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25.8.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 200/51 |
Parere del Comitato delle regioni proposta di decisione sull'istituzione del programma MEDIA Mundus
(2009/C 200/10)
IL COMITATO DELLE REGIONI
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approva l'iniziativa della Commissione europea di creare il programma MEDIA Mundus, |
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è dell'avviso che l'elaborazione e l'attuazione di un programma di cooperazione internazionale allargata nel settore audiovisivo, inteso a rafforzare le relazioni sia culturali sia commerciali tra l'industria cinematografica europea e quella dei paesi terzi, rappresenti la soluzione adeguata per rispondere alle sfide attuali derivanti dalla trasformazione della scena audiovisiva mondiale, |
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fa rilevare che gli enti locali e regionali possono svolgere un ruolo di primo piano nella promozione delle opere audiovisive locali e regionali, rafforzando in modo sostanziale la produzione audiovisiva e contribuendo attivamente alla promozione della diversità culturale e del dialogo interculturale, |
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sottolinea che il settore audiovisivo costituisce non soltanto un'industria di notevole importanza per la crescita, la competitività e l'occupazione, ma anche un settore nevralgico che tutela e promuove l'identità e la diversità culturale a livello locale e regionale. Questa sua specificità, inoltre, ne fa un elemento di primo piano per lo sviluppo dei valori sociali europei e il buon funzionamento delle società democratiche, dato che le opere audiovisive possono svolgere un ruolo importante nella creazione dell'identità europea. |
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Relatore |
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Ioannis SGOUROS (EL/PSE), prefetto di Atene |
Testo di riferimento
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma di cooperazione nel settore audiovisivo con i paesi terzi denominato MEDIA Mundus
COM(2008) 892 def.
I. RACCOMANDAZIONI POLITICHE
IL COMITATO DELLE REGIONI
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1. |
approva l'iniziativa della Commissione europea di creare il programma MEDIA Mundus; |
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2. |
sostiene quindi la proposta della Commissione «di un programma di sostegno teso a promuovere la cooperazione tra i professionisti dell'industria audiovisiva europea e quelli dell'industria dei paesi terzi, a vantaggio reciproco di tutti i partecipanti»; |
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3. |
è dell'avviso che l'elaborazione e l'attuazione di un programma di cooperazione internazionale allargata nel settore audiovisivo, inteso a rafforzare le relazioni sia culturali sia commerciali tra l'industria cinematografica europea e quella dei paesi terzi, rappresenti la soluzione adeguata per rispondere alle sfide attuali. Tali sfide derivano dalla trasformazione della scena audiovisiva mondiale ad opera degli sviluppi tecnologici e dalle debolezze strutturali nella diffusione delle opere audiovisive europee sui mercati dei paesi terzi, che impediscono all'industria europea di tale settore di trarre vantaggio dalle prospettive internazionali e minacciano la sua competitività; |
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4. |
segnala la necessità di intraprendere una cooperazione internazionale nel settore audiovisivo, nonché di garantire la protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, come stabilito dalla convenzione Unesco ratificata dalla Comunità europea e da 13 Stati membri il 18 dicembre 2006; |
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5. |
conviene sul fatto che la decisione della Commissione riveste un'importanza particolare, dato che i programmi esistenti dell'UE a sostegno del settore audiovisivo (come MEDIA 2007, Euromed Audiovisual II o il programma UE-ACP per il cinema) non possono affrontare tutte le sfide poste dalla rapida internazionalizzazione del settore audiovisivo perché sono stati concepiti per la cooperazione all'interno dell'UE oppure perché rispondono alle esigenze delle politiche di sviluppo e non a quelle delle politiche industriali; |
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6. |
ritiene inoltre che la reazione estremamente positiva dei professionisti del settore, come risulta dalla consultazione pubblica lanciata su Internet dal 10 aprile al 25 giugno 2008, costituisca la dimostrazione della necessità di creare il programma MEDIA Mundus; |
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7. |
giudica altresì importante che, dai risultati della consultazione pubblica, siano emerse come priorità dell'azione la formazione, la facilitazione delle coproduzioni, la circolazione delle opere audiovisive e l'alfabetizzazione cinematografica; |
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8. |
fa propria la conclusione della valutazione di impatto secondo cui «la creazione di un nuovo strumento è il modo più efficace ed efficiente per conseguire gli obiettivi generali e specifici e per rispondere alle sfide legate all'internazionalizzazione dei mercati audiovisivi». |
Obiettivi fondamentali del programma MEDIA Mundus
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9. |
condivide l'idea secondo cui MEDIA Mundus renderà l'industria audiovisiva europea più competitiva sui mercati internazionali, rafforzando al tempo stesso il ruolo culturale e politico dell'Europa nel mondo; conviene sul fatto che il programma faciliterà notevolmente la diffusione delle opere audiovisive a livello mondiale, ampliando così le possibilità di scelta dei consumatori e al tempo stesso promuovendo considerevolmente la diversità culturale; |
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10. |
ritiene che anche gli scambi di informazioni sul mercato e di know-how rafforzeranno la competitività del settore audiovisivo, tanto in Europa che nei paesi terzi, e che, al tempo stesso, si verificherà un aumento della domanda di diversità culturale da parte del grande pubblico; |
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11. |
fa rilevare l'importanza particolare dell'obiettivo di facilitare le coproduzioni, azione indicata come prioritaria dai professionisti nella consultazione pubblica; |
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12. |
segnala inoltre l'esigenza di applicare il principio del trattamento positivo nei confronti degli Stati membri che hanno una produzione audiovisiva di piccole dimensioni; ritiene pertanto che si debba prestare particolare attenzione a quei paesi che non hanno tassi elevati di produzione di opere audiovisive e sono confrontati ad ostacoli maggiori in ragione delle loro specificità geografiche, linguistiche o di altro tipo; |
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13. |
evidenzia il ruolo di MEDIA Mundus come strumento di promozione della diversità culturale e del dialogo interculturale a livello europeo e internazionale, e sottolinea, per questi motivi, che MEDIA Mundus si differenzia dagli altri programmi comunitari riguardanti il settore audiovisivo proprio per gli obiettivi che si prefigge, i quali sono incentrati sulle cooperazioni internazionali al fine di promuovere la competitività del settore a livello mondiale; |
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14. |
giudica positive le modalità di funzionamento del programma, basate sul principio del vantaggio reciproco, ossia su proposte di azioni presentate in cooperazione con i professionisti dei paesi terzi; |
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15. |
giudica soddisfacente il presupposto secondo cui possono essere finanziate esclusivamente le opere prodotte tramite cooperazioni, poiché in questo modo viene garantito il collegamento in rete sul piano internazionale; |
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16. |
esprime tuttavia i propri dubbi sulla disposizione per cui «ogni progetto deve contare almeno tre partner»; |
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17. |
fa inoltre rilevare che, per quanto riguarda il finanziamento delle opere, bisognerà ridurre al minimo le procedure burocratiche e le formalità per la presentazione delle proposte, per la creazione e il funzionamento di reti di cooperazione, nonché per la rendicontazione; |
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18. |
sottolinea altresì che, per quanto concerne la procedura di selezione delle opere da finanziare, occorrerà garantire l'assoluta trasparenza ed eventualmente specificare ulteriormente i criteri di valutazione. |
Osservazioni generali sugli obiettivi di MEDIA Mundus
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19. |
osserva che MEDIA Mundus costituisce uno strumento essenziale per affrontare il problema della frammentazione dell'industria cinematografica europea, poiché favorisce le iniziative di collegamento in rete e di cooperazione tra tutti i soggetti operanti nel settore audiovisivo; in particolare, quindi, considera che tale programma costituisca anche una valida opportunità per rafforzare le piccole e medie imprese; |
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20. |
giudica quindi opportuno mettere l'accento tanto sulla creazione di posti di lavoro specializzati quanto su una migliore formazione dei professionisti nel campo della programmazione, delle tecniche di ritrasmissione, della distribuzione, delle vendite internazionali nonché della promozione di opere audiovisive; |
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21. |
ritiene inoltre che la promozione dello scambio di informazioni e di know-how tra professionisti faciliti considerevolmente non solo la creazione di reti di cooperazione e l'accesso ai mercati stranieri, ma anche l'instaurazione di relazioni durature di collaborazione, rafforzando così la competitività dell'industria audiovisiva europea come pure il ruolo culturale e politico dell'Europa a livello internazionale; |
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22. |
ritiene che MEDIA Mundus contribuirà decisamente a migliorare la circolazione internazionale delle opere audiovisive, ma anche ad aumentare la domanda da parte del pubblico di una maggiore diversità culturale nei contenuti audiovisivi; |
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23. |
fa rilevare, sulla scorta di quanto precede, il valore positivo dell'aumento del numero di proiezioni e di prime visioni esclusive delle opere audiovisive; |
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24. |
ritiene quindi che MEDIA Mundus possa avere un effetto incoraggiante per i gestori di sale cinematografiche sia in Europa che nei paesi terzi, inducendoli ad aumentare reciprocamente la programmazione di opere audiovisive e a migliorare le condizioni di presentazione, come il periodo di proiezione, la promozione pubblicitaria e il numero di prime visioni esclusive; |
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25. |
ritiene che si possano, rispettivamente, rafforzare e migliorare le condizioni per la ritrasmissione di contenuti audiovisivi europei sulle reti dei paesi terzi, e viceversa, di contenuti audiovisivi di tali paesi sulle reti europee; |
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26. |
approva altresì la priorità accordata dall'Unione europea ai giovani, in quanto rappresentano il futuro del settore audiovisivo europeo. Tramite la promozione di opere di giovani autori europei di talento, MEDIA Mundus garantisce la scoperta di nuovi talenti, la mobilità dei giovani, l'acquisizione di una buona conoscenza dei mercati europei e internazionali, realizzando al tempo stesso l'economia della conoscenza e il dialogo interculturale; |
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27. |
osserva che, anche attraverso il ruolo dei giovani autori, appare evidente che MEDIA Mundus potrebbe utilmente fungere da programma di formazione e, al contempo, contribuire ad attirare un pubblico più vasto di giovani alle proiezioni di opere audiovisive; |
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28. |
ritiene altresì che il settore audiovisivo contribuisca in modo decisivo all'economia europea della creazione e della conoscenza, e svolga un ruolo di primo piano nella promozione della diversità culturale e del pluralismo; |
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29. |
sottolinea che, pur essendo innegabile il contributo sostanziale dato dal settore della cultura alla realizzazione degli obiettivi della strategia di Lisbona, tale settore non può essere considerato unicamente una forza economica: altrettanto importante è, infatti, il suo apporto alla creazione di un ambiente dinamico e sostenibile, condizione indispensabile per la prosperità e lo sviluppo umano (1). |
Il ruolo degli enti locali e regionali
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30. |
fa rilevare che gli enti locali e regionali possono svolgere un ruolo di primo piano nella promozione delle opere audiovisive locali e regionali, rafforzando in modo sostanziale la produzione audiovisiva e contribuendo attivamente alla promozione della diversità culturale e del dialogo interculturale; |
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31. |
ritiene che, promuovendo le produzioni locali e regionali di opere audiovisive, gli enti locali e regionali possano anche, insieme alla produzione nazionale, fare da contrappeso alla produzione cinematografica di massa dei paesi terzi; |
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32. |
sottolinea che gli enti locali e regionali possono svolgere un ruolo decisivo anche nel campo dell'istruzione e della formazione, come pure nel sostegno economico agli organismi e ai soggetti culturali; |
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33. |
segnala inoltre che in questo modo gli enti locali e regionali possono contribuire anche al rafforzamento delle piccole e medie imprese, aumentando la competitività del frammentato settore audiovisivo europeo e garantendo al tempo stesso la redditività di tali imprese; |
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34. |
ritiene altresì che gli enti locali e regionali possano svolgere una funzione importante anche per quanto riguarda sia la formazione dei giovani autori sia la capacità di attirare un più vasto pubblico di giovani alle proiezioni delle opere audiovisive che promuovono la diversità culturale e il dialogo interculturale; |
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35. |
è quindi dell'avviso che gli enti locali e regionali possano contribuire in modo decisivo sia alla produzione di opere audiovisive a livello locale e regionale, sia alla creazione di un'identità europea forte, soprattutto presso i giovani; |
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36. |
ritiene che, tramite l'organizzazione di festival, eventi tematici e seminari di formazione, gli enti locali e regionali possano lanciare iniziative importanti e contribuire notevolmente a far sì che il settore audiovisivo diventi un fattore di primaria importanza per creare cultura, dare forma ad un'identità europea multiculturale e sostenere l'alfabetizzazione cinematografica, in particolare per un pubblico giovane; |
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37. |
propone quindi, per conferire una dimensione più ampia a MEDIA Mundus, di inserire nell'articolo 7 una menzione specifica del ruolo che gli enti locali e regionali sono chiamati a svolgere, grazie a programmi e ad attività specifiche, nello sforzo di aumentare la competitività del mercato europeo. Nello stesso contesto, ritiene opportuno ed estremamente utile sostenere e rinnovare i media desk che operano a livello regionale e costituiscono la fonte principale di informazioni per i cittadini europei su tutti gli sviluppi del settore audiovisivo; |
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38. |
sottolinea al tempo stesso che, in relazione diretta con quanto precede, sarebbero opportuni sia un maggiore coinvolgimento degli enti locali e regionali nel tentativo di instaurare una cooperazione tra le diverse reti dell'industria audiovisiva, sia uno sviluppo dei consorzi regionali, in particolare di quelli che si occupano di formazione, di produzione e di distribuzione delle opere audiovisive; |
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39. |
sottolinea che, come si evince dai punti precedenti, il settore audiovisivo costituisce non soltanto un'industria di notevole importanza per la crescita, la competitività e l'occupazione, ma anche un settore nevralgico che tutela e promuove l'identità e la diversità culturale a livello locale e regionale. Questa sua specificità, inoltre, ne fa un elemento di primo piano per lo sviluppo dei valori sociali europei e il buon funzionamento delle società democratiche, dato che le opere audiovisive possono svolgere un ruolo importante nella creazione dell'identità europea. |
Osservazioni conclusive — proposte
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40. |
ritiene che il programma in esame rivesta una particolare importanza poiché combina la promozione della cultura con il sostegno alla competitività (ossia al valore commerciale ed economico) del settore audiovisivo europeo e, allo stesso tempo, conferisce a quest'ultimo una dimensione internazionale in modo molto più efficace e mirato rispetto a MEDIA International, che potrebbe essere considerato un suo precursore; |
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41. |
fa rilevare che MEDIA Mundus viene lanciato come un programma di breve durata (2011-2013) e con una dotazione limitata (15 milioni di euro, di cui 13,5 destinati alle azioni): ciò significa che i tempi e i finanziamenti disponibili non consentiranno né di mettere a punto molte iniziative né di realizzare molte azioni; |
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42. |
tuttavia ritiene, ed auspica al tempo stesso, che i risultati saranno significativi e che verranno giudicati positivamente, in modo che il programma venga non solo prorogato ma anche dotato, per il futuro, di finanziamenti più consistenti; |
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43. |
sottolinea la necessità di dare risalto alla strategia di comunicazione del programma e ritiene che un ruolo vitale nella sua diffusione possa essere svolto anche dagli enti locali e regionali. A questo proposito, inoltre, appare particolarmente importante la cooperazione dei media desk con le associazioni e gli organismi dei professionisti del settore audiovisivo, con l'ACE (Associazione delle cinemateche europee) e la FIAF (Federazione internazionale degli archivi dei film), nonché con gli archivi cinematografici nazionali; |
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44. |
evidenzia, inoltre, la necessità di dare particolare rilievo — se non immediatamente, certo nella fase successiva del programma — alla dimensione formativa di MEDIA Mundus, che non dovrà limitarsi alla formazione dei professionisti bensì rivolgersi anche ai giovani studenti. Tale obiettivo può essere conseguito tramite una cooperazione sia con altri programmi MEDIA sia con i media desk che hanno sviluppato attività simili per altri programmi, con gli istituti universitari, i dipartimenti di studi audiovisivi e gli archivi cinematografici, che sono in contatto con gli studenti, i ricercatori e i professionisti del settore. Inoltre, le azioni di formazione e i seminari tematici, oltre a servire come importante fonte di informazioni, possono anche offrire ai professionisti dell'Unione europea e dei paesi terzi una preziosa occasione per incontrarsi e conoscersi. |
II. PROPOSTE DI EMENDAMENTO
Emendamento I
Articolo 3, paragrafo 3
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Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
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Motivazione
Il CdR dovrebbe sottolineare che i fornitori di servizi mediatici a livello locale e regionale, come pure gli operatori del servizio pubblico che assicurano la copertura regionale, hanno evidenti responsabilità sociali e culturali nonché il dovere di fornire un servizio ai cittadini. Per quanto riguarda la promozione dell'industria europea dell'audiovisivo tali fornitori, tramite la loro produzione solitamente più intensa, possono dare un contributo più diretto allo sviluppo e alla competitività del settore.
Emendamento II
Articolo 5, paragrafo 2, lettera b)
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Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
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migliorare la competitività e la distribuzione transnazionale di opere audiovisive a livello mondiale; |
migliorare la competitività e la distribuzione transnazionale di opere audiovisive a livello mondiale tramite incentivi intesi a promuovere la cooperazione tra imprese operanti in Europa ma anche nel settore audiovisivo globale; |
Motivazione
Come è stato dimostrato da una serie di studi in questo campo come pure dalla situazione di fatto, la debolezza del sistema di distribuzione costituisce l'ostacolo fondamentale alla circolazione dei film europei sul mercato internazionale.
Emendamento III
Articolo 5, paragrafo 2
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Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
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Motivazione
Le sfide attuali non devono essere affrontate soltanto dall'UE e dagli Stati membri ma anche dagli enti locali e regionali. Questi ultimi hanno un ruolo in tal senso quando gestiscono il loro patrimonio culturale e linguistico, favoriscono la diffusione di nuovi modelli imprenditoriali nelle industrie e nei mass media creativi locali, promuovono opere creative (co)finanziate da istituzioni/organizzazioni culturali e mediatiche locali.
Emendamento IV
Articolo 6, paragrafo 1
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Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
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rafforzare le competenze dei professionisti europei e dei paesi di cui all'articolo 2, paragrafo 4, per migliorare la loro comprensione in particolare delle condizioni operative, dei quadri giuridici, dei sistemi di finanziamento e delle possibilità di cooperazione dei loro rispettivi mercati audiovisivi, e quindi facilitare il collegamento in rete e la creazione di nuove relazioni commerciali durature. Innalzare il livello dell'informazione e della conoscenza dei mercati audiovisivi per garantire e agevolare la cooperazione audiovisiva tra professionisti. |
rafforzare le competenze dei professionisti europei e dei paesi di cui all'articolo 2, paragrafo 4, per migliorare la loro comprensione in particolare delle condizioni operative, dei quadri giuridici, dei sistemi di finanziamento e delle possibilità di cooperazione dei loro rispettivi mercati audiovisivi, e quindi facilitare il collegamento in rete e la creazione di nuove relazioni commerciali durature. Innalzare il livello dell'informazione e della conoscenza dei mercati audiovisivi per garantire e agevolare la cooperazione audiovisiva tra professionisti. Le borse di studio dovrebbero riconoscere l'esigenza, da un lato, di rafforzare la competitività a livello globale del frammentato settore europeo dell'audiovisivo e, dall'altro, di potenziare le strutture produttive delle piccole e medie imprese (PMI) dell'UE, che in pratica costituiscono la spina dorsale del mercato europeo. |
Motivazione
Il programma MEDIA Mundus presenta notevoli potenzialità per la crescita economica e offre l'opportunità di creare posti di lavoro altamente qualificati nel settore audiovisivo. Le PMI dovrebbero essere pienamente coinvolte.
Emendamento V
Articolo 7, paragrafo 1
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Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
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Facilitare la ricerca di partner stranieri per le opere audiovisive europee. Il programma sostiene l'organizzazione di mercati della coproduzione e di eventi per la ricerca di partner (lanci), allo scopo di far incontrare potenziali partner (sceneggiatori, registi, produttori e distributori). |
Facilitare la ricerca di partner stranieri per le opere audiovisive europee. Il programma sostiene l'organizzazione di mercati della coproduzione e di eventi per la ricerca di partner (lanci), allo scopo di far incontrare potenziali partner (sceneggiatori, registi, produttori, e distributori, e soggetti dell'industria audiovisiva locale e regionale). |
Motivazione
Nel campo specifico delle opere audiovisive, le regioni europee, con un sostegno adeguato, possono costituire una forza trainante per la creazione di opere originali e per la tutela della diversità culturale, nonché rafforzare la competitività del mercato europeo.
Emendamento VI
Articolo 8, paragrafo 3
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Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
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Agevolare l'organizzazione di eventi e di iniziative di alfabetizzazione cinematografica, destinati soprattutto ad un pubblico giovane, miranti a promuovere a livello internazionale la diversità delle opere audiovisive e a rafforzare la domanda di contenuti audiovisivi culturalmente diversificati da parte del pubblico. |
Agevolare l'organizzazione di eventi e di iniziative di alfabetizzazione cinematografica, destinati soprattutto ad un pubblico giovane, miranti a promuovere a livello internazionale la diversità delle opere audiovisive e a rafforzare la domanda di contenuti audiovisivi culturalmente diversificati da parte del pubblico. Si dovrebbe esplicitamente prevedere un sostegno finanziario per la promozione di festival audiovisivi regionali e locali, che svolgono un ruolo importante nel favorire il dialogo interculturale e la diversità delle culture. |
Emendamento VII
Articolo 12, paragrafo 1
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Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
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La Commissione è assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione. |
La Commissione è assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri nonché degli enti locali e regionali, e presieduto dal rappresentante della Commissione. |
Bruxelles, 21 aprile 2009
Il Presidente del Comitato delle regioni
Luc VAN DEN BRANDE
(1) Parere del Comitato delle regioni — Un'agenda europea per la cultura in un mondo in via di globalizzazione, in merito alla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Comunicazione su un'agenda europea per la cultura in un mondo in via di globalizzazione, COM(2007) 242 def., CdR 172/2007 fin, pag. 1, disponibile su: http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2008:053:0025:01:IT:HTML.