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15.11.2013 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
CE 332/102 |
Giovedì 14 giugno 2012
Situazione delle minoranze etniche in Iran
P7_TA(2012)0265
Risoluzione del Parlamento europeo del 14 giugno 2012 sulla situazione delle minoranze etniche in Iran (2012/2682(RSP))
2013/C 332 E/21
Il Parlamento europeo,
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viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Iran, in particolare quelle relative ai diritti umani, |
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vista la risoluzione 16/9 del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani, che definisce il mandato di un Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani in Iran, |
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viste le relazioni sulla situazione dei diritti umani nella Repubblica islamica dell'Iran del Relatore speciale dell'ONU per i diritti umani in Iran, del 23 settembre 2011 e 6 marzo 2012, |
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vista la dichiarazione del portavoce dell'Alto Rappresentante Catherine Ashton sul ricorso alla pena di morte in Iran, emessa il 30 maggio 2012, |
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visti il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (ICCPR), il Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali (ICESCR) e la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, dei quali la Repubblica islamica dell'Iran è firmataria, |
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visti gli articoli 122, paragrafo 5, e 110, paragrafo 4 del suo regolamento, |
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A. |
considerando che la situazione attuale dei diritti umani in Iran è caratterizzata da un quadro costante di violazioni sistematiche dei diritti fondamentali; che in Iran le minoranze continuano ad essere oggetto di discriminazioni e vessazioni sulla base della loro appartenenza etnica o religiosa; che negli ultimi mesi gruppi minoritari hanno dimostrato per i loro diritti e che ciò ha portato all'arresto in massa di manifestanti; |
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B. |
considerando che sei membri della minoranza araba Ahwazi sono sotto processo dopo essere stati detenuti senza incriminazione formale per quasi un anno in relazione alle attività svolte per conto di questa minoranza; che sussiste il motivato timore che non possano beneficiare di un equo processo e che rischino maltrattamenti o torture; |
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C. |
considerando che il 5 giugno 2012 Mohammad Mehdi Zalieh, un prigioniero curdo-iraniano, è deceduto nel carcere di Rajaee Shahr per non aver la direzione del carcere disposto le necessarie cure mediche; |
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D. |
considerando che la costituzione della Repubblica islamica dell'Iran prevede formalmente per le minoranze etniche un equo trattamento; che tuttavia, in pratica, i membri di minoranze etniche come gli azeri, gli arabi, i curdi e i baluchi devono subire tutta una serie di violazioni dei diritti umani e civili, fra cui violazioni del loro diritto di riunione, associazione ed espressione; |
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E. |
considerando l'esistenza di diffuse discriminazioni socio-economiche nei confronti delle persone appartenenti a minoranze, fra cui confische di terre e altri beni, rifiuto dell'accesso a posti di lavoro e restrizioni dei diritti sociali, culturali e linguistici, in violazione della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale e del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali; |
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F. |
considerando che le discriminazioni contro le minoranze etniche ha notevoli ripercussioni nel campo dell'istruzione, visto che le scuole delle zone popolate da minoranze sono spesso prive di risorse e che i tassi di abbandono e di analfabetismo in queste regioni tende ad essere più alto della media nazionale, con la conseguenza che le minoranze nazionali ed etniche sono sottorappresentate nei posti governativi di alto livello; |
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G. |
considerando che le donne non persiane subiscono una doppia discriminazione in quanto membri di comunità emarginate e in quanto donne, visto che le leggi iraniane ne limitano esplicitamente i diritti; |
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H. |
considerando che negli ultimi anni si è assistito in Iran a un drastico aumento delle esecuzioni, anche di giovani; che la pena di morte viene regolarmente comminata in casi in cui all'imputato vengono negati i diritti processuali e per reati che non rientrano nella categoria dei most serious crimes (reati di massima gravità) in base alle norme internazionali; |
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1. |
esprime seria preoccupazione per il continuo deteriorarsi della situazione dei diritti umani in Iran, anche per le persone che appartengono a minoranze etniche e religiose, a causa di sistematiche discriminazioni politiche, economiche, sociali e culturali; |
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2. |
invita le autorità iraniane a eliminare ogni forma di discriminazione contro le persone appartenenti a minoranze etniche e religiose, ufficialmente riconosciute come tali o meno; esige che a ogni persona appartenente a minoranze sia consentito esercitare tutti i diritti sanciti dalla costituzione iraniana e dal diritto internazionale, fra cui le garanzie contenute nel Patto internazionale sui diritti civili e politici e nel Patto internazionali sui diritti economici, sociali e culturali, dei quali l'Iran è parte contraente; |
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3. |
invita le autorità iraniane ad assicurare che i membri attualmente in stato di arresto della minoranza araba Ahwazi – Mohammad Ali Amouri, Rahman Asakereh, Hashem Sha’bani Amouri, Hadi Rashidi, Sayed Jaber Alboshoka e Sayed Mokhtar Alboshoka – siano giudicati secondo gli standard internazionali, e dunque sottoposti a un equo processo, siano debitamente protetti da maltrattamenti e torture e non abbiano a dover subire la pena capitale; |
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4. |
sollecita le autorità iraniane a rilasciare tutti gli attivisti che sono attualmente in stato di detenzione per le loro attività pacifiche a favore dei diritti delle minoranze; |
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5. |
invita le autorità iraniane a rispettare il diritto delle minoranze etniche a servirsi della propria lingua, sia in privato che in pubblico, e in particolare a garantire l'istruzione nelle lingue minoritarie, come previsto dalla costituzione della Repubblica islamica dell'Iran; |
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6. |
invita l'Esperto indipendente dell'ONU per le minoranze e il Relatore speciale dell'ONU sulle forme contemporanee di razzismo, xenofobia e altre intolleranze, a richiedere una visita in Iran per riferire sulla situazione dei diritti umani e in particolare sulla deplorevole situazione delle minoranze; |
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7. |
invita le autorità iraniane a garantire la libertà religiosa come sancito dalla costituzione iraniana e dal Patto sui diritti civili e politici e a far cessare la pratica delle discriminazioni e vessazioni a danno di gruppi religiosi minoritari quali i musulmani non sciiti, gli Assiri ed altri gruppi cristiani, le persecuzioni sistematiche delle minoranze Baha’i e l'applicazione della pena di morte per i musulmani convertiti ad altre religioni; |
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8. |
invita la Commissione a cooperare strettamente con il Parlamento ai fini di un uso efficace del nuovo Strumento per la democrazia e i diritti dell'uomo, onde sostenere la democrazia e il rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti in Iran a gruppi di minoranza; |
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9. |
condanna duramente il ricorso alla pena di morte in Iran e invita le autorità iraniane, conformemente alle risoluzioni 62/149 e 63/168 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, a istituire una moratoria sulle esecuzioni in attesa dell'abolizione della pena di morte; sollecita le autorità di governo a proibire l'esecuzione di giovani e di commutare tutte le sentenze capitali attualmente pendenti nei loro confronti; |
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10. |
riafferma la sua disponibilità ad avviare con l'Iran un dialogo sui diritti umani a tutti i livelli, sulla base dei valori universali sanciti dalla Carta e dalle convenzioni dell'ONU; |
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11. |
invita le autorità iraniane a dar prova di impegnarsi pienamente a cooperare con la comunità internazionale per migliorare la situazione dei diritti imani in Iran; sottolinea la necessità di un impegno più attivo con il Consiglio per i diritti umani dell'ONU e gli altri meccanismi dell'ONU a difesa di tali diritti; |
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12. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Segretario generale delle Nazioni Unite, al Consiglio per i diritti umani dell'ONU, all'Ufficio della Guida suprema, al governo e al parlamento della Repubblica islamica dell'Iran. |