisione 2011/667/UE della
Commissione, del 10 dicembre 2011, sulle modalità relative all'applicazione
coordinata delle misure necessarie per garantire il rispetto delle norme
relative agli MSS, conformemente all'articolo 9, paragrafo 3, della decisione
626/2008/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, cosiddetta
"decisione di esecuzione". [12] Sistemi di
radiolocalizzazione aeronautica, marittima e civile nonché di navigazione. [13] Sistemi di trasporto
intelligenti. [14] Radiotelefonia
mobile privata e radiotelefonia mobile di pubblico accesso. [15] Realizzazione di
programmi e di eventi speciali. [16] Protezione pubblica
e soccorsi in caso di catastrofi. [17] Wireless local area
network (rete locale senza fili). [18] Esclusione
di un utente (utilizzatore primario) dallo spettro radio a beneficio di un
altro utente (nuovo utilizzatore). [19] GU L 303
del 14.11.2013, pag. 48. [20] "La mancanza di
domanda" è la motivazione data da 21 Stati membri per non aver assegnato
lo spettro radio in questione. Tale informazione è stata richiesta agli Stati
membri nell'ambito delle attività della Commissione per l'attuazione del
programma, in particolare dell'articolo 6. [21] Difficoltà quali il
coordinamento transfrontaliero, in particolare con i paesi terzi, e difficoltà
connesse alla disponibilità di attrezzature. Al fine di migliorare questa
ultima, la Commissione ha aggiornato la decisione di esecuzione sui 3,4-3,8
GHz, introducendo un piano raccomandato relativo ai canali e condizioni
ottimizzate per le tecnologie a banda larga, quali i sistemi LTE. [22] Decisione 2012/688/UE,
GU L 307 del 7.11.2012, pag. 84. [23] Il 17 dicembre 2013
la vicepresidente Kroes ha firmato un accordo con il partenariato per l'infrastruttura
5G. Il partenariato è un'associazione del settore che riunisce partner pubblici
e privati. [24] In uno studio
finanziato dalla Commissione sul traffico scaricato si osserva che nel 2012, in
base ai modelli di uso misurati per gli smartphone e i tablet, per il 71% di
tutto il traffico di dati senza fili si è utilizzato il wifi. Lo studio stima
inoltre che tale cifra è destinata a raggiungere il 78% nel 2016 e che il
traffico cellulare continuerà ad aumentare a un tasso del 66% l'anno sino al
2016. Il valore socioeconomico di tali bande può essere paragonato al costo
della fornitura della stessa capacità di dati con le sole tecnologie cellulari.
In effetti, nello studio si stima che tutto il traffico di dati wifi del 2012
nell'UE, fornito attraverso le reti mobili, avrebbe necessitato di investimenti
nelle infrastrutture di 35 miliardi di euro e che, per rispondere alla domanda
prevista, saranno necessari 200 miliardi di euro sino al 2016. [25] La mancanza di
domanda è stata confermata dagli Stati membri alla Commissione con una
procedura reciproca (pilota) sull'esecuzione dell'articolo 6 del programma
strategico relativo allo spettro radio, in cui rientrano i seguenti casi: i)
rinvio di una licenza all'autorità di regolamentazione dello spettro radio, ii)
lo spettro radio offerto non è stato venduto nel corso di un'asta e iii) non vi
è stata alcuna dimostrazione di interesse durante una consultazione pubblica. [26] È noto che
non tutte le attrezzature audio per i servizi di realizzazione di programmi e
di eventi speciali possono migrare alla tecnologia digitale, in particolare
sinché persisteranno questioni connesse ai ritardi di trattamento che causano
ritardi notevoli per l'orecchio umano. [27] Decisione 2009/449/CE; GU
L 149 del 12.6.2009, pag. 65. [28] GU L 265 dell'11.10.2011,
pag. 25. [29] GU L 156
del 14.6.2008, pag. 14. [30] Raccomandazione
70-03 dell'ERC. [31] GU L 312
dell'11.11.2006, pag. 66.