6.5.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 117/157


Mercoledì 25 marzo 2009
Avvenire dell'industria automobilistica

P6_TA(2009)0186

Risoluzione del Parlamento europeo del 25 marzo 2009 sul futuro dell'industria automobilistica

2010/C 117 E/26

Il Parlamento europeo,

viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000,

vista la comunicazione del 2 febbraio 2005 del presidente Barroso intitolata «Lavorare insieme per la crescita e l'occupazione - Il rilancio della strategia di Lisbona» (COM(2005)0024),

viste le conclusioni e la relazione finale del Gruppo ad alto livello CARS 21, del 12 dicembre 2005, e le conclusioni del CARS 21 della Conferenza ad alto livello di revisione intermedia, del 29 ottobre 2008,

vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2008 su «CARS 21: Un quadro normativo competitivo nel settore automobilistico» (1),

viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre 2008,

vista la comunicazione della Commissione del 29 ottobre 2008 intitolata «Dalla crisi finanziaria alla ripresa - Un quadro d'azione europeo» (COM(2008)0706),

vista la comunicazione della Commissione del 26 novembre 2008 intitolata «Un piano europeo di ripresa economica» (COM(2008)0800),

vista la sua posizione definita in prima lettura il 17 dicembre 2008 in vista dell'adozione della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove nell'ambito dell'approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri (2),

viste le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione del 4 febbraio 2009 sull'impatto della crisi finanziaria sull'industria automobilistica,

viste le conclusioni del Consiglio Competitività del 5 e 6 marzo 2009 sull'industria automobilistica,

vista la comunicazione della Commissione del 25 febbraio 2009 intitolata «Far fronte alla crisi dell'industria automobilistica europea» (COM(2009)0104),

viste le conclusioni della riunione dei ministri dell'Industria europei con il Vicepresidente della Commissione Günter Verheugen sulla situazione del settore automobilistico, svoltasi a Bruxelles il 16 gennaio 2009,

viste le statistiche pubblicate il 29 gennaio 2009 dall'Associazione europea dei costruttori di automobili sulle vendite di veicoli nel 2008,

visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.

considerando che l'Europa sta vivendo una crisi finanziaria ed economica profonda e senza precedenti, con tassi di disoccupazione elevati e la perdita di migliaia di posti di lavoro in tutti i principali settori industriali,

B.

considerando che, in questo momento, il mercato finanziario europeo non sta funzionando correttamente, in particolare per quanto concerne le attività di erogazione prestiti,

C.

considerando che dell'attuale crisi risentono in modo particolare il comparto automobilistico europeo e le industrie dell'indotto, un settore chiave dell'economia europea che contribuisce all'occupazione, all'innovazione e alla competitività di tutto il sistema economico,

D.

considerando che il settore automobilistico dell'Unione europea presenta una sovraccapacità strutturale e che per il 2009 si prevede un ulteriore calo significativo della domanda, e quindi della produzione, di autoveicoli, il che aumenterà inevitabilmente la pressione sui livelli di occupazione e d'investimento nell'Unione europea,

E.

considerando che il settore automobilistico europeo costituisce il principale investitore privato in ricerca e sviluppo (R&S) nell'Unione europea e che i produttori europei di automobili e di veicoli commerciali devono sostenere livelli elevati di investimenti in considerazione degli obblighi normativi e di mercato, in particolare al fine di garantire il passaggio a un parco circolante caratterizzato da basse emissioni,

F.

considerando che il pacchetto legislativo relativo alle energie rinnovabili e al cambiamento climatico, adottato nel dicembre 2008, svolgerà un ruolo fondamentale nella promozione di investimenti verdi miranti a risparmi energetici nel settore automobilistico,

G.

considerando che l'industria automobilistica europea dà lavoro, direttamente o indirettamente, a 12 milioni di persone, pari al 6 % degli occupati nell'Unione europea, e che oggigiorno milioni di questi posti di lavoro – molti dei quali sono altamente qualificati e non dovrebbero andare persi – sono a rischio,

H.

considerando che l'applicazione di tecnologie più verdi nel settore automobilistico offre un considerevole potenziale di creazione di posti di lavoro,

I.

considerando che l'industria automobilistica europea è fondamentale per l'economia dell'Unione europea, dato il suo effetto moltiplicatore per altri settori e altre industrie e, in particolare, per centinaia di migliaia di piccole e medie imprese (PMI),

J.

considerando che alcuni Sati membri hanno cominciato a varare misure nazionali di aiuto all'industria automobilistica,

K.

considerando che la principale responsabilità nel fronteggiare la crisi è dell'industria,

L.

considerando che la Commissione sta negoziando l'ulteriore liberalizzazione degli scambi commerciali nel quadro del Doha Round, nonché un accordo di libero scambio con la Corea del Sud,

1.

riconosce che l'attuale crisi economica e finanziaria ha messo sotto forte pressione l'industria automobilistica, il che si riflette in una drastica flessione della domanda di autoveicoli ma anche in una sovraccapacità di produzione e in difficoltà di accesso al credito e ai finanziamenti, uniti a problemi strutturali anteriori alla crisi;

2.

sottolinea che si tratta di una crisi a livello europeo; richiama quindi l'attenzione sull'importanza che riveste l'adozione, da parte degli Stati membri, di iniziative coerenti e coordinate a favore dell'industria automobilistica europea e chiede un vero quadro d'azione europeo che preveda passi concreti in vista dell'adozione, a livello sia dell'Unione europea che degli Stati membri, delle misure decisive necessarie;

3.

rileva con crescente preoccupazione che alcune delle misure a breve termine adottate a livello nazionale dagli Stati membri potrebbero contribuire alla distorsione della concorrenza nel mercato interno, danneggiando la competitività a lungo termine, e invita dunque gli Stati membri a fare in modo che le nuove misure siano coerenti, efficaci e coordinate;

4.

valuta positivamente, in tale contesto, il quadro di riferimento temporaneo per la valutazione degli aiuti di Stato definito nell'ambito del piano europeo di ripresa economica;

5.

si compiace degli sforzi intrapresi dalla Commissione per dare una risposta politica efficace alle difficoltà di General Motors Europe e dei suoi fornitori attraverso il coordinamento degli sforzi degli Stati membri interessati, comprese l'organizzazione dell'incontro ministeriale del 13 marzo 2009 e la ricerca di una soluzione equa e giusta al problema dei diritti di proprietà intellettuale;

6.

invita il Consiglio e la Commissione ad accelerare, semplificare ed accrescere il sostegno finanziario destinato al settore automobilistico, segnatamente per il tramite della Banca europea per gli investimenti (BEI), nonché concedendo garanzie di Stato per prestiti a basso tasso di interesse; sollecita il Consiglio e la Commissione a chiedere la semplificazione della procedura amministrativa per la richiesta di prestiti; ritiene che tale sostegno finanziario, in particolare attraverso lo strumento dei prestiti, dovrebbe contribuire a stimolare la domanda di nuovi veicoli, a vantaggio della crescita economica, dell'ambiente e della sicurezza stradale;

7.

insiste affinché la BEI presti sufficiente attenzione alle PMI legate al settore automobilistico onde mantenere il loro accesso al credito e sollecita gli Stati membri ad aumentare la capacità di prestito della BEI per mantenerla all'altezza delle necessità finanziarie di medio termine del settore automobilistico;

8.

insiste sul fatto che tutte le iniziative finanziarie o fiscali, compresi i programmi di rottamazione, devono sostenere e accelerare le necessarie trasformazioni tecnologiche del settore, segnatamente a livello dell'efficienza energetica dei motori e della riduzione delle emissioni, nel pieno rispetto della legislazione recentemente adottata;

9.

ribadisce che le politiche, sia a livello dell'Unione europea che a livello nazionale, dovrebbero contribuire ad affrontare la fase di ristrutturazione e di riconversione in cui si trovano l'industria automobilistica e il suo indotto, a causa di un contesto imprenditoriale estremamente competitivo, e invita il settore a sviluppare una strategia commerciale coerente e a procedere agli adeguamenti in questione in modo socialmente responsabile, in stretta cooperazione con i sindacati;

10.

sottolinea la necessità di coinvolgere pienamente i sindacati nelle discussioni in corso e chiede alla Commissione di sostenere, in particolare nel contesto della crisi attuale, un autentico dialogo sociale europeo;

11.

chiede alla Commissione di garantire l'uso ottimale dei Fondi europei disponibili a sostegno dell'occupazione quali il Fondo di coesione, i Fondi strutturali, il Fondo sociale e il Fondo di adeguamento alla globalizzazione), nel contesto dell'attuazione equilibrata di tutte le «priorità di Lisbona», e di agevolare, migliorare e velocizzare l'accesso a detti Fondi; ritiene che essi dovrebbero contribuire a programmi di formazione e di riqualificazione dei lavoratori in una fase precoce, nell'eventualità che sia necessario procedere a riduzioni dell'orario di lavoro;

12.

ribadisce che l'industria automobilistica deve continuare a investire in programmi di R&S intesi a fornire le migliori soluzioni in termini di qualità, sicurezza e prestazioni ambientali al fine di creare un quadro competitivo sostenibile, e invita dunque la Commissione ad agevolare, migliorare e velocizzare in tale contesto l'accesso agli strumenti dell'Unione europea a sostegno della R&S e dell'innovazione, come il settimo Programma di ricerca e sviluppo tecnologico;

13.

invita la Commissione a elaborare orientamenti e raccomandazioni per misure volte a incoraggiare in modo coordinato il rinnovamento del parco circolante, quali programmi di rottamazione e altri incentivi di mercato che hanno effetti positivi e di breve termine sulla domanda di nuovi autoveicoli e che sono intesi a rinvigorire il mercato del leasing automobilistico; invita la Commissione a monitorare le misure nazionali già applicate al riguardo per evitare distorsioni sul mercato interno;

14.

conferma la necessità di approfondire il dialogo e le discussioni in corso con i paesi terzi e con i principali partner commerciali dell'Unione europea sul futuro del settore automobilistico e invita pertanto la Commissione a seguire attentamente l'evoluzione nei paesi terzi, in particolare negli Stati Uniti e in Asia, per garantire parità di condizioni sul piano internazionale, astenendosi dall'adottare misure protezionistiche e discriminatore sul mercato automobilistico mondiale;

15.

invita la Commissione a garantire un accordo equilibrato ed equo tra l'Unione europea e la Corea del Sud prima della conclusione dell'accordo di libero scambio;

16.

accoglie favorevolmente il processo CARS 21 che definisce una politica industriale a lungo termine su scala europea; invita la Commissione a porre in atto, a controllare e a riesaminare di continuo questo piano strategico di lungo termine al fine di garantire la competitività futura del settore automobilistico europeo e un'occupazione sostenibile in questo segmento;

17.

invita la Commissione ad applicare pienamente i principi della strategia «Legiferare meglio» e quindi ad effettuare una valutazione approfondita dell'impatto della nuova legislazione comunitaria sui veicoli a motore, in linea con le raccomandazioni CARS 21, assicurando in questo modo al settore automobilistico la certezza e la prevedibilità del diritto;

18.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.


(1)  GU C 41 E del 19.2.2009, pag. 1.

(2)  Testi approvati, P6_TA(2008)0614.