52002DC0267

Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo- Sesta relazione sui progressi compiuti nell'attuazione del Piano d'azione per i servizi finanziari /* COM/2002/0267 def. */


RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO - Sesta relazione sui progressi compiuti nell'attuazione del Piano d'azione per i servizi finanziari

Servizi finanziari

Il clima migliora

- ma c'è ancora abbastanza da fare

Sesta relazione sui progressi compiuti

Introduzione - Il clima politico è cambiato

Il Piano d'azione per i servizi finanziari (PASF) è giunto alla metà del calendario stabilito per la sua attuazione. L'ultima relazione sui progressi compiuti [1] invitava a compiere progressi concreti e tangibili. La sesta relazione, preparata in collaborazione con il Gruppo per la politica dei servizi finanziari, composto di rappresentanti personali dei ministri delle finanze dell'UE, conclude che questo invito è stato ascoltato. Il clima nel settore dei servizi finanziari è migliorato; è stato raggiunto un accordo su diversi punti, ma portare a compimento il piano entro il 2003/5 rappresenta ancora una notevole sfida.

[1] Quinta relazione, "L'Europa deve rispettare le scadenze previste", novembre 2001 COM(2001)712 def., disponibile su http://europa.eu.int/comm/internal_market/en /finances/actionplan/index.htm

Le presidenze belga e spagnola hanno contribuito a dare il necessario impulso politico. Si registrano progressi in sede di Consiglio e di Parlamento su molte proposte. L'esame intermedio dei progressi del Piano d'azione del 22 febbraio 2002 [2] ha sottolineato con forza che l'integrazione finanziaria apporterà concreti benefici ai cittadini europei in termini di crescita economica, occupazione e prosperità duratura.

[2] Informazioni disponibili sul sito web della DG Mercato interno: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/finances/actionplan/02-36.htm

In marzo il Consiglio europeo di Barcellona ha ribadito gli obiettivi del Piano d'azione come priorità chiave del programma di riforme economiche di Lisbona ed ha fissato precise scadenze per l'adozione di otto misure specifiche. La riunione informale dei ministri Ecofin ad Oviedo il 13 aprile 2002 ha dato ulteriore impulso al processo ed ha riconosciuto la necessità di intensificare gli sforzi per portare a termine in tempo il Piano d'azione (riquadro 1).

RIQUADRO 1

Le priorità di Barcellona (Consiglio europeo)

- Il PASF deve essere attuato entro il 2005, ma entro il 2003 per i mercati dei valori mobiliari e dei capitali di rischio.

- Il Consiglio e il Parlamento europeo dovrebbero adottare nel 2002 le direttive sugli abusi di mercato, i contratti di garanzia finanziaria, la vendita a distanza di servizi finanziari, gli intermediari assicurativi, i prospetti, i conglomerati finanziari e i fondi pensione, nonché il regolamento sugli International Accounting Standards.

L'accordo di Oviedo (riunione informale Ecofin)

- Per quanto riguarda l'integrazione finanziaria il Consiglio ha auspicato di intensificare gli sforzi per portare a compimento il Piano d'azione per i servizi finanziari (PASF) entro il 2005, compresa l'adozione nel 2002 di 8 importanti atti legislativi, come dichiarato nelle conclusioni del Consiglio europeo di Barcellona. Inoltre si è convenuto che le singole misure devono essere conformi agli obiettivi dell'integrazione e dell'efficienza. Il Consiglio ha invitato la Commissione a proporre misure per facilitare un'applicazione coerente della legislazione UE (si veda anche Obiettivo 3 - Norme prudenziali e vigilanza- nella sezione.Stato di attuazione complessivo del piano d'azione); ha chiesto una rigorosa applicazione delle regole di concorrenza UE; ha insistito sulla necessità di maggiori sforzi per accrescere la fiducia dei consumatori e per la loro tutela.

- Per quanto riguarda le questioni attinenti a Enron: ha preso atto che la maggior parte dei problemi di regolamentazione messi in evidenza da Enron vengono già affrontati nell'ambito del PASF (International Accounting Standards, informativa) ed ha accolto con favore gli ulteriori lavori della Commissione sull'indipendenza dei revisori legali, le priorità per la strategia dell'UE in materia di revisione dei conti, gli analisti finanziari e le agenzie di rating dei crediti. I ministri hanno auspicato di estendere il mandato del Gruppo ad alto livello di esperti di diritto societario alla raccomandazione di migliori pratiche in materia di governo societario e di pratiche di revisione.

Un ulteriore passo importante è la maggiore consapevolezza e accettazione dei grandi vantaggi che l'integrazione finanziaria può apportare. Uno studio commissionato dalla Tavola rotonda europea per i servizi finanziari ha stimato che l'integrazione potrebbe aggiungere tra i 0,5 e i 0,7 punti percentuali l'anno al PIL dell'UE [3] - equivalenti a 43 miliardi di euro su base annua. Questi benefici potenziali evidenziano l'urgente necessità di completare il PASF in tempo e devono essere illustrati più efficacemente agli operatori economici ed ai cittadini [4]. La Commissione riferirà in un momento successivo dell'anno su ulteriori stime micro- e macroeconomiche dei benefici economici.

[3] Relazione alla Tavola rotonda europea per i servizi finanziari: "The Benefits of a Working European Retail Market for Financial Services", www.zew.de/erfstudyresults/

[4] La presidenza danese del Consiglio intende discutere i benefici dell'interazione finanziaria sulla base di studi organizzati dalla Commissione. Se ne riferirà al Consiglio nella prossima relazione sui progressi compiuti.

si stanno compiendo reali progressi verso il rispetto delle scadenze fissate dal Consiglio europeo

Dopo quasi un anno di negoziati è stato raggiunto con il Parlamento un compromesso sulle modalità di applicazione delle raccomandazioni della relazione Lamfalussy sulla regolamentazione dei valori mobiliari.

Inoltre, sulla base del fruttuoso lavoro della presidenza belga, un accordo su misure legislative in linea con le conclusioni di Barcellona viene attualmente ricercato dalla presidenza spagnola per quanto riguarda:

- l'adozione finale in un'unica lettura del regolamento sugli International Accounting Standards [5] a partire dal 2005. Si tratterebbe di un grande successo, specie dopo una negoziazione così breve;

[5] COM(2001)80 - 13/02/2001

- le direttive sulla vendita a distanza [6], i contratti di garanzia finanziaria [7] e gli intermediari assicurativi [8] sono tutte destinate ad essere adottate entro il giugno 2002;

[6] COM(1999)385 - 23/07/1999

[7] COM(2001)168 - 27/03/2001

[8] COM(2000)511 - 20/09/2000

- un accordo politico è stato raggiunto in sede di Consiglio il 7 maggio 2002 sulle proposte di direttiva sugli abusi di mercato [9] e sui conglomerati finanziari [10], in vista dell'adozione delle proposte il più presto possibile nel corso di quest'anno;

[9] COM(2001)281 - 30/05/2001

[10] COM(2001)213 - 24/04/2001

- un accordo politico sulle direttive sui fondi pensione integrativi [11] e sui prospetti [12] potrebbe essere trovato durante la presidenza spagnola in vista dell'adozione finale entro la fine dell'anno per i fondi pensione integrativi e nel 2003 per i prospetti.

[11] COM(2000)507 - 11/10/2000

[12] COM(2001)280 - 30/05/2001

Il Gruppo per la politica dei servizi finanziari ha dato un contributo significativo ai progressi realizzati dopo l'ultima relazione, in particolare individuando gli ostacoli politici chiave in una serie di proposte specifiche per le quali il rispetto dei termini è in forse. Ma gli Stati membri devono continuare a dimostrare la necessaria volontà politica di compromesso durante le discussioni stesse. La massima cooperazione possibile tra le istituzioni comunitarie è anche essenziale per ottenere il maggior numero possibile di accordi in un'unica lettura o mediante seconda lettura accelerata.

rimangono alcune preoccupazioni

Nella quinta relazione sui progressi compiuti erano state individuate tre preoccupazioni, riguardanti rispettivamente il ritmo complessivo del processo, la direttiva sulle offerte pubbliche di acquisizione e la direttiva sui fondi pensione.

- Le preoccupazioni sul ritmo generale del processo legislativo sono diventate meno pressanti.

- Sulla scorta delle raccomandazioni del Gruppo ad alto livello di esperti di diritto societario, la proposta di direttiva sulle offerte pubbliche di acquisizione terrà conto delle tre principali preoccupazioni del Parlamento europeo: la questione della parità di condizioni, la definizione di "prezzo equo" e la possibilità per un azionista di maggioranza di acquisire l'intera partecipazione di un azionista di minoranza ("squeeze-out"). La Commissione presenterà la sua proposta il prima possibile, dopo averla discussa con molte parti interessate.

- La situazione della direttiva sui fondi pensione integrativi rimane fonte di preoccupazioni [13]. Tuttavia la presidenza spagnola sta lavorando intensamente per raggiungere un accordo in sede di Consiglio prima della metà del 2002.

[13] Essa è stata individuata come problema importante in due successive relazioni sui progressi compiuti: Quarta relazione "Sfide politiche" COM (2001)286 def., e Quinta relazione "L'Europa deve rispettare le scadenze" COM(2001) 712 def. Disponibili su: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/finances/actionplan/index.htm

Rimangono altre preoccupazioni. Molti problemi importanti devono essere risolti se la direttiva sui prospetti deve essere adottata senza ritardo, in particolare quelli relativi alle esigenze specifiche delle PMI. La direttiva sulla vendita a distanza di servizi finanziari è ora giunta ad un punto critico in Parlamento, dove si trova in seconda lettura. Per la sessione plenaria del maggio 2002 è previsto un voto che potrebbe o aprire la via ad una rapida adozione della direttiva, o portare ad una difficile procedura di conciliazione.

stato di attuazione complessivo del piano d'azione

In allegato [14] alla presente relazione è illustrato lo stadio in cui si trovano le singole misure del piano d'azione ancora in corso di negoziazione (le misure sulle quali si è già raggiunto un accordo non vi appaiono più, ma sono sintetizzate per l'ultima volta all'inizio dell'allegato).

[14] Come in passato l'allegato sarà disponibile su Internet e regolarmente aggiornato alla pagina: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/finances/actionplan/index.htm

Obiettivo 1: un unico mercato all'ingrosso nell'UE.

Il primo obiettivo strategico del piano d'azione è l'instaurazione di un quadro giuridico comune per mercati integrati dei valori mobiliari e dei derivati. L'integrità finanziaria è la pietra angolare di questo obiettivo. Il caso Enron ha indotto la Commissione ad esaminare fino a che punto il piano d'azione affronti già i nodi delle questioni di regolamentazione evidenziate dal caso e se siano necessarie nuove iniziative. Un documento di lavoro dei servizi della Commissione [15] è stato presentato alla riunione Ecofin informale di Oviedo ed ha ricevuto una buona accoglienza dai ministri. Il documento illustra una strategia globale e coerente per contribuire ad evitare un simile collasso nell'UE. Esso si concentra su cinque aree: l'informazione finanziaria, la revisione legale, il governo societario, la trasparenza del sistema finanziario internazionale, gli analisti finanziari e le agenzie di rating del credito.

[15] Il documento è disponibile sul sito della DG Mercato interno: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/company/company/news/ecofin_2004_04_enron_en.pdf

A norma del regolamento sugli International Accounting Standards (IAS), le società quotate dell'UE dovranno preparare i loro bilanci consolidati conformemente agli IAS entro il 2005. È quindi assicurata l'applicazione di principi contabili di elevata qualità. Per consentire agli Stati membri di adattare la loro legislazione contabile per renderla compatibile con gli IAS, la Commissione presenterà tra breve la sua proposta di direttiva di modernizzazione della quarta e della settima direttiva contabile [16].

[16] Direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE.

La corretta applicazione sarà uno dei principali temi della relazione che la Commissione elaborerà prossimamente sulle priorità nel campo della revisione contabile. Questa comunicazione affronterà questioni quali l'applicazione degli International Standards on Auditing, la vigilanza pubblica sulla professione contabile, il ruolo degli audit committees e le questioni etiche. D'altronde la Commissione ha pubblicato recentemente una raccomandazione sull'indipendenza dei revisori legali [17]. Tale raccomandazione è intesa in particolare ad evitare che il revisore legale si trovi in una posizione che potrebbe incidere negativamente su una valutazione obiettiva del bilancio. Piuttosto che introdurre un elenco di divieti, la Commissione ha optato per un'impostazione basata sulla definizione di principi che conferiscono gran parte della responsabilità agli stessi professionisti interessati. Se questa impostazione non funzionasse in pratica, la Commissione potrebbe riesaminare la situazione e presentare proposte legislative. La Commissione continuerà inoltre a discutere con il comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari il problema dell'adeguato controllo dei bilanci pubblicati da società quotate.

[17] http://europa.eu.int/comm/internal_market/fr/company/audit/index.html Raccomandazione della Commissione 2001/6942 del 16 maggio 2002 sull'indipendenza dei revisori legali dei conti nell'UE: un insieme di principi fondamentali (C(2002) 1873)

Il Gruppo ad alto livello di esperti di diritto societario ha presentato in gennaio la sua prima relazione sulle questioni connesse alle offerte pubbliche di acquisizione [18]. Le raccomandazioni contenute in questa relazione dovrebbero aiutare la Commissione a preparare la sua nuova proposta di direttiva sulle offerte pubbliche di acquisizione. Nella sua seconda relazione, il gruppo formulerà raccomandazioni per la modernizzazione del quadro UE di diritto societario [19]. Al Consiglio Ecofin informale di Oviedo, il gruppo è stato invitato ad includere nel suo esame (in cui rientra già il governo societario come tema generale) una serie di questioni di governo societario, quali il ruolo dei membri del consiglio d'amministrazione privi di responsabilità esecutive, la retribuzione dei dirigenti e la responsabilità della direzione aziendale per la preparazione di informazioni finanziarie. Un quadro preliminare di tali questioni sarà presentato al Consiglio Ecofin in giugno. Le conclusioni finali dovrebbero essere disponibili per il Consiglio Ecofin di settembre. Il gruppo affronterà anche altre questioni di diritto societario come la costituzione e il funzionamento delle società, i diritti degli azionisti, la ristrutturazione dell'assetto societario e la possibile necessità di nuove forme giuridiche per le società a livello UE. Il gruppo presenterà la sua relazione finale su questi argomenti in settembre. Conformemente al piano d'azione, la Commissione presenterà tra breve anche la sua proposta di direttiva sulle fusioni transfrontaliere (10ª direttiva in materia di diritto societario).

[18] Disponibile sul sito della DG Mercato interno: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/company/company/news/02-24.htm

[19] Documento di consultazione disponibile sul sito della DG Mercato interno: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/company/company/modern/index.htm

La Commissione presenterà inoltre prima della fine del 2002 delle proposte di aggiornamento della direttiva sui servizi di investimento [20] e una proposta sull'informativa periodica [21]. Le risposte pervenute in occasione delle consultazioni della Commissione sulla revisione della direttiva sui servizi di investimento sottolineano la necessità di ulteriori lavori in materia di compensazione e regolamento. Una comunicazione su questo argomento sarà pubblicata tra breve.

[20] Maggiori informazioni sono disponibili sul sito della DG Mercato interno: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/finances/mobil/isd/index.htm

[21] Maggiori informazioni sono disponibili sul sito della DG Mercato interno: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/finances/mobil/transparency/index.htm

Obiettivo 2: Mercati al dettaglio aperti e sicuri

Il riesame intermedio ha dimostrato la necessità di compiere ulteriori sforzi verso un mercato finanziario al dettaglio autenticamente integrato per tutti, fondato sulle iniziative originariamente previste dal piano d'azione. Rafforzare la fiducia dei consumatori è essenziale per progredire in questo campo. Il coinvolgimento dei rappresentanti dei consumatori nel processo di integrazione finanziaria è essenziale per promuovere la loro fiducia e la loro consapevolezza. Lo scadenzario per i servizi finanziari al dettaglio [22] ha evidenziato le azioni essenziali sulle quali occorre compiere progressi:

[22] Comunicazione della Commissione al Consiglio e al PE "Commercio elettronico e servizi finanziari" COM(2001)66 def.- 07/02/2001

- la comunicazione su un mercato unico dei pagamenti [23] sarà seguita nel 2003 da una proposta di quadro legislativo per i pagamenti, che costituirà la pietra angolare di un'area dei pagamenti unica;

[23] COM(2000)36 - 31/01/2000

- il piano d'azione di lotta contro la frode e la falsificazione dei mezzi di pagamento diversi dai contanti [24] è in via di attuazione insieme alle autorità nazionali;

[24] COM(2001)11 - 09/02/2001

- la Commissione ha adottato una raccomandazione [25] che invita tutti i mutuatari a rispettare entro il 30 settembre 2002 le disposizioni dell'accordo volontario europeo sull'informazione precontrattuale che deve essere data ai consumatori dai mutuatari che offrono mutui edilizi. L'applicazione di questo codice di condotta viene attentamente monitorata dalla Commissione;

[25] COM(2001)477 - 01/03/2001

- l'applicazione della comunicazione su commercio elettronico e servizi finanziari viene seguita, in collaborazione con gli Stati membri, per assicurare che venga messa in atto in modo chiaro e coerente nell'insieme dell'UE;

- si sta esaminando se esistano sistemi di garanzia degli assicurati in caso di liquidazione di un'impresa di assicurazione per determinare se sia necessaria un'iniziativa (legislativa o di altra natura) a livello UE;

- il successo dell'iniziativa FIN-NET [26] per la risoluzione amichevole delle controversie con i consumatori verrà monitorato per assicurare una maggiore conoscenza ed efficienza. In via generale, occorre che i consumatori europei possano contribuire in modo più strutturato ed efficace al processo decisionale comunitario in materia di protezione degli investitori.

[26] Informazioni disponibili sul sito della DG Mercato interno: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/finances/consumer/adr.htm

Obiettivo 3: Norme prudenziali e vigilanza

Il terzo obiettivo strategico del Piano d'azione, norme prudenziali e vigilanza adeguate ai più recenti sviluppi, contribuirà alla stabilità del settore finanziario in Europa. Nel suo ambito rientrano i seguenti aspetti:

- la rassegna iniziale delle regole in materia di solvibilità delle assicurazioni [27] ha dimostrato la necessità di un aggiornamento più fondamentale dell'impostazione attuale ('solvibilità II') e di un quadro per la vigilanza sulla riassicurazione;

[27] Direttive 2002/12/CE e 2002/13/CE.

- un passo importante per rafforzare la politica dell'UE contro il riciclaggio è stato compiuto con la rapida adozione della modifica della direttiva sul riciclaggio [28]. Dopo gli avvenimenti dell'11 settembre, il quadro giuridico per lotta contro il riciclaggio potrebbe aver bisogno di un ulteriore rafforzamento con una terza direttiva sul riciclaggio nel 2003;

[28] Direttiva 2001/97/CE

- in seguito ai dibattiti svoltisi presso il Comitato G10 di Basilea si è stabilito un ambizioso calendario per l'applicazione del quadro riveduto di misurazione del patrimonio delle banche e delle società d'investimento entro il 2006.

Il piano d'azione si propone come obiettivi di consentire all'UE di assumere "un ruolo chiave nella definizione di standard mondiali elevati in materia di regolamentazione e vigilanza" e di contribuire "allo sviluppo di strutture di vigilanza che possano sostenere la stabilità e la fiducia in un'era di mutamenti delle strutture di mercato e di globalizzazione". La rapida applicazione della legislazione e il suo adeguamento agli sviluppi del mercato, da abbinare ad una convergenza delle pratiche di vigilanza di cui si avverte l'urgente necessità, sono gli obiettivi chiave. Sono stati già compiuti passi concreti, in particolare nel settore dei mercati mobiliari dove la messa in atto delle raccomandazioni del comitato Lamfalussy è già in corso [29]. Le prime richieste di pareri tecnici sulle misure di esecuzione (nei settori dei prospetti e degli abusi di mercato) sono state recentemente trasmesse al comitato delle autorità europee di regolamentazione (CAERVM). Nuovi processi per assicurare un'esauriente consultazione dei mercati e dei consumatori sono in corso sia a livello di CAERVM che della Commissione stessa (per es. le consultazioni/audizioni sulla seconda direttiva sui servizi d'investimento).

[29] Decisioni della Commissione del 6 giugno 2001 che istituiscono il comitato europeo dei valori mobiliari, COM 2001(1493) def., e il comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari, COM 2001(1501) def.

Nella sua relazione al Consiglio europeo sull'integrazione finanziaria, il Comitato economico e finanziario ha concluso che l'impostazione su 4 livelli della regolamentazione dei mercati dei valori mobiliari, proposta dal comitato Lamfalussy e avallata dal Consiglio, ha un ruolo importante da svolgere per lo sviluppo della convergenza in materia di vigilanza. Il Consiglio Ecofin, nella riunione del 7 maggio 2002, ha invitato la Commissione, con il contributo delle autorità di vigilanza competenti e dei ministri delle finanze e tenendo conto dei pareri degli operatori e dei consumatori, a presentare al più presto una relazione sulle misure opportune per facilitare una coerente applicazione e imposizione del rispetto della regolamentazione, comprese la pratiche di vigilanza, in linea con le raccomandazioni della relazione del Comitato economico e finanziario sull'integrazione finanziaria, in modo che questo possa utilizzarla per preparare a sua volta una relazione in materia.

Dimensione esterna / globalizzazione/allargamento

Un mercato interno integrato e correttamente funzionante migliorerà anche la competitività a livello mondiale dei fornitori di servizi finanziari dell'UE e attrarrà un maggior numero di investitori esteri. Un settore finanziario UE più efficiente e di maggiori dimensioni rafforzerà il ruolo internazionale dell'euro. Un aspetto che ha rilievo per la dimensione esterna nel suo complesso è il processo di allargamento dell'UE. I negoziati con il primo gruppo di paesi aderenti dovrebbero concludersi entro il 2002. La Commissione inviterà i rappresentanti dei ministri delle finanze dei paesi candidati a una riunione speciale del Gruppo per la politica dei servizi finanziari prima della fine del 2002 per discutere gli sviluppi nel settore finanziario e il processo di integrazione finanziaria europea.

I negoziati multilaterali del GATS (General Agreement on Trade in Services) nel quadro della più ampia Agenda per lo sviluppo di Doha dovrebbero segnare un'accelerazione. Agli ulteriori passi verso l'integrazione e la liberalizzazione del mercato UE dovrebbero corrispondere adeguati impegni per l'apertura dei mercati da parte di tutti i paesi terzi. Sono in corso negoziati tecnici tra la Commissione e le autorità USA, compresi scambi di vedute con la Securities and Exchange Commission (SEC) sulla negoziazione su schermo e i principi contabili. La Commissione e le autorità degli Stati membri hanno anche discusso con la SEC e la Federal Reserve Board le pratiche di vigilanza dei conglomerati finanziari.

Conclusioni

Il Consiglio europeo di Barcellona, la riunione informale Ecofin di Oviedo e il riesame intermedio hanno tutti sottolineato l'importanza vitale e i benefici dell'integrazione dei mercati dei capitali per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, per la stabilità finanziaria e per permettere sia ai consumatori che alle imprese di trarre il massimo vantaggio dall'euro. I recenti passi avanti compiuti in sede di Consiglio e di Parlamento europeo su un certo numero di proposte dimostrano che l'impegno politico a realizzare il PASF entro le scadenze stabilite si sta traducendo in concreti accordi politici. L'accordo sul processo proposto dal comitato Lamfalussy ha avuto un'importanza fondamentale per sbloccare la situazione.

Ma occorre mantenere il ritmo dei recenti successi per rispettare la scadenza del 2005. Tutte le misure devono essere convenute al più tardi entro la metà del 2004 per dare agli Stati membri tempo sufficiente per attuarle a livello nazionale. La prossima relazione sui progressi compiuti sarà trasmessa al Consiglio alla fine di quest'anno. Per allora dovrà essere stato raggiunto un accordo sugli 8 punti elencati a Barcellona. In tal caso, il completamento del PASF sarà in vista. Anche se non tutti gli ostacoli saranno stati rimossi, un progresso significativo e irreversibile verso un forte e integrato mercato finanziario europeo può essere effettuato entro il 2005 - un traguardo che è ormai alla nostra portata.

ALLEGATO

Progressi del piano d'azione per i servizi finanziari

La tabella che segue fornisce un panorama dei progressi sulle singole misure contemplate dal Piano d'azione per i servizi finanziari (COM(1999) 232). Essa illustra lo stato attuale della situazione e indica la valutazione della Commissione sulla misura in cui le istituzioni della Comunità e gli Stati membri stanno realizzando gli obiettivi indicati nel Piano d'azione. Delle 42 misure originariamente previste 26 sono ora giunte in porto: il loro elenco si trova all'inizio del presente allegato.

Cinque ulteriori misure sono state preparate in risposta agli sviluppi registrati sui mercati negli ultimi tre anni; queste misure, non comprese nel piano d'azione originario, sono citate separatamente nell'allegato nell'ambito dei quattro obiettivi strategici. Esse sono incluse per dare un quadro completo del lavoro che attende l'Unione.

La relazione sui progressi compiuti rimane disponibile al seguente indirizzo Web:

http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/finances/actionplan/index.htm

+ Segno più: sono stati compiuti progressi verso la realizzazione degli obiettivi del piano d'azione

- Segno meno: indica l'assenza di progressi.

MISURE DEL PASF GIUNTE IN PORTO

(Proposte legislative in grassetto)

(1) Comunicazione della Commissione sull'applicazione delle norme di comportamento di cui all'articolo 11 della direttiva relativa ai servizi di investimento (distinzione tra investitori professionali e al dettaglio). Pubblicata il 14 novembre 2000, COM(2000)722

(2) Comunicazione della Commissione sull'aggiornamento della direttiva sui servizi d'investimento. Pubblicata il 15 novembre 2000, COM(2000)729

(3) Modifiche alla 4a e 7a direttiva in materia di diritto societario per consentire la valutazione al valore equo: direttiva 2001/65/CE adottata il 31 maggio 2001

(4) Comunicazione della Commissione sull'aggiornamento della strategia dell'UE in materia contabile. Pubblicata il 13 giugno 2000, COM(2000) 359

(5) Raccomandazione sulla qualità. Pubblicata il 21 novembre 2000, C(2000) 3304

(6) Accordo politico sullo statuto della società europea. Direttiva 2001/86/CE e regolamento (CE)2157/2001 adottati l'8 ottobre 2001

(7) Rassegna delle pratiche di governo societario nell'UE. La relazione finale dello studio comparativo è stata pubblicata il 27 marzo 2002 (disponibile sul sito della DG Mercato interno: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/company/company/news/index.htm)

(8) Comunicazione della Commissione sui regimi pensionistici integrativi. Pubblicata l'11 maggio 1999 COM (1999)134

(9) Adozione delle due direttive sugli OICVM. Direttive 2001/107/CE e 2001/108/CE adottate il 21 gennaio 2002.

(10) Comunicazione della Commissione su informazioni chiare e comprensibili per gli acquirenti. Il lavoro sulla comunicazione è stato integrato nella comunicazione della Commissione su commercio elettronico e servizi finanziari (COM(2001)66 - 07/02/2001).

(11) Raccomandazione sulle migliori pratiche in materia di informazione (credito ipotecario). Pubblicata il 1° marzo 2001, COM(2001)477

(12) Relazione della Commissione sulle differenze sostanziali tra le normative nazionali sulle operazioni tra imprese e consumatori. Le discussioni con gli operatori ('Forum Group') e i consumatori si sono concluse. Le informazioni raccolte sono utilizzate per ulteriori iniziative della Commissione nel settore dei servizi finanziari al dettaglio.

(13) Comunicazione interpretativa sulla libera prestazione dei servizi e l'interesse generale nelle assicurazioni. Pubblicata il 2 febbraio 2000, C (1999)5046

(14) Comunicazione della Commissione sul mercato unico dei pagamenti. Pubblicata il 31 gennaio 2000, COM(2000)36 def.

(15) Piano d'azione della Commissione su come prevenire le frodi e le falsificazioni dei mezzi di pagamento diversi dai contanti. Pubblicata il 9 febbraio 2001, COM(2001)11

(16) Comunicazione della Commissione su commercio elettronico e servizi finanziari. Pubblicata il 7 febbraio 2001, COM(2001) 66

(17) Adozione della proposta di direttiva in materia di risanamento e liquidazione delle imprese di assicurazione. Direttiva 2001/17/CE adottata il 19 marzo 2001

(18) Adozione della proposta di direttiva in materia di risanamento e liquidazione degli enti creditizi. Direttiva 2001/24/CE adottata il 4 aprile 2001

(19) Adozione della proposta di direttiva sulla moneta elettronica. Direttiva 2000/46/CE adottata il 18 settembre 2000

(20) Modifica della direttiva sul riciclaggio. Direttiva 2001/97/CE adottata il 4 dicembre 2001

(21) Raccomandazione della Commissione alla presentazione di informazioni integrative in materia di strumenti finanziari. Pubblicata il 23 giugno 2000, C(2000) 1372

(22) Modifiche ai margini di solvibilità richiesti dalle direttive sulle assicurazioni. Direttive 2002/12/CE e 2002/13/CE adottate il 5 marzo 2002

(23) Modifica delle direttive sulle assicurazioni e sui servizi d'investimento per consentire gli scambi di informazioni con paesi terzi. Direttiva 2000/64/CE adottata il 7 novembre 2000

(24) Istituzione di due comitati per i valori mobiliari. Decisioni della Commissione del 6 giugno 2001 che istituiscono il comitato europeo dei valori mobiliari (CVM), C 2001(1493), e il comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (CAERVM), C 2001(1501).

(25) Raccomandazione della Commissione 2001/6942 del 16 maggio 2002 sull'indipendenza dei revisori legali dei conti nell'UE: un insieme di principi fondamentali (C(2002) 1873)

(26) Rassegna della tassazione dei prodotti dei servizi finanziari. Azione realizzata nel quadro dell'iniziativa sull'imposizione dei fondi pensione integrativi citata sotto.

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