Comunicazione della Commissione al Consiglio E al Parlamento EuropeoInformazioni statistiche necessarie per gli indicatori intesi a monitorare l'integrazione della problematica ambientale nella politica agricola comune /* COM/2001/0144 def. */
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO Informazioni statistiche necessarie per gli indicatori intesi a monitorare l'integrazione della problematica ambientale nella politica agricola comune COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO Informazioni statistiche necessarie per gli indicatori intesi a monitorare l'integrazione della problematica ambientale nella politica agricola comune 1. Mandato L'impegno a integrare la problematica ambientale in tutte le politiche comunitarie e a garantire che tali politiche contribuiscano a uno sviluppo sostenibile è stato ribadito in occasione di vari Consigli europei [1]. Una comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo - "Indicatori per l'integrazione della problematica ambientale nella politica agricola comune", doc. COM (2000) 20 - ha illustrato il contesto nel quale sono in corso di sviluppo gli indicatori volti a monitorare l'efficacia della strategia di integrazione della problematica ambientale nelle politiche agricole e rurali all'interno dell'Unione europea. Nel documento era messa in rilievo la necessità di disporre di informazioni statistiche adeguate e attendibili su cui basare tali indicatori e (nella sezione 4.2.) veniva assunto l'impegno di elaborare un'ulteriore comunicazione in proposito. [1] Nel giugno 1998 il Consiglio europeo di Cardiff invitava il Consiglio, in tutte le composizioni pertinenti, ad elaborare le proprie strategie per far sì che i settori politici di rispettiva competenza dessero effetto all'integrazione ambientale e allo sviluppo sostenibile. Tra gli altri il Consiglio "Agricoltura" era invitato ad avviare questo processo. Nel dicembre 1998 il Consiglio europeo di Vienna ribadiva l'impegno a integrare la dimensione ambientale e lo sviluppo sostenibile in tutte le politiche comunitarie e invitava il Consiglio Agricolo a continuare la sua attività per poter elaborare una strategia complessiva, con un calendario delle misure future e una serie di indicatori, da presentare al Consiglio europeo di Helsinki. Nel giugno 1999 il Consiglio europeo di Colonia ha ulteriormente rafforzato questa impostazione e nel dicembre 1999 il Consiglio europeo di Helsinki ha invitato a presentare al Consiglio europeo del giugno 2000 strategie globali, compreso eventualmente un calendario per ulteriori misure e una serie di indicatori per i principali settori. Il presente documento è stato redatto riallacciandosi a tale impegno. Esso non intende reiterare l'approfondita discussione contenuta nella precedente comunicazione e nella strategia del Consiglio adottata nel novembre 1999, né trattare il tema della sostenibilità in quanto è intenzione della Commissione elaborare una comunicazione distinta incentrata in maniera specifica sull'agricoltura sostenibile. Non rientrano tra gli obiettivi della presente comunicazione le conseguenze delle problematiche ambientali all'esterno dell'Unione europea, e soprattutto nei paesi in via di sviluppo, che pertanto non vengono affrontate in questa sede. Il cardine del testo è costituito dai dati necessari per elaborare gli indicatori già individuati nel documento COM(2000) 20 e dalle misure previste per fornire tali dati. Come per tutte le attività della Commissione, il successo di tali misure dipenderà dall'impegno profuso e dalle risorse disponibili all'interno non soltanto della Commissione ma anche degli Stati membri, i quali costituiscono i partner principali della Commissione nel Sistema statistico europeo. Il Parlamento europeo e il Consiglio sono invitati a valutare le proposte formulate nella presente comunicazione e a dare mandato alla Commissione di proseguire i suoi lavori in tale settore. 2. Agricoltura e ambiente L'agricoltura interagisce con l'ambiente in vari modi. Il paesaggio rurale in Europa è il risultato delle pratiche agricole condotte per secoli e la simbiosi tra gli agricoltori e l'ambiente è stretta e complessa. Per funzionare bene e in maniera efficiente, l'agricoltura, il principale utilizzatore del suolo e fornitore di prodotti alimentari dell'UE, deve fare notevole affidamento su ecosistemi sani. Gli agricoltori sono i custodi della campagna, degli ecosistemi e del paesaggio rurale. L'alterazione degli ecosistemi può determinare l'inquinamento delle acque, la proliferazione di insetti, la diffusione di malattie tra le piante e gli animali, inondazioni, la perdita di fertilità del suolo, ecc. La sfida consiste nel proteggere gli ecosistemi limitando al minimo gli effetti indesiderati all'interno e all'esterno del settore in questione. Questo implica incoraggiare e promuovere le attività che proteggono e migliorano l'ambiente (attività ampiamente praticate dal settore agricolo, in quanto nel suo stesso interesse) e scoraggiare le attività che producono effetti dannosi. Nel novembre del 1999 il Consiglio dell'agricoltura ha adottato una strategia per affrontare il problema dell'integrazione delle esigenze ambientali nella politica agricola comune (PAC) mediante le riforme adottate nell'ambito di Agenda 2000. Sono stati fissati obiettivi per le risorse idriche, i prodotti agrochimici, l'uso del suolo e il territorio, i mutamenti climatici e la qualità dell'aria, nonché il paesaggio e la biodiversità. 3. Indicatori Occorre stabilire dettagliati obiettivi per le politiche e devono essere misurati i progressi nel raggiungimento di tali obiettivi. È pertanto necessaria una solida serie di indicatori: -per contribuire a monitorare e a valutare i programmi e le politiche agroambientali e per fornire informazioni contestuali sullo sviluppo rurale in generale; -per individuare le problematiche ambientali in correlazione con l'agricoltura europea; -per contribuire a rendere più mirati i programmi incentrati su temi agroambientali; -per comprendere le relazioni tra le pratiche agricole e l'ambiente. I lavori dei servizi della Commissione si sviluppano sulla base di quelli portati avanti dall'OCSE [2], ampliandoli e adattandoli al sistema agricolo europeo. L'attività della Commissione va oltre, tentando di individuare non soltanto gli indicatori necessari ma anche le metodologie da applicare, nonché le possibili fonti di dati o i possibili metodi di rilevamento dei dati, in modo che gli indicatori per gli Stati membri dell'UE siano armonizzati e comparabili. [2] Per maggiori approfondimenti cfr. OCSE "Environmental Indicators for Agruculture": Volume 1 : Concepts and framework, OCSE 1997; Volume 2 : Issues and Design, OCSE 1999; Volume 3 : Methods and Results, (previsto per il 2001). I principali criteri alla base della scelta degli indicatori agroambientali sono i seguenti: *rilevanza per le politiche - essere imperniati sulle problematiche ambientali chiave; *reattività - cambiare con sufficiente rapidità in risposta all'azione; *solidità analitica - essere fondati su solide basi scientifiche; *misurabilità - essere fattibili in termini di disponibilità attuale o futura di dati; *facilità d'interpretazione - trasmettere informazioni essenziali, di facile comprensione e senza ambiguità; *convenienza economica - avere un costo proporzionato al valore dell'informazione ottenuta. Il documento COM (2000) 20 presentava una serie iniziale di indicatori e di settori in cui erano necessari indicatori. Questi sono sintetizzati, unitamente a informazioni supplementari, in una tavola alla fine del presente documento. Il livello di sviluppo di tali settori varia ed essi possono essere suddivisi in quattro gruppi. a) Un primo gruppo contiene gli indicatori per i quali è immediatamente evidente quali dati statistici devono essere rilevati; b) per il secondo gruppo, le statistiche non costituiscono la fonte appropriata di informazione, sebbene gli statistici possano dare un contributo alla visione d'insieme, strutturando e integrando i dati provenienti da fonti diverse; c) nel terzo gruppo gli indicatori non sono stati ancora definiti in maniera sufficiente da permettere l'individuazione dei dati più appropriati; d) per il quarto gruppo, gli indicatori sono necessari, ma finora non si è potuto definire alcun indicatore. Non è ancora possibile formulare raccomandazioni sui bisogni di dati. La sfida ora consiste: 1) nel fornire gli input necessari per il calcolo e il mantenimento degli indicatori individuati, cercando e integrando dati provenienti da fonti statistiche, amministrative e di informazioni ambientali nell'ambito di un solido quadro analitico, 2) nel definire più chiaramente gli indicatori del terzo e del quarto gruppo. La presente comunicazione analizza i bisogni di dati immediatamente individuabili (gruppo a) e avanza alcune proposte per affrontare i problemi legati agli indicatori del gruppo b) e c). Nel fornire i dati per gli indicatori, ci si sforzerà in primo luogo di massimizzare il ricorso alle fonti esistenti. In secondo luogo, informazioni aggiuntive saranno ottenute, se possibile, ampliando il campo di applicazione delle serie di dati statistici o amministrativi esistenti. Soltanto qualora tali possibilità non soddisfino i bisogni si provvederà alla raccolta di nuovi dati. 4. Fonti statistiche esistenti e altre pertinenti fonti di informazioni Il Sistema statistico europeo, comprendente Eurostat e gli organi competenti delle amministrazioni degli Stati membri, è inteso a garantire che siano soddisfatte le esigenze statistiche dei soggetti preposti all'attuazione delle politiche. I dati ottenuti da procedure amministrative rappresentano una ricca fonte di informazione, quantunque la loro corretta integrazione in un ambiente statistico possa richiedere notevoli sforzi. Strumenti geospaziali possono essere utilizzati per integrare i dati statistici, amministrativi e ambientali (sul suolo, sulla copertura dei terreni, sui bacini, sui fiumi, sul clima) in un quadro analitico efficace, che fornisca indicatori significativi. I risultati delle attività del Sistema statistico europeo sono messi prontamente a disposizione della Commissione, ma una parte significativa e dettagliata delle informazioni raccolte a fini amministrativi non è attualmente utilizzabile per finalità comunitarie o è addirittura sconosciuta a livello comunitario. I progressi in questo settore consistono nel raccogliere informazioni su studi locali (a livello subregionale) nonché su indagini nazionali o regionali sulle pratiche agricole. Il Sistema statistico europeo produce una serie di dati di base che possono essere combinati in diversi modi, realizzando numerosi indicatori modificabili a mano a mano che le politiche si evolvono. Particolare attenzione sarà attribuita: -alla fornitura di dati a livello locale per la combinazione in numerose aree geografiche differenti: ad esempio, bacini fluviali, zone vulnerabili, ecc.; -alla fornitura di nuovi dati attraverso le indagini esistenti, in quanto ciò è vantaggioso in termini di costo e garantisce la compatibilità con gli altri dati delle indagini. 4.1. Fonti di dati 4.1.1. Indagine sulla struttura delle aziende agricole L'indagine sulla struttura delle aziende agricole, che abbraccia tutti gli Stati membri dell'UE e numerosi temi ed è condotta ogni due o tre anni fin dal 1966/67, consente l'analisi di associazioni tra le caratteristiche. La prossima indagine sarà effettuata nel 2003. Una dettagliata analisi geografica è possibile per gli interi censimenti decennali. 4.1.2. Prodotti animali e vegetali e relative statistiche Il Sistema statistico europeo vanta una lunga esperienza nell'elaborazione di statistiche sui prodotti animali e vegetali e sui relativi prezzi. Sono pertanto disponibili ampie serie temporali sulla consistenza del bestiame e sulla composizione del patrimonio zootecnico, sulle superfici coltivate e sui prodotti agricoli, con i relativi prezzi. 4.1.3. Statistiche forestali Gran parte dell'attività forestale è associata alle aziende agricole e presenta evidenti implicazioni per l'ambiente. A una comunicazione (COM (1998) 649) sulla strategia forestale ha fatto seguito una risoluzione [3] del Consiglio sullo stesso tema. Sono necessari ulteriori indicatori per garantire un adeguato monitoraggio di tale strategia, tenendo conto dei progressi nel campo dei criteri e degli indicatori per la gestione sostenibile delle foreste. Tali progressi sono stati tra l'altro realizzati nel quadro delle azioni promosse dalle conferenze ministeriali sulla protezione delle foreste in Europa. [3] Risoluzione del Consiglio del 15.12.1998 (1999/C 56/01), GU C 56 del 26.2.1999, pag. 1. 4.1.4. Statistiche sulla copertura del suolo Il progetto LUCAS (Land Use/Cover Area Frame Statistical Survey) fornirà dettagliate informazioni georeferenziate, utili ai fini dell'analisi agricola e ambientale. I primi risultati si riferiranno al 2001 e il valore di tale strumento diventerà evidente non appena le informazioni ottenute dalle diverse indagini forniranno un quadro chiaro delle tendenze agricole e ambientali. 4.1.5. Questionario sulle statistiche dell'ambiente In collaborazione con l'OCSE, il Sistema statistico europeo raccoglie ogni due anni, tramite un questionario comune, i dati per le sue principali statistiche dell'ambiente. La collaborazione con l'Agenzia europea dell'ambiente e le agenzie dell'ONU garantisce la coerenza tra le attività in questo campo. 4.1.6. Rete d'informazione contabile agricola La rete d'informazione contabile agricola dell'Unione europea (RICA) è stata istituita nel 1965 [4] per raccogliere i dati contabili necessari alla determinazione dei redditi e all'analisi del funzionamento economico delle aziende agricole. È basata su un campione di 60.000 aziende. [4] Regolamento n. 79/65/CEE del Consiglio del 15 giugno 1965, GU 109 del 23.6.1965, pag. 1859. 4.1.7. Sistema integrato di gestione e di controllo (SIGC) Tale sistema [5] integra il controllo di taluni regimi di aiuti comunitari e crea una serie di informazioni amministrative potenzialmente utili per gli indicatori agroambientali. Le migliori modalità di utilizzo di tale fonte sono attualmente allo studio (sarà necessaria una nuova legislazione). [5] Regolamento (CEE) n. 3508/92 del Consiglio del 27 novembre 1992, GU L 355 del 5.12.1992, pag. 1. 4.1.8. Il programma di sviluppo rurale Il controllo e la valutazione dei programmi di sviluppo rurale [6] sono in parte basati su indicatori comuni, numerosi dei quali riguardano specifiche misure [7] agroambientali o aspetti ambientali di altre iniziative di sviluppo rurale. Il controllo si riferisce ai risultati diretti del programma, mentre la valutazione analizza i risultati/impatti, ad esempio, sulla biodiversità, sul paesaggio e sulle risorse naturali quali l'acqua e il suolo. Tali indicatori riguardano l'area oggetto dei programmi e si riferiscono principalmente ai beneficiari diretti o indiretti. Gli indicatori di valutazione comuni contribuiscono a rispondere a una serie predeterminata di domande attraverso numerosi criteri di giudizio. [6] Regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG) (GU L 160 del 23.6.1999, pag. 80) e regolamento (CE) n. 1750/1999 della Commissione, del 23 luglio 1999, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio (GU L 214 del 13.8.1999, pag. 31). [7] Precedente regolamento (CEE) n. 2078/92 del Consiglio. I programmi di sviluppo rurale forniscono pertanto indicatori agroambientali per le aree considerate, ma è necessario ricorrere ad altre fonti per informazioni circa il contesto (ad esempio, indicatori agroambientali relativi a tutti i terreni agricoli del settore/regione) al fine di comparare l'evoluzione nell'ambito del programma con la tendenza generale. 4.1.9. Altre fonti amministrative Un certo quantitativo di dati potenzialmente utili è ottenuto quale sottoprodotto delle procedure comunitarie. Non tutti sono attualmente utilizzabili dai servizi della Commissione. È in corso l'esame dei costi e dei benefici di un loro impiego (individuazione e acquisizione dei dati; integrazione con altri dati). 4.2. Attività di ricerca e sviluppo dell'Unione europea 4.2.1. Centro comune di ricerca (CCR) Il CCR esegue ricerche a sostegno delle politiche comunitarie. Il gruppo "Agri-Environment Cluster" fornisce competenze scientifiche e tecniche a sostegno della valutazione, della quantificazione e del monitoraggio dell'evoluzione degli indicatori agroambientali. Pertanto il CCR ha sviluppato basi di dati geoambientali paneuropee sul suolo, la copertura dei terreni, i bacini, le reti fluviali e il clima, da combinare con dati statistici amministrativi utilizzando quale elemento chiave gli strumenti di modellizzazione spaziale (SIG). 4.2.2. I programmi quadro di ricerca della Comunità Nel contesto dei successivi programmi quadro di RST dell'Unione europea sono state finanziate attività di ricerca per migliorare le conoscenze dei rapporti tra agricoltura e ambiente e definire i relativi indicatori. Gli argomenti affrontati comprendono la desertificazione, l'erosione del suolo, le pressioni di fertilizzanti e fitofarmaci sulle risorse naturali, il paesaggio e le biodiversità, le emissioni agricole di gas ad effetto serra. Il quinto programma quadro in corso fornisce tali finanziamenti, in particolare nel contesto delle azioni chiave "Agricoltura, pesca e silvicoltura sostenibili" e "Cambiamento globale, clima e biodiversità" e delle attività di ricerca generiche sugli "Aspetti socioeconomici delle problematiche ambientali". 4.2.3. L'Agenzia europea dell'ambiente Attraverso i suoi centri tematici operativi specializzati, l'Agenzia europea dell'ambiente è l'organizzazione leader nella raccolta di informazioni sulle emissioni atmosferiche, sulla copertura del suolo, sulla qualità delle acque e sulla natura/biodiversità. In particolare, gli inventari CORINE sulla copertura del suolo provvedono la base per la rappresentazione delle statistiche su un livello spaziale più dettagliato, oltre a costituire una fonte di dati fondamentali necessari per l'elaborazione di indicatori sulle modifiche del paesaggio. 4.2.4. TAPAS Il pano d'azione tecnico per il miglioramento delle statistiche agricole (TAPAS) [8] facilita il miglioramento del sistema comunitario delle statistiche agricole. Uno dei settori individuati come meritevole di sostegno è quello degli indicatori agroambientali. [8] Decisione 96/411/CE del Consiglio, del 25 giugno 1996, sul miglioramento delle statistiche agricole comunitarie (GU L 162 dell'1.7.1996, pag. 14) recentemente prorogata della decisione n. 2298/2000/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 settembre 2000 (GU L 263 del 18.10.2000, pag. 1). 5. Indicatori [9] [9] Osservazioni sulla serie di indicatori del documento COM (2000) 20, sezione 3.3.2. I gruppi sono descritti nella precedente sezione 3. 5.1. Indicatore 1 - Superfici beneficianti di sostegno agroambientale (gruppo b) Concetto - Il regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio prevede programmi per incoraggiare gli agricoltori a svolgere attività di utilità ambientale sui loro terreni. Indicatore - Superfici agricole incluse nei programmi agroambientali ai sensi del regolamento (CE) n. 1257/1999, classificate per tipo di attività. Proposta - Non è necessaria alcuna nuova rilevazione di dati. 5.2. Indicatore 2 - Livelli regionali di buone pratiche agricole (gruppo b) Concetto - Le pratiche agricole producono un effetto diretto sull'ambiente: sono pertanto necessarie informazioni regionali sulle pratiche agricole. Codici di buone pratiche agricole esistono in tutti gli Stati membri, a livello nazionale o regionale. Occorre consolidare la documentazione esistente. Indicatore - Numero di aziende agricole ottemperanti agli standard regionali di buona pratica agricola. Gli standard minimi sono stabiliti dal regolamento 1750/1999 della Commissione. Proposta - Documentare inoltre i casi di regioni che hanno elaborato specifici codici di buona pratica agricola che vanno oltre le prescrizioni della legislazione comunitaria. Determinare un sistema di regolare raccolta di informazioni sulle pratiche effettive al fine di monitorare le tendenze. 5.3. Indicatore 3 - Livelli regionali di obiettivi ambientali (gruppo d) Lo sviluppo di tale indicatore richiede ulteriori sforzi: un approccio potrebbe consistere nel determinare quali regioni si sono fissati obiettivi ambientali e nel misurare il grado di conseguimento di tali obiettivi utilizzando dati amministrativi o statistici. 5.4. Indicatore 4 - Superfici soggette a protezione della natura (gruppo b) Concetto - Alcuni terreni agricoli, inseriti in una zona di protezione della natura nel quadro, ad esempio, di Natura 2000 o in forza di disposizioni volontarie, sono sottoposti a vincoli per quanto riguarda le coltivazioni che vi possono essere praticate o le pratiche agricole che vi possono essere svolte. Gli agricoltori possono essere indennizzati per compensare tali limitazioni. Indicatore - Superfici e percentuale dei terreni agricoli sottoposti a tali vincoli, per tipo di terreno (cfr. indicatore 26). Proposta - Impiego di informazioni ottenute tramite il monitoraggio dei programmi Natura 2000 e dei programmi di sviluppo rurale, inizialmente nel contesto di uno studio pilota. Verrà studiata la possibilità di classificazione per tipo di vincolo e programma. 5.5. Indicatore 5 - Segnali del mercato: prezzi più elevati dei produttori biologici (gruppo a) Concetto - La differenza tra i prezzi di vendita dei prodotti convenzionali e dei prodotti biologici costituisce un indicatore del sovrapprezzo riconosciuto a questi ultimi. Una seconda questione che interessa la conversione alle pratiche dell'agricoltura biologica è rappresentata dal reddito degli agricoltori che la praticano. Indicatore - 1) Indice della relazione tra i prezzi dei prodotti biologici e quelli dei prodotti convenzionali e 2) Risultati economici delle aziende che praticano l'agricoltura biologica confrontati con quelli delle aziende agricole della medesima ampiezza nella stessa zona. Proposta - Progetto pilota 1: utilizzare il sistema delle statistiche dei prezzi agricoli per distinguere i prodotti dell'agricoltura biologica da quelli convenzionali. Progetto pilota 2: testare se i dati della RICA forniscono informazioni sufficienti a calcolare l'indicatore 2. 5.6. Indicatore 6 - Tecnologia e conoscenze: livello di formazione del conduttore (gruppo a/c) Concetto - Le conoscenze e le tecnologie aggiuntive possono rendere più efficiente il processo di produzione, con conseguenti guadagni di produttività, migliori condizioni di lavoro e una maggiore qualità dei prodotti, i quali a loro volta hanno un impatto sull'ambiente. Indicatore - Formazione agroambientale degli agricoltori. Proposta - L'indagine sulla struttura delle aziende agricole registra il livello di formazione dei conduttori, ma non la data della formazione né l'età alla quale è stata ricevuta. Uno studio pilota dovrebbe approfondire le informazioni fornite dall'indagine, integrandole con domande sulle attività di sviluppo agroambientale eseguite dagli agricoltori. 5.7. Indicatore 7 - Superfici destinate all'agricoltura biologica (gruppo a/b) Concetto - L'agricoltura biologica implica un uso meno intensivo dei terreni, pratiche agricole più varie e notevoli restrizioni alla somministrazione di fertilizzanti e pesticidi. Il regolamento (CEE) n. 2092/91 del Consiglio impone ai produttori il rispetto di principi rigorosi per poter commercializzare i loro prodotti nell'UE come prodotti biologici. Indicatore - Superfici destinate all'agricoltura biologica: indicatore disponibile grazie al questionario volontario finalizzato a creare una serie comune di informazioni per monitorare l'attuazione del regolamento. Proposta - Il questionario sarà riveduto al fine di verificarne la copertura, nonché di valutare se le risposte volontarie a tutte le sezioni del questionario forniscono informazioni adeguate o se non sia opportuno prevedere l'introduzione di elementi obbligatori. 5.8. Indicatore 8 - Quantità di concimi contenenti azoto (N) e fosfato (P) utilizzate (gruppo a) Concetto - Il rischio di effetti negativi sulla salute umana e sull'ambiente connesso all'uso di fertilizzanti in agricoltura può crescere con l'aumento del loro impiego, soprattutto qualora il volume utilizzato sia maggiore della capacità ricettiva delle colture. Indicatore - Concimi chimici distribuiti per coltura e per regione. Proposta - Questo indicatore va considerato congiuntamente all'indicatore 18. 5.9. Indicatore 9 - Uso di pesticidi (gruppo a/c) Concetto - L'uso dei pesticidi non dovrebbe determinare rischi inaccettabili per la salute dell'uomo o per l'ambiente. I rischi variano notevolmente da un pesticida all'altro, a seconda delle caratteristiche specifiche (cioè tossicità, persistenza), dei componenti attivi e delle modalità di somministrazione (volume utilizzato, periodo e metodo d'impiego, tipo di coltura trattata e tipo di suolo). Indicatore - Si possono prevedere due indicatori complementari. 1) Indice dell'uso di pesticidi, ponderato per tener conto dei diversi tipi di tossicità e delle diverse modalità di somministrazione, ecc. 2) Uso di pesticidi, classificato in funzione delle caratteristiche intrinseche, ad esempio: tossicità per le specie che non si intende colpire, effetti a lungo termine, persistenza nell'ambiente, ecc. Proposta - 1) Continuare a raccogliere dati sugli usi di singoli erbicidi, fungicidi e insetticidi presso i principali produttori di pesticidi e, se disponibili, presso gli Stati membri, per completarli con il programma TAPAS mediante indagini dirette presso gli agricoltori. 2) Sviluppare classi di pesticidi sulla base delle caratteristiche dei componenti attivi (questo potrebbe essere il tema di un progetto di ricerca). 5.10. Indicatore 10 - Intensità dei consumi idrici (gruppo a) Concetto - Nei paesi soggetti a periodiche siccità, l'uso dell'acqua a fini d'irrigazione può compromettere le limitate risorse idriche disponibili. La scelta delle coltivazioni dovrebbe essere operata in funzione del clima e della disponibilità di acqua e si dovrebbe fare ricorso a tecniche d'irrigazione adeguate (ad esempio irrigazione a goccia) per accrescerne l'efficienza e minimizzare le perdite d'acqua. Indicatore - Consumi di acqua per ogni EUR 1.000 di coltivazioni irrigate prodotte. Proposta - Non esistono attualmente fonti di dati. I dati sull'acqua acquistata/consumata potrebbero essere inseriti nella RICA, iniziando dagli Stati membri in cui tali dati sono già disponibili. Potrebbe rivelarsi necessario sviluppare indagini specifiche sui consumi idrici. 5.11. Indicatore 11 - Consumi energetici (gruppo a) Concetto - Al fine di ridurre le emissioni di CO2, tutti i settori dell'economia devono utilizzare razionalmente l'energia e migliorare l'efficienza energetica. Indicatore - Consumi annui di energia per tipo di carburante. I dati disponibili sui consumi di energia da parte dell'agricoltura sono essenzialmente limitati ai prodotti petroliferi, facilmente distinguibili in conseguenza dei regimi fiscali specifici applicati al gasolio per usi agricoli. Altri carburanti utilizzati in agricoltura sono principalmente l'energia elettrica e, in alcuni paesi, il gas naturale. Proposta - Nel quadro della RICA sono raccolte informazioni sulle spese totali per i carburanti, ma non ripartite per tipo di carburante e quantitativi acquistati. Si propone di estendere l'indagine RICA a tali informazioni mancanti, iniziando dagli Stati membri in cui i dati sono già disponibili. 5.12. Indicatore 12 - Copertura del suolo: modifiche topologiche (gruppo b) Concetto - Lo sviluppo ha un notevole impatto sull'ambiente e sul paesaggio. Esso trae origine dalle necessità dei diversi settori (agricoltura, trasporti, sviluppo urbano, produzione e distribuzione di energia, industria, ecc.) e produce effetti molteplici (sugli habitat naturali, sulla flora, sulle acque superficiali e profonde, sul paesaggio, ecc.). Indicatore - Inventario delle attività di sviluppo classificate per tipo e per ubicazione. Proposta - Molte iniziative di sviluppo sono sostenute dalle finanze pubbliche (a livello locale, nazionale o europeo) e sono perlopiù disciplinate da norme. Esistono pertanto dati amministrativi in merito alla ubicazione, alla natura e all'entità di tali modifiche. È necessario uno studio pilota per valutare la fattibilità dell'utilizzo di tali dati e si renderà probabilmente necessario emanare una legislazione che ne consenta l'impiego a fini statistici. 5.13. Indicatore 13 - Copertura del suolo: modalità di coltivazione/allevamento (gruppo a/c) Concetto - La gestione del patrimonio zootecnico e dei singoli appezzamenti di terreno agricolo rientra nelle strategie individuali degli agricoltori. I mutamenti nello sfruttamento dei terreni possono incidere sull'ambiente (fauna, paesaggio, ...), anche se tali effetti sono spesso scarsamente documentati e oggetto di poca attenzione. Indicatore - Sulla base di una tipologia comunitaria delle pratiche e delle strategie agricole (da sviluppare), quota per ogni azienda agricola di ciascuna categoria della tipologia, con eventuale estensione a tutte le attività rurali. Proposte - Alcuni Stati membri hanno già condotto studi volti a classificare le strategie e le pratiche degli agricoltori nel contesto delle politiche nazionali o locali. Uno studio pilota basato sullo sviluppo delle metodologie e dei dati consentirebbe di consolidare l'esperienza acquisita. 5.14. Indicatore 14 - Gestione: cfr. anche indicatore 2 (gruppo d) [10] [10] Gli indicatori necessari con riferimento agli indicatori 14, 30 e 31 non sono stati ancora individuati e non sono pertanto trattati nella presente comunicazione. Sono necessari ulteriori lavori in merito alla definizione di tale indicatore. 5.15. Indicatore 15 - Tendenze: coltura intensiva/estensiva, specializzazione (gruppo a/c) Concetto - La specializzazione delle aziende agricole determina economie di scala a livello dei costi sia di produzione sia di trasporto. Il passaggio a colture intensive migliora la situazione economica delle aziende e consente di salvaguardare l'occupazione. Tuttavia la combinazione di una crescente specializzazione e di una coltura intensiva comporta maggiori rischi ambientali e rischi di altra natura, oltre a determinare una standardizzazione delle coltivazioni. In considerazione degli aspetti esterni implicati, la valutazione dovrebbe essere riferita alle appropriate unità spaziali (ad esempio, bacini fluviali, bacini di occupazione, centri di raccolta agroindustriali). Indicatore - Poiché la coltura intensiva può riguardare tutti i fattori della produzione, il numero di indicatori possibili è elevato. Ad esempio, la relazione tra la consistenza del bestiame e le superfici investite a foraggio può essere appropriata per alcuni tipi di allevamento. Proposte - La tipologia comunitaria delle aziende agricole consente di individuare e di misurare alcuni aspetti della diffusione delle colture intensive e della specializzazione a livello delle aziende e delle zone di produzione. Un affinamento della tipologia permetterà di accrescere le informazioni sulla distribuzione geografica delle diverse tipologie di aziende e delle pratiche da esse utilizzate. La combinazione dei dati sulla produzione con quelli ottenuti dall'indagine sulla struttura delle aziende agricole e dalla RICA contribuirà alla creazione di una tipologia appropriata. Questo non comporterà la rilevazione di nuovi dati, ma uno studio pilota fornirà le informazioni necessarie a migliorare la scelta di indicatori appropriati. 5.16. Indicatore 16 - Tendenze: specializzazione/diversificazione (gruppo a) Concetto - La diversificazione delle attività è una strategia a medio termine di gestione dei rischi. La diversificazione può essere prettamente agricola oppure può implicare attività non agricole nell'azienda (multifunzionalità) o attività extraaziendali (pluriattività) in campo agricolo o in altri settori. Se l'impatto sul reddito può essere limitato, tali strategie producono un effetto positivo sulla situazione economica delle aziende. Indicatore - Rilievo delle diverse categorie nella tipologia comunitaria. Quota degli agricoltori con altre attività generatrici di redditi. Rapporto tra i redditi agricoli e non agricoli degli agricoltori. Proposte - Nell'indagine sulla struttura delle aziende agricole occorrono ulteriori domande al fine di misurare l'entità delle pluriattività (e non soltanto la loro esistenza). Le statistiche sul reddito delle famiglie agricole, con un grado di dettaglio sufficiente a misurare l'impatto delle pluriattività sulla situazione economica delle aziende, forniranno un importante input a tali lavori. 5.17. Indicatore 17 - Tendenze: marginalizzazione (gruppo a/c) Concetto - La marginalizzazione può essere definita come l'incapacità delle aziende di fornire un reddito accettabile. La causa può essere ricercata in un deterioramento del contesto economico o fisico e può accrescere il rischio di cessazione delle attività agricole nelle aziende in questione. Indicatore - Situazione ed evoluzione della densità delle aziende con e senza eredi. La situazione delle infrastrutture di supporto (servizi, amministrazione, comunicazioni, ecc.) può altresì contribuire a tale indicatore. Proposta - Gran parte delle informazioni necessarie sono disponibili grazie alle indagini sulla struttura delle aziende agricole. Un appropriato dettaglio geografico può essere ottenuto mediante la ridistribuzione di tali dati. In aggiunta potrebbero essere utilizzate informazioni nazionali sulle infrastrutture di supporto e, se necessario, domande aggiuntive nell'indagine sulla struttura delle aziende agricole. Tale proposta richiederà una verifica mediante uno studio pilota. 5.18. Indicatore 18 - Bilancio dei fertilizzanti in superficie, incluso indicatore 8: somministrazione di concimi (gruppo a) Concetto - I fertilizzanti sono fondamentali per la crescita delle piante. Se somministrati in misura eccessiva possono finire nelle acque superficiali e/o, filtrando attraverso il terreno, raggiungere le acque profonde, facendo salire il contenuto di nitrati a livelli inaccettabili. Il metodo più idoneo per stimare l'eccessiva somministrazione di fertilizzanti è costituito dal bilancio dei fertilizzanti in superficie. Dati appropriati possono essere ottenuti dall'indagine sulla struttura delle aziende agricole. Informazioni specifiche possono essere tuttavia ottenute soltanto a livello regionale, locale o di bacino fluviale. Indicatore - Il bilancio dei fertilizzanti in superficie è definito come l'input totale di fertilizzanti (concimi organici e minerali, deposito atmosferico, fissazione da parte delle leguminose) meno l'assorbimento da parte delle colture (inclusa la diminuzione in seguito al pascolo di animali). Proposte - 1) Sono disponibili bilanci dei fertilizzanti a livello NUTS2, ma occorre un ulteriore impegno per affrontare i seguenti problemi metodologici: a) Fertilizzanti - Sono disponibili dati in merito alle vendite di concimi minerali per paese, ma l'articolazione di tali dati tra le regioni si presenta problematica. Gli agricoltori del panel della RICA forniscono informazioni sulle spese per fertilizzanti. Tali informazioni potrebbero essere estese ai quantitativi acquistati, ripartiti per tipo di fertilizzante (N, P), iniziando dagli Stati membri in cui tali dati sono già disponibili. b) Letame - I coefficienti per il letame variano notevolmente da paese a paese a causa della differenza tra i metodi modellistici e di misurazione. c) Assorbimento da parte delle colture - Occorre migliorare i modelli per la stima della diminuzione del N tramite colture foraggiere e pascolo. 2) Si propone un progetto pilota per verificare la fattibilità dello sviluppo di strumenti per il calcolo di bilanci per i bacini fluviali o di bonifica. 5.19. Indicatore 19 - Emissioni di metano (CH4) (gruppo a) Concetto - L'agricoltura è un'importante fonte di emissioni di metano e di protossido di azoto, entrambi gas a effetto serra molto più inquinanti della CO2. Tali gas sono prodotti principalmente dal letame. L'impegno di ridurre i gas a effetto serra dell'8% entro il 2008-2012 costituisce un'importante priorità politica per l'UE. Indicatore - Emissioni agricole annue aggregate di CH4, N2O e CO2, ponderate in base alle potenzialità di riscaldamento globale. Proposta - I dati sulle emissioni di tutti i gas a effetto serra sono disponibili grazie all'Agenzia europea dell'ambiente. Le informazioni possono essere approfondite raccogliendo dati sulla produzione volontaria (nei digestori anaerobici) e sull'impiego del metano (identico al gas naturale) quale fonte di energia per le aziende agricole. Tale impiego presenta il duplice vantaggio di ridurre le emissioni di metano e la quantità di combustibili convenzionali utilizzati nelle aziende. L'elenco delle caratteristiche dell'indagine sulla struttura delle aziende agricole potrebbe essere esteso per raccogliere informazioni sulle installazioni, sulla loro capacità e sul loro impiego. 5.20. Indicatore 20 - Contaminazione del terreno da pesticidi (gruppo c) Concetto - Mostrare la misura in cui i residui di pesticidi si accumulano nel suolo. Indicatore/Proposta - La definizione e l'elaborazione di tale indicatore richiede un notevole sforzo, con validazione mediante indagini campionarie sul terreno, in collaborazione con le autorità ambientali. 5.21. Indicatore 21 - Contaminazione delle acque (gruppo c) Concetto - Impostazione simile a quella adottata per l'indicatore 20. L'obiettivo di ricerca è costituito dagli inquinanti come i metalli pesanti e i prodotti chimici organici, inclusi i residui di prodotti veterinari (ad esempio, quelli non presi in considerazione dall'indicatore 30). Indicatore/Proposta - Simile all'indicatore 20. 5.22. Indicatore 22 - Emungimenti dalla falde freatiche (gruppo a/c) Concetto - Il pompaggio diretto di acque di falda da parte degli agricoltori non è normalmente oggetto di rilevazioni, ma si ritiene costituisca una delle cause principali dell'abbassamento delle falde freatiche. Indicatore - Quantitativi annui di acque freatiche pompate direttamente dagli agricoltori dalle falde. Proposta - Rilevazione di dati proposta dall'indicatore 10 in tale settore. Tali informazioni potrebbero essere estese all'autofornitura e al tipo di fonte da cui l'acqua è pompata, ossia da falde freatiche (pozzi) o da fiumi o torrenti. 5.23. Indicatore 23 - Erosione del suolo (gruppo a/b/c) Concetto - Più della metà dei terreni europei soffre in qualche misura di erosione, con conseguente riduzione della loro produttività e degradazione dell'ecosistema. Il fenomeno appare più grave nei paesi dell'Europa meridionale, ma anche in quelli settentrionali il potenziale rischio di erosione può essere rilevante a causa, ad esempio, della mancanza di una copertura vegetativa di protezione nel corso del periodo invernale. Fattori fisici quali il clima, la topografia e le caratteristiche dei terreni sono importanti nel processo di erosione del suolo, ma quelli che incidono di più sono la copertura dei terreni e le pratiche agricole. Inoltre l'erosione del suolo può essere connessa a misure agroambientali. Indicatori - Localizzazione e stima delle perdite di terreno vegetale e mappe del rischio di erosione del suolo. Copertura del suolo e pratiche agricole nei settori a rischio. Proposte - Combinando dati armonizzati e georeferenziati sulla copertura del suolo in Europa, modelli numerici dei terreni e dati meteorologici, un approccio di modellizzazione geospaziale potrebbe permettere l'elaborazione di mappe coerenti e armonizzate del rischio di erosione del suolo. 5.24. Indicatore 24 - Sfruttamento delle risorse: modifiche della copertura del suolo (gruppo a) Concetto - Una matrice delle variazioni della copertura del suolo è indispensabile per permettere di seguirne gli sviluppi. Sotto il profilo agroambientale, una matrice delle destinazioni agricole presentante le entrate, le uscite e le variazioni interne degli usi costituisce la principale necessità. Indicatore - Matrice delle variazioni della copertura del suolo classificate per tipo e per dimensioni. Proposta - L'esecuzione e il regolare aggiornamento dell'indagine LUCAS [11] consentiranno di realizzare le matrici richieste. [11] Cfr. precedente punto 0 . 5.25. Indicatore 25 - Diversità genetica delle specie (gruppo b) Concetto - La biodiversità consiste nella varietà della vita e dei suoi processi ed è generalmente presa in considerazione a tre livelli: *diversità genetica: la varietà di elementi fondamentali genetici rilevati tra i singoli rappresentanti di una specie; *diversità delle specie: la varietà di organismi viventi rilevati in un particolare luogo; *diversità degli ecosistemi: la varietà di specie, di processi e di funzioni ecologiche che si osservano in diversi ambiti fisici. Benché suscettibili di contribuire alla produttività agricola, i miglioramenti genetici possono anche aprire la strada a un processo di progressiva erosione del patrimonio genetico, rendendo la produzione agricola sempre più vulnerabile ai rischi connessi alla diffusione di nuove malattie o ai mutamenti climatici. Indicatore - 1) Consistenza complessiva e quota delle principali varietà coltivate/razze di animali d'allevamento sul totale della produzione e 2) Numero di varietà coltivate/razze nazionali in pericolo. Il primo indicatore rileva l'estensione della biodiversità nella produzione agricola e ne evidenzia gli incrementi/decrementi. Il secondo indicatore fornisce informazioni sui rischi di erosione genetica e di perdita irreparabile di una parte del pool genetico esistente. Proposte - Per il primo indicatore le informazioni di base sui prodotti vegetali sono ricavate dal catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole [12]. Sarà necessario integrare tali dati con il ricorso a una specifica rete d'informazioni. [12] Il catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole è pubblicato ai sensi delle disposizioni dell'articolo 18 della direttiva 70/457/CEE del Consiglio, del 29 settembre 1970, relativa al catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole (GU L 225 del 12.10.1970, pag. 1). Il catalogo, pubblicato per la prima volta il 21 luglio 1975 (GU C 164 del 21.7.1975, pag. 1), è aggiornato periodicamente. La sua ventunesima edizione è stata pubblicata il 9 novembre 1999 (GU C 321A del 9.11.1999, pag. 1). 5.26. Indicatore 26 - Superfici di grande valore naturale, prati, ecc. (gruppo b) Tale indicatore rientra nell'indicatore 4. 5.27. Indicatore 27 - Produzione di energia rinnovabile (gruppo a) Concetto - Le fonti di energia rinnovabile quali il biodiesel e il legno possono contribuire a ridurre gli impieghi dei combustibili fossili e le emissioni nette di CO2. Indicatore - Superfici a bosco ceduo e a semi oleosi per la produzione di biodiesel e volumi di produzione. Proposta - Al riguardo sono rilevati dati amministrativi. In alternativa l'indagine sulla struttura delle aziende agricole e le statistiche sulla produzione vegetale potrebbero essere ampliate per includere le produzioni in questione. 5.28. Indicatore 28 - Ricchezza delle specie (gruppo d) Concetto - Alcune specie, legate a habitat agricoli tipici, possono essere utilizzate come bioindicatori per taluni sviluppi dell'agricoltura, quantunque la diversità delle specie e il numero di individui possano essere influenzati da fattori extragricoli. La scelta delle specie e la disponibilità di un periodo di osservazione sufficientemente lungo per distinguere gli effetti naturali, quali le condizioni climatiche, dalle modifiche introdotte dall'uomo sono alcune delle difficoltà incontrate nella realizzazione di tale indicatore. Esistono alcuni esempi nazionali, principalmente basati sulla rilevazione del numero di uccelli. Data la loro natura non eccessivamente tecnica, tali bioindicatori si rivolgono a un vasto pubblico. Indicatore - Da definire sulla base dei dati disponibili. La disponibilità attuale dei dati costituisce un elemento importante a causa dell'estensione delle serie temporali necessarie. Proposta - È necessario un ulteriore sviluppo di tale indicatore. 5.29. Indicatore 29 - Qualità del suolo (gruppo c) Concetto - Il principale obiettivo della gestione dei terreni in agricoltura consiste nel garantire un appropriato sfruttamento del suolo quale risorsa limitata per la produzione agricola, secondo modalità ecocompatibili, economicamente valide e accettabili socialmente. Dal confronto fra mappe della "capacità" dei terreni e mappe degli effettivi usi del suolo è possibile individuare le incompatibilità, indicando così le aree in cui vi è un rischio potenziale di degradazione del suolo e fornendo opportune informazioni per la valutazione / il monitoraggio / l'orientamento delle politiche in materia. Indicatore - Superfici agricole caratterizzate da incompatibilità tra la capacità dei terreni e gli attuali o futuri usi del suolo. Proposte - (1) Determinare i limiti (topografia, profondità delle radici, fertilità, carbonio organico, capacità di ritenzione idrica [13], struttura) dei terreni europei (ricorrendo a un sistema di informazione europeo armonizzato sui terreni), (2) individuare le aree idonee alla produzione agricola e (3) comparare le mappe di capacità con le mappe sugli usi del suolo. [13] L'OCSE ha evidenziato la qualità di indicatore autonomo della capacità di ritenzione idrica. È considerata molto importante in zone dove si alternano periodi di siccità, che limitano il manto vegetale dei terreni, e piogge intense. Nei paesi con corsi d'acqua rapidi e a forte pendenza una buona struttura del suolo con elevata capacità di ritenzione idrica è essenziale per prevenire alluvioni e frane, che hanno gravi conseguenze economiche. 5.30. Indicatore 30 - Nitrati/pesticidi nelle acque (gruppo d) [14] [14] Gli indicatori necessari con riferimento agli indicatori 14, 30 e 31 non sono stati ancora individuati e non sono pertanto trattati nella presente comunicazione. Concetto - L'agricoltura è uno dei principali responsabili della presenza di residui di pesticidi e fertilizzanti nelle acque superficiali e profonde. L'evoluzione delle concentrazioni nelle acque freatiche e di superficie è indicativa del successo delle misure adottate dal settore agricolo. L'analisi geografica dei risultati consentirebbe di circoscrivere i problemi. Indicatore - La definizione dell'indicatore deve essere ulteriormente sviluppata. Proposta - In linea di principio sono disponili dati a livello nazionale e comunitario, anche se più con riguardo ai nitrati che ai pesticidi. I dati possono essere selezionati e presentati in vari modi, ad esempio prendendo in considerazione l'impiego agricolo principale nella zona osservata. Sono necessarie ulteriori discussioni tra i responsabili delle politiche, i fornitori di dati e gli esperti ambientali per poter definire ed elaborare l'indicatore. 5.31. Indicatore 31 - Livelli delle falde freatiche (gruppo d) Concetto - L'eccessiva estrazione di acque freatiche per scopi agricoli (cfr. indicatore 10), ma anche per altri usi, determina un abbassamento delle falde freatiche. L'alterazione dell'idrologia di una zona può comportare altre conseguenze, quali l'invasione delle falde acquifere da parte delle acque marine, riducendo ulteriormente le riserve di acque dolci. Alcuni paesi dispongono di estese serie temporali sui livelli delle falde freatiche presso determinate stazioni di misurazione. Tali serie sono necessarie per distinguere tra variazioni determinate da fattori meteorologici e variazioni provocate dall'uomo. Non si ha notizia di alcuna rilevazione sistematica di dati a livello comunitario. Indicatore - Da specificare. Proposta - Sono necessari ulteriori lavori per precisare ciò che ci si attende da tale indicatore e per definirlo. 5.32. Indicatore 32 - Stato del paesaggio (gruppo b) Concetto - Lo stato del paesaggio può essere interpretato mediante indicatori analitici a vari livelli. La diversità e la composizione svolgono un ruolo in tale descrizione: vi contribuiscono elementi quali la struttura e l'organizzazione degli appezzamenti agricoli, la copertura complessiva del suolo, la distribuzione e il tipo di edifici, gli elementi visivi (inclusi aspetti quale l'omogeneizzazione, i terreni abbandonati, gli edifici occupati, ecc.). Ai fini di un approccio agroambientale assumono una particolare importanza gli elementi agricoli. Indicatore - Numero e diversità degli elementi visibili ricordabili (da perfezionare). Proposta - La Commissione ha realizzato un inventario dei sistemi nazionali utilizzati per la valutazione del paesaggio. I lavori in corso volti a convalidare e ad ampliare tali approcci per un impiego a livello comunitario vanno proseguiti e intensificati. Nell'indagine LUCAS saranno introdotte domande ambientali: le risposte a tali domande, unitamente alle informazioni fotografiche ottenute sul luogo d'indagine, contribuiranno alla creazione di indicatori. 5.33. Indicatore 33 - Impatto sugli habitat e sulla biodiversità (gruppo c) Concetto - L'agricoltura contribuisce alla gestione degli habitat naturali sia nelle superfici coltivate sia nelle superfici che separano gli appezzamenti e che sono occupate da siepi, fossati e altre delimitazioni. Il contributo degli agricoltori alla protezione dell'habitat è costituito dalla gestione delle superfici coltivate in modo da preservare la fauna e la flora naturali, come pure dal mantenimento in buono stato delle loro delimitazioni. Tali azioni possono entrare in conflitto con le pratiche economicamente ottimali. Indicatore - Densità degli elementi lineari e diversità della copertura del suolo a livello dell'azienda. Proposta - Inserimento di domande ambientali nell'indagine LUCAS e di ulteriori domande nell'indagine sulla struttura delle aziende agricole. Sviluppo di metodologie per la stima della diversità sulla base dei dati dell'indagine sulla struttura delle aziende agricole ed eventuale ricorso alle informazioni sulla copertura del suolo di CORINE (CLC) per la ridistribuzione spaziale di tali dati. 5.34. Indicatore 34 - Quota riconducibile all'agricoltura delle emissioni, della contaminazione da nitrati e dei consumi idrici (gruppo b) Concetto - L'agricoltura è soltanto uno dei settori responsabili delle emissioni di gas, dell'inquinamento da nitrati e dei prelievi idrici eccessivi. Valutare il peso relativo dell'agricoltura rispetto agli altri settori è importante per stabilire se concentrarsi sull'agricoltura è il metodo migliore per affrontare il problema. Indicatore - 1) Emissioni di gas a effetto serra per settore economico. 2) Emissioni di azoto nell'acqua per settore economico. 3) Usi idrici per settore economico. Proposte - 1) Per i gas a effetto serra è disponibile una serie di dati completa. 2) Non è facile distinguere i nitrati provenienti dall'agricoltura da quelli provenienti da altre fonti. È necessario pertanto sviluppare modelli in grado di stimare i nitrati derivanti dal dilavamento dei terreni agricoli, gli input di nitrati dell'industria (principalmente alimentare) e i nitrati provenienti da altre fonti. 3) Gli attuali questionari per le statistiche dell'acqua dovrebbero essere completati in maniera più esaustiva da parte degli Stati membri. 5.35. Indicatore 35 - Impatto sulla diversità del paesaggio (gruppo c) Concetto - La diversità del paesaggio è il risultato di condizioni naturali, della lavorazione dei terreni e delle interazioni tra gli agricoltori e gli altri utilizzatori del suolo. Tale diversità dovrebbe essere considerata una risorsa ed è percepita a un livello più ampio rispetto all'habitat. Indicatore - Indici della diversità agricola e globale e della loro evoluzione nel tempo. Proposta - È stato avviato uno studio sulla diversità degli usi del suolo sulla base della CLC [15]. Tale approccio sarà perfezionato con il ricorso a domande ambientali e utilizzando la diversità interna della rete di punti LUCAS. L'integrazione dei dati sui terreni, unitamente ad informazioni topografiche e a dati sul clima permetterà di stabilire una diversità "naturale" di base. Matrici di variazioni a partire dall'indagine LUCAS consentiranno di isolare il contributo dell'agricoltura alla diversità e alla sua evoluzione. [15] "From land cover to landscape diversity", Relazione congiunta Commissione europea/Agenzia europea dell'ambiente, 2000. 6. Conclusioni 6.1. Bisogni generali Nella precedente sezione sono state illustrate le proposte della Commissione per ciascuno degli indicatori proposti nella comunicazione COM (2000) 20. Esse contengono indicazioni di varie necessità che vanno soddisfatte per definire o calcolare taluni indicatori. Sulla base delle necessità esposte possono essere individuati diversi problemi e tematiche. Un elenco in forma sintetica è riportato nella tavola che segue. Va sottolineato come i lavori in proposito non possano essere limitati alla Commissione. Per avere un esito positivo essi richiedono la piena partecipazione e l'impegno delle amministrazioni nazionali e di altri soggetti. Il calendario dei lavori individuati e persino la loro fattibilità dipenderanno in misura fondamentale dalle risorse messe a disposizione da tutti i partecipanti. Il sostegno del Parlamento europeo e del Consiglio risulteranno indispensabili per permettere progressi soddisfacenti in tale campo. "Si deve inoltre tener conto dell'allargamento dell'Unione europea. Presumibilmente, dopo la loro adesione i nuovi Stati membri potranno avvicinarsi solo gradualmente ad una piena partecipazione ai lavori". 6.2. Ulteriori attività (elenco di raccomandazioni e calendario) 6.2.1. Priorità La Commissione continuerà ad attirare l'attenzione degli organi decisionali sull'importanza dei lavori in merito agli indicatori agroambientali e sulla necessità di attribuire risorse appropriate alle connesse attività. In particolare saranno intensificati gli sforzi per evidenziare le implicazioni statistiche delle decisioni politiche. Si tratterà di un esercizio senza soluzione di continuità. 6.2.2. Inventari delle fonti di dati La rete del Sistema statistico europeo per le statistiche dell'agricoltura è utilizzata (attraverso il normale programma delle riunioni del gruppo di lavoro) per aggiornare e completare gli inventari delle fonti di dati in relazione alle tematiche agroambientali negli Stati membri e nei paesi candidati. Tali inventari saranno estesi a tutte le fonti di dati pertinenti e non saranno limitati alle sole fonti statistiche tradizionali. 6.2.3. Copertura delle indagini sulla struttura delle aziende agricole e della rete d'informazione contabile agricola La copertura delle caratteristiche ambientali di queste due fonti di dati sarà oggetto di continua revisione. Tale revisione costituisce un processo continuo per la rete d'informazione contabile agricola. Le caratteristiche ai fini dell'indagine sulla struttura delle aziende agricole sono rivedute in occasione di ogni indagine. L'esame delle proposte della Commissione per l'indagine del 2003 sarà completato nel corso del primo semestre del 2001. 6.2.4. Risoluzione geografica Sono state formulate proposte per un progetto di valutazione inteso a studiare la ridistribuzione dei dati esistenti onde ottenere una presentazione geografica più significativa in campo ambientale. I primi risultati sono previsti per il 2002. 6.2.5. Dati amministrativi L'analisi effettuata nelle precedenti sezioni della presente comunicazione porta alla conclusione che l'impiego di dati amministrativi rappresenta la soluzione più vantaggiosa in termini di costo per l'elaborazione di numerosi indicatori. Poiché la disponibilità di dati amministrativi a fini statistici è spesso limitata dalla legge, la Commissione avanzerà proposte per modificare tali disposizioni. Essendo tali modifiche oggetto di codecisione, il parere del Consiglio e del Parlamento riguardo a tale analisi e il loro sostegno per l'approccio proposto assumeranno un'importanza vitale. I problemi tecnici connessi a un utile collegamento tra i dati amministrativi e quelli statistici saranno oggetto di ulteriori studi e di proposte. In particolare va sottolineata la necessità di trasmettere i dati amministrativi in forma coerente con il sistema statistico, specialmente per quanto attiene all'unità fisica di trasmissione, in modo da consentire ulteriori analisi e verifiche incrociate. La stretta collaborazione che già esiste tra gli amministratori e gli statistici in relazione alla gestione delle fonti statistiche sarà estesa alle specifiche di fonti amministrative nuove o già esistenti. 6.2.6. Ricerche e studi pilota Per numerosi indicatori si è concluso che ulteriori ricerche e studi pilota costituiscono la soluzione migliore per ottenere ulteriori progressi. Questi sono indicati nel testo e nella tavola sintetica che segue. >SPAZIO PER TABELLA> Azione: R = regolamento relativo all'uso statistico di dati amministrativi e alla loro eventuale integrazione nelle fonti statistiche, E = sulla base delle indagini esistenti, M = impiego di dati/metodi degli Stati membri, S = studi / sviluppi, L = indagine LUCAS, P = studio pilota FSS = indagine sulla struttura delle aziende agricole, CLC = copertura del suolo di CORINE En= basi di dati ambientali come CORINE copertura dei terreni, suolo, clima, ecc.