Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che istituisce il programma Copernicus e abroga il regolamento (UE) n. 911/2010 /* COM/2013/0312 final/2 - 2013/0164 (COD) */
RELAZIONE 1. CONTESTO DELLA PROPOSTA Copernicus è il nuovo nome del programma
europeo di osservazione della Terra GMES (monitoraggio globale per l'ambiente e
la sicurezza). Copernicus o piuttosto il suo predecessore è stato istituito
quale programma dell'UE con il regolamento (UE) n. 911/2010. Il programma
riguarda tutte le attività che garantiscono un flusso ininterrotto di informazioni
e dati accurati e attendibili, su aspetti ambientali e questioni relative alla
sicurezza, agli utenti responsabili delle politiche e della loro esecuzione e
monitoraggio a livello dell'Unione e degli Stati membri. Copernicus mira a
fornire all'Europa un accesso costante, indipendente e affidabile ai dati e
alle informazioni ottenuti dall'osservazione della Terra. L'investimento
dell'UE è volto a colmare le carenze del sistema di osservazione, a dare
l'accesso a strutture esistenti e a sviluppare i servizi operativi. Il programma si articola in sei servizi:
monitoraggio dei mari, dell'atmosfera, del territorio e dei cambiamenti
climatici nonché supporto ai servizi di emergenza e di sicurezza. Copernicus
utilizza i dati dei satelliti e dei sensori in situ quali boe, palloni o
sensori aerei per fornire in modo tempestivo e affidabile informazioni e
previsioni a sostegno, ad esempio, dell'agricoltura e della pesca,
dell'utilizzo del suolo e della pianificazione urbana, della lotta agli incendi
boschivi, della risposta alle catastrofi, del trasporto marittimo o del
monitoraggio dell'inquinamento atmosferico. Copernicus inoltre contribuisce alla stabilità
e alla crescita economiche promuovendo le applicazioni commerciali (i
cosiddetti servizi a valle) in molti settori mediante un accesso pieno e aperto
ai dati e grazie ai prodotti informatici. Si tratta inoltre di uno dei programmi
da realizzare nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva e, dati i vantaggi che comporta per molte
delle politiche dell'Unione, è stato incluso nell'iniziativa "politica
industriale" della strategia Europa 2020. La responsabilità per il finanziamento dello
sfruttamento e del rinnovo dell'infrastruttura spaziale sviluppata con fondi UE
e intergovernativi non può essere adeguatamente assunta dai singoli Stati
membri a causa dei costi da sostenere. Nel settore delle osservazioni dallo
spazio finalizzate alla meteorologia operativa gli Stati europei hanno riunito
le loro risorse per sviluppare e sfruttare i satelliti meteorologici nel quadro
dell'Organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici
(Eumetsat). Inoltre gli Stati europei hanno sviluppato prototipi di satelliti
ambientali mediante l'Agenzia spaziale europea (ESA) o mediante agenzie
spaziali nazionali. Essi non hanno potuto, tuttavia, trovare un modo per
cooperare in termini di finanziamento dei programmi operativi duraturi nel
settore del monitoraggio ambientale. La necessità di proseguire tali
osservazioni è divenuta cruciale, in considerazione sia della crescente
pressione politica esercitata sulle autorità pubbliche affinché adottino
decisioni informate nei settori dell'ambiente, della sicurezza e dei
cambiamenti climatici sia della necessità di rispettare gli accordi
internazionali. Gli Stati membri non sono in grado di
conseguire gli obiettivi delle azioni proposte nell'ambito dei servizi a
copertura globale e paneuropea, poiché i contributi dei differenti Stati membri
devono essere aggregati a livello europeo. La fornitura di altri servizi (ad
esempio, la cartografia d'emergenza o la cartografia tematica di monitoraggio
del territorio a portata geografica più limitata) può essere meglio realizzata
a livello dell'UE per due motivi. In primo luogo, una gestione più coerente e
centralizzata dei dati acquisiti dai sensori spaziali o in situ permetterà
economie di scala. In secondo luogo, la prestazione coordinata di
servizi di monitoraggio terrestre a livello degli Stati membri permette di
evitare duplicazioni e di rafforzare il controllo dell'applicazione della
legislazione ambientale UE in base a criteri trasparenti e oggettivi. L'effettiva
applicazione della legislazione ambientale, che in molti casi affronta problemi
che trascendono le frontiere e sono perciò internazionali, potrà essere
accertata solo in base a informazioni comparabili prodotte a livello di ogni
Stato membro. D'altro canto l'azione a livello europeo
creerà economie di scala che condurranno a un utilizzo più efficace del denaro
pubblico. L'azione a livello europeo sfocia pertanto in un valore aggiunto
tangibile. Il finanziamento complessivo stanziato dall'UE
e dall'ESA per lo sviluppo di tale azione dal suo avvio ha raggiunto i 3,2
miliardi di EUR. Un'ampia quota del bilancio GMES è stata destinata allo
sviluppo dei satelliti da osservazione, cosiddetti Sentinel. Ciò si è
realizzato per mezzo di un contributo della Commissione di 738 milioni di EUR
al programma dell'ESA relativo alla componente spaziale del GMES. Il programma Copernicus è finanziato fino alla
fine del 2013 dal tema "Spazio" del 7° Programma quadro, dal
GMES e dal suo programma iniziale di operatività. Dal 2014 occorrerà un nuovo
regolamento, dato che Copernicus sarà pronto per entrare nella fase operativa.
In conformità degli obiettivi della comunicazione "Programma di
semplificazione per il quadro finanziario pluriennale 2014-2020"[1], tale nuovo regolamento
definirà meglio la governance del programma, in particolare il ruolo della
Commissione, gli obiettivi del programma e gli indicatori che consentiranno di
sorvegliare efficacemente la sua attuazione e di garantire una transizione
agevole dalle attività attuali. La proposta di regolamento comprende anche
disposizioni relative all'istituzione di procedure finanziarie proporzionate
che disciplineranno in particolare l'ampia parte di programma da attuare
indirettamente. Per quanto concerne la semplificazione e la
"regolamentazione intelligente" va osservato che Copernicus mira a
rafforzare la qualità della legislazione fornendo strumenti di monitoraggio
basati su dati fattuali. Nella comunicazione "Un bilancio per la
strategia 2020" [COM(2011) 500 final del 29.6.2011] la Commissione, visti
i limiti del bilancio UE, proponeva di escludere il finanziamento del GMES dal
quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020. La proposta è stata
respinta dal Parlamento con la risoluzione P7_TA(2012)0062 del 16 febbraio
2012. Nelle conclusioni del Consiglio europeo del 7-8 febbraio 2013 sul quadro
finanziario pluriennale (QFP) si prevede di finanziare il programma a titolo
della sottorubrica 1a con un livello massimo di impegni di 3 786 milioni
di EUR (ai prezzi 2011) da stabilirsi nel regolamento QFP. 2. ESITO DELLA CONSULTAZIONE DELLE PARTI
INTERESSATE E DELLE VALUTAZIONI DELL'IMPATTO Sin dalla costituzione del bureau GMES della
Commissione europea nel 2006 si è svolto regolarmente un processo di
consultazione delle parti interessate sul tema del GMES. Tale processo di
consultazione, varato con la comunicazione "GMES: dal concetto alla
realtà"[2]
ha innanzitutto condotto all'adozione della comunicazione, del 2008,
"GMES: per un pianeta più sicuro"[3].
È stata condotta un'altra consultazione per preparare la proposta di
regolamento della Commissione relativo al programma europeo di osservazione
della terra (GMES) e della sua fase iniziale di operatività (2011-2013)[4] e la comunicazione
"Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (GMES): sfide e fasi
successive per la componente spaziale"[5].
La consultazione degli Stati membri e degli
utenti si è svolta sin dall'entrata in vigore del regolamento GMES nel 2010,
mediante i nuovi organi di governance istituiti dal regolamento stesso: il
comitato GMES e il forum degli utenti composto dai rappresentanti degli utenti
del settore pubblico. La consultazione ha confermato l'interesse per
il programma Copernicus e la sua necessità e, ora che diviene effettivamente un
programma UE, si focalizza sulle varie possibilità di configurazione in
particolare per i servizi Copernicus. Le parti in causa hanno segnalato che la
disponibilità ininterrotta e garantita delle informazioni fornite dai servizi
Copernicus è la chiave del successo del programma oltre ad essere il mezzo per
concretizzare a pieno i suoi vantaggi. Nel 2011 è stata condotta una valutazione
d'impatto le cui conclusioni principali sono state pubblicate nel documento
SEC(2011) 867 final del 28.6.2011 che accompagnava la proposta della
Commissione sul quadro finanziario pluriennale [COM (2011) 500]. La valutazione
d'impatto è stata ora adottata e si è tenuto conto delle raccomandazioni del
comitato per la valutazione d'impatto. Ciò che è mutato dal 2011 è la valutazione
politica relativa all'utilità d'inserire nel QFP il finanziamento del programma
Copernicus. La Commissione pertanto ritiene che sia giunto il momento di
avanzare una proposta formale. Occorre osservare, tuttavia, che la proposta
deve essere riadeguata all'importo convenuto entro il limite del quadro
finanziario pluriennale, che ha ridotto il finanziamento inizialmente proposto
dalla Commissione di oltre 2 miliardi di EUR. Al fine di salvaguardare la
prestazione del servizio, la Commissione ha dovuto ridurre i nuovi sviluppi
della componente spaziale volti a rinnovare e modernizzare la capacità di
osservazione. L'ESA si assumerà la responsabilità di sviluppare la prossima
generazione di satelliti Sentinel. La questione della proprietà del patrimonio
della componente spaziale di Copernicus è importante e non può essere
considerata separatamente dai diritti e dalle responsabilità che tale proprietà
conferisce al titolare il quale detiene tutti i diritti possibili compresi i
diritti d'uso, trasferimento e alienazione. Nel decidere se accettare la proprietà del
patrimonio della componente spaziale occorre distinguere due fasi: durante la
prima fase, ossia nell'ambito dell'attuale quadro finanziario pluriennale, l'UE
era solo un contributore al programma dell'ESA per una quota pari a circa il
30 % e mancava dei fondi per assumere un ruolo preminente nel delineare la
componente spaziale di Copernicus. Inoltre i fondi UE rappresentavano in larga
misura dotazioni del 7° Programma quadro e non erano concepiti per finanziare
un programma operativo in modo permanente. L'UE in tale fase non è stata
pertanto in grado di attribuirsi l'anzidetta proprietà. La seconda fase
inizierà con il prossimo quadro finanziario pluriennale e porterà con sé un
cambiamento fondamentale in quanto l'UE sarà in grado di finanziare al
100 % la maggior parte della componente spaziale di Copernicus, ivi
incluso il segmento terrestre e il costo d'esercizio dei satelliti. In tale nuovo contesto, come disposto
all'articolo 18, occorrerà rivedere la questione relativa alla proprietà dei
satelliti. Il regolamento prevede la possibilità per l'UE oppure per un
organismo o un fondo espressamente designati di subentrare nella proprietà
dell'ESA. Nell'ottica di un trasferimento di proprietà occorrerà valutare
alcune opzioni considerando fattori rilevanti quali l'esercizio dei satelliti,
la titolarità dei diritti sui dati, le condizioni di accesso ai dati e il
valore patrimoniale degli attivi. Tali opzioni saranno considerate solo se gli
svantaggi di una proprietà dell'UE appariranno maggiori dei vantaggi. Il
trasferimento della proprietà dell'UE potrebbe avvenire solo mediante un atto
delegato. Potrebbe anche essere valutata la possibilità
di un piano d'acquisto di dati. 3. ELEMENTI GIURIDICI DELLA PROPOSTA Visto il trattato sul funzionamento
dell'Unione europea, in particolare l'articolo 189, la proposta riguarda un
nuovo regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il
programma Copernicus. Gli aspetti principali sono i seguenti: (1)
modifica del nome in Copernicus; (2)
governance della fase operativa del GMES con la
possibilità per la Commissione di delegare attività a determinati operatori; (3)
finanziamento per il periodo 2014-2020. 4. INCIDENZA SUL BILANCIO La scheda finanziaria che accompagna la
proposta di regolamento definisce le dotazioni di bilancio indicative,
compatibili con il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, con
un livello massimo d'impegni di 3 786 milioni di EUR, ai prezzi 2011,
equivalenti a 4 291 milioni di EUR ai prezzi attuali. 5. ELEMENTI FACOLTATIVI La Commissione può adottare atti delegati al
fine di conseguire determinati obiettivi definiti nella proposta. 2013/0164 (COD) Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO che istituisce il programma Copernicus e
abroga il regolamento (UE) n. 911/2010 (Testo rilevante ai fini del SEE) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO
DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento
dell'Unione europea, in particolare l'articolo 189, paragrafo 2, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto
legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e
sociale europeo[6],
visto il parere del Comitato delle regioni[7], deliberando secondo la procedura legislativa
ordinaria, considerando quanto segue: (1)
Il monitoraggio globale per l’ambiente e la
sicurezza (GMES) era un’iniziativa nel settore del monitoraggio della Terra
guidata dall’Unione e realizzata in collaborazione con gli Stati membri e con
l’Agenzia spaziale europea (ESA). L'origine del GMES risale al maggio 1998,
quando le istituzioni coinvolte nello sviluppo delle attività spaziali in
Europa adottarono una dichiarazione congiunta nota come "Manifesto di
Baveno". Il manifesto invitava ad un impegno di lungo periodo per lo
sviluppo di servizi spaziali di monitoraggio ambientale, utilizzando e
sviluppando ulteriormente le competenze e le tecnologie europee. Nel 2005
l'Unione ha operato la scelta strategica di sviluppare una capacità europea indipendente
di osservazione della Terra per erogare servizi in ambito ambientale e della
sicurezza[8],
sfociata poi nel regolamento (UE) n. 911/2010 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 22 settembre 2010, relativo al programma europeo di monitoraggio
della terra (GMES) e alla sua fase iniziale di operatività (2011-2013)[9]. (2)
È opportuno considerare Copernicus come un
contributo europeo all’istituzione del Sistema di sistemi per l’osservazione
globale della Terra (GEOSS), sviluppato nel quadro del gruppo d’osservazione
della Terra (GEO). (3)
In base ai risultati di tale iniziativa, il
regolamento (UE) n. 911/2010 ha istituito il programma europeo di monitoraggio
della Terra (GMES) e le norme di attuazione della fase iniziale di operatività.
(4)
Se da un lato è opportuno che il programma
istituito dal regolamento (UE) n. 911/2010 prosegua con il nuovo quadro
finanziario pluriennale, occorre dall'altro sostituire l’acronimo
"GMES" con "Copernicus" al fine di agevolare la
comunicazione con il grande pubblico. La Commissione ha registrato il marchio
commerciale affinché le istituzioni dell'Unione possano utilizzarlo e possano
concederne lo sfruttamento a terzi interessati, in particolare ai fornitori di
servizi fondamentali. (5)
Il programma Copernicus è volto a fornire informazioni
precise e attendibili relativi all'ambiente e alla sicurezza, adeguate alle
esigenze degli utenti e a sostegno di altre politiche dell'Unione, riguardanti
in particolare il mercato interno, i trasporti, l'ambiente, l'energia, la
protezione civile, la cooperazione con i paesi terzi e gli aiuti umanitari. Il
programma si basa sulle capacità esistenti in Europa, integrate da nuove
risorse sviluppate in comune. (6)
È opportuno che il programma Copernicus sia attuato
in modo compatibile con altre azioni e altri strumenti pertinenti dell’Unione:
in particolare con azioni in tema di ambiente e di cambiamenti climatici, con
strumenti propri di settori quali la sicurezza, la protezione dei dati
personali, la competitività e l'innovazione, la coesione, la ricerca, i
trasporti, la concorrenza e la cooperazione internazionale, nonché con i
programmi europei del sistema globale di navigazione satellitare (GNSS). È
opportuno inoltre che i dati Copernicus siano coerenti con i dati spaziali di
riferimento degli Stati membri e sostengano lo sviluppo dell’infrastruttura per
l’informazione spaziale nell’Unione istituita dalla direttiva 2007/2/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2007, che istituisce
un’Infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea
(Inspire)[10].
Occorre inoltre che il programma Copernicus integri il sistema comune di
informazioni ambientali (SEIS) e le attività dell’Unione nel settore della
risposta alle emergenze. (7)
Copernicus è un programma da realizzare nell'ambito
della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva. Il suo scopo è favorire un'ampia gamma di politiche dell'Unione e
contribuire al conseguimento degli obiettivi di Europa 2020, in particolare
mediante lo sviluppo di una politica spaziale efficace che fornisca gli
strumenti per rispondere alle principali sfide mondiali e permetta di
conseguire gli obiettivi nel campo dei cambiamenti climatici e della
sostenibilità energetica. (8)
Il programma Copernicus può trarre vantaggio dai
risultati del programma Orizzonte 2020, il programma quadro dell'Unione per la
ricerca e l'innovazione per il periodo 2014-2020, in particolare mediante le
attività nell'ambito della ricerca e dell'innovazione riguardanti future
tecnologie per l'osservazione della Terra e applicazioni che impiegano dati e
sensori di telerilevamento, aerotrasportati e in situ per rispondere alle
grandi sfide della società. (9)
Per realizzare gli obiettivi del programma
Copernicus occorre che esso possa poggiare sulla capacità dell’Unione di
eseguire osservazioni spaziali e di fornire servizi operativi nei settori
dell'ambiente, della protezione civile e della sicurezza in modo autonomo.
Occorre inoltre che utilizzi i dati in situ forniti segnatamente dagli Stati
membri. La prestazione di servizi operativi dipende dal buon funzionamento e
dalla sicurezza della componente spaziale di Copernicus. Il crescente rischio
di collisione con altri satelliti e rifiuti spaziali è il pericolo maggiore per
tale componente. Occorre pertanto che il programma preveda azioni di sostegno
che mirino a ridurre tali rischi, in particolare contribuendo al programma
istituito dalla decisione [XXX] del Parlamento europeo e del Consiglio, che
istituisce un programma di sostegno al servizio di sorveglianza dello spazio e
di localizzazione[11]. (10)
La dotazione finanziaria massima necessaria per le
azioni Copernicus (2014-2020) ammonta a 3 786 milioni di euro a prezzi
2011, assegnati a un capitolo di bilancio separato nel quadro del titolo 2
della rubrica 1a del bilancio generale dell’Unione. È opportuno che le spese
per il personale e amministrative sostenute dalla Commissione per il
coordinamento del programma Copernicus siano finanziate dal bilancio
dell'Unione. (11)
Al fine di migliorare l'attuazione del programma
Copernicus e la sua pianificazione a lungo termine è opportuno che la
Commissione adotti il programma di lavoro annuale coerentemente con le
priorità, gli obiettivi e le strategie di un piano pluriennale. (12)
È opportuno inoltre che Copernicus sia
espressamente rivolto agli utenti che andranno dunque coinvolti in modo
costante ed efficace, in particolare per definire e convalidare le esigenze di
servizio. (13)
La dimensione internazionale di Copernicus è
particolarmente importante per quanto riguarda lo scambio di dati e informazioni
nonché l'accesso alle infrastrutture di osservazione. Tale sistema di scambio è
molto più conveniente in termini di costi rispetto a regimi d'acquisto di dati
e rafforza la dimensione globale del programma. (14)
L’accordo sullo Spazio economico europeo e gli
accordi quadro con i paesi candidati e i paesi candidati potenziali prevedono
la partecipazione di tali paesi ai programmi dell’Unione. È opportuno
consentire la partecipazione di altri paesi terzi e delle organizzazioni
internazionali mediante la conclusione di appositi accordi internazionali. (15)
È opportuno che gli Stati membri, i paesi terzi e
le organizzazioni internazionali possano contribuire liberamente ai programmi
in base a opportuni accordi. (16)
Occorre attribuire alla Commissione la responsabilità
generale del programma Copernicus e quindi che quest'ultima ne definisca le
priorità e gli obiettivi e ne garantisca il coordinamento e la supervisione
generale. (17)
In considerazione della dimensione collaborativa di
Copernicus e al fine di evitare sovrapposizioni di competenze tecniche, occorre
delegare l’attuazione del programma a organismi dotati dell'opportuna capacità
tecnica e professionale. (18)
Per attuare il programma Copernicus la Commissione
può affidarsi, se giustificato dalla natura particolare dell'intervento e dalle
competenze specifiche dell'organismo dell'Unione, alle agenzie competenti
dell’Unione, per esempio l'Agenzia europea dell’ambiente (AEA), l'Agenzia
europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne
degli Stati membri dell’Unione europea (Frontex), l'Agenzia europea per la
sicurezza marittima (EMSA) e il Centro satellitare dell’Unione europea (CSUE) o
altri organismi interessati che potrebbero beneficiare di una delega a norma
dell'articolo 58 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole
finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione[12]. Selezionando l'organismo
dell'Unione occorre tenere debitamente conto del rapporto costi/benefici connesso
alla scelta di delegare tali compiti, nonché dell'impatto sulla struttura di
governance dell'organismo e sulle sue risorse finanziarie e umane. (19)
Per conseguire l'obiettivo di Copernicus in modo
sostenibile occorre coordinare le attività dei diversi partner partecipanti,
come pure sviluppare, istituire e gestire una capacità di osservazione e di
fornitura di servizi che soddisfi la domanda degli utenti. In questo contesto,
occorre che un comitato assista la Commissione nel garantire il coordinamento
dei contributi dell’Unione, degli Stati membri e delle agenzie intergovernative
al programma Copernicus, sfruttando al meglio le capacità esistenti e
individuando le lacune da colmare a livello dell'Unione. È opportuno altresì
che tale comitato aiuti la Commissione a controllare la coerenza
dell'esecuzione di Copernicus. (20)
Occorre inoltre che il lavoro degli operatori ai
quali la Commissione ha delegato determinati compiti sia valutato in base a
indicatori di rendimento che permettano di fornire al Parlamento europeo e al
Consiglio un'indicazione dei progressi nell'esecuzione del programma Copernicus
e della sua operatività. (21)
Occorre che i dati e le informazioni ottenuti nel
quadro del programma Copernicus siano messi a disposizione degli utenti in modo
completo, aperto e gratuito al fine di promuoverne l'impiego e la condivisione
e rafforzare i mercati connessi all'osservazione della Terra in Europa, in
particolare il settore a valle, favorendo così la crescita e la creazione di
posti di lavoro. (22)
Laddove l'accesso o l'impiego di Copernicus ovvero
di dati o informazioni di terzi possa minacciare la sicurezza dell'Unione e
degli Stati membri o possa compromettere le loro relazioni esterne, occorre che
la Commissione riduca la loro disponibilità o limiti le autorizzazioni
concesse. (23)
La questione della proprietà del patrimonio della
componente spaziale di Copernicus è importante e non può essere considerata
separatamente dai diritti e dalle responsabilità che essa conferisce al suo
titolare. Al fine di disporre dei diritti d'uso, trasferimento e alienazione,
occorre che l'Unione ne divenga proprietaria. Nel caso dei satelliti Sentinel
la proprietà implica in particolare il diritto di decidere in merito alla
politica relativa ai dati e di gestirne l'attuazione, di scegliere il modello
di sfruttamento e l'operatore dei satelliti Sentinel e di stipulare accordi
internazionali con paesi terzi riguardanti, tra l'altro, la condivisione dei
dati satellitari. (24)
Gli interessi finanziari dell'Unione europea vanno
tutelati durante l'intero ciclo di spesa attraverso misure proporzionate, ivi
comprese la prevenzione, l'individuazione e l'investigazione degli illeciti, il
recupero dei fondi perduti, indebitamente versati o non correttamente
utilizzati e, se del caso, le sanzioni amministrative e finanziarie a norma del
regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012. (25)
Al fine di aumentare il valore di Copernicus per
gli utenti occorre che la Commissione sia assistita da rappresentanti di utenti
intermedi e finali, da esperti degli Stati membri, compresi gli appartenenti ad
agenzie nazionali competenti o da esperti indipendenti. (26)
Al fine di garantire condizioni uniformi di
attuazione del presente regolamento per quanto riguarda l'adozione del
programma di lavoro annuale, il piano pluriennale per il periodo 2014-2020 e le
misure per promuovere la convergenza degli Stati membri nell'impiego dei dati e
delle informazioni Copernicus e il loro accesso alla tecnologia e agli sviluppi
nel campo dell'osservazione della Terra, occorre conferire alla Commissione
competenze di esecuzione. È opportuno che tali competenze siano esercitate
conformemente al regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo
e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i
principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati
membri dell'esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla
Commissione[13]. (27)
Per informare gli Stati membri e rispettare
l’imparzialità nel processo decisionale è opportuno ricorrere alla procedura
consultiva per l'adozione di misure volte a promuovere la convergenza tra gli
Stati membri nell'impiego dei dati e delle informazioni Copernicus e il loro
accesso alla tecnologia e agli sviluppi nel campo dell’osservazione della
Terra. Occorre che tale procedura d'esame sia utilizzata per l'adozione del
programma di lavoro annuale e per il piano pluriennale per il periodo 2014-2020
dato che tale atto si riferisce a un programma con implicazioni sostanziali. (28)
In considerazione di eventuali rischi per la
sicurezza, nonché della larghezza di banda e di altre limitazioni tecniche,
dovrebbe essere delegato alla Commissione il potere di adottare atti
conformemente all'articolo 290 del trattato sul funzionamento dell'Unione
europea riguardo ai requisiti relativi ai dati necessari ai servizi operativi,
alle condizioni e alle procedure di accesso, registrazione e impiego dei dati e
delle informazioni Copernicus, alle condizioni e alle procedure per la
trasmissione e l'utilizzo dei dati trasmessi via satellite alle stazioni riceventi
che non sono parte del programma Copernicus e per l’archiviazione dei dati e
delle informazioni Copernicus, ai criteri tecnici specifici necessari a
impedire l'interruzione del sistema informativo Copernicus e ai criteri per la
limitazione della divulgazione dei dati e delle informazioni Copernicus in caso
di conflitto di diritti o nell'interesse della sicurezza, nonché i criteri per
eseguire la valutazione della sicurezza. È particolarmente importante che la
Commissione svolga consultazioni adeguate durante i lavori preparatori, anche a
livello di esperti. Nel contesto della preparazione e della stesura degli atti
delegati, occorre che la Commissione garantisca contemporaneamente una
trasmissione corretta e tempestiva dei documenti pertinenti al Parlamento
europeo e al Consiglio. (29)
È opportuno che le azioni finanziate a norma del
presente regolamento siano monitorate e valutate allo scopo di apportare le
modifiche necessarie e permettere nuovi sviluppi. (30)
Poiché l’obiettivo del presente regolamento, ossia
l’istituzione del programma Copernicus, non può essere realizzato in misura
sufficiente dagli Stati membri, in quanto comprenderà anche una capacità
paneuropea e dipenderà da una fornitura coordinata di servizi in tutti gli
Stati membri che dovrà essere coordinata a livello dell’Unione, e può dunque, a
causa dell’entità dell’azione, essere realizzato meglio a livello dell’Unione,
quest'ultima può adottare misure in base al principio di sussidiarietà sancito
all’articolo 5 del trattato sull’Unione europea. Il presente regolamento si
limita a quanto necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al
principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo. (31)
È pertanto necessario abrogare il regolamento (UE)
n. 911/2010 al fine di istituire un quadro giuridico appropriato alla
governance e al finanziamento del programma Copernicus e per garantirne la
piena operatività dal 2014 in poi. HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1
Oggetto Il presente regolamento istituisce il
programma dell'Unione di osservazione della Terra denominato Copernicus e
stabilisce le norme per la sua esecuzione. Articolo 2
Obiettivi generali 1.
Il programma Copernicus contribuisce al
conseguimento dei seguenti obiettivi generali: (a)
protezione dell'ambiente e sostegno alle attività
nell'ambito della protezione civile e della sicurezza; (b)
sostegno alla strategia per la crescita
"Europa 2020" mediante un contributo agli obiettivi di una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva; in particolare, il programma
contribuisce alla stabilità e alla crescita economiche promuovendo le
applicazioni commerciali. 2.
I dati e le informazioni originali ottenuti da
osservazioni spaziali e i dati disponibili in situ (nel seguito "dati e
informazioni Copernicus") sono accurati e attendibili, sono forniti a
lungo termine e in modo sostenibile e soddisfano le esigenze delle comunità di
utenti Copernicus. L'accesso a tali dati è pieno, aperto e gratuito ed è
soggetto a condizioni definite nel presente regolamento o definite in base ad
esso. 3.
Ai fini del paragrafo 2, per comunità di utenti
Copernicus s'intendono le comunità comprendenti gli organismi a livello
europeo, nazionale, regionale o locale ai quali sono delegati la definizione,
l'esecuzione, l'applicazione o il monitoraggio del servizio pubblico o della
politica nei settori di cui all'articolo 4, paragrafo 1. 4.
La realizzazione degli obiettivi di cui al
paragrafo 1 è misurata in base ai seguenti indicatori: (a)
dati e informazioni resi disponibili in conformità
dei requisiti di fornitura del livello di servizio nei settori dell'ambiente,
della protezione civile e della sicurezza; (b)
penetrazione nel mercato e competitività degli
operatori europei dei settori a valle. Articolo 3
Obiettivi specifici 1.
Al fine di conseguire gli obiettivi di cui
all'articolo 2 il programma Copernicus risponde alle esigenze degli utenti e
fornisce i servizi operativi di cui all'articolo 4, paragrafo 1. Tali obiettivi
sono valutati in base all'impiego dei dati e delle informazioni misurato
mediante la progressione numerica degli utenti, il volume di dati e di
informazioni a valore aggiunto consultati e l'ampiezza di diffusione negli
Stati membri; 2.
Il programma Copernicus fornisce un accesso
sostenibile e affidabile alle osservazioni spaziali partendo da una capacità
autonoma dell'Unione di osservazione della Terra e basandosi su risorse e
capacità esistenti integrandole ove necessario. Tale obiettivo è valutato in
base al livello di realizzazione dell'infrastruttura spaziale in termini di
satelliti dispiegati e dati prodotti. Articolo 4
Ambito di applicazione dei servizi Copernicus I servizi Copernicus di cui all'articolo 3,
paragrafo 1 si compongono nel modo seguente: 1.
servizi operativi: (a)
i servizi di monitoraggio atmosferico forniscono
informazioni sulla qualità dell'aria su scala europea e sulla composizione
chimica dell'atmosfera su scala mondiale. Essi forniscono, in particolare,
informazioni per i sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria dal livello
locale fino a quello nazionale e devono contribuire al monitoraggio delle
variabili climatiche in rapporto con la chimica dell’atmosfera; (b)
il servizio di monitoraggio marino fornisce
informazioni sullo stato e sulle dinamiche dell'ecosistema fisico dell'oceano e
marino, sia a livello mondiale sia regionale europeo; (c)
il servizio di monitoraggio del territorio fornisce
informazioni a sostegno del monitoraggio ambientale, a tutti i livelli, da
globale a locale, per quanto riguarda la biodiversità, il suolo, le acque, le
foreste e le risorse naturali, nonché a sostegno dell'attuazione delle
politiche ambientale, agricola, dello sviluppo, energetica, urbanistica,
infrastrutturale e dei trasporti; (d)
il servizio di monitoraggio dei cambiamenti
climatici fornisce informazioni per ampliare la base di conoscenze a sostegno
delle politiche di adattamento e mitigazione. Il servizio contribuisce in
particolare alla fornitura di variabili climatiche essenziali, ad analisi e
proiezioni climatiche su scala spazio-temporale rilevanti ai fini delle
strategie in materia di adattamento e mitigazione nei vari ambiti di interesse
per l'Unione riguardanti benefici settoriali e sociali; (e)
il servizio di risposta alle emergenze fornisce
informazioni per la risposta alle emergenze in relazione ai differenti tipi di
catastrofe tra cui rischi meteorologici, rischi geofisici, catastrofi provocate
accidentalmente e volontariamente dall'uomo e altre catastrofi umanitarie,
nonché attività di prevenzione, preparazione, risposta e ripristino; (f)
i servizi relativi alla sicurezza forniscono
informazioni per rispondere alle sfide poste dalla sicurezza in Europa
migliorando le capacità di prevenzione delle crisi, di preparazione e di
risposta in particolare per quanto riguarda la sorveglianza frontaliera e
marittima, ma anche sostenendo l'azione esterna dell'Unione mediante il
rilevamento e il monitoraggio di minacce alla sicurezza transregionale, la
valutazione dei rischi e i sistemi di allarme precoce, di mappatura e
monitoraggio delle zone frontaliere; 2.
attività di sviluppo che consistono nel
miglioramento della qualità e del rendimento dei servizi operativi, ivi inclusi
il loro adattamento e la loro evoluzione, ed evitano o mitigano i rischi
operativi; 3.
attività di sostegno che consistono in misure per
promuovere l'utilizzo dei servizi operativi da parte degli utenti e delle applicazioni
a valle, come pure le attività di comunicazione e divulgazione. Articolo 5
Componente spaziale La componente spaziale di Copernicus fornisce
osservazioni spaziali per raggiungere gli obiettivi di cui agli articoli 2 e 3,
alimentando principalmente i servizi operativi di cui all'articolo 4, paragrafo
1. La componente spaziale di Copernicus comprende le seguenti attività: (a)
fornitura di osservazioni spaziali compresi: –
l'operatività dell'infrastruttura spaziale di
Copernicus, che a sua volta prevede la possibilità di comandare temporaneamente
i satelliti indicando loro le aree da osservare (tasking), il controllo
e il monitoraggio dei satelliti, la ricezione, l'elaborazione, l'archiviazione
e la divulgazione dei dati nonché la calibrazione e la convalida in via
permanente, –
la fornitura di dati in situ per la calibrazione e
la convalida delle osservazioni spaziali, –
la fornitura, l'archiviazione e la divulgazione di
dati ottenuti da missioni spaziali di terzi ad integrazione dell'infrastruttura
spaziale di Copernicus, –
la manutenzione dell'infrastruttura spaziale di
Copernicus; (b)
le attività svolte per rispondere all'evolversi
delle necessità degli utenti, ossia: –
l'individuazione di lacune nelle osservazioni e la
specificazione di nuove missioni spaziali in base alle necessità degli utenti, –
gli sviluppi tesi a modernizzare e integrare la
componente spaziale di Copernicus, compresi la progettazione e l'acquisizione
di nuovi elementi per l'infrastruttura spaziale; (c)
il contributo alla protezione dei satelliti contro
i rischi di collisione. Articolo 6
Componente in situ La componente in situ del programma Copernicus
comprende le seguenti attività: (a)
coordinamento e armonizzazione della raccolta e
della fornitura dei dati in situ, fornitura ai servizi operativi dei dati in
situ compresi quelli di terzi a livello internazionale; (b)
assistenza tecnica alla Commissione riguardo alle
esigenze di servizio relative ai dati delle osservazioni in situ; (c)
cooperazione con operatori in situ per favorire la
coerenza delle attività di sviluppo relative all'infrastruttura e alle reti per
le osservazioni in situ. Articolo 7
Finanziamento 1.
L'importo massimo della dotazione finanziaria
assegnata al programma Copernicus per il periodo 2014-2020 è pari a 3 786
milioni di EUR ai prezzi 2011. 2.
Gli stanziamenti sono autorizzati ogni anno
dall’autorità di bilancio nei limiti stabiliti dal quadro finanziario
pluriennale. Gli impegni di bilancio per le attività di durata superiore a un
esercizio finanziario possono essere ripartiti in quote annuali nell'arco di un
periodo pluriennale. 3.
La dotazione finanziaria del programma Copernicus
può coprire anche le spese relative ad attività di preparazione, monitoraggio,
controllo, audit e valutazione, direttamente necessarie per la gestione del
programma e la realizzazione dei suoi obiettivi, in particolare studi,
riunioni, azioni di informazione e comunicazione nonché tutte le spese connesse
alle reti informatiche incentrate sull'elaborazione delle informazioni e lo
scambio di dati. Le risorse assegnate alle azioni di comunicazione di cui al
presente regolamento possono anche contribuire in misura proporzionale a
coprire le attività di comunicazione istituzionale relativa alle priorità
politiche dell'Unione. 4.
I compiti delegati ad altri organismi sono soggetti
alla procedura di cui agli articoli 164 e 165 del regolamento (UE, Euratom) n.
966/2012. Articolo 8
Programma di lavoro della Commissione La Commissione adotta un programma di lavoro a
norma dell'articolo 84 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012. Tale atto di
esecuzione è adottato secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 20,
paragrafo 3, del presente regolamento. Articolo 9
Cooperazione con gli Stati membri 1.
La Commissione coopera con gli Stati membri al fine
di migliorare lo scambio di dati e di informazioni tra di essi e aumentare il
volume di dati e informazioni a disposizione del programma Copernicus. 2.
La Commissione può adottare misure volte a
promuovere la convergenza degli Stati membri nell'impiego dei dati e delle
informazioni Copernicus e il loro accesso alla tecnologia e agli sviluppi
nell'ambito dell'osservazione della Terra. Tali misure non comportano
distorsioni della libera concorrenza. Tali atti di esecuzione sono adottati
secondo la procedura consultiva di cui all'articolo 20, paragrafo 2. Articolo 10
Cooperazione internazionale 1.
L'Unione, rappresentata dalla Commissione, può
stipulare accordi con i seguenti paesi terzi: (a)
i paesi aderenti dell’Associazione europea di
libero scambio (EFTA) che sono parti contraenti dell’accordo SEE, secondo le
condizioni stabilite nell'anzidetto accordo; (b)
i paesi candidati come pure i paesi candidati
potenziali in conformità dei rispettivi accordi quadro o dei protocolli degli
accordi di associazione che stabiliscono i principi generali e le condizioni
della partecipazione di tali paesi ai programmi dell'Unione; (c)
la Svizzera, altri paesi terzi diversi da quelli di
cui ai punti a) e b), e le organizzazioni internazionali, in conformità degli
accordi conclusi dall'Unione con tali paesi terzi od organizzazioni internazionali,
a norma dell’articolo 218 del TFUE, che definiscono le condizioni e le modalità
dettagliate della loro partecipazione. 2.
I paesi terzi o le organizzazioni internazionali
possono fornire al programma sostegno finanziario o contributi in natura. Il
sostegno finanziario è considerato quale entrata a destinazione specifica esterna,
a norma dell'articolo 20, paragrafo 2 del regolamento (UE, Euratom) n.
966/2012. Il sostegno finanziario e i contributi in natura sono ammissibili in
base ai termini e alle condizioni dell'accordo concluso con il rispettivo paese
terzo o organizzazione internazionale. Articolo 11
Ruolo della Commissione 1.
Alla Commissione è attribuita la responsabilità
generale del programma. La Commissione definisce le priorità e gli obiettivi
del programma e sovrintende all'esecuzione del medesimo in particolare per
quanto riguarda i costi, il calendario e i rendimenti. 2.
A nome dell'Unione e nei settori di sua competenza,
la Commissione gestisce le relazioni con i paesi terzi e con le organizzazioni
internazionali assicurando il coordinamento del programma Copernicus con le
attività a livello nazionale, internazionale e dell'Unione. 3.
La Commissione coordina i contributi degli Stati
membri volti all'erogazione operativa dei servizi e alla disponibilità a lungo
termine dei dati provenienti dalle infrastrutture di osservazione necessaria
per svolgere i servizi. 4.
La Commissione assicura la complementarietà e la
coerenza del programma Copernicus con politiche, strumenti, programmi e azioni
pertinenti dell'Unione. 5.
La Commissione sostiene il coinvolgimento e la
consultazione regolari e trasparenti degli utenti al fine di poter individuare
le loro esigenze a livello nazionale e dell'Unione. 6.
La Commissione adotta atti delegati conformemente
all'articolo 21 riguardo alla definizione dei requisiti dei dati necessari ai
servizi operativi prevedendone la loro evoluzione. 7.
La Commissione mette a disposizione le risorse per
il finanziamento del programma Copernicus. Articolo 12
Operatori 1.
La Commissione può delegare ad organismi
dell'Unione competenti la totalità o parte dei compiti esecutivi di cui
all'articolo 4, ove ciò sia debitamente motivato dalla natura speciale
dell'azione e dalla competenza specifica di tali organismi. Tra tali organismi
figurano: (a)
l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA); (b)
l’Agenzia europea per la gestione della
cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione
europea (Frontex); (c)
l'Agenzia europea per la sicurezza marittima
(EMSA); (d)
il Centro satellitare dell'Unione europea (CSUE). 2.
La scelta di delegare tali compiti a un organismo
dell'Unione tiene in debito conto l'efficienza in termini di costi come pure
l'impatto sulla struttura di governance dell'organismo e sulle sue risorse
umane e finanziarie. 3.
I compiti di esecuzione del bilancio delegati
eccezionalmente a organismi competenti dell'Unione a norma del presente
articolo sono inclusi nel programma di lavoro dell'organismo in questione a
scopo informativo. 4.
La Commissione può delegare all'Agenzia europea
spaziale (ESA) la totalità o parte dei compiti di sviluppo della componente
spaziale di cui all'articolo 5, lettera b). 5.
La Commissione può delegare all'ESA e
all'organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici
(Eumetsat) la totalità o parte dei compiti operativi di cui all'articolo 5,
lettera a). 6.
La Commissione può delegare agli operatori dei
servizi di cui all'articolo 4 la totalità o parte delle attività della
componente in situ, di cui all'articolo 6. Articolo 13
Supervisione degli operatori Le denunce relative all'aggiudicazione di
contratti e alle concessioni accordate dagli operatori nell'esecuzione
dell'accordo di delega o del programma di lavoro possono essere presentate alla
Commissione. Tali denunce, tuttavia, possono riguardare solo illeciti
deliberati, negligenza grave o frodi e possono essere presentati solo dopo aver
esaurito tutti i mezzi di ricorso presso l'operatore. Articolo 14
Politica relativa ai dati e alle informazioni Copernicus I dati e le informazioni Copernicus sono resi
disponibili in modo integrale, aperto e gratuito, entro i limiti seguenti: (a)
condizioni di licenza connesse ai dati e alle
informazioni di terzi; (b)
formati di divulgazione, caratteristiche e mezzi di
distribuzione; (c)
interessi della sicurezza e delle relazioni esterne
dell'Unione o degli Stati membri; (d)
rischio di interruzione, per motivi tecnici o di
sicurezza, del sistema che produce i dati e le informazioni Copernicus. Articolo 15
Limitazioni e condizioni di accesso e impiego 1.
La Commissione può adottare atti delegati
conformemente all'articolo 21 riguardo: (a)
le condizioni e le procedure relative all'accesso,
alla registrazione e all'impiego dei dati e delle informazioni Copernicus, ivi
inclusi i formati, le caratteristiche e i mezzi di divulgazione; (b)
le condizioni e le procedure per la trasmissione e
l'impiego dei dati trasmessi via satellite alle stazioni riceventi che non sono
parte del programma Copernicus; (c)
le condizioni e le procedure di archiviazione dei
dati e delle informazioni Copernicus; (d)
i criteri tecnici specifici necessari a impedire
l'interruzione del sistema informativo, ivi inclusa la priorità d'accesso; (e)
i criteri per limitare la divulgazione dei dati e
delle informazioni Copernicus in caso di conflitto di diritti o nell'interesse
della sicurezza; (f)
i criteri per eseguire la valutazione della
sicurezza. 2.
La Commissione definisce le licenze pertinenti
relative a Copernicus nonché ai dati e alle informazioni di terzi come pure per
il download di dati satellitari da parte di stazioni riceventi che non sono
parte del programma Copernicus in conformità del presente regolamento e degli
atti delegati di cui al paragrafo 1. Articolo 16
Protezione degli interessi della sicurezza 1.
La Commissione esegue in via preliminare una
valutazione di sicurezza sui dati e sulle informazioni Copernicus allo scopo di
individuare quelli cruciali per la tutela degli interessi dell'Unione o per la
sicurezza nazionale. 2.
Gli Stati membri e i paesi terzi che partecipano al
programma Copernicus in virtù dell'articolo 10 possono chiedere alla
Commissione di eseguire una nuova valutazione della sicurezza qualora ciò sia
giustificato da sviluppi nell'ambito della sicurezza medesima. 3.
Laddove la valutazione della sicurezza in via
preliminare non sia possibile nel periodo dedicato alla produzione e alla
raccolta dei dati e delle informazioni Copernicus, la Commissione può eseguire
una valutazione della sicurezza in loco. 4.
La Commissione pubblica istruzioni sulle
restrizioni riguardanti la divulgazione dei dati e delle informazioni
Copernicus in singoli casi in base a criteri adottati a norma dell'articolo 15,
paragrafo 1, lettera f). In caso d'urgenza la Commissione adotta le istruzioni
con la rapidità necessaria affinché siano efficaci. La Commissione adotta le
misure meno perturbanti rispetto agli obiettivi e alla politica del programma
Copernicus relativa ai dati e alle informazioni. Le sue istruzioni sono
proporzionate anche per quanto concerne la tempestività e la portata
territoriale e calibrano la protezione degli interessi della sicurezza in gioco
rispetto alla disponibilità dei dati e delle informazioni provenienti da altre
fonti. Articolo 17
Tutela degli interessi finanziari dell’Unione 1.
La Commissione adotta provvedimenti opportuni volti
a garantire che, nella realizzazione delle azioni finanziate a norma del
presente programma, gli interessi finanziari dell’Unione siano tutelati
mediante l’applicazione di misure preventive contro la frode, la corruzione e
ogni altra attività illecita, mediante controlli efficaci e, ove fossero rilevate
irregolarità, mediante il recupero delle somme indebitamente versate e, se del
caso, tramite sanzioni amministrative e finanziarie efficaci, proporzionate e
dissuasive. 2.
La Commissione o i suoi rappresentanti e la Corte
dei conti hanno potere di revisione contabile, esercitabile sulla base di
documenti e in loco, nei confronti di tutti i beneficiari di sovvenzioni,
contraenti e subcontraenti che hanno ottenuto finanziamenti dell'Unione
nell'ambito del presente programma. 3.
L’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) può
svolgere indagini, inclusi controlli e ispezioni in loco, nel rispetto delle
disposizioni e delle procedure previste dal regolamento (CE) n. 1073/1999 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 maggio 1999, relativo alle
indagini svolte dall’Ufficio per la lotta antifrode (OLAF) e dal regolamento
(Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, dell’11 novembre 1996,
relativo ai controlli e alle verifiche sul posto effettuati dalla Commissione
ai fini della tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee contro
le frodi e altre irregolarità, al fine di stabilire se vi sia stata frode,
corruzione o qualsiasi altra attività illecita lesiva degli interessi
finanziari dell’Unione in relazione a convenzioni o decisioni di sovvenzione o
contratti finanziati nel quadro del programma. 4.
Fatti salvi i paragrafi 1, 2 e 3, gli accordi di
cooperazione con paesi terzi e con organismi internazionali, i contratti come
pure le convenzioni e le decisioni di sovvenzione derivanti dall'esecuzione del
presente programma contengono disposizioni che abilitano espressamente la
Commissione, la Corte dei conti e l'OLAF a svolgere gli audit e le indagini
anzidetti in base alle rispettive competenze. Articolo 18
Proprietà 1.
L'Unione oppure l'organismo o il fondo espressamente
designati sono i proprietari di tutti i beni tangibili e intangibili creati o
sviluppati nel quadro del programma Copernicus subordinatamente agli accordi
conclusi con terzi, ove del caso, riguardo ai diritti di proprietà esistenti. 2.
I termini e le condizioni relativi al trasferimento
della proprietà all'Unione sono definiti negli accordi di cui al paragrafo 1. 3.
La Commissione adotta atti delegati conformemente
all'articolo 21 al fine di definire i termini e le condizioni di un eventuale
successivo trasferimento di proprietà dell'Unione. L'atto delegato indica
l'organismo o il fondo subentranti sulla base di motivi trasparenti e oggettivi
che non diano luogo a conflitti d'interesse. Articolo 19
Assistenza alla Commissione 1.
La Commissione può essere assistita da
rappresentanti degli utenti finali, da esperti indipendenti, in particolare
rispetto a questioni relative alla sicurezza e da rappresentanti delle agenzie
nazionali competenti, in particolare le agenzie spaziali nazionali, per
ottenere sia le necessarie competenze tecnico-scientifiche sia le osservazioni
degli utenti. Articolo 20
Procedura di comitato 1.
La Commissione è assistita da un comitato (nel
seguito "il comitato Copernicus"). Tale comitato è un comitato ai
sensi del regolamento (UE) n. 182/2011. 2.
Nei casi in cui è fatto riferimento al presente
paragrafo, si applica l'articolo 4 del regolamento (UE) n. 182/2011. 3.
Nei casi in cui è fatto riferimento al presente
paragrafo, si applica l'articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011. Articolo 21
Esercizio della delega 1.
Il potere di adottare atti delegati è conferito
alla Commissione alle condizioni stabilite nel presente articolo. 2.
La delega di potere di cui all'articolo 15,
paragrafo 1 e all'articolo 18, paragrafo 3, è conferita alla Commissione per un
periodo indeterminato a decorrere dall'1 gennaio 2014. 3.
La delega di potere può essere revocata in
qualsiasi momento dal Parlamento europeo o dal Consiglio. La decisione di
revoca pone fine alla delega di potere ivi specificata. Gli effetti della
revoca decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea o da una data successiva ivi
specificata. Essa non pregiudica la validità degli atti delegati già in vigore.
4.
Non appena adotta un atto delegato, la Commissione
ne dà contestualmente notifica al Parlamento europeo e al Consiglio. 5.
Gli atti delegati adottati ai sensi dell'articolo 15,
paragrafo 1 e dell'articolo 18 paragrafo 3, entrano in vigore solo se né il
Parlamento europeo né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine
di due mesi dalla data in cui essi sono stati loro notificati o se, prima della
scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno
informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Tale termine è
prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio. Articolo 22
Valutazione 1.
Al massimo entro il 30 giugno 2018 la Commissione
stila una relazione di valutazione relativa al conseguimento degli obiettivi di
tutti i compiti finanziati dal programma Copernicus per quanto concerne i loro
risultati e il loro impatto, il loro valore aggiunto su scala europea e
l'efficienza in termini d'impiego delle risorse. In particolare la valutazione
specifica se gli obiettivi e il contributo delle misure agli obiettivi di cui
agli articoli 2 e 3 continuano ad essere pertinenti. 2.
La Commissione esegue la valutazione di cui al
paragrafo 1 in stretta cooperazione con gli operatori; le comunità di utenti
del programma Copernicus esaminano l'efficacia e l'efficienza del programma
Copernicus e il suo contributo agli obiettivi di cui agli articoli 2 e 3. La
Commissione comunica le conclusioni di tali valutazioni al Parlamento europeo,
al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle
regioni. 3.
La Commissione, assistita ove necessario da
organismi indipendenti, può procedere a una valutazione delle modalità di
realizzazione dei progetti nonché dell'impatto della loro attuazione, al fine
di stabilire se gli obiettivi previsti, compresi quelli relativi alla tutela
dell'ambiente, siano stati raggiunti. 4.
La Commissione può chiedere ad uno Stato membro di
presentare una valutazione specifica delle azioni e dei progetti connessi,
finanziati in virtù del presente regolamento oppure, eventualmente, di fornirle
le informazioni e l'assistenza necessarie per procedere alla valutazione di
tali progetti. Articolo 23
Abrogazione Il regolamento (UE)
n. 911/2010 è abrogato. I riferimenti al
regolamento abrogato si intendono fatti al presente regolamento. Articolo 24
Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il
ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea. Essa si applica a decorrere dall'1 gennaio
2014. Il presente regolamento è
obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno
degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il Per il Parlamento Europeo Per
il Consiglio Il presidente Il
presidente SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA 1. CONTESTO DELLA PROPOSTA 1.1. Titolo della proposta 1.2. Settore
interessato nella struttura ABM/ABB 1.3. Natura
della proposta 1.4. Obiettivi
1.5. Motivazione
della proposta 1.6. Durata
e incidenza finanziaria 1.7. Modalità
di gestione previste 2. MISURE DI GESTIONE 2.1. Disposizioni
in materia di monitoraggio e di relazioni 2.2. Sistema
di gestione e di controllo 2.3. Misure
di prevenzione delle frodi e delle irregolarità 3. INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA
PROPOSTA/INIZIATIVA 3.1. Rubrica/rubriche
del quadro finanziario pluriennale e linea/linee di bilancio di spesa
interessate 3.2. Incidenza
prevista sulle spese 3.2.1. Sintesi dell’incidenza prevista sulle spese 3.2.2. Incidenza
prevista sugli stanziamenti operativi 3.2.3. Incidenza
prevista sugli stanziamenti di natura amministrativa 3.2.4. Compatibilità
con il quadro finanziario pluriennale attuale 3.2.5. Partecipazione
di terzi al finanziamento 3.3. Incidenza prevista sulle
entrate SCHEDA
FINANZIARIA LEGISLATIVA
1.
CONTESTO DELLA PROPOSTA
1.1.
Titolo della proposta
Proposta
di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il
programma europeo di osservazione della Terra (Copernicus)
1.2.
Settore interessato nella struttura ABM/ABB[14]
Titolo
02: Impresa Capitolo
02 06: Copernicus
1.3.
Natura della proposta
¨ La
proposta/iniziativa riguarda una nuova azione ¨ La
proposta/iniziativa riguarda una nuova azione a seguito di un progetto
pilota/un'azione preparatoria[15]
þ La
proposta/iniziativa riguarda la proroga di un'azione esistente ¨ La proposta/iniziativa
riguarda un'azione riorientata verso una nuova azione
1.4.
Obiettivi
Copernicus è il nuovo nome del programma
europeo di osservazione della Terra, GMES (monitoraggio globale per l'ambiente
e la sicurezza). Il programma riguarda tutte le attività che forniscono un
flusso ininterrotto di dati e informazioni accurati e attendibili su aspetti
ambientali e relativi alla sicurezza agli utenti responsabili delle politiche,
della loro esecuzione e del loro monitoraggio a livello dell'Unione e degli
Stati membri. Copernicus mira a fornire all'Europa un accesso costante,
indipendente e affidabile ai dati e alle informazioni ottenuti
dall'osservazione della Terra. Copernico è un programma da realizzarsi
nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente,
sostenibile e inclusiva. Il suo contributo alla stabilità e alla crescita
economiche, ottenute promuovendo le applicazioni commerciali a valore aggiunto,
lo rendono una componente dell'iniziativa faro sulla politica industriale in
linea con la strategia Europa 2020[16].
Copernicus contribuisce al conseguimento dei
seguenti obiettivi generali: (a)
protezione dell'ambiente e sostegno alle attività
nell'ambito della protezione civile e della sicurezza; (b)
sostegno alla strategia per la crescita Europa 2020
contribuendo agli obiettivi di una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva. In particolare il programma contribuisce alla stabilità e alla
crescita economiche promuovendo le applicazioni commerciali. Le comunità di utenti Copernicus sono quelle
comunità a cui partecipano gli organismi europei, nazionali, regionali o locali
ai quali sono delegati la definizione, l'esecuzione, l'applicazione o il
monitoraggio di un servizio pubblico o di politiche nei settori di cui
all'articolo 4, paragrafo 1 del regolamento. I gruppi maggiormente
interessati sono: –
le autorità pubbliche europee, nazionali, regionali
e locali (in qualità di utenti e contributori), anche di paesi terzi (quali i
paesi partecipanti e quelli che beneficiano, per esempio, del GMES e dell'iniziativa
per l'Africa); –
il settore a valle, in particolare le PMI; e –
gli utenti finali (autorità locali e regionali,
istituzioni pubbliche comprese le università, i centri di ricerca come pure i
singoli cittadini utenti di servizi pubblici erogati grazie a Copernicus) e i
clienti del settore a valle.
1.4.1.
Obiettivo strategico pluriennale della Commissione
oggetto della proposta
Copernicus può contribuire agli obiettivi di
Europa 2020 nei modi seguenti: –
"un'economia più efficiente nell'impiego
delle risorse e più verde". Copernicus contribuisce in particolare
alla conservazione e alla gestione delle risorse ambientali, degli ecosistemi e
della biodiversità; al conseguimento di una maggiore efficienza grazie alla
migliore applicazione delle politiche dell'UE quali la politica in materia di
trasporti (ad esempio monitorando i ghiacci per rendere più agibili le rotte di
navigazione); la politica agricola (ad esempio sostenendo l'agricoltura
intelligente e riducendo il fabbisogno di input); la politica energetica
(ad esempio misurando l'irraggiamento solare necessario a produrre energia
fotovoltaica); –
"un'economia più competitiva".
Copernicus quale iniziativa di punta delle politiche industriale e spaziale,
sosterrà la competitività dell'industria dell'Unione e il suo vantaggio
tecnologico nel settore spaziale e non solo; il programma mira specificamente a
creare opportunità imprenditoriali per le PMI favorendo l'innovazione nel
settore a valle grazie allo sviluppo di nuovi servizi che utilizzano le
informazioni Copernicus; –
"un'economia basata sulla conoscenza".
Copernicus contribuisce a una migliore comprensione delle sfide globali e
sostiene lo sviluppo della ricerca e della scienza fornendo dati essenziali; –
"un'economia basata sull'innovazione".
Copernicus permette l'emergere di servizi a valle altamente innovativi, crea
partnership tra comunità scientifiche e imprenditoriali e può stabilire
parametri di riferimento per il trasferimento all'impresa dei risultati delle
attività di ricerca e sviluppo; –
"un'economia ad elevata occupazione".
Copernicus crea potenzialità aggiuntive che stimolano la creazione di nuovi
posti di lavoro favorendo una domanda supplementare di lavoratori altamente
specializzati; –
"coesione economica, sociale e territoriale".
Per esempio necessità di nuove infrastrutture terrestri in particolare
nell'UE-12; creando nuove opportunità imprenditoriali per le PMI in tutti gli
Stati membri dell'UE, Copernicus costituisce un volano per lo sviluppo dei
paesi meno avanzati nei settori dei servizi territoriali e d'emergenza e
contribuisce al conseguimento dell'obiettivo di una più elevata coesione tra
gli Stati membri. I servizi Copernicus sono per definizione paneuropei e
rispondono ad esigenze europee.
1.4.2.
Obiettivi specifici e attività ABM/ABB interessate
Il programma Copernicus comprende gli obiettivi
specifici seguenti: Obiettivo specifico n. 1: Servizi Copernicus Il servizio Copernicus di monitoraggio
territoriale sarà imperniato sul servizio periodico di cartografia della
copertura del suolo a livello europeo, regionale e nazionale come pure su
attività dinamiche di monitoraggio territoriale. Il servizio Copernicus di monitoraggio
dell'ambiente marino fornirà informazioni sullo stato degli ecosistemi fisici
dell'oceano e marini, sia a livello mondiale sia a livello regionale europeo. I
settori di applicazione dei servizi marini Copernicus comprendono la sicurezza
marittima, l’ambiente marino e le regioni costiere, le risorse marine, le
previsioni meteorologiche stagionali e il monitoraggio del clima. Il servizio Copernicus nel settore dell'ambiente
atmosferico assicurerà il monitoraggio della qualità dell'aria su scala europea
e della composizione chimica dell'atmosfera su scala mondiale. Fornirà, in
particolare, informazioni per i sistemi di monitoraggio della qualità dell'aria
su scala locale e nazionale e in linea di principio contribuirà alla
sorveglianza delle variabili climatiche in rapporto con la chimica atmosferica. Il servizio Copernicus di monitoraggio dei
cambiamenti climatici favorirà l'adattamento e la mitigazione degli effetti di
tali cambiamenti. In particolare contribuirà a fornire variabili climatiche
essenziali (ECV), all'analisi del clima e a proiezioni su una scala attinente
alla mitigazione e all'adattamento e per la fornitura dei servizi pertinenti. Il servizio Copernicus di risposta alle
emergenze offrirà una combinazione di carte geografiche e/o vari livelli di
dati preelaborati prodotti per agevolare il compito dei responsabili delle
risposte alle emergenze a livello internazionale, europeo, nazionale e
regionale in caso di calamità quali tempeste, incendi, alluvioni, terremoti,
eruzioni vulcaniche e catastrofi provocate accidentalmente o volontariamente
dall'uomo o altre catastrofi umanitarie. Il servizio può essere utile durante
tutto il ciclo di gestione: prevenzione, preparazione, risposta e attività di
ripristino. Il servizio Copernicus di sicurezza fornirà
informazioni utili per rispondere alle sfide cui l'Europa è chiamata a far
fronte nel settore della sicurezza, segnatamente il controllo delle frontiere,
la sorveglianza marittima e l'appoggio alle azioni esterne dell'UE. La componente Copernicus in situ garantirà le
osservazioni mediante installazioni aeree, marine e terrestri per i diversi
settori di servizio. L'accesso ai dati di riferimento, necessario allo
svolgimento dei servizi, è principalmente sotto la responsabilità degli Stati
membri, ma il programma può contribuire all'armonizzazione transfrontaliera dei
dati raccolti in situ nell'UE e alla raccolta addizionale di dati in situ
all'esterno dell'UE. Le attività saranno affidate ad organismi responsabili dei
servizi. Sono altresì previste le attività orizzontali,
ossia il sostegno alla gestione generale dei fondi assegnati a norma del
presente regolamento, la sorveglianza dell'attuazione di tutte le attività del
programma, in particolare per quanto concerne i costi, il calendario e
l'esecuzione, l'istituzione di strumenti adeguati e delle misure strutturali
necessarie a identificare, controllare, mitigare e monitorare i rischi
associati al programma; le relazioni con i paesi terzi e con gli organismi
internazionali; le attività di rendicontazione agli Stati membri; il
coordinamento con le attività svolte a livello nazionale, internazionale e
dell'Unione, segnatamente GEOSS; il coordinamento dei contributi volontari
degli Stati membri; la garanzia della complementarietà e della coerenza del
programma rispetto ad altre politiche, azioni e strumenti pertinenti
dell'Unione; la definizione delle esigenze degli utenti e il monitoraggio della
risposta data. Obiettivo specifico n. 2: Osservazione
spaziale La componente spaziale di Copernicus garantirà
osservazioni spaziali sostenibili per i servizi Copernicus. Esso include le operazioni dell'infrastruttura
spaziale dedicata (i satelliti Sentinel); l'accesso alle missioni di terzi; la
diffusione dei dati; l'assistenza tecnica alla Commissione per raggruppare le
necessità dei servizi in materia di dati, identificare le lacune delle
osservazioni e contribuire a delineare nuove missioni spaziali. Tra le attività di sviluppo figurano la
progettazione e l'acquisizione di nuovi elementi per l'infrastruttura spaziale;
la fornitura di sostegno tecnico alla Commissione per trasporre le esigenze dei
servizi in specifiche di nuove missioni spaziali con il sostegno degli
operatori delle infrastrutture spaziali; il coordinamento dello sviluppo delle
attività spaziali, incluse le attività di sviluppo volte a modernizzare e
integrare la componente spaziale di Copernicus.
1.4.3.
Risultati e incidenza previsti
Si prevede lo sviluppo dei servizi per
garantire la sostenibilità a lungo termine del sistema e per rispondere a nuove
esigenze dell'utenza finora non espresse. Il vantaggio risiede nel fatto che
Copernicus rimane in grado di rispondere in modo coerente e sostenibile alle
esigenze dell'utenza, aumentando pertanto l'utilizzo da parte degli utenti e lo
sviluppo del mercato a valle. Ripercussioni economiche. Lo sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi servizi stimolerà
l'innovazione dei prodotti e dei processi e avrà quindi ripercussioni a lungo
termine sull'industria europea. La piena continuità dei servizi Copernicus
costituirà un miglior volano per la competitività dell'industria e favorirà
l'emergere di imprese commercialmente sostenibili. Ripercussioni ambientali. La disponibilità a lungo termine dei servizi Copernicus permette
all'Europa di essere svolgere un ruolo di primo piano rispetto alle sfide poste
dai cambiamenti climatici. Essa garantirà inoltre un autentico partenariato nel
GEOSS. Ripercussioni sociali. Saranno creati nuovi posti di lavoro, non solo nell'industria
satellitare e nel settore R&S, ma anche nelle imprese connesse allo
sviluppo di nuove tecniche per l'osservazione terrestre e ai settori e servizi
derivati. Aspetto più importante, l'impegno sostenibile agevolerà lo sviluppo
dei servizi a valle dove le ripercussioni in termini di occupazione potrebbero
essere significative.
1.4.4.
Indicatori di risultato e di incidenza
Gli indicatori che permettono di misurare il
conseguimento degli obiettivi sono i seguenti: (a)
dati e informazione a valore aggiunto messi a
disposizione in conformità dei requisiti di erogazione del livello di servizio; (b)
impiego dei dati e delle informazioni misurato
mediante la progressione numerica degli utenti, il volume di dati e di
informazioni a valore aggiunto consultati e l'ampiezza di diffusione negli
Stati membri; (c)
penetrazione nel mercato e competitività degli
operatori europei dei settori a valle. Saranno predisposti strumenti specifici per
misurare regolarmente tali parametri, in particolare inserendo prescrizioni
specifiche negli accordi di delega e/o nei contratti che saranno conclusi con
gli operatori. A varie scadenze del programma si affideranno in appalto studi
ad hoc per misurare il grado di soddisfazione degli utenti (potenziali), la
penetrazione nel mercato e l'effetto di Copernicus sulla competitività del
settore a valle. Si prevede inoltre che un'ampia parte
dell'esecuzione del programma sarà delegato a terzi. Gli accordi di delega
conterranno obiettivi e indicatori per monitorare il rendimento degli
operatori. Tali indicatori saranno utilizzati anche per il monitoraggio
generale del programma. Tra essi figurano: –
l'istituzione a livello operativo di sei servizi
che dovranno essere attivi entro il 2017; –
la messa a disposizione entro i limiti del bilancio
e della programmazione di informazioni relative al servizio secondo quanto
stabilito negli accordi di delega e/o nei contratti con gli operatori; –
il numero di utenti dei servizi e il loro grado di
soddisfazione; –
lo sviluppo del settore a valle che impiega i dati
e le informazioni Copernicus; –
il lancio e lo sfruttamento dei satelliti o degli
strumenti previsti, inclusa la consegna tempestiva all'utenza designata dei
dati dell'osservazione nel formato adeguato, secondo la pianificazione che
dovrà essere concordata nel documento che descrive lo scenario a lungo termine
relativo alla componente spaziale; –
la definizione e lo sviluppo entro i limiti del
bilancio e della programmazione di nuovi satelliti e del rispettivo segmento
terrestre, come definito nello scenario a lungo termine e nell'accordo di
delega da stipularsi con l'ESA.
1.5.
Motivazione della proposta/iniziativa
1.5.1.
Necessità da coprire nel breve e lungo termine
Informazioni sullo stato della Terra
scarsamente attendibili messe a disposizione di utenti pubblici. Negli ultimi trent'anni l'UE, l'Agenzia
spaziale europea (ESA) e i rispettivi Stati membri si sono particolarmente
impegnati in termini di R&S nel settore dell'osservazione della Terra, allo
scopo di sviluppare un'infrastruttura e servizi di osservazione della Terra
preliminari all'operatività. Molti degli attuali servizi di osservazione della
Terra in Europa, tuttavia, sono insufficienti a causa di lacune
infrastrutturali e di mancanza di garanzie di disponibilità nel lungo periodo.
I dati forniti mediante i servizi esistenti non coprono tutti i parametri
necessari ai responsabili delle politiche pertinenti[17]
oppure non li forniscono in modo costante e sostenibile, in particolare perché
il servizio o l'infrastruttura di osservazione che ne è alla base hanno un
ciclo di vita limitato a causa di vincoli di bilancio e/o tecnici. Questo
problema se non viene risolto avrà notevoli ripercussioni sia a breve sia a
lungo termine. A breve termine, per esempio, nel caso di una calamità naturale,
la protezione civile non potrà disporre di carte geografiche mentre a lungo
termine i responsabili politici non potranno disporre di dati di vitale
importanza relativi ai cambiamenti climatici. Messa a rischio degli investimenti nel settore
a valle Il programma Copernicus, in base al
regolamento relativo alla fase di operatività iniziale, finanzia una serie di
attività operative per il periodo 2011-2013. Grazie al programma in vigore che
copre la fase di operatività iniziale, è stato compiuto un primo passo verso il
sistema di osservazione della Terra. Esso, tuttavia, è ancora limitato nel
tempo (2011-2013). Il rischio di interruzione è motivo di grave
preoccupazione per gli utenti finali, per esempio le autorità pubbliche, ma
anche per i fornitori di servizi a valle in quanto oltre a non essere inclini
ad investire in modo sostanziale in mercati non maturi e rischiosi, si
confronteranno con ulteriori difficoltà nel reperire i capitali. Messa a rischio delle potenzialità di
innovazione L'interruzione implica anche che gli
investimenti in attività di R&S non sono tradotti in innovazione. La
possibilità di innescare la capacità innovativa connessa a Copernicus, che si
esplica principalmente nell'innovazione del servizio, non verrà perciò sfruttata.
Si tratta di un'eventualità deprecabile in particolare se si considera che la
politica innovativa dell'UE dovrebbe essere maggiormente centrata sul settore
terziario, come dimostrano molti studi[18]. Ripercussioni sull’occupazione Infine i sistemi per applicazioni satellitari
sono la principale fonte di reddito per l'industria spaziale europea (3,1
miliardi di EUR) e il principale settore in termini di esportazioni (1,13
miliardi di EUR)[19].
L'osservazione della Terra rappresenta uno dei due segmenti più importanti in
termini di reddito (per esempio i satelliti Sentinel). Attualmente i sistemi di
osservazione della Terra rappresentano circa il 30 % delle entrate
dell'industria spaziale europea. Oltre a queste ripercussioni dirette sulle
vendite a livello settoriale, Copernicus incide in modo significativo sulla
competitività e sulla redditività del segmento manifatturiero del settore
spaziale europeo. Le esportazioni e il commercio dipendono ampiamente dalla
posizione concorrenziale relativa del settore. Per queste ragioni l'impatto di
Copernicus sull'occupazione in questo settore potrebbe essere notevole giacché
si prevede la creazione di 35 000 posti di lavoro nel periodo 2015-2030.
1.5.2.
Valore aggiunto dell’intervento dell’Unione europea
L'articolo 189 del TFUE, che consente all'UE
di realizzare un proprio programma spaziale, costituisce la base giuridica del
programma di osservazione della Terra (Copernicus). Inoltre l'articolo 2 del
regolamento 911/2010, relativo al programma europeo di monitoraggio della terra
(GMES) e alla sua fase iniziale di operatività elenca già le attività incluse
nel programma. La realizzazione di Copernicus è inoltre un obiettivo strategico
di Europa 2020. La responsabilità del finanziamento dello
sfruttamento e del rinnovo dell'infrastruttura spaziale sviluppata con fondi UE
e intergovernativi non può essere adeguatamente assunta dai singoli Stati
membri a causa dei costi. Nel settore delle osservazioni spaziali finalizzate
alla meteorologia operativa gli Stati europei hanno riunito le loro risorse per
sviluppare e sfruttare i satelliti meteorologici nel quadro dell'organizzazione
europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici (Eumetsat). Inoltre
hanno sviluppato prototipi di satelliti ambientali mediante l'ESA o mediante agenzie
spaziali nazionali. Non hanno potuto, tuttavia, trovare un modo per cooperare
in termini di finanziamento di programmi operativi duraturi nel settore del
monitoraggio ambientale, analoghi a quelli in campo meteorologico. La necessità
di proseguire tali osservazioni è divenuta cruciale, in considerazione sia
della crescente pressione politica esercitata sulle autorità pubbliche affinché
adottino decisioni informate nei settori dell'ambiente, della sicurezza e dei
cambiamenti climatici sia della necessità di rispettare gli accordi
internazionali. Gli Stati membri non sono in grado di
conseguire gli obiettivi delle azioni proposte nell'ambito dei servizi a
copertura globale o paneuropea poiché i loro contributi devono essere aggregati
a livello europeo. La fornitura di altri servizi (ad esempio, la cartografia
d'emergenza o la cartografia tematica di monitoraggio del territorio di portata
geografica più limitata) può essere meglio realizzata a livello dell'UE per due
motivi. Primo, una gestione più coerente e centralizzata dei dati acquisiti dai
sensori spaziali o in situ permetterà economie di scala. Secondo, la
prestazione non coordinata di servizi di monitoraggio terrestre a livello degli
Stati membri condurrebbe a duplicazioni e renderebbe difficile, se non
impossibile, il controllo dell'applicazione della legislazione ambientale UE in
base a criteri trasparenti e oggettivi. Se le informazioni prodotte a livello
nazionale non saranno confrontabili, la Commissione non potrà accertare se la
normativa ambientale è stata correttamente attuata in tutti gli Stati membri.
Inoltre l'azione a livello europeo creerà economie di scala che producono un
utilizzo più efficace del denaro pubblico. L'azione a livello europeo sfocia
pertanto in un valore aggiunto tangibile.
1.5.3.
Insegnamenti tratti da esperienze analoghe
La presente proposta si basa sull'esperienza
acquisita durante la fase di sviluppo di Copernicus quale iniziativa di ricerca
svoltasi negli ultimi dodici anni e durante la fase di operatività iniziale nel
2011-2013. L'esperienza dimostra che, benché i finanziamenti per la ricerca
siano ancora necessari per proseguire lo sviluppo di Copernicus, occorre ora
sostenere la prestazione di alcuni servizi di osservazione della Terra e di
esercizio dei satelliti in modo da raccogliere i frutti degli investimenti
eseguiti finora e rispondere alle esigenze individuate precedentemente.
1.5.4.
Compatibilità ed eventuale sinergia con altri
strumenti pertinenti
Nella fase di operatività Copernicus potrà
fornire informazioni ai responsabili delle politiche, alle autorità pubbliche,
alle imprese e ai cittadini europei. Ciò significa che Copernicus, come fonte
informativa autonoma dell'UE, mira a sostenere tutte le politiche, gli
strumenti e le azioni dell'Unione pertinenti, laddove la comprensione dei
cambiamenti che investono il pianeta siano di cruciale importanza. Tra gli esempi di contributi di Copernicus
alle politiche europee si possono annoverare i seguenti: ·
politiche di cooperazione internazionale:
l'estensione dei servizi Copernicus all'Africa rappresenta un contributo
concreto alle politiche di sviluppo dell'UE. L'osservazione della Terra via
satellite, per esempio, consente di controllare le condizioni delle
coltivazioni durante la stagione agricola e di sviluppare il sistema di allerta
precoce relativo alla sicurezza alimentare per le regioni a rischio in tutto il
mondo. Inoltre alcune applicazioni di Copernicus potrebbero fornire ai
responsabili delle politiche informazioni sulle risorse naturali in Africa; ·
politica dei trasporti: ottimizzando la navigazione
il servizio marino Copernicus può ridurre il consumo di carburante e le
emissioni; ·
politiche ambientali: i servizi Copernicus
forniscono informazioni sistematiche o periodiche a diversi livelli, necessarie
per monitorare in modo costante lo stato dell'ambiente marino, atmosferico e
territoriale. In tale contesto le immagini ambientali raccolte mediante
Copernicus potrebbero fornire la base per monitorare gli obiettivi della nuova
strategia europea sulla biodiversità, oppure come strumento per monitorare
l'uso efficiente delle risorse quali legno, acqua, minerali, suolo, aria
(qualità) e molti altri su scala europea e mondiale; ·
aiuti umanitari: i servizi Copernicus rivestono un
ruolo importante anche nell'ambito delle attività di risposta alle emergenze
all'interno e all'esterno dell'Unione europea, fornendo informazioni
aggiornate, essenziali per i decisori, per i coordinatori delle operazioni e
per le squadre d'intervento sul posto; ·
energia: Copernicus può rappresentare una fonte
affidabile di informazioni per l'Europa in materia di energia solare e può
contribuire a controllare la proliferazione nucleare o la dismissione delle
centrali nucleari; ·
politica regionale: il servizio Copernicus per il
territorio fornisce dati statici e dinamici relativi all'occupazione del
territorio a livello di Unione europea. Tali informazioni sono essenziali
nell'ambito delle politica di utilizzo del suolo e della politica urbanistica; ·
politica in materia di cambiamenti climatici: i
servizi Copernicus che riguardano tematiche relative ai cambiamenti climatici
sono vari, per esempio il monitoraggio delle foreste e le informazioni sul
carbonio presente nel suolo, il monitoraggio del livello del mare e dei
ghiacci, l'analisi dei gas a effetto serra e dei loro flussi; ·
sicurezza: Copernicus può contribuire alla
sorveglianza marittima e delle frontiere. In tale contesto la direzione
generale per le Imprese e l’industria e la direzione generale degli Affari
interni hanno stabilito una stretta cooperazione sin dal 2008; ·
agricoltura: Copernicus potrebbe contribuire al
miglioramento di un monitoraggio tempestivo e accurato dell'uso agricolo del
suolo e dei suoi cambiamenti a livello europeo, nazionale e regionale, fornendo
metodologie e indicatori comuni che riguardano vari livelli temporali, spaziali
e tematici. La politica agricola comune potrebbe utilizzare Copernicus per
monitorare la politica relativa alla "messa a riposo delle terre"; ·
politiche marittime: Copernicus permette di
comprendere l'oceano, la sua dinamica e il suo impatto sui cambiamenti
climatici. Tra le applicazioni in questo settore figurano: la sicurezza
marittima, lo sversamento di petrolio, la gestione delle risorse marine, i
cambiamenti climatici, le previsioni stagionali, le attività costiere, i
rilevamenti dei ghiacci e la qualità dell'acqua.
1.6.
Durata e incidenza finanziaria
þ Proposta/iniziativa di durata limitata
–
þ Proposta/iniziativa in vigore a decorrere dal 2014 fino al 2020 –
þ Incidenza finanziaria dal 2014 al 2020. ¨ Proposta/iniziativa di durata
illimitata –
Attuazione con un periodo di avviamento dal AAAA al
AAAA, –
seguìto da un funzionamento a pieno ritmo.
1.7.
Modalità di gestione previste[20]
þ Gestione centralizzata diretta a opera della Commissione þ Gestione centralizzata indiretta con delega delle funzioni di esecuzione a: –
¨ agenzie esecutive –
þ organismi istituiti dalle Comunità[21]
–
þ organismi pubblici nazionali/organismi investiti di attribuzioni di
servizio pubblico –
¨ persone incaricate di attuare azioni specifiche di cui al titolo V
del trattato sull'Unione europea, che devono essere indicate nel pertinente
atto di base ai sensi dell'articolo 49 del regolamento finanziario ¨ Gestione concorrente
con gli Stati membri ¨ Gestione decentrata
con paesi terzi þ Organizzazioni internazionali Se è indicata più di
una modalità, fornire ulteriori informazioni alla voce “Osservazioni”. Osservazioni Copernicus si basa sulle capacità esistenti in
Europa e ciò permette di evitare inutili duplicazioni e di ricercare, invece,
sinergie tra le capacità esistenti a livello nazionale o internazionale.
Inoltre reputando che la Commissione non possieda né le risorse umane interne
né le competenze per gestire da sola questo sistema di sistemi operativo
altamente complesso, conformemente agli obiettivi di semplificazione e
miglioramento del rendimento dei programmi di spesa dell'UE, si propone di
realizzare ampie parti del programma indirettamente, ai sensi dell'articolo 58
del regolamento finanziario, delegando poteri esecutivi a un certo numero di organismi
nel loro campo di competenza. La Commissione, stipulando accordi di delega,
rimarrà responsabile del programma ma trasferirà le responsabilità relative
all'esecuzione a un certo numero di operatori. Assistita da un comitato e da
esperti indipendenti, la Commissione si concentrerà sulla definizione delle
decisioni programmatiche da adottarsi ad alto livello e sul monitoraggio della
loro attuazione. Agli operatori sarà richiesto di presentare programmi di
lavoro annuali e relazioni annuali sull'attività unitamente a certificati di
audit. Fino al 2013 lo sviluppo della componente
spaziale è stata cofinanziata dall'UE e dall'ESA mediante un contributo del
tema Spazio del 7° Programma quadro e dalla fase di operatività iniziale del
GMES, al programma dell'ESA relativo alla componente spaziale del GMES. La
Commissione, per conto dell'UE, ha contribuito solo per un terzo al bilancio
generale del programma relativo alla componente spaziale del GMES, pari a circa
780 milioni su 2,4 miliardi. A tal fine è stato stipulato un accordo di delega
tra l'UE, rappresentata dalla Commissione, e l'ESA, nell'ambito di un accordo
quadro tra l'UE e l'ESA. La Commissione, riconoscendo che l'ESA possiede
competenze uniche in materia e che essa è la sola agenzia per le attività di
ricerca e sviluppo nell'ambito di programmi spaziali a livello europeo, propone
di continuare ad affidare a tale agenzia le attività di sviluppo di Copernicus,
ossia la concezione, la costruzione e l'acquisizione di satelliti e del
relativo segmento di terra. Si ritiene che l'ESA possa continuare a
cofinanziare le attività di sviluppo in particolare quello di una nuova
generazione di satelliti piuttosto che l'acquisizione di satelliti ricorrenti
che replicano modelli già sviluppati. Si propone altresì di affidare all'ESA e a
Eumetsat l'esercizio delle infrastrutture sviluppate. L'ESA assumerà la
responsabilità dell'esercizio dei Sentinel 1e 2 e dell'elaborazione dei dati
territoriali di Sentinel 3. L'ESA si trova nella posizione migliore per gestire
tali compiti poiché oltre ad aver progettato e coordinato la progettazione e
l'acquisizione del segmento terrestre, ha accumulato un'indiscussa competenza
nella conduzione di molte missioni scientifiche. Ad Eumetsat sarà affidato
l'esercizio di satelliti e strumenti particolarmente importanti per le comunità
che si occupano di monitoraggio atmosferico e marittimo e i cui settori di
competenza sono molto simili, e spesso identici, a quelli dell'agenzia. Occorre
rammentare inoltre che i Sentinel 4 e 5 sono strumenti ospitati a bordo di
satelliti di Eumetsat. In più la ricezione, il trattamento e la distribuzione
dei dati saranno effettuati per la maggior parte utilizzando capacità
multimissione di Eumetsat. Le due organizzazioni saranno responsabili dell'accesso
e della distribuzione delle osservazioni provenienti dalle missioni
partecipanti nei loro rispettivi settori di competenza. Uno dei risultati fondamentali del servizio
per il territorio è la valutazione esaustiva e tempestiva dell'occupazione del
territorio sia a livello statico che dinamico. Le raccolte di dati del progetto
Corine Land Cover hanno fornito una serie temporale relativa alla copertura e
all'utilizzo del suolo del continente europeo dal 1990. Tali raccolte
permettono di monitorare i cambiamenti della superficie terrestre derivanti
dall'interazione tra processi naturali e attività umane. Dal 1994 Corine è
gestito dall'Agenzia europea per l'ambiente (AEA). L'AEA è un'agenzia
dell'Unione europea che ha il compito di fornire informazioni indipendenti e
attendibili sull'ambiente ai soggetti coinvolti nell'elaborazione,
nell'adozione, nell'attuazione e nella valutazione della politica ambientale e
al pubblico in generale. L'AEA è responsabile inoltre del coordinamento della
rete europea di informazione e osservazione ambientale mediante la quale gli
esperti nazionali contribuiscono alla raccolta e alla convalida di dati
ambientali. Durante la fase di operatività del GMES (2011-2013) il
coordinamento delle componenti paneuropea e locale del servizio per il
territorio era affidato all'AEA mentre l'esecuzione era centralizzata per
quanto riguarda l'aggiudicazione di appalti a prestatori di servizi in base a
contratti quadro e di servizio, e decentralizzata mediante accordi di
sovvenzione alle agenzie nazionali che erano parti interessate dirette
dell'AEA. Va inoltre osservato che il servizio per il territorio dipende
fortemente da misurazioni in situ e da dati di riferimento geografico. L'AEA
detiene una posizione ottimale per organizzarne la fornitura da parte delle
agenzie nazionali del settore ambientale e/o cartografico. Per questo motivo,
riconoscendo le evidenti sinergie che possono esistere tra Copernicus e le
responsabilità principali dell'AEA, come pure la posizione privilegiata
dell'AEA, quale coordinatrice di Eionet, rispetto ai soggetti interessati di
Copernicus, ossia le agenzie nazionali per l'ambiente, si propone di continuare
a delegare l'esecuzione di queste due componenti del servizio per il territorio
all'AEA. Dal 2008 è stato svolto un intenso lavoro per
istituire un sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur) al fine
di rafforzare il controllo delle frontiere esterne allo spazio Schengen,
specialmente le frontiere marittime meridionali e quelle terrestri orientali.
Eurosur fornirà agli Stati membri un quadro comune tecnico (infrastruttura) e
operativo (flusso di lavoro) per migliorare la conoscenza situazionale alle
frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione e la capacità di reazione
delle autorità nazionali preposte al controllo delle frontiere dell'UE. Uno
degli obiettivi convenuti è l'istituzione di un'applicazione comune di
strumenti di sorveglianza (satelliti, velivoli senza pilota, aerostati ecc.)
con la mediazione di Frontex. Frontex è l'Agenzia europea per la gestione della
cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione
europea. Essa promuove, coordina e sviluppa la gestione delle frontiere
europee. La cooperazione attiva di Frontex è decisiva per la componente del
servizio per la sicurezza riguardante il controllo delle frontiere. Frontex ha
partecipato sia a tutti i progetti del 7°PQ in preparazione di tale componente
sia ad altri progetti del 7°PQ sul tema della sicurezza. Occorre inoltre
osservare che nella proposta di regolamento che istituisce Eurosur[22] la Commissione ha riconosciuto
che i dati GMES/Copernicus sono particolarmente utili a Frontex nello
svolgimento delle anzidette attività. Si propone pertanto di delegare
l'attuazione di questa componente a Frontex. Per quanto concerne la componente della
sorveglianza marittima, si propone di delegarne l'attuazione all'Agenzia
europea per la sicurezza marittima (EMSA). Il mandato dell'EMSA prevede,
infatti, alcune responsabilità nell'ambito della sicurezza marittima e
l'obbligo di assistere la Commissione in attività connesse. L'EMSA possiede una
competenza ampiamente riconosciuta nell'attuazione di CLEANSeaNET un programma
operativo nell'ambito della sicurezza marittima che si basa su osservazioni
della Terra. L'agenzia partecipa inoltre a varie progetti di R&S in
preparazione del servizio Copernicus per la sicurezza.
2.
MISURE DI GESTIONE
2.1.
Disposizioni in materia di monitoraggio e di
relazioni
Verrà attuato un sistema di controllo per
garantire la massima qualità dei risultati e l'uso più efficiente possibile
delle risorse. Tale monitoraggio avverrà per l'intera durata del programma e si
baserà su relazioni regolari presentate dai partner esecutivi.
2.2.
Sistema di gestione e di controllo
2.2.1.
Rischi individuati
Tutti i rischi relativi al programma saranno
inseriti centralmente in un apposito registro. Ad ogni rischio saranno
attribuiti un grado di probabilità e un indice d'impatto. Il registro dei
rischi comprenderà inoltre un elenco di azioni volte a ridurre la probabilità
che tali rischi si concretizzino. I rischi sono classificati nel modo seguente: ·
rischi tecnologici: ad esempio satelliti che
impiegano una tecnologia di punta non ancora convalidata e le cui specifiche
sono in costante evoluzione; ·
rischi industriali: nella costituzione dell'infrastruttura
intervengono numerosi attori industriali in diversi paesi e i loro interventi
vanno coordinati efficacemente affinché ne derivino sistemi affidabili e
perfettamente integrati, in particolare per quanto riguarda la sicurezza; ·
rischio di mercato: occorre evitare che prestazioni
tecniche inferiori a quelle annunciate abbiano un impatto negativo sugli utenti
e che quindi l'infrastruttura rimanga inutilizzata; ·
rischio di ritardi: i ritardi nell'esecuzione
possono mettere a repentaglio le opportunità offerte; ·
rischio di governance: la governance dei programmi
impone a organismi diversi di lavorare insieme; è quindi opportuno garantire la
stabilità e l'organizzazione adatte. Inoltre vanno considerate le differenze di
opinione tra le varie parti in causa in merito a varie questioni importanti. In
questo contesto è opportuno prevedere la condivisione di certi rischi, in
particolare i rischi finanziari e di sicurezza, tra gli attori che si trovano
nella miglior posizione per affrontarli. L'esecuzione del bilancio del programma
avverrà, in massima parte, in gestione indiretta, in base ad accordi di delega
e, in parte marginale, in modo centralizzato mediante concessione di
sovvenzioni e aggiudicazione di appalti pubblici da parte della Commissione. I
rischi sono diversi per ciascun tipo di spesa. Gli audit effettuati dalla Corte
dei conti europea e gli audit ex-post effettuati dalla Commissione hanno
individuato i seguenti rischi principali che rimangono potenzialmente validi
per questo programma. Per gli accordi di delega: i rischi principali
riguardano l'ammissibilità degli operatori (l'organismo con cui la Commissione
conclude l'accordo di delega), la conformità contrattuale (trasposizione delle
esigenze della Commissione nella documentazione contrattuale), la conformità
del processo (mancata osservanza dei processi prescritti dalla Commissione) e
il rendimento (mancato conseguimento degli obiettivi predefiniti). Questi rischi saranno affrontati tenendo conto
dei fattori seguenti: ·
alcuni aspetti significativi del processo di
gestione e di controllo sono eseguiti dagli operatori, ·
la Commissione deve dipendere, in misura
significativa, dai sistemi di gestione degli operatori, ·
è importante garantire un livello appropriato di
controlli lungo la catena di esecuzione e prevedere responsabilità chiare per
tutti i partner coinvolti. Per le sovvenzioni: le complesse norme di
ammissibilità dei costi e l'esperienza relativamente limitata di alcuni
beneficiari nella gestione finanziaria potrebbero costituire un rischio elevato
in termini di errori nelle dichiarazioni di spesa (per esempio per quanto
riguarda le spese generali e i costi delle apparecchiature). La mancanza di una base dati completa
contenente informazioni sui beneficiari, sui progetti e sui costi dichiarati
potrebbe rendere difficile l'individuazione dei beneficiari a rischio, delle
possibili duplicazioni dei costi o di altre irregolarità con l'effetto di
rendere inefficace l'azione antifrode. Per gli appalti pubblici: errori non
individuati o imprecisioni non corrette nelle offerte o nel capitolato
d'appalto potrebbero comportare un'esecuzione scorretta del contratto.
2.2.2.
Modalità di controllo previste
Sono previsti diversi metodi di controllo per
affrontare i vari rischi identificati sopra.
2.2.2.1.
Accordi di delega
Informazione sulla configurazione del
sistema di controllo interno Occorre istituire un sistema di gestione e
controllo basato sui seguenti interventi: ·
valutazione ex-ante dell'operatore; ·
monitoraggio dei rischi, anche in base a
rendicontazione standardizzata; ·
azioni preventive mediante l'elaborazione di
prescrizioni adeguate in materia di ammissibilità, conformità contrattuale,
conformità dei processi e rendimento; ·
ricorsi contrattuali che consentono azioni
correttive in caso di errori di esecuzione in materia di ammissibilità,
conformità contrattuale, conformità dei processi e rendimento; ·
controlli ex-ante sui pagamenti effettuati dalla
direzione generale sul conto fiduciario dell'operatore; ·
allineamento delle misure di interesse; ·
partecipazione alla governance; ·
diritti di accesso per audit riguardanti operatori,
organismi collegati e beneficiari finali; ·
un percorso d'audit completo lungo tutta la catena
di esecuzione; ·
audit relativi alla conformità e al rendimento da
parte di agenti della Commissione; ·
costituzione di una garanzia integrata che tenga
conto del sistema di controlli e audit interni utilizzato dagli operatori e
dagli organismi collegati riguardanti le prescrizioni in materia di
ammissibilità, conformità contrattuale, conformità dei processi e rendimento; ·
bilanci sottoposti ad audit di revisori esterni; ·
dichiarazioni di affidabilità fornite dagli
operatori annualmente. La verifica del funzionamento dei processi nei
modi previsti avverrà mediante diversi canali di informazione: conoscenza da parte della dirigenza dello
stato dei sistemi di controllo interno delle direzione generale, acquisita
mediante il lavoro quotidiano e l'esperienza; mezzi di supervisione formale, seguito dato e
monitoraggio da parte della direzione generale; ·
i risultati dalla revisione annuale in base agli
standard di controllo interni (piena conformità alle prescrizioni di base); ·
i risultati dell'esercizio di valutazione dei
rischi; ·
i controlli ex-ante ed ex-post, incluse le
relazioni su eccezioni e/o punti deboli del controllo interno; ·
i risultati dagli audit finanziari esterni della
direzione generale; ·
i servizi di audit e consulenza prestati dalla
struttura di audit interna della direzione generale; le valutazioni dei programmi eseguite da
valutatori esterni. Gli audit svolti dalle strutture di audit
interne, dal servizio di audit interno o dalla Corte dei conti europea
forniranno altre informazioni sull'adeguatezza del sistema di controllo. Stima dei costi e dei benefici dei
controlli che comporta il sistema di controllo I controlli previsti sono stati considerati in
senso lato in linea con la definizione del modello COSO di controllo interno
come "un processo progettato per fornire un'assicurazione ragionevole per
quanto riguarda la realizzazione di obiettivi di efficacia ed efficienza delle
operazioni, affidabilità della rendicontazione finanziaria e conformità alle
leggi e ai regolamenti applicabili". I costi dei controlli sono stimati in
modo completo considerando qualunque attività connessa direttamente o indirettamente
alla verifica dei diritti degli operatori e della regolarità delle spese.
Laddove sia possibile i costi sono indicati in dettaglio insieme alle varie
fasi di gestione e in conformità della descrizione del sistema di controllo
previsto. Gli adeguamenti necessari per tenere in
considerazione i cambiamenti previsti della nuova proposta includono i dati per
l'allineamento delle misure d'interesse e altri ricorsi contrattuali che
consentono azioni correttive nel caso di errori nell'applicazione delle prescrizioni. Valutazione del livello previsto di rischio
di non conformità alle norme applicabili Nell'ambito del sistema di controllo previsto,
il livello atteso di rischio di non conformità (definito come il rischio di
errore di legittimità e regolarità atteso a livello delle transazioni) sarà
mantenuto sotto il 2% su base pluriennale e comunque con un costo inferiore
grazie alla riduzione della frequenza e dell'incidenza del rischio ottenuta
mediante le misure supplementari introdotte. Si prevede che il tasso di errore si riduca
grazie al chiarimento delle regole applicabili, incluse le prescrizioni SMART,
all'ulteriore rafforzamento dei ricorsi contrattuali e al maggiore allineamento
degli interessi. Si prevede che una piccola parte del bilancio
del presente programma possa essere eseguita in regime di gestione diretta
centralizzata (cfr. nel seguito) mediante sovvenzioni e aggiudicazione di
appalti pubblici.
2.2.2.2.
Sovvenzioni
Informazioni sulla configurazione del
sistema di controllo interno L'attuale quadro di controllo interno si
basa sull'applicazione delle norme di controllo interno della Commissione,
sulle procedure che consentono di selezionare i progetti migliori e di
trasformarli in strumenti giuridici, sulla gestione dei progetti e dei
contratti lungo tutto il ciclo di vita dei progetti, sui controlli ex ante
delle dichiarazioni di spesa, compreso l'ottenimento di certificati di audit,
sulla certificazione ex ante dei metodi di calcolo dei costi, su audit e
correzioni ex post e sulle valutazioni. La documentazione degli inviti a presentare
proposte contiene informazioni sulle norme di ammissibilità e, in particolare,
sugli errori più frequenti in relazione ai costi del personale. I beneficiari
sono invitati a specificare nel dettaglio, già al momento della presentazione
della proposta, i costi previsti, consentendo quindi di verificare e
individuare ex ante possibili errori o incomprensioni e, se del caso, per
adeguare l'accordo di sovvenzione o modificarne l'applicazione. Questo
aumenterà significativamente la certezza giuridica dei beneficiari e ridurrà il
rischio di errore. I controlli ex-post saranno eseguiti per
determinare il tasso medio di errore che rimane nonostante la formazione, i
controlli ex-ante e le correzioni. La strategia di audit ex-post per le spese
nell'ambito del programma sarà basata sull'audit finanziario delle transazioni
definite mediante campionamento in unità monetarie, integrato da un campione
determinato in base al rischio. La strategia di audit ex-post riguardante la
legittimità e la regolarità sarà integrata da una valutazione operativa
rafforzata e dalla strategia antifrode. Stima dei costi e dei benefici dei
controlli che comporta il sistema di controllo Si dovrà trovare un equilibrio tra la
necessità, da un lato, di rendere il programma interessante riducendo l'onere
dei controlli per i beneficiari (aumento della fiducia e dell'assunzione dei
rischi grazie a un maggior ricorso a aliquote fisse, importi forfettari e
tariffe unitarie) e la necessità, dall'altro, di garantire che il tasso di
errori non corretti resti il più basso possibile. La direzione generale per le Imprese e
l'industria istituirà un sistema di controllo efficiente in termini di costi
che offrirà una garanzia ragionevole che il rischio di errore, durante il periodo
pluriennale di spesa sia, su base annua, tra il 2% e il 5% con l'obiettivo
ultimo di realizzare un livello residuo di errore il più vicino possibile al 2%
alla conclusione dei programmi pluriennali, dopo aver considerato l'incidenza
finanziaria di tutti gli audit e di tutte le misure di correzione e recupero. La strategia di audit è tesa a fornire una
rappresentazione equa e affidabile del rischio di errore e ad esaminare in modo
efficace ed efficiente gli indizi di frodi. I controlli ex-ante delle proposte
prima della firma dell'accordo di sovvenzione e del chiarimento delle norme di
ammissibilità non devono ritardare significativamente la conclusione del
contratto. Gli ordinatori delegati redigono ogni anno una relazione sui costi e
sui benefici dei controlli e, nel quadro della revisione intermedia, la
Commissione riferisce all'autorità legislativa sulla probabilità di non
conformità. Valutazione del livello previsto di rischio
di non conformità alle norme applicabili A. Fonti attuali di errore In base ai risultati ottenuti finora sono
stati individuati errori nei seguenti ambiti: ·
costi per il personale:
addebito di costi medi o iscritti a bilancio (piuttosto che di costi
effettivi), mancata tenuta dei di adeguati registri relativi al tempo dedicato al
programma, addebiti per voci non ammissibili (spese del titolare/amministratore
della PMI). ·
altri costi diretti: un
errore ricorrente è la concessione di subappalto senza previa autorizzazione o
senza rispettare la regola del rapporto ragionevole costi/benefici ecc.; ·
costi indiretti: in
alcuni casi i costi indiretti sono una percentuale fissa dei costi diretti e
quindi l'errore nei primi è proporzionale all'errore nei secondi. B. Possibili semplificazioni proposte Il programma trarrà vantaggio dalle misure di
semplificazione incluse nella revisione triennale del regolamento finanziario.
La Commissione in questo contesto coglierà l'opportunità di adottare misure di
semplificazione, quali tariffe unitarie per i titolari/amministratori di PMI o
l'uso di tariffe standard per il calcolo dei costi per il personale, in linea
con i principi contabili consuetudinari dei beneficiari. C. Contributo delle modifiche in materia di
controllo alla riduzione del livello atteso di non conformità Il punto di partenza è lo status quo, basato
sugli audit delle sovvenzioni erogate nell'ambito del 7°PQ effettuati finora.
Considerando che: ·
i beneficiari di sovvenzioni erogate nell'ambito
del futuro programma Copernicus sono simili a quelli che hanno partecipato al
7°PQ e che ·
si valuta che un terzo delle fonti di errore
corrisponda alle fonti di cui alla lettera A, le misure di semplificazione incluse nel
regolamento finanziario dovrebbero comportare una riduzione del tasso di
errore. Un'altra riduzione degli errori è prevista grazie al chiarimento
ex-ante delle norme di ammissibilità. Conclusione: considerate tutte le misure di
cui sopra nel loro complesso, lo scopo ultimo è raggiungere un livello residuo
di errore il più vicino possibile al 2% alla fine del ciclo di vita del progetto. Questo scenario si basa sull'ipotesi che le
misure di semplificazione non siano oggetto di modifiche sostanziali durante il
processo decisionale.
2.2.2.3.
Appalti pubblici
Il quadro di controllo interno, basato
sull'applicazione delle norme di controllo interno della Commissione, sulle
procedure di appalto pubblico per la selezione delle migliori proposte e la
gestione del contratto per tutta la durata dal progetto/contratto e sui
controlli ex-ante delle fatture e dei pagamenti, dovrà evitare che il tasso di
errore residuo superi il 2%. 2.3. Misure
di prevenzione delle frodi e delle irregolarità Precisare le misure di prevenzione e di
tutela in vigore o previste. Nel quadro della strategia antifrode della
Commissione[23]
avvalendosi dell'assistenza dell'OLAF mediante la consultazione e la
partecipazione alla rete di prevenzione e individuazione delle frodi dell'OLAF
(FPDNet), la direzione generale per le Imprese e l'industria ha sviluppato il
proprio progetto di strategia antifrode che comprende misure per la prevenzione
e l'individuazione di frodi e irregolarità sia all'interno che tra i
beneficiari e i contraenti. La strategia antifrode sarà aggiornata annualmente. Per quanto riguarda le sovvenzioni, in
particolare, il piano d'azione antifrode della direzione generale per le
Imprese e l'industria prevede l'istituzione di un registro centrale di tutti i
beneficiari (coordinatori, partner, subappaltatori e altri attori) e di tutti i
progetti (relazioni e dichiarazioni di spese). Questa base dati, in
combinazione con l'acquisto pianificato di strumenti potenti di analisi dei
dati per l'individuazione di indicatori di frodi o di "segnali
d'allerta", migliorerà significativamente le funzioni di controllo e le
capacità di audit. Il piano d'azione antifrode della direzione generale
per le Imprese e l'industria prevede formazioni specifiche e documenti
d'orientamento per aumentare le conoscenze e le capacità che consentono di
realizzare controlli preventivi ed efficaci. Inoltre sarà elaborata e applicata
una strategia di controllo per la valutazione delle capacità tecniche e
finanziarie dei beneficiari, come pure una classificazione dei beneficiari
stessi per categoria di rischio determinata in base agli indici di frode, alla
registrazione in strumenti informatici e al sistema di segnalazione per gli
audit ex-ante ed ex-post. Inoltre saranno elaborate procedure di audit e
orientamenti per audit ex-post basati sui rischi e incentrati sulle eventualità
di frode e di irregolarità. La strategia antifrode sarà quindi più coerente con
le norme di controllo interno, in particolare con l'esercizio di valutazione
dei rischi, e con la strategia antifrode di altre direzioni generali e di altri
organismi subdelegati.
3.
INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA
3.1.
Rubrica/rubriche del quadro finanziario pluriennale
e linea/linee di bilancio di spesa interessate
Linee di bilancio di spesa esistenti richieste
Secondo
l'ordine delle
rubriche del quadro finanziario pluriennale e delle linee di bilancio. Rubrica del quadro finanziario pluriennale || Linea di bilancio || Natura della spesa || Partecipazione Numero [Denominazione…...….] || Diss./Non diss. || di paesi EFTA || di paesi candidati || di paesi terzi || ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 2, lettera b), del regolamento finanziario [1] || 02010404 – Sostegno alla spesa per il programma di osservazione della Terra (Copernicus) || Non diss. || SÌ || NO || SÌ || NO [1] || 020601 – Servizi operativi (Copernicus) || Diss. || SÌ || NO || SÌ || NO [1] || 020602 – Osservazioni spaziali (Copernicus) || Diss. || SÌ || NO || SÌ || NO
3.2.
Incidenza prevista sulle spese
3.2.1.
Sintesi dell’incidenza prevista sulle spese
Mio
EUR (al terzo decimale) Rubrica del quadro finanziario pluriennale: || 1 || Crescita intelligente e inclusiva DG Imprese || || || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || Anno 2021 || TOTALE Stanziamenti operativi || || || || || || || || || 020601 || Impegni || (1) || 58,500 || 179,721 || 189,426 || 197,952 || 208,610 || 283,691 || 210,291 || || 1,328,191 Pagamenti || (2) || 29,215 || 195,417 || 188,779 || 197,673 || 207,871 || 266,906 || 231,030 || 11,300 || 1,328,191 020602 || Impegni || (1) || 301,933 || 373,949 || 394,141 || 411,880 || 434,051 || 590,279 || 437,556 || || 2,943,789 Pagamenti || (2) || 150,785 || 406,608 || 392,796 || 412,159 || 434,790 || 555,362 || 480,717 || 110,582 || 2,943,789 Stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici[24] || || || || || || || || || 02010404 || || (3) || 2,500 || 2,700 || 2,700 || 2,800 || 2,900 || 2,900 || 3,000 || || 19,500 Stanziamenti totali per la DG Imprese || Impegni || =1+1a +3 || 362,933 || 556,370 || 586,267 || 612,632 || 645,561 || 876,870 || 650,847 || || 4 291,480 Pagamenti || =2+2a+3 || 182,500 || 604,725 || 584,275 || 612,632 || 645,561 || 825,168 || 714,737 || 121,882 || 4 291,480 Rubrica del quadro finanziario pluriennale: || 5 || “Spese amministrative” Mio
EUR (al terzo decimale) || || || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || TOTALE DG Imprese || Risorse umane || 4,497 || 5,259 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 39,226 Altre spese amministrative || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 2,401 TOTALE DG IMPRESE || Stanziamenti || 4,840 || 5,602 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 41,627 TOTALE degli stanziamenti per la RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || (Totale impegni = Totale pagamenti) || 4,840 || 5,602 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 41,627 Mio
EUR (al terzo decimale) || || || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || Anno 2021 || TOTALE TOTALE degli stanziamenti per la RUBRICHE da 1 a 5 del quadro finanziario pluriennale || Impegni || 367,773 || 561,972 || 592,504 || 618,869 || 651,798 || 883,107 || 657,084 || || 4 333,107 Pagamenti || 187,340 || 610,327 || 590,512 || 618,869 || 651,798 || 831,405 || 720,974 || 121,882 || 4 333,107
3.2.2.
Incidenza prevista sugli stanziamenti operativi
–
¨ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzazione di stanziamenti
operativi –
þ La proposta/iniziativa comporta l'utilizzazione di stanziamenti
operativi, come spiegato di seguito: Stanziamenti
di impegno in Mio EUR (al terzo decimale) Obiettivi || ANNO 2014 || ANNO 2015 || ANNO 2016 || ANNO 2017 || ANNO 2018 || ANNO 2019 || ANNO 2020 || TOTALE OBIETTIVO SPECIFICO 1 Servizi || 58,500 || 179,721 || 189,426 || 197,952 || 208,610 || 283,691 || 210,291 || 1,328,191 OBIETTIVO SPECIFICO 2 Spazio || 301,933 || 373,949 || 394,141 || 411,880 || 434,051 || 590,279 || 437,556 || 2,943,789 COSTO TOTALE || 360,433 || 553,670 || 583,567 || 609,832 || 642,661 || 873,970 || 647,857 || 4,271,980
3.2.3.
Incidenza prevista sugli stanziamenti di natura
amministrativa
3.2.3.1.
Sintesi
¨ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzazione di stanziamenti
amministrativi þ La proposta/iniziativa comporta l'utilizzazione di stanziamenti
amministrativi, come spiegato di seguito: Mio EUR (al terzo decimale) || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || TOTALE RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || || Risorse umane || 4,497 || 5,259 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 39,226 Altre spese amministrative || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 2,401 RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || 4,840 || 5,602 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 41,627 || || || || || || || || Esclusa la RUBRICA 5[25] del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || || Risorse umane || || || || || || || || Altre spese di natura amministrativa || 2,500 || 2,700 || 2,700 || 2,800 || 2,900 || 2,900 || 3,000 || 19,500 Totale parziale esclusa la RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || || || || || || || || || || TOTALE || 7,340 || 8,302 || 8,937 || 9,037 || 9,137 || 9,137 || 9,237 || 61,127
3.2.3.2.
Fabbisogno previsto di risorse umane
–
¨ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzazione di risorse umane –
þ La proposta/iniziativa comporta l'utilizzazione di risorse umane, come
spiegato di seguito: Stima
da esprimere in numeri interi (o, al massimo, con un decimale) || 2014 || 2015 || 2016 || 2017 || 2018 || 2019 || 2020 Posti della tabella dell'organico (posti di funzionari e di agenti temporanei) 02 01 01 01 (in sede e negli uffici di rappresentanza della Commissione) || 28 || 34 || 39 || 39 || 39 || 39 || 39 02 01 01 02 (nelle delegazioni) || - || - || - || - || - || - || - 02 01 05 01 (ricerca indiretta) || - || - || - || - || - || - || - 10 01 05 01 (ricerca diretta) || || || || || || || Personale esterno (in equivalenti a tempo pieno: FTE)[26] 02 01 02 01 (AC, END e INT della dotazione globale) || 14 || 14 || 14 || 14 || 14 || 14 || 14 02 01 02 02 (AC, AL, END, INT e JED nelle delegazioni) || - || - || - || - || - || - || - 02 01 04 yy [27] || - || - || - || - || - || - || - || 0 - || - || - || - || - || - || - || 0 02 01 05 02 (AC, END e INT – Ricerca indiretta) || - || - || - || - || - || - || - 10 01 05 02 (AC, END e INT – Ricerca diretta) || - || - || - || - || - || - || - Altre linee di bilancio (specificare) || - || - || - || - || - || - || - TOTALE || 42 || 48 || 53 || 53 || 53 || 53 || 53 Il fabbisogno di
risorse umane è coperto dal personale della direzione generale già assegnato
alla gestione dell'azione e/o riassegnato all'interno della stessa direzione
generale, integrato dall'eventuale dotazione supplementare concessa alla
direzione generale responsabile nell'ambito della procedura annuale di
assegnazione, tenendo conto dei vincoli di bilancio. Le risorse umane
attuali nel 2013 sono 29 FTE (17 posti in organico e 12 persone esterne):
l'aumento progressivo per raggiungere 53 FTE (+22 posti in organico e +2
persone esterne) va svolto nel modo seguente: dopo la revisione nel 2016 di
tutti gli accordi di delega in essere, sarà necessario rivalutare tutte le
risorse assegnate per assicurare che gli obiettivi possano essere conseguiti
con il personale esistente. Le cifre reali per il periodo 2016-2019 sono
indicative e potrebbero essere riviste. –
per quanto riguarda i 22 posti aggiuntivi in
organico 8 dovrebbero essere coperti con una ridistribuzione all'interno della
direzione G della direzione generale Imprese e industria (è prevista una
riorganizzazione per fondere le attività nell'ambito della politica spaziale
con quelle nell'ambito della R&S spaziale), altri 4 dovrebbero essere
coperti con una ridistribuzione all'interno della direzione generale Imprese e
industria. I restanti 10 posti aggiuntivi in organico devono essere coperti
attingendo dalla riserva di riassegnazione della Commissione o con personale
distaccato (mis à disposition) delle direzioni generali partecipanti al
programma Copernicus come previsto dal 2006 nella decisione della Commissione
relativa alla creazione di GMES (C(2006)673). Sarà presentata una proposta di
modifica di tale decisione. –
Per il personale esterno: i 2 FTE in più per il
2014 saranno reperiti con una riassegnazione interna. Se necessario altre
risorse potrebbero essere richieste dopo la revisione del 2016. Descrizione dei compiti da svolgere: Funzionari e agenti temporanei || - Preparare e monitorare l'esecuzione del programma compresa la definizione delle esigenze degli utenti; selezionare gli organismi delegati; negoziare gli accordi di delega (sestuplicato) - supervisionare gli accordi di delega (quadruplicato) - monitorare l'esecuzione del bilancio in regime indiretto - fornire un'analisi giuridica e regolamentare a sostegno del processo di decisione politica; - assicurare la conformità delle soluzioni proposte alle regole applicabili; - garantire una gestione finanziaria sana e portare a termine le transazioni finanziarie nell'ambito della gestione del contratto; - svolgere le attività previste per assicurare un controllo efficace dei costi; - dare seguito alla cooperazione internazionale e negoziare accordi internazionali; - sorvegliare gli aspetti in materia di sicurezza di Copernicus; - mantenere relazioni con gli Stati membri, in particolare per la componente in situ; - valutare i rischi e attenuarli (prodotti a causa dell'esposizione finanziaria di dotazioni rafforzate); - intrattenere le relazioni con il Parlamento europeo e il Consiglio come previsto agli articoli 58, 60 e 61 del regolamento finanziario; - prevenire frodi e irregolarità e intrattenere le relazioni con l'OLAF e la Corte dei conti - provvedere alla politica dei dati e alla sua applicazione da parte di tutte le parti in causa; - promuovere l'impiego del sistema negli Stati membri Personale esterno || Assistere nell'esecuzione dei compiti descritti sopra
3.2.4.
Compatibilità con il quadro finanziario pluriennale
attuale
–
þ La proposta/iniziativa è compatibile con il quadro finanziario
pluriennale attuale. –
¨ La proposta/iniziativa implica una riprogrammazione della pertinente
rubrica del quadro finanziario pluriennale. –
¨ La proposta/iniziativa richiede l'attivazione dello strumento di
flessibilità o la revisione del quadro finanziario pluriennale[28].
3.2.5.
Partecipazione di terzi al finanziamento
–
¨ La proposta/iniziativa non prevede il cofinanziamento da parte di
terzi –
þ La proposta/iniziativa prevede il cofinanziamento indicato di seguito: –
¨ il programma sarà aperto alla partecipazione di paesi terzi senza la
necessità di concludere accordi formali. Stanziamenti
in Mio EUR (al terzo decimale) || 2014 || 2015 || 2016 || 2017 || 2018 || 2019 || 2020 || Totale Specificare l'organismo di cofinanziamento || || || || || || || || TOTALE degli stanziamenti cofinanziati || || || || || || || ||
3.3.
Incidenza prevista sulle entrate
–
þ La proposta/iniziativa non ha incidenza finanziaria sulle entrate. –
¨ La proposta/iniziativa ha la seguente incidenza finanziaria: –
¨ sulle risorse proprie –
¨ sulle entrate varie Mio
EUR (al terzo decimale) Linea di bilancio delle entrate: || Stanziamenti disponibili per l'esercizio in corso || Incidenza della proposta/iniziativa[29] Anno N || Anno N+1 || Anno N+2 || Anno N+3 || Inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell'incidenza (cfr. punto 1.6) Articolo…………. || || || || || || || || Per quanto riguarda
le entrate varie con destinazione specifica, precisare la o le linee di spesa
interessate. . Precisare il metodo
di calcolo dell'incidenza sulle entrate. [1] COM(2012) 42 final dell'8.2.2012. [2] COM(2005)
565 final del 10.11.2005. [3] COM(2008)
748 final dell'11.12.2008. [4] COM(2009)
223 definitivo del 20.5.2009. Regolamento (UE) n. 911/2010
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, relativo al
programma europeo di monitoraggio della terra (GMES) e alla sua fase iniziale
di operatività (2011-2013) (GU L 276 del 20.10.2010, pag. 1). [5] COM(2009)
589 definitivo del 28.10.2009. [6] GU C […] del […], pag. […]. [7] GU C […] del […], pag. […]. [8] COM(2005) 565 definitivo del 10.11.2005. [9] GU L 276 del 20.10.2010, pag. 1. [10] GU L 108 del 25.4.2007, pag. 1. [11] GU L […] del […], pag. […]. [12] GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1. [13] GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13. [14] ABM: Activity Based Management (gestione per
attività) – ABB: Activity Based Budgeting (bilancio per attività). [15] A norma dell’articolo 49, paragrafo 6, lettera a) o b),
del regolamento finanziario. [16] COM(2013) 108 final del 28.2.2013. [17] In
particolare i responsabili delle politiche pertinenti attualmente non
dispongono di informazioni aggregate a livello europeo o mondiale di qualità
sufficiente. [18] Cfr. per esempio "Next generation innovation
policy, the future of EU innovation policy to support market growth" [La politica
dell'innovazione di prossima generazione, il futuro della politica
dell'innovazione dell'UE per sostenere la crescita del mercato], CEPS e Ernst
& Young, 2011. [19] The European Space Industry in 2010 [L'industria spaziale
europea nel 2010], ASD-Eurospace, 15a edizione, giugno 2011. [20] Le spiegazioni sulle modalità di gestione e i riferimenti
al regolamento finanziario sono disponibili nel sito Internet dedicato al
bilancio: http://www.cc.cec/budg/man/budgmanag/budgmanag_en.html [21] A norma dell’articolo 185 del regolamento finanziario. [22] COM(2011) 873 definitivo. [23] COM(2011) 376 del 24.6.2011. [24] Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno
all’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca
indiretta, ricerca diretta. [25] Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno
all’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca
indiretta, ricerca diretta. [26] AC= agente contrattuale; INT = personale interinale (intérimaire);
JED = giovane esperto in delegazione (jeune expert en délégation); AL=
agente locale; END= esperto nazionale distaccato. [27] Sottomassimale per il personale esterno previsto dagli
stanziamenti operativi (ex linee “BA”). [28] Cfr. punti 19 e 24 dell’Accordo interistituzionale. [29] Per le risorse proprie tradizionali (dazi doganali,
contributi zucchero), indicare gli importi netti, cioè gli importi lordi al
netto del 25% per spese di riscossione.