5.9.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 206/7


Conferenza degli organismi specializzati negli affari comunitari ed europei dei parlamenti dell'Unione europea (COSAC)

Contributo adottato dalla XXXVII COSAC

Berlino, 13-15 maggio 2007

(2007/C 206/02)

1.   Il futuro dell'Europa

1.1

La COSAC apprezza gli sforzi compiuti dalla presidenza per riunire i governi di tutti gli Stati membri dell'Unione europea e i rappresentanti delle istituzioni europee a Berlino, in occasione del cinquantesimo anniversario della firma dei trattati di Roma. La COSAC sottolinea l'importanza della dichiarazione di Berlino e auspica che essa rappresenti uno stimolo positivo e duraturo per l'integrazione europea. La COSAC invita i parlamenti nazionali a contribuire alla divulgazione di questo documento.

1.2

La COSAC plaude agli sforzi compiuti dalla presidenza tedesca affinché la questione del trattato costituzionale venga nuovamente inserita nell'agenda europea. Il dibattito sulla questione entrerà in una fase decisiva con la relazione della presidenza tedesca al Consiglio europeo di giugno. La COSAC si compiace della ferma presa di posizione assunta dalla presidenza a favore di un accordo istituzionale da raggiungersi prima delle elezioni europee del 2009.

1.3

La COSAC accoglie favorevolmente l'idea di indire una conferenza dei rappresentanti dei governi degli Stati membri nel secondo semestre dell'anno, con un mandato e un calendario chiaro al fine di trovare una soluzione che, eventualmente con una diversa presentazione, rispetti i contenuti e gli obiettivi del trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa. Tale soluzione dovrebbe tenere in considerazione e dare una risposta ai timori sollevati in alcuni Stati membri e rafforzare la democrazia, la trasparenza e l'efficienza del processo decisionale e della tutela dei diritti dei cittadini. Dovrebbe inoltre affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico e alla sicurezza energetica. La COSAC auspica che i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo vengano pienamente coinvolti e che le loro opinioni vengano debitamente prese in considerazione. La COSAC sottolinea che qualsiasi soluzione istituzionale deve tenere in considerazione l'importante ruolo svolto dai parlamenti nazionali per l'integrazione europea e la definizione della politica europea. Il loro ruolo futuro deve essere per lo meno equivalente a quello previsto nel trattato costituzionale. Il protocollo sul ruolo dei parlamenti nazionali nell'Unione europea e il protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità allegati al trattato costituzionale vanno mantenuti e attuati in maniera ancora migliore e più efficace. Lo stesso dicasi per il nuovo sistema con cui la Commissione trasmette tutte le proposte direttamente ai parlamenti nazionali, invitandoli a reagire in modo da migliorare il processo di elaborazione delle politiche e risponde per iscritto a tali reazioni.

1.4

La COSAC sottolinea che il Parlamento europeo sta programmando e organizzando una riunione con i rappresentanti della società civile (Agora) e propone che vengano indette riunioni parlamentari congiunte tra i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo per tenere uno scambio di opinioni e valutare gli esiti del Consiglio europeo e le prospettive riguardanti la riforma del trattato durante la conferenza intergovernativa programmata.

2.   Cooperazione con la Commissione europea e il Consiglio

2.1

I parlamenti nazionali plaudono al nuovo meccanismo attraverso il quale la Commissione trasmette tutte le nuove proposte e i documenti di consultazione direttamente ai parlamenti nazionali e lo considerano un valore aggiunto. Per migliorare ulteriormente tale strumento, la COSAC invita a adottare una procedura comune per la presentazione dei documenti di consultazione della Commissione. La COSAC accoglie favorevolmente gli sforzi compiuti dalla Commissione per fornire risposte motivate alle osservazioni dei parlamenti nazionali e per spiegare ulteriormente le proprie proposte. La COSAC invita la Commissione a rispondere alle osservazioni dei parlamenti nazionali entro due mesi e a reagire in modo chiaro nel caso in cui un numero significativo di parlamenti nazionali sollevi dubbi in merito ad una proposta specifica per motivi analoghi. La COSAC apprezzerebbe un ulteriore chiarimento in merito al modo in cui la Commissione intende gestire le osservazioni dei parlamenti nazionali. La COSAC ribadisce inoltre quanto sia importante che i documenti di consultazione della Commissione vengano tradotti in tutte le lingue ufficiali.

2.2

La COSAC invita la Commissione a continuare nello sforzo di illustrare meglio le proprie proposte in relazione ai principi di sussidiarietà e proporzionalità secondo le linee guida del protocollo sull'applicazione di detti principi nel quadro del trattato di Amsterdam. I parlamenti nazionali apprezzerebbero inoltre delle spiegazioni in merito alla scelta della base giuridica.

2.3

La COSAC invita i parlamenti nazionali a pubblicare le proprie osservazioni in merito a proposte specifiche dell'UE sul sito IPEX, in modo tale da favorire lo scambio di opinioni tra i parlamenti nazionali. Le risposte della Commissione alle osservazioni dei parlamenti nazionali dovrebbero essere rese accessibili anche agli altri parlamenti. La COSAC invita la Commissione a considerare la possibilità di pubblicare la corrispondenza con i parlamenti nazionali sul sito IPEX.

2.4

La COSAC invita inoltre il Consiglio a valutare la possibilità di pubblicare sul sito IPEX le proposte fatte dagli Stati membri nel quadro del secondo e terzo pilastro, in particolare le proposte legislative o le iniziative relative all'istituzione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, che possano influire direttamente sui diritti e le libertà dei cittadini.

3.   La Strategia politica annuale della Commissione europea per il 2008

La COSAC sottolinea quanto sia importante che i parlamenti nazionali siano informati tempestivamente in merito ai programmi politici della Commissione. La COSAC si attende che all'intenzione manifestata dalla Commissione di instaurare un dialogo critico con i parlamenti nazionali sulle priorità politiche facciano seguito azioni concrete, anche nel quadro della COSAC. La COSAC auspica che le posizioni dei parlamenti nazionali vengano prese in considerazione dalla Commissione nell'elaborazione del proprio programma legislativo e di lavoro per il 2008.

4.   Cambiamento climatico e protezione del clima — Il ruolo dell'UE

4.1

Il cambiamento climatico è diventato un problema fortemente sentito dai cittadini europei. La COSAC sostiene la necessità di elaborare una politica energetica e ambientale integrata dell'Unione europea, che assicuri la sostenibilità ambientale, favorisca la crescita economica dell'UE e rafforzi la sua competitività a livello mondiale.

4.2

La COSAC sottolinea la determinazione dell'UE ad assumere un ruolo di primo piano nella lotta al cambiamento climatico. Accoglie favorevolmente l'accordo raggiunto in occasione del Consiglio europeo di primavera 2007 sulla politica globale europea nel campo della protezione del clima e dell'energia. La COSAC sottolinea l'impegno dell'UE a ridurre del 20 % le emissioni di gas serra entro il 2020 e accoglie favorevolmente l'intenzione di aumentare tale livello al 30 %, a condizione che altri paesi industrializzati si impegnino a garantire riduzioni analoghe delle emissioni e che i paesi in via di sviluppo economicamente più avanzati contribuiscano in modo adeguato, in base alle responsabilità e rispettive capacità. La COSAC accoglie favorevolmente l'intenzione delle istituzioni europee di svolgere un ruolo attivo nei negoziati per un regime climatico internazionale successivo al protocollo di Kyoto.

5.   La dimensione orientale — Russia, Europa orientale, Asia centrale

5.1

La COSAC sottolinea l'importanza di ampliare lo spazio europeo di sicurezza, stabilità e prosperità. La COSAC accoglie pertanto favorevolmente la particolare attenzione rivolta alle relazioni dell'UE con gli Stati vicini dell'est e dell'Asia centrale, al fine di raggiungere la prosperità e la democrazia in queste regioni.

5.2

La COSAC incoraggia gli Stati membri dell'Unione a gestire la politica europea di prossimità in modo coerente e unitario sfruttando appieno gli strumenti e l'esperienza del Consiglio d'Europa. La COSAC sottolinea la necessità di rafforzare la politica europea di prossimità in modo tale da portare gradualmente gli Stati vicini dell'est ad un livello politicamente e economicamente paragonabile all'UE.

5.3

La COSAC ribadisce l'importanza della stabilità e della sicurezza in Ucraina per l'intera regione e sottolinea la necessità di un forte impegno a lungo termine da parte dell'UE nella cooperazione con l'Ucraina. La COSAC invita tutti i politici coinvolti nella recente crisi politica a compiere ogni sforzo possibile per trovare una soluzione condivisa.

5.4

La COSAC riconosce la necessità di migliorare la cooperazione regionale, in particolare nella regione del Mar Nero, con la quale ha confini comuni dopo l'ingresso nell'UE di Romania e Bulgaria. La regione presenta grandi potenzialità per la cooperazione e la crescita economica.

5.5

La COSAC sottolinea l'importanza strategica dell'Asia centrale e invoca una strategia europea mirata, volta a garantire la stabilità, la pace e la prosperità in tutta la regione attorno al Mar Caspio.

5.6

Desiderosa di promuovere il dialogo tra l'Unione europea e la Russia, la COSAC auspica che tutti gli ostacoli ai negoziati sull'accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e la Russia vengano superati in occasione del vertice di Samara del 18 maggio 2007. La COSAC ha seguito con grande apprensione gli eventi di Mosca, San Pietroburgo e Nizhny Novgorod delle ultime settimane. La COSAC accoglie tuttavia favorevolmente la quinta tornata di consultazioni sui diritti umani tra l'Unione europea e la Federazione russa, svoltasi il 3 maggio 2007. La COSAC auspica l'adozione di una politica europea unitaria nei confronti della Russia, basata sulla solidarietà tra gli Stati membri dell'UE nelle relazioni con la Russia, in cui la strenua difesa dei diritti umani e dei valori democratici rappresenti la base per il dialogo tra UE e Russia.