52006SC1043




[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 28.7.2006

SEC(2006) 1043

DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

Sintesi di valutazioni dell’impattorelative al pacchetto sui miglioratori alimentari{COM(2006) 427 definitivo}{SEC(2006) 1042}

INDICE

Sintesi di valutazioni dell’impatto relative al pacchetto sui miglio ratori alimentari 3

1. Introduzione 3

2. Additivi alimentari 3

2.1. Nessuna azione 4

2.2. Azione non legislativa 4

2.3. Deregolamentazione della legislazione sugli additivi 4

2.4. Azione legislativa 5

3. Enzimi alimentari 6

3.1. Nessuna azione 6

3.2. Azione non legislativa 7

3.3. Azione legislativa 7

4. Aromi 8

4.1. Nessuna azione 8

4.2. Azione non legislativa 8

4.3. Deregolamentazione della legislazione sugli aromi 9

4.4. Modifica della direttiva 88/388/CEE del Consiglio 9

4.5. Azione legislativa (Proposta di un nuovo regolamento) 9

5. Conclusione 11

Sintesi di valutazioni dell’impatto

relative al pacchetto sui miglioratori alimentaricostituito da:

( un progetto di proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli additivi alimentari (SANCO/802/2006 Rev. 3) ;

( un progetto di proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli enzimi alimentari e che modifica la direttiva 83/417/CEE del Consiglio, il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio, la direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva 2001/112/CE del Consiglio (SANCO/804/2006 Rev. 4) ;

( un progetto di proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli aromi e ad alcuni ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti destinati a essere utilizzati nei e sui prodotti alimentari e che modifica il regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio, il regolamento (CEE) n. 1601/91 del Consiglio, il regolamento (CE) n. 2232/96 e la direttiva 2000/13/CE ( SANCO/813/2006 Rev. 3 );

( un progetto di proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce una procedura uniforme di autorizzazione per gli additivi, gli enzimi e gli aromi alimentari ( SANCO/814/2006 ).

INTRODUZIONE

Il presente pacchetto di proposte costituisce un contributo al programma di semplificazione della Commissione: il suo scopo non solo armonizzare i rispettivi settori, ma anche promuovere la coerenza fra tre ambiti collegati. Il pacchetto strutturato in tre proposte verticali. Gli aspetti comuni sono stati tuttavia sviluppati coerentemente e un’ulteriore proposta nel quadro del pacchetto definisce un’unica procedura comune per l’approvazione delle sostanze in questione. Per ciascuno dei singoli settori sono state prese in considerazione le opzioni seguenti.

Additivi alimentari

Impatto ambientale

Nessuna delle opzioni politiche considerate avrebbe un impatto ambientale, perché il settore interessato quello della trasformazione secondaria o terziaria dei prodotti alimentari. Gli additivi sono già ampiamente diffusi ed utilizzati.

Nessuna azione

Impatto economico

La modifica delle autorizzazioni di additivi continuerebbe a richiedere la lunga procedura di codecisione e il tempo necessario agli Stati membri per applicare l'autorizzazione. Tale fattore costituirebbe un ostacolo all'innovazione dell’industria e quindi allo sviluppo tecnologico.

Impatto sociale

L'AESA non dovrebbe procedere a una nuova valutazione di tutti gli additivi attualmente autorizzati e i consumatori non trarrebbero alcun beneficio dai controlli supplementari sull'uso degli additivi negli additivi e negli enzimi alimentari.

Azione non legislativa

Impatto economico

La modifica delle autorizzazioni di additivi continuerebbe a richiedere la lunga procedura di codecisione e il tempo necessario agli Stati membri per applicare l'autorizzazione. Tale fattore costituirebbe per l’industria un ostacolo all'innovazione e quindi allo sviluppo tecnologico. Gli Stati membri e le parti interessate dovrebbero concordare un codice professionale sull'uso degli additivi negli additivi e negli enzimi.

Impatto sociale

I consumatori non trarrebbero beneficio da una maggiore garanzia sulla sicurezza dei prodotti alimentari.

Deregolamentazione della legislazione sugli additivi

Impatto economico

La deregolamentazione potrebbe comportare diverse valutazioni dei rischi degli additivi da parte degli Stati membri, che potrebbero anche adottare diverse procedure di autorizzazione. Ne deriverebbe un maggiore onere amministrativo per le autorità competenti degli Stati membri, a causa di questo lavoro supplementare, e per i produttori di additivi alimentari, che sarebbero obbligati a chiedere un’autorizzazione in ciascuno degli Stati membri in cui intendono utilizzare un additivo. Si avrebbero conseguenze anche per l'industria alimentare e il commercio internazionale.

Impatto sociale

Pur nel rispetto dei principi generali della legislazione alimentare, una deregolamentazione nel settore degli additivi potrebbe indebolire la tutela dei consumatori riguardo agli additivi alimentari, per effetto delle differenze tra gli Stati membri nella valutazione dei rischi ed eventualmente nell’interpretazione di tale valutazione. Le divergenze che ne deriverebbero nell’autorizzazione degli additivi complicherebbero le modalità di stima e di confronto del consumo degli additivi alimentari autorizzati nell'Unione europea e nei singoli Stati membri, in cui i prodotti alimentari importati diventerebbero oggetto di diverse autorizzazioni relativamente agli additivi.

Azione legislativa

La legislazione sugli additivi già armonizzata nella Comunità europea e quindi molti aspetti dell'azione legislativa proposta avranno un’incidenza limitata. L'azione tuttavia interesserà tutti i produttori di additivi alimentari e avrà alcune ripercussioni sull'industria alimentare.

Impatto economico

L'introduzione della procedura del comitato per le autorizzazioni degli additivi avrà un effetto positivo sull'industria in quanto le procedure per le autorizzazioni dei nuovi additivi verranno sveltite. L’eliminazione di molti dei ritardi che attualmente sono connessi alla realizzazione dei benefici dell’innovazione potrà stimolare gli investimenti nello sviluppo di nuovi additivi. L'estensione del campo d'applicazione agli additivi utilizzati negli additivi e negli enzimi, in seguito alla quale potrà essere necessario richiedere l'autorizzazione per alcune nuove sostanze, avrà un impatto economico, ma probabile che il numero di tali sostanze sia scarso. Una modesta incidenza avranno anche l’aggiornamento delle schede tecniche e le lievi modifiche nell'etichettatura conseguenti all’eliminazione degli enzimi dal campo d'applicazione. Tuttavia, si tratterà di costi una tantum i cui effetti dovrebbero essere attenuati dai periodi transitori destinati a permettere l’adattamento a questi cambiamenti, che non dovrebbero comunque incidere sui prezzi al consumo.

Impatto sociale

I consumatori godranno di maggiori garanzie quanto alla composizione e alla sicurezza dei prodotti alimentari che acquistano. Le organizzazioni dei consumatori, tuttavia, hanno espresso il timore che il ricorso alla procedura del comitato possa diminuire la trasparenza, perché le autorizzazioni non saranno più esaminate e discusse dal Parlamento europeo come avviene ora. Il ricorso alla procedura del comitato tuttavia giustificato, essendo la normativa sugli additivi alimentari uno dei pochi settori della legislazione alimentare in cui ancora richiesta la codecisione per modifiche di carattere essenzialmente tecnico. Le esigenze dei consumatori e i vantaggi tecnologici rimarranno parametri importanti di cui i rappresentanti degli Stati membri dovranno tener conto nell’esaminare le autorizzazioni secondo la procedura del comitato. Oltre alle procedure formali del comitato e alla pubblicazione sistematica su Internet degli ordini del giorno delle riunioni del comitato permanente, saranno mantenuti altri metodi di consultazione, tra cui l’esame delle modifiche della legislazione da parte di gruppi di esperti o in altre sedi in cui sono abitualmente invitati i rappresentanti dei consumatori e di altre parti interessate.

Enzimi alimentari

Gli effetti previsti delle diverse opzioni riguardano gli aspetti economici e sociali. Non si prevede che nessuna delle diverse opzioni considerate abbia un impatto sull’ambiente, perché l'industria interessata - l'industria alimentare – opera nella trasformazione secondaria o terziaria dei prodotti alimentari. Gli enzimi sono già ampiamente utilizzati.

Nessuna azione

Impatto economico

L'attuale incertezza giuridica dovuta alla diversità delle normative nazionali si protrarrebbe, come le attuali distorsioni del mercato degli enzimi alimentari. I produttori di enzimi continuerebbero a chiedere l'autorizzazione per lo stesso enzima in più Stati membri, procedura che comporta un onere amministrativo e finanziario per l'industria.

Impatto sociale

Le differenze tra gli Stati membri nella percezione dei rischi, nella valutazione della sicurezza e nella regolamentazione degli enzimi alimentari comporterebbero gradi diversi di tutela dei consumatori. Gli enzimi prodotti da OGM non contemplati dal regolamento 1829/2003, come gli enzimi microbici, non sarebbero valutati dal punto di vista della sicurezza.

Azione non legislativa

Impatto economico

L'autoregolamentazione permetterebbe flessibilità; d'altra parte, gli enzimi alimentari sono già regolamentati dal diritto comunitario quando sono impiegati come additivi alimentari e dalla legislazione nazionale quando sono impiegati come coadiuvanti tecnologici. Questo potrebbe creare per l'industria una situazione contraddittoria e confusa e avere un impatto economico negativo.

Impatto sociale

Una valutazione della sicurezza non effettuata da un organismo indipendente non sarebbe riconosciuta come altrettanto valida dal pubblico. La trasparenza delle procedure seguite da un sistema di autoregolamentazione sarebbe limitata. Una situazione giuridica poco chiara comporterebbe la perdita di fiducia da parte dei consumatori, soprattutto per quanto riguarda gli enzimi ottenuti da OGM.

Azione legislativa

Impatto economico

L'armonizzazione della valutazione della sicurezza e dell'autorizzazione degli enzimi alimentari può comportare la necessità di maggiori investimenti prima dell’immissione sul mercato degli enzimi alimentari, dovuti al costo dell'autorizzazione, stimato dell’ordine di 150-250 000 euro per enzima. In alcuni Stati membri, tuttavia, esistono già procedure d'autorizzazione che comportano costi analoghi per le società che commercializzano i loro prodotti in quegli Stati membri. La regolamentazione proposta assicurerà all'industria il vantaggio di una procedura comunitaria armonizzata con scadenze definite, in luogo di molteplici procedure nazionali.

La proposta esenta dall'etichettatura gli enzimi alimentari utilizzati come coadiuvanti tecnologici. Gli enzimi alimentari utilizzati allo stesso modo come additivi alimentari, per esercitare una funzione tecnologica negli alimenti finali dovrebbero essere etichettati secondo la loro funzione (stabilizzante, ecc.) e il nome specifico. È improbabile che questa disposizione abbia un impatto economico sulle imprese, dato che soltanto un numero limitato di enzimi (attualmente soltanto 2 e in futuro non più di una dozzina) dovranno essere etichettati. Rispetto alla situazione attuale non vi sarà alcun cambiamento di rilievo.

Questa proposta avrà conseguenze molto limitate per le famiglie. Anche se sembrano elevati, improbabile che i costi della valutazione comportino un aumento significativo dei prezzi al consumo dei prodotti alimentari.

Impatto sociale

È prevedibile che il sistema globale di valutazione della sicurezza degli enzimi alimentari che stato proposto avrà effetti positivi sulla sanità pubblica e sulla fiducia dei consumatori.

Aromi

Gli effetti previsti delle diverse opzioni riguardano gli aspetti economici e sociali. Non si prevede che nessuna delle diverse opzioni considerate abbia un impatto sull’ambiente, perché l'industria interessata - l'industria alimentare – opera nella trasformazione secondaria o terziaria dei prodotti alimentari. Gli aromi sono già ampiamente utilizzati.

Nessuna azione

Impatto economico

Effetti negativi sulla situazione economica:

( non saranno promossi nuovi sviluppi tecnologici.

( Sono necessarie disposizioni chiare che tengono conto dei recenti sviluppi scientifici e tecnologici in modo da evitare ostacoli agli scambi commerciali con i paesi terzi.

L’industria europea rischia di perdere la sua posizione predominante sul mercato mondiale.

Impatto sociale

La salute dei consumatori non tutelata a sufficienza poiché:

( i tenori massimi delle sostanze che presentano un rischio tossicologico non tengono conto dei recenti pareri scientifici;

( i tenori massimi delle sostanze che presentano un rischio tossicologico negli alimenti e nelle bevande non consentono di norma un controllo basato sul rischio;

la richiesta dei consumatori di un’etichettatura più informativa non soddisfatta.

Azione non legislativa

Impatto economico

Attualmente esiste una legislazione sugli aromi. Gli orientamenti non possono prevalere sulla normativa in vigore, perché ne deriverebbe una situazione contraddittoria e confusa per l’industria, con un conseguente impatto economico negativo.

Impatto sociale

Gli orientamenti potrebbero essere in contraddizione con la normativa vigente e quindi non costituirebbero il modo migliore per tutelare la salute dei consumatori. Una situazione giuridica poco chiara comporterebbe la perdita di fiducia dei consumatori nei confronti dell’impiego degli aromi.

Deregolamentazione della legislazione sugli aromi

Impatto economico

La deregolamentazione potrebbe avere per effetto una situazione in cui ciascuno Stato membro adotti proprie norme di attuazione. Poiché la percezione dei rischi può variare da uno Stato membro all’altro, si correrebbe il rischio di un funzionamento inefficace del mercato interno.

Impatto sociale

I diversi approcci di ciascuno Stato membro nella valutazione della sicurezza comporterebbero una situazione confusa per i consumatori, con diversi livelli di tutela e una perdita di fiducia in alcuni Stati membri e nel mercato interno.

Modifica della direttiva 88/388/CEE del Consiglio

Impatto economico

L’introduzione delle modifiche necessarie nell’attuale direttiva avrebbe un impatto positivo come viene illustrato al punto 5. Le modifiche degli allegati I e II e le altre disposizioni necessarie per la tutela della salute pubblica e del commercio continuerebbero comunque ad essere introdotte mediante codecisione. Tuttavia, necessaria una procedura di autorizzazione più efficiente per la gestione di un elenco positivo contenente circa 2 600 sostanze aromatizzanti destinate a essere impiegate nei o sui prodotti alimentari. Dato il numero di modifiche necessarie, la normativa modificata risulterebbe poco chiara.

Impatto sociale

Un efficace sistema di valutazione della sicurezza degli aromi, l'adeguamento al parere scientifico più recente dei tenori massimi delle sostanze che presentano un rischio tossicologico e la possibilità di controlli delle sostanze negli alimenti che presentano il livello di rischio più elevato dovrebbero avere effetti positivi per la salute pubblica.

Azione legislativa (Proposta di un nuovo regolamento)

Impatto economico

Impatto sugli obblighi amministrativi per le imprese

( La soppressione della distinzione tra sostanze aromatizzanti “identiche alle naturali” e artificiali, entrambe prodotte per sintesi chimica, comporterà una riduzione degli obblighi amministrativi grazie all'armonizzazione delle disposizioni in tutti gli Stati membri.

( L’onere aggiuntivo richiesto per conformarsi alle modifiche proposte per l’etichettatura degli aromi sarà solo temporaneo, ossia durerà fino a quando tutte le etichette saranno state rese conformi alle nuove prescrizioni. Inoltre, l’impegno richiesto limitato in rapporto alla maggiore trasparenza acquisita e al giudizio positivo del consumatore.

( Al fine di limitare gli oneri e i costi si propone un periodo transitorio per l’adeguamento alle nuove prescrizioni in materia di etichettatura.

Impatto sull’innovazione e sulla ricerca

( Le disposizioni specifiche per l’uso e l’autorizzazione degli aromi precisano quando occorre valutare la sicurezza degli aromi. Alcuni aromi sono per definizione esenti da valutazione. Questo consentirà all’industria di stimare con maggiore precisione i costi di sviluppo di nuovi aromi.

( La proposta specifica inoltre quali tipi di preparazione possono usufruire della definizione “naturale” nell’etichettatura. Si tratta di un aspetto importante per l’ulteriore sviluppo e la produzione di nuovi aromi naturali.

( L’introduzione della categoria “altri aromi” considerata positiva per l'innovazione e la ricerca. Le nuove categorie di aromi sviluppate potranno essere autorizzate a condizione di aver superato una valutazione della sicurezza.

Impatto sulle famiglie

( I consumatori saranno informati meglio sulla natura degli aromi presenti negli alimenti.

( Non si prevede che il regolamento proposto incida sul prezzo degli alimenti.

Impatto sui paesi terzi e sulle relazioni internazionali

( Questa proposta armonizzerà ulteriormente la normativa sugli aromi e creerà un mercato uniforme nell’UE, migliorando la prevedibilità per gli importatori.

( L’armonizzazione della normativa sugli aromi conferirà all’Unione europea una posizione migliore nei negoziati con paesi terzi riguardanti l’introduzione degli aromi nel sistema del Codex Alimentarius.

( La Comunità europea sarà in grado di mantenere il suo primato nel settore della produzione e dello sviluppo degli aromi.

Impatto sulle autorità pubbliche

( I controlli da parte degli Stati membri saranno più efficaci in quanto saranno mirati ai prodotti alimentari che contribuiscono maggiormente all'assunzione di sostanze che presentano un rischio tossicologico.

( In alcuni paesi occorrerà modificare le norme secondo cui a determinate categorie di prodotti alimentari possono essere aggiunti solo aromi naturali o identici ai naturali. Questa semplificazione comporterà tuttavia una riduzione degli oneri amministrativi.

( Gli Stati membri temono che occorreranno risorse supplementari per il monitoraggio del consumo delle sostanze di cui all’allegato II e delle sostanze soggette a restrizioni d’uso. Tuttavia questo punto indispensabile per garantire che il regolamento tuteli efficacemente la salute dei consumatori.

( Gli Stati membri non hanno fornito informazioni sulle risorse necessarie. L’impatto del monitoraggio specifico del consumo di aromi può essere ridotto significativamente organizzando tale monitoraggio insieme a quello relativo al consumo di additivi, già prescritto dalla legislazione UE.

Impatto sociale

È prevedibile che un sistema efficace di valutazione della sicurezza degli aromi a livello comunitario abbia effetti positivi per la salute pubblica.

Il controllo dei tenori massimi delle sostanze che presentano un rischio tossicologico sarà incentrato sugli alimenti con il maggior rischio, perciò la tutela della salute dei consumatori sarà più efficace.

I risultati del monitoraggio del consumo potranno essere utilizzati per adattare la legislazione se si ritiene che il livello di assunzione sia rischioso.

Conclusione

La presente valutazione dell’impatto consente di concludere che il modo migliore per raggiungere gli obiettivi consiste nell’azione legislativa.