Parere del Consiglio del 27 novembre 2000 sul programma di stabilità aggiornato dei Paesi Bassi 1999-2004
Gazzetta ufficiale n. C 376 del 29/12/2000 pag. 0001 - 0001
Parere del Consiglio del 27 novembre 2000 sul programma di stabilità aggiornato dei Paesi Bassi 1999-2004 (2000/C 376/01) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche(1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3, vista la raccomandazione della Commissione, previa consultazione del Comitato economico e finanziario, HA ESPRESSO IL PRESENTE PARERE: Il 27 novembre 2000 il Consiglio ha esaminato il programma aggiornato di stabilità dei Paesi Bassi relativo al periodo 1999-2004. Il Consiglio è lieto di notare che i Paesi Bassi hanno inviato l'aggiornamento del programma di stabilità poco dopo la presentazione del bilancio, in modo che riflettesse i dati e le previsioni economiche più recenti, secondo quanto esso stesso aveva raccomandato nel parere del 31 gennaio 2000 sul programma di stabilità aggiornato dei Paesi Bassi 1999-2002(2). Gli sviluppi macroeconomici nei Paesi Bassi si sono rivelati molto più positivi di quanto fosse previsto nel programma aggiornato di stabilità del 1999. In effetti, in entrambi gli esercizi 1999 e 2000 il saldo di bilancio delle amministrazioni pubbliche ha registrato un considerevole miglioramento, con un avanzo pari all'1 % del PIL invece del disavanzo dello 0,6 % del PIL figurante nelle proiezioni dell'aggiornamento 1999. Il debito pubblico in rapporto al PIL dovrebbe ridursi nel 2000 al 56,6 %, ossia al di sotto del valore di riferimento del 60%. La crescita reale del PIL continuerà ad essere vigorosa nel 2001, ma in seguito alla riforma fiscale da attuare quell'anno si prevede che l'avanzo di bilancio delle amministrazioni pubbliche si ridurrà allo 0,7 % del PIL, tuttavia il debito pubblico dovrebbe diminuire ulteriormente sino al 52,3 % del PIL. Il Consiglio osserva che nel periodo 2002-2004 gli ultimi due anni si situano al di là del mandato temporale del Governo attuale e che le stime presentate per il periodo 2002-2004 sono proiezioni tecniche all'interno di due scenari macroeconomici, in base al presupposto di assenza di mutamenti politici dopo il 2002. Tenuto conto delle solide prospettive che si presentano per l'economia dei Paesi Bassi nei prossimi due esercizi, il Consiglio ritiene che lo scenario favorevole sia atto a fornire una base adeguata per valutare la posizione di bilancio nel medio periodo. A giudizio del Consiglio, il programma soddisfa le prescrizioni del patto di stabilità e di crescita. Il Consiglio nota con favore che nel 2001 i Paesi Bassi procederanno a una riforma tributaria allo scopo di attenuare l'onere fiscale e di promuovere l'offerta di manodopera riducendo il tasso di sostituzione. Nondimeno, il deficit strutturale si aggraverà nel 2001. Il Consiglio osserva che nella fase attuale di forte crescita economica si stanno palesando pressioni inflazionistiche le quali, a suo parere, potrebbero accentuarsi nel prossimo anno e nel 2002, in seguito alle riduzioni delle imposte sul reddito delle persone fisiche e ad altri possibili sgravi fiscali nel 2002. In considerazione di tali rischi, il Consiglio incoraggia il governo dei Paesi Bassi ad orientare fermamente la propria politica di bilancio verso la limitazione delle pressioni inflazionistiche e, a tale scopo, di destinare i margini di bilancio tenendo conto della situazione ciclica, in particolare nel 2002, nonché di mantenere sotto stretto controllo le spese pubbliche. Il Consiglio raccomanda di attenersi a tali considerazioni, tenuto conto degli sviluppi macroeconomici, anche quando il nuovo governo dei Paesi Bassi elabora la politica di bilancio per gli esercizi 2003 e 2004. Considerato il marcato aumento dei redditi nel 2001, il Consiglio ritiene essenziale che i risultati delle contrattazioni salariali attualmente in corso siano ispirati alla moderazione. Il Consiglio approva il rilievo che nel programma di stabilità aggiornato è stato dato all'esigenza di migliorare l'economia sotto il profilo strutturale riorientando le spese statali verso obiettivi a più lungo termine in settori prioritari quali l'istruzione, la sanità e gli investimenti nelle infrastrutture, e nota con soddisfazione che un simile mutamento nella natura delle spese viene attuato assicurando il rispetto dei massimali in termini reali imposti per le spese pubbliche. Il Consiglio si compiace anche per l'attenzione che nel programma di stabilità aggiornato viene rivolta alla sostenibilità delle pubbliche finanze nel lungo periodo, considerata l'incidenza dell'invecchiamento demografico, e ritiene che una simile analisi giustifichi l'utilizzo di gran parte del margine di cui si disporrà probabilmente dal 2002 per accelerare il ridursi del debito. A giudizio del Consiglio, l'aggiornamento del programma di stabilità presentato nel 2000 è in linea con gli indirizzi di massima per le politiche economiche. (1) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. (2) GU C 60 del 2.3.2000, pag. 1.