52013DC0897

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Valutazione del Quadro europeo delle qualifiche Attuazione della raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente /* COM/2013/0897 final */


1.           Introduzione

Il Quadro europeo delle qualifiche (EQF)[1] promuove l'apprendimento permanente e migliora la mobilità di studenti e lavoratori, l'occupabilità e l'integrazione sociale attraverso la creazione di un quadro europeo di riferimento per i sistemi di qualifiche. L'EQF agevola il raffronto e il riconoscimento delle qualifiche di milioni di laureati alla ricerca di ulteriori opportunità di apprendimento o che fanno il loro ingresso sul mercato del lavoro in Europa ogni anno. Ad esempio, nel 2012, la Repubblica ceca ha conferito 900 tipi di qualifiche professionali a quasi 150 000 studenti. Nello stesso anno, sono stati conferiti nel Regno Unito circa 69 000 tipi di qualifiche regolamentate a circa 16,8 milioni di studenti.

L'EQF rappresenta un nuovo approccio alla cooperazione europea in materia di qualifiche e introduce otto livelli di riferimento, descritti in termini di risultati di apprendimento, che coprono tutte le forme e i livelli di qualifiche. Questa attenzione ai risultati di apprendimento mette lo studente al centro e assume un ruolo importante al momento di raffrontare e riconoscere le qualifiche di paesi e contesti di apprendimento diversi.

La Commissione ha sempre sottolineato l'importanza di sostenere la comparabilità delle abilità e delle qualifiche in tutta l'UE, in particolare alla luce degli elevati livelli di disoccupazione odierni, in quanto ciò permette a studenti e lavoratori di muoversi con maggiore facilità tra paesi e occupazioni. Permettere a studenti e lavoratori di presentare le abilità e le qualifiche acquisite in contesti di apprendimento formali, non formali o informali è particolarmente importante nell'ambito delle iniziative faro della strategia Europa 2020 "Gioventù in movimento", "Agenda per nuove competenze e per l'occupazione" e "Agenda digitale", nonché del pacchetto per l'occupazione "Verso una ripresa fonte di occupazione" e della raccomandazione del Consiglio sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale. Al fine di sostenere questo lavoro e di garantire che abilità e qualifiche possano essere facilmente riconosciute a livello transfrontaliero, la Commissione ha annunciato la sua intenzione di creare uno "spazio europeo delle abilità e delle qualifiche", come parte della sua iniziativa "Ripensare l'istruzione"[2].

L'EQF sta stimolando i governi nazionali a rendere il riconoscimento delle qualifiche più semplice e trasparente: 36 paesi partecipano volontariamente all'EQF (28 Stati membri dell'UE e cinque paesi candidati, oltre a Liechtenstein, Norvegia e Svizzera).

La presente relazione presenta l'esperienza acquisita sinora in ambito EQF e discute le possibili implicazioni per il futuro. Valuta se la raccomandazione nella sua forma attuale possa far fronte alle nuove sfide derivanti dai rapidi cambiamenti socio-economici e tecnologici e se promuova l'apprendimento flessibile. La presente valutazione giunge in un momento particolarmente significativo, per affrontare l'elevato tasso di disoccupazione e il crescente numero di opportunità di apprendimento e di qualifiche disponibili. Tra le sfide figurano il numero crescente di qualifiche offerte da fornitori privati, l'esistenza di più qualifiche internazionali e la recente comparsa di corsi online aperti e di massa (MOOC), che possono potenzialmente raggiungere molti studenti. Questa valutazione, unitamente alle valutazioni Europass ed EQAVET e alla relazione sui progressi in materia di garanzia della qualità nell'istruzione superiore, contribuirà a identificare le sfide e i possibili miglioramenti per lo spazio europeo delle abilità e delle qualifiche.

             

2.           Risultati e impatto

2.1. Caratteristiche principali dell'EQF

I seguenti elementi costituiscono la base dell'EQF:

• otto livelli di riferimento europei definiti in termini di risultati di apprendimento e in grado di includere tutti i tipi e i livelli di qualifiche in tutta Europa. I livelli EQF 5, 6, 7 e 8 sono compatibili con i descrittori delle qualifiche di ciclo breve e i tre cicli del quadro dei titoli accademici dell'area europea dell'istruzione superiore (QF - EHEA)[3];

• approccio basato sui risultati dell'apprendimento. I descrittori dei livelli sono espressi in termini di conoscenze, abilità e competenze e non sono collegati a elementi del contesto di apprendimento, quali la durata dell'apprendimento o il luogo in cui avviene;

• principi comuni di garanzia della qualità nell'istruzione superiore e nell'istruzione e formazione professionale nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche.

È stato creato un gruppo consultivo dell'EQF e sono stati istituiti negli Stati membri punti nazionali di coordinamento per attuare l'EQF.

Il gruppo consultivo garantisce la coerenza complessiva e promuove la trasparenza del processo volto a correlare i sistemi di qualifica e l'EQF. Con l'obiettivo di sostenere il processo di riferimento, nel 2009 il gruppo consultivo dell'EQF ha adottato dieci criteri e procedure per correlare i livelli nazionali delle qualifiche all'EQF[4]. Essi hanno contribuito a creare un approccio comune per la presentazione dei risultati della correlazione alle parti interessate. Tutti i paesi utilizzano questi criteri per strutturare i propri rapporti nazionali di referenziazione all'EQF. Alcuni criteri (in particolare i criteri 3 e 4) potrebbero essere interpretati in vari modi e hanno bisogno di ulteriori chiarimenti al fine di garantire la coerenza complessiva del processo di riferimento.

I punti nazionali di coordinamento sostengono e, in collaborazione con altre autorità nazionali competenti, orientano la relazione tra sistemi nazionali delle qualifiche e EQF e ne promuovono la qualità e la trasparenza.

2.2. Accelerare l'attuazione: è necessario agire con urgenza

La raccomandazione prevede due scadenze:

• 2010: gli Stati membri dovrebbero rapportare i loro sistemi nazionali delle qualifiche al Quadro europeo delle qualifiche, in particolare collegando i livelli delle qualifiche nazionali ai livelli dell'EQF e, ove necessario, sviluppando quadri nazionali delle qualifiche (QNQ);

• 2012: tutti i nuovi certificati di qualifica, i diplomi e i documenti Europass rilasciati dalle autorità competenti devono contenere un chiaro riferimento al livello appropriato del Quadro europeo delle qualifiche.

La tappa del 2010

Entro il 2010 quattro Stati membri avevano rapportato i loro sistemi nazionali delle qualifiche all'EQF e tre di loro disponevano già di un quadro nazionale delle qualifiche nel 2008.

Entro giugno 2013, venti Stati membri avevano presentato i loro rapporti nazionali di referenziazione all'EQF. I restanti paesi (otto Stati membri, quattro paesi candidati e la Norvegia) prevedono di portare a termine il loro processo di riferimento nel 2013-14.

Entro la fine del 2010 || FR, IE, MT, UK

2011 || BE-vl, CZ, DK, EE, LT, LV, NL, PT

2012 || AT, DE, HR, LU

2013 || BG, IT, PL, SI

Processo di riferimento da effettuare || Stati membri: BE-fr, BE-de, EL, ES, FI, HU, KY, RO, SE, SK, Paesi candidati: IS, ME, MK, TK Paese SEE: NO

Tabella 1 — Panoramica dell'attuazione della prima tappa della raccomandazione dell'EQF, settembre 2013

Ciò dimostra che la raccomandazione genera riforme - per esempio lo sviluppo di quadri nazionali delle qualifiche completi basati sui risultati di apprendimento - che richiedono un notevole impegno politico e tecnico da parte di una varietà di soggetti interessati. Tali sviluppi richiedono tempo e pertanto, nonostante il forte impegno nazionale nei confronti dell'EQF, emergono ritardi nella sua attuazione. Per evitarne di ulteriori, tutti i paesi dovrebbero concludere i loro processi di riferimento entro la fine del 2014 e attuare la raccomandazione più rapidamente. La Commissione rafforzerà il suo monitoraggio dell'attuazione dell'EQF a livello nazionale, se necessario mediante scambi bilaterali, per aiutare i singoli paesi a superare le sfide specifiche.

Va notato che un rapporto di referenziazione rappresenta un'istantanea del sistema delle qualifiche di un paese, mentre la correlazione è un processo continuo di riflessione sui cambiamenti ai sistemi di qualifiche. Pertanto, i paesi dovrebbero rivedere regolarmente i loro rapporti di referenziazione e informare il gruppo consultivo su eventuali cambiamenti e su come hanno risposto alle osservazioni delle parti interessate. Il gruppo consultivo dovrebbe fissare criteri e procedure per monitorare gli sviluppi dei sistemi nazionali delle qualifiche e il loro impatto sul processo di riferimento.

La tappa del 2012

La seconda tappa ha il vantaggio di avvicinare direttamente l'EQF a studenti, lavoratori, istituti di istruzione e formazione nonché datori di lavoro. L'inclusione dei livelli dell'EQF nelle qualifiche e nei supplementi costituisce un importante passo per agevolare il confronto delle qualifiche tra paesi.

La mancata realizzazione della fase relativa al processo di riferimento ha causato notevoli ritardi nel portare a termine questa seconda tappa. Solo un paese ha incluso i livelli dell'EQF nei suoi supplementi Europass entro il 2012 e due paesi hanno incluso i livelli dell'EQF nelle loro banche dati sulle qualifiche. Entro settembre 2013, tre paesi avevano rilasciato titoli che facevano riferimento a un livello dell'EQF e cinque paesi avevano iniziato a includerli nei loro supplementi Europass. Altri sei paesi prevedono di iniziare a farlo nel 2013-14.

|| Fine 2012 ||  Sett. 2013

Livello dell'EQF incluso in nuovi certificati e diplomi || ||  CZ, DK, LT

Livello dell'EQF incluso nei supplementi Europass – supplemento al diploma (ds) e/o supplemento al certificato (cs) || FR (cs) ||  CZ (cs), DK (ds), EE (ds), IE (ds)

Livello dell'EQF incluso nella banche dati delle qualifiche nazionali || FR, UK ||  CZ, DK

Tabella 2: Sintesi dell'attuazione della seconda tappa della raccomandazione EQF

Portare a termine la seconda tappa è ormai urgente. Includendo il livello dell'EQF e descrivendo con chiarezza i risultati di apprendimento acquisiti viene offerto alle persone un potente strumento che gli consente di fornire in modo migliore informazioni relative al livello e alla varietà delle loro abilità e qualifiche. Ciò è particolarmente importante in tempi di crisi. È ora estremamente importante intensificare i lavori a livello nazionale per garantire che entro la fine del 2014 almeno un quarto di tutti i titoli rilasciati in Europa includa un riferimento all'EQF.

I paesi affrontano la seconda tappa in diversi modi. La maggior parte delle autorità nazionali sta valutando soluzioni tecniche da utilizzare sistematicamente a livello nazionale. Altre lasciano alle istituzioni che rilasciano i titoli la possibilità di decidere se e come includere i livelli dell'EQF in certificati, diplomi, supplementi Europass e banche dati delle qualifiche. Nel complesso, i paesi concordano sul fatto che sia necessario un approccio comune a livello dell'UE per garantire lo stesso livello di trasparenza a tutti gli studenti e lavoratori. È compito del gruppo consultivo sviluppare un approccio comune di questo tipo.

2.3 Un sistema coerente

La struttura a otto livelli dell'EQF è applicabile ai sistemi nazionali delle qualifiche e alle esigenze dei soggetti interessati. La maggior parte dei paesi ha o sviluppa quadri nazionali delle qualifiche completi, che coprono tutti i tipi e livelli di qualifiche nei sistemi di istruzione e formazione formali. Il numero dei livelli di QNQ dipende dalle esigenze nazionali.

I principi e l'architettura generale del Quadro europeo delle qualifiche - la definizione di "qualifica" e i livelli basati sui risultati di apprendimento - rendono più facile comparare tra loro le qualifiche. Tuttavia, dovrebbero essere prese in considerazione per futuri miglioramenti alcune questioni sostanziali.

Mentre l'EQF mira a costituire un punto di riferimento per tutte le qualifiche in Europa, indipendentemente da quale organismo le rilasci, la maggior parte dei QNQ è limitata alle qualifiche rilasciate da istituti di istruzione e formazione pubblici. Solo pochi QNQ coprono titoli rilasciati al di fuori dei sistemi formali, per esempio nel settore privato, che sono spesso importanti sul mercato del lavoro. Una sfida fondamentale è quella di garantire che tutte le qualifiche contenute nei quadri nazionali delle qualifiche, comprese quelle acquisite attraverso l'apprendimento non formale e informale, siano affidabili e soddisfino i requisiti di base in materia di qualità. Il gruppo consultivo deve fornire indicazioni su criteri comuni da prendere in considerazione per l'inclusione delle qualifiche nei QNQ. Le caratteristiche attuali dell'EQF potrebbero non essere adatte ai nuovi sviluppi. Vengono sempre più impiegate nuove pratiche come l'apprendimento misto. I corsi online aperti e di massa rappresentano uno sviluppo recente nell'istruzione a distanza e permettono di organizzare occasioni di apprendimento attraverso le frontiere e i fusi orari, in ogni luogo collegato a Internet.

Le qualifiche sono altresì conferite da organismi internazionali e imprese multinazionali di diversi paesi in Europa e oltre. Alcuni paesi le hanno incluse nei loro quadri nazionali delle qualifiche, ma non sempre con lo stesso livello dell'EQF. Queste questioni richiedono da parte di tutti i paesi un approccio coerente nel collegamento all'EQF per evitare confusione ai datori di lavoro e ai titolari stessi delle qualifiche.

I descrittori dei livelli EQF per "conoscenza" e "abilità" corrispondono ai descrittori nazionali. Tuttavia, il descrittore "competenza" è più problematico, in quanto il descrittore incluso nell'allegato II non è del tutto coerente con la definizione di "competenza" di cui all'allegato I. Il descrittore "competenza" dovrebbe quindi essere chiarito. I principi comuni in materia di garanzia della qualità hanno aiutato i paesi a superare il processo di riferimento. Anche se destinati ad affrontare solo l'istruzione e la formazione professionale e le qualifiche dell'istruzione superiore, essi sono ovviamente rilevanti anche per altre qualifiche. Dovrebbe essere reso esplicito il loro potenziale di fornire orientamenti per tutti i livelli e tipi di qualifiche. Alcune questioni discusse più approfonditamente a livello europeo sono connesse alle qualifiche del livello 2-3 dell'EQF – lasciando da parte le qualifiche relative all'istruzione obbligatoria e quelle del livello 3-5 dell'EQF – compresi i diplomi che permettono di accedere all'istruzione superiore e a titoli di maestro artigiano.

Conformemente alla Convenzione di Lisbona sul riconoscimento delle qualifiche, i diplomi scolastici sono sostanzialmente equivalenti e danno accesso all'istruzione superiore in Europa e oltre. Nel correlare queste qualifiche ai diversi livelli dell'EQF emergono differenze nel livello dei risultati di apprendimento raggiunti, che possono costituire ostacoli alla mobilità dei diplomati che intendono accedere all'istruzione superiore in un altro paese.

In alcuni casi, le qualifiche nazionali con lo stesso nome/titolo si differenziano per contenuto e complessità. In altri casi, i paesi hanno diverse interpretazioni su come adattare al meglio i risultati di apprendimento al livello dell'EQF. Queste differenze, anche se legittime, non saranno comprese dalle persone, per le quali la qualifica continua ad avere un titolo simile e dovrebbe quindi rappresentare una qualifica analoga. Lo scambio di informazioni e l'elaborazione di orientamenti a livello europeo dovrebbe continuare ad avere come obiettivo quello di rendere le decisioni in materia di correlazione comprensibili e affidabili.

L'EQF è concepito in maniera del tutto compatibile con il quadro dei titoli accademici dell'area europea dell'istruzione superiore (QF-EHEA). È assicurata la coerenza nell'attuazione, in particolare perché il Consiglio d'Europa partecipa alle riunioni del gruppo consultivo e dei punti nazionali di coordinamento e la Commissione partecipa alle riunioni del QF-EHEA. Questa coerenza ha permesso alla maggior parte dei paesi di effettuare il loro collegamento all'EQF e l'autocertificazione QF-EHEA in un solo processo nonché di presentare un rapporto unico con i criteri di entrambi i processi. Anche diversi paesi del processo di Bologna non-EQF hanno sviluppato quadri nazionali delle qualifiche per l'apprendimento permanente basati sui risultati di apprendimento. Sarebbe utile valutare i punti di vista dei paesi sul valore aggiunto di due quadri generali delle qualifiche europei.

2.4 L'EQF come strumento centrale per riconoscere le qualifiche e assicurare la trasparenza

L'EQF si riferisce a tutti i livelli e tipi di qualifiche. La coerenza tra l'EQF e le altre politiche e strumenti europei[5] finalizzati a migliorare la trasparenza delle abilità e delle qualifiche (come il QF-EHEA, Europass, il sistema ECTS, ECVET, la direttiva 2005/36, ESCO, la convalida dell'apprendimento informale e non formale) nonché i quadri e i principi di garanzia della qualità (EQAVET e ESG) è fondamentale per la loro efficacia e il loro impatto. Tutti questi strumenti agevolano la libera circolazione delle persone e promuovono l'apprendimento permanente e alcuni di loro condividono l'approccio basato sui risultati dell'apprendimento.

L'EQF e i sistemi europei di trasferimento e accumulo dei crediti, vale a dire l'ECTS e l'ECVET, sono coerenti nei loro principi fondamentali, ma non ancora pienamente allineati nella loro attuazione pratica. L'ECTS è utilizzato in circa il 75 % dei corsi di istruzione superiore. Mentre la maggior parte dei programmi è ora descritta in termini di risultati di apprendimento previsti, la sfida è quella di estendere i risultati dell'apprendimento alla progettazione e valutazione dei programmi. La revisione in corso della guida ECTS fornirà ulteriori orientamenti a livello europeo. L'ECVET è completamente basato sui risultati di apprendimento, ma si trova in una fase iniziale di attuazione.

I principi comuni dell'EQF sulla garanzia della qualità sono ampiamente compatibili con gli standard e le linee guida europee (ESG) e con l'EQAVET. Tuttavia, i principi di tutti e tre gli strumenti si riferiscono alla garanzia della qualità nell'istruzione e nella formazione solo in generale e non forniscono indicazioni specifiche per garantire la qualità dell'approccio basato sui risultati dell'apprendimento, delle qualifiche e dei quadri delle qualifiche. Le valutazioni in corso dell'EQF, dell'EQAVET e la revisione dell'ESG dovrebbero essere utilizzate per identificare dove è possibile ottenere ulteriori sinergie tra i quadri europei delle qualifiche e i sistemi di garanzia della qualità.

L'EQF è coerente con la Convenzione di Lisbona sul riconoscimento[6], che facilita il riconoscimento delle qualifiche ottenute nell'istruzione superiore e l'accesso a quest'ultima in Europa. Il testo integrativo della convenzione, adottato nel giugno 2013 e relativo all'uso dei quadri delle qualifiche nel riconoscimento di qualifiche straniere, incoraggia legami più stretti tra i quadri delle qualifiche e il riconoscimento delle stesse per ulteriori scopi di apprendimento. Tuttavia, le pratiche di riconoscimento a livello istituzionale raramente tengono conto dei quadri delle qualifiche e della maggiore trasparenza creata dai quadri europei.

La coerenza con la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali è inferiore. La direttiva opera con cinque livelli e criteri iniziali quali la durata del corso per riconoscere le qualifiche sul mercato del lavoro, mentre l'EQF vanta otto livelli basati sui risultati di apprendimento. Ciò ha causato incertezza tra le parti interessate. Pertanto, la nuova direttiva[7] prevede sinergie con l'EQF. Mantiene il sistema iniziale a cinque livelli, ma rende possibile impostare "quadri comuni di formazione" che consentano ai paesi di concordare livelli minimi di conoscenze, abilità e competenze legate ai livelli dell'EQF. Sulla base di questo, i paesi saranno in grado di riconoscere automaticamente le qualifiche professionali.

La raccomandazione prevede uno stretto legame con Europass. I supplementi Europass dovrebbero fare riferimento al livello EQF corrispondente, ma questo avviene raramente a causa della limitata attuazione della seconda tappa dell'EQF.

Infine, esistono stretti legami tra lo sviluppo della classificazione multilingue europea delle abilità, competenze, qualifiche e professioni (ESCO) e l'EQF. Le qualifiche legate all'EQF saranno indirettamente incluse nella classificazione ESCO. Ciò avverrà attraverso il portale dell'EQF, che si collegherà alle banche dati nazionali delle qualifiche. Le qualifiche internazionali non incluse nei quadri nazionali delle qualifiche saranno direttamente incluse nell'ESCO. L'approccio basato sui risultati dell'apprendimento utilizzato nell'ambito dell'EQF e dell'ESCO deve essere coordinato.

2.5 Governance

L'EQF è governato dal gruppo consultivo e dai punti nazionali di coordinamento ( sezione 2.1).

Il gruppo consultivo è composto da rappresentanti di:

· 36 paesi (28 Stati membri, cinque paesi candidati, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera);

· parti sociali europee (CES, BusinessEurope, UAEPME, CEEP);

· organizzazioni ombrello europee che rilasciano titoli (Eurochambres, EUCIS-LLL, EUA);

· altri soggetti interessati (servizi pubblici dell'occupazione, Unione degli studenti europei, Centro europeo del volontariato, Forum europeo della gioventù).

Il Consiglio d'Europa partecipa al gruppo consultivo per garantire la coerenza tra EQF e QF-EHEA.

Il Cedefop e la Fondazione europea per la formazione sostengono il gruppo consultivo.

Quest'ultimo fornisce una guida efficace per i processi nazionali di riferimento e crea fiducia e comprensione tra i paesi partecipanti. Il suo mandato è stato esteso nel 2012 per monitorare l'attuazione della raccomandazione del Consiglio sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale[8]. Questa mira a rafforzare ulteriormente i legami tra i quadri delle qualifiche e le modalità di convalida, che devono ancora essere sviluppati nella maggior parte dei paesi.

I punti nazionali di coordinamento sono stati istituiti in 36 paesi. Si trovano in vari contesti istituzionali, tra cui ministeri, agenzie nazionali, autorità nazionali per le qualifiche, istituti di ricerca e centri di informazione educativi. La loro efficacia dipende in gran parte da quanto strettamente sono legati alla governance nazionale del processo QNQ/EQF. I punti nazionali di coordinamento concentrano la maggior parte delle loro attività sulla comunicazione con i soggetti interessati, ma incontrano difficoltà nel mantenere i contatti con le parti sociali e non hanno esperienza nella comunicazione con il pubblico più vasto. Le autorità nazionali dovrebbero valutare come i punti nazionali di coordinamento potrebbero comunicare meglio con una varietà di soggetti interessati e mettere in atto strategie di comunicazione.

Sebbene i punti nazionali di coordinamento abbiano utilizzato solo il 75 % del loro bilancio a disposizione negli ultimi tre anni a causa di iniziali difficoltà organizzative e di modifiche ai calendari per la correlazione, le loro attività sono state considerate fondamentali per l'attuazione dell'EQF a livello nazionale.

Il portale EQF offre informazioni sull'EQF e i risultati dei processi nazionali di riferimento. Esso consente di confrontare i livelli delle qualifiche nazionali rispetto all'EQF e fare ricerche sulle qualifiche. La funzione di confronto mostra informazioni relative a nove dei 20 paesi che hanno fatto rapportato i loro sistemi all'EQF. La ricerca di singole qualifiche sarà possibile solo verso la fine del 2013. Il fatto che non esistano ancora banche dati nazionali delle qualifiche in tutti i paesi e che quelle esistenti non coprano tutte le qualifiche dei QNQ costituisce una sfida. Il portale ha bisogno della partecipazione di una maggioranza critica di paesi, in modo che il suo potenziale possa essere pienamente realizzato.

2.6 Impatto e sostenibilità

Anche se non esistono statistiche relative all'impatto del Quadro europeo delle qualifiche sull'apprendimento permanente e la mobilità e la sua attuazione è in una fase iniziale, il passaggio a all'approccio basato sui risultati dell'apprendimento costituisce un risultato importante. Ha aperto la strada per percorsi di apprendimento più flessibili e per la convalida dell'apprendimento non formale e informale.

L'EQF ha avuto un impatto al di là dei 36 paesi partecipanti. Diversi paesi partner dell'UE hanno adottato concetti dell'EQF per i loro sviluppi nazionali e regionali e i paesi di altre regioni del mondo sono alla ricerca di un dialogo sul tema.

Considerato il livello di impegno politico rispetto all'EQF, lo strumento di riferimento comune sarebbe sostenibile senza il sostegno finanziario europeo, ma le parti interessate ritengono che sia necessario un forte coordinamento a livello di UE per un'attuazione coerente e trasparente.

3.           Conclusioni

I risultati confermano che l'EQF è ampiamente accettato come punto di riferimento per lo sviluppo di quadri delle qualifiche, per l'attuazione dell'approccio basato sui risultati dell'apprendimento e il miglioramento della trasparenza e del riconoscimento di abilità e competenze. Potrebbe essere centrale in un futuro spazio europeo delle abilità e delle qualifiche. Tuttavia, i ritardi registrati nell'attuazione gli hanno fatto assumere un carattere di urgenza. L'UE dovrebbe permettere a studenti e lavoratori di rendere le proprie abilità più visibili, indipendentemente da dove siano state acquisite. Deve inoltre garantire all'EQF la piena operatività il più presto possibile.

Sulla base dei risultati della valutazione, la Commissione propone di considerare le seguenti misure per migliorare la pertinenza, l'efficacia e l'impatto dell'EQF.

Accelerare la correlazione all'EQF e sviluppare quadri nazionali delle qualifiche

Tutti i paesi dovrebbero sviluppare forti quadri nazionali delle qualifiche che siano compresi e utilizzati dai soggetti interessati. Essi dovrebbero basarsi sulle consultazioni nazionali, creare un ampio consenso su come i livelli delle qualifiche nazionali si rapportano all'EQF e lavorare per concludere il loro primo rapporto di referenziazione entro il 2014.

Rafforzare il ruolo e l'impatto dei quadri delle qualifiche basati sui risultati dell'apprendimento a livello nazionale ed europeo

I governi dovrebbero impegnarsi a utilizzare l'approccio basato sui risultati dell'apprendimento in tutti i sotto-sistemi in materia di istruzione e formazione, mediante l'attuazione di QNQ completi che includano titoli rilasciati sia all'interno che all'esterno dei tradizionali sistemi di istruzione e formazione. I QNQ dovrebbero essere integrati nelle politiche generali in materia di istruzione, formazione e occupazione. A livello europeo, il descrittore "competenza" di cui agli allegati I e II della raccomandazione dovrebbe essere chiarito.

Migliorare la correlazione trasparente e coerente all'EQF, tenendo conto della natura mutevole dei sistemi delle qualifiche

La correlazione dovrebbe essere vista come un processo continuo e non dovrebbe essere limitata alla presentazione di un rapporto di referenziazione. Il gruppo consultivo dovrebbe fornire orientamenti sui criteri 3 e 4 e sviluppare una strategia globale per dare seguito ai rapporti di referenziazione in futuro. Ciò dovrebbe includere il monitoraggio rafforzato di come i paesi prendono in considerazione le osservazioni del gruppo consultivo sui rapporti nazionali di referenziazione e l'analisi delle incongruenze esistenti in materia tra i paesi. Il gruppo consultivo dovrebbe inoltre sostenere la comunicazione fra le parti interessate su questioni di correlazione impegnative.

Rafforzare il legame tra i quadri europei di garanzia della qualità e i quadri delle qualifiche

I principi comuni dell'EQF sulla garanzia della qualità, l'EQAVET e l'ESG dovrebbero essere più coerenti e sostenere l'approccio basato sui risultati dell'apprendimento, con l'obiettivo di sviluppare principi coerenti di garanzia della qualità per l'apprendimento permanente. Al di là di una maggiore fiducia nelle qualifiche, nei quadri delle qualifiche e nella correlazione all'EQF, questo potrebbe anche portare a una maggiore fiducia e una migliore permeabilità tra i sotto-sistemi in materia di istruzione e formazione.

Migliorare la comunicazione sul Quadro europeo delle qualifiche, per meglio raggiungere studenti, lavoratori e altri soggetti interessati e informarli sui benefici dell'EQF

Dopo aver rapportato le loro qualifiche all'EQF, i paesi dovrebbero garantire che tutti i nuovi certificati, diplomi e supplementi Europass includano un riferimento al livello EQF pertinente. I paesi dovrebbero istituire banche dati/registri delle qualifiche nazionali e collegarli al portale EQF. Il portale EQF dovrebbe essere collegato con il portale europeo sulle opportunità di apprendimento (Ploteus) e con l'ESCO. La Commissione studierà come possono essere utilizzati gli strumenti del Web per offrire a studenti, lavoratori e altri soggetti interessati servizi collegati alle abilità, al fine di sostenere la mobilità, l'apprendimento permanente e l'occupabilità.

Fare un uso migliore dell'EQF nelle politiche e negli strumenti per la mobilità e l'apprendimento permanente

L' EQF può agire come un punto di riferimento per altre politiche e strumenti europei, come il trasferimento e il riconoscimento dei crediti. I quadri delle qualifiche e i sistemi di crediti basati sui risultati di apprendimento facilitano percorsi di apprendimento individuale più flessibili nelle diverse istituzioni, settori e paesi. La Commissione, gli Stati membri e le parti interessate dovrebbero rafforzare e spiegare i legami esistenti tra l'EQF e sistemi europei di trasferimento e accumulo dei crediti. I paesi dovrebbero usare maggiormente l'EQF come ulteriore fonte di informazioni per le autorità competenti che esaminano il riconoscimento dei titoli rilasciati in altri Stati membri, nel quadro della direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali e nei paesi ET2020, nel contesto della Convenzione di Lisbona sul riconoscimento.

Chiarire il ruolo dell'EQF in relazione alle qualifiche internazionali e per i paesi e le regioni al di fuori dell'Europa

L'EQF viene sempre più utilizzato come punto di riferimento per comparare le qualifiche. Il processo di riferimento esistente e i suoi criteri dovrebbero garantire all'EQF di coprire tutti i tipi di qualifiche, comprese quelle internazionali. È opportuno esaminare ulteriormente le modalità in cui l'EQF potrebbe sostenere la comparazione e il riconoscimento delle qualifiche ottenute al di fuori dell'Europa.

Sviluppare l'EQF per renderlo più adatto agli attuali sviluppi dell'apprendimento online e delle qualifiche internazionali

L'EQF dovrebbe coprire le qualifiche internazionali e le qualifiche comprendenti moduli completati in diversi paesi o che uniscono l'apprendimento frontale e quello online. L'EQF può diventare un quadro veramente onnicomprensivo solo se si adatta a questi nuovi sviluppi e continua a tenere il passo con i cambiamenti nell'offerta di istruzione e formazione.

L'iniziativa "Ripensare l'istruzione" ha sottolineato il ruolo della formazione nella crescita economica, nella competitività e l'occupazione. Una delle sue proposte riguarda lo svolgimento di un lavoro esplorativo sulle ulteriori sinergie tra gli strumenti dell'UE per la trasparenza e il riconoscimento di abilità e qualifiche. In questo modo sarà possibile procedere verso la creazione di uno spazio europeo delle abilità e delle qualifiche che consenta a tutti di muoversi liberamente e vedere le proprie competenze e qualifiche rapidamente riconosciute in caso di ulteriori occasioni di apprendimento, così come adeguatamente comprese e valutate dai datori di lavoro.

La Commissione discuterà le conclusioni esposte nella presente relazione con le parti interessate anche nel corso del dibattito pubblico sullo spazio europeo delle abilità e delle qualifiche che si terrà nell'inverno 2013/2014. Sulla base delle conclusioni di questo dibattito e di una valutazione d'impatto, la Commissione può prendere in considerazione l'eventualità di proporre una revisione dell'attuale base giuridica dell'EQF - (2008/C 111/01) raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008.

[1]http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/eqf_en.htm.

[2]COM(2012) 669 final.

[3]http://www.ehea.info/Uploads/qualification/QF-EHEA-May2005.pdf.

[4]http://ec.europa.eu/eqf/documentation_en.htm.

[5]http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/mobility_en.htm.

[6]ETS 165 — Convenzione sul riconoscimento delle qualifiche relative all'insegnamento superiore nella regione europea, 11.IV.1997.

[7]http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52011PC0883:IT:NOT.

[8]http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2012:398:0001:0005:IT:PDF.