Risoluzione del Parlamento europeo su Guantanamo
Gazzetta ufficiale n. 290 E del 29/11/2006 pag. 0423 - 0423
P6_TA(2006)0070 Guantanamo Risoluzione del Parlamento europeo su Guantanamo Il Parlamento europeo, - viste le sue precedenti risoluzioni sui diritti dei detenuti di Guantanamo ad avere un processo equo e in particolare la sua risoluzione del 7 febbraio 2002 sui prigionieri detenuti a Guantanamo [1] e la sua raccomandazione al Consiglio del 10 marzo 2004 sul diritto dei prigionieri di Guantànamo a un equo processo [2], - vista la sua risoluzione del 28 aprile 2005 sulla situazione dei diritti dell'uomo nel mondo nel 2004 [3], - vista la sua risoluzione del 18 gennaio 2006 sull'Afghanistan [4], - vista la Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1984, - visti gli orientamenti dell'Unione europea concernenti la lotta contro la tortura e la pena di morte e gli orientamenti per il dialogo con i paesi terzi in materia di diritti dell'uomo, adottati nel 2001, - vista la legge riguardante le spese nel settore della difesa firmata dal Presidente Bush il 30 dicembre 2005 con l'emendamento McCain che mette fuori legge il ricorso alla tortura, nonché l'emendamento Graham-Levin il quale stabilisce — secondo l'interpretazione ("signing statement") della Casa Bianca — che gli stranieri detenuti a Guantanamo non hanno il diritto di fare ricorso ai tribunali civili statunitensi per far valere il loro diritto all'inviolabilità personale (habeas corpus), - visto che il 17 febbraio 2006 entrerà in vigore la nuova regolamentazione militare degli Stati Uniti (Army Regulation 190-55) la quale prevede che la condanna a morte pronunciata dalle corti marziali può essere eseguita in tutti i centri di detenzione, compreso quello di Guantanamo Bay, - vista la relazione elaborata da cinque esperti della Commissione per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite sul centro di detenzione di Guantanamo Bay, - visto il recente appello del Cancelliere tedesco concernente la chiusura del centro di detenzione di Guantanamo Bay, - visto l'articolo 115, paragrafo 5 del suo regolamento; 1. invita l'amministrazione USA a chiudere il centro di detenzione di Guantanamo Bay e insiste che tutti i prigionieri devono essere trattati nel rispetto del diritto umanitario internazionale e giudicati quanto prima mediante un processo giusto e pubblico da parte di un tribunale competente, indipendente e imparziale; 2. condanna tutte le forme di tortura e di maltrattamento e ribadisce la necessità di rispettare il diritto internazionale; 3. sottolinea che il terrorismo contemporaneo e in particolare il terrorismo globale rivolto contro le democrazie e le loro popolazioni, rappresenta una minaccia per i diritti dell'uomo basilari e fondamentali di cui godono le nostre società; 4. ribadisce che la lotta contro il terrorismo, che è una delle priorità dell'Unione e un elemento fondamentale della sua azione esterna, può avere successo soltanto se i diritti dell'uomo e le libertà civili sono pienamente rispettate; 5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, all'Alto Rappresentante della PESC, ai parlamenti degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite e al Presidente e al Congresso degli Stati Uniti d'America. [1] GU C 284 E del 21.11.2002, pag. 353. [2] GU C 102 E del 28.4.2004, pag. 640. [3] Testi approvati, P6_TA(2005)0150. [4] Testi approvati, P6_TA(2006)0017. --------------------------------------------------