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COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE

Bruxelles, 12.12.2007

COM(2007) 797 definitivo

2007/0278 (COD)

 

Proposta di

DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

riguardante l'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale (2010)

(presentata dalla Commissione)

{SEC(2007) 1661

SEC(2007) 1662}

RELAZIONE

1.Introduzione

La lotta alla povertà e all’esclusione sociale è uno dei principali obiettivi dell’Unione europea (UE) e dei suoi Stati membri. Al momento dell'avvio della strategia di Lisbona nel marzo 2000, il Consiglio europeo ha invitato gli Stati membri e la Commissione ad adottare iniziative per "imprimere una svolta decisiva alla lotta contro la povertà" entro il 2010. I successivi Consigli europei hanno riaffermato questo obiettivo. La consultazione in merito all'inventario della realtà sociale, che la Commissione ha avviato nel 2006, rileva l'importanza della lotta alle vecchie e nuove forme di povertà e di esclusione sociale in Europa.

Nell'Unione europea 78 milioni di persone sono attualmente esposte al rischio della povertà. In tutti gli Stati membri una parte della popolazione si trova in condizioni di esclusione e di indigenza che spesso comportano un accesso limitato ai servizi di base. Sembra inoltre che la problematica della profonda povertà assuma dimensioni sempre più ampie e che il numero di persone che vivono in condizioni di estrema povertà sia in aumento.

Tale situazione è in flagrante contraddizione con i principali valori comuni dell'Unione europea e va affrontata con un'azione risoluta e credibile. Il metodo aperto di coordinamento (MAC) per la protezione sociale e l'inclusione sociale, avviato dal Consiglio di Lisbona, costituisce uno strumento importante che offre un orientamento e un'assistenza comunitaria agli Stati membri nei loro sforzi per rafforzare la coesione sociale in Europa. La sua efficacia dipende peraltro in gran parte dell'adesione del pubblico e dalla partecipazione di tutti gli operatori interessati.

Nella sua agenda sociale 2005-2010 la Commissione ha quindi annunciato una proposta mirante a designare il 2010 come l'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale. L'Anno europeo completerà l'azione intrapresa nell'ambito del metodo aperto di coordinamento e contribuirà a consolidare l'impegno politico dell'UE e dei suoi Stati membri per imprimere una svolta decisiva alla lotta contro la povertà e l'esclusione sociale.

2.Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale 

2.1.Obiettivi generali

La proposta mirante a designare il 2010 come l'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale è destinata a riaffermare e a rafforzare l'impegno politico iniziale dell'UE assunto al momento dell'avvio della strategia di Lisbona per "imprimere una svolta decisiva nella lotta contro la povertà".

L'Anno europeo dovrà sensibilizzare la popolazione sul tema della povertà e dell'esclusione sociale in Europa e trasmettere il messaggio che la povertà e l'esclusione nuocciono allo sviluppo sociale ed economico. Esso dovrà contribuire a mettere in discussione il punto di vista secondo il quale la lotta alla povertà rappresenta un costo per la società e a riaffermare l'importanza della responsabilità collettiva che riguarda non soltanto i responsabili decisionali ma anche gli operatori pubblici e privati.

L'Anno europeo dovrà anche contribuire a dar voce alle persone in condizioni di povertà e di esclusione sociale, ad esempio rafforzando le organizzazioni alle quali esse partecipano e associandole alle attività destinate a imprimere una svolta decisiva alla lotta contro la povertà.

L'UE deve altresì riaffermare la sua responsabilità globale nella lotta alla povertà su scala mondiale. Nel quadro generale della sensibilizzazione, dovranno figurare una maggiore consapevolezza dell'interdipendenza globale e la necessità di uno sviluppo sostenibile e di una solidarietà intergenerazionale e intragenerazionale. La sensibilizzazione in materia di povertà globale sarà strettamente connessa alla maggiore consapevolezza delle questioni di cooperazione allo sviluppo e del suo obiettivo principale, ossia la lotta alla povertà.

L'Anno europeo riaffermerà in tal modo l'impegno dell'Unione europea a favore della solidarietà, della giustizia sociale e di una maggiore coesione e favorirà la coerenza degli obiettivi generali dell'Unione europea ed il supporto ad essi concesso, in particolare per quanto riguarda la strategia di Lisbona per la crescita, l'occupazione e la strategia di sviluppo sostenibile.

2.2.Obiettivi specifici — Riconoscimento — Partecipazione — Coesione — Impegno

Oltre agli obiettivi generali, la proposta di Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale comporta quattro obiettivi specifici:

Riconoscimento — Riconoscere il diritto delle persone in condizioni di povertà e di esclusione sociale di vivere dignitosamente e far parte a pieno titolo della società.

Partecipazione — Aumentare la partecipazione pubblica alle politiche e alle azioni di inclusione sociale, sottolineando la responsabilità di ognuno nella lotta alla povertà e all'emarginazione.

Coesione — Promuovere una società più coesa, sensibilizzando i cittadini sui vantaggi offerti, a tutti, da una società senza povertà e nella quale nessuno è condannato a vivere nell'emarginazione.

Impegno — Riaffermare il fermo impegno politico dell'UE a combattere la povertà e l'esclusione sociale e promuovere tale impegno a tutti i livelli del potere.

2.3.Realizzazione delle azioni

Le attività dell'Anno europeo si baseranno sul metodo aperto di coordinamento per la protezione sociale e sull'inclusione sociale e mireranno a produrre un chiaro valore aggiunto in materia di impatto e di efficacia delle politiche.

In base alle priorità individuate nel processo di protezione sociale e di inclusione sociale si propone di articolare l'Anno europeo attorno ai temi seguenti:

povertà infantile e trasmissione intergenerazionale della povertà;

mercato del lavoro inclusivo;

mancanza di accesso all'istruzione e alla formazione;

dimensione di genere della povertà;

accesso ai servizi di base;

eliminazione della discriminazione, promozione dell'integrazione degli immigrati e inserimento sociale e professionale delle minoranze etniche;

risposta alle esigenze delle persone con disabilità e di altri gruppi vulnerabili.

Nel pianificare le attività dell'Anno europeo, gli Stati membri adegueranno i temi summenzionati alla loro situazione e alle loro problematiche nazionali, regionali e locali, tenendo conto degli aspetti connessi alla coesione territoriale. Il coinvolgimento e la partecipazione delle parti interessate verranno integrate in tutte le priorità.

Nell'attuazione delle attività dell'Anno europeo la Commissione e gli Stati membri terranno conto dei modi diversi in cui le donne e gli uomini vivono la povertà e l'esclusione sociale. Essi vigileranno affinché la dimensione di genere sia incorporata in tutte le priorità dell'Anno europeo allo scopo di promuovere la parità tra uomini e donne.

2.4.Lavorare insieme ai paesi partecipanti 

Anche se l'Unione può fornire un quadro per il coordinamento a vari livelli, un progresso tangibile può essere ottenuto soltanto grazie ad una partecipazione significativa dei paesi partecipanti a livello nazionale. Le attività definite a livello europeo per garantire la coerenza dell'approccio ai fini di una società inclusiva potranno in tal modo essere adeguate alle specificità di ogni paese partecipante.

Il coinvolgimento dei paesi partecipanti richiede la messa a punto di meccanismi di coordinamento a livello tanto nazionale quanto comunitario, in modo da creare le sinergie e gli effetti di leva necessari. Un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri sarà designato per assistere la Commissione nell'attuazione delle attività dell'Anno europeo.

Il comitato controllerà l'esecuzione delle attività in base ad orientamenti comuni elaborati dalla Commissione, il documento quadro strategico, al fine di garantire la coerenza con la relazione congiunta sull'inclusione sociale. Il documento in questione servirà da riferimento agli Stati membri e determinerà le priorità chiave per l'Anno europeo, nonché gli obiettivi ad esso connessi.

L'UE cercherà di coinvolgere un'ampia gamma di parti interessate, invitandole a partecipare ad un dialogo permanente sulle priorità e sui meccanismi di realizzazione dell'iniziativa. La Commissione instaurerà inoltre i collegamenti necessari con il comitato per la protezione sociale affinché quest'ultimo sia regolarmente ed adeguatamente informato circa l'esecuzione delle attività dell'Anno europeo.

Per l'Anno europeo la Commissione potrebbe anche cooperare con le organizzazioni internazionali competenti, in particolare con il Consiglio d'Europa, l'Organizzazione internazionale del lavoro e le Nazioni Unite. A livello nazionale, ogni Stato membro sarà responsabile del coordinamento e dell'attuazione delle misure nazionali, regionali e locali.

L'attuazione a livello nazionale dovrà essere coerente con gli obiettivi politici fissati per l'Anno europeo in risposta al documento quadro strategico menzionato precedentemente. Ogni Stato membro presenterà alla Commissione un programma nazionale di attuazione dell'Anno europeo. Questi programmi comprenderanno gli obiettivi generali e i principi essenziali definiti nella decisione che istituisce l'Anno europeo e illustrati nel documento quadro strategico. I programmi saranno elaborati in modo da garantire il coordinamento con e la conformità alle strategie nazionali per la protezione sociale e l'inclusione sociale.

Gli organismi nazionali di attuazione (ONA), designati dai paesi partecipanti all'Anno europeo, dovranno cooperare strettamente e sorvegliare ogni programma elaborato, adottato e attuato. Gli organismi in questione sono autorità amministrative o equivalenti in possesso di competenze e di comprovata esperienza nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale e rivestono un ruolo importante nell'elaborazione, sorveglianza e valutazione dei PAN/inclusione. Gli ONA saranno responsabili della selezione delle iniziative nazionali, regionali e locali conformemente agli obiettivi di strategia politica fissati dalla Commissione.

Al momento di elaborare e di attuare le proprie strategie nazionali, ogni ONA si concerterà e collaborerà strettamente con un gruppo consultivo nazionale composto da un'ampia gamma di parti interessate, tra cui organizzazioni della società civile in rappresentanza degli interessi delle persone vittime della povertà, rappresentanti dei parlamenti nazionali, parti sociali e autorità regionali e locali.

3.Complementarità

La Commissione veglierà affinché le attività finanziate durante l'Anno europeo siano complementari ad altre iniziative e attività comunitarie strettamente connesse all'inclusione sociale, ad esempio i Fondi strutturali, in particolare l'FSE, la Tabella di marcia per la parità tra donne e uomini, il programma PROGRESS, i programmi di istruzione e formazione, il Patto europeo per la gioventù, il programma Gioventù in azione, il programma sanità, le politiche d'immigrazione e di asilo, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il 7° programma quadro di ricerca.

Di conseguenza saranno predisposti meccanismi di coordinamento onde evitare doppioni e canalizzare il sostegno alla promozione dei messaggi chiave dell'Anno europeo.

La Commissione garantirà inoltre la complementarità con qualsiasi altra iniziativa di cooperazione con le organizzazioni internazionali e i paesi terzi, inclusi i paesi in via di sviluppo, nei campi connessi agli obiettivi dell'Anno europeo.

4.Valore aggiunto comunitario (sussidiarietà e proporzionalità)

Le esperienze acquisite a seguito dei precedenti Anni europei dedicati al campo sociale indicano la pertinenza di tali azioni sul piano della sensibilizzazione del pubblico, dell'incoraggiamento alla partecipazione, del rafforzamento dell'impegno politico a tutti i livelli e del contributo al cambiamento politico.

Le misure proposte per l'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale sono destinate a offrire un valore aggiunto a livello europeo:

approfondendo la sensibilizzazione del pubblico circa le cause, la diffusione e le molteplici facce della povertà nell'Unione europea attuale, nonché circa i successi del modello sociale europeo. Ciò offre un'opportunità unica per valutare in modo "partecipativo" l'impatto delle politiche intese a promuovere l'inclusione sociale anche mediante il sostegno ad azioni innovative a livello nazionale e subnazionale;

promuovendo un dibattito sui mezzi per garantire la partecipazione alla società da parte di persone attualmente escluse e consentendo a un numero più ampio di parti interessate di mobilitarsi esprimendo le proprie opinioni su come combattere la povertà e l'esclusione, diffondendo le loro azioni, rafforzandone la complementarità e scambiando proposte concrete sulla questione;

promuovendo una società più coesa e una migliore integrazione della dimensione sociale in seno alle politiche nazionali ed europee per la crescita economica e l'occupazione e nella strategia di sviluppo sostenibile, come pure favorendo l'instaurazione di contatti e di sinergie più forti con le iniziative e i programmi dell'UE, tra cui i Fondi strutturali;

garantendo un forte impegno politico da parte dei vari attori comunitari per eliminare la povertà e l'esclusione sociale, in linea con gli impegni assunti nel contesto del metodo aperto di coordinamento sulla protezione sociale e sull'inclusione sociale.

Per raggiungere tali risultati, l'UE deve rivestire un ruolo decisivo e insostituibile nel coordinamento, nel supporto e nel completamento delle azioni da intraprendere a livello nazionale e locale. La proposta è pertanto conforme al principio di sussidiarietà di cui all'articolo 5 del trattato.

Nel contempo l'iniziativa dell'Anno europeo sottolinea l'importanza del rispetto delle diverse tradizioni e dei contesti nazionali degli Stati Membri, per garantire flessibilità nella fase di attuazione ed evitare interferenze con le buone pratiche già presenti in alcuni di essi. In questo modo, la proposta si conforma anche al principio di proporzionalità.

5.Consultazione esterna 

Nel redigere la presente proposta, i servizi della Commissione hanno chiesto il parere delle principali parti interessate riguardo agli obiettivi e all'attuazione dell'Anno europeo.

Tra l'aprile e il giugno 2007 si è tenuta una consultazione esterna delle parti interessate, vertente su un questionario che invitava ad esprimere osservazioni su vari aspetti, tra cui: obiettivi, partecipazione delle parti interessate, impianto generale, quadro e tipo di azioni e follow-up necessario per assicurare un impatto durevole dell'Anno europeo.

Dai risultati della consultazione si evince che la proposta di un Anno europeo dedicato alla lotta alla povertà e all'esclusione sociale è accolta favorevolmente da tutte le parti interessate. Le risposte mettono in evidenza il potenziale di un Anno europeo su tale tema per quanto riguarda la comunicazione e la mobilitazione e forniscono utili suggerimenti quanto allo scopo e all'impianto dell'iniziativa. Esse mettono inoltre in luce il suo valore aggiunto rispetto al metodo aperto di coordinamento sull'inclusione sociale. I risultati della consultazione sono serviti a definire gli obiettivi e le azioni dell'Anno europeo.

Un processo di consultazione non può essere mai un esercizio "una tantum" e una preparazione efficace richiede una consultazione scaglionata su varie tappe. Il periodo antecedente l'Anno europeo fornirà altre occasioni (ad es., la tavola rotonda annuale sulla povertà e sull'esclusione sociale) ad un vasto numero di parti interessate di contribuire alla sua elaborazione e preparazione.

6.Valutazione dell'impatto

La valutazione dell'impatto, che è allegata alla presente proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio, è stata realizzata dalla Commissione. Conformemente alle norme che disciplinano le valutazioni ex ante, essa contiene una presentazione particolareggiata delle esigenze da soddisfare, degli obiettivi da raggiungere, dei risultati previsti e degli indicatori necessari per misurarli. La valutazione analizza inoltre il valore aggiunto della partecipazione comunitaria, i rischi connessi alle proposte e le soluzioni alternative esistenti, nonché gli insegnamenti tratti da precedenti realizzazioni analoghe. L'analisi valuta infine il volume degli stanziamenti, le risorse umane e altre spese amministrative da assegnare all'Anno europeo, tenendo debitamente conto del rapporto costo/efficacia e del sistema di sorveglianza da predisporre.

7.Spiegazione dettagliata degli articoli 

L'articolo 1 designa il 2010 come Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale.

L'articolo 2 precisa gli obiettivi dell'Anno europeo.

L'articolo 3 illustra il contenuto delle azioni e rimanda il lettore all'allegato per ulteriori dettagli.

L'articolo 4 precisa che le considerazioni di genere debbono essere integrate in tutte le attività connesse all'Anno europeo.

L'articolo 5 definisce i termini della cooperazione e dell'attuazione a livello comunitario e illustra come saranno attuate a livello europeo le azioni previste dall'Anno europeo.

L'articolo 6 definisce i termini della cooperazione e dell'attuazione in seno e insieme ai paesi partecipanti e illustra come saranno attuate le azioni previste dall'iniziativa.

L'articolo 7 prevede l'istituzione di un comitato consultivo che assista la Commissione nelle decisioni relative all'attuazione dell'Anno europeo.

L'articolo 8 stabilisce le disposizioni finanziarie relative alle azioni che saranno attuate a livello comunitario e a livello nazionale.

L'articolo 9 fissa la procedura relativa alla selezione delle azioni a livello comunitario e a livello nazionale.

L'articolo 10 prevede che la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, garantisca la coerenza e la complementarità con le altre azioni ed iniziative comunitarie.

L'articolo 11 definisce le condizioni di partecipazione dei paesi non appartenenti all'UE.

L'articolo 12 fissa il bilancio dell'azione.

L'articolo 13 prevede che la Commissione possa cooperare con organizzazioni internazionali.

L'articolo 14 disciplina la tutela degli interessi finanziari della Comunità.

L'articolo 15 definisce il quadro di monitoraggio e di valutazione dell'Anno europeo.

L'articolo 16 specifica la data di entrata in vigore della decisione.

2007/0278 (COD)

Proposta di

DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

riguardante l'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale (2010)
(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 137, paragrafo 2,

vista la proposta della Commissione 1 ,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo 2 ,

visto il parere del Comitato delle regioni 3 ,

deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato 4 ,

considerando quanto segue:

(1)A seguito dell'adozione del trattato di Amsterdam nel 1997 è stata aggiunta la lotta all'emarginazione sociale tra i campi di attività coperti dalle disposizioni di politica sociale nel trattato CE, in particolare gli articoli 136 e 137 – e si sono instaurati un nuovo quadro e una nuova base giuridici per nuovi impegni politici in questo campo.

(2)Il Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 ha riconosciuto l'inaccettabilità della portata della povertà e dell'esclusione sociale. La costruzione di un'Unione europea più solidale è stata quindi considerata elemento fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo strategico decennale dell'Unione, consistente nella realizzazione di una crescita economica con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. 

(3)Il Consiglio europeo di Lisbona ha chiesto agli Stati membri e alla Commissione di avviare iniziative per imprimere "una svolta decisiva alla lotta contro la povertà" entro il 2010. Il Consiglio di Lisbona ha quindi deciso di adottare un metodo aperto di coordinamento in questo campo.

(4)Sin dall'inizio, il metodo aperto di coordinamento per la protezione sociale e l'inclusione sociale ha costituito uno strumento importante per sostenere tale impegno politico e rafforzare la capacità dell'UE di coadiuvare gli Stati membri nei loro sforzi per rafforzare la coesione sociale in Europa.

(5)Il metodo aperto di coordinamento contribuisce ad approfondire la conoscenza reciproca e ha rafforzato la consapevolezza del carattere multidimensionale dell'esclusione e della povertà. Il metodo aperto di coordinamento crea quindi le condizioni necessarie a produrre un impatto più profondo sul terreno e a rendere più visibile ai cittadini europei l'interesse che l'UE ripone nei valori sociali.

(6)Malgrado i risultati ottenuti, una parte significativa della popolazione in tutti gli Stati membri vive ancora nelle privazioni ed ha un accesso limitato ai servizi di base o si sente esclusa dalla società; 78 milioni di persone sono esposte al rischio di povertà.

(7)Inoltre sembra che la problematica della profonda povertà stia diventando sempre più grave e che il numero di persone che vivono in condizioni di estrema povertà stia aumentando, anche a motivo della ripartizione sempre più ineguale delle ricchezze in seno all'Unione.

(8)La lotta alla povertà e all'esclusione sociale costituisce uno degli obiettivi principali dell'UE e dei suoi Stati membri. 

(9)La povertà e l'esclusione sociale assumono forme complesse e multidimensionali, connesse al reddito e alle condizioni di vita, all'accesso a servizi sanitari di qualità e ad altri servizi, nonché alle opportunità di istruzione e di occupazione.

(10)L'agenda sociale 2005-2010, che integra e sostiene la strategia di Lisbona, svolge un ruolo fondamentale nella promozione della dimensione sociale della crescita economica. Una delle priorità dell'agenda sociale è la promozione delle pari opportunità per tutti come strumento verso una società più coesa.

(11)Nei rispettivi piani di azione nazionali per l'inclusione sociale, vari Stati membri sottolineano il rischio elevato di povertà e/o di esclusione al quale sono esposti alcuni gruppi particolari, tra cui bambini, genitori soli, persone anziane, migranti e minoranze etniche, disabili, senzatetto, detenuti, donne e bambini vittime di violenza, nonché tossicomani.

(12)Sebbene riduca significativamente il rischio di povertà di un individuo, l'occupazione non sempre rappresenta una condizione sufficiente per uscire dalla povertà, e il tasso di rischio di povertà resta del resto relativamente elevato anche per le persone che hanno un lavoro. La povertà anche per le persone che lavorano dipende dall'esiguità delle retribuzioni e delle qualifiche nonché da un rapporto di lavoro precario (spesso a tempo parziale) ma anche dalle caratteristiche della famiglia in cui vive l'individuo in questione (numero di persone a carico e intensità del lavoro nella famiglia). La qualità dell'occupazione è quindi essenziale per affrancarsi dalla povertà. 

(13)Anche la mancanza di competenze e di qualifiche di base costituisce un ostacolo importante all'integrazione nella società. Esiste un rischio sempre maggiore di nuove spaccature nella società tra quelli che hanno accesso all'apprendimento permanente per migliorare la loro capacità di inserimento professionale e di adeguamento e per facilitare il loro sviluppo personale e la loro cittadinanza attiva e quelli che rimangono esclusi. Le persone che non posseggono le competenze necessarie troveranno sempre maggiori difficoltà ad accedere al mercato del lavoro e a trovare un'occupazione di qualità, sono maggiormente soggette a lunghi periodi senza lavoro o, qualora ne trovino uno, ad occupare posti di lavoro a bassa retribuzione.

(14)La disponibilità e la capacità di utilizzare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) sta diventando sempre di più una condizione essenziale per l'inclusione. Una dichiarazione ministeriale approvata a Riga nel giugno 2006 auspica una società dell'informazione per tutti. 

(15)Un'ampia adesione della popolazione è indispensabile al successo dell'azione comunitaria di lotta alla povertà e all'esclusione sociale. L'Anno europeo dovrebbe agire come catalizzatore per sensibilizzare i cittadini, dare più slancio e forza all'azione, contribuire ad attirare l'attenzione politica e a mobilitare tutti gli interessati al fine di promuovere il metodo aperto di coordinamento sulla protezione sociale e sull'inclusione sociale.

(16)I diversi gradi di progresso registrato nei vari Stati membri e la diversità in termini di contesti socioeconomici e culturali e di sensibilità rendono opportuno decentrare a livello nazionale un'ampia parte delle azioni previste dall'Anno europeo, attraverso un sistema di gestione centralizzata indiretta conforme all'articolo 54, paragrafo 2, lettera c), del regolamento finanziario e delle relative modalità di esecuzione 5 .

(17)Peraltro la definizione delle priorità politiche su scala nazionale dovrebbe essere controllata dalla Commissione in modo da garantire la coerenza con gli obiettivi strategici convenuti per l'Anno europeo e quindi con gli obiettivi comuni fissati per il metodo aperto di coordinamento. 

(18)È opportuno che la partecipazione all'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale sia aperta agli Stati membri, ai paesi EFTA/SEE, conformemente alle condizioni di cui all'accordo sullo spazio economico europeo (SEE), ai paesi candidati che beneficiano della strategia di preadesione e ai paesi dei Balcani occidentali, conformemente alle condizioni di cui ai rispettivi accordi, nonché ai paesi che rientrano nella politica europea di vicinato, conformemente alle disposizioni di cui al documento strategico del maggio 2004 e ai piani d'azione nazionali.

(19)È indispensabile garantire la coerenza e la complementarità con altre azioni comunitarie, in particolare con il programma PROGRESS, i Fondi strutturali e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), l'azione per combattere la discriminazione e promuovere la parità tra uomini e donne e i diritti fondamentali e l'azione in materia di istruzione e formazione, cultura e dialogo interculturale, gioventù, cittadinanza, immigrazione e asilo, e ricerca. 

(20)La presente decisione fissa, per l'intera durata del programma, una dotazione finanziaria che costituisce il riferimento privilegiato per l'autorità di bilancio ai sensi del punto 37 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria 6 . 

(21)Le misure necessarie per l'esecuzione della presente decisione devono essere adottate conformemente alla decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione.

(22)Gli obiettivi dell'Anno europeo proposto non possono essere realizzati appieno dagli Stati membri, data la necessità, tra gli altri aspetti, di partenariati multilaterali, di scambiare informazioni a livello transnazionale e di diffondere le prassi ottimali su scala comunitaria e possono dunque, a motivo delle dimensioni dell'azione, essere realizzati meglio a livello comunitario. Pertanto la Comunità può adottare misure conformemente al principio di sussidiarietà di cui all’articolo 5 del trattato CE. La presente decisione si limita a quanto è necessario per conseguire tali obiettivi in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo,

DECIDONO:

Articolo 1

Anno europeo

Per contribuire all'azione comunitaria di lotta all'esclusione sociale, l'anno 2010 è designato come "Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale" (di seguito denominato "l'Anno europeo").

Articolo 2

Obiettivi

Gli obiettivi dell'Anno europeo sono i seguenti:

a)Riconoscimento — Riconoscere il diritto delle persone in condizioni di povertà e di esclusione sociale di vivere dignitosamente e di far parte a pieno titolo della società. L'Anno europeo contribuisce a prendere atto della situazione delle persone in condizione di povertà e a facilitare il loro effettivo accesso ai diritti sociali, economici e culturali, alle risorse e ai servizi, nonché a combattere gli stereotipi e la stigmatizzazione.

b)Partecipazione — Aumentare la partecipazione pubblica alle politiche e alle azioni di inclusione sociale, sottolineando la responsabilità di ognuno nella lotta alla povertà e all'emarginazione. L'Anno europeo favorisce la sensibilizzazione, la partecipazione e l'impegno e crea nuove opportunità di partecipazione alle persone comuni.

c)Coesione — Promuovere una società più coesa, sensibilizzando i cittadini sui vantaggi offerti, a tutti, da una società senza povertà e nella quale nessuno è condannato a vivere nell'emarginazione. L'Anno europeo promuove una società che sostiene e sviluppa la qualità della vita, il benessere sociale e la parità di opportunità per tutti, indipendentemente dalle origini, garantendo lo sviluppo sostenibile e la solidarietà intergenerazionale e intragenerazionale nonché la coerenza politica dell'azione intrapresa dall'UE su scala mondiale.

d)Impegno — Riaffermare il fermo impegno politico dell'UE a combattere la povertà e l'esclusione sociale e promuovere tale impegno a tutti i livelli del potere. Sulla scorta dei risultati e delle eventuali lacune del metodo aperto di coordinamento per la protezione sociale e l'inclusione sociale, l'Anno europeo rafforza l'impegno politico a favore della prevenzione della povertà e dell'esclusione sociale e della lotta alle medesime e imprime uno slancio ad un ulteriore sviluppo dell'azione dell'Unione europea in questo campo.

Articolo 3

Contenuto delle azioni

1.Le azioni destinate a raggiungere gli obiettivi di cui all'articolo 2 possono, in particolare, consistere in:

a)incontri e manifestazioni;

b)campagne informative, promozionali ed educative;

c)indagini e studi a livello comunitario o nazionale.

2.Particolari delle azioni di cui al paragrafo 1 figurano nell'allegato della presente decisione (di seguito denominato "l'allegato").

Articolo 4

Integrazione della dimensione di genere

L'Anno europeo tiene conto dei modi diversi in cui le donne e gli uomini vivono la povertà e l'esclusione sociale.

Articolo 5

Cooperazione e attuazione a livello comunitario

1.Le misure necessarie per l'attuazione della presente decisione sono adottate secondo la procedura di cui all’articolo 7.

2.La Commissione provvede all'attuazione delle iniziative comunitarie di cui alla presente decisione conformemente all'allegato. 

3.In particolare, allo scopo di conseguire gli obiettivi di cui all'articolo 2, la Commissione adotta le misure necessarie per garantire la coerenza e la complementarità delle azioni e delle iniziative comunitarie di cui all'articolo 10.

4.Essa organizza uno scambio di pareri periodico con le parti interessate, soprattutto a livello europeo, sull'impianto, sull'attuazione, sulla verifica e sulla valutazione dell'Anno europeo.

5.La Commissione stabilisce i necessari collegamenti con il comitato per la protezione sociale per garantire che esso sia regolarmente e debitamente informato circa la realizzazione delle attività di cui alla presente decisione.

Articolo 6

Cooperazione e attuazione a livello nazionale

1.Ogni Stato membro designa un "organismo nazionale di attuazione" incaricato di organizzare la propria partecipazione all'Anno europeo e a garantire il coordinamento a livello nazionale. L'organismo nazionale di attuazione è responsabile dell'elaborazione del programma nazionale e della definizione delle priorità dell'Anno europeo a livello nazionale, nonché della selezione delle azioni da proporre per un finanziamento comunitario. La strategia e le priorità nazionali dell'Anno europeo sono determinate conformemente agli obiettivi di cui all'articolo 2.

2.La procedura di concessione del finanziamento comunitario per le azioni da intraprendere a livello nazionale figura nella parte II dell'allegato.

3.Per svolgere i suoi compiti, l'organismo nazionale di attuazione si concerta regolarmente e coopera strettamente con un gruppo consultivo nazionale composto da una vasta gamma di parti interessate, tra cui organizzazioni della società civile e organizzazioni che difendono o rappresentano gli interessi delle persone vittime della povertà e dell'esclusione sociale, rappresentanti dei parlamenti nazionali, parti sociali e autorità regionali e locali. 

Articolo 7

Comitato

1.La Commissione è assistita da un comitato composto da un rappresentante per Stato membro e presieduto da un rappresentante della Commissione. Il rappresentante di ogni Stato membro è nominato dall'organismo nazionale di attuazione di cui all'articolo 6.

2.Quando è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 3 e 7 della decisione 1999/468/CE, tenuto conto delle disposizioni dell'articolo 8 di detta decisione.

3.Il comitato adotta il proprio regolamento interno.

Articolo 8

Disposizioni finanziarie

1.Le azioni a livello comunitario, descritte nella parte I dell'allegato, possono essere finanziate a concorrenza dell'80% o essere oggetto di appalto pubblico finanziato dal bilancio generale dell'Unione europea.

2.Le azioni a livello locale, regionale o nazionale possono essere cofinanziate dal bilancio generale dell'Unione europea fino a un massimo del 50% dei costi ammissibili complessivi delle azioni intraprese conformemente alla procedura di cui alla parte II dell'allegato.

Articolo 9

Procedura di presentazione e selezione delle domande

1.Le decisioni in merito al finanziamento delle azioni di cui all'articolo 8, paragrafi 1 e 2, sono adottate dalla Commissione conformemente alla procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 2.

2.Le domande di assistenza finanziaria per azioni di cui all'articolo 8, paragrafo 2, sono presentate alla Commissione dagli organismi nazionali di attuazione conformemente alla procedura di cui alla parte II dell'allegato.

Articolo 10

Coerenza e complementarità

1.La Commissione, in cooperazione con i paesi partecipanti, garantisce la coerenza fra le azioni previste dalla presente decisione e altre azioni e iniziative comunitarie, nazionali e regionali.

2.Insieme, essi garantiscono la massima complementarità tra l'Anno europeo e altre iniziative e risorse esistenti a livello comunitario, nazionale e regionale, se queste ultime possono contribuire a raggiungere gli obiettivi dell'Anno europeo.

Articolo 11

Paesi partecipanti

L'iniziativa è aperta alla partecipazione:

a)degli Stati membri;

b)dei paesi candidati che beneficiano di una strategia di preadesione, conformemente ai principi generali e alle condizioni generali per la partecipazione di questi paesi ai programmi comunitari stabiliti nel rispettivo accordo quadro e nelle rispettive decisioni dei consigli di associazione;

c)dei paesi dei Balcani occidentali, secondo le modalità da definire con questi paesi nell'ambito degli accordi quadro sui principi generali della loro partecipazione ai programmi comunitari;

d)dei paesi EFTA che hanno sottoscritto l'accordo SEE, conformemente alle disposizioni di tale accordo;

e)dei paesi partner della politica europea di vicinato (PEV), conformemente ai principi generali e alle condizioni generali per la partecipazione di questi paesi ai programmi comunitari stabiliti nel documento strategico del maggio 2004 e nei piani d'azione nazionali. L'eventuale sostegno finanziario comunitario ad attività organizzate in tale contesto da paesi partner della politica europea di vicinato è disciplinato dallo strumento della politica europea di vicinato conformemente alle priorità e alle procedure stabilite nel quadro della cooperazione generale con tali paesi.

Articolo 12

Bilancio

1.Il quadro finanziario per la realizzazione delle azioni di cui alla presente decisione per il periodo 1° gennaio 2009 - 31 dicembre 2010 ammonta a 17 000 000 EUR, di cui 6 500 000 EUR per il periodo fino al 31 dicembre 2009. 

2.Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dall'autorità di bilancio nei limiti del quadro finanziario 2007-2013.

Articolo 13

Cooperazione internazionale

Ai fini dell'Anno europeo, la Commissione può cooperare con le organizzazioni internazionali competenti, in particolare con il Consiglio d'Europa, l'Organizzazione internazionale del lavoro e le Nazioni Unite.

Articolo 14

Tutela degli interessi finanziari della Comunità

1.In sede di attuazione delle azioni finanziate a seguito della presente decisione, la Commissione assicura la tutela degli interessi finanziari della Comunità mediante l’applicazione di misure di prevenzione contro le frodi, la corruzione e qualsiasi altro illecito, attraverso controlli efficaci e il recupero delle somme indebitamente corrisposte e, ove siano riscontrate irregolarità, mediante l’applicazione di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive, secondo quanto disposto dai regolamenti (CE, Euratom) n. 2988/95 e (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, nonché dal regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio.

2.Quanto alle azioni comunitarie finanziate nell'ambito della presente decisione, il concetto di irregolarità di cui all'articolo 1, paragrafo 2 del regolamento (CE, Euratom) n. 2988/95 comprende qualsiasi violazione di una disposizione del diritto comunitario o qualsiasi inadempimento di un obbligo contrattuale derivante da un atto o da un'omissione di un operatore economico che abbia o possa avere l'effetto di arrecare pregiudizio al bilancio generale delle Comunità o ai bilanci gestiti da queste ultime a causa di una spesa indebita. 

3.La Commissione può ridurre, sospendere o recuperare l'importo del sostegno finanziario concesso per un'azione qualora accerti l'esistenza di irregolarità, in particolare l'inosservanza delle disposizioni della presente decisione o della singola decisione o del contratto con cui è concesso il sostegno finanziario in questione, o qualora risulti che, senza chiedere il consenso della Commissione, siano state apportate all'azione modifiche incompatibili con la natura o le condizioni di esecuzione della stessa.

4.Qualora non siano state rispettate le scadenze o qualora la realizzazione di un'azione giustifichi solo una parte del sostegno finanziario concesso, la Commissione invita il beneficiario a comunicarle le sue osservazioni entro il termine stabilito. Qualora il beneficiario non fornisca spiegazioni adeguate, la Commissione può annullare il sostegno finanziario residuo e chiedere il rimborso dei fondi già erogati.

5.Tutti gli importi indebitamente versati devono essere restituiti alla Commissione. Gli importi non restituiti a tempo debito sono maggiorati dei relativi interessi di mora, alle condizioni stabilite dal regolamento finanziario.

Articolo 15

Monitoraggio e valutazione

Entro il 31 dicembre 2011 la Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni una relazione sull'attuazione, sui risultati e sulla valutazione globale delle azioni previste dalla presente decisione.

Articolo 16

La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il [...]

Per il Parlamento europeo    Per il Consiglio

Il Presidente    Il Presidente

   

ALLEGATO

Particolari delle azioni di cui all'articolo 3

I.Azioni su scala comunitaria

1.Incontri e manifestazioni

Organizzazione di incontri e di manifestazioni a livello comunitario, miranti a sensibilizzare il pubblico su temi riguardanti l'Anno europeo e la povertà ed esclusione sociale e a servire da quadro per scambi di opinioni. Queste azioni raccoglieranno le parti interessate e saranno allestite con il concorso di persone in condizioni di povertà e di organizzazioni della società civile che le rappresentano, il che costituisce una buona occasione per affrontare le lacune politiche e i problemi della vita quotidiana.

2.Campagne informative e promozionali comprendenti: 

l'organizzazione di varie iniziative di solidarietà a favore della lotta alla povertà e dell'inclusione sociale, per offrire ai comuni cittadini l'opportunità di contribuire direttamente o tramite le loro organizzazioni, anche in modo modesto e sotto qualsiasi forma. Le campagne mediatiche possono sostenere azioni di raccolta di fondi avviate nel quadro dell'Anno europeo;

la creazione di un logo disponibile in più formati e di slogan relativi all'Anno europeo, da usare per le azioni che rientrano in tale iniziativa;

una campagna di informazione a livello comunitario con localizzazione a livello nazionale basata su strumenti di comunicazione nuovi e tradizionali, ma anche su nuove tecnologie;

la produzione di strumenti di comunicazione e mediali disponibili in tutta la Comunità e miranti a stimolare l'interesse del pubblico;

misure ed iniziative adeguate per far conoscere i risultati e migliorare la visibilità dei programmi, delle azioni e delle iniziative comunitarie che contribuiscono agli obiettivi dell'Anno europeo;

iniziative adeguate intraprese dagli istituti di istruzione per diffondere le informazioni sull'Anno europeo;

l'organizzazione di concorsi europei che evidenzino i risultati e le esperienze relative ai temi dell'Anno europeo;

un forte legame con organizzazioni e settori che in genere non si occupano di povertà e di esclusione sociale (ad es., sport, arte), incluso il ricorso a testimonial e ad "ambasciatori";

allestimento di un sito web di informazione su Europa.

3.Altre azioni

Indagini e studi a livello comunitario per valutare e documentare la preparazione, l'efficacia, l'impatto e il monitoraggio a lungo termine dell'Anno europeo. Per facilitare un nuovo consenso su soluzioni politiche, una di tali indagini comprenderà anche una serie di quesiti per sondare l'opinione pubblica sulla politica di prevenzione e di lotta alla povertà e all'esclusione sociale, compresi i sistemi di protezione sociale, e sul ruolo potenziale dell'Unione nella lotta alla povertà e all'esclusione. L'indagine sarà realizzata nel 2009 al fine di poter presentare i risultati alla conferenza inaugurale dell'Anno europeo;

la cooperazione con il settore privato, gli organismi di radiodiffusione e altri media per diffondere le informazioni sull'Anno europeo e per le azioni miranti ad un dialogo a lungo termine sulle questioni sociali;

assistenza tecnica per facilitare il trasferimento delle conoscenze;

una relazione di valutazione sull'efficacia e sull'impatto dell'Anno europeo.

Potrebbe essere opportuno instaurare legami specifici con l'organizzazione di manifestazioni a livello europeo e internazionale.

La Commissione può utilizzare assistenza tecnica e/o amministrativa a beneficio della Commissione stessa e dei paesi partecipanti, ad esempio per finanziare consulenze esterne su argomenti specifici.

4.Finanziamento

Il finanziamento può essere effettuato sotto forma di:

acquisto diretto di beni e di servizi, segnatamente nel campo della comunicazione, mediante bandi di gara;

acquisto di servizi di consulenza, mediante bandi di gara;

sovvenzioni a copertura delle spese per manifestazioni speciali a livello europeo per dare risalto all'Anno europeo e sensibilizzare i cittadini. Un finanziamento di questo tipo non può essere superiore all'80% delle spese complessive sostenute dal beneficiario.

II.Cofinanziamento delle azioni a livello nazionale

Queste azioni dovrebbero tener conto della necessità di offrire possibilità di finanziamento che garantiscano l'accesso alle organizzazioni "sul terreno" e ai progetti che associano i gruppi più emarginati.

1.Le azioni a livello locale, regionale o nazionale possono essere ammesse ad un finanziamento a titolo del bilancio comunitario fino ad un massimo del 50% dei costi complessivi ammissibili per paese partecipante. Il cofinanziamento nazionale, proveniente da fonti pubbliche o private, deve ammontare quanto meno al 50% dell'importo complessivo, a complemento del finanziamento comunitario. Al momento di selezionare le azioni, gli organismi nazionali di attuazione saranno liberi di decidere se, e in quale misura, chiedere o meno un cofinanziamento dell'organizzazione responsabile dell'esecuzione delle singole azioni.

2.A seguito dell'adozione della presente decisione, la Commissione elaborerà un documento quadro strategico che, parallelamente agli obiettivi di cui all'articolo 2, fisserà le principali priorità per la realizzazione delle attività dell'Anno europeo, tra cui le norme minime relative alla partecipazione a organismi nazionali e ad azioni.

3.In risposta al documento quadro strategico, ogni organismo nazionale di attuazione redigerà un programma nazionale di attuazione dell'Anno europeo, in stretto coordinamento e in linea con le strategie nazionali per la protezione sociale e l'inclusione sociale. 

4.Ogni organismo nazionale di attuazione presenterà un'unica domanda di finanziamento comunitario. La domanda descriverà il programma e le priorità nazionali per l'Anno europeo, le azioni proposte in vista di un finanziamento nel paese partecipante interessato e le organizzazioni responsabili della realizzazione delle singole azioni. La domanda di sovvenzione sarà accompagnata da un bilancio particolareggiato con l'indicazione del totale dei costi delle azioni proposte, nonché dell'importo e delle fonti di cofinanziamento. Tra i costi ammissibili possono figurare le spese di personale e di amministrazione sostenute dall'organismo nazionale di attuazione.

5.Le sovvenzioni globali saranno versate ai paesi partecipanti soltanto se e in quanto gli obiettivi di cui all'articolo 2 e illustrati nel documento quadro strategico siano stati adeguatamente rispettati nel programma nazionale di attuazione dell'Anno europeo.

6.La Commissione valuta le domande di finanziamento comunitario presentate dagli organismi nazionali di attuazione e, se del caso, ne richiede la modifica.

7.Le azioni di cui al punto 1 possono comprendere:

a)incontri e manifestazioni connesse agli obiettivi dell'Anno europeo, tra cui manifestazioni nazionali per il lancio e la promozione dell'Anno europeo, destinate a creare un effetto catalizzatore e a offrire spazi aperti di discussione su azioni concrete di lotta alla povertà e all'esclusione sociale;

b)seminari per l'apprendimento reciproco su scala nazionale, regionale e locale;

c)altre manifestazioni connesse alla preparazione di iniziative comunitarie (ad es., la tavola rotonda annuale europea sulla povertà e sull'esclusione sociale e l'incontro europeo delle persone in povertà);

d)campagne informative, promozionali ed educative, nonché altre azioni presso le scuole ed iniziative con un rilevante effetto moltiplicatore, atte a diffondere i principi e i valori propri dell'Anno europeo a livello nazionale, regionale e locale, quali l'organizzazione di premi e concorsi;

e)indagini e studi, oltre a quelli di cui al punto 3 della parte I, per analizzare in modo più approfondito le problematiche essenziali dell'Anno europeo;

f)possibilità di formazione per funzionari, parti sociali, media, rappresentanti di ONG e altri operatori al fine di aumentare le loro conoscenze sui fenomeni della povertà e dell'esclusione sociale, delle politiche europee e nazionali sull'inclusione sociale e sui vari strumenti d'azione disponibili, onde rafforzare le loro capacità a trattare aspetti connessi alla povertà e a incoraggiarli a rivestire un ruolo attivo nella lotta contro la povertà e l'esclusione sociale;

g)collaborazione con i media;

h)elaborazione di piani d'azione pilota per l'inclusione sociale a livello locale e regionale.

III.Azioni che non beneficiano di un contributo finanziario proveniente dal bilancio dell'Unione europea

La Commissione accorderà un sostegno non finanziario, inclusa l'autorizzazione scritta ad utilizzare il logo specifico ideato per l'Anno europeo e altro materiale connesso all'Anno europeo, per iniziative intraprese da organizzazioni pubbliche o private, a condizione che queste ultime possano garantire alla Commissione, in base a criteri specifici fissati nel documento quadro strategico, che le iniziative in questione sono o saranno intraprese nel corso dell'Anno europeo e possono contribuire in modo significativo al raggiungimento di uno o più dei suoi obiettivi.

Le iniziative organizzate in paesi terzi in associazione o in cooperazione con l'Anno europeo possono anch'esse ricevere un sostegno non finanziario dalla Comunità e utilizzare il logo e altro materiale connesso all'Anno europeo.

IV.Priorità delle Attività dell'Anno europeo

Tenendo conto della natura multidimensionale della povertà e dell'esclusione sociale e nell'ottica di integrare la prevenzione e la lotta alla povertà e all'esclusione in altre politiche, le attività dell'Anno europeo dovrebbero produrre un valore aggiunto manifesto e completare in modo efficace il metodo aperto di coordinamento per la protezione sociale e l'inclusione sociale. Tali attività dovrebbero quindi concentrarsi su un numero limitato di aspetti prioritari.

Conformemente all'analisi effettuata e alle priorità individuate nella relazione congiunta sulla protezione sociale e l'inclusione sociale, l'Anno europeo dovrebbe riguardare i temi seguenti:

povertà infantile e trasmissione intergenerazionale della povertà;

mercato del lavoro inclusivo;

svantaggi in materia di istruzione e di formazione, ivi compresa la formazione per l'acquisizione di competenze informatiche;

povertà e dimensione di genere;

accesso ai servizi di base, incluso un alloggio dignitoso;

eliminazione della discriminazione, promozione dell'integrazione degli immigrati e inserimento sociale e professionale delle minoranze etniche;

risposta alle esigenze delle persone con disabilità e di altri gruppi vulnerabili.

Nel pianificare le attività dell'Anno europeo, gli Stati membri adegueranno i temi summenzionati alla loro situazione e alle loro problematiche nazionali, regionali e locali, tenendo conto degli aspetti connessi alla coesione territoriale.

Alla luce degli obiettivi di cui all'articolo 2 della presente decisione, l'aspetto della partecipazione dovrebbe essere integrato in tutte le priorità.

A norma dell'articolo 4 della decisione, la Commissione e gli Stati membri devono tener conto, nella realizzazione delle attività dell'Anno europeo, dei modi diversi in cui le donne e gli uomini vivono la povertà e l'esclusione sociale. Essi veglieranno affinché gli aspetti di genere siano integrati in tutte le priorità dell'Anno europeo allo scopo di promuovere la parità tra uomini e donne.

Scheda finanziaria legislativa

1.Denominazione della proposta: 

Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale

2.Quadro ABM/ABB (gestione/formazione del bilancio per attività)

Indicare la politica dell'UE e le relative attività oggetto dell'iniziativa:

Settore: Occupazione e affari sociali

Attività: Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale

3.Linee di bilancio 

3.1. Linee di bilancio (linee operative e corrispondenti linee di assistenza tecnica e amministrativa - ex linee B e A) e loro denominazione:

Nuova linea di bilancio 04 04 12 destinata al sostegno delle attività realizzate nel quadro dell'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale.

3.2. Durata dell'azione e dell'incidenza finanziaria:

01.01.2009 – 31.12.2010

3.3 Caratteristiche di bilancio (aggiungere le righe necessarie):

Linea di bilancio

Tipo di spesa

Nuova

Partecipazio-ne EFTA

Partecipazione paesi candidati

Rubrica delle prospettive finanziarie

04 04 12

SNO

Stanziamenti dissociati (SD) 

1a

4.Sintesi delle risorse 

4.1. Risorse finanziarie

4.1.1. Sintesi degli stanziamenti d'impegno e degli stanziamenti di pagamento a prezzi correnti

Mio EUR (al terzo decimale)

Tipo di spesa

Sezione n.

2009

2010

2011

2012

n+3 e segg.

Totale

Spese operative

Stanziamenti d'impegno (SI)

Sezione n.

a

6,500

10,500

17,000

Stanziamenti di pagamento (SP)

Sezione n.

b

3,000

10,000

4,000

17,000

IMPORTO TOTALE DI RIFERIMENTO

Stanziamenti d'impegno

a

6,500

10,500

17,000

Stanziamenti di pagamento

b

3,000

10,000

4,000

17,000

Spese amministrative non incluse nell'importo di riferimento

Risorse umane e spese connesse (SND)

c

0,477

0,477

0,297

1,251

Altre spese amministrative non incluse nell’importo di riferimento (SND)

d

0,036

0,107

0,019

0,162

Costo totale indicativo dell'intervento

TOTALE SI comprensivo del costo delle risorse umane

a + c + d

7,013

11,084

0,316

18,413

TOTALE SP comprensivo del costo delle risorse umane

b + c +d

3,513

10,584

4,316

18,413

Mio EUR (al terzo decimale)

4.1.2. Compatibilità con la programmazione finanziaria

La proposta è compatibile con la comunicazione della Commissione del 14 luglio 2004 – Prospettive finanziarie 2007-2013, COM(2004) 487 def. La proposta implica una riprogrammazione della corrispondente rubrica delle prospettive finanziarie.

4.1.3. Incidenza finanziaria sulle entrate

Nessuna incidenza finanziaria sulle entrate.

4.2. Risorse umane in ETP (inclusi funzionari, personale temporaneo ed esterno) 
– per ulteriori particolari cfr. punto 8.2.1.

Fabbisogno annuo

2009

2010

2011

2012

n + 3 e segg.

Totale risorse umane

5

5

3

5.CARATTERISTICHE E OBIETTIVI

5.1. Necessità dell'azione a breve e lungo termine

La Commissione intende attirare l'attenzione di una vasta gamma di parti interessate in seno agli Stati membri sull'aspetto della lotta alla povertà e all'esclusione sociale e della creazione di una società che favorisca maggiormente l'inclusione, nonché coordinare gli sforzi per migliorare la consapevolezza del pubblico, riaffermare e rafforzare l'impegno politico iniziale dell'UE assunto al momento di avviare la strategia di Lisbona per imprimere "una svolta decisiva alla lotta contro la povertà".

5.2. Valore aggiunto dell'intervento comunitario, coerenza ed eventuali sinergie con altri strumenti finanziari

Gli obiettivi dell'Anno europeo, sebbene mirati ai singoli cittadini, saranno raggiunti in modo migliore e avranno più effetto a livello comunitario che a livello degli Stati membri. Le azioni previste non vanno al di là di quanto necessario per raggiungere tali obiettivi. La Commissione veglierà affinché le iniziative finanziate dall'Anno europeo completino altri interventi comunitari.

5.3. Obiettivi, risultati previsti e relativi indicatori della proposta nel contesto della gestione del bilancio per attività (ABM)

L'Anno europeo dovrebbe promuovere il dibattito e dare luogo a soluzioni che consentano una partecipazione significativa alla società delle persone che vivono nella povertà e nell'esclusione sociale, un rafforzamento delle organizzazioni alle quali esse partecipano e l'istituzione di quadri più efficaci per garantire la loro partecipazione alle attività destinate ad imprimere una svolta decisiva alla lotta contro la povertà. L'Anno europeo contribuirà ad aumentare l'impatto del metodo aperto di coordinamento sul terreno.

5.4. Modalità di attuazione

Gestione centralizzata, diretta da parte della Commissione e indiretta con delega a organismi pubblici nazionali o a organismi con funzioni di servizio pubblico.

6.Monitoraggio e valutazione 

6.1. Sistema di monitoraggio

Nella tabella seguente figurano alcuni esempi di indicatori.

Obiettivi

Indicatori (a titolo indicativo)

Obiettivi specifici

Indicatori

Riconoscimento Riconoscere il diritto delle persone in condizioni di povertà e di esclusione sociale di vivere dignitosamente e di far parte a pieno titolo della società.

Conoscenza e comprensione da parte dei cittadini e dei decisori politici delle multiformi facce della povertà e delle sue cause profonde

Opportunità per instaurare un dialogo regolare sugli aspetti sociali con organizzazioni del settore mediatico

Modifica dell'atteggiamento verso le persone che vivono in povertà per quanto concerne gli stereotipi e la stigmatizzazione, nonché della percezione che le persone che vivono nella povertà hanno di sé stesse

Partecipazione - Stimolare il dibattito sulle possibilità di incrementare la partecipazione alla società

Opportunità specifiche per discutere circa i meccanismi e i modelli più adeguati per la partecipazione dei gruppi svantaggiati al processo di elaborazione delle politiche

Partecipazione ampia ed effettiva ai preparativi per l'Anno europeo, in base a o orientamenti comuni

Possibilità effettive di apprendimento e di formazione

Coesione — Promuovere una società che favorisca maggiormente l'inclusione e la coesione

Manifestazioni, studi e campagne per promuovere un ampio dibattito partecipativo attorno al ruolo dell'UE nell'instaurazione di una società più coesa

Opportunità per ampliare il dibattito ad organizzazioni ed a settori in genere non interessati ai temi della povertà e dell'esclusione sociale

Visibilità dei programmi e delle azioni comunitari a favore della coesione sociale e dello sviluppo sostenibile e dell'azione dell'UE per la lotta alla povertà a livello mondiale

Messa a punto di iniziative innovative, in particolare per promuovere approcci transettoriali in materia di inclusione sociale

Impegno — Riaffermare il fermo impegno politico

Valutazione dei risultati del metodo aperto di coordinamento

Analisi, a livello comunitario e nazionale, per fornire un maggiore supporto a politiche basate su dati probanti e per un ulteriore sviluppo delle politiche

Opportunità per un nuovo impegno a lungo termine dell'UE al fine di eliminare la povertà

Indicatori operativi

Campagne promozionali ed informative

Numero e tipo di attività di informazione e di promozione

Maggiore consapevolezza e supporto del pubblico

Influenza sul processo politico e sul discorso politico

Portata e tono della copertura della stampa e dei mezzi di informazione circa le manifestazioni finanziate nell'ambito dell'Anno europeo (aspetti qualitativi e quantitativi)

Pertinenza del momento scelto e dei messaggi trasmessi

Numero e tipo di strumenti miranti a stimolare l'interesse del pubblico

Percentuale della popolazione raggiunta

Accesso e ricorso agli strumenti di informazione predisposti e diffusi nell'ambito dell'Anno europeo riguardo ai relativi programmi comunitari

Conoscenza di tale attività da parte dei partecipanti ai programmi e alle azioni dell'Anno europeo

Utilizzazione del logo e degli slogan nelle attività dell'Anno europeo

Consultazione del sito web dell'Anno europeo

Indagini e studi

Copertura delle pubblicazioni

Miglioramento della base delle conoscenze

Pertinenza delle raccomandazioni

Utilizzazione nelle decisioni di programmazione

Manifestazioni e iniziative a livello comunitario

Numero e tipo di partecipanti

Tasso di soddisfazione

Tipo di effetti dell'apprendimento

Copertura mediatica

Miglioramento della sensibilizzazione del pubblico

Qualità del messaggio trasmesso

Influenza sul processo politico e sul discorso politico

Manifestazioni e iniziative a livello nazionale

Numero e tipo di iniziative (avvio e promozione dell'Anno europeo, spazi aperti di discussione, seminari di valutazione inter pares, campagne educative e azioni presso le scuole, organizzazione di premi e concorsi, indagini e studi, opportunità di formazione, ecc.).

Numero e tipo di partecipanti

Pertinenza del calendario delle azioni

Pertinenza dei temi rispetto agli obiettivi dell'Anno europeo

Tasso di soddisfazione

Tipo di effetti dell'apprendimento

Copertura mediatica

Qualità del messaggio trasmesso

Miglioramento della sensibilizzazione

Influenza sul processo politico e sul discorso politico

Miglioramento della base delle conoscenze

Progetti comportanti la partecipazione di promotori o di reti di vari settori

Percentuale del bilancio complessivo utilizzata per finanziare questo obiettivo operativo

Effetto moltiplicatore (numero di azioni e di iniziative a livello nazionale, regionale e locale sponsorizzate, ma non finanziate, dall'Anno europeo)

Assistenza tecnica per facilitare il trasferimento delle conoscenze

Numero e tipo di iniziative

Numero e tipo di partecipanti

Pertinenza del calendario delle azioni

Tasso di soddisfazione

Tipo di effetti dell'apprendimento

6.2. Valutazione

6.2.1. Valutazione dell'impatto

Una valutazione preliminare dell'iniziativa è allegata alla presente proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio.

6.2.2. Provvedimenti presi in seguito alla valutazione intermedia/ex-post (in base all'esperienza acquisita in precedenti casi analoghi)

Nel 2009 sarà avviata una valutazione esterna per raccogliere dati di base al fine di controllare l'attuazione dell'Anno europeo e di fornire, se del caso, dati intermedi. I risultati della valutazione dovrebbero essere disponibili entro la metà del 2011.

7.Misure antifrode

In sede di attuazione delle azioni finanziate a seguito della presente decisione, la Commissione assicura la tutela degli interessi finanziari della Comunità mediante l’applicazione di misure di prevenzione contro le frodi, la corruzione e qualsiasi altro illecito, attraverso controlli effettivi e il recupero delle somme indebitamente corrisposte e, ove siano riscontrate irregolarità, mediante l’applicazione di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive, secondo quanto disposto dai regolamenti (CE, Euratom) n. 2988/95 e (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, nonché dal regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Per le azioni comunitarie finanziate nell'ambito della presente decisione una irregolarità di cui all'articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 2988/95 comprende qualsiasi violazione di una disposizione del diritto comunitario o qualsiasi inadempimento di un obbligo contrattuale derivante da un atto o da un'omissione di un operatore economico che abbia o possa avere l'effetto di arrecare pregiudizio al bilancio generale delle Comunità o ai bilanci gestiti da queste ultime a causa di una spesa indebita.

8.Particolari sulle risorse 

Obiettivi della proposta in termini di costi finanziari

Stanziamenti d'impegno in Mio EUR (al terzo decimale)

Denominazione degli obiettivi

Tipo di risultato

Costi medi

2009

2010

2011

2012

Anno n + 4 e segg.

TOTALE

N.

Totale 
Costi 

N.

Totale 
Costi 

N.

Totale 
Costi 

N.

Totale 
Costi 

N.

Totale 
Costi 

N.

Totale 
Costi 

Azioni su scala comunitaria

Incontri e manifestazioni

0,400

1

0,400

1

0,400

Campagne promozionali ed informative

3,075

1

5,000

1

1,150

2

6,150

Assistenza tecnica

0,600

1

0,600

1

0,600

Attività di valutazione

0,150

1

0,150

1

0,150

Cofinanziamento di azioni su scala comunitaria

Manifestazioni di apertura e di chiusura

0,350

1

0,350

1

0,350

2

0,700

Cofinanziamento delle azioni a livello nazionale

Sovvenzioni agli organismi nazionali di attuazione

0,300

30

9,000

30

9,000

COSTI COMPLESSIVI

5

6,500

32

10,500

37

17,000

Calcolo dei costi delle misure

Azione I.    Azioni su scala comunitaria

Riunioni e manifestazioni:

400 000 EUR

Campagne informative, promozionali ed educative

L'importo globale necessario per le azioni di informazione e di comunicazione dell'Anno europeo ammonta a 6,150 milioni di euro. Sebbene una parte di tale importo servirà a coordinare la campagna a livello dell'UE, il grosso di tale somma sarà destinato alla localizzazione della campagna a livello nazionale.

Attività di valutazione

Tutte le attività intraprese per l'Anno europeo saranno sottoposte ad una valutazione dell'efficacia e dell'impatto di tale iniziativa, che formerà oggetto di una relazione che verrà pubblicata dopo la chiusura dell'Anno europeo.

Azione II. Cofinanziamento di azioni su scala comunitaria

L'apertura e la chiusura dell'Anno europeo saranno contraddistinte da due conferenze di alto livello e di alto profilo. Per tali conferenze è ragionevole prevedere un costo di 437 500 EUR. Il contributo medio della Comunità per tali azioni (con un tetto dell'80% dei costi complessivi ammissibili) è stimato a 350 000 EUR.

Azione III. Attività su scala nazionale

Sebbene l'Unione europea possa fornire un quadro per azioni di sensibilizzazione, occorre riconoscere che gran parte dei progressi sarà dovuta ad un intervento attivo dei paesi partecipanti.

In base alle esperienze acquisite negli Anni europei precedenti, tali azioni possono essere imputate al bilancio comunitario fino a un massimo del 50%.

Spese amministrative

Risorse umane: numero e tipo

Tipo di posto

Personale da assegnare alla gestione dell'azione utilizzando risorse esistenti e/o supplementari (numero di posti/ETP)

2009

2010

2011

2012

2013

Funzionari o personale temporaneo 
(XX 01 01)

A*/AD

1

1

1

B*, C*/AST

2

2

1

Personale finanziato a titolo dell'art. XX 01 02 (ausiliari, END, agenti contrattuali, ecc.)

2

2

1

Altro personale finanziato a titolo dell'art. XX 01 04/05

0

0

0

TOTALE

5

5

3

Descrizione delle mansioni derivanti dall'azione

Descrizione delle mansioni derivanti dall'azione

Funzionari A: animazione dell'Anno europeo a livello europeo e in collegamento con gli organismi nazionali di attuazione, comitato, elaborazione dei bandi di gara, controllo delle sovvenzioni versate agli Stati membri, campagna di informazione, manifestazioni, studi e comunicazione.

Funzionari B: controllo finanziario delle offerte e delle sovvenzioni, assistenza generale ai funzionari A per tutti i compiti da svolgere.

Funzionari C: assistenza per tutti i compiti di cui sopra.

Origine delle risorse umane (statutaria)

ٱ Posti attualmente assegnati alla gestione del programma da sostituire o prolungare

0 Posti preassegnati nell’ambito dell’esercizio SPA/PPB (Strategia Politica Annuale/Progetto Preliminare di Bilancio) per l’anno 2008

0 Posti da chiedere in occasione dell'esercizio SPA/PPB 2009 (ma 1 agente contrattuale GF IV o END dal 2009 al 2011 + 1 AC GF II o III nel 2009-2010)

3 posti nel 2009 e nel 2010 e 2 posti nel 2011 da riassegnare utilizzando le risorse esistenti nel servizio interessato (ridistribuzione interna)

Mio EUR (al terzo decimale)

Linea di bilancio (numero e denominazione)

2009

2010

2011

2012

2013

TOTALE

1. Assistenza tecnica e amministrativa (inclusi gli afferenti costi del personale)

Agenzie esecutive

0

0

0

Altra assistenza tecnica e amministrativa

0

0

0

- intra muros

- extra muros

Totale assistenza tecnica e amministrativa

0

0

0

Costi finanziari delle risorse umane e costi connessi non inclusi nell'importo di riferimento

Mio EUR (al terzo decimale)

Tipo di risorse umane

2009

2010

2011

2012

2013

Funzionari e agenti temporanei (XX 01 01)

0,351

0,351

0,234

Personale finanziato a titolo dell'art. XX 01 02 (ausiliari, END, agenti contrattuali, ecc.)

(specificare la linea di bilancio)

0,126

0,126

0,063

Totale costi risorse umane e costi connessi (NON inclusi nell'importo di riferimento)

0,477

0,477

0,297

Altre spese amministrative non incluse nell’importo di riferimento

   Mio EUR (al terzo decimale)

2009

2010

2011

2012

2013

TOTALE

XX 01 02 11 01 – Missioni

0,017

0,069

0,086

XX 01 02 11 02 – Riunioni e conferenze

XX 01 02 11 03 – Comitati

0,019

0,038

0,019

0,076

XX 01 02 11 04 – Studi e consulenze

XX 01 02 11 05 – Sistemi di informazione

2. Totale altre spese di gestione (XX 01 02 11)

0,036

0,107

0,019

0,162

3. Altre spese di natura amministrativa (specificare indicando la linea di bilancio)

Totale spese amministrative diverse dalle spese per risorse umane e altre spese connesse (NON incluse nell'importo di riferimento)

0,036

0,107

0,019

0,162

Calcolo – Altre spese amministrative non incluse nell'importo di riferimento

Missioni: media di 3 missioni in 32 paesi (27 SM + altri paesi partecipanti) x 900 EUR

Comitato: 4 riunioni x 32 partecipanti (27 SM + altri paesi partecipanti) x 700 EUR

Il fabbisogno di risorse umane e amministrative sarà coperto dallo stanziamento complessivo assegnato alla DG ordinatrice nel quadro della procedura annuale di assegnazione.

(1) GU C […] del […], pag. […].
(2) GU C […] del […], pag. […].
(3) GU C […] del […], pag. […].
(4) GU C […] del […], pag. […].
(5) Regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (GU L 248 del 16.9.2002, pag.9), modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 1995/2006 del Consiglio del 13 dicembre 2006 (GU L 390 del 31.12.2006, pag. 12). Regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d'esecuzione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (GU L 357 del 31.12.2002), modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 478/2007 della Commissione, del 23 aprile 2007 (GU L 111 del 28.4.2007).
(6) GU C 139 del 14.6.2006, pag.1.