COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI CONTI CONSOLIDATI ANNUALI DELL’UNIONE EUROPEA - ESERCIZIO 2011 /* COM/2012/0436 final */
UNIONE EUROPEA RELAZIONI CONSOLIDATE SULL’ESECUZIONE DEL
BILANCIO E NOTE ESPLICATIVE ESERCIZIO 2011
INDICE
Pagina Parte II: Relazioni
consolidate sull’esecuzione del bilancio e note esplicative Relazioni consolidate sull’esecuzione
del bilancio: 1. Risultato dell’esecuzione del
bilancio dell’UE 94 2. Rendiconto del confronto del
bilancio e degli importi effettivi 95 Entrate: 3. Sintesi dell’esecuzione delle
entrate di bilancio 97 Spese: 4. Ripartizione ed evoluzione degli stanziamenti di impegno
e di pagamento per
rubrica del quadro finanziario 98 5. Esecuzione degli stanziamenti di impegno per rubrica del
quadro finanziario 98 6. Esecuzione degli stanziamenti di pagamento per rubrica
del quadro finanziario 99 7. Movimenti negli impegni ancora
da liquidare per rubrica del quadro finanziario 100 8. Ripartizione degli impegni
ancora da liquidare per anno d’origine per rubrica del quadro finanziario 100 9. Ripartizione ed evoluzione degli stanziamenti di impegno
e di pagamento per settore 101 10. Esecuzione degli stanziamenti di impegno per settore 102 11. Esecuzione degli stanziamenti di pagamento per settore
di bilancio 103 12. Movimenti negli impegni ancora
da liquidare per settore 104 13. Ripartizione degli impegni
ancora da liquidare per anno d’origine per settore 105 Istituzioni: 14. Sintesi dell’esecuzione delle
entrate di bilancio per istituzione 106 15. Esecuzione degli stanziamenti
di impegno e di pagamento per istituzione 107 Agenzie: 16. Entrate delle agenzie: previsioni di bilancio, diritti e
importi ricevuti 108 17. Stanziamenti d’impegno e di
pagamento per agenzia 109 18. Risultato dell’esecuzione del
bilancio, incluse le agenzie 110 Note
esplicative alle relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio: 1. Principi,
struttura e stanziamenti di bilancio 112 2. Spiegazione
delle relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio 115 Relazioni
consolidate sull’esecuzione del bilancio* * Si
noti che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, alcuni
dati finanziari contenuti in queste tabelle di bilancio potrebbero non
coincidere in apparenza con il totale indicato RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO || 1: RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO DELL’UE || milioni di EUR UNIONE EUROPEA || 2011 || 2010 || Entrate dell’esercizio || 130 000 || 127 795 || Pagamenti imputati a stanziamenti dell’esercizio in corso || (128 043) || (121 213) || Stanziamenti di pagamento riportati all’esercizio N+1 || (1 019) || (2 797) || Annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati riportati dall’esercizio N-1 || 457 || 741 || Differenze di cambio dell’esercizio || 97 || 23 || Risultato dell’esecuzione del bilancio* || 1 492 || 4 549 || * di cui gli importi
EFTA ammontano a (5) milioni di EUR nel 2011 e a 9 milioni di EUR nel 2010. L’eccedenza di bilancio
dell’Unione europea viene restituita agli Stati membri nel corso dell’esercizio
successivo, previa deduzione degli importi da essi dovuti per l’anno in
questione. 2. Rendiconto del CONFRONTO DEL BILANCIO E DEGLI IMPORTI EFFETTIVI || ENTRATE || || || || || || || || || milioni di EUR Titolo || Bilancio originario || Bilancio definitivo || Diritti accertati || Entrate || Differenza definitivo-effettivo || % entrate riscosse || In sospeso || 1 || 2 || 3 || 4 || 5=2-4 || 6=4/2 || 7=3-4 1. Risorse proprie || 125 106 || 118 289 || 118 193 || 118 164 || 125 || 99,89% || 29 3. Eccedenze, saldi e adeguamenti || 0 || 6 354 || 6 472 || 6 370 || (16) || 100,25% || 102 4. Entrate provenienti dalle persone facenti parte delle istituzioni e degli altri organismi dell’UE || 1 182 || 1 182 || 1 213 || 1 207 || (25) || 102,12% || 6 5. Entrate provenienti dal funzionamento amministrativo delle istituzioni || 56 || 56 || 609 || 587 || (531) || 1 048,48% || 22 6. Contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi dell’UE || 30 || 82 || 2 745 || 2 454 || (2 372) || 2 993,28% || 291 7. Interessi di mora e ammende || 123 || 733 || 13 943 || 1 183 || (450) || 161,37% || 12 761 8. Assunzione ed erogazione di prestiti || 0 || 0 || 159 || 1 || 0 || || 159 9. Entrate varie || 30 || 30 || 44 || 34 || (4) || 111,86% || 11 Totale || 126 527 || 126 727 || 143 380 || 130 000 || (3 273) || 102,58% || 13 380 || || || || || || || SPESA – PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO || milioni di EUR Rubrica del quadro finanziario || Bilancio originario || Bilancio definitivo (*) || Pagamenti effettuati || Differenza definitivo-effettivo || % || Stanziamenti riportati || Stanziamenti annullati || 1 || 2 || 3 || 4=2-3 || 5=3/2 || 6 || 7=2-3-6 1. Crescita sostenibile || 53 280 || 56 982 || 54 732 || 2 251 || 96,05% || 2 051 || 199 2. Conservazione e gestione delle risorse naturali || 56 379 || 58 887 || 57 374 || 1 513 || 97,43% || 1 416 || 97 3. Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia || 1 459 || 2 008 || 1 827 || 181 || 91,00% || 144 || 37 4. L’UE come attore globale || 7 238 || 7 366 || 7 102 || 264 || 96,42% || 145 || 118 5. Amministrazione || 8 172 || 9 716 || 8 359 || 1 357 || 86,03% || 1 012 || 345 6. Compensazioni || || || || || || || Totale || 126 527 || 134 960 || 129 395 || 5 565 || 95,88% || 4 768 || 797 * compresi gli stanziamenti riportati e le entrate con
destinazione specifica 2. Rendiconto del CONFRONTO DEL BILANCIO E DEGLI IMPORTI/DELLE SPESE EFFETTIVI || PER SETTORE || milioni di EUR Settore || Bilancio originario || Bilancio definitivo (*) || Pagamenti effettuati || Differenza definitivo-effettivo || % || Stanziamenti riportati || Stanziamenti annullati || 1 || 2 || 3 || 4=2-3 || 5=3/2 || 6 || 7=2-3-6 01 Affari economici e finanziari || 341 || 443 || 389 || 54 || 87,76% || 9 || 46 02 Imprese || 1 210 || 1 485 || 1 336 || 149 || 89,99% || 123 || 25 03 Concorrenza || 93 || 104 || 94 || 10 || 90,73% || 9 || 1 04 Occupazione e affari sociali || 9 163 || 10 498 || 10 392 || 106 || 98,99% || 75 || 30 05 Agricoltura e sviluppo rurale || 55 269 || 57 784 || 56 342 || 1 442 || 97,50% || 1 406 || 35 06 Mobilità e trasporti || 1 142 || 1 217 || 1 114 || 103 || 91,53% || 77 || 26 07 Ambiente e azione per il clima || 390 || 379 || 332 || 47 || 87,54% || 24 || 23 08 Ricerca || 4 117 || 5 476 || 4 604 || 872 || 84,08% || 861 || 10 09 Società dell’informazione e media || 1 334 || 1 741 || 1 489 || 252 || 85,51% || 250 || 2 10 Ricerca diretta || 396 || 832 || 441 || 391 || 53,01% || 384 || 6 11 Affari marittimi e pesca || 771 || 812 || 772 || 40 || 95,08% || 5 || 35 12 Mercato interno || 93 || 104 || 95 || 9 || 91,52% || 8 || 1 13 Politica regionale || 33 317 || 33 052 || 32 995 || 57 || 99,83% || 51 || 5 14 Fiscalità e unione doganale || 115 || 133 || 123 || 10 || 92,20% || 9 || 1 15 Istruzione e cultura || 1 996 || 2 725 || 2 414 || 310 || 88,62% || 305 || 5 16 Comunicazione || 253 || 279 || 259 || 21 || 92,61% || 17 || 4 17 Salute e tutela dei consumatori || 596 || 659 || 623 || 37 || 94,40% || 27 || 10 18 Spazio di libertà, sicurezza e giustizia || 885 || 1 014 || 944 || 70 || 93,10% || 40 || 30 19 Relazioni esterne || 3 385 || 3 462 || 3 313 || 148 || 95,72% || 66 || 82 20 Commercio || 104 || 113 || 104 || 8 || 92,51% || 8 || 1 21 Sviluppo e relazioni con i paesi ACP || 1 480 || 1 583 || 1 513 || 71 || 95,54% || 43 || 27 22 Allargamento || 1 013 || 970 || 928 || 42 || 95,63% || 38 || 4 23 Aiuti umanitari || 839 || 1 090 || 1 068 || 22 || 97,96% || 10 || 12 24 Lotta contro la frode || 75 || 83 || 71 || 12 || 85,96% || 7 || 4 25 Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione || 191 || 221 || 197 || 24 || 89,07% || 21 || 4 26 Amministrazione della Commissione || 1 017 || 1 274 || 1 063 || 211 || 83,45% || 196 || 15 27 Bilancio || 69 || 73 || 60 || 13 || 82,01% || 12 || 1 28 Audit || 11 || 13 || 12 || 1 || 91,58% || 1 || 0 29 Statistiche || 124 || 159 || 134 || 25 || 84,26% || 19 || 6 30 Pensioni e spese relative || 1 278 || 1 273 || 1 257 || 16 || 98,75% || 0 || 16 31 Servizi linguistici || 393 || 501 || 442 || 60 || 88,11% || 56 || 3 32 Energia || 1 535 || 1 087 || 963 || 123 || 88,63% || 44 || 79 40 Riserve || 100 || 0 || 0 || 0 || 0,00% || 0 || 0 90 Altre istituzioni || 3 428 || 4 321 || 3 512 || 809 || 81,27% || 565 || 245 Totale || 126 527 || 134 960 || 129 395 || 5 565 || 95,88% || 4 768 || 797 * compresi gli stanziamenti riportati e le entrate con destinazione specifica 3. SINTESI DELL’ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO || || || || || || || || || milioni di EUR Titolo || Entrate iscritte in bilancio || Diritti accertati || Entrate || % entrate riscosse || In sospeso || Iniziali || Definitive || Esercizio in corso || Riporti || Totale || Sui diritti dell’esercizio in corso || Su diritti riportati || Totale 1. Risorse proprie || 125 106 || 118 289 || 118 111 || 81 || 118 193 || 118 121 || 43 || 118 164 || 99,89% || 29 3. Eccedenze, saldi e adeguamenti || 0 || 6 354 || 6 308 || 164 || 6 472 || 6 308 || 62 || 6 370 || 100,25% || 102 4. Entrate provenienti dalle persone facenti parte delle istituzioni e degli altri organismi dell’UE || 1 182 || 1 182 || 1 206 || 7 || 1 213 || 1 201 || 6 || 1 207 || 102,12% || 6 5. Entrate derivanti dal funzionamento delle istituzioni || 56 || 56 || 591 || 18 || 609 || 573 || 14 || 587 || 1 048,48% || 22 6. Contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi dell’UE || 30 || 82 || 2 470 || 275 || 2 745 || 2 313 || 141 || 2 454 || 2 993,28% || 291 7. Interessi di mora e ammende || 123 || 733 || 50 || 13 893 || 13 943 || (172) || 1 355 || 1 183 || 161,37% || 12 761 8. Assunzione ed erogazione di prestiti || 0 || 0 || 37 || 122 || 159 || 1 || 0 || 1 || 195,64% || 159 9. Entrate varie || 30 || 30 || 34 || 10 || 44 || 30 || 4 || 34 || 111,86% || 11 Totale || 126 527 || 126 727 || 128 808 || 14 572 || 143 380 || 128 374 || 1 626 || 130 000 || 102,58% || 13 380 || || || || || || || || || || Dettaglio Titolo 1: Risorse proprie Capitolo || Entrate iscritte in bilancio || Diritti accertati || Entrate || % entrate riscosse || In sospeso || Iniziali || Definitive || Esercizio in corso || Riporti || Totale || Sui diritti dell’esercizio in corso || Su diritti riportati || Totale 11. Contributi zucchero || 123 || 123 || 132 || 0 || 132 || 132 || 0 || 132 || 106,75% || 0 12. Dazi doganali || 16 654 || 16 544 || 16 593 || 81 || 16 675 || 16 603 || 43 || 16 646 || 100,62% || 29 13. IVA || 13 787 || 14 126 || 14 077 || 0 || 14 077 || 14 077 || 0 || 14 077 || 99,65% || 0 14. RNL || 94 542 || 87 497 || 87 259 || 0 || 87 259 || 87 259 || 0 || 87 259 || 99,73% || 0 15. Correzione di squilibri di bilancio || 0 || 0 || 52 || 0 || 52 || 52 || 0 || 52 || || 0 16. Riduzione dei contributi basati sull’RNL di Paesi Bassi e Svezia || 0 || 0 || (1) || 0 || (1) || (1) || 0 || (1) || || 0 Totale || 125 106 || 118 289 || 118 111 || 81 || 118 193 || 118 121 || 43 || 118 164 || 99,89% || 29 || || || || || || || || || || Dettaglio Titolo 3: Eccedenze, saldi e adeguamenti Capitolo || Entrate iscritte in bilancio || Diritti accertati || Entrate || % entrate riscosse || In sospeso || Iniziali || Definitive || Esercizio in corso || Riporti || Totale || Sui diritti dell’esercizio in corso || Su diritti riportati || Totale 30. Eccedenza dell’esercizio precedente || 0 || 4 539 || 4 539 || 0 || 4 539 || 4 539 || 0 || 4 539 || 100,00% || 0 31. Saldi IVA || 0 || 673 || 680 || 37 || 717 || 680 || 14 || 694 || 103,11% || 23 32. Saldi RNL || 0 || 1 142 || 1 135 || 128 || 1 263 || 1 135 || 48 || 1 183 || 103,64% || 80 34. Adeguamento per non partecipazione GAI || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || || 0 35. Correzione a favore del Regno Unito - adeguamenti || 0 || 0 || (46) || 0 || (46) || (46) || 0 || (46) || || 0 Totale || 0 || 6 354 || 6 308 || 164 || 6 472 || 6 308 || 62 || 6 370 || 100,25% || 102 4. RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO || || || || || || || || || milioni di EUR Rubrica del quadro finanziario || Stanziamenti di impegno || Stanziamenti di pagamento Stanziamenti approvati || Modifiche (storni e BR) || Riporti || Entrate con destinazione specifica || Totale addizionali || Totale autorizzati || Stanziamenti approvati || Modifiche (storni e BR) || Riporti || Entrate con destinazione specifica || Totale addizionali || Totale autorizzati 1 || 2 || 3 || 4 || 5=3+4 || 6=1+2+5 || 7 || 8 || 9 || 10 || 11=9+10 || 12=7+8+11 1 Crescita sostenibile || 64 501 || 3 || 182 || 2 308 || 2 490 || 66 995 || 53 280 || 714 || 281 || 2 707 || 2 989 || 56 982 2 Conservazione e gestione delle risorse naturali || 58 659 || 0 || 2 || 2 680 || 2 682 || 61 341 || 56 379 || (585) || 419 || 2 675 || 3 093 || 58 887 3 Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia || 1 822 || 276 || 24 || 169 || 193 || 2 291 || 1 459 || 255 || 98 || 196 || 294 || 2 008 4 L’UE come attore globale || 8 754 || 5 || 42 || 287 || 329 || 9 088 || 7 238 || (184) || 38 || 274 || 313 || 7 366 5 Amministrazione || 8 173 || 0 || 9 || 785 || 794 || 8 967 || 8 172 || 1 || 745 || 799 || 1 544 || 9 716 6 Compensazioni || || || || || || || || || || || || Totale || 141 909 || 284 || 259 || 6 228 || 6 488 || 148 681 || 126 527 || 200 || 1 582 || 6 651 || 8 233 || 134 960 || || || || || || || || || || 5. ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO || || || || || milioni di EUR Rubrica del quadro finanziario || Stanziamenti di impegno autorizzati || Impegni eseguiti || Stanziamenti riportati || Stanziamenti annullati Su stanziamenti dell’esercizio || Su stanziam. riportati || Da entrate con destinazione specifica || Totale || % || Entrate con destinazione specifica || Riporti su decisione || Totale || % || Su stanziamenti di bilancio dell’esercizio || Da riporti || Entrate con destinazione specifica || Totale || % 1 || 2 || 3 || 4 || 5=2+3+4 || 6=5/1 || 7 || 8 || 9=7+8 || 10=9/1 || 11 || 12 || 13 || 14=11+12+13 || 15=14/1 1 Crescita sostenibile || 66 995 || 64 065 || 182 || 991 || 65 238 || 97,38% || 1 317 || 36 || 1 353 || 2,02% || 403 || 0 || 0 || 404 || 0,60% 2 Conservazione e gestione delle risorse naturali || 61 341 || 58 577 || 2 || 1 328 || 59 907 || 97,66% || 1 352 || 23 || 1 375 || 2,24% || 59 || 0 || 0 || 59 || 0,10% 3 Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia || 2 291 || 2 048 || 24 || 92 || 2 165 || 94,50% || 76 || 41 || 117 || 5,12% || 9 || 0 || 0 || 9 || 0,38% 4 L’UE come attore globale || 9 088 || 8 572 || 42 || 194 || 8 808 || 96,91% || 94 || 178 || 272 || 2,99% || 8 || 0 || 0 || 8 || 0,09% 5 Amministrazione || 8 967 || 7 941 || 9 || 504 || 8 454 || 94,28% || 281 || 22 || 303 || 3,38% || 210 || 0 || 0 || 210 || 2,34% 6 Compensazioni || || || || || || || || || || || || || || || Totale || 148 681 || 141 204 || 259 || 3 108 || 144 572 || 97,24% || 3 120 || 301 || 3 420 || 2,30% || 689 || 0 || 0 || 689 || 0,46% 6. ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO || || || || || || || || || || || || || || milioni di EUR Rubrica del quadro finanziario || Stanziam. di pagamento autorizzati || Pagamenti effettuati || Stanziamenti riportati || Stanziamenti annullati Su stanziam. dell’esercizio || Su stanziam. riportati || Da entrate con destinazione specifica || Totale || % || Riporti automatici || Riporti su decisione || Entrate con destinazione specifica || Totale || % || Su stanziam. dell’esercizio || Da riporti || Entrate con destinazione specifica || Totale || % || 1 || 2 || 3 || 4 || 5=2+3+4 || 6=5/1 || 7 || 8 || 9 || 10=7+8+9 || 11=10/1 || 12 || 13 || 14 || 15=12+ 13+14 || 16= 15/1 1 Crescita sostenibile || 56 982 || 53 658 || 235 || 839 || 54 732 || 96,05% || 131 || 53 || 1 868 || 2 051 || 3,60% || 153 || 47 || 0 || 199 || 0,35% 2 Conservazione e gestione delle risorse naturali || 58 887 || 55 646 || 391 || 1 337 || 57 374 || 97,43% || 32 || 46 || 1 338 || 1 416 || 2,40% || 70 || 27 || 0 || 97 || 0,16% 3 Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia || 2 008 || 1 636 || 92 || 99 || 1 827 || 91,00% || 9 || 38 || 97 || 144 || 7,17% || 31 || 6 || 0 || 37 || 1,83% 4 L’UE come attore globale || 7 366 || 6 902 || 19 || 181 || 7 102 || 96,42% || 27 || 25 || 93 || 145 || 1,97% || 99 || 19 || 0 || 118 || 1,61% 5 Amministrazione || 9 716 || 7 304 || 614 || 442 || 8 359 || 86,03% || 637 || 22 || 352 || 1 012 || 10,41% || 209 || 131 || 5 || 345 || 3,55% 6 Compensazioni || || || || || || || || || || || || || || || || Totale || 134 960 || 125 145 || 1 352 || 2 898 || 129 395 || 95,88% || 835 || 185 || 3 748 || 4 768 || 3,53% || 562 || 230 || 5 || 797 || 0,59% 7. MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO || || || || || || || || || milioni di EUR || Impegni ancora da liquidare al termine dell’esercizio precedente || Impegni dell’esercizio || Rubrica del quadro finanziario || Impegni riportati dall’esercizio precedente || Disimpegni/ rivalutazioni/ annullamenti || Pagamenti || Impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio || Impegni eseguiti durante l’esercizio || Pagamenti || Annullamento di impegni non riportabili || Impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio || Totale impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio 1 Crescita sostenibile || 150 467 || (1 262) || (48 945) || 100 259 || 65 238 || (5 786) || (3) || 59 448 || 159 707 2 Conservazione e gestione delle risorse naturali || 22 963 || (193) || (11 687) || 11 083 || 59 907 || (45 687) || 0 || 14 220 || 25 302 3 Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia || 1 911 || (118) || (555) || 1 237 || 2 165 || (1 272) || 0 || 893 || 2 130 4 L’UE come attore globale || 18 332 || (469) || (4 740) || 13 123 || 8 808 || (2 363) || (1) || 6 444 || 19 567 5 Amministrazione || 722 || (77) || (631) || 14 || 8 454 || (7 728) || (4) || 722 || 737 6 Compensazioni || || || || || || || || || Totale || 194 395 || (2 120) || (66 559) || 125 717 || 144 572 || (62 836) || (9) || 81 727 || 207 443 8. RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE PER ANNO D’ORIGINE PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO || || || || || || || || || milioni di EUR || Rubrica del quadro finanziario || <2005 || 2005 || 2006 || 2007 || 2008 || 2009 || 2010 || 2011 || Totale 1 Crescita sostenibile || 820 || 998 || 10 089 || 984 || 7 997 || 29 501 || 49 870 || 59 448 || 159 707 2 Conservazione e gestione delle risorse naturali || 42 || 32 || 928 || 91 || 180 || 1 237 || 8 573 || 14 220 || 25 302 3 Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia || 16 || 14 || 21 || 80 || 172 || 401 || 534 || 893 || 2 130 4 L’UE come attore globale || 783 || 357 || 986 || 1 093 || 2 097 || 3 180 || 4 627 || 6 444 || 19 567 5 Amministrazione || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 14 || 722 || 737 Totale || 1 661 || 1 401 || 12 024 || 2 247 || 10 446 || 34 319 || 63 618 || 81 727 || 207 443 9. Ripartizione ed evoluzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per settore || || milioni di EUR || Stanziamenti di impegno || Stanziamenti di pagamento Settore || Stanziam. approvati || Modifiche (storni/BR) || Riporti || Entrate con destinazione specifica || Totale addizionali || Totale autorizzati || Stanziam. approvati || Modifiche (storni/BR) || Riporti || Entrate con destinazione specifica || Totale addizionali || Totale autorizzati || 1 || 2 || 3 || 4 || 5=3+4 || 6=1+2+5 || 7 || 8 || 9 || 10 || 11=9+10 || 12=7+8+11 01 Affari economici e finanziari || 524 || (122) || 0 || 13 || 13 || 416 || 341 || 26 || 54 || 22 || 76 || 443 02 Imprese || 1 056 || (1) || 0 || 119 || 119 || 1 174 || 1 210 || 95 || 33 || 146 || 180 || 1 485 03 Concorrenza || 93 || (2) || 0 || 5 || 5 || 96 || 93 || (2) || 8 || 5 || 13 || 104 04 Occupazione e affari sociali || 11 398 || 255 || 19 || 16 || 35 || 11 689 || 9 163 || 1 283 || 36 || 15 || 51 || 10 498 05 Agricoltura e sviluppo rurale || 57 292 || 0 || 0 || 2 667 || 2 667 || 59 960 || 55 269 || (510) || 357 || 2 667 || 3 024 || 57 784 06 Mobilità e trasporti || 1 547 || 1 || 0 || 115 || 115 || 1 663 || 1 142 || (110) || 66 || 119 || 185 || 1 217 07 Ambiente e azione per il clima || 471 || 0 || 0 || 21 || 21 || 492 || 390 || (44) || 17 || 16 || 33 || 379 08 Ricerca || 5 335 || 0 || 0 || 849 || 849 || 6 184 || 4 117 || 130 || 29 || 1 199 || 1 228 || 5 476 09 Società dell’informazione e media || 1 539 || (3) || 0 || 248 || 248 || 1 784 || 1 334 || 101 || 17 || 289 || 305 || 1 741 10 Ricerca diretta || 395 || 0 || 0 || 484 || 484 || 879 || 396 || (7) || 39 || 403 || 443 || 832 11 Affari marittimi e pesca || 1 001 || 23 || 2 || 2 || 4 || 1 028 || 771 || 0 || 38 || 2 || 40 || 812 12 Mercato interno || 95 || 2 || 0 || 3 || 3 || 100 || 93 || 2 || 6 || 3 || 9 || 104 13 Politica regionale || 40 383 || 141 || 21 || 4 || 25 || 40 549 || 33 317 || (346) || 77 || 4 || 81 || 33 052 14 Fiscalità e unione doganale || 142 || (3) || 0 || 4 || 4 || 143 || 115 || 6 || 8 || 4 || 12 || 133 15 Istruzione e cultura || 2 429 || (6) || 0 || 514 || 514 || 2 937 || 1 996 || 145 || 20 || 563 || 583 || 2 725 16 Comunicazione || 273 || 1 || 0 || 6 || 6 || 280 || 253 || 8 || 13 || 5 || 18 || 279 17 Salute e tutela dei consumatori || 692 || (23) || 0 || 36 || 36 || 705 || 596 || (8) || 35 || 36 || 71 || 659 18 Spazio di libertà, sicurezza e giustizia || 1 210 || 42 || 24 || 62 || 86 || 1 339 || 885 || 24 || 31 || 75 || 106 || 1 014 19 Relazioni esterne || 4 315 || 45 || 31 || 118 || 149 || 4 508 || 3 385 || (75) || 43 || 109 || 152 || 3 462 20 Commercio || 105 || 0 || 0 || 3 || 3 || 109 || 104 || 0 || 5 || 3 || 8 || 113 21 Sviluppo e relazioni con i paesi ACP || 1 542 || 81 || 6 || 121 || 127 || 1 749 || 1 480 || (47) || 31 || 119 || 150 || 1 583 22 Allargamento || 1 123 || (5) || 0 || 44 || 44 || 1 163 || 1 013 || (94) || 7 || 44 || 52 || 970 23 Aiuti umanitari || 878 || 256 || 0 || 14 || 14 || 1 149 || 839 || 234 || 5 || 12 || 17 || 1 090 24 Lotta contro la frode || 82 || 0 || 0 || 0 || 0 || 81 || 75 || 1 || 7 || 0 || 7 || 83 25 Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione || 191 || 2 || 0 || 10 || 10 || 203 || 191 || 2 || 18 || 10 || 28 || 221 26 Amministrazione della Commissione || 1 019 || 4 || 0 || 108 || 108 || 1 131 || 1 017 || 10 || 134 || 112 || 246 || 1 274 27 Bilancio || 69 || (12) || 0 || 6 || 6 || 64 || 69 || (12) || 8 || 6 || 15 || 73 28 Audit || 11 || 0 || 0 || 1 || 1 || 12 || 11 || 0 || 1 || 1 || 2 || 13 29 Statistiche || 145 || (5) || 0 || 17 || 17 || 157 || 124 || 10 || 7 || 18 || 25 || 159 30 Pensioni e spese relative || 1 278 || (5) || 0 || 0 || 0 || 1 273 || 1 278 || (5) || 0 || 0 || 0 || 1 273 31 Servizi linguistici || 393 || (2) || 0 || 83 || 83 || 474 || 393 || (2) || 28 || 83 || 110 || 501 32 Energia || 700 || 1 || 146 || 42 || 188 || 889 || 1 535 || (518) || 15 || 54 || 70 || 1 087 40 Riserve || 754 || (383) || 0 || 0 || 0 || 371 || 100 || (100) || 0 || 0 || 0 || 0 90 Altre istituzioni || 3 428 || 0 || 9 || 493 || 502 || 3 930 || 3 428 || 0 || 388 || 504 || 893 || 4 321 Totale || 141 909 || 284 || 259 || 6 228 || 6 488 || 148 681 || 126 527 || 200 || 1 582 || 6 651 || 8 233 || 134 960 10. Esecuzione degli stanziamenti di impegno per settore milioni di EUR || Settore || Stanziamento d’impegno di pagamento autorizzati || Impegni eseguiti || Stanziamenti riportati || Stanziamenti annullati Su stanziam. dell’esercizio || Su stanziam. riportati || Entrate con destinazio-ne specifica || Totale || % || Entrate con destinazio-ne specifica || Riporti su decis. || Totale || % || Su stanziam. di bilancio dell’esercizio || Da riporti || Entrate con destinazione specifica || Totale || % || 1 || 2 || 3 || 4 || 5=2+3+4 || 6=5/1 || 7 || 8 || 9=7+8 || 10=9/1 || 11 || 12 || 13 || 14=11+12+13 || 15=14/1 01 Affari economici e finanziari || 416 || 403 || 0 || 11 || 414 || 99,55% || 2 || 0 || 2 || 0,41% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,05% 02 Imprese || 1 174 || 1 053 || 0 || 61 || 1 113 || 94,87% || 58 || 0 || 58 || 4,94% || 2 || 0 || 0 || 2 || 0,19% 03 Concorrenza || 96 || 91 || 0 || 3 || 94 || 97,65% || 2 || 0 || 2 || 2,28% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,07% 04 Occupazione e affari sociali || 11 689 || 11 612 || 19 || 7 || 11 638 || 99,57% || 9 || 34 || 42 || 0,36% || 8 || 0 || 0 || 8 || 0,07% 05 Agricoltura e sviluppo rurale || 59 960 || 57 257 || 0 || 1 322 || 58 579 || 97,70% || 1 345 || 0 || 1 345 || 2,24% || 36 || 0 || 0 || 36 || 0,06% 06 Mobilità e trasporti || 1 663 || 1 545 || 0 || 64 || 1 609 || 96,79% || 51 || 0 || 51 || 3,08% || 2 || 0 || 0 || 2 || 0,12% 07 Ambiente e azione per il clima || 492 || 466 || 0 || 11 || 478 || 97,08% || 10 || 0 || 10 || 2,02% || 4 || 0 || 0 || 4 || 0,90% 08 Ricerca || 6 184 || 5 334 || 0 || 396 || 5 730 || 92,67% || 453 || 0 || 453 || 7,33% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,01% 09 Società dell’informazione e media || 1 784 || 1 535 || 0 || 102 || 1 637 || 91,75% || 146 || 0 || 146 || 8,21% || 1 || 0 || 0 || 1 || 0,04% 10 Ricerca diretta || 879 || 395 || 0 || 79 || 474 || 53,90% || 405 || 0 || 405 || 46,09% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,01% 11 Affari marittimi e pesca || 1 028 || 996 || 2 || 1 || 999 || 97,13% || 1 || 23 || 24 || 2,35% || 5 || 0 || 0 || 5 || 0,51% 12 Mercato interno || 100 || 96 || 0 || 2 || 98 || 98,21% || 1 || 0 || 1 || 1,47% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,32% 13 Politica regionale || 40 549 || 40 472 || 21 || 2 || 40 495 || 99,87% || 2 || 40 || 41 || 0,10% || 12 || 0 || 0 || 12 || 0,03% 14 Fiscalità e unione doganale || 143 || 139 || 0 || 2 || 141 || 98,01% || 3 || 0 || 3 || 1,78% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,21% 15 Istruzione e cultura || 2 937 || 2 422 || 0 || 297 || 2 720 || 92,58% || 217 || 0 || 217 || 7,40% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,02% 16 Comunicazione || 280 || 271 || 0 || 3 || 274 || 97,71% || 3 || 0 || 3 || 0,96% || 4 || 0 || 0 || 4 || 1,32% 17 Salute e tutela dei consumatori || 705 || 653 || 0 || 21 || 674 || 95,61% || 15 || 0 || 15 || 2,12% || 16 || 0 || 0 || 16 || 2,27% 18 Libertà, sicurezza e giustizia || 1 339 || 1 244 || 24 || 40 || 1 308 || 97,74% || 22 || 3 || 25 || 1,86% || 5 || 0 || 0 || 5 || 0,40% 19 Relazioni esterne || 4 508 || 4 312 || 31 || 72 || 4 415 || 97,93% || 46 || 44 || 90 || 2,00% || 3 || 0 || 0 || 3 || 0,07% 20 Commercio || 109 || 105 || 0 || 2 || 106 || 98,01% || 1 || 0 || 1 || 1,22% || 1 || 0 || 0 || 1 || 0,77% 21 Sviluppo e relazioni con i paesi ACP || 1 749 || 1 495 || 6 || 111 || 1 612 || 92,16% || 10 || 127 || 136 || 7,80% || 1 || 0 || 0 || 1 || 0,04% 22 Allargamento || 1 163 || 1 110 || 0 || 9 || 1 119 || 96,29% || 35 || 8 || 43 || 3,70% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,01% 23 Aiuti umanitari || 1 149 || 1 131 || 0 || 8 || 1 139 || 99,19% || 6 || 0 || 6 || 0,55% || 3 || 0 || 0 || 3 || 0,26% 24 Lotta contro la frode || 81 || 77 || 0 || 0 || 77 || 95,16% || 0 || 0 || 0 || 0,02% || 4 || 0 || 0 || 4 || 4,82% 25 Coordinamento delle politiche e servizio giuridico || 203 || 193 || 0 || 5 || 198 || 97,72% || 4 || 0 || 4 || 2,09% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,20% 26 Amministrazione della Commissione || 1 131 || 1 020 || 0 || 61 || 1 081 || 95,61% || 47 || 0 || 47 || 4,16% || 3 || 0 || 0 || 3 || 0,23% 27 Bilancio || 64 || 57 || 0 || 4 || 61 || 94,91% || 3 || 0 || 3 || 4,17% || 1 || 0 || 0 || 1 || 0,92% 28 Audit || 12 || 11 || 0 || 0 || 12 || 96,94% || 0 || 0 || 0 || 2,74% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,32% 29 Statistiche || 157 || 137 || 0 || 9 || 146 || 93,06% || 7 || 0 || 7 || 4,58% || 4 || 0 || 0 || 4 || 2,37% 30 Pensioni e spese relative || 1 273 || 1 257 || 0 || 0 || 1 257 || 98,75% || 0 || 0 || 0 || 0,00% || 16 || 0 || 0 || 16 || 1,25% 31 Servizi linguistici || 474 || 390 || 0 || 50 || 440 || 92,98% || 33 || 0 || 33 || 6,89% || 1 || 0 || 0 || 1 || 0,13% 32 Energia || 889 || 698 || 146 || 16 || 860 || 96,75% || 26 || 0 || 26 || 2,96% || 3 || 0 || 0 || 3 || 0,29% 40 Riserve || 371 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,00% || 0 || 0 || 0 || 0,00% || 371 || 0 || 0 || 371 || 100,00% 90 Altre istituzioni || 3 930 || 3 225 || 9 || 336 || 3 570 || 90,83% || 156 || 22 || 178 || 4,53% || 182 || 0 || 0 || 182 || 4,64% Totale || 148 681 || 141 204 || 259 || 3 108 || 144 572 || 97,24% || 3 120 || 301 || 3 420 || 2,30% || 689 || 0 || 0 || 689 || 0,46% 11. Esecuzione degli stanziamenti di PAGAMENTO per settore DI BILANCIO || || || || || || || || || milioni di EUR Settore || Stanziam. di pagam. autorizz. || Pagamenti effettuati || Stanziamenti riportati || Stanziamenti annullati || Su stanziam. dell’esercizio || Su stanziam. riportati || Entrate con destinazione specifica || Totale || % || Riporti automatici || Riporti su decisio-ne || Entrate con destinazio-ne specifica || Totale || % || Su stanzia. dell’esercizio || Da riporti || Entrate con destinazio-ne specifica || Totale || % || 1 || 2 || 3 || 4 || 5=2+3+4 || 6=5/1 || 7 || 8 || 9 || 10=7+8+9 || 11=10/1 || 12 || 13 || 14 || 15=12+13+14 || 16=15/1 01 Affari economici e finanziari || 443 || 330 || 40 || 20 || 389 || 87,76% || 6 || 0 || 2 || 9 || 1,92% || 31 || 14 || 0 || 46 || 10,32% 02 Imprese || 1 485 || 1 271 || 22 || 43 || 1 336 || 89,99% || 20 || 0 || 103 || 123 || 8,29% || 14 || 12 || 0 || 25 || 1,71% 03 Concorrenza || 104 || 85 || 7 || 2 || 94 || 90,73% || 6 || 0 || 3 || 9 || 8,53% || 0 || 1 || 0 || 1 || 0,74% 04 Occupazione e affari sociali || 10 498 || 10 354 || 32 || 7 || 10 392 || 98,99% || 17 || 50 || 8 || 75 || 0,72% || 26 || 4 || 0 || 30 || 0,29% 05 Agricoltura e sviluppo rurale || 57 784 || 54 663 || 349 || 1 330 || 56 342 || 97,50% || 25 || 45 || 1 337 || 1 406 || 2,43% || 27 || 8 || 0 || 35 || 0,06% 06 Mobilità e trasporti || 1 217 || 1 001 || 64 || 48 || 1 114 || 91,53% || 6 || 0 || 71 || 77 || 6,33% || 25 || 1 || 0 || 26 || 2,15% 07 Ambiente e azione per il clima || 379 || 307 || 14 || 10 || 332 || 87,54% || 18 || 0 || 6 || 24 || 6,33% || 21 || 2 || 0 || 23 || 6,13% 08 Ricerca || 5 476 || 4 217 || 23 || 364 || 4 604 || 84,08% || 26 || 0 || 835 || 861 || 15,73% || 4 || 7 || 0 || 10 || 0,19% 09 Società dell’informazione e media || 1 741 || 1 422 || 15 || 52 || 1 489 || 85,51% || 13 || 0 || 236 || 250 || 14,35% || 1 || 2 || 0 || 2 || 0,14% 10 Ricerca diretta || 832 || 343 || 35 || 63 || 441 || 53,01% || 44 || 0 || 341 || 384 || 46,22% || 2 || 4 || 0 || 6 || 0,77% 11 Affari marittimi e pesca || 812 || 750 || 21 || 1 || 772 || 95,08% || 3 || 1 || 1 || 5 || 0,64% || 18 || 17 || 0 || 35 || 4,28% 12 Mercato interno || 104 || 89 || 5 || 1 || 95 || 91,52% || 6 || 0 || 2 || 8 || 7,56% || 0 || 1 || 0 || 1 || 0,92% 13 Politica regionale || 33 052 || 32 917 || 76 || 2 || 32 995 || 99,83% || 11 || 38 || 2 || 51 || 0,16% || 4 || 1 || 0 || 5 || 0,02% 14 Fiscalità e unione doganale || 133 || 114 || 7 || 1 || 123 || 92,20% || 7 || 0 || 3 || 9 || 7,03% || 0 || 1 || 0 || 1 || 0,77% 15 Istruzione e cultura || 2 725 || 2 126 || 15 || 273 || 2 414 || 88,62% || 15 || 0 || 290 || 305 || 11,21% || 0 || 5 || 0 || 5 || 0,18% 16 Comunicazione || 279 || 246 || 11 || 2 || 259 || 92,61% || 14 || 0 || 3 || 17 || 6,09% || 2 || 2 || 0 || 4 || 1,30% 17 Salute e tutela dei consumatori || 659 || 572 || 31 || 20 || 623 || 94,40% || 11 || 0 || 16 || 27 || 4,07% || 5 || 5 || 0 || 10 || 1,53% 18 Libertà, sicurezza e giustizia || 1 014 || 876 || 25 || 43 || 944 || 93,10% || 8 || 0 || 31 || 40 || 3,95% || 24 || 6 || 0 || 30 || 2,95% 19 Relazioni esterne || 3 462 || 3 243 || 12 || 59 || 3 313 || 95,72% || 10 || 6 || 50 || 66 || 1,91% || 51 || 32 || 0 || 82 || 2,37% 20 Commercio || 113 || 99 || 4 || 1 || 104 || 92,51% || 4 || 2 || 2 || 8 || 6,69% || 0 || 1 || 0 || 1 || 0,80% 21 Sviluppo e relazioni con i paesi ACP || 1 583 || 1 393 || 11 || 108 || 1 513 || 95,54% || 16 || 17 || 11 || 43 || 2,73% || 7 || 20 || 0 || 27 || 1,74% 22 Allargamento || 970 || 914 || 3 || 10 || 928 || 95,63% || 4 || 0 || 34 || 38 || 3,95% || 0 || 4 || 0 || 4 || 0,43% 23 Aiuti umanitari || 1 090 || 1 054 || 5 || 9 || 1 068 || 97,96% || 6 || 0 || 3 || 10 || 0,90% || 12 || 0 || 0 || 12 || 1,14% 24 Lotta contro la frode || 83 || 66 || 5 || 0 || 71 || 85,96% || 6 || 1 || 0 || 7 || 8,93% || 3 || 2 || 0 || 4 || 5,11% 25 Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione || 221 || 178 || 15 || 4 || 197 || 89,07% || 15 || 0 || 5 || 21 || 9,28% || 0 || 3 || 0 || 4 || 1,65% 26 Amministrazione della Commissione || 1 274 || 893 || 122 || 47 || 1 063 || 83,45% || 130 || 2 || 65 || 196 || 15,37% || 3 || 12 || 0 || 15 || 1,18% 27 Bilancio || 73 || 49 || 8 || 3 || 60 || 82,01% || 8 || 0 || 4 || 12 || 16,29% || 1 || 1 || 0 || 1 || 1,71% 28 Audit || 13 || 11 || 1 || 0 || 12 || 91,58% || 1 || 0 || 0 || 1 || 7,29% || 0 || 0 || 0 || 0 || 1,13% 29 Statistiche || 159 || 125 || 5 || 4 || 134 || 84,26% || 5 || 0 || 14 || 19 || 12,19% || 4 || 2 || 0 || 6 || 3,55% 30 Pensioni e spese relative || 1 273 || 1 257 || 0 || 0 || 1 257 || 98,75% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,00% || 16 || 0 || 0 || 16 || 1,25% 31 Servizi linguistici || 501 || 373 || 25 || 43 || 442 || 88,11% || 17 || 0 || 39 || 56 || 11,23% || 1 || 3 || 0 || 3 || 0,67% 32 Energia || 1 087 || 934 || 14 || 16 || 963 || 88,63% || 6 || 0 || 39 || 44 || 4,08% || 78 || 2 || 0 || 79 || 7,28% 40 Riserve || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,00% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,00% || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,00% 90 Altre istituzioni || 4 321 || 2 873 || 330 || 308 || 3 512 || 81,27% || 351 || 22 || 192 || 565 || 13,07% || 182 || 58 || 5 || 245 || 5,66% Totale || 134 960 || 125 145 || 1 352 || 2 898 || 129 395 || 95,88% || 835 || 185 || 3 748 || 4 768 || 3,53% || 562 || 230 || 5 || 797 || 0,59% 12. MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE PER SETTORE || milioni di EUR || || Impegni ancora da liquidare al termine dell’esercizio precedente || Impegni dell’esercizio || Settore || Impegni riportati dall’esercizio precedente || Disimpegni/ rivalutazioni/annullamenti || Pagamenti || Impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio || Impegni eseguiti durante l’esercizio || Pagamenti || Annullamento di impegni non riportabili || Impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio || Totale impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio 01 Affari economici e finanziari || 581 || (24) || (175) || 382 || 414 || (214) || 0 || 200 || 582 02 Imprese || 2 414 || (36) || (963) || 1 415 || 1 113 || (373) || 0 || 740 || 2 155 03 Concorrenza || 8 || (1) || (7) || 0 || 94 || (87) || 0 || 7 || 7 04 Occupazione e affari sociali || 28 673 || (250) || (9 999) || 18 424 || 11 638 || (394) || 0 || 11 245 || 29 669 05 Agricoltura e sviluppo rurale || 20 197 || (76) || (10 833) || 9 288 || 58 579 || (45 509) || 0 || 13 070 || 22 358 06 Mobilità e trasporti || 2 468 || (154) || (894) || 1 420 || 1 609 || (220) || 0 || 1 389 || 2 809 07 Ambiente e azione per il clima || 783 || (30) || (199) || 554 || 478 || (133) || 0 || 344 || 898 08 Ricerca || 8 222 || (147) || (2 910) || 5 165 || 5 730 || (1 694) || (2) || 4 035 || 9 200 09 Società dell’informazione e media || 2 157 || (35) || (767) || 1 355 || 1 637 || (722) || 0 || 914 || 2 269 10 Ricerca diretta || 163 || (12) || (93) || 58 || 474 || (348) || 0 || 125 || 184 11 Affari marittimi e pesca || 1 877 || (42) || (521) || 1 314 || 999 || (251) || 0 || 748 || 2 062 12 Mercato interno || 20 || (1) || (16) || 3 || 98 || (80) || 0 || 19 || 22 13 Politica regionale || 101 474 || (561) || (31 994) || 68 919 || 40 495 || (1 001) || 0 || 39 494 || 108 413 14 Fiscalità e unione doganale || 76 || (2) || (51) || 22 || 141 || (71) || 0 || 69 || 92 15 Istruzione e cultura || 1 698 || (82) || (707) || 909 || 2 720 || (1 708) || 0 || 1 012 || 1 921 16 Comunicazione || 123 || (16) || (83) || 24 || 274 || (176) || 0 || 98 || 122 17 Salute e tutela dei consumatori || 724 || (58) || (312) || 355 || 674 || (311) || 0 || 363 || 718 18 Libertà, sicurezza e giustizia || 1 282 || (51) || (267) || 964 || 1 308 || (678) || 0 || 631 || 1 595 19 Relazioni esterne || 9 380 || (249) || (2 229) || 6 901 || 4 415 || (1 085) || 0 || 3 330 || 10 232 20 Commercio || 19 || (1) || (12) || 6 || 106 || (93) || 0 || 13 || 20 21 Sviluppo e relazioni con i paesi ACP || 3 276 || (94) || (971) || 2 211 || 1 612 || (542) || 0 || 1 070 || 3 281 22 Allargamento || 2 766 || (93) || (766) || 1 907 || 1 119 || (162) || 0 || 957 || 2 864 23 Aiuti umanitari || 621 || (24) || (369) || 229 || 1 139 || (699) || 0 || 441 || 670 24 Lotta contro la frode || 32 || (4) || (16) || 12 || 77 || (56) || 0 || 22 || 34 25 Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione || 20 || (3) || (17) || 1 || 198 || (180) || 0 || 18 || 19 26 Amministrazione della Commissione || 179 || (14) || (156) || 10 || 1 081 || (907) || 0 || 174 || 184 27 Bilancio || 8 || (1) || (8) || 0 || 61 || (52) || 0 || 9 || 9 28 Audit || 1 || 0 || (1) || 0 || 12 || (11) || 0 || 1 || 1 29 Statistiche || 108 || (5) || (50) || 53 || 146 || (84) || 0 || 62 || 115 30 Pensioni e spese relative || 0 || 0 || 0 || 0 || 1 257 || (1257) || 0 || 0 || 0 31 Servizi linguistici || 28 || (3) || (25) || 0 || 440 || (417) || 0 || 24 || 24 32 Energia || 4 672 || (47) || (820) || 3 805 || 860 || (143) || 0 || 717 || 4 522 90 Altre istituzioni || 344 || (2) || (330) || 12 || 3 570 || (3 181) || (3) || 385 || 397 Totale || 194 395 || (2 120) || (66 559) || 125 717 || 144 572 || (62 836) || (9) || 81 727 || 207 443 13. RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE PER ANNO D’ORIGINE PER SETTORE || || || || || || || || || milioni di EUR || Settore || <2005 || 2005 || 2006 || 2007 || 2008 || 2009 || 2010 || 2011 || Totale 01 Affari economici e finanziari || 0 || 11 || 43 || 10 || 5 || 113 || 200 || 200 || 582 02 Imprese || 9 || 9 || 10 || 27 || 179 || 222 || 959 || 740 || 2 155 03 Concorrenza || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 7 || 7 04 Occupazione e affari sociali || 109 || 333 || 2 029 || 62 || 984 || 5 209 || 9 697 || 11 245 || 29 669 05 Agricoltura e sviluppo rurale || 6 || 1 || 631 || 0 || 30 || 828 || 7 790 || 13 070 || 22 358 06 Mobilità e trasporti || 24 || 21 || 45 || 161 || 152 || 400 || 618 || 1 389 || 2 809 07 Ambiente e azione per il clima || 3 || 13 || 23 || 78 || 111 || 156 || 172 || 344 || 898 08 Ricerca || 157 || 96 || 204 || 370 || 736 || 1 413 || 2 189 || 4 035 || 9 200 09 Società dell’informazione e media || 12 || 13 || 20 || 75 || 196 || 363 || 676 || 914 || 2 269 10 Ricerca diretta || 0 || 1 || 5 || 2 || 11 || 15 || 24 || 125 || 184 11 Affari marittimi e pesca || 33 || 18 || 275 || 10 || 28 || 302 || 649 || 748 || 2 062 12 Mercato interno || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 3 || 19 || 22 13 Politica regionale || 681 || 579 || 8 004 || 159 || 5 532 || 20 317 || 33 647 || 39 494 || 108 413 14 Fiscalità e unione doganale || 0 || 0 || 0 || 0 || 2 || 5 || 16 || 69 || 92 15 Istruzione e cultura || 4 || 3 || 4 || 78 || 177 || 238 || 405 || 1 012 || 1 921 16 Comunicazione || 0 || 0 || 0 || 0 || 1 || 3 || 20 || 98 || 122 17 Salute e tutela dei consumatori || 11 || 2 || 10 || 14 || 50 || 92 || 175 || 363 || 718 18 Spazio di libertà, sicurezza e giustizia || 1 || 9 || 7 || 57 || 142 || 345 || 403 || 631 || 1 595 19 Relazioni esterne || 406 || 135 || 421 || 750 || 1 149 || 1 658 || 2 382 || 3 330 || 10 232 20 Commercio || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 2 || 4 || 13 || 20 21 Sviluppo e relazioni con i paesi ACP || 118 || 87 || 118 || 145 || 344 || 586 || 812 || 1 070 || 3 281 22 Allargamento || 45 || 42 || 116 || 185 || 385 || 453 || 682 || 957 || 2 864 23 Aiuti umanitari || 0 || 0 || 1 || 2 || 12 || 41 || 172 || 441 || 670 24 Lotta contro la frode || 0 || 0 || 0 || 1 || 1 || 3 || 6 || 22 || 34 25 Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 1 || 18 || 19 26 Amministrazione della Commissione || 0 || 0 || 0 || 0 || 1 || 0 || 9 || 174 || 184 27 Bilancio || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 9 || 9 28 Audit || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 1 || 1 29 Statistiche || 2 || 1 || 3 || 3 || 2 || 10 || 31 || 62 || 115 30 Pensioni e spese relative || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 31 Servizi linguistici || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 24 || 24 32 Energia || 42 || 28 || 56 || 55 || 216 || 1 545 || 1 863 || 717 || 4 522 90 Altre istituzioni || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 12 || 385 || 397 Totale || 1 661 || 1 401 || 12 024 || 2 247 || 10 446 || 34 319 || 63 618 || 81 727 || 207 443 14. SINTESI DELL’ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO PER ISTITUZIONE || || || || || || || || || milioni di EUR Istituzione || Entrate iscritte in bilancio || Diritti accertati || Entrate || % entrate riscosse || In sospeso || Iniziali || Definitive || Esercizio in corso || Riporti || Totale || Sui diritti dell’esercizio in corso || Su diritti riportati || Totale Parlamento europeo || 125 || 125 || 170 || 29 || 200 || 169 || 4 || 173 || 139,02% || 26 Consiglio europeo e Consiglio || 49 || 49 || 121 || 8 || 129 || 111 || 7 || 118 || 240,35% || 11 Commissione || 126 236 || 126 436 || 128 119 || 14 535 || 142 654 || 127 697 || 1 615 || 129 312 || 102,27% || 13 342 Corte di giustizia || 44 || 44 || 45 || 0 || 45 || 44 || 0 || 44 || 102,26% || 0 Corte dei conti || 21 || 21 || 20 || 0 || 20 || 20 || 0 || 20 || 94,14% || 0 Comitato economico e sociale || 11 || 11 || 16 || 0 || 16 || 16 || 0 || 16 || 138,47% || 0 Comitato delle regioni || 8 || 8 || 21 || 0 || 21 || 21 || 0 || 21 || 262,06% || 0 Mediatore europeo || 1 || 1 || 1 || 0 || 1 || 1 || 0 || 1 || 99,52% || 0 Garante europeo della protezione dei dati || 1 || 1 || 1 || 0 || 1 || 1 || 0 || 1 || 69,15% || 0 Servizio europeo per l’azione esterna || 32 || 32 || 295 || 0 || 295 || 295 || 0 || 295 || 917,61% || 0 Totale || 126 527 || 126 727 || 128 808 || 14 572 || 143 380 || 128 374 || 1 626 || 130 000 || 102,58% || 13 380 15. Esecuzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per istituzione || Stanziamenti di impegno || || || || || || || || || milioni di EUR Istituzione || Stanziamenti di impegno autorizzati || Impegni eseguiti || Stanziamenti riportati || Stanziamenti annullati Su stanziam. dell’esercizio || Su stanziam. riportati || Da entrate con destinazione specifica || Totale || % || Da entrate con destinazione specifica || Riporti su decisione || Totale || % || Su stanziam. di bilancio dell’esercizio || Da riporti || Entrate con destinazione specifica || Totale || % || 1 || 2 || 3 || 4 || 5=2+3+4 || 6=5/1 || 7 || 8 || 9=7+8 || 10=9/1 || 11 || 12 || 13 || 14=11+12+13 || 15=14/1 Parlamento europeo || 1 820 || 1 570 || 9 || 24 || 1 603 || 88,11% || 101 || 22 || 123 || 6,74% || 94 || 0 || 0 || 94 || 5,15% Consiglio europeo e Consiglio || 647 || 507 || 0 || 47 || 554 || 85,51% || 37 || 0 || 37 || 5,77% || 56 || 0 || 0 || 56 || 8,71% Commissione || 144 751 || 137 979 || 250 || 2 772 || 141 002 || 97,41% || 2 964 || 279 || 3 242 || 2,24% || 507 || 0 || 0 || 507 || 0,35% Corte di giustizia || 344 || 336 || 0 || 2 || 338 || 98,11% || 1 || 0 || 1 || 0,34% || 5 || 0 || 0 || 5 || 1,55% Corte dei conti || 145 || 134 || 0 || 0 || 135 || 92,81% || 0 || 0 || 0 || 0,30% || 10 || 0 || 0 || 10 || 6,89% Comitato economico e sociale || 132 || 123 || 0 || 3 || 125 || 95,20% || 0 || 0 || 0 || 0,30% || 6 || 0 || 0 || 6 || 4,50% Comitato delle regioni || 96 || 82 || 0 || 12 || 94 || 97,76% || 0 || 0 || 0 || 0,02% || 2 || 0 || 0 || 2 || 2,22% Mediatore europeo || 9 || 9 || 0 || 0 || 9 || 92,54% || 0 || 0 || 0 || 0,00% || 1 || 0 || 0 || 1 || 7,46% Garante europeo della protezione dei dati || 8 || 7 || 0 || 0 || 7 || 89,31% || 0 || 0 || 0 || 0,00% || 1 || 0 || 0 || 1 || 10,69% Servizio europeo per l’azione esterna || 729 || 457 || 0 || 249 || 706 || 96,82% || 16 || 0 || 16 || 2,19% || 7 || 0 || 0 || 7 || 0,99% Totale || 148 681 || 141 204 || 259 || 3 108 || 144 572 || 97,24% || 3 120 || 301 || 3 420 || 2,30% || 689 || 0 || 0 || 689 || 0,46% || || || || || || || Stanziamenti di pagamento || || || || || || || || milioni di EUR Istituzione || Stanziamenti di pagamento autorizzati || Pagamenti effettuati || Stanziamenti riportati || Stanziamenti annullati Su stanziam. dell’esercizio || Su stanziam. riportati || Da entrate con destinazione specifica || Totale || % || Riporti automatici || Riporti su decisione || Da entrate con destinazione specifica || Totale || % || Su stanziam. dell’esercizio || Da riporti || Entrate con destinazione specifica || Totale || % || 1 || 2 || 3 || 4 || 5=2+3+4 || 6=5/1 || 7 || 8 || 9 || 10=7+8+9 || 11=10/1 || 12 || 13 || 14 || 15=12+13+14 || 16=15/1 Parlamento europeo || 2 060 || 1 348 || 207 || 25 || 1 580 || 76,72% || 223 || 22 || 109 || 353 || 17,14% || 94 || 33 || 0 || 126 || 6,14% Consiglio europeo e Consiglio || 699 || 465 || 40 || 41 || 547 || 78,26% || 41 || 0 || 44 || 86 || 12,29% || 56 || 10 || 0 || 66 || 9,45% Commissione || 130 639 || 122 272 || 1 021 || 2 590 || 125 883 || 96,36% || 484 || 163 || 3 557 || 4 203 || 3,22% || 380 || 172 || 0 || 552 || 0,42% Corte di giustizia || 361 || 318 || 15 || 2 || 334 || 92,62% || 18 || 0 || 1 || 19 || 5,36% || 5 || 2 || 0 || 7 || 2,02% Corte dei conti || 161 || 121 || 15 || 0 || 137 || 84,64% || 13 || 0 || 0 || 14 || 8,41% || 10 || 1 || 0 || 11 || 6,95% Comitato economico e sociale || 142 || 115 || 7 || 3 || 126 || 88,83% || 7 || 0 || 1 || 8 || 5,71% || 6 || 2 || 0 || 8 || 5,46% Comitato delle regioni || 103 || 73 || 6 || 12 || 91 || 88,39% || 9 || 0 || 0 || 9 || 8,51% || 2 || 1 || 0 || 3 || 3,10% Mediatore europeo || 10 || 8 || 0 || 0 || 9 || 85,89% || 1 || 0 || 0 || 1 || 6,55% || 1 || 0 || 0 || 1 || 7,56% Garante europeo della protezione dei dati || 9 || 6 || 1 || 0 || 7 || 74,86% || 1 || 0 || 0 || 1 || 10,49% || 1 || 1 || 0 || 1 || 14,65% Servizio europeo per l’azione esterna || 777 || 419 || 38 || 225 || 682 || 87,80% || 38 || 0 || 36 || 74 || 9,56% || 7 || 9 || 5 || 21 || 2,65% Totale || 134 960 || 125 145 || 1 352 || 2 898 || 129 395 || 95,88% || 835 || 185 || 3 748 || 4 768 || 3,53% || 562 || 230 || 5 || 797 || 0,59% || 16. Entrate delle agenzie: previsioni di bilancio, diritti e importi ricevuti || milioni di EUR || Agenzia || Bilancio delle entrate previsto || Diritti accertati || Entrate || In sospeso || Settore di finanziamento della Commissione Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia || 4 || 4 || 4 || 0 || 06 Agenzia europea per la sicurezza aerea || 139 || 111 || 111 || 0 || 06 Frontex || 118 || 119 || 119 || 0 || 18 Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale || 19 || 19 || 18 || 1 || 15 Accademia europea di polizia || 8 || 9 || 9 || 0 || 18 Agenzia europea per le sostanze chimiche || 35 || 38 || 38 || 0 || 02 Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie || 57 || 57 || 57 || 0 || 17 Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze || 16 || 16 || 16 || 0 || 18 Autorità bancaria europea || 13 || 13 || 13 || 0 || 12 Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali || 11 || 9 || 9 || 0 || 12 Agenzia europea dell’ambiente || 62 || 45 || 44 || 0 || 07 Ufficio europeo di polizia || 85 || 85 || 85 || 0 || 18 Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati || 17 || 17 || 17 || 0 || 12 Agenzia europea di controllo della pesca || 12 || 12 || 12 || 0 || 11 Autorità europea per la sicurezza alimentare || 76 || 76 || 76 || 0 || 17 Istituto europeo per l’uguaglianza di genere || 8 || 8 || 8 || 0 || 04 Autorità di vigilanza del GNSS europeo || 8 || 39 || 39 || 0 || 06 “Fusion for Energy” || 242 || 279 || 243 || 36 || 08 Eurojust || 32 || 31 || 31 || 0 || 18 Agenzia europea per la sicurezza marittima || 57 || 53 || 53 || 0 || 06 Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno || 166 || 176 || 176 || 0 || 12 Agenzia europea per i medicinali || 209 || 220 || 199 || 21 || 17 Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione || 8 || 8 || 8 || 0 || 09 Ufficio dell’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche || 1 || 1 || 1 || 0 || 09 Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali || 22 || 22 || 22 || 0 || 18 Agenzia ferroviaria europea || 26 || 25 || 25 || 0 || 06 Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro || 15 || 15 || 15 || 0 || 04 Istituto europeo di innovazione e tecnologia || 16 || 10 || 10 || 0 || 15 Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea || 51 || 47 || 43 || 4 || 15 Fondazione europea per la formazione || 20 || 20 || 20 || 0 || 15 Ufficio comunitario delle varietà vegetali || 13 || 13 || 13 || 0 || 17 Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro || 21 || 21 || 21 || 0 || 04 Agenzia esecutiva per l’istruzione, l’audiovisivo e la cultura || 50 || 50 || 50 || 0 || 15 Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione || 16 || 16 || 16 || 0 || 06 Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca || 36 || 36 || 36 || 0 || 08 Agenzia esecutiva per la ricerca || 39 || 39 || 39 || 0 || 08 Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori || 7 || 7 || 7 || 0 || 17 Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto || 10 || 10 || 10 || 0 || 06 Totale || 1 744 || 1 773 || 1 710 || 63 || || || || milioni di EUR Tipo di entrata || Bilancio delle entrate previsto || Diritti accertati || Entrate || In sospeso Sovvenzioni della Commissione || 1 119 || 1 137 || 1 137 || 0 Commissioni percepite || 441 || 457 || 437 || 19 Altre entrate || 184 || 180 || 136 || 44 Totale || 1 744 || 1 773 || 1 710 || 63 || 17. Stanziamenti d’impegno e di pagamento per agenzia || || || milioni di EUR || Agenzia || Stanziamenti di impegno || Stanziamenti di pagamento Stanziamenti || Impegni eseguiti || Riporti || Stanziamenti || Pagamenti effettuati || Riporti Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia || 5 || 3 || 0 || 6 || 4 || 1 Agenzia europea per la sicurezza aerea || 150 || 122 || 26 || 162 || 103 || 55 Frontex || 121 || 119 || 0 || 145 || 100 || 39 Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale || 21 || 21 || 0 || 21 || 18 || 2 Accademia europea di polizia || 10 || 10 || 0 || 11 || 8 || 2 Agenzia europea per le sostanze chimiche || 93 || 89 || 0 || 105 || 85 || 15 Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie || 57 || 55 || 0 || 72 || 58 || 11 Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze || 17 || 16 || 0 || 17 || 16 || 1 Autorità bancaria europea || 13 || 9 || 0 || 13 || 7 || 2 Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali || 11 || 7 || 0 || 11 || 6 || 0 Agenzia europea dell’ambiente || 71 || 46 || 25 || 75 || 43 || 31 Ufficio europeo di polizia || 87 || 82 || 0 || 107 || 84 || 17 Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati || 17 || 13 || 0 || 17 || 11 || 2 Agenzia europea di controllo della pesca || 13 || 13 || 0 || 13 || 12 || 1 Autorità europea per la sicurezza alimentare || 78 || 77 || 0 || 87 || 72 || 13 Istituto europeo per l’uguaglianza di genere || 8 || 7 || 0 || 10 || 5 || 3 Autorità di vigilanza del GNSS europeo || 77 || 33 || 44 || 56 || 21 || 34 “Fusion for Energy” || 649 || 647 || 1 || 298 || 255 || 40 Eurojust || 35 || 31 || 2 || 41 || 31 || 7 Agenzia europea per la sicurezza marittima || 58 || 55 || 1 || 59 || 50 || 2 Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno || 387 || 151 || 0 || 422 || 149 || 32 Agenzia europea per i medicinali || 212 || 202 || 3 || 254 || 205 || 39 Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione || 8 || 8 || 0 || 10 || 9 || 1 Ufficio dell’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche || 1 || 1 || 0 || 1 || 1 || 0 Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali || 21 || 20 || 1 || 28 || 21 || 7 Agenzia ferroviaria europea || 26 || 25 || 0 || 32 || 26 || 4 Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro || 16 || 14 || 1 || 20 || 14 || 4 Istituto europeo di innovazione e tecnologia || 26 || 24 || 0 || 16 || 7 || 5 Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea || 51 || 42 || 0 || 55 || 43 || 4 Fondazione europea per la formazione || 21 || 20 || 0 || 21 || 20 || 1 Ufficio comunitario delle varietà vegetali || 14 || 13 || 0 || 14 || 12 || 0 Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro || 21 || 20 || 0 || 24 || 20 || 4 Agenzia esecutiva per l’istruzione, l’audiovisivo e la cultura || 50 || 50 || 0 || 56 || 50 || 6 Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione || 16 || 15 || 0 || 18 || 15 || 1 Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca || 36 || 35 || 0 || 37 || 34 || 2 Agenzia esecutiva per la ricerca || 39 || 38 || 0 || 43 || 37 || 3 Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori || 7 || 7 || 0 || 8 || 7 || 1 Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto || 10 || 10 || 0 || 11 || 10 || 1 Totale || 2 553 || 2 149 || 107 || 2 397 || 1 670 || 394 Tipo di spesa || Stanziamenti di impegno || Stanziamenti di pagamento || Stanziamenti || Impegni eseguiti || Riporti || Stanziamenti || Pagamenti effettuati || Riporti Personale || 757 || 727 || 4 || 773 || 720 || 21 Spese amministrative || 274 || 260 || 4 || 361 || 265 || 76 Spese d’esercizio || 1 522 || 1 162 || 99 || 1 263 || 684 || 297 Totale || 2 553 || 2 149 || 107 || 2 397 || 1 670 || 394 18. RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO, INCLUSE LE AGENZIE || milioni di EUR || || || UNIONE EUROPEA || AGENZIE || Eliminazione delle sovvenzioni alle agenzie || TOTALE || Entrate dell’esercizio || 130 000 || 1 710 || (1 137) || 130 573 || Pagamenti imputati a stanziamenti dell’esercizio in corso || (128 043) || (1 451) || 1 137 || (128 357) || Stanziamenti di pagamento riportati all’esercizio N+1 || (1 020) || (394) || 0 || (1 413) || Annullamento di stanziamenti inutilizzati riportati dall’esercizio N-1 || 457 || 167 || 0 || 624 || Differenze di cambio dell’esercizio || 97 || (2) || 0 || 96 || Risultato dell’esecuzione del bilancio || 1 492 || 31 || 0 || 1 523 Note esplicative
alle relazioni
consolidate sull’esecuzione del bilancio 1. PRINCIPI,
STRUTTURA E STANZIAMENTI DI BILANCIO 2. SPIEGAZIONE
DELLE RELAZIONI CONSOLIDATE SULL’ESECUZIONE DEL BILANCIO
1.
PRINCIPI, STRUTTURA E STANZIAMENTI DI BILANCIO
1.1 BASE GIURIDICA E REGOLAMENTO FINANZIARIO La contabilità di bilancio è tenuta conformemente
alle disposizioni del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del
Consiglio, del 25 giugno 2002, (GU L 248 del 16 settembre 2002), che stabilisce
il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione
europea, e del regolamento (UE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23
dicembre 2002, recante modalità d’esecuzione del suddetto regolamento
finanziario. Il bilancio generale, principale strumento della politica
finanziaria dell’Unione europea, è l’atto che prevede e autorizza, ogni anno,
le entrate e le spese dell’UE. Ogni anno la Commissione procede alla stima per l’esercizio
delle entrate e delle spese dell’insieme delle istituzioni e stabilisce un
progetto di bilancio che trasmette all’autorità di bilancio. Sulla base del
progetto di bilancio, il Consiglio elabora una sua posizione che sarà oggetto
di negoziati tra i due rami dell’autorità di bilancio. Il presidente del
Parlamento dichiara che il progetto comune di bilancio è stato adottato in via
definitiva, e in tal modo lo rende esecutivo. L’esecuzione del bilancio incombe
soprattutto alla Commissione. 1.2 PRINCIPI DI
BILANCIO Il
bilancio generale dell’Unione europea è basato su alcuni principi fondamentali: –
l’unità
e la verità del bilancio: tutte le entrate e le spese devono essere riunite in un
unico bilancio, iscritte in una linea di bilancio e le spese non possono
eccedere gli stanziamenti autorizzati; –
l’universalità: questo principio riunisce
due norme: – la non assegnazione, in
base alla quale le entrate di bilancio non devono essere destinate a spese
determinate (l’insieme delle entrate copre l’insieme delle spese); – la non contrazione, in base
alla quale le entrate e le spese devono essere iscritte in bilancio
integralmente, senza contrazione tra di esse; –
l’annualità: gli stanziamenti sono
autorizzati per la durata di un solo esercizio e devono dunque essere
utilizzati nel corso dell’esercizio stesso; –
il
pareggio:
il bilancio è in pareggio entrate e spese (le previsioni di entrate coprono gli
stanziamenti di pagamento); –
la
specializzazione: ogni stanziamento deve avere una destinazione determinata ed essere
assegnato a tale scopo specifico; –
l’unità
di conto:
il bilancio è redatto ed eseguito in euro, così come i rendiconti; –
la
sana gestione finanziaria: gli stanziamenti del bilancio sono utilizzati secondo il
principio di una sana gestione finanziaria, vale a dire secondo economia,
efficienza ed efficacia; –
la
trasparenza:
il bilancio, i bilanci rettificativi e i rendiconti finali sono pubblicati
nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. 1.3 STRUTTURA DEL
BILANCIO Il
bilancio è costituito da: (a)
uno
stato generale delle entrate; (b)
sezioni
divise in stati delle entrate e delle spese di ciascuna istituzione: Sezione I:
Parlamento; Sezione II: Consiglio; Sezione III: Commissione; Sezione IV: Corte
di giustizia; Sezione V: Corte dei conti; Sezione VI: Comitato economico e
sociale; Sezione VII: Comitato delle regioni; Sezione VIII: Mediatore europeo;
Sezione IX: Garante europeo della protezione dei dati; Sezione X: Servizio
europeo per l’azione esterna. Le entrate e le spese di ogni istituzione sono
classificate in titoli, capitoli, articoli e voci secondo la loro natura o la
loro destinazione. 1.4 STRUTTURA
DEI CONTI DEL BILANCIO 1.4.1 Quadro
generale Solo il bilancio della
Commissione comporta stanziamenti amministrativi e stanziamenti operativi. Le
altre istituzioni dispongono infatti soltanto di stanziamenti amministrativi.
Inoltre, il bilancio distingue due tipi di stanziamenti: gli stanziamenti non
dissociati (SND) e gli stanziamenti dissociati (SD). Gli stanziamenti non dissociati sono destinati alla
copertura finanziaria delle operazioni a carattere annuale (che rispondono al
principio dell’annualità del bilancio). Coprono tutti i capitoli amministrativi
del bilancio della sezione Commissione e l’integralità di tutte le altre
sezioni, gli stanziamenti del FEAOG a carattere annuale e taluni stanziamenti
tecnici (rimborsi, intervento della garanzia in materia di prestiti, ecc.). Per
gli stanziamenti non dissociati, l’importo degli stanziamenti di impegno è
identico a quello degli stanziamenti di pagamento. Gli stanziamenti dissociati sono stati introdotti
per conciliare il principio dell’annualità del bilancio con la necessità di
finanziare azioni pluriennali da eseguire su più esercizi. Essi sono destinati
a coprire azioni pluriennali e comprendono tutti gli altri stanziamenti in
tutti i capitoli eccetto il capitolo 1 della Sezione Commissione. Gli
stanziamenti dissociati si scompongono in stanziamenti d’impegno (SI) e
stanziamenti di pagamento (SP): –
gli stanziamenti d’impegno: coprono il costo
totale degli obblighi giuridici contratti nel corso dell’esercizio per azioni
la cui realizzazione si estende su più anni. Tuttavia, gli impegni di bilancio
per azioni la cui realizzazione si estende su più esercizi possono, ai sensi
dell’articolo 76, paragrafo 3, del regolamento finanziario, essere ripartiti su
più esercizi in frazioni annue, qualora previsto dall’atto di base; –
gli stanziamenti
di pagamento: coprono le spese derivanti dall’esecuzione degli impegni
contratti nel corso dell’esercizio e/o di esercizi precedenti. 1.4.2 Origine degli
stanziamenti La fonte principale degli stanziamenti è il bilancio
dell’Unione europea dell’esercizio in corso. Tuttavia, esistono altri tipi di
stanziamenti che derivano da disposizioni del regolamento finanziario. Essi
provengono da esercizi precedenti o da fonti esterne: –
gli stanziamenti
di bilancio iniziali adottati per l’esercizio in corso possono essere
oggetto di storni tra voci secondo le norme precisate agli articoli da 22
a 24 del regolamento finanziario (n. 1605/2002 del 25 giugno 2002) e possono
essere modificati da bilanci rettificativi (in conformità agli articolo 37 e 38
del regolamento finanziario); –
anche
gli stanziamenti riportati dall’esercizio precedente o ricostituiti
integrano il presente bilancio. Questi sono i) gli stanziamenti di pagamento
non dissociati che beneficiano di un riporto automatico al solo esercizio
successivo ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 4, del regolamento finanziario;
ii) gli stanziamenti riportati per decisione delle istituzioni in uno dei due
casi seguenti: completamento delle fasi preparatorie (regolamento finanziario,
articolo 9, paragrafo 2, lettera a) o adozione tardiva della base giuridica
(articolo 9, paragrafo 2, lettera b). Il riporto può riguardare stanziamenti d’impegno
e di pagamento (articolo 9, paragrafo 3) e iii) gli stanziamenti ricostituiti
in seguito a disimpegni: si tratta della reiscrizione di stanziamenti d’impegno
relativi ai fondi strutturali che sono stati oggetto di disimpegno. Gli importi
possono essere reiscritti, in via eccezionale, in caso di errore della
Commissione ovvero se indispensabili per il completamento del programma
(articolo 157 del RF); –
entrate
con destinazione specifica, composte da i) restituzioni, in cui gli importi vengono
assegnati alla linea cui era imputata la spesa iniziale e beneficiano di un
riporto illimitato; ii) stanziamenti EFTA: l’accordo sullo Spazio economico
europeo prevede una partecipazione finanziaria dei suoi membri ad alcune
attività del bilancio dell’UE. Le voci di bilancio interessate e gli importi
previsti sono pubblicati nell’allegato III del bilancio dell’UE. Le linee
interessate sono rafforzate dalla partecipazione EFTA. Gli stanziamenti non
utilizzati alla fine dell’esercizio sono annullati e restituiti ai paesi SEE;
iii) entrate da terzi: altri paesi hanno concluso accordi con l’Unione europea
che prevedono una partecipazione finanziaria alle attività dell’UE. Gli importi
ricevuti sono considerati come entrate provenienti da terzi, assegnati alle
pertinenti linee di bilancio (spesso nel quadro della ricerca) e beneficiano di
un riporto illimitato [RF, articolo 10 e articolo 18, paragrafo 1, lettere a) e
d)]; iv) lavori per conto terzi: nel quadro delle loro attività di ricerca, i
centri di ricerca dell’UE possono effettuare lavori per organismi esterni (RF,
art. 161, par. 2). Come le entrate da terzi, i lavori per conto terzi sono
destinati ad alcune specifiche voci di bilancio e beneficiano di un riporto
illimitato [RF, articolo 10 e articolo 18, paragrafo 1, lettera d)] e v)
stanziamenti ricostituiti a seguito del riversamento di acconti: si tratta di fondi
dell’UE che sono stati rimborsati dai beneficiari e che usufruiscono di un
riporto illimitato. Nel settore dei fondi strutturali, la reiscrizione è
subordinata a una decisione della Commissione (RF, articolo 18, paragrafo 2 e
ME, articolo 228). 1.4.3 Composizione
degli stanziamenti autorizzati –
Stanziamenti
definitivi del bilancio = stanziamenti di bilancio iniziali adottati +
stanziamenti del bilancio rettificativo + storni. –
Stanziamenti
addizionali
= entrate con destinazione specifica (cfr. sopra) + stanziamenti riportati dall’esercizio
precedente o ricostituiti in seguito a disimpegno. –
Totale
degli stanziamenti autorizzati = stanziamenti definitivi del bilancio + stanziamenti
addizionali. –
Stanziamenti
dell’esercizio
(utilizzati per calcolare il risultato di bilancio) = stanziamenti di bilancio
definitivi + entrate con destinazione specifica. 1.5 ESECUZIONE DEL
BILANCIO L’esecuzione del bilancio è disciplinata dal
regolamento finanziario, il cui articolo 48, paragrafo 1, stabilisce quanto
segue: “La Commissione cura l’esecuzione del bilancio conformemente al presente
regolamento finanziario, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli
stanziamenti assegnati”. L’articolo 50 precisa che la Commissione riconosce
alle altre istituzioni i poteri necessari all’esecuzione delle sezioni del
bilancio a esse relative. 1.6 IMPEGNI ANCORA
DA LIQUIDARE (RAL) L’introduzione degli stanziamenti dissociati ha dato
luogo a un divario tra gli impegni contratti e i pagamenti effettuati: questa
divergenza, che corrisponde agli impegni da liquidare, rappresenta la
differenza nel tempo tra il momento in cui gli impegni sono contratti e il
momento in cui i pagamenti corrispondenti sono liquidati.
2.
SPIEGAZIONE DELLE RELAZIONI CONSOLIDATE SULL’ESECUZIONE DEL BILANCIO
2.1 RISULTATO DELL’ESECUZIONE
DEL BILANCIO DELL’ESERCIZIO (tabella 1) 2.1.1 Informazioni
generali Le risorse proprie sono contabilizzate sulla base
degli importi accreditati, nel corso dell’esercizio, sui conti aperti a nome
della Commissione dalle amministrazioni degli Stati membri. Le entrate
comprendono altresì, in caso di un’eccedenza, il risultato dell’esecuzione del
bilancio dell’esercizio precedente. Le altre entrate sono iscritte sulla base
degli importi effettivamente riscossi nel corso dell’esercizio. Ai fini del calcolo del risultato dell’esercizio, le
spese comprendono i pagamenti su stanziamenti di pagamento dell’esercizio, ai
quali si aggiungono gli stanziamenti dello stesso esercizio riportati all’esercizio
successivo. I pagamenti effettuati su stanziamenti di pagamento dell’esercizio
sono quelli che sono eseguiti dal contabile entro il 31 dicembre dell’esercizio.
Per il Fondo europeo agricolo di garanzia, i pagamenti considerati nel
risultato di bilancio sono quelli effettuati dagli Stati membri dal 16 ottobre
N-1 al 15 ottobre N, sempre che l’impegno e l’ordine di pagamento siano
pervenuti al contabile al più tardi il 31 gennaio N+1. Le spese del FEAGA
possono essere oggetto di una decisione di conformità adottata a seguito di
controlli effettuati negli Stati membri. Il risultato dell’esecuzione del bilancio dell’esercizio
comprende due elementi: il saldo dell’Unione europea e il risultato della
partecipazione dei paesi dell’EFTA membri del SEE. Ai sensi dell’articolo 15
del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 sulle risorse proprie, questo
risultato è costituito dalla differenza tra: –
il
totale delle entrate di bilancio riscosse a titolo dell’esercizio –
e l’ammontare
dei pagamenti effettuati sugli stanziamenti dello stesso esercizio, aumentato
dell’importo degli stanziamenti di pagamento dello stesso esercizio riportati
all’esercizio successivo. Questa differenza è maggiorata o ridotta: –
del
saldo netto risultante dagli annullamenti degli stanziamenti di pagamento
riportati dagli esercizi precedenti e dagli eventuali superamenti dell’importo
degli stanziamenti non dissociati riportati dall’esercizio precedente dovuti
alla variazione dei tassi dell’euro; –
e del
saldo che risulta dagli utili e dalle perdite di cambio registrati durante l’esercizio. Il risultato dell’esecuzione del
bilancio viene restituito agli Stati membri nel corso dell’esercizio successivo
mediante deduzione delle somme dovute per quell’anno. Gli stanziamenti riportati dall’esercizio precedente
relativi a partecipazioni di terzi e lavori per conto terzi, che per
definizione non vengono mai annullati, sono ripresi fra gli stanziamenti
aggiuntivi dell’esercizio. Questo spiega la differenza tra gli stanziamenti
riportati dall’esercizio precedente ripresi nei rendiconti sull’esecuzione del
bilancio 2011 e quelli riportati all’esercizio seguente figuranti nei
rendiconti sull’esecuzione del bilancio 2010. Gli stanziamenti di
pagamento riutilizzabili e gli stanziamenti ricostituiti a seguito della
restituzione di acconti non rientrano nel calcolo del risultato dell’esercizio Gli stanziamenti di pagamento riportati comprendono:
riporti automatici e riporti per decisione. L’annullamento di stanziamenti di
pagamento non utilizzati riportati dall’esercizio precedente illustra gli annullamenti
concernenti stanziamenti riportati automaticamente e in seguito a decisione.
Comprende inoltre la diminuzione degli stanziamenti di entrate con destinazione
specifica riportati all’esercizio successivo rispetto al 2010. 2.1.2 Riconciliazione
tra il risultato dell’esecuzione del bilancio e il risultato economico Il risultato economico dell’esercizio è calcolato in
base ai principi della contabilità per competenza. Il risultato di bilancio si
basa tuttavia sulle regole modificate della contabilità di cassa, conformemente
al regolamento finanziario. Poiché entrambi sono il risultato delle medesime
operazioni sottostanti, si tratta di un controllo utile per verificare la loro
corrispondenza. La tabella in appresso presenta questa riconciliazione, presentando
i principali elementi di riconciliazione, con una ripartizione tra entrate e
spese. || RICONCILIAZIONE: RISULTATO ECONOMICO – RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO || || || milioni di EUR || 2011 || 2010 || || RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO || (1 789) || 17 232 || || Entrate || || Diritti accertati nell’esercizio in corso ma non ancora riscossi || (371) || (3 132) Diritti accertati in esercizi precedenti e riscossi nell’esercizio in corso || 2 072 || 1 346 Ratei attivi (netti) || (236) || (371) || || Spese || || Ratei passivi (netti) || 3 410 || (7 426) Spese dell’esercizio precedente pagate nell’esercizio in corso || (936) || (386) Prefinanziamento netto || 1 131 || (678) Stanziamenti di pagamento riportati all’esercizio successivo || (1 211) || (2 798) Pagamenti effettuati sugli stanziamenti riportati e annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati || 2 000 || 1 760 Variazioni negli accantonamenti || (2 109) || (323) Altre || (378) || (257) || || Risultato economico agenzie + CECA || (91) || (418) || || RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO DELL’ESERCIZIO || 1 492 || 4 549 || || Elementi di riconciliazione -
Entrate Le entrate effettive di bilancio di un
esercizio finanziario corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai
diritti accertati nel corso dell’esercizio e gli incassi relativi ai diritti
accertati in esercizi precedenti. Pertanto, i diritti accertati nell’esercizio
in corso ma non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato
economico ai fini della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate
di bilancio. Al contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e
riscossi nell’esercizio in corso devono essere aggiunti al risultato
economico ai fini della riconciliazione. I ratei attivi netti consistono
principalmente in entrate da riscuotere a titolo dei prelievi agricoli, delle
risorse proprie e degli interessi e dividendi. Soltanto l’effetto netto, ossia
i ratei attivi per l’esercizio in corso, meno le entrate dei ratei passivi dell’esercizio
precedente, viene preso in considerazione. Elementi di riconciliazione - Spese I ratei passivi netti consistono
principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese
ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi dell’UE, ma non ancora
comunicate alla Commissione. Mentre i ratei passivi non sono
considerati come spese di bilancio, i pagamenti effettuati nell’esercizio in
corso relativamente a fatture registrate in esercizi precedenti fanno parte
delle spese di bilancio dell’esercizio in corso. L’effetto netto dei prefinanziamenti
è la combinazione di: 1) nuovi importi di prefinanziamento versati nell’esercizio
in corso e contabilizzati come spese di bilancio dell’esercizio; 2) tutti i
prefinanziamenti liquidati nel corso dell’esercizio mediante l’accettazione
delle spese ammissibili. Questi ultimi rappresentano spese contabili, ma non
spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale
era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo
versamento. Oltre ai pagamenti effettuati a partire
dagli stanziamenti di un esercizio, gli stanziamenti di quell’esercizio riportati
all’esercizio seguente devono anch’essi essere inclusi nel calcolo del
risultato di bilancio [conformemente all’articolo 15 del regolamento (CE,
Euratom) n. 1150/2000]. Lo stesso vale per i pagamenti effettuati nell’esercizio
in corso a partire dagli stanziamenti riportati da esercizi precedenti
nonché per gli stanziamenti di pagamento inutilizzati e annullati. Le variazioni
negli accantonamenti riguardano stime di fine esercizio registrate nella
contabilità di esercizio (principalmente prestazioni per i dipendenti) che non
incidono sulla contabilità di bilancio. Gli altri elementi di
riconciliazione comprendono diversi elementi quali gli ammortamenti, le
acquisizioni di attivi, i pagamenti a titolo di locazioni e le partecipazioni
finanziarie, che formano oggetto di un trattamento differente nella contabilità
di bilancio e nella contabilità di esercizio. 2.2 CONFRONTO DEL
BILANCIO E DEGLI IMPORTI EFFETTIVI (tabella 2) Nel bilancio iniziale adottato, firmato dal presidente
del Parlamento europeo il 15 dicembre 2010, l’importo degli stanziamenti di
pagamento era pari a 126 527 milioni di EUR e l’importo da finanziarsi
mediante risorse proprie ammontava a 125 106 milioni di EUR. Le stime
delle entrate e delle spese riportate nel bilancio iniziale sono solitamente
adeguate nel corso nell’esercizio contabile, con la presentazione delle
modifiche apportate nei bilanci rettificativi. Gli adeguamenti delle risorse
proprie basate sull’RNL assicurano che le entrate previste siano esattamente
pari alle spese previste. In conformità al principio del pareggio, le entrate e
le spese di bilancio (stanziamenti di pagamento) devono risultare in pareggio. Entrate: Nel corso del 2011 sono stati adottati sette bilanci
rettificativi, tenuto conto dei quali l’importo finale delle entrate nel 2011 è
stato pari a 126 727 milioni di EUR, finanziato mediante risorse proprie
per un totale di 118 289 milioni di EUR (ovvero 6 816 milioni di EUR
in meno di quanto inizialmente previsto) e per la restante parte mediante altre
entrate. Il minor fabbisogno di risorse proprie è stato determinato
principalmente dall’inclusione di 4 539 milioni di EUR relativi all’eccedenza
dell’esercizio precedente. Infine, le variazioni delle entrate previste nel
bilancio rettificativo n. 6/2011 hanno determinato un’ulteriore riduzione. Per quanto riguarda il risultato delle risorse
proprie, la riscossione delle risorse proprie tradizionali è stata quasi pari
agli importi previsti, in particolare per il fatto che le stime di bilancio
modificate al momento della formazione del bilancio rettificativo n. 4/2011
(con un loro aumento di 1 090 milioni di EUR secondo le previsioni
macroeconomiche della primavera 2011), sono state nuovamente modificate nel
bilancio rettificativo n. 6/2011 al fine di tenere conto dell’effettivo ritmo
della riscossione. Sono state pertanto ridotte di 1 200 milioni di EUR,
ristabilendo quasi l’importo iniziale. I versamenti IVA e RNL finali degli Stati membri
risultavano inoltre vicini alla stima di bilancio finale. Le differenze tra gli
importi previsti e gli importi effettivamente versati sono dovute alle
differenze tra i tassi dell’euro utilizzati a fini del bilancio e i tassi in
vigore alla data in cui gli Stati membri al di fuori dello SME hanno effettivamente
effettuato i loro pagamenti. Spese: Il 2011 è stato il quinto anno dell’attuale periodo
di programmazione e si è assistito all’accelerazione dell’esecuzione dei
pagamenti di programmi molto importanti. Tuttavia, alla luce del contesto
generale di consolidamento fiscale negli Stati membri, l’aumento degli
stanziamenti di pagamento iscritti in bilancio è stato limitato e si è rivelato
insufficiente a soddisfare il fabbisogno di pagamenti nel corso dell’esercizio.
Tale aumento è stato inoltre al di sotto di un determinato livello, il che ha
inciso sulla riduzione del volume degli impegni ancora da liquidare (RAL –
reste à liquider). Per quanto riguarda gli impegni, il bilancio
autorizzato e quindi gli obiettivi politici fissati sono stati totalmente
rispettati (99,6%). Gli adeguamenti nel corso dell’anno hanno riguardato 240
milioni di EUR per il Fondo europeo di solidarietà, spese impreviste per natura
e 41 milioni di EUR per la rubrica 18 “Spazio di libertà, sicurezza e
giustizia” (principalmente per FRONTEX). L’esecuzione totale di 141 204 milioni
di EUR ha lasciato inutilizzati 617 milioni di EUR. Dopo il riporto al 2012, è
decaduto un importo di 316 milioni di EUR nonché le riserve inutilizzate di 371
milioni di EUR per il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione e 2
milioni di EUR di stanziamenti accantonati inutilizzati. L’esecuzione totale degli stanziamenti di pagamento,
pari a 125 145 milioni di EUR, rappresenta un tasso di esecuzione del 98,8%.
Gli stanziamenti totali sono stati modificati nel corso dell’esercizio, con l’autorizzazione
di un importo aggiuntivo di 200 milioni di EUR nel bilancio rettificativo n. 6/2011
per il Fondo sociale europeo (FES). In tale bilancio rettificativo un ulteriore
importo di 253 milioni di EUR è stato ridistribuito dallo sviluppo rurale al
FES e lo storno DEC 52/2011 dell’autorità di bilancio ha rafforzato il Fondo
con un ulteriore importo di 601 milioni di EUR. Nonostante tali misure, a causa
dell’aumento delle richieste di pagamento nelle ultime tre settimane dell’anno
e all’assenza dei necessari stanziamenti di pagamento, richieste per 11
miliardi di EUR verranno soddisfatte solo nel 2012. Gli stanziamenti votati
inutilizzati, escluse le riserve, erano pari a 1 580 milioni di EUR (2010:
3 243 milioni di EUR) e dopo il riporto al 2012, è decaduto un importo di 560
milioni di EUR (2010: 1 730 milioni di EUR, principalmente nelle rubriche 2
e 4. Un importo di 2 milioni di EUR di stanziamenti di pagamento provvisori è
rimasto inutilizzato. Un’analisi più dettagliata degli adeguamenti di
bilancio, del relativo contesto, della loro giustificazione e del loro effetto
è presentata nella parte A, che contiene una sintesi a livello di esecuzione
del bilancio, e nella parte B, che descrive ciascuna rubrica del quadro
finanziario pluriennale, della relazione della Commissione sulla gestione di
bilancio e finanziaria per l’esercizio 2011. 2.3 ENTRATE (tabella 3) Le entrate del bilancio generale dell’Unione
europea possono essere suddivise in due categorie principali: risorse proprie e
altre entrate. Ciò è stabilito dall’articolo 311 del trattato sul funzionamento
dell’Unione europea, il quale recita: “Il bilancio, fatte salve le altre
entrate, è finanziato integralmente tramite risorse proprie”. La maggior parte
delle spese del bilancio è finanziata dalle risorse proprie. Le altre entrate
rappresentano soltanto una piccola parte dell’insieme del finanziamento. Esistono tre categorie di risorse
proprie: le risorse proprie tradizionali, la risorsa IVA e la risorsa RNL. Le
risorse proprie tradizionali comprendono, a loro volta, i contributi zucchero e
i dazi doganali. Un meccanismo di correzione a favore del Regno Unito nonché
una riduzione lorda del contributo basato sull’RNL dei Paesi Bassi e della
Svezia sono anch’essi parte integrante del sistema delle risorse proprie. L’assegnazione delle risorse proprie
viene effettuata in conformità alle disposizioni stabilite dalla
decisione 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, relativa
al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee (DRP 2007). La DRP 2007
è entrata in vigore il 1° marzo 2009, ma ha preso effetto il 1° gennaio 2007.
Di conseguenza, si è tenuto conto degli effetti retroattivi nell’esercizio
contabile 2009. 2.3.1 Risorse proprie
tradizionali Risorse proprie tradizionali: tutti gli
importi accertati di RPT devono essere iscritti in uno dei libri contabili
tenuti dalle autorità competenti: – nella
contabilità ordinaria di cui all’articolo 6, paragrafo 3, lettera a), del
regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000: ogni importo recuperato o garantito; – nella
contabilità separata di cui all’articolo 6, paragrafo 3, lettera b), del
regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000: ogni importo non ancora recuperato e/o
non garantito; possono essere iscritti in questa contabilità anche gli importi
garantiti ma contestati. Per la contabilità separata, l’estratto
trimestrale che gli Stati membri trasmettono alla Commissione comprende: – il saldo ancora da recuperare
durante il trimestre precedente, – i diritti accertati durante
il trimestre in questione, – le rettifiche della base
imponibile (rettifiche/annullamenti) durante il trimestre in questione, – gli importi inesigibili (che
non possono essere resi disponibili ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 2, del
regolamento (CE) n. 1150/2000), – gli importi recuperati
durante il trimestre in questione, – il saldo da recuperare alla
fine del trimestre in questione. Le risorse proprie tradizionali devono
essere iscritte sul conto della Commissione presso il Tesoro o l’organismo
designato dallo Stato membro, al più tardi il primo giorno lavorativo dopo il 19
del secondo mese successivo a quello durante il quale i diritti sono stati
acquisiti (o recuperati nel caso della contabilità separata). Gli Stati membri
trattengono, a titolo di rimborso spese di riscossione, il 25% delle risorse
proprie tradizionali. I diritti potenziali su risorse proprie sono adeguati
sulla base della probabilità del loro recupero. 2.3.2 Risorse basate
sull’IVA e risorse basate sull’RNL Le risorse proprie
basate sull’IVA derivano dall’applicazione di un’aliquota uniforme, valida per
tutti gli Stati membri, alla base imponibile armonizzata dell’IVA, determinata
secondo le disposizioni dell’articolo 2, paragrafo 1, lettera b), della DRP
2007. L’aliquota uniforme è fissata allo 0,30%, ad eccezione del periodo 2007-2013,
in cui l’aliquota per l’Austria è fissata allo 0,225%, per la Germania allo 0,15%
e per i Paesi Bassi e la Svezia allo 0,10%. La base IVA è livellata al 50% dell’RNL
per tutti gli Stati membri. La risorsa basata sull’RNL è una risorsa
variabile destinata a fornire, per uno specifico esercizio, le entrate
necessarie alla copertura delle spese che eccedono l’importo riscosso ottenuto
dalle risorse proprie tradizionali, dalle risorse IVA e dalle entrate varie. Le
entrate risultano dall’applicazione di un tasso uniforme alla somma dell’RNL di
tutti gli Stati membri. Le risorse basate sull’IVA e sull’RNL sono determinate
in base alle previsioni sulle basi imponibili IVA e RNL formulate al momento
dell’elaborazione del progetto preliminare del bilancio. Successivamente tali
previsioni sono sottoposte a revisione; l’aggiornamento è effettuato nel corso
dell’esercizio in questione mediante bilancio rettificativo. I dati effettivi relativi alle basi IVA
e RNL sono resi disponibili nel corso dell’esercizio che segue l’esercizio in
esame. La Commissione calcola le differenze tra gli importi dovuti dagli Stati
membri in funzione delle basi imponibili effettive e le somme effettivamente
versate in base alle previsioni (riviste). La Commissione esige il versamento
dei saldi IVA e RNL, sia positivi sia negativi, da parte degli Stati membri il
primo giorno lavorativo di dicembre dell’esercizio che segue l’esercizio in
questione. Durante i quattro esercizi successivi possono ancora essere
apportate correzioni alle basi imponibili effettive dell’IVA e dell’RNL, salvo
che sia emessa una riserva. I saldi calcolati anteriormente vengono adeguati e
la differenza viene richiesta contemporaneamente ai saldi IVA e RNL per l’esercizio
precedente. Nell’ambito dei
controlli delle dichiarazioni IVA e dei dati RNL la Commissione può notificare
agli Stati membri eventuali riserve in merito a determinati punti che
potrebbero avere un’incidenza sui rispettivi contributi in termini di risorse
proprie. Tali riserve potrebbero essere dovute, ad esempio, alla mancanza di
dati attendibili o alla necessità di sviluppare una metodologia adeguata.
Queste riserve devono essere considerate come potenziali crediti esigibili
dagli Stati membri per importi incerti, poiché il loro impatto finanziario non
può essere stimato accuratamente. Quando è possibile determinare l’importo
esatto, si procede a esigere le corrispondenti risorse basate sull’IVA o sull’RNL
nell’ambito dei saldi IVA e RNL o mediante singole richieste di fondi. 2.3.3 Correzione
britannica Questo meccanismo riduce i
versamenti di risorse proprie del Regno Unito proporzionalmente al suo
“squilibrio di bilancio” e aumenta i versamenti di risorse proprie degli altri
Stati membri nella stessa proporzione. Il meccanismo di correzione degli
squilibri di bilancio a favore del Regno Unito è stato istituito dal Consiglio
europeo di Fontainebleau (giugno 1984) e con la risultante decisione relativa
alle risorse proprie del 7 maggio 1985. Lo scopo di questo meccanismo era di
ridurre lo squilibrio di bilancio del Regno Unito tramite una riduzione dei
suoi versamenti all’UE. La Germania, l’Austria, la Svezia e i Paesi Bassi
beneficiano di un finanziamento ridotto della rettifica (limitato a un quarto
della loro quota normale). 2.3.4 Riduzione lorda Il Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2005 ha
concluso che i Paesi Bassi e la Svezia devono beneficiare di riduzioni lorde
dei loro contributi annui basati sull’RNL durante il periodo 2007-2013. Tale
meccanismo di compensazione stabilisce pertanto che i Paesi Bassi devono
beneficiare di una riduzione lorda del proprio contributo annuo basato sull’RNL
pari a 605 milioni di EUR e la Svezia di una riduzione lorda del proprio contributo
annuo basato sull’RNL pari a 150 milioni di EUR, a prezzi del 2004. 2.4 SPESE (tabelle
da 4 a 13) 2.4.1 Quadro
finanziario 2007-2013 || milioni di EUR || 2007 || 2008 || 2009 || 2010 || 2011 || 2012 || 2013 1. Crescita sostenibile || 53 979 || 57 653 || 61 696 || 63 555 || 63 974 || 67 614 || 70 147 2. Conservazione e gestione delle risorse naturali || 55 143 || 59 193 || 56 333 || 59 955 || 59 888 || 60 810 || 61 289 3. Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia || 1 273 || 1 362 || 1 518 || 1 693 || 1 889 || 2 105 || 2 376 4. L’UE come attore globale || 6 578 || 7 002 || 7 440 || 7 893 || 8 430 || 8 997 || 9 595 5. Amministrazione || 7 039 || 7 380 || 7 525 || 7 882 || 8 091 || 8 523 || 9 095 6. Compensazioni || 445 || 207 || 210 || 0 || 0 || 0 || 0 Stanziamenti d’impegno: || 124 457 || 132 797 || 134 722 || 140 978 || 142 272 || 148 049 || 152 502 Stanziamenti di pagamento totali: || 122 190 || 129 681 || 120 445 || 134 289 || 133 700 || 141 360 || 143 911 Questa sezione
illustra le principali categorie di spesa dell’UE, secondo la classificazione
per rubrica del quadro finanziario 2007-2013. L’esercizio 2011 è stato il
quinto a essere compreso nel quadro finanziario 2007-2013. Il massimale
complessivo degli stanziamenti d’impegno per il 2011 ammonta a 142 272 milioni
di EUR, pari all’1,15% dell’RNL. Il corrispondente massimale complessivo degli
stanziamenti di pagamento ammonta a 133 700 milioni di EUR, ossia all’1,08%
dell’RNL. La tabella di cui sopra presenta il quadro finanziario a prezzi
correnti. Rubrica 1 – Crescita sostenibile Questa rubrica è costituita da due
componenti separate ma interconnesse: -
1a. Competitività per la crescita e l’occupazione, comprendente la
spesa per la ricerca e l’innovazione, l’istruzione e la formazione, le reti
transeuropee, la politica sociale, il mercato interno e le politiche d’accompagnamento. -
1b. Coesione per la crescita e l’occupazione, mirante ad
accrescere la convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di
sviluppo, integrare la strategia dell’UE per lo sviluppo sostenibile al di
fuori delle regioni meno prospere e sostenere la cooperazione interregionale. Rubrica 2 – Conservazione e
gestione delle risorse naturali La rubrica 2 comprende la politica
agricola comune e la politica comune della pesca, lo sviluppo rurale e le
misure ambientali, e in particolare Natura 2000. L’importo destinato alla
politica agricola comune rispecchia l’accordo raggiunto al Consiglio europeo
dell’ottobre 2002. Rubrica 3 – Cittadinanza, libertà,
sicurezza e giustizia La nuova rubrica 3 (Cittadinanza,
libertà, sicurezza e giustizia) rispecchia la crescente importanza attribuita
ad alcuni settori in cui sono stati assegnati all’UE nuovi compiti – giustizia
e affari interni, protezione delle frontiere, politica di asilo e immigrazione,
sanità pubblica e protezione dei consumatori, cultura, gioventù, informazione e
dialogo con i cittadini. È costituita da due componenti: -
3a. Libertà, sicurezza e giustizia -
3b. Cittadinanza. Rubrica 4 – L’UE come attore
globale La rubrica 4 comprende tutte le azioni
esterne, inclusi gli strumenti di preadesione. Mentre la Commissione aveva
proposto di integrare il Fondo europeo di sviluppo (FES) nel quadro finanziario,
il Consiglio e il Parlamento europeo hanno concordato di lasciarlo fuori. Rubrica 5 - Amministrazione Questa rubrica copre le spese
amministrative di tutte le istituzioni, le pensioni e le scuole europee. Per le
istituzioni diverse dalla Commissione, tali costi costituiscono il totale delle
loro spese, mentre le agenzie e gli altri organismi hanno sia spese
amministrative che spese operative. Rubrica 6 – Compensazioni In conformità all’accordo politico
secondo cui i nuovi Stati membri non dovrebbero diventare contribuenti netti al
bilancio immediatamente dopo l’adesione, è stata prevista una compensazione a
titolo di questa rubrica. Il relativo importo è stato ricostituito sotto forma
di trasferimenti ai nuovi Stati membri al fine di equilibrare le rispettive
entrate e contributi di bilancio. 2.4.2 Settori Nel quadro dell’utilizzo del sistema di
gestione basato sulle attività (ABM), la Commissione applica un bilancio basato
sulle attività (ABB) per i propri processi di gestione e pianificazione. L’ABB
comporta una struttura di bilancio in cui i titoli del bilancio corrispondono
ai settori, e i capitoli alle attività. L’ABB ha lo scopo di fornire un quadro
chiaro per tradurre gli obiettivi delle politiche della Commissione in azioni
mediante strumenti legislativi, finanziari o di altro tipo. Strutturando il
lavoro della Commissione in termini di attività si ottiene un quadro chiaro
degli impegni della Commissione, definendo nel contempo un quadro comune per l’identificazione
delle priorità. Nell’ambito della procedura di stesura del bilancio le risorse
vengono assegnate in base alle priorità, utilizzando le attività come elementi
fondamentali ai fini del bilancio. Stabilendo un tale collegamento tra le
attività e le risorse a esse destinate, l’ABB ha lo scopo di incrementare l’efficienza
e l’efficacia dell’uso delle risorse all’interno della Commissione. Il settore può essere definito come un
raggruppamento omogeneo di attività che costituiscono parte integrante del
lavoro della Commissione e sono rilevanti ai fini del processo decisionale.
Ogni settore corrisponde, in generale, a una DG e comprende mediamente circa 6
o 7 attività specifiche. I settori sono principalmente operativi, giacché le
loro attività fondamentali sono destinate a un beneficiario terzo all’interno
del rispettivo ambito di attività. Il bilancio operativo viene completato con
le spese amministrative e il personale necessari per ciascun settore. 2.5 ISTITUZIONI E
AGENZIE (tabelle da 14 a 18) Le relazioni consolidate sull’esecuzione
del bilancio generale dell’Unione europea comprendono, come per gli esercizi
precedenti, l’esecuzione del bilancio di tutte le istituzioni, poiché all’interno
del bilancio dell’UE si ha un bilancio separato per ciascuna istituzione. All’interno
del bilancio dell’UE non è previsto un bilancio separato per le agenzie, in
quanto esse sono parzialmente sovvenzionate da finanziamenti del bilancio dell’UE. Per quanto riguarda il servizio europeo
per l’azione esterna (SEAE), occorre sottolineare che, oltre al proprio
bilancio, riceve contributi anche dalla Commissione (202 milioni di EUR) e dal
FES (50 milioni di EUR). Questi crediti di bilancio sono messi a disposizione
del SEAE (come entrate con destinazione specifica) in modo da coprire
principalmente i costi del personale della Commissione che lavora nelle
delegazioni dell’UE, gestite a livello amministrativo dal SEAE. Al fine di fornire tutti i dati
contabili pertinenti relativi alle agenzie, la parte contabile dei conti
annuali consolidati consta di relazioni separate in merito all’esecuzione dei
singoli bilanci delle agenzie tradizionali consolidate. INDICE Pagina NOTE AI CONTI CONSOLIDATI 3 PARTE I: RENDICONTI FINANZIARI
CONSOLIDATI E NOTE ESPLICATIVE 5 Stato patrimoniale 8 Conto del risultato economico 9 Tabella dei flussi di cassa
10 Prospetto delle variazioni
dell’attivo netto 11 Note ai rendiconti
finanziari 13 PARTE II: RELAZIONI CONSOLIDATE SULL’ESECUZIONE DEL
BILANCIO E NOTE ESPLICATIVE 91 Relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio 93 Note esplicative
alle relazioni sull’esecuzione del bilancio 111 NOTE AI
CONTI CONSOLIDATI
I conti consolidati annuali dell’Unione europea per l’esercizio
2011 sono stati elaborati in base alle informazioni presentate dalle
istituzioni e organismi a norma dell’articolo 129, paragrafo 2, del regolamento
finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione europea. Si dichiara
pertanto che detti conti sono stati elaborati conformemente al titolo VII di
detto regolamento finanziario e ai principi, alle norme e ai metodi contabili
definiti nelle note ai rendiconti finanziari. Il sottoscritto ha ottenuto dai
contabili di tali istituzioni e organismi, che ne hanno certificato l’attendibilità,
tutte le informazioni necessarie per l’elaborazione dei conti che presentano le
attività e le passività dell’Unione europea e l’esecuzione del bilancio. Con la presente il sottoscritto
dichiara che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto
necessario effettuare per convalidare i conti della Commissione europea, ha la
ragionevole certezza che i suddetti conti riflettono fedelmente e
sostanzialmente la posizione finanziaria dell’Unione europea. (firma) Philippe Taverne Contabile della
Commissione 18 luglio 2012
UNIONE EUROPEA RENDICONTI FINANZIARI CONSOLIDATI E NOTE ESPLICATIVE ESERCIZIO 2011 INDICE Pagina PARTE I: RENDICONTI FINANZIARI
CONSOLIDATI E NOTE ESPLICATIVE Stato patrimoniale 8 Conto del risultato
economico 9 Tabella dei flussi
di cassa 10 Prospetto delle
variazioni dell’attivo netto 11 Note ai rendiconti
finanziari: 13 1. Principali
politiche contabili 14 2. Note allo stato patrimoniale 24 3. Note al conto del risultato economico 43 4. Note alla
tabella dei flussi di cassa 54 5. Attività e
passività potenziali e altre informazioni 55 6. Rettifiche
finanziarie e recuperi 59 7. Attività di
assunzione ed erogazione di prestiti dell’UE 78 8. Gestione dei
rischi finanziari 84 9. Informativa
sulle operazioni con parti correlate 90 10. Fatti intervenuti
dopo la data di riferimento del bilancio 92 11. Perimetro di
consolidamento 93 *
Si noti che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro,
alcuni dati finanziari contenuti in queste tabelle di bilancio potrebbero non
coincidere in apparenza con il totale indicato. STATO PATRIMONIALE || || || || milioni di EUR || Note || 31.12.2011 || 31.12.2010 || ATTIVITÀ NON CORRENTI: || || || || Attività immateriali || 2.1 || 149 || 108 || Immobili, impianti e macchinari || 2.2 || 5 071 || 4 813 || Investimenti a lungo termine: || || || || Investimenti contabilizzati con il metodo dell’equivalenza patrimoniale || 2.3 || 374 || 492 || Attività finanziarie: attività disponibili per la vendita || 2.4 || 2 272 || 2 063 || Attività finanziarie: prestiti a lungo termine || 2.5 || 41 400 || 11 640 || Crediti a lungo termine || 2.6 || 289 || 40 || Prefinanziamenti a lungo termine || 2.7 || 44 723 || 44 118 || || || 94 278 || 63 274 || ATTIVITÀ CORRENTI: || || || || Rimanenze || 2.8 || 94 || 91 || Investimenti a breve termine: || || || || Attività finanziarie: attività disponibili per la vendita || 2.9 || 3 619 || 2 331 || Crediti a breve termine: || || || || Attività finanziarie: prestiti a breve termine || 2.10 || 102 || 2 170 || Altri crediti || 2.11 || 9 477 || 11 331 || Prefinanziamenti a breve termine || 2.12 || 11 007 || 10 078 || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.13 || 18 935 || 22 063 || || || 43 234 || 48 064 || TOTALE ATTIVO || || 137 512 || 111 338 || || || || || PASSIVITÀ NON CORRENTI: || || || || Pensioni e altre prestazioni per i dipendenti || 2.14 || (34 835) || (37 172) || Accantonamenti a lungo termine || 2.15 || (1 495) || (1 317) || Passività finanziarie a lungo termine || 2.16 || (41 179) || (11 445) || Altri debiti a lungo termine || 2.17 || (2 059) || (2 104) || || || (79 568) || (52 038) || PASSIVITÀ CORRENTI: || || || || Accantonamenti a breve termine || 2.18 || (270) || (214) || Passività finanziarie a breve termine || 2.19 || (51) || (2 004) || Debiti || 2.20 || (91 473) || (84 529) || || || (91 794) || (86 747) || TOTALE PASSIVO || || (171 362) || (138 785) || || || || || ATTIVO NETTO || || (33 850) || (27 447) || || || || || Riserve || 2.21 || 3 608 || 3 484 || Importi da richiedere agli Stati membri* || 2.22 || (37 458) || (30 931) || || || || || ATTIVO NETTO || || (33 850) || (27 447) * Il 1° dicembre 2011 il Parlamento europeo ha
adottato il bilancio, che prevede il pagamento delle
passività a breve termine dell’Unione europea con risorse proprie, ottenute
dagli Stati membri o a essi richieste nel 2012. Inoltre, ai sensi dell’articolo
83 dello statuto del personale [regolamento (CEE, Euratom, CECA) n. 259/68 del
Consiglio, del 29 febbraio 1968, modificato], gli Stati membri sono
responsabili in solido delle pensioni. || CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO || || || || || || || || || milioni di EUR || Note || 2011 || 2010 ENTRATE DI ESERCIZIO || || || Entrate derivanti da risorse proprie e contributi || 3.1 || 124 677 || 122 328 Altre entrate di esercizio || 3.2 || 5 376 || 8 188 || || || || || 130 053 || 130 516 || || || SPESE DI ESERCIZIO || || || Spese amministrative || 3.3 || (8 976) || (8 614) Spese di esercizio || 3.4 || (123 778) || (103 764) || || || || || (132 754) || (112 378) || || || (DISAVANZO)/AVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (2 701) || 18 138 || || || Entrate derivanti da operazioni finanziarie || 3.5 || 1 491 || 1 178 Spese relative a operazioni finanziarie || 3.6 || (1 355) || (661) Movimenti nelle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti || || 1 212 || (1 003) Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate || 3.7 || (436) || (420) || || || RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO || || (1 789) || 17 232 || TABELLA DEI FLUSSI DI CASSA || || || || || milioni di EUR || Note || 2011 || 2010 || || || Risultato economico dell’esercizio || || (1 789) || 17 232 || || || Flussi di cassa da attività operative || 4.2 || || Ammortamento || || 33 || 28 Deprezzamento || || 361 || 358 (Aumento)/diminuzione prestiti a lungo termine || || (29 760) || (876) (Aumento)/diminuzione prefinanziamenti a lungo termine || || (605) || (2 574) (Aumento)/diminuzione crediti a lungo termine || || (249) || 15 (Aumento)/diminuzione rimanenze || || (3) || (14) (Aumento)/diminuzione prefinanziamenti a breve termine || || (929) || (642) (Aumento)/diminuzione crediti a breve termine || || 3 922 || (4 543) Aumento/(diminuzione) accantonamenti a lungo termine || || 178 || (152) Aumento/(diminuzione) passività finanziarie a lungo termine || || 29 734 || 886 Aumento/(diminuzione) altre passività a lungo termine || || (45) || (74) Aumento/(diminuzione) accantonamenti a breve termine || || 56 || 1 Aumento/(diminuzione) passività finanziarie a breve termine || || (1 953) || 1 964 Aumento/(diminuzione) debiti || || 6 944 || (9 355) Eccedenza di bilancio 2010 considerata come entrata non monetaria nel 2011 || || (4 539) || (2 254) Altri movimenti non monetari || || (75) || (149) || || || Aumento/(diminuzione) passività derivanti dalle pensioni e dalle prestazioni per i dipendenti || || (2 337) || (70) || || || Attività di investimento || 4.3 || || (Aumento)/diminuzione attività immateriali e immobili, impianti e macchinari || || (693) || (374) (Aumento)/diminuzione investimenti a lungo termine || || (91) || (176) (Aumento)/diminuzione investimenti a breve termine || || (1 288) || (540) || || || FLUSSI DI CASSA NETTI || || (3 128) || (1 309) || || || Aumento/(diminuzione) netti tesoreria ed equivalenti di tesoreria || || (3 128) || (1 309) Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all’inizio dell’esercizio || 2.13 || 22 063 || 23 372 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria alla fine dell’esercizio || 2.13 || 18 935 || 22 063 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELL’ATTIVO NETTO || || || || || || || milioni di EUR || || Riserve (A) || Importi da richiedere agli Stati membri (B) || Attivo netto =(A)+(B) Riserva intestata al valore equo || Altre riserve || Avanzo/(disavanzo) accumulato || Risultato economico dell’esercizio SALDO AL 31 DICEMBRE 2009 || 69 || 3 254 || (52 488) || 6 887 || (42 278) Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia || || 273 || (273) || || 0 Movimenti valore equo || (130) || || || || (130) Altro || || 4 || (21) || || (17) Imputazione del risultato economico 2009 || || 14 || 6 873 || (6 887) || 0 Risultato del bilancio 2009 accreditato agli Stati membri || || || (2 254) || || (2 254) Risultato economico dell’esercizio || || || || 17 232 || 17 232 SALDO AL 31 DICEMBRE 2010 || (61) || 3 545 || (48 163) || 17 232 || (27 447) Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia || || 165 || (165) || || 0 Movimenti valore equo || (47) || || || || (47) Altro || || 2 || (30) || || (28) Imputazione del risultato economico 2010 || || 4 || 17 228 || (17 232) || 0 Risultato del bilancio 2010 accreditato agli Stati membri || || || (4 539) || || (4 539) Risultato economico dell’esercizio || || || || (1 789) || (1 789) SALDO AL 31 DICEMBRE 2011 || (108) || 3 716 || (35 669) || (1 789) || (33 850) Note ai
rendiconti finanziari
1. PRINCIPALI POLITICHE CONTABILI 1.1 BASE GIURIDICA E NORME CONTABILI
I conti dell’Unione
europea sono tenuti conformemente alle disposizioni del regolamento (CE,
Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, (GU L 248 del 16
settembre 2002), che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al
bilancio generale dell’Unione europea, e del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002
della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d’esecuzione del
suddetto regolamento finanziario. A norma dell’articolo 133 del regolamento
finanziario, l’Unione europea prepara i suoi rendiconti finanziari consolidati
sulla base di norme contabili per competenza che derivano dai Principi contabili
internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting
Standards - IPSAS) o dai Principi contabili internazionali (International
Financial Reporting Standards - IFRS). Tali norme contabili, adottate dal
contabile della Commissione, devono essere applicate da tutte le istituzioni e
da tutti gli organismi europei che rientrano attualmente nel perimetro di
consolidamento, al fine di creare un corpus di norme uniformi per la tenuta, la
valutazione e la presentazione dei conti e armonizzare il processo di stesura
del bilancio e di consolidamento. I conti sono tenuti in euro per anno civile.
1.2 PRINCIPI CONTABILI L’obiettivo del bilancio è fornire informazioni
sulla situazione patrimoniale, le prestazioni e i flussi di cassa di un’entità
che possono essere utili a un ampio numero di utilizzatori. Per un’entità
pubblica come l’Unione europea gli obiettivi sono, nella fattispecie, fornire
informazioni utili ai fini del processo decisionale e dimostrare l’affidabilità
dell’entità in relazione alle risorse a essa affidate. Tali sono gli
intendimenti che hanno guidato la stesura del presente documento. Le considerazioni complessive (o principi contabili)
da seguire nella redazione del bilancio sono elencate nella norma contabile
dell’UE n. 2 e sono le stesse descritte nell’IPSAS 1, ossia: l’attendibilità
della presentazione, la contabilità per competenza, la continuità delle
attività, l’uniformità della presentazione, l’aggregazione, la compensazione e
le informazioni comparative. Per la preparazione dei rendiconti finanziari in
conformità alle norme e ai principi suddetti, l’amministrazione deve effettuare
stime riguardanti gli importi dichiarati di alcune voci dello stato
patrimoniale e del conto del risultato economico, nonché le informazioni sulle
attività e passività potenziali. 1.3 CONSOLIDAMENTO
Perimetro
di consolidamento I rendiconti finanziari consolidati dell’UE
comprendono tutte le entità controllate (istituzioni e agenzie), le collegate e
le imprese comuni più importanti, ovvero 50 entità controllate, 5 imprese
comuni e 4 collegate. Per l’elenco completo delle entità consolidate si
rimanda alla nota 11.1. Rispetto al 2010,
il perimetro di consolidamento include altre 7 entità controllate (un’istituzione
e 6 agenzie). L’impatto delle aggiunte sui rendiconti finanziari consolidati
non è significativo.
Entità controllate La decisione di includere un’entità nel perimetro di
consolidamento si basa sul concetto di controllo. Le entità controllate sono
entità in relazione alle quali l’Unione europea ha, direttamente o
indirettamente, il potere di gestire le politiche operative e finanziarie in
maniera tale da poter trarre vantaggio dalle loro attività. Tale potere deve
essere esercitabile attualmente. Le entità controllate sono consolidate secondo
il metodo dell’integrazione globale. Il consolidamento inizia a decorrere dalla
prima data in cui esiste il controllo e termina alla conclusione di tale
controllo.
Gli indicatori di controllo più comuni all’interno dell’Unione europea sono: la
creazione dell’entità mediante i trattati istitutivi o il diritto derivato, il
finanziamento dell’entità dal bilancio generale, l’esistenza di diritti di voto
negli organi esecutivi, l’audit da parte della Corte dei conti europea e il
discarico da parte del Parlamento europeo. È evidente che è necessaria la
valutazione di ogni entità per decidere se uno o tutti i criteri elencati in
precedenza sono sufficienti per far scattare il controllo.
Secondo questa impostazione, le istituzioni (ad eccezione della BCE) e le
agenzie dell’UE (escludendo le agenzie dell’ex secondo pilastro) sono sotto il
controllo esclusivo dell’UE e rientrano pertanto nel perimetro di
consolidamento. Anche la Comunità europea del carbone e dell’acciaio in
liquidazione (CECA) è considerata come un’entità controllata. Tutte le operazioni e i saldi tra le entità
controllate dell’Unione europea sono eliminati, mentre le perdite e gli utili
non realizzati sulle operazioni tra le varie entità non sono significativi e di
conseguenza non sono stati eliminati. Imprese comuni L’impresa comune costituisce un accordo contrattuale
in base al quale l’Unione europea e una o più parti (i “partecipanti all’impresa
comune”) s’impegnano in un’attività economica soggetta a controllo congiunto.
Il controllo congiunto è la condivisione del controllo, diretto o indiretto, su
un’attività stabilita per contratto che rappresenta una potenzialità di
servizio.
Le partecipazioni nelle imprese comuni sono contabilizzate utilizzando il
metodo dell’equivalenza patrimoniale (altresì detto metodo del patrimonio
netto) e sono inizialmente rilevate al prezzo di costo. La partecipazione dell’Unione
europea nei risultati delle sue entità soggette a controllo congiunto è
rilevato nel conto del risultato economico e la sua partecipazione nei
movimenti nelle riserve è rilevato nelle riserve. Il costo iniziale più tutti i
movimenti (ulteriori contributi, quota dei risultati e movimenti nelle riserve,
riduzioni di valore e dividendi) danno il valore contabile dell’impresa comune
nei conti alla data di riferimento del bilancio. Le perdite e gli utili non realizzati relativi alle
operazioni tra l’Unione europea e le entità soggette al suo controllo congiunto
non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati. I principi
contabili applicati dalle imprese comuni possono differire da quelli adottati
dall’Unione europea per operazioni ed eventi simili in circostanze analoghe. Entità collegate Le entità collegate sono entità sulle quali l’Unione
europea esercita, direttamente o indirettamente, un’influenza significativa, ma
non il controllo. S’intende per influenza significativa che l’Unione europea
detiene direttamente o indirettamente il 20% o più dei diritti di voto.
Le partecipazioni nelle collegate sono contabilizzate utilizzando il metodo
dell’equivalenza patrimoniale (altresì detto metodo del patrimonio netto) e
sono inizialmente rilevate al prezzo di costo. La quota dell’Unione europea dei
risultati delle sue collegate è rilevata nel conto del risultato economico e la
sua quota dei movimenti nelle riserve è rilevata nelle riserve. Il costo
iniziale più tutti i movimenti (ulteriori contributi, quota dei risultati e
movimenti nelle riserve, riduzioni di valore e dividendi) danno il valore
contabile della collegata nei conti alla data di riferimento del bilancio. I
dividendi ricevuti da una collegata riducono il valore contabile dell’attività.
Le perdite e gli utili non realizzati relativi alle operazioni tra l’Unione
europea e le sue collegate non sono significativi e di conseguenza non sono
stati eliminati.
I principi contabili applicati dalle collegate possono differire da quelli
adottati dall’Unione europea per operazioni ed eventi simili in circostanze
analoghe. Laddove l’Unione europea detiene una percentuale pari o superiore al 20%
di un fondo di capitale di rischio, essa non mira a esercitare un’influenza
significativa. Tali fondi sono pertanto trattati come strumenti finanziari
classificati come disponibili per la vendita e il metodo dell’equivalenza
patrimoniale non viene applicato. Entità non consolidate i cui fondi
sono gestiti dalla Commissione I fondi del regime di assicurazione malattia per il
personale dell’Unione europea, il Fondo europeo di sviluppo e il Fondo di
garanzia per i partecipanti sono gestiti dalla Commissione per conto di tali
fondi; tuttavia, dato che non sono controllate dall’Unione europea, tali entità
non sono pertanto consolidate nel suo bilancio – cfr. nota 11.2 per maggiori dettagli sugli importi
interessati.
1.4 BASE DELLA PREPARAZIONE
1.4.1 Valuta e base per la conversione Valuta funzionale e valuta di conto Il bilancio è presentato in milioni di euro, la
valuta funzionale e di conto dell’Unione europea.
Operazioni e saldi Le operazioni espresse in valuta estera sono
convertite in euro con riferimento ai tassi di cambio in vigore alla data della
transazione. Le perdite e gli utili su cambi derivanti dal regolamento di
operazioni in valuta estera e dalla conversione ai tassi di cambio di fine
esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono
rilevati nel conto del risultato economico.
I metodi di conversione applicati sono diversi per
immobili, impianti e macchinari e per le attività immateriali, la conversione
in euro avviene al tasso vigente alla data del loro acquisto. I saldi di fine esercizio delle attività e passività
monetarie espresse in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei
tassi di cambio vigenti al 31 dicembre: Tassi di cambio EURO Valuta || 31.12.2011 || 31.12.2010 || Valuta || 31.12.2011 || 31.12.2010 BGN || 1,9558 || 1,9558 || LTL || 3,4528 || 3,4528 CZK || 25,7870 || 25,0610 || PLN || 4,4580 || 3,9750 DKK || 7,4342 || 7,4535 || RON || 4,3233 || 4,2620 EEK || N/A || 15,6466 || SEK || 8,9120 || 8,9655 GBP || 0,8353 || 0,8607 || CHF || 1,2156 || 1,2504 HUF || 314,5800 || 277,9500 || JPY || 100,2000 || 108,6500 LVL || 0,6995 || 0,7094 || USD || 1,2939 || 1,3362 Le variazioni del valore equo delle attività
finanziarie monetarie espresse in valuta estera e classificate come disponibili
per la vendita che si riferiscono a una differenza di conversione sono rilevate
nel conto del risultato economico. Le
differenze di conversione sulle attività e passività finanziarie non monetarie
detenute al valore equo rilevato a conto economico sono rilevate nel conto del
risultato economico. Le differenze di conversione relative alle attività
finanziarie non monetarie classificate come disponibili per la vendita sono
incluse nella riserva del valore equo. 1.4.2 Utilizzazione
delle stime Conformemente ai principi IPSAS e ai principi
contabili comunemente accettati (GAAP), il bilancio include necessariamente
importi basati su stime e ipotesi formulate dall’amministrazione sulla base
delle informazioni più affidabili disponibili. Alcune delle stime più
importanti riguardano anche, ma non esclusivamente, gli importi relativi a
passività derivanti dai benefici per i dipendenti, gli accantonamenti, il
rischio finanziario relativo alle rimanenze e ai crediti, i ratei passivi e
attivi, le attività e passività potenziali e il grado di riduzione di valore
delle attività immateriali e di immobili, impianti e macchinari. I risultati
effettivi possono differire dalle stime. Le variazioni delle stime sono
indicate nel periodo in cui se ne viene a conoscenza.
1.5 STATO PATRIMONIALE
1.5.1 Attività immateriali Le licenze di software informatico
acquistate sono iscritte al costo storico, detratti gli ammortamenti accumulati
e le perdite per riduzione di valore. Tali attività sono ammortizzate secondo
il metodo delle quote costanti in funzione della loro vita utile stimata. Le
attività immateriali prodotte internamente sono capitalizzate quando vengono
soddisfatti i pertinenti criteri dei principi contabili dell’Unione europea. I
costi capitalizzabili comprendono tutti i costi direttamente imputabili che
devono essere sostenuti per creare, produrre e preparare le attività nelle
condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dall’amministrazione. I
costi associati alle attività di ricerca, i costi per lo sviluppo non
capitalizzabili e i costi di manutenzione sono rilevati come spese al momento
in cui sono sostenuti. 1.5.2 Immobili,
impianti e macchinari Tutti gli immobili, gli impianti e i
macchinari sono registrati al costo storico, detratti l’ammortamento accumulato
e le perdite per riduzione di valore. Il costo storico comprende le spese
direttamente riconducibili all’acquisizione o alla costruzione dei beni.
I costi
successivi sono inclusi nel valore contabile del bene o contabilizzati, se del
caso, come attività separata solo qualora sia probabile che i vantaggi
economici o i possibili servizi futuri connessi al bene andranno all’Unione
europea e il costo del bene possa essere calcolato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione sono registrati nel
conto del risultato economico dell’esercizio durante il quale sono stati
sostenuti. Poiché l’Unione europea non concede prestiti per finanziare l’acquisto
di immobili, impianti e macchinari, non vi sono costi legati all’assunzione di
prestiti relativi a tali acquisti.
I terreni e le opere d’arte non sono ammortizzati in quanto ritenuti avere una
vita utile indefinita. Le attività in costruzione non sono ammortizzate in
quanto tali attività non sono ancora disponibili per l’uso. L’ammortamento
delle altre attività è calcolato utilizzando il metodo dell’ammortamento
lineare per imputare i relativi costi al loro valore residuo in base alla vita
utile stimata, nella fattispecie: Tassi di ammortamento Tipo di attività || Tasso di ammortamento lineare Immobili || 4% Impianti, macchinari e attrezzature || dal 10% al 25% Mobilio || dal 10% al 25% Altri impianti e accessori || dal 10% al 33% Mezzi di trasporto || 25% Materiale informatico || 25% Altre attività materiali || dal 10% al 33% Le perdite o gli utili relativi alle
cessioni sono determinati raffrontando le entrate, al netto delle spese di
vendita, con il valore contabile dell’attività ceduta e sono inclusi nel conto
del risultato economico. Contratti di locazione I contratti di locazione di attività materiali, nei
quali l’Unione europea ha sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti alla
proprietà, sono classificati come leasing finanziario.
I leasing finanziari sono capitalizzati alla data d’inizio del leasing al
minore fra il valore equo dell’attività locata e il valore attuale dei canoni
minimi di leasing. Ogni canone di leasing è suddiviso tra gli oneri finanziari
e quelli inerenti all’ammortamento della passività in maniera tale da ottenere
un tasso costante sulla passività residua. Le obbligazioni di locazione, al
netto degli oneri finanziari, sono incluse nella voce “altri debiti” (a breve e
a lungo termine). La parte di interessi del costo finanziario è imputata al
conto del risultato economico in riferimento al periodo di locazione, in modo
da ottenere un tasso di interesse periodico costante sulla passività residua
per ciascun periodo. Le attività detenute mediante leasing finanziario sono
ammortizzate sul periodo più breve tra la vita utile dell’attività e la durata
del leasing.
I contratti di locazione nei quali al locatore spetta una parte significativa
dei rischi e dei vantaggi inerenti la proprietà sono classificati come leasing
operativo. I pagamenti effettuati nel quadro di leasing operativi sono imputati
al conto del risultato economico su base lineare per il periodo del leasing. 1.5.3 Riduzione del
valore di attività non finanziarie Le attività che hanno una vita utile indefinita non
sono soggette ad ammortamento e sono verificate annualmente per riduzione di
valore. Le attività soggette ad
ammortamento sono verificate per riduzione di valore ogniqualvolta determinati
eventi o cambiamenti di circostanze indichino che il valore contabile potrebbe
non essere recuperabile. È contabilizzata una perdita per riduzione di valore
pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il relativo
importo recuperabile. L’importo
recuperabile è il più elevato tra il valore equo dell’attività, detratti i
costi di vendita, e il valore d’uso.
Il valore residuo delle attività immateriali, degli immobili, degli impianti e
dei macchinari e il loro periodo di vita utile è rivisto e, se necessario,
rettificato almeno una volta all’anno. Qualora il valore contabile dell’attività
sia superiore all’importo recuperabile stimato, tale valore è immediatamente
ridotto all’importo recuperabile. Se i motivi delle riduzioni di valore
rilevate in anni precedenti non sono più validi, le perdite per riduzione di
valore vengono rettificate di conseguenza.
1.5.4 Investimenti Partecipazioni in collegate e in
imprese comuni Le partecipazioni in collegate e in imprese comuni
sono contabilizzate con il metodo dell’equivalenza patrimoniale. I costi
patrimoniali vengono rettificati, se vi sono indicazioni di una riduzione di
valore, per tenere conto delle quote di aumenti o riduzioni dell’attivo netto
delle collegate e delle imprese comuni riconducibili all’Unione europea dopo la
rilevazione iniziale e si svalutano, se necessario, all’importo recuperabile
più basso. L’importo recuperabile si determina come descritto al punto 1.5.3. Se successivamente il motivo della
riduzione di valore non è più valido, la perdita per riduzione di valore viene
rettificata al valore contabile che sarebbe stato determinato qualora non fosse
stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore.
Investimenti
in fondi di investimento in capitale di rischio Classificazione e valutazione Gli investimenti in fondi di investimento in
capitale di rischio sono classificati come attività disponibili per la vendita
(cfr. 1.5.5) e di conseguenza sono
riportati al valore equo con utili e perdite derivanti dalle variazioni del
valore equo (comprese le differenze di conversione) rilevate nella riserva del
valore equo.
Considerazioni sul valore equo Giacché non hanno una quotazione di mercato in un
mercato attivo, gli investimenti in fondi di investimento in capitale di
rischio sono valutati voce per voce al minore tra il costo e la quota
proporzionale del valore dell’attivo netto (NAV-net asset value). Gli utili
latenti derivanti dalla valutazione al valore equo sono rilevati nelle riserve
e le perdite latenti sono valutate ai fini di una riduzione di valore in modo
da determinare se rilevarle nel conto del risultato economico come perdite per
riduzione di valore oppure come variazioni della riserva del valore equo.
1.5.5 Attività finanziarie Classificazione L’Unione europea classifica le proprie attività
finanziarie nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair
value (valore equo) rilevato a conto economico; prestiti e crediti;
investimenti detenuti fino a scadenza; attività finanziarie disponibili per la
vendita. La classificazione degli strumenti finanziari è stabilita in sede di
rilevazione iniziale e sottoposta a ulteriore valutazione in sede di chiusura
di ciascun bilancio. i) Attività finanziarie valutate al
valore equo rilevato a conto economico Un’attività finanziaria è classificata in questa
categoria se acquisita principalmente a scopo di vendita a breve termine ovvero
se così è stata designata dall’Unione europea. Anche gli strumenti derivati
sono classificati in questa categoria. Le
attività che rientrano in questa categoria sono classificate come attività
correnti qualora se ne preveda il realizzo entro 12 mesi dalla data di
riferimento del bilancio.
ii)
Prestiti e crediti I prestiti e i crediti sono attività finanziarie non
derivate con pagamenti fissi o determinabili non quotati in un mercato attivo. Si creano quando l’UE fornisce fondi, beni
o servizi direttamente a un debitore senza l’intenzione di utilizzare il
credito a fini di negoziazione. Sono registrati fra le attività non correnti,
salvo quando la scadenza rientra nei 12 mesi successivi alla data di
riferimento del bilancio.
iii) Investimenti
detenuti fino a scadenza Gli investimenti detenuti fino a scadenza sono
attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili e
scadenze fisse che l’Unione europea può e intende detenere fino alla scadenza.
Nel corso dell’esercizio finanziario considerato, l’Unione europea non ha
detenuto investimenti appartenenti a questa categoria.
iv)
Attività finanziarie disponibili per la vendita Le attività finanziarie disponibili per la vendita
sono strumenti non derivati che rientrano in questa categoria o non sono
classificati in nessuna delle altre categorie. Sono classificate come attività
correnti o non correnti a seconda del periodo di tempo in cui l’Unione europea
intende cederle. Anche gli investimenti in entità non consolidate e altri
investimenti azionari (ad esempio le operazioni su capitali di rischio) non
contabilizzati con il metodo dell’equivalenza patrimoniale sono classificati
come attività finanziarie disponibili per la vendita.
Rilevazione
e valutazione iniziali Le acquisizioni e le vendite di attività finanziarie
valutate al fair value (valore equo) rilevato a conto economico, detenute fino
alla scadenza e disponibili per la vendita sono rilevate alla data di negoziazione,
ovvero alla data alla quale l’Unione europea si impegna ad acquistare o a
vendere l’attività. I prestiti sono
rilevati quando il contante viene erogato ai mutuatari. Gli strumenti
finanziari sono rilevati inizialmente in base al valore equo, maggiorato dei
costi delle operazioni per tutte le attività finanziarie non contabilizzate al
valore equo rilevato a conto economico. Le
attività finanziarie contabilizzate al valore equo rilevato a conto economico
sono inizialmente rilevate al valore equo, mentre i costi delle operazioni sono
rilevati a conto del risultato economico.
Il valore equo di un’attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale
è normalmente il prezzo dell’operazione (ovvero il valore equo del
corrispettivo percepito). Tuttavia, quando viene concesso un prestito a lungo
termine a tasso zero o a un tasso inferiore a quello di mercato, il suo valore
equo può essere stimato pari al valore attuale di tutte le entrate future,
calcolato sulla base del tasso di interesse prevalente nel mercato per
strumenti simili con analogo rating di credito. I prestiti concessi con fondi presi a prestito sono
valutati al loro importo nominale, che è considerato il valore equo del
prestito. I motivi sono i seguenti: –
il
mercato per le attività di concessione di prestiti dell’UE è molto specifico e
diverso dal mercato di capitale utilizzato per emettere titoli commerciali o
titoli di Stato. Poiché i prestatori che operano in tali mercati hanno l’opportunità
di scegliere investimenti alternativi, nei prezzi di mercato si tiene conto di
questa circostanza. L’opportunità di effettuare investimenti alternativi non
esiste tuttavia per l’Unione europea, alla quale non è consentito investire
denaro sui mercati di capitali; l’Unione europea ha soltanto la possibilità di
contrarre prestiti di fondi al fine di concedere prestiti allo stesso tasso. Ne
consegue che l’Unione europea non dispone di un’opzione alternativa di
investimento o di erogazione di prestiti per gli importi presi a prestito. Non
esiste quindi un costo di opportunità né una base di confronto con i tassi di
mercato. In effetti, l’operazione di prestito dell’Unione europea rappresenta
di per sé il mercato. In sostanza, poiché “l’opzione” del costo di opportunità
non è applicabile, il prezzo di mercato non rispecchia correttamente l’essenza
delle operazioni di prestito dell’Unione europea. Non è opportuno pertanto
determinare il valore equo dei prestiti dell’Unione europea in riferimento ai
titoli commerciali o ai titoli di Stato; –
inoltre,
poiché non esistono un mercato attivo o operazioni simili paragonabili, il
tasso di interesse che la Commissione europea deve utilizzare per calcolare il
valore equo delle proprie operazioni di prestito nell’ambito dei prestiti MESF,
BdP e di altri prestiti simili, deve essere il tasso di interesse applicato; –
inoltre,
per tali prestiti, esistono effetti compensativi tra prestiti erogati e
prestiti assunti dovuti al loro carattere di prestiti back-to-back. Pertanto, l’interesse
effettivo per il prestito erogato è pari al tasso d’interesse effettivo per il
relativo prestito assunto. I costi di transazione sostenuti dall’UE e
successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati
direttamente nel conto del risultato economico. Gli strumenti finanziari sono eliminati
contabilmente quando i diritti di ricevere i flussi di cassa che ne derivano
sono scaduti o sono stati ceduti e quando l’Unione europea ha trasferito
sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti la proprietà.
Valutazione
successiva i) Le attività finanziarie valutate al valore equo
rilevato a conto economico sono successivamente contabilizzate al valore equo. Gli utili e le perdite derivanti da
variazioni del valore equo della categoria “strumenti finanziari valutati al
valore equo rilevato a conto economico” sono inclusi nel conto del risultato
economico nel periodo in cui insorgono. ii) I prestiti e i crediti e gli investimenti
detenuti fino a scadenza sono contabilizzati al costo ammortizzato secondo il
metodo dell’interesse effettivo. Nel caso di prestiti concessi con fondi presi
a prestito, viene applicato il medesimo tasso di interesse ai prestiti assunti
e ai prestiti concessi dato che i prestiti concessi hanno le caratteristiche di
operazioni “back-to-back” e le differenze tra le condizioni e gli importi dei
prestiti concessi e di quelli assunti non sono significative I costi di
transazione sostenuti dall’UE e successivamente addebitati al beneficiario del
prestito sono rilevati direttamente nel conto del risultato economico. iii) Investimenti detenuti fino a scadenza –
attualmente l’UE non detiene investimenti appartenenti a questa categoria. iv) Le attività finanziarie disponibili per la
vendita sono successivamente contabilizzate al valore equo. Gli utili e le
perdite derivanti da variazioni del valore equo delle attività disponibili per
la vendita sono rilevati nella riserva del valore equo. Quando le attività
classificate come disponibili per la vendita sono vendute o subiscono una
riduzione di valore, gli adeguamenti cumulativi del valore equo rilevati in
precedenza nella riserva del valore equo sono rilevati nel conto del risultato
economico. L’interesse sulle attività finanziarie disponibili per la vendita
calcolato secondo il criterio dell’interesse effettivo è rilevato nel conto del
risultato economico. I dividendi relativi agli strumenti rappresentativi di
capitale disponibili per la vendita sono rilevati una volta accertato il
diritto dell’Unione di ricevere il pagamento. Il valore equo degli investimenti quotati nei
mercati attivi è basato sul prezzo di offerta corrente. Qualora il mercato per
un’attività finanziaria non sia attivo (come nel caso di titoli non quotati in
borsa), l’Unione europea stabilisce un valore equo ricorrendo a tecniche di
valutazione. Tali tecniche includono l’utilizzo di operazioni svolte alle
normali condizioni del mercato, il riferimento ad altri strumenti
sostanzialmente analoghi, l’analisi dei flussi di cassa attualizzati, i modelli
per la misurazione del prezzo delle opzioni e altre tecniche di valutazione
comunemente in uso fra gli operatori di mercato. Qualora il valore equo degli investimenti in
strumenti rappresentativi di capitale che non hanno prezzi di mercato quotati
in un mercato attivo non sia misurabile in maniera affidabile, tali
investimenti sono valutati al costo detraendo le riduzioni di valore.
Riduzione
di valore delle attività finanziarie Alla data di chiusura di
ciascun bilancio, l’Unione europea valuta il sussistere di elementi concreti a
riprova della riduzione di valore di un’attività finanziaria. Un’attività finanziaria subisce una
riduzione di valore e insorgono perdite per riduzione di valore solo qualora si
riscontrino elementi concreti che indicano una riduzione del valore a seguito
di uno o più eventi verificatisi dopo la rilevazione iniziale dell’attività e
tale evento (o eventi) di perdita produca effetti sui flussi di cassa futuri
stimati per l’attività finanziaria in questione che è possibile stimare in modo
affidabile. a) Attività contabilizzate al costo
ammortizzato Quando esistono elementi concreti che attestano il
verificarsi di una perdita per riduzione di valore di prestiti o crediti ovvero
di investimenti detenuti fino a scadenza contabilizzati al costo ammortizzato,
l’importo di detta perdita è calcolato come la differenza tra il valore
contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati
(a eccezione delle future perdite di credito non sostenute) calcolato in base
al tasso d’interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il valore
contabile dell’attività è ridotto e l’importo della perdita è rilevato nel
conto del risultato economico. Laddove un prestito o un investimento detenuto
fino a scadenza ha un tasso di interesse variabile, il tasso di sconto per la
quantificazione delle perdite per riduzione di valore corrisponde al tasso d’interesse
effettivo corrente stabilito in base al contratto. Il computo del valore
attuale dei futuri flussi di cassa stimati di un’attività finanziaria garantita
è determinato sulla base dei flussi di cassa che potrebbero derivare dal
pignoramento, meno i costi per l’ottenimento e la vendita della garanzia a
prescindere dalla probabilità o meno che il pignoramento abbia luogo. Se in un
periodo successivo l’importo della perdita per riduzione di valore diminuisce e
tale diminuzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi
dopo la contabilizzazione della riduzione di valore, la perdita per riduzione
di valore rilevata in precedenza è rettificata nel conto del risultato
economico. b) Attività contabilizzate al
valore equo Nel caso di investimenti azionari classificati come
disponibili per la vendita, per la determinazione della perdita di valore dei
titoli si prende in considerazione una riduzione permanente (prolungata) o
significativa del valore equo del titolo al di sotto del suo costo. Laddove
esistano elementi certi in relazione alle attività finanziarie disponibili per
la vendita, la perdita cumulativa – calcolata come differenza tra costo di
acquisizione e valore equo attuale detratte eventuali perdite per riduzione di
valore dell’attività finanziaria in questione in precedenza rilevate nel conto
del risultato economico – viene eliminata dalle riserve e contabilizzata nel
conto del risultato economico. Le
perdite per riduzione di valore rilevate nel conto del risultato economico su
strumenti rappresentativi di capitale non sono rettificate nel conto del
risultato economico. Se, in un periodo successivo, il valore equo di un titolo
di debito classificato come disponibile per la vendita aumenta, e tale
incremento può essere oggettivamente ricondotto a un evento verificatosi dopo
la rilevazione della perdita per riduzione di valore, la perdita è rettificata
nel conto del risultato economico.
1.5.6 Rimanenze Le scorte sono valutate al minore tra il
costo e il valore netto di realizzo. Il costo è calcolato utilizzando il metodo
first-in, first-out (FIFO). Il costo dei prodotti finiti e di quelli in corso
di produzione comprende le materie prime, la manodopera diretta, altri costi
direttamente imputabili e i relativi costi generali di produzione (in base alla
normale capacità operativa). Il valore netto di realizzo corrisponde al prezzo
di vendita stimato nel normale corso delle attività commerciali detratti i
costi di completamento e quelli di vendita. Quando le rimanenze sono destinate
alla distribuzione gratuita o a un prezzo simbolico, sono valutate al minore
fra il costo e il costo di sostituzione attuale. Il costo di sostituzione
attuale è il costo che l’Unione europea dovrebbe sostenere per acquistare l’attività
alla data di riferimento del bilancio.
1.5.7 Prefinanziamenti Il prefinanziamento è un pagamento effettuato allo
scopo di fornire al beneficiario un anticipo in contanti, ovvero un fondo
cassa. Può essere suddiviso in una serie di pagamenti da effettuare entro un
termine stabilito nello specifico accordo di prefinanziamento. Il fondo cassa o
anticipo viene restituito o utilizzato per gli scopi per cui era stato
corrisposto entro i termini fissati nell’accordo. Se non sostiene spese
ammissibili, il beneficiario ha l’obbligo di restituire l’anticipo di
prefinanziamento all’Unione europea. L’ammontare del prefinanziamento viene
ridotto (in tutto o in parte) in funzione dell’accettazione dei costi
ammissibili e degli eventuali rimborsi e tale importo è rilevato come spesa. Alla fine dell’esercizio finanziario, gli importi
dei prefinanziamenti in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali
versati, detraendo: gli importi restituiti, gli importi ammissibili rilevati,
gli importi ammissibili stimati non ancora liquidati alla fine dell’esercizio e
le riduzioni di valore.
L’interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato al momento della
riscossione, conformemente alle disposizioni del relativo accordo. Al termine
dell’esercizio contabile viene fatta una stima dei ratei di interessi attivi,
sulla scorta delle informazioni più attendibili, che successivamente viene
inclusa nel bilancio.
1.5.8 Crediti I crediti sono contabilizzati all’importo
iniziale meno la svalutazione per riduzione di valore. Si stabilisce una
svalutazione per riduzione di valore dei crediti laddove sussistono elementi
obiettivi che indicano che l’Unione europea non sarà in grado di riscuotere la
totalità degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per
detti crediti. L’importo della svalutazione è pari alla differenza tra il
valore contabile del credito e l’importo recuperabile. L’importo della
svalutazione è rilevato nel conto del risultato economico. Viene altresì effettuata
una svalutazione generale, basata sull’esperienza passata, per gli ordini di
recupero pendenti non ancora soggetti a una svalutazione specifica. Si rimanda alla seguente
nota 1.5.14 per
il trattamento dei ratei attivi a fine esercizio.
1.5.9 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria Le disponibilità liquide e i mezzi
equivalenti sono strumenti finanziari e sono definiti come attività correnti.
Essi comprendono il contante, i depositi bancari a vista e altri investimenti
altamente liquidi a breve termine con scadenze originarie pari o inferiori ai
tre mesi. 1.5.10 Prestazioni per
i dipendenti Obblighi pensionistici L’Unione europea gestisce un regime pensionistico a
prestazioni definite. Mentre i membri del personale contribuiscono, tramite
detrazioni dalle loro retribuzioni, a coprire un terzo del costo previsto di
tali prestazioni, la passività a titolo del regime pensionistico non è
finanziata. La passività rilevata a bilancio in relazione al regime
pensionistico a prestazioni definite è pari al valore attuale dell’obbligazione
a prestazioni definite alla data di riferimento del bilancio. L’obbligazione a
prestazioni definite è calcolata da attuari secondo il metodo della proiezione
unitaria del credito. Il valore attuale dell’obbligazione a prestazioni definite
è determinato attualizzando i futuri flussi finanziari in uscita stimati sulla
base dei tassi di interesse di obbligazioni di Stato espresse nella valuta in
cui saranno pagate le prestazioni e con termini di scadenza prossimi ai termini
delle relative passività pensionistiche. Gli utili e le perdite attuariali derivanti da
rettifiche e variazioni apportate alle stime attuariali sono immediatamente
rilevati nel conto del risultato economico.
I costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate sono
immediatamente rilevati a conto del risultato economico, a meno che le
variazioni apportate al regime pensionistico siano subordinate alla permanenza
in servizio dei dipendenti per un determinato periodo di tempo (periodo di
maturazione). In tal caso, detti costi
previdenziali sono ammortizzati con il metodo delle quote costanti lungo il
periodo di maturazione.
Prestazioni di malattia successive alla fine del rapporto di lavoro L’Unione europea fornisce al proprio personale
prestazioni di malattia consistenti nel rimborso delle spese mediche. Per la
gestione quotidiana è stato creato un fondo distinto. I membri del personale in
attività o in pensione, i vedovi e i loro aventi diritto beneficiano di questo
regime. Le prestazioni concesse ai “non attivi” (pensionati, orfani, ecc.) sono
classificate come “Prestazioni successive alla fine del rapporto di lavoro”.
Data la natura di tali prestazioni, è necessario un calcolo attuariale. La
passività a bilancio è determinata sulle stesse basi dell’obbligazione
pensionistica (cfr. sopra).
1.5.11 Fondi di accantonamento Gli accantonamenti sono rilevati quando l’Unione
europea ha un’obbligazione attuale, giuridica o implicita, a seguito di eventi
passati, ed è probabile che per adempiere all’obbligazione si renda necessaria
un’uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. Non sono rilevati accantonamenti per
future perdite di esercizio. L’ammontare dell’accantonamento costituisce la
migliore stima delle spese previste per adempiere all’obbligazione attuale alla
data di riferimento del bilancio. Quando l’accantonamento include un ampio
numero di voci, l’obbligazione è stimata ponderando tutti i possibili risultati
con le relative probabilità (metodo del “valore atteso”).
1.5.12 Passività finanziarie Le passività finanziarie sono classificate come
passività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico o come
passività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato (assunzioni di
prestito). I prestiti sono costituiti da prestiti concessi da istituti di
credito e da debiti rappresentati da certificati. I prestiti sono inizialmente
rilevati al valore equo, ovvero le entrate della loro emissione (valore equo
del corrispettivo percepito), al netto dei costi di operazione sostenuti, e
successivamente contabilizzati al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse
effettivo; le differenze tra le entrate, al netto dei costi di operazione, e il
valore di rimborso sono rilevate nel conto del risultato economico lungo la durata
del prestito utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.
Essi sono classificati come passività non correnti, ad eccezione delle scadenze
inferiori a 12 mesi a decorrere dalla data di riferimento del bilancio. Nel
caso di prestiti concessi con fondi presi a prestito, il metodo del tasso di
interesse effettivo non può essere applicato ai prestiti assunti e ai prestiti
erogati, per ragioni di rilevanza relativa. I costi di transazione sostenuti
dall’Unione europea e successivamente addebitati al beneficiario del prestito
sono rilevati direttamente nel conto del risultato economico.
Le passività
finanziarie classificate al valore equo rilevato a conto del risultato
economico includono i derivati quando il loro valore equo è negativo. A esse si
applica il medesimo trattamento contabile riservato alle attività finanziarie
valutate al valore equo rilevato a conto economico, cfr. nota 1.5.5.
1.5.13 Debiti Una parte considerevole dei debiti dell’UE non è
relativa all’acquisto di beni o servizi bensì a richieste di rimborso spese
presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti dell’UE e non
evase. Tali richieste sono registrate come debiti per l’importo richiesto al
ricevimento della dichiarazione di spesa. In seguito alla verifica e all’accettazione
dei costi ammissibili, i debiti sono valutati all’importo accettato e
ammissibile. I debiti derivanti dall’acquisizione di beni e
servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l’importo originario,
mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell’accettazione
delle forniture o dei servizi da parte dell’Unione europea.
1.5.14 Ratei e risconti attivi e passivi In base alle norme contabili dell’Unione europea, le
operazioni e gli eventi sono rilevati nel bilancio nel periodo al quale si
riferiscono. Alla fine dell’esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base
all’importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il
calcolo dei ratei passivi viene effettuato in conformità alle linee guida
pratiche e operative dettagliate emesse dalla Commissione miranti a garantire
che il bilancio fornisca un quadro fedele.
Anche le entrate sono contabilizzate nel periodo al quale si riferiscono. Alla
chiusura dell’esercizio, qualora non sia ancora stata emessa la fattura ma il
servizio sia stato prestato o le forniture siano state consegnate dall’UE
ovvero esista un accordo contrattuale (per esempio in riferimento a un
trattato), viene rilevato in bilancio un rateo attivo.
Inoltre, al termine dell’esercizio, qualora sia stata emessa una fattura ma i
servizi non siano ancora stati prestati o le forniture non siano ancora state
consegnate, l’entrata è oggetto di un risconto e rilevata nell’esercizio
successivo.
1.6 CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO
1.6.1 Entrate Entrate non derivanti da
transazioni commerciali Questa voce comprende la maggior parte delle entrate
dell’UE e include principalmente le imposte dirette e indirette e gli importi
relativi alle risorse proprie. Oltre alle imposte, l’Unione europea può altresì
ricevere pagamenti da altre fonti, quali dazi, ammende e donazioni.
Risorse basate sull’RNL e risorse IVA Le entrate sono rilevate per il periodo per il quale
la Commissione europea invia una richiesta di fondi agli Stati membri
domandando il loro contributo. Essi sono quantificati in base al rispettivo
“importo richiesto”. Poiché le risorse IVA e RNL sono basate su stime dei dati
relativi all’esercizio contabile in oggetto, esse sono soggette a revisione per
tenere conto delle variazioni intervenute fino alla data in cui gli Stati
membri comunicano i dati definitivi. L’effetto di una variazione delle stime è
contabilizzato quando si determina l’avanzo o il disavanzo netto relativo al
periodo in cui detta variazione è intervenuta.
Risorse proprie tradizionali I crediti e le relative entrate sono rilevati al
momento dell’invio da parte degli Stati membri delle relative relazioni mensili
A (comprendenti i diritti riscossi e gli importi dovuti che sono garantiti e
non contestati). Alla data di riferimento del bilancio, le entrate riscosse
dagli Stati membri relativamente al periodo in questione ma non ancora versate
alla Commissione europea sono stimate e rilevate come ratei attivi. Gli
estratti trimestrali B, trasmessi dagli Stati membri (comprendenti i diritti né
riscossi né garantiti, nonché gli importi garantiti che sono stati contestati
dal debitore), sono rilevati come entrate dopo aver detratto i costi di
riscossione (25%). Inoltre, nel conto del risultato economico è rilevata una
riduzione di valore pari all’importo del mancato recupero stimato. Ammende Le entrate derivanti dalle ammende sono rilevate
quando l’Unione europea adotta la decisione di comminare un’ammenda e questa è
ufficialmente notificata al destinatario. In caso di dubbi riguardo alla
solvibilità di un’impresa, viene rilevata una riduzione di valore sul diritto.
Dopo la decisione di comminare un’ammenda, il debitore dispone di un termine di
due mesi dalla notifica per: – accettare la decisione e
quindi pagare l’importo dell’ammenda nei termini prescritti; l’importo è
incassato dall’UE in via definitiva, oppure –
non
accettare la decisione e presentare un ricorso dinanzi alla giurisdizione dell’UE.
Tuttavia, anche se si presenta ricorso, l’importo in
capitale dell’ammenda deve essere pagato entro i tre mesi prescritti poiché il
ricorso non ha effetto sospensivo (articolo 278 del trattato UE) oppure, a
talune condizioni e previo consenso del contabile della Commissione, il
debitore può presentare una garanzia bancaria per l’importo.
Se l’impresa presenta un ricorso contro la decisione e ha già provveduto a
pagare in via provvisoria l’ammenda, l’importo dell’ammenda è registrato come
passività potenziale. Tuttavia, dato che il ricorso nei confronti di una
decisione dell’UE da parte del destinatario dell’ammenda non ha effetto
sospensivo, la liquidità ricevuta viene utilizzata per estinguere il credito.
Quando è fornita una garanzia in sostituzione del pagamento, l’ammenda resta
contabilizzata come credito. Qualora appaia probabile che il Tribunale emetta
una sentenza sfavorevole nei confronti dell’UE, viene rilevato un
accantonamento per far fronte a detto rischio. Laddove invece sia stata
presentata una garanzia, l’importo del credito viene svalutato nella misura
necessaria. Gli interessi accumulati, percepiti dalla Commissione europea sui
conti bancari in cui confluiscono i pagamenti, vengono contabilizzati come
entrate, e le passività potenziali subiscono un incremento proporzionale. Entrate derivanti da transazioni
commerciali Le entrate derivanti dalla vendita di beni e servizi
vengono rilevate quando i rischi e i vantaggi significativi inerenti la
proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente. Il
rilevamento delle entrate relative a un’operazione riguardante la fornitura di
servizi avviene in funzione dello stadio di realizzazione dell’operazione alla
data di riferimento del bilancio.
Interessi attivi e passivi Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel
conto del risultato economico in base al metodo del tasso d’interesse effettivo.
Questo metodo permette di calcolare il costo ammortizzato di un’attività o
passività finanziaria e di distribuire gli interessi attivi e passivi nel
periodo pertinente. Nel calcolare il tasso di interesse effettivo, l’Unione
europea stima i flussi di cassa prendendo in considerazione tutti i termini
contrattuali dello strumento finanziario (per esempio le possibilità di
pagamento anticipato) senza considerare tuttavia le future perdite di credito.
Il computo comprende tutte le ammende e i punti versati o riscossi tra le parti
contraenti, che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, così
come i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti. Laddove un’attività finanziaria, o un gruppo di
attività finanziarie simili, sia stata svalutata in seguito a una perdita per
riduzione di valore, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di
interesse applicato per attualizzare i flussi di cassa futuri al fine di
quantificare la perdita per riduzione di valore.
Entrate da dividendi Le entrate da dividendi sono rilevate quando è
stabilito il diritto di ricevere il pagamento. 1.6.2 Spese Le spese relative all’acquisto di beni e servizi
sono rilevate quando le forniture sono consegnate e accettate dall’Unione
europea. Esse sono valutate al costo originario della fattura. Le spese non
relative a scambi commerciali sono specifiche all’Unione europea e
rappresentano la percentuale maggiore delle sue spese. Si riferiscono a
trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti;
trasferimenti nel quadro di contratti; sovvenzioni, contributi e donazioni. I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo
in cui gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento si sono verificati, a
condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento
(regolamento finanziario, statuto del personale, o altro regolamento) o che sia
stato sottoscritto un accordo che autorizza il trasferimento, che il
beneficiario soddisfi gli eventuali criteri di ammissibilità e che sia
possibile fare una stima ragionevole dell’importo. Quando si ricevono richieste di pagamento o
dichiarazioni di spesa conformi ai criteri di rilevazione, il trasferimento è
rilevato come spesa per l’importo ammissibile. Alla chiusura dell’esercizio, le
spese ammissibili sostenute dovute ai beneficiari ma non ancora dichiarate sono
stimate e contabilizzate come ratei passivi. 1.7 ATTIVITÀ E
PASSIVITÀ POTENZIALI
1.7.1 Attività potenziali Un’attività potenziale è una possibile attività
derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo
dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui l’Unione
europea non esercita un controllo completo. Un’attività potenziale è oggetto di
informativa quando è probabile l’afflusso di vantaggi economici o possibili
servizi.
1.7.2 Passività potenziali Una passività potenziale è una possibile
obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere
confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, su
cui l’Unione europea non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi
di un’obbligazione attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una
delle seguenti ragioni: è improbabile che sia necessaria un’uscita di risorse
rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l’obbligazione,
oppure, in circostanze rare, l’ammontare dell’obbligazione non può essere
quantificato in maniera sufficientemente attendibile.
2. NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 2.1 ATTIVITÀ
IMMATERIALI || milioni di EUR || Importo || Valore contabile lordo al 31 dicembre 2010 || 236 Acquisizioni || 80 Cessioni || (13) Altre modifiche || (2) || Valore contabile lordo al 31 dicembre 2011 || 301 || Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2010 || (128) Spese di ammortamento per l’esercizio || (33) Cessioni || 8 Altre modifiche || 1 || Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2011 || (152) || Valore contabile netto al 31 dicembre 2011 || 149 Valore contabile netto al 31 dicembre 2010 || 108 Gli importi di cui sopra si riferiscono
essenzialmente a software informatici. 2.2 IMMOBILI,
IMPIANTI E MACCHINARI Sono inclusi alla voce “Immobilizzazioni
in corso” al 31 dicembre 2011 219 milioni di EUR di immobilizzazioni legate al
progetto Galileo, il sistema globale di radionavigazione via satellite in
costruzione con l’assistenza dell’Agenzia spaziale europea (ESA). Al suo
completamento, il sistema comprenderà 30 satelliti, 2 centri di controllo e 16
stazioni terrestri. L’importo a bilancio rispecchia i costi sostenuti dalla
Commissione per tale progetto dal 22 ottobre 2011, data in cui sono stati
lanciati con successo i primi due satelliti del sistema. Prima di tale data,
come spiegato nei precedenti conti annuali, la Commissione considerava il
progetto ancora in fase di ricerca e pertanto, in conformità alle norme
contabili dell’UE, erano stato rilevati tutti i costi sostenuti. Dall’avvio del
progetto e fino alla fine delle attuali prospettive finanziarie, la fase di
validazione in orbita e la prima parte della fase di piena capacità operativa
hanno un costo previsto per l’UE di 3 788 milioni di EUR. Per le prossime
prospettive finanziarie, si prevede un’ulteriore spesa di 5 500 milioni di
EUR per l’introduzione completa del sistema, il suo sfruttamento, la
prestazione dei servizi di Galileo fino al 2020 e la preparazione della
prossima generazione della costellazione; tutto ciò sarà finanziato interamente
dal bilancio dell’UE. Durante l’esercizio è stato rilevato come spese di
ricerca un importo di 268 milioni di EUR. Il lancio dei prossimi due satelliti è
previsto nell’autunno del 2012 e una volta terminate le successive prove su
tali satelliti si concluderà la fase di validazione in orbita (IOV) del
progetto. Tale fase è stata finanziata congiuntamente dall’UE e dall’ESA e in
conformità all’accordo di finanziamento concluso tra le due parti, l’ESA
trasferirà ufficialmente le immobilizzazioni all’UE. Il trasferimento
contrattuale necessiterà dell’approvazione del Consiglio dell’ESA, tenendo
conto che tutti gli Stati membri dell’ESA, ad eccezione della Norvegia e della
Svizzera, sono anche Stati membri dell’UE. Al momento, la Commissione non ha
motivo di credere che tale trasferimento potrebbe essere bloccato da un membro
o da membri dell’ESA. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI || || || || || || || || || milioni di EUR || Terreni e immobili || Impianti e macchinari || Mobilio e mezzi di trasporto || Materiale informatico || Altre attività materiali || Leasing || Immobilizzazioni In corso || TOTALE || || || || || || || || || || || || Valore contabile lordo al termine dell’esercizio precedente || 4 027 || 492 || 226 || 483 || 214 || 2 663 || 335 || 8 440 || Acquisizioni || 89 || 37 || 19 || 112 || 22 || 28 || 335 || 642 || Cessioni || 0 || (11) || (19) || (44) || (12) || (6) || 0 || (92) || Trasferimenti fra categorie di attivi || 22 || 1 || 0 || 4 || 0 || (2) || (24) || 1 || Altre modifiche || (20) || 9 || 3 || 2 || 4 || 2 || (1) || (1) || || || || || || || || || || Valore contabile lordo al 31 dicembre 2011 || 4 118 || 528 || 229 || 557 || 228 || 2 685 || 645 || 8 990 || || || || || || || || || || Ammortamento cumulato al termine dell’esercizio precedente || (1 868) || (382) || (167) || (378) || (124) || (708) || || (3 627) || Spese di ammortamento per l’esercizio || (132) || (47) || (14) || (63) || (22) || (95) || || (373) || Reinserimenti relativi all’ammortamento || 1 || 0 || 0 || 4 || 0 || 7 || || 12 || Cessioni || 0 || 11 || 16 || 44 || 11 || 0 || || 82 || Trasferimenti fra categorie di attivi || 0 || 0 || 0 || (2) || 0 || 1 || || (1) || Altre modifiche || 0 || (7) || (1) || (1) || (2) || (1) || || (12) || || || || || || || || || || Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2011 || (1 999) || (425) || (166) || (396) || (137) || (796) || || (3 919) || || || || || || || || || || VALORE CONTABILE NETTO AL 31 DICEMBRE 2011 || 2 119 || 103 || 63 || 161 || 91 || 1 889 || 645 || 5 071 || VALORE CONTABILE NETTO AL 31 DICEMBRE 2010 || 2 159 || 110 || 59 || 105 || 90 || 1 955 || 335 || 4 813 || I canoni ancora da pagare relativamente ai leasing
finanziari e diritti analoghi figurano in bilancio tra i debiti a lungo e breve
termine (cfr. note 2.17 e 2.20.1). Si
ripartiscono come segue: Leasing finanziario || milioni di EUR Denominazione || Oneri cumulativi (A) || Importi futuri da pagare || Valore totale || Spesa successiva in attività || Valore attivo || Deprezzamento || Valore contabile netto =A+B+C+E < 1 anno || > 1 anno || > 5 anni || Passivo totale (B) || A+B || (C) || A+B+C || (E) Terreni e immobili || 931 || 59 || 280 || 1 315 || 1 654 || 2 585 || 62 || 2 647 || (771) || 1 876 Altre attività materiali || 23 || 7 || 7 || 1 || 15 || 38 || 0 || 38 || (25) || 13 Totale al 31.12.2011 || 954 || 66 || 287 || 1 316 || 1 669 || 2 623 || 62 || 2 685 || (796) || 1 889 Totale al 31.12.2010 || 865 || 65 || 282 || 1 390 || 1 737 || 2 602 || 61 || 2 663 || (708) || 1 955 2.3 INVESTIMENTI
CONTABILIZZATI CON IL METODO DELL’EQUIVALENZA PATRIMONIALE || || || milioni di EUR || Note || 31.12.2011 || 31.12.2010 Partecipazioni in imprese comuni || 2.3.1 || 62 || 138 Partecipazioni in collegate || 2.3.2 || 312 || 354 Totale investimenti || || 374 || 492 2.3.1 Partecipazioni
in imprese comuni || milioni di EUR || GJU || SESAR || ITER || IMI || FCH || Totale Totale al 31.12.2010 || 0 || 11 || 12 || 78 || 37 || 138 Acquisizioni || 0 || 18 || 92 || 19 || 59 || 188 Quota risultato netto || 0 || (29) || (104) || (72) || (59) || (264) Totale al 31.12.2011 || 0 || 0 || 0 || 25 || 37 || 62 Le partecipazioni nelle imprese comuni sono contabilizzate
utilizzando il metodo dell’equivalenza patrimoniale. I valori contabili
seguenti sono imputabili all’UE sulla base della sua quota di partecipazione
nelle imprese comuni: || || || milioni di EUR || || 31.12.2011 || 31.12.2010 Attività non correnti || || 211 || 176 Attività correnti || || 123 || 165 Passività non correnti || || 0 || 0 Passività correnti || || (314) || (208) Entrate || || 8 || 7 Spese || || (379) || (247) Impresa comune Galileo
(GJU) in liquidazione L’impresa comune Galileo (GJU) è stata posta in
liquidazione alla fine del 2006 e la procedura è ancora in corso. Poiché nel 2011
tale entità era inattiva e ancora in fase di liquidazione, non si sono
registrate entrate o spese. Impresa comune SESAR L’obiettivo di questa impresa comune è
assicurare la modernizzazione del sistema di gestione del traffico aereo
europeo e la rapida attuazione del piano direttivo per la gestione del traffico
aereo, coordinando e concentrando tutti gli sforzi di ricerca e sviluppo all’interno
dell’UE. Al 31 dicembre 2011, la Commissione deteneva il 59,37% del capitale di
SESAR. Il
contributo totale (indicativo) della Commissione previsto per SESAR (per il
periodo 2007-2013) è pari a 700 milioni di EUR. La quota di perdite non
rilevata per l’esercizio e cumulativamente è pari a 102 milioni di EUR. Organizzazione internazionale dell’energia
da fusione ITER (ITER) ITER vede la partecipazione dell’Unione
europea e della Cina, dell’India, della Russia, della Corea, del Giappone e
degli Stati Uniti. ITER è stata creata per gestire gli impianti ITER,
incoraggiare l’utilizzo degli impianti ITER, promuovere la comprensione e l’accettazione
da parte dell’opinione pubblica dell’energia da fusione e intraprendere
qualsiasi altra attività necessaria per il conseguimento della sua finalità. Il
contributo (Euratom) dell’UE a ITER International è versato tramite l’Agenzia
“Fusion for Energy” e comprende altresì contributi degli Stati membri e della
Svizzera. Il contributo totale è giuridicamente considerato come un contributo
dell’Euratom a ITER in quanto gli Stati membri e la Svizzera non detengono
partecipazioni in ITER. Dato che l’UE detiene giuridicamente la partecipazione
nell’impresa comune ITER International, la Commissione europea deve rilevare
tale partecipazione nel suo bilancio. Al 31 dicembre 2011, la Commissione
deteneva il 47% del capitale di ITER. Il contributo totale (indicativo) dell’Euratom
previsto per ITER (per il periodo 2007-2041) è pari a 7 649 milioni di
EUR. La quota di perdite non rilevata per l’esercizio e cumulativamente è pari
a 4 milioni di EUR. Iniziative tecnologiche congiunte Al fine di
realizzare gli obiettivi della strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione,
sono stati istituiti partenariati pubblico/privato che assumono la forma di
iniziative tecnologiche congiunte, attuate mediante imprese comuni ai sensi
dell’articolo 171 del trattato. Sono incluse in questa rubrica IMI e
FCH ma altre tre entità, ARTEMIS, Clean Sky ed ENIAC, anche se giuridicamente
considerate imprese comuni, da un punto di vista contabile devono essere
considerate collegate (e quindi incluse in quanto tali nella nota 2.3.2) poiché la
Commissione esercita un’influenza significativa, non un controllo congiunto, su
tali entità. Iniziativa tecnologica congiunta
sui medicinali innovativi L’impresa comune IMI sostiene la ricerca e lo
sviluppo di farmaceutici precompetitivi negli Stati membri e nei paesi
associati al fine di rafforzare gli investimenti per la ricerca nel settore
biofarmaceutico e promuove il coinvolgimento delle piccole e medie imprese
(PMI) nelle sue attività. Al 31 dicembre 2011, la
Commissione deteneva il 96,51% del capitale di IMI. Il contributo
indicativo massimo della Commissione ammonterà a 1 miliardo di EUR fino al 31
dicembre 2017. Impresa
comune “Celle a combustibile e idrogeno” (FCH) L’impresa comune FCH ha l’obiettivo di associare
risorse provenienti dal settore privato e da quello pubblico per rafforzare le
attività di ricerca allo scopo di aumentare l’efficacia complessiva degli
sforzi di ricerca a livello europeo e accelerare lo sviluppo e l’introduzione
delle tecnologie connesse alle celle a combustibile e all’idrogeno. Al 31 dicembre 2011, la Commissione deteneva l’89,32% del
capitale di FCH. Il contributo indicativo massimo dell’UE ammonterà a 470
milioni di EUR fino al 31 dicembre 2017. 2.3.2 Partecipazioni
in collegate || || || || milioni di EUR || FEI || ARTEMIS || Clean Sky || ENIAC || Totale Totale al 31 dicembre 2010 || 305 || 14 || 14 || 21 || 354 Acquisizioni || 0 || 11 || 117 || 14 || 142 Percentuale utili netti/(perdite) || (3) || (25) || (131) || (15) || (174) Altri movimenti di capitale || (10) || 0 || 0 || 0 || (10) Totale al 31 dicembre 2011 || 292 || 0 || 0 || 20 || 312 Le partecipazioni nelle collegate sono
contabilizzate utilizzando il metodo dell’equivalenza patrimoniale. I valori
contabili seguenti sono imputabili all’UE sulla base della sua quota di partecipazione
nelle collegate: || || || milioni di EUR || || 31.12.2011 || 31.12.2010 Attività || || 460 || 447 Passività || || (162) || (93) Entrate || || 28 || 25 Avanzo/(Disavanzo) || || (167) || (180) Fondo europeo
per gli investimenti (FEI) Il Fondo europeo per gli investimenti
(FEI) è l’istituzione finanziaria dell’Unione europea specializzata nel
capitale di rischio e nelle garanzie alle PMI. La Commissione ha versato il 20%,
con un saldo non richiamato pari a 720 milioni di EUR.
milioni di
EUR FEI || Totale capitale FEI || Partecipazione Commissione Capitale || 3 000 || 900 Versato || (600) || (180) Non richiamato || 2 400 || 720 Impresa comune ARTEMIS Questa entità è
stata istituita per attuare un’iniziativa tecnologica congiunta con il settore
privato in materia di sistemi informatici incorporati. Il contributo indicativo
massimo della Commissione sarà di 420 milioni di EUR. La
quota di perdite non rilevata per l’esercizio e cumulativamente è pari a 3
milioni di EUR. Impresa comune Clean Sky L’obiettivo di questa entità è
accelerare lo sviluppo, la convalida e la dimostrazione di tecnologie
ecologiche per il trasporto aereo nell’UE e in particolare creare un sistema di
trasporto aereo radicalmente innovativo onde ridurre in modo significativo l’impatto
del trasporto aereo sull’ambiente. Il contributo indicativo massimo della
Commissione sarà di 800 milioni di EUR. La quota di perdite non rilevata per l’esercizio e
cumulativamente è pari a 5 milioni di EUR. Impresa comune ENIAC L’impresa comune ENIAC ha l’obiettivo di fissare un’agenda
di ricerca concordata nel settore della nanoelettronica per individuare le
priorità di ricerca per lo sviluppo e l’acquisizione di competenze essenziali
in tale settore. Gli obiettivi dell’impresa comune ENIAC saranno perseguiti
raggruppando le risorse provenienti dal settore pubblico e da quello privato
per fornire un sostegno alle attività di R&S sotto forma di progetti. Il
contributo totale dell’UE ammonterà a 450 milioni di EUR. Al 31 dicembre 2011, la Commissione deteneva il 96,77% del
capitale di ENIAC. 2.4 ATTIVITÀ
FINANZIARIE: ATTIVITÀ DISPONIBILI PER LA VENDITA || || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Fondo di garanzia || 1 475 || 1 346 Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo || 188 || 188 Operazioni su capitali di rischio || 134 || 137 Sportello MET per l’avviamento || 234 || 199 Fondo europeo per l’Europa sudorientale || 111 || 102 Fondo Green for Growth || 69 || 20 GEEREF || 38 || 56 Strumento Progress di microfinanza || 18 || 14 Altri investimenti || 5 || 1 Totale || 2 272 || 2 063 2.4.1 Fondo di garanzia Attivo netto del Fondo di garanzia* || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Attività disponibili per la vendita || 1 174 || 1 154 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 302 || 193 Totale attivo || 1 476 || 1 347 Totale passivo || (1) || (1) Attivo netto || 1 475 || 1 346 * dopo l’eliminazione
delle obbligazioni MESF e il contributo coperto dall’UE versato nel febbraio 2012 Il Fondo di garanzia per le azioni
esterne copre i prestiti garantiti dall’UE su decisione del Consiglio, in
particolare le operazioni di prestito della Banca europea per gli investimenti
(BEI) fuori dell’UE, i prestiti d’assistenza macrofinanziaria (AMF) e i
prestiti dell’Euratom fuori dell’UE. Si tratta di uno strumento a lungo termine
per coprire eventuali prestiti in stato di inadempienza garantiti dall’UE e
pertanto può essere considerato un investimento a lungo termine, come dimostra
il fatto che quasi l’83% delle attività disponibili per la vendita hanno una
scadenza compresa tra 1 e 10 anni. Il Fondo è alimentato da pagamenti a carico
del bilancio generale dell’UE pari al 9% dell’importo in capitale delle
operazioni, dagli interessi dei collocamenti finanziari delle attività del
Fondo e dagli importi recuperati presso i debitori insolventi allorché il Fondo
è intervenuto in garanzia. Qualsiasi eccedenza annuale viene accreditata come
entrata nel bilancio generale dell’UE.
L’Unione europea è tenuta a iscrivere una riserva di garanzia dei prestiti a
paesi terzi. Questa riserva è destinata a far fronte alle esigenze di
alimentazione del Fondo di garanzia e, se necessario, alle richieste di
garanzia che eccedono l’importo disponibile del Fondo, per consentirne l’imputazione
a bilancio. Questa riserva corrisponde all’importo obiettivo del 9% dell’esposizione
al termine dell’esercizio. 2.4.2 Altre attività a lungo termine disponibili per la vendita Figurano in questa rubrica gli
investimenti e le partecipazioni aventi lo scopo di aiutare i beneficiari a
sviluppare le loro attività imprenditoriali. Banca europea per la
ricostruzione e lo sviluppo (BERS) Poiché la BERS non è quotata in alcuna
borsa valori e tenuto conto delle limitazioni contrattuali disposte dal suo
statuto, che prevedono, tra l’altro, che la vendita di partecipazioni, il cui
tetto massimo è stabilito al costo di acquisto, è consentita unicamente agli
azionisti correnti, la percentuale di partecipazione della Commissione è
valutata al costo al netto dell’eventuale riduzione di valore.
milioni di
EUR BERS || Totale capitale BERS || Partecipazione Commissione Capitale || 28 380 || 900 Versato || (6 199) || (188) Non richiamato || 22 181 || 712 Nell’ambito
delle operazioni su capitali di rischio vengono concessi importi a
intermediari finanziari per finanziare investimenti azionari. Sono gestiti
dalla Banca europea per gli investimenti e finanziati nell’ambito della politica
europea di vicinato. Lo sportello MET
per l’avviamento riguarda il programma Crescita e occupazione, il programma
MAP e il progetto pilota di trasferimento di tecnologie, in gestione fiduciaria
al FEI, che sostengono la creazione e il finanziamento di PMI in fase d’avviamento
investendo in idonei fondi di capitali di rischio specializzati. Al
termine dell’esercizio, sono stati impegnati, ma non ancora utilizzati dalle
altre parti, ulteriori 126 milioni di EUR connessi allo sportello MET per
l’avviamento e allo strumento per il finanziamento delle PMI. In questa rubrica è compreso anche il Fondo
europeo per l’Europa sudorientale, una società d’investimenti con un
capitale variabile (SICAV). L’obiettivo generale dell’EFSE è promuovere lo
sviluppo economico e la prosperità nell’Europa sudorientale grazie alla
fornitura durevole di finanziamenti supplementari per lo sviluppo attraverso
intermediari finanziari locali. L’obiettivo generale del Fondo
Green for Growth (ex Southeast Europe Energy Efficient Fund) è rafforzare l’efficienza
energetica e promuovere le energie rinnovabili nell’Europa sudorientale grazie
alla fornitura di finanziamenti dedicati per le imprese e le famiglie
attraverso una combinazione di interventi da parte di istituzioni finanziarie e
finanziamenti diretti. GEEREF è un fondo
innovativo che fornisce capitale di rischio attraverso investimenti privati per
progetti relativi all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili nei
paesi in via di sviluppo e nelle economie in transizione. 2.5 ATTIVITÀ
FINANZIARIE: PRESTITI A LUNGO TERMINE || || milioni di EUR || Note || 31.12.2011 || 31.12.2010 Prestiti concessi a carico del bilancio dell’UE e della CECA || 2.5.1 || 170 || 162 Prestiti erogati su fondi provenienti da prestiti || 2.5.2 || 41 230 || 11 478 Totale || 41 400 || 11 640 2.5.1 Prestiti concessi a carico del bilancio dell’Unione
europea e della CECA in liquidazione || milioni di EUR || Prestiti a condizioni speciali || Prestiti ipotecari della CECA || Totale Totale al 31.12.2010 || 140 || 22 || 162 Nuovi prestiti || 31 || 0 || 31 Rimborsi || (17) || (5) || (22) Differenze di cambio || (4) || - || (4) Variazioni del valore contabile || 1 || 2 || 3 Totale al 31.12.2011 || 151 || 19 || 170 I prestiti a condizioni
speciali sono accordati a tassi preferenziali nell’ambito della cooperazione
con paesi terzi. Tutti gli importi hanno una scadenza
superiore a 12 mesi dal termine dell’esercizio. I tassi d’interesse
effettivi su questi prestiti oscillano tra il 7,73% e il 14,507%. 2.5.2 Prestiti erogati su fondi provenienti da prestiti || || milioni di EUR || Prestiti AMF || Prestiti Euratom || BdP || Prestiti MESF || CECA in liquidazione || Totale Totale al 31.12.2010 || 503 || 469 || 12 246 || - || 264 || 13 482 Nuovi prestiti || 126 || - || 1 350 || 28 000 || - || 29 476 Rimborsi || (36) || (20) || (2 000) || - || - || (2 056) Differenze di cambio || - || - || - || - || 6 || 6 Variazioni del valore contabile || 2 || 2 || 29 || 344 || (4) || 373 Totale al 31.12.2011 || 595 || 451 || 11 625 || 28 344 || 266 || 41 281 Importo dovuto < 1 anno || 5 || - || - || - || 46 || 51 Importo dovuto > 1 anno || 590 || 451 || 11 625 || 28 344 || 220 || 41 230 Il forte aumento di tali importi è dovuto ai
prestiti MESF erogati durante il 2011 e si riflette nell’aumento delle
assunzioni di prestiti dell’UE (cfr. nota 2.16). Per maggiori informazioni sulle attività di
assunzione ed erogazione di prestiti, cfr. nota 7. 2.6 CREDITI A
LUNGO TERMINE || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Dovuti dagli Stati membri || 268 || 14 Prestiti personale CECA || 7 || 9 Cauzioni e garanzie || 11 || 14 Altri || 3 || 3 Totale || 289 || 40 Un importo di 273 milioni di EUR (2010: 14 milioni
di EUR) del totale dei crediti riguarda transazioni non commerciali. Il forte
aumento dei crediti a lungo termine dovuti dagli Stati membri deriva dalle
decisioni non attuate in merito alla liquidazione dei conti del FEAGA e dello
sviluppo rurale. Tali importi devono essere recuperati in diverse rate nel
corso del 2012 e del 2013, nel contesto dell’assistenza finanziaria offerta ad
alcuni Stati membri. Gli importi da riscuotere nel 2013 sono inclusi nella
tabella di cui sopra, mentre gli importi da riscuotere nel 2012 sono inclusi
nei crediti a breve termine (cfr. nota 2.11.1). 2.7 PREFINANZIAMENTI A LUNGO TERMINE || || milioni di EUR || Note || 31.12.2011 || 31.12.2010 Prefinanziamenti || 2.7.1 || 40 625 || 40 298 Risconti attivi || 2.7.2 || 4 098 || 3 820 Totale prefinanziamenti a lungo termine || 44 723 || 44 118 2.7.1 Prefinanziamenti I tempi della recuperabilità o dell’utilizzo dei
prefinanziamenti determinano se questi ultimi sono registrati come attivo di
prefinanziamento corrente o a lungo termine. L’utilizzo è definito dall’accordo
alla base del progetto. Tutti i rimborsi o l’utilizzo con scadenza inferiore a
dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio sono registrati come
prefinanziamenti a breve termine e pertanto come attivo corrente; il saldo è a
lungo termine. Garanzie riscosse in relazione a
prefinanziamenti: Si tratta di garanzie che
in alcuni casi la Commissione europea richiede ai beneficiari quando vengono
effettuati pagamenti anticipati (prefinanziamenti). Vi sono due valori da
indicare per questo tipo di garanzie: il valore “nominale” e il valore “in
corso”. Per il valore “nominale”, il fatto generatore è collegato all’esistenza
di una garanzia. Per il valore “in corso”, il fatto generatore della garanzia è
costituito dal pagamento del prefinanziamento e/o dalle successive
liquidazioni. Al 31 dicembre 2011, il valore “nominale” delle garanzie riscosse
in relazione a prefinanziamenti ammontava a 1 330 milioni di EUR mentre il
valore “in corso” di tali garanzie era pari a 1 083 milioni di EUR (2010: 1 227
milioni di EUR e 1 059 milioni di EUR rispettivamente). Alcuni importi di prefinanziamento versati nell’ambito
del Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7°PQ)
sono effettivamente coperti da un Fondo di garanzia per i partecipanti; l’importo
dei prefinanziamenti versati nel 2011 ammontava a 3,3 miliardi di EUR (2010: 3,2
miliardi di EUR). Tale Fondo è un’entità separata dall’Unione europea e non è
consolidato nel presente bilancio (cfr. nota 11.2.3). PREFINANZIAMENTI A LUNGO TERMINE || || milioni di EUR Tipo di gestione || 31.12.2011 || 31.12.2010 Gestione centralizzata diretta || 1 219 || 1 695 Gestione centralizzata indiretta || 774 || 620 Gestione decentrata || 697 || 441 Gestione concorrente || 37 249 || 37 055 Gestione congiunta || 686 || 487 Totale prefinanziamenti a lungo termine || 40 625 || 40 298 Gli importi più cospicui dei prefinanziamenti a
lungo termine riguardano le azioni strutturali per il periodo di programmazione
2007-2013: il Fondo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale (FSE), il
Fondo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), il Fondo di coesione (FC) e il
Fondo per la pesca. Poiché molti di questi progetti sono a lungo termine, è
necessario che i relativi anticipi siano disponibili per più di un anno.
Pertanto, gli importi dei prefinanziamenti figurano tra i crediti a lungo
termine. I prefinanziamenti rappresentano gran parte degli attivi
totali dell’UE e perciò ricevono una particolare e costante attenzione. Occorre
notare che il livello degli importi di prefinanziamento nei vari programmi deve
essere sufficiente a garantire ai beneficiari il fondo cassa necessario per
dare avvio ai progetti, tutelando al contempo gli interessi finanziari dell’UE
e tenendo conto delle restrizioni giuridiche, operative e dell’efficacia sotto
il profilo dei costi. La Commissione, al fine di migliorare il seguito dato ai
prefinanziamenti, ha tenuto debito conto di tutti questi elementi. Da un esame più attento dell’evoluzione
dei prefinanziamenti emerge un’accelerazione dell’aumento nel periodo 2007-2009,
che coincide con i primi anni del periodo di programmazione 2007-2013. Durante
tale periodo si è assistito all’avvio di nuovi programmi e azioni e al
successivo sostegno della Commissione sotto forma di prefinanziamenti. Il 2011
ha segnato un primo calo del livello dei prefinanziamenti, una tendenza che
conferma che l’aumento registrato nei primi anni del quadro finanziario 2007-2013
costituisce il normale sviluppo legato al profilo di spesa dei programmi
pluriennali. In effetti, nel 2011 i prefinanziamenti totali sono diminuiti dell’1,5%
o 743 milioni di EUR rispetto al 2010, un calo legato principalmente agli
importi a breve termine nell’ambito della gestione concorrente (cfr. nota 2.12.1). Tale calo è tuttavia compensato da un
aumento dei risconti attivi, a causa della rilevazione di nuove attività
relative agli anticipi dei regimi di aiuti rimborsati dalla Commissione agli
Stati membri (cfr. di seguito). 2.7.2 Risconti attivi || || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Strumenti di ingegneria finanziaria || 3 378 || 3 820 Regimi di aiuti || 720 || - Totale || 4 098 || 3 820 Nel quadro dei programmi di
coesione e di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013, possono essere versate
somme dal bilancio dell’UE a favore degli Stati membri (sotto forma di
prestiti, garanzie o investimenti azionari) per contribuire agli strumenti di
ingegneria finanziaria istituiti e gestiti sotto la responsabilità degli Stati
membri. Gli importi che non vengono utilizzati da tali strumenti al termine
dell’esercizio sono di proprietà dell’UE (come per i prefinanziamenti standard)
e sono pertanto registrati come attività nel bilancio della Commissione. Gli
atti giuridici di base non impongono tuttavia agli Stati membri l’obbligo di
presentare relazioni periodiche alla Commissione sull’uso di tali anticipi e in
alcuni casi neanche di rilevarli nelle dichiarazioni di spesa presentate alla
Commissione. Di conseguenza, sulla base delle informazioni ricevute dagli Stati
membri sull’utilizzo dei fondi, al termine di ciascun esercizio viene
effettuata una stima del valore di tali attività. La Commissione, oltre all’iscrizione
in bilancio dei SIF nel 2010, ha altresì analizzato regimi simili in cui vengono
versati anticipi agli Stati membri. Ha richiesto informazioni agli Stati membri
sull’utilizzo degli anticipi ricevuti da vari regimi di aiuti (aiuti di Stato,
misure di mercato del FEAGA) e dei contributi del Fondo europeo di adeguamento
alla globalizzazione. Tuttavia, al termine dell’esercizio 2010, la Commissione
non aveva ottenuto dagli Stati membri informazioni sufficienti per consentirle
di effettuare stime attendibili degli importi non determinati al 31 dicembre 2010.
Secondo le informazioni ora disponibili, tali importi non sarebbero stati
significativi. Grazie a un’attività continua per tutto il 2011, la Commissione
può ora meglio stimare tali anticipi non determinati sulla base delle
informazioni raccolte dagli Stati membri; di conseguenza viene ora iscritta a
bilancio, al 31 dicembre 2011, un’attività suddivisa tra attività a lungo
termine (720 milioni di EUR di cui sopra) e attività a breve termine (1 792 milioni
di EUR, cfr. nota 2.12.2), a
seconda di quando è previsto l’utilizzo degli anticipi. La rilevazione di tale
attività ha come contropartita una riduzione della spesa dello stesso importo
per il 2011. ATTIVITÀ CORRENTI 2.8 RIMANENZE || milioni di EUR Descrizione || 31.12.2011 || 31.12.2010 Materiale scientifico || 78 || 71 Altre || 16 || 20 TOTALE || 94 || 91 2.9 ATTIVITÀ
FINANZIARIE: ATTIVITÀ DISPONIBILI PER LA VENDITA Le attività finanziarie disponibili per la vendita
sono acquistate per l’utile o il rendimento che generano, ovvero detenute per
realizzare una particolare struttura dell’attività o una fonte secondaria di
liquidità e possono quindi essere vendute per far fronte a bisogni di liquidità
o a variazioni nei tassi di interesse. ATTIVITÀ DISPONIBILI PER LA VENDITA || || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 CECA in liquidazione || 1 463 || 1 283 Investimenti BUFI || 1 358 || 515 Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi || 547 || 419 Strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE || 97 || 111 Agenzia europea per le sostanze chimiche || 151 || - Altre || 3 || 3 Totale || 3 619 || 2 331 Per quanto riguarda gli importi della CECA in
liquidazione, tutti gli investimenti disponibili per la vendita sono titoli di
credito espressi in EUR e quotati in un mercato attivo. Al 31 dicembre 2011, i
titoli di credito (espressi al valore equo) che giungono a scadenza nel corso
del 2012 ammontano a 481 milioni di EUR (2010: 294 milioni di EUR). Sebbene siano state effettuate acquisizioni nel
meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi e nello strumento di
garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE (cfr. anche nota 5.1.2), il considerevole aumento rispetto all’anno
precedente è dovuto principalmente all’aumento degli importi derivanti da
ammende incassate in via provvisoria in un fondo appositamente creato e gestito
dalla DG ECFIN (BUFI). Prima del 2010, tali importi sarebbero stati tenuti in
conti bancari specifici – cfr. nota 2.13.2,
contanti vincolati. 2.10 ATTIVITÀ
FINANZIARIE: PRESTITI A BREVE TERMINE Detti importi riguardano
principalmente i prestiti con scadenza residua entro i 12 mesi dalla data di
riferimento del bilancio (per maggiori informazioni cfr. nota 2.5.2). Nello scorso esercizio, questa rubrica
includeva un importo di 2 miliardi di EUR connesso a un prestito BdP all’Ungheria
che è stato rimborsato nel dicembre 2011. Questa rubrica include inoltre
depositi a termine per 51 milioni di EUR, principalmente connessi al servizio
europeo per l’azione esterna e al Centro di traduzione degli organismi dell’Unione
europea. 2.11 ALTRI CREDITI || || milioni di EUR || Note || 31.12.2011 || 31.12.2010 Crediti correnti || 2.11.1 || 6 189 || 6 786 Crediti vari || - || 21 || 20 Ratei e risconti attivi || 2.11.2 || 3 267 || 4 525 Totale || 9 477 || 11 331 Il totale di cui sopra comprende circa 8 955 milioni
di EUR (2010: 11 009 milioni di EUR) relativi a transazioni non
commerciali. 2.11.1 Crediti correnti || milioni di EUR Gruppo conto || Al 31.12.2011 || Al 31.12.2010 Importo lordo || Svalutazione || Valore netto || Importo lordo || Svalutazione || Valore netto Clienti || 379 || (94) || 285 || 207 || (79) || 128 Ammende || 3 369 || (244) || 3 125 || 4 584 || (406) || 4 178 Stati membri || 4 243 || (1 550) || 2 693 || 4 011 || (1 625) || 2 386 Altri || 89 || (3) || 86 || 96 || (2) || 94 Totale || 8 080 || (1 891) || 6 189 || 8 898 || (2 112) || 6 786 Clienti Si tratta degli ordini di
riscossione contabilizzati al termine dell’esercizio come diritti accertati
ancora da recuperare che non sono già inclusi in altre rubriche dell’attivo del
bilancio. Ammende Si
tratta di importi da recuperare relativi ad ammende comminate dalla
Commissione. Al 31 dicembre 2011 sono state ricevute garanzie per ammende
pendenti per un totale di 3 012 milioni di EUR (2010: 2 585 milioni
di EUR) in relazione a tali crediti. Va sottolineato che 209 milioni di EUR
degli importi di cui sopra erano in scadenza dopo il 31 dicembre 2011. Crediti nei confronti degli Stati
membri || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Crediti del FEAGA e dello sviluppo rurale || || FEAGA || 1 439 || 1 130 FEASR || 23 || - STSR || 37 || 19 SAPARD || 142 || 146 Svalutazione || (771) || (814) Totale || 870 || 481 IVA pagata e da recuperare presso gli Stati membri || 41 || 46 Risorse proprie || || Riportate nella contabilità A || 29 || 81 Riportate nella contabilità separata || 1 263 || 1 285 Svalutazione || (779) || (811) Altri || 114 || 391 Totale || 627 || 946 Altri crediti nei confronti degli Stati membri || || Recuperi di prefinanziamenti previsti || 963 || 561 Altri || 192 || 352 Totale || 1 155 || 913 Totale || 2 693 || 2 386 Crediti
del FEAGA e dello sviluppo rurale Tale voce copre principalmente gli importi dovuti
dai beneficiari del FEAGA al 31 dicembre, così come dichiarati e certificati
dagli Stati membri al 15 ottobre. Si effettua una stima per i crediti a seguito
di tale dichiarazione e fino al 31 dicembre. La Commissione valuta inoltre una
svalutazione degli importi dovuti dai beneficiari che si ha scarsa probabilità
di recuperare. Il fatto che questa diminuzione di valore venga effettuata non
implica una rinuncia da parte della Commissione al futuro recupero di detti
importi. Viene inoltre inclusa in tale diminuzione una detrazione del 20% che
corrisponde all’importo che gli Stati membri sono autorizzati a trattenere a
copertura delle spese amministrative. Crediti da risorse proprie Va notato che gli Stati membri sono autorizzati a
trattenere, a titolo di spese di riscossione, il 25% delle risorse proprie
tradizionali, per cui gli importi di cui sopra sono riportati al netto di tale
detrazione. Sulla base delle stime inviate dagli Stati membri, una riduzione di
valore è stata iscritta in diminuzione dei crediti nei confronti degli Stati
membri. Ciò non implica una rinuncia della Commissione al recupero degli
importi interessati da siffatta correzione di valore. 2.11.2 Ratei e
risconti attivi || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Ratei attivi || 2 952 || 3 445 Risconti attivi || 296 || 1 061 Altri || 19 || 19 Totale || 3 267 || 4 525 L’importo principale di questa rubrica è
rappresentato da ratei attivi: || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Risorse proprie || 2 644 || 2 657 Entrate agricole con destinazione specifica per novembre e dicembre || 111 || 72 FEAGA: decisioni di rettifica di conformità non eseguite || - || 520 Fondo di coesione e Fondi di sviluppo regionale e rurale: rettifiche finanziarie || 16 || 43 Altri ratei attivi || 181 || 153 Totale ratei attivi || 2 952 || 3 445 Il forte calo dei risconti attivi è dovuto
principalmente a un miglioramento del trattamento contabile dei fondi
trasferiti dagli Stati membri negli strumenti di ingegneria finanziaria non
ancora dichiarati o rimborsati dalla Commissione al termine dell’esercizio.
Tali importi vengono ora detratti dai ratei passivi a cui si riferiscono. Tra gli altri ratei attivi figurano principalmente
le entrate da interessi di mora, gli interessi bancari e gli interessi sui
prefinanziamenti. 2.12 PREFINANZIAMENTI A BREVE TERMINE || || milioni di EUR || Note || 31.12.2011 || 31.12.2010 Prefinanziamenti || 2.12.1 || 8 089 || 9 123 Risconti attivi || 2.12.2 || 2 918 || 955 Totale prefinanziamenti a breve termine || 11 007 || 10 078 2.12.1 Prefinanziamenti || || milioni di EUR Tipo di gestione || 31.12.2011 || 31.12.2010 Gestione centralizzata diretta || 3 048 || 3 038 Gestione centralizzata indiretta || 3 037 || 2 368 Gestione decentrata || 330 || 536 Gestione concorrente || 761 || 2 177 Gestione congiunta || 803 || 894 Effettuata da altre istituzioni e agenzie || 110 || 110 Totale prefinanziamenti a breve termine || 8 089 || 9 123 La riduzione dei prefinanziamenti a
breve termine nell’ambito della gestione concorrente è dovuta ai significativi
progressi nella chiusura del periodo di programmazione 2000-2006 (in
particolare il Fondo di sviluppo rurale, il Fondo di sviluppo regionale e il
Fondo di coesione). Sebbene nel 2011 siano state versate rate di prefinanziamento per i
nuovi progetti (programmi relativi al periodo 2007-2013), esse sono state
classificate nei crediti a lungo termine, come spiegato nella nota 2.7. 2.12.2 Risconti attivi || || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Strumenti di ingegneria finanziaria || 1 126 || 955 Regimi di aiuti || 1 792 || - Totale || 2 918 || 955 Come spiegato nella nota 2.7.2,
questi importi riguardano pagamenti effettuati agli Stati membri nel quadro dei
programmi di coesione e di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013, allo scopo
di rimborsare gli importi anticipati ai beneficiari ma non ancora utilizzati al
termine dell’esercizio. Gli importi di cui sopra dovrebbero essere utilizzati
nel corso del 2012. 2.13 TESORERIA E EQUIVALENTI DI TESORERIA || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Contante disponibile: || || Conti presso tesorerie e banche centrali || 7 450 || 10 123 Conti delle operazioni correnti || 1 099 || 1 150 Casse di anticipi || 43 || 39 Trasferimenti (fondi in transito) || (5) || 1 Depositi a breve termine e altre attività equivalenti || 2 028 || 1 670 Totale || 10 615 || 12 983 Contanti vincolati || 8 320 || 9 080 Totale || 18 935 || 22 063 2.13.1 Contante
disponibile La voce “contante disponibile” comprende l’insieme
delle disponibilità finanziarie detenute dalla Commissione in conti aperti
presso gli Stati membri e i paesi dell’EFTA (tesoro o banca centrale), conti
correnti, casse di anticipi, depositi bancari a breve e fondi di piccola cassa. Gli importi che figurano come depositi a breve
termine si riferiscono principalmente a importi gestiti da fiduciari per conto
della Commissione al fine di attuare particolari programmi finanziati dal
bilancio dell’UE. Al termine dell’esercizio, erano stati impegnati 118 milioni
di EUR, che tuttavia non erano ancora stati utilizzati dalle altre parti. 2.13.2 Contanti
vincolati La voce “contanti vincolati” comprende gli importi
percepiti in riferimento ad ammende comminate dalla Commissione per le quali
non è stata ancora pronunciata una sentenza definitiva. Detti importi sono
versati in conti di deposito speciali che non vengono utilizzati per altre
attività. In caso di presentazione di un ricorso o quando si ignora se l’altra
parte presenterà un ricorso, l’importo sottostante viene presentato come
passività potenziale nella nota 5.2. PASSIVITÀ NON CORRENTI 2.14 PENSIONI E
ALTRE PRESTAZIONI PER I DIPENDENTI || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Pensioni – Personale || 30 617 || 32 801 Pensioni – Altro || 777 || 840 Regime comune di assicurazione malattia || 3 441 || 3 531 Totale || 34 835 || 37 172 2.14.1 Pensioni – Personale Ai sensi dell’articolo
83 dello statuto del personale, il pagamento delle prestazioni previste dal
regime pensionistico dei funzionari dell’Unione europea è a carico del bilancio
dell’UE. Il regime non viene finanziato, tuttavia gli Stati membri garantiscono
collettivamente il pagamento di tali benefici in base al criterio di
ripartizione fissato per il finanziamento di queste spese. Inoltre, i
funzionari contribuiscono per un terzo al finanziamento a lungo termine di
questo regime mediante un contributo obbligatorio. Le passività del regime
pensionistico sono state valutate sulla base del numero di membri del personale
in attività e in pensione al 31 dicembre 2011 e delle disposizioni dello
statuto dei funzionari applicabili a tale data. Questa valutazione è stata
effettuata in conformità alla metodologia dell’IPSAS 25 (e pertanto anche della
norma contabile n. 12 dell’UE). Il metodo utilizzato
per calcolare detto impegno è il metodo della proiezione dell’unità di credito.
Le principali stime attuariali disponibili alla data della valutazione e in
essa impiegate sono le seguenti: || Stime attuariali || 31.12.2011 || 31.12.2010 Tasso di sconto nominale || 4,9% || 4,6% Tasso d’inflazione previsto || 1,8% || 2,1% Tasso di sconto reale || 3,0% || 2,4% Tasso di matrimonialità: uomini/donne || 84%/38% || 84%/38% Incremento generale delle retribuzioni/rivalutazione delle pensioni || 0% || 0% Tavola di mortalità dei funzionari internazionali 2008 || Sì || Sì La considerevole riduzione
delle passività pensionistiche è dovuta al notevole aumento del tasso di sconto
applicato, che comporta un elevato utile attuariale per l’esercizio. Variazione delle passività delle prestazioni lorde per i dipendenti || milioni di EUR || Passività pensionistiche del personale || Assicurazione malattia Passività lorde al termine dell’esercizio precedente || 36 639 || 3 791 Costi normali/pensionistici || 1 255 || 169 Interessi passivi || 1 716 || 180 Prestazioni pagate || (1 187) || (112) Utili attuariali || (4 226) || (317) Variazioni dovute a nuovi assunti || 36 || 0 Passività lorde al termine dell’esercizio || 34 233 || 3 711 Passività pensionistiche coefficienti || 834 || N/A Detrazioni delle imposte sulle pensioni || (4 450) || N/A Attività a servizio del regime || 0 || (270) Passività nette al termine dell’esercizio || 30 617 || 3 441 2.14.2 Pensioni -
Altro Si tratta dell’impegno relativo agli
obblighi pensionistici nei confronti dei membri ed ex membri della Commissione,
della Corte di giustizia (e del Tribunale), della Corte dei conti, dei
segretari generali del Consiglio, del Mediatore europeo, del Garante europeo
della protezione dei dati e del Tribunale della funzione pubblica dell’Unione
europea. Questa rubrica comprende anche una passività relativa alle pensioni di
alcuni membri del Parlamento. 2.14.3 Regime comune di assicurazione malattia Viene altresì
effettuata una valutazione della passività dell’Unione europea relativa ai suoi
contributi al regime comune di assicurazione malattia per il personale in
pensione. Tale passività lorda è stata calcolata in 3 711 milioni di EUR e
le attività a servizio del regime, pari a 270 milioni di EUR, sono dedotte da
tale passività lorda per arrivare all’importo netto. Il tasso di sconto e l’incremento
generale delle retribuzioni utilizzati nel calcolo sono gli stessi cui si fa
ricorso nella valutazione delle pensioni del personale. 2.15 ACCANTONAMENTI A LUNGO TERMINE || || || milioni di EUR || Importo al 31.12.2010 || Accantonamenti supplementari || Importi inutilizzati || Importi utilizzati || Trasferimento a breve termine || Variazione delle stime || Importo al 31.12.2011 Cause legali || 306 || 95 || (29) || (4) || 0 || 0 || 368 Smantellamento siti nucleari || 905 || 0 || 0 || (8) || (29) || 137 || 1 005 Accantonamenti finanziari || 86 || 41 || 0 || 0 || (30) || 3 || 100 Altri || 20 || 4 || (2) || 0 || 0 || 0 || 22 Totale || 1 317 || 140 || (31) || (12) || (59) || 140 || 1 495 Cause legali Si tratta di una stima degli importi che
dovranno probabilmente essere corrisposti oltre 12 mesi dal termine dell’esercizio
in relazione a una serie di cause legali in corso. L’importo più ingente
riguarda le cause legali in attesa di giudizio al termine dell’esercizio
relative alle rettifiche finanziarie per il FEAGA e altre cause legali relative
alla spesa agricola. Smantellamento
siti nucleari Nel 2008 un consorzio di esperti
indipendenti ha aggiornato il suo studio del 2003 sulla stima dei costi del
programma di smantellamento nucleare del CCR e della gestione delle scorie. La
stima rivista di 1 222 milioni di EUR (in precedenza 1 145
milioni di EUR) è assunta come base per l’accantonamento da iscrivere in
bilancio. In conformità alle norme contabili dell’UE, tale stima è indicizzata
per tenere conto dell’inflazione e quindi attualizzata al suo valore netto
attuale (in base alla curva swap zero-coupon in EUR). Considerando la durata
prevista del programma (circa 20 anni) è necessario sottolineare l’incertezza
di questa stima e il fatto che i costi finali potrebbero discostarsi
sensibilmente dagli importi attualmente previsti. Accantonamenti finanziari Si tratta di accantonamenti che rappresentano
le perdite previste che saranno subite in relazione alle garanzie fornite nell’ambito
del meccanismo di garanzia per le PMI del 1998, del meccanismo di garanzia per
le PMI del 2001 e del meccanismo di garanzia per le PMI del 2007 nel quadro del
programma per la competitività e l’innovazione e dello strumento europeo
Progress di microfinanza, in cui il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) è
abilitato a emettere garanzie a suo nome, ma per conto e a rischio della
Commissione. Il rischio finanziario associato alle garanzie emesse e a quelle
non emesse è tuttavia limitato. Gli accantonamenti finanziari a lungo termine
sono attualizzati al loro valore netto attuale (in base al tasso annuale swap
in EUR). 2.16 PASSIVITÀ
FINANZIARIE A LUNGO TERMINE || || milioni di EUR || Note || 31.12.2011 || 31.12.2010 Prestiti assunti a lungo termine || 2.16.1 || 41 200 || 11 445 Eliminazioni dal Fondo di garanzia* || 2.4.1 || (21) || - Totale || || 41 179 || 11 445 * il Fondo di garanzia detiene
obbligazioni MESF emesse dalla Commissione che pertanto devono essere
eliminate. 2.16.1 Prestiti
assunti a lungo termine || || milioni di EUR || Prestiti AMF || Prestiti Euratom || BdP || Prestiti MESF || CECA in liquidazione || Totale Totale al 31.12.2010 || 503 || 469 || 12 246 || 0 || 231 || 13 449 Nuovi prestiti assunti || 126 || 0 || 1 350 || 28 000 || 0 || 29 476 Rimborsi || (36) || (20) || (2 000) || 0 || 0 || (2 056) Differenze di cambio || 0 || 0 || 0 || 0 || 6 || 6 Variazioni del valore contabile || 2 || 2 || 29 || 344 || (1) || 376 Totale al 31.12.2011 || 595 || 451 || 11 625 || 28 344 || 236 || 41 251 Importo dovuto < 1 anno || 5 || 0 || 0 || 0 || 46 || 51 Importo dovuto > 1 anno || 590 || 451 || 11 625 || 28 344 || 190 || 41 200 Questa rubrica include i prestiti
assunti dall’Unione europea con scadenza superiore a un anno. I prestiti assunti
includono i debiti certificati che ammontano a 41 011 milioni di EUR (2010:
13 211 milioni di EUR). Le variazioni dell’importo
contabile corrispondono alla variazione degli interessi maturati. Per
maggiori informazioni sulle attività di assunzione ed erogazione di prestiti,
cfr. nota 7. 2.17 ALTRE
PASSIVITÀ A LUNGO TERMINE || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Debiti relativi a leasing finanziario || 1 603 || 1 672 Edifici pagati a rate || 367 || 382 Altri || 89 || 50 Totale || 2 059 || 2 104 PASSIVITÀ CORRENTI 2.18 ACCANTONAMENTI
A BREVE TERMINE || || || milioni di EUR || Importo al 31.12.2010 || Accantona-menti supplemen-tari || Importi inutilizzati || Importi utilizzati || Trasferimen-ti da lungo termine || Variazione delle stime || Importo al 31.12.2011 Cause legali || 29 || 11 || (18) || (5) || 0 || 0 || 17 Smantellamento siti nucleari || 21 || 0 || 0 || (21) || 29 || 0 || 29 Accantonamenti finanziari || 140 || 27 || (2) || (33) || 30 || 3 || 165 Altri || 24 || 56 || (1) || (20) || 0 || 0 || 59 Totale || 214 || 94 || (21) || (79) || 59 || 3 || 270 È inclusa in questa rubrica la parte di
accantonamenti con scadenza inferiore a un anno. 2.19 DEBITI A
BREVE TERMINE In questa rubrica figurano le assunzioni di prestito
(cfr. nota 2.16) con scadenza nei 12
mesi dalla data di riferimento del bilancio. 2.20 DEBITI || || milioni di EUR || Note || 31.12.2011 || 31.12.2010 Parte corrente di passività a lungo termine || 2.20.1 || 81 || 78 Passività correnti || 2.20.2 || 22 211 || 17 615 Passività varie || - || 100 || 97 Ratei e risconti passivi || 2.20.3 || 69 081 || 66 739 Totale || 91 473 || 84 529 2.20.1 Parte corrente
di passività a lungo termine || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Debiti relativi a leasing finanziari || 66 || 65 Altri || 15 || 13 Totale || 81 || 78 2.20.2 Passività
correnti || milioni di EUR Tipo || 31.12.2011 || 31.12.2010 Stati membri || 22 200 || 17 035 Fornitori e altri || 1 511 || 1 292 Importi previsti non ammissibili e pagamenti anticipati pendenti || (1 500) || (712) Totale || 22 211 || 17 615 Le passività correnti includono le dichiarazioni di
spesa ricevute dalla Commissione nel quadro delle attività di sovvenzionamento.
Sono accreditate per l’importo richiesto al ricevimento della domanda. Se la
controparte è uno Stato membro, sono classificate come tali. Si applica la
medesima procedura nel caso di fatture e note di accredito ricevute nell’ambito
di attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese
in considerazione nelle procedure di separazione di fine esercizio. In seguito
a tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati imputati come
spese, mentre gli elementi restanti rimangono alla linea “Importi previsti non
ammissibili e pagamenti anticipati pendenti” (cfr. più avanti). Al fine di non
operare una sopravvalutazione dell’attivo e del passivo, è stato deciso di
iscrivere l’importo netto tra le passività correnti. Stati
membri Gli importi principali riportati sotto
questa voce riguardano dichiarazioni di spesa non pagate per azioni nel quadro
dei Fondi strutturali (5,8 miliardi di EUR per l’FSE e 14 miliardi di EUR per
il FESR e il FC). Fornitori e altri Sono inclusi in questa voce gli importi
dovuti a seguito di attività di sovvenzionamento e di appalto, nonché gli
importi dovuti nei confronti di organismi pubblici e di entità non consolidate
(ad esempio, il FES). Importi
previsti non ammissibili e pagamenti anticipati pendenti I debiti sono ridotti per la parte delle richieste
di rimborso ricevute, ma non ancora verificate, che sono state ritenute non
ammissibili. Gli importi più ingenti riguardano le DG che si occupano di azioni
strutturali. I debiti sono altresì ridotti per la parte delle richieste di
rimborso ricevute relativa ai risconti attivi ancora da versare al termine dell’esercizio
(1 miliardo di EUR). 2.20.3 Ratei e
risconti passivi || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Ratei passivi || 68 577 || 66 326 Risconti passivi || 490 || 407 Importi relativi alle entità consolidate || 14 || 6 Totale || 69 081 || 66 739 La ripartizione dei ratei passivi è la
seguente: || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Agricoltura e sviluppo rurale: || || FEAGA: Spese dal 16/10 al 31/12 || 33 774 || 33 015 FEAGA: Aiuti diretti || 10 701 || 10 703 FEAGA: Ristrutturazione del settore dello zucchero || 224 || 400 FEAGA: Altri || 23 || (303) FEASR || 12 127 || 10 792 Totale || 56 849 || 54 607 Azioni strutturali: || || EFF || 56 || 116 FESR e Fondo di coesione || 4 791 || 4 894 ISPA || 172 || 74 FSE || 1 687 || 2 182 Totale || 6 706 || 7 266 Altri ratei passivi: || || R&S || 1 157 || 1 267 Altri || 3 865 || 3 186 Totale || 5 022 || 4 453 Totale ratei passivi || 68 577 || 66 326 Il considerevole importo dei risconti passivi al 31
dicembre 2011 è dovuto al pagamento anticipato dei contributi delle risorse
proprie per il 2011 da parte di due Stati membri. ATTIVO NETTO E RISERVE 2.21 RISERVE || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Riserva intestata al valore equo || (108) || (61) Altre riserve: || || Fondo di garanzia || 1 911 || 1 746 Riserva di rivalutazione || 57 || 57 Altri || 1 748 || 1 742 Totale || 3 716 || 3 545 Totale || 3 608 || 3 484 2.21.1 Riserva
intestata al valore equo Nel rispetto delle norme contabili, l’adeguamento
al valore equo delle attività disponibili per la vendita è contabilizzato nella
riserva per il valore equo. Nel 2011 sono state prelevate dalla riserva intestata
al valore equo e rilevate nel conto del risultato economico relativo alle
attività disponibili per la vendita diminuzioni complessive nette al valore
equo per un importo di 24 milioni di EUR. Al termine dell’esercizio, la riserva intestata al
valore equo includeva 87 milioni di EUR di diminuzioni del valore equo relative
a titoli di Stato greci detenuti dall’UE (valore nominale di 129 milioni di
EUR). Occorre tuttavia osservare che tali titoli sono stati scambiati all’inizio
del 2012 con nuovi titoli che hanno termini simili ma che non rientrano nell’ambito
della ristrutturazione del debito con la partecipazione del settore privato. Di
conseguenza, tutti gli importi con scadenza al 20 marzo 2012 (39 milioni di
EUR) e al 18 maggio (15,7 milioni di EUR) sono stati completamente
rimborsati rispettando le scadenze. Per maggiori dettagli sulla
contabilizzazione al valore equo delle attività finanziarie, cfr. nota 1.5.5. 2.21.2 Altre riserve Fondo di garanzia Si rinvia altresì alla nota 2.4.1 relativa
al funzionamento del Fondo di garanzia. Questa
riserva corrisponde all’importo obiettivo pari al 9% degli importi garantiti
dal Fondo, da tenere come attività. Riserva di
rivalutazione Questa riserva comprende le
rivalutazioni di alcuni terreni e immobili della Commissione effettuate prima
del 2005. Altre riserve Questo importo si riferisce principalmente alle
riserve della CECA in liquidazione per le attività del Fondo di ricerca carbone
e acciaio. Tali riserve sono state create nel contesto della liquidazione della
CECA. 2.22 IMPORTI DA
RICHIEDERE AGLI STATI MEMBRI || milioni di EUR || Importo Importi da richiedere agli Stati membri al 31 dicembre 2010 || 30 931 Restituzione agli Stati membri dell’avanzo di bilancio 2010 || 4 539 Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia || 165 Altri movimenti della riserva || 34 Risultato economico (eccedenza) dell’esercizio || 1 789 Totale importi da richiedere agli Stati membri al 31 dicembre 2011 || 37 458 Suddivisi tra: || Prestazioni per i dipendenti || 34 835 Importi vari || 2 623 Questo importo
rappresenta quella parte delle spese già sostenute dalla Commissione al 31
dicembre 2011 che deve essere finanziata dai bilanci futuri. Conformemente alle
nuove norme contabili per competenza, numerose spese vengono rilevate nell’anno
N, quantunque possano essere effettivamente pagate nell’anno N + 1 e finanziate
sulla base del bilancio dell’anno N + 1. L’iscrizione nei conti di queste
passività, unita al fatto che i relativi importi verranno finanziati dai
bilanci futuri, fa sì che alla fine dell’esercizio le passività eccedano di
gran lunga le attività. Gli importi più importanti da evidenziare sono quelli
relativi alle attività del FEAGA. La maggioranza degli importi da richiamare è
infatti corrisposta dagli Stati membri entro 12 mesi dalla fine dell’esercizio
finanziario in questione, come parte del bilancio dell’anno successivo. In pratica, soltanto l’importo delle
prestazioni ai dipendenti della Commissione nei confronti del proprio personale
viene erogato per un periodo più lungo e il suo finanziamento mediante i
bilanci annuali è garantito dagli Stati membri. A titolo puramente informativo,
di seguito viene fornita una ripartizione dei pagamenti futuri delle prestazioni
ai dipendenti: || milioni di EUR || Importo A breve termine: importi da pagare nel 2012 || 1 335 A lungo termine: importi da pagare dopo il 2012 || 33 500 Totale passività derivanti dalle prestazioni per i dipendenti al 31.12.2011 || 34 835 Si osservi inoltre che quanto sopra non
influisce sul risultato di bilancio. Le entrate di bilancio devono essere
sempre pari o superiori alle spese di bilancio e le eventuali eccedenze vengono
restituite agli Stati membri. 3. NOTE AL CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO 3.1 RISORSE PROPRIE E CONTRIBUTI || || || milioni di EUR || Note || 2011 || 2010 Entrate da risorse proprie: || 3.1.1 || || Risorse RNL || || 88 442 || 91 178 Risorse IVA || || 14 763 || 12 517 Risorse proprie tradizionali: || || || Dazi doganali || || 16 528 || 16 065 Contributi zucchero || || 161 || 150 Totale risorse proprie tradizionali || || 16 689 || 16 215 Adeguamenti di bilancio || 3.1.2 || 4 533 || 2 135 Contributi dei paesi terzi (inclusi i paesi EFTA) || || 250 || 283 Totale || || 124 677 || 122 328 3.1.1 Entrate da
risorse proprie Le entrate da risorse proprie costituiscono
l’elemento principale delle entrate di esercizio dell’Unione europea. Pertanto
la maggior parte delle spese è finanziata dalle risorse proprie, in quanto le
altre entrate rappresentano soltanto una piccola parte del finanziamento
totale. Esistono tre categorie di risorse proprie: le risorse proprie
tradizionali, la risorsa basata sull’IVA e la risorsa basata sull’RNL. Le
risorse proprie tradizionali comprendono i contributi zucchero e i dazi
doganali. Un meccanismo di correzione degli squilibri di bilancio (riduzione
concessa al Regno Unito), nonché una riduzione lorda del contributo basato sull’RNL
dei Paesi Bassi e della Svezia, sono anch’essi parte integrante del sistema
delle risorse proprie. Gli Stati membri trattengono, a titolo di rimborso spese
di riscossione, il 25% delle risorse proprie tradizionali, per cui gli importi
di cui sopra sono riportati al netto di tale detrazione. Occorre osservare
che le ispezioni della Commissione e gli audit dalla Corte dei conti hanno
rilevato alcune carenze nei sistemi contabile e di liquidazione belgi che hanno
inciso sull’affidabilità degli importi trasferiti al bilancio dell’UE nelle
risorse proprie tradizionali (RPT). La restituzione di un importo lordo di 169
milioni di EUR (126 milioni di EUR netti) richiesta dal Belgio è attualmente
pendente, in attesa del risultato di ulteriori audit e controlli sulla
correttezza degli importi delle RPT belghe accreditate nel conto della
Commissione. 3.1.2 Adeguamenti di
bilancio Gli adeguamenti di bilancio comprendono
l’eccedenza di bilancio del 2010 (4 539 milioni di EUR) che viene
rimborsata indirettamente agli Stati membri deducendo gli importi di risorse
proprie che essi devono accreditare all’UE nell’anno successivo, e di fatto
costituiscono entrate per il 2011. 3.2 ALTRE ENTRATE DI ESERCIZIO || || || milioni di EUR || Note || 2011 || 2010 Ammende || 3.2.1 || 868 || 3 077 Prelievi agricoli || 3.2.2 || 65 || 25 Recupero spese: || 3.2.3 || || Gestione centralizzata diretta || || 76 || 49 Gestione centralizzata indiretta || || 17 || 11 Gestione decentrata || || 106 || 71 Gestione congiunta || || 3 || - Gestione concorrente || || 845 || 1 776 Totale || || 1 047 || 1 907 Entrate da operazioni amministrative: || 3.2.4 || || Personale || || 1 141 || 1 073 Entrate associate a immobili, impianti e macchinari || || 94 || 13 Altre entrate amministrative || || 119 || 121 Totale || || 1 354 || 1 207 Entrate di esercizio varie: || 3.2.5 || || Adeguamenti/accantonamenti || || 59 || 157 Utili di cambio || || 476 || 460 Altri || || 1 507 || 1 355 Totale || || 2 042 || 1 972 Totale || || 5 376 || 8 188 3.2.1 Ammende Dette entrate si riferiscono ad ammende
comminate dalla Commissione per violazione delle norme sulla concorrenza. I crediti e le relative
entrate sono rilevati quando la Commissione adotta la decisione di comminare un’ammenda
e questa è ufficialmente notificata al destinatario. 3.2.2 Prelievi
agricoli Tali importi riguardano principalmente i
prelievi latte che costituiscono uno strumento di gestione del mercato mirato a
penalizzare i produttori di latte che superano le rispettive quantità di
riferimento. Poiché non sono legati a pagamenti precedenti da parte della Commissione,
sono in pratica considerati come entrate con destinazione specifica. 3.2.3 Recupero spese Questa rubrica comprende gli ordini di riscossione
emessi dalla Commissione e la deduzione dai pagamenti successivi registrati
nella contabilità della Commissione allo scopo di recuperare spese
precedentemente pagate dal bilancio generale, sulla base di controlli, audit
conclusi o valutazioni di ammissibilità, insieme agli ordini di riscossione
emessi dagli Stati membri ai beneficiari delle spese del FEAGA. Essa comprende
altresì la variazione dei ratei attivi stimati al termine dell’esercizio
precedente rispetto a quello corrente. Essa non illustra tuttavia la totalità
dei recuperi delle spese UE, in particolare per i settori di spesa
significativi come le azioni strutturali, in cui esistono specifici meccanismi
atti a garantire il recupero di importi non ammissibili, la maggior parte dei
quali non comporta l’emissione di un ordine di riscossione. Anche i recuperi
dei prefinanziamenti non sono inclusi come entrate, in conformità alle norme
contabili dell’UE. L’importo principale di 845 milioni di EUR si
riferisce alla gestione concorrente ed è costituito principalmente da 721
milioni di EUR relativi al Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e da 109 milioni
di EUR per le azioni strutturali. a) Agricoltura: FEAGA Nel quadro del Fondo europeo agricolo di garanzia
(FEAGA), gli importi iscritti come entrate dell’esercizio sotto questa rubrica
ammontano a 721 milioni di EUR, così ripartiti: -
rettifiche
di conformità decise durante l’esercizio, 686 milioni di EUR; -
frodi e
irregolarità, 35 milioni di EUR: rimborsi dichiarati dagli Stati membri e
recuperati durante l’esercizio, 174 milioni di EUR, al netto della diminuzione
del saldo stimato dichiarato dagli Stati membri da recuperare a fine esercizio
in relazione a frodi e irregolarità, 139 milioni di EUR (991 milioni di
EUR a fine esercizio 2011 rispetto a 1 130 milioni di EUR a fine esercizio
2010) – cfr. altresì nota 2.11.1. b) Azioni strutturali -
Il
recupero spese relativo alle spese strutturali comprese in questa rubrica
ammontava a 109 milioni di EUR (2010: 279 milioni di EUR). Gli importi
principali di questa sottorubrica sono gli ordini di riscossione emessi dalla
Commissione per recuperare spese indebite effettuate negli esercizi precedenti
per 127 milioni di EUR, nonché la variazione (aumento) dei ratei attivi a fine
esercizio per 28 milioni di EUR (compensata dalla rettifica di 46 milioni di
EUR).
Gli ordini di riscossione vengono emessi unicamente nei casi seguenti: - decisioni
formali di rettifica finanziaria da parte della Commissione in seguito all’individuazione
di spese irregolari nella contabilità dichiarata dagli Stati membri; - adeguamenti
alla chiusura di un programma che hanno determinato una riduzione del
contributo UE qualora uno Stato membro non abbia dichiarato spese ammissibili
sufficienti a giustificare i prefinanziamenti e i pagamenti intermedi già
effettuati; tali operazioni possono essere effettuate senza una decisione
formale della Commissione se sono accettate dallo Stato membro; - il
rimborso di importi recuperati dopo la chiusura a seguito della conclusione di
procedimenti giudiziari ancora pendenti al momento della chiusura. Altri ordini di riscossione emessi nel quadro di azioni
strutturali riguardano il recupero di prefinanziamenti. Tali importi non
figurano come entrate, bensì sono accreditati alla rubrica prefinanziamenti del
bilancio. 3.2.4 Entrate
derivanti da operazioni amministrative Queste
entrate derivano dalle trattenute sugli stipendi del personale e sono
costituite principalmente da due voci: i contributi previdenziali del personale
e le imposte sul reddito. 3.2.5 Altre entrate
di esercizio Un
importo di 535 milioni di EUR (2010: 430 milioni di EUR) si riferisce alle
somme ricevute dai paesi candidati all’adesione. Sono inseriti in questa rubrica
anche gli utili di cambio, ad eccezione delle attività finanziarie trattate
nella successiva nota 3.5. Provengono da attività quotidiane e dalle relative
operazioni condotte in valute diverse dall’EUR, così come dalla rivalutazione
di fine esercizio necessaria a redigere i conti. Essi comprendono utili
realizzati e non realizzati. Si è registrato un utile di cambio netto per l’esercizio
di 94 milioni di EUR (2010: 23 milioni di EUR). 3.3 SPESE AMMINISTRATIVE || || milioni di EUR || 2011 || 2010 Spese per il personale || 5 416 || 5 171 Ammortamento e svalutazione || 412 || 384 Altre spese amministrative || 3 148 || 3 059 Totale || 8 976 || 8 614 Questa rubrica include spese per 358 milioni di EUR
legate a leasing operativi; la ripartizione degli importi impegnati da versare
durante la durata residua di tali contratti di leasing è la seguente: || || || || || milioni di EUR Descrizione || Importi futuri da pagare < 1 anno || 1- 5 anni || > 5 anni || Totale Immobili || 318 || 1 203 || 790 || 2 311 Materiale informatico e altre attrezzature || 22 || 35 || 1 || 58 Totale || 340 || 1 238 || 791 || 2 369 3.4 SPESE D’ESERCIZIO || || || milioni di EUR || Note || 2011 || 2010 Spese d’esercizio principali: || 3.4.1 || || Gestione centralizzata diretta || || 10 356 || 10 123 Gestione centralizzata indiretta || || 4 119 || 4 045 Gestione decentrata || || 766 || 933 Gestione concorrente || || 104 067 || 85 432 Gestione congiunta || || 1 714 || 1 868 Totale || || 121 022 || 102 401 Altre spese di esercizio: || 3.4.2 || || Adeguamenti/accantonamenti || || 251 || 68 Perdite dovute a operazioni di cambio || || 382 || 439 Altri || || 2 123 || 856 Totale || || 2 756 || 1 363 Totale || || 123 778 || 103 764 Il
considerevole aumento delle spese d’esercizio è dovuto alla gestione
concorrente laddove l’aumento delle attività legate al periodo di
programmazione 2007-2013 ha comportato un aumento della rilevazione delle spese
nel 2011. Le principali variazioni hanno interessato il settore della coesione
e dello sviluppo regionale (19 miliardi di EUR). Data la natura relativamente
stabile delle entrate d’esercizio, il forte aumento delle spese ha comportato
un disavanzo d’esercizio di 2,7 miliardi di EUR nel 2011. 3.4.1 Spese d’esercizio
principali I
costi di esercizio della Commissione europea coprono le varie rubriche del
quadro finanziario e assumono forme diverse a seconda delle modalità di
pagamento e di gestione del denaro. La parte più cospicua delle spese rientra nella rubrica
Gestione concorrente, che presuppone la delega di alcuni compiti agli Stati
membri ed è riferita ad alcuni settori quali la spesa FEAGA e le iniziative
finanziate tramite le varie azioni strutturali (il Fondo di sviluppo regionale,
il Fondo sociale, il Fondo agricolo per lo sviluppo rurale, il Fondo di
coesione e il Fondo per la pesca). 3.4.2 Altre spese d’esercizio Le perdite di
cambio, tranne che sulle attività finanziarie di cui alla nota 3.6, riguardano le attività quotidiane e le
relative operazioni effettuate in valute diverse dall’EUR, nonché la
rivalutazione di fine esercizio necessaria alla stesura dei conti; esse possono
essere realizzate o non realizzate. Costi di ricerca e sviluppo || milioni di EUR || 2011 || 2010 Costi per attività di ricerca || 327 || 295 Costi per lo sviluppo non capitalizzati || 145 || 157 Rilevati come spesa || 472 || 452 3.5 ENTRATE FINANZIARIE || || milioni di EUR || 2011 || 2010 Entrate da dividendi || 5 || 1 Entrate da interessi: || || Prefinanziamenti || 40 || 42 Pagamenti in ritardo || 89 || 382 Attività disponibili per la vendita || 113 || 100 Prestiti || 921 || 394 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 132 || 110 Altre || 5 || 2 Totale || 1 300 || 1 030 Altre entrate finanziarie: || || Entrate da vendita di attività finanziarie || 3 || 11 Altre || 178 || 83 Totale || 181 || 94 Adeguamenti al valore corrente || 1 || 1 Utili di cambio || 4 || 52 Totale || 1 491 || 1 178 3.6 SPESE FINANZIARIE || || milioni di EUR || 2011 || 2010 Spese per interessi: || || Leasing || 91 || 93 Prestiti || 903 || 380 Altre || 30 || 23 Totale || 1 024 || 496 Altre spese finanziarie: || || Adeguamenti alle disposizioni finanziarie || 74 || 60 Oneri finanziari sugli strumenti di bilancio || 47 || 55 Perdite dovute alla riduzione del valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 12 || 5 Perdite realizzate sulla vendita di attività finanziarie || 5 || 1 Altre || 144 || 42 Totale || 282 || 163 Perdite dovute a operazioni di cambio || 49 || 2 Totale || 1 355 || 661 3.7 QUOTA RELATIVA AL DISAVANZO NETTO DI IMPRESE
COMUNI E COLLEGATE Secondo la contabilizzazione con il metodo del
criterio del patrimonio netto, la Commissione include nel conto del risultato
economico la sua quota del disavanzo netto delle sue imprese comuni e collegate
(cfr. anche note 2.3.1 e 2.3.2). 3.8 ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI NON COMMERCIALI Nel 2011 sono state rilevate nel conto
del risultato economico entrate derivanti da transazioni non commerciali per un
importo di 130 391 milioni di EUR (2010: 129 597 milioni di EUR). 3.9 INFORMATIVA
PER SETTORE DI ATTIVITÀ Questa relazione presenta una
rendicontazione separata delle entrate e delle spese di esercizio per settore,
sulla base di una struttura di bilancio in base alle attività, all’interno
della Commissione. Detti settori di attività sono raggruppati sotto tre grandi
voci: “attività interne all’Unione europea”, “attività esterne all’Unione
europea” e “servizi e altro”. La rubrica “attività interne all’Unione
europea” è la più vasta, in quanto copre i vari settori di attività dell’Unione
europea. La rubrica “attività esterne all’Unione europea” riguarda le politiche
intraprese all’esterno dell’UE, tra cui il commercio e gli aiuti. La voce
“servizi e altro” riunisce invece le attività interne e orizzontali necessarie
al funzionamento delle istituzioni e degli organi dell’UE. Occorre osservare
che le informazioni relative alle agenzie sono incluse nei relativi settori e
che le risorse proprie e i contributi non sono ripartiti tra le varie attività,
in quanto calcolati, riscossi e amministrati dai servizi centrali della
Commissione. || || || || || || milioni di EUR || Attività interne all’UE || Attività esterne all’UE || Servizi e altro || CECA in liquidazione || Altre istituzioni || Eliminazioni dovute al consolidamento || Totale Ammende || 868 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 868 Prelievi agricoli || 65 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 65 Recupero spese || 906 || 138 || 3 || 0 || 2 || (2) || 1 047 Entrate derivanti da operazioni amministrative || 142 || 2 || 993 || 0 || 664 || (447) || 1 354 Altre entrate di esercizio || 2 502 || 98 || 580 || 7 || 132 || (1 277) || 2 042 ALTRE ENTRATE D’ESERCIZIO || 4 483 || 238 || 1 576 || 7 || 798 || (1 726) || 5 376 Spese amministrative: || || || || || || || Spese per il personale || (2 171) || (325) || (1 250) || 0 || (1 702) || 32 || (5 416) Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari || (109) || (1) || (121) || 0 || (181) || 0 || (412) Altre spese amministrative || (955) || (286) || (858) || 0 || (1 624) || 575 || (3 148) Spese d’esercizio: || (3 235) || (612) || (2 229) || 0 || (3 507) || 607 || (8 976) Gestione centralizzata diretta || (7 338) || (3 681) || (179) || 0 || 0 || 842 || (10 356) Gestione centralizzata indiretta || (3 423) || (682) || (32) || 0 || 0 || 18 || (4 119) Gestione decentrata || (210) || (556) || 0 || 0 || 0 || 0 || (766) Gestione concorrente || (103 988) || (80) || 1 || 0 || 0 || 0 || (104 067) Gestione congiunta || (169) || (1 545) || 0 || 0 || 0 || 0 || (1 714) Altre spese d’esercizio || (2 420) || (134) || (399) || (52) || (10) || 259 || (2 756) || (117 548) || (6 678) || (609) || (52) || (10) || 1 119 || (123 778) TOTALE SPESE D’ESERCIZIO || (120 783) || (7 290) || (2 838) || (52) || (3 517) || 1 726 || (132 754) Spese nette d’esercizio || (116 300) || (7 052) || (1 262) || (45) || (2 719) || 0 || (127 378) Entrate derivanti da risorse proprie e contributi || || || || || || || 124 677 Disavanzi da attività operative || || || || || || || (2 701) Risultato finanziario netto || || || || || || || 136 Movimenti nelle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti || || || || || 1 212 Quota relativa al disavanzo di associate e imprese comuni || || || || || || || (436) Risultato economico dell’esercizio || || || || || || || (1 789) || INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ – ATTIVITÀ INTERNE ALL’UE || milioni di EUR || || Affari economici e finanziari || Imprese e industria || Concorrenza || Occupazione || Agricoltura || Energia e trasporti || Ambiente || Ricerca || Società dell’informazione Altre entrate d’esercizio: || || || || || || || || || Ammende || 0 || 7 || 858 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 Prelievi agricoli || 0 || 0 || 0 || 0 || 65 || 0 || 0 || 0 || 0 Recupero spese || 0 || 4 || 0 || 23 || 807 || 7 || 1 || 5 || 24 Entrate derivanti da operazioni amministrative || 0 || 14 || 0 || 0 || 0 || 12 || 0 || 39 || 0 Altre entrate d’esercizio || 4 || 54 || 161 || 41 || 121 || 207 || 40 || 723 || 9 ALTRE ENTRATE D’ESERCIZIO || 4 || 79 || 1 019 || 64 || 993 || 226 || 41 || 767 || 33 Spese amministrative: || (66) || (199) || (89) || (110) || (127) || (374) || (119) || (402) || (133) Spese per il personale || (60) || (143) || (83) || (84) || (106) || (255) || (86) || (231) || (107) Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari || 0 || (16) || 0 || (1) || 0 || (13) || (1) || (4) || 0 Altre spese amministrative || (6) || (40) || (6) || (25) || (21) || (106) || (32) || (167) || (26) Spese d’esercizio: || (66) || (1 116) || (1 492) || (11 044) || (57 063) || (1 427) || (256) || (4 207) || (1 251) Gestione centralizzata diretta || (66) || (665) || 0 || (148) || (30) || (802) || (239) || (2 739) || (1 230) Gestione centralizzata indiretta || 0 || (313) || 0 || (2) || 0 || (501) || (1) || (1 369) || (14) Gestione decentrata || 0 || 0 || 0 || (29) || (5) || 0 || 0 || 0 || 0 Gestione concorrente || 0 || 0 || 0 || (10 841) || (56 883) || 0 || 0 || 0 || 0 Gestione congiunta || 0 || (94) || 0 || (6) || 0 || (68) || 0 || 0 || 0 Altre spese d’esercizio || 0 || (44) || (1 492) || (18) || (145) || (56) || (16) || (99) || (7) TOTALE SPESE D’ESERCIZIO || (132) || (1 315) || (1 581) || (11 154) || (57 190) || (1 801) || (375) || (4 609) || (1 384) SPESE NETTE D’ESERCIZIO || (128) || (1 236) || (562) || (11 090) || (56 197) || (1 575) || (334) || (3 842) || (1 351) || Centro comune di ricerca || Pesca || Mercato interno || Politica regionale || Fiscalità e dogane || Istruzione e cultura || Salute e tutela dei consumatori || Giustizia, libertà e sicurezza || Totale attività interne all’UE Altre entrate d’esercizio: || || || || || || || || || Ammende || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 3 || 868 Prelievi agricoli || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 65 Recupero spese || 0 || 5 || 0 || 15 || 0 || 7 || 7 || 1 || 906 Entrate derivanti da operazioni amministrative || 40 || 0 || 1 || 0 || 0 || 1 || 9 || 26 || 142 Altre entrate d’esercizio || 70 || 10 || 206 || (2) || 1 || 232 || 359 || 266 || 2 502 ALTRE ENTRATE D’ESERCIZIO || 110 || 15 || 207 || 13 || 1 || 240 || 375 || 296 || 4 483 Spese amministrative: || (346) || (60) || (196) || (81) || (94) || (204) || (347) || (288) || (3 235) Spese per il personale || (245) || (39) || (134) || (65) || (42) || (107) || (223) || (161) || (2 171) Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari || (26) || 0 || (7) || 0 || (2) || (1) || (26) || (12) || (109) Altre spese amministrative || (75) || (21) || (55) || (16) || (50) || (96) || (98) || (115) || (955) Spese d’esercizio: || (194) || (764) || (59) || (35 821) || (15) || (1 447) || (631) || (695) || (117 548) Gestione centralizzata diretta || (57) || (246) || (24) || (45) || (15) || (163) || (440) || (429) || (7 338) Gestione centralizzata indiretta || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || (1 174) || (49) || 0 || (3 423) Gestione decentrata || 0 || 0 || 0 || (176) || 0 || 0 || 0 || 0 || (210) Gestione concorrente || 0 || (514) || 0 || (35 600) || 0 || 0 || 0 || (150) || (103 988) Gestione congiunta || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || (1) || 0 || 0 || (169) Altre spese d’esercizio || (137) || (4) || (35) || 0 || 0 || (109) || (142) || (116) || (2 420) TOTALE SPESE D’ESERCIZIO || (540) || (824) || (255) || (35 902) || (109) || (1 651) || (978) || (983) || (120 783) SPESE NETTE D’ESERCIZIO || (430) || (809) || (48) || (35 889) || (108) || (1 411) || (603) || (687) || (116 300) || INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ – ATTIVITÀ ESTERNE ALL’UE || milioni di EUR || Relazioni estere || Commercio || Sviluppo || Allargamento || Aiuti umanitari || Totale attività esterne all’UE Altre entrate d’esercizio: || || || || || || Recupero spese || 20 || 0 || 9 || 106 || 3 || 138 Entrate derivanti da operazioni amministrative || 2 || 0 || 0 || 0 || 0 || 2 Altre entrate d’esercizio || 10 || 0 || 90 || (1) || (1) || 98 ALTRE ENTRATE D’ESERCIZIO || 32 || 0 || 99 || 105 || 2 || 238 Spese amministrative: || (99) || (71) || (331) || (78) || (33) || (612) Spese per il personale || (23) || (65) || (167) || (47) || (23) || (325) Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari || (1) || 0 || 0 || 0 || 0 || (1) Altre spese amministrative || (75) || (6) || (164) || (31) || (10) || (286) Spese d’esercizio: || (3 381) || (8) || (1 217) || (958) || (1 114) || (6 678) Gestione centralizzata diretta || (1 699) || (5) || (833) || (547) || (597) || (3 681) Gestione centralizzata indiretta || (627) || 0 || (18) || (37) || 0 || (682) Gestione decentrata || (209) || 0 || (37) || (310) || 0 || (556) Gestione concorrente || (80) || 0 || 0 || 0 || 0 || (80) Gestione congiunta || (638) || (3) || (326) || (63) || (515) || (1 545) Altre spese d’esercizio || (128) || 0 || (3) || (1) || (2) || (134) TOTALE SPESE D’ESERCIZIO || (3 480) || (79) || (1 548) || (1 036) || (1 147) || (7 290) SPESE NETTE D’ESERCIZIO || (3 448) || (79) || (1 449) || (931) || (1 145) || (7 052) || || || || INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ – SERVIZI E ALTRO || milioni di EUR || || Stampa e Comunicazione || Ufficio per la lotta antifrode || Coordinamento || Personale e amministrazione || Eurostat || Bilancio || Audit || Lingue || Altri || Totale Servizi e altro Altre entrate d’esercizio: || || || || || || || || || || Recupero spese || 1 || 0 || 0 || 1 || 0 || 0 || 0 || 1 || 0 || 3 Entrate derivanti da operazioni amministrative || 0 || 7 || 0 || 835 || 0 || 52 || 0 || 99 || 0 || 993 Altre entrate d’esercizio || (1) || 8 || 1 || 30 || 0 || 35 || 0 || 43 || 464 || 580 ALTRE ENTRATE D’ESERCIZIO || 0 || 15 || 1 || 866 || 0 || 87 || 0 || 143 || 464 || 1 576 Spese amministrative: || (121) || (57) || (188) || (1 299) || (86) || (58) || (11) || (444) || 35 || (2 229) Spese per il personale || (79) || (44) || (159) || (526) || (70) || (44) || (10) || (353) || 35 || (1 250) Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari || (2) || (1) || 0 || (114) || 0 || (1) || 0 || (3) || 0 || (121) Altre spese amministrative || (40) || (12) || (29) || (659) || (16) || (13) || (1) || (88) || 0 || (858) Spese d’esercizio: || (134) || (13) || (1) || (24) || (41) || (2) || 0 || (16) || (378) || (609) Gestione centralizzata diretta || (102) || (13) || 0 || (19) || (41) || (3) || 0 || (1) || 0 || (179) Gestione centralizzata indiretta || (32) || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || (32) Gestione concorrente || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 1 || 0 || 0 || 0 || 1 Altre spese d’esercizio || 0 || 0 || (1) || (5) || 0 || 0 || 0 || (15) || (378) || (399) TOTALE SPESE D’ESERCIZIO || (255) || (70) || (189) || (1 323) || (127) || (60) || (11) || (460) || (343) || (2 838) SPESE NETTE D’ESERCIZIO || (255) || (55) || (188) || (457) || (127) || 27 || (11) || (317) || 121 || (1 262) 4. NOTE ALLA TABELLA DEI FLUSSI DI
CASSA 4.1 OBIETTIVO E PREPARAZIONE DELLA TABELLA DEI FLUSSI
DI CASSA Le informazioni relative ai flussi di
cassa costituiscono il punto di partenza per valutare la capacità dell’UE di
generare liquidità e attività equivalenti e le sue necessità di utilizzo di
detti flussi. La tabella dei flussi di cassa viene
preparata utilizzando il metodo indiretto, vale a dire che l’avanzo (o il
disavanzo) netto dell’esercizio finanziario viene adeguato a seguito degli
effetti di transazioni non monetarie, dei risconti o dei ratei relativi a
incassi o pagamenti operativi già effettuati o previsti, nonché di eventuali
voci di entrata o di spesa associate ai flussi di cassa inerenti agli
investimenti. I flussi di cassa derivanti da
operazioni in valuta estera sono contabilizzati nella valuta di riferimento
dell’Unione europea (EUR), applicando all’importo in valuta estera il tasso di
cambio tra l’euro e detta valuta estera in vigore alla data della transazione. La tabella dei flussi di cassa riporta i
flussi finanziari relativi al periodo, classificandoli in attività operative e
d’investimento (l’UE non ha attività di finanziamento). 4.2 ATTIVITÀ OPERATIVE Le attività operative sono le attività
dell’UE diverse dalle attività di investimento. Si tratta della maggior parte
delle attività svolte. I prestiti erogati ai beneficiari (e le relative
assunzioni di prestito, se del caso) non sono considerati attività di
investimento (o di finanziamento), in quanto rientrano negli obiettivi
generali, e pertanto nelle operazioni quotidiane dell’UE. Le attività operative
comprendono anche investimenti quali FEI, BERS e i fondi di capitali di
rischio. L’obiettivo di tali attività è infatti contribuire al conseguimento
dei risultati prefissati nell’ambito della politica economica. 4.3 ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Le attività di investimento riguardano l’acquisizione
e la liquidazione di attività immateriali, immobili, impianti e macchinari e
altri investimenti che non sono compresi nella tesoreria ed equivalenti di
tesoreria. Tra le attività di investimento non figurano i prestiti concessi ai
beneficiari. L’obiettivo è illustrare gli investimenti effettivi effettuati
dall’UE. 5. ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POTENZIALI
E ALTRE INFORMAZIONI ATTIVITÀ POTENZIALI || || || milioni di EUR || || 31.12.2011 || 31.12.2010 Garanzie ottenute: || || || Garanzie di buon fine || || 300 || 301 Altre garanzie || || 34 || 30 Altre attività potenziali || || 19 || 8 Totale attività potenziali || || 353 || 339 Si
richiedono garanzie di buon fine per assicurare che i beneficiari dei
finanziamenti UE onorino gli obblighi assunti nell’ambito di contratti
stipulati con l’Unione europea. PASSIVITÀ POTENZIALI || || || milioni di EUR || Note || 31.12.2011 || 31.12.2010 Garanzie fornite || 5.1 || 24 394 || 22 171 Ammende – ricorsi dinanzi alla Corte di giustizia || 5.2 || 8 951 || 9 627 FEAGA, sviluppo rurale, preadesione – decisioni giudiziarie pendenti || 5.3 || 2 345 || 1 772 Politica di coesione – decisioni giudiziarie pendenti || 5.4 || 318 || - Importi connessi ad azioni legali e altri contenziosi || 5.5 || 251 || 458 Altre passività potenziali || || 2 || 4 Totale passività potenziali || || 36 261 || 34 032 Nei
prossimi esercizi tutte le passività potenziali saranno finanziate, se giunte a
scadenza, con risorse attinte dal bilancio dell’UE. 5.1 GARANZIE
FORNITE 5.1.1 Su prestiti accordati dalla BEI a titolo delle sue
risorse proprie || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Garanzia al 65% || 20 362 || 18 217 Garanzia al 70% || 1 992 || 2 281 Garanzia al 75% || 534 || 695 Garanzia al 100% || 724 || 789 Totale || 23 612 || 21 982 Il
bilancio dell’UE garantisce prestiti sottoscritti e garantiti dalla BEI a
titolo delle sue risorse proprie a favore di paesi terzi al 31 dicembre 2011
(sono inclusi i prestiti versati agli Stati membri prima dell’adesione). La
garanzia dell’UE è tuttavia limitata a una percentuale del massimale delle
linee di credito autorizzate: 65%, 70%, 75% o 100%. Quando il massimale non è
raggiunto, è la totalità dell’esposizione che beneficia della garanzia dell’UE.
Al 31 dicembre 2011, l’importo in sospeso ammontava a 23 612 milioni di
EUR e questa è quindi l’esposizione massima per l’UE. Al 31 dicembre 2011, l’83%
circa delle operazioni di prestito della BEI (agli Stati e agli enti pubblici)
sono coperte da una garanzia globale, mentre le restanti operazioni beneficiano
unicamente di una copertura per il rischio politico. 5.1.2 Altre
garanzie fornite || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Risk Sharing Finance Facility - RSFF) || 726 || 161 Strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE (LGTT) || 39 || 11 MEDA: garanzie del Marocco || 17 || 17 Totale || 782 || 189 Meccanismo di finanziamento con
ripartizione dei rischi (Risk Sharing Finance Facility - RSFF) Nell’ambito dell’RSFF,
il contributo della Commissione viene utilizzato per coprire i rischi
finanziari relativi ai prestiti e alle garanzie forniti dalla BEI ai progetti
di ricerca ammissibili. Complessivamente, per il periodo 2007-2013 la
Commissione ha previsto un bilancio fino a 1 miliardo di EUR, di cui fino a 800 milioni
di EUR derivano dal programma specifico “Cooperazione” e fino a 200 milioni di
EUR derivano dal programma specifico “Capacità”. La BEI si è impegnata a
fornire lo stesso importo. Al 31 dicembre 2011
la Commissione aveva contribuito all’RSFF con un importo di 776 milioni di EUR,
che è stato investito dalla BEI in obbligazioni (valore equo di 547 milioni di
EUR al 31 dicembre 2011) e depositi a termine (240 milioni di EUR). L’importo
incluso come passività potenziale di 726 milioni di EUR rappresenta la perdita
massima prevista al 31 dicembre 2011 che la Commissione potrebbe subire in caso
di inadempimenti relativi ai prestiti o alle garanzie forniti dalla BEI nel
quadro dell’RSFF. Va sottolineato che il rischio complessivo della Commissione
è limitato all’importo che fornisce quale contributo al meccanismo. Strumento di
garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE (LGTT) Lo strumento di
garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE emette garanzie per
attenuare i rischi in termini di entrate nei primi anni dei progetti per la
rete transeuropea dei trasporti. Più precisamente, la garanzia coprirebbe interamente
le linee di credito stand-by, alle quali si ricorrerebbe soltanto nel caso che
il flusso di cassa fosse insufficiente per assicurare il servizio del debito di
primo rango (senior). Lo strumento è un prodotto finanziario congiunto della
Commissione e della BEI e il regolamento relativo alla RTE-T ha stanziato un
importo di 500 milioni di EUR a titolo del bilancio dell’UE da assegnare nel
periodo 2007-2013. La BEI stanzierà altri 500 milioni di EUR e quindi l’importo
totale disponibile sarà pari a 1 miliardo di EUR. Al 31 dicembre 2011
la Commissione aveva contribuito allo strumento di garanzia del prestito per
progetti di trasporti RTE con un importo di 155 milioni di EUR, che è stato
investito dalla BEI in obbligazioni (valore equo di 97 milioni di EUR al 31
dicembre 2011) e depositi a termine (57 milioni di EUR). Alla fine del 2011,
sono stati sottoscritti prestiti per un importo di 519 milioni di EUR che
quindi rientrano nell’ambito della garanzia. L’importo incluso come passività
potenziale di 39 milioni di EUR rappresenta la perdita massima prevista al 31
dicembre 2011 che la Commissione potrebbe subire in caso di inadempimenti
relativi ai prestiti forniti dalla BEI nel quadro delle operazioni dello
strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE. Ciò
rappresenta il 7,5% degli importi totali garantiti. Va sottolineato che il
rischio complessivo della Commissione è limitato all’importo che fornisce quale
contributo allo strumento. Le attività dell’RSFF e dello strumento di garanzia
del prestito per progetti di trasporti RTE sono incluse nello stato
patrimoniale della Commissione come attività a breve termine disponibili per la
vendita (cfr. nota 2.9) e tesoreria
(cfr. nota 2.13). MEDA Nel quadro del programma MEDA,
la Commissione ha creato un meccanismo di garanzia attraverso un fondo
specifico a favore di due organizzazioni marocchine, ovvero la Caisse Centrale
de Garantie e la Fonds Dar Ad-Damane. Al 31 dicembre 2011, 17 milioni di EUR
rientravano nella garanzia della Commissione. 5.2 AMMENDE Detti importi riguardano ammende
comminate dalla Commissione per violazione delle norme sulla concorrenza che
sono state pagate in via provvisoria e per le quali è stato presentato un
ricorso oppure si ignora se sarà presentato un ricorso. La passività potenziale
continuerà a essere contabilizzata fino alla decisione definitiva sul caso da
parte della Corte di giustizia. Gli interessi maturati sui pagamenti provvisori figurano
nel risultato economico dell’esercizio nonché come passività potenziale per
tenere conto del carattere incerto della titolarità della Commissione su detti
importi. 5.3 DECISIONI
GIUDIZIARIE PENDENTI: FEAGA, sviluppo rurale e preadesione Si tratta delle passività
potenziali nei confronti degli Stati membri correlate alle decisioni di
conformità del FEAGA e alle rettifiche finanziarie relative allo sviluppo
rurale e alla preadesione in attesa della sentenza della Corte di giustizia. La
determinazione dell’importo definitivo degli oneri e l’imputazione in bilancio
dei ricorsi accolti dipendono dalla durata della procedura dinanzi alla Corte
di giustizia. 5.4 AZIONI DI
COESIONE – CAUSE LEGALI PENDENTI Si tratta delle passività
potenziali nei confronti degli Stati membri correlate ad azioni nel quadro
della politica di coesione in attesa della data di audizione o della sentenza
della Corte di giustizia. 5.5 IMPORTI
CONNESSI AD AZIONI LEGALI E ALTRI CONTENZIOSI Questa voce comprende le cause per risarcimento
danni dirette contro la Commissione, altri contenziosi legali, nonché le spese
legali stimate. Si noti che in un’azione per risarcimento danni ai sensi dell’articolo 288
CE, il ricorrente deve dimostrare una violazione sufficientemente grave, da
parte dell’istituzione, di una norma di legge volta a conferire un diritto
individuale, un reale danno subito dal ricorrente e un nesso causale diretto
fra l’atto illegittimo e il danno. ALTRE INFORMAZIONI IMPORTANTI IMPEGNI RELATIVI AGLI
STANZIAMENTI NON ANCORA UTILIZZATI || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Impegni relativi agli stanziamenti non ancora utilizzati || 165 236 || 155 642 Il RAL (“Reste à Liquider”) del bilancio costituisce
un importo che rappresenta gli impegni in sospeso per i quali non sono ancora
stati effettuati pagamenti e/o disimpegni. Si tratta della normale conseguenza
dell’esistenza di programmi pluriennali. Al 31 dicembre 2011 l’importo del RAL
del bilancio ammontava a 207 443 milioni di EUR. L’importo sopra indicato
è costituito dal RAL del bilancio meno i relativi importi inseriti a titolo di
spesa nel conto del risultato economico 2011. IMPEGNI GIURIDICI SIGNIFICATIVI || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 Operazioni strutturali || 142 916 || 210 638 Protocollo con paesi mediterranei || 264 || 263 Accordi di pesca || 37 || 130 Programma Galileo || 320 || 513 Programma GMES || 400 || 390 RTE-T || 3 416 || 3 530 Altri impegni contrattuali || 4 493 || 3 920 Totale || 151 846 || 219 384 Questi impegni hanno origine dagli impegni giuridici
a lungo termine assunti dalla Commissione che non erano coperti da stanziamenti
di impegno iscritti in bilancio. Si riferiscono a programmi pluriennali come le
azioni strutturali o gli importi che la Commissione europea si è impegnata a
pagare in futuro ai sensi dei contratti amministrativi in essere alla data di
riferimento del bilancio (per esempio relativi alla fornitura di servizi quali
sicurezza, pulizie, ecc., ma anche impegni contrattuali riguardanti progetti
specifici, quali lavori edili). Azioni strutturali La tabella seguente
presenta un raffronto tra gli impegni giuridici per i quali non sono ancora
stati assunti impegni di bilancio e gli impegni massimi rispetto agli importi
previsti dal quadro finanziario 2007-2013. || || || || || milioni di EUR || Importi prospettive finanziarie 2007-2013 (A) || Impegni giuridici conclusi (B) || Impegni di bilancio 2007-2011 (C) || Impegni giuridici detratti gli impegni di bilancio (=B-C) || Impegno massimo (=A-C) Fondi politica di coesione || 347 550 || 347 542 || 240 438 || 107 104 || 107 112 Risorse naturali || 100 549 || 100 545 || 69 818 || 30 727 || 30 731 Strumento di assistenza preadesione || 11 259 || 8 162 || 6 186 || 1 976 || 5 073 Totale || 459 358 || 456 249 || 316 442 || 139 807 || 142 916 Protocolli con paesi mediterranei Questi impegni riguardano i protocolli finanziari conclusi
con i paesi terzi mediterranei. L’importo registrato rappresenta la differenza
tra la somma totale dei protocolli firmati e l’importo degli impegni di
bilancio contabilizzati. Questi protocolli sono trattati internazionali che non
possono essere conclusi senza l’accordo di entrambe le parti, anche se il
processo di elaborazione è in corso. Accordi di pesca Si tratta di impegni
assunti con paesi terzi per operazioni nell’ambito degli accordi di pesca
internazionali. Programma Galileo Si tratta di importi
impegnati nel programma Galileo, che sviluppa un sistema globale europeo di
radionavigazione via satellite - cfr. altresì nota 2.2. Programma GMES La Commissione ha concluso
un contratto con l’ESA per il periodo 2008-2013 per l’attuazione della
componente spaziale del monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza
(GMES). L’importo totale indicativo per tale periodo è di 728 milioni di EUR. Impegni RTE-T Tale importo riguarda le
sovvenzioni nell’ambito della rete transeuropea di trasporto (RTE-T) per il
periodo 2007-2013. Il programma si applica a progetti identificati per lo
sviluppo di una rete transeuropea di trasporto al fine di sostenere progetti
infrastrutturali e progetti di ricerca e innovazione volti a rafforzare l’integrazione
di nuove tecnologie e di processi innovativi per la diffusione di nuove
infrastrutture di trasporto. L’importo totale indicativo per il programma è di 8 013
milioni di EUR. Altri impegni contrattuali Gli importi inclusi in
questa voce corrispondono agli importi che rimangono da versare nel corso del
periodo di durata dei contratti. L’importo principale ammonta a 2 572
milioni di EUR ed è relativo a procedure di aggiudicazione di appalti dell’Agenzia
“Fusion for Energy” nel contesto del progetto ITER. L’altro importo
significativo ammonta a 438 milioni di EUR e riguarda contratti edili del
Parlamento. 6. RETTIFICHE FINANZIARIE E
RECUPERI 6.1 INTRODUZIONE La presente nota fornisce un
quadro generale delle rettifiche degli errori e delle irregolarità individuate,
in particolare nella parte del bilancio dell’Unione europea eseguita nella
modalità di gestione concorrente (vale a dire, circa l’8% del bilancio totale).
Nell’ambio della gestione concorrente, la Commissione affida agli Stati membri
l’attuazione dei programmi dell’Unione europea, ossia il contributo dell’UE
viene versato agli Stati membri, in genere a uno specifico organismo pagatore,
che è quindi responsabile dei pagamenti effettuati ai beneficiari. Ne consegue
che spetta principalmente agli Stati membri prevenire, individuare e
rettificare errori e irregolarità commessi dai beneficiari, mentre la
Commissione europea svolge un ruolo di sorveglianza generale, verificando l’effettivo
funzionamento dei sistemi di controllo e di gestione degli Stati membri. La presente nota riguarda
solamente le rettifiche finanziarie e i recuperi effettuati a livello dell’Unione
europea. Le rettifiche effettuate dagli Stati membri a seguito di audit
eseguiti dagli Stati membri stessi o dall’Unione europea non vengono registrate
nel sistema contabile della Commissione dato che gli Stati membri, in gran
parte dei casi, possono riutilizzare questi importi per altre spese
ammissibili. Tuttavia, agli Stati membri viene richiesto di fornire alla
Commissione informazioni aggiornate riguardo alle dismissioni, ai recuperi e ai
recuperi in corso relativi ai Fondi strutturali e di individuare separatamente
le rettifiche relativa al periodo 2007-2013 al fine di evitare il rischio di
sovrapposizioni nelle comunicazioni. Tali informazioni non vengono tuttavia
presentate più avanti per motivi di affidabilità, poiché rimangono dubbi in
merito alla qualità e alla completezza dei dati presentati da alcuni Stati
membri e/o per alcuni programmi, come è emerso nei risultati preliminari degli
audit dell’UE sui recuperi effettuati negli Stati membri. 6.1.1 Rettifiche finanziarie Le rettifiche finanziarie sono il principale
strumento utilizzato per la rettifica di errori e irregolarità nel contesto
della gestione concorrente. Le rettifiche finanziarie sono effettuate dalla
Commissione europea allo scopo di escludere dai finanziamenti dell’Unione
europea le spese non conformi alle norme e ai regolamenti applicabili. Le
rettifiche finanziarie possono essere applicate anche a seguito dell’individuazione
di gravi carenze nei sistemi di controllo e di gestione degli Stati membri. L’obiettivo
finale di questo meccanismo di rettifica è garantire che tutte le spese
dichiarate dagli Stati membri (ossia quelle sulla cui base viene versato il
contributo dell’UE) siano legali e regolari. L’emissione di un ordine di
riscossione da parte della Commissione per recuperare importi indebitamente
versati è soltanto uno dei mezzi di attuazione delle rettifiche finanziarie. Le rettifiche finanziarie si effettuano in tre fasi
principali: 1) Rettifiche finanziarie in
corso: La stima di questo importo viene stabilita come
segue: - nell’ambito dell’agricoltura e sviluppo rurale,
l’importo delle rettifiche finanziarie in corso si basa su una stima dell’importo
di spesa che è probabile che venga escluso dal finanziamento dell’UE da
decisioni di conformità future. Dato che le rettifiche del FEAGA sono decise
per esercizio finanziario di spesa, è possibile calcolare la media delle
rettifiche per esercizio finanziario concluso e applicare tale percentuale a
esercizi finanziari più recenti per i quali sono ancora in corso i controlli. L’affidabilità
di tale metodo è continuamente valutata raffrontando l’importo stimato con i
risultati degli audit di conformità effettuati durante gli esercizi interessati;
- nell’ambito della politica di coesione, l’importo indicato tra le rettifiche
finanziarie in corso si basa sulle risultanze degli audit della
Commissione e su quelli della Corte dei conti o dell’OLAF, che vengono tutte
controllate dalle Direzioni generali pertinenti mediante procedure
contraddittorie in corso con gli Stati membri interessati. Si tratta della
stima prudente migliore, tenendo conto della situazione del seguito dato agli
audit e dell’emissione delle lettere di presa di posizione finali (o lettere di
presospensione) al 31 dicembre 2011. L’importo cambierà a seguito della
procedura contraddittoria, in virtù della quale gli Stati membri possono
presentare nuove prove a sostegno della propria posizione. 2) Rettifiche finanziarie decise/confermate: L’importo della rettifica finanziaria viene
stabilito con certezza ed è definitivo, “deciso” mediante decisione
della Commissione o “confermato” (ossia approvato) dallo Stato membro.
Nell’ambito dell’agricoltura e dello sviluppo rurale per il periodo 2007-2013,
il FEAGA (Fondo europeo agricolo di garanzia) e il FEASR (Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale) hanno sostituito il FEAOG (Fondo europeo
agricolo di orientamento e di garanzia 2000-2006). Le decisioni di rettifica
finanziaria vengono adottate principalmente a seguito della verifica della
spesa dichiarata dagli Stati membri mediante le seguenti procedure di
liquidazione dei conti: - adozione di una decisione annuale di liquidazione
dei conti da parte della Commissione per accettare formalmente i conti annuali
degli organismi pagatori sulla base di verifiche di gestione e di
certificazioni, che comprende altresì una decisione di liquidazione dei conti
per il mancato rispetto delle scadenze di pagamento. Di conseguenza, possono
essere stabilite rettifiche finanziarie per i pagamenti che non rispettano le
scadenze giuridiche o normative; - adozione di una decisione di verifica di
conformità pluriennale da parte della Commissione riguardante la conformità
delle spese dichiarate dagli Stati membri rispetto alle norme e ai regolamento
dell’UE. Nell’ambito della politica di coesione, le
rettifiche finanziarie decise/confermate sono il risultato di controlli e audit
a livello di UE effettuate dalla Commissione, dalla Corte dei conti europea o
dall’OLAF. 3) Attuazione delle rettifiche
finanziarie: Nel caso del FEAGA, le rettifiche finanziarie
vengono sempre effettuate mediante deduzione nelle dichiarazioni
mensili. Nell’ambito dello sviluppo rurale, le rettifiche finanziarie
vengono effettuate mediante emissione di ordini di riscossione. Nell’ambito della politica di coesione le
rettifiche finanziarie vengono effettuate nel seguente modo: a) se lo Stato membro non accetta la rettifica
richiesta o proposta dalla Commissione, a seguito di una procedura
contraddittoria formale con lo Stato membro che prevede la sospensione dei
pagamenti a favore di un programma; in questo caso, la Commissione ha a
disposizione tre mesi dalla data dell’audizione formale con lo Stato membro
(sei mesi per i programmi per il periodo 2007-2013) per adottare una decisione
formale di rettifica finanziaria ed emette un ordine di riscossione per
ottenere il rimborso dallo Stato membro. Tali casi hanno comportato una netta
riduzione del contributo dell’UE al programma operativo specifico interessato
dalla rettifica finanziaria (lo Stato membro non ha alcuna possibilità di
riutilizzare l’importo rettificato per altre operazioni ammissibili); b) se la rettifica viene approvata, lo Stato membro
deduce (dismette) l’importo da una richiesta di pagamento futura alla
Commissione, prima del completamento della procedura di recupero a livello
nazionale (dismissione), o dopo il completamento della procedura di
recupero a livello nazionale e l’effettivo recupero degli importi dal
beneficiario (recupero a livello nazionale); in entrambi i casi
(dismissione o recupero a livello nazionale dedotto dallo Stato membro da una
richiesta di pagamento successiva), le normative applicabili consentono di
sostituire le spese irregolari con altre spese ammissibili e gli importi
rettificati possono essere riutilizzati per altre operazioni ammissibili, che
rientrino tra le spese regolari. Tali casi non hanno alcun impatto sui conti
della Commissione, in quanto il livello dei finanziamenti dell’Unione europea
per un programma specifico non subisce alcuna riduzione. Gli interessi finanziari
dell’UE sono pertanto tutelati contro irregolarità e frodi. La convalida dell’ordine
di riscossione o della richiesta di pagamento, a seconda dei casi, da parte
dell’ordinatore nel sistema contabile è un passo necessario per stabilire l’attuazione
di rettifiche finanziarie. Nel caso di un ordine di riscossione, l’attuazione
viene rilevata all’emissione e prima della riscossione poiché gli ordini di
riscossione riguardanti le rettifiche finanziarie sono emessi contro gli Stati
membri e sono sempre pagati alla data di scadenza o prima di tale data o
compensati tramite pagamenti successivi; c) alla chiusura di un programma, quando non è
possibile il riutilizzo dei fondi da parte dello Stato membro, l’importo della
rettifica finanziaria viene detratto dalla dichiarazione di spesa
presentata dallo Stato membro o disimpegnato dalla Commissione. 6.1.2 Recuperi Il recupero di importi è un mezzo per effettuare le
rettifiche finanziarie che merita di essere presentato separatamente, poiché
riguarda un effettivo recupero di liquidità nel bilancio (oppure una compensazione). In base al regolamento finanziario, l’ordinatore
deve stabilire ordini di recupero per gli importi indebitamente pagati. I
recuperi vengono quindi effettuati con bonifico bancario del debitore (ad
esempio uno Stato membro) o mediante compensazione con altri importi dovuti
dalla Commissione allo Stato membro. Il regolamento finanziario prevede altre
procedure per garantire la riscossione degli ordini di recupero scaduti, che
sono oggetto di una verifica specifica da parte dell’ordinatore della
Commissione. Nell’ambito dell’agricoltura, gli Stati
membri sono tenuti a individuare errori e irregolarità e a recuperare le somme
indebitamente pagate conformemente alle norme e alle procedure nazionali. Per
il FEAGA, gli importi recuperati dai beneficiari sono accreditati alla
Commissione che li iscrive quindi come entrate nel conto del risultato
economico, previa applicazione di una detrazione del 20% (in media) da parte
degli Stati membri. Per il FEASR, i recuperi sono detratti dalla richiesta di
pagamento successiva prima che sia inviata ai servizi della Commissione e
pertanto l’importo del FEASR interessato può essere riutilizzato per il
programma. Qualora uno Stato membro non persegua il recupero o non attui le
proprie azioni diligentemente, la Commissione può decidere di intervenire e
imporre una rettifica finanziaria allo Stato membro in questione. Nell’ambito della politica di coesione, gli
Stati membri (e non la Commissione) hanno in primo luogo la responsabilità di
recuperare dai beneficiari gli importi indebitamente versati insieme agli
interessi di mora eventualmente applicabili. Gli importi dei recuperi eseguiti
dagli Stati membri non sono riportati nella presente nota, che presenta solo i
recuperi decisi dalla Commissione. Per il periodo 2007-2013, gli Stati membri
hanno l’obbligo giuridico di fornire alla Commissione dati chiari e strutturati
sugli importi dismessi dal cofinanziamento prima del completamento del processo
di recupero nazionale e dell’effettivo recupero degli importi dai beneficiari a
livello nazionale. 6.1.3 Sospensioni e
interruzioni dei pagamenti Conformemente alla normativa settoriale, la
Commissione può anche effettuare quanto segue: - interrompere la scadenza di un pagamento
per un periodo massimo di 6 mesi per i programmi del periodo 2007-2013 se: a) vi sono prove che fanno
presumere carenze significative nel funzionamento dei sistemi di gestione e di
controllo dello Stato membro interessato; b) i servizi della Commissione
devono effettuare verifiche supplementari essendo venuti a conoscenza che le
spese contenute in una dichiarazione di spesa certificata sono connesse a gravi
irregolarità che non sono state rettificate. - sospendere la totalità o parte di un
pagamento intermedio a uno Stato membro per i programmi del periodo 2000-2006 e
del periodo 2007-2013 nei tre casi di seguito specificati: a) vi sono prove di gravi carenze
del sistema di gestione e di controllo del programma e lo Stato membro non ha
adottato le necessarie misure correttive; oppure b) le spese figuranti in una
dichiarazione di spesa certificata sono connesse a una grave irregolarità che
non è stata rettificata; oppure c) uno Stato membro ha gravemente
violato i suoi obblighi di gestione e di controllo. Qualora lo Stato membro non adotti le misure
richieste, la Commissione può imporre una rettifica finanziaria. 6.1.4 Altri tipi di
gestione Per quanto riguarda la parte del bilancio dell’Unione
europea gestita secondo la modalità di gestione diretta, le spese non conformi
alle norme e ai regolamenti applicabili sono oggetto di un ordine di
riscossione della Commissione o sono dedotte dalla dichiarazione di spesa
successiva. Se la detrazione viene effettuata direttamente dal beneficiario
nella dichiarazione di spesa, le informazioni non possono essere registrate nel
sistema contabile della Commissione. Il recupero degli importi indebitamente
pagati nella modalità di gestione decentrata e centralizzata indiretta spetta
agli Stati membri, ai paesi terzi e alle agenzie. La modalità di gestione
congiunta si applica anche agli strumenti rettificativi definiti negli accordi
conclusi con organizzazioni internazionali. Occorre osservare che tutti i dati sono arrotondati
in milioni di EUR. Si noti che alcuni dati riportati nelle tabelle potrebbero
non quadrare a causa dell’arrotondamento. Gli importi pari a 0 rappresentano i
dati inferiori a 500 000 EUR. Gli importi pari a zero sono indicati con un
trattino (-). 6.2 TABELLE RIEPILOGATIVE Rettifiche
finanziarie e recuperi decisi/confermati nel 2011 milioni di EUR || Note || 2011 || 2010 Rettifiche finanziarie: || || || Agricoltura e sviluppo rurale || 6.3.1 || 733 || 1 128 Politica di coesione || 6.4.1 || 673 || 925 Altre || 6.5 || 0 || 0 Totale parziale rettifiche finanziarie || || 1 406 || 2 053 Recuperi || || || Agricoltura e sviluppo rurale || 6.3.1 || 335 || 292 Politica di coesione || 6.4.4 || 50 || 24 Altre || 6.5 || 377 || 301 Totale parziale recuperi || || 762 || 617 Totale decisi/confermati nel 2011 || || 2 168 || 2 670 Rettifiche
finanziarie e recuperi effettuati nel 2011 milioni di EUR || Note || 2011 || 2010 Rettifiche finanziarie: || || || Agricoltura e sviluppo rurale || 6.3.2 || 483 || 814 Politica di coesione || 6.4.2 || 624 || 737 Altre || 6.5 || 0 || 0 Totale parziale rettifiche finanziarie || || 1 107 || 1 551 Recuperi || || || Agricoltura e sviluppo rurale || 6.3.2 || 339 || 286 Politica di coesione || 6.4.4 || 48 || 25 Altre || 6.5 || 346 || 274 Totale parziale recuperi || || 733 || 585 Totale effettuati nel 2011 || || 1 840 || 2 136 6.3 RETTIFICHE FINANZIARIE E RECUPERI NELL’AMBITO DELL’AGRICOLTURA
E DELLO SVILUPPO RURALE 6.3.1 Rettifiche finanziarie e recuperi decisi nel 2011 milioni di EUR || 2011 || 2010 FEAGA: || || Liquidazione finanziaria e scadenze di pagamento non rispettate || (63) || 33 Verifica di conformità || 728 || 1 022 Sviluppo rurale: || || STSR 2000-2006 || 3 || 49 SAPARD 2000-2006 || 6 || 3 FEASR 2007-2013 || 58 || 20 Totale parziale rettifiche finanziarie || 733 || 1 128 FEAGA: || || FEAGA - irregolarità || 174 || 178 Sviluppo rurale: || || STSR - recuperi || 8 || 10 SAPARD - recuperi || 30 || 5 FEASR - irregolarità || 123 || 98 Totale parziale recuperi || 335 || 292 Totale || 1 068 || 1 420 Nell’allegato
1 è riportata una ripartizione degli importi relativi al FEAGA per Stato
membro. Tutti
gli importi di cui sopra sono inclusi nel conto del risultato economico della
Commissione. La diminuzione delle procedure di verifica della
conformità nel 2011 fa seguito a un precedente aumento tra il 2009 e il 2010.
La cifra relativa al 2010 risultava eccezionalmente elevata poiché le procedure
decise durante l’esercizio comprendevano un’importante decisione di procedura
di verifica della conformità non eseguita per un importo di 471 milioni di EUR,
che è stata adottata prima della fine dell’esercizio e che è stata eseguita nel
2011. Gli importi delle procedure decise per il 2011 raggiungono ora livelli comparabili
al 2009 e agli esercizi precedenti. L’importo negativo della liquidazione finanziaria
pari a 63 milioni di EUR rappresenta importi versati ad alcuni Stati membri
(principalmente a Italia e Regno Unito) che eccedevano gli importi da
recuperare per l’esercizio. Si noti che gli importi per lo sviluppo rurale delle
rettifiche finanziarie decise/confermate e delle rettifiche finanziarie effettuate
riportate di seguito comprendono anche recuperi di irregolarità per 0,2 milioni
di EUR nel 2011 (2010: 3 milioni di EUR). Tali importi rappresentano somme
riscosse dalla Commissione europea a seguito del recupero di pagamenti indebiti
effettuati dagli Stati membri. 6.3.2 Rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2011 milioni di EUR || 2011 || 2010 FEAGA: || || Liquidazione finanziaria e scadenze di pagamento non rispettate || (63) || 33 Verifica di conformità || 506 || 728 Sviluppo rurale: || || STSR 2000-2006 || 3 || 49 SAPARD 2000-2006 || 6 || 3 FEASR 2007-2013 || 31 || 0 Totale parziale rettifiche finanziarie || 483 || 814 FEAGA: || || FEAGA - irregolarità || 178 || 172 Sviluppo rurale: || || STSR - recuperi || 8 || 10 SAPARD - recuperi || 30 || 5 FEASR - irregolarità || 123 || 98 Totale parziale recuperi || 339 || 286 Totale || 822 || 1 101 Nell’allegato
2 è riportata una ripartizione degli importi relativi al FEAGA per Stato
membro. 6.3.3 Rettifiche finanziarie – importi cumulativi Rettifiche
finanziarie decise per il FEAGA – importi cumulativi 1999-2011 milioni di EUR || Alla fine del 2011 || Alla fine del 2010 Procedure di liquidazione dei conti per il FEAGA || 7 717 || 7 035 Nell’allegato 3 è riportata una ripartizione dell’importo
cumulativo di liquidazione relativo al FEAGA per Stato membro. Il dato cumulativo per il 2011 corrisponde agli
importi delle decisioni di verifica di conformità dal n. 1 al n. 36 adottate
fino al 15 ottobre 2011, ovvero al termine dell’esercizio finanziario del
FEAGA. Gli importi decisi nell’anno civile 2011 corrispondono a 728 milioni di
EUR (cfr. nota 6.3.1) e comprendono un
importo di 682 milioni di EUR deciso nell’esercizio finanziario 2011, che
corrisponde alla variazione tra il dato cumulativo alla fine del 2011 e il dato
cumulativo alla fine del 2011 della tabella di cui sopra. Va sottolineato che sono state adottate formalmente,
tramite decisione della Commissione, tutte le decisioni di verifica di
conformità, mentre di solito le decisioni di liquidazione dei conti richiedono
tempi più lunghi per procedere e incideranno sugli anni futuri. Rettifiche
decise per lo sviluppo rurale – importi cumulativi 2000-2011 milioni di EUR || Alla fine del 2011 || Alla fine del 2010 Rettifiche finanziarie per lo sviluppo rurale: || || STSR 2000-2006 || 64 || 61 SAPARD 2000-2006 || 24 || 17 FEASR 2007-2013 || 79 || 21 Totale || 167 || 98 6.3.4 Rettifiche finanziarie e recuperi in corso Rettifiche
finanziarie in corso milioni di EUR || Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2010 || Nuove rettifiche finanziarie in corso nel 2011 || Rettifiche finanziarie decise nel 2011 || Adeguamenti alle rettifiche finanziarie decise o in corso al 31.12.2010 || Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2011 FEAGA: || || || || || FEAGA – future decisioni di conformità e finanziarie || 2 288 || 573 || (665) || 8 || 2 204 Sviluppo rurale: || || || || || STSR 2000-2006 || 7 || 29 || (3) || 1 || 34 SAPARD 2000-2006 || 68 || 36 || (6) || (20) || 77 FEASR 2007-2013 || 123 || 179 || (58) || 261 || 505 Totale rettifiche finanziarie in corso || 2 486 || 818 || (732) || 250 || 2 821 L’importo delle rettifiche finanziarie in corso alla
fine del 2011 per il FEAGA dimostra il consolidamento del sistema di stima per
le future decisioni di conformità. I programmi SAPARD e STSR stanno entrando in fase di
chiusura, il che spiega la diminuzione dell’importo delle rettifiche
finanziarie in corso. Per quanto riguarda il FEASR, l’aumento
è dovuto principalmente a una modifica del sistema di stima. Fino allo scorso
esercizio, il metodo di estrapolazione utilizzato si basava su dati storici,
ovvero casi reali in corso per il FEAGA 2000-2006. Tale stima veniva poi
raffrontata al livello di casi reali in corso per i primi anni dei programmi
FEASR. Durante lo scorso esercizio, tuttavia, tale metodo ha fornito importi
più bassi di quelli realmente costituiti dai casi in corso. Pertanto il metodo
di estrapolazione è stato adattato e allineato a quello del FEAGA, dato che
entrambi i fondi condividono in realtà la medesima procedura di liquidazione.
Gli importi in corso indicati forniscono ora un quadro più realistico delle
rettifiche finanziarie future. Recuperi
in corso milioni di EUR || Recuperi in corso al 31.12.2010 || Nuovi recuperi in corso nel 2011 || Recuperi decisi nel 2011 || Adeguamenti ai recuperi decisi o in corso al 31.12.2010 || Recuperi in corso al 31.12.2011 FEAGA: || || || || || FEAGA - irregolarità || 323 || 199 || (174) || (95) || 253 Sviluppo rurale: || || || || || STSR 2000-2006 || 7 || 6 || (8) || 7 || 12 SAPARD 2000-2006 || 94 || 6 || (30) || (19) || 50 FEASR 2007-2013 || 22 || 65 || (123) || 81 || 45 Totale recuperi in corso || 446 || 275 || (335) || (26) || 360 6.4 RETTIFICHE FINANZIARIE E RECUPERI NELL’AMBITO
DELLA POLITICA DI COESIONE 6.4.1 Rettifiche finanziarie decise/confermate nel 2011 Rettifiche
finanziarie decise/confermate nel 2011 per periodo di programmazione milioni di EUR || 2011 || 2010 Politica di coesione (attività dell’UE) || || - Programmi 1994-1999 || 13 || 136 - Programmi 2000-2006 || 440 || 788 - Programmi 2007-2013 || 220 || 2 Totale || 673 || 925 Nell’allegato
4 è riportata una ripartizione degli importi di cui sopra per Stato membro. Per quanto riguarda il periodo di programmazione 1994-1999,
sono state individuate pochissime rettifiche finanziarie nel 2011 poiché gran
parte dei programmi si sono conclusi. Tale importo continuerà a diminuire in
futuro. Per il periodo di programmazione 2000-2006, le rettifiche finanziarie
vengono individuate e confermate durante il processo di chiusura che è ancora
in corso. Gli audit continuano tuttavia a essere effettuati anche sui programmi
giunti al termine. Si prevede che l’aumento rispetto allo scorso esercizio dell’importo
delle rettifiche finanziarie decise/confermate per il periodo di riferimento 2007-2013
continuerà nei prossimi esercizi, a seguito degli attuali audit sul posto. Rettifiche
finanziarie decise/confermate nel 2011 e loro attuazione nel 2011 milioni di EUR || FESR || Fondo di coesione || FSE || SFOP/FEP* || FEAOG orient. || TOTALE Rettifiche finanziarie periodo 1994-1999: || || || || || || Effettuate mediante disimpegno/ detrazione alla chiusura || 6 || - || - || - || - || 6 Effettuate mediante ordine di riscossione || 2 || - || 1 || 0 || 1 || 4 Non ancora effettuate || 3 || - || - || - || - || 3 Totale parziale periodo 1994-1999 || 11 || - || 1 || 0 || 1 || 13 Rettifiche finanziarie periodo 2000-2006: || || || || || || Effettuate mediante disimpegno/ detrazione alla chiusura || 217 || 72 || 8 || 0 || 0 || 297 Effettuate dagli Stati membri || (10) || 4 || - || - || - || (6) Effettuate mediante ordine di riscossione || 5 || 3 || - || - || 0 || 8 Non ancora effettuate || 199 || (62) || 0 || 3 || - || 140 Totale parziale periodo 2000-2006 || 411 || 17 || 9 || 3 || 0 || 440 Rettifiche finanziarie periodo 2007-2013: || || || || || || Effettuate mediante disimpegno/detrazione alla chiusura || - || - || - || - || - || 0 Effettuate dagli Stati membri || 2 || - || 158 || - || - || 160 Effettuate mediante ordine di riscossione || - || - || - || - || - || 0 Non ancora effettuate || 0 || - || 59 || - || - || 59 Totale parziale periodo 2007-2013 || 3 || - || 218 || - || - || 220 Totale rettifiche finanziarie decise/ confermate nel 2011 || 424 || 17 || 227 || 3 || 1 || 673 Totale rettifiche finanziarie decise/ confermate nel 2010 || 494 || 258 || 49 || 91 || 33 || 925 || * FEP: il Fondo europeo per la pesca (FEP) ha sostituito lo strumento finanziario d’orientamento della pesca (SFOP) per il periodo di programmazione 2007-2013. || Dell’importo totale di 673 milioni di EUR confermato
nel 2011, 233 milioni di EUR sono stati confermati negli anni precedenti ma non
sono stati dichiarati in precedenza e rappresentano gli adeguamenti agli
importi dichiarati in precedenza. Ciò è dovuto, da un lato, alla natura
extracontabile della gestione dei fascicoli delle rettifiche finanziarie, che
rende possibile l’individuazione successiva di nuovi casi e, dall’altro lato,
ai casi in cui l’importo finale di una rettifica finanziaria imposta durante il
programma operativo è noto solo alla chiusura. L’importo delle rettifiche finanziarie
decise/confermate nel corso dell’esercizio ed effettuate mediante emissione di
un ordine di riscossione da parte della Commissione (ossia rimborsate in
contanti alla Commissione) è pari a 12 milioni di EUR, di cui 4 milioni di EUR
per il periodo 1994-1999 e 8 milioni di EUR per il periodo 2000-2006 (2010: 158
milioni di EUR). Va osservato che l’effettuazione mediante ordine di
riscossione rappresenta soltanto un importo limitato delle rettifiche
finanziarie (vale a dire meno del 3% dell’importo delle rettifiche effettuate
nel 2011) in quanto la normativa settoriale applicabile prevede la possibilità
per lo Stato membro di accettare la rettifica finanziaria proposta dalla
Commissione e quindi di sostituire la spesa irregolare con una regolare durante
l’attuazione del programma (ma alla chiusura lo Stato membro non può più
presentare altre spese in sostituzione delle spese irregolari), il che comporta
che la Commissione non deve emettere alcun ordine di riscossione Gli ordini di
riscossione sono emessi dalla Commissione soltanto nei casi in cui uno Stato
membro respinge la rettifica finanziaria e la Commissione deve prendere una
decisione formale di rettifica o, nel caso della fase di chiusura di un
programma, quando la rettifica finanziaria imposta dalla Commissione è più
elevata dell’importo dichiarato dallo Stato membro. Per il FESR, gli importi delle rettifiche per il 2011
continuano a riguardare principalmente i programmi 2000-2006, la cui chiusura è
in corso: a seguito dell’analisi delle dichiarazioni di chiusura, nel 2011 sono
state confermate le rettifiche basate sull’estrapolazione a ogni programma dei
rischi residui calcolati per programma e tali rettifiche continueranno nel 2012.
Le rettifiche finanziarie alla chiusura comportano una netta riduzione dei
finanziamenti dell’UE (ovvero una riduzione degli importi finali da versare o
il recupero dell’importo se l’importo finale da versare è inferiore alla
rettifica). Per quanto riguarda il FSE, gran parte dell’importo
delle rettifiche finanziarie decise/confermate nel 2011 riguarda il periodo di
programmazione 2007-2013 a causa dell’aumento del numero di audit completati a
seguito dell’aumento dell’attuazione dei programmi. Per il periodo di
programmazione 2000-2006, la sostituzione di spese irregolari con spese
regolari da parte dello Stato membro non è più possibile; tuttavia, dato che i
programmi sono nella fase di chiusura, gli Stati membri hanno indicato nei
documenti di chiusura se sono state dedotte le rettifiche finanziarie e tali
importi sono indicati nella tabella di cui sopra. Le rettifiche finanziarie
decise/confermate per il periodo di programmazione 1994-1999 riguardano
rettifiche finanziarie effettuate a seguito di una decisione della Commissione
o irregolarità individuate dallo Stato membro dopo la chiusura del programma
operativo che la Commissione recupera mediante emissione di un ordine di
riscossione. Per quanto riguarda lo SFOP/FEP, l’importo di 3
milioni di EUR di rettifiche finanziarie decise/confermate riguarda sia il
processo di chiusura di alcuni programmi sia la conclusione di audit su altri
programmi. Per quanto riguarda il FEAOG orientamento, non tutti
i programmi sono chiusi. Le rettifiche finanziarie continueranno a essere
individuate nel 2012 e nel 2013, anche se gli importi in questione sono molto
esigui. Va sottolineato che gli importi indicati nelle
tabelle di cui sopra per il Fondo di orientamento FEAOG comprendono anche
recuperi di irregolarità per un importo di 2 milioni di EUR nel 2011 (2010: 3
milioni di EUR). Tali importi rappresentano somme riscosse dalla Commissione
europea, mediante una sua decisione, a seguito del recupero di pagamenti
indebiti effettuati dagli Stati membri. 6.4.2 Rettifiche finanziarie effettuate nel 2011 Rettifiche
finanziarie effettuate nel 2011 per periodo di programmazione milioni di EUR || 2011 || 2010 Politica di coesione (attività dell’UE) || || - Programmi 1994-1999 || 32 || 476 - Programmi 2000-2006 || 432 || 259 - Programmi 2007-2013 || 160 || 2 Totale || 624 || 737 Nell’allegato
5 è riportata una ripartizione degli importi di cui sopra per Stato membro. Va sottolineato che i suddetti importi, in
particolare per il periodo di programmazione 2000-2006, non includono le
rettifiche finanziarie dichiarate dagli Stati membri nelle richieste di
pagamento finali ricevute dalla Commissione nel 2010, che sono in fase di
convalida. In questa fase, la rettifica finanziaria viene effettuata dallo
Stato membro che certifica la detrazione dell’importo della rettifica
finanziaria dall’importo della richiesta di pagamento finale. Tuttavia, nel
contesto della chiusura del programma, la normativa prevede tempi più lunghi
tra la convalida della richiesta da parte dell’ordinatore nel sistema contabile,
l’esame completo della richiesta e l’effettuazione dei pagamenti da parte della
Commissione Le richieste di pagamento ricevute prima della fine del 2010 e non
ancora autorizzate alla fine del 2011 includono rettifiche finanziarie;
tuttavia, dato che tali richieste di pagamento verranno elaborate solo nel
corso del 2012 e degli esercizi successivi, l’importo delle rettifiche
finanziarie effettuate verrà comunicato dopo la verifica di tutti i documenti
di chiusura e la piena convalida delle relative operazioni finanziarie. Le
rettifiche per l’attuale periodo di programmazione 2007-2013 dovrebbero
aumentare ulteriormente nei prossimi esercizi a seguito degli attuali controlli
sul posto. Rettifiche
finanziarie effettuate nel 2011 (decise/confermate nel 2011 e negli anni
precedenti) milioni di EUR || FESR || Fondo di coesione || FSE || SFOP/FEP || FEAOG orient. || Totale 2010 Rettifiche finanziarie periodo 1994-1999: || || || || || || Confermate nel 2011 || 8 || - || 1 || 0 || 1 || 10 Confermate negli anni precedenti || 22 || - || 0 || - || 0 || 22 Totale parziale periodo 1994-1999 || 30 || - || 1 || 0 || 1 || 32 Rettifiche finanziarie periodo 2000-2006: || || || || || || Confermate nel 2011 || 211 || 79 || 0 || 0 || 0 || 291 Confermate negli anni precedenti || 175 || 35 || 19 || (90) || - || 140 Totale parziale periodo 2000-2006 || 387 || 115 || 19 || (90) || 0 || 432 Rettifiche finanziarie periodo 2007-2013: || || || || || || Confermate nel 2011 || 2 || - || 157 || - || - || 160 Confermate negli anni precedenti || 0 || - || 1 || - || - || 1 Totale parziale periodo 2007-2013 || 2 || - || 158 || - || - || 161 Totale rettifiche finanziarie effettuate nel 2011 || 419 || 115 || 178 || (90) || 1 || 624 Totale rettifiche finanziarie effettuate nel 2010 || 542 || 21 || 42 || 90 || 41 || 737 || || Dell’importo totale di 624
milioni di EUR dichiarato come rettifica finanziaria effettuata nel 2011, 212
milioni di EUR sono rettifiche effettuate negli anni precedenti ma non
dichiarate in precedenza e rappresentano gli adeguamenti agli importi
dichiarati in precedenza, per i medesimi motivi di cui alla nota 6.4.1. Rettifiche
finanziarie effettuate nel 2011 (per tipo di esecuzione) milioni di EUR || FESR || Fondo di coesione || FSE || SFOP/FEP || FEAOG orient. || TOTALE Rettifiche finanziarie periodo 1994-1999: || || || || || || Effettuate mediante disimpegno/detrazione alla chiusura || 23 || - || - || - || - || 23 Effettuate mediante ordine di riscossione || 7 || - || 1 || 0 || 1 || 9 Totale parziale periodo 1994-1999 || 30 || - || 1 || 0 || 1 || 32 Rettifiche finanziarie periodo 2000-2006: || || || || || || Effettuate mediante disimpegno/detrazione alla chiusura || 237 || 94 || 19 || 0 || 0 || 351 Effettuate dagli Stati membri || 142 || 17 || - || (90) || - || 69 Effettuate mediante ordine di riscossione || 8 || 4 || - || - || 0 || 12 Totale parziale periodo 2000-2006 || 387 || 115 || 19 || (90) || 0 || 432 Rettifiche finanziarie periodo 2007-2013: || || || || || || Effettuate mediante disimpegno/detrazione alla chiusura || - || - || - || - || - || 0 Effettuate dagli Stati membri || 2 || - || 158 || - || - || 160 Effettuate mediante ordine di riscossione || - || - || - || - || - || 0 Totale parziale periodo 2007-2013 || 2 || - || 158 || - || - || 160 Totale rettifiche finanziarie effettuate nel 2011 || 419 || 115 || 178 || (90) || 1 || 624 Totale rettifiche finanziarie effettuate nel 2010 || 542 || 21 || 42 || 90 || 41 || 737 L’importo delle rettifiche finanziarie effettuate
nel corso dell’esercizio mediante emissione di un ordine di riscossione da
parte della Commissione (ossia rimborsate in contanti alla Commissione) è pari
a 21 milioni di EUR, di cui 9 milioni di EUR per il periodo 1994-1999 e 12
milioni di EUR per il periodo 2000-2006 (2010: 158 milioni di EUR). Per i
motivi di cui alla nota 6.3.1, l’esecuzione
mediante ordine di riscossione rappresenta solo un importo molto esiguo delle
rettifiche finanziarie (ovvero il 3% delle rettifiche effettuate nel 2011). Per quanto riguarda il FESR, va sottolineato che
dato che le richieste di pagamento finali presentate nel settembre 2010 sono
ancora in fase di autorizzazione, esse non sono state prese in considerazione
nei dati relativi alle rettifiche effettuate di cui sopra, il che spiega i
tassi di esecuzione relativamente bassi pari al 65% e al 78%, rispettivamente
per il FESR e per il Fondo di coesione. Quasi tutte le rettifiche da effettuare
derivano dalla chiusura in corso dei programmi del periodo 2000-2006: un
importo di 2,1 miliardi di EUR (su un totale di 2,2 miliardi di EUR) è
incluso nelle richieste di pagamento finali ricevute per il FESR e il Fondo di
coesione ma verrà contabilizzato come effettuato solo quando nei prossimi mesi
verrà autorizzato il pagamento finale. Per quanto riguarda il FSE, tutte le rettifiche
finanziarie effettuate mediante l’emissione di un ordine di riscossione
riguardano il periodo di programmazione 1994-1999, dato che i programmi si sono
conclusi. Per il periodo 2000-2006, le rettifiche sono individuate dallo Stato
membro nei documenti di chiusura o vengono individuate dalla Commissione, che
poi chiede allo Stato membro di confermare la detrazione degli importi alla
chiusura. Pertanto non vengono emessi ordini di riscossione. Va sottolineato
che numerosi programmi sono ancora in corso di analisi e di conseguenza l’importo
delle rettifiche finanziarie effettuate alla chiusura aumenterà nei prossimi
anni a seguito dell’attuale processo di chiusura (analisi dei documenti di
chiusura e convalida finanziaria dell’ultima richiesta di pagamento). Per quanto riguarda lo SFOP/FEP, l’importo negativo
di 90 milioni di EUR rappresenta un adeguamento di diverse rettifiche
finanziarie per la Spagna che erano state erroneamente contabilizzate come
effettuate nel 2010. Lo Stato membro ha detratto gli importi in questione dalle
richieste inviate alla Commissione nel 2010, ma tali richieste facevano parte
dei documenti di chiusura del programma ed erano ancora in corso di
elaborazione da parte della Commissione al 31 dicembre 2010. In conformità alla
definizione di attuazione, tale adeguamento viene presentato come importo
negativo nei dati del 2011. 6.4.3 Rettifiche finanziarie – importi cumulativi e tassi di
esecuzione Rettifiche
finanziarie decise/confermate – importi cumulativi milioni di EUR || Periodo 1994-1999 || Periodo 2000-2006 || Periodo 2007-2013 || Totale alla fine del 2011 || Totale alla fine del 2010 FESR || 1 769 || 4 575 || 4 || 6 348 || 5 924 Fondo di coesione || 273 || 508 || 0 || 781 || 763 FSE || 397 || 1 182 || 218 || 1 798 || 1 572 SFOP/FEP || 100 || 99 || 0 || 198 || 195 FEAOG orientamento || 125 || 41 || 0 || 166 || 165 Totale || 2 663 || 6 405 || 222 || 9 291 || 8 619 Nell’allegato
4 è riportata una ripartizione dell’importo totale per Stato membro. Rettifiche
finanziarie effettuate – importi cumulativi milioni di EUR || Periodo 1994-1999 || Periodo 2000-2006 || Periodo 2007-2013 || Totale alla fine del 2011 || Totale alla fine del 2010 FESR || 1 766 || 2 359 || 3 || 4 128 || 3 709 Fondo di coesione || 266 || 342 || 0 || 608 || 493 FSE || 396 || 1 165 || 159 || 1 720 || 1 542 SFOP/FEP || 100 || 4 || 0 || 104 || 194 FEAOG orientamento || 125 || 41 || 0 || 166 || 165 Totale || 2 652 || 3 912 || 162 || 6 726 || 6 102 Nell’allegato
5 è riportata una ripartizione dell’importo totale per Stato membro. Nella tabella di cui sopra sono incluse le
rettifiche finanziarie contestate da alcuni Stati membri (occorre tenere
presente che in base all’esperienza passata la Commissione ha molto raramente dovuto
effettuare rimborsi in seguito a tali casi). Per maggiori dettagli cfr. nota 5.4. Rettifiche
finanziarie decise/confermate al 31 dicembre 2011 ma non ancora effettuate e
tassi di esecuzione al 31 dicembre 2011 (importi cumulativi) milioni di EUR || FESR || Fondo di coesione || FSE || SFOP/FEP || FEAOG orient. || Totale 2011 || Totale 2010 || Rettifiche finanziarie per i programmi del periodo 1994-1999 || || || || || || || || Rettifiche finanziarie confermate/decise || 1 769 || 273 || 397 || 100 || 125 || 2 663 || 2 652 || Rettifiche finanziarie effettuate || 1 766 || 266 || 396 || 100 || 125 || 2 652 || 2 621 || Rettifiche finanziarie confermate/decise ma non ancora effettuate || 3 || 8 || 1 || 0 || 0 || 11 || 31 || Tasso di esecuzione || 100% || 97% || 100% || 100% || 100% || 100% || 99% || Rettifiche finanziarie per i programmi del periodo 2000-2006 || || || || || || || || Rettifiche finanziarie confermate/decise || 4 575 || 508 || 1 182 || 99 || 41 || 6 405 || 5 965 || Rettifiche finanziarie effettuate || 2 359 || 342 || 1 165 || 4 || 41 || 3 912 || 3 480 || Rettifiche finanziarie confermate/decise ma non ancora effettuate || 2 216 || 166 || 17 || 94 || 0 || 2 493 || 2 485 || Tasso di esecuzione || 52% || 67% || 99% || 4% || 100% || 61% || 58% || Rettifiche finanziarie per i programmi del periodo 2007-2013 || || || || || || || || Rettifiche finanziarie confermate/decise || 4 || - || 217 || - || - || 222 || 2 || Rettifiche finanziarie effettuate || 3 || - || 159 || - || - || 162 || 2 || Rettifiche finanziarie confermate/decise ma non ancora effettuate || 0 || - || 59 || - || - || 60 || 0 || Tasso di esecuzione || 87% || N/A || 73% || N/A || N/A || 73% || 84% || Totale rettifiche finanziarie || || || || || || || || Rettifiche finanziarie confermate/decise || 6 348 || 781 || 1 797 || 198 || 166 || 9 291 || 8 619 || Rettifiche finanziarie effettuate || 4 128 || 608 || 1 721 || 104 || 166 || 6 726 || 6 102 || Rettifiche finanziarie confermate/decise ma non ancora effettuate || 2 220 || 173 || 76 || 94 || 0 || 2 565 || 2 516 || Tasso di esecuzione || 65% || 78% || 96% || 53% || 100% || 72% || 71% || Per quanto riguarda il periodo
di programmazione 2000-2006, il basso tasso di esecuzione è dovuto al processo
di chiusura in corso e al fatto che le richieste di pagamento ricevute alla
fine del 2010 non sono ancora state autorizzate e le relative rettifiche
finanziarie non possono essere prese in considerazione nei dati relativi all’esecuzione
del 2011. 6.4.4 Recuperi Recuperi confermati nel 2011 milioni di EUR || 2011 || 2010 Altri tipi di gestione || 50 || 24 Recuperi effettuati nel 2011 milioni di EUR || 2011 || 2010 Altri tipi di gestione || 48 || 25 Si noti che alcuni importi inclusi nella tabella di
cui sopra sono stati precedentemente presentati nella nota 6.5 nel 2010. 6.4.5 Rettifiche finanziarie in corso milioni di EUR || Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2010 || Nuove rettifiche finanziarie in corso nel 2011 || Rettifiche finanziarie decise nel 2011 || Adeguamenti alle rettifiche finanziarie decise o in corso al 31.12.2010 || Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.11 Fondi strutturali e Fondo di coesione (programmi 1994-1999, 2000-2006 e 2007-2013) || || || FESR || 197 || 91 || (85) || (43) || 160 Fondo di coesione || 262 || 105 || (69) || (132) || 166 FSE || 284 || 0 || (1) || 0 || 283 SFOP/FEP || 0 || 6 || 0 || 0 || 6 FEAOG orientamento || 4 || 24 || (1) || (3) || 24 Totale || 747 || 227 || (156) || (178) || 640 Alla fine del 2011, erano in corso a livello della
Commissione procedure di rettifica per circa 140 programmi per il FESR e
per il Fondo di coesione. Il calo degli importi rispetto all’anno precedente
rispecchia l’eliminazione delle rettifiche finanziarie precedentemente indicate
come “in corso” per i programmi del periodo 2000-2006 e l’avvio di un numero
minore di procedure in questa fase di attuazione per l’attuale periodo di
programmazione. Per quanto riguarda il FSE, il calo dell’importo
previsto delle rettifiche finanziarie in corso è dovuto principalmente alla
chiusura di alcune procedure avviate nel 2010 e relative a cinque programmi del
periodo 2007-2013, a una procedura del periodo 2000-2006 e a una procedura del
periodo 1994-1999. Va sottolineato che nel caso in cui non sia possibile effettuare
una stima degli importi potenziali interessati dall’audit, in particolare
poiché i controlli non sono ancora terminati, tali importi vengono riportati
nella tabella di cui sopra con il valore di 1 EUR (approccio prudente). È il
caso degli importi attuali relativi al periodo 2007-2013. 6.4.6 Interruzione e sospensione dei pagamenti La ripartizione dei casi di interruzione e gli
importi per Stato membro nel 2011 sono i seguenti: milioni di EUR || FESR / Fondo di coesione || FSE || FEP || Totale || Numero di casi || Importo || Numero di casi || Importo || Numero di casi || Importo || Numero di casi || Importo Interruzioni – casi chiusi al 31.12.2011 || || || || || || || || Repubblica ceca || 2 || 130 || || || || || 2 || 130 Germania || 7 || 246 || || || || || 7 || 246 Grecia || 2 || 132 || || || || || 2 || 132 Spagna || 12 || 277 || 2 || 8 || || || 14 || 285 Italia || 7 || 100 || 4 || 35 || 1 || 6 || 12 || 141 Lettonia || || || || || 1 || 0 || 1 || 0 Lituania || 1 || 32 || || || 1 || 1 || 2 || 33 Ungheria || 9 || 211 || || || || || 9 || 211 Austria || || || 1 || 0 || || || 1 || 0 Polonia || || || 2 || 519 || || || 2 || 519 Portogallo || || || || || 1 || 10 || 1 || 10 Romania || 2 || 42 || || || || || 2 || 42 Slovacchia || 1 || 30 || || || || || 1 || 30 Regno Unito || 6 || 109 || 2 || 26 || || || 8 || 135 Casi transfrontalieri || 6 || 22 || || || || || 6 || 22 Totale parziale casi chiusi || 55 || 1 331 || 11 || 588 || 4 || 17 || 70 || 1 936 Interruzioni – casi aperti al 31.12.2011 || || || || || || || || Danimarca || || || || || 1 || 0 || 1 || 0 Germania || 3 || 17 || || || 2 || 1 || 5 || 18 Estonia || || || || || 1 || 0 || 1 || 0 Spagna || || || 2 || 10 || 1 || 62 || 3 || 72 Francia || || || 2 || 25 || 2 || 3 || 4 || 28 Italia || 10 || 303 || 4 || 53 || || || 14 || 356 Slovacchia || 2 || 71 || || || || || 2 || 71 Finlandia || || || || || 1 || 0 || 1 || 0 Svezia || || || || || 1 || 0 || 1 || 0 Regno Unito || || || 2 || 234 || 1 || 34 || 3 || 268 Totale parziale casi aperti || 15 || 391 || 10 || 323 || 10 || 100 || 35 || 814 Totale interruzioni nel 2011 || 70 || 1 722 || 21 || 911 || 14 || 117 || 105 || 2 750 Totale interruzioni nel 2010 || 49 || 2 156 || 12 || 255 || 12 || 127 || 73 || 2 538 Per quanto riguarda il FESR e il Fondo di coesione,
nel 2011 sono state adottate 70 decisioni di interruzione dei pagamenti per un
importo totale di 1 722 milioni di EUR. I pagamenti sono stati sbloccati
per 55 casi per un importo di 1 331 milioni di EUR. Al termine dell’esercizio,
erano ancora in corso 15 casi per un importo di 391 milioni di EUR. Nel 2011
sono state avviate procedure di sospensione per dieci programmi e all’inizio
del 2012 è stata formalmente adottata una decisione di sospensione. La
procedura è stata chiusa in quattro casi nel 2011 sulla base di misure adottate
e indicate dagli Stati membri. Per i restanti cinque casi le procedure erano
ancora in corso al termine dell’esercizio. Per quanto riguarda il FSE, nel 2011 sono state
adottate 21 decisioni di interruzione dei pagamenti per un importo totale di 911
milioni di EUR, tutte riguardanti il periodo di programmazione 2007-2013. In 11 casi
i pagamenti sono stati sbloccati prima del 31 dicembre 2011, per un importo di 588
milioni di EUR. Sono ancora in corso 10 casi per un importo di 323 milioni di
EUR. Inoltre, nel 2011 sono state adottate 3 decisioni di sospensione (Spagna,
Francia e Italia), tutte riguardanti il periodo 2007-2013. Per questi tre casi
la sospensione era ancora in corso dopo il 31 dicembre 2011. 6.5 ALTRE
RETTIFICHE FINANZIARIE E RECUPERI Questa rubrica riguarda le rettifiche finanziarie e
il recupero di importi indebitamente pagati in seguito a errori o irregolarità
individuati dalla Commissione, dagli Stati membri, dalla Corte dei conti
europea o dall’OLAF per la parte del bilancio non eseguita nella modalità di
gestione concorrente. Altre rettifiche finanziarie
decise/confermate nel 2011 milioni di EUR || 2011 || 2010 Fondo europeo per i rifugiati II || 0 || - Altre rettifiche finanziarie
effettuate nel 2011 milioni di EUR || 2011 || 2010 Fondo europeo per i rifugiati II || 0 || - Le rettifiche finanziarie sono un meccanismo che
inizia a essere applicato anche nell’ambito delle politiche degli affari
interni. L’importo delle rettifiche finanziarie decise ed effettuate nel 2011 è
pari a 0,4 milioni di EUR e se ne prevede l’aumento nei prossimi esercizi. Altri
recuperi confermati nel 2011 milioni di EUR || 2011 || 2010 Altri tipi di gestione: || || - azioni esterne || 107 || 137 - politiche interne || 270 || 164 Totale altri recuperi confermati || 377 || 301 Altri
recuperi effettuati nel 2011 milioni di EUR || 2011 || 2010 Altri tipi di gestione: || || - azioni esterne || 77 || 136 - politiche interne || 268 || 138 Totale altri recuperi effettuati || 346 || 274 Si noti che alcuni importi che nel 2010 erano inclusi
nelle tabelle di cui sopra alla voce “politiche interne” sono ora presentati
nella nota 6.4.4. Nota
6 – Allegato 1 Totale
rettifiche finanziarie e recuperi decisi nel 2011 per il FEAGA – Ripartizione
per Stato membro milioni di EUR Stato membro || Liquidazione contabile || Verifica di conformità || Irregolarità dichiarate || Totale 2011 || Totale 2010 Belgio || 0 || - || 9 || 9 || 4 Bulgaria || 0 || 21 || 3 || 24 || 20 Repubblica ceca || 0 || - || 1 || 1 || 1 Danimarca || 0 || 22 || 5 || 27 || 12 Germania || (1) || 1 || 11 || 11 || 28 Estonia || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 Irlanda || (1) || - || 8 || 8 || 7 Grecia || 2 || 257 || 4 || 263 || 477 Spagna || 2 || 116 || 20 || 138 || 83 Francia || 2 || 2 || 18 || 23 || 67 Italia || (58) || 80 || 49 || 71 || 78 Cipro || 0 || 8 || 0 || 8 || 1 Lettonia || 0 || - || 1 || 1 || 0 Lituania || 0 || - || 1 || 1 || 2 Lussemburgo || 0 || - || 0 || 0 || 1 Ungheria || 0 || - || 2 || 3 || 8 Malta || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 Paesi Bassi || - || 25 || 4 || 29 || 51 Austria || 0 || 1 || 3 || 5 || 2 Polonia || 0 || 46 || 2 || 49 || 52 Portogallo || 1 || 2 || 8 || 11 || 58 Romania || 8 || 39 || 8 || 55 || 55 Slovenia || 0 || - || 0 || 0 || 5 Slovacchia || 0 || - || 1 || 1 || 0 Finlandia || 0 || 1 || 1 || 2 || 2 Svezia || 0 || 72 || 2 || 74 || 5 Regno Unito || (20) || 33 || 11 || 24 || 213 Totale decisi || (63) || 728 || 174 || 839 || 1 233 Nota
6 – Allegato 2 Totale
rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2011 per il FEAGA –
Ripartizione per Stato membro milioni di EUR Stato membro || Liquidazione finanziaria e scadenze di pagamento non rispettate || Verifica di conformità || Irregolarità dichiarate dagli Stati membri (rimborsate all’UE) || Totale 2011 || Totale 2010 Belgio || 0 || - || 10 || 10 || 3 Bulgaria || 0 || 12 || 2 || 15 || 6 Repubblica ceca || 0 || 1 || 1 || 2 || 1 Danimarca || 0 || 0 || 3 || 3 || 12 Germania || (1) || 0 || 11 || 10 || 26 Estonia || 0 || - || 0 || 0 || 0 Irlanda || (1) || - || 6 || 5 || 5 Grecia || 2 || 191 || 5 || 198 || 150 Spagna || 2 || 116 || 22 || 140 || 130 Francia || 2 || 22 || 16 || 41 || 120 Italia || (58) || 41 || 60 || 44 || 33 Cipro || 0 || - || 0 || 0 || 1 Lettonia || 0 || - || 1 || 1 || 0 Lituania || 0 || 0 || 2 || 2 || 4 Lussemburgo || 0 || - || 0 || 0 || 1 Ungheria || 0 || (3) || 2 || (1) || 26 Malta || 0 || - || 0 || 0 || 0 Paesi Bassi || - || 52 || 4 || 56 || 51 Austria || 0 || - || 1 || 1 || 3 Polonia || 0 || 1 || 2 || 3 || 97 Portogallo || 1 || 16 || 8 || 25 || 24 Romania || 8 || 26 || 7 || 41 || 16 Slovenia || 0 || 4 || 1 || 4 || 1 Slovacchia || 0 || - || 1 || 1 || 1 Finlandia || 0 || - || 1 || 1 || 2 Svezia || 0 || - || 2 || 2 || 5 Regno Unito || (20) || 27 || 10 || 18 || 215 Totale effettuati || - 63 || 506 || 178 || 621 || 934 Nota
6 – Allegato 3 Importi
cumulativi di liquidazione dei conti per il FEAGA - decisi Ripartizione
per Stato membro milioni di EUR Stato membro || Importo cumulativo di liquidazione dei conti per il FEAGA alla fine del 2011 Belgio || 33 Bulgaria || 37 Repubblica ceca || 1 Danimarca || 172 Germania || 171 Estonia || 0 Irlanda || 41 Grecia || 2 023 Spagna || 1 334 Francia || 1 052 Italia || 1 472 Cipro || 10 Lettonia || 0 Lituania || 2 Lussemburgo || 5 Ungheria || 24 Malta || 0 Paesi Bassi || 163 Austria || 7 Polonia || 66 Portogallo || 133 Romania || 86 Slovenia || 5 Slovacchia || 0 Finlandia || 21 Svezia || 95 Regno Unito || 762 Totale decisi || 7 717 Nota
6 – Allegato 4 Totale
rettifiche finanziarie confermate nel 2011 per le azioni strutturali - Ripartizione
per Stato membro milioni di EUR Stato membro || Cumulativo fine 2010 || Rettifiche finanziarie confermate nel 2011 || Cumulativo fine 2011 FESR || Fondo di coesione || FSE || SFOP/FEP || FEAOG orient. || Totale 2011 1994-1999 || 2 652 || 11 || 0 || 1 || 0 || 1 || 13 || 2 664 Belgio || 5 || 0 || - || - || - || - || 0 || 5 Danimarca || 3 || 0 || - || - || - || - || 0 || 4 Germania || 340 || (2) || - || - || 0 || 1 || (1) || 339 Irlanda || 42 || 1 || - || - || - || - || 1 || 43 Grecia || 528 || - || - || - || - || - || 0 || 528 Spagna || 664 || - || - || 0 || - || - || 0 || 665 Francia || 88 || 6 || - || 1 || - || - || 8 || 95 Italia || 505 || 2 || - || - || - || 0 || 2 || 507 Lussemburgo || 5 || - || - || - || - || - || 0 || 5 Paesi Bassi || 177 || 1 || - || - || - || - || 1 || 178 Austria || 2 || - || - || - || - || 0 || 0 || 2 Portogallo || 141 || - || - || - || - || 0 || 0 || 141 Finlandia || 1 || - || - || - || - || - || 0 || 1 Svezia || 1 || - || - || - || - || - || 0 || 1 Regno Unito || 138 || 2 || - || - || - || 0 || 2 || 140 INTERREG || 10 || 0 || - || - || - || - || 0 || 10 2000-2006 || 5 965 || 411 || 17 || 9 || 3 || 0 || 440 || 6 405 Belgio || 10 || 0 || - || - || - || - || 0 || 11 Bulgaria || 21 || - || 1 || - || - || - || 1 || 22 Repubblica ceca || 11 || - || 8 || - || - || - || 8 || 19 Danimarca || 0 || 0 || - || - || - || - || 0 || 0 Germania || 13 || 0 || - || 0 || - || 0 || 1 || 13 Estonia || 0 || - || 0 || - || - || - || 0 || 0 Irlanda || 44 || - || - || - || - || - || 0 || 44 Grecia || 961 || 221 || 1 || - || - || - || 223 || 1 183 Spagna || 2 865 || 104 || (5) || - || 0 || - || 98 || 2 963 Francia || 287 || 0 || - || 0 || 1 || 0 || 2 || 288 Italia || 930 || 25 || - || - || - || - || 25 || 954 Cipro || 0 || - || - || - || - || - || 0 || 0 Lettonia || 4 || - || - || - || - || - || 0 || 4 Lituania || 2 || - || 0 || - || - || - || 0 || 2 Lussemburgo || 2 || 0 || || - || - || - || 0 || 2 Ungheria || 52 || 0 || 3 || - || - || - || 3 || 55 Malta || 0 || - || - || - || 0 || - || 0 || 0 Paesi Bassi || 2 || - || - || 0 || - || - || 0 || 2 Austria || 0 || - || - || || - || - || 0 || 0 Polonia || 246 || 14 || 5 || 8 || - || - || 27 || 274 Portogallo || 157 || 40 || 4 || - || - || - || 44 || 201 Romania || 12 || - || 0 || - || - || - || 0 || 12 Slovenia || 2 || - || - || - || - || - || 0 || 2 Slovacchia || 41 || 4 || 1 || - || - || - || 5 || 45 Finlandia || 1 || - || - || - || - || - || 0 || 1 Svezia || 11 || 0 || - || 0 || - || - || 0 || 11 Regno Unito || 283 || 5 || - || - || 1 || - || 6 || 289 INTERREG || 10 || (2) || - || - || - || - || (2) || 8 2007-2013 || 2 || 3 || 0 || 218 || 0 || N/A || 219 || 221 Belgio || - || - || - || 0 || - || || 0 || 0 Bulgaria || - || - || - || 2 || - || || 2 || 2 Repubblica ceca || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Danimarca || 0 || - || - || - || - || || 0 || 0 Germania || - || - || - || 3 || - || || 3 || 3 Estonia || 0 || - || - || 0 || - || || 0 || 0 Irlanda || 0 || - || - || 2 || - || || 2 || 2 Grecia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Spagna || - || - || - || 87 || - || || 85 || 85 Francia || 0 || 0 || - || - || - || || 0 || 0 Italia || - || - || - || 1 || - || || 1 || 1 Cipro || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Lettonia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Lituania || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Lussemburgo || 0 || - || - || - || - || || 0 || 0 Ungheria || 1 || 2 || - || 25 || - || || 27 || 27 Malta || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Paesi Bassi || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Austria || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Polonia || 0 || - || - || 92 || - || || 92 || 92 Portogallo || 1 || - || - || - || - || || 0 || 1 Romania || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Slovenia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Slovacchia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Finlandia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Svezia || - || 0 || - || - || - || || 0 || 0 Regno Unito || - || - || - || 6 || - || || 6 || 6 INTERREG || - || 0 || - || - || - || || 0 || 0 Totale confermate || 8 619 || 424 || 17 || 227 || 3 || 1 || 673 || 9 291 Nota
6 – Allegato 5 Totale
rettifiche finanziarie effettuate nel 2011 per le azioni strutturali - Ripartizione
per Stato membro milioni di EUR Stato membro || Cumulativo fine 2010 || Rettifiche finanziarie effettuate nel 2011 || Cumulativo fine 2011 FESR || Fondo di coesione || FSE || SFOP/FEP || FEAOG orient. || Totale 2011 1994-1999 || 2 621 || 30 || 0 || 1 || 0 || 1 || 32 || 2 652 Belgio || 6 || 0 || - || - || - || - || 0 || 6 Danimarca || 4 || 0 || - || - || - || - || 0 || 4 Germania || 338 || (2) || - || - || 0 || 1 || (1) || 338 Irlanda || 40 || - || - || - || - || - || 0 || 40 Grecia || 525 || - || - || - || - || - || 0 || 525 Spagna || 658 || - || - || 0 || - || - || 0 || 658 Francia || 89 || 6 || - || 1 || - || - || 8 || 97 Italia || 504 || 0 || - || - || - || 0 || 0 || 505 Lussemburgo || 5 || || - || - || - || - || 0 || 5 Paesi Bassi || 177 || 1 || - || - || - || - || 1 || 178 Austria || 2 || - || - || - || - || 0 || 0 || 2 Portogallo || 141 || - || - || - || - || 0 || 0 || 141 Finlandia || 1 || - || - || - || - || - || 0 || 1 Svezia || 1 || - || - || - || - || - || 0 || 1 Regno Unito || 120 || 23 || - || - || - || 0 || 23 || 144 INTERREG || 9 || 0 || - || - || - || - || 0 || 9 2000-2006 || 3 480 || 387 || 115 || 19 || - 90 || 0 || 432 || 3 912 Belgio || 8 || 0 || - || - || - || - || 0 || 8 Bulgaria || 2 || - || 9 || - || - || - || 9 || 12 Repubblica ceca || 0 || - || 5 || - || - || - || 5 || 5 Danimarca || 0 || - || - || - || - || - || 0 || 0 Germania || 10 || 0 || - || 0 || - || 0 || 1 || 11 Estonia || 0 || - || 0 || - || - || - || 0 || 0 Irlanda || 26 || - || 1 || - || - || - || 1 || 26 Grecia || 904 || 244 || 2 || - || - || - || 245 || 1 149 Spagna || 1 051 || 15 || 74 || - || (90) || - || 0 || 1 051 Francia || 248 || 1 || - || - || - || 0 || 1 || 250 Italia || 768 || 62 || - || 3 || - || - || 65 || 833 Cipro || 0 || - || - || - || - || - || 0 || 0 Lettonia || 4 || - || - || - || - || - || 0 || 4 Lituania || 1 || - || 0 || - || - || - || 0 || 1 Lussemburgo || 2 || - || - || - || - || - || 0 || 2 Ungheria || 41 || 4 || 2 || 8 || - || - || 14 || 55 Malta || 0 || - || - || - || 0 || - || 0 || 0 Paesi Bassi || 1 || - || - || 0 || - || - || 0 || 1 Austria || 0 || - || - || - || - || - || 0 || 0 Polonia || 90 || 41 || 11 || 8 || - || - || 61 || 151 Portogallo || 113 || 4 || 5 || - || - || - || 8 || 121 Romania || 8 || - || 3 || - || - || - || 3 || 11 Slovenia || 2 || - || - || 0 || - || - || 0 || 2 Slovacchia || 1 || 2 || 3 || - || - || - || 4 || 6 Finlandia || 0 || 0 || - || - || - || - || 0 || 0 Svezia || 11 || 0 || - || 0 || - || - || 0 || 11 Regno Unito || 188 || 13 || - || - || - || - || 13 || 201 INTERREG || 0 || 1 || - || - || - || - || 1 || 1 2007-2013 || 2 || 2 || 0 || 158 || 0 || N/A || 160 || 162 Belgio || - || - || - || 0 || - || || 0 || 0 Bulgaria || - || - || - || 1 || - || || 1 || 1 Repubblica ceca || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Danimarca || 0 || - || - || - || - || || 0 || 0 Germania || - || - || - || 3 || - || || 3 || 3 Estonia || 0 || - || - || - || - || || 0 || 0 Irlanda || 0 || - || - || 2 || - || || 2 || 2 Grecia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Spagna || - || - || - || 41 || - || || 41 || 41 Francia || 0 || 0 || - || - || - || || 0 || 0 Italia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Cipro || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Lettonia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Lituania || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Lussemburgo || - || - || - || 0 || - || || 0 || 0 Ungheria || 1 || 2 || - || 25 || - || || 27 || 28 Malta || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Paesi Bassi || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Austria || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Polonia || 0 || - || - || 86 || - || || 86 || 86 Portogallo || 1 || 0 || - || 0 || - || || 0 || 1 Romania || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Slovenia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Slovacchia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Finlandia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Svezia || - || - || - || - || - || || 0 || 0 Regno Unito || - || - || - || - || - || || 0 || 0 INTERREG || - || 0 || - || - || - || || 0 || 0 Totale effettuate || 6 102 || 419 || 115 || 178 || (90) || 1 || 624 || 6 726 7. ATTIVITÀ DI ASSUNZIONE ED
EROGAZIONE DI PRESTITI DELL’UE La
presente nota include informazioni che in precedenza venivano presentate nella
nota 2, note allo stato patrimoniale. 7.1 ATTIVITÀ DI
ASSUNZIONE ED EROGAZIONE DI PRESTITI - PANORAMICA Importi al valore contabile 31/12/2011 || milioni di EUR || Prestiti MESF || BdP || Prestiti AMF || Prestiti Euratom || CECA || Totale || Prestiti erogati (cfr. nota 2.5) || 28 344 || 11 625 || 595 || 451 || 266 || 41 281 || Prestiti assunti (cfr. nota 2.16) || 28 344 || 11 625 || 595 || 451 || 236 || 41 251 || Gli importi di cui sopra sono al
valore contabile mentre le tabelle che seguono sono presentate al valore
nominale. L’Unione europea (UE) ha facoltà, secondo il
trattato UE, di adottare programmi di prestito che mobilitino le risorse
finanziarie necessarie per l’espletamento del suo mandato. La Commissione
europea, per conto dell’Unione europea, gestisce attualmente tre programmi
principali nell’ambito dei quali può concedere prestiti e finanziarli emettendo
strumenti di debito sui mercati dei capitali o presso istituzioni finanziarie:
Meccanismo europeo di
stabilizzazione finanziaria (MESF): sostegno agli Stati membri dell’area
dell’euro, fino a circa 60 miliardi di EUR (28,3 miliardi di EUR in essere
al termine dell’esercizio);
Assistenza alla
bilancia dei pagamenti (BdP): agli Stati membri che non hanno
ancora adottato l’EUR; fino a 50 miliardi di EUR (11,6 miliardi di EUR in
essere al termine dell’esercizio);
Assistenza
macrofinanziaria (AMF): programma di aiuti finanziari per assistere
gli Stati non membri (595 milioni di EUR in essere al termine dell’esercizio).
I punti o le caratteristiche principali di questi 3
strumenti sono: -
i
prestiti dell’Unione europea vengono assunti sui mercati di capitali o presso
istituzioni finanziarie e non dal bilancio, dato che l’UE non può assumere
prestiti per finanziare le sue spese di bilancio ordinarie o un disavanzo di
bilancio; -
l’ammontare dei prestiti assunti varia da piccoli
collocamenti privati di importi di milioni di EUR a singola o doppia cifra a
operazioni di dimensioni benchmark nel quadro dei prestiti BdP e del MESF; -
i fondi
raccolti sono girati in prestito al paese beneficiario, ossia con la stessa
cedola, la stessa scadenza e lo stesso importo. Nonostante la metodologia del
controcredito, il servizio del debito dell’obbligazione rappresenta l’impegno
da parte dell’Unione europea a garantire il tempestivo pagamento di tutte le
obbligazioni. A tal fine, viene richiesto ai beneficiari di prestiti BdP di depositare
i rimborsi 7 giorni prima delle scadenze e ai beneficiari dei prestiti MESF 14
giorni prima delle scadenze, il che offre alla Commissione il tempo sufficiente
per garantire il tempestivo pagamento in ogni circostanza; -
per
ogni programma nazionale, le decisioni del Consiglio e della Commissione
determinano l’importo complessivo, le rate da pagare e la scadenza media
massima del pacchetto di prestiti. Successivamente la Commissione e il paese
beneficiario trovano un accordo sui parametri del prestito/finanziamento,
comprese le rate il pagamento delle tranche. Inoltre, tutte le rate del
prestito, meno la prima, dipendono dal rispetto di condizioni rigorose, con
termini e condizioni concordati analoghi al sostegno dell’FMI, nel quadro di un’assistenza
finanziaria congiunta UE/FMI, che rappresentano un ulteriore fattore che
influenza i tempi dei finanziamenti; -
pertanto
i tempi e le scadenze dell’emissione dipendono dalla correlata attività di
prestito dell’UE; -
i
finanziamenti sono denominati esclusivamente in euro e il ventaglio di scadenze
è compreso tra 5 a 30 anni; -
i
prestiti sono impegni diretti e incondizionati dell’UE garantiti dai 27 Stati
membri; -
nell’eventualità
in cui un paese beneficiario vada in default, il servizio del debito verrà prelevato
dal saldo di tesoreria disponibile della Commissione europea, se possibile.
Qualora ciò non fosse possibile, la Commissione preleverà i fondi necessari
dagli Stati membri. Gli Stati membri dell’UE sono giuridicamente tenuti, in
conformità alla normativa sulle risorse proprie dell’UE (articolo 12 del
regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio), a mettere a disposizione
fondi sufficienti per rispettare gli obblighi dell’UE. Gli investitori sono
pertanto esposti solo al rischio di credito dell’UE, non a quello dei beneficiari
dei prestiti finanziari; -
i controprestiti
garantiscono che il bilancio dell’UE non si accolli rischi di interessi o
rischi di cambio. Inoltre, l’entità giuridica Euratom (rappresentata
dalla Commissione) sottoscrive prestiti per concedere prestiti agli Stati
membri e non membri al fine di finanziarie progetti legati agli impianti
energetici. Infine, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA)
in liquidazione ha in essere, alla data di riferimento del bilancio, un prestito
erogato su fondi presi a prestito per un importo nominale di 46 milioni di
EUR. Tale prestito è stato erogato a una società a capitale pubblico con sede
in Francia. La CECA detiene inoltre nel suo portafoglio prestiti erogati su
propri fondi a funzionari delle istituzioni europee dal vecchio fondo pensioni
della CECA in liquidazione. Di seguito vengono forniti maggiori dettagli su
ciascuno di questi strumenti. I tassi d’interesse effettivi (espressi come
gamma di tassi d’interesse) sono i seguenti: Prestiti erogati || 31.12.2011 || 31.12.2010 MESF || 2,375%-3,50% || N/A BdP || 2,375%-3,625% || 2,375%-3,625% Assistenza macrofinanziaria (AMF) || 1,58513%-4,54% || 0,99%-4,54% Euratom || 1,067%-5,76% || 0,96313%-5,76% CECA in liquidazione || 1,158%-5,8103% || 0,556%-5,8103% Prestiti assunti || 31.12.2011 || 31.12.2010 MESF || 2,375%-3,50% || N/A BdP || 2,375%-3,625% || 2,375%-3,625% Assistenza macrofinanziaria (AMF) || 1,58513%-4,54% || 0,99%-4,54% Euratom || 0,867%-5,6775% || 0,7613%-5,6775% CECA in liquidazione || 1,158%-9,2714% || 0,556%-9,2714% 7.2 MESF VALORE NOMINALE PRESTITI MESF || milioni di EUR || Irlanda || Portogallo || Totale Totale prestiti erogati || 22 500 || 26 000 || 48 500 Prestiti erogati al 31.12.2011 || 13 900 || 14 100 || 28 000 Prestiti rimborsati al 31.12.2011* || 0 || 0 || 0 Saldo prestiti al 31.12.2011 || 13 900 || 14 100 || 28 000 Importi non utilizzati al 31.12.2011 || 8 600 || 11 900 || 20 500 * Alla fine della presente nota
viene presentata una tabella che riporta il piano di rimborso per questi
prestiti. L’11 maggio 2010 il Consiglio ha adottato un
meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF) per preservare la
stabilità finanziaria in Europa (regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio).
Questo meccanismo si basa sull’articolo 122, paragrafo 2, del trattato e permette
di concedere un’assistenza finanziaria a uno Stato membro che si trovi in
difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà causate da
circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo. L’assistenza può
prendere la forma di un prestito o di una linea di credito. La Commissione
contrae prestiti di fondi sui mercati di capitale o con le istituzioni
finanziarie per conto dell’UE e presta tali fondi allo Stato membro
beneficiario. Per ogni paese che riceve un prestito nell’ambito del MESF, viene
effettuata una valutazione trimestrale sul rispetto delle condizioni politiche
prima dell’erogazione di una rata. Le conclusioni del Consiglio ECOFIN del 9 maggio 2010
limitano lo strumento a 60 miliardi di EUR, tuttavia il limite giuridico è
stabilito dall’articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 407/2010 del
Consiglio, che limita l’esposizione creditizia dei prestiti o delle linee di
credito al margine disponibile in relazione al massimale delle risorse proprie.
I prestiti assunti relativi a prestiti erogati nell’ambito del MESF sono
garantiti dal bilancio dell’UE e pertanto al 31 dicembre 2011 il bilancio è
esposto a un rischio massimo di 28 344 milioni di EUR nei confronti di
tali prestiti (l’importo di 28 miliardi di EUR di cui sopra è il valore
nominale). Dato che i prestiti assunti nell’ambito del MESF sono garantiti dal
bilancio dell’UE, il Parlamento europeo esamina le azioni della Commissione
nell’ambito del MESF ed esercita il suo controllo in materia di bilancio e di
procedura di discarico. Il Consiglio ha stabilito, mediante decisione di
esecuzione, di concedere all’Irlanda un prestito di importo massimo di 22,5
miliardi di EUR nel dicembre 2010 e di concedere al Portogallo un prestito di
importo massimo di 26 miliardi di EUR nel maggio 2011. Le decisioni di
esecuzione iniziali hanno fissato un margine d’interesse in modo da avere
condizioni analoghe a quelle del sostengo dell’FMI. Con l’adozione delle
decisioni di esecuzione n. 682/2011 e n. 683/2011 dell’11 ottobre 2011, il
Consiglio ha abolito retroattivamente il margine d’interesse ed ha esteso la
scadenza media massima da 7,5 anni a 12,5 anni e la scadenza delle singole
tranche fino a 30 anni. Nel gennaio 2012, è stato erogato all’Irlanda e al
Portogallo un ulteriore importo di 1,5 miliardi di EUR (scadenza a 30 anni). In
marzo è stato erogato all’Irlanda un altro importo di 3 miliardi di EUR
(scadenza a 20 anni). In aprile e maggio sono stati erogati al Portogallo,
rispettivamente, 1,8 miliardi di EUR e 2,7 miliardi di EUR (scadenza a 26 e 10
anni). In luglio è stato erogato all’Irlanda un importo di 2,3 miliardi di EUR
(scadenza a 16 anni). Durante il 2102, l’UE intende emettere ulteriori
obbligazioni nell’ambito del MESF per prestiti all’Irlanda e al Portogallo, per
un importo totale di 3 miliardi di EUR. 7.3 PRESTITI A
SOSTEGNO DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI (BdP) Lo strumento BdP, uno strumento
finanziario strategico, è stato riattivato durante l’attuale crisi economica e
finanziaria per fornire assistenza finanziaria a medio termine agli Stati
membri dell’UE. Esso permette di concedere prestiti agli Stati membri che si
trovano in difficoltà per quanto riguarda la loro bilancia dei pagamenti o i
loro movimenti di capitale o che corrono seri rischi di trovarvisi. Possono
usufruire di questo strumento unicamente gli Stati membri che non hanno
adottato l’euro. L’importo totale massimo dei prestiti da concedere è di 50
miliardi di EUR. I
prestiti assunti relativi a tali prestiti sono garantiti dal bilancio dell’UE e
pertanto al 31 dicembre 2011 il bilancio è esposto a un rischio massimo di 11 625
milioni di EUR nei confronti di tali prestiti (l’importo di 11,4 miliardi di
EUR riportato sotto è il valore nominale). VALORE NOMINALE PRESTITI BdP || milioni di EUR || Ungheria || Lettonia || Romania || Totale Erogati nel 2008 || 2 000 || - || - || 2 000 Erogati nel 2009 || 3 500 || 2 200 || 1 500 || 7 200 Erogati nel 2010 || - || 700 || 2 150 || 2 850 Erogati nel 2011 || - || - || 1 350 || 1 350 Prestiti erogati al 31.12.2011 || 5 500 || 2 900 || 5 000 || 13 400 Prestiti rimborsati al 31.12.2011 || (2 000) || - || - || (2 000) Saldo al 31.12.2011 || 3 500 || 2 900 || 5 000 || 11 400 Totale prestiti erogati || 6 500 || 3 100 || 6 400 || 16 000 Importi non utilizzati al 31.12.2011 || 0 || 200 || 1 400 || 1 600 * Alla fine della presente nota
viene presentata una tabella che riporta il piano di rimborso per questi
prestiti. Tra novembre 2008 e fine 2011, sono
stati concessi prestiti per 16 miliardi di EUR a Ungheria, Lettonia e Romania,
di cui 13,4 miliardi di EUR sono stati erogati entro la fine del 2011. Va
osservato che il programma di assistenza BdP per l’Ungheria è scaduto nel
novembre 2010 (con un importo non utilizzato di 1 miliardo di EUR) e come
previsto è stato ricevuto un primo rimborso di 2 miliardi di EUR nel
dicembre 2011. Alla fine del 2011, la Lettonia aveva ancora a disposizione
un importo non utilizzato di 200 milioni di EUR, ma il diritto di utilizzarlo è
scaduto nel gennaio 2012. Anche il totale del nuovo strumento concesso alla
Romania (cfr. sotto) è rimasto inutilizzato al termine dell’esercizio. Nel febbraio 2011 la Romania ha
richiesto un programma di assistenza finanziaria precauzionale di prosecuzione
nell’ambito dello strumento a sostegno della bilancia dei pagamenti per
sostenere il rilancio della crescita economica. Il 12 maggio 2011, il Consiglio
ha deciso di rendere disponibile assistenza precauzionale nell’ambito dello
strumento BdP dell’UE per un importo di 1,4 miliardi di EUR (decisione 2011/288/UE
del Consiglio). Attualmente, la Romania non intende chiedere il pagamento di
rate nell’ambito del programma di assistenza finanziaria precauzionale in
quanto gli importi saranno richiesti soltanto in caso di un deterioramento del
mercato imprevisto nella situazione economica e/o finanziaria dovuto a fattori
non dipendenti dalla volontà delle autorità rumene, con la conseguenza della
creazione di una grave carenza finanziaria. Qualora l’assistenza finanziaria
venisse attivata, sarebbe fornita sotto forma di un prestito con scadenza
massima di sette anni. 7.4 AMF, EURATOM e
CECA in liquidazione L’AMF è uno strumento finanziario strategico
di sostegno generale e non vincolato alla bilancia dei pagamenti e/o al
bilancio, a beneficio di paesi terzi partner geograficamente vicini all’Unione
europea. Essa viene erogata sotto forma di prestiti o sovvenzioni a medio o
lungo termine, ovvero di un’adeguata combinazione di entrambi e generalmente
integra i finanziamenti previsti nel quadro di un programma di riforma e
adeguamento che beneficia del supporto dell’FMI. Al 31 dicembre 2011, la
Commissione ha stipulato accordi relativi a prestiti per un importo di 239
milioni di EUR non ancora utilizzati dall’altra parte entro il termine dell’esercizio.
Si noti che la Commissione non ha ricevuto garanzie da terzi per questi
prestiti, tuttavia è opportuno rilevare che essi sono garantiti dal Fondo di
garanzia (cfr. nota 2.4). L’Euratom è un’entità
giuridica dell’UE ed è rappresentata dalla Commissione europea. Essa concede
prestiti agli Stati membri allo scopo di finanziare progetti d’investimento al
loro interno relativi alla produzione industriale di elettricità in centrali
nucleari e agli impianti industriali del ciclo del combustibile nucleare.
Concede inoltre prestiti a paesi terzi per migliorare il livello di sicurezza
ed efficienza delle centrali elettronucleari e degli impianti con ciclo a
combustibile nucleare, in servizio o in costruzione. Sono state ricevute
garanzie da terzi per un importo di 447 milioni di EUR (2010: 466 milioni di
EUR) per questi prestiti. I prestiti CECA sono concessi
dalla CECA in liquidazione su fondi presi a prestito, conformemente agli
articoli 54 e 56 del trattato CECA, nonché tre titoli di credito non quotati
emessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) in sostituzione di un
debitore insolvente. Detti titoli di credito saranno detenuti fino a scadenza (2017
e 2019) per coprire il servizio delle relative assunzioni di prestito. Le
variazioni del valore contabile corrispondono alla variazione intervenuta negli
interessi maturati più l’importo relativo all’ammortamento per l’esercizio dei
premi versati e dei costi di operazione sostenuti all’inizio, calcolati in base
al metodo del tasso d’interesse effettivo. 7.5 MECCANISMI
INTERGOVERNATIVI DI STABILITÀ FINANZIARIA 7.5.1 Fondo europeo di
stabilità finanziaria (FESF) Il Fondo europeo di stabilità
finanziaria (FESF) è stato creato dagli Stati membri dell’area dell’euro a
seguito della decisione del 9 maggio 2010 del Consiglio ECOFIN. Il suo mandato
è quello di salvaguardare la stabilità finanziaria in Europa fornendo
assistenza finanziaria agli Stati membri dell’area dell’euro. In conformità
dell’attuale accordo quadro, il FESF non dovrebbe più erogare nuovi prestiti
dopo il 1° luglio 2013. In conformità dell’accordo raggiunto dai capi di
Stato/governi dell’area dell’euro nel luglio 2011, il FESF è autorizzato a
utilizzare i seguenti strumenti legati a condizioni adeguate: -
concedere
prestiti ai paesi in difficoltà finanziarie; -
intervenire
sui mercati primari e secondari del debito. L’intervento sul mercato secondario
avverrà solo sulla base di un’analisi della BCE che riconosca l’esistenza di
circostanze eccezionali sui mercati finanziari e dei rischi per la stabilità
finanziaria; -
agire
sulla base di un programma precauzionale; -
finanziare
la ricapitalizzazione di istituzioni finanziarie attraverso prestiti ai
governi; -
fornire certificati di protezione parziale dal rischio
insieme a nuove emissioni di Stati membri vulnerabili. Per adempiere alla sua
missione, il FESF emette obbligazioni o altri strumenti di debito sui mercati
di capitali. Il Fondo è sostenuto da impegni di garanzia da parte dei 17 Stati
membri dell’area dell’euro per un totale di 780 miliardi di EUR e ha una
capacità di prestito di 440 miliardi di EUR. Non è garantito dal bilancio dell’UE.
Il FESF è una società commerciale registrata in Lussemburgo di proprietà degli
Stati membri dell’area dell’euro al di fuori del quadro del trattato UE e
pertanto non è un organismo dell’UE ed è completamente distinto e non
consolidato nei conti dell’UE. Di conseguenza non ha alcun impatto sui conti
dell’UE, a parte eventuali proventi di sanzioni descritti più avanti. Il FESF è
soggetto ad audit legali mediante revisori dei conti esterni in conformità alle
disposizioni giuridiche lussemburghesi in materia di revisione contabile. La Commissione sarà responsabile della negoziazione
delle condizioni politiche alle quali è subordinata l’assistenza finanziaria e
del monitoraggio del rispetto di tali condizioni. Tutti i paesi che ricevono l’assistenza
finanziaria del FESF saranno soggetti a valutazioni regolari sul rispetto delle
condizioni politiche prima dell’erogazione della rata successiva. Tali
condizioni possono variare da un programma di aggiustamento macroeconomico (per
prestiti regolari) fino al continuo rispetto di requisiti di ammissibilità
prestabiliti (per l’assistenza precauzionale). In linea di principio, la
Commissione europea, di concerto con la BCE, negozia con lo Stato membro dell’area
dell’euro interessato un memorandum d’intesa che illustra nei dettagli le
condizioni a cui è subordinato lo strumento di assistenza finanziaria. Il
contento del memorandum d’intesa deve rispecchiare la gravità delle carenze da
affrontare e lo strumento di assistenza finanziaria scelto. Parallelamente ai prestiti MESF
concessi all’Irlanda e al Portogallo, è stato avviata una linea di prestito del
FESF con un versamento netto aggregato di 17,7 miliardi di EUR per l’Irlanda e
di 26 miliardi di EUR per il Portogallo, oltre all’assistenza del Fondo
monetario internazionale di rispettivamente 19,5 miliardi di diritti speciali
di prelievo (circa 22,5 miliardi di EUR in base al tasso in vigore al momento
dell’accordo) e 23,7 miliardi di diritti speciali di prelievo (circa 26
miliardi di EUR) nell’ambito di un’agevolazione ampliata di credito. Il regolamento (UE) n. 1173/2011 del Parlamento
europeo e del Consiglio consente l’imposizione di sanzioni sotto forma di
ammende agli Stati membri la cui moneta è l’euro. Tali ammende, pari allo 0,2%
del PIL dello Stato membro nell’anno precedente, possono essere imposte se uno
Stato membro non ha adottato misure adeguate per correggere un disavanzo di
bilancio eccessivo o in caso di manipolazioni delle statistiche. Analogamente,
il regolamento (UE) n. 1174/2011 sugli squilibri macroeconomici impone a uno
Stato membro dell’area dell’euro un’ammenda annuale pari allo 0,1% del PIL nel
caso in cui tale Stato non abbia adottato le misure correttive richieste o
presenti un piano d’azione correttivo insufficiente. Il regolamento (UE) n. 1177/2011
ha aggiornato il regolamento (CE) n. 1467/97 per l’accelerazione e il
chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi
eccessivi. Anche l’aggiornamento di tale regolamento prevede inoltre la
possibilità di imporre ammende a Stati membri dell’area dell’euro (pari allo 0,2%
del PIL più una componente variabile). In conformità a tutti e tre i
regolamenti, tutte le ammende riscosse dalla Commissione sono assegnate al FESF
o al meccanismo successore. Attualmente si prevede di assegnare tali ammende al
bilancio dell’UE per poi trasferirle al FESF. Ciò significherebbe che tali
importi verrebbero iscritti nel bilancio sia come entrate sia come spese e
pertanto non avrebbero alcun impatto sul risultato di bilancio complessivo.
Allo stesso modo non avrebbero alcun impatto sul risultato economico presentato
nei rendiconti finanziari dell’UE. 7.5.2 Meccanismo
europeo di stabilità (MES) Il 17 dicembre 2010 il Consiglio europeo ha
concordato sulla necessità per gli Stati membri dell’area dell’euro di
istituire un meccanismo permanente di stabilità: il meccanismo europeo di
stabilità (MES), un’organizzazione intergovernativa nel quadro del diritti
pubblico internazionale al di fuori del quadro del trattato UE. Il trattato MES
è stato firmato dai 17 Stati membri dell’area dell’euro il 2 febbraio 2012 ed è
attualmente in corso di ratifica negli Stati membri partecipanti prima di poter
diventare operativo. In definitiva il MES assumerà il compito attualmente
svolto dal FESF e dal MESF di fornire, ove necessario, assistenza finanziaria
agli Stati membri dell’area dell’euro. Vi sarà tuttavia un periodo di
sovrapposizione dei tre meccanismi, ma i prestiti che sono già stati concessi
nell’ambito del MESF continueranno a essere erogati e rimborsati nel quadro
delle norme del MESF e pertanto i relativi prestiti assunti verranno ancora
garantiti dal bilancio dell’UE e rimarranno iscritti in bilancio. L’istituzione
del MES non avrà pertanto alcun impatto sugli impegni in essere nell’ambito del
MESF. Va inoltre sottolineato che il bilancio dell’UE non garantirà i prestiti
assunti nell’ambito del MES. Il MES verrà garantito da una solida struttura di
capitale, con un capitale sottoscritto totale di 700 miliardi di EUR, di
cui 80 miliardi di EUR di capitale versato dagli Stati membri dell’area dell’euro.
La sua capacità di prestito dovrebbe pertanto, in linea di principio,
raggiungere i 500 miliardi di EUR. Recentemente è stata riesaminata l’adeguatezza
della capacità combinata con il FESF. Il 30 marzo l’Eurogruppo ha concordato di
aumentare il massimale di prestito cumulativo del FESF/MES a 700 miliardi di
EUR e di consentire la coesistenza di entrambi i meccanismi fino al 30 giugno 2013.
Il processo di audit del MES è stato sviluppato con le istituzioni superiori di
controllo e sarà istituito un audit esterno indipendente nonché un audit da parte
di un collegio sindacale indipendente. L’assistenza fornita nell’ambito
del MES sarà subordinata ad alcune condizioni che dipendono dallo strumento di
assistenza scelto. I prestiti ai beneficiari saranno subordinati all’attuazione
di un rigoroso programma di aggiustamento economico e fiscale, in linea con le
disposizioni esistenti. Poiché avrà una propria personalità giuridica e sarà
finanziato direttamente dagli Stati membri dell’area dell’euro, il meccanismo
non sarà un organismo dell’UE e non avrà alcun impatto sui conti o sul bilancio
dell’Unione europea, a parte eventuali proventi di sanzioni descritti più
avanti. La Commissione sarà responsabile della negoziazione delle condizioni
politiche a cui è subordinata l’assistenza finanziaria e del monitoraggio del
rispetto di tali condizioni (come nel caso del FESF). Tutti i paesi che
ricevono l’assistenza finanziaria del MES saranno soggetti a valutazioni
regolari sul rispetto delle condizioni politiche prima dell’erogazione della
rata successiva. Come illustrato in precedenza,
le ammende riscosse in conformità ai regolamenti (UE) n. 1173/2011, n. 1174/2011
e n. 1177/2011 verranno assegnate al bilancio dell’UE e poi trasferite al MES
una volta che il FESF non sarà più operativo. Inoltre, il trattato sulla
stabilità, sul coordinamento e sulla governance firmata da 25 Stati membri (ad
eccezione del Regno Unito e della Repubblica ceca) prevede il pagamento di
sanzioni da parte delle “parti contraenti” se lo Stato membro non adotta le
misure necessarie per rimediare a una violazione del criterio del disavanzo. Le
sanzioni imposte (che non possono superare lo 0,1% del PIL) saranno assegnate
al MES se applicate a Stati membri dell’area dell’euro (e pertanto non avranno
alcun impatto sul risultato di bilancio dell’UE, come nel caso del FESF) o al
bilancio dell’UE nel caso di Stati membri non appartenenti all’area dell’euro –
cfr. articolo 8, paragrafo 2, del trattato. In quest’ultimo caso, l’importo
della sanzione costituirà un’entrata di bilancio e verrà pertanto iscritto come
tale nei conti. || Piano di rimborso per gli importi dei prestiti MESF e BdP in corso al 17 luglio 2012 || miliardi di EUR || Prestito/Paese || Rata || 2014 || 2015 || 2016 || 2017 || 2018 || 2019 || 2021 || 2022 || 2025 || 2026 || 2028 || 2032 || 2038 || 2042 || Totale BdP || || || || || || || || || || || || || || || || Ungheria || 2a || 2,0 || || || || || || || || || || || || || || || 3a || || || 1,5 || || || || || || || || || || || || Lettonia || 1a || 1,0 || || || || || || || || || || || || || || || 2a || || 1,2 || || || || || || || || || || || || || || 3a || || || || || || 0,5 || || || || || || || || || || 4a || || || || || || || || || 0,2 || || || || || || Romania || 1a || || 1,5 || || || || || || || || || || || || || || 2a || || || || || || 1,0 || || || || || || || || || || 3a || || || || 1,15 || || || || || || || || || || || || 4a || || || || || 1,2 || || || || || || || || || || || 5a || || || || || 0,15 || || || || || || || || || || Totale BdP || || 3,0 || 2,7 || 1,5 || 1,15 || 1,35 || 1,5 || 0,0 || 0,0 || 0,2 || 0,0 || 0,0 || 0,0 || 0,0 || 0,0 || 11,4 MESF || || || || || || || || || || || || || || || || Irlanda || 1a (T1) || || 5,0 || || || || || || || || || || || || || || 1a (T2) || || || || || 3,4 || || || || || || || || || || || 2a || || || || || || || 3,0 || || || || || || || || || 3a (T1) || || || || || || || || || || 2,0 || || || || || || 3a (T2) || || || || || 0,5 || || || || || || || || || || || 4a * || || || || || || || || || || || || || || 1,5 || || 5a * || || || || || || || || || || || || 3,0 || || || || 6a * || || || || || || || || || || || 2,3 || || || || Portogallo || 1a (T1) || || || || || || || 1,75 || || || || || || || || || 1a (T2) || || || 4,75 || || || || || || || || || || || || || 2a (T1) || || || || || || || 5,0 || || || || || || || || || 2a (T2) || || || || || || || || || || 2,0 || || || || || || 2a (T3) || || || || || 0,6 || || || || || || || || || || || 3a * || || || || || || || || || || || || || || 1,5 || || 4a (T1) * || || || || || || || || || || || || || 1,8 || || || 4a (T2) * || || || || || || || || 2,7 || || || || || || || Totale MESF || || 0,0 || 5,0 || 4,75 || 0,0 || 4,5 || 0,0 || 9,75 || 2,7 || 0,0 || 4,0 || 2,3 || 3,0 || 1,8 || 3,0 || 40,8 Totale generale || || 3,0 || 7,7 || 6,25 || 1,15 || 5,85 || 1,5 || 9,75 || 2,7 || 0,2 || 4,0 || 2,3 || 3,0 || 1,8 || 3,0 || 52,2 * Erogati nel 2012 e pertanto non inclusi
nel bilancio dell’UE al 31 dicembre 2011 8. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI Le seguenti informazioni si riferiscono alla
gestione dei rischi finanziari dell’Unione europea (UE) e riguardano: –
le
attività di assunzione ed erogazione di prestiti operate dalla Commissione
europea nell’ambito del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria
(MESF), della bilancia dei pagamenti (BdP), dell’assistenza macrofinanziaria
(AMF), delle azioni dell’Euratom e della Comunità europea del carbone e dell’acciaio
(in liquidazione); –
le
operazioni di tesoreria effettuate dalla Commissione europea al fine di dare
esecuzione al bilancio dell’UE, compresa l’imposizione di ammende; –
il
Fondo di garanzia per le azioni esterne. 8.1 TIPI
DI RISCHIo
Il rischio di mercato è il rischio di fluttuazione del valore equo o dei
flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario a seguito di variazioni
dei prezzi di mercato. Il rischio di mercato comprende l’eventualità di
realizzare non solo perdite, ma anche utili. Include il rischio di valuta, il
rischio di tasso d’interesse e altri rischi legati al prezzo (l’UE non è
esposta a un altro rischio di prezzo significativo).
Il rischio di
valuta è il rischio che le operazioni dell’UE o il valore dei suoi
investimenti risenta delle variazioni dei tassi di cambio. Questo rischio
deriva dalla variazione del prezzo di una valuta rispetto a un’altra.
Il rischio di tasso
di interesse è la possibilità di una riduzione di valore di un titolo,
in particolare di un’obbligazione, derivante da un aumento dei tassi d’interesse.
In generale, tassi d’interesse più elevati porteranno a una diminuzione
del prezzo delle obbligazioni a tasso fisso e viceversa.
Il rischio di credito è il rischio di perdita
dovuto al mancato pagamento da parte del debitore/mutuatario di un prestito o
altra linea di credito (il capitale di prestito, gli interessi o entrambi) o ad
altra inadempienza di un obbligo contrattuale. L’inadempienza comprende il
ritardo nei pagamenti, la ristrutturazione dei pagamenti del mutuatario e il
fallimento.
Il rischio di liquidità è il rischio derivante dalla difficoltà di
vendita di un’attività, per esempio il rischio che un’attività o un titolo
determinati non possano essere negoziati rapidamente nel mercato in modo da
evitare perdite o adempiere un obbligo. 8.2 POLITICHE
DI GESTIONE DEL RISCHIO Attività di assunzione ed
erogazione di prestiti: Le operazioni di concessione e assunzione di
prestiti, e la relativa gestione della tesoreria, vengono effettuate dall’UE
conformemente alle rispettive decisioni del Consiglio, ove applicabili, e delle
linee guida interne. Sono stati redatti alcuni manuali di procedura scritta
relativi ad argomenti specifici, quali le assunzioni di prestiti, i prestiti e
la gestione di tesoreria, che sono in uso presso le competenti unità operative.
Di norma, non vengono effettuate attività che compensano le variazioni del
tasso d’interesse o le variazioni di cambio (attività di copertura) allorché le
operazioni di prestito sono generalmente finanziate mediante assunzioni di
prestiti “back-to-back”, che pertanto non generano posizioni aperte in divisa o
del tasso d’interesse. L’applicazione della caratteristica “back-to-back” viene
verificata regolarmente. La Commissione europea gestisce la liquidazione
delle passività e non sono previsti nuovi prestiti né finanziamenti
corrispondenti per la CECA in liquidazione. Le nuove assunzioni di prestiti
della CECA si limitano al rifinanziamento, allo scopo di ridurre il costo dei
fondi. Per quanto riguarda le operazioni di tesoreria, si applicano i principi
della gestione prudente, al fine di limitare i rischi finanziari. Tesoreria:
Le norme e i principi di gestione delle operazioni
di tesoreria della Commissione sono riportate nel regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000
del Consiglio [modificato dal regolamento (CE, Euratom) n. 2028/2004 e dal
regolamento (CE, Euratom) n. 105/2009 del Consiglio] e nel regolamento
finanziario [regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, modificato dal
regolamento (CE, Euratom) n. 1995/2006, dal regolamento (CE) n. 1525/2007
e dal regolamento (CE, Euratom) n. 1081/2010 del Consiglio] e nelle relative
modalità di esecuzione [regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della
Commissione, modificato dal regolamento (CE, Euratom) n. 1261/2005, dal regolamento
(CE, Euratom) n. 1248/2006 e dal regolamento (CE, Euratom) n. 478/2007 della
Commissione]. A seguito dei regolamenti di cui sopra, si applicano
i seguenti principi fondamentali: –
le risorse proprie vengono versate dagli Stati membri in
conti aperti a tale scopo, a nome della Commissione, presso il Tesoro di ogni
Stato membro o l’organismo designato da ogni Stato membro. La Commissione può
effettuare sui conti di cui sopra prelievi destinati a coprire unicamente i
propri bisogni di tesoreria; –
le risorse
proprie vengono versate dagli Stati membri nella loro moneta nazionale, mentre
i pagamenti della Commissione sono espressi principalmente in euro; –
non
sono consentiti scoperti di conto sui conti bancari aperti a nome della
Commissione. Tale limitazione non si applica ai conti delle risorse proprie
della Commissione in caso di inadempienza su prestiti contratti o garantiti in
conformità ai regolamenti e alle decisioni del Consiglio dell’UE; –
i fondi
detenuti in conti bancari denominati in valute diverse dall’euro vengono
utilizzati per i pagamenti in quelle stesse valute oppure convertiti
periodicamente in euro. Oltre ai conti delle risorse
proprie, la Commissione apre altri conti bancari presso le banche centrali e le
banche commerciali al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere le entrate
diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio. Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono
altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per
garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni,
vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario,
alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit. La gestione delle operazioni di pagamento e di
tesoreria della Commissione è regolata da una serie scritta di linee guida e
procedure al fine di limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un
adeguato livello di controllo. Tali linee guida e procedure coprono diverse
aree operative (per esempio: effettuazione di pagamenti e gestione di cassa,
previsioni dei flussi di cassa, continuità dell’attività, ecc.) e il loro
rispetto viene verificato regolarmente. Inoltre, vengono condivise informazioni
tra la DG Bilancio e la DG ECFIN sulla gestione del rischio e le migliori esposizioni. Ammende incassate in via
provvisoria: portafoglio (BUFI) A partire dal 2010, gli importi
delle ammende incassate in via provvisoria vengono investiti in un fondo
appositamente creato gestito dalla DG ECFIN e denominato BUFI. Gli importi
delle ammende ricevuti prima del 2010 restano in conti bancari specifici. La
gestione patrimoniale per le ammende incassate in via provvisoria viene svolta
dalla Commissione in base a linee guida interne e alle linee guida in materia
di gestione patrimoniale inclusi nell’accordo sul livello del servizio concluso
nel dicembre 2009 tra la DG Bilancio e la DG ECFIN. Sono stati redatti alcuni
manuali di procedura relativi ad argomenti specifici, come la gestione di
tesoreria, che sono in uso presso le competenti unità operative. I rischi
finanziari e operativi sono individuati e valutati, e il rispetto delle linee
guida e procedure interne viene verificato regolarmente. L’obiettivo delle attività di gestione patrimoniale
è investire le ammende pagate alla Commissione in modo tale da: a) garantire che i fondi siano facilmente
disponibili quando sono necessari; b) ottenere nelle normali circostanze un ricavo che
in media sia pari al ricavo del parametro di riferimento BUFI meno i costi
sostenuti. Gli
investimenti sono limitati sostanzialmente alle seguenti categorie: depositi a
termine presso le banche centrali dell’area dell’euro, agenzie di emissione di
debito sovrano dell’area dell’euro, banche o istituzioni sovranazionali di
proprietà esclusivamente statale o garantite dallo Stato; obbligazioni, buoni e
certificati di deposito emessi da enti sovrani che creano un’esposizione
sovrana diretta dell’area dell’euro o emessi da istituzioni sovranazionali. Fondo di garanzia Le norme e i principi per la gestione dell’attivo
del Fondo di garanzia (cfr. nota 2.4)
sono contenuti nella convenzione del 25 novembre 1994 tra la Commissione
europea e la Banca europea per gli investimenti (BEI), modificata il 17-23
settembre 1996, l’8 maggio 2002 e il 25 febbraio 2008 e il 9 novembre 2010. Il
Fondo di garanzia utilizza solo l’euro. Per evitare l’esposizione al rischio di
cambio, esso investe unicamente in detta valuta. La gestione dell’attivo si
conforma alle tradizionali norme di prudenza applicate alle attività
finanziarie. È necessario prestare particolare attenzione alla riduzione dei
rischi e garantire che le attività gestite possano essere vendute o trasferite
senza ritardi significativi, tenuto conto degli impegni coperti. 8.3 Rischi
di valuta Attività di assunzione ed erogazione
di prestiti: Gran parte delle attività e passività finanziarie è
in euro, pertanto in questi casi l’UE non è esposta ad alcun rischio di cambio.
Tuttavia, l’UE offre prestiti in USD, attraverso lo strumento finanziario
Euratom, finanziati tramite l’assunzione di prestiti con un importo equivalente
in USD (operazione “back-to-back”). Alla data di riferimento del bilancio, l’UE
non è esposta ad alcun rischio di cambio in relazione all’Euratom. La CECA in
liquidazione ha una modesta esposizione netta in valuta estera equivalente a 1,3
milioni di EUR derivante da prestiti ipotecari equivalenti a 1,26 milioni di
EUR e saldi di conti correnti equivalenti a 0,04 milioni di EUR. Tesoreria: Le risorse proprie versate dagli Stati membri in
valute diverse dall’euro sono tenute sui conti delle risorse proprie, in
conformità al regolamento sulle risorse proprie. Sono convertite in euro quando
sono necessarie per coprire l’effettuazione dei pagamenti. Le procedure
applicate per la gestione di tali fondi sono disciplinate dal suddetto
regolamento. In un numero limitato di casi, tali fondi sono utilizzati
direttamente per poter effettuare i pagamenti nelle stesse valute. La Commissione detiene una serie di conti in valute
dell’UE diverse dall’euro e in USD e CHF presso alcune banche commerciali ai
fini dell’effettuazione di pagamenti denominati in tali valute. Detti conti
vengono alimentati a seconda dell’importo dei pagamenti da effettuarsi e per
questo motivo i loro saldi non rappresentano un’esposizione a un rischio di
valuta. Al momento della riscossione di entrate varie
(diverse dalle risorse proprie) in valute diverse dall’euro, dette entrate
vengono trasferite su conti della Commissione denominati in quelle stesse
valute qualora siano necessarie per coprire l’effettuazione di pagamenti oppure
vengono convertite in euro e trasferite su conti denominati in euro. Le casse
di anticipi detenute in valute diverse dall’euro vengono alimentate a seconda
dei pagamenti locali stimati da effettuarsi a breve termine in quelle valute. I
saldi di questi conti vengono tenuti nel rispetto dei rispettivi massimali. Ammende incassate in via
provvisoria: portafoglio (BUFI) Poiché tutte le ammende sono comminate e pagate in
euro, non vi è alcun rischio di cambio. Fondo di garanzia Le attività finanziarie sono in euro e pertanto non
vi è alcun rischio di valuta. 8.4 Rischio
di tasso di interesse Attività di assunzione ed
erogazione di prestiti: Prestiti assunti e concessi con
tassi d’interesse variabili Data la natura delle sue attività di erogazione e
assunzione di prestiti, l’UE ha importanti attività e passività che generano
interessi. I prestiti AMF ed Euratom emessi a tassi variabili espongono l’UE al
rischio di tasso d’interesse. Tuttavia, i rischi inerenti al tasso di interesse
derivanti dai prestiti sono compensati da prestiti equivalenti per termini e
per condizioni (“back-to-back”). Alla data di riferimento del bilancio, l’UE
registra prestiti (espressi in importi nominali) a tassi variabili per 0,8
miliardi di EUR (2010: 0,86 miliardi di EUR), con una rideterminazione dei
prezzi semestrale. Prestiti assunti e concessi a tassi
d’interesse fissi Nel 2011 l’UE ha anche prestiti AMF ed Euratom a
tassi fissi per un totale di 236 milioni di EUR (2010: 110 milioni di EUR), la
cui ultima scadenza è fissata tra uno e cinque anni (25 milioni di EUR) e a
oltre cinque anni (211 milioni di EUR). Più significativamente, nel 2011 l’UE
detiene undici prestiti a tasso fisso nell’ambito dello strumento finanziario
BdP per un importo totale di 11,4 miliardi di EUR (2010: 12,05 miliardi di
EUR), la cui ultima scadenza è fissata tra uno e cinque anni (7,2 miliardi di
EUR) e a oltre cinque anni (4,2 miliardi di EUR). Nell’ambito dello strumento
finanziario MESF, nel 2011 l’UE detiene dieci prestiti a tasso fisso per un
totale di 28 miliardi di EUR, la cui ultima scadenza è fissata tra uno e cinque
anni (9,75 miliardi di EUR) e a oltre cinque anni (18,25 miliardi di EUR). Data la natura delle sue attività, la CECA in
liquidazione è esposta al rischio di tasso d’interesse. I rischi relativi al
tasso di interesse derivanti da assunzioni di prestito vengono generalmente
compensati da prestiti equivalenti per termini e condizioni. Per quanto
riguarda le operazioni di gestione patrimoniale, il portafoglio CECA non
include obbligazioni con tassi di interesse variabili. Le obbligazioni a tasso
zero costituivano il 15% del portafoglio obbligazionario alla data di
riferimento del bilancio. Tesoreria: La tesoreria della Commissione non concede prestiti
e di conseguenza non è esposta al rischio di tasso di interesse. Tuttavia,
matura interessi sui saldi che detiene sui suoi diversi conti bancari. La
Commissione ha pertanto adottato misure per garantire che gli interessi
maturati sui suoi conti bancari rispecchino regolarmente i tassi d’interesse di
mercato, nonché le loro eventuali fluttuazioni. I conti aperti presso il Tesoro o la banca centrale
nazionale degli Stati membri per le entrate da risorse proprie sono
infruttiferi e senza spese. Per quanto riguarda tutti gli altri conti detenuti
presso le banche centrali nazionali, i compensi dipendono dalle condizioni
specifiche offerte dalle singole banche. I tassi di interesse applicati sono
variabili e vengono adeguati alle fluttuazioni di mercato. I saldi overnight (a un solo giorno) detenuti su
conti bancari commerciali maturano interessi quotidianamente, sulla base di
tassi variabili di mercato a cui viene applicato un margine contrattuale
(positivo o negativo). Per gran parte dei conti il calcolo degli interessi è
legato al tasso d’interesse EONIA (Euro over night index average), adeguato in
funzione delle eventuali fluttuazioni di questo tasso. Per alcuni altri conti
il calcolo degli interessi è legato d’interesse marginale della BCE per le sue
principali operazioni di rifinanziamento. Di conseguenza, non vi è il rischio
che la Commissione maturi interessi a tassi inferiori rispetto a quelli di
mercato. Ammende incassate in via
provvisoria: portafoglio (BUFI) Nel portafoglio BUFI non sono presenti obbligazioni
con tassi di interesse variabili. Le obbligazioni a tasso zero costituivano il 34%
del portafoglio obbligazionario alla data di riferimento del bilancio. Fondo di garanzia I titoli di credito all’interno del Fondo di
garanzia emessi a tassi d’interesse variabili sono soggetti agli effetti di
volatilità di questi tassi, mentre i titoli di credito a tassi fissi sono
esposti a un rischio relativo al valore equo. Le obbligazioni a tasso fisso
rappresentano circa l’83% del portafoglio investimenti alla data di riferimento
del bilancio (2010: 93%).
8.5 Rischio di credito Attività di assunzione ed
erogazione di prestiti L’esposizione al rischio di credito è gestita
innanzitutto ottenendo le garanzie dei paesi nel caso di Euratom,
successivamente attraverso il Fondo di Garanzia (AMF ed Euratom), poi mediante
la possibilità di prelevare i fondi necessari dai conti delle risorse proprie
della Commissione presso gli Stati membri e infine mediante il bilancio dell’UE.
La normativa in materia di risorse proprie fissa il massimale per i versamenti
a titolo delle risorse proprie all’1,23% dell’RNL degli Stati membri e durante
il 2011 lo 0,93% è stato utilizzato per coprire gli stanziamenti di pagamento.
Ciò significa che al 31 dicembre 2011 vi era un margine disponibile dello 0,3%
per coprire tali garanzie. Il Fondo di garanzia per le azioni esterne è stato
istituito nel 1994 al fine di coprire i rischi di inadempienza correlati ai
prestiti assunti nel quadro dell’erogazione di prestiti a favore di paesi esterni
all’Unione europea. In ogni caso, l’esposizione al rischio di credito è
attenuata dalla possibilità di fare ricorso ai conti delle risorse proprie
della Commissione presso gli Stati membri oltre l’attivo presente su tali conti
qualora un debitore non sia in grado di rimborsare per intero gli importi
dovuti. A tale scopo l’UE ha il diritto di chiedere a tutti gli Stati membri di
garantire la conformità agli obblighi giuridici dell’UE nei confronti dei
propri prestatori. Per quanto riguarda le operazioni di tesoreria, è
necessario applicare le linee guida sulla scelta delle controparti. Di
conseguenza, l’unità operativa potrà stipulare accordi solo con banche
dichiarate ammissibili aventi sufficienti limiti di controparte. L’esposizione della CECA al rischio di credito è
gestita attraverso un’analisi periodica della capacità dei mutuatari di
adempiere agli obblighi di restituzione degli interessi e del capitale. L’esposizione
al rischio di credito è gestita inoltre ottenendo garanzie collaterali, nonché garanzie
societarie, personali e degli Stati. Il 61% dell’importo totale dei prestiti
insoluti è coperto da garanzie di uno Stato membro o di organismi equivalenti
(per esempio, enti pubblici). Il 30% dei prestiti insoluti è stato concesso a
banche o garantito da banche. Per quanto riguarda le operazioni di tesoreria, è
necessario applicare le linee guida sulla scelta delle controparti. L’unità
operativa può stipulare accordi solo con banche dichiarate ammissibili aventi
sufficienti limiti di controparte. Tesoreria:
La maggior parte delle risorse di tesoreria della
Commissione sono detenute, in conformità al regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000
del Consiglio in materia di risorse proprie, sui conti aperti dagli Stati
membri per il pagamento dei loro contributi (risorse proprie). Tutti questi
conti sono tenuti presso il Tesoro o la banca centrale nazionale dei singoli
Stati membri. Detti istituzioni presentano un rischio di credito (o di
controparte) molto basso per la Commissione, dato che l’esposizione è nei
confronti degli Stati membri. Per la parte delle risorse di tesoreria della
Commissione detenute presso banche commerciali al fine di coprire l’effettuazione
di pagamenti, l’alimentazione di tali conti avviene in base al principio del
“just in time” ed è gestita automaticamente dal sistema di gestione del
contante della tesoreria. Su ogni conto vengono mantenuti livelli di cassa
minimi, proporzionali all’importo medio dei pagamenti quotidiani effettuati dal
relativo conto. Di conseguenza, gli importi detenuti a fine giornata su questi
conti sono sempre molto bassi (mediamente tra 20 e 100 milioni di EUR
distribuiti su oltre 20 conti), cosicché l’esposizione della Commissione
al rischio è limitata. Tali importi devono essere considerati alla luce dei saldi
di tesoreria complessivi, che variano tra 1 miliardo di EUR e 35 miliardi di
EUR, e dell’importo totale di pagamenti effettuati nel 2011, superiore a 128
miliardi di EUR. Inoltre, per la selezione delle banche commerciali
vengono applicate delle linee guida specifiche onde ridurre ulteriormente il
rischio di controparte al quale è esposta la Commissione: – tutte le banche commerciali
vengono selezionate mediante gara d’appalto. Il rating di credito a breve
termine minimo richiesto per l’ammissione alle procedure di gara è Moody’s P-1
o un rating equivalente (S&P A-1 o Fitch F1). In determinate circostanze
debitamente motivate può essere accettato un livello inferiore; –
per le
banche commerciali che sono state specificatamente selezionate per il deposito
delle ammende incassate in via provvisoria (contanti vincolati), è inoltre
necessario, di norma, un rating a lungo termine minimo di AA emesso da un’agenzia
di rating; vengono adottate misure specifiche nel caso in cui alcune banche del
gruppo siano soggette a una riduzione del rating. Inoltre, l’importo depositato
presso ciascuna banca è limitato a una determinata percentuale di fondi propri;
il calcolo di tale limite tiene inoltre conto dell’importo di garanzie in
essere erogate alla Commissione dallo stesso istituto; –
le
casse di anticipi vengono detenute presso banche locali selezionate mediante la
procedura di gara semplificata. I livelli di rating richiesti dipendono dalla
situazione locale e possono variare notevolmente da uno Stato all’altro. Al
fine di limitare l’esposizione al rischio, i saldi di questi conti vengono
tenuti ai livelli più bassi possibili (tenuto conto dei fabbisogni operativi) e
alimentati regolarmente con una revisione annuale dei massimali applicati; –
i
rating di credito delle banche commerciali presso cui la Commissione detiene
dei conti sono rivisti almeno mensilmente o con maggiore frequenza laddove
necessario. Nel contesto della crisi finanziaria, per il 2011 sono state
intensificate le misure di monitoraggio e rivisti giornalmente i rating delle
banche commerciali. La Commissione detiene
inoltre importi significativi di garanzie emesse da istituzioni finanziarie in
relazione alle ammende imposte alle imprese che violano le norme dell’UE in
materia di concorrenza (cfr. nota 2.11.1).
Tali garanzie vengono fornite dalle imprese a cui sono state imposte delle ammende
in alternativa all’effettuazione di pagamenti provvisori. All’inizio del 2012 è
stata rivista la politica di gestione del rischio per l’accettazione di tali
garanzie e, alla luce dell’attuale contesto finanziario nell’UE, è stata
definita una nuova combinazione di requisiti di rating del credito e di
percentuali limitate per controparte (in proporzione ai fondi propri di
ciascuna controparte). Tale politica continua a garantire l’elevata qualità
creditizia della Commissione. La conformità delle garanzie in essere ai
requisiti politici applicabili viene rivista regolarmente. Ammende incassate in via
provvisoria: portafoglio (BUFI) Per gli investimenti effettuati con gli importi
delle ammende incassate in via provvisoria, la Commissione si espone al rischio
di credito, ovvero il rischio che una controparte non sia in grado di pagare
gli importi per intero quando dovuti. Le maggiori concentrazioni di rischio del
credito si hanno nei confronti di Francia e Germania in quanto ciascuno di
questi paesi rappresenta rispettivamente il 62% e il 25% del volume totale del
portafoglio. Fondo di garanzia Conformemente all’accordo concluso tra l’UE e la BEI
relativo alla gestione del Fondo di garanzia, tutti gli investimenti
interbancari devono avere un rating minimo Moody’s P-1 o rating equivalente. Al
31 dicembre 2011 i depositi a scadenza fissa (300 milioni di EUR) sono
stati effettuati con tali controparti (2010: 124 milioni di EUR). Al 31
dicembre 2011, il fondo non detiene investimenti in titoli a sconto a breve
termine. Nello stesso periodo dello scorso esercizio, il fondo aveva investito
in quattro strumenti finanziari a breve termine e tutti i relativi investimenti
(69 milioni di EUR) sono stati effettuati con controparti aventi un rating
minimo Moody’s P-1 o rating equivalente. Tutti i titoli detenuti nel
portafoglio titoli disponibili per la vendita sono conformi alle linee guida di
gestione. 8.6 RISCHIO DI
LIQUIDITÀ Attività di assunzione ed
erogazione di prestiti Il rischio di liquidità derivante dalle assunzioni
di prestiti è generalmente compensato da prestiti equivalenti per termini e
condizioni (operazioni “back-to-back”). Per l’AMF e l’Euratom, il Fondo di
garanzia funge da riserva di liquidità (o rete di sicurezza) nel caso di
inadempienze o di ritardi nei pagamenti dei mutuatari. Per la BdP, il
regolamento (CE) n. 431/2009 del Consiglio prevede una procedura che concede
tempo sufficiente per mobilitare i fondi mediante i conti delle risorse proprie
della Commissione presso gli Stati membri. Il regolamento (UE) n. 407/2010 del
Consiglio prevede una procedura simile per il MESF. Per la gestione patrimoniale e delle passività della
CECA in liquidazione, la Commissione gestisce i vincoli di liquidità sulla base
di previsioni di esborso ottenute mediante le consultazioni con i servizi della
Commissione responsabili. Tesoreria:
I principi di bilancio dell’UE garantiscono che le
risorse di cassa complessive per l’esercizio siano sempre sufficienti per l’effettuazione
dei pagamenti. I contributi totali degli Stati membri sono infatti pari all’importo
degli stanziamenti di pagamento per l’esercizio contabile. Tuttavia, i
contributi degli Stati membri vengono versati in dodici rate mensili durante
tutto l’esercizio, mentre i pagamenti sono soggetti a una certa stagionalità.
Al fine di garantire che le risorse di tesoreria siano sempre sufficienti per
coprire i pagamenti da effettuare in qualsiasi mese, vengono adottate procedure
di previsione regolare di cassa e gli Stati membri possono richiamare le
risorse proprie o finanziamenti aggiuntivi in anticipo, se necessario e a
determinate condizioni. Inoltre, nel contesto delle operazioni quotidiane di
tesoreria della Commissione, strumenti automatizzati di gestione del contante
garantiscono quotidianamente la disponibilità di liquidità sufficiente su tutti
i conti bancari della Commissione.
Fondo di garanzia Il fondo è gestito secondo il
principio che le attività devono presentare un grado sufficiente di liquidità e
mobilitazione in relazione agli impegni pertinenti. Il fondo deve mantenere un
minimo di 100 milioni di EUR in un portafoglio con una scadenza di < 12 mesi
da investire in strumenti monetari. Al 31 dicembre 2011, questi investimenti
ammontavano a 300 milioni di EUR. Inoltre, il 20% minimo del valore nominale
del fondo comprende strumenti monetari, obbligazioni a tasso fisso con una vita
residua inferiore a un anno e obbligazioni a tasso variabile. Al 31 dicembre 2011
tale valore era pari al 45%. 9. INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON
PARTI CORRELATE 9.1 PARTI CORRELATE Le parti correlate della Commissione sono le altre
entità consolidate dell’UE e il personale con funzioni direttive di tali
entità. Le operazioni tra queste entità hanno luogo nell’ambito di normali
operazioni dell’UE e pertanto, in conformità alle norme contabili dell’UE, non
sono necessari requisiti specifici di informativa per tali operazioni. 9.2 DIRITTI
DELLE FUNZIONI DIRETTIVE Per presentare le informazioni
sulle operazioni con parti correlate riguardanti le funzioni direttive della
Commissione europea, tali soggetti sono di seguito raggruppati in cinque
categorie: Categoria 1: i presidenti
del Consiglio europeo, della Commissione e della Corte di giustizia. Categoria 2: il
vicepresidente della Commissione, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per
gli affari esteri e per la politica di sicurezza nonché gli altri
vicepresidenti della Commissione. Categoria 3: il segretario
generale del Consiglio, i membri della Commissione, i giudici e gli avvocati
generali della Corte di giustizia, il presidente e i membri del Tribunale, il
presidente e i membri del Tribunale della funzione pubblica europea, il
Mediatore europeo e il Garante europeo della protezione dei dati. Categoria 4: il presidente e
i membri della Corte dei conti. Categoria 5: i funzionari di
più alto grado delle istituzioni e delle agenzie. Di seguito viene
presentata una sintesi dei loro diritti – per maggiori informazioni, si veda la
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea [L 187 dell’8.8.1967 modificato da
ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 202/2005 del Consiglio, del 18
gennaio 2005 (L 33 del 5.2.2005), e L 268 del 20.10.1977 modificato da ultimo
dal regolamento (CE, Euratom) n. 1293/2004 del Consiglio, del 30 aprile 2004 (L
243 del 15.7.2004)]. Altre informazioni sono disponibili anche nello
statuto del personale pubblicato sul sito web Europa, che rappresenta il
documento ufficiale che descrive i diritti e gli obblighi di tutti i funzionari
dell’Unione europea. Il personale con funzioni direttive non ha ricevuto alcun
prestito preferenziale dall’UE. DIRITTI PECUNIARI DELLE FUNZIONI DIRETTIVE || in EUR Diritto (per dipendente) || Categoria 1 || Categoria 2 || Categoria 3 || Categoria 4 || Categoria 5 Stipendio base (mensile) || 25 351,76 || 22 963,55 –23 882,09 || 18 370,84 – 20 667,20 || 19 840,51 – 21 126,47 || 11 681,17 –18 370,84 Indennità di abitazione/dislocazione || 15% || 15% || 15% || 15% || 16% Prestazioni familiari: Capofamiglia (% stipendio) Figlio a carico Indennità prescolastica Indennità scolastica, o Indennità per figlio che frequenta un istituto scolastico di un paese diverso dalla sede di servizio || 2%+170,52 372,61 91,02 252,81 505,39 || 2%+170,52 372,61 91,02 252,81 505,39 || 2%+170,52 372,61 91,02 252,81 505,39 || 2%+170,52 372,61 91,02 252,81 505,39 || 2%+170,52 372,61 91,02 252,81 505,39 Indennità di presidenza per i giudici || N/A || N/A || 500 - 810,74 || N/A || N/A Indennità di rappresentanza || 1 418,07 || 0 - 911,38 || 500 - 607,71 || N/A || N/A Spese di viaggio annuali || N/A || N/A || N/A || N/A || Presenti Trasferimenti verso uno Stato membro: Indennità scolastica * % dello stipendio* % dello stipendio senza cc || Presenti 5% max 25% || Presenti 5% max 25% || Presenti 5% max 25% || Presenti 5% max 25% || Presenti 5% max 25% Spese di rappresentanza || rimborsate || rimborsate || rimborsate || N/A || N/A Entrata in servizio: Spese di insediamento Spese di viaggio della famiglia Spese di trasloco || 50 703,52 rimborsate rimborsate || 45 927,10 –47 764,18 rimborsate rimborsate || 36 741,68 – 41 334,40 rimborsate rimborsate || 39 681,02 – 42 252,94 rimborsate rimborsate || rimborsate rimborsate rimborsate Cessazione dal servizio: Spese di reinsediamento Spese di viaggio della famiglia Spese di trasloco Transizione (% stipendio)** Copertura dei rischi di malattia || 25 351,76 rimborsate rimborsate 40% - 65% coperte || 22 963,55 –23 882,09 rimborsate rimborsate 40% - 65% coperte || 18 370,84 – 20 667,20 rimborsate rimborsate 40% - 65% coperte || 19 840,51 – 21 126,47 rimborsate rimborsate 40% - 65% coperte || rimborsate rimborsate rimborsate N/A facoltativo Pensione (% stipendio lordo) || Max 70% || Max 70% || Max 70% || Max 70% || Max 70% Trattenute: Imposta dell’UE Assicurazione malattia (% stipendio) Prelievo speciale sullo stipendio Detrazione pensione || 8% - 45% 1,8% 5,5% N/A || 8% - 45% 1,8% 5,5% N/A || 8% - 45% 1,8% 5,5% N/A || 8% - 45% 1,8% 5,5% N/A || 8% - 45% 1,8% 5,5% 11,6% Numero di persone al termine dell’esercizio || 3 || 8 || 90 || 27 || 97 *
con applicazione del coefficiente di correzione (“cc”) **
corrisposto per i primi tre anni dalla partenza 10. FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA
DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Alla data della firma dei conti, oltre alle
informazioni che seguono, il contabile della Commissione non aveva constatato o
riferito altre questioni rilevanti tali da essere riportate in questo
paragrafo. I conti annuali e le note esplicative corrispondenti sono stati
redatti ricorrendo alle informazioni disponibili più recenti, come risulta
dalle informazioni riportate. Richieste aggiuntive di
assistenza finanziaria nell’area dell’euro Il 25 giugno 2012, l’Eurogruppo ha accolto la
richiesta formale di assistenza finanziaria da parte del governo spagnolo. Il 9
luglio, ha raggiunto un’intesa politica su un programma volto ad aiutare la
Spagna a ricapitalizzare e ristrutturare i suoi istituti finanziari. Una volta
adottato il memorandum di intesa, sarà possibile effettuare la prima
erogazione. L’assistenza finanziaria per la ricapitalizzazione verrà fornita
mediante il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) fino a quando il
meccanismo europeo di stabilità (MES) non diventerà operativo e sostituirà il
fondo. Il 27 giugno l’Eurogruppo ha inoltre accolto la
richiesta delle autorità cipriote di assistenza finanziaria da parte degli
Stati membri dell’area dell’euro, alla luce delle sfide che Cipro deve
affrontare, in particolare a causa delle difficoltà del settore bancario e
della presenza di squilibri macroeconomici. Sulla base di una valutazione del
fabbisogno finanziario, il sostegno finanziario dell’area dell’euro verrebbe
fornito nel quadro di un programma di aggiustamento globale. Il pacchetto di
assistenza finanziario verrà fornito dal FESF o dal MES sulla base dei suoi
strumenti di finanziamento. Per maggiori informazioni sul FESF e il MES e sui
programmi di assistenza finanziaria dell’UE, cfr. nota 7. 11. PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO 11.1 ENTITÀ CONSOLIDATE A. ENTITÀ CONTROLLATE 1. Istituzioni e organismi consultivi || Comitato delle regioni || Garante europeo della protezione dei dati Consiglio dell’Unione europea || Comitato economico e sociale europeo Corte di giustizia dell’Unione europea || Mediatore europeo Commissione europea || Parlamento europeo Corte dei conti europea || Consiglio europeo Servizio europeo per l’azione esterna* || || 2. Agenzie dell’UE || Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro || Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali Agenzia europea per la sicurezza aerea || Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie || Fondazione europea per la formazione Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale || Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’UE Agenzia europea dell’ambiente || Centro di traduzione degli organi dell’Unione europea Autorità europea per la sicurezza alimentare || Agenzia di vigilanza del GNSS europeo Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro || Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli) Agenzia europea per la sicurezza marittima || Agenzia ferroviaria europea Agenzia europea per i medicinali || Ufficio comunitario delle varietà vegetali Agenzia europea per le sostanze chimiche || Agenzia europea di controllo della pesca “Fusion for Energy” (Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione) || Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze Eurojust || Accademia europea di polizia (CEPOL) Istituto europeo per l’uguaglianza di genere || Ufficio europeo di polizia (EUROPOL) || Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione || Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori Agenzia esecutiva per l’istruzione, l’audiovisivo e la cultura || Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca || Agenzia esecutiva per la ricerca Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia* || Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali* Autorità bancaria europea* || Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati* Ufficio dell’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche* || Istituto europeo di innovazione e tecnologia* || 3. Altre entità controllate || Comunità europea del carbone e dell’acciaio (in liquidazione) || || B. IMPRESE COMUNI Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER || Impresa comune Galileo in liquidazione Impresa comune SESAR || Impresa comune IMI Impresa comune FCH || || C. COLLEGATE Fondo europeo per gli investimenti || Impresa comune ARTEMIS Impresa comune Clean Sky || Impresa comune ENIAC * Consolidate per la prima volta nel 2011 || 11.2 ENTITÀ NON
CONSOLIDATE Benché l’Unione europea gestisca il patrimonio delle
entità di seguito menzionate, queste non soddisfano i requisiti per essere
consolidate e pertanto non sono inserite nei conti dell’UE.
11.2.1 Il Fondo europeo di sviluppo (FES) Il Fondo europeo di sviluppo (FES) è il principale
strumento di aiuto dell’Unione europea per la cooperazione allo sviluppo dei
paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e dei paesi e territori d’oltremare
(PTOM). Il Trattato di Roma del 1957 ne ha previsto la creazione allo scopo di
offrire assistenza tecnica e finanziaria, inizialmente solo ai paesi africani
con i quali alcuni Stati membri avevano legami storici. Il FES non è finanziato dal bilancio dell’Unione
europea bensì dai contributi diretti degli Stati membri, concordati nei
negoziati a livello intergovernativo. La Commissione e la BEI gestiscono le
risorse del FES. Di norma, ogni FES è approvato per un periodo di circa cinque
anni. Dalla conclusione della prima convenzione di partenariato nel 1964, i
cicli di programmazione del FES hanno seguito, in generale, quelli degli
accordi/convenzioni di partenariato. Il FES è disciplinato dal proprio regolamento
finanziario (GU L 78 del 19 marzo 2008) che prevede la presentazione dei propri
rendiconti finanziari, separati da quelli dell’UE. I conti annuali e la
gestione delle risorse del FES sono soggetti al controllo esterno della Corte
dei conti e del Parlamento. A titolo informativo, lo stato patrimoniale e il
conto del risultato economico dell’ottavo, nono e decimo FES sono così
composti: STATO PATRIMONIALE – ottavo, nono e decimo FES || || || milioni di EUR || 31.12.2011 || 31.12.2010 || ATTIVITÀ NON CORRENTI || 380 || 353 || || || || ATTIVITÀ CORRENTI || 2 510 || 2 151 || || || || TOTALE ATTIVO || 2 890 || 2 504 || || || || PASSIVITÀ CORRENTI || (1 033) || (1 046) || || || || TOTALE PASSIVO || (1 033) || (1 046) || || || || ATTIVO NETTO || 1 857 || 1 458 || || || || FONDI E RISERVE || || || Capitale richiamato || 26 979 || 23 879 || Altre riserve || 2 252 || 2 252 || Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || (24 674) || (21 908) || Risultato economico dell’esercizio || (2 700) || (2 765) || ATTIVO NETTO || 1 857 || 1 458 CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO – ottavo, nono e decimo FES || || || milioni di EUR || 2011 || 2010 || ENTRATE DI ESERCIZIO || 99 || 140 || || || || SPESE D’ESERCIZIO || (2 778) || (3 000) || || || || DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || (2 679) || (2 860) || || || || ATTIVITÀ FINANZIARIE || (21) || 95 || RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO || (2 700) || (2 765) 11.2.2 Regime di assicurazione malattia Il regime di assicurazione malattia fornisce l’assicurazione
medica al personale dei vari organismi dell’Unione europea. I fondi del regime
sono di sua proprietà e non sono controllati dall’Unione europea, anche se le
attività finanziarie sono gestite dalla Commissione. Il regime è finanziato con
i contributi dei membri (personale) e dei datori di lavoro (le istituzioni/le
agenzie/gli organismi). Eventuali eccedenze restano di proprietà del regime.
Il regime ha quattro entità separate – di cui la principale copre il personale
delle istituzioni e delle agenzie dell’Unione europea, mentre i tre regimi
minori coprono il personale dell’Università europea di Firenze, delle Scuole
europee e del personale che lavora al di fuori dell’UE, come il personale delle
delegazioni UE. Al 31 dicembre 2011 gli attivi ammontavano, complessivamente, a
294 milioni di EUR (2010: 286 milioni di EUR).
11.2.3 Il
Fondo di garanzia per i partecipanti Alcuni importi di prefinanziamento versati nell’ambito
del Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7°PQ)
sono effettivamente coperti da un Fondo di garanzia per i partecipanti. Si tratta di uno strumento di vantaggio reciproco
istituito per coprire i rischi finanziari sostenuti dall’UE e dai partecipanti
durante la fase di attuazione delle azioni indirette del 7°PQ, di cui il suo
capitale e i suoi interessi costituiscono una cauzione di buona esecuzione.
Tutti i partecipanti ad azioni indirette sotto forma di sovvenzione
contribuiscono in una misura pari al 5% del contributo totale dell’UE al
capitale del Fondo di garanzia per i partecipanti per tutta la durata dell’azione.
Essi sono pertanto i proprietari del Fondo di garanzia per i partecipanti,
mentre la Commissione rappresenta l’UE in veste di agente esecutivo. Al termine
di un’azione indiretta, i partecipanti dovrebbero recuperare interamente il
loro contributo al capitale del fondo, tranne nel caso in cui quest’ultimo
subisca delle perdite a causa di beneficiari insolventi – in tal caso i
partecipanti recupereranno minimo l’80% del loro contributo. Il Fondo di
garanzia per i partecipanti garantisce pertanto gli interessi finanziari sia
dell’Unione europea che dei partecipanti. Al 31 dicembre 2011, le
attività totale del Fondo di garanzia per i partecipanti ammontavano a 1 171 milioni
di EUR (2010: 879 milioni di EUR). I fondi del Fondo di garanzia per i
partecipanti sono di sua proprietà e non sono controllati dall’Unione europea,
anche se le attività finanziarie sono gestite dalla Commissione.