52008DC0234

Relazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio sull'attuazione del programma d'azione comunitaria per la promozione degli organismi attivi a livello europeo nel settore della cultura /* COM/2008/0234 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 5.5.2008

COM(2008)234 definitivo

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sull'attuazione del programma d'azione comunitaria per la promozione degli organismi attivi a livello europeo nel settore della cultura

(presentata dalla Commissione)

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sull'attuazione del programma d'azione comunitaria per la promozione degli organismi attivi a livello europeo nel settore della cultura

INTRODUZIONE

La presente relazione è presentata in conformità della decisione n. 792/2004/CE[1], del 21 aprile 2004, che istituisce un programma d'azione comunitaria per la promozione degli organismi attivi a livello europeo nel settore della cultura. Essa illustra in che modo sono stati perseguiti gli obiettivi del programma e presenta la posizione della Commissione sulle principali conclusioni e raccomandazioni della valutazione esterna finale del programma, consultabile al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/culture/index_en.htm

CONTESTO DEL PROGRAMMA

Obiettivo del programma

Secondo la decisione n. 792/2004, il programma mira a rafforzare l'azione comunitaria nel settore della cultura e ad aumentarne l'efficacia sostenendo le attività degli organismi attivi a livello europeo in questo campo.

Dette attività devono contribuire, o essere in grado di contribuire, allo sviluppo e all'attuazione della politica e delle azioni di cooperazione comunitaria nel settore della cultura.

La decisione indica che le principali attività di questi organismi in grado di contribuire al rafforzamento e all'efficacia dell'azione comunitaria nel settore della cultura sono le seguenti:

- rappresentanza dei soggetti interessati a livello comunitario,

- diffusione di informazioni sull'azione comunitaria,

- messa in rete degli organismi attivi nel settore della cultura,

- rappresentanza e informazione delle comunità linguistiche regionali e minoritarie dell'Unione europea,

- ricerca e diffusione di informazioni nei settori della legislazione, dell'istruzione e dei mezzi di comunicazione,

- adempimento del ruolo di "ambasciatore" culturale, promozione della consapevolezza del patrimonio culturale comune dell'Europa,

- preservazione e commemorazione dei principali siti e archivi connessi con le deportazioni, di cui sono simbolo i monumenti creati dove sorgevano campi di concentramento, e in altri luoghi di martirio e sterminio di massa di civili, nonché preservazione del ricordo delle vittime nei siti stessi.

Descrizione generale del sostegno comunitario

Il programma d'azione comunitaria per la promozione degli organismi attivi a livello europeo nel settore della cultura è composto da tre parti differenti:

- La parte I del programma riguarda il sostegno a due organismi che sono stati sovvenzionati dalla Commissione europea nei 20 anni scorsi: l'Ufficio europeo per lingue meno diffuse (EBLUL) e la rete Mercator, costituita da tre diversi centri, vale a dire Mercator Media, Mercator Legislation e Mercator Education.

- La parte II del programma riguarda il sostegno agli organismi che perseguono un obiettivo d'interesse generale nel settore della cultura. Nel 2004 e nel 2005, sono state assegnate sovvenzioni alle organizzazioni indicate nell'allegato II del programma, purché queste soddisfacessero tutti i requisiti del regolamento finanziario e delle sue norme di applicazione, nonché quelli dell'atto di base. Nel 2006 le sovvenzioni sono state assegnate attraverso un invito aperto a presentare proposte.

- La parte III del programma riguarda il sostegno alle azioni volte a conservare e commemorare i principali siti e archivi connessi con le deportazioni. Le relative sovvenzioni sono state assegnate attraverso inviti a presentare proposte.

Sono stati assegnati due diversi tipi di finanziamenti: sovvenzioni annuali di funzionamento per la parte I e II, al fine di sostenere il programma di lavoro annuale degli organismi, e sovvenzioni d'azione per la parte III.

Il programma d'azione comunitaria ha coperto un periodo di 3 anni : 2004, 2005, 2006.

Il quadro futuro per il sostegno comunitario

Il programma è giunto al termine il 31 dicembre 2006. Le sue componenti sono state però inserite in tre diversi programmi per il periodo 2007-2013.

- La parte I è stata inserita nel programma relativo all'apprendimento permanente, più precisamente nel programma trasversale, nel quadro dell'attività prioritaria 2: Lingua

- La parte II è stata inserita nel programma Cultura per il 2007-2013 nel quadro del filone 2: "Sostegno agli organismi culturali europei"

- La parte III è stata inserita nel programma "Cittadini per l'Europa 2007-2013" nel quadro dell'azione 4 "Una memoria europea attiva".

LA VALUTAZIONE ESTERNA

Termini e scopo della valutazione

In seguito alla gara d'appalto n. EAC 41/2006[2], la società Ernst & Young et Associés è stata scelta per effettuare la valutazione.

La valutazione esterna serviva ad analizzare l'efficacia del programma e di ogni sua parte, la qualità dell'attuazione e la sua efficienza, nonché il carattere duraturo nel tempo dei progetti e degli organismi finanziati.

La valutazione si è concentrata sull'intero periodo del programma (2004-2006). L'inserzione delle tre parti del programma in tre nuovi programmi a partire dal 2007 pone un problema specifico, anch'esso trattato dalla valutazione.

Metodologia

Il metodo seguito dal valutatore esterno può essere riassunto come segue:

- definizione dettagliata dei questionari di valutazione,- raccolta dei dati primari e secondari,- analisi dei dati raccolti,- risposte ai questionari di valutazione, - raccomandazioni.

Sono stati utilizzati tre tipi di raccolta dei dati: rassegna documentaria, colloqui coi promotori dei progetti, coi candidati non selezionati e coi funzionari europei, indagini strutturate.

Le conclusioni del valutatore

I beneficiari nel quadro della parte I del programma sono l'Ufficio europeo per le lingue meno diffuse e la rete Mercator. Le attività principali di questi organismi consistono nel raccogliere e diffondere informazioni a livello europeo nei settori di istruzione, mezzi di comunicazione e legislazione per quanto riguarda le lingue minoritarie, nel fornire un sostegno amministrativo alle candidature ai programmi dell'UE, e nello sviluppare le necessarie collaborazioni nel settore delle lingue minoritarie.

Due terzi dei beneficiari nel quadro della parte II del programma erano associazioni o fondazioni, la maggioranza di queste con sede a Bruxelles. Quattro beneficiari del gruppo selezionato nel 2006 si trovano nei nuovi Stati membri. Le attività principali comprendono attività di rete, l'allestimento di eventi d'arte, il sostegno alla creazione culturale, attività di rappresentanza delle organizzazioni presso le istituzioni europee e attività di ricerca e formazione. Il numero dei beneficiari nel quadro della parte II è stato stabile: 36 nel 2004, 35 nel 2005 e 34 nel 2006, con 16 beneficiari nuovi. Nel complesso, hanno ricevuto un sostegno 53 diversi organismi.

Nel quadro della parte III, il numero maggiore di progetti veniva dalla Germania. Le categorie destinatarie erano il grande pubblico, i giovani, i ricercatori e gli accademici, ecc. Quanto ai risultati concreti, la maggior parte dei progetti si è occupata della gestione e dell'utilizzo degli archivi, ad esempio nel quadro di conferenze, esposizioni, biblioteche ecc., e della raccolta di testimonianze dirette. Altri progetti riguardavano la commemorazione e l'organizzazione di eventi, opere d'arte e materiale didattico o pedagogico, nonché il restauro di siti altamente simbolici. Anche in questo caso il numero dei progetti selezionati mostra una certa stabilità: 28 nel 2004, 25 nel 2005 (di cui 24 progetti nuovi), e 24 nel 2006 (di cui 20 nuovi). Nel complesso, hanno ricevuto un sostegno 72 diversi organismi.

3.3.1. Efficacia

Risulta problematico trarre conclusioni complessive sugli effetti dell'attività del programma, poiché questo per sua natura è composto da progetti che hanno poco in comune. Il valutatore ha però registrato la diffusa percezione del fatto che il programma ha contribuito all'obiettivo generale di promuovere gli organismi attivi a livello europeo nel settore della cultura .

L'obiettivo principale è stato realizzato in particolare mediante le strutture sostenute nel quadro della parte I e le reti sostenute nell'ambito della parte II. Secondo il valutatore, le organizzazioni culturali sono migliorate, il ventaglio delle loro attività si è ampliato e la loro professionalità per quanto riguarda i progetti e le collaborazioni in ambito UE è aumentata. I beneficiari classificati come "ambasciatori" hanno contribuito a un livello più simbolico.

Il lavoro dei diversi organismi per quanto riguarda le attività principali che secondo l'allegato I della decisione sono in grado di contribuire al rafforzamento e all'efficacia dell'azione comunitaria nel settore della cultura può essere valutato positivamente, anche se a volte è risultato un po' disomogeneo, essendosi concentrato soprattutto su alcune attività a svantaggio delle altre.

Ad esempio, le parti interessate non sono del tutto soddisfatte del contributo del programma per quanto riguarda la loro rappresentanza a livello comunitario e la diffusione d'informazioni sull'azione comunitaria. Il valutatore ha osservato che la natura stessa dei beneficiari del programma è responsabile per risultati relativamente insoddisfacenti in materia di diffusione delle informazioni: si tratta infatti di organismi caratterizzati da competenze molto specifiche o da un settore d'interesse limitato alle lingue minoritarie o alle azioni commemorative. Secondo il valutatore, solo alcuni eventi pubblici (parte II) e alcuni progetti della parte III si rivolgono alla popolazione in generale. Il problema principale però sta nel fatto che la diffusione d'informazioni non sembra essere prioritaria per i beneficiari (parte II), anche se si è osservato un certo miglioramento in alcuni casi (ad esempio per quanto riguarda le limitate attività d'informazione sull'azione comunitaria in materia di lingue minoritarie nel quadro della parte I). La conseguenza è che il programma gode di scarsa visibilità.

In generale, le attività di diffusione non sono una priorità importante per i beneficiari della parte II: le reti finanziate in questo quadro hanno svolto alcune attività d'informazione e diffusione, in particolare per quanto riguarda l'UE. Se è vero che le traduzioni rimangono rare, è però alto il numero di beneficiari (18) che hanno organizzato conferenze, e quasi tutti hanno migliorato il proprio sito Internet. Inoltre, le loro attività di rappresentanza si sono sviluppate nel tempo. Gli organismi finanziati nel quadro della parte II del programma in effetti hanno ottenuto risultati migliori per quanto riguarda la rappresentanza delle parti interessate a livello europeo.

Secondo il valutatore, il programma è riuscito a promuovere gli organismi attivi a livello europeo nel settore della cultura e la loro messa in rete , in particolare attraverso le strutture sostenute nel quadro della parte I e le reti sostenute nell'ambito della parte II. Nel tempo, le collaborazioni sostenute nel quadro della parte II sono aumentate.

La diffusione di informazioni europee nelle comunità di lingua regionale o minoritaria è un obiettivo che compete agli organismi sostenuti nel quadro della parte I. Il valutatore ritiene che i risultati relativi a quest'obiettivo siano limitati, in particolare per la rete Mercator. I motivi sono i seguenti: Internet è lo strumento principale di divulgazione (accessibilità di Internet e del sito); i costi di traduzione non permettono una copertura linguistica ampia; il numero di utenti è limitato (seppure in crescita). Invece, l'immediato inserimento dei nuovi Stati membri nella sfera d'attività della o delle organizzazioni è un punto di forza.

Il valutatore desume da una serie di indicatori o di descrittori che gli organismi sostenuti nel quadro della parte I del programma hanno partecipato in modo considerevole alla raccolta e diffusione d'informazioni nei settori di legislazione, istruzione e mezzi di comunicazione delle lingue di minoranza . Gli indicatori comprendono la varietà delle informazioni raccolte e individuate, lo sviluppo di strumenti di diffusione, il numero e la distribuzione geografica di quanti richiedono informazioni.

I progetti sostenuti nel quadro della parte III in generale hanno raggiunto l'obiettivo di conservare e commemorare i siti principali e conservare gli archivi connessi con le deportazioni . Gli stessi promotori dei progetti segnalano però i limiti del contributo apportato dalle azioni a un miglioramento delle conoscenze sulle deportazioni da parte delle generazioni presenti e future. Le azioni sostenute dal programma hanno contribuito a evitare una diminuzione di tali conoscenze. I beneficiari quindi sono d'accordo sul fatto che l'obiettivo di mantenere viva la memoria delle vittime sia stato realizzato solo parzialmente: occorre compiere maggiori sforzi per raccogliere testimonianze (il che richiede risorse aggiuntive) – si tratta di un lavoro urgente, in quanto i testimoni diretti delle deportazioni stanno scomparendo.

2. Efficienza

In generale, la mancanza di un monitoraggio dei dati ha reso difficile quantificare l'efficienza complessiva del programma. Il valutatore ne conclude che l'efficienza dell'azione varia a seconda di quale delle tre parti si consideri e per quanto riguarda la stessa parte. Ad esempio, la rete Mercator (parte I) ha migliorato la propria efficienza: la sovvenzione annuale è rimasta immutata durante il periodo di riferimento, ma il livello delle sue attività è costantemente cresciuto. Un monitoraggio più sistematico dei progetti e delle attività, in particolare per gli importi superiori alla media delle sovvenzioni, migliorerebbe l'efficienza delle azioni.

I beneficiari e i richiedenti nell'ambito della parte II hanno espresso l'esigenza di una maggiore trasparenza delle procedure di candidatura (ad esempio per quanto riguarda i criteri di selezione e la composizione e nomina del comitato di valutazione). Diverse risposte hanno segnalato che criteri di selezione più quantificabili avrebbero conferito una maggiore legittimità alla procedura di selezione. Nella fase di presentazione delle candidature sarebbero poi state utili più assistenza tecnica e una migliore comunicazione.

Per la parte II del programma, l'introduzione degli inviti a presentare proposte nel 2006 è stata una novità positiva in direzione di procedure trasparenti e aperte alla concorrenza rispetto al precedente sistema di assegnazione delle risorse, e consente di scegliere i beneficiari in una base più ampia di richiedenti. I beneficiari dei progetti selezionati nel 2006 nel quadro della parte II ritengono che i risultati dell'invito siano stati comunicati tardi, e che tale comunicazione avrebbe dovuto essere fatta entro la data d'inizio prevista del programma. Gli organismi interessati ritengono che una pubblicazione più tempestiva dei risultati avrebbe contribuito al raggiungimento degli obiettivi rispettivi.

Il valutatore segnala che la tipologia dei beneficiari dell'invito a presentare proposte nel quadro della parte II del programma - divisi in ambasciatori, reti europee e organismi che organizzano eventi culturali – era solo parzialmente pertinente, dal momento che un'analisi delle attività svolte dai diversi organismi mostra una grande eterogeneità di questi ultimi.

Il valutatore ha anche rilevato che, nel quadro della parte III del programma, i progetti hanno prodotto risultati concreti nonostante la loro piccola dimensione e la copertura temporale limitata. Ciò permette di concludere che piccole sovvenzioni hanno dato risultati concreti. La mancanza di fondi per la traduzione è però responsabile di una visibilità non ottimale di questi progetti.

Per quanto riguarda i programmi, va sottolineato che il rapporto costi/benefici di un'azione può anche essere ottimale, ma i risultati non sono del tutto soddisfacenti se la loro diffusione non lo è.

3. Carattere duraturo

È difficile arrivare a conclusioni generali per quanto concerne il carattere duraturo delle azioni del programma ma, per ciascuna delle sue parti, ci sono segnali indicanti che i risultati dureranno oltre il termine dei progetti.

Il sostegno del programma nel quadro della parte I ha aiutato gli organismi a sviluppare la propria competenza e ha contribuito a far progredire le ricerche relative alle lingue minoritarie. Le strutture beneficiarie hanno visto nella partecipazione al programma un'opportunità di prepararsi a concorrere nel quadro dei nuovi programmi. Le parti interessate hanno confermato che le reti e le loro competenze hanno raggiunto un livello di riconoscimento che le aiuterà a trovare fonti alternative di finanziamento. Il carattere duraturo della rete rafforza l'efficienza della sovvenzione europea.

Anche i risultati della parte II presentano effetti di lunga scadenza: la stragrande maggioranza dei beneficiari afferma di aver creato relazioni stabili con gli altri membri delle reti. Il 90% degli organismi ha indicato che i risultati delle loro attività sono usati da altre organizzazioni, e ritengono che le sovvenzioni dell'UE abbiano contribuito ad aumentare la visibilità delle organizzazioni e la loro credibilità davanti ad altri enti erogatori di finanziamenti.

Nel quadro dei progetti della parte III si sono realizzate alcune collaborazioni specifiche, ma il loro numero è limitato. Secondo i promotori dei progetti, le collaborazioni sono meno pertinenti per questo tipo di progetti. Dal punto di vista dei valutatori, un maggiore ricorso alle collaborazioni nel quadro dei progetti commemorativi sarebbe stato utile sia in termini di diffusione che di durevolezza.

PRINCIPALI RACCOMANDAZIONI DELLA VALUTAZIONE ESTERNA E OSSERVAZIONI DELLA COMMISSIONE

Le raccomandazioni principali del valutatore sono presentate in corsivo, mentre la risposta della Commissione è in carattere tondo.

Efficacia ed efficienza

La Commissione dovrebbe rafforzare i collegamenti tra il settore culturale e le altre questioni politiche, per trarre pieno beneficio dal potenziale valore aggiunto delle attività culturali in termini di cittadinanza. Si potrebbe stabilire una cooperazione strutturata con le altre DG per il monitoraggio di progetti specifici ad alto valore simbolico.

La Commissione è d'accordo. La comunicazione su un'agenda europea per la cultura in un mondo in via di globalizzazione adottata nel 2007 propone un'integrazione della cultura in tutte le politiche pertinenti dell'UE. La Commissione rafforzerà il coordinamento interservizi interno e approfondirà l'analisi del rapporto tra diversità culturale e altre politiche comunitarie per arrivare al giusto equilibrio fra i diversi tipi di obiettivi politici, compresa la promozione della diversità culturale, all'atto di adottare decisioni o di presentare proposte a carattere normativo o finanziario.

La Commissione dovrebbe rispettare i termini indicati nel calendario provvisorio per la procedura di selezione e garantire una più tempestiva pubblicazione dell'elenco dei candidati selezionati, poiché un gran numero di organismi segue l'anno civile. Sarebbe quindi opportuno allineare il versamento delle sovvenzioni dell'UE e le realizzazioni delle attività degli organismi alla fine dell'anno civile.

La Commissione è d'accordo quanto all'opportunità di abbreviare le procedure per gli inviti a presentare proposte e ha già adottato le misure opportune per velocizzare il più possibile il procedimento per quanto riguarda le sovvenzioni di funzionamento agli organismi attivi nel settore della cultura. Ad esempio, nel 2008 i contratti saranno sostituiti da decisioni di concessione delle sovvenzioni che in media dovrebbero accorciare di un mese la procedura. Anche un maggiore ricorso alle aliquote forfettarie dovrebbe contribuire ad accelerare la trattazione delle candidature. Per parte sua, l'introduzione di sovvenzioni pluriennali a partire dal 2008 (cfr. sotto) contribuirà ad evitare ritardi in futuro.

È anche interessante notare che altri fattori influiscono notevolmente sulla procedura di selezione, ad es. la procedura di comitato (consultazione del comitato di gestione e diritto d'esame per il Parlamento europeo una volta prima della pubblicazione degli inviti a presentare proposte e una seconda volta prima che sia reso noto il risultato della procedura di selezione). La Commissione cerca pertanto di ottenere una modifica della base giuridica del programma Cultura, che le consentirebbe di adottare direttamente le decisioni di assegnazione delle sovvenzioni di funzionamento agli organismi attivi nel settore della cultura. Se questa novità fosse approvata dal Consiglio e dal Parlamento europeo, la procedura di selezione potrebbe nuovamente essere ridotta di diverse settimane.

La Commissione dovrebbe migliorare l'assistenza per i beneficiari attraverso orientamenti di assistenza tecnica, per dare una risposta omogenea e tempestiva alle domande dei beneficiari.

Va osservato che l'istituzione dell'agenzia esecutiva responsabile dell'attuazione di gran parte delle azioni del programma della DG EAC a partire dal 2006 contribuisce a migliorare l'efficienza e l'efficacia complessive della gestione degli inviti a presentare proposte.

A partire dalla nuova generazione di programmi (2007-2013), la Commissione e l'agenzia esecutiva hanno compiuto vari sforzi per assistere meglio i richiedenti, e sono stati sviluppati diversi strumenti e servizi utili, compresi orientamenti pratici, FAQ, moduli più maneggevoli, una casella postale specifica, ecc.

Nel 2007 inoltre la Commissione e l'agenzia esecutiva hanno organizzato due sessioni informative a Bruxelles, durante le quali i richiedenti hanno ricevuto orientamenti pratici su come redigere correttamente le candidature, con anche la possibilità di formulare domande. Questa riuscita esperienza sarà ripetuta in futuro.

La Commissione dovrebbe sviluppare una banca dati per controllare meglio e consolidare e seguire i dati del monitoraggio che risultano dalle relazioni finali.

La Commissione condivide questo parere. L'agenzia esecutiva ha elaborato una nuova banca dati che dovrebbe consentire un migliore monitoraggio futuro e facilitare i resoconti sulle azioni cofinanziate dall'Unione europea.

Visibilità dei risultati

La Commissione è invitata a varare criteri specifici relativi alla visibilità nella procedura di selezione. Essa dovrebbe mettere a disposizione un opuscolo per ogni beneficiario, in cui presenterebbe le buone pratiche dei beneficiari per quanto riguarda il miglioramento della visibilità dei risultati.

La Commissione è pienamente d'accordo sulla necessità di migliorare il livello di visibilità e diffusione delle azioni sostenute. Nella nuova generazione di inviti a presentare proposte (programmi 2007-2013), la visibilità e la diffusione dei risultati costituiscono criteri d'assegnazione importanti. Ciò significa che i richiedenti sono giudicati fra l'altro alla luce della visibilità, diffusione e utilizzazione delle attività previste (strumenti di comunicazione utilizzati, qualità del piano di comunicazione, numero di persone raggiunte dall'azione, ecc.).

La Commissione sta anche lavorando a una nuova banca dati (denominata "EVE") che metterà a disposizione del pubblico una gran quantità di informazioni utili sui progetti sovvenzionati.

Carattere duraturo

La Commissione dovrebbe versare sovvenzioni pluriennali. Si potrebbe pensare a una combinazione di sovvenzioni annuali e pluriennali, a seconda della natura del progetto. I richiedenti potrebbero scegliere tra le sovvenzioni annuali o pluriennali.

La Commissione sa che sarebbe desiderabile garantire una maggiore stabilità e sicurezza ai beneficiari che richiedono una sovvenzione di funzionamento e ammette che sovvenzioni pluriennali aiuterebbero notevolmente alcuni organismi a gestire le loro attività permanenti. Essa dunque ha esaminato la possibilità di concedere sovvenzioni pluriennali, nel rispetto delle disposizioni del regolamento finanziario. Di conseguenza, dal 2008 in poi, la Commissione offrirà ai richiedenti del filone II del programma Cultura la possibilità di richiedere una sovvenzione pluriennale o annuale. Dal 2007 la Commissione offre la possibilità agli organismi dell'ex parte I di fare domanda di sovvenzioni pluriennali nel quadro del programma relativo all'apprendimento permanente.

Occorre mantenere il requisito di un finanziamento esterno basso (il 20% per la parte II e il 25% per la parte III) adatto alle peculiarità del settore culturale. Anche se gli importi interessati dal principio di riduzione graduale delle sovvenzioni sono bassi, l'applicazione di tale principio ha un valore simbolico, ed è percepita come un vincolo dai beneficiari. Secondo la valutazione, il rapporto tra i vantaggi e i costi dell'applicazione di questo principio è negativo per l'obiettivo prefisso.

La Commissione è d'accordo nel ritenere che, nel sostegno agli organismi culturali (sovvenzioni di funzionamento), sarebbe auspicabile mantenere un alto tasso comunitario di cofinanziamento, particolarmente per il sostegno strutturale. Tuttavia, il principio dell'importo decrescente previsto dal regolamento finanziario non può essere aggirato per le sovvenzioni di funzionamento. La Commissione vorrebbe peraltro applicare questo principio attraverso un tasso il più basso possibile. Nel 2007 e nel 2008 tale tasso era soltanto dell'1%, applicato al tasso di cofinanziamento e non direttamente alla sovvenzione.

La Commissione dovrebbe rafforzare il controllo della qualità durante l'attuazione dei progetti e migliorare le risorse dedicate alla conoscenza del settore culturale e delle sue parti interessate presso la DG EAC e l'agenzia esecutiva.

La Commissione concorda che sarebbe auspicabile una maggiore vicinanza al settore culturale nel suo complesso e, in particolare, avere un contatto più stretto con gli operatori culturali durante l'attuazione dei loro progetti, e quindi esaminerà la possibilità di procedere a più frequenti visite in loco e di partecipare ad alcuni eventi organizzati dai beneficiari delle sovvenzioni UE.

Nel contesto della comunicazione su un'agenda europea per la cultura in un mondo in via di globalizzazione, la Commissione sta organizzando un dialogo strutturato col settore culturale (forum di discussione, conferenze e altre strutture di promozione della comunicazione).

LE CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE

La Commissione è d'accordo col giudizio complessivo del valutatore secondo cui il programma ha raggiunto i suoi obiettivi principali. Sebbene sia stato difficile trarre una conclusione generale a livello di programma, l'analisi dei risultati per ciascuna parte del programma mostra che i rispettivi obiettivi operativi sono stati raggiunti.

Una serie di reti ed organizzazioni culturali di tutte le dimensioni e di tutti i tipi - cori, musei, orchestre, teatri, fondazioni culturali - ha ricevuto il sostegno del programma per realizzare attività e progetti di dimensione europea. La parte III del programma ha finanziato progetti commemorativi con un forte valore aggiunto europeo, che non avrebbero potuto essere realizzati senza un finanziamento dell'UE. Il fatto che tutti i settori della cultura siano rappresentati fra le attività dei beneficiari ha permesso a un pubblico ampio di trarre beneficio da queste azioni. La Commissione riconosce peraltro che si può fare di più in termini di diffusione e di visibilità dei risultati.

Dalla valutazione sono emerse varie raccomandazioni utili. Dopo la fine del programma precedente, le tre parti sono state inserite in tre programmi differenti. Le modifiche apportate a questi programmi e agli inviti a presentare proposte a partire dal 2007 riflettono già le opinioni del valutatore. Ad esempio, nei nuovi inviti a presentare proposte per i programmi Cultura, Apprendimento permanente e Europa dei cittadini (parti I e II), la diffusione dei risultati è diventata uno dei criteri principali per la valutazione della qualità delle candidature, ed esiste la possibilità di sovvenzioni pluriennali.

[1] GU L 138 del 30.4.2004, pag. 40.

[2] 2006/S 122-129441.