Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la decisione n. 1639/2006/CE che istituisce un programma quadro per la competitività e l'innovazione (2007-2013) e il regolamento (CE) n. 680/2007 che stabilisce i principi generali per la concessione di un contributo finanziario della Comunità nel settore delle reti transeuropee dei trasporti e dell'energia /* COM/2011/0659 definitivo - 2011/0301 (COD) */
RELAZIONE
1.
CONTESTO DELLA PROPOSTA
In tempi di restrizioni fiscali, c'è urgente
necessità di soluzioni innovative per mobilitare una quota maggiore del
risparmio privato e migliorare la gamma degli strumenti finanziari disponibili
per progetti infrastrutturali, in particolare nei settori dell'energia, dei
trasporti e delle TIC. Poiché i progetti infrastrutturali hanno minori
possibilità di accedere ai finanziamenti, è necessario trovare fonti alternative
di finanziamento del debito. Per i progetti infrastrutturali con potenzialità
commerciali, la regola dovrebbe essere quella di utilizzare i fondi dell'UE in
partenariato con il mercato dei capitali e il settore bancario, in particolare
attraverso la Banca europea per gli investimenti (BEI) in quanto organismo
finanziario dell'Unione europea istituito dal trattato. (a) Iniziativa Prestiti obbligazionari
Europa 2020 per il finanziamento di progetti nel quadro del meccanismo per
collegare l'Europa (2014-2020) Il 29 giugno 2011 la Commissione europea ha
adottato la proposta di un quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo
2014-2020. Una delle decisioni fondamentali è stata quella di inserire la
concessione di aiuti finanziari per le infrastrutture dei trasporti, dell'energia
e delle TIC in un quadro legislativo comune, il meccanismo per collegare l'Europa
(CEF, Connecting Europe Facility). "Pertanto,
la Commissione ha deciso di proporre la creazione di un meccanismo per collegare
l'Europa (Connecting Europe Facility), per accelerare lo sviluppo delle infrastrutture
di cui l'UE ha bisogno. Il meccanismo per collegare l'Europa finanzierà
predeterminate infrastrutture prioritarie di interesse per l'intera UE nei
settori del trasporto, dell'energia e delle TIC, infrastrutture sia fisiche che
telematiche, che rispettano i criteri di sviluppo sostenibile".[1]. Sulla scorta di questa decisione, la
Commissione presenterà una proposta per un nuovo regolamento che istituisca il
meccanismo per collegare l'Europa. L'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa
2020 per il finanziamento di progetti entrerà a far parte del ventaglio di
strumenti di debito dei quali il meccanismo potrà avvalersi, in aggiunta agli
strumenti di capitale proprio e alle sovvenzioni. Il meccanismo creerà un quadro di più lungo termine che garantirà uno
sviluppo e un'attuazione tempestivi ed efficaci dei progetti nei settori dell'energia,
dei trasporti e delle telecomunicazioni. Una strategia complessiva di
opportunità prioritarie per i progetti infrastrutturali[2] non solo possiede un
significativo potenziale di attrazione di più consistenti finanziamenti
privati, ma allo stesso tempo contribuisce al completamento del mercato
interno. C'è bisogno di strumenti finanziari in grado di ridurre gli ostacoli
specifici che impediscono il flusso di finanziamenti in forma di strumenti di
debito e di capitale proprio. Il loro obiettivo principale è di incoraggiare e
facilitare i finanziamenti privati dei progetti. Nel contempo, una maggiore
attività di investimento in progetti infrastrutturali stimola lo sviluppo
globale dei mercati finanziari post-crisi, accelera il ritmo della ripresa
economica e promuove la crescita. L'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa
2020 per il finanziamento di progetti diventerà parte integrante degli
strumenti con ripartizione del rischio che sono compresi nel meccanismo per
collegare l'Europa per il periodo 2014-2020. Gli strumenti finanziari previsti
dal meccanismo possono essere estesi ad altri settori, come le infrastrutture
sociali, le energie rinnovabili o determinati progetti spaziali, a condizione
che siano soddisfatti idonei criteri economici e finanziari. La Commissione
intende invitare numerosi partner, comprese istituzioni finanziarie
internazionali e istituzioni finanziarie degli Stati membri con fini pubblici,
a partecipare all'attuazione degli strumenti finanziari post 2013. (b) Fase pilota 2012-2013 dell'iniziativa Prestiti obbligazionari
Europa 2020 per il finanziamento di progetti L'obiettivo principale della fase pilota nel
2012-2013 è di preparare la fase operativa dell'iniziativa nel contesto del
meccanismo per collegare l'Europa per il periodo 2014-2020 e di fornire
sostegno immediato a progetti infrastrutturali. A causa delle ristrettezze delle finanze pubbliche degli Stati membri,
c'è il rischio che i progetti infrastrutturali di interesse dell'Unione europea
non siano realizzati al ritmo necessario per conseguire gli obiettivi della
strategia Europa 2020, mettendo così a repentaglio la ripresa economica e la
crescita nell'Unione europea. Inoltre, a seguito
dei problemi di liquidità e dei rischi insorti durante la crisi finanziaria, le
banche hanno reagito accorciando le scadenze dei prestiti e incrementando il
prezzo e i requisiti collaterali dei progetti infrastrutturali. Sebbene i
mercati dei prestiti bancari registrino segnali di ripresa, i progetti
infrastrutturali continuano a incontrare grandi difficoltà di accesso ai
finanziamenti in forma di prestiti a lungo termine. Ne consegue che è aumentata
l'importanza potenziale dei mercati obbligazionari in quanto fonte di
finanziamento. Tuttavia, in assenza di misure pubbliche di rafforzamento del
credito, negli ultimi anni non sono stati emessi prestiti obbligazionari per il
finanziamento di progetti nei settori delle TEN-T, TEN-E e della banda larga.
Fintantoché i progetti infrastrutturali avranno caratteristiche e rischi quali
lo sviluppo di nuovi impianti, un business case incerto riguardo ai futuri
flussi di entrate, aspetti regionali, compresa l'influenza della crisi dei
debiti sovrani e l'impatto transfrontaliero, che complicano e allungano i tempi
di preparazione e attuazione dei progetti, questi continueranno a essere
scarsamente interessanti per gli investitori operanti sui mercati dei capitali. Alla luce di tutto
ciò e al fine di contribuire al completamento del mercato unico, si propone di
avviare una fase pilota dell'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020 per
il finanziamento di progetti nei settori dei trasporti, dell'energia e delle
TIC. L'iniziativa mira a fabbisogno di investimenti infrastrutturali notevoli e
urgenti, unito ai tempi lunghi di preparazione dei progetti, esigono un'azione
immediata per affrontare il problema della scarsità di finanziamento e anche
per cogliere lo slancio creato dalla consultazione pubblica, rafforzando così
la fiducia degli investitori. L'iniziativa
Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il finanziamento di progetti ha lo
scopo di fornire quel rafforzamento del credito che è necessario per attrarre
gli investitori del mercato dei capitali; inoltre, essa favorirebbe la
creazione di una nuova classe di attività in forma di prestiti obbligazionari
per il finanziamento di progetti infrastrutturali. Nel contesto della ripresa
economica e a sostegno di azioni volte a stimolare la crescita, occorre
lanciare l'iniziativa in un momento in cui gli investitori operanti sul mercato
dei capitali iniziano a cercare opportunità alternative di investimento a lungo
termine con rendimenti stabili. Al fine di permettere un'applicazione più
efficiente degli strumenti finanziari previsti dal meccanismo per collegare l'Europa,
l'avvio di una fase pilota è necessario sia per consentire l'ottimizzazione
della struttura sia per sollecitare l'interesse degli investitori per il
periodo post 2013. Sebbene
limitata sotto il profilo dell'ambito di applicazione, delle disponibilità di
bilancio e del numero di progetti ammissibili al sostegno, la fase pilota
dovrebbe stimolare una maggiore propensione del mercato verso il finanziamento,
in termini generali, di progetti infrastrutturali mediante prestiti del mercato
dei capitali, creando così le basi per un'attuazione vera e propria nel periodo
2014-2020. Questa
iniziativa apporta all'UE valore aggiunto perché è in grado di superare i
problemi di frammentazione del mercato che un'iniziativa del genere
incontrerebbe a livello di Stati membri. Essa andrà a integrare, piuttosto che
sostituire, i prestiti bancari, offrendo così una fonte alternativa e
concorrenziale di finanziamento del debito a lungo termine per progetti
infrastrutturali. Grazie alla mobilitazione di finanziamenti privati attraverso
gli strumenti finanziari dell'UE, le scarse sovvenzioni disponibili saranno
riservate ai progetti che non attireranno sufficienti capitali privati. Nella
fase pilota la Commissione collaborerà in particolare con la BEI per
ottimizzare la struttura dell'iniziativa in vista di un'attuazione ottimale a
partire dal 2014. L'esperienza acquisita nella fase pilota consentirà tanto
agli investitori quanto ai finanziatori dei progetti di acquistare familiarità
con la struttura dei prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti e
sarà presa in considerazione, ove richiesto, per altre iniziative. Al fine di
massimizzarne l'impatto, si potrebbe applicare questa iniziativa anche ai
progetti che si trovano in una fase avanzata della procedura di offerta, per
garantire il rifinanziamento durante o subito dopo la fine del periodo di
costruzione. Nella fase pilota l'iniziativa sarà realizzata insieme con la BEI,
ma per l'attuazione della fase post 2013 si cercherà un maggior numero di
partner. Nel
contesto dell'attuale quadro finanziario pluriennale, l'Unione europea ha già
attuato insieme con la BEI uno strumento con ripartizione del rischio, il
cosiddetto strumento di garanzia dei prestiti per i progetti della rete transeuropea
dei trasporti (LGTT). Le tecniche di ripartizione del rischio e i metodi di
lavoro dell'iniziativa saranno armonizzati con quelli dell'LGTT e l'ambito di
applicazione sarà allargato ai settori dell'energia e delle telecomunicazioni.
Analogamente all'LGTT, il contributo dell'UE sarà utilizzato per condividere i
rischi con la BEI. Si prevede pertanto che, grazie alle caratteristiche simili,
si ingeneri un effetto moltiplicatore di 15-20 per l'iniziativa Prestiti
obbligazionari per il finanziamento di progetti. Dato il poco tempo disponibile, la Commissione
invita il Parlamento e il Consiglio ad adottare quanto prima possibile la
proposta di una fase pilota.
2.
RISULTATI DELLE CONSULTAZIONI CON LE PARTI INTERESSATE E DELLE
VALUTAZIONI D'IMPATTO
Il 28 febbraio 2011 è stata lanciata una
consultazione pubblica riguardante i principi di base dell'iniziativa; inoltre,
l'11 aprile 2011 si è tenuta una conferenza che ha discusso i vantaggi e gli
svantaggi dell'iniziativa programmata. Alla fine del periodo di consultazione
erano arrivate oltre 100 risposte da una pluralità di settori. I soggetti interessati hanno accolto con
favore l'iniziativa Prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti. I
riscontri sugli obiettivi dell'iniziativa sono stati positivi e, a parere dei
soggetti interessati, essa aumenterà e faciliterà il finanziamento di
infrastrutture attraverso l'apertura dei mercati dei prestiti obbligazionari in
quanto fonte di capitali di debito in maniera tale da sollecitare l'interesse
degli investitori istituzionali. Il meccanismo proposto e l'obiettivo di un
rating di credito di A/A- sono stati giudicati appropriati. L'impatto dell'iniziativa sui costi del
finanziamento e sulle scadenze è considerato alquanto favorevole, nel senso che
ci si attende una diminuzione dei costi e un allungamento delle scadenze. Solo
il 2% dei partecipanti alla consultazione ritiene che l'iniziativa non
ridurrebbe i costi del finanziamento, mentre il resto dei partecipanti pensa
che l'impatto sarebbe neutro nella peggiore delle ipotesi e positivo in quella
migliore. Quanto al livello di rafforzamento del
credito, secondo la maggioranza dei soggetti interessati che hanno risposto a
questa domanda possono bastare strumenti di rafforzamento del credito in misura
pari al 20% dell'ammontare del credito privilegiato; taluni restringono questa
quota al 10-20% per i settori considerati, ossia TEN-T, TEN-E e TIC. Quasi
tutti i soggetti interessati pensano che i progetti fondamentali da finanziare
debbano appartenere a questi tre settori. Inoltre, un quarto dei soggetti
interessati ritiene che si debbano includere anche le infrastrutture sociali,
mentre un quinto pensa che debbano essere considerate ammissibili anche le
energie rinnovabili. Questi progetti, però, non rientrano nell'ambito di
competenza delle TEN-T, TEN-E e TIC e saranno presi in considerazione in una
fase successiva. I pareri divergono sulla questione se ci debba
essere un unico creditore controllante. Pertanto, la Commissione non emanerà
norme prescrittive su questo punto, bensì incoraggerà investitori, finanziatori
dei progetti e altri soggetti coinvolti a trovare accordi accettabili per tutte
le parti. I riscontri nel
complesso positivi confermano che la Commissione e la BEI hanno individuato un
notevole fabbisogno di mercato nel settore del finanziamento di progetti, che
garantisce quindi il successo dell'iniziativa, se essa sarà strutturata
correttamente. La valutazione d'impatto ha messo in luce
alcuni potenziali ostacoli normativi nelle legislazioni in materia di appalti e
mercati dei capitali. La Commissione continuerà ad occuparsene nell'ottica di
trovare soluzioni adeguate, se richieste. Si ritiene, tuttavia, che tali
questioni non siano tali da compromettere l'attuazione della fase pilota, pur
potendo rallentarla. Considerando che in Europa non esiste, di fatto, un
mercato dei prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti, i
soggetti interessati hanno sottolineato la necessità di lanciare l'iniziativa
quanto prima possibile. Visto che non esiste ancora, a livello
europeo, uno strumento finanziario di tipo transettoriale per le infrastrutture
in forma di prestito obbligazionario per il finanziamento di progetti, la fase
pilota nel 2012-2013 permetterà di verificare la sua struttura e accettazione da
parte del mercato, nell'ottica di migliorare l'efficacia nell'ambito del CEF
per il periodo 2014-2020. La fase pilota sarà focalizzata sui progetti in
fase relativamente avanzata[3],
per accelerare l'attuazione e facilitare la creazione di un portafoglio di
progetti. Al fine di acquisire esperienza in materia e garantire una rapida
sottoscrizione dopo il 2013, la BEI intende lavorare a operazioni concrete,
parallelamente al processo legislativo (cioè prima della decisione politica
formale), affinché le prime operazioni possano essere eseguite nel 2012. Dopo l'audizione con il comitato per la
valutazione d'impatto, il 31 agosto 2011, quest'ultimo ha inviato il proprio
parere il 2 settembre 2011. Sulla base delle raccomandazioni ricevute, la
relazione è stata rielaborata tenendo conto delle indicazioni di massima
riportate di seguito. La valutazione d'impatto rivede l'attuale
situazione del mercato alla luce della valutazione d'impatto che accompagna la
proposta del CEF, la quale contiene maggiori informazioni generali sui
potenziali strumenti del CEF, su carenze di finanziamento e imperfezioni del
mercato che influenzano gli attuali livelli degli investimenti nelle
infrastrutture. La prima opzione valutata si riferisce allo status quo, cioè la
continuazione degli attuali programmi di sovvenzioni per il settore dell'energia
e dei trasporti e degli attuali programmi di sovvenzioni e strumenti finanziari
per il settore dei trasporti. La seconda opzione si riferisce agli incentivi
normativi e la terza alla proposta di attuazione dell'iniziativa Presiti
obbligazionari per il finanziamento di progetti. In tale contesto, sono stati
rivisti i rischi potenziali che possono ostacolare l'attuazione dell'iniziativa
ed è stata indicata un'incidenza prevista quantificabile, espressa in termini
di effetto moltiplicatore. Inoltre, la valutazione segnala l'esistenza di
questioni correlate alle norme che istituiscono un quadro per gli investimenti
a lungo termine, come gli appalti, Solvency II o i requisiti di capitale.
3.
ELEMENTI GIURIDICI DELLA PROPOSTA
3.1.
Base giuridica
Poiché l'ambito della proposta è focalizzato
sulle reti europee nei settori dei trasporti, dell'energia e delle
telecomunicazioni, e poiché la proposta modifica segnatamente il regolamento (CE)
n. 680/2007, la sua base giuridica è la stessa di quest'ultimo, ossia gli
articoli 172 e 173, paragrafo 3, TFUE.
3.2.
Sussidiarietà e proporzionalità
La proposta è conforme al principio di
sussidiarietà perché la scelta di un regolamento dell'UE per il finanziamento di
progetti delle reti transeuropee mediante prestiti obbligazionari è la più
idonea nell'ottica di creare uno strumento efficiente sotto il profilo degli
oneri amministrativi che attragga alti livelli di finanziamento privato,
considerato che il previsto effetto moltiplicatore in termini di contributo del
bilancio dell'UE rispetto al finanziamento complessivo è stimato in circa
15-20. Concentrandosi sull'ottimizzazione dell'utilizzo dei fondi dell'UE, l'iniziativa
avrà l'obiettivo di rendere più efficace l'azione sia dell'Unione che degli
Stati membri. La proposta è altresì conforme al principio di
proporzionalità perché la proposta di regolamento si limita a quanto è
necessario per raggiungere i suoi obiettivi. Mentre l'LGTT è destinato soltanto a progetti nel settore dei trasporti,
l'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il finanziamento di
progetti sarà il primo strumento finanziario dell'UE di cui potranno
beneficiare progetti infrastrutturali in numerosi settori con esigenze di
finanziamento simili e produrrà maggiori vantaggi in termini di impatto sul
mercato, efficienza amministrativa e utilizzo delle risorse. Inoltre, metterà
un coerente strumento finanziario dell'UE a disposizione dei soggetti
interessati nel campo delle infrastrutture, quali finanziatori, autorità
pubbliche, imprese di costruzioni e operatori.
3.3.
Illustrazione dettagliata della proposta
Per consentire di avviare la fase pilota
durante l'attuale quadro finanziario pluriennale, è necessario modificare come
indicato di seguito la decisione n. 1639/2006/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio che istituisce un programma quadro per la competitività e l'innovazione
(2007-2013)[4]
e il regolamento (CE) n. 680/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio che
stabilisce i principi generali per la concessione di un contributo finanziario
della Comunità nel settore delle reti transeuropee dei trasporti e dell'energia[5]. La decisione n. 1639/2006/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio istituisce un programma quadro per la competitività e l'innovazione
(PCI) che comprende le TIC. Deve essere modificata per consentire il varo
dell'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il finanziamento
di progetti nel settore delle TIC e, in particolare, della banda larga ad alta
velocità. L'articolo 1, paragrafo 1, della presente
proposta aggiunge la parola "banda larga" all'attuale articolo 26,
paragrafo 2, lettera b), della decisione PCI. Poiché i progetti
infrastrutturali nel contesto della decisione PCI dovrebbero focalizzarsi sullo
sviluppo di progetti per la banda larga ad alta velocità, si reputa necessario
sottolineare questo punto. L'articolo 1, paragrafo 2, sostituisce l'articolo
31, paragrafo 2, della decisione PCI e ha lo scopo di aggiungere una
definizione dello strumento con ripartizione del rischio per i prestiti
obbligazionari per il finanziamento di progetti. Ciò consentirà ai progetti nel
settore delle TIC di partecipare alla fase pilota dell'iniziativa. Lo strumento
dovrebbe essere disponibile fino al 31 dicembre 2014. La responsabilità del bilancio
dell'UE sarà strettamente limitata agli stanziamenti di bilancio, mentre il
rischio residuo sarà sostenuto dalla BEI. L'articolo 1 permetterà inoltre il
trasferimento di un importo fino a 20 milioni di euro dal bilancio delle
TIC all'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il finanziamento di
progetti. Inoltre, deve essere modificato, per analogia,
anche il regolamento (CE) n. 680/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio
che stabilisce i principi generali per la concessione di un contributo
finanziario dell'Unione nel settore delle reti transeuropee dei trasporti e
dell'energia e istituisce lo strumento di ripartizione del rischio detto
strumento di garanzia dei prestiti per i progetti della rete transeuropea dei
trasporti (LGTT, Loan Guarantee instrument for TEN-T
projects), per permettere all'UE di modificare l'ambito di
applicazione dell'attuale partenariato con ripartizione del rischio con la BEI
nel contesto dell'LGTT e per permettere alla BEI di sostenere il finanziamento
del prestito obbligazionario nel quadro dell'iniziativa. Pertanto, l'articolo 2, paragrafo 1, della
presente proposta modifica l'articolo 2 del regolamento (CE) n. 680/2007 allo
scopo di aggiungere una definizione dello strumento con ripartizione del
rischio e di rafforzamento del credito per i prestiti obbligazionari per il
finanziamento di progetti. In tal modo, i progetti nei settori dei trasporti e
delle TEN-E potranno partecipare alla fase pilota dell'iniziativa. L'articolo 2, paragrafo 2, della presente
proposta modifica l'articolo 4 del regolamento (CE) n. 680/2007 e
stabilisce che le domande di fruizione dello strumento di ripartizione del
rischio per i prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti siano
presentate alla BEI, come avviene attualmente nel contesto dell'LGTT. L'articolo 2, paragrafo 3, della proposta
permetterà il trasferimento di un importo complessivo massimo di 200 milioni di
euro dallo strumento di garanzia dei prestiti per i progetti della TEN-T (LGTT)
e di 10 milioni di euro dal bilancio delle TEN-E a favore dell'iniziativa
Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il finanziamento di progetti. La
responsabilità del bilancio dell'UE sarà strettamente limitata agli
stanziamenti di bilancio, mentre il rischio residuo sarà sostenuto dalla BEI. Per consentire un'attuazione rapida, l'articolo
3 della proposta specifica che il regolamento proposto deve entrare in vigore
il giorno dopo la sua pubblicazione.
4.
INCIDENZA SUL BILANCIO
L'iniziativa sarà
finanziata interamente mediante riassegnazione all'interno delle dotazioni per
i programmi esistenti nel 2012 e 2013. Un importo pari a
500 milioni di euro è già previsto dal regolamento (CE) n. 680/2007 per l'LGTT;
di tale importo, una quota fino a 200 milioni di euro può essere riassegnata a
favore di prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti durante la
fase pilota nel settore dei trasporti, con le seguenti modalità: 06 03 03 TEN Trasporti fino
a 200 milioni di euro nel 2012-2013 10 milioni
di euro e rispettivamente 20 milioni di euro possono essere riassegnati
dalle linee di bilancio per le TEN-E e per il PCI come segue: 32 03 02 TEN
Energia fino a 10 milioni di euro nel 2012-2013 per progetti
TEN-E 09 03 01 PCI fino a 20 milioni di euro nel
2013 per progetti TIC e banda larga. Queste riassegnazioni degli stanziamenti di
bilancio sono indicate nella scheda finanziaria che accompagna la proposta. Non
vi saranno passività potenziali per il bilancio dell'UE perché il contributo
dell'UE sarà limitato all'importo da impegnare per questo scopo all'interno
delle linee di bilancio. 2011/0301 (COD) Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO che modifica la decisione n. 1639/2006/CE che
istituisce un programma quadro per la competitività e l'innovazione (2007-2013)
e il regolamento (CE) n. 680/2007 che stabilisce i principi generali per la
concessione di un contributo finanziario della Comunità nel settore delle reti
transeuropee dei trasporti e dell'energia IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO
DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione
europea, in particolare l'articolo 172 e l'articolo 173, paragrafo 3, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto
legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e
sociale europeo[6], visto il parere del Comitato delle regioni[7], deliberando secondo la procedura legislativa
ordinaria, considerando quanto segue: (1)
La decisione n. 1639/2006/CE del Parlamento europeo
e del Consiglio, del 24 ottobre 2006[8],
istituisce un programma quadro per la competitività e l'innovazione (PCI) che
contempla diversi tipi di misure di attuazione realizzate da programmi
specifici. Uno di essi, il programma di sostegno alla politica in materia di
tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), fornisce sostegno al
rafforzamento del mercato interno dei prodotti e servizi delle TIC e dei
prodotti e servizi basati sulle TIC, e mira a stimolare l'innovazione incoraggiando
una più ampia adozione delle TIC e maggiori investimenti nelle stesse. (2)
Il regolamento (CE) n. 680/2007 del Parlamento europeo
e del Consiglio, del 20 giungo 2007[9],
stabilisce i principi generali per la concessione di un contributo finanziario
della Comunità nel settore delle reti transeuropee dei trasporti e dell'energia
e istituisce altresì lo strumento di ripartizione del rischio, detto "strumento
di garanzia dei prestiti per i progetti della TEN-T" (LGTT). (3)
Nel corso del prossimo decennio vi sarà bisogno di
volumi di investimento mai visti prima nelle reti europee dei trasporti, dell'energia,
dell'informazione e della comunicazione, allo scopo di sostenere le azioni faro
della strategia Europa 2020 e sviluppare infrastrutture intelligenti, al passo
coi tempi e pienamente interconnesse per promuovere il completamento del
mercato interno. Il fabbisogno di investimenti nella rete TEN-T è stimato a 500
miliardi di euro. Tra i progetti per le infrastrutture dell'energia di
rilevanza europea, all'incirca 100 miliardi di euro in investimenti rischiano
di non essere forniti a causa di ostacoli legati alla concessione di permessi,
alla normativa e al finanziamento, mentre altri 100 miliardi di euro
saranno finanziati dal settore stesso. Gli investimenti necessari per
conseguire l'obiettivo dell'Agenda digitale di garantire connessioni rapide a
Internet per tutti i cittadini e le imprese europei sono compresi tra 181 e 273
miliardi di euro; il settore privato dovrebbe fornire dai 30 ai 100
miliardi di euro. (4)
Nella sua risoluzione dell'8 giugno 2011 su "Investire
nel futuro: un nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP) per un'Europa
competitiva, sostenibile e inclusiva"[10],
il Parlamento europeo ha sottolineato che l'Unione deve agire per potenziare l'impiego
dei propri fondi come catalizzatore per attrarre ulteriori finanziamenti della
Banca europea per gli investimenti (BEI), della Banca europea per la
ricostruzione e lo sviluppo (BERS), di altri enti finanziari internazionali e
del settore privato, e ha accolto con favore l'iniziativa Prestiti
obbligazionari Europa 2020 per il finanziamento di
progetti come meccanismo di ripartizione del rischio con la BEI, che fornisce
un sostegno con un tetto limite dal bilancio dell'Unione, che dovrebbe creare
un effetto leva sui fondi UE e suscitare un maggior interesse da parte degli investitori
privati per l'adesione a progetti prioritari dell'Unione, conformemente agli
obiettivi della strategia Europa 2020. (5)
Gli strumenti finanziari possono migliorare l'efficienza
delle spese del bilancio e conseguire elevati effetti moltiplicatori attirando
finanziamenti privati e ottenendo volumi di investimento. Il previsto effetto
moltiplicatore dell'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il
finanziamento di progetti è pari a 15-20. (6)
Nella sua riunione del 12 luglio 2011 il Consiglio
ha ricordato la necessità di valutare gli strumenti finanziari sotto il profilo
degli effetti moltiplicatori confrontandoli con gli strumenti esistenti, con gli
eventuali rischi aggiuntivi per i bilanci delle pubbliche amministrazioni e con
la possibile estromissione degli enti privati. La comunicazione della
Commissione[11]
relativa alla fase pilota per l'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020
per il finanziamento di progetti e la sua valutazione d'impatto, basate su una
consultazione pubblica, aiutano ad affrontare le questioni su indicate. (7)
L'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020
per il finanziamento di progetti persegue un duplice obiettivo: primo, aiutare
a finanziare progetti relativi a priorità politiche europee e, secondo,
facilitare un maggiore coinvolgimento del settore privato nel finanziamento a
lungo termine sui mercati dei capitali a favore di progetti infrastrutturali.
Essa orienterà alcune spese del bilancio dell'UE verso aree che promuovono la
crescita, tenendo conto della disciplina di bilancio dell'Unione e dei
massimali previsti dall'attuale quadro finanziario pluriennale. (8)
L'iniziativa sarà il primo strumento finanziario di
cui beneficeranno progetti infrastrutturali con esigenze di finanziamento
simili in numerosi settori e, in quanto tale, comporterà maggiori vantaggi in
termini di impatto sul mercato, efficienza amministrativa e utilizzo delle
risorse. Essa si profila come uno strumento coerente a disposizione dei
soggetti interessati nel settore delle infrastrutture, quali finanziatori,
autorità pubbliche, imprese di costruzioni e operatori. (9)
L'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020
per il finanziamento di progetti prevede l'emissione di obbligazioni da parte
delle imprese che realizzano i progetti, mentre il bilancio dell'UE e i
finanziamenti di un partner finanziario verrebbero utilizzati per migliorare l'affidabilità
creditizia delle obbligazioni, al fine di attrarre gli investitori del mercato
dei capitali di debito, quali fondi pensione e compagnie di assicurazione. (10)
Il sostegno dell'UE dovrebbe ridurre il rischio
inerente ai prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti, tanto da
rendere gli operatori dei mercati dei capitali disposti a investire in volumi
maggiori di prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti rispetto a
quanto sarebbe possibile senza il sostegno dell'UE. (11)
La ripresa dell'economia europea non dovrebbe
essere penalizzata da una crescente congestione dei trasporti, da una mancanza
di connessioni energetiche e da un rallentamento della penetrazione della banda
larga dovuti alle difficoltà che i progetti infrastrutturali incontrano nell'accedere
a finanziamenti privati di lungo termine o a finanziamenti pubblici. (12)
La rivalutazione dei programmi di investimenti
infrastrutturali da parte degli Stati membri nel contesto delle loro misure di
austerità fiscale e delle riforme strutturali non faciliterà la necessaria
accelerazione del ritmo degli investimenti infrastrutturali. Inoltre, i
prestiti bancari a lungo termine per progetti infrastrutturali sono tuttora
insufficienti e costosi e necessitano di fonti alternative e competitive di
finanziamento dei prestiti. (13)
Tuttavia, per i progetti infrastrutturali nell'Unione
europea, il finanziamento attraverso il mercato dei capitali di debito non è prontamente
disponibile. Vista la frammentazione dei mercati obbligazionari nell'Unione
europea, unita alle dimensioni e alla complessità dei progetti infrastrutturali
che necessitano di lunghi tempi di preparazione, è tempestivo e opportuno affrontare
questo tema a livello unionale attraverso un processo accelerato e con ampio
anticipo rispetto al meccanismo per collegare l'Europa. (14)
Per tali motivi, una fase pilota dell'iniziativa
Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il finanziamento di progetti dovrebbe
essere avviata già durante il quadro finanziario attuale, al fine di sviluppare
in termini più generali i finanziamenti del mercato dei capitali di debito nel
settore delle infrastrutture, nonché di ampliare la gamma degli strumenti
finanziari attualmente disponibili per i progetti nel settore dei trasporti. (15)
Per dare attuazione alla fase pilota dell'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il
finanziamento di progetti, è necessario modificare la
decisione n. 1639/2006/CE e il regolamento (CE) n. 680/2007. Lo scopo della
fase pilota è di sostenere i progetti infrastrutturali dotati di un potenziale
commerciale nei settori dei trasporti, dell'energia e delle TIC, mentre dopo il
2013 l'iniziativa potrebbe essere estesa ad altri settori. (16)
Alla luce delle consolidate competenze della BEI e
del suo ruolo di principale finanziatore di progetti infrastrutturali, e in
considerazione della sua natura di organismo finanziario dell'Unione europea
istituito dal trattato, la Commissione dovrebbe coinvolgere la BEI nell'attuazione
della fase pilota. I termini e le condizioni specifici della cooperazione,
compresa la ripartizione del rischio e la remunerazione della BEI, dovrebbero
essere definiti in un accordo tra la Commissione e la BEI. (17)
È opportuno avviare la fase pilota dell'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il
finanziamento di progetti a titolo di preparazione del
proposto meccanismo per collegare l'Europa, contribuendo così a creare le
condizioni per lo strumento finanziario di ripartizione del rischio da attuare
nel contesto del suddetto meccanismo. (18)
Le domande di contributo, la selezione e l'attuazione
di tutti i progetti saranno disciplinate dal diritto dell'Unione europea, in
particolare dalle disposizioni sugli aiuti di Stato, cercando di non creare né
aggiungere distorsioni del mercato. (19)
Occorre finanziare la fase pilota mediante
riassegnazione di fondi di bilancio dagli attuali programmi per i trasporti, l'energia
e le telecomunicazioni nel 2012 e 2013. A questo scopo, potrebbero essere
riassegnati a questa iniziativa fino a 200 milioni di euro dai fondi di
bilancio per le TEN-T, fino a 20 milioni di euro dai fondi di bilancio per
il programma quadro per la competitività e l'innovazione e fino a 10 milioni di
euro dai fondi di bilancio per le TEN-E. Le disponibilità
di bilancio limitano sia l'ambito di applicazione dell'iniziativa sia il numero
dei progetti finanziabili. (20)
È opportuno che i fondi di bilancio siano richiesti
dalla BEI a fronte di una serie di progetti che essa reputerà idonei e di
probabile attuazione. È necessario che tutte le domande siano essere presentate
entro il 31 dicembre 2013. A causa della complessità dei grandi progetti
infrastrutturali, l'approvazione effettiva potrebbe avvenire in un momento
successivo, ma comunque entro il 31 dicembre 2014. (21)
Onde garantire l'efficacia delle disposizioni del
presente regolamento, è opportuno che esso entri in vigore il giorno successivo
alla sua pubblicazione, HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Modifiche
alla decisione n. 1639/2006/CE La decisione n. 1639/2006/CE è così
modificata: 1. All'articolo 26, paragrafo 2, la
lettera b) è sostituita dal testo seguente: "b) stimolare l'innovazione incoraggiando
una più ampia adozione delle TIC e della banda larga e maggiori investimenti in
queste tecnologie". 2. L'articolo 31 è così modificato: (a) Il paragrafo 2 è sostituito dal testo
seguente: "2. I progetti promuovono l'innovazione,
il trasferimento tecnologico e la diffusione di nuove tecnologie mature per
essere lanciate sul mercato. L'Unione può accordare sovvenzioni per
contribuire al bilancio dei progetti di cui al paragrafo 1,
lettera a). In alternativa, l'Unione può fornire un
contributo finanziario alla BEI a titolo di provvista e stanziamento di
capitali per prestiti o garanzie che saranno concessi dalla BEI a titolo di
risorse proprie nell'ambito dello strumento con ripartizione del rischio a
favore dei prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti di cui al
paragrafo 2, lettere da a) a d).". (b) Al paragrafo 2 sono inserite le seguenti
lettere da a) a d): "2a) Lo strumento con ripartizione del
rischio per prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti comporta
un rafforzamento del credito che soddisfa i seguenti criteri: (a) si configura come un prestito o una
garanzia concessi dalla BEI a favore di finanziamenti di progetti nei settori
delle TIC e della banda larga; (b) copre il rischio del servizio del debito
di un progetto e riduce il rischio di credito degli obbligazionisti; (c) è utilizzato soltanto per progetti la cui
solidità finanziaria è basata sulle entrate del progetto. 2b) L'esposizione dell'Unione in relazione
allo strumento con ripartizione del rischio per prestiti obbligazionari per il
finanziamento di progetti, incluse le commissioni per la gestione e le altre
spese ammissibili, è strettamente limitata all'importo del contributo dell'UE
allo strumento di ripartizione del rischio per prestiti obbligazionari per il
finanziamento di progetti e non vi è alcun impegno ulteriore per il bilancio
generale dell'Unione europea. Il rischio residuo relativo a tutte le operazioni
è sostenuto dalla BEI. 2c) Le condizioni e le modalità dettagliate
per l'attuazione dello strumento di condivisione del rischio per prestiti
obbligazionari per il finanziamento di progetti, inclusi il monitoraggio e il
controllo, sono stabiliti in un accordo di delega tra la Commissione e la BEI. 2d) Nel 2013 è possibile
utilizzare un importo fino a 20 milioni di euro dei fondi di bilancio stanziati
per l'attuazione della politica per le TIC e la banda larga, in conformità
delle disposizioni di cui all'allegato I, lettera b). Lo
strumento con ripartizione del rischio può riutilizzare eventuali entrate
ottenute durante il periodo di investimento a favore di prestiti e garanzie nuovi.". Articolo 2 Modifiche
al regolamento (CE) n. 680/2007 Il regolamento (CE) n. 680/2007 è così
modificato: (1) All'articolo 2: sono aggiunti i seguenti punti 14 e 15: "14) "strumento con ripartizione del
rischio per prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti": un
rafforzamento del credito concesso a progetti di interesse comune. Tale
strumento copre il servizio del debito di un progetto e riduce il rischio di
credito degli obbligazionisti. È utilizzato soltanto per progetti la cui
solidità finanziaria è basata sulle entrate del progetto. 15) "rafforzamento del credito":
utilizzo di un prestito o una garanzia della BEI per migliorare l'affidabilità
creditizia del prestito concesso al progetto.". (2) All'articolo 4, primo comma: è aggiunta la frase seguente: "Le domande di concessione degli
strumenti con ripartizione del rischio per prestiti obbligazionari per il
finanziamento di progetti di cui all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g),
sono presentate alla BEI in conformità della sua procedura standard in materia.". (3) L'articolo 6, paragrafo 1, è così
modificato: (a) alla lettera d) è aggiunta la frase
seguente: "Nel 2012 e 2013 può essere riassegnato un
importo fino a 200 milioni di euro per lo strumento con ripartizione del
rischio a favore di prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti
nel settore dei trasporti.". (b) È aggiunta la seguente lettera g): "g) un contributo finanziario per la BEI
a titolo di accantonamento e allocazione dei capitali per prestiti o garanzie
che la BEI emette sulle risorse proprie a titolo dello strumento di
ripartizione del rischio a favore di prestiti obbligazionari per il finanziamento
di progetti nei settori delle TEN-T e delle TEN-E. L'esposizione dell'Unione in
relazione allo strumento di ripartizione del rischio, incluse le commissioni
per la gestione e le altre spese ammissibili, è strettamente limitata all'importo
del contributo dell'UE allo strumento di ripartizione del rischio per prestiti
obbligazionari per il finanziamento di progetti e non vi è alcun impegno
ulteriore per il bilancio generale dell'Unione europea. Il rischio residuo
relativo a tutte le operazioni è sostenuto dalla BEI. Le condizioni e le
modalità dettagliate per l'attuazione dello strumento di condivisione del
rischio per prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti, inclusi
il monitoraggio e il controllo, sono stabilite in un accordo di delega tra la
Commissione e la BEI. Nel 2012 e 2013 può essere
riassegnato allo strumento di condivisione del rischio per
prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti,
in conformità della procedura di cui all'articolo 15, paragrafo 2, un importo fino a 210 milioni di euro, di
cui fino a 200 milioni di euro per progetti nel settore dei trasporti e
fino a 10 milioni di euro per progetti nel settore dell'energia, attingendo
dalle linee di bilancio, rispettivamente, delle TEN-T (LGTT) e delle TEN-E. Lo strumento di ripartizione del rischio per prestiti obbligazionari per
il finanziamento di progetti può riutilizzare eventuali entrate ottenute
durante il periodo di investimento a
favore di prestiti e garanzie nuovi.". Articolo 3 Il presente regolamento entra in vigore il
giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione
europea. Il presente regolamento è
obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno
degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, Per il Parlamento europeo Per
il Consiglio Il presidente Il
presidente SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA PER
PROPOSTE 1. CONTESTO DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA 1.1. Denominazione della proposta/iniziativa 1.2. Settori
interessati nella struttura ABM/ABB 1.3. Natura
della proposta/iniziativa 1.4. Obiettivi 1.5. Motivazione
della proposta/iniziativa 1.6. Durata
e incidenza finanziaria 1.7. Modalità
di gestione previste 2. MISURE DI GESTIONE 2.1. Disposizioni
in materia di monitoraggio e di rendicontazione 2.2. Sistema
di gestione e di controllo 2.3. Misure
di prevenzione delle frodi e delle irregolarità 3. INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA
PROPOSTA/INIZIATIVA 3.1. Rubriche
del quadro finanziario pluriennale e linee di bilancio di spesa interessate 3.2. Incidenza
prevista sulle spese 3.2.1. Sintesi dell'incidenza prevista sulle
spese 3.2.2. Incidenza
prevista sugli stanziamenti operativi 3.2.3. Incidenza
prevista sugli stanziamenti di natura amministrativa 3.2.4. Compatibilità
con il quadro finanziario pluriennale attuale 3.2.5. Partecipazione
di terzi al finanziamento 3.3. Incidenza prevista sulle
entrate SCHEDA
FINANZIARIA LEGISLATIVA PER PROPOSTE 1. CONTESTO DELLA PROPOSTA /INIZIATIVA 1.1. Denominazione della
proposta/iniziativa Proposta di regolamento del Parlamento europeo
e del Consiglio che modifica la decisione n. 1639/2006/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio che istituisce un programma quadro per la competitività
e l'innovazione (2007-2013) e il regolamento (CE) n. 680/2007 che
stabilisce i principi generali per la concessione di un contributo finanziario
della Comunità nel settore delle reti transeuropee dei trasporti e dell'energia. 1.2. Settori interessati nella
struttura ABM/ABB[12] Settore interessato: Affari
economici e finanziari Attività ABB: Operazioni e strumenti
finanziari Settore interessato: Mobilità
e trasporti Attività ABB: Reti transeuropee Settore interessato: Società
dell'informazione e media Attività: Adozione delle TIC
(0903) Settore interessato: Energia Attività ABB: Reti transeuropee (3203) 1.3. Natura della
proposta/iniziativa La proposta/iniziativa
riguarda un'azione riorientata verso una nuova azione. 1.4. Obiettivi 1.4.1. Obiettivi strategici
pluriennali della Commissione oggetto della proposta/iniziativa Preparare
il CEF (Meccanismo per collegare l'Europa) Sostenere
lo sviluppo di infrastrutture per l'energia che garantiscano continuità e sicurezza
dell'approvvigionamento energetico e, di conseguenza, il corretto funzionamento
dell'economia Garantire
le interconnessioni e l'interoperatività delle reti di trasporto Sostenere
l'adozione delle TIC 1.4.2. Obiettivi specifici e attività
ABM/ABB interessate Obiettivo specifico: numero dei progetti
finanziati nei settori dei trasporti, dell'energia e della banda larga. Attività ABB: ECFIN: Operazioni e strumenti finanziari MOVE Interconnessioni e interoperabilità delle
reti eliminando le strozzature INFSO Adozione delle TIC (0903) ENER Migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento
energetico attraverso le infrastrutture 1.4.3. Risultati ed effetti previsti Precisare gli effetti
che la proposta/iniziativa dovrebbe avere sui beneficiari/gruppi interessati. L'obiettivo dell'iniziativa è di sostenere la
ripresa del mercato europeo dei prestiti obbligazionari per il finanziamento di
progetti e di facilitare l'accesso dei progetti infrastrutturali ai
finanziamenti. L'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il
finanziamento di progetti è un nuovo strumento finanziario con ripartizione del
rischio che sarà introdotto nelle politiche per le reti transeuropee dei
trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni, in particolare la banda
larga. Essa mira a incoraggiare maggiori finanziamenti privati dei prestiti per
le azioni nel contesto dei progetti infrastrutturali europei. Nel quadro del bilancio per le TEN-T, TEN-E e il
programma quadro per la competitività e l'innovazione (PCI), i fondi dell'UE,
invece di essere utilizzati in forma di sovvenzioni, saranno investiti in forma
di accantonamenti e allocazione di capitale presso la Banca europea per gli
investimenti (BEI), al fine di coprire una quota del rischio che la BEI si
assume quando finanzia progetti infrastrutturali nel contesto di questa
iniziativa. L'attuazione di questo meccanismo permetterebbe: a) il finanziamento da parte della BEI di un
maggiore volume di prestiti per progetti infrastrutturali e per progetti
infrastrutturali più rischiosi ma comunque "bancabili"; b) la creazione di un effetto moltiplicatore del
finanziamento da parte del bilancio dell'UE rispetto agli investimenti privati
nelle infrastrutture, di modo che 1 euro di fondi stanziati per l'iniziativa
potrebbe generare tra 15 e 20 euro investiti nei progetti infrastrutturali
europei. Tuttavia, visti gli importi disponibili nelle
linee di bilancio interessate e la loro non utilizzabilità nella fase pilota,
si stima che il numero dei progetti che potranno essere finanziati sia limitato
a 5-14 progetti infrastrutturali. Il numero stimato dei progetti dipenderà
essenzialmente dalle loro dimensioni e dall'accettazione da parte del mercato. 1.4.4. Indicatori di risultato e di
incidenza L'obiettivo è di incrementare i finanziamenti di
debito da parte del mercato dei capitali che sono disponibili per i progetti
infrastrutturali ammissibili al contributo di cui al regolamento n. 680/2007 e
alla decisione n. 1639/2006/CE. Saranno perciò applicati i seguenti indicatori: — il numero dei progetti per le TEN-T, TEN-E e la
banda larga che hanno ricevuto finanziamenti della BEI nel contesto di questa
iniziativa; — l'effetto moltiplicatore conseguito, cumulato e
per settore. L'effetto moltiplicatore previsto è pari a 15-20 in termini di
contributo del bilancio dell'UE rispetto agli investimenti totali ricevuti per
i progetti finanziati nel contesto dell'iniziativa e alle condizioni delle
operazioni; — il volume dei finanziamenti di debito da parte
del mercato dei capitali ricevuti per questi progetti, cumulati e per settore
interessato. Il monitoraggio dei risultati si baserà sulla
rendicontazione da parte della BEI e su ricerche di mercato. 1.5. Motivazione della
proposta/iniziativa 1.5.1. Requisiti da soddisfare a
breve e lungo termine A causa delle misure di austerità fiscale negli
Stati membri, sussiste il pericolo che i progetti infrastrutturali di interesse
dell'Unione europea non siano realizzati al ritmo necessario per conseguire gli
obiettivi della strategia Europa 2020, compromettendo così la ripresa e la
crescita dell'economia nell'Unione europea. Inoltre, a causa dei problemi di liquidità e dei
rischi insorti durante la crisi finanziaria, le banche hanno reagito
accorciando le scadenze dei prestiti e incrementando il prezzo e i requisiti
collaterali dei progetti infrastrutturali. Anche se i mercati dei prestiti
bancari registrano segni di ripresa, i progetti infrastrutturali continuano a
incontrare difficoltà di accesso ai finanziamenti di debito a lungo termine. È
pertanto cresciuta la potenziale rilevanza dei mercati obbligazionari in quanto
fonte di finanziamento. Ma, in assenza di misure pubbliche permanenti di
rafforzamento del credito, negli ultimi anni non sono state compiute operazioni
di prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti nei settori delle
TEN-T, TEN-E o della banda larga. L'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020
per il finanziamento di progetti ha lo scopo di fornire quel rafforzamento del
credito che è necessario per attrarre gli investitori del mercato dei capitali
e che faciliterebbe la creazione di nuove classi di attività in forma di
prestiti obbligazionari per progetti infrastrutturali. Nel quadro della ripresa
economica e a sostegno di azioni volte a stimolare la crescita, è necessario
lanciare questa iniziativa in un momento in cui gli investitori sui mercati dei
capitali cominciano a cercare alternative di investimento a più lungo termine e
alquanto sicure. Per stimolare la disponibilità del mercato e consentire un'attuazione
più efficiente degli strumenti finanziari nel contesto del meccanismo per
collegare l'Europa, è necessario avviare una fase pilota, anche per
testare il mercato e permettere così di ottimizzare la struttura dell'iniziativa
per il periodo post 2013. 1.5.2. Valore aggiunto dell'intervento
dell'Unione europea L'iniziativa andrà a integrare, piuttosto che
sostituire, i prestiti bancari e offrirà pertanto una fonte alternativa e
competitiva di finanziamento di debito a lungo termine per progetti. Non
esistono strumenti simili in grado di indirizzare finanziamenti del mercato dei
capitali verso progetti infrastrutturali fondamentali dell'Unione europea. C'è bisogno di soluzioni innovative per mobilitare
con urgenza una quota maggiore del risparmio privato dell'UE e straniero a favore
dei progetti infrastrutturali e per allentare la pressione sui bilanci pubblici
nazionali. Le operazioni di finanziamento della BEI nel contesto dell'iniziativa
Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il finanziamento di progetti si
aggiungeranno alle attività svolte nell'ambito degli attuali strumenti di
debito e di capitale proprio, cioè il Fondo Margherita e lo strumento di
garanzia dei prestiti per i progetti della rete transeuropea dei trasporti
(LGTT). Le operazioni di finanziamento della BEI rappresentano
uno strumento di alta visibilità ed efficacia a sostegno dei progetti
infrastrutturali nei settori dei trasporti, dell'energia e delle TIC, che
sono rilevanti ai fini dell'attuazione della strategia Europa 2020. La BEI
trasferisce in toto ai beneficiari finali i vantaggi finanziari che derivano
dal contributo dell'UE e i propri interessanti costi di finanziamento, sotto
forma di tassi d'interesse competitivi. Questo strumento con ripartizione del rischio
fornisce la necessaria copertura finanziaria da parte dell'Unione europea per
progetti che normalmente non sarebbero ammissibili in base agli orientamenti e
ai criteri standard della BEI. 1.5.3. Insegnamenti tratti da
esperienze simili I risultati sono sintetizzati e analizzati nella
valutazione d'impatto che accompagna la presente proposta. L'esperienza acquisita con lo strumento di
garanzia dei prestiti per i progetti della rete transeuropea dei trasporti
(LGTT) dimostra che c'è bisogno di un notevole periodo di tempo perché i
mercati finanziari, i consulenti finanziari e giuridici, le autorità pubbliche,
i finanziatori dei progetti e gli operatori accettino nuove idee e si
convincano degli effetti positivi dell'LGTT sulla struttura finanziaria dei
progetti. L'LGTT è stato lanciato nel 2007 e all'epoca era una novità, uno
strumento dedicato per coprire i rischi operativi dopo la fase di costruzione
di progetti infrastrutturali nel settore dei trasporti. Pertanto è importante
lanciare una fase pilota dell'iniziativa Prestiti obbligazionari Europa 2020
per il finanziamento di progetti al fine di profittare della disponibilità di
questi soggetti interessati, che guardano all'iniziativa con favore. 1.5.4. Compatibilità e possibile
sinergia con altri strumenti pertinenti Questa iniziativa è conforme alla strategia Europa
2020, alla proposta di attuazione del meccanismo per collegare l'Europa e all'analisi
annuale della crescita. Il meccanismo per collegare l'Europa creerà il
quadro di più lungo termine che garantisce uno sviluppo e un'attuazione
puntuali ed efficaci dei progetti nei settori dell'energia, dei trasporti e
delle telecomunicazioni. Una strategia complessiva di opportunità prioritarie
per i progetti infrastrutturali, come proposto dalla Commissione il 29 giugno
2011[13],
non solo possiede un significativo potenziale di attrazione di più consistenti
finanziamenti privati, ma allo stesso tempo contribuisce al completamento del
mercato interno. La strategia, che comprende la selezione di progetti
ammissibili al finanziamento, è trasparente e garantisce in tal modo un alto
grado di certezza per tutti i soggetti interessati. All'interno di questa
strategia c'è bisogno di priorità politiche, norme, strumenti di
incentivazione, stretto coordinamento tra i soggetti interessati nonché
campagne informative e di sensibilizzazione al fine di creare le condizioni
quadro generali per gli investimenti infrastrutturali, promuovendo un nuovo
atteggiamento da parte dei soggetti interessati e accelerando il ritmo degli
interventi. Le sovvenzioni e gli strumenti finanziari, disciplinati da norme
finanziarie distinte, saranno disponibili in maniera coordinata. Gli strumenti finanziari sono necessari per
ridurre gli ostacoli specifici che impediscono il flusso dei finanziamenti in
forma di strumenti di debito e di capitale proprio. Il loro obiettivo
principale è di attirare e facilitare i finanziamenti privati dei progetti.
Nel contempo, una maggiore attività di investimento nei progetti
infrastrutturali stimola lo sviluppo globale dei mercati finanziari post crisi,
accelera il ritmo della ripresa economica e promuove la crescita. L'iniziativa
Prestiti obbligazionari Europa 2020 per il finanziamento di progetti diventerà
parte integrante degli strumenti con ripartizione del rischio del CEF
per il periodo 2014-2020. L'obiettivo principale della fase pilota nel
2012-2013 è di fornire sostegno immediato ai progetti infrastrutturali e
preparare la fase operativa dell'iniziativa nel 2014-2020. 1.6. Durata e incidenza
finanziaria Attuazione con un periodo di avviamento dal 2012
al 2013. 1.7. Modalità di gestione previste[14] Gestione congiunta con delega dei compiti di
attuazione alla BEI. Conformemente alle disposizioni vigenti, la
proposta prevede che la BEI finanzi progetti di investimento secondo le proprie
norme e procedure interne. La Commissione è responsabile della gestione degli
stanziamenti di bilancio. La BEI e la Commissione concludono un accordo per
specificare in dettaglio le disposizioni e le procedure per l'applicazione
della decisione proposta. 2. MISURE DI GESTIONE 2.1. Disposizioni in materia di
monitoraggio e rendicontazione, gestione e controllo Le operazioni di finanziamento della BEI saranno
gestite dalla BEI conformemente alle proprie norme e procedure interne,
comprese idonee misure di audit, controllo e monitoraggio. Come previsto dallo
statuto della Banca, il comitato di audit della Banca, coadiuvato da revisori
esterni, è responsabile della verifica della regolarità delle operazioni della
BEI e della corretta tenuta dei conti. I conti della BEI sono approvati
annualmente dal consiglio dei governatori. Inoltre, il consiglio di amministrazione della
BEI, nel quale la Commissione è rappresentata da un direttore o da un direttore
supplente, approva ogni operazione di finanziamento della BEI e sorveglia che
la Banca sia gestita conformemente allo statuto e alle direttive generali
fissate dal consiglio dei governatori. L'accordo tripartito tra la Commissione, la Corte
dei conti e la BEI dell'ottobre 2003, rinnovato per un ulteriore periodo di
quattro anni nel 2007, stabilisce in dettaglio le norme per l'effettuazione da
parte della Corte dei conti delle verifiche riguardanti le operazioni di
finanziamento della BEI nel quadro della garanzia dell'UE. Ai sensi dell'articolo 49 dell'accordo
interistituzionale, la Commissione relaziona annualmente all'autorità di
bilancio sulle attività svolte dalla BEI. Inoltre, la BEI fornisce alla Commissione i dati
statistici, finanziari e contabili relativi a ciascuna delle sue operazioni di
finanziamento per consentirle di adempiere i suoi obblighi di informazione o di
rispondere alle richieste della Corte dei conti, nonché la dichiarazione di un
revisore dei conti sulle esposizioni in essere delle operazioni di
finanziamento della BEI. Il monitoraggio da parte della Commissione, in conformità
di una sana gestione finanziaria, comprenderà la preparazione su base regolare
di relazioni riguardanti i progressi compiuti nell'attuazione dell'iniziativa
per mezzo dell'attuazione finanziaria, dei risultati e degli indicatori d'impatto.
L'attività di rendicontazione ai sensi dell'articolo 49 dell'accordo
interistituzionale conterrà una sezione dedicata a questa iniziativa. Infine, la Commissione intende eseguire nella
seconda metà del 2013 una disamina della fase pilota al fine di valutarne il successo
durante il breve periodo di operatività, nonché trarne insegnamenti in vista
dell'attuazione post 2013 nel contesto del CEF. 2.2. Misure di prevenzione delle
frodi e delle irregolarità Poiché questa iniziativa prevede la gestione
operativa da parte della BEI, si fonda sul controllo e sul monitoraggio già
operanti per quanto riguarda lo strumento di garanzia dei prestiti per i
progetti della rete transeuropea dei trasporti (LGTT). La BEI è responsabile in
primis dell'adozione di misure di prevenzione della frode, in particolare
mediante l'applicazione alle operazioni finanziate della "politica della
BEI per la prevenzione e la lotta contro la corruzione, la frode, la
collusione, la costrizione, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del
terrorismo nelle attività della Banca europea per gli investimenti"
adottata nell'aprile 2008. Le norme e le procedure della BEI includono, tra
le disposizioni dettagliate per la lotta contro la frode e la corruzione, la
competenza dell'OLAF per l'effettuazione di indagini interne. In particolare,
nel luglio del 2004 il consiglio dei governatori della BEI ha adottato una
decisione che stabilisce le "condizioni per lo svolgimento delle indagini
interne in materia di prevenzione della frode, della corruzione e di ogni
attività illegale lesiva degli interessi finanziari delle Comunità". 3. INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA
PROPOSTA/INIZIATIVA 3.1. Rubriche del quadro
finanziario pluriennale e linee di bilancio di spesa interessate · Linee di bilancio di spesa esistenti. Il finanziamento dello strumento
è garantito mediante riassegnazione del bilancio dell'UE all'interno dei
programmi vigenti nei medesimi settori (MOVE, ENER e INFSO) che sono
interessati da questo nuovo strumento e dalle stesse linee di bilancio. Rubrica del quadro finanziario pluriennale || Linea di bilancio || Natura della spesa || Partecipazione Numero [Denominazione.......……....……...……….] || SD/SND([15]) || di paesi EFTA[16] || di paesi candidati[17] || di paesi terzi || ai sensi dell'articolo 18, paragrafo 1, lettera a bis), del regolamento finanziario 1A || 06.03.03 TEN-T || Dissoc. || NO || NO || /NO || NO Rubrica del quadro finanziario pluriennale || Linea di bilancio || Natura della spesa || Partecipazione Numero [Denominazione…….……………………..] || SD/SND || di paesi EFTA || di paesi candidati || di paesi terzi || ai sensi dell'articolo 18, paragrafo 1, lettera a bis), del regolamento finanziario 1A || 32.03.02 TEN-E || Dissoc. || NO || NO || NO || NO Rubrica del quadro finanziario pluriennale || Linea di bilancio || Natura della spesa || Parteci-pazione || || || || Numero [Denominazione……………………………..] || SD/SND || di paesi EFTA || di paesi candidati || di paesi terzi || ai sensi dell'articolo 18, paragrafo 1, lettera a bis), del regolamento finanziario 1A || 09.03.01 CIP ICT PSP || Dissoc. || SI' || SI' || SI' || NO 3.2. Incidenza prevista sulle
spese 3.2.1. Sintesi dell'incidenza
prevista sulle spese Questa decisione sui crediti stanziati per l'azione
considerata sarà adottata dall'autorità di bilancio nel contesto della
procedura annuale. Pertanto, la suddivisione degli stanziamenti di impegno e di
spesa tra i vari anni è puramente indicativa. In ogni caso, i fondi complessivi
dell'UE disponibili per la fase pilota dell'iniziativa Prestiti obbligazionari
Europa 2020 per il finanziamento di progetti sono limitati a 230 milioni di
euro. Nel caso della direzione generale MOVE e dell'agenzia
esecutiva per la TEN-T, si prevede che l'impegno amministrativo richiesto resti
uguale a quello attualmente necessario per la gestione dello strumento di
garanzia dei prestiti per i progetti della rete transeuropea dei trasporti. Non
c'è, pertanto, un impatto netto sul personale. Per le direzioni generali ENER e
INFSO questa iniziativa rappresenta un'azione nuova, mentre nel caso della
ECFIN l'attuazione e il follow-up richiederanno uno sforzo sotto il profilo
amministrativo. Quindi, per queste direzioni generali ci sono effetti sul
personale, sia pure diversi, che corrispondono ai diversi compiti. Milioni di euro (al terzo decimale) Rubrica del quadro finanziario pluriennale || 1A || Competitività per la crescita e l'occupazione DG: MOVE, ENER e INFSO || || || 2012[18] || 2013 || 2014 || TOTALE Stanziamenti operativi || || || || 06.03.03 || Impegni || (1) || 100 || 100 || 0 || 200 Pagamenti || (2) || 40 || 60 || 100 || 200 32.03.02 || Impegni || (1a) || 0 || 10 || 0 || 10 Pagamenti || (2a) || 0 || 10 || 0 || 10 09.03.01 || Impegni || (1a) || 0 || 20 || 0 || 20 Pagamenti || (2a) || 0 || 20 || 0 || 20 Stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici[19] || 0 || 0 || 0 || Numero della linea di bilancio || || (3) || || || || TOTALE degli stanziamenti per le DG MOVE, ENER e INFSO || Impegni || =1+1a +3 || 100 || 130 || 0 || 230 Pagamenti || =2+2a +3 || 40 || 90 || 100 || 230 TOTALE degli stanziamenti operativi || Impegni || (4) || 100 || 130 || 0 || 230 Pagamenti || (5) || 40 || 90 || 100 || 230 TOTALE degli stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici || (6) || 0 || 0 || 0 || 0 TOTALE degli stanziamenti per la RUBRICA 1A del quadro finanziario pluriennale || Impegni || =4+ 6 || 100 || 130 || 0 || 230 Pagamenti || =5+ 6 || 40 || 90 || 100 || 230 Rubrica del quadro finanziario pluriennale || 5 || "Spese amministrative" Milioni di euro (al terzo decimale) || || || 2012 || 2013 || 2014 || 2015 || Inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell'incidenza (cfr. punto 1.6) || TOTALE DG: MOVE, ENER, INFSO e ECFIN e AE TEN-T || Risorse umane || 0,5 pers. (ECFIN) + 0,1 pers. (ENER) = 0,0762 (0,6*127000 costo stand. per posto) || 0,1 pers. (ECFIN) + 0,1 pers.(ENER)+ 0.5 pers.(INFSO) = 0,0889 (0.7*127000 costo stand. per posto) || 0,1 pers. (ECFIN) + 0,1 pers. (ENER) = 0,0254 (0,2*127000 costo stand. per posto) || || || || || Altre spese amministrative || - (ENER) || - (ENER) || - (ENER) || || || || || TOTALE DG <…….> || Stanziamenti || 0,0762 || 0,0889 || 0,0254 || || || || || TOTALE degli stanziamenti per la RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || (Totale impegni = Totale pagamenti) || 0,0762 (ENER + ECFIN + INFSO) || 0,0889 (ENER + ECFIN + INFSO) || 0,0254 (ENER + ECFIN + INFSO) || || || || || || || || Milioni di euro (al terzo decimale) || || || Anno 2012[20] || Anno 2013 || Anno 2014 || Anno 2015 || Inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell'incidenza (cfr. punto 1.6) || TOTALE TOTALE degli stanziamenti per le RUBRICHE 1-5 del quadro finanziario pluriennale || Impegni || 100,0762 || 130,0889 || 0,0254) || || || || || 230,1905 Pagamenti || 40,0762 || 90,0889) || 1000,0254) || || || || || 230,1905 3.2.2. Incidenza prevista sugli
stanziamenti operativi –
¨ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzo di stanziamenti
operativi. –
x La proposta/iniziativa comporta l'utilizzo
di stanziamenti operativi, come spiegato di seguito. Tuttavia, questi
stanziamenti dovranno essere coperti mediante riassegnazione. Inoltre, non ci
sono costi fissi per progetto, dato che i fondi del bilancio dell'UE necessari
dipenderanno dalle dimensioni del progetto e da altre condizioni. Pertanto, le
cifre riportate di seguito sono mere stime e hanno solo valore indicativo, per
dimostrare che il numero di progetti da finanziare sarà limitato. –
I risultati sono il numero di progetti sostenuti e
il contributo di bilancio richiesto dall'UE alla BEI. Stanziamenti di impegno in milioni di euro (al terzo
decimale) Specificare gli obiettivi e i risultati ò || || || Anno 2012 || Anno 2013 || Anno 2014 || Anno N+3 || Inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell'incidenza (cfr. punto 1.6) || TOTALE RISULTATI Tipo di risultato[21] || Il costo medio del risultato dipenderà dalle dimensioni del progetto e dalla sua classifica-zione dei rischi, scadenza, ecc. || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Coso || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Costo || Numero totale di risultati || Totale dei costi OBIETTIVO SPECIFICO N. 1[22]… || Numero di progetti finanziati nei settori dei trasporti, dell'energia e della banda larga - Risultato MOVE || n. di progettii || stimati 20 || 1-2 || 40 || 1-3 || 60 || 1-6 || 100 || || || || || || || || || 3-11 || 200 - Risultato ENER || n. di progetti || stimati 10 || || || 1 || 10 || || || || || || || || || || || 1 || 10 - Risultato INFSO || n. di progetti || stimati 20 || || || 1-2 || 20 || || || || || || || || || || || 1-2 || 20 Totale parziale per obiettivo specifico n. 1 || 1- || 40 || 3-6 || 90 || 1-6 || 100 || || || || || || || || || || OBIETTIVO SPECIFICO n. 2… || - Risultato || || || || || || || || || || || || || || || || || || Totale parziale per obiettivo specifico n. 2 || || || || || || || || || || || || || || || || TOTALE COSTI || 1-2 || 40 || 1-6 || 90 || 1-6 || 100 || || || || || || || || || 5-14 || 230 TOTALE COSTI || 1-2 || 40 || 1-6 || 90 || 1-6 || 100 || || || || || || || || || 5-14 || 230 3.2.3. Incidenza prevista sugli
stanziamenti di natura amministrativa 3.2.3.1. Sintesi –
¨ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzazione di
stanziamenti di natura amministrativa –
X La proposta/iniziativa comporta l'utilizzazione
di stanziamenti di natura amministrativa, come spiegato di seguito: || Anno 2012 [23] || Anno 2013 || Anno 2014 || Anno 2015 || Inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell'incidenza (cfr. punto 1.6) || TOTALE Milioni di euro (al
terzo decimale) RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || || Risorse umane || 0,0762 || 0,0889 || 0,0254 || || || || || 0,1905 Altre spese amministrative || || || || || || || || Totale parziale della RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || 0.0762 || 0,0889 || 0,0254 || || || || || 0,1905 Esclusa la RUBRICA 5[24] del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || || Risorse umane || || || || || || || || Altre spese di natura amministrativa || || || || || || || || Totale parziale esclusa la RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || || TOTALE || 0,0762 || 0,0889 || 0,0254 || || || || || 0,1905 3.2.3.2. Fabbisogno previsto di risorse
umane –
La proposta/iniziativa comporta l'utilizzo di
risorse umane, come spiegato di seguito: || || 2012 || 2013 || 2014 || 2015 || Inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell'incidenza (cfr. punto 1.6) || Posti della tabella dell'organico (posti di funzionari e di agenti temporanei) || ECFIN: 01 01 01 01, ENER 32.01.01, INFSO 09.01.01 (Sedi e uffici di rappresentanza della Commissione) || 0.1 (ENER) + 0.5 (ECFIN) || 0.1 (ENER) + 0.1 ECFIN + 0.5 INFSO || 0.1 (ENER) + 0.1 INFSO || || || || Personale esterno (in equivalenti a tempo pieno: ETP)[25] || || XX 01 02 01 (AC, INT, END dalla dotazione globale) || - (ENER) || - (ENER) || - (ENER) || || || || XX 01 02 02 (AC, INT, JED, LA e END nelle delegazioni) || - (ENER) || - (ENER) || - (ENER) || || || || XX 01 04 yy [26] || - at sedi[27] || - (ENER) || - (ENER) || - (ENER) || || || || - in delegazioni || - (ENER) || - (ENER) || - (ENER) || || || || XX 01 05 02 (CA, INT, END – ricerca indiretta) || - (ENER) || - (ENER) || - (ENER) || || || || 10 01 05 02 (CA, INT, END – ricerca diretta) || - (ENER) || - (ENER) || - (ENER) || || || || Altre linee di bilancio (specificare) || - (ENER) || - (ENER) || - (ENER) || || || || TOTALE || || || || || || Stime da esprimere in numeri interi (o al
massimo con un decimale) XX è il settore
o il titolo di bilancio interessato. Il fabbisogno di risorse umane sarà coperto
dal personale della DG già assegnato alla gestione dell'azione e/o riassegnato
all'interno della stessa DG, se necessario integrato dall'eventuale dotazione
supplementare concessa alla DG responsabile nell'ambito della procedura annuale
di assegnazione, tenendo conto dei vincoli di bilancio. Descrizione dei compiti
da svolgere: Funzionari e agenti temporanei || Poiché la principale responsabilità operativa è della BEI, il personale della Commissione eseguirà i compiti seguenti: — negoziazione di accordi contrattuali, ecc.; — gestione della procedura di bilancio (sulla base dell'iter dei progetti fornito dalla BEI); — valutazione delle informazioni fornite regolarmente dalla BEI e preparazione di relazioni all'autorità di bilancio, come quelle di cui all'articolo 49 dell'accordo interistituzionale; — partecipazione al gruppo di indirizzo per monitorare l'attuazione; — contabilità; — relazioni con la Corte dei conti, il Parlamento e il Consiglio; — trasmissione alla BEI di orientamenti sull'ammissibilità di singoli progetti. Personale esterno || Non disponibile 3.2.4. Compatibilità con il quadro finanziario
pluriennale attuale –
La proposta/iniziativa è compatibile con il quadro
finanziario pluriennale attuale. Questi importi verranno da riassegnazioni all'interno
di programmi esistenti. 3.3. Incidenza prevista sulle
entrate Gli interessi e le altre
entrate generate da questo strumento, come le commissioni pagate dai
beneficiari, e incassati entro il 31 dicembre 2013 possono essere aggiunti alle
risorse dell'iniziativa. Dopo il 1° gennaio 2014, le entrare sono restituite al
bilancio dell'UE. In questo momento non è possibile stimare il flusso né i
tempi di potenziali entrate. – ¨ La
proposta/iniziativa non ha alcuna incidenza finanziaria sulle entrate – X La proposta/iniziativa ha la seguente incidenza finanziaria: –
¨ sulle risorse proprie –
X sulle entrate varie Milioni di euro (al terzo decimale) Linea di bilancio delle entrate: || Stanziamenti disponibili per l'esercizio in corso || Incidenza della proposta/iniziativa[28] 2012 || 2013 || 2013 || Anno N+3 || Inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell'incidenza (cfr. punto 1.6) Articolo …………. || || || || || || || || Per quanto riguarda le
entrate varie con destinazione specifica, precisare le linee di spesa
interessate. Precisare il metodo di
calcolo dell'incidenza sulle entrate. [1] COM(2011) 500 definitivo. [2] COM(2011) 500 Un bilancio per la strategia Europa 2020 e
i pertinenti documenti di lavoro dei servizi della Commissione. [3] Ad esempio, progetti già in fase di offerente preferito
e/o rifinanziamento di progetti in fase di costruzione. [4] GU L 310 del 9.11.2006, pag. 15. [5] GU L 162 del 22.6.2007,
pag. 1. [6] GU C , , pag. . [7] GU C , , pag. . [8] GU L 310 del 9.11.2006, pag.15. [9] GU L 162 del 22.6.2007, pag.1. [10] COM(2011) 500. [11] COM(2011) 660. [12] ABM: Activity-Based Management – ABB: Activity-Based
Budgeting. [13] COM(2011) 500 — Un bilancio per la
strategia Europa 2020 e i pertinenti documenti di lavoro dei servizi della
Commissione. [14] Dettagli delle modalità di gestione e riferimenti al
regolamento finanziario sono disponibili sul sito Internet del bilancio: http://www.cc.cec/budg/man/budgmanag/budgmanag_en.html. [15] SD = stanziamenti dissociati / SND = stanziamenti non
dissociati. [16] EFTA: Associazione europea di libero scambio. [17] Paesi candidati e, ove del caso, potenziali candidati dei
Balcani occidentali. [18] L'anno N è l'anno di inizio dell'attuazione
della proposta/iniziativa. [19] Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese a sostegno
dell'attuazione di programmi e/o azioni dell'UE (ex linee "BA"),
ricerca indiretta, ricerca diretta. [20] L'anno N è l'anno di inizio dell'attuazione
della proposta/iniziativa. [21] I risultati sono prodotti da fornire (ad es.: numero di
scambi di studenti finanziati, numero di chilometri di strade costruiti, ecc.). [22] Come descritto al punto 1.4.2. "Obiettivi
specifici...". [23] L'anno N è l'anno di inizio dell'attuazione
della proposta/iniziativa. [24] Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese a sostegno
dell'attuazione di programmi e/o azioni dell'UE (ex linee "BA"),
ricerca indiretta, ricerca diretta. [25] AC = agente a contratto; INT = personale interinale ("Intérimaire");
JED = giovane esperto in delegazione (Jeune Expert en
Délégation); AL = agente locale; END = esperto
nazionale distaccato. [26] Sotto il massimale per il personale esterno da
stanziamenti operativi (ex linee "BA"). [27] Principalmente per Fondi strutturali, Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e Fondo europeo per la pesca (FEP). [28] Per quanto riguarda le risorse proprie tradizionali (dazi
doganali, imposte sullo zucchero), gli importi indicati devono essere importi
netti, cioè importi lordi dopo la detrazione del 25% per i costi di esazione.