52009DC0552




[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 22.10.2009

COM(2009) 552 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

CONSIGLIO EUROPEO DELLA RICERCA – AFFRONTARE LA SFIDA DELL’ECCELLENZA A LIVELLO MONDIALE

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

CONSIGLIO EUROPEO DELLA RICERCA – AFFRONTARE LA SFIDA DELL ’ECCELLENZA A LIVELLO MONDIALE

INTRODUZIONE

Il Consiglio europeo della ricerca (CER), nuovo ambizioso organismo della politica di ricerca dell’UE, è stato istituito in base alle disposizioni del Settimo programma quadro di ricerca (7° PQ)[1] della Comunità europea. Il CER è lo strumento per attuare il programma specifico “Idee”, che dispone di una dotazione significativa (7,51 miliardi di euro per il periodo 2007-2013). La sua struttura comprende un consiglio scientifico indipendente composto da 22 illustri ricercatori, assistito da un’apposita struttura esecutiva sotto forma di agenzia esecutiva della Commissione[2].

L’istituzione del CER è stata un’iniziativa senza precedenti per l’Unione europea[3]. Istituito come organismo completamente nuovo per finanziare in Europa la ricerca di frontiera di qualità mondiale avviata su iniziativa dei ricercatori, al fine di portare l’attività scientifica europea ai massimi livelli di eccellenza, il CER sta fissando nuovi parametri per l’attività di ricerca comunitaria. Per la prima volta un programma di ricerca comunitario funziona sulla base di una concorrenza aperta su scala europea fra singoli gruppi di ricerca, una gestione scientifica indipendente e un’esecuzione autonoma mediante un’agenzia esecutiva. Il CER ha già guadagnato una grande visibilità e influenza nell’ambito dello Spazio europeo della ricerca.

A due anni e mezzo dall’avvio del Settimo programma quadro e dall’attuazione del programma “Idee”, è il momento opportuno per fare un bilancio dei progressi realizzati:

- dall’avvio formale nel 2007, sono stati adottati quattro programmi di lavoro annuali per il programma “Idee”e sono stati conclusi quattro inviti a presentare proposte. Queste attività hanno consentito di acquisire una notevole esperienza dell’attuazione del programma “Idee”, con le sue caratteristiche operative particolari, fra cui il consiglio scientifico indipendente, la valutazione inter pares e i metodi di sovvenzione connessi alla ricerca di frontiera;

- dopo un intenso periodo di pianificazione e sviluppo, e a seguito dell’adozione dell’atto istitutivo da parte della Commissione nel dicembre 2007[4], il 15 luglio 2009 l’apposita struttura esecutiva del CER, sotto forma di un’agenzia esecutiva specifica del Consiglio europeo della ricerca (ERCEA), è stata dichiarata amministrativamente indipendente dalla Commissione;

- in questo contesto è stato completato l’esame indipendente delle strutture e dei meccanismi del CER, richiesto dal Settimo programma quadro e dal suo programma specifico “Idee”, che fornisce conclusioni e raccomandazioni dettagliate sul proseguimento delle attività.

Come altre strutture innovative, quali le Iniziative tecnologiche congiunte (ITC), l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (IET) o i consorzi per un’infrastruttura europea di ricerca (ERIC), il CER offre un nuovo modello per attuare la politica comunitaria di ricerca e sviluppo tecnologico. La prima esperienza ha evidenziato alcuni ostacoli al loro pieno sviluppo, il che è del tutto naturale al momento della creazione di nuove strutture. Alcune delle difficoltà emerse sono state risolte, o sono in via di risoluzione, in modo pragmatico nell’ambito del quadro giuridico attuale, mentre altre necessitano modifiche più profonde.

È chiaro che gli interessi in gioco vanno ben oltre il CER. La presente comunicazione, basata sull’esperienza acquisita sinora dalla Commissione nell’attuazione del programma “Idee” e sui risultati dell’esame indipendente, deve essere pertanto considerata parte della più ampia e generale riflessione sull’evoluzione delle politiche e dei programmi comunitari nei settori della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione tecnologica. L’interesse principale della Commissione è duplice: mantenere un’impostazione coerente e trasparente, assicurando al tempo stesso che le iniziative abbiano le risorse e gli strumenti necessari per conseguire i loro obiettivi specifici in questi settori. La sfida globale per l’Europa è chiara: potenziare la ricerca e l’innovazione per una società sostenibile basata sulla conoscenza.

Per quanto riguarda il CER, l’obiettivo iniziale e la determinazione della Commissione rimangono invariati: completare lo sviluppo di un organismo che finanzia la ricerca di frontiera di livello mondiale al fine di valorizzare e raccogliere i frutti dell’eccellenza scientifica dell’Europa e disporre di un programma di ricerca di frontiera guidato dalla comunità scientifica. L’avvio e i primi anni di attività del CER sono stati fruttuosi: adesso la Commissione vuole trarre vantaggio dall’esperienza acquisita in questa prima fase di esistenza del CER. La presente comunicazione definisce pertanto un pacchetto di misure concrete che la Commissione può attuare nel breve periodo e individua le sfide a medio termine che occorrerà affrontare insieme alle altre istituzioni nel più ampio contesto di una riflessione sul modo in cui gli strumenti e il quadro di controllo amministrativo e finanziario della Comunità possono essere utilizzati al meglio per potenziare nuove fonti di crescita sostenibile. Ciò dovrebbe assicurare il successo duraturo del CER come uno degli organismi più importanti dello Spazio europeo della ricerca, prendendo atto di due aspetti fondamentali: i) la natura comunitaria del CER; ii) l’importanza dell’eccellenza scientifica per l’Europa.

L ’ESAME DEL CER: VERSO UN ORGANISMO PER LA RICERCA DI FRONTIERA DI LIVELLO MONDIALE

In conformità con il programma specifico “Idee” e al fine di istituire quanto prima una struttura concordata e stabile per il CER, la Commissione ha organizzato l’esame indipendente delle strutture e dei meccanismi del CER in una fase relativamente iniziale di attività del CER[5]. Gli obiettivi dell’esame erano:

- analizzare le strutture e i meccanismi del CER in base ai criteri di eccellenza scientifica, autonomia, efficienza e trasparenza e con la piena partecipazione del consiglio scientifico;

- prendere in esame il processo e i criteri di selezione dei membri del consiglio scientifico;

- valutare i vantaggi e gli svantaggi di una struttura fondata su un ’agenzia esecutiva e di una struttura fondata sull’articolo 171 del trattato.

Il 23 luglio 2009 il gruppo di sei illustri esperti, guidato dal professor Vaira Vike-Freiberga, ha presentato la sua relazione[6] alla Commissione. La Commissione esprime il suo apprezzamento ai membri del gruppo incaricato dell’esame del CER per l’impegno profuso e la cura dimostrata nello svolgere questo compito impegnativo.

L’analisi del gruppo di esperti si è basata su un contributo sostanziale dei soggetti interessati appartenenti alla comunità scientifica, fra cui un’audizione approfondita del consiglio scientifico del CER, un’accurata indagine condotta per mezzo di un questionario distribuito ai richiedenti e ai valutatori esperti, relazioni sull’esperienza operativa, nonché sull’assistenza giuridica e finanziaria prestata dai servizi della Commissione.

L’esame del CER conferma che i primi due anni di attività sono stati complessivamente notevolmente fruttuosi. La strategia scientifica, la struttura dei regimi di sovvenzione e la qualità delle valutazioni inter pares hanno ottenuto ampio riconoscimento da parte della comunità scientifica, come indicano i risultati del questionario d’indagine distribuito nell’ambito dell’esame.

Dal punto di vista operativo, partendo da zero, il CER è stato capace di concepire e attuare nuovi meccanismi di esecuzione per il programma “Idee”, mettendo insieme rapidamente risorse e personale, e di creare una struttura autonoma di gestione sotto forma di agenzia esecutiva, soddisfacendo al tempo stesso una quantità inattesa e senza precedenti di domande da parte dei richiedenti.

Avendo valutato le opportunità e i rischi potenziali inerenti ai due tipi di struttura, l’esame è giunto alla conclusione che sebbene il modello di agenzia esecutiva, nella sua attuale forma ordinaria, implichi una serie di vincoli, le difficoltà e i rischi che deriverebbero da un cambiamento verso una nuova struttura fondata sull’articolo 171 del trattato, fra cui la possibilità d’interferenza politica sull’indipendenza scientifica del CER, non giustificano una modifica della struttura, almeno fino a quando le possibilità di sviluppo e perfezionamento dell’agenzia esecutiva per soddisfare le ambizioni del CER non siano esaurite. Il gruppo di esperti raccomanda di svolgere un altro esame indipendente fra due anni.

Tuttavia, come l’esame evidenzia, se il CER intende rafforzare il successo iniziale e diventare un vero organismo di ricerca di frontiera a livello mondiale, leader continentale nella promozione dell’innovazione scientifica e tecnologica necessaria a sostenere la creatività delle economie e delle società europee, deve assolutamente e rapidamente perfezionare la sua struttura e le modalità di funzionamento. Per un successo sostenibile a lungo termine, il CER ha bisogno di una leadership dedicata e consapevole, di un rapido consolidamento delle sue attività a tutti i livelli e di una cultura di flessibilità e fiducia che consenta alla ricerca di frontiera di svilupparsi. Questi sono i principi essenziali che permeano le azioni a breve e medio termine definite qui di seguito. Tutte le azioni proposte nella presente comunicazione saranno realizzate nei limiti della dotazione finanziaria del 7° PQ e non è prevista un’incidenza finanziaria supplementare.

Trasformare il CER in un organismo di finanziamento della ricerca maturo e di livello mondiale

Dopo aver completato l’esame del CER e aver garantito l’indipendenza della sua agenzia esecutiva, la Commissione si prefigge obiettivi ambiziosi per la seconda fase di sviluppo del CER. Mentre spetta al consiglio scientifico definire la strategia scientifica del programma e all’agenzia esecutiva eseguire il bilancio, la Commissione assicura l’autonomia del CER e mantiene la responsabilità politica e finanziaria, compresa la responsabilità dell’esecuzione del programma specifico “Idee”.

La Commissione intende pertanto mettere in atto una duplice strategia per affrontare non solo i classici problemi propri delle prime fasi di un nuovo organismo ma anche le cause all’origine delle inefficienze amministrative e dei problemi strutturali emersi nel primo periodo di attività del CER:

i) adottando misure immediate e a breve termine per attuare le raccomandazioni elaborate a seguito dell’esame e apportare altri miglioramenti tecnici necessari ai metodi operativi del CER, nell’ambito delle sue competenze, siano esse a livello di Commissione o di agenzia;

ii) affrontando, in una prospettiva a medio termine, le problematiche connesse alle norme e ai regolamenti di riferimento, presentando proposte al Consiglio e al Parlamento per modificare le regole amministrative e finanziarie e renderle più coerenti con le esigenze della ricerca di frontiera.

L’enunciato del programma specifico “Idee” racchiude il concetto che il CER debba essere un organismo in continuo apprendimento: “L’attuazione e la gestione delle attività saranno riesaminate e valutate costantemente per verificarne le realizzazioni e adeguare e migliorare le procedure sulla base dell’esperienza maturata”.

i) Azioni immediate e a breve termine

Le azioni seguenti, con un calendario indicativo per la loro esecuzione, rientrano tra le competenze della Commissione o dell’agenzia esecutiva del CER. Per chiarire e rafforzare la base giuridica, tali azioni saranno riprese, a seconda dei casi, in modifiche della decisione della Commissione che istituisce il CER[7], e delle decisioni sull’istituzione dell’agenzia esecutiva del CER[8] e in materia di delega[9].

Accorpare la gestione scientifica e amministrativa

Il gruppo incaricato dell’esame del CER ha riconosciuto che la Commissione, come previsto nel programma specifico “Idee”, ha effettivamente agito da garante dell’autonomia e integrità del CER e ha rispettato l’indipendenza del consiglio scientifico nel definire la strategia scientifica del CER. Tuttavia dall’esame emerge che l’attuale struttura del CER, caratterizzata dalla separazione fra responsabilità scientifiche e finanziarie–amministrative, dà luogo a inutili complessità e difficoltà. Il gruppo incaricato dell’esame raccomanda delle misure correttive, compreso l’accorpamento dei ruoli di direttore dell’agenzia esecutiva e di segretario generale del CER in una sola persona, a condizione di individuare un illustre scienziato con una solida esperienza amministrativa. Altre raccomandazioni prevedono che il direttore riferisca direttamente e regolarmente al commissario europeo per la ricerca e che la composizione del comitato direttivo dell’agenzia esecutiva del CER venga modificata per includere due membri del comitato scientifico e un illustre ricercatore esterno.

Nell’ambito dell’attuale quadro finanziario e normativo, la Commissione intende attuare le seguenti azioni al fine di avvicinare gli aspetti scientifici e amministrativi della gestione e di semplificare e razionalizzare la struttura:

a. stabilire che per il posto di direttore dell’agenzia esecutiva del CER il profilo da cercare è quello di uno scienziato esperto con una solida esperienza amministrativa e manageriale. Il consiglio scientifico parteciperà al prossimo processo di selezione come previsto nel quadro giuridico e normativo del CER e negli orientamenti per la nomina dei direttori delle agenzie esecutive[10]. Data prevista: secondo trimestre del 2010;

b. dopo la nomina di un direttore che risponde al profilo ricercato e previo accordo del consiglio scientifico, eliminare il posto di segretario generale del CER, tenendo conto del mandato dell’attuale titolare. Data prevista: secondo trimestre del 2011;

c. valutare l’adeguamento della composizione del comitato direttivo dell’agenzia esecutiva del CER[11] e dei suoi metodi operativi, garantendo comunque che la Commissione possa sempre esercitare le sue funzioni di controllo e supervisione sull’agenzia esecutiva del CER mantenendo la maggioranza dei voti. Data prevista: primo trimestre del 2010;

d. sviluppare e attuare una strategia di comunicazione coerente e integrata, compreso un sito Internet unificato che dia agli interlocutori esterni un’unica visione chiara e informazioni complete sulla strategia del CER e sull’attuazione operativa, che rispecchi le attività sia dell’agenzia esecutiva del CER sia del consiglio scientifico. Il miglioramento della strategia di comunicazione contribuirà inoltre a rendere le attività del CER più trasparenti e ad attenuare il rischio di conflitto d’interessi. Data prevista: primo trimestre del 2010.

Qualora opportuno, il consiglio scientifico e il direttore dell’agenzia esecutiva del CER saranno invitati a incontrare il commissario responsabile della ricerca per discutere dei progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi del CER.

Migliorare le procedure amministrative

È evidente che la qualità dei regimi di finanziamento del CER, oltre che la reputazione del CER, dipende direttamente dalla qualità e dalle capacità dei valutatori esperti, membri del panel e valutatori. Dall’esame emerge che per assicurare che membri del panel e valutatori di così alto livello continuino a essere disponibili a contribuire al programma, le procedure di gestione per la nomina e i rimborsi devono essere notevolmente semplificate e snellite.

L’agenzia esecutiva del CER, previo accordo della Commissione e nei limiti del quadro giuridico esistente, inizierà, con un approccio graduale, a:

a. a sviluppare e ad attuare procedure amministrative specifiche del CER più snelle e funzionali, riguardanti le procedure fondamentali di nomina e rimborso dei valutatori esperti (membri del panel e valutatori) e la gestione delle sovvenzioni. Data prevista: quarto trimestre del 2009;

b. sperimentare, e se l’esito è positivo, sviluppare a pieno procedure di autenticazione più snelle per gli esperti che utilizzano Internet e altri dati professionali, compatibili con le migliori pratiche scientifiche. Data prevista: quarto trimestre del 2009;

c. ottimizzare ancora, al fine di attuarle, procedure efficienti per la nomina di esperti valide per tutta la durata 7° PQ invece che per un solo anno. Data prevista: secondo trimestre del 2010.

Consolidare le attività a tutti i livelli

Le attività del CER richiedono un elevato livello di professionalità a tutti i livelli: nella selezione dei membri del consiglio scientifico e dei valutatori esperti e nelle attività gestionali connesse, per esempio per quanto riguarda le disposizioni sul conflitto d’interesse, che si applicano sia alla selezione dei progetti sia al lavoro degli esperti nazionali distaccati. Le attività devono essere svolte in modo rigoroso ma con maggiore flessibilità.

Nell’ambito dell’esame sono stati avallati i criteri fissati e la metodologia per la selezione dei membri del consiglio scientifico ed è stata appoggiata l’istituzione di un comitato di identificazione permanente a tale scopo. L’esame suggerisce inoltre che occorre maggiore trasparenza, per esempio nella selezione dei membri del consiglio scientifico e dei valutatori esperti e per quanto riguarda le discussioni sulla strategia del consiglio scientifico.

La Commissione e l’agenzia esecutiva del CER si adopereranno per assicurare un elevato livello di professionalità e trasparenza, garantendo al tempo stesso l’indipendenza e la qualità delle attività del CER:

a. chiarendo il modo di operare e le relazioni fra l’agenzia esecutiva del CER e il consiglio scientifico nei loro rispettivi ruoli nelle attività del CER, rettificando, se necessario, la decisione istitutiva del CER. Data prevista: secondo trimestre del 2010;

b. istituendo un comitato di identificazione permanente e indipendente, conformemente alle raccomandazioni formulate dal comitato di identificazione del consiglio scientifico del CER per il 2009[12], che assicurerà il graduale rinnovo del consiglio scientifico e opererà in consultazione con quest’ultimo e in base alla metodologia e ai criteri già stabiliti e approvati dal gruppo di esperti. Data prevista: primo trimestre del 2010;

c. incoraggiando il consiglio scientifico a considerare la creazione di un sotto comitato incaricato di ampliare la base di ricerca degli esperti per la valutazione paritetica. Data prevista: primo trimestre del 2010;

d. vagliando la possibilità di fornire, come riconoscimento dell’impegno personale dei membri del consiglio scientifico, e in special modo del presidente e del vicepresidente, un onorario per la partecipazione alle riunioni plenarie del consiglio scientifico[13] e di proseguire gli accordi per il sostegno locale al presidente e ai vicepresidenti del consiglio scientifico, utilizzando lo strumento di finanziamento del 7° PQ “Azioni di coordinamento e sostegno”. Data prevista: secondo trimestre del 2010;

e. lavorando con il consiglio scientifico per rendere le attività del CER più trasparenti per gli interlocutori esterni, pubblicando i pertinenti codici di comportamento, le disposizioni sul conflitto d’interessi e i verbali delle riunioni del consiglio scientifico. Data prevista: quarto trimestre del 2009;

f. introducendo, in collegamento con il consiglio scientifico e sotto l’autorità del direttore dell’agenzia esecutiva del CER, un comitato per fornire orientamenti sui conflitti d’interesse e su questioni di etica e di frode, secondo le disposizioni giuridiche e le buone pratiche internazionali, per assicurare che le attività del CER siano irreprensibili in termini di qualità ed equità soprattutto durante il processo di valutazione nella revisione paritetica. Data prevista: secondo trimestre del 2010;

ii) Azioni a medio termine

Durante l’attuazione operativa del programma Idee, i ricercatori e i rispettivi organismi ospitanti hanno segnalato una serie di problematiche, dimostrando che le questioni di efficienza amministrativa sono essenziali nell’esecuzione di progetti di ricerca di frontiera.

Il gruppo incaricato dell’esame del CER ritiene inoltre che l’efficienza operativa non possa essere separata dalla gestione scientifica in modo così netto come avviene nell’attuale struttura del CER. Le questioni di efficienza amministrativa devono essere risolte, ma dall’esame emerge che le problematiche del CER, sotto molti aspetti, sono collegate al contesto normativo di base e alla conseguente “cultura di controllo” del sistema comunitario. L’esame suggerisce di abbandonare il sistema di sovvenzioni basate su contratti per passare agli “importi forfettari” e ritiene che la filosofia del regolamento finanziario e delle relative procedure di controllo debba essere ripensata, ripristinando un’impostazione basata sulla fiducia, con forti ammende in caso di colpa.

Alcune questioni potrebbero non essere risolte nell’attuale quadro poiché richiedono azioni o cambiamenti a più lungo termine. La prossima revisione triennale del regolamento finanziario rappresenta un’opportunità al momento giusto per esaminare queste problematiche in quanto il regolamento è di vasta portata e riguarda non solo le transazioni finanziarie in quanto tali ma anche il contesto nel quale operano le agenzie esecutive. Per quanto riguarda le politiche di ricerca, la questione centrale sarà la determinazione dell’esatta natura e portata delle modifiche specifiche da apportare a vantaggio della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione tecnologica e in particolare della ricerca di frontiera, per far sì che si possano finanziare elevati livelli di creatività senza esporsi a inutili rischi finanziari. Infatti non è ancora stato raggiunto il giusto equilibrio fra rischi, inevitabili nella ricerca di punta, e salvaguardia degli interessi finanziari della Comunità per mezzo del regolamento finanziario.

La Commissione coglierà l’occasione della prossima revisione del regolamento finanziario per valutare la situazione, trarre insegnamento dall’esperienza acquisita e formulare possibili risposte alle specifiche carenze amministrative e finanziarie riguardanti, in generale, la ricerca e lo sviluppo e l’innovazione tecnologica e, in particolare, la ricerca di frontiera. Tenendo presente l’obiettivo generale di semplificazione e migliore governance, lo scopo sarebbe di dare alla gestione finanziaria per la ricerca un’impostazione che ponga l’accento sulla funzione delle sovvenzioni alla ricerca di frontiera come un investimento in ricercatori di elevata qualità, come pare essere buona pratica in tutti i sistemi di ricerca validi del mondo.

Queste problematiche dovrebbero essere inserite in una riflessione più ampia su come il futuro quadro finanziario e amministrativo della Comunità può essere utilizzato al meglio per potenziare le nuove fonti di crescita sostenibile.

Conclusioni e prospettive future

Dopo una prima fase che ha portato buoni risultati, il CER affronta adesso con fiducia la seconda fase di sviluppo. Sulla base dei primi dati, il CER dovrebbe diventare un organismo importante e stabile nel panorama europeo della ricerca e per raggiungere il suo pieno potenziale avrà bisogno anche del sostegno di altre istituzioni e soggetti interessati.

Sotto molti aspetti, testando nuovi modi di fare ricerca nel contesto comunitario, il CER incentiva effettivamente un più ampio processo di apprendimento e adeguamento e rappresenta un vero fattore di cambiamento nello Spazio europeo della ricerca.

Sia che riguardi la gestione delle relazioni fra il consiglio scientifico e l’agenzia esecutiva del CER, le procedure per la valutazione inter pares della ricerca di frontiera, nuovi modi di interazione fra attività finanziate a livello comunitario e nazionale, questo processo di apprendimento coinvolge soggetti interessati in tutta la comunità scientifica. Se la strategia e le azioni proposte dalla Commissione raggiungessero gli obiettivi attesi, sarà essenziale in questa prossima fase avere il pieno appoggio e un impegno continuo da parte di questi soggetti interessati.

La presente comunicazione illustra una serie di azioni che soddisfano le aspettative dell’Europa per il CER, tiene in debita considerazione le raccomandazioni del gruppo incaricato dell’esame e integra la valutazione dell’esperienza della Commissione stessa.

A partire da subito la Commissione e l’agenzia esecutiva del CER adotteranno iniziative nei rispettivi ambiti di competenza per migliorare la governance e la flessibilità amministrativa del CER nei limiti dell’attuale quadro normativo. La Commissione inoltre lavorerà attivamente con altri soggetti interessati, fra cui il consiglio scientifico, per assicurare il loro costante appoggio riguardo a come procedere e il contemporaneo miglioramento e professionalizzazione di attività di loro competenza.

La Commissione a tempo debito si impegnerà, nell’ambito della revisione del regolamento finanziario, in un dibattito più ampio e sostanziale con il Parlamento europeo e il Consiglio sul quadro normativo per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. La Commissione cercherà di trovare un adeguato equilibrio fra i rischi inerenti le attività di ricerca e l’utilizzo efficiente dei fondi comunitari e si adopererà per fornire strutture e meccanismi adatti per la gestione della ricerca esterna. L’obiettivo generale è utilizzare al meglio il quadro finanziario e amministrativo della Comunità a servizio delle politiche volte a potenziare le nuove fonti di crescita sostenibile.

[1] GU L 412 del 30.12.2006, pag. 1.

[2] L’agenzia esecutiva del CER è gestita da un direttore e da un comitato direttivo, entrambi nominati dalla Commissione.

[3] GU L 57 del 24.2.2007, pag. 14.

[4] Decisione 2008/37/CE della Commissione; GU L 9 del 12.1.2008, pag. 15.

[5] COM(2008) 526 definitivo.

[6] La relazione e maggiori informazioni sugli elementi presi in considerazione e sulla metodologia utilizzata dal gruppo incaricato dell’esame del CER sono disponibili sul sito internet del Consiglio europeo della ricerca al seguente indirizzo: http://erc.europa.eu/index.cfm?fuseaction=page.display&topicID=158

[7] Decisione 2007/134/CE della Commissione; GU L 57 del 24.2.2007, pag. 14.

[8] Decisione 2008/37/CE della Commissione; GU L 9 del 12.1.2008, pag. 15.

[9] C(2008) 5694 definitivo (non pubblicato).

[10] SEC(2009) 27.

[11] C(2008) 5132 (non pubblicato). Il comitato direttivo dell’agenzia esecutiva del CER è attualmente composto da 3 funzionari della Commissione, 2 scienziati e dal segretario generale del CER in qualità di osservatore.

[12] Comitato di identificazione del consiglio scientifico del CER, relazione finale, 19 gennaio 2009, http://erc.europa.eu/pdf/ERC_Id_Final_Report_2009-01-19.pdf

[13] In conformità a quanto stabilito per l’Istituto europeo di tecnologia, regolamento CE/294/2008, GU L 97 del 9.4.2008, pag.1.