52013DC0782

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2012 /* COM/2013/0782 final */


INDICE

1........... Introduzione................................................................................................................... 4

2........... Riepilogo delle attività del FEG nel 2012......................................................................... 4

3........... Seguito dato alla relazione annuale del 2011 sulle attività del FEG.................................... 5

4........... Analisi delle attività del FEG nel 2012............................................................................. 6

4.1........ Domande ricevute........................................................................................................... 6

4.1.1..... Domande ricevute: settori interessati................................................................................ 6

4.1.2..... Domande ricevute: importo richiesto................................................................................ 7

4.1.3..... Domande ricevute: numero di lavoratori destinatari dell'assistenza..................................... 7

4.1.4..... Domande ricevute: importo richiesto per lavoratore......................................................... 7

4.1.5..... Domande ricevute: criterio di intervento........................................................................... 7

4.2........ Contributi concessi......................................................................................................... 7

4.2.1..... Azioni finanziate con l'assistenza del FEG...................................................................... 11

4.2.2..... Complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE)   11

4.3........ Casi che non soddisfano le condizioni necessarie per ottenere un contributo finanziario del FEG           12

4.4........ Risultati ottenuti dal FEG............................................................................................... 12

4.4.1..... Sintesi dei risultati e delle buone pratiche oggetto delle relazioni del 2012....................... 13

4.4.2..... Descrizione delle misure attuate secondo quanto comunicato nelle relazioni finali ricevute nel 2012        13

4.5........ Periodo di programmazione 2014-2020: proposta della Commissione relativa a un nuovo regolamento FEG    20

4.6........ Rendiconto finanziario................................................................................................... 20

4.6.1..... Contributi concessi dal FEG.......................................................................................... 20

4.6.2..... Spese di assistenza tecnica............................................................................................ 20

4.6.3..... Irregolarità segnalate o chiuse........................................................................................ 21

4.6.4..... Chiusura dei contributi finanziari del FEG....................................................................... 21

4.6.5..... Altri rimborsi................................................................................................................ 24

4.7........ Attività di assistenza tecnica della Commissione............................................................. 24

4.7.1..... Informazione e pubblicità.............................................................................................. 24

4.7.2..... Riunioni con le autorità nazionali e le parti interessate del FEG........................................ 24

4.7.3..... Creazione di una base di conoscenze: la banca dati del FEG e procedure standardizzate per le domande di contributo del FEG....................................................................................................... 24

4.7.4..... Secondo quadro statistico del FEG 2007-2011............................................................. 25

4.7.5..... Valutazione intermedia del FEG.................................................................................... 25

4.7.6..... Valutazione ex post del FEG: prima fase........................................................................ 25

5........... Tendenze...................................................................................................................... 26

6........... Conclusione.................................................................................................................. 31

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2012

1.           Introduzione

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1927/2006[1] per fornire solidarietà e sostegno ai lavoratori in esubero in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale. E' stato concepito come mezzo per bilanciare i benefici complessivi a lungo termine del libero scambio in termini di crescita e occupazione e i possibili effetti negativi a breve termine della globalizzazione, in particolare sull'occupazione dei lavoratori più vulnerabili e meno qualificati. Il FEG cofinanzia misure attive di politica del mercato del lavoro messe a punto dagli Stati membri per fornire sostegno ai lavoratori in esubero in termini di riposizionamento nel mercato del lavoro e ricerca di una nuova occupazione.

Le disposizioni sono state modificate dal regolamento (CE) n. 546/2009[2], del 18 giugno 2009, per rispondere più efficacemente alla crisi economica e finanziaria mondiale.

L'articolo 16 del regolamento (CE) n. 1927/2006 prevede che la Commissione presenti ogni anno al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione quantitativa e qualitativa sulle attività svolte dal FEG nel corso dell'anno precedente. La relazione si concentra principalmente sui risultati ottenuti dal FEG e contiene in particolare informazioni riguardanti le domande presentate, le decisioni adottate, le azioni finanziate, compresa la loro complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE), e la chiusura dei contributi finanziari concessi. Essa documenta inoltre le domande respinte per mancanza di stanziamenti sufficienti o in quanto non ammissibili.

2.           Riepilogo delle attività del FEG nel 2012

Nel 2012 la Commissione ha ricevuto 11 domande di contributo del FEG per un importo pari a 58,5 milioni di EUR. Le informazioni dettagliate sulle domande figurano al punto 4.1 e nella tabella 1.

Nel 2012 l'autorità di bilancio ha adottato 19 decisioni di mobilitazione del FEG dal bilancio 2012 per un totale di 73,5 milioni di EUR. L'indicazione dettagliata dei contributi concessi figura alla sezione 4.2 e nelle tabelle 2 e 3.

Nel 2012 sono pervenute alla Commissione 41 relazioni finali sull'attuazione dei contributi del FEG. Le informazioni dettagliate sui risultati figurano alla sezione 4.4 e nella tabella 4.

Undici contributi del FEG concessi gli anni precedenti sono stati chiusi (le informazioni dettagliate figurano al punto 4.6.4 e nella tabella 6). Le informazioni dettagliate sull'assistenza tecnica su iniziativa della Commissione (articolo 8, paragrafo 1, del regolamento del FEG) sono riportate alla sezione 4.6.2 e nella tabella 5.

La Commissione ha avviato la prima fase della valutazione ex post e ha firmato un contratto con un fornitore esterno di servizi (maggiori informazioni figurano al punto 4.7.6).

La proposta della Commissione relativa a un nuovo regolamento FEG per il periodo 2014-2020, presentata al Parlamento europeo e al Consiglio nel 2011[3], è stata discussa in seno a entrambe le istituzioni (maggiori informazioni figurano alla sezione 4.5).

3.           Seguito dato alla relazione annuale del 2011 sulle attività del FEG

Regolamento (CE) n. 546/2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

Il regolamento (CE) n. 546/2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione era applicabile alle domande di contributo del FEG presentate a partire dal 1º maggio 2009. Detto regolamento ha introdotto modifiche temporanee e permanenti al regolamento del FEG originale[4].

La modifica del regolamento ha apportato miglioramenti sostanziali al FEG, prevedendo migliori condizioni per la presentazione delle domande di cofinanziamento del FEG da parte degli Stati membri per sostenere i loro interventi finalizzati a fronteggiare l'impatto negativo della crisi finanziaria ed economica mondiale sull'occupazione.

Poiché nel 2011 non è stato raggiunto alcun accordo politico in sede di Consiglio sulla proroga della "deroga temporanea in relazione agli esuberi causati dalla crisi" essa è decaduta a decorrere dal 31 dicembre 2011. Per il rimanente periodo del regolamento del FEG, vale a dire fino al 31 dicembre 2013, le domande di sostegno del FEG non possono più essere motivate sulla base della crisi finanziaria ed economica, bensì unicamente sulla base di trasformazioni della struttura del commercio mondiale, mentre il tasso di cofinanziamento è stato riportato all'originario 50% dei costi totali ammissibili. Le modifiche permanenti, ossia l'abbassamento della soglia da 1 000 a 500 esuberi e la proroga del periodo di attuazione da dodici a ventiquattro mesi dalla data della domanda, continueranno ad applicarsi fino al 31 dicembre 2013.

Agevolazione dell'adozione di decisioni relative alle domande di contributo del FEG: procedura per la presentazione di proposte al Consiglio e al Parlamento europeo

Gli sforzi attivati nel 2010 per accelerare il processo decisionale nel rispetto delle norme dell'attuale regolamento sono proseguiti nel 2012. Nel marzo 2012 si è tenuto un seminario specifico riservato ai rappresentanti degli Stati membri per affrontare varie questioni collegate a un'attuazione efficiente del Fondo.

4.           Analisi delle attività del FEG nel 2012

4.1.        Domande ricevute

Nel 2012 sono pervenute alla Commissione 11 domande[5] (cfr. Tabella 1) presentate da nove Stati membri (Irlanda, Germania, Danimarca, Spagna, Svezia, Finlandia, Italia, Belgio e Romania). Dette domande hanno interessato 10 403 lavoratori in esubero a seguito di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione, e hanno comportato la richiesta di un contributo totale del FEG di 58 499 659 EUR. Gli importi non ancora approvati hanno valore indicativo in quanto possono ancora cambiare durante la fase di valutazione. Tutti i nove Stati membri avevano già presentato in precedenza domanda di assistenza del FEG.

Il regolamento (CE) n. 546/2009, adottato il 18 giugno 2009, si applica a tutte queste domande (vale a dire, un tasso di cofinanziamento del 50%, un periodo di attuazione di 24 mesi dalla data della domanda, ecc.).

Tabella 1 – Domande ricevute nel 2012

4.1.1.     Domande ricevute: settori interessati

Le 11 domande ricevute hanno riguardato sei settori[6], due dei quali (attività dei call center ed elettronica di consumo) nel 2012 sono stati per la prima volta oggetto di domanda di assistenza FEG.

4.1.2.     Domande ricevute: importo richiesto

Ogni Stato membro che presenta una domanda di sostegno del FEG deve elaborare un pacchetto coordinato di misure che rispecchi al meglio il profilo dei lavoratori destinatari e deve stabilire l'importo del contributo da richiedere. Il regolamento del FEG non raccomanda né limita l'importo totale richiesto, ma in seguito alla valutazione della domanda da parte della Commissione lo Stato membro può essere sollecitato a rivedere il pacchetto di servizi personalizzati proposto e a modificare quindi l'importo richiesto.

L'importo dei contributi del FEG richiesti nel 2012 è risultato compreso tra 2 620 982 EUR e 12 536 454 EUR (in media 5 318 151 EUR).

4.1.3.     Domande ricevute: numero di lavoratori destinatari dell'assistenza

I lavoratori destinatari delle misure per le quali è stato richiesto il cofinanziamento del FEG sono stati in totale 10 403, ossia il 74% circa del numero complessivo dei lavoratori in esubero (nelle undici domande presentate i nove Stati membri hanno dichiarato circa 14 000 esuberi).

Il numero dei lavoratori destinatari è risultato compreso tra 295 e 2 103: cinque domande hanno riguardato oltre 1 000 lavoratori, mentre due domande meno di 500 lavoratori. Il numero di lavoratori in esubero può differire da quello dei lavoratori destinatari del sostegno del FEG in quanto lo Stato membro richiedente può decidere di concentrare l'assistenza del FEG soltanto su specifiche categorie di lavoratori, quali quelli che hanno estrema difficoltà a rimanere sul mercato del lavoro e/o quelli che hanno maggiore necessità di aiuto. Alcuni dei lavoratori interessati possono ricevere aiuto al di fuori del FEG, mentre altri possono trovare una nuova occupazione o decidere di optare per la pensione anticipata, per cui non verrebbero considerati destinatari delle misure del FEG.

4.1.4.     Domande ricevute: importo richiesto per lavoratore

Secondo le disposizioni del regolamento il pacchetto di servizi personalizzati che gli Stati membri possono proporre per i lavoratori in esubero è a loro discrezione. L'importo richiesto per ogni lavoratore interessato può quindi variare secondo la gravità dei casi di esubero, la situazione del mercato del lavoro colpito, la situazione personale dei lavoratori interessati, le misure già adottate dallo Stato membro e il costo della prestazione dei servizi nello Stato membro o nella regione in questione. Questo spiega perché nel 2012 l'importo per lavoratore proposto sia oscillato tra circa 2 500 EUR a poco più di 42 000 EUR, con una media di 8 668 EUR per lavoratore.

4.1.5.     Domande ricevute: criterio di intervento

Tutte le undici domande presentate erano finalizzate al sostegno dei lavoratori in esubero in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione.

Dieci domande si basavano sull'articolo 2, lettera a), del regolamento del FEG e una sull'articolo 2, lettera c) (circostanze eccezionali).

4.2.        Contributi concessi

Nel 2012 l'autorità di bilancio ha adottato 19 decisioni che prevedono il cofinanziamento da parte del FEG di misure di politica attiva a favore del mercato del lavoro (cfr. le tabelle 2 e 3 per una sintesi e una ripartizione dei profili dei lavoratori). Cinque di queste decisioni hanno riguardato domande presentate nel 2012, mentre 13 hanno riguardato domande ricevute nel 2011 e infine una ha riguardato una domanda pervenuta nel 2010. Il regolamento (CE) n. 546/2009, adottato il 18 giugno 2009, si applica a 14 dei 19 contributi concessi (vale a dire, un tasso di cofinanziamento del 65%, un periodo di attuazione di 24 mesi dalla data della domanda, ecc.). Per quanto riguarda le cinque domande presentate nel 2012, il tasso di cofinanziamento è del 50%, mentre il periodo di attuazione rimane fissato a 24 mesi (modifica permanente apportata dal regolamento di modifica (CE) n. 546/2009).

I 19 contributi concessi hanno avuto come beneficiari 15 700 lavoratori in esubero in undici Stati membri per un totale di 73 536 222 EUR erogati dal FEG (14,7% dell'importo annuo massimo disponibile per gli interventi del FEG). Dei 19 contributi FEG concessi 7 sono stati approvati nel dicembre 2012 ed erogati nel primo trimestre del 2013 (dal bilancio 2012).

La diminuzione in termini di finanziamento del FEG rispetto al 2011 (nel 2011 erano stati concessi contributi per 128 167 758 22 EUR) è in parte imputabile alla riduzione del tasso di cofinanziamento del FEG (50% rispetto al precedente 65%), nonché alla diminuzione delle domande presentate dopo la scadenza della "deroga temporanea in relazione agli esuberi causati dalla crisi" alla fine del 2011.

Tabella 2 — Contributi concessi nel 2012

Tabella 3 — Contributi del FEG concessi nel 2012: profilo dei lavoratori

4.2.1.     Azioni finanziate con l'assistenza del FEG

L'articolo 3 del regolamento (CE) n. 1927/2006 dispone che il FEG può cofinanziare solo misure attive per il mercato del lavoro finalizzate al reinserimento professionale dei lavoratori in esubero. Esso stabilisce inoltre che il FEG può finanziare le attività di preparazione, gestione, informazione, pubblicità e controllo degli Stati membri relative all'attuazione dei contributi finanziari ("attività di attuazione").

Le misure approvate per i 19 contributi del FEG concessi nel 2012 erano finalizzate al reinserimento nel mercato del lavoro di 15 700 lavoratori in esubero. Tali misure sono consistite principalmente in intense attività di assistenza personalizzata nella ricerca di un impiego e di gestione dei singoli casi, in una serie di misure di formazione professionale, di miglioramento delle competenze e di riqualificazione, in indennità/incentivi finanziari temporanei di vario tipo per la durata delle misure di sostegno attivo fino all'effettivo reinserimento professionale, nel mentoring all'inizio della nuova occupazione e in altri tipi di attività come la promozione dell'imprenditorialità/la creazione di imprese e gli incentivi una tantum all'occupazione/alle assunzioni.

Nel mettere a punto i pacchetti di sostegno, gli Stati membri hanno tenuto conto della preparazione, dell'esperienza e dei livelli di istruzione dei lavoratori, della loro disponibilità a spostarsi nonché delle opportunità di lavoro effettive o previste nelle regioni interessate.

4.2.2.     Complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE)

Il FEG mira ad accrescere l'occupabilità e a garantire il rapido reinserimento professionale dei lavoratori in esubero mediante misure attive per il mercato del lavoro, completando così il FSE, che è il principale strumento per la promozione dell'occupazione nell'UE. In linea generale, la complementarità dei due fondi risiede nella loro capacità di affrontare le problematiche occupazionali da due prospettive temporali diverse: mentre il FEG fornisce assistenza su misura ai lavoratori in esubero quando si verificano specifici casi di esuberi collettivi su larga scala, il FSE contribuisce al raggiungimento di obiettivi strategici a lungo termine (ad esempio, potenziamento del capitale umano, gestione del cambiamento) mediante programmi pluriennali predefiniti, le cui risorse non possono in genere essere riassegnate per far fronte a situazioni di crisi generate da esuberi collettivi. Le misure del FEG e del FSE sono talvolta usate in modo complementare per fornire soluzioni sia a breve che a lungo termine. Il criterio decisivo è la capacità degli strumenti disponibili di fornire un aiuto efficace ai lavoratori e spetta agli Stati membri scegliere e programmare le azioni e gli strumenti più adatti a conseguire gli obiettivi perseguiti.

Il contenuto del "pacchetto coordinato di servizi personalizzati" cofinanziato dal FEG deve essere bilanciato con altre azioni e deve completarle. Le misure cofinanziate dal FEG possono andare molto al di là di corsi e azioni standard e la pratica ha dimostrato che il FEG consente agli Stati membri di offrire ai lavoratori in esubero un'assistenza più personalizzata e completa di quanto sarebbe possibile senza l'assistenza del FEG, anche con misure cui questi lavoratori non avrebbero normalmente accesso (ad esempio istruzione di secondo o terzo livello). Il FEG consente agli Stati membri di concentrarsi in modo particolare sulle persone vulnerabili, come le persone meno qualificate o gli immigrati, e di fornire un sostegno che comporta un migliore rapporto numerico consulenti/lavoratori e/o un periodo di tempo più lungo rispetto a quanto sarebbe possibile senza il FEG. Tutte dette misure aumentano le possibilità di miglioramento della situazione dei lavoratori.

A norma dell'articolo 6, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1927/2006 tutti gli Stati membri devono mettere in atto i meccanismi necessari per evitare qualsiasi rischio di doppio finanziamento da parte degli strumenti finanziari dell'UE.

4.3.        Casi che non soddisfano le condizioni necessarie per ottenere un contributo finanziario del FEG

Né la Commissione né l'autorità di bilancio hanno respinto alcuna domanda di contributo del FEG presentata dagli Stati membri.

4.4.        Risultati ottenuti dal FEG

Le relazioni finali presentate dagli Stati membri a norma dell'articolo 15 del regolamento (CE) n. 1927/2006 costituiscono le principali fonti di informazione sui risultati ottenuti dal FEG. Dette relazioni sono integrate dalle informazioni che gli Stati membri scambiano con la Commissione in occasione di contatti diretti e durante le riunioni e le conferenze tenutesi nel corso dell'anno.

Nel 2012 la Commissione ha ricevuto le relazioni finali concernenti 41 casi di cofinanziamento del FEG attuati da dodici Stati membri fino alla metà del 2012. Tutti i 41 casi hanno avuto un periodo di attuazione di 24 mesi dalla data di presentazione della domanda (dopo il passaggio da 12 a 24 mesi in seguito alla modifica del 2009 del regolamento del FEG), e hanno tutti beneficiato di un tasso di cofinanziamento del FEG del 65% (dopo l'aumento temporaneo del precedente tasso del 50%).

I risultati e i dati principali comunicati da detti Stati membri nel 2012 sono sintetizzati nella presente sezione e nella tabella 4. Detti 41 casi saranno inoltre analizzati nell'ambito della valutazione ex post del FEG, finalizzata a determinare il valore aggiunto del FEG e il suo impatto sui lavoratori licenziati, nonché sul mercato del lavoro (29 casi sono già in esame nell'ambito della prima fase della valutazione, mentre i rimanenti 12 saranno trattati nell'ambito della fase finale: si veda la sezione 4.7.6).

Complessivamente la Commissione ha ricevuto fino al 31 dicembre 2012 le relazioni finali riguardanti 60 casi di cofinanziamento del FEG, i quali rappresentano il 57% del numero complessivo di domande ricevute fino al 31 dicembre 2012 (105).[7]

In base alle informazioni figuranti nelle relazioni finali redatte dagli Stati membri si può concludere che il FEG apporta un valore aggiunto a quanto gli Stati membri potrebbero fare altrimenti per aiutare i lavoratori in esubero a trovare una nuova occupazione lavoro e a riposizionarsi sul mercato del lavoro. Il FEG consente agli Stati membri di fornire a un maggior numero di lavoratori in esubero misure di assistenza per un periodo più lungo e di migliore qualità rispetto a quanto sarebbe possibile senza il finanziamento del FEG.

4.4.1.     Sintesi dei risultati e delle buone pratiche tratti dalle relazioni del 2012

Dalle relazioni finali presentate dai dodici Stati membri risulta che alla scadenza del periodo di attuazione del FEG 14 333 lavoratori (50% dei 28 662 lavoratori che hanno beneficiato dell'assistenza FEG) avevano trovato una nuova occupazione o avevano avviato un'attività autonoma. Si tratta di un buon risultato, soprattutto perché i lavoratori sostenuti da misure cofinanziate dal FEG sono in genere tra quelli che presentano maggiori difficoltà sul mercato del lavoro. Circa il 3,7% dei lavoratori stava ancora seguendo corsi di studio o formazione, mentre il 44,7% era disoccupato o inattivo per motivi personali[8]. Le informazioni dettagliate sono riportate nella tabella 4.

Come nel 2010 e 2011, i risultati in termini di reinserimento nel mondo del lavoro sono stati influenzati dalla riduzione della capacità di assorbimento dei mercati del lavoro locali e regionali, dovuta direttamente alla crisi mondiale. Va inoltre osservato che il tasso di reinserimento registrato alla fine dei rispettivi periodi di attuazione si limita a fotografare la situazione occupazionale dei lavoratori al momento della raccolta dei dati, senza fornire alcuna informazione sul tipo e sulla qualità del lavoro trovato e può cambiare notevolmente in un breve arco di tempo. Secondo le informazioni ricevute da vari Stati membri, il tasso di reinserimento tende ad aumentare anche appena a distanza di qualche mese dalla presentazione delle relazioni finali e ad aumentare ulteriormente nel medio periodo, soprattutto nei casi in cui, al termine del periodo di attuazione del FEG, i lavoratori continuino a beneficiare di un'assistenza personalizzata a carico degli Stati membri o con il sostegno del FSE. Ciò dimostra che il sostegno cofinanziato dal FEG può avere un impatto positivo a lungo termine.

4.4.2.     Descrizione delle misure attuate secondo quanto comunicato nelle relazioni finali ricevute nel 2012

I pacchetti di sostegno forniti dai dodici Stati membri ai lavoratori licenziati includono un'ampia gamma di misure speciali in materia di ricerca del lavoro personalizzata, ricollocazione e (ri)qualificazione. Gli importi più elevati sono stati spesi per due categorie di misure: attività di formazione e riqualificazione (circa 56,5 milioni di EUR, vale a dire il 32% del totale dei servizi personalizzati forniti per tutti 41 i casi) e indennità finanziarie versate ai lavoratori mentre questi usufruivano delle misure attive del mercato del lavoro (circa 68,5 milioni di EUR, vale a dire il 38,8% del totale dei servizi personalizzati forniti per tutti i 41 casi).

I programmi di formazione e qualificazione sono stati adattati alle necessità e alle aspettative dei lavoratori tenendo conto nel contempo delle esigenze dei mercati del lavoro locali o regionali e del potenziale dei settori considerati promettenti nel futuro. In alcuni Stati membri e in alcune domande (ad esempio dell'Austria e dell'Irlanda) è stata data importanza alle qualifiche superiori (terziario), mentre le domande degli altri Stati membri si sono incentrate sul miglioramento del profilo tecnico dei lavoratori. Talvolta (ad esempio nel caso della Danimarca) il FEG è stato utilizzato come terreno di prova per misure innovative non ancora a disposizione di tutti i lavoratori in esubero ma che dopo l'esperienza FEG potrebbero essere più utilizzate in futuro per tutti. Nella maggior parte dei casi i lavoratori hanno potuto ottenere un certificato in merito alle loro competenze o esperienze, aumentando così il proprio valore in vista di futuri impieghi.

Le misure hanno inoltre incluso azioni volte a promuovere l'imprenditorialità e la creazione di imprese (incluse nella maggior parte dei pacchetti di sostegno) nonché indennità finanziarie per la copertura delle spese di trasporto, delle spese relative alla formazione e delle spese d'alloggio sostenute dai lavoratori che prendevano parte alle misure attive del mercato del lavoro organizzate per loro.

I dodici Stati membri hanno fornito una serie di dati interessanti e di informazioni incoraggianti che indicano che la situazione personale, la fiducia in se stessi e l'occupabilità dei lavoratori destinatari delle misure sono visibilmente migliorate grazie all'assistenza e ai servizi del FEG, anche se non tutti i lavoratori hanno trovato un nuovo lavoro in tempi rapidi.

Nelle regioni colpite dagli esuberi il FEG ha consentito agli Stati membri di agire in modo più incisivo in termini sia di numero di persone destinatarie dell'assistenza che di portata, durata e qualità del sostegno, più di quanto sarebbe stato possibile senza tali finanziamenti. Grazie ai fondi UE, essi hanno potuto rispondere in modo più flessibile e hanno potuto includere nei pacchetti offerti azioni altamente personalizzate e talvolta innovative di alto livello, potendosi così concentrare maggiormente su gruppi di popolazione specifici, come le persone meno qualificate e le categorie di disoccupati più problematiche (i disoccupati con più di 50 anni, gli immigrati, le persone con disabilità, coloro che hanno solo un'istruzione e competenze basilari, ecc.). Particolarmente efficienti si sono dimostrate le fiere del lavoro che hanno interessato i lavoratori in esubero e le azioni intraprese dalle agenzie d'attuazione, le quali hanno contattato le imprese locali al fine di individuare posti vacanti non ancora resi noti, cosicché i lavoratori potessero ricevere una formazione incentrata sullo sviluppo delle competenze richieste per tali posti. L'organizzazione di tirocini ha costituito un'altra attività in grado di condurre ad offerte di lavoro rivolte ai lavoratori destinatari del FEG.

In alcuni Stati membri l'assistenza del FEG ha avuto ripercussioni su interi settori industriali: ad esempio, il settore della stampa/grafica nei Paesi Bassi ha tenuto maggiormente conto delle esigenze dei lavoratori più anziani in esubero. In Spagna i contatti con le imprese locali hanno portato ad una migliore comprensione del mercato del lavoro per quanto riguarda i lavoratori ricercati, i tipi e le condizioni degli attuali contratti di lavoro. I dodici Stati membri hanno inoltre svolto attività di informazione e sensibilizzazione destinate ai lavoratori interessati nonché ai potenziali datori di lavoro, alle altre parti interessate e al pubblico informato. Dette attività hanno riguardato la divulgazione di articoli tramite i media locali e sociali, la produzione di opuscoli promozionali e di video, la creazione di siti Internet e l'organizzazione di conferenze di chiusura dei progetti cofinanziati dal FEG.

Il FEG è stato percepito dalle autorità degli Stati membri come uno strumento di utile sostegno nell'affrontare le attuali sfide del mercato del lavoro in un quadro di vincoli di bilancio. L'assistenza cofinanziata dal FEG costituisce dunque un rafforzamento degli investimenti nelle competenze che potrà avere un impatto positivo anche a medio e lungo termine quando i mercati usciranno gradualmente dalla crisi.

I dodici Stati membri hanno tratto una serie di insegnamenti che dovrebbero rivelarsi utili ai fini della preparazione e attuazione di futuri casi di contributo del FEG. Il FEG consente agli Stati membri di fornire rapidamente un sostegno ai lavoratori in esubero: l'attuazione delle misure può iniziare subito dopo l'annuncio di futuri licenziamenti. I Paesi Bassi, l'Austria, la Germania e la Repubblica ceca hanno riferito sulle loro esperienze positive basate su una risposta rapida. Il riesaminare e la reiscrizione in bilancio delle misure in corso di attuazione contribuiscono a definire meglio le misure destinate ai lavoratori e a migliorare l'utilizzo delle dotazioni di bilancio. La Danimarca raccomanda di ricorrere a una consulenza legale per le procedure di appalto dal momento che i loro termini sono brevi e la certezza giuridica è molto importante. I Paesi Bassi hanno raccomandato una comunicazione tempestiva delle misure proposte ai lavoratori interessati in quanto elemento chiave per mantenere la loro motivazione e il loro interesse nei confronti dell'offerta di lavoro e delle opportunità di carriera.

Tabella 4 – Relazioni finali ricevute nel 2012 – Riepilogo dei risultati

4.5.        Periodo di programmazione 2014-2020: proposta della Commissione relativa a un nuovo regolamento del FEG

L'articolo 20 del regolamento del FEG dispone la revisione del regolamento entro il 31 dicembre 2013, data che coincide con la fine del quadro finanziario pluriennale 2007-2013. Sulla base della proposta della Commissione, il Consiglio europeo ha espresso in data 7 e 8 febbraio 2013 un parere favorevole al proseguimento del FEG nel corso del prossimo quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, in quanto misura in grado di fornire un sostegno specifico e puntuale ai lavoratori licenziati in seguito a grandi alterazioni strutturali dovute alla globalizzazione. Le disposizioni specifiche del futuro regolamento saranno rese note non appena saranno approvati dal Consiglio e dal Parlamento europeo.

4.6.        Rendiconto finanziario

4.6.1.     Contributi concessi dal FEG

Nel 2012 l'autorità di bilancio ha concesso 19 contributi del FEG per un totale di 73 536 222 EUR, che rappresentano il 14,7% dell'importo annuo massimo disponibile (tabella 2). I 19 contributi sono stati tutti a carico del bilancio del 2012; gli ultimi sette contributi sono stati erogati all'inizio del 2013.

A norma del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006[9], che stabilisce il quadro di bilancio del FEG, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione non può superare un importo annuo massimo di 500 milioni di EUR, che possono essere prelevati da qualsiasi margine esistente al di sotto del massimale globale di spesa dell'anno precedente, e/o dagli stanziamenti di impegno annullati nel corso dei due esercizi precedenti, esclusi quelli relativi alla rubrica 1B del quadro finanziario. A norma dell'articolo 12 del regolamento del FEG almeno il 25% dell'importo massimo annuale deve inoltre rimanere disponibile al 1° settembre di ogni anno per coprire le necessità che si presentano fino alla fine dell'anno.

Gli stanziamenti d'impegno per i fondi concessi nel 2012 sono stati trasferiti dalla riserva del FEG alla linea di bilancio del FEG. Un importo di 50 000 000 EUR è stato accreditato sulla linea di bilancio del FEG all'inizio dell'esercizio. Un importo supplementare di 17 657 535 EUR è stato aggiunto con un bilancio rettificativo. Con lo storno globale sono stati individuati e trasferiti al FEG 5 878 687 EUR.

4.6.2.     Spese di assistenza tecnica

A norma dell'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1927/2006, nei limiti dello 0,35% delle risorse finanziarie disponibili per l'anno in questione (per un massimo di 1,75 milioni di EUR), il FEG può essere utilizzato per l'assistenza tecnica su iniziativa della Commissione, per finanziare attività di informazione, di sostegno amministrativo e tecnico, di monitoraggio, audit, controllo e valutazione necessarie per l'applicazione del regolamento medesimo. Il 4 luglio 2012, 730 000 EUR sono stati messi a disposizione per l'assistenza tecnica[10] relativa alle attività elencate nella tabella 5. Il resto delle risorse potenzialmente disponibili per l'assistenza tecnica nell'anno in questione, pari a 1 020 000 EUR, non è stato richiesto.

La proposta iniziale della Commissione[11] per un importo di 1 120 000 EUR è stata ridotta dall'autorità di bilancio a 730 000 EUR, e con una riduzione di quasi tutte le voci. Al momento dell'attuazione dell'assistenza tecnica la Commissione ha deciso di dare priorità alle riunioni con i rappresentanti degli Stati membri, in modo da garantire l'effettiva attuazione del Fondo e da avviare la valutazione ex post del Fondo come previsto.

Tabella 5 – Spese di assistenza tecnica nel 2012

Descrizione || Importo iscritto a bilancio in EUR *) || Importo effettivo in EUR

Informazione (ad esempio, l'aggiornamento del sito web del FEG in tutte le lingue dell'UE, le pubblicazioni e le attività audio-visive) || 130 000 || Nessuna spesa (sito web aggiornato dai servizi della Commissione)

Sostegno amministrativo e tecnico: - riunioni del gruppo di esperti di persone di contatto del FEG - seminario sull'attuazione del FEG || 35 000 125 000 || 70 000 181 900

Monitoraggio della raccolta dei dati e quadro statistico del FEG || 20 000 || Nessuna spesa (lavori effettuati dai servizi della Commissione)

Creazione di una base di conoscenze (procedure standardizzate per le domande di contributo del FEG) ed elaborazione delle domande; creazione e razionalizzazione della banca dati del FEG contenente informazioni riguardanti i casi trattati dal FEG) || 70 000 || Nessuna spesa (gestione della banca dati effettuata dai servizi della Commissione) (procedure standardizzate rinviate al bilancio 2013)

Valutazione || 350 000 || 476 203 **)

Totale || 730 000 || 728 103

*)            Importi in seguito alla decisione dell'autorità di bilancio del 4.7.2012

**)          344 810 EUR per la prima fase della valutazione ex post (articolo 17, paragrafo 1, lettera b) del regolamento del FEG) e 131 393 EUR per il pagamento finale della valutazione intermedia (articolo 17, paragrafo 1, lettera a) del regolamento FEG).

4.6.3.     Irregolarità segnalate o chiuse

Nel 2012 non è stata segnalata alla Commissione alcuna irregolarità in violazione di quanto previsto dal regolamento del FEG.

Nel 2012 non è stata chiusa alcuna irregolarità in violazione di quanto previsto dal regolamento del FEG.

4.6.4.     Chiusura dei contributi finanziari del FEG

L'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento del FEG stabilisce le procedure di chiusura dei contributi finanziari del FEG. Nel 2012 sono stati chiusi undici casi (riportati nella tabella 6), attuati nel corso degli anni fino al 2012 (periodo di attuazione di 24 mesi, tasso di cofinanziamento del FEG del 65%).

Il tasso di attuazione del bilancio ha oscillato tra l'1,9% e oltre il 100%. L'importo totale dei fondi non spesi rimborsati alla Commissione relativi a detti undici casi è stato pari a circa 18,1 milioni di EUR (37,8% dei contributi del FEG erogati per detti casi).

Vi sono vari motivi per cui gli Stati membri non hanno utilizzato appieno gli importi concessi. Sebbene gli Stati membri siano sollecitati a fare previsioni di bilancio realistiche per il pacchetto coordinato di servizi personalizzati è possibile che sia venuta a mancare una programmazione precisa e consapevole. Potrebbe essere stato previsto nei calcoli iniziali un margine di sicurezza troppo elevato, rivelatosi poi in definitiva inutile. Il numero dei lavoratori disposti a partecipare alle misure proposte potrebbe essere stato sovrastimato nella fase della programmazione, alcuni lavoratori potrebbero aver privilegiato misure più economiche rispetto ad altre più costose o preferito misure a breve termine invece che a lungo termine oppure alcuni lavoratori potrebbero aver trovato un nuovo impiego prima di quanto inizialmente previsto. Il basso livello di spesa potrebbe anche essere dovuto a ritardi nell'avvio delle misure e ad una scarsa flessibilità nel riassegnare i finanziamenti tra le varie voci di bilancio durante l'attuazione del pacchetto di servizi personalizzati.

La Commissione assiste gli Stati membri fornendo regolarmente informazioni e organizzando seminari specifici finalizzati a promuovere una gestione ottimale dei fondi. Tali iniziative hanno notevolmente contribuito alla riduzione dell'elevato tasso di recupero iniziale, portandolo da oltre 60% al 37,80% nei primi casi, ma sono necessari ulteriori miglioramenti.

Si prospetta che con l'esperienza migliorino le previsioni di spesa e di partecipazione dei lavoratori alle attività nel corso dei 24 mesi del periodo di attuazione. Sono in fase di miglioramento anche i tempi di arrivo dei finanziamenti del FEG nelle località interessate, delle capacità delle varie strutture di attuazione e coordinamento, nonché la qualità della comunicazione tra il livello nazionale e quello regionale/locale. Gli Stati membri stanno sfruttando in modo più efficace la possibilità di rivedere i bilanci preventivi e di riassegnare le risorse tra le varie misure e/o spese per le attività di attuazione. Infine, a livello di istituzioni UE si stanno inoltre compiendo notevoli sforzi per accelerare le procedure decisionali e l'erogazione di fondi del FEG affinché il tempo e i fondi messi a disposizione siano utilizzati in modo ottimale. Nel marzo 2012 la Commissione ha organizzato un seminario specifico destinato ai rappresentanti degli Stati membri per affrontare varie questioni collegate ai tempi e all'efficienza di attuazione del Fondo.

Tabella 6 – Casi chiusi nel 2012

4.6.5.     Altri rimborsi

Nel 2012 non sono stati effettuati altri rimborsi.

4.7.        Attività di assistenza tecnica della Commissione

4.7.1.     Informazione e pubblicità

Sito Internet

L'articolo 9 del regolamento (CE) n. 1927/2006 dispone che la Commissione crei "un sito Internet, disponibile in tutte le lingue comunitarie, che offra informazioni sul FEG e una guida sulla presentazione delle domande, nonché informazioni aggiornate sulle domande accettate e quelle respinte, mettendo in luce il ruolo dell'autorità di bilancio".

Nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 9 il sito Internet del FEG della Commissione[12] è stato aggiornato con le informazioni pertinenti nel 2012. Il sito web ha registrato 253 462 visualizzazioni di pagine ad opera di 32 030 visitatori unici (numero totale delle visite: 44 630) nel 2012.

4.7.2.     Riunioni con le autorità nazionali e le parti interessate del FEG

Il 21 marzo 2012 e il 16 ottobre 2012 si sono svolte a Bruxelles la nona e la decima riunione del gruppo di esperti composto dalle persone di contatto del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, ossia i rappresentanti del FEG negli Stati membri. In entrambe le riunioni sono stati discussi, in parte, il riesame dell'attuale regolamento del FEG, la proposta della Commissione a favore del proseguimento del programma per il periodo 2014-2020, e le questioni inerenti alla futura attuazione; sono stati inoltre informati gli Stati membri circa i lavori preparatori della valutazione ex post del FEG 2007-2013 e discussi altri punti all'ordine del giorno.

Il 22 marzo 2012 si è tenuto a Bruxelles un seminario di collegamento per discutere i termini di attuazione del FEG e per condividere le migliori pratiche finalizzate ad accelerare l'attuazione delle misure per garantire la massima efficacia e l'ottimizzazione delle spese.

Il 17 ottobre 2012 si è tenuto a Bruxelles un seminario di collegamento per analizzare vari problemi inerenti all'attuazione del FEG, compresi gli effetti della crisi per ogni settore ed il successo delle misure relative alla creazione di imprese nell'ambito dell'attuazione del FEG.

4.7.3.     Creazione di una base di conoscenze: la banca dati del FEG e procedure standardizzate per le domande di contributo del FEG

Nel 2012, per registrare i dati quantitativi sulle domande di contributo del FEG a fini statistici i servizi della Commissione hanno apportato miglioramenti alla banca dati del FEG e redatto vari moduli al fine di rendere più facile l'inserimento in banca dati dei dati relativi ai casi in questione. Tenendo conto dei lavori preparatori effettuati dagli esperti esterni nel corso del 2011 (finanziati dal bilancio per l'assistenza tecnica del 2011; relazione finale presentata nell'aprile 2012) si prevede per il 2013/2014 l'elaborazione di un nuovo modulo elettronico di presentazione delle domande.

Il nuovo modulo di presentazione delle domande uniformerà le procedure di presentazione e valutazione della domanda, e dovrebbe ridurre di conseguenza il tempo che intercorre tra l'elaborazione della domanda da parte di uno Stato membro e l'adozione della proposta presentata dalla Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio. In combinazione con la banca dati, esso agevolerà inoltre il lavoro della Commissione nell'analizzare, aggregare e comparare i dati relativi alle domande di contributo del FEG.

Altre attività di informazione previste per il 2012

Nella sua proposta di assistenza tecnica per il 2012, la Commissione aveva previsto di produrre un video e alcuni opuscoli informativi sulle attività del FEG. A causa dei tagli effettuati dall'autorità di bilancio nel luglio 2012 tali azioni non hanno potuto essere attuate.

4.7.4.     Secondo quadro statistico del FEG 2007-2011

Nel primo semestre del 2012 la Commissione ha pubblicato il secondo Quadro statistico del FEG (2007-2011) che era stato redatto da esperti esterni nell'ambito del bilancio per l'assistenza tecnica del 2011.

4.7.5.     Valutazione intermedia del FEG

I risultati della valutazione intermedia del FEG effettuata nel 2011 a norma dell'articolo 17, paragrafo 1, lettera a), del regolamento del FEG, sono stati presentati alle parti interessate del FEG a Bruxelles in data 2 febbraio 2012[13]. In tale occasione è stato possibile discutere i principali risultati della fase iniziale del FEG (2007-2009) e le raccomandazioni dei valutatori che nel frattempo erano state attuate o incluse nella proposta di un nuovo regolamento del FEG (2014-2020).

4.7.6.     Valutazione ex post del FEG: prima fase

I 33 casi da esaminare nella prima fase della valutazione ex post (articolo 17, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del FEG) sono riportati di seguito. Detti casi sono stati selezionati in quanto la Commissione aveva ricevuto le relazioni finali di attuazione entro il 20 settembre 2012. Nell'ambito della fase finale della valutazione ex post verrà analizzata una nuova serie di casi trattati dal FEG (dei quali si abbia ricevuto la relazione finale entro la fine di dicembre 2013[14])

5.           Tendenze

Con l'aumento dei casi trattati dal FEG, si hanno a disposizione maggiori dati che permettono di individuare le tendenze nelle domande presentate e ottenere una visione globale dell'orientamento delle attività del Fondo. I dati riportati nei grafici che seguono e nell'allegato si riferiscono alle 110 domande presentate dagli Stati membri da gennaio 2007 al 12 agosto 2013[15]. Circa 471,2 milioni di EUR sono stati richiesti (e circa 416,3 milioni di EUR sono già stati pagati) per fornire sostegno a 100 022 lavoratori (numero di lavoratori destinatari secondo le stime degli Stati membri).

Grafico 1: Numero di domande ricevute per il periodo 2007-2013 (fino al 12 agosto 2013)

Le modifiche temporanee e permanenti del regolamento del FEG introdotte nel 2009 hanno avuto un impatto considerevole sul numero di domande pervenute alla Commissione europea, aumentate in modo significativo dal maggio 2009 (data di applicazione del regolamento del FEG modificato) alla fine del 2011. Nel periodo compreso tra gennaio 2007 e agosto 2013 sono state presentate 65 domande per motivi legati alla crisi e 45 per motivi legati al commercio (escludendo le domande ritirate dagli Stati membri). L'82% delle domande pervenute tra maggio 2009 e la fine del 2011 era connesso alla crisi finanziaria ed economica mondiale.

Come evidenzia l'allegato 2, la Spagna è lo Stato membro che ha presentato il maggior numero di domande di finanziamenti del FEG (18 domande), seguita dai Paesi Bassi (16 domande), dall'Italia (12 domande) e dalla Danimarca (10 domande). Il 12 agosto 2013 otto Stati membri non avevano ancora presentato domanda di contributo del FEG: Estonia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Ungheria, Slovacchia, Regno Unito, e Croazia (la quale ha aderito all'Unione solo il 1º luglio 2013).

Grafico 2: Importi del FEG richiesti per Stato membro per il periodo 2007-2013 (fino al 12 agosto 2013)

(in milioni di EUR)

Nell'intero periodo che va da gennaio 2007 ad agosto 2013 i 20 Stati membri hanno complessivamente richiesto al FEG contributi per un importo pari a 471,2 milioni di EUR (si veda anche la tabella riepilogata all'allegato 2). La Danimarca ha chiesto l'importo di cofinanziamento del FEG più elevato (63,7 milioni di EUR per 10 domande) seguita dall'Irlanda (63,3 milioni di EUR per 7 domande), dall'Italia (60,6 milioni di EUR per 12 domande) e dalla Spagna (57,1milioni di EUR per 18 domande). Gli importi non ancora approvati hanno valore indicativo, in quanto possono ancora cambiare durante la fase di valutazione.

Grafico 3: Numero di lavoratori destinatari per Stato membro per il periodo 2007-2013  (fino al 12 agosto 2013)

La Spagna è lo Stato membro che ha richiesto l'assistenza del FEG per il numero più elevato di lavoratori in esubero (13 396 per 18 domande), seguita dall'Italia (12 759 per 12 domande), dalla Germania (11 349 per 7 domande) e dall'Irlanda (10 267 per 7 domande). In altri 12 paesi il numero varia da poco più di 8 000 nei Paesi Bassi a poco meno 1 800 in Polonia. In ciascuno dei rimanenti quattro Stati membri che hanno presentato domanda il numero dei lavoratori destinatari è stato inferiore a 1 000.

Grafico 4: Numero di domande per settore (NACE Rev. 2) per il periodo 2007-2013 (fino al 12 agosto 2013)

Nell'intero periodo compreso tra gennaio 2007 e agosto 2013 il FEG ha ricevuto domande riguardanti i lavoratori in esubero provenienti complessivamente da 35 settori di attività (si veda anche il riepilogo all'allegato 1). La maggior parte delle domande ha riguardato le industrie manifatturiere, oltre al settore delle costruzioni e dei servizi. Il maggior numero di domande presentate proviene da quattro settori manifatturieri: l'industria automobilistica (19 domande, ossia il 17% del totale), seguita dal settore dei macchinari e delle attrezzature (12 domande, ossia l'11% del totale), da quello tessile (10 domande, ossia il 9% del totale) e dall'industria della stampa (9 domande, ossia l'8% del totale).

Circa l'8% delle domande (9 domande) ha riguardato lavoratori provenienti dall'industria delle costruzioni in senso lato, intesa come costruzione di edifici, lavori di costruzione specializzati e attività degli studi di architettura e d'ingegneria (il numero delle domande salirebbe a 13, ossia al 12%, se si prendessero in considerazione anche settori ausiliari come quello dei materiali da costruzione, la carpenteria in legno/falegnameria e l'industria della ceramica). Per quanto concerne oltre la metà dei settori (20 settori su 35), il FEG ha ricevuto una sola domanda.

Grafico 5: Numero di lavoratori interessati, per settore (NACE Rev. 2), 2007-2013  (fino al 12 agosto 2013)

Le domande presentate dai 20 Stati membri hanno interessato complessivamente 100 022 lavoratori in esubero. I settori coinvolti sono in primo luogo l'industria automobilistica, con quasi 24 000 lavoratori destinatari (23,8% del totale delle domande presentate), seguita dall'industria tessile (più di 11 000 lavoratori destinatari, ossia 11,2% del totale delle domande presentate), dal settore della telefonia mobile (poco più di 10 000 lavoratori destinatari, ossia 10% del totale delle domande presentate) e dal settore della costruzione di macchinari e attrezzature (quasi 9 000 lavoratori destinatari ossia, 9,1% del totale delle domande presentate).

 Grafico 6: Importo medio del contributo FEG richiesto per lavoratore destinatario per Stato membro, 2007-2013 (fino al 12 agosto 2013)

EUR                                                                                                  media

Il grafico 6 illustra l'importo medio dei contributi del FEG per lavoratore destinatario (4 711 EUR per un totale di 100 022 lavoratori destinatari delle misure dei 20 Stati membri). L'importo più elevato di sostegno del FEG per singolo lavoratore destinatario è stato richiesto dall'Austria e dalla Danimarca, rispettivamente pari a circa 14 000 EUR e 10 000 EUR, mentre Lituania, Slovenia e Repubblica ceca hanno richiesto un contributo inferiore a 1 000 EUR per lavoratore.

6.           Conclusione

Le tendenze delineatesi fino ad oggi evidenziano che le domande di contributo del FEG sono state presentate per lavoratori appartenenti a un numero crescente di settori. Gli Stati membri hanno acquisito esperienza nel selezionare le misure più idonee, nel programmare con efficienza l'assistenza ai lavoratori in esubero e nell'impiegare il FEG per sperimentare nuovi approcci. Sempre più spesso gli Stati membri ricorrono alla possibilità di riassegnazione delle risorse tra le misure nel corso della fase di attuazione dei progetti al fine di utilizzare in modo ottimale i contributi disponibili.

La mancata proroga oltre la fine del 2011 della "deroga temporanea in relazione agli esuberi causati dalla crisi" del FEG (a causa del mancato raggiungimento della maggioranza qualificata in sede di Consiglio) ha ridotto le possibilità di offrire l'assistenza dell'UE ai lavoratori che sono ancora gravemente colpiti dalla crisi economica e finanziaria.

Dal 2012 fino alla scadenza dell'attuale regolamento del FEG (fine 2013), continueranno ad applicarsi le modifiche permanenti del regolamento modificato (soglia ridotta a 500 esuberi, estensione a 24 mesi del periodo di attuazione dalla data della domanda), e gli Stati membri potranno continuare a fornire sostegno ai lavoratori in esubero in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale. Se le potenzialità del FEG saranno impiegate appieno, in modo complementare ad altri strumenti disponibili e in consultazione con le principali parti interessate, i lavoratori in possesso dei requisiti per accedere al sostegno del FEG potranno essere aiutati in forme personalizzate e con modalità su misura. In tal modo miglioreranno le opportunità che essi potranno cogliere sul mercato del lavoro nel medio e lungo periodo, quando i mercati usciranno gradualmente dalla crisi.

[1]               Regolamento (CE) n. 1927/2006, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1 – rettifica in GU L 48 del 22.2.2008, pag. 82, per tutte le lingue, e in GU L 202 del 31.7.2008, pag. 74, solo per la lingua inglese).

[2]               Regolamento (CE) n. 546/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (GU L 167 del 29.6.2009).

[3]               COM(2011) 608 definitivo del 6.10.2011.

[4]               La deroga temporanea del regolamento del FEG che consente di presentare domande a causa della crisi economica e finanziaria mondiale e che aumenta il tasso di cofinanziamento FEG dal 50% al 65% era applicabile dal 1° maggio 2009 al 30 dicembre 2011.

[5]               Un caso, EGF/2012/009 BE/Carsid, è stato successivamente revocato e ristabilito in data 2 aprile 2013.

[6]               Settore automobilistico (3), macchinari e attrezzature (3), metalli di base (2), telefonia mobile (1), elettronica di consumo (1), attività dei call center (1).

[7]               Eccetto la relazione finale riguardante un caso la cui domanda è stata successivamente ritirata dalla Stato membro richiedente: FEG 2007/002 FR Renault.

[8]               NEET - Not in Education, Employment or Training: persone che non lavorano né sono impegnati in corsi di studio o formazione.

[9]               GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

[10]             GU L 192 del 20.7.2012, pag. 11.

[11]             COM(2012) 160 del 4.4.2012

[12]             http://ec.europa.eu/egf, disponibile in tutte le 23 lingue dell'Unione, compreso l'irlandese

[13]             La relazione della valutazione intermedia è disponibile sul sito web del FEG (http://ec.europa.eu/egf).

                Si veda anche il punto 4.7.5 della relazione annuale FEG per il 2011.

[14]             La relazione sulla prima fase della valutazione ex post è prevista per il 31 dicembre 2013, mentre quella sulla fase finale è prevista per il 31 dicembre 2014 (articolo 17, paragrafo 1, lettera b) del regolamento FEG).

[15]             Se si prendono in considerazione le 10 domande ritirate dagli Stati membri richiedenti, tale valore sale a 120. Le statistiche non includono i casi ritirati.