52003DC0675

Relazione di valutazione globale della Commissione europea in merito al livello di preparazione all'adesione all'UE della Repubblica ceca, dell'Estonia, di Cipro, della Lettonia, della Lituania, dell'Ungheria, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia {SEC (2003) 1200 - 1209} /* COM/2003/0675 def. */


Relazione di valutazione globale della Commissione europea in merito al livello di preparazione all'adesione all'UE della Repubblica ceca, dell'Estonia, di Cipro, della Lettonia, della Lituania, dell'Ungheria, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia {SEC (2003) 1200 - 1209}

A. Introduzione

B. Relazioni di valutazione globali

1. Metodologia

2. Riepilogo delle conclusioni

2.1. Miglioramenti in materia di politica economica

2.2. Preparativi in materia legislativa e amministrativa

Capacità amministrativa generale

Progressi compiuti nell'adozione e nell'attuazione dell'acquis

Problemi che richiedono sforzi ulteriori

Materie che destano serie preoccupazioni

C. Risoluzione dei problemi

1. Misure correttive

2. Misure di sostegno

D Fasi successive

1 Fino all'adesione

2 Dopo l'adesione

E. Conclusioni

Allegati

Allegato: Conclusioni delle relazioni di valutazione globali su Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia

Repubblica ceca

Estonia

Cipro

Lettonia

Lituania

Ungheria

Malta

Polonia

Slovenia

Slovacchia

A. INTRODUZIONE

Nel Documento di strategia "Verso un'Unione ampliata" che ha accompagnato le relazioni periodiche del 2002 sui paesi candidati all'adesione, la Commissione reputava che dieci paesi candidati risulteranno conformi ai criteri di adesione dall'inizio del 2004 e raccomandava di concludere i negoziati di adesione con questi paesi. Successivamente, i negoziati di adesione con la Repubblica ceca, l'Estonia, Cipro, la Lettonia, la Lituania, l'Ungheria, Malta, la Polonia, la Slovenia e la Slovacchia sono stati conclusi e il 16 aprile 2003 è stato firmato ad Atene un Trattato di Adesione. Questi dieci paesi aderiranno all'UE il 1° maggio 2004.

Maggiori dettagli sullo stato generale del processo di ampliamento si possono trovare nel Documento di strategia "Continuing enlargement", che continua la serie dei documenti di strategia annuali adottati dalla Commissione in relazione al processo di ampliamento nel suo complesso. Questo documento presenta inoltre un riepilogo delle conclusioni delle relazioni periodiche sui paesi candidati Bulgaria, Romania e Turchia.

Come sottolineato dai capi di Stato e di governo alla cerimonia di firma del trattato ad Atene, l'adesione è "un nuovo contratto tra i nostri cittadini e non semplicemente un trattato fra Stati". L'adesione all'UE ha un impatto diretto sulla vita quotidiana e ciò che accade in uno Stato membro produce conseguenze anche sugli altri. Ricordando la profonda integrazione e interdipendenza che gli Stati membri hanno raggiunto al momento del quinto ampliamento dell'Unione, quest'ultima deve essere in grado di assorbire tale ampliamento in tempi rapidi e senza ostacoli. È essenziale salvaguardare il funzionamento del mercato interno e mantenere la fiducia del pubblico in aree quali la sicurezza alimentare o la cooperazione nel campo della giustizia e degli affari interni.

Nel presentare questa relazione, la Commissione adempie all'impegno assunto nel Documento di strategia "Verso un'Unione ampliata" dello scorso anno, vale a dire di "elaborare, sei mesi prima della data prevista per l'adesione, una relazione di valutazione globale destinata al Consiglio e al Parlamento europeo". La Commissione risponde inoltre a una richiesta avanzata dal Consiglio europeo riunitosi a Copenhagen nel dicembre 2002, in base alla quale il monitoraggio avrebbe dovuto continuare fino all'adesione e avrebbe dovuto fornire ulteriori orientamenti agli Stati aderenti nei loro sforzi per assumere le responsabilità derivanti dall'adesione e dare le necessarie assicurazioni agli attuali Stati membri. Il Consiglio europeo ha inoltre invitato la Commissione a presentare le proposte necessarie sulla scorta delle relazioni di controllo. Nel monitorare l'attuazione dell'acquis da parte dei paesi aderenti, la Commissione svolge il proprio ruolo abituale di custode dei Trattati.

Questa relazione ha lo scopo di presentare le conclusioni della Commissione in seguito alla valutazione globale dei preparativi operati dai paesi aderenti nel periodo precedente all'adesione. In base alle relazioni sui singoli paesi, di cui si allegano le conclusioni, viene valutato il loro livello generale di preparazione all'adesione, vengono identificati i ritardi esistenti e vengono presentate le possibili misure che consentirebbero di correggerli. Questa relazione riflette la situazione esistente alla fine di settembre 2003.

L'assunto di partenza della Commissione è che i paesi aderenti devono essere pienamente preparati alla data di adesione. Questa relazione conferma che i paesi aderenti hanno compiuto molti progressi ma devono ancora adottare alcune misure importanti prima dell'adesione. L'importanza di queste misure, e le serie conseguenze che potrebbero derivare da una loro mancata adozione, non deve essere sottovalutata. La Commissione è decisa ad adottare, ove necessario, misure appropriate che consentano di salvaguardare il funzionamento dell'Unione in tutti i campi, in particolare nel mercato interno.

Per quanto riguarda Cipro, il protocollo n. 10 del trattato di adesione stabilisce una procedura semplificata volta ad adattare i termini di adesione in vista di una soluzione globale della questione del paese. Qualora non si raggiunga tale soluzione entro la data di adesione, il Protocollo sospenderebbe l'applicazione dell'acquis nelle zone sulle quali il Governo non esercita un controllo effettivo, mentre Cipro nel suo insieme aderirebbe all'Unione. Prima dell'adesione, sarà necessario definire le condizioni con cui il diritto comunitario si applicherà alla linea che separa il nord del paese dalle zone sotto il controllo effettivo del governo. Poiché una soluzione globale non è ancora stata raggiunta, questa relazione si limita a valutare l'applicazione dell'acquis nella parte di Cipro su cui il governo esercita un controllo effettivo.

B. RELAZIONI DI VALUTAZIONE GLOBALI

1. Metodologia

I negoziati di adesione con i dieci paesi aderenti sono stati conclusi a Copenhagen nel dicembre 2002 avendo valutato che tali paesi avrebbero soddisfatto i criteri di adesione all'inizio del 2004. La Commissione ha monitorato per diversi anni i progressi compiuti dai paesi aderenti verso il rispetto dei criteri di adesione. Le sue conclusioni principali sono state pubblicate in forma di relazioni periodiche annuali su ciascun paese. Tale monitoraggio ha consentito all'Unione di condurre e concludere i negoziati di adesione parallelamente, e conseguentemente, ai progressi effettivi compiuti nei paesi interessati. La chiusura dei negoziati sui singoli capitoli si è basata sui progressi già compiuti nel processo di allineamento con le disposizioni dell'acquis. Ciò nonostante, dato il considerevole periodo di tempo che separa la conclusione dei negoziati e l'effettiva data di adesione - oltre due anni per la maggior parte dei capitoli negoziali - la chiusura si è basata in parte sugli impegni credibili assunti dai paesi aderenti in merito all'adozione e all'attuazione del diritto comunitario. L'attività di monitoraggio della Commissione è stata intensificata dopo la conclusione dei negoziati nel dicembre 2002, in particolare allo scopo di verificare che gli impegni assunti dai paesi aderenti nel corso dei negoziati vengano effettivamente rispettati con l'approssimarsi della data di adesione.

Il quadro di riferimento per tale azione di monitoraggio è descritto nei risultati dei negoziati riportati nel trattato di adesione, che contiene i diritti e gli obblighi dei futuri Stati membri e l'impegno concreto all'adozione e all'attuazione dell'ordinamento politico e giuridico dell'Unione, il cosiddetto acquis comunitario.

L'impegno fondamentale, che rappresenta anche un obbligo centrale del trattato, è quello di applicare l'acquis in tutte le sue parti dal primo giorno di adesione, fatta eccezione per le materie sulle quali sono stati raggiunti accordi transitori nel corso dei negoziati. Le disposizioni applicabili includono l'acquis in vigore durante i negoziati di adesione, vale a dire l'acquis adottato fino al 1° novembre 2002, e il nuovo acquis adottato dopo tale data che sarà in vigore alla data di adesione. In generale, il monitoraggio riguarda anche il nuovo acquis che entrerà in vigore solo dopo il 1° maggio 2004, ma naturalmente verrà tenuto debito conto della diversa tabella di marcia per la sua attuazione. Il monitoraggio prende inoltre in considerazione l'effetto delle misure transitorie concordate nei negoziati di adesione, nella misura in cui consentono di rinviare l'applicazione di alcuni requisiti specifici dell'acquis. È opportuno osservare che, in materia agricola e veterinaria, il trattato di adesione offre la possibilità di introdurre ulteriori misure transitorie che consentano di affrontare problemi imprevisti. Sono stati segnalati i ritardi significativi nell'attuazione delle misure di allineamento rispetto alle date specificate negli impegni ove si è ritenuto che tali ritardi possano avere conseguenze rilevanti sulle probabilità del paese di essere preparato entro la data di adesione.

I servizi della Commissione hanno monitorato con attenzione i progressi compiuti nei paesi aderenti nel corso di quest'anno e hanno fornito al Consiglio le informazioni necessarie. Le conclusioni delle relazioni di valutazione sono state comunicate ai paesi aderenti per fornire loro un orientamento negli ulteriori preparativi all'adesione. Tali paesi sono stati avvertiti dei punti specifici nei quali si discostano dagli obblighi di allineamento e di attuazione che, se non risolti immediatamente, condurrebbero a un giudizio negativo nella relazione di valutazione globale.

Le singole relazioni di valutazione globali che accompagnano la presente relazione riferiscono, per ognuno dei 29 capitoli dell'acquis, lo stato di preparazione dei vari paesi aderenti, sia in termini di recepimento della legislazione che dal punto di vista delle strutture di attuazione, della capacità amministrativa e dell'applicazione effettiva delle misure. Di norma, ai fini della valutazione si è tenuto conto solo delle leggi effettivamente adottate e delle misure effettivamente messe in atto. Nelle conclusioni di ogni capitolo viene fatta una distinzione tra tre categorie di fattori.

La prima categoria si riferisce alle materie in cui un paese è pronto o in cui restano da risolvere problemi di ordine secondario. Si tratta in prevalenza di fattori tecnici in cui i preparativi sono in corso e che, se verrà mantenuto il ritmo attuale dei preparativi, verranno risolti entro la data di adesione.

La seconda categoria include le questioni che richiedono ulteriori interventi e una tabella di marcia accelerata per garantire che vengano risolte entro la data di adesione.

La terza categoria comprende le questioni che destano serie preoccupazioni, per le quali è necessario che il paese intraprenda un'azione immediata e decisiva per poter essere pronto alla data di adesione. Se il problema non verrà affrontato, alcune delle questioni descritte potrebbero impedire al nuovo Stato membro di usufruire pienamente dei vantaggi dell'adesione.

In considerazione della loro importanza per l'attuazione e l'applicazione dell'acquis in generale, le relazioni di valutazione globali trattano, in una parte introduttiva all'analisi dei 29 capitoli dell'acquis, i problemi della riforma dei servizi amministrativi e civili, della riforma giudiziaria e dello sviluppo di efficaci misure anticorruzione per tutti i paesi. Nelle precedenti relazioni periodiche, tali questioni venivano affrontate nell'ambito dei criteri politici ora soddisfatti da tutti i paesi aderenti. Alcuni altri problemi vengono trattati in relazione ai capitoli rilevanti dell'acquis; ad esempio, la legislazione antidiscriminazione viene trattata in relazione al Capitolo 13 - Politica sociale e occupazione.

Le relazioni di valutazione globali prendono inoltre in esame i miglioramenti in materia di politica economica, con particolare riferimento ai problemi evidenziati per ogni paese nelle conclusioni sui criteri economici incluse nelle relazioni periodiche del 2002 come aspetti da migliorare. Questi fattori riguardano in particolare la politica fiscale; i processi di ristrutturazione e privatizzazione; la riforma del mercato del lavoro, della sanità e delle pensioni; il miglioramento dell'ambiente economico. In futuro, la sorveglianza sui progressi compiuti in relazione alle politiche economiche, di bilancio e strutturali continuerà nell'ambito dei processi di coordinamento delle politiche economiche che attualmente coinvolgono tutti gli Stati membri (per maggiori dettagli, vedere il punto D.2).

Il punto 2 seguente riporta un riepilogo delle conclusioni relative a tutti i paesi aderenti.

2. Riepilogo delle conclusioni

Nelle relazioni periodiche dell'anno scorso, si concludeva che i paesi aderenti risultavano conformi ai criteri politici di Copenhagen e che tutti possedevano economie di mercato funzionanti. Tenendo conto dei progressi compiuti da questi paesi, delle misure adottate per ottemperare agli impegni assunti e del lavoro preparatorio in corso e previsto, la Commissione considerava che "questi paesi raggiungeranno la conformità con i criteri economici e dell'acquis e saranno pronti ad aderire agli inizi del 2004".

2.1. Miglioramenti in materia di politica economica

Le relazioni periodiche dell'anno scorso avevano portato la Commissione a concludere che tutti i paesi aderenti sarebbero risultati conformi ai criteri economici richiesti per l'adesione. Tale valutazione rimane valida. Allo stesso tempo, la Commissione aveva indicato alcune aree in cui sarebbe stato possibile operare ulteriori miglioramenti sul piano economico. Le relazioni di valutazione globali di quest'anno esaminano queste proposte di miglioramento e includono un riepilogo degli eventi economici principali degli ultimi dodici mesi, fino a metà 2003.

La crescita economica nei paesi aderenti ha continuato ad essere sostenuta, nonostante la debole situazione internazionale. Le conseguenze dell'incertezza globale sono state avvertite e l'attività economica ha rallentato, ma in generale in misura molto inferiore rispetto all'UE, il principale partner commerciale di questi paesi, in cui la crescita si è pressoché arrestata nella prima metà del 2003. L'inflazione ha presentato una tendenza al ribasso nella maggior parte dei paesi e, in alcuni, i prezzi hanno persino subito una leggera riduzione. La progressiva liberalizzazione dei prezzi amministrativi e l'adeguamento delle imposte indirette in linea con le regole comunitarie hanno ritardato in alcuni paesi il processo disinflazionistico o lo hanno temporaneamente invertito. Benché il tasso di disoccupazione sia ancora elevato per effetto dell'avvenuta ristrutturazione economica, la sua curva ascendente sembra essersi arrestata nei paesi in cui l'indice di disoccupazione non era già in discesa. Vi sono meno licenziamenti e in alcuni paesi si sta assistendo alla creazione di posti di lavoro.

Nel 2002, la maggior parte dei paesi presentava un disavanzo pubblico generale e in alcuni paesi il calo del gettito fiscale è stato considerevole. Le cifre del deficit pubblico variavano dal 2% al 9% del PIL. La situazione delle finanze pubbliche si è aggravata a causa del rallentamento economico e di politiche poco rigorose, ma una parte del deficit può essere attribuita a migliori strumenti di misurazione. Il disavanzo delle partite correnti ha registrato un incremento nella maggior parte dei paesi nel 2002, ma è rimasto entro livelli sostenibili. In generale, non vi è stato un peggioramento della bilancia commerciale, ma piuttosto un maggior numero di voci di spesa nei comparti delle entrate e dei servizi. Il conto corrente rimane in gran parte finanziato dagli investimenti esteri diretti, anche se, per effetto del calo globale degli investimenti, anche i paesi aderenti hanno registrato una diminuzione di questi fondi.

La stabilità macroeconomica è stata preservata. Il proseguimento del processo di riforma migliorerà la capacità dei paesi aderenti di sfruttare appieno le opportunità economiche offerte loro dall'integrazione nel mercato interno. A seconda del paese, nella relazione periodica dell'anno scorso sono state identificate da due a sei aree di possibile miglioramento. Nelle relazioni di valutazione globali è stata esaminata l'attuazione delle raccomandazioni relative a tali miglioramenti e si sono riscontrati alcuni progressi generali, anche se rimangono alcuni punti in sospeso. Questi elementi verranno ulteriormente esaminati nell'ambito delle procedure di sorveglianza comunitarie utilizzate per gli Stati membri, in particolare gli indirizzi di massima per la politica economica o le procedure per deficit eccessivo.

2.2. Preparativi in materia legislativa e amministrativa

Come già riscontrato nel documento di strategia dello scorso anno, negli ultimi anni i paesi aderenti hanno intrapreso un ampio percorso di riforma legislativa e amministrativa al fine di applicare l'acquis nella forma sviluppata dagli attuali Stati membri nel corso di vari decenni. La Commissione ha favorito questo processo attraverso una serie di strumenti dedicati, che includono misure di assistenza tecnica e investimenti nelle infrastrutture necessarie per l'applicazione dell'acquis, il gemellaggio delle amministrazioni degli attuali Stati membri con le istituzioni corrispondenti nei paesi aderenti, la conduzione di revisioni paritetiche o l'elaborazione congiunta da parte della Commissione e di esperti dei paesi aderenti di piani d'azione concreti. Nell'ultimo anno è stato compiuto uno sforzo particolare, a dimostrazione dell'impegno dei paesi aderenti ad entrare nell'UE come Stati membri pienamente preparati. Questi paesi meritano un riconoscimento per i notevoli risultati conseguiti.

La valutazione fatta dalla Commissione alla conclusione dei negoziati di adesione, in base alla quale questi paesi sarebbero stati pronti per aderire dall'inizio del 2004, viene confermata.

Capacità amministrativa generale

In termini di capacità amministrativa generale, l'esistenza di una pubblica amministrazione operosa e affidabile e di un sistema giudiziario indipendente ed efficiente è essenziale per l'attuazione efficace dell'acquis.

Esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario, ma in tutti i paesi aderenti vi sono margini di ulteriore miglioramento. La valutazione mostra che, per la maggior parte degli aspetti regolati dall'acquis, sono presenti le necessarie strutture amministrative e, in alcuni casi, tali strutture hanno già raggiunto una capacità ottimale per l'adesione. Tuttavia, in molti casi è richiesto un rafforzamento in termini di risorse umane, formazione (anche sotto il profilo linguistico) e bilancio. Anche all'interno dei vincoli di bilancio esistenti, si potrebbero ottenere risultati migliori identificando chiaramente le priorità e indirizzandole verso le aree critiche per un funzionamento corretto dei paesi aderenti all'interno dell'UE. Ora è giunto il momento di compiere questi investimenti. In diversi casi, i problemi derivano da un coordinamento insufficiente tra le varie istituzioni coinvolte nell'attuazione dell'acquis e al loro interno. Le riforme in corso finalizzate a rafforzare il sistema giudiziario nei paesi aderenti dovrebbero continuare, in modo da assicurare l'attuazione efficace dell'acquis. Ciò vale anche per le autorità normative e di sorveglianza richieste in vari settori per garantire l'attuazione corretta dell'acquis; tali autorità devono essere sufficientemente indipendenti e ricevere risorse adeguate per lo svolgimento dei compiti ad esse assegnati.

Con alcune eccezioni, rimane la percezione che il livello di corruzione nei paesi aderenti sia ancora elevato, in alcuni casi molto elevato, e che possa influire sulla fiducia nella pubblica amministrazione e nel sistema giudiziario, con conseguenti effetti sulla corretta attuazione dell'acquis. La lotta alla corruzione deve perciò rimanere tra le massime priorità politiche nei prossimi anni. La maggior parte dei paesi aderenti ha intrapreso azioni risolute per sviluppare politiche improntate ad una maggiore sensibilizzazione del pubblico e alla maggiore efficacia delle pene, ma è richiesto uno sforzo continuativo per assicurare la piena attuazione di queste misure. L'identificazione di episodi di corruzione di alto profilo può migliorare la percezione della corruzione, ma deve essere un punto di partenza per avviare e mettere in atto rigorose misure anticorruzione. Nei prossimi anni, anche la Commissione presterà particolare attenzione a proteggere i fondi dell'UE affinché non vengano sottratti ai legittimi beneficiari attraverso frodi o atti di corruzione.

I paesi aderenti dovranno impegnarsi a tradurre l'acquis nelle rispettive lingue ufficiali. Le istituzioni dell'UE sono responsabili per la revisione finale e la pubblicazione delle traduzioni in un'edizione speciale della Gazzetta ufficiale, mentre spetta ai paesi aderenti produrre le traduzioni e sottoporle a un'accurata revisione sotto il profilo giuridico e linguistico. Se l'acquis non verrà reso disponibile nella lingua di un nuovo Stato membro, come richiesto dal trattato di adesione, quello Stato potrà incorrere in un procedimento d'infrazione. Alcuni paesi aderenti avevano inizialmente sottovalutato questo compito e solo recentemente hanno adottato misure incisive per accelerare il processo. La traduzione rispetta ora la tabella di marcia per la maggior parte delle nuove lingue, ma il numero dei testi revisionati presentati da Lituania, Malta e Slovenia è ancora ampiamente insufficiente per garantirne la pubblicazione in tempo utile.

Progressi compiuti nell'adozione e nell'attuazione dell'acquis

Nella maggior parte delle aree regolate dall'acquis, i preparativi per l'adesione sono già stati pressoché completati. Questa situazione si verifica nelle seguenti aree.

Per quanto riguarda la libera circolazione delle merci, dei servizi, delle persone e dei capitali, l'allineamento è a uno stadio avanzato. I paesi aderenti hanno ben compreso la legislazione basata sul "nuovo approccio", che pone l'accento sulla sicurezza dei beni industriali anziché sulle specifiche obbligatorie. La necessaria capacità istituzionale è già presente e il suo funzionamento è per lo più soddisfacente. Sono state varate disposizioni per consentire la libera circolazione dei lavoratori e vengono applicati gli accordi transitori in questa materia. La circolazione dei capitali è stata in gran parte liberalizzata e sono state introdotte le severe norme antiriciclaggio dell'UE, anche se in alcuni paesi è richiesta una loro ulteriore precisazione. Per quanto riguarda i servizi finanziari, l'acquis nel settore bancario è particolarmente ben applicato. Sono in vigore regole per la protezione dei dati. Il diritto societario e le regole contabili sono per la maggior parte già allineate con l'acquis. Nell'area della politica di concorrenza, sia le regole antitrust che le norme sugli aiuti di Stato dell'acquis sono ben allineate e applicate in modo soddisfacente in tutti i paesi, con poche eccezioni molto specifiche (vedere i dettagli più avanti).

Nel settore dell'agricoltura, i preparativi per l'applicazione della politica agricola comune sono in fase conclusiva come richiesto dalla maggior parte dei paesi, con alcune eccezioni specifiche in alcuni Stati. Complessivamente, non si prevedono grandi problemi nell'applicare l'organizzazione comune dei mercati o le regole sugli aiuti di Stato, sulla qualità e sull'agricoltura organica, a condizione che si superino i problemi legati alla creazione delle istituzioni e delle procedure necessarie che ancora gravano su circa la metà dei paesi (tali problemi sono descritti dettagliatamente più avanti). Nella maggior parte dei paesi, i piani per le misure di sviluppo rurale che comportano finanziamenti comunitari sono ben sviluppati e dovrebbero riuscire a partire in tempo. Nel campo veterinario e fitosanitario, alcuni aspetti specifici possono essere considerati ampiamente completati, in particolare le misure di controllo delle malattie animali e le regole in materia di zootecnia.

Nel settore della pesca, l'allineamento con le regole comunitarie sugli aiuti di Stato e l'adattamento alle disposizioni degli accordi internazionali su questa materia dovrebbero essere completati entro la data di adesione senza particolari problemi (con una sola eccezione descritta di seguito). Tutti i paesi aderenti senza sbocco sul mare, oltre alla Slovenia, possono essere considerati pienamente in regola per l'applicazione dell'acquis entro la data prevista per l'adesione.

Per quanto riguarda la politica dei trasporti, l'allineamento è ben avanzato nei settori ferroviario e della navigazione interna e in relazione alle reti di trasporto transeuropee. La maggior parte dei paesi aderenti è anche ben posizionata per l'applicazione dell'acquis nei settori del trasporto stradale, aereo e marittimo entro la data di adesione.

La maggior parte dei paesi aderenti non dovrebbe incontrare particolari difficoltà nell'applicare l'acquis in materia di tassazione (IVA, imposte indirette e imposte dirette) alla data dell'adesione. Analoga è anche la preparazione sull'attuazione della cooperazione amministrativa nel campo della tassazione e dei dazi e per riscuotere e trasmettere correttamente i contributi del proprio paese al bilancio dell'UE. Per quanto riguarda il controllo finanziario, le procedure di revisione esterna sono ben sviluppate e si può ritenere che metà dei paesi aderenti abbiano già messo in atto un sistema di controllo interno delle finanze pubbliche dal funzionamento ottimale.

Fatta eccezione per l'acquis più recente, il livello di allineamento con l'acquis per la politica sociale e l'occupazione è progredito in modo soddisfacente, nella maggior parte dei paesi anche per quanto riguarda la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro e la legislazione sul lavoro. Le politiche riguardanti la parità di trattamento tra uomini e donne, l'occupazione, il dialogo sociale, l'inclusione sociale e la protezione sociale sono ben recepite. È stato raggiunto complessivamente un buon livello di allineamento nel campo delle politiche energetiche, anche per quanto riguarda la liberalizzazione dei settori dell'energia elettrica e del gas e la sicurezza nucleare. Per quanto concerne le installazioni nucleari, gli impegni di chiusura e le date di chiusura concordate nel corso dei negoziati di adesione e riportate esplicitamente nel trattato di adesione, inclusi gli impegni di chiusura relativi ai reattori della centrale atomica di Ignalina in Lituania e della centrale atomica di Bohunice in Slovacchia, dovranno essere scrupolosamente rispettati.

In materia di politica ambientale, i paesi aderenti rispettano per la maggior parte la tabella di marcia che permetterà loro di attuare l'acquis dalla data di adesione, in particolare per quanto riguarda la legislazione ambientale orizzontale, la qualità dell'aria, la gestione dei rifiuti, la qualità dell'acqua, le sostanze chimiche e gli organismi geneticamente modificati, le emissioni acustiche, la sicurezza nucleare e la protezione dalle radiazioni.

Complessivamente, i preparativi nel campo della giustizia e degli affari interni stanno progredendo in modo soddisfacente. La maggior parte dei paesi sta attuando nei tempi previsti il piano d'azione di Schengen e sta rafforzando le frontiere esterne (le frontiere interne con gli altri Stati membri non verranno aperte alla data di adesione ma solo in una fase successiva). L'acquis sulla cooperazione tra le forze di polizia sarà probabilmente attuato dalla data di adesione e, complessivamente, sono in corso di sviluppo misure appropriate nella lotta al crimine organizzato, al terrorismo e alla droga. Non si prevedono attualmente particolari difficoltà per quanto riguarda la cooperazione doganale e la cooperazione tra gli organi giudiziari in materia di diritto civile e di criminalità. Gli strumenti giuridici richiesti in relazione ai diritti umani sono presenti.

Non si prevedono particolari difficoltà neppure nel completamento dei preparativi riguardanti complessivamente i seguenti capitoli dell'acquis (con alcune eccezioni limitate in alcuni paesi, descritte più avanti): unione economica e monetaria (i paesi aderenti adotteranno l'euro come valuta solo in una fase successiva, dopo l'adesione); statistica; politica industriale e promozione delle piccole e medie imprese; programmi scientifici e di ricerca; istruzione e formazione; relazioni esterne e politica estera e di sicurezza comune. L'acquis in materia di cultura e di audiovisivi è già ben attuato nella maggior parte dei paesi.

I paesi aderenti hanno perciò raggiunto un livello elevato di allineamento con l'acquis alla data del 30 settembre, vale a dire sette mesi prima dell'adesione. Sono già sufficientemente preparati per applicare la maggior parte dell'acquis. Ciò nonostante, in tutti i paesi rimangono alcune questioni ancora in sospeso. Tra queste, una serie di problemi che richiedono uno sforzo ulteriore da parte dei paesi aderenti e, in alcuni casi, problemi che destano serie preoccupazioni, identificati più avanti.

Problemi che richiedono sforzi ulteriori

La Commissione ha identificato una serie di problemi che richiedono sforzi ulteriori da parte dei paesi aderenti. Si tratta di aree dell'acquis in cui è probabile che il lavoro di adeguamento venga completato in tempo utile per l'adesione, purché i paesi compiano uno sforzo ulteriore accelerando il calendario di adozione delle misure necessarie. Tali problemi sono stati riscontrati in tutti i paesi aderenti e in relazione alla maggior parte dei capitoli dell'acquis, come descritto di seguito.

Per quanto riguarda la libera circolazione di merci, servizi, persone e capitali e il relativo acquis sul mercato interno, nonostante i molti progressi già compiuti saranno ancora richiesti sforzi particolari in Estonia, Lettonia e Polonia, ma anche nella Repubblica ceca e in Slovacchia:

- Tutti i paesi aderenti, ad eccezione di Cipro, devono ancora impegnarsi seriamente per identificare ed eliminare tutte le misure nazionali in conflitto con i principi fondamentali della libera circolazione e per introdurre il principio del riconoscimento reciproco. Ciò riguarda principalmente gli scambi di merci, i servizi transfrontalieri e il riconoscimento delle qualifiche professionali. In alcuni paesi, tra cui la Repubblica ceca e la Polonia, le barriere già identificate vengono talvolta rimosse con riluttanza. Per alcuni prodotti e servizi, l'acquis prescrive regole e approcci armonizzati. Tutti i paesi presentano ancora una serie di mancanze nel recepimento della legislazione riguardante i prodotti industriali, gli alimentari e determinati servizi. Nel campo della circolazione di capitali, la Lettonia dovrà intensificare gli sforzi per completare la liberalizzazione in tempo; la Lituania dovrà mettere in atto sistemi di pagamento appropriati. Nonostante l'adozione di gran parte di questa legislazione sia prevista per i prossimi mesi, non saranno accettabili ulteriori ritardi oltre la data di adesione.

- In termini di capacità istituzionale, la sorveglianza del mercato, un componente essenziale del funzionamento del mercato interno, dovrà essere ulteriormente rafforzata in tutti i paesi. Le inadempienze a livello di sorveglianza possono consentire la libera circolazione di prodotti non sicuri, sia di tipo industriale che alimentare, nel mercato interno. In mancanza di controlli, questa situazione può minare la fiducia dei cittadini e portare a richieste di restrizioni sui prodotti provenienti dai nuovi Stati membri che non controllino adeguatamente i propri mercati.

- La Repubblica ceca, l'Estonia, la Lettonia, l'Ungheria, Malta e la Polonia non hanno completato l'allineamento con le regole comunitarie in materia di appalti pubblici. Tale allineamento dovrà ora avvenire, tenendo conto che, dal 1° gennaio 2004, solo le spese relative a progetti attuati in piena conformità con le regole comunitarie sugli appalti pubblici potranno essere oggetti di cofinanziamento a titolo dei fondi strutturali.

- Per quanto riguarda i servizi finanziari, la Polonia dovrà accelerare il recepimento definitivo delle regole relative al settore finanziario. Repubblica ceca, Lettonia, Lituania e Slovacchia dovranno operare in modo analogo nel settore delle assicurazioni, Estonia, Cipro, Lettonia e Lituania nell'area dei servizi di investimento e dei mercati dei titoli. La stessa situazione si presenta nel campo dei servizi delle società di informazioni. In alcuni paesi, saranno richiesti sforzi ulteriori anche per rafforzare l'indipendenza e l'efficienza delle autorità di sorveglianza finanziaria, un requisito chiave per salvaguardare la fiducia nel mercato finanziario integrato dell'UE.

Per quanto riguarda la politica di concorrenza, Lettonia e Slovenia dovranno migliorare la propria capacità di attuazione in relazione alle regole antitrust; Repubblica ceca, Malta, Polonia e Slovacchia dovranno intensificare gli sforzi per assicurare la corretta attuazione delle misure relative agli aiuti di Stato. In merito alla politica industriale, rimangono da intraprendere azioni sostanziali nella ristrutturazione delle industrie siderurgiche in Polonia e nella privatizzazione delle aziende di proprietà statale.

Nonostante i paesi aderenti abbiano per lo più adottato la legislazione necessaria per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale e abbiano rafforzato gli organi di attuazione competenti, persiste un livello relativamente elevato di violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e industriale rispetto alla situazione osservata nell'attuale UE. La lotta alla pirateria e alle contraffazioni dovrà essere intensificata nei prossimi anni.

Nonostante la legislazione ampiamente presente, tutti i paesi aderenti ad eccezione della Slovenia dovranno assegnare una maggiore priorità al completamento dei preparativi nei campi dell'agricoltura e della pesca, che influiscono direttamente sul sostentamento di una gran parte della popolazione:

- Diversi paesi dovranno accelerare i preparativi diretti ad applicare l'organizzazione comune dei mercati per alcuni prodotti. È il caso ad esempio dello zucchero nella Repubblica ceca, in Lettonia, in Ungheria, in Slovenia e in Slovacchia; del latte nei paesi baltici, in Polonia e in Slovenia; della carne di manzo nella Repubblica ceca, in Lettonia, in Lituania, a Malta, in Polonia e in Slovacchia; del vino nella Repubblica ceca, in Ungheria, a Malta e in Slovacchia; delle uova e del pollame in Polonia; di frutta e verdura e dell'olio d'oliva a Malta.

- Sarà necessaria un'intensificazione degli sforzi per istituire le agenzie di pagamento responsabili per la trasmissione dei fondi comunitari ai beneficiari finali e per l'attuazione del sistema integrato di amministrazione e controllo (IACS) e dei meccanismi di commercio agricolo in tutti i paesi ad eccezione della Slovenia e, per quanto riguarda il sistema integrato di amministrazione e controllo (IACS), di Cipro. Cipro e Malta dovranno accelerare i preparativi diretti ad applicare la rete d'informazione contabile agricola. Le regole relative all'agricoltura organica non sono ancora state allineate a Malta.

- Alcuni paesi sono in ritardo nei preparativi per applicare le misure di sviluppo rurale finanziate dall'UE, in particolare l'Ungheria ma anche Malta e la Polonia.

- Si osservano ancora carenze sostanziali in campo veterinario e fitosanitario, più marcate nella Repubblica ceca, in Ungheria e in Polonia ma anche in Lettonia e Slovacchia. Tutti i paesi aderenti dovranno adottare le misure necessarie per attuare il sistema di controllo veterinario dell'UE (inclusi i controlli sulle importazioni e i sistemi di identificazione degli animali), le misure richieste per affrontare le encefalopatie spongiformi trasmissibili (come la BSE) e i sottoprodotti di derivazione animale (in particolare Lettonia, Malta e Polonia), standard strutturali e igienici negli impianti di lavorazione della carne, del latte e del pesce (in particolare Repubblica ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia), misure comuni in relazione agli altri tipi di monitoraggio e al controllo fitosanitario (in particolare la Polonia). Altre aree che richiedono un'intensificazione degli sforzi sono: le misure di controllo delle malattie degli animali (Lettonia); il commercio di animali vivi e di prodotti di derivazione animale; il benessere degli animali (Repubblica ceca, Lettonia, Lituania e Polonia) e la loro nutrizione (Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Malta e Polonia).

- Nel settore della pesca, saranno richiesti maggiori sforzi da parte delle sette nazioni aderenti interessate al settore, ad eccezione di Malta e della Slovenia, per applicare la necessaria gestione delle risorse e delle flotte e per garantire procedure di ispezione e di controllo corrette. I paesi baltici e la Polonia dovranno accelerare i preparativi diretti alla partecipazione alla politica comunitaria per il mercato della pesca; Estonia, Lituania, Malta e Polonia dovranno intensificare i preparativi in corso per poter usufruire delle azioni strutturali dell'UE. La Polonia è in ritardo anche per quanto riguarda le regole sugli aiuti di Stato e l'allineamento agli accordi internazionali sulla pesca.

Nonostante l'attuazione dell'acquis sia stata in gran parte realizzata nella maggior parte dei paesi, rimangono alcuni problemi specifici nei settori dei trasporti e dell'energia. In materia di energia, Cipro non ha attuato l'acquis sulle riserve petrolifere e, insieme alla Lettonia, non ha ancora regolamentato i settori del gas e dell'elettricità in linea con i criteri comunitari. Si osserva un ritardo nell'allineamento dei settori del trasporto stradale e aereo a Cipro, che insieme a Malta dovrà ancora compiere notevoli sforzi in materia di sicurezza marittima. Anche altri paesi dovranno moltiplicare gli sforzi in questi tre settori: la Slovacchia e in particolare la Repubblica ceca nel settore stradale, l'Estonia e la Lettonia nel settore del trasporto aereo, l'Estonia e la Polonia nel trasporto marittimo. L'Ungheria è in ritardo nell'attuazione dell'acquis sul trasporto ferroviario. Tutti i paesi aderenti devono ancora finalizzare le misure necessarie per applicare il recente acquis sulle telecomunicazioni. Ad eccezione della Repubblica ceca e della Slovenia, saranno richiesti maggiori sforzi anche per attuare l'acquis sui servizi postali. La Repubblica ceca, Cipro, l'Ungheria e la Polonia dovranno finalizzare l'allineamento con l'acquis sugli audiovisivi; nel caso della Polonia, gli sforzi richiesti sono ancora considerevoli.

In materia di tassazione, la maggior parte del lavoro è stata completata ma Lettonia, Polonia e Slovacchia dovranno accelerare i preparativi per l'allineamento con l'acquis sull'IVA; nel caso di Polonia e Slovacchia sono richieste ulteriori misure anche in materia di imposte indirette. Estonia, Malta e Slovenia dovranno intensificare gli sforzi per ottemperare agli obblighi in materia di tassazione diretta. La Lettonia e la Lituania non si sono preparate per tempo alla cooperazione amministrativa e all'assistenza reciproca nel campo della tassazione e dei dazi doganali, anche se nel caso della Lituania è stata trovata una soluzione temporanea. Per quanto riguarda il controllo finanziario, sono richiesti ulteriori sforzi da parte di Repubblica ceca, Cipro, Ungheria e Polonia per ottimizzare il controllo finanziario pubblico interno. In Lettonia, le revisioni esterne dovrebbero essere rafforzate. Ulteriori azioni sono richieste in Estonia, Lettonia, Ungheria, Polonia e Slovacchia perché vengano adottate, entro la data di adesione, tutte le misure necessarie per garantire la protezione degli interessi finanziari dell'UE. Sul fronte dell'unione economica e monetaria, la Polonia dovrà adottare le ultime misure necessarie per assicurare la totale indipendenza della sua banca centrale.

Per quanto riguarda la politica sociale e l'occupazione, la maggior parte dei preparativi è stata completata in tempo utile, ma la Repubblica ceca, Malta e la Polonia dovranno accelerare le ultime misure di allineamento con l'acquis in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, mentre Estonia e Polonia dovranno adottare ulteriori misure per quanto riguarda la legislazione del lavoro. I paesi aderenti non hanno ancora adottato il recente acquis sui prodotti del tabacco (ad eccezione di Repubblica ceca, Ungheria, Malta e Slovenia) e sulla lotta alla discriminazione; Malta deve compiere ulteriori sforzi per quanto riguarda le malattie trasmissibili. I preparativi per le azioni finanziate dal Fondo sociale europeo dovranno essere rafforzati in tutti i paesi. Nel campo della politica ambientale, l'Estonia in particolare dovrà intensificare gli sforzi per completare l'allineamento giuridico con le regole comunitarie in materia di qualità dell'aria, gestione dei rifiuti, protezione della natura, inquinamento industriale e protezione dalle radiazioni. Altri paesi dovranno adottare ulteriori misure in campi specifici: Malta per la gestione dei rifiuti; Repubblica ceca, Cipro, Ungheria, Malta e Polonia per la protezione della natura; Ungheria, Polonia e Slovacchia per l'inquinamento industriale e la gestione dei rischi; Cipro per gli organismi geneticamente modificati. Per quanto riguarda le relazioni esterne, tutti i paesi aderenti dovranno finalizzare le azioni intraprese per rinegoziare o terminare i propri accordi bilaterali e assicurare la propria compatibilità con l'acquis entro la data di adesione.

Nonostante il processo di programmazione stia procedendo in modo soddisfacente, sono richiesti ulteriori sforzi da parte di molti paesi aderenti per attuare i Fondi strutturali e di coesione. Tali sforzi sono particolarmente urgenti in virtù del fatto che le azioni potranno essere candidate al finanziamento comunitario a partire dal 1° gennaio 2004, vale a dire tra meno di due mesi. Un problema particolare che si osserva in tutti i paesi aderenti è la mancanza di un numero sufficiente di progetti di qualità pronti per essere avviati. L'inizio dei programmi verrà ritardato se non sarà in atto il necessario quadro legislativo, che include le regole comunitarie sugli appalti pubblici, sugli aiuti di Stato e sulla protezione ambientale; questo rischio si presenta particolarmente accentuato nella Repubblica ceca, in Estonia, in Lettonia, in Ungheria, a Malta, in Polonia, in Slovenia e in Slovacchia. Saranno inoltre richiesti ulteriori sforzi in tutti i paesi ad eccezione di Malta per rafforzare le procedure e le istituzioni competenti per l'attuazione dei programmi strutturali. Lo stesso vale per il miglioramento della gestione e dei controlli in materia finanziaria nella Repubblica ceca, in Estonia, in Lettonia, in Lituania, in Ungheria, a Malta, in Polonia, in Slovenia e in Slovacchia.

Nonostante i progressi significativi e di ampio respiro compiuti nel campo della giustizia e degli affari interni in tutti i paesi aderenti, Malta, Polonia e Slovacchia dovranno ugualmente accelerare l'attuazione del piano di azione di Schengen; Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia dovranno ulteriormente rafforzare le frontiere esterne. Estonia, Lettonia, Slovenia e Slovacchia dovranno migliorare la protezione dei dati personali. Cipro, Polonia e Slovacchia dovranno completare l'allineamento con la politica comunitaria in materia di visti, mentre Lettonia e Lituania dovranno uniformarsi alla politica di migrazione. Ad eccezione di Estonia, Polonia e Slovenia, i paesi aderenti non hanno ancora attuato correttamente l'acquis in materia di asilo politico e dovranno ora risolvere questo problema. La Lituania dovrà intensificare i preparativi per la cooperazione tra le forze di polizia e le azioni dirette a combattere il crimine organizzato. La lotta alle frodi, alla corruzione e al riciclaggio di denaro deve ricevere maggiore attenzione nella Repubblica ceca, in Estonia, in Lituania e in Polonia; anche Lettonia, Slovenia e Slovacchia dovranno rafforzare le iniziative contro le frodi e la corruzione; Lettonia e Polonia dovranno intensificare la lotta alla droga.

Su tutte queste materie, le azioni correttive appaiono attualmente fattibili e in linea con le aspettative, ma i paesi aderenti dovranno rafforzare e moltiplicare gli sforzi per risolvere le questioni ancora in sospeso in tempo utile per l'adesione. Se tali azioni non saranno attuate nei tempi previsti, esiste il rischio reale di ritardi nel recepimento e nell'applicazione dell'acquis entro la data di adesione. Chiari esempi di questo rischio sono rappresentati dalla riluttanza di alcuni paesi aderenti a eliminare le barriere già identificate in materia di commercio, dall'allineamento inadeguato della legislazione e dalla sorveglianza troppo debole nel settore finanziario. Tali casi sarebbero soggetti alle azioni correttive sotto descritte da parte della Commissione e dell'Unione.

Materie che destano serie preoccupazioni

La Commissione ha identificato una serie di lacune nella preparazione all'adesione che destano serie preoccupazioni e in virtù delle quali, salvo azioni correttive risolute e immediate, i paesi in questione non saranno in grado di attuare l'acquis entro la data prevista per l'adesione. Queste lacune riguardano complessivamente 39 questioni che interessano i dieci paesi; tali lacune spesso si presentano in forma simile in una parte dei paesi aderenti. Si possono identificare due categorie generali di problemi: quelli che riguardano il mercato interno e quelli che influiscono sull'erogazione di fondi comunitari a beneficiari residenti nei nuovi Stati membri.

- Mercato interno

Repubblica ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovenia presentano sensibili ritardi nell'introduzione dei requisiti minimi di formazione e delle regole di riconoscimento reciproco per una serie di professioni, incluse le professioni nel settore medico. I professionisti di questi paesi che, per effetto di questi ritardi, non soddisferanno i requisiti minimi, non saranno ammessi a beneficiare del diritto di esercitare la propria professione in altri Stati membri finché questa lacuna non verrà colmata.

I gravi ritardi nella ristrutturazione dell'industria della costruzione e riparazione navale a Malta non sono conformi alle condizioni che consentono a questo paese di concedere aiuti alla ristrutturazione fino al 2008. La Slovacchia non soddisfa le condizioni di limitazione della produzione richieste per la concessione di aiuti fiscali a un'azienda del settore siderurgico fino alla fine del 2009 come termine ultimo. Questi due casi di inadempienza conferiscono vantaggi ingiustificati alle aziende interessate e richiedono azioni correttive da parte di Malta e della Slovacchia. In assenza di una soluzione soddisfacente, la Commissione sarà chiamata ad attuare le misure necessarie e questi due paesi, insieme alle aziende in questione, rischieranno di perdere i vantaggi legati agli accordi transitori ottenuti nel corso dei negoziati di adesione.

Lituania e Polonia non stanno adottando le misure necessarie per l'ispezione e il controllo delle rispettive flotte di pesca e per garantire la corretta applicazione delle regole comunitarie sulla gestione delle risorse e delle flotte. La mancanza di controlli adeguati in uno degli Stati membri compromette globalmente la politica comune sulla pesca, poiché le imbarcazioni da pesca potrebbero scaricare specie ittiche e quantitativi di pesce che non sono consentiti ad altri paesi. Se questa condizione dovesse persistere dopo l'adesione, si renderà necessaria l'adozione di misure atte a proteggere il mercato unico.

L'Estonia persiste nel ritardare l'adozione delle regole comunitarie in materia di legislazione del lavoro e di parità di trattamento tra uomini e donne. Sono richieste un'azione correttiva urgente e iniziative parallele dirette a creare le strutture (di controllo) istituzionali necessarie e ad informare gli operatori economici delle nuove regole, in modo da garantirne il rispetto dalla data di adesione. La mancata applicazione di queste regole impedirebbe ai cittadini estoni di trarne i relativi vantaggi, che hanno lo scopo di migliorare le condizioni e le opportunità di lavoro per uomini e donne, e darebbe origine a condizioni competitive diseguali tra le aziende estoni e quelle degli altri Stati membri.

In Lettonia, si osservano gravi ritardi nell'informatizzazione e nell'interconnettività con i sistemi CE che mettono a rischio il corretto funzionamento dell'unione doganale, in particolare dei sistemi tariffari e dei sistemi telematici di controllo dei transiti. Lo stesso vale in materia di tassazione, dove, se permanessero le attuali condizioni, l'interconnettività con il sistema di scambio di informazioni sull'IVA potrebbe non essere pienamente operativo alla data di adesione. Vi è necessità di un urgente trasferimento di conoscenze e di esperienze e di risorse umane più qualificate, mentre non vi sono margini per eventuali slittamenti nell'acquisto delle apparecchiature. A meno che non vengano intraprese azioni correttive immediate per evitare un serio rischio di disguidi al funzionamento dei sistemi doganali e di tassazione comunitari alla data di adesione, si renderanno necessarie misure appropriate per la gestione dei rimedi.

Nel campo dei controlli veterinari e fitosanitari, l'adozione e l'attuazione della necessaria legislazione veterinaria in Polonia rappresenta ormai un'urgente necessità. Finora, sono stati fatti progressi insufficienti nell'organizzare il controllo della circolazione di animali vivi nel quadro del sistema di controllo veterinario in vigore in Polonia. Il persistere di questa situazione comprometterebbe l'integrazione del settore animale polacco nel mercato interno. L'attuazione dell'acquis in materia di encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) e di rifiuti di origine animale è causa di seria preoccupazione in Polonia e in Lettonia. Anche a Malta, le misure e le infrastrutture richieste per la gestione dei rifiuti animali non sono ancora state realizzate e potrebbero non essere pronte alla data di adesione. Potranno essere richieste misure specifiche per impedire che queste inadempienze influiscano sulla sicurezza degli alimenti e sulla salute degli animali nel mercato comunitario. Nella Repubblica ceca, in Ungheria, in Polonia e in Slovacchia, la lentezza dei processi di ammodernamento non permetterà agli stabilimenti agroalimentari di rispettare gli obblighi concordati nei negoziati di adesione. Verranno adottate misure specifiche nei confronti dei produttori non conformi, ad esempio l'imposizione di restrizioni alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti. La Polonia non ha adottato le misure necessarie contro la rogna nera e il marciume anulare della patata. Se questa situazione non verrà risolta, saranno necessarie misure per proteggere il resto dell'UE da questa grave malattia vegetale.

La Repubblica ceca non sta attuando e applicando adeguatamente l'acquis sociale e tecnico relativo al trasporto stradale, incluse le regole riguardanti l'accesso alla professione e al mercato, i periodi di lavoro, guida e riposo, i dispositivi di limitazione della velocità, le patenti di guida, le indicazioni di sicurezza per il trasporto di merci pericolose, i documenti di registrazione dei veicoli e, in particolare, le ispezioni stradali. A causa di un'insufficiente capacità amministrativa, di organizzazione e di formazione, viene effettuato un numero di controlli troppo ridotto sui periodi di guida e di riposo e vengono adottate misure inadeguate a seguito di tali controlli. In mancanza di un'azione correttiva, i trasportatori cechi potrebbero operare in condizioni di non sicurezza e beneficerebbero di condizioni più favorevoli rispetto ai concorrenti in altri paesi dell'UE; in questo caso si renderanno necessarie misure appropriate per garantire la sicurezza e ristabilire condizioni di concorrenza eque.

Nel campo della sicurezza marittima, Cipro e Malta figurano tuttora nella lista nera del memorandum d'intesa di Parigi. Nessuno dei due paesi ha destinato risorse sufficienti per ottemperare all'obbligo di controllare, in qualità di Stati di bandiera, la sicurezza delle navi circolanti. Nel caso di Cipro, esistono anche serie preoccupazioni circa i controlli eseguiti come Stato di approdo e sulle risorse destinate a tale attività. Sia per Cipro che per Malta, l'attuazione di queste norme richiede misure urgenti. In caso di mancata attuazione dei rimedi alla data di adesione, potrà rendersi necessaria l'adozione di misure dirette a proteggere gli altri Stati membri dai danni che potrebbero derivare dall'applicazione poco rigorosa delle regole in questi due paesi.

- Erogazione di fondi comunitari

Tutti i paesi aderenti dovranno rafforzare le iniziative volte a creare le procedure e le istituzioni necessarie per applicare gli interventi di mercato e il pagamento diretto agli agricoltori nel contesto della Politica agricola comune, ma vi sono serie preoccupazioni, in particolare per Cipro, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia, riguardo alla messa in opera di sistemi funzionanti entro la data di adesione. Ciò riguarda l'istituzione di un'agenzia di pagamento e (ad eccezione di Cipro) l'attuazione del sistema integrato di amministrazione e controllo, che rappresentano elementi centrali per il versamento dei fondi destinati agli agricoltori in base alla Politica agricola comune. In mancanza di azioni correttive, i nuovi Stati membri corrono il rischio di non essere interamente rimborsati dall'UE per i pagamenti effettuati a favore degli agricoltori.

Cipro e Malta non hanno ancora compiuto sufficienti progressi nell'istituire i meccanismi necessari per il commercio esterno in prodotti agricoli. Se la questione non verrà risolta, emergeranno problemi in diverse aree, incluse la gestione dei rimborsi alle esportazioni da questi paesi e la gestione delle licenze di importazione. Tali problemi potrebbero avere implicazioni per quanto riguarda i rimborsi da finanziare con fondi comunitari, come indicato in precedenza.

Vi sono serie preoccupazioni circa i preparativi dell'Ungheria diretti ad attuare i programmi di sviluppo rurale, in particolare a causa del numero di attività che ancora rimane da completare, della definizione poco chiara delle responsabilità e del debole coordinamento. Per queste ragioni, è possibile che il programma dell'Ungheria non riesca ad essere avviato nei tempi previsti, ritardando l'accesso degli agricoltori beneficiari alle misure di sostegno.

Per quanto riguarda la politica del mercato della pesca, vi sono serie preoccupazioni riguardo alla volontà della Polonia di realizzare organizzazioni di produttori, poiché dovranno essere disponibili le misure di controllo necessarie e un'adeguata capacità amministrativa. I pescatori polacchi non potranno usufruire dell'intervento comunitario sul mercato finché questa situazione non verrà corretta.

C. RISOLUZIONE DEI PROBLEMI

La mancata attuazione dell'acquis in una qualunque materia dopo l'adesione avrebbe ripercussioni sui cittadini e sugli attori economici del paese interessato e negherebbe loro i vantaggi dell'adesione. La Commissione, in qualità di custode dei Trattati, si attiverebbe per imporre gli obblighi spettanti allo Stato membro in virtù dell'acquis e per contribuire a ripristinare i vantaggi dell'adesione.

A causa della profonda integrazione tra i membri dell'Unione, una tale inadempienza produrrebbe in molti casi conseguenze negative anche sui cittadini e sugli attori di altri Stati membri. Per questa ragione, oltre ad imporre il rispetto dell'acquis, la Commissione potrebbe in alcuni casi adottare ulteriori misure per correggere o neutralizzare tali effetti negativi transfrontalieri. Il fondamento per tali azioni si trova in una serie di disposizioni specifiche del trattato di adesione.

Le azioni della Commissione e dell'Unione possono assumere la forma di misure correttive, ma possono anche comportare misure di sostegno volte ad assistere un nuovo Stato membro nel superamento di difficoltà iniziali.

1. Misure correttive

Se l'acquis non è applicato correttamente in uno Stato membro, è consentito sia a soggetti privati che a soggetti pubblici di intraprendere azioni legali perché venga applicato il diritto comunitario. I cittadini e le aziende dei nuovi Stati membri potranno rivolgersi ai tribunali nazionali e, in ultima istanza, alla Corte di giustizia europea, con conseguente rischio di condanna per i loro governi. Ciò vale per l'acquis, che è applicabile direttamente dalla data di adesione, ma anche, in una certa misura, per le direttive che non vengono recepite o che vengono recepite in modo non corretto.

La stessa Commissione può assumere iniziative per porre rimedio alle infrazioni degli obblighi comunitari. Se una situazione non può essere sanata attraverso la procedura d'infrazione, che comporta uno scambio formale scritto con lo Stato membro in questione, la Commissione può deferire la materia alla Corte di giustizia.

La Commissione interviene anche direttamente nella propria funzione di autorità esecutiva, ad esempio nei casi di violazione della legge sulla concorrenza, o in virtù della propria capacità di esecuzione del bilancio, ad esempio in relazione all'utilizzo dei fondi strutturali. In particolare, se un nuovo Stato membro non rispetta le regole procedurali o sostanziali concernenti i pagamenti nel settore agricolo (si tratti di pagamenti diretti agli agricoltori o di altri interventi) o i pagamenti relativi a progetti e misure finanziati dal fondo di coesione o dai fondi strutturali, la Commissione non è autorizzata ad erogare fondi tratti dal bilancio comunitario. Anche se tali difficoltà sono di natura temporanea, possono avere conseguenze molto serie sul sostentamento dei cittadini e degli operatori economici dei nuovi Stati membri, nonché sul bilancio generale dei trasferimenti finanziari tra un nuovo Stato membro e il bilancio comunitario. Queste conseguenze risulterebbero non da una decisione specifica della Commissione, bensì dall'applicazione delle regole e dei regolamenti esistenti applicabili a tutti gli Stati membri attuali e futuri.

In alcuni casi, possono rendersi necessarie misure specifiche per prevenire o risolvere le (immediate) conseguenze negative della non conformità con l'acquis. La possibilità di adottare tali misure di salvaguardia o di gestione è già prevista nello stesso acquis per alcune materie, ad esempio nel campo della sicurezza alimentare: come è già avvenuto diverse volte in passato, la Commissione può adottare misure dirette a bloccare la vendita o l'esportazione di prodotti alimentari da una determinata regione o da uno specifico Stato membro. Un altro esempio è quello del trasporto stradale. Le condizioni e le procedure previste per l'adozione di tali misure sono stabilite negli specifici strumenti giuridici disponibili per il settore in questione. In genere, tali condizioni possono essere invocate dalla Commissione, a volte previa consultazione degli Stati membri, e richiedono l'esistenza, effettiva o minacciata, di un problema immediato che causi un danno grave.

Come ultima risorsa, il trattato di adesione contiene tre clausole di salvaguardia. La prima (contenuta nell'articolo 37) consente a qualunque Stato membro, attuale o nuovo, di richiedere alla Commissione l'adozione di misure di salvaguardia che consentano di risolvere difficoltà gravi e persistenti in un settore dell'attività economica. Benché questa salvaguardia abbia lo scopo di rimediare a turbative economiche impreviste risultanti dall'ampliamento, essa non esclude i casi in cui tali turbative sarebbero accentuate dalla mancata o dalla non corretta attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione.

Una seconda clausola di salvaguardia (articolo 38) è studiata appositamente per i casi in cui un nuovo Stato membro non ottemperi agli obblighi assunti nei negoziati di adesione, inclusa la corretta applicazione dell'acquis. Qualora tale inadempienza rechi o rischi di arrecare un grave pregiudizio al funzionamento del mercato interno, la Commissione può adottare misure appropriate per affrontare la situazione. Tali misure possono essere dirette a garantire la corretta applicazione dell'acquis nonostante l'inadempienza a tale riguardo da parte dell'amministrazione del nuovo Stato membro. Esse possono produrre l'esclusione temporanea del nuovo Stato membro, dei suoi cittadini o dei suoi operatori economici dai vantaggi di una parte della legislazione del mercato interno e dai vantaggi dell'adesione in campi specifici, al fine di proteggere l'integrità del mercato interno e di impedire che vengano arrecati danni ad altri soggetti. Tali misure di salvaguardia rimangono in vigore finché il nuovo Stato membro non ha adempiuto ai propri impegni e possono essere applicate a casi inerenti il mercato interno in senso lato, vale a dire non solo in relazione all'acquis a cui si riferiscono i capitoli negoziali da 1 a 6 (circolazione di merci, persone, servizi e capitali; diritto societario e leggi sulla concorrenza), ma anche alle politiche settoriali trattate in altri capitoli negoziali (agricoltura, trasporti, telecomunicazioni, energia, ecc.) nella misura in cui producano effetti transnazionali.

La terza clausola di salvaguardia (articolo 39) è simile alla seconda ma riguarda questioni inerenti il riconoscimento reciproco in materia di diritto penale e civile.

I tre tipi di misure di salvaguardia basati sul trattato di adesione possono essere adottati fino al 1° maggio 2007. Ove necessario, le misure relative alla salvaguardia del mercato interno (sulla base dell'articolo 38) e al riconoscimento reciproco in materia di diritto penale e civile (articolo 39) potranno essere adottate già prima dell'adesione e potranno entrare in vigore dalla data di adesione. La Commissione non esiterà a fare uso di tali misure di salvaguardia ove le circostanze lo richiedano.

Benché le misure di salvaguardia o di gestione adottate debbano essere proporzionate alla gravità del problema e debbano essere studiate in modo da turbare il meno possibile il mercato interno, nella maggior parte dei casi esse hanno l'effetto inevitabile di impedire temporaneamente ai nuovi Stati membri e ai loro cittadini di trarre pieno vantaggio dall'adesione. È perciò nell'interesse di tutte le parti compiere tutti gli sforzi possibili per evitare che insorga una tale situazione risolvendo le questioni in sospeso in modo veloce ed efficiente.

2. Misure di sostegno

Oltre alle azioni correttive e legali, in alcuni casi l'adozione di misure di sostegno specifiche può contribuire a migliorare o ad accelerare l'allineamento con l'acquis. La Commissione è disponibile ad esplorare tutti i mezzi possibili per assistere i nuovi Stati membri sia prima che dopo l'adesione. In base alla natura del problema, questo sostegno può assumere la forma di assistenza paritetica, seminari di formazione TAIEX, supporto SIGMA, progetti di gemellaggio (leggero) o strumenti simili, che sia possibile mobilitare velocemente e che possano essere indirizzati su obiettivi mirati, come previsto dallo strumento di transizione.

Il finanziamento può essere ricavato dai fondi Phare residui non allocati e - dopo l'adesione - dai fondi aggiuntivi disponibili attraverso lo strumento di transizione (vedere anche la sezione D.20 più sotto). Allo stesso modo, è possibile usare vari meccanismi specializzati esistenti (come Dogane 2007, Fiscalis e altri programmi) per risolvere le inadempienze dei nuovi Stati membri.

D FASI SUCCESSIVE

1 Fino all'adesione

I paesi aderenti e i servizi della Commissione hanno cooperato proficuamente nell'identificare le lacune restanti in termini di preparazione. Tutti gli sforzi dovranno ora essere diretti a risolvere le questioni in sospeso nel recepimento e nell'attuazione dell'acquis, in modo che le lacune residue possano essere colmate entro la data di adesione. I servizi della Commissione collaboreranno con spirito costruttivo con i paesi aderenti al fine di identificare i modi e i mezzi più adatti per raggiungere questo obiettivo, ma la responsabilità per il suo conseguimento sarà degli stessi paesi aderenti. Mancano solo pochi mesi.

In considerazione del suo ruolo di custode dei Trattati, la Commissione continuerà l'azione di monitoraggio fino all'adesione, come richiesto anche dal Consiglio. Intende concentrarsi sui fattori che richiedono sforzi ulteriori e sugli specifici problemi che destano seria preoccupazione identificati in questa relazione, e controllare con i paesi aderenti i progressi fatti dalla data del 30 settembre usata per le Relazioni di Verifica globali. Le misure sollecitate dalle conclusioni della presente relazione dovranno essere adottate prima del 1° maggio 2004 e rappresenteranno un passaggio essenziale per consentire alla Commissione di presentare proposte e di prendere decisioni in relazione alle politiche comunitarie, ove necessario, prima dell'adesione. Ove le circostanze lo richiedano, la Commissione adotterà le misure di politica necessarie, incluse misure di salvaguardia, procedimenti di infrazione o misure di gestione finanziaria.

Le misure di sostegno, come indicato al punto C.20 più sopra, dovranno essere mobilitate rapidamente e sulla base delle conclusioni concrete delle relazioni di valutazione globali, in modo che possano produrre risultati tangibili, ove necessario, prima dell'adesione. I servizi della Commissione perseguiranno attivamente questo obiettivo.

2 Dopo l'adesione

Dopo l'adesione, la Commissione assumerà il proprio ruolo normale nei confronti degli Stati membri, ma la sua azione di monitoraggio riguardo all'adempimento degli obblighi da parte dei nuovi Stati membri non diminuirà. Essa seguirà procedure differenti e si manifesterà in modi diversi, ad esempio usando il "quadro di valutazione del mercato interno" in merito al recepimento delle direttive sul mercato interno al posto delle "relazioni periodiche". Ove possibile, queste azioni saranno basate sulla notifica anticipata del recepimento delle direttive da parte dell'ufficio TAIEX. La Commissione assumerà il suo ruolo normale di coordinamento e imposizione delle regole dell'acquis e, ove necessario, assumerà azioni amministrative e legali. I cittadini e gli operatori economici avranno una relazione più diretta con la Commissione rispetto al passato; avranno il diritto di sporgere una denuncia quando ritengano che la loro amministrazione nazionale non rispetti i criteri dell'acquis e di richiedere l'apertura di un'indagine. Inoltre, come illustrato in precedenza, alcune procedure specifiche come le clausole di salvaguardia incluse nel trattato di adesione resteranno applicabili anche dopo l'adesione.

Il programma Phare e i programmi di sostegno per Cipro e Malta avranno termine dopo l'adesione, insieme agli altri due programmi di assistenza comunitaria preadesione ISPA e Sapard, entro il 31 dicembre 2003, anche se la relativa attuazione si protrarrà anche dopo.

Ciò nonostante, l'attuazione dei programmi Phare e dei loro equivalenti per Cipro e Malta, decisa prima del 1° gennaio 2004, continuerà per i tre anni successivi. Tale attuazione sarà svolta sotto la piena autorità e responsabilità del Fondo nazionale e delle agenzie esecutive dei nuovi Stati membri. La Commissione derogherà al controllo ex ante sulle gare d'appalto e le aggiudicazioni dopo aver verificato che le strutture competenti dei paesi aderenti siano conformi ai criteri stabiliti nel regolamento sul coordinamento dell'assistenza di preadesione [1]. Il trattato di adesione (articolo 33) sancisce che i paesi aderenti dovranno ottenere questa deroga entro e non oltre la data di adesione; il superamento di tale data potrebbe dare origine alla sospensione o persino alla perdita dei fondi.

[1] Regolamento (CE) n. 1266/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, sul coordinamento dell'assistenza ai paesi candidati nel quadro della strategia di preadesione e che modifica il regolamento (CEE) n. 3906/89 (GU L 161, 26.6.1999, p. 68).

Dopo l'adesione, le pubbliche amministrazioni dei nuovi Stati membri avranno a disposizione ulteriori strumenti di assistenza mirati, diretti a migliorare l'attuazione e l'applicazione dell'acquis, attraverso lo strumento di transizione. Quest'ultimo è un nuovo strumento temporaneo che offre ai nuovi Stati membri un'ulteriore assistenza nello sviluppo e nel rafforzamento della loro capacità amministrativa per attuare e applicare la normativa comunitaria in una serie di materie chiave e per promuovere lo scambio di migliori prassi inter pares. Nei primi tre anni di adesione è disponibile un importo totale di EUR 426 milioni (prezzi 2004). Lo strumento di transizione è analogo alle azioni di sviluppo istituzionale del programma Phare non solo negli obiettivi ma - per favorire la continuità, la semplicità e l'efficienza - anche nelle regole per la sua attuazione da parte dei nuovi Stati membri, che seguiranno quelli del Phare il più possibile.

Ai programmi ISPA e Sapard (e alla componente di coesione economica e sociale del programma Phare) succederanno rispettivamente il più ampio Fondo di coesione e il Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG). La continuità della transizione sarà assicurata dall'inclusione in questi programmi delle azioni regolari in materia di trasporti e di ambiente previste dall'ISPA e di quelle in materia di sviluppo rurale previste dal Sapard. Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2004 i progetti dei nuovi Stati membri saranno ammissibili a beneficiare dei finanziamenti strutturali comunitari garantiti dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo sociale europeo.

Con l'entrata in vigore del trattato di Amsterdam nel maggio 1999, l'acquis di Schengen, inclusi i meccanismi di attuazione (in due fasi) previsti dall'accordo di Schengen, è integrato nell'ambito dell'Unione europea. Tuttavia, l'adesione all'UE non comporterà immediatamente l'eliminazione dei controlli frontalieri interni, che sarà oggetto di una decisione separata del Consiglio. La decisione che confermerà la capacità di ogni nuovo Stato membro di attuare l'acquis di Schengen dovrà tener conto di tutte le condizioni e le procedure applicate alla cooperazione di Schengen, sulle stesse basi applicate per gli attuali Stati membri.

È stato creato uno strumento Schengen al fine di risolvere le inadempienze identificate nella preparazione per la partecipazione a Schengen. Esso mira a rafforzare le infrastrutture e le attrezzature per l'attuazione dell'acquis di Schengen, con particolare attenzione al rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne. Lo strumento Schengen, che ammonta a EUR 963 milioni (prezzi 2004) sarà disponibile per sette nuovi Stati membri nei primi tre anni dopo l'adesione.

I dieci paesi aderenti saranno integrati in modo rapido e completo nelle attuali procedure comunitarie di sorveglianza delle posizioni di bilancio e di coordinamento delle politiche economiche, con l'applicazione delle stesse regole vigenti per gli attuali Stati membri. In particolare, saranno già inclusi nell'aggiornamento 2004 degli indirizzi di massima per la politica economica, con un orizzonte di due anni per il 2004-5. Vi saranno raccomandazioni specifiche per determinati paesi e i paesi aderenti saranno inclusi per la prima volta nella relazione sullo stato di attuazione degli indirizzi di massima per la politica economica nel gennaio 2005.

Per quanto riguarda la sorveglianza delle posizioni di bilancio, nel 2004 dovranno essere rispettate le scadenze fissate per la presentazione delle relazioni (entro il 1° marzo ed entro il 1° settembre) sulle notifiche fiscali. Dopo l'adesione, ove necessario, la Commissione potrebbe avviare una procedura per deficit eccessivo.

I nuovi Stati membri sono invitati a presentare entro il 15 maggio 2004 i loro primi programmi di convergenza, che potranno consistere in un aggiornamento dei programmi economici di preadesione. I nuovi programmi di convergenza dovranno essere presentati, in linea con il codice di condotta, tra metà ottobre e il 1° dicembre 2004.

Per quanto riguarda il tasso di cambio, che rappresenta un aspetto importante del quadro di coordinamento delle politiche comunitarie, dopo l'adesione i nuovi Stati membri dovranno gestire la propria politica sui tassi di cambio come una materia di comune interesse, come richiesto dal trattato CE. Dopo l'adesione, un nuovo Stato membro potrà aderire su richiesta al meccanismo di cambio ERM-II, previa l'accettazione della parità centrale e della banda di oscillazione. Tuttavia, i regimi dei tassi di cambio non dovrebbero essere considerati isolatamente e la partecipazione all'ERM-II dovrebbe contribuire a raggiungere una convergenza reale e nominale. Nonostante il meccanismo ERM-II preveda un certo grado di flessibilità, la permanenza all'esterno dell'ERM-II per qualche tempo potrebbe essere utile in presenza di flussi di capitale ingenti e volatili, di importanti squilibri fiscali o del rischio di forti turbative economiche.

Dopo l'adesione, i paesi aderenti parteciperanno all'unione economica e monetaria "in deroga", ad indicare che non hanno ancora soddisfatto i criteri per l'adozione della moneta unica. I paesi aderenti hanno presentato varie strategie che perseguono l'obiettivo ultimo di entrare nell'area dell'euro. Questi piani sono diversi da paese a paese, poiché riflettono le differenti condizioni economiche iniziali e i diversi regimi applicati ai tassi di cambio. Il trattato CE non specifica un calendario, ma richiede agli Stati membri di perseguire politiche finalizzate a raggiungere un alto grado di convergenza sostenibile. Questo aspetto verrà esaminato almeno ogni due anni, o su richiesta di uno Stato membro in deroga. L'intenzione è quella di presentare tale valutazione per la prima volta in una relazione sulla convergenza alla fine del 2004.

E. CONCLUSIONI

La Commissione ha costantemente monitorato, per diversi anni, i progressi compiuti dai paesi aderenti per soddisfare i criteri di adesione. Gli ultimi risultati di questa approfondita attività di monitoraggio sono stati riassunti pubblicamente nelle relazioni periodiche e nel documento di strategia del 2002. Due attività di monitoraggio sono state presentate al Consiglio nel febbraio e nel marzo 2003 nel contesto delle azioni intraprese a seguito dei negoziati. La Commissione conclude questo processo con una serie di Relazioni di Verifica globali per ognuno dei paesi aderenti, esaminando in particolare la loro capacità di adempiere all'obbligo di applicare interamente l'acquis dal primo giorno di adesione.

Queste relazioni confermano che i paesi aderenti hanno compiuto particolari sforzi negli ultimi anni per completare i lunghi preparativi all'adesione, dimostrando il loro impegno ad applicare l'acquis dal 1° maggio 2004. Hanno raggiunto un grado molto elevato di allineamento e, in generale, meritano apprezzamento per i risultati conseguiti. L'attività di monitoraggio si è dimostrata uno strumento efficace in questo contesto e ha contribuito ad accelerare i preparativi.

Nel corso di questa approfondita attività, la Commissione non si è trovata di fronte a particolari sorprese o a scoperte dell'ultimo minuto. La procedura di monitoraggio conferma le analisi precedenti e registra i progressi complessivi compiuti a partire dalla pubblicazione delle ultime relazioni periodiche nell'ottobre 2002.

Alla luce delle osservazioni dettagliate riportate in questa relazione, si può concludere che, complessivamente, i paesi aderenti saranno probabilmente pronti per l'adesione nella grande maggioranza dei settori, anche se in alcuni casi sono richiesti adeguamenti di piccola entità. Allo stesso tempo, rimangono da risolvere una serie di problemi che richiedono un'intensificazione degli sforzi prima della data di adesione.

Vi è un numero limitato di problemi che desta seria preoccupazione. In seguito a questa relazione, la Commissione avvertirà individualmente ognuno dei paesi aderenti delle preoccupazioni specifiche identificate inviando una lettera di avvertimento e organizzando le consultazioni appropriate. In mancanza di un'azione immediata e risoluta, i paesi in questione non saranno verosimilmente in grado di adempiere ai propri impegni di adesione nelle aree specifiche evidenziate e i loro cittadini e operatori economici non usufruiranno pienamente dei vantaggi legati all'adesione all'UE. Tali problemi specifici sono stati riscontrati in tutti i paesi aderenti e riguardano, a seconda del paese, da uno a quattro capitoli dell'acquis. Tutti gli sforzi dovranno ora concentrarsi sulla risoluzione delle questioni in sospeso in termini di recepimento e attuazione dell'acquis, in modo che tutte le lacune alla preparazione possano essere colmate entro la data di adesione. Questo obiettivo può essere raggiunto. Ove appropriato, la Commissione è disponibile a sostenere le amministrazioni dei paesi aderenti attraverso misure di assistenza mirate che possono essere mobilitate rapidamente.

Insieme ai paesi aderenti, la Commissione continuerà a monitorare i problemi restanti nel periodo antecedente l'adesione. Se le questioni in sospeso non dovessero trovare la necessaria soluzione prima dell'adesione, la Commissione è decisa a intraprendere le misure necessarie, eventualmente anche prima dell'adesione, per affrontare la situazione.

La preparazione dei paesi aderenti ha raggiunto un livello avanzato. La Commissione è fiduciosa che l'ampliamento avverrà il 1° maggio 2004 in buone condizioni. Non esiterà tuttavia a usare tutti i mezzi a sua disposizione per garantire la corretta attuazione delle regole e delle politiche comunitarie, in virtù del proprio ruolo di custode dei Trattati a beneficio di tutti gli Stati membri dell'Unione.

ALLEGATI

ALLEGATO: CONCLUSIONI DELLE RELAZIONI DI VALUTAZIONE GLOBALI SU REPUBBLICA CECA, ESTONIA, CIPRO, LETTONIA, LITUANIA, UNGHERIA, MALTA, POLONIA, SLOVENIA E SLOVACCHIA

Repubblica ceca

La Repubblica ceca ha in generale mantenuto la stabilità macroeconomica. Tuttavia, lo stato delle finanze pubbliche ha subito un peggioramento. La Repubblica ceca ha continuato nel suo percorso di riforma, ma con alcune esitazioni.

Per quanto riguarda i settori in cui la relazione dell'anno scorso suggeriva la necessità di un miglioramento, sono stati compiuti alcuni progressi ma rimangono alcuni aspetti problematici. Il continuo peggioramento del disavanzo pubblico generale ha portato il governo a intraprendere alcune azioni dirette al consolidamento delle finanze pubbliche e a presentare una serie di misure finalizzate a ridurre il deficit al 4% entro il 2006. È necessaria una riforma più ampia e profonda in relazione alla spesa sociale, al sistema pensionistico e alla sanità. L'Agenzia ceca di consolidamento ha ripreso la cessione dei crediti inesigibili ad investitori privati. Questo processo dovrà accelerare per liberare l'economia dalle risorse allocate impropriamente.

Per quanto riguarda la capacità amministrativa e giudiziaria in generale, esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e dell'apparato giudiziario ceco, ma vi sono margini di ulteriore miglioramento. Nel campo della pubblica amministrazione, sarebbe opportuno allocare risorse sufficienti all'attuazione della legge sul pubblico impiego che entrerà in vigore il 1° gennaio 2005. Per quanto riguarda il sistema giudiziario, un'area chiave per l'ulteriore miglioramento è la riduzione della durata dei procedimenti giudiziari. La lotta alla corruzione dovrebbe continuare ad essere un'importante priorità e in particolare va rafforzata l'effettiva prosecuzione dei casi di corruzione.

Per quanto riguarda l'attuazione dell'acquis in relazione a politiche in materie specifiche, le conclusioni di questa relazione sono esposte di seguito.

In primo luogo, si osserva che la Repubblica ceca ha raggiunto un elevato livello di allineamento con l'acquis nella maggior parte delle politiche.

È prevedibile che entro la data di adesione il paese sia in grado di attuare correttamente l'acquis nelle seguenti aree: misure orizzontali e procedurali, legislazione basata sul "nuovo approccio" e area non armonizzata per quanto riguarda il capitolo sulla libera circolazione delle merci; diritti dei cittadini, libera circolazione dei lavoratori e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in termini di libera circolazione delle persone; settore bancario, servizi di investimento, mercati dei titoli e protezione dei dati personali nel settore della libera prestazione dei servizi; circolazione di capitali, pagamenti e sistemi di pagamento in relazione alla libera circolazione dei capitali; diritto societario e contabilità; regole antitrust nella politica di concorrenza. Nel campo dell'agricoltura, la Repubblica ceca dovrebbe essere in grado entro la data di adesione di attuare l'acquis in una serie di aree orizzontali, nella maggior parte degli aspetti riguardanti l'organizzazione comune dei mercati, in relazione al controllo delle malattie degli animali nel settore veterinario, nello sviluppo rurale e nel campo della pesca.

La Repubblica ceca sarà inoltre presumibilmente in grado di attuare l'acquis entro la data di adesione per quanto riguarda: la maggior parte degli aspetti relativi al settore dei trasporti; la tassazione; l'unione economica e monetaria; la statistica; la legislazione sul lavoro, la parità di trattamento tra uomini e donne, il dialogo sociale, la sanità pubblica, la politica dell'occupazione, l'inclusione sociale e la protezione sociale nel settore della politica sociale e dell'occupazione; il settore dell'energia; la politica industriale; le piccole e medie imprese; scienza e ricerca; istruzione e formazione professionale; il settore dei servizi postali nel settore delle telecomunicazioni e delle tecnologie dell'informazione; la cultura nel settore della politica culturale e audiovisiva; l'organizzazione e la programmazione territoriale nel settore della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; la legislazione orizzontale, la qualità dell'aria, la gestione dei rifiuti, l'inquinamento e la gestione dei rischi industriali, la qualità dell'acqua, le sostanze chimiche e gli organismi geneticamente modificati, le emissioni acustiche e la sicurezza nucleare e la protezione dalle radiazioni nell'area della politica ambientale; le misure legate alla sicurezza, le misure non legate alla sicurezza e le organizzazioni di consumatori in termini di tutela dei consumatori e della salute; quasi tutti gli aspetti inerenti la giustizia e gli affari interni; l'unione doganale; la politica commerciale comune, gli aiuti umanitari e la politica di sviluppo per quanto riguarda l'acquis sulle relazioni esterne; la politica estera e di sicurezza comune; la revisione esterna e la protezione degli interessi finanziari dell'UE nell'area del controllo finanziario; le disposizioni finanziarie e di bilancio.

In secondo luogo, in alcuni settori la Repubblica ceca adempie parzialmente agli impegni e ai criteri e deve compiere sforzi ulteriori per completare i preparativi in vista dell'adesione.

A questa categoria appartengono le normative settoriali basate sul "vecchio approccio" e il settore degli appalti pubblici per quanto riguarda la libera circolazione delle merci; in relazione alla libera prestazione dei servizi, i settori delle assicurazioni, i servizi delle società di informazioni, il diritto di stabilimento e la libertà di fornire servizi non finanziari; nel settore della libera circolazione dei capitali, la lotta al riciclaggio di denaro; nell'ambito del diritto societario, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale; infine, in relazione alla politica di concorrenza, le regole sugli aiuti di Stato. Nel settore agricolo, i punti interessati sono l'agenzia di pagamento, il sistema integrato di amministrazione e controllo, i meccanismi di scambio, l'organizzazione comune dei mercati per zucchero, vino, alcolici e carne di manzo, e quasi tutti gli aspetti del settore fitosanitario e veterinario.

Rientrano inoltre in questa categoria i seguenti campi: salute e sicurezza, il Fondo sociale europeo e la legislazione antidiscriminazione nel settore della politica sociale e dell'occupazione; il settore delle telecomunicazioni; la politica per i mezzi audiovisivi nel settore della politica culturale e audiovisiva; le strutture istituzionali, il quadro legislativo e la gestione e il controllo finanziari nel settore della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; la tutela della natura nel settore della politica ambientale; la sorveglianza del mercato nel settore della tutela dei consumatori e della salute; la lotta alle frodi, alla corruzione e al riciclaggio di denaro e la normativa sul diritto di asilo nel settore della giustizia e degli affari interni; le relazioni esterne per quanto riguarda gli accordi bilaterali con paesi terzi; il controllo finanziario pubblico interno e il controllo sulla spesa in azioni strutturali nel settore del controllo finanziario.

In terzo luogo, per essere pronta alla data di adesione la Repubblica ceca dovrà intraprendere azioni immediate e risolute per risolvere tre problemi che destano seria preoccupazione in relazione ad altrettanti capitoli dell'acquis.

Tali problemi riguardano il settore della libera circolazione delle persone, in relazione ai preparativi della Repubblica ceca per il riconoscimento reciproco di alcune qualifiche professionali, incluse quelle del settore sanitario. Nel campo dell'agricoltura, riguardano i progressi nell'ammodernamento degli stabilimenti agroalimentari al fine di soddisfare i requisiti in materia di salute pubblica. Riguardano infine il settore del trasporto stradale, dove l'attuazione dell'acquis in termini sociali e tecnici dovrebbe essere notevolmente rafforzata.

Estonia

Nel contesto di una domanda esterna debole, le prestazioni macroeconomiche in Estonia sono rimaste solide ma il disavanzo delle partite correnti si è accresciuto in misura apprezzabile. Le autorità hanno aderito al percorso di riforma, in particolare nei settori della riforma delle pensioni e della sorveglianza finanziaria.

Per quanto riguarda i settori in cui la relazione dell'anno scorso suggeriva la necessità di un miglioramento, sono stati compiuti alcuni progressi ma rimangono alcuni aspetti problematici. L'espansione della politica fiscale attuata negli anni 2002 e 2003 a livello delle amministrazioni locali e centrali mette a rischio la stabilità macroeconomica, in particolare alla luce di un disavanzo delle partite correnti in aumento. Sono state perseguite politiche attive sul mercato del lavoro per affrontare il problema della disoccupazione e i progressi realizzati finora sono stati soddisfacenti. La ristrutturazione del settore degli scisti bituminosi sta progredendo, ma non vi è stata un'ulteriore liberalizzazione del mercato dell'energia.

Per quanto riguarda la capacità amministrativa e giudiziaria in generale, esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e dell'apparato giudiziario estoni, ma vi sono margini di ulteriore miglioramento. Nel settore della pubblica amministrazione, sarebbe opportuno ovviare alla debolezza delle condizioni di servizio e delle strutture di avanzamento professionale e migliorare il coordinamento tra i diversi organi. Restano da compiere ulteriori riforme in relazione al sistema giudiziario, che in parte deriveranno dall'applicazione del nuovo codice di procedura penale la cui entrata in vigore è prevista per il luglio 2004. L'Estonia dovrebbe migliorare ulteriormente l'efficacia delle misure anticorruzione.

Per quanto riguarda l'attuazione dell'acquis in relazione a politiche in materie specifiche, le conclusioni di questa relazione sono esposte di seguito.

In primo luogo, si osserva che l'Estonia ha raggiunto un elevato livello di allineamento con l'acquis nella maggior parte delle politiche.

È prevedibile che entro la data di adesione il paese sia in grado di attuare correttamente l'acquis nelle seguenti aree: misure orizzontali e procedurali e legislazione basata sul "nuovo approccio" per quanto riguarda il capitolo sulla libera circolazione delle merci; diritti dei cittadini, libera circolazione dei lavoratori e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in termini di libera circolazione delle persone; settore bancario e assicurazioni nel settore della libera prestazione dei servizi; circolazione di capitali, pagamenti e sistemi di pagamento in relazione alla libera circolazione dei capitali; diritto societario e contabilità; politica di concorrenza. Nel campo dell'agricoltura, l'Estonia dovrebbe essere in grado entro la data di adesione di attuare l'acquis in una serie di aree orizzontali, nella maggior parte degli aspetti riguardanti l'organizzazione comune dei mercati, nello sviluppo rurale e nel settore veterinario per quanto riguarda il controllo delle malattie degli animali, la zootecnica e il benessere degli animali; e, nel settore della pesca, nelle materie riguardanti gli aiuti di Stato e gli accordi internazionali.

L'Estonia sarà inoltre presumibilmente in grado di attuare l'acquis entro la data di adesione per quanto riguarda: la maggior parte degli aspetti relativi al settore dei trasporti; la maggior parte degli aspetti in materia di tassazione; l'unione economica e monetaria; la statistica; salute e sicurezza, dialogo sociale, politica dell'occupazione, inclusione sociale e protezione sociale nel settore della politica sociale e dell'occupazione; il settore dell'energia; la politica industriale; le piccole e medie imprese; scienza e ricerca; istruzione e formazione professionale; politica culturale e audiovisiva; la programmazione per la politica regionale e il coordinamento degli strumenti strutturali; la legislazione orizzontale, la gestione dei rischi industriali, la qualità dell'acqua, le sostanze chimiche, gli organismi geneticamente modificati e le emissioni acustiche nel capitolo sull'ambiente; le misure legate alla sicurezza e le organizzazioni di consumatori in termini di tutela dei consumatori e della salute; quasi tutti gli aspetti inerenti la giustizia e gli affari interni; l'unione doganale; la politica commerciale comune, gli aiuti umanitari e la politica di sviluppo per quanto riguarda l'acquis sulle relazioni esterne; la politica estera e di sicurezza comune; la maggior parte degli aspetti riguardanti il controllo finanziario; il settore delle disposizioni finanziarie e di bilancio.

In secondo luogo, in alcuni settori l'Estonia adempie parzialmente agli impegni e ai criteri e deve compiere sforzi ulteriori per completare i preparativi in vista dell'adesione.

A questa categoria appartengono le normative settoriali basate sul "vecchio approccio" per quanto riguarda la libera circolazione delle merci, insieme agli appalti pubblici e all'area non armonizzata; in relazione alla libera circolazione dei servizi, i servizi di investimento e i mercati dei titoli, la tutela dei dati personali, i servizi delle società di informazioni, il diritto di stabilimento e la libertà di fornire servizi non finanziari; nel settore della libera circolazione dei capitali, il rafforzamento della lotta al riciclaggio di denaro; e, nell'ambito del diritto societario, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale. Nel settore agricolo, i punti interessati sono l'agenzia di pagamento, il sistema integrato di amministrazione e controllo (IACS), i meccanismi di scambio, l'organizzazione comune del mercato del latte, le encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) e i sottoprodotti di origine animale, il sistema di controllo veterinario, il commercio di animali vivi e di prodotti di origine animale, la salute pubblica negli stabilimenti agroalimentari, le misure comuni, la nutrizione degli animali e gli aspetti fitosanitari; e la maggior parte degli aspetti della politica sulla pesca.

Rientrano inoltre in questa categoria i seguenti campi: trasporto aereo e marittimo, tassazione diretta; la salute pubblica, il Fondo sociale europeo e la legislazione antidiscriminazione nel settore della politica sociale e dell'occupazione; le telecomunicazioni e le tecnologie dell'informazione, incluso il settore dei servizi postali; il quadro legislativo, le strutture istituzionali e la gestione e il controllo finanziari nel settore della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; l'allineamento e l'attuazione della legislazione in materia di qualità dell'aria, gestione dei rifiuti, inquinamento industriale, protezione della natura, sicurezza nucleare e protezione dalle radiazioni con riferimento alla politica ambientale; la sorveglianza del mercato e le misure non legate alla sicurezza nel settore della tutela dei consumatori e della salute; la protezione dei dati e la lotta alle frodi, alla corruzione e al riciclaggio di denaro nel settore della giustizia e degli affari interni; le relazioni esterne per quanto riguarda gli accordi bilaterali con paesi terzi; la protezione degli interessi finanziari comunitari nel settore del controllo finanziario.

In terzo luogo, per essere pronta alla data di adesione l'Estonia dovrà intraprendere azioni immediate e risolute per risolvere tre problemi che destano seria preoccupazione in relazione a due capitoli dell'acquis.

Tali problemi riguardano il settore della libera circolazione delle persone, in relazione ai preparativi dell'Estonia per il riconoscimento reciproco di alcune qualifiche professionali nel settore sanitario. Riguardano inoltre il settore della politica sociale e dell'occupazione in materia di legislazione sul lavoro e di parità di trattamento tra uomini e donne.

Cipro

L'economia di Cipro ha subito un rallentamento nel 2002 - pur mantenendo capacità di ripresa - mentre l'inflazione, le partite correnti e il disavanzo pubblico hanno registrato un peggioramento. Le riforme strutturali sono proseguite con lentezza ma permangono alcuni problemi a lungo termine.

Per quanto riguarda i settori in cui la relazione dell'anno scorso suggeriva la necessità di un miglioramento, sono stati compiuti progressi ma permangono alcuni aspetti problematici. La liberalizzazione delle telecomunicazioni, dell'energia, del trasporto aereo e dei servizi postali prevista entro il 2003 è stata attuata in alcuni settori ma deve essere ancora realizzata in altri. Il consolidamento fiscale è rimasto lontano dagli obiettivi e il disavanzo delle partite correnti è aumentato. Sono stati compiuti alcuni progressi nella sorveglianza finanziaria ma sono ancora necessari ulteriori miglioramenti.

Per quanto riguarda la capacità amministrativa e giudiziaria in generale, esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e dell'apparato giudiziario di Cipro, ma vi sono margini di ulteriore miglioramento. Nel campo della pubblica amministrazione, è necessario rafforzare il carattere di imparzialità dei dipendenti pubblici e correggere le debolezze in materia di formazione e di organico che affliggono diversi organi responsabili dell'attuazione dell'acquis. Per quanto riguarda il sistema giudiziario, per garantire la corretta attuazione dell'acquis sarà necessario ridurre la durata dei procedimenti giudiziari. Cipro dovrebbe continuare la lotta alla corruzione sulla base di una politica organica, che includa normative sul finanziamento dei partiti politici.

Per quanto riguarda l'attuazione dell'acquis in relazione a politiche in materie specifiche, le conclusioni di questa relazione sono esposte di seguito.

In primo luogo, si osserva che Cipro ha raggiunto un elevato livello di allineamento con l'acquis nella maggior parte delle politiche.

È prevedibile che entro la data di adesione il paese sia in grado di attuare correttamente l'acquis nelle seguenti aree: misure orizzontali e procedurali, legislazione basata sul "nuovo approccio", appalti pubblici e area non armonizzata per quanto riguarda il capitolo sulla libera circolazione delle merci; riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali, diritti dei cittadini, libera circolazione dei lavoratori e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in termini di libera circolazione delle persone; il settore bancario e delle assicurazioni, la protezione dei dati personali, il diritto di stabilimento e la libertà di fornire servizi non finanziari nel settore della libera prestazione dei servizi; la libera circolazione dei capitali, incluse le norme sul riciclaggio; diritto societario e contabilità; politica di concorrenza. Nel campo dell'agricoltura, Cipro dovrebbe essere in grado entro la data di adesione di attuare l'acquis in una serie di aree orizzontali, tra cui il sistema integrato di amministrazione e controllo, l'organizzazione comune dei mercati, lo sviluppo rurale, i problemi veterinari riguardanti il controllo delle malattie degli animali, il commercio di animali vivi e di prodotti di origine animale, il benessere degli animali e la zootecnica; e, nel settore della pesca, le materie legate alle azioni strutturali, alla politica di mercato, agli aiuti di Stato e agli accordi internazionali.

Cipro sarà inoltre presumibilmente in grado di attuare l'acquis entro la data di adesione per quanto riguarda: le reti di trasporto transeuropee per quanto riguarda la politica dei trasporti; la tassazione; l'unione economica e monetaria; la statistica; la legislazione sul lavoro, la parità di trattamento tra uomini e donne, la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro, il dialogo sociale, la politica dell'occupazione, l'inclusione sociale e la protezione sociale nel settore della politica sociale e dell'occupazione; l'efficienza e le fonti di energia rinnovabili, l'energia atomica e la sicurezza nucleare nel settore dell'energia; la politica industriale; le piccole e medie imprese; scienza e ricerca; istruzione e formazione professionale; la cultura nel settore della politica culturale e audiovisiva; il quadro legislativo, la programmazione, la gestione e il controllo finanziario in relazione alla politica regionale e al coordinamento degli strumenti strutturali; la legislazione orizzontale, la qualità dell'aria, la gestione dei rifiuti, l'inquinamento e la gestione dei rischi industriali, la qualità dell'acqua, le sostanze chimiche, le emissioni acustiche, la sicurezza nucleare e la protezione dalle radiazioni per quanto riguarda il capitolo sull'ambiente; le misure legate alla sicurezza e le organizzazioni di consumatori in termini di tutela dei consumatori e della salute; la maggior parte degli aspetti inerenti la giustizia e gli affari interni; l'unione doganale; la politica commerciale comune, gli aiuti umanitari e la politica di sviluppo per quanto riguarda l'acquis sulle relazioni esterne; la politica estera e di sicurezza comune; la revisione esterna, il controllo della spesa in azioni strutturali e la protezione degli interessi finanziari dell'UE nell'area del controllo finanziario; le disposizioni finanziarie e di bilancio.

In secondo luogo, in alcuni settori Cipro adempie parzialmente agli impegni e ai criteri e deve compiere sforzi ulteriori per completare i preparativi in vista dell'adesione.

A questa categoria appartengono le normative settoriali basate sul "vecchio approccio" per quanto riguarda la libera circolazione delle merci; in relazione alla libera circolazione dei servizi, i servizi di investimento, i mercati dei titoli e i servizi delle società di informazioni; e, nell'ambito del diritto societario, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale. Nel settore agricolo, i punti interessati sono la rete d'informazione contabile agricola, il sistema di controllo veterinario, le encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) e i sottoprodotti di derivazione animale, la salute pubblica negli stabilimenti agroalimentari, le misure comuni, la nutrizione degli animali e alcuni aspetti della legislazione fitosanitaria; e, per quanto riguarda la politica sulla pesca, la gestione delle risorse e delle flotte e le procedure di ispezione e di controllo.

Rientrano inoltre in questa categoria i seguenti campi: trasporto stradale e aereo nel settore della politica dei trasporti; la salute pubblica, il Fondo sociale europeo e la legislazione antidiscriminazione nel settore della politica sociale e dell'occupazione; la sicurezza delle scorte e della competitività e il mercato interno dell'energia nel capitolo riguardante l'energia; le telecomunicazioni e le tecnologie dell'informazione, inclusi i servizi postali; la politica sui mezzi audiovisivi nel settore della politica culturale e audiovisiva; le strutture istituzionali nel settore della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; la tutela della natura e gli organismi geneticamente modificati nel settore della politica ambientale; la sorveglianza del mercato e le misure non legate alla sicurezza nel settore della tutela dei consumatori e della salute; la politica dei visti e la politica in materia di asilo nel settore della giustizia e degli affari interni; le relazioni esterne per quanto riguarda il controllo degli accordi bilaterali con paesi terzi; il controllo finanziario pubblico interno nel settore del controllo finanziario.

In terzo luogo, per essere pronta alla data di adesione Cipro dovrà intraprendere azioni immediate e risolute per risolvere tre problemi che destano seria preoccupazione in relazione a due capitoli dell'acquis.

Tali problemi riguardano il settore dell'agricoltura, in particolare i preparativi di Cipro diretti all'istituzione dell'agenzia di pagamento e all'applicazione dei meccanismi di scambio esterni. Riguardano inoltre il settore della politica dei trasporti in relazione alla sicurezza marittima.

Lettonia

L'attività economica è rimasta stabile nonostante la debolezza delle condizioni esterne. Il percorso di riforma economica è stato sostenuto.

Per quanto riguarda i settori in cui la relazione dell'anno scorso suggeriva un miglioramento, sono stati compiuti progressi ma permangono alcuni aspetti problematici. Si osservano sviluppi positivi per quanto riguarda le politiche attive sul mercato del lavoro, ma rimangono ancora diverse rigidità strutturali. La politica fiscale ha attraversato una fase di espansione nel 2002. Complessivamente, sono state create condizioni appropriate per attirare gli investimenti esteri, ma le condizioni per la creazione di nuove imprese presentano ancora diversi aspetti problematici. Sono stati compiuti alcuni progressi nel miglioramento della capacità amministrativa e giudiziaria per gli aspetti riguardanti la comunità economica.

Per quanto riguarda la capacità amministrativa e giudiziaria in generale, esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e dell'apparato giudiziario lettoni, ma vi sono margini di ulteriore miglioramento. Nel settore della pubblica amministrazione, sarà importante armonizzare la struttura di gestione dei dipendenti pubblici sulla base di regole e procedure trasparenti e rafforzare le responsabilità delle agenzie pubbliche. Occorrerà prestare particolare attenzione alla riforma dell'apparato giudiziario, in particolare al completamento del quadro legislativo, all'urgenza di adottare la nuova legge sul potere giudiziario e la legge di procedura penale e alla necessità di attuare la legislazione sull'amministrazione dei tribunali. La lotta alla corruzione dovrebbe restare un obiettivo prioritario. In particolare, saranno richiesti ulteriori sforzi per completare la base legislativa e per consolidare il nuovo ufficio anticorruzione.

Per quanto riguarda l'attuazione dell'acquis in relazione a politiche in materie specifiche, le conclusioni di questa relazione sono esposte di seguito.

In primo luogo, si osserva che la Lettonia ha raggiunto un elevato livello di allineamento con l'acquis nella maggior parte delle politiche.

È prevedibile che entro la data di adesione il paese sia in grado di attuare correttamente l'acquis nelle seguenti aree: misure orizzontali e procedurali, legislazione basata sul "nuovo approccio" per quanto riguarda il capitolo sulla libera circolazione delle merci; diritti dei cittadini, libera circolazione dei lavoratori e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in termini di libera circolazione delle persone; settore bancario per quanto concerne la libera prestazione dei servizi; sistemi di pagamento e lotta al riciclaggio in relazione alla libera circolazione dei capitali; diritto societario e contabilità; regole sugli aiuti di Stato in relazione alla politica di concorrenza. Nel campo dell'agricoltura, la Lettonia dovrebbe essere in grado entro la data di adesione di attuare l'acquis in alcune aree orizzontali, nella maggior parte degli aspetti riguardanti l'organizzazione comune dei mercati, nello sviluppo rurale e in alcuni aspetti del settore veterinario, in particolare la zootecnica e la nutrizione degli animali; e, nel settore della pesca, nelle materie riguardanti le azioni strutturali, gli aiuti di Stato e gli accordi internazionali.

La Lettonia sarà inoltre presumibilmente in grado di attuare l'acquis entro la data di adesione per quanto riguarda: la maggior parte degli aspetti relativi al settore dei trasporti; le accise e la tassazione diretta; l'unione economica e monetaria; la statistica; la maggior parte degli aspetti riguardanti la politica sociale e dell'occupazione; la maggior parte degli aspetti riguardanti il settore dell'energia; la politica industriale; le piccole e medie imprese; scienza e ricerca; istruzione e formazione professionale; politica culturale e audiovisiva; la programmazione per la politica regionale e il coordinamento degli strumenti strutturali; il capitolo sull'ambiente; le misure legate alla sicurezza e le organizzazioni di consumatori in termini di tutela dei consumatori e della salute; la maggior parte degli aspetti inerenti la giustizia e gli affari interni; la legislazione in materia doganale; la politica commerciale comune, gli aiuti umanitari e la politica di sviluppo per quanto riguarda l'acquis sulle relazioni esterne; la politica estera e di sicurezza comune; il controllo finanziario pubblico interno; le disposizioni finanziarie e di bilancio.

In secondo luogo, in alcuni settori la Lettonia adempie parzialmente agli impegni e ai criteri e deve compiere sforzi ulteriori per completare i preparativi in vista dell'adesione.

A questa categoria appartengono le normative settoriali basate sul "vecchio approccio" per quanto riguarda la libera circolazione delle merci, insieme agli appalti pubblici e all'area non armonizzata; in relazione alla libera circolazione dei servizi, i campi delle assicurazioni, i servizi di investimento e i mercati dei titoli, la tutela dei dati personali, i servizi delle società di informazioni, il diritto di stabilimento e la libertà di fornire servizi non finanziari; nel settore della libera circolazione dei capitali, le limitazioni residue riguardanti la circolazione dei capitali e i pagamenti; nell'ambito del diritto societario, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale; le regole antitrust in relazione alla politica di concorrenza. Nel settore agricolo, i punti interessati sono l'agenzia di pagamento, il sistema integrato di amministrazione e controllo (IACS), i meccanismi di scambio, l'organizzazione comune dei mercati del latte, dello zucchero e della carne di manzo, il sistema di controllo veterinario, la salute pubblica negli stabilimenti agroalimentari, il commercio di animali vivi e di prodotti di origine animale, il controllo delle malattie degli animali, le misure comuni, incluse quelle sui residui, il benessere degli animali e gli aspetti fitosanitari; la gestione delle risorse e delle flotte, le procedure di ispezione e controllo e la politica di mercato nel settore della pesca.

Rientrano inoltre in questa categoria i seguenti campi: trasporto aereo; l'IVA, inclusa la relativa capacità amministrativa, in materia di tassazione; la salute pubblica, il Fondo sociale europeo e la legislazione antidiscriminazione nel settore della politica sociale e dell'occupazione; la competitività e il mercato interno dell'energia; le telecomunicazioni e le tecnologie dell'informazione, incluso il settore dei servizi postali; il quadro legislativo, la gestione e il controllo finanziari e le strutture istituzionali nel settore della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; la sorveglianza del mercato e le misure non legate alla sicurezza nel settore della tutela dei consumatori e della salute; la protezione dei dati, la migrazione, il diritto di asilo, la lotta alle frodi, alla corruzione e alla droga nel settore della giustizia e degli affari interni; le relazioni esterne per quanto riguarda gli accordi bilaterali con paesi terzi; le revisioni esterne, il controllo della spesa in azioni strutturali e la protezione degli interessi finanziari comunitari nel settore del controllo finanziario.

In terzo luogo, per essere pronta alla data di adesione la Lettonia dovrà intraprendere azioni immediate e risolute per risolvere quattro problemi che destano seria preoccupazione in relazione ad altrettanti capitoli dell'acquis.

Tali problemi riguardano il settore della libera circolazione delle persone, in relazione ai preparativi della Lettonia per il sistema generale di riconoscimento reciproco delle qualifiche e per il riconoscimento reciproco e la formazione in alcune professioni, incluse quelle del settore sanitario. Riguardano inoltre il settore dell'agricoltura, con riferimento alle EST (encefalopatie spongiformi trasmissibili) e ai sottoprodotti di derivazione animale. Riguardano gli aspetti della tassazione relativi alla cooperazione amministrativa e all'assistenza reciproca in materia di IVA, con particolare riferimento al sistema di interconnettività. Infine, riguardano la capacità amministrativa e operativa nel settore dell'unione doganale, con riferimento ad alcuni sistemi informatici.

Lituania

Nonostante la debole crescita a livello UE, le prestazioni macroeconomiche della Lituania sono rimaste particolarmente solide nel corso del 2002. Le autorità hanno perseguito attivamente il percorso di riforma, anche se alcune materie (tra cui le pensioni e la riforma strutturale del sistema fiscale) richiedono ancora un miglioramento.

Per quanto riguarda i settori in cui la relazione dell'anno scorso suggeriva la necessità di un miglioramento, sono stati compiuti progressi ma permangono alcuni aspetti problematici. Nonostante la politica fiscale necessiti ancora di un forte consolidamento, alcuni fattori potrebbero mettere a rischio gli obiettivi fiscali del governo e, di conseguenza, richiedere la formulazione di una strategia fiscale complessiva che tenga conto degli obblighi finanziari tuttora a carico delle amministrazioni centrali e locali. Il problema dell'elevato e persistente tasso di disoccupazione viene affrontato mediante politiche attive sul mercato del lavoro, ma l'aspetto cruciale è l'attuazione di queste politiche. La riforma delle pensioni è progredita con l'adozione di una nuova legislazione in sede parlamentare, ma gli attuali piani non offrono una soluzione al problema del deficit di sicurezza sociale. Sono stati realizzati considerevoli progressi nel miglioramento della capacità amministrativa e giudiziaria, in particolare per quanto riguarda il quadro giuridico relativo ai fallimenti, alla ristrutturazione delle imprese e all'ingresso nel mercato, ma le autorità dovranno procedere senza ritardi al completamento del programma di riforme.

Per quanto riguarda la capacità amministrativa e giudiziaria in generale, esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e dell'apparato giudiziario lettoni, ma vi sono margini di ulteriore miglioramento. Nel settore della pubblica amministrazione, si dovrebbe prestare particolare attenzione ad alcune materie, tra cui l'assunzione e la ritenzione sia di professionisti qualificati che di dipendenti pubblici con qualifiche inferiori impiegati a livello locale, per attuare l'acquis a questo riguardo, inclusa la gestione dei fondi strutturali. È necessario aumentare l'organico e migliorare la formazione e le attrezzature per sostenere le recenti riforme del sistema giudiziario e giuridico, ormai prossime al completamento. La lotta alla corruzione dovrebbe restare un obiettivo prioritario. Mentre il quadro legale e istituzionale viene rafforzato, si dovrebbero proseguire gli sforzi per combattere la corruzione in modo sistematico ed efficace e per assicurare un'adeguata prevenzione. Per quanto concerne la traduzione dell'acquis in lituano, il numero dei testi revisionati preparati dalla Lituania dovrà subire un forte incremento nel periodo preadesione.

Per quanto riguarda l'attuazione dell'acquis in relazione a politiche in materie specifiche, le conclusioni di questa relazione sono esposte di seguito.

In primo luogo, si osserva che la Lituania ha raggiunto un elevato livello di allineamento con l'acquis nella maggior parte delle politiche.

È prevedibile che entro la data di adesione il paese sia in grado di attuare correttamente l'acquis nelle seguenti aree: misure orizzontali e procedurali, legislazione settoriale basata sul "nuovo approccio", appalti pubblici e area non armonizzata per quanto riguarda il capitolo sulla libera circolazione delle merci; diritti dei cittadini, libera circolazione dei lavoratori e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in termini di libera circolazione delle persone; settore bancario, diritto di stabilimento, libertà di fornire servizi non finanziari, protezione dei dati personali e servizi delle società di informazioni nel settore della libera prestazione dei servizi; circolazione di capitali e pagamenti in relazione alla libera circolazione dei capitali; diritto societario e contabilità; politica di concorrenza. Nel campo dell'agricoltura, la Lituania dovrebbe essere in grado entro la data di adesione di attuare l'acquis in una serie di aree orizzontali. Dovrebbe inoltre riuscire ad attuare l'acquis per quanto riguarda la maggior parte degli aspetti relativi all'organizzazione comune dei mercati, lo sviluppo rurale e alcuni aspetti delle norme veterinarie, in particolare le misure di controllo sulle malattie degli animali, il commercio in animali vivi e in prodotti di derivazione animale, la zootecnica e la nutrizione degli animali; infine, nel settore della pesca, le materie riguardanti gli aiuti di Stato e gli accordi internazionali.

La Lituania sarà inoltre presumibilmente in grado di attuare l'acquis entro la data di adesione per quanto riguarda: il settore dei trasporti; la maggior parte degli aspetti in materia di tassazione; l'unione economica e monetaria; la statistica; la legislazione sul lavoro, la parità di trattamento tra uomini e donne, la salute e la sicurezza del luogo di lavoro, il dialogo sociale, la politica dell'occupazione, l'inclusione sociale e la protezione sociale nel settore della politica sociale e dell'occupazione; il settore dell'energia; la politica industriale; le piccole e medie imprese; scienza e ricerca; istruzione e formazione professionale; la politica culturale e audiovisiva; il quadro legislativo e la programmazione nel settore della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; il capitolo sull'ambiente; le misure legate alla sicurezza e le organizzazioni di consumatori in termini di tutela dei consumatori e della salute; molti aspetti inerenti la giustizia e gli affari interni; la legislazione doganale nel settore dell'unione doganale; la politica commerciale comune, gli aiuti umanitari e la politica di sviluppo per quanto riguarda l'acquis sulle relazioni esterne; la politica estera e di sicurezza comune; la maggior parte degli aspetti relativi al controllo finanziario; le disposizioni finanziarie e di bilancio.

In secondo luogo, in alcuni settori la Lituania adempie parzialmente agli impegni e ai criteri e deve compiere sforzi ulteriori per completare i preparativi in vista dell'adesione.

A questa categoria appartengono le normative settoriali basate sul "vecchio approccio" per quanto riguarda la libera circolazione delle merci; in relazione alla libera circolazione dei servizi, le assicurazioni, i servizi di investimento e i mercati dei titoli; nel settore della libera circolazione dei capitali, il completamento dell'allineamento in relazione ai sistemi di pagamento e l'intensificazione degli sforzi nella lotta al riciclaggio di denaro; infine, nell'ambito del diritto societario, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale. Nel settore agricolo, i punti interessati sono l'agenzia di pagamento, il sistema integrato di amministrazione e controllo (IACS), i meccanismi di scambio, l'organizzazione comune dei mercati per il latte e la carne di manzo, le encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) e i sottoprodotti di derivazione animale, il sistema di controllo veterinario, la salute pubblica negli stabilimenti agroalimentari, le misure comuni, il benessere degli animali e il settore fitosanitario; infine, nel settore della pesca, le azioni strutturali e la politica di mercato.

Rientrano inoltre in questa categoria i seguenti settori: la tassazione, con riferimento alla cooperazione amministrativa e all'assistenza reciproca; la salute pubblica, il Fondo sociale europeo e la legislazione antidiscriminazione nel settore della politica sociale e dell'occupazione; le telecomunicazioni e le tecnologie dell'informazione, incluso il settore dei servizi postali; la finalizzazione del sistema di distribuzione delle strutture istituzionali e la finalizzazione delle procedure di gestione e controllo finanziario nel settore della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; la sorveglianza del mercato e le misure non legate alla sicurezza nel settore della tutela dei consumatori e della salute; la migrazione, il diritto di asilo, la cooperazione tra le forze di polizia e la lotta al crimine organizzato, al riciclaggio di denaro, alle frodi e alla corruzione nel settore della giustizia e degli affari interni; la capacità operativa e amministrativa per quanto riguarda l'unione doganale; le relazioni esterne per quanto riguarda gli accordi bilaterali con paesi terzi; il controllo sulla spesa in azioni strutturali nel settore del controllo finanziario.

In terzo luogo, per essere pronta alla data di adesione la Lituania dovrà intraprendere azioni immediate e risolute per risolvere due problemi che destano seria preoccupazione in relazione ad altrettanti capitoli dell'acquis.

Tali problemi riguardano il settore della libera circolazione delle persone, in relazione ai preparativi della Lituania per il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali. Riguardano inoltre il settore della pesca, per quanto concerne le procedure di ispezione e di controllo in relazione alla gestione delle risorse e delle flotte.

Ungheria

L'equilibrio macroeconomico complessivo dell'economia ungherese ha subito un peggioramento, in particolare per quanto riguarda la composizione del PIL, i conti con l'estero e la stabilità dei tassi di cambio e di interesse. Il significativo deficit di bilancio del 2002 è stato affrontato con una politica fiscale più rigorosa ma molto ambiziosa nel 2003, mentre l'incoerenza tra la politica monetaria e quella sui tassi di cambio ha creato ulteriori tensioni nell'insieme delle misure. Il percorso di riforma economica viene perseguito in modo credibile, attraverso la privatizzazione delle restanti imprese di proprietà statale, una liberalizzazione graduale dei prezzi amministrati e il completamento della progressiva riforma delle pensioni.

Per quanto riguarda i settori in cui la relazione dell'anno scorso suggeriva la necessità di un miglioramento, sono stati compiuti progressi ma permangono alcuni aspetti problematici. Il disavanzo pubblico generale registra una tendenza decrescente in seguito alla nuova direzione imposta alla politica fiscale dal 2003, ma sono ancora necessari ulteriori progressi, anche per quanto riguarda la struttura della riforma fiscale. La riforma nel settore della sanità, affrontata nel quadro di un programma decennale, ha ricevuto un forte impulso con l'autorizzazione degli studi privati dei medici generici nel 2002 e, nel 2003, con l'adozione di una nuova legge che ha aperto la strada a una privatizzazione su larga scala delle risorse sanitarie, inclusi gli ospedali. Gli aumenti salariali hanno seguito un andamento più moderato dopo gli elevati indici di crescita del 2001 e del 2002, in particolare nel settore aziendale, segnando un lento adattamento dell'economia ai nuovi tassi di inflazione più bassi. Ciò nonostante, anche nel 2003 la crescita reale dei salari continua a superare di un margine considerevole la crescita della produttività.

Per quanto riguarda la capacità amministrativa e giudiziaria in generale, esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e dell'apparato giudiziario ungheresi, ma vi sono margini di ulteriore miglioramento. Nel settore della pubblica amministrazione, dovrà proseguire la riforma generale nei settori dello sviluppo regionale, delle autonomie locali e dell'amministrazione statale e occorrerà migliorare la trasparenza nelle materie inerenti il personale. Rimane da adottare una serie di ulteriori provvedimenti in relazione al sistema giudiziario, ad esempio per assicurare un adeguato finanziamento dell'apparato giudiziario per l'istituzione di nuovi tribunali regionali e migliorare il sistema di assistenza legale. La lotta alla corruzione dovrebbe restare un obiettivo prioritario, in particolare attraverso la rapida attuazione del programma "glass-pocket" adottato nell'aprile 2003.

Per quanto riguarda l'attuazione dell'acquis in relazione a politiche in materie specifiche, le conclusioni di questa relazione sono esposte di seguito.

In primo luogo, si osserva che l'Ungheria ha raggiunto un elevato livello di allineamento con l'acquis nella maggior parte delle politiche.

È prevedibile che entro la data di adesione il paese sia in grado di attuare correttamente l'acquis nelle seguenti aree: misure orizzontali e procedurali e legislazione basata sul "nuovo approccio" per quanto riguarda il capitolo sulla libera circolazione delle merci; il capitolo sulla libra circolazione delle persone; i settori dei servizi bancari e assicurativi, i servizi di investimento e i mercati dei titoli, la protezione dei dati personali, il diritto di stabilimento e la libertà di fornire servizi non finanziari nel settore della libera prestazione dei servizi; il capitolo sulla libera circolazione dei capitali, incluso il riciclaggio di denaro; diritto societario e contabilità; politica di concorrenza. Nel campo dell'agricoltura, l'Ungheria dovrebbe essere in grado entro la data di adesione di attuare l'acquis in una serie di aree orizzontali, nella maggior parte degli aspetti riguardanti l'organizzazione comune dei mercati e, nel settore veterinario, per le materie riguardanti il controllo delle malattie degli animali, il commercio in animali vivi e in prodotti di derivazione animale, il benessere degli animali, la zootecnica e la nutrizione degli animali; e nel settore della pesca in generale.

L'Ungheria sarà inoltre presumibilmente in grado di attuare l'acquis entro la data di adesione per quanto riguarda: il settore dei trasporti, fatta eccezione per il trasporto ferroviario; tutti gli aspetti relativi alla tassazione; l'unione economica e monetaria e la statistica; la maggior parte degli aspetti riguardanti la politica sociale e dell'occupazione; il settore dell'energia; la politica industriale; le piccole e medie imprese; scienza e ricerca; istruzione e formazione professionale; la cultura per il capitolo della politica culturale e audiovisiva; la programmazione nell'ambito del capitolo sulla politica regionale e il coordinamento degli strumenti strutturali; la legislazione orizzontale, la qualità dell'aria e dell'acqua, la gestione dei rifiuti, la gestione dei rischi industriali, le sostanze chimiche e gli organismi geneticamente modificati, le emissioni acustiche, la sicurezza nucleare e la protezione dalle radiazioni in relazione al capitolo sull'ambiente; le misure legate alla sicurezza e le organizzazioni di consumatori in termini di tutela dei consumatori e della salute; la maggior parte degli aspetti inerenti la giustizia e gli affari interni; l'unione doganale; la politica commerciale comune, gli aiuti umanitari e la politica di sviluppo per quanto riguarda l'acquis sulle relazioni esterne; la politica estera e di sicurezza comune; le disposizioni finanziarie e di bilancio; la revisione esterna nel settore del controllo finanziario.

In secondo luogo, in alcuni settori l'Ungheria adempie parzialmente agli impegni e ai criteri e deve compiere sforzi ulteriori per completare i preparativi in vista dell'adesione.

A questa categoria appartengono le normative settoriali basate sul "vecchio approccio" per quanto riguarda la libera circolazione delle merci, insieme agli appalti pubblici e all'area non armonizzata; in relazione alla libera circolazione dei servizi, il settore dei servizi delle società di informazione; e, nell'ambito del diritto societario, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale. Nel settore agricolo, i punti interessati sono i meccanismi di scambio, l'organizzazione comune dei mercati dello zucchero e del vino e, nel settore veterinario, le encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) e i sottoprodotti di origine animale, il sistema di controllo veterinario, le misure comuni e alcuni aspetti fitosanitari.

Rientrano inoltre in questa categoria i seguenti campi: trasporto ferroviario; il Fondo sociale europeo e la legislazione antidiscriminazione nel settore della politica sociale e dell'occupazione; le telecomunicazioni e le tecnologie dell'informazione, incluso il settore dei servizi postali; il settore degli audiovisivi nel capitolo sulla politica culturale e audiovisiva; il quadro legislativo, le strutture istituzionali e la gestione e il controllo finanziari nel settore della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; l'allineamento e l'attuazione della legislazione in materia di protezione della natura e aree di inquinamento industriale nell'ambito della politica ambientale; la sorveglianza del mercato e le misure non legate alla sicurezza nel settore della tutela dei consumatori e della salute; le frontiere esterne e il diritto di asilo nel settore della giustizia e degli affari interni; le relazioni esterne per quanto riguarda gli accordi bilaterali con paesi terzi; il controllo finanziario pubblico interno, il controllo sulla spesa in azioni strutturali e la protezione degli interessi finanziari comunitari nel settore del controllo finanziario.

In terzo luogo, per essere pronta alla data di adesione l'Ungheria dovrà intraprendere azioni immediate e risolute per risolvere quattro problemi che destano seria preoccupazione in relazione a un capitolo dell'acquis.

Tali problemi riguardano il capitolo dell'agricoltura, in relazione ai preparativi dell'Ungheria volti a istituire l'agenzia di pagamento, ad attuare il sistema integrato di amministrazione e controllo, a prepararsi per l'attuazione delle misure di sviluppo rurale e ad assicurare il rispetto degli standard per la salute pubblica negli stabilimenti agroalimentari.

Malta

L'attività economica è rimasta debole, influenzata dalla bassa domanda esterna e dalla crisi nel settore del turismo. I progressi in materia di riforme strutturali sono stati diseguali.

Per quanto riguarda i settori in cui la relazione dell'anno scorso suggeriva la necessità di un miglioramento, sono stati compiuti progressi ma permangono alcuni aspetti problematici. Saranno necessari sforzi molto intensi per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche a medio termine. Nonostante la ristrutturazione delle aziende pubbliche sia stata avviata, dovranno essere attuate misure di più ampio respiro, che conducano a una maggiore efficienza produttiva e sostengano il consolidamento fiscale. Il livello dei prestiti inesigibili nel settore bancario rimane elevato, nonostante le diverse misure intraprese per migliorare la sorveglianza e la valutazione dei crediti.

Per quanto riguarda la capacità amministrativa e giudiziaria in generale, esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e dell'apparato giudiziario maltesi, ma vi sono margini di ulteriore miglioramento. Nel settore della pubblica amministrazione, occorrerà continuare gli sforzi già intrapresi per migliorare l'efficienza e la responsabilità dei servizi pubblici. Occorrerà proseguire la riforma del sistema giudiziario per ridurre ulteriormente l'arretrato di casi in attesa di giudizio e migliorare il funzionamento dei tribunali che trattano le controversie di modesta entità. Per quanto riguarda la lotta contro la corruzione, Malta dovrebbe adottare una strategia organica che tenga conto delle raccomandazioni del Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d'Europa. Per quanto concerne la traduzione dell'acquis in lingua maltese, il numero dei testi revisionati preparati da Malta dovrà aumentare sensibilmente nel periodo preadesione.

Per quanto riguarda l'attuazione dell'acquis in relazione a politiche in materie specifiche, le conclusioni di questa relazione sono esposte di seguito.

In primo luogo, si osserva che Malta ha raggiunto un elevato livello di allineamento con l'acquis nella maggior parte delle politiche.

È prevedibile che entro la data di adesione il paese sia in grado di attuare correttamente l'acquis nelle seguenti aree: misure orizzontali e procedurali e legislazione basata sul "nuovo approccio" e sul "vecchio approccio" per quanto riguarda il capitolo sulla libera circolazione delle merci; diritti dei cittadini, libera circolazione dei lavoratori e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in termini di libera circolazione delle persone; servizi bancari, assicurativi e di investimento e mercati dei titoli, protezione dei dati personali e servizi delle società di informazioni nel settore della libera prestazione dei servizi; la libera circolazione dei capitali, incluse le norme sul riciclaggio di denaro; diritto societario e contabilità; legislazione antitrust nel settore della concorrenza. Nel campo dell'agricoltura, Malta dovrebbe essere in grado entro la data di adesione di attuare l'acquis in relazione alle politiche di qualità e agli aiuti di Stato; nell'organizzazione comune dei mercati delle colture arabili, del latte, della carne ovina e suina, delle uova e del pollame, e in alcuni aspetti delle norme veterinarie che includono il controllo sulle malattie degli animali, il commercio di animali vivi e di prodotti di derivazione animale, il benessere degli animali e la zootecnica; e, nel settore della pesca, per le materie riguardanti la gestione delle risorse e delle flotte, le procedure di ispezione e controllo, la politica di mercato, gli aiuti di Stato e gli accordi internazionali.

Malta sarà inoltre presumibilmente in grado di attuare l'acquis entro la data di adesione per quanto riguarda: il settore dei trasporti in relazione alle reti di trasporto transeuropee e il trasporto stradale e aereo; l'IVA, le accise, la cooperazione amministrativa e l'assistenza reciproca nel settore della tassazione; l'unione economica e monetaria; la statistica; la legislazione sul lavoro, la parità di trattamento tra uomini e donne, il dialogo sociale, la politica dell'occupazione, l'inclusione sociale e la protezione sociale nel settore della politica sociale e dell'occupazione; il settore dell'energia; la politica industriale; le piccole e medie imprese; scienza e ricerca; istruzione e formazione professionale; la politica culturale e audiovisiva; la politica regionale e il coordinamento degli strumenti strutturali con riferimento alle strutture istituzionali e alla programmazione; il capitolo dell'ambiente per gli aspetti riguardanti la legislazione orizzontale, la qualità dell'aria, la qualità dell'acqua, l'inquinamento e la gestione dei rischi industriali, le sostanze chimiche e gli organismi geneticamente modificati, le emissioni acustiche, la sicurezza nucleare e la protezione dalle radiazioni; le misure legate alla sicurezza e le organizzazioni di consumatori in termini di tutela dei consumatori e della salute; quasi tutti gli aspetti inerenti la giustizia e gli affari interni; l'unione doganale; la politica commerciale comune, gli aiuti umanitari e la politica di sviluppo per quanto riguarda l'acquis sulle relazioni esterne; la politica estera e di sicurezza comune; il controllo finanziario; le disposizioni finanziarie e di bilancio.

In secondo luogo, in alcuni settori Malta adempie parzialmente agli impegni e ai criteri e deve compiere sforzi ulteriori per completare i preparativi in vista dell'adesione.

A questa categoria appartengono le normative settoriali basate sul "vecchio approccio" per quanto riguarda la libera circolazione delle merci; i requisiti per il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali in termini di libera circolazione delle persone; il diritto di stabilimento e la libertà di fornire servizi non finanziari nel settore della libera prestazione dei servizi; e, nell'ambito del settore del diritto societario, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale. Nel settore agricolo, i punti interessati sono l'agricoltura biologica e la rete d'informazione contabile agricola; l'organizzazione comune dei mercati per vino e alcolici, carne di manzo, frutta, verdura e olio d'oliva; lo sviluppo rurale; nel settore veterinario, i sistemi di controllo veterinario, la salute pubblica negli stabilimenti agroalimentari, le misure comuni, la nutrizione degli animali; la legislazione fitosanitaria; infine, per quanto riguarda le azioni strutturali, la politica sulla pesca.

Rientrano inoltre in questa categoria i seguenti campi: la tassazione diretta; la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la salute pubblica, il Fondo sociale europeo e la legislazione antidiscriminazione nel settore della politica sociale e dell'occupazione; le telecomunicazioni e le tecnologie dell'informazione, inclusi i servizi postali; il quadro legislativo e la gestione e il controllo finanziario per la politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; l'allineamento e l'attuazione della legislazione sulla gestione dei rifiuti e la protezione della natura nel settore della politica ambientale; la sorveglianza del mercato e le misure non legate alla sicurezza nel settore della tutela dei consumatori e della salute; il piano d'azione di Schengen e il diritto di asilo nel settore della giustizia e degli affari interni; le relazioni esterne per quanto riguarda gli accordi bilaterali con paesi terzi.

In terzo luogo, per essere pronta alla data di adesione Malta dovrà intraprendere azioni immediate e risolute per risolvere sei problemi che destano seria preoccupazione in relazione a tre capitoli dell'acquis.

Tali problemi riguardano il settore degli aiuti di Stato in relazione al capitolo sulla politica di concorrenza, dove Malta deve rafforzare i propri sforzi per adempiere ai propri impegni riguardo alla ristrutturazione dei cantieri navali. Riguardano inoltre il settore dell'agricoltura, in relazione all'istituzione di un'agenzia di pagamento, all'attuazione del sistema integrato di amministrazione e controllo, ai meccanismi di scambio esterni, alle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) e al trattamento dei rifiuti animali. Riguardano infine il settore dei trasporti, con riferimento alla sicurezza marittima.

Polonia

La Polonia ha mantenuto una situazione macroeconomica stabile e sta registrando una ripresa graduale, trainata principalmente dalla domanda esterna. Il percorso di riforma si è pressoché arrestato dalla relazione dell'anno scorso.

Per quanto riguarda i settori in cui la relazione dell'anno scorso suggeriva la necessità di un miglioramento, sono stati compiuti progressi ma permangono alcuni aspetti problematici. Le autorità polacche hanno dimostrato finora una certa riluttanza ad affrontare il necessario adeguamento fiscale. Saranno tuttavia cruciali una profonda ristrutturazione e una massiccia riduzione della spesa pubblica per migliorare ulteriormente l'insieme delle politiche, invertire la rapida ascesa del debito pubblico e preparare le finanze pubbliche della Polonia per l'adesione. Le autorità polacche dovrebbero provvedere affinché qualunque decisione sull'uso delle riserve di rivalutazione non pregiudichi l'indipendenza finanziaria della banca centrale. I progressi nella ristrutturazione dell'industria pesante, nella distribuzione dell'energia e nell'agricoltura sono stati modesti nell'ultimo anno e occorreranno ancora sforzi considerevoli per progredire nel calendario delle riforme in questo settore. La nuova legge sull'insolvibilità adottata a febbraio migliora il quadro normativo in materia di fallimenti e liquidazioni e lo pone in linea con i criteri di una moderna economia di mercato. Sono stati compiuti pochi progressi per quanto riguarda il funzionamento del registro catastale, e le autorità dovranno proseguire gli sforzi intrapresi per modernizzare il sistema.

Per quanto riguarda la capacità amministrativa e giudiziaria in generale, esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e dell'apparato giudiziario polacchi, ma vi sono margini di ulteriore miglioramento. Nel campo della pubblica amministrazione, dovrebbe aumentare il numero dei dipendenti pubblici nominati con concorsi pubblici, si dovrebbe migliorare il coordinamento tra i vari organi ed è richiesto un rafforzamento delle strutture responsabili dell'integrazione europea. Sono necessari ulteriori sforzi per migliorare l'efficienza e la trasparenza del sistema giudiziario, con particolare attenzione allo sviluppo e all'organizzazione del sistema di assistenza legale. La lotta alla corruzione dovrebbe restare un obiettivo prioritario, in particolare mediante il rafforzamento delle strutture di coordinamento e del sostegno amministrativo per garantire un'attuazione efficace della strategia anticorruzione.

Per quanto riguarda l'attuazione dell'acquis in relazione a politiche in materie specifiche, le conclusioni di questa relazione sono esposte di seguito.

In primo luogo, si osserva che la Polonia ha raggiunto un elevato livello di allineamento con l'acquis nella maggior parte delle politiche.

È prevedibile che entro la data di adesione il paese sia in grado di attuare correttamente l'acquis nelle seguenti aree: misure orizzontali e procedurali e legislazione basata sul "nuovo approccio" per quanto riguarda il capitolo sulla libera circolazione delle merci; diritti dei cittadini, libera circolazione dei lavoratori e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in termini di libera circolazione delle persone; protezione dei dati personali e servizi delle società di informazioni nel settore della libera prestazione dei servizi; circolazione di capitali, pagamenti e sistemi di pagamento nel settore della libera circolazione dei capitali; diritto societario e contabilità; normativa antitrust per il capitolo sulla politica di concorrenza. Nel campo dell'agricoltura, la Polonia dovrebbe essere in grado entro la data di adesione di attuare l'acquis in una serie di aree orizzontali, nella maggior parte degli aspetti riguardanti l'organizzazione comune dei mercati e negli aspetti della normativa veterinaria che riguardano il controllo delle malattie degli animali e la zootecnica.

La Polonia sarà inoltre presumibilmente in grado di attuare l'acquis entro la data di adesione per quanto riguarda: la maggior parte delle regole relative al settore dei trasporti; la tassazione diretta, la cooperazione amministrativa e l'assistenza reciproca nel settore della tassazione; la maggior parte degli aspetti riguardanti l'unione economica e monetaria; la statistica; la parità di trattamento tra uomini e donne, il dialogo sociale, la politica dell'occupazione, l'inclusione sociale e la protezione sociale nel settore della politica sociale e dell'occupazione; il settore dell'energia; la strategia industriale in relazione al capitolo sulla politica industriale; le piccole e medie imprese; scienza e ricerca; istruzione e formazione professionale; la politica culturale; la programmazione con riferimento alla politica regionale e al coordinamento degli strumenti strutturali; la legislazione orizzontale, la qualità dell'aria, la gestione dei rifiuti, la qualità dell'acqua, la gestione dei rischi industriali, le sostanze chimiche, gli organismi geneticamente modificati, le emissioni acustiche, la sicurezza nucleare e la protezione dalle radiazioni per quanto riguarda il capitolo sull'ambiente; le misure legate alla sicurezza e le organizzazioni di consumatori in termini di tutela dei consumatori e della salute; molti aspetti inerenti la giustizia e gli affari interni; l'unione doganale; la politica commerciale comune, gli aiuti umanitari e la politica di sviluppo per quanto riguarda l'acquis sulle relazioni esterne; la politica estera e di sicurezza comune; la revisione esterna in termini di controllo finanziario; le disposizioni finanziarie e di bilancio.

In secondo luogo, in alcuni settori la Polonia adempie parzialmente agli impegni e ai criteri e deve compiere sforzi ulteriori per completare i preparativi in vista dell'adesione.

A questa categoria appartengono le normative settoriali basate sul "vecchio approccio" per quanto riguarda la libera circolazione delle merci, insieme all'area non armonizzata e agli appalti pubblici; il settore della libera circolazione dei servizi, per quanto riguarda il diritto di stabilimento, la libertà di fornire servizi non finanziari, i servizi bancari, assicurativi e di investimento e i mercati dei titoli; nel settore della libera circolazione di capitali, il rafforzamento degli sforzi nella lotta al riciclaggio di denaro; nell'ambito del diritto societario, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale; la normativa sugli aiuti di Stato nel settore della politica di concorrenza. Nel settore agricolo, i punti interessati sono i meccanismi di scambio, l'organizzazione comune dei mercati del latte, della carne di manzo, delle uova e del pollame, lo sviluppo rurale, il commercio di animali vivi e di prodotti di derivazione animale, le misure comuni, il benessere degli animali e la nutrizione degli animali; e i settori delle azioni strutturali, degli aiuti di Stato e degli accordi internazionali per quanto riguarda la politica sulla pesca.

Rientrano inoltre in questa categoria i seguenti campi: trasporto marittimo; IVA e accise nel settore della tassazione; l'indipendenza della banca centrale nazionale in relazione all'unione economica e monetaria; la legislazione sul lavoro, la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro, la salute pubblica, il Fondo sociale europeo (FSE) e le norme antidiscriminazione nel settore della politica sociale e dell'occupazione; la privatizzazione e la ristrutturazione in relazione al capitolo sulla politica industriale; le telecomunicazioni e le tecnologie dell'informazione, incluso in particolare il settore dei servizi postali; la politica audiovisiva; il quadro legislativo, le strutture istituzionali e la gestione e il controllo finanziari in termini di politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali; l'inquinamento industriale e la protezione della natura con riferimento alla politica ambientale; la sorveglianza del mercato e le misure non legate alla sicurezza nel settore della tutela dei consumatori e della salute; il piano d'azione di Schengen, la politica dei visti, le frontiere esterne, la lotta contro le frodi e la corruzione, la lotta alla droga e il riciclaggio di denaro nel settore della giustizia e degli affari interni; le relazioni esterne per quanto riguarda gli accordi bilaterali con paesi terzi; infine il controllo finanziario pubblico interno, il controllo sulla spesa in azioni strutturali e la protezione degli interessi finanziari comunitari nel settore del controllo finanziario.

In terzo luogo, per essere pronta alla data di adesione la Polonia dovrà intraprendere azioni immediate e risolute per risolvere nove problemi che destano seria preoccupazione in relazione a tre capitoli dell'acquis.

Tali problemi riguardano il settore della libera circolazione delle persone, con riferimento ai preparativi della Polonia per il riconoscimento reciproco delle qualifiche e, in particolare, la formazione per alcune professioni nel settore sanitario. Riguardano inoltre il settore dell'agricoltura, in relazione ai preparativi della Polonia per istituire le agenzie di pagamento, attuare il sistema integrato di amministrazione e controllo e ammodernare gli stabilimenti agroalimentari in linea con i requisiti di salute pubblica. Riguardano inoltre, nel settore dei controlli veterinari e fitosanitari, le misure relative alle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) e ai sottoprodotti di origine animale, i controlli sugli spostamenti degli animali e i controlli sulla rogna nera e sul marciume anulare della patata. Riguardano infine la gestione delle risorse, le procedure di ispezione e controllo e la politica di mercato in relazione al capitolo sulla pesca.

Slovenia

La Slovenia vanta prestazioni macroeconomiche relativamente robuste. Il processo di ristrutturazione ha continuato a procedere sulla strada delle riforme, anche se lentamente e con risultati diseguali in diversi settori.

Per quanto riguarda i settori in cui la relazione dell'anno scorso suggeriva la necessità di un miglioramento, sono stati compiuti progressi ma permangono alcuni aspetti problematici. L'inflazione tende a una lenta diminuzione, ma il suo livello relativamente alto e persistente è causa di seria preoccupazione. Per sostenere la competitività dell'economia, il governo dovrebbe varare ulteriori riforme strutturali, ad esempio la liquidazione definitiva della Società di sviluppo slovena, prevista per il 2004, e l'ulteriore privatizzazione del settore finanziario.

Per quanto riguarda la capacità amministrativa e giudiziaria in generale, esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e dell'apparato giudiziario sloveni, ma vi sono margini di ulteriore miglioramento. Nel campo della pubblica amministrazione, dovrà essere attuata la nuova legislazione che migliora l'indipendenza e la professionalità della pubblica amministrazione, mentre le clausole che limitano la partecipazione dei dipendenti pubblici in attività di natura politica ed economica dovrebbero essere estese a tutto il settore del pubblico impiego. Rimangono ancora da varare ulteriori riforme del sistema giudiziario, in particolare quelle tese a ridurre l'arretrato dei casi in attesa di giudizio. La Slovenia dovrà continuare gli sforzi nella lotta alla corruzione. Per quanto riguarda la traduzione dell'acquis in lingua slovena, il numero dei testi revisionati prodotti dalla Slovenia dovrà aumentare sensibilmente nel periodo preadesione.

Per quanto riguarda l'attuazione dell'acquis in relazione a politiche in materie specifiche, le conclusioni di questa relazione sono esposte di seguito.

In primo luogo, si osserva che la Slovenia ha raggiunto un elevato livello di allineamento con l'acquis nella maggior parte delle politiche.

È prevedibile che entro la data di adesione il paese sia in grado di attuare correttamente l'acquis nelle seguenti aree: quasi tutti gli aspetti riguardanti la libera circolazione delle merci; diritti dei cittadini, libera circolazione dei lavoratori e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in termini di libera circolazione delle persone; servizi bancari, assicurativi e di investimento e mercato dei titoli nel settore della libera prestazione dei servizi; la libera circolazione dei capitali, incluse le norme sul riciclaggio di denaro; la maggior parte degli aspetti riguardanti il capitolo del diritto societario e la contabilità; gli aiuti di Stato nel settore della politica di concorrenza. Nel campo dell'agricoltura, la Slovenia dovrebbe essere in grado entro la data di adesione di attuare l'acquis in tutte le aree orizzontali, nella maggior parte degli aspetti riguardanti l'organizzazione comune dei mercati e in relazione allo sviluppo rurale; nel settore veterinario, per le materie riguardanti le EST, le misure di controllo delle malattie sugli animali, il benessere degli animali, la zootecnica e la nutrizione degli animali; nel settore fitosanitario; e nel settore della pesca.

La Slovenia sarà inoltre presumibilmente in grado di attuare l'acquis entro la data di adesione per quanto riguarda: il settore dei trasporti; l'IVA, le accise e la cooperazione amministrativa nel settore della tassazione; l'unione economica e monetaria; la statistica; la maggior parte delle norme nel settore della politica sociale e dell'occupazione; il settore dell'energia; la politica industriale; le piccole e medie imprese; scienza e ricerca; istruzione e formazione professionale; il settore dei servizi postali nel settore delle telecomunicazioni e delle tecnologie dell'informazione; la politica culturale e audiovisiva; la programmazione nell'ambito della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; il capitolo sull'ambiente; le misure legate alla sicurezza e le organizzazioni di consumatori in termini di tutela dei consumatori e della salute; quasi tutti gli aspetti inerenti la giustizia e gli affari interni; l'unione doganale; la politica commerciale comune e la politica degli aiuti umanitari per quanto riguarda l'acquis sulle relazioni esterne; la politica estera e di sicurezza comune; le disposizioni finanziarie e di bilancio; il controllo finanziario.

In secondo luogo, in alcuni settori la Slovenia adempie parzialmente agli impegni e ai criteri e deve compiere sforzi ulteriori per completare i preparativi in vista dell'adesione.

A questa categoria appartengono le normative settoriali basate sul "vecchio approccio" per quanto riguarda la libera circolazione delle merci, la protezione dei dati personali, il diritto di stabilimento, la libertà di fornire servizi non finanziari e i servizi delle società di informazioni in relazione alla libera prestazione dei servizi, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale in relazione al capitolo sul diritto societario e le norme antitrust nel settore della concorrenza. Nel settore agricolo, i punti interessati sono l'organizzazione comune dei mercati per lo zucchero e il latte, i sistemi di controllo veterinario, il commercio in animali vivi e in prodotti di derivazione animale, l'ammodernamento degli stabilimenti agroalimentari e le misure comuni per quanto riguarda i residui.

Rientrano inoltre in questa categoria i seguenti campi: tassazione diretta, il Fondo sociale europeo e le norme antidiscriminazione nel settore della politica sociale e dell'occupazione; il settore delle telecomunicazioni; il quadro legislativo, le strutture istituzionali e la gestione e il controllo finanziari nel settore della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; la sorveglianza del mercato e le misure non legate alla sicurezza nel settore della tutela dei consumatori e della salute; l'acquis sulla protezione dei dati e la lotta contro le frodi e la corruzione nel settore della giustizia e degli affari interni; le relazioni esterne per quanto riguarda gli accordi bilaterali con paesi terzi e la politica di sviluppo.

In terzo luogo, per essere pronta alla data di adesione la Slovenia dovrà intraprendere azioni immediate e risolute per risolvere un problema che desta seria preoccupazione in relazione a un capitolo dell'acquis.

Tale problema riguarda il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali nel settore della libera circolazione delle persone, in particolare l'allineamento della legislazione al sistema di riconoscimento generale e ad alcuni profili professionali nel settore sanitario.

Slovacchia

Le prestazioni macroeconomiche della Slovacchia sono migliorate sensibilmente, ma rimangono alcune rilevanti situazioni di squilibrio. I progressi della Slovacchia sulla strada delle riforme, anche nel settore della finanza pubblica, hanno ricevuto nuovo impulso. Sono state decise varie misure, alcune delle quali sono già entrate in vigore.

Per quanto riguarda i settori in cui la relazione dell'anno scorso suggeriva la necessità di un miglioramento, sono stati compiuti progressi ma permangono alcuni aspetti problematici. Il governo ha ribaltato la tendenza espansiva della politica fiscale. L'odierna posizione restrittiva in materia di politica fiscale favorisce la riduzione del disavanzo delle partite correnti attualmente elevato. La preparazione di ulteriori riforme in materia di spesa pubblica, necessarie per sostenere il previsto consolidamento fiscale, è diventata un tema centrale. Tuttavia, la maggior parte delle misure necessarie non è ancora stata pienamente specificata, opportunamente pianificata e attuata. Il governo slovacco ha intrapreso iniziative più decise per affrontare il grave problema strutturale della disoccupazione. Sono stati fatti alcuni progressi per quanto riguarda la sorveglianza nel settore finanziario, ma le autorità dovranno continuare a salvaguardare questo settore in espansione contro i rischi di instabilità. Sono state adottate ulteriori misure per migliorare il quadro legislativo richiesto in un'economia di mercato. Anche la loro attuazione ha ricevuto nuovo impulso. Ciò nonostante, sono ancora richiesti sforzi consistenti in questo settore.

Per quanto riguarda la capacità amministrativa e giudiziaria in generale, esistono condizioni sufficienti per l'attuazione dell'acquis da parte della pubblica amministrazione e dell'apparato giudiziario slovacchi, ma vi sono margini di ulteriore miglioramento. Nel settore della pubblica amministrazione, sarà necessario aumentare l'organico nei settori che si occupano degli aspetti inerenti l'integrazione europea e adottare una strategia di formazione a lungo termine. Per quanto riguarda il decentramento della pubblica amministrazione, è importante che il trasferimento delle funzioni proceda di pari passo con il decentramento fiscale. Per quanto concerne il settore giudiziario, occorrerà rafforzare le capacità amministrative del consiglio giudiziario e assicurare la sua indipendenza finanziaria. Saranno necessari ulteriori sforzi per ridurre la durata dei procedimenti giudiziari di natura civile e commerciale e per migliorare la formazione dei giudici. La lotta alla corruzione dovrebbe restare un obiettivo prioritario, in particolare per quanto riguarda la rigorosa applicazione delle regole esistenti. Dovranno essere adottate ulteriori misure legislative per quanto riguarda il conflitto di interessi, il finanziamento dei partiti politici e le lobby.

Per quanto riguarda l'attuazione dell'acquis in relazione a politiche in materie specifiche, le conclusioni di questa relazione sono esposte di seguito.

In primo luogo, si osserva che la Slovacchia ha raggiunto un elevato livello di allineamento con l'acquis nella maggior parte delle politiche.

È prevedibile che entro la data di adesione il paese sia in grado di attuare correttamente l'acquis nelle seguenti aree: misure orizzontali e procedurali, legislazione basata sul "nuovo approccio" e appalti pubblici per quanto riguarda il capitolo sulla libera circolazione delle merci; diritti dei cittadini, libera circolazione dei lavoratori e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in termini di libera circolazione delle persone; settore bancario, servizi di investimento e mercato dei titoli nel settore della libera prestazione dei servizi; libera circolazione dei capitali, incluse le misure antiriciclaggio; diritto societario e contabilità; norme antitrust per quanto riguarda il capitolo sulla politica di concorrenza. Nel campo dell'agricoltura, la Slovacchia dovrebbe essere in grado entro la data di adesione di attuare l'acquis in una serie di aree orizzontali, nella maggior parte degli aspetti riguardanti l'organizzazione comune dei mercati, nello sviluppo rurale e nel settore veterinario per quanto riguarda le misure di controllo delle malattie degli animali, il commercio di animali vivi e di prodotti di origine animale, il benessere degli animali, la zootecnica, la nutrizione degli animali e il settore fitosanitario in generale; e il settore della pesca.

La Slovacchia sarà inoltre presumibilmente in grado di attuare l'acquis entro la data di adesione per quanto riguarda: le reti di trasporto transeuropee, il trasporto ferroviario, la navigazione interna, il trasporto aereo e il trasporto marittimo per quanto riguarda la politica dei trasporti; le imposte dirette e la cooperazione amministrativa per quanto riguarda la tassazione; l'unione economica e monetaria; la statistica; per quanto riguarda la politica sociale e dell'occupazione, la legislazione sul lavoro, la parità di trattamento tra uomini e donne, salute e sicurezza, dialogo sociale, politica dell'occupazione, inclusione sociale e protezione sociale; il settore dell'energia; la politica industriale; le piccole e medie imprese; scienza e ricerca; istruzione e formazione professionale; politica culturale e audiovisiva; la programmazione per la politica regionale e il coordinamento degli strumenti strutturali; la legislazione orizzontale, la qualità dell'aria, la gestione dei rifiuti, la qualità dell'acqua, la protezione della natura, le sostanze chimiche e gli organismi geneticamente modificati, le emissioni acustiche, la sicurezza nucleare e la protezione dalle radiazioni nel settore dell'ambiente; le misure legate alla sicurezza e le organizzazioni di consumatori in termini di tutela dei consumatori e della salute; molti aspetti inerenti la giustizia e gli affari interni; l'unione doganale; la politica commerciale comune, gli aiuti umanitari e la politica di sviluppo per quanto riguarda il capitolo sulle relazioni esterne; la politica estera e di sicurezza comune; il controllo finanziario pubblico interno e le revisioni esterne; le disposizioni finanziarie e di bilancio.

In secondo luogo, in alcuni settori la Slovacchia adempie parzialmente agli impegni e ai criteri e deve compiere sforzi ulteriori per completare i preparativi in vista dell'adesione.

A questa categoria appartengono le normative settoriali basate sul "vecchio approccio" e l'area non armonizzata per quanto riguarda la libera circolazione delle merci; il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali in relazione al capitolo sulla libera circolazione delle persone; in relazione alla libera circolazione dei servizi, le assicurazioni, i servizi delle società di informazioni, la protezione dei dati personali, il diritto di stabilimento e la libertà di fornire servizi non finanziari; la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale nell'ambito del diritto societario. Nel settore agricolo, i punti interessati sono i meccanismi di scambio, l'organizzazione comune dei mercati per lo zucchero, il vino e la carne di manzo; nel settore veterinario, il sistema di controllo veterinario, le encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) e i sottoprodotti di origine animale e le misure comuni; e, nel settore fitosanitario, i controlli sui limiti massimi di residui per i pesticidi.

Rientrano inoltre in questa categoria i seguenti campi: trasporto stradale; IVA e accise nel settore della tassazione; la salute pubblica, il Fondo sociale europeo e la legislazione antidiscriminazione nel settore della politica sociale e dell'occupazione; le telecomunicazioni e le tecnologie dell'informazione, incluso il settore dei servizi postali; il quadro legislativo, le strutture istituzionali e la gestione e il controllo finanziari nel settore della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali; l'inquinamento industriale nel settore dell'ambiente; la sorveglianza del mercato e le misure non legate alla sicurezza nel settore della tutela dei consumatori e della salute; nel settore della giustizia e degli affari interni, il piano d'azione di Schengen, la protezione dei dati, la politica sui visti, le frontiere esterne, il diritto d'asilo e la lotta contro le frodi e la corruzione; le relazioni esterne per quanto riguarda gli accordi bilaterali con paesi terzi; il controllo sulla spesa in azioni strutturali e la protezione degli interessi finanziari comunitari nel settore del controllo finanziario.

In terzo luogo, per essere pronta alla data di adesione la Slovacchia dovrà intraprendere azioni immediate e risolute per risolvere quattro problemi che destano seria preoccupazione in relazione a due capitoli dell'acquis.

Tali problemi riguardano la politica di concorrenza, segnatamente l'adempimento delle condizioni specificate nel trattato di adesione in merito all'accordo transitorio concesso nel settore dell'acciaio. Riguardano inoltre il settore dell'agricoltura, per quanto concerne i preparativi della Slovacchia diretti all'istituzione dell'agenzia di pagamento, all'attuazione del sistema integrato di amministrazione e controllo e all'ammodernamento degli stabilimenti agroalimentari negli aspetti di tutela della salute pubblica.