52007SC0381




[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 28.3.2007

SEC(2007) 381

DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE che accompagna la

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO Una politica per ridurre le catture accessorie ed eliminare i rigetti nella pesca europea SINTESI DI VALUTAZIONI DELL'IMPATTO Sintesi

{COM(2007) 136 definitivo}{SEC(2007) 380}

Sintesi

Il presente documento presenta una valutazione di impatto delle diverse ipotesi d'azione per ridurre i rigetti nell'Unione europea e costituisce la base della comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo relativa a una politica per ridurre le catture accessorie ed eliminare i rigetti nella pesca europea (comunicazione sui rigetti).

La nuova politica in materia di rigetti mira a garantire che l'attività alieutica sia sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale e produca il minore impatto possibile sull'ecosistema marino. Tale obiettivo sarà conseguito riducendo significativamente le catture accessorie e i conseguenti rigetti di organismi marini, evitando così uno spreco di risorse naturali che non comporta alcun vantaggio per la società.

Il fenomeno delle catture involontarie e la pratica dei rigetti incidono negativamente sia sull'economia delle future attività di pesca che sullo stato di salute degli ecosistemi marini. Nella maggior parte dei casi le catture accessorie che vengono riversate in mare non sopravvivono e rappresentano quindi una perdita sia per l'ecosistema che per le attività alieutiche future. I rigetti di specie dotate di valore commerciale comportano una riduzione delle future possibilità di cattura. I rigetti di specie prive di valore commerciale incidono negativamente sulla biodiversità e sul funzionamento dell'ecosistema marino.

Si prospettano le linee di intervento di seguito illustrate.

- La prima opzione consiste nel mantenere invariato il sistema vigente di gestione della pesca, senza adottare misure specifiche per ridurre le catture accessorie.

- La seconda opzione consiste nell'adottare misure dirette supplementari e adeguare gli attuali strumenti della PCP al fine di ridurre le catture involontarie e i rigetti laddove ciò sia necessario, in particolare attraverso fermi in tempo reale, l'obbligo di variare la zona di pesca e la promozione di attrezzi selettivi.

- La terza opzione, che prevede due possibili varianti, consiste nell'imporre un divieto di rigetto. Nel primo caso si tratterebbe di una misura autonoma, nel secondo caso il divieto sarebbe associato a provvedimenti complementari destinati a limitarne le ricadute negative (costi diretti per i pescatori e costi connessi all'esecuzione del divieto) e/o a potenziarne gli effetti positivi. Tali provvedimenti possono comprendere l'obbligo di cambiare la zona di pesca in presenza di tassi elevati di catture accessorie, fermi in tempo reale e misure volte a promuovere l'utilizzo di attrezzi da pesca selettivi.

Lo schema seguente riassume le probabili ripercussioni generali delle tre opzioni citate, che varieranno tuttavia in funzione del tipo di pesca.

Effetti / Opzioni | Adeguamento dell'attuale PCP associato a misure complementari | Unicamente divieto di rigetto | Divieto di rigetto associato a misure complementari |

Riduzione delle catture accessorie e dei rigetti | Effetto modesto o trascurabile, eventualmente addirittura negativo | Effetto elevato | Effetto più rapido ed elevato di quello prodotto dal solo divieto di rigetto |

Ripercussioni economiche | Rendimento futuro ridotto a causa dello spreco di risorse; conseguente perdita di reddito per i pescatori Nessun effetto significativo sulla commercializzazione e la distribuzione | A breve termine, aumenti significativi dei costi per i pescatori A medio e lungo termine, effetti positivi grazie alla maggiore abbondanza di stock di pesci di taglia superiore e al migliore stato di salute dell'ecosistema Probabili effetti positivi in termini di riduzione della sovraccapacità Probabili effetti positivi su altre attività di pesca Effetti positivi sulla commercializzazione e la distribuzione, segnatamente per le specie di scarso valore | A breve termine, aumenti dei costi meno significativi grazie alle misure di riduzione delle catture accessorie A medio e lungo termine, effetti positivi grazie alla maggiore abbondanza di stock di pesci di taglia superiore e al migliore stato di salute dell'ecosistema Probabili effetti positivi in termini di riduzione della sovraccapacità Probabili effetti positivi su altre attività di pesca Effetti positivi sulla commercializzazione e la distribuzione, segnatamente per le specie di scarso valore |

Ripercussioni sociali | A medio o lungo termine, probabile calo occupazionale conseguente alla perdita di reddito | A breve termine, calo occupazionale nel settore della pesca industriale A lungo termine, probabile crescita occupazionale grazie alla maggiore abbondanza degli stock La necessità di gestire sbarchi di risorse ittiche che tradizionalmente venivano riversate in mare potrebbe dar luogo alla creazione di nuovi posti di lavoro | A breve termine, calo occupazionale meno significativo nel settore della pesca industriale grazie all'aumento più contenuto dei costi A lungo termine, probabile crescita occupazionale grazie alla maggiore abbondanza degli stock La necessità di gestire sbarchi di risorse ittiche che tradizionalmente venivano riversate in mare potrebbe dar luogo alla creazione di nuovi posti di lavoro |

Ripercussioni ambientali | Riduzione modesta o trascurabile degli impatti negativi | Riduzione significativa degli impatti negativi | Riduzione significativa o molto significativa degli impatti negativi |

Costi di esecuzione | Elevati | Elevati | Elevati. Inferiori a quelli generati da un semplice divieto di rigetto |

Onere amministrativo | Trascurabile | Trascurabile | Trascurabile |

Qualità e disponibilità dei dati | Nessun impatto | Impatto positivo | Impatto positivo |

La presente valutazione di impatto, che pone a confronto le possibili ipotesi di intervento, consente di concludere che la migliore soluzione consiste nell'associare un divieto di rigetto a una serie di misure volte a ridurre i costi economici e sociali di tale divieto e/o a potenziarne gli effetti positivi sui rigetti, ferma restando la necessità di tener pieno conto delle specificità dei vari tipi di pesca. Le misure complementari dovranno essere definite in funzione delle diverse attività alieutiche. Tale opzione preferenziale è quindi alla base della comunicazione sui rigetti.

La Comunicazione sui rigetti darà avvio a un dibattito che, a sua volta, costituirà la base per l'elaborazione di regolamenti specifici per ciascun tipo di pesca. I risultati derivanti dall'applicazione di tali regolamenti saranno monitorati attraverso i dati raccolti nell'ambito dei programmi di osservazione e di quelli relativi agli sbarchi rilevati in applicazione del regolamento sulla raccolta dei dati. Tali informazioni consentiranno di analizzare l'andamento delle catture accessorie man mano che verranno introdotti i pertinenti regolamenti.