16.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 419/101


P7_TA(2012)0451

Prossima Conferenza mondiale sulle Telecomunicazioni internazionali (CMTI-2012) dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni ed eventuale allargamento del campo di applicazione del regolamento delle telecomunicazioni internazionali

Risoluzione del Parlamento europeo del 22 novembre 2012 relativa alla prossima conferenza mondiale sulle telecomunicazioni internazionali (WCIT-2012) dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni e al possibile ampliamento del campo di applicazione del regolamento delle telecomunicazioni internazionali (2012/2881(RSP))

(2015/C 419/16)

Il Parlamento europeo,

vista la direttiva 2009/140/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 (1) recante modifica delle direttive 2002/21/CE che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica, 2002/19/CE relativa all'accesso alle reti di comunicazione elettronica e alle risorse correlate, e all'interconnessione delle medesime e 2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi di comunicazione elettronica,

vista la direttiva 2009/136/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 (2) recante modifica della direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa a tutela dei consumatori,

vista la direttiva 2002/77/CE della Commissione, del 16 settembre 2002 (3), relativa alla concorrenza nei mercati delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica,

vista la sua risoluzione del 17 novembre 2011 sull'apertura e la neutralità della rete Internet in Europa (4),

vista la sua risoluzione del 15 giugno 2010 sulla governance di Internet: le prossime tappe (5),

vista la risoluzione A/HRC/20/L13 del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite,

vista la proposta di decisione del Consiglio che definisce la posizione dell'UE in materia di revisione del regolamento delle telecomunicazioni internazionali da adottare in occasione della conferenza mondiale sulle telecomunicazioni internazionali o nelle sedi preparatorie (COM(2012)0430),

visto l'articolo 110, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

A.

considerando che il regolamento delle telecomunicazioni internazionali (ITRs) è stato adottato in occasione della conferenza amministrativa mondiale per la telefonia e la telegrafia tenutasi a Melbourne nel 1988 e da allora non è mai stato rivisto;

B.

considerando che i 27 Stati membri dell'Unione europea sono firmatari dell'ITRs;

C.

considerando che l'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) ha convocato una riunione a Dubai dal 3 al 14 dicembre 2012, denominata conferenza mondiale sulle telecomunicazioni internazionali (WCIT), allo scopo di concordare un nuovo testo dell'ITRs;

1.

invita il Consiglio e la Commissione a garantire che qualsiasi modifica dell'ITRs sia compatibile con l'acquis dell'Unione, risponda all'obiettivo dell'UE di rendere Internet un autentico luogo pubblico in cui i diritti umani e le libertà fondamentali, in particolare la libertà di espressione e di riunione, sono rispettati e in cui l'osservanza dei principi del libero mercato, la neutralità della rete e l'imprenditorialità sono assicurati e promuova l'interesse a conseguire suddetto obiettivo;

2.

esprime rammarico per la mancanza di trasparenza e inclusione circa i negoziati per la WCIT-12, poiché l'esito di tale riunione potrebbe incidere in misura rilevante sull'interesse pubblico;

3.

ritiene che l'UIT, così come ogni altra singola istituzione internazionale centralizzata, non sia l'organismo idoneo a imporsi quale autorità di regolamentazione né per quanto riguarda la governance di Internet né per i suoi flussi di traffico;

4.

sottolinea che alcune delle proposte relative alla riforma dell'ITRs avrebbero un impatto negativo su Internet nonché sull'architettura, le operazioni, i contenuti, la sicurezza, le relazioni commerciali e la governance dello stesso, come pure sul libero flusso di informazioni online;

5.

ritiene che, a seguito di alcune proposte presentate, l'UIT stessa possa affermarsi quale entità competente di taluni aspetti di Internet, ponendo così fine all'attuale modello caratterizzato da una partecipazione dal basso di una pluralità di soggetti; esprime preoccupazione in merito alla possibilità che tali proposte, qualora venissero approvate, possano compromettere seriamente lo sviluppo e l'accessibilità dei servizi online per gli utenti finali nonché dell'economia digitale nel suo insieme; è del parere che la governance di Internet e le relative questioni di regolamentazione debbano continuare a essere definite a livello globale con la partecipazione di una pluralità di soggetti;

6.

esprime preoccupazione per il fatto che le proposte di riforma dell'UIT includano l'istituzione di nuovi meccanismi di profitto che potrebbero seriamente compromettere la natura aperta e competitiva di Internet provocando un aumento dei prezzi, ostacolando l'innovazione e limitando l'accesso alla rete; ribadisce che Internet dovrebbe restare una risorsa gratuita e aperta;

7.

sostiene le proposte intese a mantenere il vigente campo di applicazione dell'ITRs e l'attuale mandato dell'UIT; si oppone alle proposte di estendere il campo di applicazione a settori quali Internet, compresi lo spazio dei nomi di dominio, l'attribuzione di indirizzi IP, l'instradamento del traffico Internet e le questioni relative ai contenuti;

8.

invita gli Stati membri a impedire qualsiasi modifica dell'ITRs che possa pregiudicare l'apertura di Internet, la neutralità della rete, il principio da utente a utente, gli obblighi di servizio universale e la governance partecipativa affidata a una pluralità di attori quali i governi, le istituzioni sovrannazionali, le organizzazioni non governative, le grandi e piccole imprese, la comunità tecnologica, gli utenti di Internet e i consumatori in generale;

9.

invita la Commissione a coordinare i negoziati sulla revisione dell'ITRs a nome dell'Unione europea, sulla base di un contributo apportato in modo inclusivo dalle varie parti interessate, tramite una strategia intesa principalmente a garantire e preservare la struttura aperta di Internet e a tutelare i diritti e le libertà online degli utenti di Internet;

10.

ribadisce l'importanza di salvaguardare solidi servizi Internet basati sul principio del massimo sforzo («best effort»), promuovere l'innovazione e la libertà di espressione, garantire la concorrenza ed evitare la creazione di un nuovo divario digitale;

11.

sottolinea che l'ITRs dovrebbe indicare la natura non vincolante delle raccomandazioni dell'UIT, quali documenti che promuovono le migliori prassi;

12.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.


(1)  GU L 337 del 18.12.2009, pag. 37.

(2)  GU L 337 del 18.12.2009, pag. 11.

(3)  GU L 249 del 17.9.2002, pag. 21.

(4)  Testi approvati, P7_TA(2011)0511.

(5)  GU C 236 E del 12.8.2011, pag. 33.