7.3.2014   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 68/63


Martedì 23 ottobre 2012
Bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio finanziario 2013 - tutte le sezioni

P7_TA(2012)0359

Risoluzione del Parlamento europeo del 23 ottobre 2012 relativa alla posizione del Consiglio sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2013 – tutte le sezioni (12749/2012 – C7-0233/2012 – 2012/2092(BUD))

2014/C 68 E/09

Il Parlamento europeo,

visti l'articolo 314 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e l'articolo 106 bis del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica,

vista la decisione 2007/436/CE Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee (1),

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (2),

visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (3),

vista la sua risoluzione del 14 marzo 2012 sugli orientamenti generali per la preparazione del bilancio 2013 – Sezione III – Commissione (4),

vista la sua risoluzione del 29 marzo 2012 sullo stato di previsione delle entrate e delle spese del Parlamento europeo per l'esercizio 2013 (5),

visto il progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2013 adottato dalla Commissione il 25 aprile 2012 (COM(2012)0300),

vista la sua risoluzione del 4 luglio 2012 sul mandato per il trilogo relativo al progetto di bilancio 2013 (6),

vista la decisione del Consiglio europeo del 28 giugno 2012 di creare un "Patto per la crescita e l'occupazione",

vista la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2013, adottata il 24 luglio 2012 e comunicata al Parlamento europeo il 14 settembre 2012 (12749/2012 – C7-0233/2012),

vista la lettera rettificativa n. 1/2013 al progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2013 presentata dalla Commissione il 19 ottobre 2012,

visto l'articolo 75 ter del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per i bilanci e i pareri delle altre commissioni interessate (A7-0311/2012),

A.

considerando che le priorità espresse nei pareri formulati dalle sue commissioni specializzate, nonché quelle emerse in occasione degli incontri con i relatori specializzati in materia di bilancio, sono state prese in considerazione per quanto possibile nella presente risoluzione e nella votazione del Parlamento sugli emendamenti al bilancio,

Sezione III

1.

ricorda che le sue priorità per il bilancio 2013, enunciate nella summenzionata risoluzione del 4 luglio 2012 sul mandato per il trilogo, consistono nel sostegno alla crescita sostenibile, alla competitività e all'occupazione, in particolare per le PMI e i giovani; sottolinea nuovamente che il progetto di bilancio della Commissione (PB) rispecchia le priorità del Parlamento per quanto riguarda i programmi e le iniziative da rafforzare per conseguire tali obiettivi;

2.

è pienamente consapevole delle gravi difficoltà derivanti dallo stato delle economie nazionali e della necessità di una lettura responsabile e realistica; si rifiuta, tuttavia, di accettare la posizione secondo cui il bilancio dell'Unione europea potrebbe essere oggetto di risparmi della stessa portata e con la stessa logica applicata ai bilanci nazionali, viste le loro fondamentali differenze dal punto di vista della natura, degli obiettivi e della struttura; sottolinea che la diminuzione delle risorse dell'Unione europea comporterà di certo una mancanza di investimenti e di liquidità negli Stati membri, che aggraverà i problemi a cui essi sono già confrontati;

3.

sottolinea che il bilancio dell'Unione europea deve essere visto come uno strumento complementare di sostegno per le economie degli Stati membri, in grado di concentrare iniziative e investimenti in settori strategici per la crescita e la creazione di posti di lavoro, nonché di determinare un effetto leva in settori che travalicano i confini nazionali; evidenzia che un siffatto ruolo è legittimato dagli stessi Stati membri che, assieme al Parlamento, sono responsabili delle decisioni che sono all'origine della maggior parte della legislazione dell'Unione europea;

4.

sottolinea i forti effetti sinergici del bilancio dell'Unione europea e dunque il suo costante contributo alla riduzione dei costi; ritiene che, con sufficiente volontà politica da parte degli Stati membri, si potrebbero realizzare anche risparmi maggiori;

5.

ricorda che l'esercizio 2013 è l'ultimo dell'attuale quadro finanziario pluriennale (QFP), per cui è di fondamentale importanza raggiungere un equilibrio tra gli impegni assunti finora e i conseguenti pagamenti che devono essere onorati, visto che sono in gioco la credibilità dell'Unione europea nonché eventuali conseguenze giuridiche per la Commissione in caso di mancato rimborso di richieste di pagamento legittime;

6.

si rammarica pertanto della decisione del Consiglio di procedere nuovamente quest'anno ai consueti tagli orizzontali al PB, volti a ridurre artificialmente il livello delle risorse dell'Unione europea per il 2013 di un importo totale di 1 155 milioni di EUR (- 0,8 %) in stanziamenti d'impegno (SI) e di 5 228 milioni di EUR (- 3,8 %) in stanziamenti di pagamento (SP) rispetto al PB, con un conseguente incremento molto contenuto rispetto al bilancio 2012 sia per gli impegni (+ 1,27 % rispetto al 2 % del PB) che per i pagamenti (+ 2,79 % rispetto al 6,8 % del PB);

7.

è sorpreso che, in questo esercizio, il Consiglio non abbia tenuto conto delle ultime previsioni della Commissione relative all'esecuzione dei programmi, che sono basate sulle previsioni degli stessi Stati membri, che da un lato evidenziano chiaramente i settori che conseguono ottimi risultati e che necessitano di stanziamenti supplementari già nel 2012 e, dall'altro lato, mettono in guardia dal grave rischio di carenze di pagamenti, in particolare nelle rubriche 1a, 1b e 2; ricorda, a tale riguardo, la lettera che il Presidente Barroso ha inviato ai 27 Stati membri nel luglio 2012, in cui esprime la propria preoccupazione per i tagli apportati al PB nella lettura del Consiglio, che comportano il rischio che non siano disponibili fondi sufficienti per consentire all'Unione europea di onorare i suoi impegni;

8.

sottolinea che le attuali procedure per valutare le reali necessità di stanziamenti di pagamento tra le amministrazioni competenti degli Stati membri e i competenti servizi della Commissione si svolgono nella completa oscurità; è fermamente convinto che tali procedure incidano negativamente sulla qualità del risultato finale, sul livello di informazione che raggiunge non solo i governi stessi ma anche i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo e sui negoziati tra i due rami dell'autorità di bilancio;

9.

rileva che i tagli del Consiglio interessano tutte le rubriche, ma che le rubriche 1a e 1b sono particolarmente colpite per quanto riguarda i pagamenti (rispettivamente - 1,9 miliardi di EUR e - 1,6 miliardi di EUR rispetto al PB), pur trattandosi delle rubriche in cui sono concentrati la maggior parte dei programmi e delle iniziative che concorrono al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020; avverte che tale approccio mette a rischio l'adempimento degli impegni precedentemente assunti dall'Unione europea e di conseguenza la realizzazione delle sue priorità decise di comune accordo;

10.

sottolinea che questi tagli sono pienamente in contrasto con le conclusioni del Consiglio europeo del giugno 2012, che ha definito il bilancio dell'Unione europea "un catalizzatore della crescita e dell'occupazione in tutta Europa" e ha deciso di concentrare le risorse, tra cui 55 miliardi di EUR a titolo dei fondi strutturali, sulle misure a sostegno della crescita; ritiene che tale decisione, presa al più alto livello politico dell'UE, debba essere tradotta in un livello sufficiente di pagamenti per il 2013 a favore di programmi e azioni a sostegno di questa priorità;

11.

respinge l'argomentazione avanzata dal Consiglio secondo cui questi tagli interessano i programmi sottoutilizzati o che realizzano scarsi risultati, in quanto essi riguardano anche programmi che presentano tassi di esecuzione eccellenti (ad esempio il Programma per l'apprendimento permanente e il Programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) nella rubrica 1a e l'obiettivo Competitività e occupazione nella rubrica 1b), mentre non interessano settori che presentano bassi tassi di esecuzione; sottolinea che questi criteri non tengono minimamente conto del carattere pluriennale delle politiche dell'Unione europea, e della politica di coesione in particolare, che sono caratterizzate da un aumento del livello dei pagamenti verso la fine del QFP;

12.

sottolinea che la sostanziale riduzione del livello dei pagamenti rispetto agli impegni decisa dal Consiglio avrebbe come logica conseguenza un ulteriore incremento dei RAL a fine esercizio, aumentando il divario tra stanziamenti d'impegno e stanziamenti di pagamento di 4,1 miliardi di EUR, in particolare se si considera che la quota più elevata dei RAL riguarda i settori della politica di coesione (65,6 %) e della R&S (10,5 %), che sono i due principali settori colpiti dai tagli;

13.

dubita, sulla base dei dati presentati dalla Commissione nella riunione interistituzionale sui pagamenti del 26 settembre 2012, che l'aumento dei pagamenti del 6,8 % proposto nel PB sarà sufficiente per coprire i rimborsi delle richieste di pagamento degli Stati membri a titolo delle diverse rubriche, in particolare delle rubriche 1a e 1b, in assenza di un bilancio rettificativo che permetta di coprire i fabbisogni di pagamenti per il 2012; intende pertanto respingere qualsiasi tentativo di ridurre il livello degli stanziamenti di pagamento rispetto al PB;

14.

non ritiene, in considerazione dell'esperienza degli ultimi anni, che la dichiarazione sui pagamenti proposta dal Consiglio nella sua lettura sia sufficiente a garantire la disponibilità di un volume di pagamenti adeguato per tutte le rubriche; adotta pertanto l'approccio generale di ripristinare, al livello del PB, i pagamenti ridotti dal Consiglio in tutte le rubriche e di aumentare rispetto al PB gli stanziamenti di pagamento per una serie di linee caratterizzate da elevati tassi di esecuzione in ciascuna rubrica, in particolare nelle rubriche 1a e 4, per coprire gli effettivi fabbisogni dei programmi corrispondenti determinati dalla Commissione;

15.

incarica la sua delegazione per la conciliazione di bilancio 2013 di non accettare nessun livello di pagamenti, sia per il bilancio rettificativo n. 6/2012 che per il bilancio 2013, che non copra interamente il fabbisogno di pagamenti per il 2012 e il 2013 quali stimati dalla Commissione;

16.

chiede agli Stati membri di garantire che le stime che stanno inviando alla Commissione – e in base alle quali la Commissione intende stabilire la propria proposta sui pagamenti – siano verificate e certificate al livello politico appropriato in ciascuno Stato membro;

17.

si rammarica che il Consiglio si sia notevolmente discostato (in totale di 2,15 miliardi di EUR), per quanto riguarda gli stanziamenti d'impegno, dagli importi figuranti nella programmazione finanziaria, che sono stati fissati congiuntamente al Parlamento con una decisione comune adottata all'inizio del periodo di programmazione, e che il Consiglio non abbia minimamente tenuto conto delle priorità del Parlamento enunciate nel suo mandato per il trilogo; ricorda che la lettura del Parlamento è invece basata sui parametri di riferimento derivanti da suddetto mandato ed è pienamente coerente con essi;

18.

sottolinea che la risposta alla crisi deve essere più Europa e non meno Europa, al fine di rilanciare gli investimenti, promuovere la creazione di posti di lavoro e di contribuire a ripristinare la fiducia nell'economia; ha già espresso posizioni critiche riguardo al congelamento degli stanziamenti di impegno nel PB adottato dalla Commissione, come sottolineato nella summenzionata risoluzione del 4 luglio 2012 sul mandato per il trilogo, e non può pertanto accettare la decisione del Consiglio di ridurli ulteriormente fino all'1,27 % rispetto al bilancio 2012; ricorda che gli impegni rispecchiano le priorità politiche dell'Unione europea e che il loro livello dovrebbe essere fissato tenendo conto di una prospettiva di lungo termine in cui la crisi economica potrebbe essere superata; intende tuttavia aumentare gli stanziamenti d'impegno rispetto al PB per poche linee di bilancio selezionate che sono direttamente collegate alla realizzazione delle priorità della strategia Europa 2020 e sono in linea con le priorità tradizionali del Parlamento;

19.

fissa pertanto il livello complessivo degli stanziamenti per il 2013 a 151 151,84 milioni di EUR e a 137 898,15 milioni di EUR rispettivamente per gli stanziamenti d'impegno e gli stanziamenti di pagamento;

Rubrica 1a

20.

deplora che, sebbene la rubrica 1a sia cruciale per il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, essa sia di fatto interessata dalla totalità dei tagli degli stanziamenti d'impegno decisi dal Consiglio per la rubrica 1 (- 2,9 % rispetto al PB) e sia la rubrica più colpita dai tagli riguardanti gli stanziamenti di pagamento (- 1,9 miliardi di EUR o - 14 % rispetto al PB); decide di annullare la maggior parte dei tagli effettuati dal Consiglio e di aumentare gli stanziamenti d'impegno e di pagamento rispetto al livello del PB solo per una serie di linee direttamente collegate agli obiettivi della strategia Europa 2020 caratterizzate da elevati livelli di esecuzione e da una forte capacità di assorbimento;

21.

deplora vivamente che, invece di aumentare gli stanziamenti per il Settimo programma quadro (7° PQ) e il Programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP), il Consiglio abbia deciso di tagliare quanto proposto della Commissione in merito alle linee di bilancio corrispondenti, il che è in palese contrasto con la recente decisione del Consiglio europeo di creare un "Patto per la crescita e l'occupazione" a sostegno, tra l'altro, della ricerca e dello sviluppo, dell'innovazione e dell'occupazione; pone in evidenza gli ottimi risultati conseguiti da questi programmi, per i quali la Commissione ha registrato un aumento dell'esecuzione nel 2012 rispetto allo scorso anno;

22.

ritiene che il programma CIP sia uno dei principali programmi per il conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 e uno strumento essenziale per facilitare l'accesso ai finanziamenti, in particolare per le PMI innovative; decide pertanto di aumentare gli stanziamenti d'impegno e di pagamento destinati al Programma CIP "Innovazione e imprenditorialità" e al Programma CIP "Energia intelligente – Europa", nonché, in risposta alla crescente domanda da parte delle PMI, di aumentare sia gli stanziamenti d'impegno che gli stanziamenti di pagamento per gli strumenti finanziati nell'ambito di questo programma;

23.

prende atto della proposta della Commissione di finanziare i costi aggiuntivi del progetto ITER attraverso risparmi di efficienza derivanti principalmente dalle imprese comuni e dalle spese amministrative del Settimo programma quadro; ricorda il valore aggiunto della ricerca finanziata dall'Unione europea e il suo ruolo cruciale per il conseguimento degli obiettivi di crescita, competitività e occupazione stabiliti dalla strategia Europa 2020; decide pertanto, in linea con la dichiarazione interistituzionale del dicembre 2011, di compensare parzialmente queste riduzioni fissando gli impegni a un livello superiore al PB per una serie di linee operative del 7o PQ che sostengono direttamente la strategia Europa 2020 e sono caratterizzate da eccellenti livelli di esecuzione e da una forte capacità di assorbimento; propone di finanziare questo parziale superamento del margine disponibile attraverso la mobilizzazione dello strumento di flessibilità per un importo pari a 50 milioni di EUR;

24.

sottolinea l'elevato valore aggiunto del Programma per l'apprendimento permanente e del programma Erasmus Mundus che, pur con dotazioni finanziarie modeste, conseguono ottimi risultati in termini di efficacia di attuazione e di immagine positiva dell'Unione di fronte ai suoi cittadini; decide, in linea con la posizione adottata nelle ultime procedure di bilancio, di aumentare sia gli stanziamenti d'impegno che gli stanziamenti di pagamento per questi programmi rispetto al PB, in considerazione della loro elevata capacità di assorbimento;

25.

deplora il taglio dei pagamenti (- 23 milioni di EUR, rispetto al PB) da parte del Consiglio, che compromette il sostegno finanziario a progetti d'interesse comune nell'ambito della rete transeuropea dei trasporti; sottolinea che questo programma, mediante investimenti in infrastrutture ad alto valore aggiunto europeo, è essenziale al fine di aumentare la competitività dell'Unione europea nel suo insieme e contribuisce direttamente alla crescita e all'occupazione; sottolinea che il programma dà buoni risultati in termini di attuazione e che l'anno 2013 sarà fondamentale in quanto è inteso come preparazione all'entrata in vigore del meccanismo per collegare l'Europa; decide pertanto di mantenere il livello di impegni e pagamenti proposto nel PB;

26.

decide di ripristinare i pagamenti iscritti nel PB alla linea relativa al Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG); mette in evidenza il fatto che il ripristino degli stanziamenti di pagamento permetterà di evitare trasferimenti da altre linee di bilancio e che l'importo stanziato rappresenta l'ammontare minimo consumato dal FEG nei primi mesi dell'anno;

Rubrica 1b

27.

deplora i consistenti tagli dei pagamenti (- 1,6 miliardi di EUR o - 3,3 % rispetto al PB) effettuati dal Consiglio per quanto concerne l'obiettivo Competitività regionale e occupazione (- 12,9 %), l'obiettivo Cooperazione territoriale europea (- 18,7 %) e il Fondo di coesione (- 4,7 %) che, se approvati, comprometterebbero definitivamente la corretta esecuzione dei progetti durante l'ultimo anno del periodo di programmazione, con gravi conseguenze soprattutto per gli Stati membri che già si trovano ad affrontare restrizioni di carattere sociale, economico e finanziario; ritiene che in tal modo i RAL aumenterebbero in misura considerevole; rileva invece che l'obiettivo di convergenza è di fatto lasciato invariato;

28.

ricorda che l'elevato livello dei pagamenti nel PB per questa rubrica (+ 8,1 %) deriva dagli impegni assunti in passato, che devono essere onorati alla fine del periodo di programmazione in linea con il ciclo di vita naturale dei Fondi strutturali; sottolinea che, se il Consiglio avesse adottato un approccio più realistico per quanto riguarda gli effettivi fabbisogni di pagamenti all'interno di questa rubrica nelle ultime procedure di bilancio dell'Unione europea, l'aumento dei pagamenti sarebbe stato molto più contenuto;

29.

ricorda i dubbi manifestati nel suo mandato per il trilogo quanto al fatto che il livello dei pagamenti proposto nel PB sia sufficiente per rimborsare la totalità delle richieste di pagamento previste in assenza di un bilancio rettificativo nell'esercizio in corso; sottolinea che la stessa proposta della Commissione è basata sull'ipotesi che tutti i fabbisogni di pagamenti degli esercizi precedenti fino al 2012 siano coperti;

30.

respinge i tagli apportati dal Consiglio alla rubrica 1b, che rischiano di causare una carenza di pagamenti molto più grave rispetto a quanto già previsto e impedirebbero il rimborso per le risorse già spese per gli Stati membri e le regioni beneficiari, con gravi conseguenze in particolare per gli Stati membri già sottoposti a costrizioni sociali, economiche e finanziarie; sottolinea nuovamente che questa rubrica è responsabile dei due terzi degli attuali impegni pregressi e che la riduzione del livello dei pagamenti per il 2013 comporterebbe anche un forte aumento del livello dei RAL entro la fine del prossimo anno; invita pertanto la Commissione a presentare un'analisi sulla situazione dei RAL e una solida strategia di come il livello di RAL dovrebbe essere ridotto; invita la Commissione a fornire al Parlamento informazioni su base mensile sulla ripartizione per Stato membro e per fondo delle domande di rimborso presentate;

31.

ritiene che la dichiarazione del Consiglio, in cui chiede alla Commissione di presentare un progetto di bilancio rettificativo qualora si constati un'insufficienza dei pagamenti nella rubrica 1b, non costituisca una garanzia sufficiente di poter disporre di un livello adeguato di stanziamenti di pagamento nel 2013, visto che negli ultimi due anni il Consiglio ha assunto impegni simili che poi non ha rispettato; invita la Presidenza del Consiglio a fare una dichiarazione pubblica e spiegare la discrepanza tra la lettura del Consiglio sui pagamenti e le effettive esigenze degli Stati membri espresse nelle loro stime;

32.

decide pertanto di ripristinare al livello del PB gli stanziamenti d'impegno e di pagamento per tutte le linee di bilancio ridotte dal Consiglio all'interno di questa rubrica e di aumentare oltre il livello del PB gli stanziamenti d'impegno e di pagamento per l'assistenza tecnica alla strategia dell'Unione europea per la regione del mar Baltico;

33.

esorta il Consiglio ad approvare il progetto di bilancio rettificativo n. 6/2012 presentato dalla Commissione, al fine di compensare la carenza di stanziamenti di pagamento nell'esercizio in corso e di non bloccare l'esecuzione dei progetti in corso alla fine del periodo di programmazione; conferisce alla sua delegazione, nel quadro dei negoziati con il Consiglio, qualora quest'ultimo non fosse disposto ad approvare il progetto di bilancio rettificativo nella sua integralità, il mandato di aumentare eventualmente gli stanziamenti di pagamento dell'importo respinto dal Consiglio e di ripartire questo aumento in forma proporzionale tra tutte le linee operative della rubrica 1b;

Rubrica 2

34.

ritiene che la stima dei fabbisogni finanziari effettuata dalla Commissione sia più realistica rispetto agli importi previsti dal Consiglio, in particolare tenendo conto dei prossimi pagamenti; ripristina pertanto i tagli apportati dal Consiglio all'interno di questa rubrica al livello di 60 307,51 milioni di EUR, che corrisponde a un aumento dello 0,6 % rispetto al bilancio 2012;

35.

sottolinea che la tradizionale "lettera rettificativa agricola", che sarà presentata nell'ottobre 2012, correggerà le attuali stime trasformandole in una valutazione più precisa dei fabbisogni effettivi; richiama l'attenzione sul livello finale delle entrate con destinazione specifica previsto per il 2013 (correzioni per verifiche di conformità, irregolarità e prelievo supplementare per il latte), in quanto è da quest'ultimo che dipenderà, alla fine, il livello dei nuovi stanziamenti da iscrivere nel bilancio 2013; ritiene che, salvo imprevisti, il margine attualmente reso disponibile (981,5 milioni di EUR) dovrebbe essere sufficiente per far fronte ai fabbisogni nell'ambito della rubrica;

36.

invita la Commissione a intensificare gli sforzi per definire chiare priorità a titolo di tale rubrica a favore di agrosistemi sostenibili, che preservino la biodiversità, proteggano le risorse idriche e la fertilità del suolo, rispettino il benessere degli animali e sostengano l'occupazione;

37.

respinge l'aumento della cosiddetta linea per le spese negative (liquidazione dei conti), che sembra essere fissata a un livello artificialmente elevato rispetto agli stanziamenti della rubrica 2, e ripristina parzialmente gli importi proposti dalla Commissione, rendendo possibile un approccio più realistico;

38.

conferma il proprio impegno ad agire per prevenire e rispondere alle crisi nel settore ortofrutticolo e sostiene pertanto un livello di stanziamenti adeguato a favore dei gruppi di produttori prericonosciuti; appoggia un aumento sufficiente del contributo dell'Unione al fondo di crisi nell'ambito dei fondi operativi destinati alle organizzazioni di produttori;

39.

prevede un maggiore sostegno a favore del programma "Latte nelle scuole" e il mantenimento del sostegno al programma "Frutta nelle scuole";

40.

mantiene la dotazione finanziaria destinata al Programma per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti nell'Unione europea, che dà sostegno a 18 milioni di persone con problemi di malnutrizione nell'Unione; accoglie con favore lo sforzo compiuto dalla Commissione per trovare una soluzione politica e giuridica per proseguire il programma nel 2013; auspica che si trovi una soluzione favorevole per la prosecuzione del programma durante il prossimo periodo del QFP;

41.

sostiene la riduzione drastica e, in alcuni casi, addirittura l'annullamento degli stanziamenti per alcune linee di bilancio sulle restituzioni, visto che si tratta di uno strumento politicamente controverso che, per alcuni prodotti, non è stato utilizzato allo stesso livello dell'esercizio finanziario 2012; osserva che alcune linee per le restituzioni sono state individuate come priorità negative; valuta attentamente in quale misura sia opportuno ridurre tali linee, al fine di poter utilizzare questo strumento se necessario a norma della regolamentazione vigente sulle restituzioni;

42.

prevede un sostegno costante e commisurato a favore del programma LIFE+ che accorda priorità unicamente ai progetti relativi all'ambiente e all'azione per il clima, sostenendo lo sviluppo di un'economia sostenibile e più efficiente sotto il profilo delle risorse e la protezione, conservazione e ripristino degli ecosistemi; ricorda che i problemi ambientali e le loro soluzioni non tengono conto dei confini nazionali, per cui è ovvio che essi devono essere trattati a livello di Unione europea; invita a tale riguardo gli Stati membri a migliorare sostanzialmente l'attuazione della legislazione dell'Unione in materia ambientale;

43.

sottolinea che la politica comune della pesca rimane una priorità politica cruciale per l'Unione europea e mantiene il suo finanziamento ai livelli proposti nel PB in vista della sua imminente riforma; ritiene che il finanziamento della politica marittima integrata non debba andare a scapito di quello di altre iniziative e programmi nel settore della pesca a titolo della rubrica 2; ritiene che un'efficace gestione della pesca sia di cruciale importanza per preservare gli stock ittici e prevenire lo sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche;

Rubrica 3a

44.

constata che il Consiglio propone una riduzione globale di 15 milioni di EUR in stanziamenti d'impegno e di 51 milioni di EUR in stanziamenti di pagamento rispetto al PB 2013; osserva che questi tagli corrispondono a una riduzione dell'1,07 % rispetto al PB e del 15,5 % rispetto alla programmazione finanziaria iniziale della Commissione;

45.

respinge i tagli degli stanziamenti di pagamento apportati dal Consiglio nei seguenti settori: Fondo europeo per i rimpatri (- 18 milioni di EUR), Fondo europeo per i rifugiati (- 1,8 milioni di EUR), Fondo europeo per l'integrazione dei cittadini di paesi terzi (- 3,2 milioni di EUR) e Diritti fondamentali e cittadinanza (- 1 milione di EUR); decide pertanto di riportare al livello del PB gli stanziamenti alle linee corrispondenti;

46.

respinge la decisione unilaterale del Consiglio di modificare la base giuridica della proposta sul meccanismo di valutazione Schengen, passando dalla procedura legislativa ordinaria all'articolo 70 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea; appoggia la decisione della Conferenza dei presidenti di sospendere la cooperazione con il Consiglio sul bilancio 2013 per quanto attiene agli aspetti legati alla sicurezza interna; sostiene pertanto la posizione adottata dalla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni di iscrivere in riserva gli stanziamenti d'impegno e di pagamento di alcune linee di bilancio del titolo 18 relative alla sicurezza interna, in attesa del conseguimento di un risultato soddisfacente sul pacchetto per la governance di Schengen; ritiene che questa misura non dovrebbe essere applicata alle agenzie che rientrano nella rubrica 3a per non compromettere lo svolgimento delle loro attività;

47.

evidenzia l'importante ruolo che il programma inteso a prevenire e combattere ogni forma di violenza (DAPHNE) svolge nell'eliminare la violenza nei confronti delle donne, dei giovani e dei bambini nell'Unione europea, segnatamente nel contesto di crisi attuale; constata i risultati quantificabili del programma DAPHNE, come anche il suo impatto sui cambiamenti politici all'interno degli Stati membri; aumenta quindi i relativi stanziamenti di pagamento oltre il livello del PB;

Rubrica 3b

48.

si rammarica del fatto che, nonostante le riduzioni già proposte nel PB, il Consiglio riduca ulteriormente di circa 9,5 milioni di EUR sia gli stanziamenti d'impegno che quelli di pagamento per la rubrica 3b; adotta pertanto l'approccio generale di annullare tutti i tagli effettuati dal Consiglio in modo tale da garantire una corretta esecuzione dei programmi e delle azioni in corso nell'ambito di questa rubrica;

49.

ribadisce che promuovere fra i giovani europei un senso di cittadinanza attiva, di solidarietà e di tolleranza è essenziale affinché l'Europa possa sfruttare i talenti della generazione più istruita della storia; evidenzia la necessità di incoraggiare la comunicazione transculturale e la cittadinanza dell'Unione europea presso la prossima generazione; ha pertanto deciso di aumentare, rispetto al PB, gli stanziamenti destinati al programma Gioventù in azione, tenuto conto in particolare della buona esecuzione che caratterizza il programma da molti anni a questa parte;

50.

ritiene che la campagna d'informazione sull'Anno europeo dei cittadini 2013 e le relative attività di comunicazione necessitino di stanziamenti sufficienti per coinvolgere adeguatamente i cittadini nel progetto europeo e promuovere il dialogo sui temi europei; si rammarica che il bilancio proposto dalla Commissione sia il più ridotto che è mai stato assegnato all'Anno europeo e decide di aumentare gli stanziamenti alla corrispondente linea di bilancio;

51.

appoggia, in considerazione delle nuove competenze che il trattato di Lisbona conferisce all'Unione nel settore dello sport, il proseguimento dell'azione preparatoria "Partenariati europei per lo sport", che ha dato ottimi risultati, prestando un'attenzione particolare allo sport a livello locale, alle manifestazioni sportive di massa, nonché alla promozione di comportamenti corretti nelle competizioni sportive contrastando le partite truccate e tutelando l'integrità fisica e morale degli sportivi;

Rubrica 4

52.

sottolinea che i tagli apportati dal Consiglio ai pagamenti nella rubrica 4 (- 1 miliardo di EUR, vale a dire - 14,1 % rispetto al PB) corrispondono a circa il 20 % dei tagli complessivi sull'insieme delle rubriche; ritiene che tale riduzione consistente impedirebbe all'Unione di rispettare gli impegni che ha assunto sulla scena mondiale; osserva che gli importi figuranti nella proposta della Commissione sono solo leggermente superiori al livello del bilancio 2012 e sono già stati fortemente ridotti rispetto alla programmazione finanziaria; decide di ripristinare, per la maggior parte delle linee di bilancio, sia gli stanziamenti d'impegno che gli stanziamenti di pagamento ai livelli proposti nel PB;

53.

ritiene tuttavia che si possano accettare alcune riduzioni rispetto al PB per determinate linee di bilancio, quali l'assistenza macrofinanziaria, l'adesione a organizzazioni internazionali nel settore delle dogane e della fiscalità e la cooperazione con la Groenlandia;

54.

propone di aumentare lievemente rispetto al PB il livello degli stanziamenti d'impegno e degli stanziamenti di pagamento per le linee di bilancio corrispondenti alle aree geografiche di cooperazione allo sviluppo, nonché per le missioni di osservazione elettorale e per il Fondo mondiale per la lotta contro l'HIV/AIDS, la tubercolosi e la malaria; mette in evidenza che ciò dovrebbe evitare all'Unione europea di registrare ulteriori ritardi nel rispetto dei forti impegni che ha contratto in materia di finanziamento della cooperazione allo sviluppo;

55.

sottolinea che, in conformità della dichiarazione firmata dalla Commissione e dall'UNRWA relativamente al sostegno dell'Unione a quest'ultima (2011-2013), il contributo annuale dell'Unione europea si basa sullo stanziamento a favore della Palestina del 2011 (300 milioni di EUR), e che la riduzione di tale importo di riferimento si ripercuoterebbe sullo stanziamento destinato all'UNRWA; ritiene che l'aumento dei finanziamenti destinati alla Palestina e all'UNRWA sia indispensabile per garantire che quest'ultima disponga delle risorse necessarie per fornire i servizi essenziali di cui è stata incaricata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e per tutelare la sicurezza e i mezzi di sussistenza dei profughi tenuto conto dell'instabilità nella regione;

56.

considera altresì necessario aumentare gli stanziamenti per il sostegno allo sviluppo economico della comunità turco-cipriota, al fine di garantire il proseguimento del sostegno finanziario dell'Unione europea alle attività del Comitato per le persone scomparse a Cipro e a quelle del Comitato tecnico per i beni culturali;

57.

introduce linee di bilancio distinte per tutte le missioni PESC e i rappresentanti speciali dell'Unione europea nelle varie aree geografiche, come proposto nella riforma del regolamento finanziario, cosa che permetterà di avere una visione più trasparente ed esaustiva delle missioni condotte nel quadro di questa politica;

Rubrica 5

58.

prende atto della posizione del Consiglio, che ha ridotto gli importi proposti dalla Commissione per tutte le sezioni della rubrica 5 di un importo complessivo pari a 146 milioni di EUR, nonostante gli sforzi compiuti dalle istituzioni, che si riflettono nei loro stati di previsione e nel PB, al fine di pervenire a un risanamento del bilancio per quanto riguarda le spese amministrative in un periodo di restrizioni economiche e di bilancio;

59.

sottolinea in particolare che la maggior parte delle istituzioni, compresi il Parlamento e la Commissione, ha rispettato e addirittura oltrepassato l'impegno a mantenere l'aumento dei loro bilanci amministrativi al di sotto del tasso d'inflazione previsto; accoglie con favore questi sforzi e fissa il livello complessivo degli stanziamenti per la rubrica 5 a 8 506,87 milioni di EUR, di cui 4 967,37 milioni di EUR per la Commissione;

60.

prende atto del fatto che i tagli apportati dal Consiglio derivano dalla mancata iscrizione in bilancio dell'adeguamento delle retribuzioni dell'1,7 % per il 2011, dall'aumento della riduzione forfettaria standard applicata ad alcune istituzioni e ad alcuni servizi, nonché da altre riduzioni specifiche di alcune voci della spesa amministrativa, ma ritiene che questi tagli non siano giustificati e siano semplicemente mirati a congelare artificialmente le spese amministrative in termini nominali, nonostante gli obblighi statutari e contrattuali e le nuove competenze e funzioni attribuite all'Unione europea;

61.

ritiene, in particolare, che gli aumenti proposti per quanto riguarda la riduzione forfettaria standard, intesi ad aumentare il numero di posti non retribuiti nelle istituzioni, rispecchino un approccio prudente che influirà direttamente sulla possibilità di migliorare il tasso di copertura dei posti in organico che, al tempo stesso, sono stati approvati dall'autorità di bilancio; sottolinea che tale approccio è ancora più negativo in un contesto di riduzione degli organici, che migliora automaticamente i tassi di copertura dei posti, e che il finanziamento di questi posti non dovrebbe essere considerato come una variabile di adeguamento per giungere a un congelamento nominale del bilancio amministrativo o ad altri obiettivi finanziari predefiniti;

62.

decide, per tutte le istituzioni ad eccezione del Consiglio, come pure per le Scuole europee, di ripristinare (o, nel caso della Corte di giustizia, di aggiungere) in riserva per l'esercizio 2013 gli importi corrispondenti all'adeguamento delle retribuzioni dell'1,7 % per il 2011, in attesa della sentenza della Corte; sottolinea che questa misura rispetta il principio di sana gestione finanziaria, in considerazione della probabilità che la Corte si pronunci a favore della Commissione, e avverte il Consiglio che, all'occorrenza, l'autorità di bilancio dovrà applicare la sentenza con effetto retroattivo anche agli esercizi 2011 e 2012, includendo gli interessi di mora;

63.

annulla anche altri tagli decisi dal Consiglio per determinate voci della spesa amministrativa, in particolare alla Commissione, relative alle attrezzature e ai servizi TIC e ad alcuni uffici;

64.

prende atto del fatto che il Consiglio ha accettato la proposta di ridurre l'organico della Commissione dell'1 %, in particolare nei settori del supporto amministrativo, della gestione di bilancio e della lotta antifrode;

65.

chiede, pur ripristinando o mantenendo le richieste di posti presentate dalla Commissione e in parte dalle altre istituzioni, sulla base di una valutazione caso per caso, che sia effettuata una valutazione d'impatto approfondita delle riduzioni di personale previste entro il 2018, tenendo pienamente conto, tra l'altro, degli obblighi giuridici dell'Unione come pure delle nuove competenze e dei maggiori compiti attribuiti alle istituzioni dai trattati;

66.

prende atto con preoccupazione, pur accogliendo favorevolmente le informazioni fornite nel PB sui settori in cui il personale è stato potenziato, come la governance economica europea, il mercato unico e la sicurezza e la giustizia, delle riduzioni del personale effettuate all'interno della Commissione presso altre Direzioni generali come le DG Imprese e industria, Concorrenza, Mobilità e trasporti, Ricerca e innovazione ed Eurostat, sebbene esse diano un contributo sostanziale alla realizzazione delle priorità dell'Unione europea; è altresì preoccupato in relazione alle ripercussioni negative che la riduzione dei posti nei settori del supporto amministrativo, della gestione di bilancio e della lotta antifrode può avere sull'esecuzione rapida, regolare ed efficace delle azioni e dei programmi dell'Unione europea, in particolare in un periodo in cui le competenze di quest'ultima continuano ad aumentare e un nuovo paese sta per aderire all'Unione;

67.

chiede pertanto alla Commissione di includere nella sua relazione annuale di screening del personale una valutazione combinata, articolata per Direzioni generali e servizi, tenendo conto in particolare delle loro dimensioni e del carico di lavoro, e per tipi di posti, quali figurano nella sua relazione di screening (definizione delle politiche, gestione dei programmi, supporto amministrativo, gestione di bilancio e attività antifrode, servizi linguistici, ecc.);

68.

deplora i tagli apportati dal Consiglio alle linee di supporto amministrativo e di sostegno alla ricerca, incluse le agenzie esecutive, che corrispondono in totale al 6,6 % degli stanziamenti d'impegno e degli stanziamenti di pagamento (- 71,8 milioni di EUR) rispetto al PB, dove i tagli più consistenti riguardano la rubrica 1b (- 23,7 %) e la rubrica 4 (13,2 %); sottolinea che tale misura comporterebbe una riduzione degli stanziamenti del 5,5 % rispetto agli importi del 2012, nonostante i risparmi già proposti nel PB, e potrebbe ripercuotersi sulla rapidità e sulla qualità dell'esecuzione del bilancio dei relativi programmi pluriennali; sottolinea inoltre che la riduzione delle linee amministrative di un determinato programma senza un aumento delle sue spese operative comporterebbe una modifica dell'intera dotazione del programma stabilita in codecisione; decide pertanto di ripristinare il PB per le linee in questione;

69.

costituisce inoltre diverse riserve per alcune linee di bilancio in attesa di ottenere informazioni specifiche;

Agenzie

70.

appoggia, in linea generale, le stime della Commissione relative ai fabbisogni di risorse finanziarie e umane delle agenzie e osserva che tale istituzione ha già ridotto in misura considerevole le richieste iniziali delle agenzie alle quali ha anche applicato una riduzione del personale dell'1 % nel PB;

71.

ritiene pertanto che gli eventuali tagli aggiuntivi proposti dal Consiglio rischino di compromettere il corretto funzionamento delle agenzie impedendo loro di svolgere i compiti assegnati dall'autorità legislativa; respinge l'approccio orizzontale adottato dal Consiglio al fine di ridurre gli stanziamenti destinati alle agenzie, i cui fabbisogni devono essere valutati caso per caso; invita la Commissione a individuare, per il prossimo periodo del QFP, possibili settori caratterizzati da duplicazioni di attività o da un valore aggiunto ridotto in relazione alle agenzie decentrate, al fine di razionalizzare il loro funzionamento;

72.

decide di aumentare, nel quadro del bilancio 2013, gli stanziamenti destinati alle tre agenzie di vigilanza finanziaria; ritiene che tali stanziamenti debbano rispecchiare la necessità di assolvere ai compiti richiesti, dal momento che vengono adottati più regolamenti, decisioni e direttive per superare l'attuale crisi finanziaria ed economica, che è strettamente legata alla stabilità del settore finanziario;

73.

non può accettare i tagli apportati dal Consiglio agli stanziamenti destinati alle agenzie nell'ambito della rubrica 3a, che rappresentano una diminuzione di 2,8 milioni di EUR in stanziamenti d'impegno e stanziamenti di pagamento, dal momento che le agenzie rappresentano il 18 % degli stanziamenti globali nella rubrica 3a e che i tagli del Consiglio avrebbero un impatto sproporzionato su questa rubrica; intende pertanto ripristinare gli importi del PB, che sembrano a un livello equilibrato;

74.

è consapevole del fatto che talune agenzie (quali Europol, EASA, ACER) sono chiamate a svolgere, nel 2013, compiti addizionali che potrebbero non riflettersi nel bilancio assegnato o nell'organigramma del 2013; chiede alla Commissione che, in caso di necessità, proponga tempestivamente un bilancio rettificativo per l'agenzia in questione; si aspetta inoltre che, una volta finalizzata dal Parlamento e dal Consiglio una procedura legislativa, la Commissione presenti una nuova scheda finanziaria che estenda il mandato dell'agenzia; è consapevole che un'estensione di questo tipo potrebbe richiedere risorse addizionali riguardo alle quali l'autorità di bilancio dovrebbe dare il proprio accordo;

Progetti pilota e azioni preparatorie (PP-AP)

75.

decide, dopo avere svolto un'attenta analisi dei progetti pilota e delle azioni preparatorie presentati – esaminando il tasso di successo di quelli in corso, escludendo le iniziative già coperte dalle basi giuridiche esistenti ma tenendo pienamente conto della valutazione realizzata dalla Commissione sull'attuabilità dei progetti – di adottare un pacchetto di compromesso costituito da un numero limitato di PP-AP, anche in considerazione dei limitati margini disponibili in particolare nelle rubriche 1a e 3b;

Altre sezioni

76.

è preoccupato per la posizione del Consiglio che prevede un congelamento nominale per tutte le istituzioni dell'Unione europea; ritiene che ogni istituzione dovrebbe essere oggetto di un esame individuale, tenendo conto delle esigenze e della situazione specifica di ciascuna;

77.

accoglie con favore gli sforzi compiuti dalle istituzioni per realizzare risparmi addizionali e per limitare i loro bilanci; sottolinea che il livello dei loro bilanci per il 2013 includerà i costi connessi all'allargamento alla Croazia e all'adeguamento delle retribuzioni dell'1,7 % per il 2013; sottolinea tuttavia che i costi dell'allargamento alla Croazia non dovrebbero essere considerati come un aumento dei bilanci delle istituzioni, bensì come un finanziamento giustificato dell'adesione all'Unione europea di un nuovo Stato membro;

78.

sottolinea che, a seguito dei risparmi addizionali realizzati dalle istituzioni tra la primavera e l'autunno del 2012, gli stanziamenti si attestano attualmente a un livello molto basso; è preoccupato quanto al fatto che non esiste praticamente alcun margine per nuove spese inevitabili che potrebbero sorgere in relazione ad obblighi giuridici;

79.

ritiene che l'autorità di bilancio dovrebbe garantire un livello di stanziamenti che permetta di assicurare il buon funzionamento delle istituzioni e il rispetto degli obblighi giuridici, nonché di disporre di un'amministrazione di alto livello al servizio dei cittadini dell'Unione europea;

Sezione I - Parlamento europeo

Contesto generale

80.

ricorda di aver insistito, in sede di approvazione del proprio stato di previsione per il 2013 (7), sulla necessità di applicare un rigoroso controllo di bilancio e di individuare possibilità di realizzare ulteriori risparmi durante la procedura di bilancio in corso;

81.

si compiace dell'accordo raggiunto nella riunione di conciliazione del 26 settembre 2012 tra l'Ufficio di presidenza e la commissione per i bilanci; sottolinea che il livello complessivo del suo bilancio per il 2013 è di 1 750 463 939 EUR e rappresenta una riduzione netta di 18,3 milioni di EUR rispetto al progetto preliminare di stato di previsione del febbraio 2012;

82.

sottolinea che il livello del suo bilancio 2013 è superiore dell'1,9 % rispetto al 2012, incluse le spese connesse all'adesione della Croazia; evidenzia che, a causa dell'attuale tasso d'inflazione dell'1,9 %, si constata una reale diminuzione del bilancio di funzionamento, nonostante la recente attribuzione di nuove competenze, la creazione di nuovi posti e azioni, il finanziamento dell'adesione della Croazia e i costi legati alla preparazione delle elezioni del 2014;

83.

approva i seguenti adeguamenti dello stato di previsione:

riduzione degli stanziamenti iscritti nella riserva per imprevisti,

internalizzazione del servizio di sicurezza senza alcuna incidenza sul bilancio,

proseguimento dell'internalizzazione delle attività nel settore TIC, con la conseguente creazione di 30 nuovi posti in organigramma senza alcuna incidenza sul bilancio (i costi sono compensati dai risparmi),

adeguamento degli stanziamenti destinati all'Associazione parlamentare europea;

84.

riduce altresì di 5,3 milioni di EUR gli stanziamenti destinati alla Casa della storia europea;

85.

ricorda inoltre, alla luce della difficile situazione economica nell'Unione europea, la decisione di non indicizzare le indennità dei deputati fino al termine della legislatura, sottolinea che le indennità di missione del personale non sono state indicizzate dal 2007 e conferma la decisione adottata nel quadro della risoluzione sul bilancio 2012 (8) di ridurre tutte le linee di bilancio relative ai viaggi;

86.

si compiace delle informazioni e delle analisi contenute nella relazione sulla gestione di bilancio e finanziaria del Parlamento per il 2011 e nelle relazioni annuali di attività delle DG riguardanti le linee di bilancio che hanno registrato una sottoesecuzione nel 2011, e chiede che venga effettuata un'analisi obiettiva di questo tipo per quanto riguarda il bilancio 2012 per individuare con maggiore prontezza le future possibilità di risparmio da compensare con investimenti ove necessario e utile ai fini del corretto e regolare funzionamento del Parlamento;

Organizzazione delle attività del Parlamento

87.

ritiene che il Parlamento europeo, come tutti i parlamenti eletti direttamente, debba avere il diritto di decidere in merito alla propria sede e ai propri luoghi di lavoro;

88.

dichiara pertanto che la sede del Parlamento e i luoghi di lavoro dei deputati e dei funzionari dovrebbero essere decisi dal Parlamento stesso;

89.

esorta i due rami dell'autorità di bilancio (il Consiglio e il Parlamento), al fine di realizzare risparmi finanziari e di promuovere una soluzione più sostenibile sul piano climatico e ambientale, a sollevare la questione della sede unica e dei luoghi di lavoro di deputati e funzionari del Parlamento nei futuri negoziati sul prossimo QFP 2014-2020;

90.

esorta gli Stati membri a riconsiderare la questione relativa alla sede del Parlamento e ai suoi luoghi di lavoro nel quadro della prossima revisione del trattato, modificando il protocollo n. 6;

91.

invita nel frattempo il Consiglio a intraprendere, in collaborazione con il Parlamento, l'elaborazione di una tabella di marcia in vista dell'istituzione di una sede unica e di un utilizzo più efficiente dei luoghi di lavoro del Parlamento, tenendo conto degli ultimi dati specifici al riguardo, che illustrano nel dettaglio il costo di ciascun luogo di lavoro e le condizioni lavorative del personale, nonché dei fattori economici, sociali e ambientali, e chiede che tale tabella di marcia sia presentata in una relazione entro il 30 giugno 2013;

92.

suggerisce la necessità di sottoporre a riesame l'accordo stipulato tra le autorità lussemburghesi e il Parlamento in merito all'entità del personale presente in Lussemburgo, alla luce di una revisione delle esigenze del Parlamento;

Gruppo di lavoro congiunto

93.

accoglie con favore l'istituzione di un gruppo di lavoro congiunto dell'Ufficio di presidenza e della commissione per i bilanci sul bilancio del Parlamento; appoggia in particolare con forza le sue attività riguardanti lo svolgimento di uno studio comparativo che raffronti il bilancio del Parlamento con quello del Congresso degli Stati Uniti e con i bilanci dei parlamenti di un campione rappresentativo di Stati membri; ricorda che tale studio dovrebbe essere terminato entro la fine del 2012; si attende che esso consenta di realizzare risparmi a lungo termine sul bilancio del Parlamento e presenti idee per migliorare la sua efficienza nel 2013 e negli esercizi futuri;

94.

ritiene che il gruppo di lavoro congiunto debba rispecchiare l'equilibrio democratico esistente in seno al Parlamento; reputa che il gruppo debba considerare, tra l'altro, nuove alternative in relazione all'orario di apertura del registro centrale delle firme dei deputati come pure misure atte a incoraggiare l'uso di modi di trasporto più economici ed ecologici; invita altresì il gruppo di lavoro a riferire alla commissione per i bilanci e all'Ufficio di presidenza, al fine di realizzare risparmi strutturali e organizzativi a medio e lungo termine sul bilancio del Parlamento;

95.

accoglie con favore la proposta del gruppo di lavoro di chiudere il registro centrale delle firme dei deputati il venerdì delle settimane dedicate alle attività parlamentari esterne (settimane turchesi);

96.

invita l'Ufficio di presidenza ad attuare senza indugio le proposte di risparmi approvate dal gruppo di lavoro;

Viaggi

97.

si compiace degli sforzi compiuti per realizzare ulteriori risparmi sulle spese di viaggio dei deputati e del personale; prende atto dei risparmi sulle spese di missione del personale; osserva che la dotazione della relativa linea di bilancio è stata ridotta nel 2012 e che questi risparmi sono stati resi possibili da una migliore gestione, dall'uso della videoconferenza e dalla riduzione del numero delle missioni;

98.

invita l'amministrazione a valutare le offerte del mercato dei viaggi low cost, a seguire i nuovi sviluppi del mercato e a sfruttare le possibilità di realizzare risparmi; invita inoltre l'amministrazione ad autorizzare e incoraggiare l'acquisto di biglietti aerei low cost e di biglietti flessibili di classe economica; ritiene che sia opportuno prevedere ulteriori misure per ridurre il numero di voli in classe business acquistati dai deputati;

Spese per le tecnologie dell'informazione / Spese di viaggio

99.

rileva che i risparmi sulle spese di viaggio realizzati nel 2011 grazie a un maggiore ricorso (+ 56,6 %) alla videoconferenza sono stimati a 1,4 milioni di EUR; ritiene che sarebbe possibile conseguire ulteriori risparmi sulle spese di missione sostituendo gradualmente le missioni con le videoconferenze, il che consentirebbe anche di ridurre l'impronta di carbonio del Parlamento; chiede pertanto di ricevere, al più tardi entro il febbraio 2013, i risultati di un'analisi effettuata dall'amministrazione del Parlamento sulle necessità di altre apparecchiature per le videoconferenze;

Politica immobiliare

100.

è convinto della validità di un processo decisionale trasparente nel settore della politica immobiliare e chiede che tale processo sia attuato in stretta cooperazione con la commissione per i bilanci;

101.

chiede informazioni tempestive sulle conclusioni del Segretario generale sui lavori di ristrutturazione e sulla nuova ripartizione degli uffici nei prossimi anni nonché sul relativo calendario; sottolinea l'importanza di un'adeguata programmazione e dell'iscrizione in bilancio di stanziamenti in tempo utile;

Traduzione

102.

ribadisce che i risparmi sulla traduzione non dovrebbero pregiudicare il multilinguismo; pone l'accento sulla necessità di salvaguardare la qualità delle traduzioni e delle condizioni di lavoro dei servizi interessati;

Sezione IV – Corte di giustizia

103.

osserva che, nonostante i profondi cambiamenti strutturali e un costante aumento del carico di lavoro, la Corte ha limitato l'aumento del suo bilancio di funzionamento all'1,56 % (in aggiunta all'1,49 % dovuto all'allargamento alla Croazia);

104.

ripristina pertanto gli stanziamenti destinati alla traduzione, al fine di evitare ritardi nei procedimenti, e alle risorse informatiche, come raccomandato dai revisori contabili;

105.

ripristina parzialmente gli stanziamenti destinati alle retribuzioni e fissa la riduzione forfettaria standard al 4,5 %, onde consentire alla Corte di svolgere correttamente le sue funzioni; ripristina altresì parzialmente gli stanziamenti destinati alla manutenzione e ai consumi energetici;

106.

appoggia la revisione in corso dello statuto dalla Corte e si impegna a esaminare senza indugio un eventuale bilancio rettificativo relativo a tale questione;

Sezione V – Corte dei conti

107.

osserva che la Corte riduce il suo organico di 9 posti nel 2013; ripristina pertanto la riduzione forfettaria standard iniziale dell'1,8 % per attenuare i rischi riguardo all'attuazione della strategia della Corte e all'elaborazione delle relazioni di audit previste; ripristina altresì gli stanziamenti per le assunzioni connesse all'adesione della Croazia al livello del PB;

Sezione VI – Comitato economico e sociale europeo

108.

ripristina parzialmente gli stanziamenti destinati alle retribuzioni e alle indennità per applicare una riduzione forfettaria standard del 5,5 %, che comporterà comunque una riduzione dell'attuale tasso di copertura dei posti; annulla in parte anche altri tagli arbitrari decisi dal Consiglio, riguardanti le spese collegate alla Gazzetta ufficiale e le spese di funzionamento come l'interpretazione, già ridotte nel 2012 al livello di esecuzione del 2009;

109.

ripristina integralmente gli stanziamenti per i canoni enfiteutici, che sono collegati agli obblighi giuridici derivanti dai contratti esistenti e sono soggetti a un'indicizzazione annuale in base al tasso d'inflazione in Belgio;

Sezione VII – Comitato delle regioni

110.

ripristina in parte gli stanziamenti destinati al Comitato delle regioni per permettergli di ottemperare ai suoi obblighi statutari e giuridici relativi al pagamento dei canoni enfiteutici e alle retribuzioni del personale; rileva che il drastico taglio delle retribuzioni e delle indennità operato dal Consiglio equivarrebbe ad applicare doppiamente a questa istituzione la riduzione del personale dell'1 % (già prevista dal progetto di bilancio);

Sezione VIII – Mediatore europeo

111.

prende atto dell'aumento del 3,49 % del bilancio del Mediatore europeo; osserva che l'aumento in questione è legato in parte a costi di locazione inevitabili; ripristina gli stanziamenti destinati alle retribuzioni e alle indennità, che sono necessari a seguito della copertura di posti precedentemente vacanti;

Sezione IX – Garante europeo della protezione dei dati

112.

ripristina integralmente il bilancio del GEPD; osserva che tale aumento è in linea con il tasso d'inflazione previsto; ripristina in particolare due nuovi posti e gli stanziamenti corrispondenti che sono previsti per svolgere le attività essenziali dell'istituzione;

Sezione X – Servizio europeo per l'azione esterna

113.

osserva che il SEAE è un'istituzione relativamente nuova e in fase di sviluppo e sottolinea che la sua rete deve ancora essere potenziata per realizzare le priorità politiche dell'Unione europea e che, con le sue 141 delegazioni, il SEAE è, tra le istituzioni dell'Unione europea, l'organo più esposto all'inflazione nei paesi terzi e alle fluttuazioni dei tassi di cambio;

114.

accoglie con favore il fatto che, per il 2013, il SEAE ha congelato in termini nominali gli stanziamenti iscritti a una serie di linee di bilancio e ha apportato riduzioni mirate ad altre linee, realizzando risparmi che potrebbero raggiungere l'1,3 % del suo bilancio 2012;

115.

osserva che il SEAE sta dando prova di rigore di bilancio visto che non prevede la creazione di nuovi posti nel suo organigramma per il 2013;

116.

sottolinea che gli aumenti proposti nel bilancio del SEAE sono necessari per coprire le spese connesse al personale statutario e far fronte ad altri obblighi giuridici, nonché per rispondere alle aspettative politiche che il SEAE sia presente nei paesi prioritari;

117.

respinge pertanto la decisione del Consiglio di congelare il bilancio del SEAE in termini nominali al livello del 2012 e propone un aumento adeguato in considerazione del contesto finanziario generale;

118.

annulla i tagli apportati dal Consiglio, che comporterebbero una riduzione del numero dei funzionari e sarebbero in contrasto con gli sforzi compiuti fin dalla creazione del SEAE di assumere e riassegnare il personale al fine di far fronte all'aumento delle esigenze operative del servizio;

119.

ripristina gli stanziamenti necessari per rispettare i contratti di locazione in corso e gli accordi a livello di servizio conclusi con la Commissione e con il Consiglio, nonché per sostituire gradualmente e ammodernare i sistemi informatici attuali che sono ormai obsoleti e che si sovrappongono;

*

* *

120.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alle altre istituzioni e agli organi interessati nonché ai parlamenti nazionali.


(1)  GU L 163 del 23.6.2007, pag. 17.

(2)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(3)  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

(4)  Testi approvati, P7_TA(2012)0077.

(5)  Testi approvati, P7_TA(2012)0109.

(6)  Testi approvati, P7_TA(2012)0289.

(7)  Testi approvati, P7_TA(2012)0109.

(8)  Testi approvati, P7_TA(2011)0461.