6.6.2013   

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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 161/60


Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito al «Libro verde — Un mercato integrato della consegna dei pacchi per la crescita del commercio elettronico nell’UE»

COM(2012) 698 final

2013/C 161/11

Relatrice: RONDINELLI

La Commissione europea, in data 19 febbraio 2013, ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito al:

Libro verde — Un mercato integrato della consegna dei pacchi per la crescita del commercio elettronico nell'UE

COM(2012) 698 final.

La sezione specializzata Mercato unico, produzione e consumo, incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il proprio parere in data 7 marzo 2013.

Alla sua 488a sessione plenaria, dei giorni 20 e 21 marzo 2013 (seduta del 20 marzo), il Comitato economico e sociale europeo ha adottato il seguente parere con 156 voti favorevoli e 2 astensioni.

1.   Conclusioni e raccomandazioni

1.1

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ritiene che sia importante recuperare la fiducia del consumatore online e del rivenditore online nella logistica integrata applicata al commercio elettronico, particolarmente attraente per molti consumatori, data l'importanza del mercato digitale e le sue elevate potenzialità di sviluppo economico e occupazionale.

1.2

Il CESE plaude all'iniziativa della Commissione di approfondire le problematiche del settore con un'ampia consultazione di tutti gli interessati attraverso il Libro verde per un mercato integrato finalizzato alla realizzazione di un mercato integrato di logistica delle consegne dei pacchi connesse agli acquisti online e ai positivi sviluppi del commercio elettronico non solo B2C ma anche B2B e C2C.

1.3

Il CESE chiede alla Commissione di elaborare una direttiva focalizzata su sei esigenze prioritarie:

un regime di responsabilità congiunta e solidale che si applicherebbe al venditore online e agli operatori delle consegne di tutta la catena, in particolare nei casi in cui i consumatori scelgano di restituire gli articoli avvalendosi del diritto di recesso o invocando il difetto di conformità;

piena tracciabilità e reperibilità delle consegne;

obbligo di offrire al consumatore la scelta tra più opzioni di consegna;

piena accettazione del sistema dei centri nazionali e-commerce delivery problem solving;

obbligo di rispetto di eque condizioni di lavoro;

obbligo di trasparenza su condizioni e prezzi,

e di presentare un rapporto sui risultati raggiunti a livello dei singoli Stati membri e delle consegne transfrontaliere.

1.4

Il Comitato ritiene essenziale sanare le carenze del quadro normativo e raccomanda un dialogo strutturato tra rappresentanti della società civile organizzata – specie delle organizzazioni dei consumatori e delle PMI, dei venditori online e degli operatori delle consegne – allo scopo di valutare le opzioni politiche più appropriate, non soltanto regolamentari, per attuare le sei priorità di cui sopra.

1.5

Il CESE ritiene importante un forte impulso agli organismi europei di normazione per elaborare - con una partecipazione paritaria del gruppo d'utenza, delle PMI e degli altri operatori interessati - standard tecnico-normativi europei in grado di assicurare qualità ed affidabilità, sostenibilità e garanzie sociali e di sicurezza dei servizi di logistica integrata applicati al commercio elettronico. L'elaborazione di un marchio europeo di sicurezza e qualità del sistema di consegne è fortemente auspicabile.

1.6

Per garantire accessibilità, affidabilità ed efficacia dei servizi logistici integrati di consegna, il CESE reputa necessario l'intervento dei programmi europei per la ricerca tecnologica, l'ambiente e i trasporti, e in particolare di Galileo.

1.7

La piena interoperatività dei sistemi e piattaforme di interconnessione a rete è indispensabile per la condivisione delle informazioni e il coordinamento tra tutti gli attori.

1.8

Al fine di garantire una competizione leale ed evitare l'abuso di posizioni dominanti, il CESE raccomanda che sia dato adeguato sostegno alle PMI innovative, creatrici di nuovi posti di lavoro, attraverso l'attivazione di linee d'assistenza BEI ad esse dedicate.

1.9

Il CESE chiede con forza la creazione di una rete europea di Centri Problem Solving nazionali di e-commerce delivery che sia user-friendly per soluzioni rapide e poco costose dei problemi dei clienti e dei venditori online e l'istituzione di un Osservatorio europeo di monitoraggio e sorveglianza sui problemi del settore.

1.10

Secondo il Comitato, dovrebbe essere costituito un Rapid Alert System for e-commerce Delivery, con gli stessi poteri dei sistemi RAPEX-ICSMS, che faciliti lo scambio rapido di informazioni tra Stati membri e la Commissione sulle misure prese per impedire o restringere l'immissione sul mercato o l'uso di sistemi di consegna e-commerce che pongono seri rischi ai diritti dei consumatori e venditori online.

1.11

Per un mercato integrato della consegna dei pacchi il CESE ritiene necessaria un'occupazione di qualità, attraverso una solida e coerente dimensione sociale che ridefinisca e riqualifichi le professionalità esistenti, assicurando eque condizioni di lavoro e salari dignitosi, e la lotta al lavoro sommerso nell'ambito di un dialogo tra le parti sociali del settore a livello europeo, nazionale e territoriale.

1.12

Il CESE raccomanda la creazione di una rete europea di centri nazionali e-commerce delivery problem solving che sia user-friendly per soluzioni rapide e costless di tutti i problemi dell'utenza e degli e-retailers e di un osservatorio europeo di monitoraggio e-Commerce Delivery Systems che dia trimestralmente una rendicontazione dei problemi registrati nell'e-commerce delivery.

1.13

Per promuovere uno sviluppo equo e sostenibile del settore, lo scambio di buone prassi nazionali sui contratti standard (1) e i sistemi di qualità e d'arbitrato, nonché una maggiore cooperazione ed interoperatività tra tutti gli attori coinvolti sul piano nazionale e transfrontaliero, il CESE ritiene utile l'organizzazione a livello interistituzionale d'una conferenza sulla nuova logistica integrata dell'e-commerce delivery.

2.   Il commercio elettronico e i sistemi di logistica integrata delle consegne

2.1

Il commercio elettronico in Europa ha raggiunto la cifra d'affari di EUR 300 miliardi nel 2012 con un incremento del 20 % rispetto all'anno precedente (2), mentre gli acquisti online sono cresciuti dal 20 % al 37 % in cinque anni (3); i risparmi per i consumatori sono stimati intorno ai 12 miliardi di euro annui.

2.2

I vantaggi del commercio elettronico sono misurabili, in termini di risparmio e rapidità della transazione, di internazionalità, completezza, velocità delle informazioni e di contenuto del servizio correlato ai beni scambiati. La disponibilità materiale della maggior parte dei prodotti, ad esclusione di quelli digitali, rimane pero vincolata alle capacità di gestione dei processi logistici di trasformazione e imballaggio, tracciabilità, riconoscimento, movimentazione, conservazione e trasporto dei pacchi e colli.

2.3

Nella strategia della Commissione per "rafforzare la fiducia nel mercato unico digitale del commercio elettronico e dei servizi online" (4) venivano identificati "cinque principali ostacoli al mercato unico digitale e un piano d'azione per eliminarli". Tra questi figurano "sistemi di pagamento e di consegna inadeguati" aggiungendo che "attualmente il 10 % delle persone non acquista online (5) perché nutre dubbi sul costo dei servizi di consegna, in particolare transfrontalieri, e sulla qualità del servizio" e sostenendo in proposito che:

"occorre sviluppare la gamma di opzioni offerte al consumatore e diffondere e applicare nei diversi Stati membri le migliori pratiche europee, dalla consegna a domicilio a orari stabiliti, al prelievo presso un esercizio commerciale partner o con sistemi automatizzati con orario di apertura esteso ecc.";

"sia dal punto di vista dei clienti che da quello delle imprese, la questione della responsabilità in caso di merce danneggiata, rubata o smarrita deve essere chiarita";

"occorre assicurare che i servizi di consegna siano efficaci e accessibili anche nelle zone rurali o isolate e nelle regioni ultraperiferiche dell'Unione, affinché il commercio elettronico possa contribuire a mitigare piuttosto che ad accentuare le ineguaglianze dal punto di vista della coesione territoriale";

nel caso di consegne di medicinali falsificati e/o contraffatti, occorre garantire "una protezione adeguata dei pazienti che acquistano medicinali online".

2.4

I sistemi logistici tradizionali della catena di consegna risultano obsoleti e rischiano, specie per le tratte transnazionali, di rallentare il processo di diffusione e sviluppo del commercio elettronico, mentre lo sviluppo accelerato delle nuove tecnologie offre nuove possibilità di convergenza.

2.5

Lo sviluppo del commercio elettronico business to consumer (B2C) per i prodotti non de-materializzabili, o non digitalizzabili, ha determinato una marcata diffusione di spedizioni medio-piccole verso un numero molto elevato di destinazioni non ricorrenti, difficilmente programmabili, con un servizio sempre più ritagliato sulle esigenze del singolo cliente.

2.6

La velocità di raccolta delle informazioni e di conclusione delle transazioni consentite da una interfaccia sempre più diretta tra produttore e consumatore determina un aumento delle aspettative in termini di rapidità ed affidabilità delle consegne, la cui soddisfazione genera forti pressioni sull'efficienza e sui costi del sistema logistico.

2.7

Il Comitato ritiene importante recuperare la fiducia del consumatore online, che annovera tra le principali preoccupazioni la mancata consegna, il danneggiamento o smarrimento del bene ordinato e le possibilità di recupero delle somme spese, specie nella dimensione transfrontaliera, del rivenditore online per la mancanza di una rete strutturata in funzione delle esigenze degli operatori, di interoperatività e di un quadro normativo appropriato.

3.   Il Libro verde della Commissione

3.1

Il Libro verde della Commissione indica tre linee d'intervento per risolvere i problemi e superare le sfide che si pongono ai consumatori e ai rivenditori online al fine di sostenere la crescita del commercio elettronico e garantire l'accessibilità dei suoi vantaggi per tutti i cittadini e le PMI di tutte le regioni d'Europa grazie a un sistema di consegna sostenibile e efficiente sul piano nazionale, comunitario e internazionale:

migliorare nell'UE la comodità dei servizi di consegna per i consumatori e le PMI;

offrire a consumatori e PMI soluzioni di consegna più efficienti in termini di costi e tariffe migliori;

promuovere nei servizi di consegna una maggiore interoperabilità tra gli operatori, migliorando le modalità di collaborazione e la cooperazione tra di essi e i rivenditori online, in particolare le PMI.

4.   Osservazioni generali

4.1

Il CESE plaude all'iniziativa della Commissione per la realizzazione di un mercato integrato di logistica delle consegne connesse agli acquisti online ed ai positivi sviluppi del commercio elettronico non solo B2C ma anche B2B e C2C, in grado di ottimizzare i livelli di fiducia tra tutti gli operatori coinvolti e, in primis, i cittadini europei, garantendo accessibilità, affidabilità, trasparenza, efficacia e pieno rispetto e tutela dei diritti reciproci.

4.2

Il Comitato ritiene che il quadro normativo presenti carenze che devono essere sanate:

per i servizi postali, con "un servizio postale universale che garantisca a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica, situazione finanziaria o da altre condizioni, l'accesso a servizi postali di qualità, affidabili e a prezzi accessibili, una componente essenziale del modello sociale europeo" (6),

per l'accesso alla prestazione di servizi a dimensione transfrontaliera e gli obblighi d'informazione, con una piena applicazione dalla direttiva servizi (7).

4.3

A parere del Comitato, è fondamentale un adeguamento del quadro normativo per apportare ai consumatori europei maggiori vantaggi socioeconomici, in termini di autonomia e praticità, trasparenza e concorrenza, accesso a una gamma più ampia di prodotti e servizi, e per le imprese – e PMI in particolare – ampie possibilità di fornire prodotti e servizi innovativi, di alta qualità e vicini al consumatore su tutto il mercato interno europeo online, rafforzando la loro posizione e consentendo loro di restare competitive nell'economia globale.

4.4

Occorre "che i decisori politici, sulla base del principio SMART (attività Specifiche, Misurabili, Attuabili, Realistiche e Temporalmente definite), fissino obiettivi non solo qualitativi ma anche quantitativi. Poter misurare i progressi ottenuti confrontandoli a traguardi realistici è un presupposto chiave per una gestione efficace delle iniziative e per la valutazione del loro impatto effettivo" (8). In tal modo si innalza il livello di fiducia del consumatore, dell'operatore e dell'impresa e, parallelamente, le condizioni di lavoro dei lavoratori in un comparto tradizionalmente ad alta intensità di manodopera.

4.5

Il CESE ritiene importante che sia dato un forte impulso a CEN-CENELEC-ETSI (9) per elaborare – con la partecipazione paritaria di consumer's groups, PMI e altri soggetti interessati – standard tecnico-normativi europei. Ciò per assicurare qualità ed affidabilità, sostenibilità e garanzie sociali e di sicurezza dei servizi di logistica integrata applicati al commercio elettronico, secondo un calendario preciso attraverso una adeguata campagna informativa su web e media. Anche l'elaborazione di un marchio europeo di sicurezza e qualità consegne – rilasciato dalla rete europea del Centri Problem Solving (parallelo a quello VeriSign Secured Seal per pagamenti online) è ritenuto dal CESE un passo.

4.5.1

Il CESE raccomanda la creazione di una rete europea di centri nazionali e-commerce delivery problem solving che sia user-friendly per soluzioni rapide e costless di tutti i problemi dell'utenza e degli e-retailers e di un osservatorio europeo di monitoraggio e-commerce Delivery Systems che dia trimestralmente una rendicontazione dei problemi registrati nell'e-commerce delivery.

4.5.2

Il CESE chiede con forza la creazione di un Sistema di Allerta Rapida - tipo sistema RAPEX (10)/ICSMS (11) - in grado di bloccare, sulla base della verifica degli abusi denunciati ai centri nazionali e-commerce delivery problem solving, le pratiche commerciali fraudolente nel settore, oscurando il sito e sanzionando l'operatore delle consegne fino alla soluzione efficace, user-friendly e cost-less, del problema.

4.6

Per garantire accessibilità, affidabilità ed efficacia dei servizi logistici integrati di consegna è altresì necessario, a parere del CESE, che:

venga riservata nell'ambito di Horizon 2020 una forte priorità alla ricerca di tecnologie di logistica integrata per garantire tracciabilità, instradamento rapido, interfacce di cooperazione produttori/operatori logistici/consumatori per accorciare i tempi effettivi di consegna ed abbattere i costi;

venga accelerato l'avvio operativo della costellazione satellitare Galileo con le reti di stazioni a terra secondo i pareri adottati dal Comitato in materia (12);

venga assicurata la piena interoperatività in particolare dei sistemi di monitoraggio e dei sistemi informatizzati semplificati delle rese dei prodotti e dei rimborsi, avvalendosi anche delle esperienze maturate dai programmi comunitari IDA, IDABC e ISA (13) - Interoperatività tra pubbliche amministrazioni;

vengano varate piattaforme di interconnessione a rete di condivisione delle informazioni e coordinamento tra vettori, anche per limitare l'impatto ambientale specie dell'ultimo miglio, sulla base di progetti dimostrativi in seno a Horizon 2020 e Living well, within the limits of our planet 2020;

venga attivata una linea PMI di logistica integrata BEI, nell'ambito delle misure di assistenza finanziaria a favore di piccole e medie imprese innovatrici e creatrici di posti di lavoro nell'ambito dell'iniziativa a favore della crescita e dell'occupazione (14);

venga assicurata la trasparenza delle singole voci di costo per monitorare la struttura costi/prezzi e adeguati livelli di accessibilità dei servizi, rafforzando la sorveglianza del mercato per una pluralità di offerta.

4.7

Il settore della consegna dei pacchi è ad alta intensità di manodopera, specie extra-comunitaria, ma a basso contenuto professionale. In molti paesi dell'UE, le condizioni di lavoro dei dipendenti sono caratterizzate da contratti precari, orari di lavoro estenuanti, basse retribuzioni e basse possibilità di accesso alla formazione professionale continua. Questa situazione è il risultato dei processi di esternalizzazione che le aziende di consegne hanno effettuato, attraverso cooperative o singoli spedizionieri che, pur lavorando per un corriere di cui utilizzano marchio e divise, possiedono il furgone per il trasporto (pseudo lavoratori autonomi) (15).

4.8

Il CESE ritiene che, per perseguire un mercato interno integrato della consegna dei pacchi, sia essenziale una solida e coerente dimensione sociale, garantire una qualità dell'occupazione, assicurare una formazione continua e lottare contro il lavoro sommerso. Pertanto il Comitato raccomanda agli Stati membri che, anche attraverso la contrattazione collettiva, i lavoratori siano alle dirette dipendenze delle aziende delle consegne dei pacchi e si assicurino condizioni di lavoro eque e dignitose a tutto il settore.

4.9

Pertanto il Comitato ritiene strategico per lo sviluppo del settore della consegna pacchi e della logistica la creazione di un dialogo settoriale strutturato a livello europeo, nazionale e territoriale sia tra le parti sociali rappresentative del settore che tra i rappresentanti della società civile organizzata – specie delle organizzazioni dei consumatori e delle PMI, dei venditori online e degli operatori delle consegne – per promuovere la cooperazione e la fiducia reciproca, la piena sostenibilità e interoperatività dello sviluppo del mercato delle consegne degli ordinativi online.

Bruxelles, 20 marzo 2013

Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

Staffan NILSSON


(1)  Cfr. ad es. Thuiswinkel: contratto tipo olandese, definito il 1o gennaio 2012 in ambito di consiglio economico e sociale dei Paesi Bassi in consultazione con i consumatori, cui hanno aderito già l'80 % degli "e-interessati".

(2)  Fonte: McKinsey – 4a conferenza annuale europea sull'e-commerce, 14 novembre 2012, Bruxelles.

(3)  Fonte: EUROSTAT per il periodo 2004-2009.

(4)  COM(2011) 942 final dell'11 gennaio 2012.

(5)  Eurostat, indagine sulle famiglie 2009.

(6)  GU C 168 del 20.7.2007, pag. 74.

(7)  GU C 224 del 30.8.2008, pag. 50.

(8)  GU C 108 del 30.4.2004, pag. 23.

(9)  CEN: Comitato europeo di normalizzazione; CENELEC: Comitato europeo di normalizzazione elettrotecnica; ETSI: European Telecommunications Standards Institute.

(10)  The Rapid Alert System for non-food dangerous products.

(11)  ICSMS: Information Communication System Market Surveillance.

(12)  GU C 256 del 27.10.2007, pag. 73; GU C 324 del 30.12.2006, pag. 41; GU C 324 del 30.12.2006, pag. 37; GU C 318 del 23.12.2006, pag. 210; GU C 221 dell'8.9.2005, pag. 28; GU C 302 del 7.12.2004, pag. 35; GU C 48 del 21.2.2002, pag. 42.

(13)  GU C 218 dell'11.9.2009, pag. 36.

(14)  Programma ETF Start-up - Fondo europeo per gli investimenti.

(15)  Parere CESE, Abuso della qualifica di lavoratore autonomo, (Cfr. pagina 14 della presente Gazzetta ufficiale)