12.2.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 55/100


P7_TA(2013)0226

Relazione 2012 sui progressi compiuti dalla FYROM

Risoluzione del Parlamento europeo del 23 maggio 2013 sulla relazione 2012 sui progressi compiuti dall'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (2013/2866(RSP))

(2016/C 055/15)

Il Parlamento europeo,

viste la decisione del Consiglio europeo del 16 dicembre 2005 di concedere al paese lo status di paese candidato all'adesione all'Unione europea e le conclusioni della Presidenza successive alle riunioni del Consiglio europeo del 15 e 16 giugno 2006 e del 14 e 15 dicembre 2006,

viste le conclusioni del Consiglio europeo del 13 dicembre 2012,

vista la dichiarazione congiunta dei capi della missione dell'UE e degli Stati Uniti dell'11 gennaio 2013,

viste la relazione 2012 della Commissione concernente i progressi compiuti (SWD(2012)0332) e la comunicazione della Commissione del 10 ottobre 2012 dal titolo «Strategia di allargamento e sfide principali per il periodo 2012-2013» (COM(2012)0600),

visti le risoluzioni 845 (1993) e 817 (1993) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nonché la risoluzione 47/225 (1993) dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e l'accordo interinale del 1995,

vista la sentenza della Corte internazionale di giustizia sull'applicazione dell'accordo interinale del 13 settembre 1995,

vista la raccomandazione 329 (2012) del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa sulla democrazia locale nel paese,

viste le sue precedenti risoluzioni, tra cui la sua risoluzione del 22 novembre 2012 sull'allargamento: politiche, criteri e interessi strategici dell'UE (1),

vista la decima riunione della commissione parlamentare mista del 7 giugno 2012,

visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.

considerando che tutti i paesi candidati e i paesi potenziali candidati devono ricevere, nel processo di integrazione, un trattamento conforme ai loro meriti;

B.

considerando che il Dialogo ad alto livello sull'adesione ha conferito nuovo dinamismo ai processi di riforma nel paese;

C.

considerando che l'adesione all'UE è fondamentale per la stabilità a lungo termine del paese e le buone relazioni interetniche;

D.

considerando che il Consiglio europeo ha deciso, per il quarto anno consecutivo, di non avviare negoziati di adesione con il paese nonostante la raccomandazione favorevole della Commissione al riguardo; che quest'ulteriore rinvio sta acuendo la crescente frustrazione dell'opinione pubblica del paese in merito allo stallo del processo di integrazione nell'UE e rischia di esacerbare i problemi nazionali e le tensioni interne; che le questioni bilaterali non dovrebbero rappresentare un ostacolo all'avvio ufficiale dei negoziati di adesione, anche se esse dovrebbero essere risolte prima della fine del processo di adesione;

E.

considerando che il paese è pronto ad avviare i negoziati di adesione con l'UE;

F.

considerando che la cooperazione regionale e le relazioni di buon vicinato restano componenti essenziali del processo di allargamento;

G.

considerando che le questioni bilaterali devono essere affrontate in uno spirito costruttivo, tenendo conto degli interessi e dei valori globali dell'UE;

Considerazioni generali

1.

ribadisce il proprio invito al Consiglio a fissare, senza ulteriore indugio, una data d'inizio per i negoziati di adesione;

2.

deplora che, per il quarto anno consecutivo, il Consiglio abbia deciso di non seguire la raccomandazione della Commissione durante la sua ultima riunione dell'11 dicembre 2012 e non abbia ancora avviato i negoziati di adesione con il paese; ritiene tuttavia che le conclusioni del Consiglio europeo, unanimemente sostenute ai fini di una decisione temporalmente definita, basata su un'ulteriore relazione della Commissione, rappresentino un autentico passo in avanti, che riconosce l'importanza di sufficienti progressi in settori fondamentali quali delineati nelle conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2012; si compiace con il Commissario all'allargamento per le sue iniziative e lo invita ad includere nella sua prossima relazione una valutazione del costo del non ampliamento che comprenda i grandi rischi per il paese in caso di proroga dello status quo; accoglie con favore la relazione di primavera della Commissione europea del 16 aprile 2013 e invita la Presidenza irlandese a condurre un'intensa attività diplomatica che ottenga un esito soddisfacente in vista di una decisione del Consiglio di apertura dei negoziati prima della fine di giugno 2013;

3.

sottolinea che le relazioni di buon vicinato sono un pilastro essenziale del processo di adesione UE; plaude al ruolo complessivamente costruttivo svolto dal paese nei rapporti con gli altri paesi dell'allargamento; incoraggia la prosecuzione degli scambi diplomatici che si sono avuti tra Atene, Sofia e Skopje e sottolinea l'importanza che le tutte le parti dimostrino un vero impegno nei confronti di «buone relazioni di vicinato» basate soprattutto sull'amicizia, il rispetto reciproco, un dialogo costruttivo ed un autentico desiderio di risolvere le incomprensioni e superare le ostilità; raccomanda di evitare gesti, dichiarazioni e azioni che potrebbero incidere negativamente sulle relazioni di buon vicinato; si compiace, al riguardo, della prima riunione tenutasi di recente tra i rappresentanti dei governi di Skopje e Sofia sulla possibilità di firmare un accordo di relazioni di buon vicinato fra i due paesi; esorta il Commissario all'allargamento a dedicare speciale attenzione nella sua relazione alla questione delle relazioni di buon vicinato; sollecita inoltre una maggiore collaborazione socioculturale, al fine di rafforzare i legami fra i popoli della regione;

4.

ribadisce la sua posizione secondo cui le questioni bilaterali dovrebbero essere affrontare al più presto nell'ambito del processo di adesione in modo costruttivo e in uno spirito di vicinato, preferibilmente prima dell'avvio dei negoziati di adesione; ribadisce la sua opinione secondo cui non si dovrebbe ricorrere alle questioni bilaterali per ostacolare il processo di adesione all'UE;

5.

insiste sul fatto che tutti i paesi candidati e i paesi potenziali candidati devono ricevere, nel processo di integrazione, un trattamento conforme ai loro meriti;

6.

ritiene fermamente che l'avvio dei negoziati possa essere in sé un «punto di svolta» che fornisce un impulso positivo e costituisce un efficace strumento per favorire le riforme, migliorare la situazione interna, agevolare il dialogo interetnico e promuovere relazioni favorevoli con i vicini;

7.

ritiene che il Dialogo ad alto livello sull'adesione abbia costituito uno strumento importante per sbloccare lo stallo esistente e imprimere un rinnovato dinamismo al processo di adesione all'UE; si compiace dei progressi realizzati in oltre il 75 % dei settori di intervento individuati; ribadisce l'importanza di una piena e irreversibile attuazione; sottolinea che il Dialogo ad alto livello sull'adesione non sostituisce i negoziati; invita il Consiglio a chiedere alla Commissione di avviare al più presto il processo di screening per consentire ulteriori progressi;

8.

accoglie con favore e sostiene pienamente il recente accordo che ha portato allo sblocco dello stallo negli sviluppi politici interni del paese e ritiene che l'attuale accordo consentirà ulteriori progressi verso l'adesione all'UE prima delle discussioni del Consiglio europeo; invita tutte le parti a proseguire il dialogo politico e sottolinea la necessità di un ampio sostegno interpartitico e di un impegno nell'agenda UE; sottolinea che il parlamento nazionale è un'istituzione democratica fondamentale per la discussione e la soluzione delle divergenze politiche e invita tutte le forze politiche del paese ad agire in questo spirito rispettando le procedure e i valori democratici su cui è fondato; sostiene le iniziative che comportino un miglioramento del funzionamento del parlamento, compresa la proposta relativa ad una commissione di inchiesta per stabilire la responsabilità degli eventi del 24 dicembre 2012, avanzare ulteriori raccomandazioni in merito ad un'ampia riforma delle procedure parlamentari su un'autentica base interpartitica, migliorare l'autorità, l'indipendenza e la legittimazione del parlamento e impedire il ripetersi di tali incidenti; invita le autorità a istituire immediatamente detta commissione d'inchiesta affinché essa possa cominciare il suo importante lavoro in vista del ripristino di un normale processo politico nel paese; deplora che anche i giornalisti siano stati espulsi dal parlamento e chiede la ripresa del dialogo tra il governo e l'associazione dei giornalisti in condizioni in cui i giornalisti stessi possano avere fiducia e certezza;

9.

esprime preoccupazione per le tensioni emerse durante l'anno nell'ambito dei rapporti interetnici; ritiene che un dialogo politico rafforzato sia essenziale per proseguire il cammino verso una società pacifica multietnica, multiculturale e multireligiosa ed eliminare il rischio di polarizzazione della società su linee etniche; condanna fermamente tutti gli incidenti e i segnali di intolleranza basati su motivi etnici;

10.

accoglie con favore la relazione del governo sull'attuazione dell'accordo quadro di Ohrid e si attende che la relazione sia presentata pubblicamente al fine di generare un ampio sostegno sociale e politico in merito al futuro multietnico del paese; incoraggia il governo a passare rapidamente alla fase successiva della revisione;

11.

accoglie con favore il programma di decentramento 2011-14 e chiede la piena attuazione della legge sullo sviluppo regionale; incoraggia il governo a proseguire il decentramento fiscale, avendo come obiettivo a medio termine la possibilità per gli enti locali e regionali di spendere il 9 % del PIL; elogia l'opera dell'UNDP e dell'intera comunità dei donatori che lavorano in partenariato con il governo per costruire la capacità del governo locale di garantire la buona governance e pari accesso a tutti i cittadini;

12.

accoglie con favore gli sforzi compiuti dalle autorità per quanto riguarda il processo di rottura con il passato comunista, la divulgazione pubblica dei nomi degli agenti affiliati agli ex servizi segreti iugoslavi e la proroga del periodo di applicabilità della legge sulla lustrazione fino all'adozione della legge sul libero accesso all'informazione pubblica; esorta nel contempo le autorità a recuperare gli archivi dei servizi segreti iugoslavi dalla Serbia e a includere nel processo di lustrazione il personale dei servizi di intelligence e controspionaggio; sollecita un rafforzamento del mandato della commissione per la verifica delle informazioni trasferendo permanentemente tutti i necessari documenti dai servizi di intelligence e controspionaggio nei locali della commissione; sottolinea la necessità di riformare il settore della sicurezza e di rafforzare il controllo parlamentare sui servizi di intelligence e controspionaggio;

13.

ritiene che il miglior modo per creare una società multietnica sia attraverso un dialogo politico rafforzato, una leadership che funga da esempio e dimostri accettazione e tolleranza nei confronti delle altre etnie e un sistema d'istruzione che insegni i valori di una società multietnica; accoglie quindi con favore il progetto educativo multietnico del governo ed invita tutte le scuole a seguire l'esempio degli istituti di Kumanova che stanno cercando di porre fine all'insegnamento separato delle diverse comunità etniche;

14.

incoraggia vivamente le autorità e la società civile ad adottare misure per la riconciliazione storica al fine di superare il divario tra e all'interno dei vari gruppi etnici e nazionali, compresi i cittadini di identità bulgara; ribadisce la sua richiesta di un progresso positivo nelle celebrazioni congiunte di eventi e figure comuni con gli Stati membri UE confinanti; incoraggia i tentativi di istituire commissioni miste di esperti sulla storia e sull'istruzione, al fine di contribuire a un'interpretazione della storia obiettiva e basata sui fatti, rafforzare la cooperazione accademica e promuovere atteggiamenti positivi dei giovani nei confronti dei loro vicini; esorta le autorità ad introdurre materiale educativo scevro da interpretazioni ideologiche della storia e che sia volto a migliorare la comprensione reciproca; rileva con preoccupazione il fenomeno della «antichizzazione»; è convinto che la cultura e l'arte dovrebbero essere utilizzate per avvicinare le persone anziché separarle; esorta il governo a lanciare al pubblico e ai media chiari segnali dai quali emerga che la discriminazione sulla base dell'identità nazionale non è tollerata nel paese, anche in relazione al sistema di giustizia, ai media, alle opportunità occupazionali e sociali; sottolinea l'importanza di tali azioni per l'integrazione delle varie comunità etniche e la stabilità e l'integrazione europea del paese;

15.

accoglie con favore i progressi compiuti nel consolidamento del quadro normativo giudiziario per i minori, comprese le modifiche alla legge sulla giustizia minorile, la creazione di un sistema di monitoraggio e l'elaborazione di una strategia nazionale sulla prevenzione della delinquenza giovanile; osserva con preoccupazione le restanti lacune nella protezione dei minori vittime di reato, in particolare coloro che hanno subito violenze, a causa di risorse insufficienti, della limitata capacità del personale specializzato e dell'assenza di un efficace sistema di risposta a favore delle vittime minorenni; chiede che siano potenziate le risorse finanziarie e umane a disposizione dei centri di assistenza sociale e che siano istituite équipe multidisciplinari in grado di fornire servizi di recupero, riabilitazione e reinserimento per le vittime minorenni;

Relazioni di buon vicinato e questione del nome

16.

continua a deplorare che l'incapacità di risolvere la disputa sul nome abbia bloccato l'adesione del paese all'Unione europea; concorda con il Consiglio europeo sul fatto che la questione del nome deve essere portata senza indugio ad una conclusione definitiva dalle due parti e che deve entrare in vigore la decisione dell'Aia, che è parte del diritto internazionale; sostiene gli sforzi dell'inviato speciale delle Nazioni unite per giungere a una soluzione comunemente accettabile; si compiace della proposta avanzata dal Commissario all'allargamento per quanto riguarda l'incontro trilaterale tra Skopje, Atene e Bruxelles; ritiene che tale iniziativa potrebbe contribuire ad accelerare i negoziati sotto l'egida dell'ONU; si compiace dell'impulso fornito ad un Memorandum di intesa e dei recenti contatti con il Mediatore ONU; invita tutte le parti a cogliere l'occasione per coronare questa azione con successo, avviare un dialogo costruttivo alla ricerca di una soluzione e sbloccare la situazione; ritiene che la leadership del paese e l'Unione europea dovrebbero spiegare alla società i vantaggi dell'eventuale soluzione che sarà adottata prima del referendum sulla questione;

17.

invita nuovamente la Commissione e il Consiglio ad avviare la messa a punto, in accordo con i trattati dell’UE, di un meccanismo di arbitrato generalmente applicabile inteso a risolvere le questioni bilaterali fra i paesi candidati all'adesione e gli Stati membri;

18.

accoglie con favore l'uso del termine «macedone» nella relazione 2012 sui progressi compiuti, nel rispetto delle diverse lingue, identità e culture all'interno del paese e degli Stati membri UE confinanti;

Criteri politici

19.

condivide la valutazione della Commissione secondo la quale il paese continua a soddisfare i criteri politici;

20.

chiede il rafforzamento del ruolo di vigilanza del Parlamento per quanto riguarda il governo e il miglioramento del Codice elettorale nonché l'incremento della trasparenza del finanziamento dei partiti politici; sottolinea al riguardo che le raccomandazioni OSCE/ODIHR formulate dopo le elezioni parlamentari del 2011 sono state attuate solo in parte e invita al riguardo il governo a modificare le leggi al fine di attuare pienamente le raccomandazioni, anche per quanto concerne la revisione e l'aggiornamento delle liste elettorali;

21.

si compiace dei costanti sforzi per far avanzare il quadro legislativo del pubblico impiego e delle procedure amministrative generali, soprattutto per quanto riguarda la legge sui funzionari pubblici e la legge sulle procedure amministrative generali; chiede ulteriori sforzi per assicurare la trasparenza, l'imparzialità e la professionalità della pubblica amministrazione, per garantire assunzioni basate sul merito e rafforzare il controllo finanziario, la programmazione strategica e la gestione delle risorse umane;

22.

chiede che vengano compiuti ulteriori sforzi per garantire l'indipendenza e l'imparzialità del potere giudiziario; giudica importante definire requisiti chiari per la rimozione dall'incarico dei giudici al fine di eliminare i rischi per l'indipendenza della magistratura; si compiace dei progressi realizzati per quanto concerne la riduzione dell'arretrato complessivo in materia giudiziaria, ma caldeggia l'adozione di misure volte a recuperare l'arretrato presso la Corte Suprema e il Tribunale amministrativo; sollecita la progressiva razionalizzazione della rete dei tribunali e il continuo sostegno all'Accademia per i giudici e i pubblici ministeri, alla luce del ruolo fondamentale che essa svolge nel garantire una costante formazione, una progressione di carriera e un'assunzione basata sul merito;

23.

accoglie con favore gli sforzi profusi per accrescere l'efficienza e la trasparenza del sistema giudiziario, in particolare la pubblicazione delle sentenze pronunciate dagli organi giurisdizionali a tutti i livelli sui relativi siti Internet; sottolinea la necessità di mettere a punto un registro relativo all'attuazione di procedimenti giudiziari e condanne, in base al quale si possano misurare i progressi realizzati; chiede l'armonizzazione della giurisprudenza al fine di assicurare la prevedibilità del sistema giudiziario e la fiducia dei cittadini;

24.

sostiene la task force investigativa speciale EULEX e incoraggia il paese a cooperare pienamente con essa, nonché ad assisterla nel suo lavoro;

25.

plaude al rafforzamento del quadro giuridico anti-corruzione, in particolare alle modifiche apportate alla legge sul conflitto di interessi; esprime tuttavia preoccupazione circa il grado di corruzione ancora diffuso nel paese e nell'intera regione; chiede che vengano compiuti maggiori sforzi per attuare le leggi attualmente in vigore e che proseguano quelli volti a ottenere un bilancio positivo per quanto riguarda le condanne in casi di alto profilo; accoglie con favore il programma sostenuto dall'OSCE contro la corruzione, il progetto PrijaviKorupcija.org, il quale permette di segnalare casi di corruzione con un messaggio SMS, e la dichiarazione resa da dieci sindaci in relazione alla tolleranza zero nei confronti della corruzione nei loro comuni;

26.

osserva che, sebbene le condanne per i reati legati alla corruzione siano più severe, i provvedimenti di sequestro e confisca dei beni restano un'eccezione; è del parere che il sequestro e la confisca dei beni costituiscano uno strumento fondamentale nella lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata; invita le autorità del paese ad applicare pienamente le disposizioni del Codice penale in materia di poteri estesi di confisca, arricchimento illecito e responsabilità penale delle persone giuridiche;

27.

encomia le modifiche apportate alla legge sul finanziamento dei partiti politici; osserva in particolare il ruolo fondamentale assunto dall'Ufficio statale per la revisione contabile (URC) nell'ambito del controllo dei finanziamenti politici; invita le autorità del paese a fornire a detto Ufficio i mezzi sufficienti per eseguire un controllo proattivo e meticoloso sui finanziamenti dei partiti e della campagna elettorale nonché per migliorare significativamente la trasparenza della spesa pubblica e del finanziamento dei partiti politici;

28.

osserva che sono in corso le attività per creare la banca dati dei servizi segreti nazionali; incoraggia le autorità a ultimare la gara di appalto e a decidere quanto prima a chi affidare la creazione di tale banca dati, al fine di sostenere appieno la lotta contro la criminalità organizzata, la corruzione, la frode, il riciclaggio di denaro e altri gravi reati, ivi compresi quelli a carattere transfrontaliero;

29.

accoglie con favore la depenalizzazione giuridica della diffamazione e l'approfondimento del dialogo tra governo e giornalisti su questioni relative alla libertà di espressione; invita le autorità a continuare a rafforzare e promuovere la libertà di informazione e il pluralismo dei media, principi che devono essere liberi da ogni forma di influenza politica o finanziaria e applicati in modo rigoroso; esprime tuttavia preoccupazione per il fatto che il paese abbia perso numerose posizioni nell'Indice di Libertà Umana di Reporter senza frontiere e sollecita ulteriori sforzi per rafforzare le norme professionali nel settore giornalistico e del giornalismo d'inchiesta, per promuovere il pluralismo dei media, l'indipendenza del servizio radiotelevisivo pubblico, l'applicazione dei diritti in materia di lavoro dei professionisti nel settore dei media, la trasparenza per quanto riguarda la proprietà dei media, la sostenibilità e la conformità alle norme europee; constata con preoccupazione la diffusa autocensura tra i giornalisti e l'assenza di eventuali organizzazioni di autoregolamentazione nel settore dei media; esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte della pubblicità finanziata con fondi pubblici sia destinata ai mezzi di comunicazione filogovernativi; sostiene gli attivisti dei media sociali che esercitano pressioni contro la censura di Internet;

30.

si dichiara preoccupato per la mancanza di una copertura mediatica analitica e obiettiva nel periodo precedente le elezioni amministrative del marzo 2013, in particolare per quanto riguarda le attività dell'opposizione, la cui copertura durante la campagna elettorale è stata praticamente inesistente, sia nei mezzi di comunicazione statali che in quelli privati; sottolinea che media vigili e professionali sono una condizione sine qua non per l'ulteriore sviluppo di una cultura e di istituzioni democratiche nel paese, così come per il soddisfacimento dei criteri politici;

31.

osserva che la sentenza El-Masri, pronunciata il 13 dicembre 2012 dalla Grande Sezione della Corte europea dei diritti dell'uomo, ha ravvisato molteplici violazioni della Convenzione europea relativamente al sequestro, alla consegna straordinaria e alla tortura del cittadino tedesco Khaled El-Masri, in data 31 dicembre 2003, e alla sua detenzione presso un albergo di Skopje durata 23 giorni, prima di essere trasferito dall'aeroporto della città in Afghanistan; invita il governo a conformarsi senza indugio a tutti gli aspetti della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, fornendo, tra l'altro, scuse ufficiali a El-Masri, pagando il risarcimento imposto dalla Corte e impegnandosi a istituire una commissione internazionale d'inchiesta;

32.

accoglie con favore la nuova legge sulle pari opportunità, la prima strategia quinquennale di inserimento della dimensione di genere nel bilancio, elaborata in collaborazione con UN Women, il finanziamento destinato al piano d'azione per l'inclusione dei rom e il progetto per aiutare questi ultimi a legalizzare le proprie abitazioni; si compiace dell'apertura del nuovo Ufficio di sostegno per la comunità LGBT, esprimendo tuttavia preoccupazione per l'atto di vandalismo commesso a suo danno; incoraggia il governo a proseguire gli sforzi volti a rafforzare le politiche contro la discriminazione, specialmente quelle connesse alla discriminazione basata sull'etnia e sull'identità nazionale;

33.

invita i ministri e i funzionari a condannare pubblicamente la discriminazione contro le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT), a garantire che il previsto Gay Pride o le altre attività organizzate dalla comunità LGBT possano svolgersi in modo sicuro e con successo nonché a impegnarsi a favore della non-discriminazione per tutti i motivi citati nel trattato dell'UE; invita i media ad astenersi dall'utilizzo di una retorica contro le persone LGBT, ivi compresi i discorsi d'odio e l'incitamento all'odio;

34.

è preoccupato per i casi di maltrattamento da parte della polizia; chiede una continua formazione, professionalizzazione e depoliticizzazione del personale di polizia; ritiene che sia necessario un meccanismo di controllo indipendente per gli organismi preposti all'applicazione della legge al fine di combattere l'impunità e assicurare servizi di polizia democratici e responsabili;

35.

sottolinea che il regime di esenzione dall'obbligo del visto concesso ai cittadini del paese e di tutti i paesi dei Balcani occidentali rappresenta un vantaggio molto importante nel processo d'integrazione nell'UE, nonché un incentivo molto forte ad accelerare le riforme nel settore della giustizia e degli affari interni;

36.

invita le autorità ad adottare provvedimenti e a cooperare con gli Stati membri dell'UE per evitare richieste indebite di asilo nell'Unione europea da parte dei cittadini del paese, pur garantendo a tutti i cittadini il diritto di viaggiare in regime di esenzione dal visto ed evitando eventuali discriminazioni o stigmatizzazioni dei rom e delle persone appartenenti a gruppi di minoranze etniche; invita i governi degli Stati membri a non contestare od ostacolare gli spostamenti dei cittadini in regime di esenzione dal visto, ma ad esortare le autorità ad attuare politiche che garantiscano a tutti i cittadini un futuro dignitoso nel loro paese;

37.

continua a nutrire preoccupazione per la scarsa presenza delle donne sul mercato del lavoro, pur accogliendo con favore l'elevato numero di parlamentari donne rispetto a taluni Stati membri dell'UE; invita le autorità a rafforzare i servizi per l'assistenza ai bambini con disabilità, ai bambini di strada, ai bambini che fanno uso di droghe e che sono vittime di violenza domestica, abusi sessuali o della tratta di esseri umani;

38.

plaude ai costanti progressi compiuti dalla Commissione per la protezione contro la discriminazione; chiede che tale Commissione disponga della totalità dell'organico e ritiene che la sua accettazione da parte della Rete europea degli organismi di promozione dell'uguaglianza costituisca un esempio per le altre agenzie e organizzazioni a promuovere l'adesione all'UE attraverso l'integrazione delle stesse nelle pertinenti reti europee;

Società civile

39.

ritiene che lo sviluppo di una cultura politica che tragga vantaggio da una società civile indipendente, pluralista, interetnica, interculturale e imparziale sia fondamentale per promuovere il progresso democratico nel paese e che i risultati conseguiti dalla società civile possano accrescere la possibilità che l'elaborazione delle politiche sia fondata su dati concreti; sottolinea che le organizzazioni della società civile devono diventare più forti oltre che indipendenti dagli interessi politici e intensificare progetti comuni e reciprocamente vantaggiosi con le organizzazioni della società civile di paesi vicini e, più in generale, di tutta l'UE;

40.

si compiace della consultazione che ha avuto luogo con le organizzazioni della società civile in relazione alle modifiche delle leggi in materia di assistenza legale e fondazioni; chiede una piena e tempestiva consultazione della società civile in merito a tutte le iniziative politiche pertinenti, tra cui il Dialogo ad alto livello sull'adesione, e la partecipazione di membri osservatori della società civile, selezionati in modo trasparente, in seno a tutti i pertinenti gruppi di lavoro del governo;

41.

sottolinea il ruolo fondamentale che le organizzazioni della società civile possono svolgere per rendere il processo di adesione all'UE più trasparente, responsabile e inclusivo;

42.

ritiene che lo studio parlamentare sullo strumento di assistenza preadesione (IPA) metta in evidenza la necessità che il governo si impegni a conseguire l'obiettivo di creare un partenariato con la società civile ed istituisca un fondo nazionale per fornire un cofinanziamento che consenta alle organizzazioni della società civile di partecipare appieno ai programmi finanziati dall'UE; invita le organizzazioni della società civile a essere pienamente coinvolte nelle decisioni di programmazione del prossimo IPA;

Questioni economiche

43.

elogia il paese per aver mantenuto la stabilità macroeconomica; rileva, tuttavia, che il debito del settore pubblico è aumentato, la qualità della governance di bilancio è peggiorata e che la recessione economica mondiale ha avuto un effetto negativo sugli investimenti esteri diretti nel paese;

44.

accoglie favorevolmente le misure legislative volte a rafforzare il contesto imprenditoriale come pure l'azione costante finalizzata all'elaborazione di solide strategie macrofinanziarie a medio termine; incoraggia le forze politiche ad avviare un dialogo politico trasparente sulla situazione finanziaria e sugli obblighi di credito del paese;

45.

rileva con preoccupazione che la disoccupazione continua ad essere molto elevata, che quella tra i giovani è tra le più alte a livello mondiale e che i tassi di occupazione femminile restano molto bassi; accoglie con favore il piano d'azione per l'occupazione giovanile sviluppato unitamente al programma «lavoro dignitoso» dell'OIL; invita il governo a migliorare il coordinamento tra gli organismi responsabili dell'applicazione delle norme in materia di lavoro e ad avvalersi della formazione congiunta organizzata dalla Confederazione europea dei sindacati per rafforzare le capacità delle parti sociali di impegnarsi in un dialogo sociale efficace; è del parere che siano necessari ulteriori investimenti per rafforzare la capacità di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione al fine di agevolare la creazione di un'economia basata sulla conoscenza;

46.

si compiace dei progressi compiuti per quanto concerne l'ammodernamento delle reti di trasporto, energia e telecomunicazione, in particolare degli sforzi profusi per completare il Corridoio X (2); accoglie con favore, data l'importanza dei collegamenti ferroviari nel quadro di un sistema di trasporti sostenibili, l'intenzione del governo di ammodernare o costruire collegamenti ferroviari tra Skopje e le capitali dei paesi vicini e chiede che vengano realizzati maggiori progressi, compreso il completamento del finanziamento a favore dei collegamenti ferroviari all'interno Corridoio VIII (3);

47.

sottolinea l'importanza di creare un meccanismo di consultazione fra il governo e le imprese private in sede di adozione delle decisioni sulla lotta alla crisi economica; afferma inoltre che tale meccanismo potrebbe costituire una soluzione alla necessità di adeguare il sistema educativo alle esigenze del mercato, il che potrebbe ridurre la disoccupazione fra i giovani;

48.

prende atto degli sforzi compiuti dal governo per ricostruire le infrastrutture stradali a livello locale nel paese, al fine di potenziare il turismo alternativo e migliorare la vita dei cittadini; incoraggia il paese, a tal riguardo, ad adottare un approccio più dinamico nell'ambito dei progetti di sviluppo regionale nel quadro dell'IPA, il che accrescerà la cooperazione transfrontaliera e i collegamenti tra i paesi della regione;

49.

osserva che occorre compiere notevoli sforzi in campo ambientale e in particolare per quanto concerne la qualità delle acque, la protezione della natura, il controllo dell'inquinamento industriale e la gestione dei rischi; sottolinea che non si può realizzare alcun progresso sostanziale senza un adeguato rafforzamento della capacità amministrativa; invita il governo del paese ad adottare i provvedimenti necessari al riguardo;

50.

ribadisce il potenziale che l'energia rinnovabile rappresenta per il paese e accoglie favorevolmente i progressi compiuti grazie alle 21 nuove concessioni accordate per piccole centrali idroelettriche, a una centrale idroelettrica già funzionante e alla costruzione in corso di un parco eolico; invita il governo a elevare il livello del dibattito pubblico sugli impatti dei cambiamenti climatici, a compiere maggiori sforzi per allineare la legislazione nazionale all'acquis dell'Unione in tale settore e ad attuare la legislazione nazionale, soprattutto in materia di gestione delle acque, controllo dell'inquinamento industriale, protezione della natura e cambiamenti climatici; sottolinea la necessità di rafforzare la capacità amministrativa sia a livello centrale che locale;

51.

incoraggia le autorità a intensificare gli sforzi per introdurre l'e-government nel quadro delle riforme della pubblica amministrazione, volte a fornire ai cittadini e alle imprese servizi efficienti, accessibili e trasparenti;

Cooperazione regionale e internazionale

52.

si compiace del fatto che il paese attualmente presieda il processo di cooperazione per l'Europa sudorientale e vi apporti il proprio contributo, con l'auspicio che ciò corroborerà una forte agenda europea, il buon vicinato e l'integrazione; sottolinea l'importanza che la cooperazione regionale sia in linea con l'agenda e i valori dell'UE e chiede che vengano realizzati ulteriori progressi a tale proposito; ribadisce l'importanza per l'Unione europea di adoperarsi per l'adesione, senza eccezioni, di tutti i paesi della regione;

53.

ritiene che un cambiamento di mentalità, caratterizzato dall'abbandono del concetto di «Balcani occidentali» a favore di quello di «Europa sud-orientale», potrebbe contribuire a questo sforzo;

54.

accoglie con favore la partecipazione del paese alla missione EUFOR Althea e l'accordo affinché il paese partecipi a operazioni PSDC di gestione delle crisi; invita il paese ad allinearsi con la posizione dell'UE sulla Corte penale internazionale;

55.

invita il governo e tutte le organizzazioni competenti ad adoperarsi per soddisfare le condizioni e i criteri per l'esenzione dal visto nell'area Schengen; sottolinea la necessità di garantire che i cittadini siano pienamente informati circa le restrizioni in materia di esenzione dal visto e che non si abusi del regime di esenzione dal visto o della politica di liberalizzazione dei visti; sottolinea che la sospensione dell'esenzione dal visto comporterà conseguenze economiche e sociali negative;

o

o o

56.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al governo e al parlamento del paese.


(1)  Testi approvati, P7_TA(2012)0453.

(2)  Il Corridoio X è uno dei dieci corridoi paneuropei di trasporto che va da Salisburgo (Austria) a Salonicco (Grecia). Il suo ramo D segue il percorso Veles — Prilep — Bitola — Florina — Igoumenitsa (Via Egnatia).

(3)  Il Corridoio VIII è uno dei dieci corridoi paneuropei di trasporto che va da Durazzo (Albania) a Varna (Bulgaria) e attraversa anche Skopje.