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24.9.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 230/5 |
Conferenza degli organismi specializzati negli affari comunitari ed europei dei parlamenti dell'UE (COSAC)
Contributo adottato dalla XLI COSAC
Praga, 10-12 maggio 2009
2009/C 230/02
1. Attuale congiuntura economica e finanziaria
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1.1. |
La COSAC ritiene che l'attuale crisi economica, finanziaria e sociale rappresenti una delle maggiori sfide che l'UE abbia dovuto affrontare nella sua storia. La contrazione dell'economia colpisce e preoccupa i cittadini dell'UE e rende necessaria un'azione mirata e coordinata da parte degli organismi sovranazionali e intergovernativi. |
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1.2. |
La COSAC rileva che la crisi ha colpito ogni Stato membro in modo diverso e ritiene quindi importante tener conto della situazione specifica e dell'evoluzione delle esigenze di ogni Stato membro e agire di conseguenza. Essa apprezza inoltre l’azione svolta solidalmente con gli Stati membri più colpiti. |
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1.3. |
La COSAC accoglie con favore le conclusioni del Consiglio europeo del 19 e 20 marzo 2009 e gli sforzi profusi dal Consiglio per far fronte alla crisi economica grazie al pacchetto di incentivi fiscali contenente misure volte a sostenere e rafforzare l'economia europea sia a breve che a lungo termine. La COSAC sottolinea i progressi compiuti dal dicembre 2008 nel quadro dell'attuazione del piano europeo di ripresa economica (in particolare attraverso la promozione di investimenti nel campo delle reti transeuropee e il potenziamento delle opportunità di finanziamento per le PMI) e la riforma del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, che ne accrescerà l'efficienza. A tal proposito, la COSAC ricorda quanto siano importanti il ruolo della moneta unica per i paesi che l'hanno adottata e il mantenimento della sostenibilità delle finanze pubbliche nel lungo termine. |
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1.4. |
La COSAC è consapevole che il rapido aumento della disoccupazione desta grandi preoccupazioni. Gli Stati membri, in particolare, hanno la responsabilità di prevenire e limitare la perdita di posti di lavoro nonché le sue conseguenze sociali negative. |
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1.5. |
La COSAC sostiene l'intento del Consiglio europeo di migliorare la regolamentazione delle istituzioni finanziarie e la vigilanza su di esse. Ai fini di un ritorno alla stabilità economica, è estremamente importante ripristinare la fiducia dei cittadini e degli investitori nei mercati finanziari e garantire il corretto funzionamento di questi ultimi. |
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1.6. |
La COSAC mette in guardia contro ogni forma di protezionismo economico, ricordando al contempo che l'apertura dei mercati mondiali e rinnovati sforzi per la conclusione del ciclo di negoziati di Doha continuano a rivestire un'importanza fondamentale per superare la crisi globale. |
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1.7. |
La COSAC sostiene le nuove norme dell'Unione in materia di gestione dei fondi UE e invita la Commissione e il Parlamento europeo a esaminare ulteriormente e ad adeguare tali norme al fine di migliorare la gestione dei fondi, contribuendo quindi ad accelerare il processo di assegnazione. |
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1.8. |
La COSAC ribadisce in tale contesto che il rallentamento dell'attività economica non deve indurre l'Unione europea a ridimensionare le sue ambizioni in termini di sviluppo sostenibile né la strategia per il clima adottata dal Consiglio europeo. |
2. Il ruolo dei parlamenti dell'UE nella promozione dei diritti umani e della democrazia nel mondo
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2.1. |
La COSAC prende atto che la tutela dei diritti umani e la promozione della democrazia nel mondo sono fra i temi più importanti per i parlamenti dell'UE. Il 20o anniversario della caduta della cortina di ferro e della liberazione dal comunismo mette in luce il significato dell'insistenza dei paesi democratici sulla questione del rispetto dei diritti umani. La COSAC ringrazia l'ex Presidente ceco Václav Havel per il prezioso contributo dato alla promozione dei diritti umani e della democrazia nel mondo. |
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2.2. |
La COSAC condivide il parere recentemente espresso dal Parlamento europeo nella risoluzione sulla coscienza europea e il totalitarismo, secondo cui è necessario sostenere un'opera di documentazione sul travagliato passato dell'Europa, in quanto sarebbe difficile ottenere una riconciliazione senza rendere noti e valutare i crimini commessi dai regimi totalitari. La COSAC prende atto dell'appello del Parlamento europeo per l'istituzione di una piattaforma della memoria e della coscienza europee che funga da collegamento tra le attività attualmente svolte a livello nazionale in merito all'analisi dei regimi totalitari e all'elaborazione di una memoria storica. |
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2.3. |
La COSAC ribadisce che la tratta di esseri umani rappresenta una grave violazione dei diritti umani e della dignità dell'essere umano, che può essere affrontata efficacemente soltanto attraverso uno sforzo comune degli Stati membri dell'UE. |
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2.4. |
La COSAC ribadisce altresì l'importanza della cooperazione dei parlamenti dell'UE con organismi come il Consiglio d'Europa ai fini della promozione dei diritti umani e della democrazia nel mondo. Essa sottolinea inoltre che, di fronte all'opposizione di alcuni paesi in seno alle istituzioni internazionali, l'UE deve continuare a sostenere fermamente la natura universale dei diritti umani, come proclamata dalla comunità internazionale nella Dichiarazione universale dei diritti umani. |
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2.5. |
La COSAC accoglie con favore l'inserimento di «clausole sospensive in materia di diritti umani e democrazia» nei trattati stipulati dalla CE con i paesi terzi. Tali clausole costituiscono uno strumento efficace che consente un migliore controllo parlamentare in materia di diritti umani e tutela della democrazia. |
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2.6. |
Alla luce dell'attuale situazione dei diritti umani in determinati paesi terzi, la COSAC sottolinea quanto sia importante promuovere ulteriormente e in maniera significativa tali diritti nell'ambito delle relazioni dell'UE con detti paesi. Essa deplora che in alcuni paesi si sia verificato un regresso in termini di tutela dei diritti umani, nonostante gli sforzi congiunti degli Stati membri dell'UE e l'attenzione prestata dall'Unione al rispetto dello stato di diritto. |
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2.7. |
La COSAC si compiace del fatto che l'Unione europea stia raggiungendo un consenso sulle politiche volte a sostenere la democrazia. In tale contesto invita la Commissione europea a compiere ulteriori progressi in vista dell'applicazione dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR), entrato in vigore il 1o gennaio 2007. Essa sollecita inoltre la creazione di sinergie con le attività attualmente svolte dal Consiglio d'Europa nonché l'utilizzo ottimale degli strumenti di cui quest'ultimo dispone. La COSAC sostiene l'adesione dell'Unione europea alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, contribuendo quindi con ogni mezzo a rafforzare la Corte europea dei diritti dell'uomo. |
3. Controllo parlamentare dell'Europol e valutazione di Eurojust
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3.1. |
La COSAC esprime apprezzamento per la volontà dei parlamenti nazionali e del Parlamento europeo di controllare l'operato dell'Europol e di valutare le attività di Eurojust, secondo quanto indicato nel corso dei dibattiti tenuti durante le riunioni di Parigi e Praga e nell'undicesima relazione semestrale. |
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3.2. |
La COSAC ricorda che nelle conclusioni della Conferenza dei presidenti svoltasi a Parigi il 27 e 28 febbraio 2009 viene sottolineata l'importanza del ruolo dei parlamenti nazionali nella valutazione e nel controllo della creazione di uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia. La COSAC è consapevole del fatto che la base giuridica del controllo parlamentare congiunto su Europol ed Eurojust dovrebbe essere introdotta dal trattato di Lisbona ed esorta quindi i parlamenti a proseguire tutti i necessari preparativi affinché i parlamenti nazionali stessi e il Parlamento europeo siano pronti a svolgere questo nuovo ruolo qualora entri in vigore il trattato. |
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3.3. |
La COSAC ritiene indispensabili i meccanismi di controllo parlamentare in quanto sia l'Europol che Eurojust stanno acquisendo nuovi poteri, con la conseguente costante necessità di un adeguato controllo democratico su tali organismi. Questo controllo può essere svolto soltanto congiuntamente dai parlamenti nazionali e dal Parlamento europeo, titolari del mandato dei cittadini europei. |
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3.4. |
La COSAC ha esaminato detti meccanismi di controllo individuando diversi approcci possibili e ha deciso di avvalersi a tale scopo delle forme di cooperazione interparlamentare esistenti. |
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3.5. |
La COSAC rinnova la richiesta avanzata dalla XL COSAC tenutasi a Parigi, che aveva invitato la Commissione europea a raccogliere le posizioni dei parlamenti nazionali e del Parlamento europeo in un documento di consultazione prima di mettere a punto proposte in materia di controllo parlamentare sull'Europol ed Eurojust. Essa aveva inoltre chiesto al Consiglio e al Parlamento di avviare, una volta che la Commissione avesse rese pubbliche tali proposte, un dialogo con i parlamenti nazionali concedendo loro un lasso di tempo ragionevole per esprimere la propria opinione e avviare eventualmente consultazioni reciproche. Ogni proposta legislativa deve essere basata sul principio dell'indipendenza delle attività operative dell'Europol e di Eurojust da ingerenze politiche. |
4. Dimensione orientale della politica europea di vicinato
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4.1. |
La COSAC rinnova il suo sostegno di lungo termine al rafforzamento della politica europea di vicinato e accoglie con favore il recente potenziamento della dimensione meridionale di tale politica attraverso la creazione dell'Unione per il Mediterraneo. |
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4.2. |
La COSAC evidenzia inoltre l'importanza di buone relazioni con i vicini orientali, ritiene che il partenariato orientale costituisca uno strumento utile per il mantenimento e il consolidamento delle relazioni con i paesi terzi interessati; pertanto sostiene l'iniziativa e incoraggia un suo ulteriore sviluppo. |
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4.3. |
La COSAC apprezza i risultati del vertice costitutivo del partenariato orientale tenutosi a Praga il 7 maggio 2009, come indicati nella dichiarazione congiunta. La COSAC si compiace in particolare del fatto che il partenariato sia stato istituito sulla base dell'impegno a favore della democrazia, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, come pure della centralità data a una cooperazione multilaterale rafforzata, che non dovrebbe promuovere soltanto le relazioni tra l'UE e i partner orientali, ma anche quelle tra gli stessi paesi aderenti al partenariato orientale. |
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4.4. |
La COSAC prende atto con soddisfazione del fatto che la dichiarazione congiunta prevede che l'Unione europea fornisca aiuti finanziari rispondenti agli obiettivi del partenariato orientale tenendo conto dei progressi compiuti dai singoli membri del partenariato. |
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4.5. |
La COSAC invita le prossime Presidenze del Consiglio a perseverare nello sviluppo di buone relazioni, efficaci e subordinate al rispetto di determinate condizioni, con i paesi partner nel quadro del partenariato orientale. Essa sottolinea l'importanza della stabilità e della sicurezza nell'ambito della politica orientale. Pace e sicurezza nonché stato di diritto e rispetto dell'integrità territoriale continuano a rivestire un'importanza fondamentale al fine di rafforzare la democrazia e il rispetto dei diritti umani. In tale contesto, l'intensificazione degli scambi e delle riunioni parlamentari può avere un ruolo estremamente positivo per garantire la stabilità, la sicurezza e la prosperità del vicinato. |
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4.6. |
La COSAC sostiene i negoziati in corso con la Russia per un nuovo accordo di partenariato e di cooperazione e conferma la posizione assunta nei dibattiti precedenti, in base alla quale la cooperazione nel quadro del nuovo accordo dovrebbe essere incentrata anche sui temi della democrazia e dei diritti umani. |
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4.7. |
La COSAC osserva che l'UE deve garantire la reale ed effettiva complementarità del partenariato orientale con altri meccanismi di cooperazione, quali ad esempio la Sinergia del Mar Nero. |
5. Strategia politica annuale per il 2010
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5.1. |
La COSAC ribadisce la sua intenzione di discutere periodicamente la strategia politica annuale con la Commissione europea. Tale strategia rappresenta un'apprezzata fonte iniziale di informazioni ai fini di un efficace controllo parlamentare ed agevola il coinvolgimento dei parlamenti dell'UE sin dalle prime fasi del processo decisionale dell'Unione. |
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5.2. |
La COSAC si aspetta che la prossima Commissione porti avanti il dialogo politico in corso con i parlamenti nazionali — la cosiddetta iniziativa Barroso — che è stata accolta positivamente da questi ultimi. La COSAC auspica che la prossima Commissione si basi sulle indicazioni fornite dai parlamenti nazionali e continui a tenerne conto nel successivo processo di programmazione politica. |