52012DC0609

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle garanzie coperte dal bilancio generale Situazione al 31 dicembre 2011 /* COM/2012/0609 final */


INDICE

1........... Introduzione. 3

2........... Tipi di operazioni coperte dal bilancio. 3

3........... Eventi successivi all'ultima relazione aggiornata al 30 giugno 2011. 4

3.1........ Sostegno alla bilancia dei pagamenti di Stati membri non appartenenti alla zona euro. 4

3.2........ Assistenza macrofinanziaria. 4

3.3........ Euratom.. 5

3.4........ Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria. 5

3.5........ Garanzia di bilancio per le operazioni di finanziamento esterno della BEI 5

4........... Dati relativi ai rischi coperti dal bilancio. 5

4.1........ Definizione di rischio. 5

4.2........ Composizione del rischio. 6

4.3........ Rischio annuale coperto dal bilancio. 8

4.3.1..... Rischio inerente agli Stati membri 8

4.3.2..... Rischio inerente a paesi terzi 9

4.4........ Evoluzione del rischio. 10

5........... Inadempimenti, attivazione della garanzia di bilancio e arretrati 13

5.1........ Pagamenti da risorse di tesoreria. 13

5.2........ Trasferimenti dal bilancio. 13

5.3........ Attivazione del fondo di garanzia per le azioni esterne. 14

6........... fondo di garanzia per le azioni esterne. 14

6.1........ Recuperi 14

6.2........ Attività. 14

6.3........ Importo obiettivo. 14

7........... Valutazione dei rischi: situazione economica e finanziaria dei paesi terzi maggiormente esposti 15

7.1........ Obiettivi 15

7.2........ Metodi di valutazione del rischio. 15

1.           Introduzione

La presente relazione intende monitorare l’esposizione al rischio di credito a carico del bilancio dell’Unione europea risultante dalle garanzie date e dalle operazioni di prestito effettuate direttamente dall’Unione europea o indirettamente attraverso i mandati esterni della BEI.

La relazione è presentata ai sensi dell’articolo 130 del regolamento finanziario che prevede che la Commissione riferisca due volte all'anno, al Parlamento europeo e al Consiglio, sulla situazione delle garanzie di bilancio e dei rischi corrispondenti[1]. Essa è completata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione contenente una serie di tabelle e note esplicative dettagliate (in prosieguo: "documento di lavoro").

2.           Tipi di operazioni coperte dal bilancio

I rischi coperti dal bilancio dell'Unione europea (in prosieguo: "il bilancio") derivano da una serie di operazioni di prestito e di garanzia che possono essere suddivise in due categorie:

– i prestiti concessi dall'Unione europea con obiettivi macroeconomici, ossia prestiti di assistenza macrofinanziaria (AMF)[2] a paesi terzi congiuntamente con le istituzioni di Bretton Woods, prestiti a sostegno della bilancia dei pagamenti (BdP)[3] per gli Stati membri non appartenenti alla zona euro aventi difficoltà nella loro bilancia dei pagamenti, prestiti nel quadro del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF)[4] a favore di Stati membri confrontati o minacciati seriamente da gravi perturbazioni economiche o finanziarie causate da circostanze eccezionali che sfuggono al loro controllo;

– i prestiti con obiettivi microeconomici, cioè prestiti Euratom e soprattutto finanziamenti della Banca europea per gli investimenti (BEI) di operazioni in paesi terzi ("finanziamento esterno BEI")[5] coperti da garanzie dell'UE[6].

Dal 1994 il finanziamento esterno garantito della BEI, i prestiti Euratom e i prestiti AMF sono coperti dal fondo di garanzia per le azioni esterne ("fondo")[7], mentre i prestiti BdP e i prestiti erogati nell'ambito del MESF sono coperti direttamente dal bilancio.

Il fondo copre gli inadempimenti su prestiti e garanzie su prestiti accordati a paesi terzi o per progetti in paesi terzi. È stato stabilito:

– allo scopo di fornire una "riserva di liquidità" per evitare di ricorrere al bilancio ogni volta che si verifica un inadempimento o un ritardo nel pagamento concernente un prestito garantito;

– per creare uno strumento di disciplina di bilancio stabilendo un quadro finanziario per elaborare la politica dell'UE riguardo alle garanzie sui prestiti concessi dalla Commissione e dalla BEI a paesi terzi[8].

Se i paesi terzi diventano Stati membri, i relativi prestiti non sono più coperti dal fondo e il rischio è direttamente a carico del bilancio. La dotazione del fondo è attinta al bilancio e deve essere mantenuta ad una data percentuale dell'importo in essere dei prestiti e delle garanzie sui prestiti coperti dal fondo. Tale percentuale, nota come "tasso obiettivo", è attualmente del 9%. Se le risorse del fondo sono insufficienti, il bilancio deve fornire i fondi necessari.

3.           Eventi successivi all'ultima relazione aggiornata al 30 giugno 2011

3.1.        Sostegno alla bilancia dei pagamenti di Stati membri non appartenenti alla zona euro

Nel secondo semestre 2011 l'Ungheria ha rimborsato 2,0 miliardi di euro. Poiché non sono state effettuate erogazioni, l'esposizione del meccanismo di sostegno della bilancia dei pagamenti è scesa a 11,4 miliardi di EUR.

La concessione a titolo precauzionale di un sostegno finanziario a medio termine dell’UE a favore della Romania per un importo massimo di 1,4 miliardi di EUR[9], decisa dal Consiglio il 12 maggio 2011, è predisposta, ma non è stata attivata a fini di prelievo.

3.2.        Assistenza macrofinanziaria

Nel corso del secondo semestre 2011 sono state effettuate due erogazioni a titolo dell'AMF: 100 milioni di EUR alla Serbia e 26 milioni di EUR all'Armenia, mentre la Georgia ha rimborsato 13,5 milioni di EUR e la Romania 12,5 milioni di EUR.

3.3.        Euratom

Nel periodo di riferimento non è stato erogato alcun prestito. La Bulgaria ha rimborsato 6,5 milioni di EUR e l'Ucraina 3,8 milioni di EUR.

3.4.        Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria

Nel secondo semestre 2011 sono stati erogati all'Irlanda e al Portogallo, rispettivamente, 2,5 e 7,6 miliardi di EUR.

Nell'ottobre 2011 il Consiglio ha deciso la proroga delle scadenze dei prestiti e la soppressione retroattiva del margine applicato ai prestiti concessi all'Irlanda[10] e al Portogallo[11].

In risposta alla crisi sono stati istituiti altri due meccanismi che tuttavia non comportano alcun rischio per il bilancio:

– la European Financial Stability Facility (EFSF) (fondo europeo di stabilità finanziaria)[12]che è garantita dagli Stati membri partecipanti su base proporzionale;

– la Greek loan facility (strumento di prestito in favore della Grecia)[13], finanziata mediante prestiti bilaterali dagli altri Stati membri della zona euro amministrati a livello centrale dalla Commissione.

3.5.        Garanzia di bilancio per le operazioni di finanziamento esterno della BEI

Nel quadro del mandato esterno 2007-2013, le sottoscrizioni di prestiti sono aumentate del 10% nel secondo semestre 2011, ammontando a 1 745 milioni di EUR. L' importo dei prestiti erogati ammontava a 1 381 milioni di EUR nel periodo di riferimento. Pertanto, al 31 dicembre 2011 l'importo cumulativo dei prestiti erogati nel quadro del mandato corrispondeva a 8 561 milioni di EUR, con un aumento del 19% rispetto al 30 giugno 2011.

4.           Dati relativi ai rischi coperti dal bilancio

4.1.        Definizione di rischio

I rischi a carico del bilancio derivano dall'esposizione in capitale e interessi rispetto alle operazioni garantite.

Ai fini della presente relazione, vengono utilizzati due metodi per valutare i rischi a carico del bilancio (direttamente o indirettamente tramite il fondo):

– il "rischio totale coperto" è basato sulla somma dell'importo totale delle esposizioni in capitale per le operazioni in esame a una determinata data, compresi gli interessi maturati[14];

– l'approccio di bilancio definito come "rischio annuale a carico del bilancio" è basato sul calcolo dell'importo massimo dei pagamenti annuali dovuti che l'UE dovrebbe versare in un esercizio finanziario se tutti i beneficiari di prestiti garantiti risultassero inadempienti[15].

4.2.        Composizione del rischio

Fino al 2010 il rischio massimo in termini di esposizioni totali coperte era principalmente connesso ai prestiti concessi a paesi terzi. Nel 2011 la crisi finanziaria ha avuto un forte impatto sulle finanze pubbliche degli Stati membri, comportando un aumento dell'attività di prestito dell'UE per sostenere il maggior fabbisogno finanziario pubblico.

Di conseguenza la composizione del rischio è cambiata. Al 31 dicembre 2011:

· il 67% dell'esposizione totale garantita riguarda operazioni di assunzione di prestiti connesse ai prestiti agli Stati membri direttamente coperti dal bilancio (era il 45% al 31.12.2010);

· il 33% dell'esposizione totale garantita si riferisce ad operazioni di assunzione e concessione di prestiti in paesi terzi coperte in prima istanza dal fondo di garanzia per le azioni esterne (di seguito "fondo"), che rappresentavano il 55% al 31.12.2010.

Il rischio totale coperto dal bilancio al 31 dicembre 2011 è presentato nella seguente tabella 1.

Tabella 1: Esposizioni totali coperte dal bilancio al 31 dicembre 2011 (in milioni di EUR)

|| Esposizione in capitale || Interessi maturati || Totale || %

Stati membri* || || || ||

AMF || 25 || 0 || 25 || <1%

Euratom || 404 || 4 || 408 || 1%

BdP || 11 400 || 225 || 11 625 || 18%

BEI*** || 2 965 || 26 || 2 991 || 5%

MESF || 28 000 || 344 || 28 344 || 44%

Totale parziale Stati membri || 42 794 || 599 || 43 393 || 67%

Paesi terzi** || || || ||

AMF || 565 || 5 || 570 || 1%

Euratom || 43 || 0 || 43 || <1%

BEI*** || 20 466 || 156 || 20 621 || 32%

Totale parziale paesi terzi || 21 074 || 161 || 21 234 || 33%

Totale || 63 868 || 760 || 64 628 || 100%

*   Rischio coperto direttamente dal bilancio. Comprende anche i prestiti AMF, Euratom e BEI concessi prima dell'adesione all'UE. ** Rischio coperto dal fondo. *** Circa l'82% delle operazioni di prestito della BEI (agli Stati e agli enti pubblici) è coperto da una garanzia globale, mentre le restanti operazioni della BEI beneficiano unicamente di una copertura del rischio politico.

Le tabelle A1, A2, A3 e A4 del documento di lavoro forniscono informazioni più dettagliate in merito a tali esposizioni, in particolare in termini di massimali, importi erogati e tassi di garanzia.

L’esposizione totale in capitale e interessi coperta dal bilancio è aumentata notevolmente, raggiungendo 64,63 miliardi di EUR, ossia il 17,6% in più rispetto al 30.6.2011.

Tale aumento si spiega principalmente con:

· l'esborso di 10,1 miliardi di EUR nel quadro del MESF (2,5 miliardi di EUR per l'Irlanda e 7,6 miliardi di EUR per il Portogallo);

·  l'aumento di 2,45 milioni di EUR degli esborsi netti della BEI ai paesi terzi nel corso del secondo semestre 2011.

4.3.        Rischio annuale coperto dal bilancio

Per il 2012 il bilancio può coprire (direttamente o tramite il fondo) 3,782 miliardi di EUR[16], che rappresentano gli importi (capitale e interessi) dovuti durante tale periodo sull'ammontare complessivo delle esposizioni al 31 dicembre 2011. Di quest'importo 1 769 miliardi di EUR sono dovuti direttamente dagli Stati membri (47%). La tabella A2 del documento di lavoro illustra l'incidenza di ciascun paese nel rischio totale coperto.

4.3.1.     Rischio inerente agli Stati membri

Il rischio inerente agli Stati membri riguarda:

a) i prestiti BEI e/o AMF e/o Euratom concessi prima dell'adesione all'UE;

b) i prestiti concessi nell'ambito dello strumento BdP;

c) i prestiti concessi nel quadro del MESF.

Tabella 2: Classifica degli Stati membri in base al rischio massimo assunto dal bilancio nel 2012 (in milioni di EUR)

Classifica || Paese || Prestiti || Rischio massimo || Incidenza del paese nel rischio totale legato agli Stati membri (SM) || Incidenza del paese nel rischio totale (SM e paesi terzi)

1 || Irlanda || c) || 412,7 || 23,3% || 10,9%

2 || Portogallo || c) || 400,8 || 22,7% || 10,6%

3 || Romania || a)+b) || 395,1 || 22,3% || 10,4%

4 || Ungheria || a)+b) || 142,4 || 8,0% || 3,8%

5 || Lettonia || a)+b) || 96,8 || 5,5% || 2,6%

6 || Bulgaria || a) || 92,8 || 5,2% || 2,5%

7 || Polonia || a) || 81,0 || 4,6% || 2,1%

8 || Repubblica ceca || a) || 70,8 || 4,0% || 1,9%

9 || Slovacchia || a) || 51,1 || 2,9% || 1,4%

10 || Slovenia || a) || 11,4 || 0,6% || 0,3%

11 || Cipro || a) || 7,7 || 0,4% || 0,2%

12 || Lituania || a) || 5,3 || 0,3% || 0,1%

13 || Malta || a) || 0,7 || 0,0% || 0,0%

14 || Estonia || a) || 0,5 || 0,0% || 0,0%

Totale || || || 1 796,3 || 100% || 46,8%

4.3.2.     Rischio inerente a paesi terzi

Il fondo copre prestiti garantiti concessi a paesi terzi con scadenze che arrivano fino al 2041. Nel 2012 il fondo sosterrà un rischio annuo massimo legato a paesi terzi pari a 2 013 milioni di EUR (il 53,2% del rischio annuo totale).

I dieci paesi (su 47) che presentano l'esposizione più importante sono classificati in appresso in ordine decrescente. Essi costituiscono il 78,5% del rischio annuo sopportato dal fondo in relazione ai paesi terzi, ovvero 1 580,4 milioni di EUR. La situazione economica di tali paesi è analizzata e commentata nel punto 3 del documento di lavoro. Nella tabella relativa a ciascun paese è indicato inoltre il merito di credito valutato dalle agenzie di rating.

Il rischio inerente a paesi terzi riguarda l'attività di prestito della BEI e/o l'AMF e/o i prestiti Euratom (per i dettagli, cfr. tabelle A3b e A4 del documento di lavoro).

Tabella 3: Classifica dei 10 principali paesi terzi in base al rischio massimo sopportato dal fondo nel 2012 (in milioni di EUR)

Classifica || Paese || Rischio massimo || Incidenza del paese nel rischio totale legato ai paesi terzi || Incidenza del paese nel rischio totale (SM e paesi terzi)

1 || Turchia || 458,8 || 22,8% || 12,1%

2 || Egitto || 207,9 || 10,32 || 5,5%

3 || Tunisia || 185,8 || 9,2% || 4,9%

4 || Marocco || 179,4 || 8,9% || 4,7%

5 || Serbia || 154,2 || 7,7% || 4,1%

6 || Sud Africa || 122,3 || 6,1% || 3,2%

7 || Libano || 84,6 || 4,2% || 2,2%

8 || Siria || 81,3 || 4,0% || 2,1%

9 || Bosnia-Erzegovina || 54,8 || 2,7% || 1,4%

10 || Brasile || 51,2 || 2,5% || 1,4%

Totale dei 10 || || 1 580,4 || 78% || 41,8%

4.4.        Evoluzione del rischio

Il livello di incertezza resta elevato, in quanto la crisi economica e finanziaria mondiale continua a influire sulla ripresa economica nell'UE e sulla crescita mondiale. Anche le tensioni geopolitiche registrate in alcuni paesi del Mediterraneo meridionale hanno acuito l'incertezza sulla ripresa economica in taluni paesi terzi.

· Strumento della bilancia dei pagamenti

L’assistenza finanziaria a medio termine dell’UE nell'ambito dello strumento BdP è stata riattivata nel novembre 2008 per aiutare l'Ungheria e, successivamente, nel gennaio e nel maggio 2009 per aiutare la Lettonia e la Romania a ripristinare la fiducia del mercato, con un impegno complessivo pari a 14,6 miliardi di EUR. A causa della scadenza del termine previsto al riguardo, 1,2 miliardi di EUR non saranno erogati. L'Ungheria ha effettuato il primo rimborso, di 2 miliardi di EUR, nel dicembre 2011.

Oltre ai 5 miliardi di EUR di sostegno BdP già concessi, il 12 maggio 2011 il Consiglio ha deciso la concessione alla Romania di un sostegno finanziario precauzionale per un importo fino a 1,4 miliardi di EUR[17], non ancora erogati.

Lo strumento BdP, che presenta un massimale globale di 50 miliardi di EUR, ha una capacità residua di 37 miliardi di EUR per eventuali nuove richieste di sostegno alla bilancia dei pagamenti.

· Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF)

Durante il secondo semestre 2011 sono rimaste elevate le tensioni nei mercati dei titoli sovrani. Le condizioni di emissione dei titoli sovrani da parte di Stati periferici della zona euro restano difficili nonostante l'attivazione del MESF, integrato da prestiti bilaterali, e dell'EFSF. Rispondere adeguatamente al maggiore fabbisogno di rifinanziamento dei governi degli Stati membri nei prossimi mesi e anni continuerà a rappresentare una sfida impegnativa.

Le conclusioni del Consiglio Ecofin fissano il massimale globale del meccanismo a 60 miliardi di EUR[18], ma il limite legale è fissato dall'articolo 2, paragrafo 2, del regolamento del Consiglio, che limita l'esposizione al margine disponibile sotto il massimale delle risorse proprie[19].

Nella scia delle decisioni del Consiglio volte a concedere assistenza finanziaria all'Irlanda[20] e al Portogallo[21], nel 2011 sono stati erogati 13,9 miliardi di EUR alla prima e 14,1 miliardi di EUR al secondo.

Con un volume massimo di 60 miliardi di euro, il MESF ha una capacità residua di 11,5 miliardi di EUR per fornire l'ulteriore assistenza eventualmente richiesta[22].

Il 21 luglio 2011 il vertice della zona euro ha deciso una serie di misure, tra cui la proroga delle scadenze e la riduzione dei tassi di interesse sui futuri prestiti EFSF alla Grecia per attenuare la crisi del debito greco e assicurare la stabilità finanziaria della zona euro nel suo complesso. In linea con le conclusioni del vertice, l'impatto sul MESF è duplice:

a) il margine MESF è stato ridotto con effetto retroattivo per le operazioni di erogazione di prestiti al Portogallo e all'Irlanda;

b) è stata prorogata la scadenza dei futuri esborsi.

Tali misure sono entrate in vigore con l'adozione di due decisioni del Consiglio nell'ottobre 2011[23].

· Prestiti di assistenza macrofinanziaria

Le decisioni relative alla concessione di prestiti AMF a paesi terzi, in passato di competenza del Consiglio, con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona sono adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio. La Commissione ha adottato una nuova proposta legislativa per un regolamento quadro in materia di assistenza macrofinanziaria al fine di migliorare il processo decisionale nell’ambito del trattato di Lisbona[24].

Conformemente al regolamento quadro proposto, la procedura per l'assistenza macrofinanziaria dovrebbe essere ricalcata su quella di altri strumenti di finanziamento esterno, per cui la Commissione dovrebbe essere competente dell'adozione delle decisioni in materia di AMF, sotto il controllo di un comitato di rappresentanti degli Stati membri conformemente alla procedura d'esame introdotta dalle nuove norme sulla procedura di comitato entrate in vigore il 1° marzo 2011[25]. Le discussioni sulla proposta di regolamento proseguono nel 2012 in sede di Parlamento e di Consiglio, anche relativamente al processo decisionale nell'ambito dell'AMF.

Nel luglio 2011 sono state effettuate due operazioni di prestito AMF per un importo totale di 126 milioni di EUR: 26 milioni all'Armenia e 100 milioni alla Serbia.

· Prestiti Euratom

Per i prestiti Euratom a Stati membri o ad alcuni paesi terzi ammissibili (Federazione russa, Armenia, Ucraina) è fissato un massimale di 4 miliardi di EUR, di cui circa l’85% è già stato utilizzato. L'importo rimanente, pari a circa 600 milioni di EUR, potrebbe essere utilizzato per finanziare nuovi progetti.

· Prestiti della BEI

Nell’ambito del mandato generale della BEI per il periodo 2007-2013, al 31 dicembre 2011 è stato sottoscritto un importo complessivo di 19 436 milioni di EUR , di cui 8 561 milioni erano stati erogati a quella data (cfr. tabella A6 del documento di lavoro).

A seguito della revisione intermedia del mandato esterno della BEI, il 25 ottobre 2011 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato una nuova decisione (n. 1080/2011/UE) che accorda alla BEI una garanzia dell'Unione in caso di perdite dovute a prestiti e garanzie sui prestiti a favore di progetti realizzati al di fuori dell’Unione e che abroga la decisione n. 633/2009/CE. La nuova decisione è entrata in vigore il 30 ottobre 2011. Di conseguenza l'importo aggregato dei prestiti erogati e delle garanzie accordate per le operazioni di finanziamento della BEI, dedotti gli importi rimborsati e sommate tutte le spese connesse, aumenterebbe da 25 800 milioni di EUR a un massimale di 29 484 milioni di EUR[26]. La garanzia dell’UE è limitata al 65% dell'importo aggregato dei prestiti erogati e delle garanzie accordate per le operazioni di finanziamento della BEI.

La BEI è incorsa in inadempienze del governo siriano riguardo a taluni pagamenti di interessi e rimborsi di prestiti (cfr. infra, punto 5.3). Il fondo è stato tuttavia attivato soltanto nel 2012.

Per ulteriori informazioni sui paesi coperti dalla garanzia dell'UE, cfr. tabelle A1 e A2 del documento di lavoro.

5.           Inadempimenti, attivazione della garanzia di bilancio e arretrati

5.1.        Pagamenti da risorse di tesoreria

La Commissione attinge alle risorse di tesoreria allo scopo di evitare ritardi e le relative spese per interesse delle operazioni di prestito quando un debitore è in ritardo nei pagamenti all'UE[27].

5.2.        Trasferimenti dal bilancio

Poiché nel secondo semestre 2011 non è stato registrato alcun inadempimento, non è stato richiesto alcuno stanziamento a titolo dell'articolo di bilancio 01 04 01 (linee p.m.) "Garanzie dell’Unione europea sulle assunzioni di prestito dell’UE e dell’Euratom e sulle erogazioni di prestito della BEI".

5.3.        Attivazione del fondo di garanzia per le azioni esterne[28]

In caso di ritardo del beneficiario (paesi terzi) nel rimborsare un prestito concesso o garantito dall'UE, il fondo è attivato per coprire l'inadempimento entro tre mesi dalla data di scadenza del rimborso in questione[29].

Nel secondo semestre 2011 non è stato fatto ricorso al fondo.

La BEI è tuttavia incorsa in inadempienze del governo siriano riguardo a taluni pagamenti di interessi e rimborsi di prestiti. Poiché le ingiunzioni di pagamento non hanno avuto riscontro, il 10 maggio 2012 la BEI ha chiesto il versamento della garanzia dell'UE attraverso il fondo di garanzia per un importo attorno ai 15,5 milioni di EUR[30]. Se la situazione nel paese non migliorerà, potranno essere inoltrate altre richieste di pagamento tramite il fondo (il totale dell'esposizione in capitale della Siria ammonta a 551 milioni di EUR, con ultima scadenza di prestito nel 2030). In conformità agli accordi sulla garanzia, quando ha effettuato un pagamento nell'ambito della sua garanzia l'UE subentra alla Banca nel diritto e nei mezzi di ricorso. Spetta alla Banca assolvere il processo di recupero degli importi surrogati.

6.           fondo di garanzia per le azioni esterne

6.1.        Recuperi[31]

Al 31 dicembre 2011 il fondo non ha arretrati da recuperare.

6.2.        Attività

Al 31 dicembre 2011 le attività nette[32] del fondo ammontavano a 1 755 434 096,22 EUR.

6.3.        Importo obiettivo

Il fondo deve raggiungere un livello appropriato (importo obiettivo) pari al 9% degli impegni di capitale in essere totali derivanti da ciascuna operazione, a cui vanno aggiunti gli interessi maturati. Il rapporto tra le risorse del fondo (1 755,43 milioni di EUR) e gli impegni di capitale in corso[33] (21 234,34 milioni di EUR), secondo la definizione data dal regolamento che istituisce il fondo, è diminuito, passando dall’8,8% del 30 giugno 2011 all'8,3% del 31 dicembre 2011. Poiché le risorse del fondo non raggiungevano l'importo obiettivo, nel bilancio preliminare del 2013 è stata inserita una dotazione di 155,66 milioni di EUR.

Nel febbraio 2012 sono stati attinti al bilancio i 260,17 milioni di EUR destinati al fondo nel progetto di bilancio preliminare del 2012, in conformità alle norme del regolamento sul fondo (importo obiettivo pari al 9%).

7.           Valutazione dei rischi: situazione economica e finanziaria dei paesi terzi maggiormente esposti

7.1.        Obiettivi

Le sezioni precedenti della presente relazione forniscono informazioni in merito agli aspetti quantitativi del rischio a carico del bilancio in relazione ai paesi terzi. La sezione 3 del documento di lavoro fornisce un’analisi macroeconomica dei paesi terzi che hanno la massima esposizione a carico del bilancio o che beneficiano delle strutture di concessione di prestiti dell'UE (AMF e prestiti Euratom).

7.2.        Metodi di valutazione del rischio

La valutazione del rischio presentata nel documento di lavoro si basa su informazioni relative alla situazione economica e finanziaria dei paesi che hanno ottenuto prestiti garantiti, sul loro merito di credito e su altri fatti noti. La valutazione non comporta stime di perdite e recuperi attesi, per natura alquanto incerti.

Gli indicatori di rischio per paese contenuti nelle tabelle del documento di lavoro indicano l'evoluzione del rischio di inadempimento. L’analisi nella sezione 3 del documento di lavoro riguarda i paesi che, al 31 dicembre 2011, presentano il rischio di credito e l’esposizione (inclusi prestiti Euratom e AMF) più elevati a carico del bilancio dell’Unione.

[1]               I documenti COM(2012)66 e SEC(2012)15 costituiscono la precedente relazione sulle garanzie coperte dal bilancio al 30 giugno 2011.

[2]               L'AMF può altresì assumere la forma di sovvenzioni a paesi terzi. Per maggiori informazioni sull'AMF, cfr. relazione della Commissione COM(2011)408 e SEC(2011)874.

[3]               Regolamento (CE) n. 332/2002 del Consiglio, del 18 febbraio 2002, che istituisce un meccanismo di sostegno finanziario a medio termine delle bilance dei pagamenti degli Stati membri (GU L 53 del 23.2.2002, pag. 1).

[4]               IL MESF è stato istituito l'11 maggio 2010 dal regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio, dell'11 maggio 2010 (GU L 118 del 12.5.2010, pag. 1). Esso funziona in modo analogo al meccanismo di sostegno della bilancia dei pagamenti, ma è a disposizione di tutti gli Stati membri, compresi quelli della zona euro.

[5]               Le cifre relative ai mandati BEI figurano nella tabella A1 e i riferimenti alle basi giuridiche nella tabella A4 del documento di lavoro.

[6]               La vigente decisione n. 1080/2011/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, che accorda alla Banca europea per gli investimenti una garanzia dell'Unione in caso di perdite dovute a prestiti e garanzie sui prestiti a favore di progetti realizzati al di fuori dell’Unione e che abroga la decisione n. 633/2009/CE (GU L 280 del 27.10.2011, pag. 1) copre il periodo 1.2.2007-31.12.2013.

[7]               Regolamento (CE, Euratom) n. 480/2009 del Consiglio, del 25 maggio 2009, che istituisce un fondo di garanzia per le azioni esterne (versione codificata), ("regolamento sul fondo di garanzia") (GU L 145 del 10.6.2009, pag. 10).

[8]               Anche se i rischi esterni sono coperti in ultima istanza dal bilancio UE, il fondo di garanzia opera come strumento diretto a proteggere il bilancio UE dal rischio di inadempimento nei pagamenti. Per una relazione globale sul funzionamento del fondo, cfr. COM(2010)418 e il relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione (SEC(2010)968).

[9]               Decisione 2011/288/UE del Consiglio, del 12 maggio 2011, relativa alla concessione a titolo precauzionale di un sostegno finanziario a medio termine dell’Unione europea a favore della Romania (GU L 132 del 19.5.2011, pag.15).

[10]             Decisione 2011/682/UE del Consiglio, dell'11 ottobre 2011 (GU L 269 del 14.10.2011, pag. 31).

[11]             Decisione 2011/683/UE del Consiglio, dell'11 ottobre 2011 (GU L 269 del 14.10.2011, pag. 32).

[12]             Sull'EFSF: http://www.efsf.europa.eu/about/index.htm

[13]             Lo strumento di prestito per la Grecia – ECFIN – Commissione europea: http://ec.europa.eu/economy_finance/eu_borrower/greek_loan_facility/index_en.htm

[14]             Cfr. la tabella 1 della relazione.

[15]             Ai fini del calcolo si parte dall'ipotesi che in caso di inadempimento siano presi in considerazione solo i pagamenti scaduti anziché l'esposizione totale (cfr. anche le tabelle 2 e 3 della relazione e la tabella A2 del documento di lavoro).

[16]             Corrispondenti agli importi dovuti nel 2012 (delle esposizioni totali al 31 dicembre 2012) e partendo dal presupposto che in caso di inadempimento siano presi in considerazione solo i pagamenti scaduti anziché l'esposizione totale (per maggiori dettagli, cfr. tabella A2 del documento di lavoro).

[17]             Decisione 2011/288/UE del Consiglio, del 12 maggio 2011, relativa alla concessione a titolo precauzionale di un sostegno finanziario a medio termine dell’Unione europea a favore della Romania (GU L 132 del 19.5.2011, pag.15).

[18]             Cfr. Comunicato stampa della riunione straordinaria del Consiglio Ecofin del 9 e 10 maggio 2010 (http://register.consilium.europa.eu/pdf/it/10/st09/st09596.it10.pdf).

[19]             Regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio, dell'11 maggio 2010, che istituisce un meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (GU L 118 del 12.5.2010, pag. 1).

[20]             Decisione di esecuzione 2011/77/UE del Consiglio, del 7 dicembre 2011, che fornisce all’Irlanda assistenza finanziaria dell’Unione (GU L 30 del 4.2.2011, pag. 34).

[21]             Decisione di esecuzione 2011/344/UE del Consiglio, del 30 maggio 2011, sulla concessione di assistenza finanziaria dell’Unione al Portogallo (GU L 159 del 17.6.2011, pag 88).

[22]             Per ulteriori informazioni sul MESF, cfr. anche la relazione della Commissione sulle operazioni di assunzione ed erogazione di prestiti dell' Unione europea nel 2010 - COM(2011)485.

[23]             Decisioni di esecuzione 2011/682/UE (Irlanda) e 2011/683/UE (Portogallo) del Consiglio dell'11 ottobre 2011 (GU L 269 del 14.10.2011, rispettivamente pag. 31 e pag. 32).

[24]             In seguito all’entrata in vigore del trattato di Lisbona, le decisioni AMF non sono più adottate solamente dal Consiglio, ma con procedura legislativa ordinaria (codecisione).

[25]             Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione (GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13), che sostituisce la decisione 1999/468/CE del Consiglio.

[26]             L'aumento di 3 684 milioni di EUR va ripartito tra un mandato supplementare di 2 000 milioni per il finanziamento di operazioni relative al cambiamento climatico e 1 684 milioni di EUR per rafforzare le operazioni di rischio della BEI.

[27]             Cfr. articolo 12 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio, del 22 maggio 2000, recante applicazione della decisione 2007/436/CE, Euratom, relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee (GU L 130 del 31.5.2000, pag. 1).

[28]             Dalla sua creazione nel 1994, il fondo è intervenuto per un importo complessivo di 478 milioni di EUR.

[29]             Per maggiori dettagli, cfr. sezione 1.4.3 del documento di lavoro.

[30]             In funzione dell'andamento del tasso di cambio di altre valute internazionali.

[31]             Dal 1994, anno della sua creazione, il totale dei recuperi effettuati dal fondo ammonta a 576 milioni di EUR, comprensivi del capitale e degli interessi rimborsati, degli interessi di mora per i pagamenti in ritardo, nonché dei profitti e delle perdite sui cambi.

[32]             Attività totali del fondo previa deduzione degli importi dovuti (commissioni BEI e onorari di revisione contabile).

[33]             Inclusi gli interessi maturati.