17.12.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 369/25


RELAZIONE

sui conti annuali relativi all’esercizio finanziario 2012, dell’impresa comune per l’attuazione dell’iniziativa tecnologica congiunta in materia di medicinali innovativi corredata delle risposte dell’impresa comune

2013/C 369/04

INDICE

 

Paragrafi

Pagina

Introduzione …

1-5

26

Informazioni a sostegno della dichiarazione di affidabilità …

6

26

Dichiarazione di affidabilità …

7-15

26

Giudizio sull’affidabilità dei conti …

12

27

Elementi a sostegno del giudizio con rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti …

13

27

Giudizio con rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti …

14

27

Osservazioni sulla gestione finanziaria e di bilancio …

16-20

27

Esecuzione del bilancio …

16-17

27

Inviti a presentare proposte …

18-19

28

Osservazioni sui controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’impresa comune …

20

28

Altre questioni …

21-30

28

Funzione di audit interno e servizio di audit interno della Commissione …

21-23

28

Monitoraggio e presentazione dei risultati della ricerca …

24-26

28

Seguito dato a precedenti osservazioni …

27-30

28

INTRODUZIONE

1.

L’impresa comune europea per l’attuazione dell’iniziativa tecnologica congiunta sui medicinali innovativi (di seguito «l’impresa comune IMI»), con sede a Bruxelles, è stata istituita nel dicembre 2007 (1) per un periodo di 10 anni.

2.

L’impresa comune IMI mira ad aumentare significativamente l’efficacia e l’efficienza del processo di sviluppo dei medicinali cosicché il settore farmaceutico, a lungo termine, produca medicinali innovativi più efficaci e più sicuri (2).

3.

Sono membri fondatori dell’impresa comune l’Unione europea, rappresentata dalla Commissione, e la Federazione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche (EFPIA). Qualunque soggetto giuridico che direttamente o indirettamente sostenga attività di ricerca e sviluppo in uno Stato membro o in un paese associato al settimo programma quadro (3) può chiedere di divenire membro dell’impresa comune IMI.

4.

Il contributo massimo dell’Unione europea all’impresa comune IMI per i costi di funzionamento e le attività di ricerca è pari a un miliardo di euro, proveniente dal bilancio del settimo programma quadro. L’UE e l’EFPIA, in qualità di membri fondatori, contribuiscono in egual misura ai costi di funzionamento, ciascuna per un importo non superiore al 4 % del contributo totale dell’UE. Gli altri membri contribuiscono ai costi di funzionamento in proporzione al loro contributo alle attività di ricerca. Le aziende di ricerca che sono membri dell’EFPIA partecipano al finanziamento delle attività di ricerca tramite contributi in natura (4) quanto meno equivalenti al contributo finanziario dell’UE (5).

5.

L’impresa comune ha iniziato ad operare in maniera autonoma il 16 novembre 2009.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

6.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche delle operazioni a livello dell’impresa comune e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo. A ciò si aggiungono gli elementi probatori forniti dai lavori svolti da altri auditor (ove pertinenti) e l’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

7.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’impresa comune IMI, che includono i rendiconti finanziari (6) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (7) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

8.

Ai sensi degli articoli 33 e 43 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (8), la direzione è responsabile della compilazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’impresa comune, nonché della legittimità e della regolarità delle operazioni sottostanti:

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’impresa comune comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (9), e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’impresa comune dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, in tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’impresa comune;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiede la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

9.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (10), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta i propri audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’impresa comune, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

10.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure scelte dipendono dal giudizio dell’auditor, che si basa sulla valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di inosservanze rilevanti del quadro normativo dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina qualunque controllo interno applicabile alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

11.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

12.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’impresa comune presentano fedelmente, in tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2012, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’impresa comune e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Elementi alla base del giudizio con rilievi sulla legittimità e sulla regolarità delle operazioni sottostanti

13.

La strategia di audit ex post (11) dell’impresa comune è stata adottata con decisione del consiglio di direzione il 14 dicembre 2010 e rappresenta un controllo chiave per valutare la legittimità e regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti. Al giugno 2013 erano stati completati 56 audit ex post, riguardanti 4,4 milioni di euro (il 37,3 % dell’importo del contributo accettato dell’impresa comune IMI per il primo invito a presentare proposte convalidato entro giugno 2011) (12). Il tasso di errore rilevato derivante da tali audit era pari al 5,82 %.

Giudizio con rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

14.

A giudizio della Corte, ad eccezione dei possibili effetti di quanto descritto al paragrafo 13, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’impresa comune per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 sono, in tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

15.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

Esecuzione del bilancio

16.

Il bilancio annuale 2012 ed il relativo piano di attuazione sono stati adottati dal consiglio di direzione in data 22 dicembre 2011. Per il 2012, relativamente alle attività operative, l’IMI ha conseguito un tasso di esecuzione del 96 % per gli stanziamenti d’impegno (351 milioni di euro) e del 100 % per gli stanziamenti di pagamento (103 milioni di euro). Nonostante questo elevato livello di esecuzione del bilancio, un significativo importo di stanziamenti d’impegno (162 milioni di euro) è tuttora soltanto una cifra globale: ossia, sono stati indetti gli inviti a presentare proposte, ma non sono state firmate le corrispondenti convenzioni di sovvenzione. I rendiconti finanziari dell’IMI riportano 543 milioni di euro di obblighi contrattuali riportati, il che indica una significativa necessità di finanziamenti fino al 2017.

17.

A fine esercizio, risultava ancora inutilizzato un elevato livello di stanziamenti d’impegno e di pagamento per spese amministrative nel 2012 (il 26,81 % degli stanziamenti d’impegno ed il 39,8 % degli stanziamenti di pagamento).

Inviti a presentare proposte

18.

Nel 2012, l’impresa comune ha indetto quattro inviti a presentare proposte ed ha firmato 11 convenzioni di sovvenzione. Sempre nel 2012, essa ha impegnato per attività di ricerca 351 milioni di euro, ossia quasi il 37 % della propria dotazione finanziaria totale disponibile (960 milioni di euro di finanziamento massimo, come prescrive il regolamento (CE) n. 73/2008). Nel 2012, il tempo necessario a firmare le convenzioni è diminuito, passando dai 413 giorni per le convenzioni di sovvenzione definitive nell’ambito del quarto invito ai 161 giorni per il sesto invito.

19.

Alla fine del 2012, il totale cumulato degli impegni approvati per le spese di ricerca era pari a 736 milioni di euro. In linea di principio, l’IMI deve impegnare, entro la fine del 2013, ulteriori 224 milioni di euro per attività di ricerca (il 23 % della dotazione massima di 960 milioni di euro), e i membri dell’EFPIA sono tenuti a impegnare un importo equivalente in natura. All fine del 2012, l’EFPIA aveva impegnato 706 milioni di euro, e adesso deve impegnare altri 254 milioni di euro per raggiungere il contributo dell’IMI, pari a 960 milioni.

Osservazioni sui controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’impresa comune

20.

Nel 2012, l’impresa comune ha continuato a sviluppare sistemi di controllo interno adeguati e completi. Tuttavia, sono necessari ulteriori sforzi per documentare e aggiornare le procedure operative e amministrative (specialmente per le attività ex post e le attività di chiusura contabile) che ridurrano i rischi di errore e le pratiche non uniformi.

ALTRE QUESTIONI

Funzione di audit interno e servizio di audit interno della Commissione

21.

Nel 2011, il servizio di audit interno della Commissione ha svolto una valutazione dei rischi e, in data 3 novembre 2011, il consiglio di direzione ha approvato il piano di audit strategico per il periodo 2012 - 2014.

22.

La dichiarazione sulla missione (mission charter) del servizio di audit interno della Commissione è stata adottata dal consiglio direttivo l’8 marzo 2011. Tuttavia, il regolamento finanziario dell’impresa comune non è ancora stato modificato per recepire le disposizioni del regolamento quadro (13).

23.

Nel 2012, il Servizio di audit interno (IAS) della Commissione ha effettuato un esame dell’affidabilità dei processi di negoziazione, di preparazione delle convenzioni di sovvenzione e di prefinanziamento dell’IMI. Lo IAS ha concluso che i controlli interni esistenti fornivano una ragionevole certezza circa il raggiungimento degli obiettivi operativi dell’impresa comune, ad eccezione di questioni specifiche relative alla gestione dei conflitti di interesse, della documentazione del processo negoziale e dei relativi controlli, nonché di un programma informatico usato durante il processo negoziale. Il piano d’azione dell’impresa comune per attuare le raccomandazioni dello IAS è stato convalidato dallo IAS in data 29 ottobre 2012.

Monitoraggio e presentazione dei risultati della ricerca

24.

Il settimo programma quadro (7o PQ) istituisce un sistema di monitoraggio e presentazione dei risultati avente per oggetto la protezione, la diffusione e il trasferimento dei risultati della ricerca (14).

25.

Nelle convenzioni di sovvenzione firmate con i membri e altri beneficiari, l’impresa comune ha incluso disposizioni specifiche che disciplinano i diritti di proprietà intellettuale e la divulgazione dei risultati delle attività di ricerca, in conformità all’articolo 15 del regolamento del Consiglio che istituisce l’impresa comune. L’attuazione di tali disposizioni è monitorata dall’impresa comune in diverse fasi dei progetti finanziati.

26.

L’impresa comune presenta periodicamente delle relazioni specifiche sui progetti in corso (15). Tuttavia, come parte del proprio obiettivo di contribuire all’attuazione del settimo programma quadro, obiettivo enunciato all’articolo 2 del regolamento (CE) n. 73/2008, l’impresa comune dovrebbe inoltre stabilire, insieme ai due membri fondatori (la Commissione e l’EFPIA), quali informazioni rendere disponibili per la relazione generale di monitoraggio che viene periodicamente redatta sul 7o PQ, nonché per altri strumenti d’informativa della Commissione.

Seguito dato a precedenti osservazioni

27.

Nel 2012 sono stati finalizzati il piano di continuità operativa e il piano di ripristino in caso di disastro.

28.

Il contabile ha riferito sulla convalida del sistema contabile in data 27 settembre 2012, e la maggior parte delle carenze individuate sono state risolte entro la fine dell’anno. Tuttavia, la convalida del sistema contabile non riguarda ancora i risultati degli audit ex post.

29.

La metodologia per la valutazione dei contributi in natura (16) è stata approvata dal consiglio di direzione l’11 novembre 2011. Detti contributi sono convalidati mediante una certificazione ex ante ed audit ex post. Nel 2012, sono state accettate le prime 14 metodologie certificate per i contributi in natura e sono stati avviati i primi tre audit ex post riguardanti i contributi in natura.

30.

L’articolo 12, paragrafo 5, del regolamento del Consiglio che istituisce l’impresa comune non riconosce alla Corte dei conti europea il diritto di procedere all’audit dei contributi in natura delle aziende che sono membri dell’EFPIA, anche se tali contributi sono registrati nei rendiconti finanziari dell’impresa comune IMI. Si stima che tali contributi raggiungeranno approssimativamente un miliardo di euro nel corso del ciclo di vita dell’IMI.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 22 ottobre 2013.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  Regolamento (CE) n. 73/2008 del Consiglio, del 20 dicembre 2007, che istituisce l’impresa comune per l’attuazione dell’iniziativa tecnologica congiunta sui medicinali innovativi (GU L 30 del 4.2.2008, pag. 38).

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze, le attività e le risorse disponibili dell’impresa comune.

(3)  Il settimo programma quadro, adottato con decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 412 del 30.12.2006, pag. 1), riunisce tutte le iniziative dell’UE in tema di ricerca sotto un unico tetto, svolgendo un ruolo cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di crescita, competitività e occupazione. Esso rappresenta inoltre un pilastro chiave dello Spazio europeo della ricerca.

(4)  In base all’articolo 11, paragrafo 4, dell’allegato al regolamento (CE) n. 73/2008 che istituisce l’impresa comune, i contributi in natura sono «contributi non monetari delle aziende di ricerca farmaceutica che sono membri a pieno titolo dell’EFPIA sotto forma di risorse (personale, apparecchiature, beni di consumo ecc.)». I contributi delle aziende di ricerca devono quanto meno essere equivalenti al contributo finanziario dell’UE.

(5)  In base all’articolo 11, paragrafo 5, dell’allegato al regolamento (CE) n. 73/2008 che istituisce l’impresa comune, «le aziende di ricerca farmaceutica partecipanti che sono membri a pieno titolo dell’EFPIA non possono beneficiare del sostegno finanziario dell’impresa comune IMI per alcuna attività».

(6)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, il prospetto dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(7)  Queste includono le relazioni sull’esecuzione del bilancio, una sintesi dei princìpi di bilancio e altre note esplicative.

(8)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

(9)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, se applicabili, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(10)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(11)  L’articolo 12, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 73/2008 che istituisce l’impresa comune dispone che «l’impresa comune IMI effettua controlli in loco e audit finanziari presso i partecipanti alle attività di ricerca finanziata dall’impresa comune IMI». Gli audit ex post possono individuare spese non ammissibili dichiarate dai beneficiari, le quali formano poi oggetto di procedure di recupero.

(12)  Gli audit ex post completati corrispondono al primo campione rappresentativo di 60 audit avviati alla fine del 2011 e finalizzati nel 2013. Gli audit ex post per il secondo campione rappresentativo, basato sui finanziamenti dell’impresa comune IMI relativi alle dichiarazioni di spesa convalidate tra il luglio 2011 e il novembre 2012, sono in corso, e dunque non sono disponibili risultati definitivi.

(13)  Regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all’articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee.

(14)  Relazioni di monitoraggio del 7o PQ: http://ec.europa.eu/research/evaluations/index_en.cfm?pg=fp7-monitoring

(15)  Nell’ottobre 2012 e nel marzo 2013 l’IMI ha fornito informazioni sulle proprie realizzazioni in tema di ricerca tramite analisi bibliometriche dei progetti in corso.

(16)  I contributi in natura sono spese ammissibili sostenute dai soggetti giuridici che partecipano alle attività e che non sono rimborsate dall’impresa comune.


ALLEGATO

Impresa comune per l’attuazione dell’iniziativa tecnologica congiunta in materia di medicinali innovativi (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 187 e 188 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

La decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente il settimo programma quadro, prevede un contributo dell’Unione per l’istituzione di partenariati pubblico-privato a lungo termine che assumano la forma di iniziative tecnologiche congiunte che potrebbero essere attuate mediante imprese comuni ai sensi dell’articolo 187 del TFUE.

Regolamento (CE) n. 73/2008 del Consiglio, del 20 dicembre 2007, che istituisce l’impresa comune per l’attuazione dell’iniziativa tecnologica congiunta sui medicinali innovativi.

Competenze dell’impresa comune

(regolamento (CE) n. 73/2008 del Consiglio)

Obiettivi

L’impresa comune per l’attuazione dell’iniziativa tecnologica congiunta sui medicinali innovativi (Impresa comune IMI) contribuisce all’attuazione del settimo programma quadro (7o PQ) ed in particolare al tema «Salute» del programma specifico «Cooperazione». Essa mira ad aumentare significativamente l’efficacia e l’efficienza del processo di sviluppo dei medicinali cosicché il settore farmaceutico a lungo termine produca medicinali innovativi più efficaci e più sicuri. In particolare mira a:

sostenere la ricerca e lo sviluppo farmaceutici precompetitivi negli Stati membri e nei paesi associati al 7o PQ mediante una strategia coordinata per superare le strozzature individuate nel processo di sviluppo dei medicinali;

sostenere l’attuazione delle priorità di ricerca stabilite dall’agenda strategica di ricerca dell’Impresa comune IMI, in particolare mediante la concessione di sovvenzioni a seguito di inviti a presentare proposte su base concorrenziale;

assicurare la complementarietà con altre attività del 7o PQ;

costituire un partenariato pubblico/privato destinato a rafforzare gli investimenti per la ricerca nel settore biofarmaceutico negli Stati membri e nei paesi associati al 7o PQ, raggruppando le risorse e rafforzando la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato;

promuovere il coinvolgimento delle piccole e medie imprese (PMI) nelle sue attività, in linea con gli obiettivi del 7o PQ.

Organizzazione

Gli organi dell’impresa comune IMI sono: il consiglio di direzione, il direttore esecutivo e il comitato scientifico. Il consiglio di direzione è composto di 10 membri, che rappresentano in pari proporzione la Commissione europea e la Federazione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche (EFPIA), ossia i due membri fondatori dell’IMI. Il direttore esecutivo, il responsabile principale della gestione quotidiana dell’impresa comune IMI secondo le decisioni del consiglio di direzione, è coadiuvato dal personale di un ufficio esecutivo. Il comitato scientifico è un organo consultivo del consiglio di direzione. L’impresa comune è altresì coadiuvata da due organismi consultivi esterni: il Gruppo di rappresentanti degli Stati dell’IMI ed il Forum delle parti.

Risorse messe a disposizione dell’impresa comune nel 2012

Bilancio  (1)

373 763 361 euro per impegni.

113 209 163 euro per pagamenti.

Effettivi al 31 dicembre 2012

36 posti previsti nella tabella dell’organico, (29 agenti temporanei e 7 agenti contrattuali) di cui occupati: 35. L’80 % di queste risorse sono assegnate direttamente ad attività operative di supporto.

Attività e servizi forniti nel 2012

Cfr. relazione annuale di attività dell’impresa comune IMI per il 2012, che sarà pubblicata sul sito www.imi.europa.eu

Fonte: Informazioni fornite dall’impresa comune IMI.


(1)  Inclusi stanziamenti riportati dal 2011.

Fonte: Informazioni fornite dall’impresa comune IMI.


RISPOSTE DELL'IMPRESA COMUNE

13.

L’Impresa comune IMI accoglie con favore la conclusione positiva della Corte sulla legittimità e sulla regolarità di tutte le operazioni alla base dei conti annuali dell’Impresa comune, con la sola eccezione degli errori rilevanti individuati dall’Impresa comune IMI mediante i primi audit ex post in relazione ai pagamenti intermedi per le dichiarazioni di spesa relative al primo invito a presentare proposte, anteriori all’esercizio finanziario considerato.

I tassi di errore rappresentativo e residuo stimati, pari rispettivamente al 5,82 % e al 3,64 %, utilizzati come base del giudizio con rilievi della Corte, riflettono l’esito di 56 audit su 65 dichiarazioni di spesa relative al primo invito a presentare proposte accettate nel 2010 e nel 2011, periodo in cui l’Impresa comune IMI si trovava ancora in fase di avviamento. Inoltre,

a)

nella grande maggioranza dei casi, gli errori finanziari rilevati negli audit sulle dichiarazioni di spesa del 2010 e del 2011 riguardavano imposti relativamente modesti da adeguare (inferiori a 5 000 EUR a favore dell’Impresa comune IMI) e sono stati chiaramente originati dal fraintendimento delle regole o da una mancanza di attenzione ai particolari delle disposizioni delle convenzioni di sovvenzione. Gli audit sono stati altresì concepiti in modo tale da concentrarsi, nella maggior parte dei casi, su beneficiari, nuovi o non sottoposti ad audit nell’ambito dei programmi di ricerca dell’UE. Per tali audit ci si può attendere un tasso di errore più elevato;

b)

il tasso d’errore stimato non riflette l’esito degli audit sui pagamenti provvisori corrisposti ai beneficiari nel 2012, per i quali nel 2013 viene condotto un nuovo campione rappresentativo di 40 audit ex post, i cui risultati preliminari sono attesi alla fine dell’anno. Questi nuovi audit riguardano una serie più ampia di dichiarazioni e beneficiari, comprese le prime dichiarazioni relative ai progetti del secondo invito a presentare proposte nonché il secondo e il terzo periodo di rendicontazione dei progetti del primo invito;

c)

da quel momento l’Impresa comune IMI ha adottato una serie di concreti provvedimenti preventivi e di monitoraggio allo scopo di contribuire a limitare le tipologie frequenti di errori e ridurre al minimo i rischi di base intrinseci associati alla gestione delle sovvenzioni. Tra i provvedimenti figurano:

i)

il riesame e il rafforzamento delle politiche e delle procedure di controllo interno ex ante che il personale è tenuto ad applicare per i pagamenti provvisori in seguito all’esperienza dei primi due anni;

ii)

revisioni tempestive della convenzione di sovvenzione tipo dell’Impresa comune IMI, che hanno chiarito le condizioni e i requisiti legali della sovvenzione;

iii)

l’introduzione di orientamenti finanziari specifici per l’Impresa comune IMI nel gennaio 2012, e la formulazione di una versione aggiornata nel giugno 2013, fornendo ai partecipanti e ai loro revisori indipendenti nominati per la certificazione delle schede finanziarie informazioni e indicazioni approfondite sulle disposizioni della convenzione di sovvenzione tipo dell’Impresa comune IMI;

iv)

l’organizzazione di frequenti seminari su temi finanziari rivolti ai partecipanti, incentrati sulle cause ricorrenti degli errori e sulla prevenzione di questi ultimi;

v)

l’introduzione, nel 2012, di soluzioni operative integrate attraverso l’apposito strumento di trasmissione e gestione dei progetti SOFIA (Submission OF Information Application) dell’Impresa comune IMI, che permette la trasmissione elettronica e il controllo delle dichiarazioni di spesa, riducendo in tal modo il margine di errore.

Contestualmente l’Impresa comune IMI ha effettuato controlli idonei a garantire che gli errori a favore dell’Impresa comune, rilevati dai primi audit ex post completati, siano corretti. La correzione viene sistematicamente assicurata attraverso l’emissione di un ordine di riscossione o una compensazione a fronte di un futuro pagamento. Inoltre, gli errori considerati sistematici vengono estesi anche alle dichiarazioni non sottoposte ad audit trasmesse allo stesso beneficiario soggetto all’audit.

Inoltre, l’Impresa comune IMI ha continuato ad attuare un programma annuale intensivo di audit ex post sul 40 % del valore complessivo dei pagamenti provvisori effettuati nell’esercizio precedente, in linea con la strategia di audit ex post approvata dal consiglio di direzione. Tali audit hanno fornito elementi estremamente efficaci e affidabili per la valutazione e il monitoraggio della regolarità e della legittimità complessive dei pagamenti provvisori su base pluriennale nonché per la rilevazione e la correzione degli errori individuati nelle dichiarazioni sottoposte ad audit. L’Impresa comune opera altresì in stretto coordinamento con la Commissione europea e le agenzie coinvolte nel settimo programma quadro, condividendo informazioni sui beneficiari comuni al fine di ottimizzare la copertura degli audit e mitigare con efficacia i rischi di non conformità.

L’Impresa comune IMI conferma l’impegno alla gestione dei propri fondi sulla base di un approccio improntato alla fiducia con i partecipanti ai progetti, garantendo al contempo un livello sufficiente di controllo e responsabilità. I provvedimenti preventivi e correttivi basati sui rischi, già adottati dall’Impresa comune, costituiscono una base sufficiente per la sana gestione finanziaria e la riduzione graduale del rischio di errore nei pagamenti provvisori ai beneficiari in una prospettiva pluriennale. Tale approccio equilibrato contribuirà altresì a garantire la riuscita dei progetti IMI, alcuni dei quali iniziano già a produrre risultati positivi o promettenti, nell’interesse dei pazienti e della società in senso lato.

Poiché numerosi progetti hanno appena cominciato a generare spese, in particolare quelli relativi agli inviti a presentare proposte dal terzo all’ottavo, l’impatto complessivo delle azioni dell’Impresa comune IMI può essere apprezzato solo nel più lungo periodo, quando saranno presentate le dichiarazioni di spesa di un maggior numero di progetti e saranno effettuati audit ex post su una quota più consistente di tutti i beneficiari.

17.

Il bilancio si basava sulle schede finanziarie legislative adottate, e la sua esecuzione è stata conforme ai principi della sana gestione finanziaria. Inoltre, nove dei fondi stanziati per le spese di funzionamento sono andati perduti, e fondi non utilizzati provenienti dalla Commissione europea sono stati trasferiti alle attività di ricerca. È altresì importante tenere conto che il 50 % del bilancio per le spese di funzionamento è finanziato attraverso l’EFPIA.

19.

Nel 2013 sono state messe in atto misure efficaci per aumentare e accelerare l’impegno di finanziamenti dell’UE e i contributi analoghi (contributi in natura) da parte dei membri EFPIA grazie alla pubblicazione di vari inviti a presentare proposte nel corso dell’anno.

20.

L’Impresa comune IMI concorda con la valutazione della Corte relativa ai sistemi di controllo interno. L’Impresa comune ha istituito un sistema di controllo interno maturo, efficace e affidabile, che prevede un’attività sistematica di revisione e aggiornamento di politiche e procedure, in linea con le priorità di controllo interno stabilite dalla direzione prima dell’inizio dell’esercizio. Le osservazioni della Corte riflettono le priorità definite dall’Impresa comune IMI per il 2013, cui sarà data debita attuazione entro la fine dell’esercizio.

22.

Tale questione è stata sospesa in seguito alla pubblicazione, il 30 settembre 2013, dell’atto di delega della Commissione europea sul regolamento finanziario tipo per organismi di partenariato pubblico-privato di cui all’articolo 209 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio. Il regolamento finanziario dell’Impresa comune IMI sarà opportunamente modificato per tenere conto di tale sviluppo.

23.

Nella sua relazione finale, il servizio di audit interno (IAS) della Commissione europea ha proposto undici raccomandazioni su come l’Impresa comune IMI può affrontare ciascuna di tali questioni. Tutte queste raccomandazioni sono state convertite in provvedimenti concreti e attuate dall’Impresa comune IMI nel corso delle attività sul campo della Corte dei conti europea, tra agosto 2012 e luglio 2013. Durante questo periodo il servizio di audit interno ha altresì verificato e portato a conclusione 10 delle 11 raccomandazioni; la raccomandazione restante sarà portata a conclusione dopo la verifica in loco dei provvedimenti dell’Impresa comune IMI.

26.

L’Impresa comune IMI ha già adottato provvedimenti sulla base dell’osservazione della Corte. Di fatto, i requisiti della relazione di monitoraggio generale sono stati definiti e i dati trasmessi alla Commissione europea nel settembre 2013 in vista dell’integrazione in CORDA

28.

In merito alle osservazioni della Corte sulla portata della convalida del sistema contabile, l’Impresa comune IMI evidenzia che i risultati degli audit ex post sono stati applicati nel 2013 e cominceranno a trovare riscontro nei conti del 2013.