10.1.2013 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 6/36 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia di fusione relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia di fusione
2013/C 6/05
INTRODUZIONE
1. |
L’impresa comune europea per ITER (1) e lo sviluppo dell’energia da fusione è stata istituita nel marzo 2007 (2) per un periodo di 35 anni. L’impresa comune ha sede a Barcellona, mentre gli impianti di fusione principali verranno messi a punto a Cadarache, in Francia. |
2. |
I compiti dell’impresa comune sono i seguenti (3):
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3. |
Sono membri dell’impresa comune l’Euratom, rappresentata dalla Commissione europea, gli Stati membri dell’Euratom, nonché paesi terzi che hanno concluso accordi di cooperazione con l’Euratom nel settore della fusione nucleare controllata e che hanno espresso il desiderio di diventare membri (al 31 dicembre 2011: la Svizzera). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
4. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche delle operazioni a livello dell’impresa comune e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
5. |
In virtù dell’articolo 287, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (5) dell’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione, che includono «gli stati finanziari» (6) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (7) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
6. |
La presente dichiarazione di affidabilità è destinata al Parlamento europeo e al Consiglio conformemente all'articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (8). |
La responsabilità della direzione
7. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’impresa comune, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (9). Il direttore ha il compito di porre in essere (10) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (11) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
8. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’impresa comune e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
9. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici IFAC e ISSAI (12). In base a tali princìpi, la Corte è tenuta ad applicare princìpi etici e professionali ed a programmare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole dell’assenza di inesattezze rilevanti nei conti, nonché della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
10. |
L’audit della Corte comprende l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure scelte, compresa la valutazione del rischio di inesattezze rilevanti nei conti o di operazioni illegittime o irregolari, siano esse dovute a frode o a errore, dipendono dal giudizio professionale degli auditor. Nello svolgere tali valutazioni di rischio, vengono esaminati i controlli interni applicati dall’entità alla compilazione e presentazione dei conti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit della Corte include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate dai responsabili, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
11. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
12. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’impresa comune presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario della stessa. |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
13. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’impresa comune per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
14. |
I commenti che seguono (paragrafi 15 - 32) non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
Esecuzione del bilancio
15. |
I tassi di esecuzione per gli stanziamenti d’impegno e di pagamento disponibili sono stati rispettivamente pari al 99,7 % e all’85,7 %. Dei 611 milioni di euro di stanziamenti d’impegno disponibili per le attività operative, il 42 % è stato eseguito mediante impegni singoli diretti, mentre il restante 58 % è stato eseguito mediante impegni globali. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’IMPRESA COMUNE
16. |
Nelle sue precedenti relazioni, la Corte dei conti ha osservato che i sistemi di controllo interno dell’impresa comune non erano stati completamente definiti e attuati come richiesto dal suo regolamento finanziario (13). In data 31 maggio 2010, il revisore interno dell’impresa comune ha pubblicato una relazione in cui ha espresso la propria preoccupazione sui circuiti finanziari e sulla separazione delle funzioni. |
17. |
In risposta a ciò, il consiglio di direzione ha adottato a giugno del 2010 un piano per il miglioramento della gestione, unitamente ad una proposta di modifica della struttura organizzativa e di rafforzamento dei circuiti finanziari. Sebbene siano stati compiuti significativi progressi (14), una serie di azioni deve ancora essere attuata:
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Appalti e sovvenzioni
18. |
Come sottolineato nella relazione della Corte per il 2010 (17), l’impresa comune deve accrescere gli sforzi per aumentare la concorrenza. Il numero di offerte ricevute per le procedure di appalto relative alle attività operative firmate nel 2011 è stato ancora basso (18) ed è mediamente ammontato a due; per quel che riguarda le sovvenzioni, il numero medio di proposte ricevute è stato solamente di una proposta per invito. |
19. |
In un caso, la decisione di annullare una procedura aperta e di utilizzare una procedura negoziata non è stata adeguatamente giustificata. In un altro caso, l’impresa comune ha deciso di negoziare con due società che avevano presentato offerte nell’ambito di una procedura aperta (sebbene una di esse non soddisfacesse i requisiti tecnici). In un altro caso, non erano state debitamente giustificate la scelta della procedura negoziata e le quantità e i prezzi contrattuali. |
20. |
L’audit della Corte ha confermato le constatazioni di un audit interno svolto nel 2011 nel settore degli appalti, e in particolare le seguenti:
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21. |
L’audit ha anche rivelato che le procedure di controllo ex ante, applicate ai pagamenti erogati nel quadro di contratti e di convenzioni di sovvenzione, non sono documentate in maniera sufficiente (20). |
Audit relativi alla garanzia di qualità e controlli ex post su appalti e sovvenzioni
22. |
L’impresa comune ha un sistema per effettuare audit (21) a livello dei contraenti al fine di controllare la conformità ai requisiti in materia di garanzia di qualità (22). L’estensione di tali audit non copre tuttavia gli aspetti finanziari dell’esecuzione dei contratti. |
23. |
Nel corso del 2011, l’impresa comune ha avviato controlli ex post per valutare la legittimità e la regolarità dell’esecuzione delle sovvenzioni concesse. Nonostante i progressi compiuti (23), l’impresa comune non dispone di una strategia complessiva per i controlli ex post. Tale strategia dovrebbe coprire l’esecuzione delle convenzioni di sovvenzione e dei contratti d’appalto. |
ALTRE QUESTIONI
Diritti di proprietà intellettuale e politica industriale
24. |
Il 28 marzo 2012, il consiglio di direzione ha adottato la politica dell’impresa comune in materia di diritti di proprietà intellettuale e di diffusione delle informazioni. Tuttavia, al momento dell’audit (aprile 2012), non erano ancora state redatte delle norme dettagliate relative all’attuazione di tale politica, come invece richiesto dallo statuto (24). |
25. |
Il consiglio di direzione non ha ancora adottato le norme in materia di politica industriale previste dallo statuto (25). |
Versamento tardivo dei contributi di associazione
26. |
I pagamenti dei contributi relativi al 2011 da parte di 12 membri sono stati effettuati in ritardo. |
Servizio di audit interno della Commissione
27. |
Il 25 novembre 2011, il consiglio di direzione ha recepito la carta delle funzioni (mission charter) del servizio di audit interno della Commissione, unitamente ad un piano coordinato strategico di audit per il periodo 2012 - 2014. Il regolamento finanziario dell’impresa comune è stato modificato di conseguenza, per includervi le disposizioni del regolamento quadro (26) relative ai poteri del revisore interno della Commissione. |
Regolamento finanziario e modalità di applicazione
28. |
Il 9 ottobre 2008 la Corte ha pubblicato il parere n. 4/2008 sul regolamento finanziario dell’impresa comune europea per il progetto ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione (Fusion for Energy). Il parere conteneva 50 raccomandazioni. Il consiglio di direzione dell’impresa comune ha deciso, nella riunione del 1o giugno 2011, di accogliere in gran parte le osservazioni della Corte dei conti (37 raccomandazioni sono state pienamente accolte, 11 accettate con commenti e solo due sono state respinte), e di modificare di conseguenza il proprio regolamento finanziario (27). |
29. |
La Corte ritiene tuttavia che certe disposizioni delle modalità di applicazione del regolamento finanziario dell’impresa comune (28) si discostino, senza una giustificazione sufficiente, dalle modalità di applicazione del regolamento finanziario generale dell’UE. |
Contributo UE alla fase di costruzione ITER
30. |
Nel luglio 2010 (29), il Consiglio ha raggiunto un accordo sulla revisione della stima di bilancio del contributo europeo all'impresa comune per la fase di costruzione per un importo di 6,6 miliardi di euro (valori 2008), raddoppiando pertanto la stima iniziale. Come riferito dal revisore interno (30), l’impresa comune non dispone ancora di uno strumento per monitorare regolarmente la validità delle stime e riferire sui potenziali scostamenti. |
Seguito dato a precedenti osservazioni
Stato di avanzamento del finanziamento del progetto ITER per il 2012-2013
31. |
Il 1o dicembre 2011 è stato raggiunto un accordo tra il Consiglio, il Parlamento europeo e la Commissione sul finanziamento di 1 300 milioni di euro per i costi supplementari del progetto ITER per il 2012-2013 (31). |
Accordo con lo Stato ospitante sulla sede
32. |
In base all’accordo con lo Stato ospitante stipulato il 28 giugno 2007 con il Regno di Spagna, la sede permanente avrebbe dovuto essere messa a disposizione dell’impresa comune entro il giugno 2010. Tuttavia, al momento dell’audit (aprile 2012), ciò non era ancora avvenuto. |
La presente relazione è stata adottata dalla Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 15 novembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) ITER: Reattore sperimentale termonucleare internazionale.
(2) Decisione 2007/198/Euratom del Consiglio del 27 marzo 2007 che istituisce l'Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione e le conferisce dei vantaggi (GU L 90 del 30.3.2007, pag. 58).
(3) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze, le attività e le risorse disponibili dell’impresa comune, a titolo informativo.
(4) L’Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER è stata istituita nell’ottobre 2007 per un periodo iniziale di 35 anni, al fine di attuare il progetto ITER. Quest’ultimo ha lo scopo di dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione come fonte di energia. I membri sono l’Euratom, la Repubblica popolare cinese, la Repubblica dell’India, il Giappone, la Repubblica di Corea, la Federazione russa e gli Stati Uniti d’America.
(5) La Corte ha ricevuto i conti annuali provvisori il 1o marzo 2012. Detti conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce, inter alia, il tasso di esecuzione degli stanziamenti.
(6) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione dell’attivo netto e l’allegato agli stati finanziari, che include una descrizione delle principali procedure contabili nonché altre informazioni esplicative.
(7) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(8) GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
(9) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(10) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(11) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte degli organismi dell’UE sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia di fusione.
(12) Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) e Princìpi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo (International Standards of Supreme Audit Institutions — ISSAI).
(13) Al paragrafo 21 della relazione sull’esercizio 2009 si faceva riferimento alla riorganizzazione della struttura dei servizi dell’impresa comune che, a giudizio della Corte, sollevava la questione della separazione delle funzioni tra le attività finanziarie e quelle operative.
(14) Nel 2011 sono state concluse le procedure di selezione e di nomina del capo del dipartimento ITER, del capo dell’amministrazione e del capo dell’unità Bilancio e finanza. La nomina dei capi delle équipe di progetto e l’attuazione dello strumento ABAC Contracts erano state quasi completate ad aprile 2012, ed erano stati completati i circuiti finanziari come pure il manuale amministrativo e finanziario.
(15) La convalida dei sistemi sottostanti da parte del contabile deve includere informazioni sulle verifiche dirette svolte su un campione di operazioni dei controlli chiave dell’impresa comune.
(16) I piani di azione in risposta agli audit interni sui circuiti finanziari, la gestione delle sovvenzioni e i contratti degli esperti sono stati adottati dall’impresa comune rispettivamente in data 30 giugno 2010, 14 febbraio 2011 e 19 novembre 2011.
(17) Il paragrafo 20 della relazione della Corte dei Conti sull’esercizio 2010 faceva riferimento allo scarso livello di concorrenza per gli appalti e le sovvenzioni.
(18) L’impresa comune ha anche fatto ricorso in elevata percentuale a procedure negoziate (due terzi circa dei contratti operativi stipulati nel 2011, escludendo i contratti quadro).
(19) L’articolo 107 delle modalità di applicazione del regolamento finanziario dell’impresa comune stabilisce che l’avviso di preinformazione è il mezzo mediante il quale l’impresa comune può rendere noto, in maniera indicativa, il valore totale stimato dei contratti e dei contratti quadro, per categoria di servizio o gruppo di prodotti, e le caratteristiche essenziali degli appalti di lavori che intende affidare utilizzando la procedura ristretta o il dialogo competitivo nel corso di un esercizio finanziario.
(20) Non è documentato, ad esempio, l’esame da parte del verificatore finanziario delle relazioni di accettazione tecnica.
(21) Dei 18 audit della qualità svolti nel corso del 2011, 15 sono stati chiusi entro maggio 2012. Gli audit hanno qualificato come insoddisfacente solo un risultato di progetto e hanno identificato sette situazioni di non conformità con le procedure e 139 aree per le quali è possibile apportare miglioramenti.
(22) L’estensione degli audit copre il piano di qualità, i casi di inosservanza delle norme, il controllo degli acquisti e la gestione dei subappalti, la gestione della documentazione e dei dati, la gestione delle modifiche e degli scostamenti, il piano di controllo della qualità per le opere di ingegneria civile, la pianificazione dettagliata di progetto, la gestione del rischio del contratto e il piano di controllo della qualità per i lavori tecnici.
(23) Nel novembre 2011, è stato nominato un nuovo membro della cellula di controllo interno con il compito specifico di definire una procedura per lo svolgimento dei controlli ex post relativi agli appalti e alle sovvenzioni. F4E aderirà anche ad un contratto quadro della Commissione per gli audit ex post.
(24) L’articolo 8, paragrafo 4, dello statuto allegato alla decisione 2007/198/Euratom dichiara che il direttore «stabilisce le norme relative ai diritti di proprietà intellettuale, alla politica industriale e alla diffusione di cognizioni».
(25) L’articolo 6, paragrafo 3, dello statuto allegato alla decisione 2007/198/Euratom stabilisce che il consiglio di direzione «adotta norme relative alla politica industriale, ai diritti di proprietà intellettuale e alla diffusione delle informazioni, d’intesa con la Commissione».
(26) Regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(27) Seconda modifica del regolamento finanziario dell’impresa comune Fusion for Energy, del 25 novembre 2011.
(28) I massimali di cui agli articoli 80 e 100, il dialogo competitivo (articolo 96) e la composizione delle commissioni incaricate dell'apertura delle offerte (articoli 119 e 120).
(29) Conclusioni del Consiglio del 7 luglio 2010 sullo stato di avanzamento di ITER (Rif. 11902/10).
(30) Relazione del revisore interno sui pre-appalti in data 13 gennaio 2012.
(31) GU L 4 del 7.1.2012, pag. 12.
ALLEGATO
Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione (Barcellona)
Competenze e attività
Ambiti di competenza secondo il trattato (Dagli articoli 45 e 49 del trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica) |
Capo 5, concernente le imprese comuni, del trattato che istituisce la Comunità europea per l’energia atomica, in particolare: Articolo 45: «Le imprese che rivestono fondamentale importanza per lo sviluppo dell'industria nucleare nella Comunità possono essere costituite in imprese comuni ai sensi del presente trattato, conformemente alle disposizioni degli articoli seguenti.» Articolo 49: «La costituzione di una impresa comune risulta dalla decisione del Consiglio. Ogni impresa comune ha personalità giuridica.» |
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Competenze dell’impresa comune (Decisione del Consiglio 2007/198/Euratom) |
Obiettivi
Compiti
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Organizzazione |
Consiglio di direzione Il consiglio di direzione è responsabile della supervisione dell'impresa comune nel conseguimento dei suoi obiettivi stabiliti e assicura una stretta collaborazione tra l’impresa comune e i suoi membri nell'espletamento delle attività della stessa. Ufficio di direzione L’ufficio di direzione è un organo ausiliario del consiglio di direzione dell’impresa «Fusion for energy»(F4E) e supporta le comunicazioni e il coordinamento tra il consiglio di direzione, i comitati F4E e la direzione F4E. Comitato amministrativo e finanziario Il comitato amministrativo e finanziario assiste il consiglio di direzione sulle questioni amministrative e finanziarie relative a ITER, all’«approccio allargato» e ai preparativi per la costruzione di un reattore dimostrativo a fusione (DEMO). Comitato di audit Il comitato di audit è un comitato consultivo del consiglio di direzione che soprassiede alla rendicontazione e contabilità finanziaria, all’organizazione, al controllo interno e alla gestione del rischio nonché all’audit esterno ed interno. Comitato esecutivo Il comitato esecutivo assiste il consiglio di direzione nella preparazione delle sue decisioni e svolge qualsiasi altro compito delegatogli dal consiglio di direzione. Consiglio di programma scientifico Il consiglio di programma scientifico trasmette al consiglio di direzione e al direttore, se necessario, il proprio parere sull’adozione e l’attuazione del piano di progetto e dei programmi di lavoro. Direttore Il direttore è il massimo responsabile della gestione delle attività correnti dell’impresa comune, nonché suo rappresentante legale. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Istituito a decorrere dal 1o luglio 2009. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse a disposizione dell'impresa comune nel 2011 |
Bilancio 263,57 milioni di euro di cui il 93 % finanziato dal contributo UE. Effettivi al 31 dicembre 2011 239 posti permanenti previsti nella tabella dell'organico, di cui 211 occupati; Altri agenti:
Totale effettivi: 315 Addetti a (all’incirca):
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Attività e servizi forniti nel 2011 |
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Fonte: informazioni fornite dall’impresa comune. |
RISPOSTE DELLA F4E ALLA RELAZIONE DEFINITIVA DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA IN VISTA DELL’ELABORAZIONE DI UNA RELAZIONE SUI RENDICONTI FINANZIARI DELL’IMPRESA COMUNE EUROPEA PER IL PROGETTO ITER E LO SVILUPPO DELL’ENERGIA DA FUSIONE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2011
16. |
F4E opera nell’ambito di due distinti ambienti di controllo; (a) gli standard per il controllo interno dell’UE e (b) i requisiti di qualità ITER, che sono previsti per garantire il successo del progetto ITER e la conformità ai requisiti dell’Autorità di sicurezza nucleare francese. F4E intende soddisfare tali standard e requisiti attraverso un sistema di gestione unico, che inglobi tutta la F4E, comprendente politiche, processi, procedure, ecc. Nella seconda metà del 2010, il direttore della F4E ha posto in essere un piano di miglioramento della gestione incentrato sulla gestione di progetto e altri processi chiave. Sono già state avviate azioni di rilievo volte a migliorare il sistema di gestione dei progetti con l’ausilio di persone esterne con esperienza industriale o progettistica. Tali miglioramenti consentiranno una migliore previsione di bilancio, un rilevamento migliorato delle deviazioni e delle eccezioni nonché un’identificazione delle azioni tanto preventive quanto correttive allo scopo di ottimizzare l’esecuzione del bilancio e di contenere il costo del contributo dell’UE alla costruzione di ITER. L’attuazione completa è prevista per la fine del 2012. Inoltre, la direzione della F4E si è premurata di rispondere alle raccomandazioni dell’auditor interno della F4E e alle raccomandazioni della Corte dei conti. Le attività finanziarie sono state raggruppate e consolidate in un nuova unità Bilancio e finanza comprendente il controllo delle funzioni ambientali (ex-post, audit & monitoraggio finanziari, ecc.) e al contempo una separazione delle attività operative e finanziarie. Tutti i posti destinati ai quadri intermedi e superiori sono stati coperti nel 2011 e l’unità Bilancio e finanza è stata consolidate con ulteriore personale esperto, in particolare agenti qualificati addetti alla verifica con esperienza e conoscenza dell’UE. Per quanto concerne il circuito di audit finanziario, è opportuno rilevare che nel primo trimestre 2012 l’unità Bilancio e finanza ha effettuato un’autovalutazione relativa al livello di attuazione del piano d’azione del circuito di audit finanziario. La valutazione ha accertato un livello di attuazione vicino all'86 %. |
17. |
La nuova struttura organizzativa della F4E è ora attuata. È maggiormente orientata al progetto, conferisce maggiore enfasi al servizio finanziario e rafforza la gestione globale della F4E a seguito dell’introduzione del livello di quadri intermedi con le pertinenti delegazioni e l’assunzione di nuovi amministratori (capo del dipartimento Amministrazione, capo del dipartimento ITER e capo dell’unità Bilancio e finanza). Inoltre:
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18. |
La F4E rileva che la metodologia di cui si è avvalsa la Corte dei conti europea per calcolare il numero medio di offerte ricevute, esclude i contratti quadro e riduce pertanto il numero medio di offerte da 6,8 a 2,4. La F4E ricorda che il numero medio di proposte ricevute per bando di gara è correlata al mercato estremamente complesso nel quale si muove e fa riferimento alla sua risposta al paragrafo 29 per ulteriori chiarimenti. |
20. |
È opportuno sottolineare che l’audit nel settore delle aggiudicazioni degli appaIti si è concluso con un parere soddisfacente e che le raccomandazioni sono sfociate in un piano d’azione comprendente 40 azioni attualmente in fase di attuazione. |
21. |
Quale parte del lavoro sul sistema di gestione integrato nel 2012, si stanno ottenendo dei miglioramenti nei sistemi di monitoraggio e di controllo che inglobano degli strumenti più potenti di controllo ex-ante. |
22. |
Quale parte della strategia di audit ex-post che la F4E sta attualmente introducendo, la portata degli audit sulla qualità verrà estesa a verifiche sugli aspetti finanziari e contrattuali dei contratti. A tale riguardo, prima della fine del 2012, si svolgerà un esercizio pilota. |
23. |
Come conseguenza dell’esperienza maturata nel corso delle visite di controllo finanziario effettuate nel 2011, la F4E è ora in grado di definire la strategia per coprire il controllo finanziario dell’aggiudicazione tanto degli appalti quanto delle sovvenzioni. Date le dimensioni finanziarie ridotte delle sovvenzioni rispetto alle aggiudicazioni standard e operative, tale strategia si incentrerà principalmente sul controllo finanziario ex-post delle aggiudicazioni. Questi due tipi di controllo ex-post (qualitativo e finanziario) saranno inclusi in un più vasto quadro integrato di gestione che riunisce l’ambiente di controllo industriale, quale i requisiti ISO, e gli standard di controllo interno amministrativo dell’Unione europea. Nell’ambito di tale più vasto quadro integrato di gestione della F4E, degli audit di qualità saranno integrati nella strategia generale degli audit allo scopo di garantire un ulteriore livello di controllo delle aggiudicazioni degli appalti. |
24. |
Le norme particolareggiate per l’attuazione della politica sono rispecchiate nelle «Clausole di proprietà intellettuale» del modello di accordo. Tali clausole sono state presentate dalla F4E al comitato esecutivo il 14 maggio 2012. Quest’ultimo ha valutato le clausole di proprietà intellettuale proposte dalla F4E in vista della loro attuazione e ha raccomandato la loro adozione da parte del consiglio di amministrazione, purché si tenga conto dei commenti del comitato. La versione definitiva di suddette norme è stata adottata dal consiglio di amministrazione nella sua riunione del 28-29 giugno 2012. |
25. |
Un gruppo di lavoro del consiglio di amministrazione della F4E ha elaborato un progetto di politica industriale che è stato esaminato dal consiglio di amministrazione nella sua riunione nel giugno 2012. Tale politica viene attualmente portata a termine tenendo conto che è necessario il previo accordo della Commissione, conformemente all’articolo 6, paragrafo 3, lettera p) dello statuto della F4E, per poi essere adottata dal consiglio di amministrazione prima della fine del 2012. |
26. |
La F4E ha creato uno nuovo quadro nel 2011 per la raccolta dei contributi dei membri, tenendo conto in tale modo della reiterata conclusione della Corte:
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28. |
La natura specifica del lavoro dell’impresa comune è caratterizzata dall’aggiudicazione di appalti in materia di componenti altamente tecnologici, mai costruiti prima e senza alcun valore commerciale, progettati per la costruzione di un reattore a fusione sperimentale. Inoltre, «Fusion for Energy» opera in un mercato estremamente complesso nel quale sono predominanti situazioni di monopolio o di oligopolio. Onde essere in grado di operare con successo in siffatto contesto, e come previsto dal suo regolamento finanziario, il consiglio di amministrazione della F4E ha adottato, d’intesa con la Commissione europea, talune disposizioni nel proprio regolamento finanziario e nelle modalità di esecuzione che derogano dal regolamento (quadro) finanziario generale. In tale contesto, le soglie per i contratti di basso valore (articolo 80 delle modalità di esecuzione), per l’utilizzazione della procedura negoziata (articolo 100 delle modalità di esecuzione) nonché per la procedura di dialogo competitivo (articoli 93-99 delle modalità di esecuzione) e per la composizione dei comitati specificamente designati (articoli 119 e 120 delle modalità di esecuzione), sono state adattate alle condizioni tecnologiche e di mercato del progetto ITER, rispetto alle soglie originariamente designate per la fornitura di prodotti e servizi per acquisti amministrativi. |
29. |
Per quanto concerne le modalità di esecuzione che sono state riesaminate per prendere in considerazione i commenti della Corte (ad es. condizioni per contrarre o concedere prestiti o le norme per la valutazione delle contribuzioni in natura), l’impresa comune ritiene che le modalità di esecuzione modificate forniscano un orientamento sufficiente per l’attuazione di queste attività. Qualsiasi ulteriore specificazione nelle normative può sfociare in un loro irrigidimento e una loro inflessibilità rendendo così impossibile il loro adattamento alle diverse potenziali situazioni che possono sorgere nella realtà. Ad ogni modo, l’impresa comune fornirà tutte le spiegazioni richieste sul modo in cui può attuare le condizioni per contrarre o concedere un prestito oppure nella maniera in cui ha (o avrà) fissato un valore per qualsiasi specifico contributo in natura che eventualmente riceverà. |
30. |
Le stime relative al valore globale del progetto si basano sulla relazione Toschi. La F4E sta attualmente avviando un esercizio per aggiornare tutti i costi sostenuti ai valori del 2008 allo scopo di essere in grado di stabilire i potenziali scarti dalle stime. È stato sviluppato uno strumento integrato di monitoraggio del progetto che consente il controllo degli scarti potenziali dei costi e che è operativo dal settembre 2012 presso la F4E; esso trasferisce i dati di gestione del progetto, quali gli scadenziari e la gestione finanziaria verso il nuovo organigramma tecnico. Sono in corso ulteriori sviluppi legati a contratto per quanto concerne la gestione del valore assorbito (Earn Value) e la stima di base dei costi. |
32. |
L’accordo sulla sede firmato tra «Fusion and for Energy» e il regno di Spagna nel 2007 prevede che la Spagna doti la F4E di una sede permanente a non oltre 3 anni dalla firma dell’accordo. Tale accordo prevede inoltre che al contempo, prima della consegna della sede permanente, la Spagna fornisca una sede temporanea. Mentre la Spagna non ha ancora fornito la sede permanente, l’impresa comune occupa gratuitamente una sede temporanea, in quanto la Spagna sostiene il costo totale della sede (affitto e manutenzione come previsto dall’accordo sulla sede, mentre la F4E paga per la parte dell’affittuario per la sede temporanea) |