RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Valutazione finale del programma comune in materia di domotica per categorie deboli /* COM/2013/0898 final */
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO
EUROPEO E AL CONSIGLIO Valutazione finale del programma comune in
materia di domotica per categorie deboli 1. Introduzione L’Unione europea ha riconosciuto che le
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) sono fondamentali per
rispondere alle sfide e alle opportunità poste dall’invecchiamento della
popolazione. In particolare, la Commissione europea ha trattato la questione
nella sua comunicazione dal titolo “Invecchiare bene nella società dell’informazione”
(2007)[1] e ha messo a disposizione un considerevole sostegno finanziario a
favore della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione in questo campo. La
Commissione ha consolidato l’impegno dell’Unione a favore dell’uso delle TIC
per un invecchiamento attivo e sano nella sua comunicazione “Un’agenda digitale
europea” (2010)[2].
La partecipazione dell’UE al programma comune in materia di domotica per
categorie deboli (Ambient Assisted Living – AAL) rappresenta una delle
pietre angolari di tale impegno. Il programma comune AAL è stato creato nel 2008
da 20 Stati membri dell’UE e 3 paesi associati[3].
L’Unione europea ha deciso di equiparare il sostegno dei paesi partecipanti con
fondi provenienti dal Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico
(7° PQ), conformemente all’articolo 185 del trattato sul funzionamento
dell’Unione europea (TFUE)[4]. Il programma comune AAL è incentrato sulla
ricerca applicata e l’innovazione per la realizzazione di prodotti e servizi
basati sulle TIC destinati a una popolazione che sta invecchiando e che
presentino un tempo di commercializzazione compreso fra due e tre anni. I
principali responsabili del programma sono gli Stati partecipanti, che lo
attuano tramite un’associazione internazionale senza scopo di lucro, l’associazione
AAL, gestita da un’assemblea generale e sostenuta a livello operativo da un’unità
di gestione centrale. All’interno dell’assemblea generale la Commissione ha uno
status di osservatore, può esercitare diritto di veto sul programma di lavoro
annuale ed è altresì parte degli accordi con l’associazione AAL concernenti il
contributo finanziario dell’UE. La decisione del 2008 relativa al contributo
finanziario comunitario al programma comune AAL prevede l’elaborazione di una
valutazione finale del programma entro il 2013. Tale valutazione è stata svolta
da un gruppo di esperti indipendente ad alto livello presieduto dall’ex
commissario europeo per la ricerca Philippe Busquin. Il gruppo ha valutato i risultati conseguiti e
i progressi compiuti nella realizzazione degli obiettivi del programma comune
AAL formulando opportune raccomandazioni strategiche e operative rivolte alla
Commissione e agli Stati membri. La presente relazione analizza le
raccomandazioni principali espresse dal gruppo di esperti e suggerisce alla
Commissione l’azione da intraprendere in collaborazione con le altre
istituzioni dell’UE e i soggetti interessati e in virtù del suo ruolo nel
programma comune AAL. 2. Contesto: la sfida dell’invecchiamento
della popolazione I dati di base sull’invecchiamento della
popolazione europea evidenziano un imminente e consistente cambiamento sociale
ed economico che l’UE non è ancora adeguatamente preparata ad affrontare. Entro
il 2020 si prevede che verranno a mancare almeno due milioni di posti di lavoro
nel settore sanitario e assistenziale se non verranno intraprese le azioni
opportune, con una conseguente percentuale di posti di lavoro richiesti e non
coperti nel settore della sanità in generale pari al 15%[5]. Il rapporto fra gli
ultrasessantacinquenni e il numero delle persone attive (di età compresa fra 15
e 64 anni) subirà un calo passando da 1:4 nel 2008 a 1:3 nel 2020 e a 1:2 nel 2050,
mettendo così a dura prova la solidarietà fra generazioni[6]. Il costo crescente
dell’invecchiamento avrà un impatto significativo sulle finanze pubbliche[7], ma anche sulla
ricchezza privata. Gli ultracinquantenni hanno un considerevole reddito
disponibile e i redditi dei pensionati sono in aumento[8]. D’altro lato, si
registrano consistenti disparità con circa il 19% degli anziani dell’UE a
rischio povertà, una percentuale in rapida crescita in particolare nell’UE-10[9]. La sfida demografica può essere affrontata
solo combinando in modo coerente le politiche sociali, economiche, sanitarie,
di innovazione e digitali[10].
Un’azione immediata potrebbe garantire un beneficio triplice: ·
miglioramento della qualità della vita dei
cittadini; ·
assistenza più sostenibile per la società e ·
nuovi posti di lavoro e attività grazie alla
crescita della cosiddetta “economia degli anziani” (silver economy). Il potenziale di trasformazione delle TIC
favorisce modalità innovative reali di organizzazione dell’assistenza agli
anziani, riducendo la burocrazia, rendendo l’assistenza più efficiente ed
efficace e quindi mettendo a disposizione dei soggetti che la prestano più
tempo da trascorrere con gli anziani affidati alle loro cure. Le TIC possono
altresì migliorare le condizioni lavorative e il benessere di chi presta
assistenza in modo informale, per esempio i familiari. Infine, possono
contribuire a uno stile di vita sano e attivo per gli anziani mediante la gestione
della salute, l’adeguamento del posto di lavoro e una costante partecipazione
attiva degli anziani all’economia e alla società in generale. Un numero
crescente di studi di casi specifici evidenzia che le misure adottate nel
settore dell’assistenza possono generare incrementi di efficienza del 10-30%,
livelli più elevati di soddisfazione degli utenti e una crescita annuale delle
attività economiche di oltre il 10%[11]. La Strategia Europa 2020[12] ha identificato l’invecchiamento
della popolazione come una sfida e un’opportunità di crescita intelligente,
sostenibile e inclusiva al tempo stesso. Le iniziative faro “Un’agenda digitale
europea” e “L’Unione dell’innovazione”[13]
affrontano il tema in questione come una priorità. La prima è incentrata su
servizi, prodotti e processi innovativi basati sulle TIC e soluzioni digitali
mentre le attività del programma comune AAL svolgono un ruolo importante nell’ambito
del partenariato europeo per l’innovazione sull’invecchiamento attivo e in
buona salute (PEI-AHA). 3. Processo di valutazione La valutazione finale riguarda i sei anni di
attività del programma comune AAL, dal 2008 al 2013 e, conformemente al mandato
del gruppo di esperti, valuta: ·
i progressi compiuti verso il raggiungimento degli
obiettivi del programma e le raccomandazioni della valutazione intermedia; ·
i progressi compiuti verso l’eccellenza operativa
del programma e l’efficacia dell’approccio dell’articolo 185 nel settore in
questione. Inoltre, formula raccomandazioni per l’eventuale
seguito da dare al programma comune AAL nell’ambito di Orizzonte 2020. Il gruppo di esperti era composto in modo da
garantire una buona comprensione della tecnologia, dell’economia sanitaria e
delle esigenze degli utenti, esperienza nella valutazione del programma e
continuità con il gruppo di esperti responsabile della valutazione intermedia. I risultati a cui è giunto il gruppo di
esperti si sono basati su un’analisi dell’ampia documentazione di base, oltre
che sull’esame della relazione di valutazione intermedia, di casi specifici,
dati statistici relativi al programma comune AAL e circa 20 interviste con le
parti interessate. La valutazione è stata svolta tra
maggio 2013 e settembre 2013 e la relazione finale[14] è stata pubblicata a ottobre 2013. La valutazione si è svolta parallelamente
all’elaborazione della proposta della Commissione sul seguito da dare al
programma comune AAL con il sostegno finanziario del programma Orizzonte 2020 e
i risultati preliminari sono stati utilizzati nella preparazione della proposta
finale. 4. Risultati della valutazione
e raccomandazioni La relazione finale di valutazione conferma l’elevato
valore aggiunto e i principali risultati conseguiti dal programma comune AAL.
In particolare, il gruppo di esperti conclude che: (1) il programma comune AAL ha
compiuto buoni progressi verso il raggiungimento dei suoi obiettivi e ha
risposto positivamente alle raccomandazioni della valutazione intermedia del
gruppo di esperti guidati dal commissario Kuneva nel 2010; (2) la crescente importanza dell’invecchiamento
della popolazione, che costituisce una sfida condivisa e urgente in tutta
Europa, giustifica chiaramente l’esistenza del programma comune AAL; (3) il programma comune AAL opera
come quadro coerente in grado di offrire un evidente valore aggiunto per l’Europa; (4) l’attività associata di
ricerca, sviluppo e innovazione sta raggiungendo la massa critica; (5) le attività finalizzate a
migliorare le condizioni per la valorizzazione industriale si sono notevolmente
ampliate rispetto alla valutazione intermedia; (6) il programma è adeguatamente
gestito e presenta meccanismi di governance ben funzionanti; (7) i progressi registrati nell’ambito
del programma sono incoraggianti, sebbene debbano ancora delinearsi gli impatti
sociali ed economici su larga scala. Il gruppo di esperti ha inoltre riconosciuto
alcune importanti realizzazioni e risultati preliminari ritenuti indicatori
promettenti del considerevole impatto generale, tra cui: ·
buona partecipazione delle PMI (oltre il 40%); ·
investimenti propri stimati pari a oltre 325
milioni di euro da parte degli operatori del settore (in prevalenza PMI),
sostenuti da investimenti congiunti pari a 150 milioni di euro da parte dell’Unione
europea e a 220 milioni di euro da parte dei paesi partecipanti; ·
l’avvio di circa 130 progetti fino a questo momento,
con una buona partecipazione degli utenti finali; ·
il fatto che circa il 50% dei progetti nell’ambito
dei primi due bandi ha già garantito diritti di proprietà intellettuale
relativamente ai loro risultati; il 25% ha garantito il finanziamento per la
commercializzazione di nuovi prodotti e servizi basati sulle TIC, per esempio
sistemi di allarme, controllo a distanza, sistemi robotici, strumenti di comunicazione
e formazione in un contesto ludico per gli anziani; ·
l’esistenza di numerosi prodotti e servizi
commerciali derivanti direttamente dai primi progetti del programma comune AAL; ·
la creazione di un nuovo “ecosistema” dell’innovazione,
messo in evidenza dai cinque forum AAL organizzati annualmente dal 2009, il cui
numero di partecipanti è passato da 500 a 1 200, parallelamente al
crescente numero di espositori, sponsor commerciali e partner mediatici attivi. Il gruppo di esperti ha formulato una serie di
raccomandazioni laddove sono possibili ulteriori miglioramenti, che comprendono
questioni emerse dalla valutazione intermedia, per esempio l’ulteriore
coinvolgimento degli utenti finali, il maggiore orientamento all’innovazione
sociale e ai servizi, l’ulteriore attenzione ai modelli economici e alla
pianificazione, il migliore scambio di insegnamenti tratti nonché il
rafforzamento del ruolo dell’unità di gestione centrale. Il gruppo di esperti ha altresì accolto con
favore la proposta della Commissione per il seguito da dare al programma comune
AAL nell’ambito di Orizzonte 2020 e formula raccomandazioni in merito al suo
avvio e attuazione per ottimizzarne l’impatto generale. L’elenco dettagliato
delle raccomandazioni del gruppo di esperti è riportato in allegato. La risposta della Commissione alle
raccomandazioni del gruppo di esperti è riportata in sintesi qui di seguito. 4.1. Osservazioni generali La
Commissione giudica favorevolmente la relazione finale di valutazione. Le raccomandazioni si
basano su un’analisi chiara e critica. La Commissione collaborerà con gli Stati
partecipanti e altre parti interessate per rispondere alle raccomandazioni come
indicato di seguito. In particolare, la Commissione intraprenderà azioni volte a
proporre e successivamente attuare il quadro giuridico della proposta del
successivo programma comune a sostegno di una vita attiva e autonoma. La Commissione riconosce il valore del partenariato con gli
Stati membri ai sensi dell’articolo 185 del TFUE, ivi compresi gli impegni inequivocabili
assunti per garantire che il programma comune AAL produca rapidamente risultati
promettenti. Nonostante un inizio difficile in un terreno vergine, il programma
comune AAL ha chiaramente dimostrato la sua pertinenza e ha conseguito o
superato i suoi obiettivi iniziali. È stata creata una nuova comunità, in
rappresentanza della filiera delle organizzazioni di utenti, dell’industria (di
cui oltre il 40% PMI), di fornitori di servizi, investitori e organismi di
ricerca. Sono stati finanziati oltre 130 progetti, che rappresentano
investimenti dell’UE pari a 150 milioni di euro, integrati da considerevoli
investimenti di oltre 220 milioni di euro degli Stati partecipanti e ricorrendo
al cofinanziamento stimato di oltre 250 milioni di euro da parte dei
partecipanti al programma. Il contributo degli Stati partecipanti è notevole,
dal momento che supera il loro impegno giuridicamente obbligatorio di circa il 50%. In termini operativi, il programma comune AAL è
notevolmente migliorato dalla valutazione intermedia, sebbene siano possibili
ulteriori miglioramenti, di fatto necessari per mantenere la pertinenza del
programma, in particolare per le PMI, che richiedono flessibilità per quanto
riguarda il contenuto degli interventi e i termini per l’aggiudicazione dei
contratti e per i pagamenti. 4.2. Raccomandazioni
rivolte agli Stati membri La Commissione concorda con la raccomandazione espressa dal
gruppo di esperti secondo la quale occorre adoperarsi per migliorare
ulteriormente i risultati operativi del programma comune AAL, quale fattore
critico di successo ora che procede a pieno ritmo e ha attirato un ampio gruppo
di parti interessate. Le procedure e i ruoli di governance devono essere
riesaminati in modo critico al fine di individuare eventuali ostacoli e aree
che richiedono semplificazioni e miglioramenti. A tale riguardo, la Commissione
ha già
chiesto nella sua proposta di programma comune AAL che
gli Stati partecipanti fissino obiettivi comuni vincolanti relativi ai tempi
necessari alla firma dei contratti e ai tempi necessari ai pagamenti. La Commissione condivide le raccomandazioni in merito all’orientamento
di futuri inviti a presentare proposte in funzione delle sfide
socio-economiche, alla diffusione di strumenti maggiormente flessibili e
progetti collaborativi che riflettano le dinamiche e gli sviluppi futuri del
mercato nell’ambito interessato dal programma. La Commissione ha già considerato questi aspetti nel
contesto di Orizzonte 2020 e la sua proposta sul seguito da dare al programma
comune AAL include la possibilità di utilizzare ulteriori strumenti quali premi
e sovvenzioni per l’innovazione onde consentire un rapido intervento, se del
caso. La Commissione concorda altresì con la raccomandazione
secondo la quale il programma deve essere ulteriormente orientato alla
valorizzazione e con la proposta di applicare indicatori più solidi e un
monitoraggio sistematico per fornire una visione più chiara dell’impatto del
progetto, guidandone pertanto l’attuazione futura. Tali
indicatori saranno previsti in accordi futuri tra la Commissione e l’associazione
AAL. Il gruppo di esperti raccomanda altresì che, oltre a una
buona partecipazione quantitativa degli utenti, è opportuno migliorare anche la
qualità della partecipazione (da parte degli utenti e degli attori sul
versante della domanda, quali fornitori di servizi e compagnie di
assicurazione) nel programma di follow-up per garantirne la diffusione su un’area
geografica più ampia e il mantenimento per tutto il ciclo di vita del progetto. La Commissione condivide l’impostazione indicata e ha
introdotto un obbligo in base al quale gli Stati partecipanti devono mirare a
sostenere la partecipazione delle organizzazioni di utenti e sul versante della
domanda nell’ambito di programmi nazionali di finanziamento del programma
comune AAL. La Commissione concorda altresì con la raccomandazione del
gruppo di esperti secondo la quale occorre ulteriormente rafforzare le attività
di comunicazione e di creazione di comunità, che costituiscono un patrimonio
fondamentale del programma. Questo aspetto troverà
riscontro nelle future misure di sostegno e nel mandato dell’associazione AAL. Le suddette raccomandazioni sono inoltre formulate nella
proposta volta ad ampliare l’ambito di applicazione del programma comune AAL2 a
un invecchiamento attivo e sano e lo stretto legame pianificato (ed esistente)
tra la comunità AAL e la relativa comunità del partenariato PEI-AHA. 4.3. Raccomandazioni
rivolte alla Commissione Si raccomanda alla Commissione di contribuire a rafforzare
ulteriormente la coerenza e le sinergie tra attività di ricerca, innovazione e diffusione
connesse alle TIC per l’invecchiamento attivo e sano. La raccomandazione è
stata accolta favorevolmente e sono state già adottate diverse misure in tal
senso. La proposta del programma quadro di ricerca e innovazione
Orizzonte 2020 considera già il programma comune AAL2 complementare a progetti
pilota di ricerca e sviluppo per il lavoro e l’innovazione in materia a più
lungo termine, nell’ambito della prima sfida della società (Salute, cambiamento
demografico e benessere). Nell’ambito di Orizzonte 2020, il programma comune
AAL affronterà il tema della ricerca e dell’innovazione orientate al mercato e
intenderà tradurre i risultati della ricerca a monte in prodotti e servizi basati
sulle TIC emergenti sul mercato in risposta alle esigenze degli utenti. A sua
volta, sarà integrato dall’iniziativa di programmazione congiunta, dal titolo “Vivere
di più, vivere meglio”, che sarà incentrata sulla nuova attività di ricerca
multidisciplinare sul cambiamento demografico in risposta alle esigenze
politiche. La Commissione garantirà inoltre la complementarità con la
comunità della conoscenza e dell’innovazione sull’invecchiamento in buona
salute, prevista dall’Istituto europeo di tecnologia. Infine, il PEI-AHA ha stabilito le priorità fondamentali
per l’innovazione e affronterà una serie di fattori che ostacolano l’immissione
sul mercato più rapida e su scala adeguata di soluzioni innovative per l’invecchiamento
attivo e sano. Saranno create forti sinergie con l’ampliamento dell’ambito di
applicazione del programma comune AAL in linea con quelle del PEI-AHA. 5. Conclusioni La Commissione giudica con favore la relazione
finale di valutazione del programma comune AAL, che documenta l’impatto positivo
della collaborazione tra l’UE e gli Stati partecipanti. Gli insegnamenti tratti
dai risultati e dalle raccomandazioni della relazione devono far sì che il
seguito del programma comune AAL nell’ambito di Orizzonte 2020 abbia un impatto
ancora maggiore e generi sinergie più efficaci tra un ventaglio di iniziative
connesse a livello UE e nazionale. Tutti gli Stati membri devono pertanto
prendere in considerazione la partecipazione all’AAL2, il che rafforzerebbe
ulteriormente l’integrazione europea nel settore in questione. Il programma comune AAL rappresenta un esempio
positivo della strategia Europa 2020 in azione, in cui le TIC e l’innovazione
in senso lato consentono all’Europa di affrontare un’importante sfida della
società e allo stesso tempo generano nuove e significative opportunità di
crescita per l’industria e posti di lavoro estremamente necessari. Il Parlamento
europeo e il Consiglio sono invitati a trasmettere il loro parere sull’analisi
e le raccomandazioni della relazione nonché a sostenere l’attuazione dell’azione
proposta. [1] COM(2007) 332 definitivo, 14 giugno 2007. [2] COM(2010) 245 definitivo/2, 19 maggio 2010. [3] Belgio, Danimarca, Germania, Irlanda, Grecia, Spagna,
Francia, Italia, Cipro, Lussemburgo, Ungheria, Paesi Bassi, Austria, Polonia,
Portogallo, Romania, Slovenia, Finlandia, Svezia e Regno Unito (gli Stati
membri partecipanti), congiuntamente a Israele, Norvegia e Svizzera. [4] Decisione n. 742/2008/CE del 9.7.2008. [5] Stime preliminari della Commissione europea in base a
dati EUROSTAT e OCSE. [6] SEC(2008) 2911. [7] COM(2009) 545, 17 settembre 2009. [8] Rete di regioni europee Silver Economy Network. [9] Relazione congiunta intermedia CPE-CPS in materia di
pensioni del 28 maggio 2010. [10] COM(2006) 571, COM(2009) 180, relazione 2009 sull’invecchiamento
demografico - serie “European Economy”. [11] Valutazione d’impatto ex ante della Commissione europea
della proposta di programma comune a sostegno di una vita attiva e autonoma,
SWD/2013/0251, 9 novembre 2012. http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=SWD:2013:0251:FIN:EN:PDF. [12] COM(2010) 2020, 3 marzo 2010. [13] COM(2010) 1161, 6 ottobre 2010. [14] https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/second-interim-evaluation-artemis-and-eniac-joint-technology-initiatives.