52011SC0825

Recommendation for a COUNCIL RECOMMENDATION on the National Reform Programme 2011 of Romaniaand delivering a Council opinionon the updated Convergence Programme of Romania 2011-2014


Raccomandazione di

RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

sul programma nazionale di riforma 2011 della Romania e che formula un parere del Consiglio sul programma di convergenza aggiornato della Romania, 2011-2014

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche[1], in particolare l’articolo 9, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione europea[2],

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del comitato per l’occupazione,

sentito il comitato economico e finanziario,

considerando quanto segue:

(1) Il 6 maggio 2009 il Consiglio ha adottato la decisione 2009/459/CE volta a mettere a disposizione della Romania l’assistenza finanziaria a medio termine per un periodo di tre anni, in base a quanto disposto dall’articolo 143 del trattato. Il memorandum d’intesa che l’accompagna, firmato il 23 giugno 2009, e le sue successive integrazioni, stabiliscono le condizioni di politica economica in base alle quali erogare l’assistenza finanziaria. Tale decisione è stata modificata il 16 marzo 2010 dalla decisione 2010/183/CE. A seguito dell’efficace attuazione del programma da parte della Romania e data una parziale correzione delle partite correnti quale risultato di debolezze strutturali residuali nel mercato rumeno dei prodotti e del lavoro, che rendono il paese sensibile agli shock dei prezzi internazionali, il 12 maggio 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/288/UE volta a mettere a disposizione della Romania l’assistenza finanziaria precauzionale a medio termine per un periodo di tre anni, in base a quanto disposto dall’articolo 143 del trattato. Il Memorandum d’intesa che l’accompagna sarà firmato a [giugno 2011].

(2) Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione europea di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per l’occupazione e la crescita basata su un maggiore coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per rafforzare il potenziale di crescita sostenibile e di competitività dell’Europa.

(3) Il Consiglio ha adottato il 13 luglio 2010 una raccomandazione sugli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione (per il periodo 2010-2014) e il 21 ottobre 2010 una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione[3], che insieme formano gli “orientamenti integrati”. Gli Stati membri sono stati invitati a tener conto degli orientamenti integrati nelle proprie politiche nazionali in materia economica e di occupazione.

(4) Il 12 gennaio 2011 la Commissione ha adottato la prima analisi annuale della crescita, che segna l’inizio di un nuovo ciclo di governance economica nell’UE e del primo semestre europeo di coordinamento integrato e ex-ante delle politiche, che si fonda sulla strategia Europa 2020.

(5) Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per il risanamento finanziario e le riforme strutturali (in linea con le conclusioni del Consiglio del 15 febbraio e del 7 marzo 2011 e in seguito all’analisi annuale della crescita della Commissione). Il Consiglio europeo ha rilevato che occorre attribuire priorità al ripristino di bilanci sani e alla sostenibilità dei conti pubblici, alla riduzione della disoccupazione attraverso riforme del mercato del lavoro e a nuovi sforzi intesi ad aumentare la crescita. Esso ha invitato gli Stati membri a tradurre tali priorità in misure concrete che saranno inserite nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma.

(6) Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha inoltre invitato gli Stati membri che partecipano al patto Euro Plus a presentare i loro impegni in tempo utile perché possano essere inseriti nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma.

(7) Il 2 maggio 2011 la Romania ha presentato l’aggiornamento 2011 del suo programma di convergenza per il periodo 2011-2014 e il suo programma nazionale di riforma 2011. I due programmi sono stati esaminati contemporaneamente.

(8) Tra il 2002 e il 2008 l’economia rumena è cresciuta notevolmente. In media, la crescita del PIL reale è stata pari al 6,3%, un risultato al di sopra del suo livello di crescita potenziale. La crescita economica è stata trainata principalmente dalla domanda interna, dal momento che la forte evoluzione del credito e delle retribuzioni ha stimolato il consumo privato e gli investimenti. Questo forte aumento, alimentato fra l’altro da afflussi di capitale estero, ha portato al surriscaldamento e a squilibri esterni e di bilancio insostenibili. Nel 2007 il disavanzo delle partite correnti è volato al 13,6% del PIL ed è sceso solo marginalmente all’11,4% del PIL nel 2008. L’elevato indebitamento estero è stato causato soprattutto da una politica di bilancio prociclica, con disavanzi nominali cresciuti dall’1,2% del PIL nel 2005 al 5,7% del PIL nel 2008 a causa di continui scostamenti di bilancio, in particolare sul lato della spesa corrente. La crisi finanziaria e la conseguente recessione economica mondiale hanno accresciuto l’avversione al rischio tra gli investitori, tradottasi in una significativa riduzione del flusso di capitali verso la Romania. Nonostante la favorevole congiuntura economica, la partecipazione al mercato del lavoro non è migliorata: negli anni del boom, la variazione del tasso di occupazione è stata minima. Quest’ultimo è poi passato, prima della fine del 2010, al 63,3%, mentre a seguito della recessione il tasso di disoccupazione è salito dal 5,8% nel 2008 al 7,3% nel 2010. Il tasso di disoccupazione rimane particolarmente elevato tra i Roma. Dato il contesto e di fronte al forte fabbisogno di finanziamento, nel maggio 2009 le autorità rumene hanno richiesto un’assistenza finanziaria all’UE e ad altre istituzioni finanziarie internazionali.

(9) A seguito dell’efficace attuazione del programma congiunto di aggiustamento UE-FMI e al fine di rafforzare tale successo, le autorità rumene hanno negoziato con l’UE e con l’FMI un programma precauzionale per il 2011-2013. Il nuovo programma porta avanti il risanamento di bilancio, la riforma della governance di bilancio e la stabilità finanziaria avviati con il programma 2009-2011. Inoltre, esso pone particolare accento sulle riforme strutturali del mercato del lavoro e dei prodotti (nel settore dell’energia e dei trasporti) necessarie a rilanciare il potenziale di crescita della Romania, favorire la creazione di posti di lavoro e accrescere l’assorbimento dei fondi UE. La Romania rimane sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di un disavanzo di cassa del 4,4% del PIL nel 2011 (al disotto del 5% del PIL in termini SEC). Ciò costituirebbe inoltre una base adeguata per il raggiungimento dell’obiettivo di un disavanzo al disotto del 3% del PIL nel 2012 sebbene, stando alle previsioni economiche della primavera 2011 dei servizi della Commissione, sia necessario adottare ulteriori misure. Le autorità hanno inoltre preso provvedimenti per raggiungere gli obiettivi di riforma strutturale del nuovo programma e continuare a mantenere la stabilità finanziaria.

(10) Sulla base alla valutazione dell’aggiornamento del programma di convergenza a norma del regolamento (CE) n. 1466/97, il Consiglio è del parere che le ipotesi macroeconomiche sottese alle proiezioni di bilancio contenute nel programma sono plausibili. Il programma di convergenza mira a correggere il disavanzo eccessivo entro il 2012, termine fissato dal Consiglio nella sua raccomandazione del 16 febbraio 2010. Il programma punta ad un disavanzo nominale del 2,6% del PIL nel 2013 e del 2,1% del PIL nel 2014, e basa il risanamento programmato soprattutto sulla spesa. Secondo il saldo strutturale ricalcolato dai servizi della Commissione, l’obiettivo di medio termine (OMT) non sarà raggiunto nel periodo di riferimento del programma. La strategia di risanamento sembra essere concentrata nella parte iniziale del periodo di riferimento, con il miglioramento strutturale concentrato nel 2011 e 2012. Per contro, non è previsto alcun miglioramento del saldo strutturale nel 2013 e 2014. Il percorso di disavanzo previsto è adeguato per il 2011 e il 2012, ma non per il 2013 e il 2014. Sugli obiettivi di bilancio gravano soprattutto rischi di attuazione, gli arretrati delle imprese di proprietà statale - che rappresentano una grave passività contingente per il bilancio - e le riserve espresse dalla Commissione, tramite Eurostat, sulla qualità della notifica della procedura per i disavanzi eccessivi da parte della Romania[4].

(11) La Romania ha integrato gli impegni assunti nell’ambito del patto Euro Plus[5] nel programma nazionale di riforma e nel programma di convergenza presentati il 2 maggio 2011. La maggior parte di detti impegni sono stati o stanno per essere attuati quale parte del programma di assistenza finanziaria di medio termine e sono sostanzialmente adeguati per far fronte alle sfide poste dal patto.

(12) La Commissione ha esaminato il programma di convergenza, il programma nazionale di riforma e gli impegni assunti nel quadro del patto Euro Plus[6] tenendo conto non solo della loro importanza per la sostenibilità delle politiche socioeconomiche e di bilancio della Romania, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell’UE, vista la necessità di rafforzare l’intera governance economica dell’Unione europea attraverso il contributo dell’UE alle future scelte operate a livello nazionale.

(13) Alla luce della valutazione che precede e tenuto inoltre conto della raccomandazione del Consiglio a norma dell’articolo 126, paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, del 16 febbraio 2010, il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza aggiornato della Romania per il 2011 e il suo parere[7] trova riscontro nella raccomandazione che segue. Tenuto conto delle conclusioni del Consiglio europeo del 25 marzo 2011, il Consiglio ha altresì esaminato il programma nazionale di riforma della Romania,

RACCOMANDA alla Romania:

di attuare sia le misure contenute nella decisione 2009/459/CE del Consiglio, modificata dalla decisione 2010/183/UE del Consiglio, che i provvedimenti di cui alla decisione 2011/288/UE del Consiglio ulteriormente specificati nel memorandum d’intesa del 23 giugno 2009 e sue successive integrazioni, nonché nel memorandum d’intesa del [giugno 2011] e sue successive integrazioni.

Fatto a Bruxelles

                                                                       Per il Consiglio

                                                                       Il presidente

[1]               GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

[2]               GU C … del …, pag. .

[3]               Mantenuti per il 2011 mediante decisione 2011/308/UE del Consiglio del 19 maggio 2011.

[4]               Le riserve espresse da Eurostat riguardo alla qualità dei dati comunicati dalle autorità rumene nel quadro della procedura per i disavanzi eccessivi sono dovute: i) alle incertezze circa l’impatto che alcune delle società di capitali pubbliche avranno sul disavanzo pubblico, ii) alle relazioni del SEC95 categorie “Altri conti attivi e passivi”, (iii) alla natura e all’impatto di alcune operazioni finanziarie e iv) al consolidamento dei flussi intergovernativi.

[5]               Maggiori dettagli sugli impegni contratti in seno al patto sono contenuti nel documento SEC(2011) 711.

[6]               Cfr. SEC(2011) 731.

[7]               Previsto dall’articolo 9, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio.