52007DC0146

Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - i2010 - Relazione annuale 2007 sulla società dell'informazione {SEC(2007) 395} {Volumes 1, 2, 3} /* COM/2007/0146 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 30.3.2007

COM(2007) 146 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

i2010 – Relazione annuale 2007 sulla società dell'informazione {SEC(2007) 395}{Volumes 1, 2, 3}

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

i2010 – Relazione annuale 2007 sulla società dell'informazione

INDICE

1. Introduzione 3

2. Evoluzione della società dell'informazione nel corso del 2006 3

3. Attuazione dell'iniziativa i2010 nel 2006 e azioni per il 2007/2008 4

3.1. Spazio dell'informazione 4

3.2. Innovazione e R&S in materia di TIC 6

3.3. Inclusione, miglioramento dei servizi pubblici e della qualità di vita 7

4. Individuare le tendenze future 10

5. Tabella di marcia per le azioni future in vista del riesame intermediodell'iniziativa i2010 12

INTRODUZIONE

L'iniziativa i2010 della Commissione relativa alle politiche europee della società dell'informazione e dei media intende garantire la coerenza delle politiche della società dell'informazione e dei media attuate dalla Commissione e far sì che le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC) contribuiscano sempre più significativamente all'economia dei paesi dell'Europa e alla strategia di Lisbona rinnovata. L'iniziativa i2010 si muove in un ambiente in piena evoluzione ed occorre, pertanto, aggiornarla e perfezionarla periodicamente. La presente relazione costituisce il secondo aggiornamento di questo tipo e getta le basi di un riesame intermedio più completo che sarà effettuato nel 2008.

Nel complesso il bilancio del 2006 è positivo[1]. I principali indicatori si muovono nella direzione giusta e le TIC restano un importante volano della crescita e dell'innovazione. Lo scetticismo che quattro o cinque anni fa frenava gli investimenti nelle TIC ha lasciato il posto a una maggiore fiducia nella nostra capacità di sviluppare e diffondere applicazioni TIC nell'interesse economico e sociale dell'Europa. Per quanto riguarda le azioni politiche, le varie iniziative a livello comunitario annunciate nel giugno 2005, al momento del lancio dell'iniziativa i2010, sono a buon punto. A livello degli Stati membri, tutti i programmi nazionali di riforma per il 2006 insistono sull'integrazione trasversale delle politiche in materia di TIC.

La Commissione attua l'iniziativa i2010 in stretta collaborazione con gli Stati membri attraverso il gruppo di alto livello i2010. Nel 2006 la Commissione, nell'ambito della sua politica industriale, ha lanciato un gruppo di lavoro (Task Force) sulle TIC[2], che rappresenta le imprese e la società civile, per verificare se le politiche attuali favoriscano la competitività del settore delle TIC o se siano necessari aggiustamenti. Tale lavoro, e la relazione della Task Force in particolare, hanno condotto la Commissione a concludere che l'attuale quadro politico è sostanzialmente appropriato. La Commissione proporrà azioni specifiche in base alle raccomandazioni della Task Force, ove suggeriscano modifiche alle politiche in vigore.

EVOLUZIONE DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE NEL CORSO DEL 2006

Sei anni dopo l'implosione della bolla internet, la società dell'informazione evidenzia una crescita sostenuta. Dieci anni di investimenti nelle TIC stanno danno i loro frutti, favorendo l'innovazione in numerosi settori delle TIC e trasformando l'UE in un'economia della conoscenza. A partire dal 2005 il settore delle TIC è sempre più trainato dall'espansione del mercato dei software e relativamente meno dal comparto delle comunicazioni elettroniche. Ciò riflette le tendenze in atto in materia di innovazione, vale a dire l'esigenza di prodotti software in grado di penetrare ogni aspetto della vita quotidiana. Le vendite ingenti di software di sistema e di applicazioni per il commercio elettronico indicano che le imprese stanno adottando in questo campo soluzioni nuove e più mature, sebbene, probabilmente, tali nuovi investimenti riguardino per il momento solo le grandi imprese o i primi utilizzatori di soluzioni di commercio elettronico avanzate.

Gli utilizzatori stanno adottando rapidamente i nuovi servizi offerti dalla convergenza. In numerosi Stati membri il tasso di penetrazione della banda larga è ormai estremamente elevato e ciò, a sua volta, stimola l'introduzione di servizi avanzati innovativi. La trasformazione del mercato dei contenuti si vede già dalla crescita delle vendite di musica in linea e dei nuovi apparecchi digitali. Sta inoltre prendendo piede la distribuzione in linea di film e programmi televisivi. Il passaggio della distribuzione dei contenuti dalla modalità classica a quella in linea è accompagnato da un'esplosione dei contenuti creati dagli utilizzatori.

Il settore pubblico è perfettamente al passo: I servizi pubblici in linea si fanno sempre più maturi con evidenti miglioramenti nell'efficienza della macchina amministrativa: sono disponibili in linea sempre più servizi e sempre più sofisticati e un numero crescente di cittadini europei vi fa ricorso. L'amministrazione pubblica è all'avanguardia in questo campo, seguita a breve distanza dai settori della sanità e dell'istruzione.

L'UE può partire da questi progressi per portare avanti le politiche di crescita e innovazione e tutti gli Stati membri riconoscono il ruolo cruciale svolto dalle TIC per la realizzazione degli obiettivi di Lisbona. Rispetto al 2005, i programmi nazionali di riforma per il 2006 degli Stati membri insistono sull'integrazione trasversale delle politiche in materia di TIC[3]. Le TIC sono definite come un volano di innovazione, come strumenti per trasformare i modelli d'amministrazione e d'impresa e per migliorare la qualità della vita. Negli Stati membri si constatano buoni progressi (benché variabili da uno Stato all'altro) nei settori prioritari definiti nel 2005: la banda larga, l'amministrazione in linea e l'alfabetizzazione digitale. La ricerca e sviluppo nel campo delle TIC, le questioni legate alla fiducia e alla sicurezza e le misure per la riduzione dei costi amministrativi nelle imprese e nelle amministrazioni emergono come nuove priorità in numerosi paesi. Sussistono ancora disparità tra gli Stati membri ma, in alcuni settori, ad esempio la diffusione della banda larga, l'emergenza di nuovi servizi o l'amministrazione in linea, i paesi leader in Europa sono anche ai primi posti a livello mondiale.

ATTUAZIONE DELL'INIZIATIVA I2010 NEL 2006 E AZIONI PER IL 2007/2008

Spazio dell'informazione

La convergenza digitale si sta finalmente concretizzando. Sebbene il processo non sia ancora completato, la convergenza è ormai una realtà. I responsabili politici devono far sì che la legislazione che ha un'incidenza su settori convergenti garantisca la certezza giuridica necessaria per permettere agli interessati di innovare. Si tratta di rispondere all'evoluzione tecnologica in modo da favorire la concorrenza, consolidare il mercato interno e apportare vantaggi agli utilizzatori. Da un riesame delle principali questioni politiche in gioco emerge che, nel complesso, il quadro giuridico e normativo è favorevole al progresso della convergenza[4].

La maggior parte delle azioni previste nell'ambito del primo pilastro dell'iniziativa i2010, vale a dire la creazione di uno spazio unico europeo dell'informazione, è stata avviata. Nel 2006 il quadro normativo per le comunicazioni elettroniche è stato riesaminato e saranno proposte modifiche entro la metà del 2007. La discussione proseguirà nel 2007 con un libro bianco sul futuro del servizio universale nel settore delle comunicazioni elettroniche. Nell'ambito del riesame del quadro normativo è stata sottolineata l'importanza di un uso più efficace e più efficiente, e anche più flessibile, dello spettro radio[5]. Faranno seguito proposte su approcci comuni all'uso collettivo dello spettro radio e del dividendo digitale. La Commissione affronterà inoltre le preoccupazioni e le minacce alla tutela della vita privata messe in luce dalla consultazione pubblica del 2006 sull' identificazione a radiofrequenza (RFID) .

La Commissione aggiungerà nuovi elementi costitutivi alla politica audiovisiva europea, facendo progredire il dibattito sul pluralismo dei media e l'alfabetizzazione mediatica. Il nuovo programma MEDIA 2007, che copre il periodo 2007-2013, continuerà ad assicurare il sostegno economico al settore audiovisivo europeo. La Commissione presenterà inoltre misure di sostegno all'introduzione e all'adozione della televisione mobile nell'UE.

Con l'introduzione di nuovi servizi in linea, i soggetti attivi sul mercato sono impegnati in un processo di apprendimento finalizzato all'elaborazione di contenuti innovativi, multilingui e creativi . La Carta europea del film online, un'iniziativa avviata dalla Commissione e approvata dai responsabili d'impresa nel 2006, costituisce la prima pietra di questo processo. La Commissione sta ora valutando come la Carta possa aprire la strada a una politica di più ampio respiro sui contenuti digitali per promuovere l'elaborazione di contenuti in linea innovativi e di alta qualità.

Sul piano politico la prossima sfida consisterà nell'infondere negli utilizzatori fiducia nei nuovi servizi. Nel 2006 la Commissione ha proposto un regolamento che fissa un tetto alle tariffe di roaming internazionale praticate per i servizi di telefonia mobile e, nel febbraio 2007, ha avviato una consultazione pubblica a livello europeo sul riesame dell'acquis comunitario in materia di protezione dei consumatori[6].

Da ultimo, la Commissione ha integrato la sua nuova strategia per una società dell'informazione sicura con una comunicazione sulla lotta contro le comunicazioni commerciali indesiderate (spam), i programmi spia (spyware) e i software maligni e affronterà il problema della cibercriminalità nel 2007. Valuterà poi il funzionamento dell'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA) per stabilire se il suo mandato debba essere ampliato e verificherà l'applicazione delle misure di sicurezza per determinare se debbano essere adottate altre azioni entro il 2008.

Nel periodo 2007-2008 la Commissione:

- presenterà proposte di riesame del quadro normativo per le comunicazioni elettroniche, avvierà un dibattito sull'avvenire del servizio universale e continuerà a elaborare un quadro coordinato per una gestione flessibile ed efficiente dello spettro radio, in particolare in relazione all'uso collettivo dello spettro e del dividendo digitale;

- valuterà i bisogni politici in materia di alfabetizzazione mediatica e proporrà approcci globali alla tecnologia RFID e alla televisione mobile;

- promuoverà un approccio globale all'elaborazione di contenuti innovativi di alta qualità;

- darà seguito alla strategia sulla sicurezza con una comunicazione sulla cibercriminalità, valuterà l'ENISA per decidere la proroga del suo mandato e stabilirà se si dovranno adottare altre azioni nel campo della sicurezza (2008).

Innovazione e R&S in materia di TIC

La promozione della ricerca e dell'innovazione è al centro della strategia della Commissione per la crescita e l'occupazione. L'obiettivo dell'UE è dedicare alla R&S il 3% del suo PIL, 2% del quale dovrà provenire dal settore privato, ma con appena l'1,9% del PIL destinato attualmente alla R&S, l'UE è ancora lontana dal suo conseguimento. La relazione annuale 2006 sullo stato di avanzamento della strategia di Lisbona mette l'accento sul fatto che tutti gli Stati membri si sono dati un obiettivo nazionale di investimenti nella R&S e che, se tutti questi obiettivi saranno raggiunti, l'UE arriverà a un livello di investimento nella R&S del 2,6% del PIL nel 2010.

Il settore delle TIC rappresenta una quota sostanziosa della spesa complessiva di R&S delle imprese (26% nel 2003[7]). Come sottolineato dalla Task Force sulle TIC, è fondamentale aumentare la spesa di R&S sulle TIC se l'UE vuole raggiungere l'obiettivo del 3%. Il Settimo programma quadro di ricerca (PQ7) , che coprirà il periodo 2007-2013, imprimerà un impulso decisivo alla ricerca e all'innovazione europee. L'Unione europea investirà oltre 9 miliardi di euro nelle TIC, che costituiscono la voce principale del PQ7. La Commissione continuerà a collaborare con le nove piattaforme tecnologiche europee sulle TIC, istituite per rafforzare il partenariato con le imprese e conseguire una massa critica di ricerca nei settori strategici. Due di queste piattaforme saranno la base di Iniziative tecnologiche comuni , un nuovo tipo di iniziativa che riunirà fondi provenienti dall'UE, dagli Stati membri e dalle imprese in partenariati pubblico-privato per promuovere attività europee di ricerca di punta.

L'UE è inoltre impegnata a migliorare le condizioni complessive per l'innovazione[8] e, a tal fine, ha individuato 10 iniziative chiave[9]. La Commissione è impegnata a individuare le lacune politiche in materia per fare in modo che la politica comunitaria di normalizzazione nel settore delle TIC risponda alle esigenze dei mercati odierni in rapida evoluzione. Essa incoraggerà inoltre le autorità pubbliche a cooperare e rafforzare il ruolo del settore pubblico europeo come primo acquirente di prodotti e servizi innovativi e/o in fase di pre-commercializzazione , e ad aprire così nuove opportunità di mercati di punta per i prodotti e i servizi basati sulle TIC.

L'innovazione non proviene esclusivamente dalla ricerca, ma è indotta sempre più dagli utilizzatori delle tecnologie o dal cambiamento dei modelli organizzativi. Il programma di sostegno strategico in materia di TIC nell'ambito del programma per la competitività e l'innovazione favorisce l'innovazione e la competitività promuovendo un'adozione più generalizzata delle TIC e un loro migliore utilizzo da parte dei cittadini, delle amministrazioni e delle imprese, in particolare le PMI. Nel 2007 il programma di sostegno sarà rivolto al settore pubblico nel suo ruolo di utilizzatore e affronterà tre temi principali: servizi di amministrazione in linea efficaci e interoperabili, le TIC come risposta ai problemi di accessibilità, invecchiamento della popolazione e inserimento sociale e le TIC per servizi sanitari sostenibili e interoperabili. Nel 2007 la Commissione continuerà il riesame dei bisogni politici per promuovere e facilitare il commercio elettronico nel quadro dell'osservatorio del commercio elettronico (eBusiness W@tch) e della rete europea di sostegno digitale alle PMI (eBSN)[10]. Essa accoglierà l'invito della Task force TIC di elaborare una strategia a lungo termine a favore delle competenze digitali , realizzando in particolare il legame con l'insegnamento e la formazione.

Gli Stati membri e le regioni sono incoraggiati a sostenere la diffusione delle TIC in funzione dei loro bisogni di sviluppo di prodotti e servizi TIC e di infrastrutture. Nell'ambito dei Fondi strutturali, nel periodo 2000-2006, l'Unione europea ha destinato circa 7 miliardi di euro a progetti collegati alle TIC. Le TIC costituiscono inoltre una delle priorità degli orientamenti strategici comunitari sulla coesione 2007-2013[11].

Nel periodo 2007-2008 la Commissione:

- proporrà iniziative tecnologiche comuni in materia di nanoelettronica (ENIAC) e di sistemi integrati (ARTEMIS) in vista di una decisione del Consiglio;

- riesaminerà la normalizzazione relativa alle TIC;

- studierà le possibilità offerte dall'acquisizione di prodotti in fase di pre-commercializzazione per migliorare la qualità dei servizi pubblici e la capacità dell'Europa di innovare;

- continuerà a coordinare le politiche a favore dell'adozione delle TIC, analizzerà le politiche e le tendenze in atto nel commercio elettronico e definirà le eventuali misure politiche necessarie;

- nell'ambito del lavoro della Task Force TIC valuterà la necessità di avviare azioni nel campo delle competenze digitali e dell'occupabilità.

Inclusione, miglioramento dei servizi pubblici e della qualità di vita

Inclusione

Con la trasformazione del ruolo degli utilizzatori dovuta all'innovazione, è sempre più importante accertarsi che nessuno resti fermo al palo. Un processo di riflessione in questo senso è stato avviato durante la conferenza sulla eInclusione di Riga, con una dichiarazione ministeriale che ha definito gli orientamenti politici per le iniziative future. La prossima mossa della Commissione sarà quella di delineare l' iniziativa eInclusione 2008 , basandosi su ampie consultazioni. Saranno riesaminati i progressi compiuti nel campo della eAccessibilità e sarà valutata l'eventuale necessità di nuove azioni, in particolare proposte di provvedimenti legislativi[12].

La Commissione continuerà a sostenere gli sforzi per estendere l' accesso in banda larga ad alta velocità a tutti i cittadini europei. Ciò contribuirà all'ambiziosa iniziativa della Commissione intitolata "Regioni per il cambiamento economico" avviata nell'ambito dei Fondi strutturali[13]. Sempre nel rispetto degli impegni assunti nella dichiarazione di Riga, la Commissione riesaminerà le misure e le politiche relative all' alfabetizzazione digitale , in stretto rapporto con l'insegnamento e la formazione.

Nel periodo 2007-2008 la Commissione:

- definirà una prospettiva politica globale sulla eInclusione (2007) e preparerà l'iniziativa europea sulla eInclusione per il 2008;

- esaminerà i progressi compiuti in materia di eAccessibilità e, se necessario, proporrà altre azioni;

- contribuirà alla sensibilizzazione (grande manifestazione sulla banda larga rivolta alle popolazioni rurali nel 2007) e allo scambio di buone pratiche (sito internet) per garantire l'accesso in banda larga ad alta velocità a tutti i cittadini europei;

- nell'ambito dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico", lancerà le reti regionali "Migliorare le connessioni TIC tra le regioni" e "Portare l'amministrazione in linea nelle regioni e nelle imprese";

- riesaminerà le misure e le politiche relative all'alfabetizzazione digitale.

Miglioramento dei servizi pubblici

Nel 2006 i servizi pubblici in linea sono maturati, soprattutto nei settori dell'amministrazione e della sanità. Le iniziative nazionali di amministrazione in linea registrano progressi e gli Stati membri partecipano ad attività comuni a livello dell'UE per conseguire gli obiettivi ambiziosi del piano d'azione per l'amministrazione in linea entro il 2010. Nel 2006 è stato lanciato il portale dell'UE sull'assistenza sanitaria in linea. Tutti gli Stati membri hanno definito una loro strategia per l' assistenza sanitaria in linea e sarà diffuso un elenco di buone pratiche nazionali in materia.

Gli Stati membri riconoscono la dimensione europea dei servizi pubblici basati sulle TIC e hanno individuato i presupposti per conseguire l'interoperabilità transfrontaliera. Nel 2007 la Commissione riesaminerà il quadro europeo di interoperabilità nell'ambito del programma IDABC[14]. La Commissione pubblicherà inoltre una raccomandazione sull'interoperabilità dei servizi di assistenza sanitaria in linea e adotterà misure a sostegno di un mercato dell'assistenza sanitaria in linea aperto all'innovazione nel campo della sorveglianza e della gestione individuali. L'obiettivo è istituire, entro il 2008, reti di informazioni sanitarie basate su comunicazioni fisse e senza fili a banda larga e su infrastrutture mobili e tecnologie Grid.

Nel 2007 e 2008 progetti pilota su vasta scala, nell'ambito del programma di supporto strategico in materia di TIC , continueranno a migliorare i servizi pubblici in settori quali l'identificazione elettronica, la trasmissione sicura di documenti tra amministrazioni, gli appalti pubblici elettronici, la ePartecipazione, i dati relativi ai pazienti in situazioni di emergenza e le ricette elettroniche. I progetti su vasta scala nel settore degli appalti pubblici e dell'identificazione elettronica saranno inoltre sostenuti dai lavori attualmente condotti nell'ambito del programma IDABC.

Nel periodo 2007-2008 la Commissione:

- continuerà a sostenere l'attuazione del piano d'azione per l'amministrazione in linea, in particolare proseguendo nell'attività di integrazione e di trasformazione della propria amministrazione, e riesaminerà il quadro europeo di interoperabilità;

- pubblicherà una raccomandazione sull'interoperabilità dei servizi di assistenza sanitaria in linea, promuoverà un mercato dell'assistenza sanitaria in linea aperto all'innovazione e istituirà una rete interoperabile di informazioni sanitarie (2008);

- lancerà progetti pilota su larga scala nell'ambito del programma per la competitività e l'innovazione.

Qualità della vita

Le TIC non costituiscono solo un volano dell'innovazione e della competitività, ma cambiano anche il modo di vivere e di comunicare. L'iniziativa i2010 tiene conto di questo aspetto concentrandosi su settori in cui i progressi tecnologici potrebbero migliorare significativamente la qualità di vita: l'invecchiamento della popolazione, la diversità culturale, i veicoli intelligenti e il cambiamento climatico.

Nel 2007 la Commissione avvierà un'iniziativa faro sul tema Invecchiare bene nella società dell'informazione , che comprenderà, tra l'altro, un'iniziativa di ricerca sulla domotica per categorie deboli ( Ambient Assisted Living , AAL), basata sull'articolo 169 del trattato UE, che consiste nell'integrare le tecnologie nei prodotti e nei servizi in modo da garantire che la ricerca avanzata sia attuata e diffusa. L'iniziativa sarà integrata da attività di ricerca a lungo termine nell'ambito del sesto e del settimo programma quadro e da attività di diffusione, nell'ambito del programma per la competitività e l'innovazione, come le cure a domicilio per le persone anziane.

Le iniziative faro Biblioteche digitali e Automobile intelligente sono in corso di attuazione. La Commissione ha pubblicato orientamenti in materia di digitalizzazione, accessibilità in linea del materiale culturale e conservazione digitale, e sulle risorse scientifiche. Gli Stati membri sono stati invitati a rilanciare il sistema eCall (chiamata automatica di emergenza). Nel 2007 la Commissione valuterà i progressi compiuti dall'iniziativa sull'automobile intelligente e dalla trattativa per l'introduzione volontaria del dispositivo eCall a bordo dei veicoli.

Le nuove tecnologie basate sulle TIC sono fondamentali in quanto permettono non solo uno sfruttamento più efficace delle risorse, ma anche un'evoluzione qualitativa verso modelli di consumo economico e sociale radicalmente differenti e più sostenibili. Nel 2007 sarà avviata un'iniziativa faro i2010 destinata ad affrontare priorità quali l' efficienza energetica e la sostenibilità ambientale .

Nel periodo 2007-2008 la Commissione:

- avvierà un'iniziativa faro sul tema "Invecchiare bene nella società dell'informazione", proporrà l'iniziativa domotica per le categorie deboli sulla base dell'articolo 169 e avvierà progetti pilota sulla vita autonoma e sulla sorveglianza delle malattie croniche nell'ambito del programma per la competitività e l'innovazione;

- riesaminerà l'attuazione della raccomandazione sulla digitalizzazione e l'accessibilità in linea del materiale culturale e sulla conservazione digitale (2008);

- valuterà l'attuazione dell'iniziativa faro Automobile intelligente e del sistema eCall;

- elaborerà un'iniziativa faro sulle TIC al servizio di una crescita sostenibile.

INDIVIDUARE LE TENDENZE FUTURE

La strategia di Lisbona ha posto l'innovazione al vertice delle priorità e l'UE ha elaborato un programma strategico completo a questo proposito. Le TIC sono generalmente riconosciute come un fattore chiave dell'innovazione. Per sfruttare i risultati ottenuti nel 2005 e 2006 dall'iniziativa i2010, l'UE deve adottare un approccio più orientato al futuro e rinsaldare i legami tra le politiche in materia di TIC e le priorità di Lisbona. I responsabili politici devono inoltre comprendere come, attraverso la partecipazione di tutta la società, l'evoluzione economica e sociale può estendere i vantaggi della società dell'informazione a nuove categorie di popolazione, favorire la concorrenza e promuovere la leadership delle imprese europee. È per tale motivo che, nel corso del riesame intermedio dell'iniziativa i2010, che sarà effettuato nel 2008, occorrerà affrontare le tre questioni sotto illustrate:

Una nuova ondata di innovazione nelle reti e in internet

La società dell'informazione si sta trasformando in realtà. Le reti a basso costo, completate dalle reti mobili o senza fili, consentono connessioni senza soluzione di continuità e l'utilizzo di applicazioni e servizi integrati nella rete, che si diffondono sempre più nella società.

Questa trasformazione deriva da tendenze tecnologiche emergenti come la migrazione verso reti ad altissima velocità, le tecnologie senza fili onnipresenti, il web 2.0, l'internet degli oggetti, le tecnologie Grid, le nuove architetture di rete, i servizi basati sul web, le interfacce utente, i contenuti creati dagli utilizzatori e le comunicazioni in rete. Queste tendenze avranno ripercussioni sull'attività delle imprese e sull'ambiente di lavoro, offriranno nuove opportunità alle imprese e soluzioni innovative in termini di commercio elettronico e occupazione, permettendo così di meglio conciliare vita lavorativa e vita privata. Si rafforzerà inoltre il ruolo degli utilizzatori come innovatori, una tendenza già evidente nell'esplosione dei contenuti creati dagli utilizzatori.

Anche se la realizzazione di molti aspetti delle reti e dell'internet del futuro richiederà tempo, è già possibile individuare gli ostacoli che frenano lo sviluppo della società dell'informazione. Si tratta di problemi che vanno dagli investimenti per l'allargamento della banda, alla neutralità della rete, per arrivare alla disponibilità di spettro radio e alla sicurezza. È opportuno avviare quanto prima un dibattito con le parti interessati sull'evoluzione a lungo termine per stabilire se sia necessaria un'azione politica.

L'innovazione dal punto di vista dell'utilizzatore

Con l'avvento di nuovi servizi, l'utilizzatore assume un ruolo centrale. La moltiplicazione dei contenuti creati dagli utilizzatori apre nuove prospettive in una società dell'informazione più creativa e innovativa. Analogamente a quanto hanno fatto con il software open source, sfruttato per elaborare nuovi processi collaborativi, gli utilizzatori utilizzano oggi le TIC per creare e scambiare i contenuti che essi stessi producono in modo innovativo. Questa tendenza fa emergere nuovi problemi, connessi in particolare alla responsabilità giuridica della distribuzione dei contenuti, al riutilizzo del materiale protetto da diritto d'autore e alla tutela della vita privata.

Di conseguenza, l'immagine tradizionale degli utilizzatori nella società dell'informazione subirà un cambiamento. Tuttavia, le politiche volte a rimuovere gli ostacoli ad un utilizzo più generalizzato delle TIC (come definito nell'iniziativa i2010) non diventeranno obsolete. Con l'iniziativa eInclusione 2008, gli utilizzatori sono già al centro dell'iniziativa i2010, mentre l'interesse dei consumatori è già presente nelle politiche della Commissione in materia di TIC. Un esempio recente è costituto dalla proposta della Commissione sulle tariffe del roaming internazionale, volta ad eliminare costi ingiustificati per i consumatori.

Nuovi gruppi di cittadini utilizzano oggi i servizi e i prodotti TIC. Gli utilizzatori si preoccupano sempre più della tutela della vita privata, della scarsa interoperabilità, della mancanza di trasparenza nelle condizioni contrattuali e nelle tariffe, dell'eccessiva complessità delle applicazioni e delle procedure lente e complicate per la composizione delle controversie. È ora compito dei responsabili politici rispondere a queste preoccupazioni.

Migliorare il contesto generale

Nella sua strategia per l'innovazione, l'UE cita il completamento del mercato interno come mezzo per assicurare una concorrenza efficace e conseguire una dimensione sufficiente per permettere alle grandi imprese e a numerose PMI di competere a livello mondiale. La Commissione ha pertanto previsto di rivedere la strategia relativa al mercato interno per favorire l'innovazione e legiferare meglio.

Uno dei principali obiettivi dell'iniziativa i2010 è creare uno spazio unico dell'informazione. Fino ad ora, l'accento è stato posto sulla regolamentazione delle reti e dei contenuti. Nonostante i progressi effettivamente compiuti, l'UE, con i suoi 27 mercati distinti, è ancora lontana dal costituire uno spazio unico dell'informazione. I mercati dei servizi in linea sono già globali, ma molti consumatori europei evitano di acquistare beni e servizi da un altro Stato membro via internet. Le imprese che vogliono impegnarsi nel commercio elettronico incontrano ancora ostacoli di natura giuridica e, in alcuni settori, sono stati individuati ostacoli normativi potenzialmente in grado di frenare la concorrenza[15].

È pertanto necessario ampliare la prospettiva per tenere conto delle nuove tendenze. Internet, ad esempio, consente ai pazienti di cercare una cura ovunque nell'UE o al di fuori della Comunità e, analogamente, permette ai medici di fornire servizi a distanza. Ciò ha ripercussioni sull'organizzazione dei servizi e conseguenze per le finanze pubbliche. È opportuno, pertanto, che la riflessione sul mercato interno non si limiti alla valutazione degli ostacoli giuridici analizzati nell'ambito del riesame del quadro normativo delle comunicazioni elettroniche e della direttiva sui servizi audiovisivi. Sulla base dei lavori della Task Force TIC, la riflessione deve analizzare le barriere che ostacolano la fornitura di servizi in linea paneuropei, esplorare il modo in cui le TIC possono rafforzare il mercato interno e cercare di stimare i costi e i rischi che la frammentazione della società dell'informazione europea comporta.

TABELLA DI MARCIA PER LE AZIONI FUTURE IN VISTA DEL RIESAME INTERMEDIO DELL'INIZIATIVA I2010

Per preparare le discussioni sul riesame intermedio dell'iniziativa i2010, che si svolgerà nel 2008, la Commissione propone di coinvolgere maggiormente gli Stati membri, il gruppo di alto livello i2010, le imprese, la società civile e le altre parti interessante nell'elaborazione dei vari temi. La Commissione intende:

- elaborare i temi illustrati al capitolo 4 del presente documento, in collaborazione con il gruppo di alto livello i2010;

- avviare una consultazione pubblica che veda la partecipazione di tutte le parti interessate al fine di convalidare gli approcci proposti per elaborare i temi principali;

- affrontare le principali questioni relative al riesame intermedio nell'ambito di una manifestazione i2010 di alto livello che si terrà nel 2008.

L'esito di queste discussioni rappresenterà una fonte d'ispirazione per il Consiglio europeo di primavera del 2008, che dovrà affrontare le questioni relative alle reti e all'internet della prossima generazione. Il riesame intermedio dovrà fare sì che l'iniziativa i2010 resti un quadro di riferimento valido per le politiche europee in materia di società dell'informazione e dei media e permetta all'Europa di beneficiare pienamente dei progressi realizzati per attuare la strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione.

[1] La valutazione è basata sull'UE-25. I dati sull'UE-27 saranno disponibili a partire dal 2007.

[2] http://ec.europa.eu/enterprise/ict/taskforce.htm

[3] Attuazione della strategia di Lisbona rinnovata per la crescita e l'occupazione – Un anno di realizzazioni, COM(2006) 816 del 12.12.2006.

[4] " The challenges of convergence " (Le sfide della convergenza), documento di lavoro del gruppo di alto livello i2010, 12.12.2006.

[5] Maggiore flessibilità per un accesso rapido allo spettro radio riservato alle comunicazioni elettroniche senza fili, COM(2007) 50 dell'8.2.2007.

[6] Libro Verde Revisione dell'acquis relativo ai consumatori, COM(2006) 744 dell'8.2.2007, http://ec.europa.eu/consumers/cons_int/safe_shop/acquis/index_en.htm

[7] Stima dei servizi della Commissione basata sul indagine OCSE/Eurostat sulla spesa per la R&S nel 2003.

[8] Un'Europa moderna e favorevole all'innovazione, COM(2006) 589 def. del 12.10.2006.

[9] "Mettere in pratica la conoscenza: un'ampia strategia dell'innovazione per l'UE", COM(2006) 502 def. del 13.9.2006.

[10] http://www.ebusiness-watch.org/ e http://ec.europa.eu/enterprise/e-bsn/index_en.html

[11] COM(2006) 386 del 13.7.2006.

[12] La Commissione, ad esempio, inserirà nelle sue proposte modificate di direttiva sui servizi di media audiovisivi una disposizione per permettere alle persone ipovedenti o ipoudenti di accedere ai servizi di media audiovisivi.

[13] Regioni per il cambiamento economico, COM(2006) 675 dell'8.11.2006.

[14] http://ec.europa.eu/idabc/en/document/6227

[15] http://ec.europa.eu/enterprise/ict/taskforce.htm