RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO SULLE ATTIVITÀ DI ASSUNZIONE ED EROGAZIONE DI PRESTITI DELL'UE NEL 2011 /* COM/2012/0419 final */
INDICE 1........... Introduction. 3 2........... Lending
activities of the European Union. 3 2.1........ BOP facility. 3 2.1.1..... BoP operations in
2011. 4 2.2........ EFSM... 4 2.2.1..... EFSM operations in
2011. 5 2.3........ MFA facility. 7 2.3.1..... MFA operations in
2011. 8 2.4........ Euratom facility. 8 2.4.1..... Euratom operations in
2011. 8 3........... Borrowing
activities of the European Union. 8 3.1........ BOP. 9 3.2........ EFSM... 10 3.3........ MFA.. 11 3.4........ Euratom.. 11 4........... European
Investment Bank. 12 4.1........ EIB lending
activities. 12 4.2........ EIB borrowing
activities. 12 5........... Ensuring
financial stability in the euro area. 13 5.1........ Greek Loan
Facility (GLF) 13 5.2........ European Financial
Stability Facility (EFSF) 14 5.3........ European Stability
Mechanism (ESM) 14 1. Introduzione Le decisioni con le
quali il Consiglio ha istituito vari strumenti dell’Unione europea per la
concessione di prestiti dispongono che la Commissione informi ogni anno il
Parlamento europeo e il Consiglio in merito all’utilizzo di detti strumenti. Per adempiere a tali
obblighi in materia di informazione, nella presente relazione si descrivono le
operazioni di concessione di prestiti effettuate per ogni strumento nonché le
relative operazioni di assunzione di prestiti. 2. Operazioni di prestito dell’Unione
europea La Commissione fornisce
sostegno finanziario a paesi terzi e agli Stati membri nell’ambito di diverse
decisioni del Consiglio, in funzione delle aree geografiche interessate e degli
obiettivi perseguiti. Ciò avviene di solito sotto forma di prestiti bilaterali
finanziati sui mercati dei capitali e garantiti dal bilancio dell’UE[1]. 2.1. Strumento
BOP Tale assistenza assume
la forma di prestiti a medio termine concessi dall’Unione ed è generalmente
associato ad un finanziamento del Fondo monetario internazionale (FMI) e di
altri creditori multilaterali come la BEI, la BERS o la Banca mondiale, o a
un’assistenza bilaterale accordata dagli Stati membri. Lo strumento è di natura
eccezionale e il suo impiego è deciso caso per caso con decisione del
Consiglio. I beneficiari potenziali sono Stati membri non appartenenti all’area
dell’euro con gravi difficoltà nella loro bilancia dei pagamenti. Esso mira ad
attenuare le restrizioni finanziarie esterne mondiali cui è soggetto lo Stato
membro beneficiario e a ristabilire l'equilibrio della sua bilancia dei
pagamenti Esso viene attivato a condizione che vengano soddisfatte le
condizioni di politica economica decise dalla Commissione (previa consultazione
del comitato economico e finanziario) e dallo Stato membro in un protocollo di
intesa firmato prima dell'attuazione degli accordi di prestito. La verifica
dell’attuazione di tali misure costituisce una condizione preliminare
all'erogazione delle altre rate del prestito. Lo strumento BOP è stato
riattivato nel 2008 per rispondere alla crisi economica e finanziaria
internazionale, portandone il massimale da 12 miliardi di euro a 25 miliardi di
euro nel dicembre 2008[2], mentre un
ulteriore aumento a 50 miliardi di euro è stato deciso nel maggio 2009[3] per consentire
all’UE di rispondere rapidamente a eventuali altre domande di sostegno BOP. Al
31 dicembre 2011, è stato impegnato un importo totale di 14,6 miliardi di euro
a favore di Ungheria[4], Lettonia[5] e Romania[6], di cui sono
stati erogati 13,4 miliardi di euro a fine 2011. Tabella 1: sostegno BOP
al 31.12.2011 (in miliardi di euro) Paese || Importo concesso || Importo erogato || Importo rimborsato || Importo in n essere || Media di scadenza del prestito (anni) Ungheria || 6.5 || 5.5 || 2.0 || 3.5 || 6.1 Lettonia || 3.1 || 2.9 || 0 || 2.9 || 6.6 Romania || 5.0 || 5.0 || 0 || 5.0 || 7.0 Totale || 14.6 || 13.4 || 2.0 || 11.4 || 2.1.1. Operazioni
BOP nel 2011 Nel 2011 è stato erogato
un importo complessivo di 1 350 miliardi di euro in due rate: Tabella 2: Elenco delle
operazioni di prestito effettuate nel 2011 a titolo dello strumento BOP (in
milioni di euro) Paese || Decisione || Data della rata || Scadenza || Cedola || Importo erogato Romania || 2009/459/CE || 24/03/2011 || 04/04/2018 || 3.25% || 1,200 || || 22/06/2011 || 04/10/2018 || 3.13% || 150 Totale || || || || || 1,350 L’assistenza finanziaria
all’Ungheria e alla Lettonia è scaduta rispettivamente nel novembre 2010 e nel
gennaio 2012. Pertanto il miliardo di euro residuo destinato all’Ungheria e i
0,2 miliardi di euro destinati alla Lettonia non saranno erogati
nell’ambito delle attuali operazioni BOP. Oltre ai 5 miliardi di
euro di sostegno BOP, già concessi, il Consiglio, il 12 maggio 2011, ha deciso
la concessione alla Romania di un sostegno finanziario precauzionale fino a 1,4
miliardi di euro[7], non ancora
erogati. 2.2. MESF Il regolamento (UE) n.
407/2010 del Consiglio, dell’11 maggio 2010, ha istituito un meccanismo europeo
di stabilizzazione finanziaria (MESF), basato sull’articolo 122, paragrafo 2[8], del trattato
sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). Il MESF è totalmente coperto dal
bilancio UE e ha una capacità di prestito totale fino a 60 miliardi di euro. Alla Commissione è
conferito il potere di raccogliere fondi a nome dell’Unione europea sui mercati
dei capitali o direttamente dalle istituzioni finanziarie. Il ricorso al MESF è
soggetto a condizioni si politica finanziaria molto rigorose, nel contesto di
un programma di assistenza e aggiustamento strutturale congiunto UE/FMI.
L’assistenza finanziaria nell’ambito del MESF è fornita nell’ambito di una
decisione del Consiglio presa a maggioranza qualificata. La Commissione e lo
Stato membro beneficiario sottoscrivono un protocollo di intesa nel quale sono
specificate le condizioni generali di politica economica fissate dal Consiglio.
In seguito la Commissione trasmette il protocollo di intesa al Parlamento
europeo e al Consiglio. Le condizioni di politica economica sono riesaminate
regolarmente e se necessario possono essere modificate[9]. La Commissione è tenuta
a riferire periodicamente al comitato economico e finanziario e al Consiglio in
merito all’attuazione del regolamento MESF e al persistere delle circostanze
eccezionali che ne hanno giustificato l’adozione[10]. 2.2.1. Operazioni
del MESF nel 2011 Lo strumento MESF è
stato attivato nel 2011 per l’Irlanda e il Portogallo, impegnando un ammontare
di prestiti fino a 22,5 miliardi di euro e 26 miliardi di euro rispettivamente
per i due paesi beneficiari . Gli impegni totali, includendo MESF, FMI e altri
Stati membri ammontano rispettivamente a 85 miliardi di euro e 78 miliardi di
euro: Tabella 3: Ripartizione
degli impegni (in miliardi di euro) Paese || MESF || FESF || FMI || Altri || Totale Irlanda || 22.5 || 17.7 || 22.5 || 22.3* || 85 Portogallo || 26.0 || 26.0 || 26.0 || || 78 Totale || 48.5 || 43.7 || 48.5 || 22.3 || 163 * 4,8 miliardi di euro
da altri Stati membri (Regno Unito, Svezia, Danimarca) e 17,5 miliardi di euro
dall’Irlanda. Coerentemente con le
decisioni 2011/77/UE[11] e 2011/344/UE[12] del Consiglio
nel 2011 sono stati erogati 13,900 milioni di euro all’Irlanda e 14,100 milioni
di euro al Portogallo. Tabella 4: Elenco delle
operazioni di prestito effettuate nel 2011 a titolo dello strumento MESF (in
milioni di euro) Paese || Decisione || Importo concesso || Data della rata || Importo erogato || Cedola || Scadenza || Media di scadenza del prestito (anni) Irlanda || 2011/77/UE || 22,500 || 12/01/2011 || 5,000 || 2.50 % || 04/12/2015 || 4.9 || || || 24/03/2011 || 3,400 || 3.25 % || 04/04/2018 || 5.8 || || || 31/05/2011 || 3,000 || 3.50 % || 04/06/2021 || 6.9 || || || 29/09/2011 || 2,000 || 3.00 % || 04/09/2026 || 8.1 || || || 06/10/2011 || 500 || 2.375% || 04/10/2018 || 8.0 Totale parziale || || || || 13,900 || || || 8.0 Portogallo || 2011/344/UE || 26,000 || 31/05/2011 || 1,750 || 3.50% || 04/06/2021 || 10.0 || || || 01/06/2011 || 4,750 || 2.75% || 03/06/2016 || 6.4 || || || 21/09/2011 || 5,000 || 2.75% || 21/09/2021 || 7.9 || || || 29/09/2011 || 2,000 || 3.00% || 04/09/2026 || 9.0 || || || 06/10/2011 || 600 || 2.375% || 04/10/2018 || 8.9 Totale parziale || || || || 14,100 || || || 8.9 Totale || || 48,500 || || 28,000 || || || Ulteriori erogazioni
sono state effettuate nel 2012: - il 16 gennaio: 1,500
milioni di euro all’Irlanda e 1,500 milioni di euro al Portogallo
- il 5 marzo: 3,000 milioni di euro all’Irlanda,
- il 24 aprile: 1,800 milioni di euro al Portogallo,
- il 4 maggio: 2,700 milioni di euro al Portogallo. Questo ha portato il
totale del capitale in essere dello strumento a 38,500 milioni di euro. Inoltre, coerentemente
con le conclusioni dei capi di Stato e di governo dell’area dell’euro e delle
istituzioni UE del 21 luglio 2011 per quanto riguarda i prestiti del Meccanismo
europeo di stabilizzazione finanziaria, è stata decisa una proroga delle
scadenze e una riduzione del margine di interesse[13]. La
scadenza media massima è stata innalzata da 7,5 a 12,5 anni e la scadenza delle
singole rate di prestito può essere estesa fino a 30 anni. Inoltre, è stato
eliminato il margine sui prestiti al paese beneficiario. Di conseguenza un
paese beneficiario pagherà soltanto il costo totale del finanziamento UE.
Queste decisioni saranno applicate retroattivamente a tutte le rate di prestito
erogate. 2.3. Strumento
MFA L’assistenza
macrofinanziaria (AMF) viene fornita per aiutare paesi candidati effettivi,
candidati potenziali nonché paesi limitrofi a risolvere difficoltà a breve
termine nella bilancia dei pagamenti, a stabilizzare le finanze pubbliche e a
promuovere l’attuazione di riforme strutturali. La concessione dell’AMF avviene
su base eccezionale e temporanea ed è subordinata a rigide condizioni di politica
economica. Le operazioni di AMF normalmente integrano i programmi di
aggiustamento dell’FMI. L’AMF può essere concessa sotto forma di sovvenzioni
e/o di prestiti. Nel gennaio 2011 la Commissione ha presentato al
Comitato economico e finanziario, che l’ha appoggiata, una nota approfondita
che chiarisce i criteri per decidere tra l’utilizzo di prestiti e sovvenzioni.
I criteri si suddividono in due grandi categorie: il livello di sviluppo
economico e sociale[14]
da un lato e sostenibilità del debito e capacità di rimborso del paese
beneficiario dall’altro. Sono presi in considerazione anche i criteri per la
concessione dell’assistenza finanziaria applicati dalla Banca mondiale e
dall’FMI. Nel documento di lavoro[15]
che accompagna la relazione annuale AMF del 2010 sono specificati la
metodologia e la selezione degli indicatori utilizzati dalla Commissione. La Commissione ha inoltre presentato una
proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce
le disposizioni generali per l’AMF ai paesi terzi[16]. Il
regolamento quadro renderà più efficiente il processo decisionale allinenandolo
agli altri strumenti di assistenza finanziaria. Inoltre, in seguito all’entrata
in vigore del trattato di Lisbona, le decisioni AMF devono essere prese in conformità
alla procedura legislativa ordinaria (co-decisione). Qualora un paese
beneficiario non fosse in grado di onorare i propri obblighi di rimborso, la
Commissione può attivare il Fondo di garanzia per le azioni esterne[17] in modo da
assicurare il rimborso del prestito corrispondente[18]. Informazioni dettagliate
sulle operazioni di assistenza macrofinanziaria (AMF) figurano nella relazione
annuale della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull’attuazione
dell’assistenza macrofinanziaria ai paesi terzi[19]. 2.3.1. Operazioni
di AMF nel 2011 Nel
2011 la Commissione ha proposto di fornire AMF alla Georgia e alla Repubblica
kirghisa ma non sono state ancora prese decisioni in questo senso. Un esito è previsto durante il 2012. Nel
febbraio 2012 l’Egitto ha chiesto AMF per un importo di 500 milioni di euro,
che potrebbero essere in parte erogati a titolo di sovvenzione e integrerebbero
fondi forniti dall’FMI e da altri donatori. La Commissione e l’FMI
stanno attualmente analizzando le residue esigenze finanziarie in preparazione
di una risposta alla richiesta dell’Egitto. Nel luglio 2011, sono
stati effettuate due erogazioni di prestiti: - 100 milioni di euro
alla Serbia come prima rata di una decisione adottata nel 2009[20]: - 26 milioni di euro
all’Armenia come prima rata di una decisione adottata nel 2009[21]: Nel febbraio 2012 è
stata erogata la seconda e ultima rata dell’AMF all’Armenia per un importo di
39 milioni di euro. Inoltre nel 2011 è stato
erogato un totale di 55 milioni di euro in sovvenzioni (35 milioni di euro
all’Armenia e 20 milioni di euro alla Moldova[22]). 2.4. Strumento
Euratom Lo strumento di prestito
Euratom può essere utilizzato per finanziare progetti negli Stati membri
(decisione 77/270/Euratom del Consiglio) o in determinati paesi terzi (Ucraina,
Russia o Armenia) (decisione 94/179/Euratom del Consiglio). Nel 1990 il Consiglio ha
fissato a 4 miliardi di euro il limite per le operazioni di assunzione di
prestiti; i prestiti approvati ed erogati ammontano a 3,4 miliardi di euro. Nel
2002 la Commissione ha proposto di aumentare il limite da 4 a 6 miliardi di
euro, ma il Consiglio non ha ancora raggiunto un accordo su questo punto. 2.4.1. Operazioni
Euratom nel 2011 Nel 2011 non hanno avuto
luogo né decisioni di prestiti, né erogazioni. 3. Operazioni di assunzione di
prestiti dell’Unione europea Allo scopo di finanziare
le attività di prestito decise dal Consiglio, la Commissione è autorizzata ad
assumere prestiti sui mercati dei capitali per conto dell’Unione europea e
dell’Euratom. Le attività di assunzione e di concessione di prestiti sono
condotte come un'operazione back-to-back, il che garantisce che il bilancio UE
non assume alcun rischio di cambio o di tassi d’interesse[23]. I prestiti
assunti corrispondono ai prestiti concessi. Tabella 5: Totale dei
prestiti assunti dall’Unione europea - importo del capitale in essere(1) (milioni
di euro) || CECA i.l. (1) (2) || Euratom(1) || BOP || AMF || MESF || Totale Unione europea 2008 || 266 || 484 || 2,000 || 654 || || 3,404 2009 || 214 || 481 || 9,200 || 584 || || 10,479 2010 || 219 || 466 || 12,050 || 500 || || 13,235 2011 || 225 || 447 || 11,400 || 590 || 28,000 || 40,662 (1) Vengono usati i tassi di conversione al 31 dicembre di ogni anno. (2) La Comunità europea del carbone e dell’acciaio è in liquidazione dal 2002. L’ultima obbligazione emessa dalla CECA giunge a scadenza nel 2019. || 3.1. BOP Nel marzo 2011,
nell’ambito dello strumento BOP è stato raccolto sul mercato un prestito di 1,2
miliardi di euro. Al fine di garantire un’esecuzione efficiente e senza
problemi, è stato deciso di raccogliere questi fondi congiuntamente con in
fondi necessari per un prestito all’Irlanda nell’ambito del programma MESF (3,4
miliardi di euro). In giugno è stato raccolto un ulteriore importo di 0,15
miliardi per la Romania. Tabella 6: Obbligazioni
emesse dall'UE nel 2011 (in miliardi di euro) Paese || Descrizione || Data di emissione || Scadenza || Volume(EUR) Romania || UE 4,6 miliardi 3,25%/2018 || 24/03/2011 || 04/04/2018 || 1.20 (+3,4 per MESF Irlanda) Romania || UE 0,15 miliardi 3.125%/2018 || 22/06/2011 || 04/10/2018 || 0.15 Totale || || || || 1.350 3.2. MESF La Commissione, a nome
dell’Unione europea, aveva un importante fabbisogno di finanziamento
nell’ambito del programma MESF al fine di finanziare il sostegno all'Irlanda e
al Portogallo. La quota UE (integrata da FMI e FESF) è stata messa a
disposizione abbastanza rapidamente, in quanto l’UE era già un emettitore
stabilito rispetto al FESF. Questa caratteristica iniziale del programma FESF
ha portato ad un’emissione record a nome dell’UE per un importo di 28 miliardi
di euro per il FESF, finanziato da sei obbligazioni benchmark (con un importo
nominale in essere di 3 miliardi di euro o più per ogni serie di obbligazioni)
ed una transazione più ridotta. Queste obbligazioni UE
hanno incontrato sul mercato una domanda molto più elevata rispetto
all’offerta. Tutti i gruppi più importanti di investitori e in particolare gli
investitori di lungo termine (fondi di investimento, asset manager, fondi
assicurativi e pensionistici) nonché istituzioni ufficiali hanno acquistato
queste obbligazioni UE[24]. Anche i risultati sul
mercato secondario di questi titoli UE sono stati molto soddisfacenti e hanno
confermato la posizione dell’UE come emittente di obbligazioni di riferimento.
Per l’obbligazione con scadenza a 15 anni, l’UE ha ricevuto il riconoscimento
di “Sovereign Supranational Agency Sector deal of the year” dalla International
Financing Review e il riconoscimento “deal of the year” da Euromoney. Tabella
7: Sintesi dei finanziamenti FESF e delle erogazioni di prestiti del FESF (in
miliardi di euro) Paese || Raccolto il || Data di scadenza || Dimensione Irlanda || 05/01/2011 || 04/12/2015 || 5.00 Irlanda (più 1.2 per BOP Romania, cfr. supra) || 17/03/2011 || 04/04/2018 || 3.40 Irlanda (3), Portogallo (1,75) || 24/05/2011 || 04/06/2021 || 4.75 Portogallo || 25/05/2011 || 03/06/2016 || 4.75 Portogallo || 14/09/2011 || 21/09/2021 || 5.00 Irlanda (2), Portogallo (2) || 22/09/2011 || 04/09/2026 || 4.00 Irlanda (0,5), Portogallo (0,6) || 29/09/2011 || 04/10/2018 || 1.10 Totale || || || 28.00 Nel 2012 sono state
effettuate ulteriori emissioni obbligazionarie: - in gennaio: 3 miliardi
di euro (1,500 milioni di euro all’Irlanda e 1,500 milioni di euro al
Portogallo) e
- in marzo: 3 milioni di euro all’Irlanda,
- in aprile: 1,800 milioni di euro al Portogallo,
- in maggio: 2,7 milioni di euro al Portogallo, portando il totale
raccolto per il FESM a 38,5 miliardi di euro. 3.3. AMF Nel 2011, sono state
effettuate con successo due operazioni di assunzione di prestiti (100 milioni
di euro per la Serbia e 26 milioni di euro per l'Armenia). Entrambe sono state
finanziate con investimenti privati. Tabella 8: investimenti
privati UE nel 2011 (in milioni di euro) Paese || Descrizione || Data di emissione || Scadenza || Dimensione Serbia || UE 3.382%/2019 || 05/07/2011 || 12/07/2019 || 100 Armenia || UE 3.691%/2026 || 20/07/2011 || 27/07/2026 || 26 Totale || || || || 126 3.4. Euratom Nel 2011 non sono state
effettuate operazioni di assunzione di prestiti nel quadro dell’Euratom. 4. Banca europea per gli investimenti 4.1. Le
operazioni di concessione di prestiti della BEI La BEI fornisce
finanziamenti o direttamente a singoli progetti di investimento o tramite
intermediari finanziari a progetti di portata più limitata intrapresi da
PMI o da autorità locali. La BEI fornisce inoltre garanzie su prestiti,
assistenza tecnica e capitale di rischio. Nel 2011 il volume
complessivo delle operazioni sottoscritte dalla BEI ha raggiunto i 61 miliardi
di euro (rispetto ai 72 miliardi di euro del 2010), segnando un graduale
ritorno ai livelli di concessione di prestiti pre-2008 dopo gli sforzi
eccezionali per prestiti aggiuntivi compiuti nel 2008, 2009 e 2010. I finanziamenti negli
Stati membri dell’UE erano pari a 54 miliardi di euro. Tale importo non
è coperto dalla garanzia del bilancio UE. 7,3 miliardi di euro sono stati
sottoscritti fuori dall’UE, dei quali 3,1 miliardi di euro nel quadro del
mandato esterno sono coperti dalla garanzia UE. Le attività di
finanziamento da parte della BEI incidono sul bilancio dell'UE quando i
prestiti sono coperti da garanzie dell'Unione europea, da disposizioni di
condivisione del rischio tra l'UE e la BEI o da altri meccanismi di combinazione.
In particolare, i prestiti BEI effettuati nel quadro del mandato esterno (che
riguarda pre-adesione, vicinato sud ed est, Asia,America Latina e Sud Africa)
beneficiano di una garanzia del bilancio UE che copre i rischi di tipo sovrano
o politico. Nel corso del secondo semestre 2012, la Commissione pubblicherà
una relazione distinta sulle attività di concessione di prestiti esterni
realizzate dalla BEI nel 2011. La BEI gestisce inoltre
strumenti finanziari di condivisione del rischio che prevedono il ricorso al
bilancio dell'UE per sostenere politiche dell'Unione europea, come lo Strumento
finanziario di condivisione del rischio per progetti di ricerca e sviluppo o lo
Strumento di garanzia dei prestiti per progetti della rete transeuropee dei trasporti[25]. 4.2. Le operazioni di assunzione di prestiti della BEI Nel 2011 i mercati si
sono dimostrati meno accoglienti con l'aggravarsi delle preoccupazioni per
l'Europa, ma la BEI è stata in grado, nei primi dieci mesi, di mantenere un
accesso al mercato e livelli di finanziamento stabili. Il mercato è divenuto
poi particolarmente difficile durante i mesi di novembre e dicembre. In questo
periodo, un acuto deterioramento delle percezioni del mercato del contesto
sovrano europeo ha provocato un notevole allargamento degli spread e ha ridotto
la domanda, come è avvenuto per la maggior parte degli emittenti europei.
L’incertezza ha raggiunto il punto massimo in dicembre quando le agenzie
Standard and Poor’s e Fitch hanno messo sotto osservazione il rating della BEI.
In queste circostanze,
lo sforzo della BEI di completare il proprio programma di finanziamento
relativamente presto e riuscirci entro fine ottobre si è rivelato di importanza
vitale. L’emissione per 76 miliardi di euro è stata la seconda più importante
di sempre (2010: 67 miliardi di euro). 5. Assicurare la stabilità finanziaria
nell’area dell’euro In risposta alla crisi
economica e finanziaria globale, il Consiglio e gli Stati membri dell’area
dell’euro hanno deciso un pacchetto di misure dirette a salvaguardare la
stabilità finanziaria tanto nell'area dell'euro quanto in Europa Tali misure
sono delineate nel testo che segue. 5.1. Strumento
di prestito in favore della Grecia (GLF) In seguito all’accordo
unanime, del 2 maggio 2010[26], dei Ministri
delle finanze dell'area dell'euro, di sostenere la Grecia, è stato istituito un
programma triennale con l'FMI che prevede un pacchetto finanziario di 110
milioni di euro, associato a rigorose condizioni di politica economica[27], negoziato con
le autorità greche dalla Commissione e dal FMI, di concerto con la BCE. I contributi ammontano a
80 miliardi di euro dagli Stati membri dell'area dell'euro e a 30 miliardi
di euro dal FMI. Al 31 dicembre 2011, il totale delle erogazioni a favore
della Grecia ammonta a 73 miliardi di euro (52,9 miliardi di euro dagli Stati
membri dell’area dell’euro e 20,1 miliardi di euro dall’FMI[28]). Il ruolo della
Commissione Nell’ambito dello
Strumento di prestito a favore della Grecia, la Commissione non agisce né da
prestatore né da assuntore di prestito. Tuttavia, i rappresentanti degli Stati
membri dell’Unione europea hanno deciso, il 5 maggio 2010, di affidare alla
Commissione i compiti relativi al coordinamento ed alla gestione dei prestiti
bilaterali consorziati come definiti in un accordo tra creditori concluso l’8
maggio 2010 dagli Stati membri dell’area dell’euro che concedono il sostegno[29]. Questo ruolo
non implica nessun incremento di spesa a carico della Commissione o di
qualsiasi altra voce di spesa del bilancio dell’UE[30]. A partire dal
28 marzo 2012, i residui importi aperti sono stati cancellati. Anche
le condizioni finanziarie dello strumento sono state corrette, la scadenza
finale è stata estesa a 15 anni e il periodo di grazia a 10 anni. Inoltre il
margine è stato ridotto all’1,5%. 5.2. Strumento
europeo per la stabilità finanziaria (SESF) Lo strumento europeo per
la stabilità finanziaria (EFSF) è stato istituito dagli Stati membri dell’area
dell’euro sotto forma di società registrata in Lussemburgo a loro intestata, in
seguito alle decisioni prese il 9 maggio 2010 nel quadro del Consiglio Ecofin. L’EFSF può emettere
obbligazioni garantite dagli Stati membri dell’area dell’euro per prestiti da
destinare a Stati membri dell’area dell’euro in difficoltà, subordinati a
condizioni negoziate con la Commissione in collaborazione con la Banca centrale
europea e l’FMI e soggette all’approvazione dell’Eurogruppo. Le attività di
prestito dell’EFSF non sono coperte da garanzia del bilancio UE. La Commissione coordina
le proprie attività di prestito con l’EFSF per il finanziamento dei programmi
che coinvolgono entrambi, al fine di ottimizzare la tempistica delle attività
sui mercati dei capitali. 5.3. Meccanismo
europeo di stabilità (MES) Il 2
febbraio 2012 è stata decisa l’istituzione di un nuovo meccanismo di crisi
permanente, il meccanismo di stabilità europeo (ESM).
L’entrata in vigore dell’ESM è prevista per la metà del 2012 dopo la
ratifica da parte dei 17 Stati membri dell’area dell’euro. L’ESM
assumerà i compiti attualmente svolti dall’EFSF e dall’EFSM nel fornire, ove
necessario, assistenza finanziaria agli Stati membri dell'area dell’euro. A questo scopo è
conferita all’ESM la facoltà di raccogliere fondi attraverso l'emissione di
strumenti finanziari o la conclusione di intese o accordi finanziari o di altro
tipo con i propri membri, istituzioni finanziarie o altri terzi. Il volume di
prestito iniziale dell’ESM è fissato a 500 miliardi di euro, inclusa la
capacità di prestito in essere dell’EFSF. [1] Una presentazione dettagliata delle attività di
assunzione e di concessione di prestiti della Commissione è disponibile
all’indirizzo: http://ec.europa.eu/economy_finance/eu_borrower/index_en.htm. [2] Regolamento (CE) n. 1360/2008 del Consiglio, del 2
dicembre 2008, che modifica il regolamento (CE) n. 332/2002, che istituisce un
meccanismo di sostegno finanziario a medio termine delle bilance dei pagamenti
degli Stati membri. [3] Regolamento (CE) n. 431/2009 del Consiglio, del 18
maggio 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 332/2002, che istituisce
un meccanismo di sostegno finanziario a medio termine delle bilance dei
pagamenti degli Stati membri. [4] Decisione 2009/102/CE del Consiglio, del 4 novembre
2008. [5] Decisione 2009/290/CE del Consiglio, del 20 gennaio
2009. [6] Decisione 2009/459/CE del Consiglio, del 6 maggio 2009. [7] Decisione 2011/288/CE del Consiglio, del 12 maggio 2011,
relativa alla concessione a titolo precauzionale di un sostegno finanziario a
medio termine dell’Unione europea a favore della Romania (GU L 132 del
19.05.2011, pag.15). [8] L'articolo 122, paragrafo 2, del TFUE prevede la
concessione di un'assistenza finanziaria agli Stati membri che si trovino in
difficoltà a causa di circostanze eccezionali che sfuggono al loro controllo. [9] Il riesame è condotto dalla Commissione in consultazione
con la BCE, con frequenza almeno semestrale. Le eventuali modifiche da
apportare al programma di aggiustamento sono discusse con gli Stati membri
beneficiari. Il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata su proposta
della Commissione, decide su eventuali aggiustamenti alle condizioni generali
di politica economica fissate inizialmente e approva il programma di
aggiustamento rivisto elaborato dallo Stato membro beneficiario. [10] La relazione dovrebbe essere trasmessa entro sei mesi dall’entrata
in vigore del regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio e se del caso
successivamente ogni sei mesi (articolo 9 del regolamento) [11] Decisione di esecuzione 2011/77/UE del Consiglio, del 7
dicembre 2010, che fornisce all’Irlanda assistenza finanziaria dell’Unione (GU
L 30 del 4.2.2011, pag 34). [12] Decisione di esecuzione 2011/344/UE del Consiglio, del 30
maggio 2011, sulla concessione di assistenza finanziaria dell’Unione al
Portogallo (GU L 159 del 30.5.2011, pag 88). [13] Decisione di esecuzione 2011/682/UE del Consiglio, dell’11
ottobre 2011 , che modifica la decisione di esecuzione 2011/77/UE (Irlanda) e
2011/683/UE, dell’11 ottobre 2011, che modifica la decisione di esecuzione
2011/344/UE (Portogallo) (GU L 269 del 14.10.2011, rispettivamente pag. 31 e
32). [14] Si propone come indicatore principale il reddito nazionale
lordo pro capite. [15] SEC(2011) 874 definitivo. [16] COM(2011) 396 definitivo. [17] Cfr. regolamento (CE, Euratom)
n. 480/2009 del Consiglio. Fino
ad ora non è stato registrato nessun inadempimento nei prestiti AMF. [18] Sebbene il rimborso del prestito
sia coperto dalla garanzia del bilancio UE, il fondo di garanzia opera come una
riserva di liquidità diretta a proteggere il bilancio UE dal rischio di pretese
relative ad inadempimenti. Per una relazione
globale sul funzionamento del Fondo, cfr. COM (2010) 418 e il relativo
documento di lavoro dei servizi della Commissione (SEC (2010) 968). [19] Non ancora pubblicata per il 2011. Per il 2010 cfr. COM(2011)408 definitivo. [20] Decisione 2009/892/CE del Consiglio, del 30 novembre 2009. [21] Decisione 2009/890/CE del Consiglio, del 30 novembre 2009. [22] Decisione 2010/0162(COD) del Consiglio e del Parlamento
europeo del 7 settembre 2010. [23] Il regolamento del MESF consente di ricorrere al
prefinanziamento in quanto la Commissione è autorizzata a “contrarre prestiti
sui mercati dei capitali o presso gli istituti finanziari nel momento più
opportuno tra i previsti versamenti, in modo da ottimizzare i costi del
finanziamento e salvaguardare sui mercati la propria reputazione di emittente
dell'Unione”. [24] Per ulteriori informazioni sulle operazioni di assunzione
di prestiti dell’UE si rimanda alla presentazione per gli investitori:
http://ec.europa.eu/economy_finance/eu_borrower/documents/eu_investor_presentation_en.pdf [25] La Commissione presenta al Consiglio e al Parlamento una
relazione annuale sull'attuazione dei nuovi strumenti finanziari finanziati dal
bilancio UE nel quadro dell'esercizio di bilancio annuale, conformemente al
punto 49 dell'Accordo interistituzionale tra la CE, il PE e il Consiglio. [26] Il sostegno è fornito attraverso prestiti bilaterali
provenienti da altri Stati membri dell’area dell’euro, centralizzati dalla
Commissione, alle condizioni stabilite nella loro dichiarazione dell’11 aprile
2010. [27] I principali elementi delle condizioni economiche poste
sono contenuti nella decisione del Consiglio del 10 maggio 2010 indirizzata
alla Grecia allo scopo di rafforzare e approfondire la sorveglianza della
disciplina di bilancio e che intima alla Grecia di adottare misure per la
riduzione del disavanzo ritenute necessarie a correggere la situazione di
disavanzo eccessivo (2010/320/UE). Le condizioni sono state ulteriormente
specificate in un protocollo d'intesa concluso tra le autorità greche e la
Commissione, in cui quest’ultima ha agito in rappresentanza degli Stati membri
dell’area dell’euro. [28] Ulteriori dettagli sullo strumento di prestito in favore
della Grecia sono disponibili all’indirizzo:
http://ec.europa.eu/economy_finance/eu_borrower/greek_loan_facility/index_en.htm [29] I compiti sono svolti in rappresentanza e secondo le
direttive degli Stati membri dell’area dell’euro che concedono il sostegno.
Tali compiti comprendono, tra l’altro, la negoziazione e la sottoscrizione di
un accordo di concessione di prestito con la Grecia, l’apertura di un conto a
nome dei mutuanti presso la BCE e l’impiego di tale conto per effettuare tutti
i pagamenti in rappresentanza dei mutuanti e del mutuatario, il coordinamento
del processo di erogazione, lo svolgimento di determinati calcoli, la
distribuzione dei pagamenti tra i mutuanti e la trasmissione di informazioni ai
mutuanti circa violazioni dell’accordo di concessione di prestito o circa
richieste di rinunce o di emendamenti allo stesso. [30] http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/EN/genaff/114338.pdf.