2.3.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 62/64


Parere del Comitato delle regioni «Le regioni ultraperiferiche dell'UE alla luce della strategia Europa 2020»

2013/C 62/13

IL COMITATO DELLE REGIONI

accoglie favorevolmente il proposito della Commissione di continuare a lavorare in partenariato con le regioni ultraperiferiche (RU) applicando integralmente a tali regioni la strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e tenendo conto delle loro caratteristiche e vincoli specifici;

rileva che, in linea con i principi di sussidiarietà e di governance multilivello, occorre coinvolgere maggiormente gli enti regionali delle RU nella definizione e nell'attuazione dei programmi e delle politiche europee, al fine di garantire che le esigenze specifiche di tali regioni vengano prese in considerazione a tutti i livelli del processo decisionale;

pone in risalto l'occupazione come obiettivo ad elevata priorità e come parametro per tutti i futuri interventi chiave per una riuscita attuazione della strategia Europa 2020 nelle RU, e invita pertanto l'UE a definire, attraverso misure concrete, gli obiettivi del nuovo asse sociale introdotto con la comunicazione del 2012;

sottolinea che tutte le misure a favore della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva delle RU devono essere realizzate in partenariato, e che gli Stati membri e gli enti regionali devono lavorare in stretta cooperazione per massimizzare il potenziale di crescita di tali regioni;

evidenzia l'importanza della cooperazione regionale per le RU data l'unicità della loro situazione geografica, e invita a potenziare le sinergie tra i finanziamenti della politica di coesione e il Fondo europeo di sviluppo, come pure ad abrogare il criterio dei 150 km per le frontiere marittime nella cooperazione transfrontaliera tra le RU e i paesi vicini.

Relatore

Malcolm MIFSUD (MT/PPE), sindaco di Pietà

Testo di riferimento

Comunicazione della Commissione - Regioni ultraperiferiche dell'Unione europea: verso una partnership per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva

COM(2012) 287 final

Parere del Comitato delle regioni - Le regioni ultraperiferiche dell'UE alla luce della strategia Europa 2020

I.   RACCOMANDAZIONI POLITICHE

IL COMITATO DELLE REGIONI

Introduzione

1.

accoglie favorevolmente il proposito della Commissione di continuare a lavorare in partenariato con le regioni ultraperiferiche (1) (RU) applicando integralmente a tali regioni la strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e tenendo conto delle loro caratteristiche e vincoli specifici, come sottolineato dal Consiglio (2), ma sottolinea che dovrebbero esservi dei meccanismi che consentano alle RU di partecipare a tale strategia, altrimenti queste ultime si troveranno nell'impossibilità di darle attuazione;

2.

sottolinea la necessità di trovare un equilibrio tra le misure volte a controbilanciare le limitazioni specifiche e permanenti delle regioni ultraperiferiche, da un lato, e quelle tese a promuoverne i vantaggi e le opportunità, dall'altro;

3.

richiama l'attenzione sulla necessità di adottare ulteriori misure specifiche volte a stabilire le condizioni di applicazione dei Trattati e delle politiche comuni a queste regioni, conformemente all'articolo 349 del TFUE;

4.

sostiene l'iniziativa della Commissione di attuare politiche volte ad agevolare gli sforzi compiuti dalle RU per acquisire maggiore autonomia e irrobustire le loro economie al fine di essere maggiormente in grado di creare occupazione sostenibile, capitalizzando sulle proprie caratteristiche specifiche e sul valore aggiunto che ciascuna di queste regioni apporta all'UE, ma l'aiuto deve tradursi necessariamente in misure concrete e originali da parte della Commissione europea, misure capaci di dispiegare tutto il potenziale insito nell'articolo 349 del TFUE, ad esempio mediante l'introduzione di strumenti ad hoc;

5.

alla luce di quanto sopra, appoggia l'obiettivo della Commissione di garantire che i suoi diversi servizi siano coinvolti nell'attuazione della strategia Europa 2020 nelle RU e lavorino a stretto contatto con la conferenza dei presidenti di tali regioni, con i gruppi di esperti e il gruppo interservizi specifico, al fine di attuare misure mirate creando strategie ad hoc, fra l'altro, per promuovere opportunità di lavoro sostenibili nelle RU;

6.

in relazione a quanto sopra, propone di dare la priorità all'istruzione, alla formazione e all'occupazione, poiché le risorse umane e le competenze locali sono i principali fattori potenziali di crescita delle RU;

7.

condivide la strategia della Commissione di mettere in risalto e riconoscere formalmente le opportunità geografiche e le potenzialità che le RU offrono all'UE nel suo complesso;

8.

sottolinea in particolare l'importanza di poter disporre, nelle RU, di frontiere attive di cooperazione e di ambasciatori dell'UE in grado di espandere la sfera d'influenza socioeconomica e culturale dell'UE stessa e di promuovere gli scambi commerciali e la condivisione delle conoscenze con le regioni vicine e con i paesi terzi cui sono legate da solidi vincoli storici e culturali;

9.

condivide sostanzialmente il punto di vista della Commissione sul fatto che l'UE trae vantaggio dalle assidue relazioni che le RU intrattengono con i paesi d'oltremare e i paesi terzi quali i principali paesi emergenti (ossia il Brasile o il Sud Africa).

SVILUPPI DELLA STRATEGIA EUROPEA PER LE REGIONI ULTRAPERIFERICHE

10.

condivide e richiama l'attenzione sul fatto che, al di là delle limitazioni geografiche ed economiche (lontananza, insularità, piccole dimensioni, ecc.) che accomunano tutte le regioni ultraperiferiche, ciascuna di esse è diversa in termini di opportunità, oltre che in termini di sfide che si trova ad affrontare (3);

11.

esprime con forza la propria disapprovazione verso ogni eventuale approccio volto a introdurre un obbligo di pluralismo, che potrebbe distorcere il concetto stesso di partenariato e ostacolare il dialogo indispensabile per ottenere un ampio consenso nelle varie tappe dell'attuazione dei programmi;

12.

sostiene la politica della Commissione volta a trovare un denominatore comune per l'attuazione della strategia Europa 2020 nelle RU in generale, distinguendo, però, al tempo stesso, le opportunità e i vincoli che presenta ogni singola RU;

13.

accoglie con favore l'intenzione della Commissione di adottare una strategia europea rinnovata a favore delle RU sulla base di una maggiore differenziazione e specializzazione dei prodotti quali fattori chiave per rafforzare i settori tradizionali (come l'agricoltura), nonché di individuare e sviluppare quelli emergenti in base alle caratteristiche specifiche di ogni RU;

14.

riconosce e sottolinea le azioni avviate dalle RU per modernizzare e diversificare le proprie economie, e richiama l'attenzione sulle competenze delle regioni nella definizione di obiettivi e strategie di sviluppo;

15.

conviene con la Commissione sull'importanza di situare le azioni riguardanti le RU nel contesto tradizionale basato sui tre assi  (4): migliorare l'accessibilità, rafforzare la competitività e promuovere l'integrazione regionale con le regioni vicine;

16.

deplora che la definizione degli assi non sia stata accompagnata da misure concrete e adeguate, in particolare per quanto riguarda l'asse dell'accessibilità, che forma parte integrante di una strategia di sviluppo delle RU e della loro integrazione nel mercato unico;

17.

apprezza altresì il fatto che la Commissione riconosca che le proposte per la futura crescita delle RU devono avere ricadute positive su tutti e cinque gli assi principali della strategia rinnovata (migliorare l'accessibilità; promuovere la competitività; rafforzare l'integrazione regionale; potenziare la dimensione sociale; integrare l'azione per il cambiamento climatico in tutte le politiche pertinenti);

18.

auspica che il nuovo asse sociale, che è trasversale agli altri assi, sia dotato di risorse finanziarie supplementari, nonché degli strumenti necessari che consentano di creare occupazione sostenibile nelle RU;

19.

osserva, tuttavia, che, in considerazione di quanto sopra, e in particolare in materia di competitività e di integrazione regionale, la Commissione dovrebbe incoraggiare anche attività territoriali specifiche volte a rafforzare l'integrazione europea delle RU affinché partecipino alle future strategie dell'UE;

20.

rileva che, in linea con i principi di sussidiarietà e di governance multilivello, occorre coinvolgere maggiormente gli enti regionali delle RU nella definizione e nell'attuazione dei programmi e delle politiche europee, al fine di garantire che le esigenze specifiche di tali regioni vengano prese in considerazione a tutti i livelli del processo decisionale;

21.

sottolinea l'importanza della cooperazione regionale per le RU data l'unicità della loro situazione geografica, e invita a potenziare le sinergie tra i finanziamenti della politica di coesione e il Fondo europeo di sviluppo, come pure ad abrogare il criterio dei 150 km per le frontiere marittime nella cooperazione transfrontaliera tra le RU e i paesi vicini;

22.

sostiene iniziative volte a creare dei marchi e dei logo combinati UE/RU, che favoriscano l'identificazione delle RU nella sfera socioeconomica e culturale dell'UE e contribuiscano a una maggiore integrazione con i paesi confinanti e nel mercato unico sotto l'egida dell'Unione.

PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA STRATEGIA RINNOVATA DELL'UE

23.

riconosce l'importanza attribuita dalla Commissione alla promozione dell'aggiornamento e dell'adeguamento del quadro della politica a favore delle RU alla luce della strategia Europa 2020;

24.

tuttavia, esprime preoccupazione poiché un certo numero di azioni necessarie in relazione ad alcuni dei principali assi (ad es. i trasporti e l'applicazione di nuove tecnologie per migliorare l'accessibilità) difficilmente possono avere costi ragionevoli per le RU e quindi, per essere realizzate con successo, potrebbero richiedere un sostegno a livello più elevato oppure un partenariato pubblico-privato, senza che tali costi elevati siano trasferiti ai servizi finali per i cittadini;

25.

raccomanda lo sviluppo e l'ottimizzazione degli aeroporti regionali esistenti tramite partenariati pubblici o privati, poiché queste strutture rappresentano uno degli strumenti fondamentali per lo sviluppo economico e sociale delle RU dell'Unione europea;

26.

condivide però l'idea che l'ammodernamento e la diversificazione delle economie delle RU, come pure gli investimenti e l'innovazione in settori ad alto potenziale di crescita, possono rafforzare le opportunità di queste regioni, se sostenuti dalle istituzioni dell'Unione europea, dai soggetti pubblici e privati e dalle parti interessate;

27.

sottolinea l'importanza dell'ammodernamento delle flotte da pesca e delle infrastrutture marittime nelle RU e incoraggia la Commissione ad adottare azioni specifiche per promuoverlo, dato che le risorse marittime e alieutiche costituiscono una delle risorse principali di tali regioni e contribuiscono alla differenziazione dei prodotti e all'integrazione delle RU nel mercato unico, promuovendo altresì la crescita e il commercio competitivo con i paesi vicini;

28.

propone che la Commissione promuova, nel quadro della strategia rinnovata Europa 2020 per la crescita delle RU, dei programmi e dei partenariati tra gli Stati membri e le RU, con la partecipazione di soggetti privati attivi nei settori pertinenti, per la realizzazione di attività volte a raggiungere contemporaneamente i molteplici obiettivi previsti nei diversi assi della strategia rinnovata e ad incoraggiare le RU a partecipare alle future strategie dell'UE;

29.

conviene in particolare, in considerazione di quanto sopra, sull'opportunità di introdurre e di creare le condizioni per lo sviluppo, nelle RU, dell'Internet ad alta velocità e delle nuove tecnologie di telecomunicazione in grado anche di migliorare l'accessibilità, modernizzare il settore del turismo, incrementare l'attività economica, potenziare la dimensione sociale, aumentare la competitività e rafforzare il collegamento tra le RU e il continente.

PROPOSTE PER IL FUTURO

Dimensione interna

30.

condivide il punto di vista della Commissione per cui la politica di coesione è il principale strumento che l'UE ha a disposizione per conseguire gli obiettivi della strategia Europa 2020, poiché fornisce la più alta concentrazione di fondi d'investimento UE per la creazione di occupazione e di crescita tramite strumenti permanenti che ridurranno le disparità tra le RU e il resto dell'UE, contribuendo alla convergenza delle RU con l'Unione;

31.

reputa importante garantire la disponibilità di finanziamenti significativi per assistere il settore delle PMI nella creazione e nel mantenimento di posti di lavoro sostenibili; sostenere l'innovazione nel senso più ampio; promuovere la modernizzazione e la diversificazione delle economie e dei punti di forza delle RU, sulla base delle opzioni strategiche di ognuna di queste regioni; favorire l'adattamento ai cambiamenti climatici e lo sviluppo di fonti di energia sostenibile;

32.

mette in risalto e sostiene la proposta della Commissione di offrire un trattamento speciale alle RU tramite un tasso di cofinanziamento dell'85 % a prescindere dal loro PIL, con l'obiettivo di aiutarle ad utilizzare nel modo migliore i fondi disponibili;

33.

raccomanda tuttavia, in linea con la risoluzione del Parlamento europeo del 18 aprile 2012 (5), di estendere il periodo di attuazione di questi finanziamenti nelle RU al fine di garantire una maggiore efficacia;

34.

sottolinea che tutte le misure a favore della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva delle RU devono essere realizzate in partenariato, e che gli Stati membri e gli enti regionali devono lavorare in stretta cooperazione per massimizzare il potenziale di crescita di tali regioni;

35.

condivide l'appello della Commissione ad una piena partecipazione dei rappresentanti delle RU alla definizione e al monitoraggio degli accordi di partenariato che dovranno essere conclusi tra la Commissione stessa e ciascuno Stato membro per il prossimo periodo finanziario;

36.

suggerisce, tuttavia, che anche rappresentanti di altri territori (che presentino limitazioni e caratteristiche simili a quelli delle RU) potrebbero fornire assistenza, se richiesti, alla direzione generale Politica regionale della Commissione durante le analisi ex ante e le valutazioni ex post, evidenziando e confrontando in modo costruttivo pratiche, politiche e soluzioni analoghe, nonché producendo nuove idee sulla base delle buone pratiche attuate in territori non definibili come RU ma ad esse simili;

37.

propone di creare e di diffondere in tutta Europa delle reti volte a promuovere una ricerca di qualità a beneficio delle RU, in modo che la ricerca innovativa possa svilupparsi e rafforzare la partecipazione dei beneficiari in ogni campo scientifico pertinente: attirando, formando e mantenendo i professionisti della ricerca e gli operatori di RSTI (ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione) per migliorare l'ambiente della ricerca e offrire nuove opportunità di lavoro sostenibili nelle RU;

38.

propone di favorire la creazione di centri e laboratori ad hoc nelle RU e in tutta l'UE per diffondere i risultati della ricerca, le buone pratiche e gli esempi positivi legati alle RU, al fine di creare nuove fonti più ampie di idee e prassi e di instaurare una stretta cooperazione tra Stati membri e RU da un lato e il resto dell'UE dall'altro, offrendo così nuove opportunità di lavoro sostenibili nelle RU;

39.

raccomanda di attuare nelle RU progetti, programmi di mobilità e attività di coesione specifici per rafforzare il coinvolgimento di queste regioni e promuovere la formazione professionale delle risorse umane sull'importanza del processo di partecipazione presso i soggetti pubblici e privati della società civile delle RU, sottolineando che soltanto unendo le forze si riusciranno a conseguire gli obiettivi della strategia Europa 2020 in materia di crescita sostenibile e inclusiva delle RU;

40.

suggerisce che i risultati delle suddette formazioni diventino successivamente anche un'opportunità di lavoro nelle RU, contribuendo ad un'ulteriore diffusione e al lancio di campagne d'informazione in merito alla strategia rinnovata dell'UE verso una partnership intelligente di queste regioni e per l'attuazione dei relativi programmi;

41.

invita a intensificare la cooperazione tra gli Stati membri e i paesi terzi in materia di innovazione e di raggruppamenti di imprese (cluster), nonché a promuovere la cooperazione regionale al fine di accrescere gli investimenti e il turismo provenienti da paesi terzi. Tali misure potrebbero in effetti costituire un efficace passo avanti per realizzare gli obiettivi di Europa 2020;

42.

appoggia la proposta della Commissione di mantenere il programma di aiuto all'agricoltura POSEI, in quanto è equivalente al primo pilastro della PAC per queste regioni ed è pertanto uno strumento chiave per il mantenimento e lo sviluppo dell'agricoltura delle regioni ultraperiferiche. Approva inoltre la scelta di mantenere il cosiddetto POSEI pesca, in quanto questo regime di compensazione dei costi supplementari è uno strumento essenziale per poter commercializzare i prodotti della pesca e dell'acquacoltura al di fuori delle regioni ultraperiferiche;

43.

in tale contesto, sottolinea che è imprescindibile realizzare la valutazione d'impatto degli accordi internazionali che interessano le economie delle RU, onde evitare danni a economie già di per sé molto vulnerabili;

44.

sottolinea che occorre consolidare anche una politica marittima integrata, dato che le risorse marittime costituiscono uno dei principali pilastri per l'attuazione della strategia Europa 2020 nelle RU;

45.

evidenzia l'importanza delle risorse marittime e alieutiche delle RU, e incoraggia la Commissione a promuovere l'ammodernamento delle flotte da pesca - compresa la reintroduzione degli aiuti alla costruzione per il prossimo periodo 2014-2020 - e delle infrastrutture marittime di tali regioni;

46.

accoglie con favore l'incoraggiamento dato dalla Commissione alla crescita del settore del turismo sostenibile nelle RU, in particolare nei settori emergenti specializzati, e allo sviluppo dei fattori potenziali di crescita di tali regioni (in particolare, ma non solo, le risorse marine, il turismo sostenibile, la biodiversità e l'edilizia ecologica) attraverso strategie di RSTI (ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione), al fine di promuovere nuove opportunità per l'occupazione e le imprese, atte (tra l'altro) a ridurre il rischio di fuga dei cervelli, nonché a incrementare l'efficienza energetica e il ricorso alle energie rinnovabili;

47.

sottolinea la necessità di sostenere i sistemi di istruzione e formazione delle RU; esorta pertanto la Commissione ad assicurare che gli attuali programmi di istruzione e formazione dell'UE, specialmente quelli in materia di mobilità, tengano conto delle specificità delle RU;

48.

richiama l'attenzione sulla necessità che nella prossima revisione dei quadri europei relativi agli aiuti di Stato si tenga conto delle specificità delle RU; ritiene inoltre necessario promuovere una maggiore flessibilità, semplificazione e coerenza degli interventi a favore delle imprese delle RU;

49.

osserva che si dovrebbe dare la priorità al sostegno delle azioni volte a migliorare, modernizzare e ristrutturare il sistema sanitario e di istruzione delle RU attraverso la creazione di partenariati tra settore pubblico e settore privato.

Dimensione esterna

50.

concorda con la Commissione sul fatto che la posizione geografica delle RU rappresenta un vantaggio per l'UE nel suo insieme e che lo sviluppo del loro potenziale e la loro piena integrazione nel mercato unico offrono un'eccellente opportunità per fornire all'Unione il loro valore aggiunto; occorre inoltre garantire un trattamento differenziato, che rispetti i principi della parità di opportunità e della proporzionalità, e un equilibrio tra questa dimensione interna e una migliore integrazione nell'ambiente geografico cui appartengono;

51.

suggerisce di valutare i nuovi prodotti (sulla base della domanda specifica dei mercati e anche nel quadro dei paesi vicini) per i quali lo Stato membro interessato potrebbe incentivare la produzione nella relativa regione ultraperiferica, al fine di promuovere gli scambi commerciali e la condivisione di conoscenze con le regioni vicine e i paesi terzi, quali i principali paesi emergenti (ossia il Brasile o il Sud Africa), e per aumentare le opportunità di lavoro sostenibili;

52.

desidera porre in evidenza le opportunità che la proposta di cui sopra può fornire sia alle RU che all'Unione nel suo insieme: in termini di nuove possibilità di trasporto via mare e quindi di lavoro in questo comparto, di sviluppo del settore dei trasporti nei bacini marittimi e di ottimizzazione dei costi di trasporto e delle relazioni commerciali che l'UE intrattiene con i mercati internazionali dei paesi emergenti;

53.

conviene con la Commissione sulla necessità di trasformare le RU da piattaforme potenziali per le imprese e la cooperazione in veri e propri ambasciatori strategici dell'UE nell'Atlantico, nei Caraibi e nell'Oceano Indiano, mettendo a frutto, a vantaggio dell'Unione nel suo complesso, il loro effettivo potenziale e diffondendo l'influenza europea in tali aree; a tal fine invita l'UE ad adottare misure specifiche volte a promuovere una connettività adeguata tra le RU e i paesi terzi vicini;

54.

sottolinea i vantaggi derivanti dalla prossimità delle RU a paesi e territori terzi in termini di opportunità offerte dal commercio e dalla cooperazione regionale per sviluppare la dimensione esterna del mercato unico;

55.

incoraggia la Commissione a promuovere anche l'integrazione delle RU nelle loro rispettive aree geografiche per quanto riguarda il commercio, lo sviluppo dell'industria spaziale e gli altri punti di forza unici delle RU, nonché per modernizzare e diversificare le economie di tali regioni, incrementando al tempo stesso le opportunità di lavoro sostenibili;

56.

in considerazione di quanto sopra, sottolinea la necessità di incoraggiare nei futuri piani di azione della strategia riveduta per le RU i due seguenti approcci: da un lato, aumentare la loro accessibilità al mercato unico e, dall'altro, promuovere un mercato integrato regionale delle RU;

57.

accoglie con favore l'impegno assunto dalla Commissione di tenere conto e adeguare alle RU le azioni indicate nella comunicazione Piccole imprese, grande mondo  (6) per lo sviluppo delle PMI che operano a livello internazionale; ciò potrà avvenire, per esempio, attraverso l'adozione di misure specifiche nell'ambito del diritto della concorrenza, volte a promuovere l'internazionalizzazione delle PMI delle RU; riconosce il ruolo dei fondi strutturali dell'Unione europea quale fonte importante di finanziamento per le PMI in quanto tali e sostiene un accesso più facile di queste ultime alle procedure di appalto pubblico.

Conclusioni

58.

riconosce l'impegno profuso con successo da parte delle istituzioni dell'UE nei confronti della crescita sostenibile e inclusiva delle RU e insiste sulla necessità di rafforzare il partenariato tra le istituzioni UE, gli Stati membri e le RU, coinvolgendo tutti gli altri attori e soggetti chiave (sia pubblici che privati) che possano contribuire allo sviluppo sostenibile di queste regioni;

59.

pone in risalto l'occupazione come obiettivo ad elevata priorità e come parametro per tutti i futuri interventi chiave per una riuscita attuazione della strategia Europa 2020 nelle RU; invita pertanto l'UE a definire, attraverso misure concrete, gli obiettivi del nuovo asse sociale introdotto con la comunicazione del 2012: la Commissione, infatti, non sviluppa sufficientemente detto asse, e si limita a rinviare ai programmi generali di finanziamento senza tuttavia un'adeguata modulazione;

60.

in quest'ottica, appoggia l'iniziativa delle RU di elaborare un piano di crescita e occupazione specifico per queste regioni, da sottoporre successivamente a una valutazione di fattibilità e di attuazione;

61.

suggerisce e propone alcuni esempi concreti di azioni volte a rafforzare o a creare nuove opportunità occupazionali nelle RU;

62.

sottolinea altresì che occorre dare la priorità al sistema sanitario e di istruzione e formazione delle RU al fine di ottimizzare le risorse umane e le competenze a livello locale in quanto potenti fattori di crescita delle RU;

63.

tenuto conto dell'importanza della modernizzazione e della diversificazione delle economie delle RU, sottolinea il ruolo essenziale dell'ammodernamento delle flotte da pesca e delle infrastrutture marittime delle RU e incoraggia la Commissione ad adottare azioni specifiche volte a promuoverlo, dato che le risorse marittime e alieutiche costituiscono una delle risorse principali di tali regioni e contribuiscono alla differenziazione dei prodotti e all'integrazione delle RU nel mercato unico, promuovendo altresì la crescita e il commercio competitivo con i paesi vicini;

64.

pone in evidenza come tali interventi chiave possano offrire nuove opportunità sia alle RU che all'Unione, in termini di trasporti via mare e quindi di occupazione in questo comparto, di sviluppo del settore dei trasporti nei bacini marittimi e di ottimizzazione dei costi di trasporto e delle relazioni commerciali che l'UE intrattiene con i mercati internazionali dei paesi emergenti;

65.

concorda con il Parlamento europeo sulla necessità di stabilire un quadro ad hoc per i trasporti e le TIC, affinché le RU possano affrontare efficacemente il problema della discontinuità territoriale e del divario digitale di cui risentono;

66.

incoraggia la Commissione a promuovere anche l'integrazione delle RU nelle loro rispettive aree geografiche per quanto riguarda il commercio, e lo sviluppo dei punti di forza unici delle RU per modernizzare e diversificare le economie di tali regioni verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;

67.

sottolinea l'importanza di abrogare il criterio dei 150 km per le frontiere marittime nella cooperazione transfrontaliera tra le RU e i paesi vicini, in modo da tenere conto del fatto che molte RU sono isole situate a più di 150 km dai paesi confinanti;

68.

sottolinea l'importanza, per le RU, della cooperazione regionale, che richiede non soltanto la prosecuzione dei programmi di cooperazione territoriale nel quadro del FESR, ma anche una migliore sinergia tra i finanziamenti della politica di coesione e il Fondo europeo di sviluppo;

69.

in considerazione di quanto sopra, sottolinea la necessità di incoraggiare nei futuri piani di azione della strategia riveduta per le RU i due seguenti approcci: da un lato, aumentare la loro accessibilità al mercato unico e, dall'altro, promuovere un mercato integrato regionale delle RU.

Bruxelles, 1o febbraio 2013

Il presidente del Comitato delle regioni

Ramón Luis VALCÁRCEL SISO


(1)  Articoli 349 e 355 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), modificato dalla decisione del Consiglio europeo del 29 ottobre 2010.

(2)  3023a riunione del Consiglio Affari esteri del 14 giugno 2010.

(3)  Come evidenziato da uno studio dal titolo Growth Factors in the OR ("Fattori di crescita nelle RU"), condotto nel 2009 da Ismeri Europa in collaborazione con ITD-EU, su incarico della Commissione, e presentato nel marzo 2011.

(4)  COM(2004) 343 final, del 26 maggio 2004, e COM(2004) 543 final, del 6 agosto 2004.

(5)  Risoluzione del Parlamento europeo del 18 aprile 2012 sul ruolo della politica di coesione nelle regioni ultraperiferiche dell'Unione europea nel contesto della strategia Europa 2020 (2011/2195(INI)).

(6)  COM(2011) 702 final, del 9 novembre 2011.