21.2.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 50/217


Mercoledì 22 settembre 2010
Autorità di vigilanza europea (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati) ***I

P7_TA(2010)0339

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 22 settembre 2010 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (COM(2009)0503 – C7-0167/2009 – 2009/0144(COD))

2012/C 50 E/23

(Procedura legislativa ordinaria: prima lettura)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta della Commissione al Parlamento e al Consiglio (COM(2009)0503),

visti l'articolo 251, paragrafo 2, e l'articolo 95 del trattato CE, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C7-0167/2009),

vista la comunicazione della Commissione al Parlamento e al Consiglio dal titolo «Ripercussioni dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona sulle procedure decisionali interistituzionali in corso» (COM(2009)0665),

visti l'articolo 294, paragrafo 3, e l'articolo 114 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il parere della Banca centrale europea dell'8 gennaio 2010 (1),

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo del 21 gennaio 2010 (2),

visto l'impegno assunto dal rappresentante del Consiglio, con lettera del 15 settembre 2010, di approvare la posizione del Parlamento europeo, in conformità dell'articolo 294, paragrafo 4, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto l'articolo 55 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per i problemi economici e monetari e i pareri della commissione per i bilanci, della commissione giuridica e della commissione per gli affari costituzionali (A7-0169/2010),

1.

adotta la sua posizione in prima lettura figurante in appresso (3);

2.

ritiene che l'importo di riferimento indicato nella proposta legislativa sia compatibile con il massimale della rubrica 1a del quadro finanziario pluriennale 2007-2013 (QFP), ma che il margine rimanente all'interno di tale rubrica per il periodo 2011-2013 sia molto limitato e che il finanziamento di nuove attività non debba compromettere il finanziamento di altre priorità nell'ambito della rubrica 1a; ribadisce pertanto la sua richiesta che si proceda a una revisione del QFP, accompagnata da proposte concrete intese ad adeguarlo e a rivederlo entro la fine del 2010, ricorrendo a tutti i meccanismi disponibili a titolo dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (AII) (4), in particolare i meccanismi previsti ai punti da 21 a 23, al fine di assicurare il finanziamento dell'Autorità di vigilanza europea (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), senza compromettere il finanziamento delle altre priorità e garantendo che rimanga un margine sufficiente nell'ambito della rubrica 1a;

3.

sottolinea che le disposizioni del punto 47 dell'AII dovrebbero essere applicate alla creazione dell'Autorità di vigilanza europea (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati); sottolinea che, qualora l'autorità legislativa approvasse la creazione dell'Autorità di vigilanza europea (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), il Parlamento dovrà avviare negoziati con l'altro ramo dell'autorità di bilancio per giungere rapidamente a un accordo sul finanziamento dell'Autorità di vigilanza europea (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati) in conformità delle pertinenti disposizioni dell'AII;

4.

prende atto della dichiarazione della Commissione allegata alla presente risoluzione;

5.

chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;

6.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.


(1)  GU C 13 del 20.1.2010, pag. 1.

(2)  Non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale.

(3)  Tale posizione sostituisce gli emendamenti approvati il 7 luglio 2010 (Testi approvati, P7_TA(2010)0270).

(4)  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.


Mercoledì 22 settembre 2010
P7_TC1-COD(2009)0144

Posizione del Parlamento europeo definita in prima lettura il 22 settembre 2010 in vista dell'adozione del regolamento (UE) n. …/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l’Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/77/CE della Commissione

(Dato l'accordo tra il Parlamento e il Consiglio, la posizione del Parlamento corrisponde all'atto legislativo finale, il regolamento (UE) n. 1095/2010)

Mercoledì 22 settembre 2010
ALLEGATO

Dichiarazioni della Commissione

Dichiarazione in relazione ai poteri di vigilanza sulle agenzie di rating del credito e altri settori

La Commissione prende atto che si è giunti a un accordo per conferire all'ESMA taluni poteri di vigilanza in materia di agenzie di rating del credito. La Commissione ritiene che in futuro potrebbe essere utile conferire alle Autorità europee competenze di vigilanza in altri settori. Ciò potrebbe riguardare, in particolare, talune infrastrutture di mercato. La Commissione esaminerà tali questioni in modo approfondito e formulerà le proposte legislative che le sembreranno appropriate.

Dichiarazioni in relazione alla gestione e risoluzione delle crisi

Nella sua comunicazione del 26 maggio 2010 sui fondi di risoluzione per il settore bancario, la Commissione ha sottolineato che «un primo passo opportuno potrebbe essere un sistema basato sulla creazione di una rete armonizzata di fondi nazionali legati ad un insieme coordinato di dispositivi nazionali di gestione delle crisi».

La Commissione conferma la sua intenzione di presentare nella primavera del 2011 delle proposte legislative per un insieme completo di strumenti di prevenzione e risoluzione per le banche in sofferenza. In tal modo si garantirà la capacità delle autorità pubbliche di adottare misure di risoluzione per gli istituti finanziari in sofferenza, al contempo riducendo al minimo l'impatto dei fallimenti sul sistema finanziario e limitando il danno per l'economia e l'impiego di risorse del settore pubblico.

La Commissione conferma che le Autorità di vigilanza europee dovrebbero svolgere un ruolo importante in questi settori e che essa svolgerà un'analisi per stabilire quali poteri relativi agli strumenti di prevenzione e risoluzione per le banche in sofferenza è opportuno conferire loro.

Tali dispositivi costituiscono un primo passo e dovrebbero essere riesaminati entro il 2014 allo scopo di creare a lungo termine meccanismi integrati dell'Unione per la gestione delle crisi e la vigilanza, nonché un fondo di risoluzione dell'Unione.