52003DC0824

Comunicazione della Commissione al Consiglio relativa all'avvio di consultazioni con la Guinea-Bissau in applicazione dell'articolo 96 dell'accordo di Cotonou /* COM/2003/0824 def. */


COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO relativa all'avvio di consultazioni con la Guinea-Bissau in applicazione dell'articolo 96 dell'accordo di Cotonou

Le elezioni presidenziali e politiche del 1999/2000 in Guinea-Bissau erano state vinte dal presidente Kumba Yala, il cui partito aveva ottenuto la maggioranza dei seggi in Parlamento. Negli ultimi tre anni la vita politica è stata contrassegnata da una grande instabilità del governo. La situazione si è aggravata nel corso dell'ultimo anno: lo dimostrano la mancata promulgazione della nuova costituzione, lo scioglimento dell'Assemblea nazionale, i conflitti tra potere esecutivo e potere giudiziario nonché i ripetuti rinvii delle elezioni politiche. In questo contesto è intervenuto il colpo di Stato del 14 settembre 2003. L'Unione europea ha reso pubblica una dichiarazione in cui esprime la sua opposizione a qualsiasi presa di potere incostituzionale e prende atto che il Comitato militare ha annunciato di voler garantire un rapido ritorno all'ordine costituzionale e a un governo civile nel paese.

Dopo le dimissioni del presidente Kumba Yala il 17 settembre 2003, ampie consultazioni hanno portato alla costituzione di organi di transizione. Una carta di transizione firmata il 28 settembre 2003 dal "Comitato militare per il ristabilimento dell'ordine costituzionale e democratico", dalla grande maggioranza dei partiti politici e dalle organizzazioni della società civile prevede elezioni politiche entro sei mesi ed elezioni presidenziali un anno più tardi. In quest'arco di diciotto mesi rimarranno in carica il presidente della Repubblica ad interim e il Comitato militare. È stato nominato il primo ministro ed è stato costituito un governo di transizione, composto esclusivamente di personalità civili. Il Consiglio di transizione - che esercita attualmente il potere legislativo - è composto di membri del Comitato militare e di altri firmatari della Carta. È previsto che tale Consiglio venga sciolto al momento dell'insediamento dei nuovi parlamentari eletti. Non è ancora stata fissata la data precisa delle elezioni politiche che dovrebbero svolgersi entro fine marzo 2004.

L'articolo 9, paragrafo 2, dell'accordo di partenariato ACP-CE firmato a Cotonou il 23 giugno 2000, di cui la Repubblica di Guinea-Bissau è firmataria, stabilisce gli elementi essenziali su cui si fonda il partenariato. Il rispetto dei principi democratici e dello Stato di diritto, cui si ispirano le politiche interne e internazionali, sono elementi essenziali. Visti tale articolo e le condizioni in cui è intervenuto il cambiamento politico in Guinea-Bissau, la Commissione ritiene necessario un dialogo con le nuove autorità del paese per chiarire i seguenti punti che dovranno essere oggetto di consultazioni, conformemente agli articoli 9 e 96 dell'accordo di Cotonou:

(1) L'organizzazione e lo svolgimento di elezioni politiche, in particolare per quanto riguarda il calendario e le condizioni di partecipazione allo scrutinio.

(2) Lo stato di avanzamento del programma d'urgenza stabilito dalla carta di transizione ai fini della ripresa delle attività economiche e finanziarie del paese, in particolare i progressi nell'ambito del risanamento delle finanze pubbliche.

(3) Il processo di ripristino dell'indipendenza della magistratura e gli impegni affinché le forze armate ritornino ad essere sottoposte al controllo civile una volta ristabilito l'ordine costituzionale.

Siffatto dialogo consentirà alle autorità della Guinea-Bissau di precisare le loro posizioni in merito ai summenzionati punti e alla Commissione di valutare in quale misura essa potrebbe, sulla base di tale dialogo, sostenere l'impegno dimostrato dal paese ai fini di un maggiore rispetto dei principi dell'articolo 9, paragrafo 2, dell'accordo di Cotonou.

Per i motivi suesposti, la Commissione propone al Consiglio di invitare la Repubblica di Guinea-Bissau a consultazioni in applicazione degli articoli 9 e 96 dell'accordo di Cotonou conformemente al progetto di lettera allegato.

La Commissione propone che durante il periodo delle consultazioni proseguano le attività di cooperazione in corso nel quadro del 6°, 7°, 8° e 9° FES, purché siano rispettate le condizioni specifiche delle convenzioni di finanziamento in corso di esecuzione.

ALLEGATO

Bruxelles,

S.E. Antonio Artur Sanha

Primo ministro della Repubblica di Guinea-Bissau

Bissau

Guinea-Bissau

PROGETTO

Signor Primo ministro,

nella sua dichiarazione del 18 settembre 2003 l'Unione europea ha condannato il colpo di Stato avvenuto in Guinea-Bissau e ribadito l'opposizione a qualsiasi presa di potere incostituzionale.

Nella summenzionata dichiarazione l'Unione europea prendeva inoltre atto dell'annuncio del Comitato militare di voler garantire un rapido ritorno all'ordine costituzionale e a un governo civile nel paese.

In applicazione dell'articolo 96 dell'accordo di Cotonou, a nome della Comunità e degli Stati membri dell'UE ci pregiamo di invitare il Suo paese a consultazioni onde procedere, come previsto dall'accordo, ad un esame approfondito della situazione e porvi eventualmente rimedio. L'Unione Europea, da parte sua, ingaggia queste consultazioni con uno spirito di dialogo.

Tali consultazioni dovrebbero consentire alla Guinea-Bissau di precisare il programma di transizione del governo, in particolare gli elementi relativi allo svolgimento di elezioni politiche, al risanamento delle finanze pubbliche, al processo di ripristino dell'indipendenza della magistratura e al ristabilimento del controllo civile delle forze armate. Suggeriamo che le consultazioni abbiano luogo a breve, in data da stabilire di comune accordo, nella sede del Consiglio dell'Unione.

Voglia gradire, signor Primo ministro, i sensi della nostra più alta considerazione.

Per il Consiglio

Per la Commissione

Copia:

- Presidente del Comitato degli Ambasciatori ACP

- Segretario generale degli Stati ACP