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                9.4.2010  | 
            
                IT  | 
            
                Gazzetta ufficiale dell'Unione europea  | 
            
                C 91/7  | 
         
Sintesi della decisione della Commissione
del 21 gennaio 2010
che dichiara una concentrazione compatibile con il mercato comune e con il funzionamento dell'accordo SEE
(Caso COMP/M.5529 — Oracle/Sun Microsystems)
[notificata con il numero C(2010) 142 definitivo]
(Il testo in lingua inglese è il solo facente fede)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
2010/C 91/05
Il 21 gennaio 2010 la Commissione ha adottato una decisione in un caso di concentrazione in conformità al regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio, del 20 gennaio 2004, relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese (1), in particolare all'articolo 8, paragrafo 1. Una versione non riservata del testo integrale della decisione si trova, nella lingua facente fede per il caso in oggetto e nelle lingue procedurali della Commissione, sul sito web della Direzione generale Concorrenza, al seguente indirizzo:
http://ec.europa.eu/comm/competition/index_en.html
I. LE PARTI
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                (1)  | 
            
                Oracle Corporation (in appresso «Oracle» o «la parte notificante», Stati Uniti) è una società quotata in borsa che sviluppa e distribuisce soluzioni software per imprese e relativi servizi, fra cui middleware, database e software applicativo per imprese.  | 
         
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                (2)  | 
            
                Sun Microsystems, Inc. (in appresso «Sun», Stati Uniti) è una società quotata in borsa operante nei settori hardware (server, desktop, microelettronica e dispositivi di memorizzazione) e software e relativi servizi, fra cui sistemi operativi, tecnologia Java, middleware e software per database.  | 
         
II. L'OPERAZIONE
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                (3)  | 
            
                In data 30 luglio 2009 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio («regolamento sulle concentrazioni»), in base al quale l'impresa Oracle acquisisce, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni, il controllo dell’insieme dell'impresa Sun mediante acquisto di quote.  | 
         
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                (4)  | 
            
                L'operazione proposta prevede l'acquisto da parte di Oracle di tutti i titoli con diritto di voto di Sun, per un importo di circa 7 400 milioni di dollari. A seguito dell'operazione proposta, Sun sarà controllata esclusivamente da Oracle. L'operazione costituisce pertanto una concentrazione ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni ed è di dimensione comunitaria ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 2, del medesimo regolamento.  | 
         
III. SINTESI
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                (5)  | 
            
                A seguito dell'esame della notifica, il 3 settembre 2009 la Commissione ha adottato una decisione concludendo che l'operazione rientra nel campo di applicazione del regolamento sulle concentrazioni e dà adito a seri dubbi in merito alla sua compatibilità con il mercato comune e l'accordo SEE. Di conseguenza, la Commissione ha deciso di avviare il procedimento a norma dell'articolo 6, paragrafo 1, lettera c), del regolamento sulle concentrazioni.  | 
         
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                (6)  | 
            
                Il 9 novembre 2009 è stata inviata alla parte notificante una comunicazione delle obiezioni ai sensi dell'articolo 18 del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Il 3 dicembre 2009 Oracle ha risposto alla comunicazione delle obiezioni. Il 10 e 11 dicembre 2009, su richiesta della parte notificante, si è svolta un'audizione orale.  | 
         
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                (7)  | 
            
                Dall'indagine approfondita della Commissione è emerso che l'operazione proposta non ostacola in modo significativo una concorrenza effettiva nel mercato comune o in una parte sostanziale di esso.  | 
         
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                (8)  | 
            
                Il 21 gennaio 2010 la Commissione ha pertanto adottato una decisione di autorizzazione a norma dell'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento sulle concentrazioni.  | 
         
IV. RELAZIONE
A. DATABASE
1. Mercato del prodotto e mercato geografico rilevanti
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                (9)  | 
            
                Oracle e Sun operano entrambe nel settore dei sistemi di gestione di database relazionali («RDBMS» — relational database management systems o «database»). I database sono programmi software progettati per archiviare, organizzare, analizzare e richiamare le informazioni conservate in formato elettronico.  | 
         
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                (10)  | 
            
                I database sono molto importanti per il funzionamento di molte imprese e organizzazioni, in quanto supportano svariate applicazioni, sia preconfezionate sia personalizzate internamente, fra cui applicazioni web, sistemi OLTP (online transaction processing) e OLAP (online analytical processing) per l'analisi dei dati e applicazioni per l'archiviazione dati. I database possono anche essere integrati in un altro prodotto hardware o software e pertanto non venduti come prodotto indipendente agli utilizzatori finali.  | 
         
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                (11)  | 
            
                I database sono venduti sia su base proprietaria, dietro pagamento di un canone da parte del cliente, o possono essere scaricati gratuitamente come prodotto «open source», per esempio in base alla cosiddetta licenza pubblica generica (in appresso «licenza GPL» — general public license).  | 
         
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                (12)  | 
            
                Per la maggior parte dei suoi prodotti per database, Oracle richiede il pagamento di un canone per il software per database e offre un contratto separato di «manutenzione». Come per tutti i software per imprese, il canone è normalmente negoziato in base a un listino prezzi e adeguato in funzione di motivi tipici come il volume.  | 
         
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                (13)  | 
            
                Il principale prodotto per database di Sun è MySQL, disponibile gratuitamente come prodotto open source in base a una licenza GPL. Sun registra entrate dirette modeste provenienti da i) licenze commerciali a clienti non disposti a sottostare ai termini della licenza GPL e ii) servizi di supporto. Sul proprio sito Internet, Sun descrive MySQL come il «database open source più famoso al mondo» con oltre 11 milioni di installazioni attive e 60 000 download al giorno.  | 
         
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                (14)  | 
            
                L'indagine di mercato della Commissione ha rivelato che i database sono prodotti differenziati ma esiste una continua sostituibilità fra di essi.  | 
         
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                (15)  | 
            
                La Commissione ha concluso che, nel caso di specie, il mercato rilevante per i database ha portata mondiale. Vista la loro natura differenziata, la Commissione ha tuttavia esaminato i vari segmenti del mercato complessivo dei database al fine di valutare gli effetti dell'operazione proposta sulla concorrenza.  | 
         
2. Valutazione sotto il profilo della concorrenza
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                (16)  | 
            
                La Commissione ha ritenuto che, nell'insieme, l'operazione proposta non ostacoli in modo significativo una concorrenza effettiva sul mercato mondiale dei database.  | 
         
Quote di mercato
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                (17)  | 
            
                Nel 2008 il mercato mondiale dei database ha raggiunto un valore di circa [20-22] miliardi di dollari, in crescita rispetto ai [18-20] miliardi di dollari del 2007.  | 
         
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                (18)  | 
            
                In base alle entrate dell'esercizio 2008, Gartner e IDC, due società di ricerca, hanno stimato le seguenti quote del mercato mondiale: 
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         |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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                (19)  | 
            
                Il mercato dei database è estremamente concentrato: nel 2008, Oracle, IBM e Microsoft controllavano nell'insieme circa l'[80-90] % del mercato in termini di entrate. La quota di mercato di Oracle stimata in base alle entrate è compresa fra il [40-50] % e il [40-50] %. La quota di mercato di MySQL, se calcolata in base alle entrate, è molto ridotta.  | 
         
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                (20)  | 
            
                Tuttavia, dall'indagine della Commissione è emerso che le quote di mercato calcolate in base alle entrate non sono un buon indicatore per rispecchiare la posizione concorrenziale di MySQL e di altri database open source. Poiché MySQL è prevalentemente distribuito in base a una licenza GPL gratuita, la maggior parte delle installazioni non determinano entrate relative ai database per Sun.  | 
         
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                (21)  | 
            
                D'altro lato, non sono disponibili dati affidabili sulla dimensione totale del mercato dei database in termini di diffusione, misurata per esempio in numero di utenti, licenze o installazioni attive. Secondo Gartner, MySQL è il database open source più diffuso; è il terzo database più diffuso, dopo Microsoft SQL Server e Oracle, ma davanti a IBM DB2 e Sybase. Un'indagine condotta nel 2009 da Evans Data Corporation, un'altra società di ricerca, ha rivelato che l'anno scorso MySQL è stato nel complesso il database più utilizzato dagli sviluppatori e dai responsabili di servizi informatici nella regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) (45,6 %), secondo solo a Microsoft SQL Server (48,3 %), con Oracle in terza posizione con un netto distacco (25,7 %).  | 
         
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                (22)  | 
            
                Questi elementi hanno indicato che MySQL ha un peso concorrenziale molto maggiore di quanto risulta dalla sua modesta quota di mercato basata sulle entrate.  | 
         
Specificità del mercato dei database
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                (23)  | 
            
                Il mercato dei database è caratterizzato da un certo grado di discriminazione dei prezzi. Un'altra caratteristica del mercato dei software è un costo marginale molto basso per le licenze dei software: questo determina significative economie di scala, incentivando i vendor di database a raggiungere elevati volumi di vendita. Le forti economie di scala e la possibilità significativa di praticare discriminazioni di prezzo fanno sì che nelle vendite agli utilizzatori meno esigenti la concorrenza sia probabilmente elevata.  | 
         
| 
                (24)  | 
            
                Un'altra particolarità del mercato dei database, dal lato clienti, risiede nella relazione specifica fra costi irrecuperabili elevati e adozione di un determinato database, che rende oneroso il passaggio ad un altro database. I costi derivano dal fatto che il cliente investe nell'apprendimento di un determinato database e nello sviluppo di applicazioni adeguate allo stesso. A causa dell'incentivo del vendor a innalzare i prezzi dopo che il cliente è vincolato al suo database, si può presentare un oneroso problema di rinuncia all’investimento. I clienti, dopo aver optato per l'adozione di un database, necessitano assistenza per un lungo periodo, talvolta per 15 anni; per loro sono pertanto essenziali la reputazione e l'affidabilità dei vendor di database.  | 
         
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                (25)  | 
            
                Il mercato dei database, analogamente ad altri mercati di software, è caratterizzato da forti effetti di rete e da significativi ostacoli all'ingresso.  | 
         
Esame giuridico e sua applicazione al caso di specie
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                (26)  | 
            
                Gli orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali riconoscono che alcune imprese, pur detenendo una quota di mercato relativamente modesta, possono avere una forza competitiva importante. Una concentrazione cui partecipa una simile impresa può modificare le dinamiche concorrenziali in modo significativamente anticompetitivo, in particolare quando il mercato è già concentrato.  | 
         
| 
                (27)  | 
            
                Mediante l'operazione proposta, Oracle, il principale vendor di database proprietari, acquisterebbe MySQL, il più importante database open source.  | 
         
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                (28)  | 
            
                Nella sua indagine approfondita, la Commissione ha pertanto valutato la natura e il grado di pressione concorrenziale esercitata da MySQL prima dell'operazione proposta, la misura in cui questa verrebbe a mancare dopo l'operazione proposta, nonché la misura in cui altri concorrenti, esistenti o potenziali, nel settore dei database open source o fork di MySQL continuerebbero a esercitare una pressione concorrenziale dopo l'operazione proposta.  | 
         
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                (29)  | 
            
                Le forti specificità di questo caso, dovute soprattutto alla natura open source di MySQL, hanno influenzato la valutazione di ognuna delle questioni sopra richiamate: 
 
 
 
  | 
         
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                (30)  | 
            
                Nella sua indagine approfondita, la Commissione ha analizzato varie fonti d'informazione, fra cui in particolare un insieme di dati interni del sistema HQ Apps di Oracle (HQ Apps contiene le comunicazioni avvenute tra i gruppi vendite e la sede centrale di Oracle, in relazione a sconti eccezionali offerti da Oracle ai clienti), documenti interni di Oracle, di Sun e di terzi, indagini, nonché informazioni fornite dai concorrenti e dai clienti di Oracle e MySQL che hanno risposto al questionario della Commissione.  | 
         
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                (31)  | 
            
                Per quanto riguarda la situazione precedente all'operazione proposta, l'indagine della Commissione ha rivelato che MySQL è il maggiore database open source. È anche risultato che MySQL ha il potenziale per esercitare una pressione concorrenziale significativa e crescente su Oracle e su altri vendor di database proprietari grazie, fra l'altro, alla sua specifica architettura modulare, al modello commerciale che determina bassi prezzi e assenza di vincoli di permanenza e agli altri vantaggi derivanti dalla natura open source. La natura di questa pressione ha anche un aspetto dinamico in quanto la particolare architettura modulare di MySQL favorisce l'innovazione da parte di terzi che sviluppano motori di archiviazione in grado di aumentare le funzionalità di MySQL per alcune specifiche applicazioni di più alto livello.  | 
         
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                (32)  | 
            
                Dall'indagine della Commissione è pertanto emerso che MySQL ha il potenziale per essere un'importante forza competitiva in grado di porre restrizioni a Oracle in taluni segmenti significativi (in particolare nel segmento delle piccole e medie imprese (PMI), nel segmento basso e in alcune parti del segmento di prodotti integrati). La Commissione ha tuttavia osservato che MySQL attualmente non rappresenta una restrizione per Oracle in tutti i segmenti del mercato dei database (in particolare nel segmento alto). Inoltre Oracle continuerà a dover affrontare la pressione concorrenziale esercitata da numerosi altri vendor di database proprietari fra cui Microsoft, IBM e Sybase.  | 
         
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                (33)  | 
            
                Dopo la concentrazione proposta si potrebbe prevedere che i database Oracle e MySQL non saranno più in concorrenza perché forniti dallo stesso vendor. Sono state sollevate alcune riserve sul fatto che Oracle potrebbe smettere di offrire MySQL con una licenza GPL, potrebbe degradare o interrompere lo sviluppo della versione GPL di MySQL o potrebbe ostacolare la concorrenza dei motori di archiviazione di terzi modificando l'interfaccia o rifiutando di concedere ai vendor di motori di archiviazione le licenze commerciali che consentirebbero loro di commercializzare versioni proprietarie dei loro motori di archiviazione operanti con MySQL.  | 
         
| 
                (34)  | 
            
                Tuttavia, l'indagine della Commissione ha accertato che, dopo la concentrazione proposta, l'eventuale possibilità per Oracle di degradare e eliminare MySQL o l'incentivo a farlo sarebbero limitati a causa della natura open source di MySQL.  | 
         
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                (35)  | 
            
                Fra le dieci assicurazione date pubblicamente da Oracle agli utilizzatori, clienti e sviluppatori di MySQL dopo l'audizione pubblica, Oracle ha annunciato che continuerà a migliorare MySQL e a rilasciarne nuove versioni, compresa la versione 6, con licenza GPL. Inoltre Oracle manterrà e migliorerà periodicamente l'architettura modulare dei motori di archiviazione di MySQL (pluggable storage engine architecture) per dare agli utilizzatori la possibilità di scegliere fra una gamma di motori di archiviazione nativi o di terzi. Oltre a ciò, Oracle non richiederà che i vendor di motori di archiviazione di terzi abbiano una licenza commerciale per realizzare le interfacce di programmazione di applicazioni, disponibili all'interno dell'architettura modulare dei motori di archiviazione di MySQL. Al termine dell'attuale accordo con i costruttori OEM (original equipment manufacturers) relativo a MySQL, Oracle offrirà ai vendor di motori di archiviazione che al momento hanno una licenza commerciale di Sun per MySQL una proroga del loro accordo, alle stesse condizioni, al massimo fino al 10 dicembre 2014.  | 
         
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                (36)  | 
            
                Oracle ha annunciato che rispetterà questi impegni a livello mondiale fino al quinto anniversario della conclusione dell'operazione proposta.  | 
         
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                (37)  | 
            
                Conformemente a quanto annunciato pubblicamente, Oracle ha già fatto il necessario per realizzare alcuni impegni inviando immediatamente una lettera ai vendor di motori di archiviazione di terzi, nella quale assicurava che avrebbe modificato gli attuali termini contrattuali conformemente al contenuto essenziale del suo annuncio pubblico. Questi impegni sono pertanto giuridicamente vincolanti per Oracle.  | 
         
| 
                (38)  | 
            
                L'annuncio pubblico da parte di Oracle non equivale a misure correttive formali. Una volta definite le riserve in materia di concorrenza alla fine dell'indagine, la Commissione segue una pratica coerente e consolidata per quanto riguarda le misure correttive necessarie per autorizzare una concentrazione. Tali principi si applicano appieno nei casi in cui la Commissione abbia individuato riserve relative alla concorrenza. La situazione è invece diversa quando i fatti del caso consentono alla Commissione di concludere che la concentrazione non darà adito a riserve sotto il profilo della concorrenza.  | 
         
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                (39)  | 
            
                L'annuncio pubblico da parte di Oracle del 14 dicembre 2009, rivolto al pubblico in generale e alla comunità open source in particolare, e le successive azioni già adottate per realizzare alcuni impegni costituiscono pertanto degli elementi di fatto di cui la Commissione ha dovuto tenere conto, insieme a tutti gli altri elementi nel fascicolo, nel valutare il probabile impatto dell'operazione sul mercato dei database.  | 
         
| 
                (40)  | 
            
                In virtù delle caratteristiche specifiche del prodotto open source MySQL, la Commissione ha concluso che dopo l'operazione proposta Oracle continuerà a offrire e a migliorare MySQL con licenza GPL. Per quanto concerne la potenziale pressione dinamica esercitata da MySQL, è molto probabile che gli impegni assunti pubblicamente nei confronti dei vendor di motori di archiviazione riducano la possibilità di Oracle di sminuire le caratteristiche dei prodotti basati su MySQL, compresi quelli che sul mercato concorrono con i database Oracle.  | 
         
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                (41)  | 
            
                Dall'indagine della Commissione è inoltre emerso che, dopo l'operazione proposta, altri database open source, in particolare PostgreSQL, potranno potenzialmente vincolare Oracle in misura significativa, sostituendo così la pressione concorrenziale esercitata da MySQL in maniera tempestiva e sufficiente.  | 
         
| 
                (42)  | 
            
                Infine l'indagine della Commissione ha indicato che non è da escludere che possano svilupparsi fork di MySQL in grado di esercitare in qualche misura una pressione concorrenziale su Oracle.  | 
         
Conclusioni
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                (43)  | 
            
                La Commissione ha pertanto concluso che l'operazione proposta non ostacolerà in modo significativo una concorrenza effettiva sul mercato mondiale dei database.  | 
         
B. MIDDLEWARE
1. Mercato del prodotto e mercato geografico rilevanti
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                (44)  | 
            
                Oracle e Sun operano entrambe nel settore middleware. Con middleware si intende un'ampia categoria di prodotti software che forniscono un'infrastruttura per le applicazioni.  | 
         
| 
                (45)  | 
            
                Nella recente decisione relativa al caso Oracle/Bea, la Commissione ha lasciato aperta la definizione di mercato del prodotto ma ha sottolineato che l'indagine di mercato aveva confermato che il settore middleware poteva essere sottosegmentato in base all'utilizzo finale del prodotto.  | 
         
| 
                (46)  | 
            
                Nel caso di specie, non è necessario definire esattamente il mercato del prodotto per quanto riguarda il middleware, in quanto l'operazione proposta non ha sollevato gravi dubbi circa la sua compatibilità con il mercato comune, qualsiasi sia la definizione alternativa del prodotto del mercato.  | 
         
| 
                (47)  | 
            
                In merito alla definizione del mercato geografico, si tratta incontestabilmente di un mercato di portata mondiale.  | 
         
2. Valutazione sotto il profilo della concorrenza
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                (48)  | 
            
                Nel 2007 il mercato mondiale del middleware si aggirava complessivamente sui 9,7 miliardi di euro. La tabella seguente riporta le stime di IDC (basate sulle entrate) delle quote di Oracle, Sun e dei loro principali concorrenti sul mercato mondiale nel 2006 e 2007. 
  | 
         
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                (49)  | 
            
                Dall'indagine di mercato è emerso che Sun non ha un peso concorrenziale notevole nel segmento complessivo del middleware, nel quale, secondo la maggior parte dei clienti, Oracle e Sun non sono in stretta concorrenza. Il mercato del middleware è competitivo e il soggetto risultante dalla concentrazione continuerà a dover competere con numerosi significativi operatori di mercato.  | 
         
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                (50)  | 
            
                Per quanto riguarda i diversi sottosegmenti del mercato del middleware, nel 2007 le quote di mercato congiunte di Oracle e Sun hanno superato il 15 % solo nell'offerta di i) middleware per applicazioni server, ii) portali aziendali e iii) middleware di integrazione e per l'automazione dei processi (e più specificamente l'architettura orientata ai servizi enterprise service bus (in appresso «ESB») e i software per la gestione dei processi aziendali (business process management software, in appresso «BPMS»).  | 
         
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                (51)  | 
            
                Nel mercato dei software per applicazioni server, Oracle ha una quota di mercato del [20-30] % circa e Sun dello [0-5] %. La quota di mercato detenuta da Oracle nel segmento dei portali aziendali è poco superiore al [20-30] % e, a seguito dell'operazione proposta, non aumenterà molto. Nel segmento ESB, Oracle e Sun hanno rispettivamente una quota di mercato di circa il [10-20] % e il [5-10] %, raggiungendo una quota di mercato congiunta pari a circa il [20-30] %. Nel segmento BPMS, Oracle detiene una quota di mercato di circa il [10-20] %, mentre la quota di Sun è dello [0-5] % circa.  | 
         
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                (52)  | 
            
                Anche in questi segmenti le quote di mercato restano moderate (pur considerando che la stima della quota di mercato di Sun può non essere del tutto accurata a causa della natura open source di alcuni dei suoi prodotti). Inoltre, in questi segmenti i prodotti Sun non sono stretti sostituti dei prodotti Oracle e i segmenti sono competitivi dal momento che vi operano numerosi concorrenti di grandi dimensioni.  | 
         
Conclusioni
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                (53)  | 
            
                La Commissione ha pertanto concluso che l'operazione proposta non ostacolerà in modo significativo una concorrenza effettiva sul mercato complessivo del middleware o sui suoi possibili sottosegmenti.  | 
         
C. JAVA
1. Mercato del prodotto e mercato geografico rilevanti
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                (54)  | 
            
                Java è un ambiente di sviluppo creato da Sun circa 20 anni fa. Un ambiente di sviluppo è una piattaforma software che permette agli sviluppatori di realizzare e diffondere applicazioni software. L'ambiente di sviluppo Java ha la principale caratteristica di essere «aperto» nel senso che è indipendente dal sistema operativo sottostante o dall'hardware sul quale vengono eseguite le applicazioni basate su Java.  | 
         
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                (55)  | 
            
                Sebbene per molte componenti di Java siano disponibili implementazioni open source, Sun controlla i diritti di proprietà intellettuale più importanti per i quali gli sviluppatori software, in particolare gli sviluppatori di middleware e di software applicativo per imprese (Enterprise Application Software, in appresso «EAS»), necessitano una licenza. Sun controlla dunque un fattore produttivo importante per le imprese che sviluppano software con linguaggio Java. L'altro principale ambiente di sviluppo è .NET, ambiente chiuso e proprietario di Microsoft, che può essere utilizzato solo per sviluppare software che funziona su Windows.  | 
         
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                (56)  | 
            
                Non esistono casi precedenti in cui la Commissione abbia dovuto definire il mercato delle piattaforme di sviluppo. Ai fini della presente decisione, la definizione del mercato del prodotto può essere lasciata aperta, poiché sul segmento più esiguo, quello della concessione in licenza dei diritti di proprietà intellettuale su Java, non sorgono dubbi relativi alla concorrenza. La concessione in licenza dei diritti di proprietà intellettuale su Java può essere considerata di portata mondiale.  | 
         
2. Valutazione sotto il profilo della concorrenza
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                (57)  | 
            
                L'indagine di mercato ha confermato che le licenze per Java sono un fattore produttivo importante per i programmatori di software. L'importanza di Java dipende dal suo diffuso metodo standard, che rappresenta il suo fondamentale punto di forza rispetto alla piattaforma proprietaria .NET.  | 
         
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                (58)  | 
            
                Sembra che eventuali strategie di preclusione del mercato messe in atto da Oracle avrebbero un impatto modesto sui concorrenti a valle sul mercato EAS, data la loro limitata dipendenza da una licenza commerciale Java. Tuttavia, i concorrenti di Oracle nel settore dei prodotti middleware, per poter distribuire commercialmente prodotti software certificati conformi alle specifiche della piattaforma Java, necessitano le licenze commerciali per i test di compatibilità con la tecnologia Java (Java Technology Compatibility Kits, «TCK»), sia per modificare il codice sorgente di un'implementazione di riferimento sia per implementazioni indipendenti. Le versioni disponibili gratuitamente dell'implementazione dei prodotti middleware J2EE (OpenJDK o versioni binarie eseguibili) non soddisfano le loro esigenze.  | 
         
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                (59)  | 
            
                La possibilità di mettere in atto una strategia di preclusione del mercato dipende fondamentalmente dal quadro giuridico e procedurale in base al quale opera la comunità che regola lo sviluppo di Java (Java Community Process, in appresso «JCP») e al quale Oracle sarà vincolata dopo l'operazione proposta.  | 
         
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                (60)  | 
            
                Le denunce e le comunicazioni ricevute da coloro che hanno risposto all'indagine di mercato si basavano sull'ipotesi che Oracle, una volta acquisito il controllo di Sun, avrebbe «controllato» anche la JCP e di conseguenza la concessione in licenza dei diritti di proprietà intellettuale relativi a Java, in particolare ai TCK. La Commissione ha valutato le ipotesi formulate dai denuncianti alla luce delle regole che disciplinano la JCP e ha concluso che, in base al quadro attuale, non vi erano motivi per affermare che il soggetto risultante dalla concentrazione avrebbe la possibilità di mettere in atto una strategia di preclusione del mercato ai concorrenti.  | 
         
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                (61)  | 
            
                Durante l'indagine di mercato, alcuni vendor di software hanno espresso il parere che Oracle avrebbe anche l'incentivo a precludere l'accesso ai fattori produttivi innalzando i costi dei concorrenti per accedere a Java. Ciò perché Oracle ha un portafoglio prodotti diverso da Sun. Oracle è il principale fornitore di database, middleware e applicazioni software e Java è un fattore produttivo importante soprattutto per il middleware e le applicazioni software.  | 
         
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                (62)  | 
            
                Nel valutare gli incentivi a precludere l'accesso ai fattori produttivi, la Commissione ha considerato i vantaggi potenziali che il soggetto risultante dalla concentrazione trarrebbe da tale comportamento e i costi previsti derivanti dalla sua attuazione. L'effettiva preclusione dell'accesso completo a Java potrebbe ridurre la capacità dei concorrenti di esercitare una pressione concorrenziale sul soggetto risultante dalla concentrazione, perché i clienti potrebbero apprezzare di meno i prodotti non conformi alla tecnologia Java, a prescindere dalla loro funzionalità.  | 
         
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                (63)  | 
            
                D'altro lato, i costi che il soggetto risultante dalla concentrazione dovrebbe sostenere per precludere il mercato ai concorrenti potrebbero essere significativi. La preclusione potrebbe diminuire (limitatamente) le entrate che il soggetto risultante dalla concentrazione percepisce dalle licenze Java attualmente concesse ai concorrenti a cui sarebbe precluso il mercato, ma soprattutto potrebbe far venir meno il favore di cui Java gode attualmente presso i clienti. Questo settore è caratterizzato da forti effetti di rete che andrebbero persi se venisse a mancare il sostegno della comunità a favore di Java. Ciò provocherebbe una riduzione significativa del valore delle applicazioni conformi alla tecnologia Java e di Java stesso come quadro per lo sviluppo di applicazioni. Alcuni importanti concorrenti (ad esempio Microsoft), che non basano il valore della loro offerta prevalentemente su Java e sulla conformità a Java, beneficerebbero di tale preclusione. Perciò la preclusione e la conseguente perdita in termini di effetti di rete inciderebbero negativamente sulla competitività dei prodotti software del soggetto risultante dalla concentrazione. Inoltre, a seguito di tentativi di preclusione del mercato ai concorrenti, potrebbero comparire fork di Java, in quanto i vendor di software si rivolgerebbero a prodotti alternativi. Questo provocherebbe la frammentazione e la frattura dello standard Java, con conseguente perdita di effetti di rete e ulteriore riduzione del valore della conformità delle applicazioni a Java.  | 
         
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                (64)  | 
            
                Nel complesso la Commissione ha concluso che era altamente improbabile che i vantaggi derivanti dal precludere l'accesso a Java superassero i costi imputabili a tale pratica che dovrebbe sostenere il soggetto risultante dalla concentrazione, il quale non sarebbe quindi incentivato a metterla in atto.  | 
         
Conclusioni
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                (65)  | 
            
                La Commissione ha pertanto concluso che l'operazione proposta non ostacolerà in modo significativo una concorrenza effettiva riguardo alla concessione in licenza dei diritti di proprietà intellettuale relativi all'ambiente di sviluppo Java e sui mercati complessivi a valle del middleware e dell'EAS.  | 
         
D. STACK TECNOLOGICO
1. Mercato del prodotto e mercato geografico rilevanti
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                (66)  | 
            
                Oracle e Sun operano anche in altri segmenti dello stack tecnologico, quali i mercati di server, soluzioni di memorizzazione dei dati, sistemi operativi e EAS. La Commissione ha pertanto valutato gli eventuali effetti negativi verticali o conglomerati della concentrazione. L'esatta definizione del mercato del prodotto per questi mercati può rimanere aperta. I mercati geografici rilevanti sono di dimensione mondiale.  | 
         
2. Valutazione sotto il profilo della concorrenza
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                (67)  | 
            
                Nel 2007 le quote di mercato di Oracle e Sun (in base alle stime di IDC) erano le seguenti: 
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                (68)  | 
            
                Il soggetto risultante dalla concentrazione sarebbe la sola impresa presente in tutti i segmenti dello stack tecnologico, oltre a IBM.  | 
         
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                (69)  | 
            
                La Commissione ha concluso che è improbabile che ai vendor di database concorrenti sia precluso l'accesso ai clienti che usano il sistema operativo Sun perché la quota di mercato detenuta da Sun nei sistemi operativi è bassa, ovvero inferiore al [5-10] %. Infatti, dall'indagine di mercato è emerso che la maggior parte dei clienti ritenevano che Oracle non sarebbe incentivata a precludere tale accesso.  | 
         
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                (70)  | 
            
                La Commissione ha inoltre concluso che è improbabile che Oracle degradi l'interoperabilità di uno dei suoi prodotti su un livello dello stack tecnologico con prodotti dei concorrenti su altri livelli. Poiché in tutti i livelli, ad eccezione dei database, il soggetto risultante dalla concentrazione detiene una quota di mercato limitata, risulta improbabile che possa trarre beneficio da tale pratica. L'indagine di mercato ha confermato questa conclusione.  | 
         
Conclusioni
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                (71)  | 
            
                La Commissione ha pertanto concluso che l'operazione proposta non ostacolerà in modo significativo una concorrenza effettiva in ragione della presenza del soggetto risultante dalla concentrazione nello stack tecnologico.  | 
         
V. CONCLUSIONE
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                (72)  | 
            
                Per le ragioni sopra esposte, la decisione ha concluso che la concentrazione proposta non ostacola in modo significativo una concorrenza effettiva nel mercato comune o in una parte sostanziale di esso.  | 
         
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                (73)  | 
            
                La Commissione dichiara pertanto la concentrazione compatibile con il mercato comune e con il funzionamento dell’accordo SEE, conformemente all’articolo 2, paragrafo 2, e all’articolo 8, paragrafo 1, del regolamento sulle concentrazioni e all’articolo 57 dell’accordo SEE.  | 
         
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.