52012DC0419

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO SULLE ATTIVITÀ DI ASSUNZIONE ED EROGAZIONE DI PRESTITI DELL'UE NEL 2011 /* COM/2012/0419 final */


INDICE

1........... Introduction. 3

2........... Lending activities of the European Union. 3

2.1........ BOP facility. 3

2.1.1..... BoP operations in 2011. 4

2.2........ EFSM... 4

2.2.1..... EFSM operations in 2011. 5

2.3........ MFA facility. 7

2.3.1..... MFA operations in 2011. 8

2.4........ Euratom facility. 8

2.4.1..... Euratom operations in 2011. 8

3........... Borrowing activities of the European Union. 8

3.1........ BOP. 9

3.2........ EFSM... 10

3.3........ MFA.. 11

3.4........ Euratom.. 11

4........... European Investment Bank. 12

4.1........ EIB lending activities. 12

4.2........ EIB borrowing activities. 12

5........... Ensuring financial stability in the euro area. 13

5.1........ Greek Loan Facility (GLF) 13

5.2........ European Financial Stability Facility (EFSF) 14

5.3........ European Stability Mechanism (ESM) 14

1.           Introduzione

Le decisioni con le quali il Consiglio ha istituito vari strumenti dell’Unione europea per la concessione di prestiti dispongono che la Commissione informi ogni anno il Parlamento europeo e il Consiglio in merito all’utilizzo di detti strumenti.

Per adempiere a tali obblighi in materia di informazione, nella presente relazione si descrivono le operazioni di concessione di prestiti effettuate per ogni strumento nonché le relative operazioni di assunzione di prestiti.

2.           Operazioni di prestito dell’Unione europea

La Commissione fornisce sostegno finanziario a paesi terzi e agli Stati membri nell’ambito di diverse decisioni del Consiglio, in funzione delle aree geografiche interessate e degli obiettivi perseguiti. Ciò avviene di solito sotto forma di prestiti bilaterali finanziati sui mercati dei capitali e garantiti dal bilancio dell’UE[1].

2.1.        Strumento BOP

Tale assistenza assume la forma di prestiti a medio termine concessi dall’Unione ed è generalmente associato ad un finanziamento del Fondo monetario internazionale (FMI) e di altri creditori multilaterali come la BEI, la BERS o la Banca mondiale, o a un’assistenza bilaterale accordata dagli Stati membri.

Lo strumento è di natura eccezionale e il suo impiego è deciso caso per caso con decisione del Consiglio. I beneficiari potenziali sono Stati membri non appartenenti all’area dell’euro con gravi difficoltà nella loro bilancia dei pagamenti. Esso mira ad attenuare le restrizioni finanziarie esterne mondiali cui è soggetto lo Stato membro beneficiario e a ristabilire l'equilibrio della sua bilancia dei pagamenti Esso viene attivato a condizione che vengano soddisfatte le condizioni di politica economica decise dalla Commissione (previa consultazione del comitato economico e finanziario) e dallo Stato membro in un protocollo di intesa firmato prima dell'attuazione degli accordi di prestito. La verifica dell’attuazione di tali misure costituisce una condizione preliminare all'erogazione delle altre rate del prestito.

Lo strumento BOP è stato riattivato nel 2008 per rispondere alla crisi economica e finanziaria internazionale, portandone il massimale da 12 miliardi di euro a 25 miliardi di euro nel dicembre 2008[2], mentre un ulteriore aumento a 50 miliardi di euro è stato deciso nel maggio 2009[3] per consentire all’UE di rispondere rapidamente a eventuali altre domande di sostegno BOP. Al 31 dicembre 2011, è stato impegnato un importo totale di 14,6 miliardi di euro a favore di Ungheria[4], Lettonia[5] e Romania[6], di cui sono stati erogati 13,4 miliardi di euro a fine 2011.

Tabella 1: sostegno BOP al 31.12.2011 (in miliardi di euro)

Paese || Importo concesso || Importo erogato || Importo rimborsato || Importo in n essere || Media di scadenza del prestito (anni)

Ungheria || 6.5 || 5.5 || 2.0 || 3.5 || 6.1

Lettonia || 3.1 || 2.9 || 0 || 2.9 || 6.6

Romania || 5.0 || 5.0 || 0 || 5.0 || 7.0

Totale || 14.6 || 13.4 || 2.0 || 11.4 ||

2.1.1.     Operazioni BOP nel 2011

Nel 2011 è stato erogato un importo complessivo di 1 350 miliardi di euro in due rate:

Tabella 2: Elenco delle operazioni di prestito effettuate nel 2011 a titolo dello strumento BOP (in milioni di euro)

Paese || Decisione || Data della rata || Scadenza || Cedola || Importo erogato

Romania || 2009/459/CE || 24/03/2011 || 04/04/2018 || 3.25% || 1,200

|| || 22/06/2011 || 04/10/2018 || 3.13% || 150

Totale || || || || || 1,350

L’assistenza finanziaria all’Ungheria e alla Lettonia è scaduta rispettivamente nel novembre 2010 e nel gennaio 2012. Pertanto il miliardo di euro residuo destinato all’Ungheria e i 0,2 miliardi di euro destinati alla Lettonia non saranno erogati nell’ambito delle attuali operazioni BOP.

Oltre ai 5 miliardi di euro di sostegno BOP, già concessi, il Consiglio, il 12 maggio 2011, ha deciso la concessione alla Romania di un sostegno finanziario precauzionale fino a 1,4 miliardi di euro[7], non ancora erogati.

2.2.        MESF

Il regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio, dell’11 maggio 2010, ha istituito un meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF), basato sull’articolo 122, paragrafo 2[8], del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). Il MESF è totalmente coperto dal bilancio UE e ha una capacità di prestito totale fino a 60 miliardi di euro.

Alla Commissione è conferito il potere di raccogliere fondi a nome dell’Unione europea sui mercati dei capitali o direttamente dalle istituzioni finanziarie. Il ricorso al MESF è soggetto a condizioni si politica finanziaria molto rigorose, nel contesto di un programma di assistenza e aggiustamento strutturale congiunto UE/FMI. L’assistenza finanziaria nell’ambito del MESF è fornita nell’ambito di una decisione del Consiglio presa a maggioranza qualificata.

La Commissione e lo Stato membro beneficiario sottoscrivono un protocollo di intesa nel quale sono specificate le condizioni generali di politica economica fissate dal Consiglio. In seguito la Commissione trasmette il protocollo di intesa al Parlamento europeo e al Consiglio. Le condizioni di politica economica sono riesaminate regolarmente e se necessario possono essere modificate[9].

La Commissione è tenuta a riferire periodicamente al comitato economico e finanziario e al Consiglio in merito all’attuazione del regolamento MESF e al persistere delle circostanze eccezionali che ne hanno giustificato l’adozione[10].

2.2.1.     Operazioni del MESF nel 2011

Lo strumento MESF è stato attivato nel 2011 per l’Irlanda e il Portogallo, impegnando un ammontare di prestiti fino a 22,5 miliardi di euro e 26 miliardi di euro rispettivamente per i due paesi beneficiari . Gli impegni totali, includendo MESF, FMI e altri Stati membri ammontano rispettivamente a 85 miliardi di euro e 78 miliardi di euro:

Tabella 3: Ripartizione degli impegni (in miliardi di euro)

Paese || MESF || FESF || FMI || Altri || Totale

Irlanda || 22.5 || 17.7 || 22.5 || 22.3* || 85

Portogallo || 26.0 || 26.0 || 26.0 || || 78

Totale || 48.5 || 43.7 || 48.5 || 22.3 || 163

* 4,8 miliardi di euro da altri Stati membri (Regno Unito, Svezia, Danimarca) e 17,5 miliardi di euro dall’Irlanda.

Coerentemente con le decisioni 2011/77/UE[11] e 2011/344/UE[12] del Consiglio nel 2011 sono stati erogati 13,900 milioni di euro all’Irlanda e 14,100 milioni di euro al Portogallo.

Tabella 4: Elenco delle operazioni di prestito effettuate nel 2011 a titolo dello strumento MESF (in milioni di euro)

Paese || Decisione || Importo concesso || Data della rata || Importo erogato || Cedola || Scadenza || Media di scadenza del prestito (anni)

Irlanda || 2011/77/UE || 22,500 || 12/01/2011 || 5,000 || 2.50 % || 04/12/2015 || 4.9

|| || || 24/03/2011 || 3,400 || 3.25 % || 04/04/2018 || 5.8

|| || || 31/05/2011 || 3,000 || 3.50 % || 04/06/2021 || 6.9

|| || || 29/09/2011 || 2,000 || 3.00 % || 04/09/2026 || 8.1

|| || || 06/10/2011 || 500 || 2.375% || 04/10/2018 || 8.0

Totale parziale || || || || 13,900 || || || 8.0

Portogallo || 2011/344/UE || 26,000 || 31/05/2011 || 1,750 || 3.50% || 04/06/2021 || 10.0

|| || || 01/06/2011 || 4,750 || 2.75% || 03/06/2016 || 6.4

|| || || 21/09/2011 || 5,000 || 2.75% || 21/09/2021 || 7.9

|| || || 29/09/2011 || 2,000 || 3.00% || 04/09/2026 || 9.0

|| || || 06/10/2011 || 600 || 2.375% || 04/10/2018 || 8.9

Totale parziale || || || || 14,100 || || || 8.9

Totale || || 48,500 || || 28,000 || || ||

Ulteriori erogazioni sono state effettuate nel 2012:

- il 16 gennaio: 1,500 milioni di euro all’Irlanda e 1,500 milioni di euro al Portogallo       - il 5 marzo: 3,000 milioni di euro all’Irlanda,     - il 24 aprile: 1,800 milioni di euro al Portogallo,            - il 4 maggio: 2,700 milioni di euro al Portogallo.

Questo ha portato il totale del capitale in essere dello strumento a 38,500 milioni di euro.

Inoltre, coerentemente con le conclusioni dei capi di Stato e di governo dell’area dell’euro e delle istituzioni UE del 21 luglio 2011 per quanto riguarda i prestiti del Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria, è stata decisa una proroga delle scadenze e una riduzione del margine di interesse[13]. La scadenza media massima è stata innalzata da 7,5 a 12,5 anni e la scadenza delle singole rate di prestito può essere estesa fino a 30 anni. Inoltre, è stato eliminato il margine sui prestiti al paese beneficiario. Di conseguenza un paese beneficiario pagherà soltanto il costo totale del finanziamento UE. Queste decisioni saranno applicate retroattivamente a tutte le rate di prestito erogate.

2.3.        Strumento MFA

L’assistenza macrofinanziaria (AMF) viene fornita per aiutare paesi candidati effettivi, candidati potenziali nonché paesi limitrofi a risolvere difficoltà a breve termine nella bilancia dei pagamenti, a stabilizzare le finanze pubbliche e a promuovere l’attuazione di riforme strutturali. La concessione dell’AMF avviene su base eccezionale e temporanea ed è subordinata a rigide condizioni di politica economica. Le operazioni di AMF normalmente integrano i programmi di aggiustamento dell’FMI. L’AMF può essere concessa sotto forma di sovvenzioni e/o di prestiti.

Nel gennaio 2011 la Commissione ha presentato al Comitato economico e finanziario, che l’ha appoggiata, una nota approfondita che chiarisce i criteri per decidere tra l’utilizzo di prestiti e sovvenzioni. I criteri si suddividono in due grandi categorie: il livello di sviluppo economico e sociale[14] da un lato e sostenibilità del debito e capacità di rimborso del paese beneficiario dall’altro. Sono presi in considerazione anche i criteri per la concessione dell’assistenza finanziaria applicati dalla Banca mondiale e dall’FMI. Nel documento di lavoro[15] che accompagna la relazione annuale AMF del 2010 sono specificati la metodologia e la selezione degli indicatori utilizzati dalla Commissione.

La Commissione ha inoltre presentato una proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le disposizioni generali per l’AMF ai paesi terzi[16]. Il regolamento quadro renderà più efficiente il processo decisionale allinenandolo agli altri strumenti di assistenza finanziaria. Inoltre, in seguito all’entrata in vigore del trattato di Lisbona, le decisioni AMF devono essere prese in conformità alla procedura legislativa ordinaria (co-decisione).

Qualora un paese beneficiario non fosse in grado di onorare i propri obblighi di rimborso, la Commissione può attivare il Fondo di garanzia per le azioni esterne[17] in modo da assicurare il rimborso del prestito corrispondente[18].

Informazioni dettagliate sulle operazioni di assistenza macrofinanziaria (AMF) figurano nella relazione annuale della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull’attuazione dell’assistenza macrofinanziaria ai paesi terzi[19].

2.3.1.     Operazioni di AMF nel 2011

Nel 2011 la Commissione ha proposto di fornire AMF alla Georgia e alla Repubblica kirghisa ma non sono state ancora prese decisioni in questo senso. Un esito è previsto durante il 2012.

Nel febbraio 2012 l’Egitto ha chiesto AMF per un importo di 500 milioni di euro, che potrebbero essere in parte erogati a titolo di sovvenzione e integrerebbero fondi forniti dall’FMI e da altri donatori. La Commissione e l’FMI stanno attualmente analizzando le residue esigenze finanziarie in preparazione di una risposta alla richiesta dell’Egitto.

Nel luglio 2011, sono stati effettuate due erogazioni di prestiti:

- 100 milioni di euro alla Serbia come prima rata di una decisione adottata nel 2009[20]:

- 26 milioni di euro all’Armenia come prima rata di una decisione adottata nel 2009[21]:

Nel febbraio 2012 è stata erogata la seconda e ultima rata dell’AMF all’Armenia per un importo di 39 milioni di euro.

Inoltre nel 2011 è stato erogato un totale di 55 milioni di euro in sovvenzioni (35 milioni di euro all’Armenia e 20 milioni di euro alla Moldova[22]).

2.4.        Strumento Euratom

Lo strumento di prestito Euratom può essere utilizzato per finanziare progetti negli Stati membri (decisione 77/270/Euratom del Consiglio) o in determinati paesi terzi (Ucraina, Russia o Armenia) (decisione 94/179/Euratom del Consiglio).

Nel 1990 il Consiglio ha fissato a 4 miliardi di euro il limite per le operazioni di assunzione di prestiti; i prestiti approvati ed erogati ammontano a 3,4 miliardi di euro. Nel 2002 la Commissione ha proposto di aumentare il limite da 4 a 6 miliardi di euro, ma il Consiglio non ha ancora raggiunto un accordo su questo punto.

2.4.1.     Operazioni Euratom nel 2011

Nel 2011 non hanno avuto luogo né decisioni di prestiti, né erogazioni.

3.           Operazioni di assunzione di prestiti dell’Unione europea

Allo scopo di finanziare le attività di prestito decise dal Consiglio, la Commissione è autorizzata ad assumere prestiti sui mercati dei capitali per conto dell’Unione europea e dell’Euratom. Le attività di assunzione e di concessione di prestiti sono condotte come un'operazione back-to-back, il che garantisce che il bilancio UE non assume alcun rischio di cambio o di tassi d’interesse[23]. I prestiti assunti corrispondono ai prestiti concessi.

Tabella 5: Totale dei prestiti assunti dall’Unione europea - importo del capitale in essere(1) (milioni di euro)

|| CECA i.l. (1) (2) || Euratom(1) || BOP || AMF || MESF || Totale Unione europea

2008 || 266 || 484 || 2,000 || 654 || || 3,404

2009 || 214 || 481 || 9,200 || 584 || || 10,479

2010 || 219 || 466 || 12,050 || 500 || || 13,235

2011 || 225 || 447 || 11,400 || 590 || 28,000 || 40,662

(1) Vengono usati i tassi di conversione al 31 dicembre di ogni anno. (2) La Comunità europea del carbone e dell’acciaio è in liquidazione dal 2002. L’ultima obbligazione emessa dalla CECA giunge a scadenza nel 2019. ||

3.1.        BOP

Nel marzo 2011, nell’ambito dello strumento BOP è stato raccolto sul mercato un prestito di 1,2 miliardi di euro. Al fine di garantire un’esecuzione efficiente e senza problemi, è stato deciso di raccogliere questi fondi congiuntamente con in fondi necessari per un prestito all’Irlanda nell’ambito del programma MESF (3,4 miliardi di euro). In giugno è stato raccolto un ulteriore importo di 0,15 miliardi per la Romania.

Tabella 6: Obbligazioni emesse dall'UE nel 2011 (in miliardi di euro)

Paese || Descrizione || Data di emissione || Scadenza || Volume(EUR)

Romania || UE 4,6 miliardi 3,25%/2018 || 24/03/2011 || 04/04/2018 || 1.20 (+3,4 per MESF Irlanda)

Romania || UE 0,15 miliardi 3.125%/2018 || 22/06/2011 || 04/10/2018 || 0.15

Totale || || || || 1.350

3.2.        MESF

La Commissione, a nome dell’Unione europea, aveva un importante fabbisogno di finanziamento nell’ambito del programma MESF al fine di finanziare il sostegno all'Irlanda e al Portogallo. La quota UE (integrata da FMI e FESF) è stata messa a disposizione abbastanza rapidamente, in quanto l’UE era già un emettitore stabilito rispetto al FESF. Questa caratteristica iniziale del programma FESF ha portato ad un’emissione record a nome dell’UE per un importo di 28 miliardi di euro per il FESF, finanziato da sei obbligazioni benchmark (con un importo nominale in essere di 3 miliardi di euro o più per ogni serie di obbligazioni) ed una transazione più ridotta.

Queste obbligazioni UE hanno incontrato sul mercato una domanda molto più elevata rispetto all’offerta. Tutti i gruppi più importanti di investitori e in particolare gli investitori di lungo termine (fondi di investimento, asset manager, fondi assicurativi e pensionistici) nonché istituzioni ufficiali hanno acquistato queste obbligazioni UE[24].

Anche i risultati sul mercato secondario di questi titoli UE sono stati molto soddisfacenti e hanno confermato la posizione dell’UE come emittente di obbligazioni di riferimento. Per l’obbligazione con scadenza a 15 anni, l’UE ha ricevuto il riconoscimento di “Sovereign Supranational Agency Sector deal of the year” dalla International Financing Review e il riconoscimento “deal of the year” da Euromoney.

Tabella 7: Sintesi dei finanziamenti FESF e delle erogazioni di prestiti del FESF (in miliardi di euro)

Paese || Raccolto il || Data di scadenza || Dimensione

Irlanda || 05/01/2011 || 04/12/2015 || 5.00

Irlanda  (più 1.2 per BOP Romania, cfr. supra) || 17/03/2011 || 04/04/2018 || 3.40

Irlanda (3), Portogallo (1,75) || 24/05/2011 || 04/06/2021 || 4.75

Portogallo || 25/05/2011 || 03/06/2016 || 4.75

Portogallo || 14/09/2011 || 21/09/2021 || 5.00

Irlanda (2), Portogallo (2) || 22/09/2011 || 04/09/2026 || 4.00

Irlanda (0,5), Portogallo (0,6) || 29/09/2011 || 04/10/2018 || 1.10

Totale || || || 28.00

Nel 2012 sono state effettuate ulteriori emissioni obbligazionarie:

- in gennaio: 3 miliardi di euro (1,500 milioni di euro all’Irlanda e 1,500 milioni di euro al Portogallo) e    - in marzo: 3 milioni di euro all’Irlanda,  - in aprile: 1,800 milioni di euro al Portogallo,    - in maggio: 2,7 milioni di euro al Portogallo,

portando il totale raccolto per il FESM a 38,5 miliardi di euro.

3.3.        AMF

Nel 2011, sono state effettuate con successo due operazioni di assunzione di prestiti (100 milioni di euro per la Serbia e 26 milioni di euro per l'Armenia). Entrambe sono state finanziate con investimenti privati.

Tabella 8: investimenti privati UE nel 2011 (in milioni di euro)

Paese || Descrizione || Data di emissione || Scadenza || Dimensione

Serbia || UE 3.382%/2019 || 05/07/2011 || 12/07/2019 || 100

Armenia || UE 3.691%/2026 || 20/07/2011 || 27/07/2026 || 26

Totale || || || || 126

3.4.        Euratom

Nel 2011 non sono state effettuate operazioni di assunzione di prestiti nel quadro dell’Euratom.

4.           Banca europea per gli investimenti

4.1.        Le operazioni di concessione di prestiti della BEI

La BEI fornisce finanziamenti o direttamente a singoli progetti di investimento o tramite intermediari finanziari a progetti di portata più limitata intrapresi da PMI o da autorità locali. La BEI fornisce inoltre garanzie su prestiti, assistenza tecnica e capitale di rischio.

Nel 2011 il volume complessivo delle operazioni sottoscritte dalla BEI ha raggiunto i 61 miliardi di euro (rispetto ai 72 miliardi di euro del 2010), segnando un graduale ritorno ai livelli di concessione di prestiti pre-2008 dopo gli sforzi eccezionali per prestiti aggiuntivi compiuti nel 2008, 2009 e 2010.

I finanziamenti negli Stati membri dell’UE erano pari a 54 miliardi di euro. Tale importo non è coperto dalla garanzia del bilancio UE. 7,3 miliardi di euro sono stati sottoscritti fuori dall’UE, dei quali 3,1 miliardi di euro nel quadro del mandato esterno sono coperti dalla garanzia UE.

Le attività di finanziamento da parte della BEI incidono sul bilancio dell'UE quando i prestiti sono coperti da garanzie dell'Unione europea, da disposizioni di condivisione del rischio tra l'UE e la BEI o da altri meccanismi di combinazione. In particolare, i prestiti BEI effettuati nel quadro del mandato esterno (che riguarda pre-adesione, vicinato sud ed est, Asia,America Latina e Sud Africa) beneficiano di una garanzia del bilancio UE che copre i rischi di tipo sovrano o politico.  Nel corso del secondo semestre 2012, la Commissione pubblicherà una relazione distinta sulle attività di concessione di prestiti esterni realizzate dalla BEI nel 2011.

La BEI gestisce inoltre strumenti finanziari di condivisione del rischio che prevedono il ricorso al bilancio dell'UE per sostenere politiche dell'Unione europea, come lo Strumento finanziario di condivisione del rischio per progetti di ricerca e sviluppo o lo Strumento di garanzia dei prestiti per progetti della rete transeuropee dei trasporti[25].

4.2.        Le operazioni di assunzione di prestiti della BEI

Nel 2011 i mercati si sono dimostrati meno accoglienti con l'aggravarsi delle preoccupazioni per l'Europa, ma la BEI è stata in grado, nei primi dieci mesi, di mantenere un accesso al mercato e livelli di finanziamento stabili. Il mercato è divenuto poi particolarmente difficile durante i mesi di novembre e dicembre. In questo periodo, un acuto deterioramento delle percezioni del mercato del contesto sovrano europeo ha provocato un notevole allargamento degli spread e ha ridotto la domanda, come è avvenuto per la maggior parte degli emittenti europei. L’incertezza ha raggiunto il punto massimo in dicembre quando le agenzie Standard and Poor’s e Fitch hanno messo sotto osservazione il rating della BEI.

In queste circostanze, lo sforzo della BEI di completare il proprio programma di finanziamento relativamente presto e riuscirci entro fine ottobre si è rivelato di importanza vitale. L’emissione per 76 miliardi di euro è stata la seconda più importante di sempre (2010: 67 miliardi di euro).

5.           Assicurare la stabilità finanziaria nell’area dell’euro

In risposta alla crisi economica e finanziaria globale, il Consiglio e gli Stati membri dell’area dell’euro hanno deciso un pacchetto di misure dirette a salvaguardare la stabilità finanziaria tanto nell'area dell'euro quanto in Europa Tali misure sono delineate nel testo che segue.

5.1.        Strumento di prestito in favore della Grecia (GLF)

In seguito all’accordo unanime, del 2 maggio 2010[26], dei Ministri delle finanze dell'area dell'euro, di sostenere la Grecia, è stato istituito un programma triennale con l'FMI che prevede un pacchetto finanziario di 110 milioni di euro, associato a rigorose condizioni di politica economica[27], negoziato con le autorità greche dalla Commissione e dal FMI, di concerto con la BCE.

I contributi ammontano a 80 miliardi di euro dagli Stati membri dell'area dell'euro e a 30 miliardi di euro dal FMI.  Al 31 dicembre 2011, il totale delle erogazioni a favore della Grecia ammonta a 73 miliardi di euro (52,9 miliardi di euro dagli Stati membri dell’area dell’euro e 20,1 miliardi di euro dall’FMI[28]).

Il ruolo della Commissione

Nell’ambito dello Strumento di prestito a favore della Grecia, la Commissione non agisce né da prestatore né da assuntore di prestito. Tuttavia, i rappresentanti degli Stati membri dell’Unione europea hanno deciso, il 5 maggio 2010, di affidare alla Commissione i compiti relativi al coordinamento ed alla gestione dei prestiti bilaterali consorziati come definiti in un accordo tra creditori concluso l’8 maggio 2010 dagli Stati membri dell’area dell’euro che concedono il sostegno[29]. Questo ruolo non implica nessun incremento di spesa a carico della Commissione o di qualsiasi altra voce di spesa del bilancio dell’UE[30]. A partire dal 28 marzo 2012, i residui importi aperti sono stati cancellati. Anche le condizioni finanziarie dello strumento sono state corrette, la scadenza finale è stata estesa a 15 anni e il periodo di grazia a 10 anni. Inoltre il margine è stato ridotto all’1,5%.

5.2.        Strumento europeo per la stabilità finanziaria (SESF)

Lo strumento europeo per la stabilità finanziaria (EFSF) è stato istituito dagli Stati membri dell’area dell’euro sotto forma di società registrata in Lussemburgo a loro intestata, in seguito alle decisioni prese il 9 maggio 2010 nel quadro del Consiglio Ecofin.

L’EFSF può emettere obbligazioni garantite dagli Stati membri dell’area dell’euro per prestiti da destinare a Stati membri dell’area dell’euro in difficoltà, subordinati a condizioni negoziate con la Commissione in collaborazione con la Banca centrale europea e l’FMI e soggette all’approvazione dell’Eurogruppo. Le attività di prestito dell’EFSF non sono coperte da garanzia del bilancio UE.

La Commissione coordina le proprie attività di prestito con l’EFSF per il finanziamento dei programmi che coinvolgono entrambi, al fine di ottimizzare la tempistica delle attività sui mercati dei capitali.

5.3.        Meccanismo europeo di stabilità (MES)

Il 2 febbraio 2012 è stata decisa l’istituzione di un nuovo meccanismo di crisi permanente, il meccanismo di stabilità europeo (ESM). L’entrata in vigore dell’ESM è prevista per la metà del 2012 dopo la ratifica da parte dei 17 Stati membri dell’area dell’euro. 

L’ESM assumerà i compiti attualmente svolti dall’EFSF e dall’EFSM nel fornire, ove necessario, assistenza finanziaria agli Stati membri dell'area dell’euro.

A questo scopo è conferita all’ESM la facoltà di raccogliere fondi attraverso l'emissione di strumenti finanziari o la conclusione di intese o accordi finanziari o di altro tipo con i propri membri, istituzioni finanziarie o altri terzi. Il volume di prestito iniziale dell’ESM è fissato a 500 miliardi di euro, inclusa la capacità di prestito in essere dell’EFSF.

[1]               Una presentazione dettagliata delle attività di assunzione e di concessione di prestiti della Commissione è disponibile all’indirizzo: http://ec.europa.eu/economy_finance/eu_borrower/index_en.htm.

[2]               Regolamento (CE) n. 1360/2008 del Consiglio, del 2 dicembre 2008, che modifica il regolamento (CE) n. 332/2002, che istituisce un meccanismo di sostegno finanziario a medio termine delle bilance dei pagamenti degli Stati membri.

[3]               Regolamento (CE) n. 431/2009 del Consiglio, del 18 maggio 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 332/2002, che istituisce un meccanismo di sostegno finanziario a medio termine delle bilance dei pagamenti degli Stati membri.

[4]               Decisione 2009/102/CE del Consiglio, del 4 novembre 2008.

[5]               Decisione 2009/290/CE del Consiglio, del 20 gennaio 2009.

[6]               Decisione 2009/459/CE del Consiglio, del 6 maggio 2009.

[7]               Decisione 2011/288/CE del Consiglio, del 12 maggio 2011, relativa alla concessione a titolo precauzionale di un sostegno finanziario a medio termine dell’Unione europea a favore della Romania (GU L 132 del 19.05.2011, pag.15).

[8]               L'articolo 122, paragrafo 2, del TFUE prevede la concessione di un'assistenza finanziaria agli Stati membri che si trovino in difficoltà a causa di circostanze eccezionali che sfuggono al loro controllo.

[9]               Il riesame è condotto dalla Commissione in consultazione con la BCE, con frequenza almeno semestrale. Le eventuali modifiche da apportare al programma di aggiustamento sono discusse con gli Stati membri beneficiari. Il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata su proposta della Commissione, decide su eventuali aggiustamenti alle condizioni generali di politica economica fissate inizialmente e approva il programma di aggiustamento rivisto elaborato dallo Stato membro beneficiario.

[10]             La relazione dovrebbe essere trasmessa entro sei mesi dall’entrata in vigore del regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio e se del caso successivamente ogni sei mesi (articolo 9 del regolamento)

[11]             Decisione di esecuzione 2011/77/UE del Consiglio, del 7 dicembre 2010, che fornisce all’Irlanda assistenza finanziaria dell’Unione (GU L 30 del 4.2.2011, pag 34).

[12]             Decisione di esecuzione 2011/344/UE del Consiglio, del 30 maggio 2011, sulla concessione di assistenza finanziaria dell’Unione al Portogallo (GU L 159 del 30.5.2011, pag 88).

[13]             Decisione di esecuzione 2011/682/UE del Consiglio, dell’11 ottobre 2011 , che modifica la decisione di esecuzione 2011/77/UE (Irlanda) e 2011/683/UE, dell’11 ottobre 2011, che modifica la decisione di esecuzione 2011/344/UE (Portogallo) (GU L 269 del 14.10.2011, rispettivamente pag. 31 e 32).

[14]             Si propone come indicatore principale il reddito nazionale lordo pro capite.

[15]             SEC(2011) 874 definitivo.

[16]             COM(2011) 396 definitivo.

[17]             Cfr. regolamento (CE, Euratom) n. 480/2009 del Consiglio. Fino ad ora non è stato registrato nessun inadempimento nei prestiti AMF.

[18]             Sebbene il rimborso del prestito sia coperto dalla garanzia del bilancio UE, il fondo di garanzia opera come una riserva di liquidità diretta a proteggere il bilancio UE dal rischio di pretese relative ad inadempimenti. Per una relazione globale sul funzionamento del Fondo, cfr. COM (2010) 418 e il relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione (SEC (2010) 968).

[19]             Non ancora pubblicata per il 2011. Per il 2010 cfr. COM(2011)408 definitivo.

[20]             Decisione 2009/892/CE del Consiglio, del 30 novembre 2009.

[21]             Decisione 2009/890/CE del Consiglio, del 30 novembre 2009.

[22]             Decisione 2010/0162(COD) del Consiglio e del Parlamento europeo del 7 settembre 2010.

[23]             Il regolamento del MESF consente di ricorrere al prefinanziamento in quanto la Commissione è autorizzata a “contrarre prestiti sui mercati dei capitali o presso gli istituti finanziari nel momento più opportuno tra i previsti versamenti, in modo da ottimizzare i costi del finanziamento e salvaguardare sui mercati la propria reputazione di emittente dell'Unione”.

[24]             Per ulteriori informazioni sulle operazioni di assunzione di prestiti dell’UE si rimanda alla presentazione per gli investitori: http://ec.europa.eu/economy_finance/eu_borrower/documents/eu_investor_presentation_en.pdf

[25]             La Commissione presenta al Consiglio e al Parlamento una relazione annuale sull'attuazione dei nuovi strumenti finanziari finanziati dal bilancio UE nel quadro dell'esercizio di bilancio annuale, conformemente al punto 49 dell'Accordo interistituzionale tra la CE, il PE e il Consiglio.

[26]             Il sostegno è fornito attraverso prestiti bilaterali provenienti da altri Stati membri dell’area dell’euro, centralizzati dalla Commissione, alle condizioni stabilite nella loro dichiarazione dell’11 aprile 2010.

[27]             I principali elementi delle condizioni economiche poste sono contenuti nella decisione del Consiglio del 10 maggio 2010 indirizzata alla Grecia allo scopo di rafforzare e approfondire la sorveglianza della disciplina di bilancio e che intima alla Grecia di adottare misure per la riduzione del disavanzo ritenute necessarie a correggere la situazione di disavanzo eccessivo (2010/320/UE). Le condizioni sono state ulteriormente specificate in un protocollo d'intesa concluso tra le autorità greche e la Commissione, in cui quest’ultima ha agito in rappresentanza degli Stati membri dell’area dell’euro.

[28]             Ulteriori dettagli sullo strumento di prestito in favore della Grecia sono disponibili all’indirizzo: http://ec.europa.eu/economy_finance/eu_borrower/greek_loan_facility/index_en.htm

[29]             I compiti sono svolti in rappresentanza e secondo le direttive degli Stati membri dell’area dell’euro che concedono il sostegno. Tali compiti comprendono, tra l’altro, la negoziazione e la sottoscrizione di un accordo di concessione di prestito con la Grecia, l’apertura di un conto a nome dei mutuanti presso la BCE e l’impiego di tale conto per effettuare tutti i pagamenti in rappresentanza dei mutuanti e del mutuatario, il coordinamento del processo di erogazione, lo svolgimento di determinati calcoli, la distribuzione dei pagamenti tra i mutuanti e la trasmissione di informazioni ai mutuanti circa violazioni dell’accordo di concessione di prestito o circa richieste di rinunce o di emendamenti allo stesso.

[30]             http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/EN/genaff/114338.pdf.