52000DC0790(03)




RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO AI SENSI DELL'ARTICOLO 30 DEL REGOLAMENTO (CEE) N. 1601/92 - Relazione 1992-1998 sui progressi compiuti nella realizzazione del POSEICAN

(presentati dalla Commissione)

INTRODUZIONE 98

1. Situazione socioeconomica delle Isole Canarie

1.1. Informazioni generali

1.2. Dati sull'agricoltura

2. Attuazione del regolamento-quadro agricolo del POSEICAN

2.1. Regime specifico di approvvigionamento (RSA)

2.2. Aiuti alle produzioni agricole delle Isole Canarie

2.2.1. Produzioni animali

2.2.2. Produzioni vegetali

2.3. Altre misure

2.4. Dati di bilancio

2.5. Misure derogatorie in materia strutturale

2.6. Misure in materia veterinaria

2.7. Misure nazionali autorizzate dal Consiglio

3. Misure relative al FEAOG-Orientamento

4. Conclusioni

ALLEGATO 1 Regime specifico di approvvigionamento (RSA)

ALLEGATO 2 Evoluzione degli aiuti specifici alle produzioni agricole locali

ALLEGATO 3 Misure derogatorie in materia strutturale

ALLEGATO 4 Misure relative al FEAOG-Orientamento

INTRODUZIONE

1. In virtù dell'articolo 25 dell'Atto di adesione della Spagna alle Comunità europee, i trattati sono stati applicati alle Isole Canarie ad eccezione delle disposizione relative al territorio doganale, al fisco, alla politica commerciale comune, alla PAC e alla politica comune della pesca.

2. Per assicurare il loro sviluppo economico e sociale, con il regolamento (CEE) n. 1911/91 del Consiglio, del 26 giugno 1991 [1], alle Isole Canarie sono stati applicati integralmente i Trattati e il diritto comunitario, fatte salve le misure particolari intese ad ovviare ai condizionamenti specifici di queste regioni e al loro regime economico e fiscale tradizionale.

[1] GU L 191 del 29.6.1991, pag. 1.

3. In seguito all'integrazione delle Isole Canarie nella Comunità, la decisione del Consiglio 91/314/CEE del 26 giugno 1991 [2] ha stabilito un programma di soluzioni specifiche per ovviare alla lontananza e all'insularità delle Isole Canarie (POSEICAN). Esso è inteso a tenere conto, nell'applicazione delle politiche comunitarie, delle caratteristiche particolari e degli svantaggi delle Isole Canarie, dovuti ad una serie di fattori come la lontananza e l'insularità, la superficie esigua, un'orografia e un clima problematici, la dipendenza economica nei confronti di alcuni prodotti e i mercati locali poco sviluppati e dispersi, che condizionano la vita economica e sociale della regione.

[2] GU L 171 del 29.6.1991, pag. 5.

4. A tal fine il 15 giugno 1992 il Consiglio ha adottato un regolamento-quadro [3] relativo a misure specifiche in favore delle isole Canarie per taluni prodotti agricoli; tali misure sono attuate da numerosi regolamenti d'applicazione della Commissione.

[3] Regolamento (CEE) n. 1601/92 del Consiglio, GU L 173 del 27.6.1992, pag. 13.

5. La dichiarazione comune sulle regioni ultraperiferiche della Comunità, allegata al trattato sull'Unione europea, ha confermato la strategia su cui si basa il programma POSEICAN. Il trattato di Amsterdam ha introdotto un nuovo articolo 299, paragrafo 2, che si applica alle regioni ultraperiferiche e che rende permanente il quadro specifico previsto dalla Comunità per tali regioni. Il trattato di Amsterdam è entrato in vigore il 1° maggio 1999.

6. La Comunità ha inoltre accordato un'attenzione particolare al settore tradizionale della banana, applicando specifiche misure a finalità strutturale e adottando il regolamento (CEE) n. 404/93 del Consiglio (OCM nel settore della banana) e i regolamenti d'applicazione della Commissione.

7. L'articolo 30, paragrafo 1, del regolamento quadro in materia di agricoltura stabilisce che la Commissione presenti una relazione annua sull'attuazione delle misure previste nel capitolo agricolo del POSEICAN, corredata, se del caso, di proposte circa le misure di adeguamento necessarie per realizzare gli obiettivi del programma. L'articolo 30, paragrafo 2, dello stesso regolamento stabilisce che alla fine del terzo anno di applicazione del regime, la Commissione presenti al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione generale sulla situazione economica delle Isole Canarie evidenziando l'impatto delle azioni realizzate in applicazione del suddetto regolamento.

8. Non essendo stato possibile presentare tali relazioni, la presente relazione ottempera a questo obbligo e riguarda il periodo 1992-1998, durante il quale è stata attuata la maggior parte delle misure specifiche nel quadro del POSEICAN.

9. Dopo otto anni di applicazione è opportuno fare un bilancio globale, misura per misura, sull'applicazione e sull'utilizzazione delle singole disposizioni. Le autorità spagnole hanno trasmesso alla Commissione alcune relazioni sull'attuazione del programma in questione e hanno avanzato alcune richieste di modifica del regolamento del Consiglio. Nel quadro dell'esercizio SEM 2000, la Commissione ha incaricato un consulente esterno di elaborare un rapporto di valutazione del capitolo agricolo del POSEICAN. La relazione ha preso in esame la realizzazione degli obiettivi stabiliti nel programma e le eventuali modifiche da apportare. Il presente documento traccia pertanto un bilancio della realizzazione delle misure previste dal regolamento (CEE) n. 1601/92, alla luce dell'esperienza acquisita e dell'impatto delle azioni realizzate.

1. Situazione socioeconomica delle Isole Canarie

1.1. Informazioni generali

L'arcipelago delle Isole Canarie si trova nell'Oceano Atlantico, tra i paralleli 27° e 29° di latitudine nord, a 115 km dalla costa africana e ad oltre 1 000 km dal continente europeo. L'arcipelago, di origine vulcanica, ha una superficie di 7 500 kmq e si compone di otto isole abitate (la maggiore delle quali, Tenerife, ha una superficie di 2 036 kmq) e di alcuni isolotti. La distanza tra le isole più lontane è di circa 500 km.

Caratteristiche dell'arcipelago, oltre alla lontananza dal continente europeo e al territorio frammentato e di limitate dimensioni, sono:

-l'orografia molto accidentata (nell'isola di Tenerife si trova la vetta più alta della Spagna, il vulcano Teide, di 3 717 metri);

-un'elevata densità di popolazione - in media 215 abitanti/kmq - e una crescita demografica superiore alla media del resto della Spagna;

-la mancanza di risorse naturali e la totale dipendenza dall'esterno per le risorse energetiche;

-la penuria di risorse idrauliche (meno di 180 m³ di acqua dolce /abitante/anno), che rende necessario dissalare l'acqua marina per soddisfare la domanda. Il prezzo dell'acqua nelle Isole Canarie è doppio rispetto alla media nel resto della Spagna;

-un PIL (prodotto interno lordo) pro capite inferiore al 75% della media del PIL comunitario;

-un elevato tasso di disoccupazione, pari a quasi il 22%.

L'economia dell'arcipelago è fortemente dipendente dall'esterno e altamente specializzata nel settore terziario e in particolare nel turismo (nel 1998 11 milioni di turisti hanno visitato le Isole Canarie).

La tabella seguente presenta la ripartizione della popolazione attiva e il peso economico dei vari settori di attività:

>SPAZIO PER TABELLA>

L'attività turistica è diventata il pilastro dell'economia, sostituendosi al settore primario dominante fino agli anni sessanta. Nel settore secondario, i principali rami di attività sono l'edilizia e le opere d'infrastruttura, che sono strettamente collegati al turismo; il tessuto industriale è composto principalmente di piccole e medie imprese che lavorano per il mercato locale. L'industria più sviluppata è quella agroalimentare.

La bilancia commerciale della regione è nettamente deficitaria: le esportazioni (principalmente banane, pomodori, prodotti della pesca e tabacco) rappresentano appena il 23,7% delle importazioni. Gli scambi commerciali riguardano principalmente l'Unione europea: l'82,3% delle esportazioni e il 78,8% delle importazioni hanno come destinazione e origine la Comunità europea.

1.2. Dati sull'agricoltura

Nell'economia delle Isole Canarie il settore agricolo occupa soltanto l'8% della popolazione attiva e interessa il 7% delle imprese locali. Ciononostante svolge una funzione fondamentale nell'economia di alcune isole dell'arcipelago e nella conservazione del paesaggio e del tessuto rurale. La superficie coltivata rappresenta appena il 6,5% del territorio. Alla penuria dei terreni agricoli utilizzabili, dovuta all'orografia e allo sviluppo urbano, si aggiunge la presenza di un'importante rete di spazi naturali protetti, che occupano il 42% del territorio.

L'allevamento rappresenta il 20% circa della produzione agricola finale (PAF). L'agricoltura delle Isole Canarie poggia principalmente sulle produzioni vegetali (= 80% PAF), mentre la produzione silvicola è insignificante in termini economici. La tabella seguente presenta le produzioni principali, in ordine decrescente di importanza rispetto alla produzione agricola finale dell'arcipelago:

>SPAZIO PER TABELLA>

* Produzioni escluse dal campo d'applicazione del POSEICAN.

Fonte: Governo delle Isole Canarie; Consejeria de Agricultura, Pesca y Alimentación.

Il settore è caratterizzato da:

-bipolarismo marcato tra un'agricoltura orientata all'esportazione, che rappresenta il 75% della PAF, che utilizza le migliori risorse tecnologiche, l'acqua e il microclima (terreni irrigati nelle pianure costiere), e un'agricoltura finalizzata all'approvvigionamento dei mercati locali, meno innovativa e situata nelle zone più difficili (le "medianías"; zone a 300 - 900 m di altitudine),

-scarsa diversificazione: due prodotti "da esportazione", pomodoro e banana, rappresentano il 50% del valore della produzione totale dell'arcipelago. Queste due colture sono escluse dal POSEICAN. Due delle colture delle "medianías", la vite e la patata, occupano il 40% della superficie totale coltivata nell'arcipelago. Queste quattro colture rappresentano il 70% della superficie totale coltivata e hanno un impatto ambientale e sociale molto forte,

-forte concorrenza con il turismo - principale motore economico dell'arcipelago - per l'utilizzazione delle terre e dell'acqua e un processo di urbanizzazione degli spazi rurali dettato da una crescita demografica superiore alla media europea, in un territorio limitato,

-piccole dimensioni delle aziende, tutte a carattere marcatamente intensivo: il 92% delle aziende ha una superficie inferiore a 5 ettari. Inoltre la conformazione accidentata del suolo rende necessaria la coltivazione a terrazze, con difficoltà di trasporto e di meccanizzazione,

-offerta frammentaria e poco articolata,

-dipendenza dall'esterno, sia per l'approvvigionamento dei mezzi di produzione (concimi, sementi, imballaggi, ecc.) che per lo smercio dei prodotti, in un contesto geografico assai distante dalle fonti di approvvigionamento e dai mercati,

-mercato locale modesto e frammentario (due milioni di consumatori, compresa la popolazione turistica) [4]; con i paesi del mercato regionale (Marocco, Mauritania, le Senegal) il rapporto è più di concorrenza che di partneriato commerciale,

[4] 1,62 milioni di abitanti, più 10 milioni di turisti/anno. Il numero di turisti è stato rapportato ad un equivalente persona/anno moltiplicando il numero per una media di giorni di soggiorno (ISTAC 96) diviso per 365 giorni. Questo calcolo spiega la cifra di 2 milioni di consumatori locali.

-mancanza di competitività della maggior parte dei prodotti, dovuta alla lontananza e alle condizioni particolari di produzione,

-carattere aperto dell'economia delle Canarie: le importazioni sono fondamentali per il consumo locale e per le industrie agroalimentari; la maggior parte di esse utilizzano infatti materie prime importate e intrattengono scarsi rapporti con i produttori locali.

2. Attuazione del regolamento-quadro agricolo del POSEICAN

2.1. Regime specifico di approvvigionamento (RSA)

L'applicazione integrale della PAC alle Isole Canarie è subordinata all'entrata in vigore di un regime specifico di approvvigionamento (titolo I del regolamento (CEE) n. 1601/92). L'obiettivo di tale RSA è garantire l'approvvigionamento della regione e compensare i costi supplementari per l'approvvigionamento di prodotti agricoli dovuti all'insularità e alla lontananza della regione.

Descrizione del regime:

Per i prodotti agricoli essenziali al consumo umano e/o alla trasformazione nell'arcipelago, viene elaborato, per ogni campagna, un bilancio previsionale di approvvigionamento nei limiti delle necessità del mercato locale e tenendo conto delle produzioni locali. I quantitativi di prodotti che fruiscono del RSA sono riesaminati periodicamente in funzione dell'andamento del fabbisogno locale. La valutazione delle necessità delle industrie di trasformazione o di condizionamento dei prodotti destinati al mercato locale o tradizionalmente spediti verso il resto della Comunità può formare oggetto di un bilancio previsionale distinto.

Al fine di realizzare efficacemente l'obiettivo del POSEICAN di ridurre i prezzi stimolando la concorrenza tra le fonti di approvvigionamento, questa misura prevede l'esenzione dai dazi doganali per le importazioni originarie dei paesi terzi e la fornitura degli stessi prodotti originari della Comunità a condizioni equivalenti all'esenzione dai dazi doganali.

Un'attenzione particolare è stata dedicata agli effetti economici indotti e in particolare al fatto che i vantaggi economici concessi si ripercuotono sull'utilizzatore finale.

I prodotti beneficiari del RSA non possono essere riesportati o rispediti verso altre parti della Comunità. Occorre tuttavia derogare a tale principio per i prodotti trasformati nell'arcipelago che siano tradizionalmente rispediti o riesportati, nei limiti delle correnti di scambio abituali. In tale caso non è concessa alcuna restituzione.

Osservazioni e analisi:

Dal funzionamento del RSA tra il 1992/93 e il 1997/98 si possono trarre alcune conclusioni e analisi. In allegato 1 sono raggruppati i principali dati statistici relativi all'esecuzione dei bilanci approvati.

L'importanza del RSA è rispecchiata nella quota che occupa delle spese, che si è mantenuta al di sopra dell'85% dell'esecuzione totale del bilancio relativamente al POSEICAN agricolo.

Il RSA è stato concepito per venire incontro al fabbisogno della popolazione delle Isole Canarie attraverso la fornitura di prodotti agricoli finiti destinati al consumo diretto e come uno strumento finalizzato allo sviluppo delle attività di produzione e trasformazione nei settori agricolo e agroindustriale locali. Riducendo i costi dei mezzi di produzione e delle materie prime, esso intende mantenere e sviluppare le attività agricole e l'industria locale della trasformazione.

Il RSA comprende quindi la fornitura di animali riproduttori e di altri mezzi di produzione agricoli. Sono previsti aiuti per la fornitura di patate da semina, pulcini da moltiplicazione, uova da cova, conigli riproduttori di razza pura e riproduttori di razza pura della specie bovina e suina. Queste misure sono finalizzate a potenziare o avviare alcune filiere per rafforzare la produzione locale, riducendo i costi di produzione e aumentando il basso tasso di autoapprovvigionamento.

Le misure sopra descritte sono state attuate in maniera disuguale.

L'utilizzazione delle misure relative a conigli, suini e patate da semina è stata molto elevata.

Quelle relative a pulcini moltiplicatori e uova da cova sono state invece scarsamente utilizzate. La mancanza di una tradizione nel settore della selezione e moltiplicazione dei volatili nelle Canarie potrebbe essere all'origine del fatto che gli importi di questi aiuti sinora non sono risultati abbastanza interessanti.

Per quanto riguarda i riproduttori bovini, all'inizio la misura ha registrato un buon avvio, seguito da un declino progressivo, segnale forse dell'esistenza di difficoltà nello sviluppo del settore bovino. Una maggiore utilizzazione della misura a partire dal 1995 è tuttavia indicativa di una ripresa di questo orientamento produttivo.

Per promuovere la fabbricazione locale di prodotti del tabacco, tenuto conto del volume assai modesto della produzione locale di tabacco greggio, è stato istituito un regime di esonero dai dazi doganali all'importazione nelle Isole Canarie per i tabacchi greggi (codice NC 2401) e semilavorati (codici NC 2402 e 2403), limitatamente ad un contingente di 20 000 tonnellate di equivalente tabacco greggio scostolato.

Il regime ha accusato alcune difficoltà nei primi tre anni di funzionamento, e in particolare un divario tra le previsioni e i fabbisogni in alcuni bilanci. L'impiego di dati statistici incompleti (che non tenevano conto di alcune transazioni commerciali tra la Spagna e le Isole Canarie), le difficoltà amministrative iniziali e i cambiamenti quantitativi e qualitativi delle abitudini di consumo sono all'origine di tali squilibri. Questi problemi sono stati risolti nel 1994, con la modifica delle modalità d'applicazione previste dal regolamento (CE) n. 2790/94 della Commissione [5].

[5] Regolamento (CE) n. 2790/94 della Commissione, GU L 296 del 17.11.1994, pag. 23, che modifica il regolamento (CEE) n. 1695/92 della Commissione, GU L 179 del 1°.7.1992, pag. 1 (quale modificato dal regolamento (CEE) n. 2596/93 della Commissione, GU L 238 del 23.9.1993, pag. 24).

Sono state introdotte modalità particolari per il rilascio dei titoli d'importazione, nonché dei certificati di esonero e di aiuto, al fine di snellire e accelerare la procedura e in particolare sono stati aboliti i seguenti obblighi: l'obbligo generale di costituire preventivamente una cauzione imponendo, come contropartita, una durata di validità dei titoli limitata alle necessità di trasporto; l'obbligo di presentare la fattura di acquisto e la polizza marittima per il rilascio del titolo; l'obbligo di dimostrare in tempi brevi di avere espletato la fornitura oggetto del titolo e il divieto di cessazione dei diritti e degli obblighi conferiti al titolare. È stato inoltre creato un registro degli operatori, che conferisce il diritto di ottenere vantaggi dal regime subordinatamente al rispetto degli obblighi importi dalle normative comunitarie, nazionali e regionali (segnatamente che i benefici del regime si ripercuotano sull'utilizzatore finale). Sono state stabilite sanzioni applicabili in caso di mancato rispetto, da parte dell'operatore, degli impegni assunti all'atto dell'iscrizione nel registro (fatte salve le sanzioni applicabili in virtù della legislazione nazionale e regionale). Il summenzionato regolamento stabilisce inoltre i quantitativi di prodotti trasformati che possono essere esportati o spediti tradizionalmente dalle Isole Canarie.

Le autorità spagnole competenti hanno adottato una serie di disposizioni legislative d'applicazione e hanno designato un comitato di sorveglianza incaricato di controllare la buona gestione del regime, attraverso un sistema informatico che collega i servizi doganali con le altre amministrazioni interessate e che permette di conoscere in tempo reale le realizzazione dei bilanci. Alle autorità spagnole spetta il compito di inserire mensilmente i dati che permettono alla Commissione di controllare e adeguare i bilanci in funzione del fabbisogno delle isole.

L'esame dei risultati di tali misure e l'esperienza acquisita permettono di osservare un netto miglioramento delle condizioni di gestione del regime e una relativa stabilizzazione dei bilanci.

Il regolamento (CEE) n. 1601/92 stabilisce anche l'approvvigionamento previsionale nel quadro del RSA per tre prodotti: le carni suine fresche o refrigerate (codice NC 0203), i prodotti trasformati a base di carne (codici NC 1601 e 1602) e gli animali di razza bovina destinati all'ingrasso e al consumo nell'arcipelago. Alla fine dei primi quattro anni di applicazione del regime sarà presentata una relazione di valutazione corredata, se del caso, delle proposte adeguate.

Dopo la prima campagna, le autorità spagnole non hanno più utilizzato il RSA per le carni suine fresche o refrigerate in quanto la produzione locale è stata sufficiente a soddisfare il fabbisogno interno.

Tuttavia, per gli altri prodotti in questione (bovini da ingrasso e conserve di carne), la misura è scaduta nel giugno 1996 senza che lo sviluppo della produzione locale sia in grado di garantire l'approvvigionamento locale. In attesa delle conclusioni da trarre dalla valutazione e al fine di evitare una brusca cessazione della sua applicazione, la misura è stata prorogata dal Consiglio, a titolo transitorio, fino al 30 giugno 1997 [6].

[6] Regolamento (CE) n. 2348/96 del Consiglio, GU L 320 dell'11.12.1996, pag. 1.

Con i cambiamenti introdotti dalla riforma della PAC e in seguito agli impegni comunitari scaturiti dagli ultimi accordi del GATT (Uruguay Round) e il progressivo livellamento tra prezzi mondiali e prezzi comunitari, gli aiuti unitari per l'approvvigionamento di prodotti comunitari, basati principalmente sui prezzi praticati all'esportazione, sono diminuiti per alcuni prodotti. Nel 1995/96 è stato registrato un calo notevole degli aiuti che in alcuni casi sono stati soppressi per alcuni cereali come il frumento tenero. Questa evoluzione ha destato preoccupazioni per quanto riguarda l'obiettivo di compensare i costi supplementari e ridurre in tal modo i costi di produzione.

Entro i limiti imposti dalla normativa vigente, la Commissione ha provveduto a gestire gli effetti indotti da questi cambiamenti del contesto internazionale. Ha inoltre avviato valutazioni esterne nel quadro del SEM 2000 allo scopo di individuare le difficoltà reali nell'applicazione del RSA e predisporre le relazioni della Commissione al Consiglio e al Parlamento sull'attuazione dei suddetti regimi.

D'altra parte la relazione esterna di valutazione ha messo in evidenza come il metodo attuale, che deve rispondere anche esso all'obiettivo del regime, cioè di mettere in concorrenza le varie fonti di approvvigionamento (Paesi terzi/CE), introduca in alcuni casi introduca una sovraccompensazione rispetto ai costi supplementari dovuti alla lontananza e all'insularità, mentre in altri casi non riesce a coprire questi costi supplementari.

Per quanto riguarda gli effetti del regime, va osservato che gli studi condotti sulle variazioni dei prezzi al consumo nel periodo precedente l'entrata in vigore del RSA fino al 1997 indicano che il regime ha consentito una variazione simile (e per alcuni prodotti financo inferiore) rispetto al resto della Spagna. L'aumento dell'indice dei prezzi al consumo (IPC) è inferiore nelle Canarie rispetto al resto della Spagna, sia per l'IPC generale che per quello dell'alimentazione. La maggior parte dei prodotti con il tasso di crescita più elevato sono proprio quelli che non sono compresi nel RSA. La piena integrazione delle Isole nella Comunità non ha dato luogo ad alcun effetto inflazionistico. Questo indicatore permette di valutare il vantaggio per l'utilizzatore finale.

2.2. Aiuti alle produzioni agricole delle Isole Canarie

Il POSEICAN prevede la concessione di aiuti alla produzione, trasformazione e commercializzazione a favore delle produzioni agricole, sia per mantenere e consolidare le attività tradizionali, sia per diversificare le produzioni. In alcuni casi tali aiuti sono completati dagli aiuti del RSA per i mezzi di produzione.

2.2.1. Produzioni animali

Nel settore dell'allevamento, e particolarmente in quello delle carni bovine, il regolamento stabilisce misure di sostegno destinate a contribuire allo sviluppo dei prodotti dell'allevamento tradizionale locale, limitatamente al fabbisogno dell'arcipelago (valutato nel quadro di un bilancio periodico). Queste misure, oltre all'approvvigionamento di riproduttori di razza pura e di bovini da ingrasso già menzionato, prevedono la concessione di un supplemento di 48,3 EUR al premio concesso per l'ingrasso dei bovini maschi e al premio per il mantenimento delle vacche nutrici (art. 10). L'incidenza relativa di queste misure di sostegno è illustrata nell'allegato 2, tabella 1.

Una spiegazione ragionevole potrebbe essere data dal tipo di allevamento bovino in uso nell'arcipelago, basato su aziende miste con predominanza dell'orientamento latte (e produzione complementare di carne) e dalla scarsa superficie. La superficie agricola utile dell'arcipelago costituisce appena il 25% della superficie totale e la parte destinata al pascolo è assai modesta; la maggior parte delle aziende non dispone di una superficie foraggera sufficiente, il che incide sullo sviluppo della mandria dei bovini da latte.

Il fattore di densità (2 UBA/ha) condiziona la concessione dei premi bovini. L'applicazione di questo fattore di densità alle Canarie riduce considerevolmente il numero di animali che può beneficiare degli aiuti di base, e quindi anche dei complementi di aiuto previsti dal POSEICAN. Questo restringe il numero di allevatori che può fruire delle misure stabilite nel POSEICAN per favorire lo sviluppo della produzione specializzata in carni bovine.

Nel caso delle vacche nutrici, inoltre, si riscontrano problemi legati alla perdita, per l'arcipelago, della quota individuale di produzione a vantaggio della riserva nazionale a alla definizione di razza ammissibile al premio (sono escluse le razze da latte).

La tabella 2 dell'allegato 2 riassume l'evoluzione del settore bovino nell'arcipelago.

Questo primo bilancio indica che:

-il numero totale censito dei bovini è decrescente dal 1989, anche se si constata una ripresa del patrimonio bovino a partire dal 1995, che ritorna ai livelli del 1991/92,

-il numero totale di vacche è in diminuzione a causa della forte regressione della mandria lattiera, che ha subito una ristrutturazione. L'utilizzazione di riproduttori di razza pura ha favorito il miglioramento della filiera lattiera con un aumento delle rese, che ha permesso di mantenere il livello della produzione di latte (cfr. punto successivo, art.11),

-il numero di vacche nutrici, che rappresenta attualmente 1/5 del numero totale di vacche, è raddoppiato nel periodo considerato, senza tuttavia compensare interamente la riduzione del numero di vacche da latte,

-il numero totale di bovini maschi è diminuito dal 1989, particolarmente per quanto riguarda gli animali di età superiore a 12 mesi, ma con un miglioramento a partire dal 1995. Va osservato che la percentuale dei bovini maschi per i quali è stato concesso un premio è passata, rispetto al totale dei maschi censiti, dal 16% del 1993 al 34% come media degli anni 1996 e 1997,

-il numero degli animali macellati (e l'attività dei macelli locali) è diminuito considerevolmente, sia per quanto riguarda quelli di origine locale che per quelli importati ai fini dell'ingrasso sul luogo. A tale riguarda va sottolineata la scarsa utilizzazione dei bilanci di approvvigionamento di maschi da ingrasso,

-il consumo di carni bovine si è modificato a vantaggio delle carni fresche, senza peraltro che ne abbia beneficiato la produzione locale, la cui percentuale è calata della metà,

-la produzione di carne di animali allevati localmente si è stabilizzata negli ultimi cinque anni intorno alle 2 700 tonnellate, dopo aver registrato un forte calo dovuto alla diminuzione della mandria lattiera, allo scarso ricorso alla possibilità di approvvigionamento di maschi da ingrasso e all'incidenza relativa delle misure di sostegno previste all'articolo 10.

Alle latterie viene corrisposto un aiuto per il consumo umano di prodotti freschi a base di latte di vacca fabbricati sul posto. L'importo dell'aiuto, dopo le modifiche agromonetarie, è attualmente di 8,34 EUR/100kg e può essere ritoccato dalla Commissione per garantire uno smercio regolare dei summenzionati prodotti sul mercato locale (art. 11).

La tabella 3 dell'allegato 2 riporta l'andamento della misura.

La misura ha avuto effetti positivi, sebbene inizialmente sia stata applicata soltanto a determinati prodotti come il latte crudo, il latte intero, il latte pastorizzato, la crema, lo yogurt di latte intero e il formaggio fresco (allegato I del regolamento (CEE) n. 2235/92 della Commissione [7]).Tenuto conto delle nuove tendenze di consumo (in particolare, di prodotti scremati e di latte UHT), le autorità spagnole hanno chiesto di estendere la misura a tutto il latte di vacca locale consegnato dalle latterie, a prescindere dal prodotto che viene fabbricato. Il regolamento (CE) n. 1400/98 della Commissione [8], del 30 giugno 1998, ha modificato in tal senso l'allegato del regolamento (CEE) n. 2235/92.

[7] GU L 218 del 1°.8.1992, pag. 105.

[8] GU L 187 del 1°.7.1998, pag. 54.

Nel settore delle carni ovine e caprine (art. 13), è prevista l'erogazione di un premio integrativo oltre a quelli corrisposti in applicazione dell'articolo 5 del regolamento (CEE) n. 3013/89 [9] del Consiglio. Tale premio integrativo è adeguato ad ogni campagna (per il 1998 è pari a 5,163 EUR/capo).

[9] GU L 289 del 7.10.1989, pag. 1.

La misura è fondamentale, tenuto conto dell'importanza di sviluppare un settore così idoneo alle particolari caratteristiche agroclimatiche delle isole come quello caprino. La tabella 4 dell'allegato 2 illustra l'evoluzione della misura.

2.2.2. Produzioni vegetali

Nel settore degli ortofrutticoli, dei fiori e delle piante vive, esclusa la produzione di banane, pomodori e patate da consumo, è concesso un aiuto per ettaro ai produttori che realizzano un programma di iniziative finalizzato allo sviluppo e/o alla diversificazione della produzione, e/o al miglioramento qualitativo dei summenzionati prodotti. L'importo dell'aiuto è pari al massimo a 500 EUR se il finanziamento pubblico dello Stato membro ammonta almeno a 300 EUR e se l'apporto dei produttori è di almeno 200 EUR per ettaro. Tali iniziative devono rientrare in programmi della durata minima di tre anni (art. 15).

Le procedure di applicazione sono apparse complicate dal punto di vista amministrativo, la struttura e gli importi degli aiuti non hanno avuto il carattere incentivante voluto: nel 1993 sono state istruite nove domande, relative ad una superficie totale di 8,08 ha, mentre negli anni successivi non sono state presentate domande.

Un aiuto destinato a favorire la commercializzazione dei prodotti tropicali raccolti nelle isole, compresi tra i prodotti di cui sopra, è concesso per la stipulazione di contratti di campagna tra singoli produttori ovvero associazioni o unioni di produttori stabiliti nell'arcipelago e gli operatori stabiliti nel resto della Comunità (art. 16). Si tratta di un volume di 10 000 t annue per prodotto; l'importo dell'aiuto è pari al 10% del valore della produzione commercializzata, franco zona di destinazione (elevabile al 13% nel caso di imprese comuni di produttori e operatori).

Il bilancio di questa misura è riassunto nella tabella 5 dell'allegato 2.

La misura è stata giudicata positivamente dai produttori.

La Comunità partecipa al finanziamento di uno studio economico di analisi e prospezione sul settore degli ortofrutticoli, soprattutto tropicali, trasformati nelle Isole Canarie (art. 17). Lo studio, non ancora realizzato, dovrà individuare le strozzature che frenano il settore e servire da base per il suo sviluppo e potrebbe essere esteso anche al settore degli ortofrutticoli freschi.

Nel settore vitivinicolo è concesso un aiuto forfettario all'ettaro (art. 19) per il mantenimento della viticoltura orientata alla produzione di vini "v.q.p.r.d.".

Il mantenimento dei vigneti, che occupano il 10% della S.A.U. (la coltura più estesa dell'arcipelago), è un imperativo economico e ambientale, considerato che si sviluppano in zone aride e su terre particolarmente esposte al pericolo di erosione del suolo. La tabella 6 dell'allegato 2 illustra l'evoluzione della misura.

La misura ha riscosso l'interesse degli agricoltori, vista l'evoluzione positiva del numero di ettari e di beneficiari. Inoltre nel periodo considerato il numero di denominazioni di origine è passato da 1 a 9.

L'importo dell'aiuto, che dovrebbe essere concesso esclusivamente alle associazioni di produttori a partire dalla campagna 1997/98, è di 476,76 EUR/ha in seguito agli adeguamenti agromonetari [10].

[10] Regolamento (CE) n. 2537/95, GU L 260 del 31.10.1995, pag. 10.

In mancanza di associazioni di produttori, la Commissione ha autorizzato provvisoriamente il versamento dell'aiuto ai singoli produttori tramite i Consigli regolatori (Consejos reguladores) delle denominazioni di origine.

La coltivazione della patata costituisce un altro settore tradizionale e primordiale dell'agricoltura delle Isole Canarie, sia in termini di importanza economica che per la sua dimensione sociale; nelle Canarie circa 10 000 agricoltori coltivano in media 0,7 ettari. La superficie coltivata si trova nelle zone di altitudine media delle isole; l'orografia e le piccole dimensioni delle aziende (coltivazioni a terrazze), insieme al prezzo elevato dei mezzi di produzione e dell'acqua per l'irrigazione, fanno sì che i costi di produzione siano assai elevati.

Il POSEICAN prevede tre tipi di misure per tutelare questa attività:

-un aiuto forfettario all'ettaro pari a 596 EUR/ha, versato per una superficie massima di 12 000 ha all'anno (art. 20);

-l'approvvigionamento nel RSA di patate da semina per ridurre i costi di produzione (allegato dell'art. 3);

-limitazioni nella fornitura di patate da consumo durante i periodi di commercializzazione della produzione locale (art. 21).

L'applicazione di quest'ultima misura era prevista dal regolamento (CEE) n. 1601/92 in modo decrescente per un periodo di dieci campagne, ossia fino alla fine del 2001. Tuttavia, poiché conformemente agli ultimi accordi del GATT (Uruguay-Round), la misura non può essere applicata oltre il 31 dicembre 1998 [11], il periodo di applicazione è stato ridotto di tre campagne.

[11] Regolamento (CE) n. 984/96 della Commissione, GU L 131 del 1°.6.1996, pag. 51.

La tabella 7 dell'allegato 2 riporta l'evoluzione dell'aiuto per ettaro.

La misura ha incontrato l'interesse degli agricoltori, anche se la superficie che ha beneficiato di aiuti è stata inferiore sia alla superficie coltivata (circa 7 000 ha) sia alla superficie massima ammissibile.

La misura in questione e l'aiuto all'approvvigionamento di sementi attraverso il RSA non sono sufficienti a compensare la mancanza di competitività della produzione locale. La scomparsa della protezione prevista all'articolo 21, rende più fragile questa produzione, poco competitiva e tuttavia fondamentale dal punto di vista economico, sociale e ambientale.

Nel 1999, il primo anno nel quale non è stato applicato l'articolo 21 per le gravi difficoltà nella situazione locale, le autorità spagnole hanno chiesto alla Commissione di applicare una clausola di salvaguardia.

Analogamente alla limitazione in vigore fino all'anno scorso, nei mesi di agosto, settembre e ottobre 1999, questa richiesta era intesa a limitare le consegne di patate da consumo destinate alle Canarie in base alla clausola di salvaguardia di cui all'articolo 379 dell'atto di adesione, applicabile alle Canarie in virtù dell'articolo 11 del regolamento (CE) n. 1911/91 fino al 31 dicembre 1999.

Una siffatta misura, limitata ai soli scambi intracomunitari, avrebbe potuto provocare storni di traffico e, alla luce dei dati disponibile attualmente, risultare sproporzionata.

La soluzione applicata è stata di adottare un regolamento che stabilisce misure di salvaguardia che permettono di seguire da vicino l'evoluzione della situazione del mercato delle patate da consumo nelle isole in modo da potere intervenire con misure più vincolanti qualora dovesse persistere questa difficile situazione e dovessero essere consegnate nell'arcipelago ingenti quantità di patate da consumo. È stato adottato il meccanismo di rilascio dei certificati di consegna delle patate, che è analogo a quello in vigore fino all'anno scorso per tali prodotti, nonché l'obbligo, per le autorità spagnole, di trasmettere con cadenza settimanale i dati alla Commissione.

Il regolamento è stato adottato dalla Commissione il 27 agosto 1999.

È concesso un aiuto per la produzione di miele di qualità, tipico delle Isole Canarie e prodotto da api di una razza autoctona, le "api nere". L'aiuto, pari a 20 EUR per alveare in produzione e per campagna, è corrisposto alle associazioni di apicoltori, limitatamente a una quantità massima di 5 000 alveari (art. 24).

La misura è stata utilizzata interamente e ha contribuito al mantenimento della popolazione di api nere che, prima dell'entrata in vigore del POSEICAN, rischiava di essere soppiantata da razze importate più produttive ma più sensibili alle malattie. L'evoluzione di questa misura è ripresa nell'allegato 2, tabella 8.

2.3. Altre misure

Il POSEICAN e il regolamento (CE) n. 1601/92 del Consiglio hanno stabilito inoltre alcune deroghe alla PAC, per contribuire al mantenimento delle produzioni locali:

-la fissazione del contingente nel settore lattiero-caseario ad un livello adeguato per consentire uno sviluppo ragionevole della produzione locale;

-nel settore del vino, un'esenzione all'obbligo di distillazione e la non applicazione delle distillazioni volontarie e del premio per l'estirpazione (art. 18);

-per i cereali, non viene percepito il prelievo di corresponsabilità (art. 25) (NB: nel frattempo questa tassa non viene più applicata nella Comunità).

È peraltro versato un aiuto al consumo dell'olio d'oliva, previsto dal regolamento n. 136/66/CEE del Consiglio, alle imprese che condizionano nelle Isole Canarie olio d'oliva prodotto nel resto della Comunità (art. 22). Tale aiuto non si applica più dopo la riforma dell'organizzazione comune dell'olio d'oliva [12] e dovrà quindi essere soppresso in tale regolamento.

[12] Regolamento (CE) n. 1638/98 del Consiglio, GU L 210 del 28.7.1998, pag. 32.

Per favorire la conoscenza e il consumo dei prodotti tipici delle regioni ultraperiferiche, i programmi POSEI prevedono la realizzazione di un simbolo grafico (art. 26), per la realizzazione del quale la Commissione ha indotto una gara nel dicembre 1993.

Il logotipo è stato scelto nel 1994 e la Commissione ha finanziato all'organizzazione di una campagna di promozione del logo per farne conoscere l'esistenza e il significato nonché i vantaggi della sua utilizzazione.

Le condizioni di utilizzazione del logo sono stabilite dal regolamento (CE) n. 1418/96 della Commissione [13].

[13] GU L 182 del 23.7.1996, pag. 9.

Oggi i primi prodotti delle Canarie autorizzati a recare il logo in questione sono stati riconosciuti dalle competenti autorità delle Canarie. Si tratta di banane, pomodori, fagiolini, cetrioli, vino e rum. Altri sono ancora all'esame delle autorità competenti (miele, formaggio, "Gofio", fichi, confetture, mandorle, ...).

2.4. Dati di bilancio

Per il finanziamento del capitolo agricolo del POSEICAN sono state create alcune linee nel bilancio comunitario a carico del FEAOG-Garanzia. La tabella 9 dell'allegato 2 riporta gli stanziamenti previsti e quelli eseguiti.

Alle spese sopra elencate a carico del FEAOG-Garanzia occorre aggiungere i mancati introiti nel bilancio comunitario rappresentati dall'esonero dai dazi doganali per i prodotti dei paesi terzi che beneficiano del regime specifico di approvvigionamento.

Il costo complessivo del POSEICAN è riportato nella tabella 10 dell'allegato 2.

Dai precedenti dati si può concludere che:

-il regime specifico di approvvigionamento rappresenta, in media, l'87% circa del costo complessivo in media nell'arco del periodo considerato e le misure a favore della produzione agricola rappresentano il 13% circa;

-il sistema introdotto nel 1992 si è stabilizzato. Il suo costo complessivo si aggira intorno ai 30 000 milioni di pesete, pari a circa 183 milioni di EUR in media nell'arco del periodo considerato;

-gli stanziamenti di bilancio iscritti nel bilancio del FEAOG-Garanzia sono sempre stati superiori alle spese effettivamente realizzate. Questa differenza era il frutto della difficoltà di votare bilanci che corrispondessero ai bisogni locali, all'avvio e al progressivo aumento degli aiuti a favore delle produzioni agricole. Oggi tutte le misure hanno raggiunto la velocità di crociera e si sono stabilizzate;

-si osserva un calo costante delle spese effettuate a carico del FEAOG-Garanzia, dovuto principalmente alla diminuzione delle spese relative al RSA e in particolare al RSA per i prodotti vegetali (cfr. punto 2.1: analisi del funzionamento del RSA);

-in concomitanza si nota un aumento della voce "esonero dai dazi doganali" che rappresenta un mancato introito per il bilancio comunitario.

2.5. Misure derogatorie in materia strutturale

Di seguito sono citate le deroghe previste (art. 27) nell'applicazione del regolamento (CEE) n. 2328/91 del Consiglio, diventato regolamento (CE) n. 950/97, relativo al miglioramento dell'efficienza delle strutture agricole.

L'articolo 27 relativo alle misure derogatorie in materia strutturale del POSEICAN agricolo è stato soppresso con la riforma dei Fondi a motivo della flessibilità concessa dal nuovo regolamento (CE) n. 1257/1999. Solo il considerando (53) del regolamento "sviluppo rurale" fa riferimento alle esigenze specifiche di tali regioni, senza tuttavia prevedere un dispositivo nel testo del regolamento. Le domande di flessibilità, di modifiche o di deroghe e le possibili soluzioni saranno esaminate durante l'esercizio di programmazione.

2.6. Misure in materia veterinaria

L'articolo 28 del regolamento (CEE) n. 1601/92 prevedeva modifiche alle direttive 72/462/CEE e 90/675/CEE. La Commissione era autorizzata a derogare, fino al 31 dicembre 1994, alle regole sanitarie e di polizia sanitaria all'importazione delle carni. A seguito delle domande presentate dalle autorità spagnole, la Commissione ha adottato la decisione 93/78/CEE per consentire l'importazione, in regime di deroga, delle carni provenienti da uno stabilimento del Paraguay; la decisione è stata abrogata il 14 aprile 1993 con la decisione 93/249/CEE.

Queste deroghe non hanno più motivo di esistere e devono pertanto essere soppresse.

2.7. Misure nazionali autorizzate dal Consiglio

La Spagna è autorizzata ad accordare un aiuto regionale alla produzione di tabacco greggio alle Isole Canarie. L'importo dell'aiuto regionale è pari al massimo alla differenza tra l'aiuto versato alle Canarie in precedenza e il premio comunitario istituito dal regolamento (CEE) n. 727/70, diventato regolamento (CEE) n. 2075/92 del Consiglio, limitatamente ai quantitativi tradizionalmente prodotti nell'Arcipelago (art. 23).

La tabella 11 dell'allegato 2 riporta l'evoluzione della misura.

La produzione, che riguarda solamente un esiguo numero di agricoltori ubicati nell'Isola di La Palma (l'unica zona di produzione), ha registrato una certa regressione e incontra difficoltà a causa delle modalità d'applicazione del regime di quote individuali agli agricoltori. Il versamento dell'aiuto annuo si basa sulla media dei quantitativi venduti all'industria nel triennio precedente l'anno dell'ultimo raccolto [14].

[14] Regolamento (CEE) n. 2075/92, GU L 215 del 30.7.92, pag. 70.

3. Misure relative al FEAOG-Orientamento

Tali finanziamenti non rientrano nel presente rapporto e sono descritti succintamente in questo allegato allo scopo di presentare in maniera omogenea tutte le azioni della Comunità a favore del settore agricolo delle Isole Canarie.

4. Conclusioni

Il capitolo agricolo dei POSEI è molto importante, innovativo e adeguato alle specificità locali. Nell'insieme, si può constatare che queste misure hanno permesso di ovviare a certi vincoli relativi ai costi di produzione. In via complementare al sostegno fornito tramite la PAC, esse hanno permesso di migliorare in termini qualitativi o quantitativi la produzione locale.

Le difficoltà riscontrate nell'applicazione di alcune misure, l'analisi delle domande presentate alla Commissione dalle autorità spagnole e le conclusioni della relazione di valutazione esterna sul capitolo agricolo del POSEICAN, impongono alcune modifiche. Se una parte di queste modifiche è di competenza della Commissione, altre richiedono una modifica del regolamento-quadro agricolo POSEICAN da parte del Consiglio.

La Commissione intende quindi presentare, conformemente a quanto emerso dalla presente relazione, una proposta di regolamento del Consiglio, basata su tre assi principali:

-un adeguamento del regime specifico di approvvigionamento, in particolare dell'elenco dei prodotti in questione, tenendo conto dell'evoluzione dei bisogni riscontrati e una migliore valutazione dei costi supplementari per l'approvvigionamento della regione in questione;

-una riorganizzazione delle misure che si sono rivelate, all'atto pratico, scarsamente adeguate alle realtà regionali, al fine di renderle più efficaci e dimostrative;

-l'attuazione di nuove misure per tenere conto delle specificità e dei bisogni locali, pur nel rispetto degli obiettivi del POSEICAN.

ALLEGATO 1 Regime specifico di approvvigionamento (RSA)

Esecuzione per campagna dei bilanci votati (Fonte: Ministerio de Economía y Hacienda - Subdirección General de Comercio Exterior de Productos Agroalimentarios - Madrid)

>SPAZIO PER TABELLA>

>SPAZIO PER TABELLA>

CD = consumo diretto CI = consumo industriale

>SPAZIO PER TABELLA>

>SPAZIO PER TABELLA>

CD = consumo diretto CI = consumo industriale

>SPAZIO PER TABELLA>

>SPAZIO PER TABELLA>

CD = consumo diretto CI = consumo industriale

>SPAZIO PER TABELLA>

>SPAZIO PER TABELLA>

CD = consumo diretto CI = consumo industriale

>SPAZIO PER TABELLA>

>SPAZIO PER TABELLA>

CD = consumo diretto CI = consumo industriale

>SPAZIO PER TABELLA>

>SPAZIO PER TABELLA>

ALLEGATO 2 Evoluzione degli aiuti specifici alle produzioni agricole locali

I dati statistici del presente allegato sono stati forniti dal Governo delle Isole Canarie; Consejeria de Agricultura, Pesca y Alimentación, salvo diversa indicazione

Tabella 1

Bilancio di attuazione dell'articolo 10: aiuto integrativo all'ingrasso dei bovini maschi e al mantenimento delle vacche nutrici

>SPAZIO PER TABELLA>

* (nelle prime due campagne sono state incluse nel conteggio delle vacche nutrici quelle di razza lattiera, montate o inseminate da tori da carne).

Tabella 2

Evoluzione del settore bovino nelle Isole Canarie

>SPAZIO PER TABELLA>

* (nelle prime due campagne sono state incluse nel conteggio delle vacche nutrici quelle di razza lattiera, montate o inseminate da tori da carne).

Tabella 3

Evoluzione dell'articolo 11: aiuto per il consumo umano di prodotti lattieri

>SPAZIO PER TABELLA>

Tabella 4

Evoluzione dell'articolo 13: carni ovine e caprine - premio integrativo

>SPAZIO PER TABELLA>

* luglio - dicembre

Tabella 5

Bilancio dell'articolo 16: aiuto destinato a favorire la commercializzazione dei prodotti tropicali

>SPAZIO PER TABELLA>

*Tutti i prodotti in questione.

Tabella 6

Evoluzione dell'articolo 19: aiuto forfettario all'ettaro per il mantenimento della viticoltura orientata alla produzione di vini "v.q.p.r.d."

>SPAZIO PER TABELLA>

Tabella 7

Evoluzione dell'articolo 20: aiuto forfettario all'ettaro patata

>SPAZIO PER TABELLA>

Tabella 8

Evoluzione dell'articolo 24: aiuto per la produzione di miele di qualità, tipico delle Isole Canarie

>SPAZIO PER TABELLA>

Tabella 9

Previsioni ed esecuzione delle linee di bilancio per il finanziamento del settore agricolo di Poseican

(milioni di EUR)

>SPAZIO PER TABELLA>

Fonte: FEAOG-Garanzia

Tabella 10

Importo del sostegno POSEICAN su 5 campagne (in ptas)

>SPAZIO PER TABELLA>

Fonte: IDOM-UPM in base ai dati forniti dal Ministero dell'Agricoltura del Governo delle Canarie.

Tabella 11

Evoluzione dell'articolo 23: aiuto regionale alla produzione di tabacco greggio alle Isole Canarie

>SPAZIO PER TABELLA>

ALLEGATO 3 Misure derogatorie in materia strutturale

Di seguito sono citate le deroghe previste (art. 27) nell'applicazione del regolamento (CEE) n. 2328/91 del Consiglio, diventato regolamento (CE) n. 950/97, relativo al miglioramento dell'efficienza delle strutture agricole [15], segnatamente:

[15] Regolamento (CEE) n. 2328/91del Consiglio, GU L 218 del 6.8.1991, pag. 1, quale sostituito dal regolamento (CE) n. 950/97 del Consiglio, GU L 142 del 2.6.1997, pag. 1.

-le condizioni di concessione degli aiuti all'investimento a favore delle aziende agricole, nonché le condizioni per favorire le produzioni suine, bovine e avicole sono state rese meno rigide, pur vegliando alla loro compatibilità con le esigenze in materia di benessere degli animali e di protezione ambientale e a condizione che la produzione sia destinata al mercato interno dell'arcipelago,

-le vacche il cui latte è destinato al mercato locale possono essere considerate ai fini del calcolo dell'indennità compensativa, che è stata estesa a tutte le colture vegetali della regione e può essere concessa agli agricoltori che coltivano almeno un ettaro di superficie agricola utilizzabile.

In seguito al parere del comitato STAR del 17 dicembre 1992 e del 25 febbraio 1998 e alle decisioni favorevoli della, le deroghe introdotte dai paragrafi da 1 a 5 di tale articolo 27 del regolamento (CEE) n. 1601/92 sono state recepite nel diritto interno della Comunità Autonoma delle Canarie.

Lo stesso articolo 27 prevede la possibilità di chiedere deroghe, sia al regolamento (CE) n. 951/97 (ex (CEE) n. 866/90) [16] relativo al miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli, sia ai criteri di scelta da adottare per gli investimenti in questo settore, stabiliti dalla decisione della Commissione 94/173/CE.

[16] Regolamento (CEE) n. 866/90 del Consiglio, del 29.3.1990, quale sostituito dal regolamento (CE) n. 951/97 del Consiglio, GU L 142 del 2.6.1997, pag. 22.

Grazie a questa possibilità le autorità spagnole hanno presentato alcune domande motivate di deroga per i prodotti fondamentali "carni" (bovini da ingrasso, carni bovine e suine), "pollame", "latte e prodotti lattiero-caseari" e "ortofrutticoli trasformati":

-all'articolo 13, per estendere il beneficio dell'azione comune di cui al regolamento (CE) n. 951/97 agli investitori che commercializzano o trasformano i prodotti agricoli dei paesi terzi e

-all'articolo 12 del suddetto regolamento, che subordina la concessione degli aiuti affinché i produttori di base abbiano una partecipazione adeguata e durevole ai benefici economici che scaturiscono dall'investimento.

Nella maggior parte dei casi, l'esistenza di mezzi di trasformazione, resa possibile dalle deroghe, permette alle produzioni agricole locali di trovare sbocchi e di svilupparsi, laddove la redditività di tali mezzi non sarebbe assicurata sulla base delle produzioni di origine locale disponibili attualmente. Le autorità competenti si impegnano peraltro a vegliare affinché gli investimenti che beneficiano di un aiuto non abbiano effetti negativi sulle misure di sviluppo della produzione locale.

Per quanto concerne le deroghe ai criteri di scelta (decisione 94/173/CE) esse riguardano i settori "latte e prodotti lattiero-caseari", "pollame" e "vini", nonché i magazzini frigoriferi per il deposito di prodotti congelati o surgelati nelle isole periferiche dell'arcipelago.

Tutte queste deroghe sono compatibili e integrate con le azioni previste a favore dello sviluppo della produzione agricola delle Isole Canarie e con le misure previste dal POSEICAN per l'approvvigionamento del mercato. Esse tengono conto anche delle necessità del consumo locale, nel quadro del regime di approvvigionamento, senza risultare pregiudizievoli al suo sviluppo.

L'articolo 27 relativo alle misure derogatorie in materia strutturale del POSEICAN agricolo è stato soppresso con la riforma dei Fondi a motivo della flessibilità concessa dal nuovo regolamento (CE) n. 1257/1999. Solo il considerando (53) del regolamento "sviluppo rurale" fa riferimento alle esigenze specifiche di tali regioni, senza tuttavia prevedere un dispositivo nel testo del regolamento. Le domande di flessibilità, di modifiche o di deroghe e le possibili soluzioni saranno esaminate durante l'esercizio di programmazione.

ALLEGATO 4 Misure relative al FEAOG-Orientamento

Tali finanziamenti non rientrano nel presente rapporto e sono descritti succintamente in questo paragrafo allo scopo di presentare in maniera omogenea tutte le azioni della Comunità a favore del settore agricolo delle Isole Canarie.

Periodo 1989-1993

Tenuto conto dell'importanza economica e sociale per le Isole Canarie del settore della banana, che rappresenta il 25% della produzione agricola complessiva dell'arcipelago e al fine di migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione, il punto 9 del Titolo IV del POSEICAN, ha previsto interventi a finalità strutturale a favore di questo settore senza aspettare l'adozione dell'OCM banana.

I contributi comunitari in questione sono stati concessi ad integrazione degli interventi dei Fondi strutturali per il periodo 1989-1993 e sono complementari alle misure di mercato comunitarie e nazionali. Gli importi sono stati pari a 9 milioni di EUR nel 1992 e a 12 milioni di EUR nel 1993.

Sono state attuate le seguenti misure:

-miglioramento dei sistemi d'irrigazione su 2 421 ha,

-infrastrutture di collegamento (16,5 km) tra le parcelle e i magazzini di preparazione,

-riconversione varietale della banana (559 ha),

-miglioramento delle strutture produttive (498 aziende),

-miglioramento commerciale e assistenza tecnica (3,5 milioni di EUR).

Periodo 1994-1999

In virtù dell'adozione dell'OCM banana [17] le misure strutturali a favore della banana fanno parte del Quadro comunitario di Sostegno (Q.C.S.) 1994-1999. I contributi comunitari del Q.C.S. per quanto riguarda il FEAOG-Orientamento, in applicazione del regolamento (CEE) n. 2081/93 del Consiglio [18], sono concessi nelle forme d'intervento sotto descritte (milioni di EUR):

[17] Regolamento (CEE) n. 404/93, GU L 47 del 25.2.1993, pag. 1.

[18] GU L 193 del 31.7.1993, pag. 5.

-Asse 2, Sviluppo del tessuto economico: 38,6,

-Asse 4, Agricoltura e Sviluppo rurale: 92,73,

-Iniziativa comunitaria REGIS II: 12,0,

-Sovvenzione globale LEADER II: 5,5.

Periodo 2000-2006

Le misure di sviluppo rurale per il periodo 2000-2006 saranno disciplinate dalla nuova regolamentazione in materia di Fondi strutturali e, per quanto riguarda segnatamente i contributi del FEAOG-orientamento, dal regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio. Le Canarie rientrano nell'Obiettivo 1 e saranno integrate nella programmazione relativa alle regioni conformemente al regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio recante disposizioni generali sui Fondi strutturali [19].