52003DC0802

Relazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo , al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni - Relazione sull'attuazione e i risultati del Programma MEDIA II (1996-2000) /* COM/2003/0802 def. */


RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI - Relazione sull'attuazione e i risultati del Programma MEDIA II (1996-2000)

Introduzione

Il programma MEDIA II è iniziato il 1° gennaio 1996 e si è concluso il 31 dicembre 2000. Esso si basa su due decisioni del Consiglio :

- la decisione 95/563/CE del 10/07/95 relativa all'attuazione di un programma di incentivazione dello sviluppo e della distribuzione delle opere audiovisive europee, con una dotazione indicativa di 265 milioni EUR,

- la decisione 95/564/CE del 22/12/1995 relativa all'attuazione di un programma di formazione per gli operatori dell'industria europea dei programmi audiovisivi, con una dotazione indicativa di 45 milioni EUR.

Il programma MEDIA II ha fatto seguito a MEDIA I (1991-1995) ed è a sua volta seguito da MEDIA Plus (2001-2005). Queste tre generazioni di programmi MEDIA hanno avuto un obiettivo comune : migliorare la competitività dell'industria europea dei programmi audiovisivi.

Dotato di un bilancio complessivo di 200 milioni EUR, il programma MEDIA I ha consentito agli operatori degli Stati membri di rafforzare la propria posizione sul mercato nazionale e nel contempo di accedere a nuove forme di collaborazione transnazionale (coproduzioni, cooperazione transfrontaliera, partenariati, raggruppamento d'imprese, ecc.).

MEDIA II ha ottenuto un bilancio più consistente (310 milioni EUR) e le sue attività si sono indirizzate verso tre settori prioritari : formazione professionale, sviluppo di progetti di imprese, distribuzione transnazionale di film e programmi audiovisivi.

La dotazione del programma MEDIA Plus è stata portata a 400 milioni EUR, mentre si è mantenuta la concentrazione sui settori prioritari - formazione, sviluppo, distribuzione - nonché sul quarto settore della promozione delle opere audiovisive in Europa e nel mondo.

Scopo della presente relazione è valutare nello specifico i risultati del programma MEDIA II, conformemente agli articoli 7, paragrafo 5, e 6, paragrafo 5, delle decisioni 95/563/CE e 95/564/CE che istituiscono rispettivamente i programmi MEDIA - sviluppo e distribuzione e MEDIA - formazione. Tali articoli dispongono che « la Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni un rapporto sull'attuazione e sui risultati del programma ».

La relazione si basa sulle conclusioni della valutazione a posteriori di MEDIA II, eseguita ai sensi degli articoli 7, paragrafo 1, e 6, paragrafo 1, delle decisioni 95/563/CE e 95/564/CE e affidata dalla Commission ad un consulente indipendente [1] tramite gara d'appalto aperta.

[1] LA SOCIETÀ BIPE

1. MEDIA II : UN'AZIONE COMUNITARIA MOTIVATA, CHE RISPONDE ALLE NECESSITÀ' DELL'INDUSTRIA EUROPEA DEI PROGRAMMI AUDIOVISIVI

1.1. Contesto economico

Nel periodo 1996-2000 l'industria audiovisiva europea ha costantemente registrato un deficit rilevante negli scambi con gli Stati Uniti (più di 6 miliardi di dollari, pari a circa 250.000 posti di lavoro nel 1997 [2]). Il disavanzo non è tipico di quel periodo, è una caratteristica degli ultimi decenni che permane tutt'oggi.

[2] Fonte : documento dei servizi della Commissione SEC(1998) 837 del 14.5.1998.

L'esame del mercato europeo dei programmi audiovisivi dimostra che la sua causa principale è la insufficiente circolazione delle opere europee non nazionali. Se si guarda al cinema ad esempio, si constatata che i film americani conquistano la maggior parte del mercato (66% nel 2000) [3], seguiti dai film nazionali. I film europei non nazionali sono molto staccati in terza posizione. Essi hanno una circolazione limitata ed al di fuori del paese di origine raramente superano i 50.000 ingressi.

[3] Fonte : Studio IMCA

La scarsa circolazione in Europa delle opere europee non nazionali incide negativamente sulla redditività dell'industria europea dei programmi e ne indebolisce lo sviluppo. Essa provoca inoltre una concentrazione dello sviluppo e della produzione in pochi paesi. Nel 1998 Francia, Regno Unito, Italia e Germania hanno prodotto il 70% dei film di tutti i paesi partecipanti al programma MEDIA.

Si tratta di un fenomeno complesso che puo' essere ricondotto a un insieme di spiegazioni. A monte, l'industria europea dedica allo sviluppo dei progetti (scrittura di sceneggiature, struttura finanziaria e definizione del piano di commercializzazione) mezzi troppo scarsi rispetto a quelli investiti nel settore dall'industria americana. Le spese di sviluppo rappresentano il 2 - 3% dei bilanci di produzione, rispetto al 10 - 12% dei bilanci di produzione per le grandi imprese americane. Sempre a monte, la carenza di formazione degli operatori europei dell'audiovisivo provoca un'assenza di strategia d'impresa, soprattutto sul piano europeo.

Dal canto suo il settore della distribuzione non è sufficientemente strutturato per far fronte alla concorrenza americana. In Europa la quota media di mercato dei distributori americani di film è pari al 50%, con punte dell'80% nel Regno Unito e del 70% in Germania. Queste reti efficienti di distribuzione consentono ai film americani un agevole accesso ai cinema europei. Mentre invece i film nazionali « non commerciali », ed ancor più i film europei non nazionali, incontrano difficoltà di accesso alle sale.

1.2. Un sostegno comunitario motivato, che risponde alle necessità dell'industria europea

La valutazione a posteriori del programma MEDIA II ha confermato che il programma comunitario di sostegno all'industria audiovisiva europea era pienamente giustificato dalla situazione economica del settore. La concentrazione dei mezzi sulle tre priorità - sviluppo, distribuzione e formazione - risponde pienamente alle debolezze dell'industria europea, poiché la fragilità e la scarsa competitività dei suoi prodotti audiovisivi è in gran parte dovuta alla cronica insufficienza degli investimenti a monte (formazione, sviluppo) e a valle (distribuzione) del processo di produzione.

* Nel campo della formazione quindi, MEDIA II ha avuto il compito di sostenere le iniziative che favoriscano l'acquisizione da parte degli operatori delle conoscenze e delle competenze necessarie ad affrontare il mercato europeo ed internazionale (gestione economica e commerciale, acquisizione delle nuove tecnologie e tecniche di scrittura di sceneggiature) nonché il rafforzamento delle potenzialità creative e commerciali dei loro progetti.

* Nel campo dello sviluppo, grazie all'assistenza finanziaria e tecnica MEDIA II ha tentato di promuovere lo sviluppo di progetti di produzione destinati al mercato europeo e internazionale e di contribuire alla crescita e al rafforzamento delle imprese. Ci si proponeva di far giungere sul mercato europeo programmi più conformi agli standard del mercato internazionale e di rafforzare strutturalmente le imprese.

* Nel campo della distribuzione, MEDIA II si è impegnato a migliorare la circolazione dei film e dei programmi europei non nazionali. Particolare rilievo è stato dato alla distribuzione/diffusione nelle sale cinematografiche di film provenienti da altri paesi. Sono stati utilizzati anche altri meccanismi per favorire la più ampia circolazione possibile dei programmi europei tramite la televisione e altri supporti (audiovisivo, multimediale). Il programma ha infine sostenuto una serie d'iniziative intese ad agevolare la promozione e l'accesso al mercato internazionale della produzione indipendente europea.

La valutazione a posteriori ha anche sottolineato la complementarità tra gli interventi nazionali e il programma MEDIA. Durante il periodo 1996-2000, gli aiuti nazionali sono stati in gran parte (84%) destinati a sostenere la produzione, mentre MEDIA II ha privilegiato la formazione, lo sviluppo e la distribuzione. Gli aiuti nazionali alla distribuzione esistenti miravano soprattutto a sostenere i film nazionali, mentre MEDIA II ha promosso solo la distribuzione di film europei non nazionali. In riferimento alla programmazione nelle sale, gli aiuti nazionali hanno finanziato soprattutto le strutture, mentre MEDIA II ha promosso la programmazione di film europei. Quanto allo sviluppo, si sono avuti aiuti pubblici nazionali di importo significativo solo in Germania, Finlandia e Francia.

In conclusione il sostegno di MEDIA II ha dimostrato di corrispondere alle specificità del settore audiovisivo europeo, composto in maggioranza di piccole e medie imprese e caratterizzato da uno squilibrio economico tra paesi ad alto potenziale produttivo e paesi con scarsa capacità di produzione e/o con un'area geografica e linguistica limitata [4].

[4] Durante il programma MEDIA II sono stati i paesi con scarsa capacità di produzione e/o con un'area linguistica e geografica limitata l'Austria, il Belgio, la Danimarca, la Finlandia, la Grecia, l'Irlanda, l'Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, la Norvegia, i Paesi Bassi, il Portogallo e la Svezia.

Da un lato, nel corso di MEDIA II sono stati creati nuovi meccanismi per soddisfare le esigenze specifiche di società di medie dimensioni (sostegno automatico alla distribuzione e Slate Funding) [5], mentre i meccanismi già in funzione (sostegno selettivo alla distribuzione e sostegno allo sviluppo di progetti individuali) restavano a disposizione delle società di dimensioni più ridotte.

[5] Si vedano i paragrafi 2.2.1, 2.3.1. e 3.1.

D'altro lato, l'applicazione di una discriminazione positiva flessibile a favore dei paesi con scarsa capacità di produzione e/o con area geografica e linguistica limitata ha consentito di avviare il riequilibrio del mercato europeo [6].

[6] SI VEDA IL PARAGRAFO 2.1.

2. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DEL PROGRAMMA MEDIA II

2.1. Effetto complessivo del programma MEDIA II sul settore audiovisivo europeo

Il bilancio totale del programma MEDIA II è stato di 358 milioni EUR (compresi dotazione di bilancio iniziale, rimborsi e ricostituzione di stanziamenti), che per l'89% (320 milioni EUR) sono stati destinati al sostegno di progetti e per l'11% alle operazioni orizzontali. La valutazione a posteriori conferma il buon funzionamento amministrativo del programma, che grazie alla gestione della Commissione ha registrato un dimezzamento delle spese di funzionamento rispetto al programma MEDIA I.

Gli aiuti assegnati da MEDIA II rappresentano solo lo 0,51% del peso economico complessivo del settore audiovisivo europeo, ma nei paesi a basso livello di produzione raggiungono una quota più significativa, mediamente pari allo 0,80%. La quota sorpassa l'1% in Grecia, Islanda, Belgio e Lussemburgo.

Gli aiuti di MEDIA II hanno esercitato un effetto di traino non indifferente, anche se difficile da quantificare con precisione. Secondo la stima di tale effetto fornita in occasione della valutazione intermedia di MEDIA II [7], ogni euro comunitario investito aveva generato un investimento nel settore di 5,75 EUR. Tale coefficiente moltiplicatore era ovviamente minore nel settore della formazione (2,38), ma maggiore in quello dello sviluppo (4,19) e molto elevato in quello della distribuzione (7,2).

[7] Relazione della Commissione sui risultati ottenuti nel quadro del programma MEDIA II, per il periodo 1.1.1996-30.6.1998, COM(1999) 91 def.

Tale stima dell'effetto propulsivo dei fondi comunitari deve essere verosimilmente rivista al rialzo per misurare l'effetto complessivo del programma MEDIA II, perché essa non tiene conto dell'introduzione dei meccanismi di sostegno automatico alla distribuzione e di Slate Funding. Per il modo in cui sono concepiti e per l'obbligo di reinvestire che comportano tali meccanismi hanno esercitato un forte effetto di traino.

MEDIA II ha anche consentito di avviare un riequilibrio del mercato industriale europeo, che è caratterizzato dalla dicotomia tra paesi con scarsa capacità di produzione e/o con area geografica e linguistica limitata [8], e paesi con capacità di produzione (volume di produzione in rapporto alla popolazione) superiore a quella altrui.

[8] Nel corso del programma MEDIA II sono stati paesi con scarsa capacità di produzione e/o area geografica e linguistica limitata: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia.

Per compensare gli handicap strutturali dei paesi e delle regioni con scarsa capacità di produzione e con area linguistica limitata, nell'ambito del programma è stata adottata una politica di discriminazione positiva flessibile, senza obiettivi quantificati a priori. Tale sistema ha consentito a questi paesi, che rappresentano il 19% del mercato audiovisivo europeo, di percepire circa il 30% degli aiuti assegnati nel quadro di MEDIA II. MEDIA II ha pertanto contribuito a creare le condizioni per una convergenza a lungo termine delle strutture produttive a livello di Unione.

2.2. Effetto del settore distribuzione

2.2.1. Sostegno alla distribuzione nelle sale cinematografiche

* Sostegno selettivo alla distribuzione cinematografica

Il sostegno aveva il compito di migliorare la circolazione transnazionale dei film europei non nazionali e di promuovere l'emergere e il consolidarsi di reti di cooperazione tra distributori europei. Esso è stato destinato alla progettazione e alla produzione di materiale di marketing per il lancio di campagne di distribuzione nelle sale, nonché al doppiaggio e alla sottotitolatura. Per la distribuzione di un film dovevano associarsi almeno tre distributori. Dal 1999 il dispositivo è stato esteso ai mandatari di vendite internazionali.

Nel corso del programma MEDIA II, sono stati presentati 2712 progetti e sono state sostenute 1930 campagne di distribuzione relative a 305 film. L'importo complessivo del sostegno MEDIA è stato di 62 milioni EUR, pari ad una media di 32.000 EUR per film, che costituisce il 25% del bilancio medio totale di distribuzione. Per ogni film sostenuto si sono registrate in media 6 campagne di distribuzione nazionale. Il costo medio di produzione dei film sostenuti è stato di 4,3 milioni EUR. Tra il 1996 e il 2000 il numero dei progetti presentati annualmente è aumentato del 60%, a conferma del forte interesse che suscita il sostegno, sia sotto il profilo della concezione che sotto quello degli importi assegnati.

* Sostegno automatico alla distribuzione cinematografica

Tale meccanismo, creato nel corso del programma (1997) ha assunto la forma di un sostegno automatico concesso per l'uscita di un film europeo non nazionale in uno dei paesi partecipanti al programma. Il sostegno di MEDIA II è stato calcolato in funzione del numero d'ingressi a pagamento totalizzati dal film, moltiplicato per un coefficiente di ponderazione dipendente dalla nazionalità del film e dal territorio di distribuzione. Il distributore ha dovuto necessariamente reinvestire l'aiuto ottenuto nella distribuzione di un nuouvo film europeo non nazionale.

Nel corso del programma, 1462 film - con un bilancio medio di 6 milioni EUR - hanno totalizzato 145 milioni d'ingressi a pagamento, 106 dei quali computabili. Si è pertanto determinato un aiuto pari a 44,7 milioni EUR, che per l'80% è stato reinvestito in 419 nuovi film europei. Il meccanismo ha avuto una rapida espansione, perché tra il 1997 e il 2000 il numero dei progetti aiutati annualmente è aumentato di 15 volte. Quest'espansione conferma il suo successo tra gli operatori e la sua rispondenza alle loro necessità.

* Effetti di MEDIA II sulla circolazione dei film europei

Nel corso del programma il numero dei film europei distribuiti fuori dal proprio territorio nazionale è raddoppiato, passando da 246 nel 1996 a 499 nel 2000. Nel 1999 era sostenuto da MEDIA II il 62% dei film in circolazione, nel 2000 il 64%. Questi film hanno totalizzato il 90% di tutti gli ingressi registrati dai film europei non nazionali in Europa.

A causa delle modalità di concessione e delle scelte effettuate dai distributori nell'assegnazione degli aiuti alla distribuzione, in concreto il sostegno di MEDIA II ha contribuito alla produzione di film che avevano già forti potenzialità di circolazione internazionale, consolidando indubbiamente tali potenzialità.

Viceversa, MEDIA II non ha favorito la costituzione di reti permanenti tra distributori europei. Grazie all'esperienza acquisita si è capito che la costituzione delle reti era un obiettivo strutturale a medio/lungo termine, che non si poteva raggiungere nel periodo 1996-2000. Le difficoltà vanno attribuite alla notevole riluttanza dei distributori indipendenti a formare raggruppamenti. E' tuttavia iniziata una presa di coscienza della necessità di una modifica dei comportamenti e dei vantaggi che potrebbe arrecare, che nel corso di MEDIA II ha prodotto un miglioramento della collaborazione funzionale tra distributori in occasione della preparazione e dell'invio delle pratiche. La crescita della consapevolezza si è manifestata nel quadro di MEDIA Plus con la progressiva comparsa di raggruppamenti.

2.2.2. Sostegno alle sale cinematografiche

Il sostegno aveva l'obiettivo di sostenere mediante sovvenzioni le reti di sale che offrivano una programmazione significativa di film europei, soprattutto non nazionali, in prima visione e con una durata minima di programmazione. Le reti sono state scelte sulla base del numero delle sale che raggruppavano e del numero di paesi in cui erano ubicate.

Nel periodo 1996-2000, MEDIA II ha concesso un aiuto a due reti, Europa Cinémas e Média Salles, per un totale di 17,2 milioni EUR. All'inizio del programma le reti raggruppavano 413 schermi, che alla fine nel 2000 erano saliti a 754 (pari al 3,4% dei cinema europei). I film europei non nazionali hanno costituito il 36% della programmazione di queste sale (rispetto a una media di mercato del 20%). Alla fine del programma le sale erano ripartite in modo equilibrato sul territorio ed in particolare comprendevano i paesi con scarsa capacità di produzione e/o con area linguistica limitata.

* Effetti del programma MEDIA II sulla programmazione dei film europei non nazionali

Da MEDIA II hanno tratto vantaggio soprattuto i piccoli cinema indipendenti. Su 356 cinema partecipanti 130 erano a schermo unico, 91 a due schermi e solo 5 erano multisale. L'aiuto ha avuto effetti positivi sulle condizioni finanziarie di questi esercizi indipendenti. L'effetto propulsivo ha fatto crescere gli incassi dal 5 al 10%.

Nelle reti assistite la quota di programmazione di film europei non nazionali è passata dal 30% all'inizio del programma al 36% al termine. Il sostegno di MEDIA II ha consentito agli esercenti di assumersi maggiori rischi nella programmazione di questo tipo di film.

2.2.3. Sostegno alla diffusione televisiva

Il sostegno aveva il compito di promuovere la diffusione televisiva di opere europee non nazionali, mediante l'incentivazione di coproduzioni europee. Per attivare il sostegno è stato definito un criterio di indipendenza dei produttori, in termini di durata massima della titolarità dei diritti da parte dei diffusori (7 anni). L'introduzione di tale criterio si proponeva di favorire una trasformazione delle pratiche vigenti sui mercati televisivi, incentivando una diminuzione della durata delle titolarità dei diritti da parte delle televisioni. Una tendenza di questo tipo avrebbe un effetto benefico sul settore della produzione indipendente, consentendo alle società di disporre di cataloghi di opere, cioè di attività e quindi di una capacità di autofinanziamento e/o di garanzie sufficienti da presentare ai partner finanziari.

Nel corso di MEDIA II 362 progetti hanno ottenuto un sostegno complessivo di 39 milioni EUR. I progetti assistiti erano per il 65% documentari, per il 27% opere d'invenzione e per l'8% disegni animati.

L'investimento complessivo in produzione è stato di 572 milioni EUR, pari al 2,3% della produzione televisiva europea. Il sostegno MEDIA ha pertanto esercitato un rilevante effetto propulsivo, che ha consentito ai produttori indipendenti di completare la copertura finanziaria di coproduzioni internazionali per le quali avevano già raccolto il 75% dei finanziamenti.

Il sostegno alla diffusione televisiva è andato soprattutto a vantaggio dei produttori di un numero ristretto di paesi (Francia, Belgio, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito). Si tratta di una concentrazione dovuta al criterio d'indipendenza dei produttori, essendo le pratiche in materia di titolarità dei diritti da parte dei diffusori molto variabili a seconda dei paesi. Le esperienze realizzate nel quadro di MEDIA II hanno confermato che l'attesa trasformazione delle pratiche di mercato richiede anche un intervento a carattere legislativo, a livello sia comunitario (direttiva « Televisione senza frontiere) [9] che di Stati membri.

[9] Direttiva 89/552/CEE del Consiglio, del 3 ottobre 1989, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati Membri concernenti l'esercizio delle attività televisive, modificata dalla direttiva 97/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio; GU L 202 del 30.7.1997, p. 60.

2.2.4. Sostegno all'edizione e alla distribuzione di applicazioni audiovisive e multimediali

Il sostegno aveva l'obiettivo di promuovere l'edizione e la distribuzione di cataloghi di film e di programmi audiovisivi europei recenti, da parte di editori e distributori europei, su tutti i supporti video destinati al consumo domestico (VHS, DVD, CD-ROM).

Il sostegno all'edizione e alla distribuzione di applicazioni audiovisive e multimediali ha interessato 2476 titoli (188 dei quali multimediali), presentati da 108 società. L'aiuto di MEDIA II ha raggiunto l'importo complessivodi 10,4 milioni EUR. Durante il periodo di riferimento si è avuta l'espansione del formato DVD (40% dei titoli assistiti nel 2000).

Secondo la valutazione a posteriori l'incidenza del sostegno sul settore è stata limitata. Ne hanno tratto vantaggio soprattutto i tre principali mercati del settore video - Francia, Regno Unito e Germania - ed un numero limitato di beneficiari. Numerosi distributori di medie dimensioni non hanno mai richiesto l'aiuto di MEDIA II.

Rispetto alle dimensioni del mercato finale (7 miliardi EUR nel 2000) l'entità del sostegno (10,4 milioni EUR in 5 anni) è stata poco consistente.

Sulla base di questi rilievi, nell'ambito del programma MEDIA Plus sono state riviste le modalità d'intervento nel settore [10].

[10] Si veda il paragrafo 3.2.

2.2.5. Sostegno al promozione

Il sostegno aveva il compito di rafforzare la promozione dei film e dei programmi europei e di agevolare l'accesso dei produttori e distributori indipendenti europei ai mercati professionali. Gli interventi sostenuti da MEDIA II si sono articolati in due direzioni:

- la presenza sui principali mercati del settore (mercati cinematografici di Berlino e di Cannes, MIPCOM, MIP-TV e MILIA), dove gli operatori indipendenti hanno potuto raccogliersi sotto « coperture » che offrivano loro visibilità e servizi;

- la presenza sui mercati tematici (Forum Cartoon, Sunny side of the doc., ecc.), dove si sono potute organizzare vere sessioni di « pitching » (lancio) di progetti.

Nel corso del programma MEDIA II hanno ottenuto il sostegno 64 festival - che hanno programmato 7500 opere europee per un pubblico di più di due milioni di persone - e 50 manifestazioni e mercati professionali. Nel periodo 1996-2000 il sostegno concesso è stato pari a 19,1 milioni EUR.

Quanto alla presenza sui principali mercati dell'industria, nel corso del programma 400 società indipendenti europee hanno fruito delle "coperture" MEDIA con elevato tasso di soddisfazione degli utilizzatori (ad esempio 85% nel caso di MIP-TV).

Quanto al sostegno ai mercati tematici, nel solo ambito di Forum Cartoon 1164 progetti europei sono stati presentati ai diffusori (per preacquisti) o ai produttori (per coproduzioni). Questo tipo di interventi ha indubbiamente contribuito alla professionalizzazione dei produttori indipendenti e all'istituzione di eventi tematici promozionali di riferimento.

2.2.6. Sostegno ai cataloghi

Il sostegno aveva l'obiettivo di fornire un aiuto finanziario alle società di distribuzione internazionale di programmi televisivi per la produzione di materiale promozionale (edizione/stampa di cataloghi su carta o in linea), il doppiaggio, la sottotitolatura e la partecipazione ai mercati internazionali (affitto di spazi espositivi, ecc.).

Nel corso del programma MEDIA II, 62 società hanno fruito del sostegno ai cataloghi per un importo complessivo di 3,6 milioni EUR.

2.3. Effetto del settore sviluppo

2.3.1. Sostegno allo sviluppo di progetti

* Sostegno allo sviluppo di progetti individuali

E' stato sostenuto lo sviluppo di progetti di opere d'invenzione, documentari, disegni animati o opere multimediali, destinati alla programmazione nelle sale o alla diffusione televisiva e presentati da società di produzione europee indipendenti.

Hanno fruito del sostegno allo sviluppo 1178 società per un totale di 1714 progetti. Il sostegno MEDIA II ha raggiunto l'importo complessivo di 50,9 milioni EUR, con un importo medio per progetto pari a 30.000EUR. I progetti più numerosi riguardavano le opere d'invenzione, seguite dai documentari.

* Sostegno allo sviluppo di pacchetti di progetti (Slate Funding)

Si tratta di un meccanismo di concezione totalmente nuova, che è stato introdotto nel 1999 e ha consentito di assegnare finanziamenti a società di produzione europee indipendenti per lo sviluppo di pacchetti di progetti. Il sostegno è stato destinato a società di produzione di medie dimensioni già operanti sul mercato internazionale.

Nel periodo 1999-2000, sono stati selezionati 99 cataloghi, per un importo complessivo di circa 12 milioni EUR e un importo medio di 125.000EUR. Complessivamente sono stati sostenuti 400 progetti. Le opere d'invenzione rappresentavano i tre quarti del totale, seguite dai documentari. Si è rapidamente verificato uno spostamento delle candidature dal meccanismo di sostegno ai progetti individuali a quello di Slate Funding, a conferma della rispondenza del nuovo strumento alle esigenze delle società di medie dimensioni.

2.3.2. Sostegno allo sviluppo delle strutture di produzione

* Sostegno allo sviluppo delle società di produzione

Il sostegno aveva il compito di migliorare la competitività delle società ed ha assunto la forma di sostegno alla definizione di piani d'impresa quinquennali e si sostegno all'attuazione di piani d'impresa.

Nell'ambito di tale meccanismo tra il 1996 e il 2000 186 società hanno fruito del sostegno per un importo complessivo di 8,4 milioni EUR. L'importo medio dei prestiti concessi è stato di circa 100.000EUR. L'introduzione dello Slate Funding nel 1999 ha provocato l'esaurimento delle candidature e delle risorse per questo tipo di sostegno. Anche lo Slate Funding è stato uno strumento di sostegno alle strategie a medio termine delle società, ma più flessibile nelle modalità di applicazione.

* Sostegno alle piattaforme industriali

Il meccanismo era destinato a incentivare la messa in rete delle società di produzione indipendenti europee impegnate in progetti di animazione, di produzioni basate su nuove tecnologie e di produzioni di valorizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. L'aiuto è stato destinato alla piattaforma con compiti di ridistribuzione e di consulenza ai produttori membri della rete.

Nel corso del programma MEDIA II sono state selezionate due piattaforme: Multimedia Investimento e Cartoon.

2.3.3. Effetto del settore sviluppo

Il sostegno allo sviluppo ha avuto l'effetto di rendere gli operatori sensibili all'importanza della fase industriale dello sviluppo, dando loro nel contempo accesso ai mezzi finanziari necessari per sviluppare i propri prodotti. Esso ha consentito ai produttori di sperimentare le proprie idee e di evitare di realizzare progetti di fattibilità e redditività dubbie.

L'incidenza economica dell'aiuto sui livelli d'investimento è peraltro difficile da quantificare. Si puo' comunque ritenere che il meccanismo sia stato particolarmente interessante per i produttori medi, in quanto ha loro consentito di aumentare il volume degli investimenti e di migliorare la situazione finanziaria delle società. Per i piccoli produttori esso ha inoltre rappresentato un'alternativa ai costosi finanziamenti bancari. L'incidenza degli aiuti rispetto agli investimenti complessivi in sviluppo è più o meno significativa a seconda delle dimensioni della società beneficiaria (piccola o media impresa) e del paese d'origine (a scarsa o elevata capacità di produzione). Gli importi degli aiuti allo sviluppo per progetto (tra i 23.000 e i 35.000 EUR secondo la categoria d'opera) si sono dimostrati abbastanza elevati da suscitare interesse e da avere un'incidenza reale sul finanziamento dello sviluppo.

2.4. Effetto del settore formazione

Nel campo della formazione MEDIA II ha perseguito i seguenti obiettivi:

- la formazione (iniziale e continua) degli operatori, soprattutto in rapporto alle dimensioni europee dei mercati e all'uso delle nuove tecnologie;

- la promozione della cooperazione e degli scambi di know how attraverso la messa in rete degli operatori, nonché lo sviluppo della formazione dei formatori e della formazione a distanza.

Le azioni nel campo della formazione si sono articolate in tre grandi settori: la gestione economica e commerciale, l'uso e lo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di programmi audiovisivi e le tecniche di scrittura di sceneggiature.

Nel periodo 1996-2000, sono state cofinanziate 186 azioni di formazione per un totale di 8691 partecipanti. MEDIA II ha contribuito con 39,7 milioni EUR, su un costo totale di 94,9 milioni EUR. Il maggior numero di partecipanti lo hanno registrato le iniziative nel campo delle nuove tecnologie, seguite da quelle relative alla gestione e da quelle sulle tecniche di scrittura di sceneggiature. Al settore formazione di MEDIA II ha partecipato un'ampia gamma di attori (dall'università alle associazioni).

Nel corso del programma, l'offerta di formazione proveniente da tali attori si è progressivamente adeguata alle priorità definite (i tre grandi settori) e alle attese degli operatori. Si è avuto un notevole migliorameneto del contenuto pedagogico e si sono compiuti sforzi rilevanti sotto l'aspetto dell'informazione e del chiarimento degli obiettivi per meglio raggiungere i segmenti di pubblico a cui si mirava. E' stato anche rilevato un aumento dell'offerta di formazione nei paesi con scarsa capacità di produzione e con area linguistica limitata.

L'effetto del settore formazione puo' essere misurato solo sul medio o lungo periodo. Appare comunque fin d'ora evidente che le azioni di formazione finanziate nel quadro di MEDIA II hanno contribuito a modificare in profondità le mentalità e le pratiche degli operatori indipendenti europei, inducendoli a tener maggiormente conto della dimensione europea, della fase di sviluppo, dei mercati finali, nonché della realizzazione di forme di cooperazione transnazionale e di reti spontanee.

I seminari dedicati ai progetti individuali dei partecipanti sono stati particolarmente utili per orientare, misurare, sviluppare, produrre e vendere nel modo migliore i progetti medesimi. Hanno anche consentito di stabilire una rete di contatti con i produttori indipendenti di diversi paesi e di accedere più facilmente ad alcune persone/risorse per lo sviluppo, la copertura finanziaria, il confezionamento, la commercializzazione, la vendita e la distribuzione dei progetti stessi. I legami creatisi in occasione di tali attività hanno spaziato dalle coproduzioni a carattere specifico alla vendita di programmi e hanno generato partenariati duraturi.

L'investimento in iniziative di formazione iniziale è risultato meno proficuo in termini di incidenza complessiva per la mancanza di esperienze precedenti dei partecipanti e di punti di collegamento nella pratica professionale.

3. ADEGUAMENTI DELL'AZIONE COMUNITARIA SUCCESSIVI ALL'AVVIO DEL PROGRAMMA MEDIA II

3.1. Adattamenti nel corso del programma

Al programma MEDIA II sono stati apportati vari adattamenti basati sull'analisi dell'evoluzione del mercato dei programmi audiovisivi. Ci si proponeva così di adattare nel modo migliore il programma alle esigenze dell'industria europea e di massimizzarne gli effetti strutturanti.

Per tali motivi sono stati creati due meccanismi destinati alle medie società già dotate di capacità finanziaria e di esperienza in campo internazionale: il sistema di sostegno automatico alla distribuzione cinematografica e il sostegno allo sviluppo di pacchetti di progetti (Slate Funding).

Il primo meccanismo (sostegno automatico alla distribuzione) è stato introdotto a titolo sperimentale nel 1997 e successivamente prorogato fino alla fine del programma, con un aumento delle risorse finanziarie, sulla base delle conclusioni positive della valutazione intermedia [11] di MEDIA II. Il secondo meccanismo (Slate Funding) è stato introdotto nel 1999 sulla base delle raccomandazioni formulate nell'ambito della valutazione intermedia.

[11] Relazione della Commissione sui risultati ottenuti nel quadro del programma MEDIA II per il periodo 1.1.1996-30.6.1998, COM(1999) 91 def.

Si è così rafforzata la complementarità tra i due nuovi meccanismi e quelli già operativi (sostegno selettivo alla distribuzione e sostegno allo sviluppo di progetti individuali). Considerando ad esempio il sostegno alla distribuzione, si rileva che l'aiuto selettivo si è indirizzato a film con scarse potenzialità commerciali iniziali e quindi più rischiosi per il distributore. Esso ne ha consentito l'uscita e la volorizzazione con mezzi aggiuntivi (doppiaggio, riproduzione di copie, campagna di promozione). L'aiuto automatico si è invece rivolto ai film più commerciali e con bilanci più ricchi. Quanto al sostegno allo sviluppo, lo Slate Funding ha rappresentato per le società di medie dimensioni un sostegno flessibile e una visibilità finanziaria migliore. Il meccanismo di sostegno ai progetti individuali da parte sua ha permesso di non privare le società di dimensioni più ridotte del sostegno di MEDIA II.

3.2. Concezione del programma MEDIA Plus (2001-2005)

In occasione dell'avvio della riflessione su MEDIA Plus, l'esigenza di un sostegno comunitario al settore audiovisivo non è stata rimessa in discussione. A queste conclusioni si è giunti sulla base della situazione economica del settore, che ha evidenziato urgenti necessità dell'industria europea in materia di formazione, sviluppo e distribuzione (si veda la parte 1 della presente relazione). La valutazione economica del settore audiovisivo ha viceversa giustificato un forte aumento della dotazione del bilancio del programma MEDIA. Mentre MEDIA II disponeva di 310 milioni EUR, per MEDIA Plus sono stati stanziati 400 milioni EUR.

L'esperienza realizzato con MEDIA II ha influito sulla concezione di MEDIA Plus. Si è mantenuta la concentrazione delle risorse nei tre settori di intervento dedicati a formazione, sviluppo e distribuzione, ma gli strumenti attivati nel quadro di MEDIA II sono stati adattati sulla base dei risultati ottenuti nel periodo 1996-2000 e dell'evoluzione delle esigenze del settore.

Nel campo della formazione, la principale innovazione del programma è consistita nell'incentivazione alla costituzione di reti europee di centri d'eccellenza, sede di coordinamento delle attività degli istituti di formazione.

Nel campo dello sviluppo, sono stati aboliti i meccanismi di sostegno allo sviluppo delle strutture di produzione a vantaggio dei meccanismi di aiuto allo sviluppo di progetti. Lo Slate Funding è stato ritenuto idoneo a svolgere compiti di finanziamento e di strutturazione dell'impresa a breve/medio termine, ed è stato reso permanente nel quadro di MEDIA Plus.

Nel campo della distribuzione :

- il sostegno ai cataloghi è stato sostituito da un sostegno alla digitalizzazione delle opere e alla creazione di materiale promozionale e pubblicitario su supporto digitale;

- il sistema automatico di sostegno alla distribuzione cinematografica è stato mantenuto e ha ottenuto un aumento dei finanziamenti;

- l'aiuto ai mandatari di vendita è stato reso permanente nel quadro del sostegno selettivo;

- il sostegno alle applicazioni audiovisive e multimediali operante nel quadro di MEDIA II è stato sostituito da un meccanismo di sostegno automatico agli editori e ai distributori di opere europee su supporti destinati al consumo privato (audiovisivi, DVD e CD-Rom).