52005PC0210

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul finanziamento pluriennale dell’azione dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima in materia di intervento contro l’inquinamento causato dalle navi e recante modifica del regolamento (CE) n. 1406/2002 /* COM/2005/0210 def. - COD 2005/0098 */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 25.05.2005

COM(2005) 210 definitivo

2005/0098 (COD)

Proposta di

REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

sul finanziamento pluriennale dell’azione dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima in materia di intervento contro l’inquinamento causato dalle navi e recante modifica del regolamento (CE) n. 1406/2002

(presentata dalla Commissione)

RELAZIONE

FONDAMENTO ED OBIETTIVO DELLA PROPOSTA

Il regolamento (CE) n. 724/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, recante modifica del regolamento (CE) n. 1406/2002 che istituisce un’Agenzia europea per la sicurezza marittima ha attribuito nuovi compiti all’Agenzia europea per la sicurezza marittima (“l’Agenzia”)[1] nel campo dell’intervento contro l’inquinamento da idrocarburi. Poiché si tratta di responsabilità di lungo periodo, per consentire all’Agenzia di svolgere in modo efficace e completo i compiti previsti è necessario dotarla di un’adeguata garanzia finanziaria basata su uno stanziamento pluriennale.

La presente proposta normativa stabilisce pertanto le procedure e il contributo della Comunità per il finanziamento dei nuovi compiti dell’Agenzia, sulla base di uno stanziamento pluriennale che sarà ripartito su un periodo di sette anni.

La presente proposta viene inserita nel programma di lavoro della Commissione per il 2005.

CONTESTO GENERALE E GIUSTIFICAZIONE DELLA MISURA PROPOSTA

Il grave incidente marittimo della petroliera ERIKA del dicembre 1999, che ha riversato in mare una grande quantità di idrocarburi, ha portato alla creazione dell’Agenzia nel 2002. Il ruolo dell’Agenzia doveva essere quello di offrire assistenza tecnica e scientifica agli Stati membri e alla Commissione, al fine di assicurare un livello elevato, uniforme ed efficace di sicurezza marittima e di prevenzione dell’inquinamento causato dalle navi. Il recente sversamento di petrolio dovuto all’incidente della petroliera PRESTIGE ha segnato una svolta nell’elaborazione di misure specifiche per la lotta contro l’inquinamento dovuto alle navi. I due incidenti marittimi citati hanno in effetti dimostrato che i singoli Stati membri non erano in grado di rispondere in maniera adeguata e tempestiva a grossi sversamenti e che era necessario dotarsi di mezzi supplementari.

In tale contesto il regolamento (CE) n. 724/2004 ha attribuito all’Agenzia compiti specifici nel campo dell’intervento contro l’inquinamento causato dalle navi all’interno della Comunità europea. Secondo quanto stabilito da detto regolamento, l’Agenzia deve offrire agli Stati membri e alla Commissione assistenza tecnica e scientifica nel campo dell’inquinamento accidentale o deliberato provocato dalle navi e, in particolare, deve prestare sostegno su richiesta e in maniera economicamente efficiente, ai meccanismi antinquinamento presenti negli Stati membri. Per dotarsi di un quadro organico d’azione nel campo della prevenzione e dell’intervento contro l’inquinamento da idrocarburi, nell’ottobre 2004 l’Agenzia ha adottato un piano d’azione riguardante le attività di prevenzione e di intervento antinquinamento (“il piano d’azione”)[2], come previsto dal regolamento.

Il piano d’azione identifica le attività che l’Agenzia intende avviare nel contesto del regolamento di base, sia, in termini di risposta a uno sversamento di idrocarburi, con l’impiego di speciali navi antinquinamento, sia, in termini di prevenzione, con la preparazione di operazioni di intervento efficaci. Il piano ha in particolare la finalità di garantire l’uso ottimale delle risorse finanziarie a disposizione dell’Agenzia.

1. Le attività antinquinamento dell’Agenzia

L’azione antinquinamento dell’Agenzia si articola in particolare nei seguenti tre settori:

(a) Informazione

Per valutare e migliorare l’efficacia delle misure antinquinamento l’Agenzia intende raccogliere, analizzare e diffondere informazioni e migliori pratiche, tecniche ed innovazioni nel campo dell’intervento contro l’inquinamento da idrocarburi. Le informazioni saranno poi elaborate in un “centro di conoscenze” finalizzato a garantire una capacità proattiva di intervento e preparazione contro l’inquinamento.

(b) Cooperazione e coordinamento

Su richiesta, l’Agenzia fornisce ai servizi competenti della Commissione assistenza tecnica e scientifica per la diffusione delle migliori pratiche e lo scambio di osservatori nell’ambito dei diversi accordi regionali[3].

(c) Assistenza operativa

Su richiesta di Stati membri colpiti da gravi sversamenti di idrocarburi, per cui non siano sufficienti i mezzi e le capacità di risposta antinquinamento nazionali, l’Agenzia può offrire sostegno ai meccanismi antinquinamento nazionali, fornendo mezzi supplementari per il recupero degli idrocarburi in mare. L’Agenzia può inoltre partecipare ad attività congiunte di intervento contro l’inquinamento da idrocarburi nell’ambito degli accordi regionali e ad esercitazioni multinazionali.

Detti mezzi supplementari vengono forniti dall’Agenzia tramite il meccanismo comunitario per la cooperazione rafforzata negli interventi di soccorso della protezione civile istituito dalla decisione 2001/792/CE, Euratom del Consiglio del 23 ottobre 2001[4]. La responsabilità delle operazioni in questione e dei mezzi offerti dovrebbe ricadere sullo Stato membro che ne ha fatto richiesta.

Sono state identificate quattro regioni che costituiranno le zone principali di assistenza operativa: il mar Baltico, la zona di accesso occidentale al canale della Manica, la costa atlantica e il Mediterraneo (in particolare l’area sulla rotta delle petroliere in provenienza dal mar Nero). In tali zone l’Agenzia intende posizionare navi antinquinamento, ma verrà offerta comunque assistenza a qualunque altra area colpita da un’emergenza.

Per dotarsi di navi adatte a lottare contro lo sversamento di idrocarburi in maniera economicamente efficiente, l’Agenzia ha scelto il nolo a lungo termine, concludendo contratti di disponibilità permanente (contratti di “stand-by”) con operatori commerciali proprietari di navi di capacità sufficiente per essere attrezzate per la lotta all’inquinamento da idrocarburi. Le navi coprirebbero ciascuna delle regioni prioritarie per un periodo minimo di tre anni (navi “stand-by”). Ricevuta una richiesta di assistenza da uno Stato membro, le navi dovrebbero interrompere le loro attività commerciali abituali per dirigersi verso l’area da assistere. Il periodo di tre anni è considerato necessario per coprire gli investimenti finanziari, in particolare quelli destinati alle attrezzature di bordo adatte, e rappresenta quindi la soluzione più efficiente economicamente. Anche l’ITOPF (International Tankers Owners Pollution Federation) ha appoggiato questa soluzione, in uno studio commissionato dalla Direzione generale Energia e trasporti sulle capacità di risposta contro l’inquinamento da idrocarburi[5].

2. I mezzi di finanziamento per le attività antinquinamento

La disponibilità di risorse finanziarie determinerà la natura e la portata delle attività antinquinamento dell’Agenzia. L’autorità di bilancio ha stanziato un importo di 17,8 milioni di EUR per il 2005. Lo stanziamento di bilancio per il 2006 dovrà prevedere un ulteriore importo di 9 milioni di EUR (oltre ai 20 milioni di EUR già stanziati per attività antinquinamento nella strategia politica annuale per il 2006), di cui 6 milioni di EUR per un contratto di stand-by quadriennale per una nave che intervenga in caso di incidenti che coinvolgano sostanze pericolose e nocive (o SPN, si veda il punto 3, paragrafo a)) e 3 milioni di EUR per la creazione di un centro di servizi di immagini satellitari. Lo stanziamento verrà deciso nell’ambito dell’attuale procedura di bilancio.

Visto il danno a lungo termine che può essere provocato dai grandi sversamenti di idrocarburi, è estremamente importante potenziare ulteriormente le capacità di risposta contro l’inquinamento da idrocarburi in Europa, per attenuarlo e combatterlo in maniera rapida, efficace e globale. Per creare una capacità di risposta operativa contro l’inquinamento da idrocarburi, l’Agenzia dovrebbe in tempi brevi ampliare le attuali attività antinquinamento illustrate nel piano d’azione e dotarsi di mezzi supplementari per massimizzare e migliorare nel loro complesso le prestazioni di recupero di idrocarburi in mare in acque europee.

Secondo dati recenti, la capacità di risposta andrebbe ulteriormente potenziata in determinate regioni in cui le notevoli distanze potrebbero impedire un intervento tempestivo, prevedendo navi e attrezzature supplementari per il recupero degli idrocarburi. Tuttavia il recupero degli idrocarburi in mare con mezzi meccanici non è l’unico mezzo per aumentare le capacità di risposta. Un altro settore da sviluppare è infatti il miglioramento dei mezzi e delle attrezzature per la sorveglianza aerea per individuare e combattere l’inquinamento e impedire la violazione delle norme antinquinamento. È possibile inoltre ricorrere alle immagini satellitari per integrare le attività di sorveglianza e di monitoraggio attualmente svolte per mezzo di aerei. È quindi utile che l’Agenzia esplori la possibilità di fornire immagini satellitari agli Stati membri e alla Commissione creando un centro di servizi di immagini satellitari, per individuare, monitorare e gestire gli scarichi illeciti e gli sversamenti accidentali di idrocarburi. Infine, per migliorare la capacità di risposta agli incidenti che coinvolgano sostanze pericolose e nocive sarebbe utile procedere a una valutazione del traffico marittimo di tali sostanze e dei rischi dovuti a tali carichi.

Inoltre, poiché l’Agenzia è dotata di una responsabilità di lungo periodo per quanto riguarda l’intervento contro l’inquinamento da idrocarburi, è necessario prevedere investimenti a lungo termine per dotarla di mezzi adeguati al suo compito e di sufficienti garanzie finanziarie, con il risultato positivo di minori spese per contratti di maggiore durata.

Il Parlamento europeo condivide tale punto di vista. Nella risoluzione del 21 aprile 2004 per il miglioramento della sicurezza marittima, il Parlamento europeo ha espresso apprezzamento per il mandato operativo assegnato all’Agenzia nel campo della lotta all’inquinamento e ha sottolineato l’importanza di dotare l’Agenzia dei fondi necessari per portare a termine tale mandato.

Pertanto, per garantire a livello europeo una lotta efficace e sostenibile contro l’inquinamento da idrocarburi, è necessario prevedere adeguate garanzie finanziarie per i compiti antinquinamento dell’Agenzia ed assicurare l’efficienza finanziaria per mezzo di un programma pluriennale a copertura delle spese relative a tali compiti.

La Commissione ritiene quindi necessario prevedere uno stanziamento pluriennale a carico del bilancio comunitario durante il periodo tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013, in sintonia con le nuove prospettive finanziarie. La Commissione propone che per il periodo di riferimento venga stanziato un importo di 154 milioni di EUR (cfr. allegato). Gli importi annuali saranno autorizzati dall’autorità di bilancio nell’ambito della procedura di bilancio.

3. Finanziamento pluriennale delle attività antinquinamento

L’importo dovrà coprire le tre aree di attività dell’Agenzia menzionate al punto 1. Gli importi indicativi per ciascuna area si basano sulle seguenti stime:

(a) Assistenza operativa

Navi “stand-by”

Durante il periodo 2005-2007 l’Agenzia dovrà dotarsi delle risorse minime per offrire agli Stati membri assistenza operativa “con mezzi supplementari”, come previsto dal regolamento (CE) n. 724/2004. Sarà data priorità all’allestimento di un sistema di navi “stand-by” per il recupero degli idrocarburi e del centro di servizi di immagini satellitari menzionato sopra. Per migliorare la procedura di intervento nel suo complesso, l’Agenzia dovrà inoltre ricercare soluzioni ad altri problemi complessi, come lo smaltimento degli idrocarburi recuperati e la sorveglianza aerea.

Le cifre impiegate per il calcolo del bilancio del programma pluriennale destinato agli interventi contro l’inquinamento da idrocarburi sono basate sulle attività del 2005 e del 2006. Malgrado il programma pluriennale debba venire avviato nel 2007, le attività del 2005 e del 2006 sono direttamente rilevanti perché i contratti saranno ancora validi e dovranno essere rinnovati durante il periodo coperto dal programma pluriennale.

La conclusione dei contratti relativi alle navi “stand-by” per il recupero degli idrocarburi prenderà avvio nel 2005 con un bando di gara ristretto, preceduto da un invito a manifestare interesse[6]. L’Agenzia intende arrivare alla conclusione dei contratti entro la fine del 2005, impegnando quindi gli importi indicati nel piano d’azione. Entro la fine del 2005 sarà possibile conoscere gli importi effettivi e ciò potrebbe portare a un aggiustamento delle cifre del piano d’azione. Poiché per tali contratti è prevista una durata di tre anni, dopo tale periodo sarà necessario rinegoziarli.

Nel 2006 prenderà avvio la seconda fase relativa ai contratti di “stand-by”. Gli importi previsti per la conclusione dei contratti triennali e per il loro rinnovo dopo il triennio sono simili alle cifre del 2005. Per completare la copertura, nel 2007 l’Agenzia dovrà negoziare un accordo anche per il mar Nero, dopo la piena adesione della Romania e della Bulgaria all’Unione europea.

Nel 2008 (dopo la scadenza dei contratti, e successivamente ogni tre anni) saranno nuovamente necessari grandi investimenti per le seguenti ragioni combinate:

- la firma di nuovi contratti per garantire la continuità della copertura della stessa zona, con l’eventuale necessità di nuove navi (con nuove parti contraenti), che potrebbero richiedere un diverso sistema di allestimento e diverse attrezzature adatte al tipo (ad esempio, la lunghezza del braccio per le operazioni di dragaggio varia secondo la lunghezza della nave),

- è possibile che le attrezzature siano obsolete e debbano essere sostituite con attrezzature moderne (più innovative),

- è possibile che le attrezzature vengano danneggiate durante le esercitazioni o durante le operazioni di disinquinamento e/o che perdano efficienza dopo l’impiego in un’operazione di disinquinamento (per quanto riguarda le pompe, ad esempio).

Oltre che per le attrezzature, lo stanziamento sarà utilizzato per coprire le spese annue ricorrenti, come la partecipazione ad esercitazioni multinazionali, la formazione degli equipaggi e la disponibilità della nave (lo stazionamento nella zona designata per le operazioni e l’interruzione o la perdita dei contratti commerciali nel caso di un’operazione antinquinamento).

Navi “stand-by”per incidenti che coinvolgano sostanze pericolose o nocive

Il piano d’azione indica che le tappe iniziali riguarderanno la creazione di capacità supplementari per far fronte a grandi sversamenti di idrocarburi, mentre per gli sversamenti di sostanze pericolose o nocive verranno previste misure in seguito. È importante notare che gli idrocarburi e le chiazze di sversamento da essi formate presentano un comportamento tipico nell’ambiente marino, e che quindi è possibile prevedere con precisione le opzioni di intervento. Al contrario, la vasta tipologia di sostanze che potrebbero essere coinvolte in sversamenti “chimici” e il loro comportamento nell’ambiente marino rendono necessario prevedere una capacità di risposta supplementare di diversa natura.

Di conseguenza, la procedura di appalto per le navi destinate ad interventi contro sostanze pericolose o nocive è prevista per il 2006. Lo stanziamento indicato nell’allegato sarà impiegato per l’ammodernamento delle navi per cui è già stato concluso un contratto o, se necessario, per il noleggio con formula di stand-by di determinate navi su base triennale. Per il 2006, tuttavia, nell’ambito dell’attuale procedura di bilancio è prevista l’acquisizione di una nave “stand-by” per le sostanze pericolose o nocive per un periodo di quattro anni. Una parte dello stanziamento sarà impiegata per coprire almeno la “trasformazione di primo livello”, che comprende il salvataggio degli equipaggi, l’estinzione di incendi e l’arresto delle perdite.

Per continuare a disporre di tale capacità di risposta supplementare per gli sversamenti “chimici” sarà necessario rinnovare i contratti nel 2010 e nuovamente nel 2013.

Immagini satellitari

Nel 2006 è inoltre previsto lo sviluppo di un’altra attività su vasta scala, la creazione di un centro di servizi che offrirà immagini satellitari per gli interventi contro l’inquinamento da idrocarburi, come stabilisce la direttiva […] del Parlamento europeo e del Consiglio sull’inquinamento provocato dalle navi e l’introduzione di sanzioni per i reati di inquinamento[7]. Come menzionato in precedenza, le immagini satellitari aiuteranno gli Stati membri e la Commissione a intervenire contro gli scarichi illeciti e gli sversamenti accidentali di idrocarburi.

L’Agenzia avrà il compito di allestire le infrastrutture destinate allo scopo e di acquistare immagini satellitari analizzate. Un’indicazione iniziale dei costi mostra che per l’acquisto di 1 000 immagini per l’insieme delle acque comunitarie su base annua sarà necessario 1 milione di EUR. Se gli Stati membri facessero ricorso regolarmente a detto servizio, l’importo non sarebbe sufficiente. Dopo la scadenza del primo contratto triennale (nel 2009), l’Agenzia potrà optare per l’acquisto di un maggior numero di immagini, sfruttando gli sviluppi positivi dell’industria satellitare.

La Commissione europea e gli Stati membri dovrebbero essere in grado di ricorrere al centro direttamente per qualunque tipo di richiesta di dati in tempo quasi reale nel settore. Con un sistema centralizzato a livello europeo, è possibile una maggiore efficienza e disponibilità diretta di dati satellitari, oltre a notevoli economie di spesa (economie di scala).

(b) Altre attività

Informazione, cooperazione e coordinamento

La voce comprende tutte le attività di sostegno menzionate dal piano d’azione nei settori dell’informazione, del coordinamento e della cooperazione e destinate ad attuare l’obbligo dell’Agenzia di offrire assistenza tecnica e scientifica agli Stati Membri e alla Commissione nel campo degli interventi contro l’inquinamento da idrocarburi.

Nel 2005 e nel 2006 sono previste in particolare le seguenti attività: i) conclusione di convenzioni nell’ambito degli accordi regionali; ii) diffusione delle migliori pratiche per mezzo di seminari e conferenze; iii) studi sull’innovazione nel campo delle attrezzature per l’intervento contro l’inquinamento da idrocarburi e tecniche specifiche di intervento contro gli sversamenti di sostanze pericolose o nocive, e iv) miglioramento dei piani di emergenza degli Stati membri e della procedura di intervento.

Dal 2008 sarà dedicata maggiore attenzione allo sviluppo di “altre attività” a sostegno della lotta all’inquinamento. Le attività come ad esempio l’innovazione dovranno essere pienamente operative e andranno promossi studi specifici. Per migliorare la procedura d’intervento, l’Agenzia dovrà ricercare soluzioni a problemi complessi come quello dello smaltimento degli idrocarburi recuperati e della sorveglianza aerea. Per finanziare dette attività saranno quindi necessarie ulteriori risorse finanziarie.

4. Conclusioni

Nel 2005, in conformità con il piano d’azione, è stata avviata l’attuazione dei compiti dell’Agenzia nel campo dell’intervento contro l’inquinamento da idrocarburi, che progredirà ulteriormente nei prossimi anni. A causa degli impegni già presi, negli anni a venire sarà arduo avviare nuove attività senza un’adeguata flessibilità finanziaria. Lo sviluppo e l’ampliamento delle attività antinquinamento richiederanno quindi investimenti a lungo termine e un’adeguata garanzia finanziaria. Occorre di conseguenza un regolamento comunitario che assicuri un adeguato contributo dell’Unione europea al bilancio dell’Agenzia per un periodo di sette anni, dal 2007 al 2013.

2005/0098 (COD)

Proposta di

REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

sul finanziamento pluriennale dell’azione dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima in materia di intervento contro l’inquinamento causato dalle navi e recante modifica del regolamento (CE) n. 1406/2002

(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 80, paragrafo 2,

vista la proposta della Commissione[8],

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo[9],

visto il parere del Comitato delle regioni[10],

deliberando secondo la procedura di cui all’articolo 251 del trattato,

considerando quanto segue:

5. Il regolamento (CE) n. 1406/2002[11] istituisce un’Agenzia europea per la sicurezza marittima (“l’Agenzia”), al fine di assicurare un livello elevato, efficace ed uniforme di sicurezza marittima e di prevenzione dell’inquinamento causato dalle navi.

6. Il regolamento (CE) n. 724/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, recante modifica del regolamento (CE) n. 1406/2002 che istituisce un’Agenzia europea per la sicurezza marittima ha attribuito nuovi compiti all’Agenzia nel campo della prevenzione e dell’intervento contro l’inquinamento provocato dalle navi, in risposta ai recenti incidenti nelle acque comunitarie, in particolare quelli delle petroliere “Erika” e “Prestige”.

7. Per svolgere i nuovi compiti di prevenzione e di intervento antinquinamento, il 22 ottobre 2004 il consiglio di amministrazione dell’Agenzia ha adottato un piano d’azione in materia di preparazione e di intervento contro l’inquinamento da idrocarburi (“il piano d’azione”), che definisce le attività di intervento dell’Agenzia contro l'inquinamento da idrocarburi e mira all’impiego ottimale delle risorse finanziarie di cui l’Agenzia dispone.

8. L’azione di intervento antinquinamento dell’Agenzia, secondo quanto definito dal piano d’azione, comprende attività di informazione, cooperazione e coordinamento e soprattutto di assistenza operativa agli Stati membri, che viene realizzata mettendo a disposizione navi supplementari per la lotta contro l’inquinamento.

9. I mezzi supplementari sono forniti dall’Agenzia agli Stati membri tramite il meccanismo comunitario per gli interventi di soccorso nel campo della protezione civile, che comprende l’inquinamento marino dovuto a cause accidentali, istituito dalla decisione 2001/792/CE, Euratom del Consiglio del 23 ottobre 2001[12].

10. Per garantire l’attuazione completa del piano d’azione e potenziare la prevenzione e l’intervento contro l’inquinamento da idrocarburi tramite l’ampliamento delle attuali attività antinquinamento, l’Agenzia va dotata di un sistema efficace ed economicamente efficiente per finanziare in particolare la sua assistenza operativa agli Stati membri.

11. Occorre quindi assicurare un’adeguata garanzia finanziaria per i compiti affidati all’Agenzia nel campo dell’intervento contro l’inquinamento e di altre azioni associate, sulla base di uno stanziamento pluriennale. Le cifre annuali del contributo comunitario vanno determinate in conformità con le procedure vigenti.

12. Gli importi da stanziare a favore dell’intervento contro l’inquinamento devono coprire il periodo 2007-2013 conformemente alle nuove prospettive finanziarie.

13. Per l’attuazione del piano d’azione, il presente regolamento prevede un importo finanziario di riferimento per il periodo 2007-2013.

14. Per ottimizzare la ripartizione dei fondi e per tener conto di eventuali cambiamenti nelle attività di intervento antinquinamento, occorre attuare un monitoraggio continuo delle azioni particolari che possano rendersi necessarie, così da poter introdurre aggiustamenti degli stanziamenti finanziari annuali.

15. Il consiglio di amministrazione dell’Agenzia deve quindi riesaminare gli impegni di bilancio sulla base della relazione presentata dal direttore esecutivo, introducendo eventuali modifiche necessarie nel bilancio dell’Agenzia. Occorre modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 1406/2002,

HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Obiettivi

Il presente regolamento stabilisce disposizioni dettagliate per il contributo finanziario della Comunità al bilancio dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima per lo svolgimento dei compiti ad essa affidati nella lotta all’inquinamento provocato dalle navi e di altre azioni associate, a norma dell’articolo 2 del regolamento (CE) n. 1406/2002.

Articolo 2

Definizioni

Ai sensi del presente regolamento si intende per:

(a) “l’Agenzia”: l’Agenzia europea per la sicurezza marittima, istituita dal regolamento (CE) n. 1406/2002;

(b) “accordi regionali”: gli accordi bilaterali e regionali, come le convenzioni di Helsinki e di Barcellona, rispettivamente del 1974 e del 1976, concluse tra Stati costieri per assicurarsi assistenza reciproca in caso di incidenti che provochino inquinamento marittimo.

Articolo 3

Ambito di applicazione

Il contributo finanziario della Comunità di cui all’articolo 1 viene concesso all’Agenzia per finanziare azioni che si articolano in particolare nelle seguenti aree:

(a) l’informazione, mediante la raccolta, l’analisi e la diffusione delle migliori pratiche, tecniche e innovazioni nel campo dell’intervento contro l’inquinamento da idrocarburi,

(b) la cooperazione e il coordinamento, tramite l’offerta ai competenti servizi della Commissione di assistenza tecnica e scientifica nel quadro delle attività dei pertinenti accordi regionali,

(c) l’assistenza operativa, con l’offerta su richiesta di mezzi supplementari, come navi stand-by ed attrezzature antinquinamento, a sostegno delle azioni di intervento degli Stati membri in caso di inquinamento accidentale o deliberato provocato da navi. L’assistenza sarà diretta in via prioritaria al mar Baltico, alla zona di accesso occidentale al canale della Manica, alla costa atlantica e al mar Mediterraneo, e in particolare all’area sulla rotta delle petroliere in provenienza dal mar Nero, ma sarà inoltre prestata assistenza a qualunque altra area colpita da un’emergenza.

Articolo 4

Finanziamento comunitario

L’importo finanziario di riferimento per lo svolgimento dei compiti di cui all’articolo 3 per il periodo dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2013 è pari a 154 milioni di EUR.

Le dotazioni annuali sono autorizzate dall’autorità di bilancio nel limite delle prospettive finanziarie.

Articolo 5

Tutela degli interessi finanziari della Comunità

1. In sede di attuazione delle azioni finanziate in virtù del presente regolamento, la Commissione e l’Agenzia assicurano la tutela degli interessi finanziari della Comunità mediante l’applicazione di misure di prevenzione contro le frodi, la corruzione e qualsiasi altra attività illecita, attraverso controlli effettivi e il recupero delle somme indebitamente corrisposte e, nel caso in cui siano riscontrate irregolarità, mediante l’applicazione di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive, secondo quanto disposto dai regolamenti (CE, Euratom) n. 2988/95 e (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, nonché dal regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio.

2. Per le azioni comunitarie finanziate nell’ambito del presente regolamento, la nozione di irregolarità di cui all’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 2988/95 è da intendersi come qualsiasi violazione di una disposizione di diritto comunitario o qualsiasi inadempimento di un obbligo contrattuale derivante da un’azione o da un’omissione di un operatore economico che abbia o possa avere l’effetto di arrecare pregiudizio al bilancio generale delle Comunità o ai bilanci da queste gestite, a causa di una spesa indebita.

Articolo 6

Modifiche del regolamento (CE) n. 1406/2002

Il regolamento (CE) n. 1406/2002 è modificato come segue:

(a) All’articolo 10, paragrafo 2 è inserita la seguente lettera l):

“l) riesamina l’esecuzione finanziaria del piano dettagliato di cui alla lettera k) e gli impegni di bilancio previsti dal regolamento […][13] prima dell’inizio dell’esercizio finanziario, sulla base della relazione di cui all’articolo 15, paragrafo 2, lettera g).”

(b) All’articolo 15, paragrafo 2 è inserita la seguente lettera g):

“g) entro il 31 gennaio di ogni anno, presenta alla Commissione e al consiglio di amministrazione una relazione sull’esecuzione finanziaria del piano dettagliato delle attività dell’Agenzia in materia di preparazione e di intervento antinquinamento e riferisce sullo stato di avanzamento di tutte le azioni finanziate nell’ambito del piano.”

Articolo 7

Valutazione

Entro quattro anni dall’entrata in vigore del presente regolamento, la Commissione trasmette al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sulla sua attuazione, sulla base delle informazioni fornite dall’Agenzia. La relazione espone i risultati dell’impiego del contributo comunitario di cui all’articolo 4 per quanto riguarda gli impegni e le spese relativi al periodo tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2009.

Articolo 8

Entrata in vigore

Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, […]

Per il Parlamento europeo Per il Consiglio

Il Presidente Il Presidente

[…] […]

LEGISLATIVE FINANCIAL STATEMENT

1. NAME OF THE PROPOSAL

Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on a multiannual funding for the action of the European Maritime Safety Agency in the field of response to pollution caused by ships and amending Regulation (EC) No 1406/2002.

2. ABM / ABB FRAMEWORK

Policy Area(s) concerned and associated Activity/Activities:

06: Energy and Transport

Inland, air and maritime transport policy;

Implementation of the provisions related to pollution prevention and response activities.

3. BUDGET LINES

3.1. Budget lines (operational lines and related technical and administrative assistance lines (ex- B.A lines)) including headings:

06020203: European Maritime Safety Agency- Anti-pollution measures.

3.2. Duration of the action and of the financial impact:

7 years (from 2007 to 2013).

3.3. Budgetary characteristics ( add rows if necessary ):

Budget line | Type of expenditure | New | EFTA contribution | Contributions from applicant countries | Heading in financial perspective |

06020203 | NCE[14] | DA[15] | NO | YES | NO | No 1a Competitiveness for Growth and Employment[16] |

4. SUMMARY OF RESOURCES

4.1. Financial Resources

4.1.1. Summary of commitment appropriations (CA) and payment appropriations (PA)

EUR million (to 3 decimal places)

Expenditure type | Section no. | Year n 2007 | n + 1 2008 | n + 2 2009 | n + 3 2010 | n + 4 2011 | n + 5 2012 and 2013[17] | Total |

Operational expenditure[18] |

Commitment Appropriations (CA) | 8.1 | a | 20,000 | 19,000 | 22,500 | 25,000 | 19,000 | 48,500 | 154,000 |

Payment Appropriations (PA) | b | 18,000 | 18,000 | 23,000 | 25,000 | 21,500 | 48,500 | 154,000 |

Administrative expenditure within reference amount[19] |

Technical & administrative assistance (NDA) | 8.2.4 | c | NA[20] |

TOTAL REFERENCE AMOUNT |

Commitment Appropriations | a+c | 20,000 | 19,000 | 22,500 | 25,000 | 19,000 | 48,500 | 154,000 |

Payment Appropriations | b+c | 18,000 | 18,000 | 23,000 | 25,000 | 21,500 | 48,500 | 154.000 |

Administrative expenditure not included in reference amount[21] |

man resources and associated expenditure (NDA) | 8.2.5 | d | NA[22] |

Administrative costs, other than human resources and associated costs, not included in reference amount (NDA) | 8.2.6 | e | NA[23] |

Total indicative financial cost of intervention

TOTAL CA including cost of Human Resources | a+c+d+e | 20,000 | 19,000 | 22,500 | 25,000 | 19,000 | 48,500 | 154,000 |

TOTAL PA including cost of Human Resources | b+c+d+e | 18,000 | 18,000 | 23,000 | 25,000 | 21,500 | 48,500 | 154.000 |

Co-financing details

If the proposal involves co-financing by Member States, or other bodies (please specify which), an estimate of the level of this co-financing should be indicated in the table below (additional lines may be added if different bodies are foreseen for the provision of the co-financing):

EUR million (to 3 decimal places)

Co-financing body | Year n | n + 1 | n + 2 | n + 3 | n + 4 | n + 5 and later | Total |

…………………… | f | NA[24] |

TOTAL CA including co-financing | a+c+d+e+f | NA |

4.1.2. Compatibility with Financial Programming

(Proposal is compatible with existing financial programming.

(Proposal will entail reprogramming of the relevant heading in the financial perspective.

(Proposal may require application of the provisions of the Interinstitutional Agreement[25] (i.e. flexibility instrument or revision of the financial perspective).

4.1.3. Financial impact on Revenue

(Proposal has no financial implications on revenue

(Proposal has financial impact – the effect on revenue is as follows:

NB: All details and observations relating to the method of calculating the effect on revenue should be shown in a separate annex.

EUR million (to one decimal place)

Prior to action [Year n-1] | Situation following action |

Total number of human resources | NA[27] |

5. CHARACTERISTICS AND OBJECTIVES

Details of the context of the proposal are required in the Explanatory Memorandum. This section of the Legislative Financial Statement should include the following specific complementary information:

5.1. Need to be met in the short or long term

The need to be met both in short and in a longer term is to provide the European Maritime Safety Agency (“the Agency”) with an appropriate financial security for the funding of anti-pollution tasks and ensure cost-effectiveness by way of a multi-annual programming for expenditure concerning such tasks. The overall financial envelope to be imputed on an annual basis on the Community budget (from 2007 to 2013) is of €154 million. The areas of activities and the specific needs, as well as the relevant amounts are illustrated in section 3 (a) and (b) of the explanatory memorandum and in the annex.

The main beneficiaries of the proposed intervention are the Member States, since the anti-pollution actions of the Agency are primarily intended to supplement anti-pollution and preparedness mechanisms of the Member States, in particular, by adding at sea oil recovery capacity by means of additional specific anti-pollution vessels, in case of large scale oil spills that go beyond the national operational capacities and when such intervention is requested by the Member States concerned.

5.2. Value-added of Community involvement and coherence of the proposal with other financial instruments and possible synergy

The severe oil spills provoked by the recent maritime accidents, in which were involved the oil tankers ERIKA and PRESTIGE, demonstrated the need for additional pollution response capacity, as well as prevention and preparedness measures at Community level in order to prevent oil spills, minimise their severe implications, while containing pollution. The anti-pollution action of the Agency is therefore designed, in particular, to supplement the national mechanisms in case of large oil spill that go beyond national capabilities, which cannot ensure a swift and efficient response to the pollution caused. The completion of the related tasks, namely the additional at sea recovery capability by means of stand-by vessels is dependent on financial security and the availability of resources on a longer term basis, through a multiannual programming for contribution from the Community budget.

Considering the long-term nature of the pollution response responsibility of the Agency, the inherent expenditure and investments are not feasible through a year on year scheduling of the Community financing. It is therefore necessary to embark on long-term investments for providing adequate financial means for pollution response at European level and allow sufficient financial security for the Agency that would ensure cost-effectiveness in the negotiation for longer term contracts for stand-by vessels and thus the viability of a sustainable antipollution endeavour. The involvement of the Community is, thus, vital for the mounting of a thorough pollution response.

Hence, the multiannual forecast of expenditure, for the period from 2007 to 2013 is the only way for achieving an effective Community pollution response system. An amount of € 17.8 million is allocated by the Budgetary Authority for 2005 while an amount of Є 29 million is to be allocated in the 2006 Draft Community budget, subject to a decision according to the current budgetary procedure.

As stated in section 1 (c) of the Explanatory Memorandum, the additional at sea oil recovery means to be offered by the Agency to the requesting Member States will be provided through the Community framework for cooperation in the field of accidental or deliberate marine pollution established by Decision No 2850/2000/EC of the European Parliament and of the Council of 20 December 2000[28] and of the Community mechanism to facilitate reinforced cooperation in civil protection assistance interventions established by Council Decision 2001/792/EC, Euratom of 23 October 2001[29].

5.2.1. Objectives, expected results and related indicators of the proposal in the context of the ABM framework

The objectives of the proposal will substantially contribute, on the one hand, to the protection of the environment and notably the combating of pollution caused by oil spills and, on the other hand, make possible the effective implementation of the prerequisites of Regulation (EC) N° 724/2004 of the European Parliament and of the Council of 31 March 2004 amending Regulation (EC) N° 1406/2002 establishing a European Maritime Safety Agency provisions related in particular to pollution response activities.

The multiannual scheduling of the contribution from the Community budget for financing, above all, the anti-pollution activities of the Agency will result in the making available for the Member States adequate intervention resources for at sea recovery of oil spills for the period as of 2007 to 2013 and strengthening the Agency’s contribution to the Community pollution response system.

The success of the attainment of the objectives could be measured, in particular, by (i) the rapidity of reaching the area affected by the oil spill, (ii) the time needed for at sea recovery of the oil, (iii) the extent of the containment of the pollution, (iv) the functioning of satellite surveillance for detecting and combating pollution, and (v) the effective co-operation with involved Parties (Member States, regional agreements) in getting ready to respond successfully to an oil pollution.

5.3. Method of Implementation (indicative)

Show below the method(s)[30] chosen for the implementation of the action.

ٱ Centralised Management ٱ Directly by the Commission

ٱIndirectly by delegation to:

ٱ Executive Agencies

( Bodies set up by the Communities as referred to in art. 185 of the Financial Regulation

ٱ National public-sector bodies/bodies with public-service mission

ٱ Shared or decentralised management

ٱ With Member states

ٱ With Third countries

ٱ Joint management with international organisations (please specify)

Relevant comments:

6. MONITORING AND EVALUATION

6.1. Monitoring system

The main indicator concerning the means and resources necessary to carry out the involved actions is the risk posed by oil spills taking into consideration the oil trade patterns in European waters, the socio-economic and environmental impact that might be caused by a large scale incident, as well as the current operational capacities of the Member States and thus their needs for additional at sea recovery capacity to be provided by the Agency. Hence, European waters have been divided in areas where the Agency’s additional capacity should be primarily focussed (see below under section 6.2.1). As regards outputs and results, the main indicators are the number of the Agency’s interventions, as well as their impact and effects.

The data regarding current pollution response capacities of the Member States were collected in particular from the Community Information, System and provided by the Member States. These data will be regularly updated on the basis of information provided by the above sources. The prices of the anti-pollution stand- by vessels have been estimated on the basis of current market prices.

6.2. Evaluation

6.2.1. Ex-ante evaluation

In order to fulfil the prerequisites of Regulation (EC) N° 724/2004 (see above under section 5.3) as regards anti-pollution response activities of the Agency and in particular to evaluate the status of European response preparedness, the Commission (DG TREN) commissioned a study in 2003 that was conducted by the International Tanker Owners Pollution Federation. This study, which was finalised in April 2004, presented the preparedness of Member States regarding response to pollution caused by oil spills at sea and the nature and scale of the risk posed by oil spills in European waters.

Besides, the Agency organised a specific workshop on the “Oil Pollution Response in the European Union”, in June 2004, in order to address the best ways for mounting an effective oil pollution response at European level and set the priorities for action.

The findings and results of both proceedings have been used as a basis for drafting the Action Plan for oil pollution preparedness and response, which was adopted by the Agency’s Administrative Board in October 2004 (see also section 2 of the Explanatory Memorandum).The Action Plan identifies the activities that the Agency intends to embark on within the context of the above Regulation, both in terms of response to an oil spill, by way of specialised anti-pollution vessels, and preparedness as a means to mounting effective response operations and is aimed also to ensure the optimum use of the financial means available to the Agency.

On the basis of the current response capacity of the Member States and the current and future plans for additional response capacity, as gathered following the above consultations, the Agency conducted an extensive evaluation of the estimated cost of the different anti-pollution actions and especially of the ones related to the operational assistance (stand-by vessels) on account of:

- A benchmarking for the cost of the stand-by contracts (see also section 1 (c) of the Explanatory Memorandum) that was conducted on the basis of information included in the existing contracts concluded between the Member States and shipowners for the provision of similar services and the contracts concluded for the ships involved in recent maritime accidents (ERIKA and PRESTIGE), as well as input provided by the competent authorities of a number of Member States.

- Information obtained from shipyards regarding the prices of oil pollution response specialised equipment (such as pumps, booms, skimmers, grabs and “specialist” response vessels).

It is worth noting, however that the prices vary considerably as a function of the types of ships, the specific equipment used for each case, the need in crew etc.

The key findings of the ex-ante evaluation were as follows (see also section 1 (c) of the Explanatory Memorandum):

The present pollution response capacity of the Member States should be supplemented in order to allow a prompt and effective intervention in the event of large scale oil contamination incidents and to contain and mitigate their impact. A number of areas, where the risk of major pollution is highest, were identified by reason of the most busy tanker routes and the prospects for future oil trade patterns, the socio-economic and environmental impact of a potential oil spill and the historical incidence of oil spills and their locations around Europe. These areas are: the Baltic sea, the Western approaches to the Channel, the Atlantic coast and the Mediterranean Sea (Western part and Bosporus/Black Sea). The specific needs for each region, especially in terms of the type and number of the stand-by vessels that are needed, depends on the types of traffic and the size of each area.

6.2.2. Measures taken following an intermediate/ex-post evaluation (lessons learned from similar experiences in the past)

Not relevant.

6.2.3. Terms and frequency of future evaluation

Ex-post evaluation is particularly crucial for the efficient allocation of commitments and for the potential adaptation of the annual financial commitments, bearing in mind that oil pollution response activities may require revision following an alteration in the needs for anti-pollution action. The Administrative Board of the Agency will be requested, thus, to review annually the budgetary commitments, on the basis of a report produced by the Executive Director, to include any necessary adjustments to the budget of the Agency. In addition, the Commission shall submit to the European Parliament and the Council, on the basis of information provided by the Agency, a report on the implementation of this proposed Regulation no later than 4 years from its entry into force. This report shall set out the results of the utilisation of the Community contribution as regards commitments and expenditure covering the period between 1 January 2007 and 31 December 2009.

7. ANTI-FRAUD MEASURES

The anti-pollution activities of the Agency will be subject to the normal audit procedures foreseen by the Agency’s financial Regulation and the control of the Court of Auditors.

8. DETAILS OF RESOURCES

8.1. Objectives of the proposal in terms of their financial cost

Commitment appropriations in EUR million (to 3 decimal places)

8.2.2. Description of tasks deriving from the actionNA[43]

8.2.3. Sources of human resources (statutory): NA[44]

(When more than one source is stated, please indicate the number of posts originating from each of the sources)

( Posts currently allocated to the management of the programme to be replaced or extended

( Posts pre-allocated within the APS/PDB exercise for year n

( Posts to be requested in the next APS/PDB procedure

( Posts to be redeployed using existing resources within the managing service (internal redeployment)

( Posts required for year n although not foreseen in the APS/PDB exercise of the year in question

8.2.4. Other Administrative expenditure included in reference amount (XX 01 04/05 – Expenditure on administrative management)

EUR million (to 3 decimal places)

Budget line (number and heading) | Year n | Year n+1 | Year n+2 | Year n+3 | Year n+4 | Year n+5 and later | TOTAL |

Other technical and administrative assistance | NA |

intra muros |

extra muros |

Total Technical and administrative assistance |

8.2.5. Financial cost of human resources and associated costs not included in the reference amount

EUR million (to 3 decimal places)

Type of human resources | Year n | Year n+1 | Year n+2 | Year n+3 | Year n+4 | Year n+5 and later |

Officials and temporary staff (XX 01 01) | NA[47] |

Staff financed by Art XX 01 02 (auxiliary, END, contract staff, etc.) (specify budget line) | NA |

Total cost of Human Resources and associated costs (NOT in reference amount) |

Calculation– Officials and Temporary agents

Reference should be made to Point 8.2.1, if applicable

Calculation– Staff financed under art. XX 01 02

Reference should be made to Point 8.2.1, if applicable

8.2.6 Other administrative expenditure not included in reference amount EUR million (to 3 decimal places) |

XX 01 02 11 02 – Meetings & Conferences | NA |

XX 01 02 11 03 – Committees[49] | NA |

XX 01 02 11 04 – Studies & consultations | NA |

XX 01 02 11 05 - Information systems | NA |

2 Total Other Management Expenditure (XX 01 02 11) |

3 Other expenditure of an administrative nature (specify including reference to budget line) |

Total Administrative expenditure, other than human resources and associated costs (NOT included in reference amount) |

Calculation - Other administrative expenditure not included in reference amount

SCHEDA DI VALUTAZIONE D’IMPATTO IMPATTO DELLA PROPOSTA SULLE IMPRESE E IN PARTICOLARE SULLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE (PMI)

TITOLO DELLA PROPOSTA

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul finanziamento pluriennale dell’azione dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima in materia di intervento contro l’inquinamento causato dalle navi e recante modifica del regolamento (CE) n. 1406/2002.

NUMERO DI RIFERIMENTO DEL DOCUMENTO

COM(2005) 210 definitivo

LA PROPOSTA

1. In considerazione del principio di sussidiarietà, per quale motivo è necessaria una normativa comunitaria in questo settore e quali sono gli obiettivi principali?

Obiettivo principale della proposta è stabilire le procedure e il contributo della Comunità per il finanziamento dei nuovi compiti antinquinamento dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima (“l’Agenzia”) in seguito ad incidenti in mare, sulla base di uno stanziamento pluriennale ripartito su un periodo di sette anni (2007-2013).

È necessaria una normativa comunitaria per stabilire il contributo finanziario complessivo del bilancio comunitario al bilancio dell’Agenzia. Si tratta di una materia di esclusiva competenza comunitaria.

L'IMPATTO SULLE IMPRESE

2. Chi è interessato dalla proposta?

- Settori interessati

Compagnie di navigazione proprietarie di navi per il recupero di sversamenti in mare di idrocarburi che possano essere impiegate per la lotta all’inquinamento sulla base di contratti di “stand-by”.

Dimensioni delle imprese interessate e concentrazione di piccole e medie imprese

Le imprese di tutte le dimensioni che operano nel settore.

- Eventuale concentrazione delle imprese in particolari zone geografiche della Comunità

Sono interessati in primo luogo gli Stati membri costieri. Tuttavia, in linea di principio, sono interessati tutti gli Stati membri in quanto Stati di bandiera.

[1] Istituita dal regolamento (CE) n. 1406/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2002, GU L 208 del 5.8.2002, pag. 1; regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 724/2004, GU L 129 del 29.4.2004, pag. 1.

[2] Il piano d’azione è stato adottato dal consiglio di amministrazione dell’Agenzia in occasione della sua nona riunione, tenutasi a Lisbona il 21 e 22 ottobre 2004 (sito web: http://www.emsa.eu.int).

[3] Si tratta di accordi bilaterali e regionali, come le convenzioni di Helsinki e di Barcellona, rispettivamente del 1974 e del 1976, concluse tra Stati costieri per assicurarsi assistenza reciproca in caso di incidenti che provochino inquinamento marittimo.

[4] GU L 297 del 15.11.2001, pag. 7.

[5] Studio sulla lotta all'inquinamento delle navi, aprile 2004.

[6] Ne è stato dato avviso nella GU 2005/S16 – 014442 del 22.1.2005.

[7] Proposta di direttiva in corso di adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio.

[8] GU C [] del [], pag. [].

[9] GU C [] del [], pag. [].

[10] GU C [] del [], pag. [].

[11] GU L 208 del 5.8.2002, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 724/2004, GU L 129 del 29.4.2004, pag. 1.

[12] GU L 297 del 15.11.2001, pag. 7.

[13] Riferimento al presente regolamento.

[14] Non-compulsory expenditure.

[15] Differentiated appropriations.

[16] This classification stems from the new financial perspectives.

[17] Until 2013 for commitments appropriations and until 2014 for payments appropriations.

[18] Expenditure that does not fall under Chapter xx 01 of the Title xx concerned.

[19] Expenditure within article xx 01 04 of Title xx.

[20] Not applicable.

[21] Expenditure within chapter xx 01 other than articles xx 01 04 or xx 01 05.

[22] Not applicable.

[23] Not applicable.

[24] Not applicable.

[25] See points 19 and 24 of the Interinstitutional agreement.

[26] Additional columns should be added if necessary i.e. if the duration of the action exceeds 6 years

[27] The Human resources are covered under the separate budgetary line 06020201.

[28] OJ L 332, 28.12.2000, p.1.

[29] OJ L 297, 15.11.2001, p.7.

[30] If more than one method is indicated please provide additional details in the "Relevant comments" section of this point

[31] Add to pollution recovery capability of the requesting Member States.

[32] Add to pollution recovery capability of the requesting Member States.

[33] Add to pollution recovery capability of the requesting Member States.

[34] This amount covers the renewal of the contract for 1 HNS vessel financed under the 2006 draft budget and the renewal of the contract for another HNS vessel to be financed under the 2007 budgetary provisions.

[35] Add to pollution recovery capability of the requesting Member States.

[36] Monitoring/imagery for spills and illegal discharges.

[37] These activities are based upon the activities approved in the Action Plan Oil Pollution Preparedness and Response under the headings “information” and “cooperation and co-ordination”.

[38] The estimated amounts under this section are intended to cover, in particular, studies and consultations with different bodies, meetings and conferences in relation to anti-pollution actions, missions and information systems

[39] Cost of which is NOT covered by the reference amount

[40] The Human resources are covered under the separate budgetary line 06020201.

[41] Cost of which is NOT covered by the reference amount

[42] Cost of which is included within the reference amount

[43] Not applicable.

[44] The Human resources are covered under the separate budgetary line 06020201.

[45] Reference should be made to the specific legislative financial statement for the Executive Agency(es) concerned.

[46] Administrative expenditure within the reference amount is covered under a separate budgetary line.

[47] Administrative expenditure within the reference amount is covered under a separate budgetary line.

[48] Not applicable.

[49] Specify the type of committee and the group to which it belongs.

1.500.000

1.500.000

1.000.000

300.000

Other activities:

3.500.000

3.500.000

4.500.000

purchasa data

contract renewal (2015)

contract renewal (2012)

Satellite Service Center

4.500.000

4.500.000

contract renewal (2015)

contract renewal (2012)

(two areas)

8.500.00

Atlantic Coast

contract renewal (2011)

Stand-by vessels:

5.000.000

HNS contract renewal (2016)

HNS Upgrade (2010)

7.000.000

7.000.000

contract renewal (2015)

contract renewal (2012)

2 vessels (2009)