19.12.2008   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 324/31


Pubblicazione di una domanda di registrazione a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

(2008/C 324/13)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

SCHEDA RIEPILOGATIVA

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«BATATA DOCE DE ALJEZUR»

N. CE: PT-PGI-0005-0517-03.01.2005

DOP ( ) IGP ( X )

Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.

1.   Servizio competente dello Stato membro:

Nome:

Gabinete de Planeamento e Políticas

Indirizzo:

Rua Padre António Vieira n.o 1

P-1099-073 Lisboa

Tel.

(351) 213 819 300

Fax

(351) 213 876 635

E-mail:

gpp@gpp.pt

2.   Associazione richiedente:

Nome:

Associação de Produtores de Batata Doce de Aljezur

Indirizzo:

Largo 1o de Maio n.o 3

Tel.

(351) 282 990 010

Fax

(351) 282 990 011

E-mail:

rogerio.rosa@cm-aliezur.pt

Composizione:

Produttori/trasformatori ( X ) altro ( )

3.   Tipo di prodotto:

Classe 1.6 — Ortofrutticoli e cereali, allo stato naturale o trasformati

4.   Disciplinare:

[riepilogo delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006]

4.1.   Nome:

«Batata doce de Aljezur»

4.2.   Descrizione:

Per «Batata doce de Aljezur» si intende la radice avventizia della pianta Ipomoea batatas L. (sin. Batatas edulis) della varietà Lira e della famiglia delle Convolvulaceae, che, per tubercolizzazione, diventa carnosa. Presenta una forma piriforme allungata, la buccia è di colore purpureo o bruno-giallastro e la polpa è gialla. Il calibro varia fra 8,5 × 4,0 cm e 16,5 × 7,1 cm mentre il peso oscilla fra i 50 e 450 g. Il sapore è dolciastro e la consistenza poco fibrosa; quando è cruda il gusto è simile a quello della castagna.

4.3.   Zona geografica:

In considerazione delle esigenze specifiche della coltivazione della «Batata doce de Aljezur», della varietà tradizionalmente utilizzata, delle condizioni edafoclimatiche richieste e delle competenze specifiche dimostrate dalle popolazioni locali, la zona geografica di produzione, di preparazione e di condizionamento è circoscritta al comune di Aljezur, nel distretto di Faro, e alle località di S. Teotóneo, S. Salvador, Zambujeira do Mar, Longueira — Almograve e Vila Nova de Milfontes del comune di Odemira, nel distretto di Beja.

4.4.   Prova dell'origine:

Oltre alle caratteristiche proprie del prodotto, che lo legano alla sua regione d'origine, è stato messo in atto un sistema di tracciabilità. Le aziende agricole e le unità di preparazione e di condizionamento debbono essere ubicate nella zona geografica in questione ed essere autorizzate dall'associazione di produttori previa consultazione dell'organismo di controllo. L'intero processo produttivo, dall'azienda agricola fino al punto di vendita del prodotto, è soggetto ad un sistema di controllo destinato a verificare il rispetto di tutte le pratiche agricole, di preparazione e di condizionamento richieste. L'uso della IGP è consentito unicamente per il prodotto rispondente alle caratteristiche sopra citate ed il cui processo produttivo sia stato sottoposto a controllo. Il marchio di certificazione è numerato, il che garantisce sempre la tracciabilità completa del prodotto. La prova dell'origine può essere ottenuta in qualsiasi momento durante l'intera catena di produzione.

4.5.   Metodo di ottenimento:

Preparazione del terreno mediante aratura superficiale, erpicatura e fertilizzazione organica. Installazione del vivaio a febbraio e impianto delle radici a 10-15 cm di profondità con uno scarto di 50 × 60 cm. Trapianto definitivo ad aprile/maggio, mediante impianto di una porzione del gambo di circa 25 cm di lunghezza, con uno scarto di 20 × 65 cm, seguito da una leggera irrigazione. La lotta alle erbacce viene effettuata mediante sarchiature. Nella maggior parte dei casi non è necessario innaffiare. La coltura nel terreno dura quasi quattro mesi e la maggior parte della raccolta si effettua ad ottobre quando le radici sono giunte a maturità e il terreno non è eccessivamente umido. Dopo il raccolto, le patate sono stese sulla terra ad asciugare per quasi otto giorni, in modo da favorire la suberificazione e la cicatrizzazione di tagli ed altre ferite; vengono quindi pulite per eliminare l'eccesso di terra ed altre impurità. Le patate vengono immagazzinate in un luogo fresco ed aerato ad un temperatura media compresa fra 13 e 14 °C. La selezione e il condizionamento avvengono nella regione d'origine non soltanto per risparmiare sui costi di produzione e per migliorare l'efficienza e l'efficacia dei controlli di qualità e tracciabilità della produzione ma, principalmente, perché si tratta di un prodotto estremamente sensibile alla manipolazione e al trasporto nonché particolarmente soggetto alle necrosi, le quali a loro volta ne compromettono la conservazione, la qualità e l'aspetto.

4.6.   Legame:

Aljezur è stata fondata nel X secolo dagli Arabi e ripresa ai Mori nel 1249. La leggenda vuole (sebbene la cronologia non corrisponda all'introduzione effettiva della patata dolce in Europa) che i Cavaleiros de Santiago, capitanati da Dom Paio Peres Correia, utilizzassero come complemento alimentare, prima di ogni battaglia importante, una «pozione» a base di patata dolce. Il vigore dell'invasione e la rapidità della conquista del castello di Aljezur lasciarono i Mori senza parole, incapaci di reagire ad una carica così impetuosa. La conquista ebbe luogo nel 1249 e la pozione che determinò questa straordinaria vittoria altro non era, secondo la leggenda, che la famosa «feijoada de batata doce de Aljezur». Quale che sia la verità storica, l'origine della coltura della patata dolce ad Aljezur si perde nella notte dei tempi, il che conferma il carattere fortemente tradizionale della patata dolce nella regione e nelle abitudini alimentari della sua popolazione. Le caratteristiche fisiche, chimiche e sensoriali del prodotto derivano dalle pratiche colturali adoperate dagli agricoltori (esperienza) e dalle condizioni naturali della regione: i terreni podsolizzati caratterizzati da dune e strati sabbiosi con un substrato argilloso ed il clima, prettamente oceanico, dominante su una stretta fascia costiera irrigata dalle acque del fiume Mira. Queste condizioni esistono effettivamente soltanto nella zona di produzione delimitata; anche nelle zone vicine, infatti, il clima e il tipo di suolo differiscono notevolmente. Aljezur gode di notevole reputazione per quanto riguarda la patata dolce, come mostrano i prezzi che questo prodotto può raggiungere sul mercato, i tentativi di usurpazione e di uso abusivo del nome nonché i numerosi riferimenti bibliografici e gli avvenimenti dedicati a questo prodotto. La reputazione della patata dolce di Aljezur non è una moda recente, frutto di una domanda sporadica e circostanziale. Si tratta di una coltivazione perfettamente adattata alle condizioni naturali della zona di cui trattasi, profondamente radicata nella tradizione locale e le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Se essa è giunta fino a noi, è perché i consumatori di questo tipo di prodotto riconoscono che queste patate possiedono caratteristiche uniche (dolcezza, morbidezza e scarsa fibrosità) e preferiscono le patate dolci della varietà Lira prodotte nella regione di Aljezur a quelle importate da altre regioni del mondo.

4.7.   Struttura di controllo:

Nome:

AP AG AL — Associação para os Produtos Agro — Alimentares Tradicionais Certificados do Algarve

Indirizzo:

Rua Mouzinho de Albuquerque, n.o 1A r/c

P-8000-397 Faro

Tel.

(351) 289 804 532

Fax

(351) 289 804 533

E-mail:

Dora.guerreiro@clix.pt

L'Apagal è stata riconosciuta conforme ai requisiti della norma 45011:2001.

4.8.   Etichettatura:

Devono figurare obbligatoriamente la dicitura «Batata doce de Aljezur — Indicação Geográfica Protegida», il rispettivo logo comunitario (dopo la registrazione) e il logotipo del prodotto, di cui riproduciamo il modello.

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Oltre a queste menzioni e indipendentemente dalla forma di presentazione commerciale, è sempre obbligatorio apporre il marchio di certificazione dell'OPC.

Il nome o la denominazione sociale e l'indirizzo del produttore non possono essere sostituiti dal nome di nessun altro ente nemmeno se quest'ultimo è responsabile del prodotto o della sua commercializzazione. La denominazione utilizzata per la vendita «Batata doce de Aljezur — IGP» non può essere seguita da nessun'altra indicazione o dicitura, nemmeno dai marchi dei distributori o di altri enti.


(1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.