52008DC0072




[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 13.2.2008

COM(2008) 72 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Strategia politica annuale per il 2009

INDICE

1. Far avanzare l’Europa 3

2. Parte I – Azioni prioritarie nel 2009: il cittadino al primo posto 4

2.1. Crescita e occupazione 4

2.2. Cambiamenti climatici e Europa sostenibile 5

2.3. Realizzare la politica comune d'immigrazione 5

2.4. Il cittadino al primo posto 6

2.5. L'Europa quale partner mondiale 7

2.6. Legiferare meglio: mantenere le promesse per cambiare la cultura normativa 8

2.7. Comunicare l'Europa 8

3. Parte II - Quadro generale delle risorse umane e finanziarie per il 2009 9

3.1. Risorse umane 9

3.1.2. Distribuire il personale in funzione delle priorità politiche 9

3.1.3. Potenziare la cooperazione interistituzionale 10

3.2. Modifiche nella distribuzione delle risorse finanziarie 10

3.2.1. Competitività per la crescita e l'occupazione (sottorubrica 1a) 10

3.2.2. Coesione per la crescita e l'occupazione (sottorubrica 1b) 10

3.2.3. Conservazione e gestione delle risorse naturali (rubrica 2) 11

3.2.4. Libertà, sicurezza e giustizia (sottorubrica 3a) 11

3.2.5. Cittadinanza (sottorubrica 3b) 11

3.2.6. L'UE quale partner mondiale (rubrica 4) 12

3.2.7. Prospetto sintetico delle modifiche per rubrica del quadro finanziario 14

Allegato - Principali azioni previste per il 2009 15

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE

STRATEGIA POLITICA ANNUALE PER IL 2009

1. Far avanzare l’Europa

Il 2009 si preannuncia un anno decisivo per l’Unione europea. Saremo chiamati ad eleggere un nuovo Parlamento europeo e verrà insediata una nuova Commissione europea. Nel 2009 è prevista peraltro l’entrata in vigore del trattato di Lisbona, una volta completato il processo di ratificazione a livello nazionale. Con la creazione di un quadro istituzionale stabile, l’Unione potrà concentrasi sulle prove da superare nel futuro, quali promuovere una crescita e un’occupazione sostenibili nell’era della globalizzazione e dare impulso alla transizione verso un’economia a emissioni ridotte e efficiente sotto il profilo delle risorse.

La presente strategia politica annuale individua le priorità che la Commissione intende perseguire nell’ultimo anno del suo mandato. Gli obiettivi strategici definiti dalla Commissione ad inizio mandato – promuovere la prosperità, la solidarietà, la sicurezza, la libertà e potenziare il ruolo dell'Europa nel mondo – rimangono il pilastro intorno al quale ruoterà l’attività della Commissione. Dal suo insediamento, la Commissione ha promosso importanti iniziative mirate alla loro realizzazione, nell’intento di far avanzare il programma europeo e confermare il ruolo dell’UE in un mondo globalizzato.

In vista dei prossimi cambiamenti istituzionali del 2009, nel 2008 la Commissione avrà presentato buona parte delle principali iniziative legislative in programma[1]. Nel 2009, la Commissione intende lavorare fianco a fianco con il Consiglio e il Parlamento per raggiungere un’intesa sulla maggior parte delle proposte in sospeso e concentrerà gli sforzi affinché l’ acquis venga debitamente applicato, in linea con la nuova strategia definita a settembre 2007[2]. La Commissione provvederà inoltre ad una gestione effettiva ed efficiente dei programmi finanziari stabiliti per il periodo 2007-2013 e all'adeguata chiusura dei programmi finanziari per il periodo 2000-2006, nel pieno rispetto dei principi della sana gestione finanziaria.

Al contempo, con lo sguardo rivolto al futuro, la Commissione intende gettare le basi per i prossimi anni. Una volta entrato in vigore il trattato di Lisbona, la Commissione dovrà presentare una serie di proposte ad hoc affinché il disposto del trattato possa espletare in pieno la propria efficacia e offrire nuove possibilità e benefici ai cittadini dell’Unione. Il lavoro in vista della revisione del bilancio e la consultazione pubblica attualmente in corso sono intesi a creare i presupposti affinché la prossima Commissione possa approntare il nuovo quadro finanziario. La Commissione intende far avanzare ulteriormente i lavori individuando settori ad alta priorità per la prossima fase della strategia per lo sviluppo sostenibile.

La Commissione si è impegnata a mantenere stabile il livello del personale e a non avanzare richieste di nuovi posti per il periodo 2009-2013, una volta assorbita l’ultima tornata di assunzioni a fronte dell’adesione della Bulgaria e della Romania[3]. L’eventuale fabbisogno di personale sarà coperto riassegnando le risorse interne.

2. Parte I – Azioni prioritarie nel 2009: il cittadino al primo posto

2.1. Crescita e occupazione

Al cuore del programma politico della Commissione si riconferma il sostegno alle riforme socio-economiche in Europa, nel segno della sostenibilità, in linea con la strategia di Lisbona rinnovata per la crescita e l'occupazione. Gli effetti della tempesta dei mercati finanziari mondiali sull'economia reale e l’impennata dei prezzi delle materie prime sono altrettanti motivi per approfondire le riforme strutturali, tanto a livello dell’Unione che degli Stati membri. Si provvederà necessariamente a sopprimere oneri amministrativi ingiustificati a carico delle imprese. La realizzazione dei nuovi programmi dell'UE in materia di coesione fornirà un'importante fonte di investimento a livello regionale per attuare la strategia di Lisbona. Si provvederà inoltre a rendere più proficuo il contributo delle parti sociali europee al programma di Lisbona.

La Commissione continuerà a seguire la strategia di ampio respiro messa a punto in materia di innovazione. A tal fine, si renderà necessario ampliare lo spazio europeo della ricerca (SER). Gli interventi a sostegno delle PMI faranno leva sulla legge europea sulle piccole imprese, di prossima presentazione, e saranno mirati a mettere a frutto il potenziale delle industrie creative. La costruzione di un’Europa della conoscenza comporta misure pratiche quali il sostegno all’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (IET), durante il primo anno di pieno esercizio, e la promozione del dialogo università-imprese.

La relazione della Commissione su realizzazioni e prove future dell’unione economica e monetaria (UEM), che verrà presentata a maggio 2008, illustrerà la strada da percorrere per preparare l’UEM al prossimo decennio.

Sulla scia del riesame del mercato unico del 2007, occorrerà favorire il lavoro di squadra tra la Commissione e gli Stati membri per l’applicazione e il rispetto delle norme in materia di mercato unico; in tale ambito, verranno chiariti i ruoli rispettivi della Commissione e degli Stati membri e le responsabilità condivise ai fini del funzionamento del mercato unico. Verranno modificate diverse direttive del “nuovo approccio” al fine di ammodernare il mercato unico dei beni e allineare la normativa al nuovo quadro legislativo. Gli interventi previsti nel settore dei servizi finanziari riguarderanno in particolare i servizi finanziari ai privati. A fronte della tempesta nei mercati finanziari mondiali, la Commissione intende impegnarsi attivamente adeguando nel lungo termine il settore dei servizi finanziari sotto il profilo delle norme e della vigilanza.

Per mettere a frutto il potenziale delle imprese, sono previste azioni più incisive in materia di concorrenza, in particolare tramite inchieste settoriali e un’applicazione più rigorosa delle norme antitrust e sugli aiuti di Stato nei settori cruciali per il buon esito della strategia di Lisbona (quali le industrie di rete, i servizi finanziari e le TIC).

La Commissione si impegna ad elaborare ulteriormente la politica energetica europea rilanciando l’esame strategico del settore, come sollecitato dal Consiglio europeo di marzo 2007, e a mettere quindi a punto un nuovo piano d’azione energetico per il periodo 2010-2014. Sono previsti peraltro l’applicazione della nuova normativa sul mercato interno dell’energia, l’ulteriore sviluppo dell’osservatorio del mercato energetico e una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti.

Nel settore dei trasporti, il buon esito di Galileo, passato sotto la gestione della Commissione, costituisce una priorità assoluta. Si continuerà a lavorare alla dimensione ecologica del settore e a sviluppare sistemi efficienti di gestione del traffico. Per garantire una maggiore sicurezza dei settori dei trasporti e dell’energia, verranno intensificate le ispezioni. La Commissione intende inoltre gettare le basi per una futura politica dei trasporti, presentando un’analisi approfondita delle realizzazioni e delle prospettive di lungo termine.

2.2. Cambiamenti climatici e Europa sostenibile

In occasione della conferenza di Bali sul cambiamento climatico del 2007, è stata individuata una tabella di marcia affinché, entro la fine del 2009, venga negoziato e concluso un accordo mondiale all'indomani del 2012. Parallelamente all’intensificarsi dei negoziati in ambito ONU, sono previste discussioni con i principali partner internazionali. È un processo nel quale l’UE intende confermare la propria leadership e sarà chiamata ad adottare, a tal fine, misure concrete in ambito europeo. Diventa pertanto prioritario avviare la fase di attuazione del pacchetto energia e cambiamento climatico, che comporta l'applicazione del rinnovato sistema di scambio dei diritti d'emissione, l’introduzione della nuova normativa sulle fonti rinnovabili, la realizzazione del piano d’azione sull'efficienza energetica e la messa a punto di tecnologie a bassa emissione di carbonio. Verranno intensificate le iniziative di adattamento alle ripercussioni dei cambiamenti climatici per permettere all’Europa di prepararsi alle trasformazioni nei diversi settori strategici e per aiutare i partner internazionali, in particolare i paesi in via di sviluppo, a conseguire gli obiettivi concordati.

La Commissione continuerà sulla strada intrapresa nel 2008 intesa a promuovere una politica dei consumi e una politica industriale sostenibili in Europa. In base agli esiti della relazione sull'attuazione del piano d'azione sulla biodiversità del 2008 e della riunione di Bonn della convenzione delle Nazioni Unite sulla biodiversità, verrà intensificata l’attività volta a contrastare la riduzione della biodiversità. Nel 2009, continueranno ad avere un ruolo di rilievo l’applicazione e il rispetto della normativa comunitaria in materia ambientale.

Nel continuare ad elaborare la nuova politica marittima integrata, nel 2009 la Commissione intende presentare una proposta di riforma dell’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura. Si prevede inoltre di attuare i risultati dell’accordo sullo "stato di salute" della politica agricola comune e continueranno le attività mirate alla qualità dei prodotti agricoli, sulla scia degli esiti del Libro verde del 2008. Come sollecitato dal Consiglio europeo, la Commissione intende presentare una strategia per la regione del Mar Baltico.

2.3. Realizzare la politica comune d'immigrazione

La messa a punto di una politica comune in materia di immigrazione rimane una priorità assoluta per dare una risposta alle sfide e cogliere le opportunità del fenomeno migratorio in un mondo globalizzato. Sulla scia della comunicazione sull’immigrazione prevista per il 2008, la Commissione intende impegnarsi affinché si tenga conto dell’immigrazione nei più ampi contesti politici della crescita economica, della competitività e dell’inclusione sociale. Nel 2009, la rete europea dei punti di contatto nazionali per l’immigrazione sarà per la prima volta operativa lungo tutto l’anno.

La Commissione intende inoltre sviluppare ulteriormente la gestione integrata delle frontiere e la politica comune in materia di visti, lavorando al tempo stesso al completamento, entro il 2010, del regime comune europeo in materia di asilo. In parallelo, la politica comune di immigrazione continuerà ad essere connessa all’azione esterna, acquisendo centralità anche per la politica di sviluppo e per gli scambi.

2.4. Il cittadino al primo posto

È convinzione della Commissione che l’Unione europea debba continuare a focalizzarsi su quelle politiche che hanno una pertinenza diretta per i cittadini. Verranno varate iniziative intese a semplificare gli spostamenti dei cittadini all’interno dell’Unione, nel godimento del diritto di libera circolazione, o oltre le frontiere dell'UE. Si continuerà a lavorare alla creazione di uno spazio comune di giustizia, in particolare assicurando il riconoscimento reciproco delle sentenze all’interno dell’Unione e garantendo ai cittadini europei un miglior accesso alla giustizia.

È opportuno che l’UE confermi l’impegno volto ad assicurare la sicurezza dei suoi cittadini. Nel 2009, verrà prestata particolare attenzione a ridurre la minaccia di attentati terroristici derivanti da attacchi chimici, biologici, nucleari e radiologici. La Commissione intende presentare proposte intese ad una protezione civile più efficace, in particolare sulla scia della comunicazione in materia di prevenzione prevista per il 2008.

Sul versante della salute pubblica, verrà presentata una serie di iniziative ad attuazione della strategia sanitaria dell'UE adottata nel 2007. Sarà inoltre affrontato il problema della sicurezza dei pazienti tramite una proposta in materia di dispositivi medici. Nuove proposte riguarderanno la sicurezza alimentare e la salute e il benessere degli animali e verrà potenziata l'attività di vigilanza al fine di assicurare il rispetto delle norme in vigore in questi settori. Si provvederà inoltre ad un’applicazione più incisiva della normativa in materia di sicurezza dei prodotti di consumo. Quanto alla regolamentazione delle sostanze chimiche, il successo di questa politica dipende in buona misura dai primi anni di attuazione del regolamento REACH (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche).

L’agenda sociale riveduta intende offrire ai cittadini europei migliori prospettive e nuove opportunità. Si tratta di porre in essere politiche del mercato del lavoro attive che garantiscano la flessicurezza, in altri termini politiche in grado di fornire il sostegno necessario a sviluppare capacità e abilità per trovare un nuovo posto di lavoro e che permettano di contare su una rete di sicurezza. Nel 2009, verrà dato particolare rilievo ai giovani e alla mobilità transfrontaliera giovanile. Programmi europei in materia di giovani e formazione consentiranno di acquisire le competenze per sfruttare al meglio, e in modo duraturo, le opportunità.

Occorre provvedere ad un’attuazione e ad una valutazione reali delle norme stabilite in settori quali la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, l’uguaglianza uomo-donna, la libera circolazione delle persone e la lotta alla discriminazione, prevedendo eventuali revisioni. La Commissione intende mettere a punto nuovi metodi di gestione del cambiamento ed è impegnata a sostegno dell’inclusione.

2.5. L'Europa quale partner mondiale

Una volta entrato in vigore, il trattato di Lisbona conferirà all'Unione un profilo esterno più alto. La Commissione intende fornire un contributo adeguato affinché questo nuovo quadro si traduca efficacemente in azione, anche tramite i preparativi in vista del servizio europeo per l’azione esterna. La sicurezza energetica, il cambiamento climatico e la migrazione rimarranno i temi principali dell'azione esterna, nell'ambito dei quali l'Unione si impegnerà ulteriormente ai fini di un reale pluralismo. Le attuali perturbazioni dei mercati finanziari fanno appello ad una risposta coordinata da parte dell'Unione e ad una presenza più incisiva della Commissione nelle istituzioni finanziarie internazionali.

La Commissione continuerà ad attuare il consenso rinnovato in materia di allargamento. I negoziati per l'adesione della Croazia entreranno in una fase decisiva e continueranno a procedere i negoziati di adesione con la Turchia, entrambi condizionati dal ritmo delle riforme e dai progressi nel rispetto dei requisiti necessari. Acquisterà centralità il percorso dei Balcani occidentali nell'ambito del processo di stabilizzazione e di associazione in vista di una futura adesione, purché vengano rispettate le condizioni stabilite e i paesi interessati approntino le riforme necessarie. Quanto allo status futuro del Kosovo, la Commissione intende svolgere un ruolo guida in vista della sua definizione, in particolare tramite il ricorso a strumenti comunitari a sostegno dell'Ufficio civile internazionale e della missione della PESD sullo Stato di diritto previsti, nonché tramite un coordinamento generale degli aiuti al processo di riforma del Kosovo.

La politica europea di vicinato (ENP) sarà incentrata sulla realizzazione dei dodici piani d'azione ENP. Nel 2009, dovrebbe essere possibile concludere i negoziati in vista di un accordo più completo con l'Ucraina. Sono inoltre previste le trattative per la conclusione di nuove intese con la Libia e la Repubblica di Moldova. Un maggiore impegno con la Russia che conduca alla conclusione di negoziati in vista di un accordo più completo rimane una necessità prioritaria. Quanto al Medio Oriente, l'apertura creatasi con la conferenza di Annapolis lascia sperare in sviluppi positivi e la Commissione intende fare la propria parte in seno al quartetto, continuando a destinare importanti risorse alla regione.

Il lavoro volto ad intessere legami politici e economici più stretti con i partner mondiali continuerà ad intensificarsi. Nel 2009, si prospettano importanti opportunità per approfondire le relazioni con gli Stati Uniti e con altri importanti partner industrializzati. Verrà inoltre approfondita la cooperazione con i paesi ASEAN, con la Cina e con l'India. Nell'ambito del partenariato strategico con l'America latina, l'Unione si impegnerà a condurre e, possibilmente, a concludere i negoziati in vista di accordi di associazione con le Comunità andina e centroamericana e con il Mercosur.

È inoltre previsto un contributo più incisivo dell'Unione a favore della sicurezza e della stabilità internazionali. La missione sullo Stato di diritto in Kosovo è fondamentale al fine di garantire alla regione stabilità e sviluppo nel lungo termine. In Afghanistan, si prevede la piena operatività della missione di polizia nel quadro della PESD, con risultati concreti per la sicurezza del paese. Il potenziamento della cooperazione dovrebbe creare le condizioni necessarie allo sviluppo sostenibile. In termini più generali, la Commissione continuerà a garantire maggiore preparazione e capacità per far fronte alle crisi nei paesi terzi.

La Commissione intende peraltro attuare gli otto partenariati tematici della strategia comune Africa-UE e lavorare a sostegno di una maggior inclusione dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) nell'economia mondiale. Al fine di potenziare la capacità di risposta alle crisi e alle prove umanitarie, verrà data attuazione ad un piano d'azione relativo al consenso europeo sull'aiuto umanitario.

Quanto ai negoziati di Doha per lo sviluppo, cui viene riconosciuta massima priorità, nel 2009 occorrerà un impegno in vista dell'attuazione dell'accordo del 2008. In parallelo, si svolgeranno le trattative per una nuova generazione di accordi bilaterali di libero scambio. La Commissione intende far avanzare gli altri aspetti del piano d'azione "Europa globale", continuando a mettere l'accento su una maggiore apertura dei mercati, una migliore protezione dei diritti di proprietà intellettuale e un riequilibrio delle relazioni commerciali con i principali partner, tra cui la Cina.

2.6. Legiferare meglio: mantenere le promesse per cambiare la cultura normativa

Entro la fine del 2009, la Commissione avrà esaminato l' acquis , attuato il programma di progressiva semplificazione e sviluppato il progetto di codificazione, con effetti tangibili sulla crescita e la competitività.

Nel 2009, la Commissione intende presentare una nutrita serie di proposte intese a ridurre l'onere amministrativo. Trattandosi di proposte che non hanno vocazione a modificare gli obiettivi politici o alterare il livello di ambizione dei testi esistenti, si prevedono tempi brevi di adozione. Al contempo, verrà rivista l'attuazione del programma d'azione volto a ridurre gli oneri amministrativi e saranno valutati i progressi verso l'obiettivo di riduzione del 25%.

Il miglioramento della normativa è allo stesso tempo un elemento centrale della risposta dell'Unione alla globalizzazione. Grazie alla leadership in materia di impegno a migliorare il contesto normativo e alla definizione di norme elevate in settori quali quello sanitario, della sicurezza e della tutela ambientale, l'UE può contribuire a ridisegnare le la normative a livello mondiale. L'Unione intende far avanzare le discussioni con i principali partner in materia di cooperazione, convergenza e equipollenza normative.

Il programma "legiferare meglio" può dare pieni frutti solo grazie ad una cooperazione proficua con le altre istituzioni e con gli Stati membri. Nel 2009, verranno valutati i progressi compiuti in merito all'adozione di un'impostazione più efficace per trasporre e applicare il diritto dell'Unione. Quanto alle iniziative a favore della semplificazione, queste saranno realizzate solo dopo l'adozione delle proposte da parte delle istituzioni europee e la relativa applicazione negli Stati membri. Occorre agire in uno spirito di collaborazione: lavoro di squadra per favorire una pronta adozione delle proposte e collaborazione con gli Stati membri per concretizzare gli obiettivi strategici comuni.

2.7. Comunicare l'Europa

Il 2009 sarà un anno decisivo per la comunicazione sull'Europa. Nei primi mesi dell'anno, l'entrata in vigore del trattato di Lisbona porterà con sé importanti cambiamenti istituzionali e aprirà la strada alle elezioni del Parlamento europeo. La comunicazione sarà incentrata sulle priorità politiche definite nella presente strategia annuale, ponendo l'accento sui settori di interesse diretto per il cittadino europeo. Recenti ricerche mostrano un'ampia convergenza di vedute tra i cittadini su quali debbano essere la priorità dell'Unione: sviluppi socio-economici a garanzia di una qualità di vita migliore; tutela ambientale (spesso connessa alla politica energetica); sicurezza; migrazione; istruzione; lotta al terrorismo. Lavorando su queste priorità, la Commissione cercherà di ottenere massimi risultati in collaborazione con le altre istituzioni europee e gli Stati membri al fine di animare un proficuo dibattito sulle politiche europee in vista delle elezioni europee e degli anni a venire.

In materia di comunicazione, la Commissione intende pertanto presentare le seguenti priorità:

Tema | Breve descrizione |

Il trattato di Lisbona: risultati da ottenere | Legiferare meglio e politiche, specie per quanto riguarda il ruolo dell'UE nel mondo e il settore giustizia, libertà e sicurezza Campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini sulla dimensione sociale della Carta dei diritti fondamentali |

Riforma del bilancio, trasformazione dell'Europa | Revisione del bilancio dell'UE relativa a tutti gli aspetti delle spese e delle entrate dell'Unione |

Crescita e occupazione | Da impostare secondo le preoccupazioni dei cittadini; proclamazione dell'anno europeo della creatività e dell'innovazione |

Energia e cambiamenti climatici | Da comunicare in base ai primi risultati raggiunti nel 2007 e nel 2008 |

3. Parte II - QUADRO GENERALE DELLE RISORSE UMANE E FINANZIARIE PER IL 2009

3.1. Risorse umane

La verifica[4] effettuata nei primi mesi del 2007 ha confermato la necessità di completare la tornata di assunzioni a fronte dell’adesione della Bulgaria e della Romania (UE-2) con l'ultima tranche di 250 nuovi posti nel 2009. Una volta coperti questi nuovi posti, la Commissione si è impegnata a soddisfare l'eventuale fabbisogno di personale riassegnando le risorse interne fino al 2013.

3.1.2. Distribuire il personale in funzione delle priorità politiche

La Commissione conta di disporre di 250 nuovi posti a fronte dell'allargamento nel 2009, ai quali si aggiungono 600 posti recuperati tramite riassegnazione interna, per un totale di 850 posti da destinare alle esigenze individuate in funzione delle priorità dalla presente strategia politica annuale: la strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione; l'attuazione dell' acquis ; i cambiamenti climatici e l'energia; la migrazione. Si terrà inoltre conto del fabbisogno a fronte dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona. Non sono previsti nuovi posti per i servizi centrali di assistenza e coordinamento, tranne quelli linguistici e di traduzione che verranno rinforzati minimamente. Verrà inoltre richiesto alle DG e ai servizi di razionalizzare le attività interne di assistenza e coordinamento entro la fine del 2008.

3.1.3. Potenziare la cooperazione interistituzionale

La Commissione ha spinto oltre la sua ampia riflessione sulla possibilità di approfondire la cooperazione interistituzionale. Sulla base della relazione sollecitata dal Parlamento europeo[5], la Commissione conferma che la struttura dei tre uffici amministrativi si presta alla loro trasformazione in enti interistituzionali e intende vagliare la possibilità di presentare proposte adeguate che prevedano l'eventuale istituzione di uffici interistituzionali o di altre forme di cooperazione, quali accordi a livello dei servizi.

3.2. Modifiche nella distribuzione delle risorse finanziarie

3.2.1. Competitività per la crescita e l'occupazione (sottorubrica 1a)

La sottorubrica dovrebbe beneficiare di un aumento di 619 milioni di euro (5,8%), soprattutto a beneficio di azioni chiave a sostegno degli obiettivi della strategia di Lisbona per la competitività, la crescita sostenibile e l'occupazione, segnatamente: il settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico (631 milioni di euro); il programma sull'apprendimento permanente (63 milioni di euro); il programma “Competitività e innovazione" (75 milioni di euro).

La decisione dell'autorità di bilancio di finanziare GALILEO e l'Istituto europeo di tecnologia troverà attuazione tramite la ridistribuzione di 200 milioni di euro all'interno della sottorubrica 1a (2009-2013), cui si aggiungono 50 milioni di euro dai tagli ai contributi comunitari a beneficio delle agenzie decentrate. La Commissione intende inoltre operare una rigorosa valutazione dell'impiego delle risorse disponibili assegnate alle agenzie decentrate e rivedere il livello del contributo comunitario di conseguenza.

La proposta creazione di due nuove agenzie, l'autorità europea per il mercato delle comunicazioni elettroniche e l'agenzia per la cooperazione dei regolatori dell’energia, non avrà grandi ripercussioni sul margine disponibile entro il massimale della sottorubrica, in quanto la prima, da istituire nel 2010, verrà finanziata in parte tramite una ridistribuzione di fondi nel settore società dell'informazione e in parte tramite un aumento di 37,5 milioni di euro per il periodo 2009-2013, mentre la seconda sarà finanziata con le riduzioni a fronte di altre azioni (in buona parte in virtù di prerogative istituzionali) nell'ambito del settore trasporti e energia .

La Commissione propone di proseguire i preparativi in vista dei servizi operativi del sistema globale di osservazione per l'ambiente e la sicurezza (GMES). I 5 milioni di euro stanziati a tal fine saranno finanziati in parte attingendo al margine (2 milioni di euro) e in parte tramite ridistribuzioni (3 milioni di euro) interne al settore imprese.

Il margine disponibile entro il massimale di spesa per il 2009 ammonterà di conseguenza a 65 milioni di euro.

3.2.2. Coesione per la crescita e l'occupazione (sottorubrica 1b)

In linea con la programmazione in corso, le risorse finanziarie stanziate per questa sottorubrica verranno aumentate di 1 538 milioni di euro, ovvero del 3,3% rispetto al 2008. Dopo aver adottato programmi operativi e aver definito le condizioni per garantirne una gestione e controlli efficienti, la Commissione si concentrerà sull'ottimizzazione dei risultati ai fini della coesione e della crescita.

3.2.3. Conservazione e gestione delle risorse naturali (rubrica 2)

Per gli Stati membri che hanno aderito all'Unione nel 2004, la graduale introduzione di aiuti diretti all'agricoltura passerà dal 50% al 60% del livello finale, mentre per gli Stati membri che hanno aderito nel 2007, l'aumento sarà dal 30% al 35%.

Buona parte dei programmi di sviluppo rurale verranno adottati nei primi mesi del 2008 e nel 2009 saranno poste in essere tutte le strutture necessarie a condurne a buon fine l'attuazione. I fondi saranno destinati a migliorare la competitività del settore agricolo, le condizioni ambientali delle aree rurali, la qualità di vita e la diversificazione dell'attività economica nelle campagne.

Nel 2009, le risorse stanziate per LIFE+ aumenteranno del 5,6%.

Quanto alla politica marittima, la Commissione propone di portare avanti i preparativi (6 milioni di euro) tramite la ridistribuzione delle risorse disponibili nell'ambito della politica della pesca.

3.2.4. Libertà, sicurezza e giustizia (sottorubrica 3a)

Nel 2009 è previsto un aumento globale della spesa di circa 100 milioni di euro (16%). I settori beneficiari dell'aumento sono: frontiere esterne, politica dei visti e libera circolazione delle persone (+18%); politiche comuni di asilo ed immigrazione (+18%).

Tenuto conto della decisione adottata nel 2008 dall'autorità di bilancio di aumentare i fondi per l'agenzia FRONTEX e delle nuove iniziative che verranno presentate nel 2008 (creazione di un sistema europeo di sorveglianza delle frontiere EUROSUR, istituzione di un sistema di ingresso-uscita e misure volte a facilitare gli spostamenti alle frontiere esterne), la Commissione propone un aumento pari a 30 milioni di euro nel 2009. Si tratta di un livello sostenuto (70 milioni di euro l'anno) da mantenere lungo tutto il periodo 2010-2013.

Tenuto conto di questi aumenti e di 20 milioni di euro risparmiati per i sistemi informatici su larga scala (SIS II, VIS e Eurodac) nel 2009, il margine disponibile entro il massimale della sottorubrica 3a ammonta a 29 milioni di euro.

3.2.5. Cittadinanza (sottorubrica 3b)

In linea con la programmazione finanziaria, per questa sottorubrica sono stanziati circa 630 milioni di euro, un aumento del 5,3% che metterà maggiori fondi a disposizione di azioni chiave riguardanti i cittadini europei in settori quali salute pubblica, tutela dei consumatori, protezione civile, programmi culturali e comunicazione. Il livello del massimale della sottorubrica è rimasto più o meno quello del 2007.

3.2.6. L'UE quale partner mondiale (rubrica 4)

Nel 2009, la dimensione esterna delle politiche interne, il processo di pace in Medio Oriente e la definizione dello status futuro del Kosovo rimangono priorità politiche assolute per l'Unione europea.

I recenti sviluppi politici (conferenze di Annapolis e di Parigi) lasciano intravedere un margine di manovra per un accordo di pace in Medio Oriente. Nel 2009, la Commissione continuerà ad attuare la strategia d'azione dell'UE a favore della pace tramite il potenziamento statale, seguendo da vicino l'attuazione del piano triennale dell'autorità palestinese in materia di bilancio e sviluppo. L’UE contribuirà inoltre in modo significativo al dispositivo finanziario PEGASE, che sostituisce il meccanismo internazionale temporaneo e servirà due scopi: fornire aiuti per l’attuazione del piano palestinese per le riforme e lo sviluppo e far sì che gli aiuti siano erogati in modo trasparente, direttamente all’autorità palestinese o ad altri beneficiari, per sostenere iniziative su governance, sviluppo socio-economico e del settore privato e infrastrutture pubbliche.

Il Consiglio europeo del 14 dicembre 2007 ha sottolineato che l'UE è pronta a svolgere un ruolo guida nel rafforzamento della stabilità della regione e nell'attuazione di una soluzione che definisca il futuro status del Kosovo. La Commissione sarà chiamata a svolgere un ruolo centrale affinché i dispositivi comunitari intervengano a sostegno del futuro ufficio civile internazionale della missione della PESD sullo Stato di diritto e diano impulso alle riforme necessarie per consentire l’adozione di norme e valori europei. Saranno altresì necessarie ulteriori risorse per fornire sostegno al processo di definizione dello status del Kosovo e per aiutare il Kosovo ad adempiere agli obblighi di un futuro accordo di stabilizzazione e associazione (ASA).

Gli stanziamenti attualmente previsti per la Palestina e il Kosovo dovranno essere rivisti al rialzo. Tuttavia, considerato che il fabbisogno a sostegno del processo di pace in Medio Oriente e nel Kosovo sarà funzione degli sviluppi dei prossimi mesi, la Commissione intende presentare richieste precise nell’ambito del progetto preliminare di bilancio o più tardi nella procedura di bilancio. Gli attuali stanziamenti ammontano a 1 537 milioni di euro per la Palestina, per il periodo 2007-2013, e a 535 milioni di euro per il Kosovo, per il periodo 2007-2011.

Ad eccezione delle missioni PESC in Kosovo, i cui costi precisi per il 2009 devono ancora essere calcolati, nel 2009 il bilancio PESC, come convenuto inizialmente nella programmazione finanziaria, ammonterà a 243 milioni di euro, un aumento di 43 milioni rispetto al progetto preliminare di bilancio del 2008.

Nel settore delle relazioni esterne dell’Unione, occorrerà ridefinire o destinare nuove risorse ad una serie di altre iniziative, tra cui:

- la strategia UE per l’Asia centrale, adottata del Consiglio europeo nel giugno 2007. Per poter sostenere iniziative pensate per ciascuno dei cinque paesi oggetto della strategia, la Commissione propone di concentrare l’assistenza sul periodo 2009-2013, con 15 milioni di euro per il 2009 e 25 milioni di euro per il 2010. Questi importi saranno compensati con gli stanziamenti per il 2012 e il 2013, mantenendo pertanto invariato il bilancio di 690 milioni di euro per il periodo 2007-2013;

- il programma tematico per l’ambiente e la gestione sostenibile delle risorse naturali, compresa l’energia (ENRTP), a titolo dello strumento di cooperazione allo sviluppo per potenziare l'alleanza mondiale contro il cambiamento climatico (AMCC) e cofinanziare partnership pubblico-privati per il trasferimento di tecnologie in materia di cambiamenti climatici. Conformemente alla tabella di marcia di Bali, agli attuali stanziamenti a titolo del capitolo 21.04 "Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali, compresa l’energia", verranno aggiunti 10 milioni di euro nel 2009 e 20 milioni di euro nel 2013, portando così il totale a 934,5 milioni di euro per il periodo 2007-2013.

Il margine disponibile entro il massimale della rubrica 4 ammonta a circa 120 milioni di euro, che serviranno a coprire il fabbisogno per la Palestina e il Kosovo nel corso dell’esercizio.

3.2.7. Prospetto sintetico delle modifiche per rubrica del quadro finanziario

RUBRICHE | 2009 | Proiezione 2010-2013 |

Programmazione iniziale | Modifiche SPA | Programmazione riveduta | Programmazione iniziale | Modifiche SPA | Programmazione riveduta |

1a. Competitività per la crescita e l’occupazione |

Massimale QF – sottorubrica 1a | 11 272,0 | 11 272,0 | 55 011,0 | 55 011,0 |

Totale sottorubrica 1a | 11 205,0 | -1,5 | 11 203,5 | 54 367,4 | 41,0 | 54 408,4 |

Margine | 67,0 | 68,5 | 643,6 | 602,6 |

3a. Libertà, sicurezza e giustizia |

Massimale QF – sottorubrica 3a | 872,0 | 872,0 | 5 298,0 | 5 298,0 |

Totale sottorubrica 3a | 829,8 | 12,8 | 842,6 | 5021,8 | 92,0 | 5113,8 |

Margine | 42,2 | 29,4 | 276,2 | 184,2 |

4. L'UE quale partner mondiale |

Massimale QF – sottorubrica 4 | 7 440,0 | 7 440,0 | 34 915,0 | 34 915,0 |

Totale sottorubrica 4 | 7 292,1 | 25,0 | 7 317,1 | 33 894,4 | 45,0 | 33 939,4 |

Margine | 147,9 | 122,9 | 1 020,6 | 975,6 |

Allegato - Principali azioni previste per il 2009

1. Crescita e occupazione Strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione Bilancio annuo dei progressi compiuti e identificazione dei futuri settori d’intervento Proposte legislative volte a ridurre l’onere amministrativo, nell’ambito del programma d’azione della Commissione Comunicazione sul dialogo sociale settoriale e relativo contributo alla strategia di Lisbona Comunicazione sulle TIC per la ricerca e l’innovazione, accompagnata da azioni preparatorie Comunicazione sul dialogo università-imprese Libro verde su come mettere a frutto il potenziale delle industrie culturali e creative Mercato unico e concorrenza Raccomandazione sul lavoro di squadra con gli Stati membri Controlli più sistematici e integrati sui principali mercati dei beni e dei servizi, comprese le inchieste settoriali in materia di concorrenza Armonizzare la legislazione settoriale sul mercato interno dei beni con il nuovo quadro legislativo (adozione prevista nel 2008) Portare avanti i lavori nel settore dei servizi finanziari ai privati (credito ipotecario, mobilità dei conti bancari, realizzazione dell'area unica dei pagamenti in euro, prodotti vincolati ed altre pratiche sleali, ricorsi transfrontalieri tra consumatori e fornitori di servizi finanziari) Fiscalità Lavori relativi alla nuova strategia IVA; messa a punto delle iniziative in materia di IVA di gruppo e trattamento IVA delle autorità pubbliche Energia Secondo esame strategico del settore con un piano d’azione energetico per il periodo 2010-2014 Ampliamento dell’osservatorio energetico Trasporti Garantire la realizzazione del progetto Galileo e preparare le applicazioni future Dare seguito al pacchetto trasporto verde del 2008 Far avanzare i lavori per la creazione del sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo (SESAR) e del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) Ammodernare la navigazione interna quale componente del programma d’azione NAIADES Politica di coesione Sesta relazione sulla coesione economica e sociale Relazione su conseguenze e risultati dei programmi dei fondi strutturali 2000-2006 2. Europa sostenibile Strategia per lo sviluppo sostenibile Tabella di marcia e relazione sullo stato di avanzamento della strategia per lo sviluppo sostenibile (conclusioni del Consiglio europeo di dicembre 2007) Strategia UE per la regione del Mar Baltico Cambiamenti climatici Definire la posizione dell’UE in vista della conferenza sul clima di Copenaghen a novembre 2009 Proposte per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nel trasporto merci, comprese le emissioni delle navi Attuare il sistema di scambio dei diritti d'emissione rinnovato e dare seguito al Libro bianco del 2008 sull'adeguamento ai cambiamenti climatici Attuare il piano d'azione sull'efficienza energetica e presentare una nuova iniziativa per l’etichettatura energetica dei pneumatici e misure di attuazione su illuminazione domestica e lampade ad incandescenza Applicare la nuova legislazione volta a promuovere le fonti di energia rinnovabili e il piano strategico per le tecnologie energetiche Biodiversità e risorse Realizzare il piano d’azione sulla biodiversità alla luce degli obiettivi per il 2010 Piano d’azione sull’uso degli strumenti di mercato per raggiungere obiettivi ambientali Spazio Favorire la transizione progressiva dalla fase di ricerca a quella operativa dei servizi del sistema globale di osservazione per l'ambiente e la sicurezza (GMES) Politica marittima integrata Piano d’azione sullo sviluppo di una rete europea d'osservazione e dati sull'ambiente marino Piano d’azione sulla messa a punto di sistemi e-maritime Favorire la realizzazione di sistemi elettronici di sorveglianza marittima (identificazione e localizzazione a lungo raggio) da parte dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima Riforma dell'organizzazione comune dei mercati dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura Agricoltura Comunicazione sulla qualità dei prodotti agricoli 3. Realizzare la politica comune d'immigrazione Migrazione regolare Adottare proposte in materia di ingresso e soggiorno degli immigrati legali, ivi comprese le direttive settoriali Dare seguito alla comunicazione sull’immigrazione del 2008 Gestione integrata delle frontiere esterne Sviluppo di FRONTEX Incentivare la creazione di un sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (EUROSUR) Sostenere la creazione di un sistema di ingresso-uscita e un programma per i viaggiatori registrati Varare un meccanismo di valutazione Schengen Politica comune dei visti Rendere operativo il sistema di informazione sui visti Avviare i preparativi in vista di un’iniziativa per i viaggi europei Garantire un’applicazione rigorosa degli accordi di agevolazione del visto e la conclusione di nuovi accordi con altri paesi Regime europeo comune in materia di asilo Avviare la seconda fase del regime comune in materia di asilo Presentare proposte per un ufficio europeo di supporto in materia di asilo 4. Il cittadino al primo posto Cittadinanza europea e diritti fondamentali Dare seguito alla comunicazione sulla protezione consolare Libro verde sulla legalizzazione dei documenti nell’UE Spazio comune di giustizia Ammodernare il regolamento Bruxelles I concernente la competenza giurisdizionale nonché il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale Comunicazione sui sequestri bancari Lotta al terrorismo Comunicazione sulla minaccia da attacchi chimici, biologici, nucleari e radiologici Piano d’azione in materia di preparazione alla minaccia biologica Piano d’azione sulla riduzione dei rischi radiologici e nucleari Fiducia e tutela dei consumatori Comunicazione sui ricorsi dei consumatori Comunicazione sull'etichettatura relativa al benessere degli animali Sanità e sicurezza Migliorare la sicurezza e l’efficacia dei dispositivi medici nel mercato unico Relazione sullo stato di avanzamento delle misure che tengono conto dei rischi e dei benefici potenziali dei nanomateriali per la salute umana e l’ambiente Applicare ulteriormente il regolamento REACH, in particolare i nuovi sistemi di autorizzazione e divieto delle sostanze chimiche ad alto rischio Protezione civile Iniziativa volta a potenziare la capacità in materia di protezione civile Pari opportunità e giovani Comunicazione sul metodo aperto di coordinamento rivolto ai giovani Libro verde sulla mobilità transfrontaliera giovanile Dare seguito alla comunicazione sul divario di retribuzione tra donne e uomini 5. L’Europa quale partner mondiale Allargamento Portare avanti i negoziati per l’adesione della Croazia e della Turchia conformemente alle conclusioni del Consiglio europeo Accelerare il processo di stabilizzazione e associazione nei Balcani occidentali Lavorare alla definizione del futuro status del Kosovo. Se sono soddisfatte le condizioni, approntare i negoziati in vista di un accordo di stabilizzazione e associazione Politica europea di vicinato e rapporti con la Russia Far avanzare i negoziati in vista di un nuovo accordo quadro con la Russia Concludere i negoziati in vista di un accordo più completo con l'Ucraina Avviare i negoziati in vista di nuovi accordi con Armenia, Azerbaigian, Georgia e Moldova Approfondire le relazioni con la Libia e continuare a gettare le basi ai fini della realizzazione della ENP con Algeria e Siria Se sono soddisfatte le condizioni, approntare il coinvolgimento della Bielorussia nella ENP Continuare l’impegno inteso a soluzioni durevoli in Medio Oriente Resto del mondo Se necessario, attuare l'accordo di Doha per lo sviluppo Approfondire la cooperazione economica transatlantica tramite il Consiglio economico transatlantico (CET) Concludere i negoziati in vista di un nuovo accordo di partenariato e cooperazione con la Cina Concludere o attuare gli accordi di libero scambio con la Corea e il Consiglio di cooperazione nel Golfo, e continuare i negoziati con l’India e i paesi ASEAN Continuare e, ove possibile, concludere i negoziati in vista di accordi di associazione con le Comunità andina e centroamericana e con il Mercosur Attuare la strategia comune Africa-UE e il primo piano d’azione Comunicazione in materia di innovazione, ricerca, scienza e tecnologie per lo sviluppo Attuare gli accordi di partenariato economico e condurre in porto i negoziati in vista di accordi con tutti i paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) Attuare il programma sull’efficacia degli aiuti Seconda relazione sulla politica di sviluppo |

- [1] Programma legislativo e di lavoro della Commissione per il 2008, COM(2007) 640 definitivo, del 23.10.2007.

[2] COM(2007) 502 definitivo, del 5.9.2007.

[3] COM(2005) 573 definitivo, del 15.11.2005.

[4] Planning & optimising Commission human resources to serve EU priorities , (SEC(2007)530) del 24.4.2007.

[5] Report on inter-institutional cooperation prepared by the administrations of the Institutions (nota 9941 del 30.10.2007) in risposta alla richiesta di Ville Itälä, relatore per le altre Istituzioni nella procedura di bilancio 2008 (relazione A-0069/2007del 29.3.2007).