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8.4.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 87/8 |
Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari
(2008/C 87/07)
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.
SCHEDA RIEPILOGATIVA
REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO
«AIL BLANC DE LOMAGNE»
N. CE: FR/PGI/005/0470/15.06.2005
DOP ( ) IGP ( X )
Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.
1. Servizio competente dello Stato membro:
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Nome: |
Institut National de l'Origine et de la Qualité (I.N.A.O.) |
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Indirizzo: |
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Tel. |
(33) 153 89 80 00 |
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Fax |
(33) 142 25 57 97 |
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E-mail: |
info@inao.gouv.fr |
2. Associazione richiedente:
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Nome: |
Association de Défense de l'ail blanc de Lomagne |
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Indirizzo: |
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Tel. |
(33) 553 77 22 70 |
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Fax |
(33) 553 77 22 79 |
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E-mail: |
ailblancdelomagne@valorhea.fr |
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Composizione: |
Produttori/trasformatori ( X ) altro ( X ) |
3. Tipo di prodotto:
Classe 1.6: Ortofrutticoli e cereali freschi e trasformati
4. Disciplinare:
[riepilogo delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006]
4.1. Nome: «Ail blanc de Lomagne»
4.2. Descrizione: Bulbi il cui colore oscilla fra il bianco e l'avorio, talvolta con sfumature viola, formati da più spicchi o bulbilli (da 8 a 12 secondo il calibro). L'«ail blanc de Lomagne» si distingue per la grandezza e la regolarità dei suoi bulbilli di colore che va dal beige al crema, talvolta con sfumature viola. Ciascun bulbo è rivestito da una tunica costituita da una sola pellicola. L'insieme degli spicchi che costituisce un bulbo è ricoperto da più pellicole sottili.
I bulbi di «ail blanc de Lomagne» sono commercializzati per categoria: categoria extra o categoria I; quest'ultima è soggetta ad alcune restrizioni; fra le altre cose, i bulbi devono avere un diametro minimo di 45 mm.
L'«ail blanc de Lomagne» è commercializzato secco, secondo la presentazione tradizionale: in trecce o mazzi, sacchetti o vaschette, oppure in unità di vendita ai consumatori, tipo rete.
4.3. Zona geografica: Le operazioni di coltivazione, essiccazione, mondatura, confezionamento secondo le presentazioni tradizionali nonché di approvazione hanno luogo nella zona geografica. La delimitazione della zona geografica IGP tiene conto dei seguenti elementi:
cronistoria della produzione nella zona,
distribuzione della produzione a partire da un censimento dei produttori a livello delle organizzazioni di produttori,
caratterizzazione pedoclimatica dei terreni sui quali l'aglio è coltivato da diversi decenni.
La zona geografica comprende i 200 comuni seguenti, distribuiti su due dipartimenti:
4.4. Prova dell'origine: Per l'identificazione delle parcelle, il produttore annota nel registro colturale i seguenti dati: il nome del comune, la superficie, il numero cadastrale, la varietà, la coltura precedente.
Per ogni partita consegnata al centro di confezionamento viene apposto sulla bolla di consegna il numero di identificazione delle parcelle. Dopo avere verificato la conformità delle partite alle caratteristiche dell'«ail blanc de Lomagne», le partite «IGP» sono contrassegnate in modo specifico e confezionate separatamente dalle altre. Ogni imballaggio (vassoio o unità di vendita al consumatore) è contraddistinto da un numero di identificazione unico che ne garantisce la tracciabilità.
4.5. Metodo di ottenimento:
Nella fase di produzione:
L'insieme delle operazioni di produzione, essiccazione e mondatura ha luogo nella zona delimitata.
Per la scelta delle sementi, il produttore si attiene all'elenco delle varietà distribuito annualmente dall'associazione e realizza le semine esclusivamente con sementi certificate.
Le varietà autorizzate all'impianto sono selezionate rispetto alle due varietà di controllo provenienti dagli ecotipi «Blanc de Lomagne». Sono definite delle soglie di accettabilità delle nuove varietà in modo da poterne paragonare le caratteristiche a quelle delle varietà di controllo.
In Lomagne, i terreni favorevoli alla coltura dell'aglio possiedono un tenore di argilla superiore al 20 %. Sono esclusi soltanto i terreni acidi con pH inferiore a 7,5. Un'analisi fisico-chimica della parcella permette di controllare che la natura del suolo sia favorevole all'impianto dell'aglio.
Per l'impianto della coltura, il produttore sceglie una parcella sita nella zona geografica nella quale non sia stato piantato aglio nelle ultime tre campagne. È vietato piantare aglio sui terreni in cui durante le campagne precedenti siano stati piantati sorgo, granturco, erba medica o altri tipi di aglio o che siano stati adibiti a pascoli.
Le semine si effettuano dal 15 ottobre al 15 dicembre.
Tutti gli interventi fitosanitari devono essere giustificati da osservazioni sulla parcella e/o osservazioni effettuate dai tecnici su parcelle di riferimento e/o da una relazione tecnica. Per privilegiare l'alternanza delle materie attive, il produttore deve attenersi scrupolosamente alle annotazioni relative agli interventi precedenti sul registro colturale nonché all'elenco dei prodotti omologati sulla coltura. Ogni due anni si procede ad una valutazione delle attrezzature di irrorazione.
Per decidere in merito alla strategia di fertilizzazione, i produttori debbono basarsi su un'analisi del suolo della parcella, effettuata durante i tre anni precedenti. I fertilizzanti vanno utilizzati in modo frazionato e limitato, tenendo conto dello stadio vegetativo delle piante.
Per decidere sulla data di inizio della raccolta, il produttore tiene conto dei criteri visivi di maturazione (ingiallimento del fogliame, rammollimento del colletto) nonché del rapporto peso dei bulbi/peso delle foglie.
L'essiccazione dell'aglio è realizzata tradizionalmente mediante sospensione ad apposite sbarre oppure mediante ventilazione dinamica. Le fasi dell'essiccazione vengono seguite controllando la perdita di peso dell'aglio: la durata dell'essiccazione corrisponde ad una perdita di peso del 20-30 % rispetto al peso iniziale dei bulbi raccolti.
Dopo l'essiccazione, l'aglio deve essere mondato manualmente per rendere i bulbi sufficientemente bianchi. Si tratta di togliere le pellicole esterne sbiadite, scolorite o sciupate mantenendo intatta l'ultima pellicola. Al momento della mondatura, le radici devono essere recise manualmente e pareggiate al bulbo senza alterare l'apparato radicale.
L'aglio può quindi essere selezionato e approvato nella zona delimitata, come si faceva una volta e come si fa tuttora, nell'impianto di condizionamento oppure nell'azienda agricola. La localizzazione di queste operazioni permette anche di garantire la tracciabilità del prodotto.
L'aglio raccolto con le foglie, dopo l'approvazione, può essere confezionato secondo le presentazioni tradizionali di «ail blanc de Lomagne», ossia in mazzi, cesti o trecce.
4.6. Legame:
Reputazione in passato e al giorno d'oggi:
Per quanto riguarda la cronistoria della produzione, una raccolta delle statistiche agricole della zona di Castelsarrasin che risale al 1868 cita l'interesse economico della coltivazione dell'aglio nel dipartimento Tarn-et-Garonne. A partire dal 1902, nel comune di Beaumont-de-Lomagne si coltivava aglio su 80 ettari. Come indicano le statistiche agricole annue, la coltivazione dell'aglio continuò a diffondersi in Lomagne durante il XX secolo: 500 ettari nel 1929, 2 810 ettari nel 1980.
Fin dal 1936, la creazione degli «établissements DURAN» nonché la comparsa di mercati tradizionali sui quali i contadini smerciavano la loro produzione eccedentaria confermano il fatto che già da allora esistesse il commercio dell'aglio in Lomagne.
Dall'inizio degli anni sessanta in poi, numerose sono le manifestazioni fiorite attorno all'aglio: il primo concorso del più bel mazzo di aglio si è svolto nel 1961 a Beaumont-de-Lomagne.
Dal 1994, ogni anno si dedica una giornata alla festa dell'aglio a Beaumont-de-Lomagne.
A partire dal 1960 sono effettuati anche alcuni studi intesi a migliorare le tecniche di produzione. I risultati di questi studi sono presentati in occasione delle giornate nazionali dell'aglio organizzate tra il 1966 e il 1974 a Beaumont-de-Lomagne.
Le diverse manifestazioni sorte attorno all'«ail blanc de Lomagne», fra le quali l'insieme dei concorsi di presentazioni tradizionali, mantengono un carattere festivo e conviviale attorno a questa produzione e contribuiscono al diffondersi della fama del prodotto.
Altra caratteristica: mantenimento delle conoscenze tradizionali.
La produzione di «ail blanc de Lomagne» è caratterizzata dal mantenimento delle conoscenze ancestrali quali l'essiccazione dell'aglio mediante sospensione a sbarre, la mondatura manuale dell'aglio e la realizzazione di presentazioni tradizionali (trecce, cesti o mazzi).
L'essiccazione tradizionale mediante sospensione a sbarre consiste per l'appunto nell'appendere l'aglio raccolto con le foglie ad apposite sbarre in un locale riparato ma con un'apertura verso l'esterno. Il vento di Autan svolge un'importante funzione nell'essiccamento naturale dell'aglio. Si tratta di un vento caldo e secco che proviene dal Mediterraneo. È molto forte in Lomagne e contribuisce così al mantenimento dell'essiccazione tradizionale mediante sospensione a sbarre.
La mondatura manuale, obbligatoria, permette di ottenere un prodotto dalla presentazione curata, caratteristica dell'«ail blanc de Lomagne»: bulbo omogeneo senza marcescenze e lesioni, bianco e dalle radici tagliate uniformemente.
La mancanza di stelo floreale rigido permette di elaborare presentazioni caratteristiche dell'«ail blanc de Lomagne» quali le trecce e i mazzi. Queste presentazioni tradizionali sono ben rappresentate nelle manifestazioni che si svolgono attorno all'«ail blanc de Lomagne».
4.7. Struttura di controllo:
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Nome: |
Qualisud |
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Indirizzo: |
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Tel. |
(33) 558 06 15 21 |
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Fax |
(33) 558 75 13 36 |
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E-mail: |
Qualisud@wanadoo.fr |
Quali Sud è un organismo certificatore riconosciuto e accreditato conformemente alla norma EN 45011.
4.8. Etichettatura: Fatte salve le disposizioni ad hoc di altre normative francesi, comunitarie o internazionali, l'etichettatura deve comportare le seguenti menzioni specifiche dell'IGP:
il nome del prodotto: «Ail Blanc de Lomagne»,
il logo comunitario «IGP»,
il numero di identificazione del lotto.
(1) GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.