52000AC0594

Parere del Comitato economico e sociale in merito alla «Proposta di decisione del Consiglio che modifica la decisione 1999/311/CE, del 29 aprile 1999, recante adozione della terza fase del programma transeuropeo di cooperazione per l'istruzione superiore (Tempus III) (2000-2006)»

Gazzetta ufficiale n. C 204 del 18/07/2000 pag. 0068 - 0069


Parere del Comitato economico e sociale in merito alla "Proposta di decisione del Consiglio che modifica la decisione 1999/311/CE, del 29 aprile 1999, recante adozione della terza fase del programma transeuropeo di cooperazione per l'istruzione superiore (Tempus III) (2000-2006)"

(2000/C 204/15)

In data 5 maggio 2000 il Consiglio ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 262 del Trattato che istituisce la Comunità europea, di consultare il Comitato economico e sociale in merito alla proposta di cui sopra.

La Sezione "Relazioni esterne" è stata incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia. Successivamente, in conformità con il disposto degli articoli 20 e 50 del Regolamento interno, il Comitato economico e sociale ha designato Susanna Florio relatrice generale.

Il Comitato economico e sociale ha adottato il 24 maggio 2000, nel corso della 373a sessione plenaria, con 81 voti favorevoli e 1 astensione, il seguente parere.

1. Introduzione

1.1. Il Programma Tempus

1.1.1. Il Programma Tempus per la mobilità transeuropea degli studi universitari è stato varato con decisione n. 233 del 7 maggio 1990. In tale data rientravano fra i paesi beneficiari quelli previsti dal Programma Phare, che inaugurava una politica più sistematica per supportare i processi di riforma economica e sociale nei paesi dell'Europa centrorientale.

1.1.2. Una seconda fase del programma è stata istituita nel 1993 con la Decisione del Consiglio 93/246/CEE, che prendeva in considerazione il periodo 1994-1998. In questa seconda fase sono stati ammessi ad usufruire dei fondi stanziati anche i paesi previsti dal Programma Tacis e cioè i nuovi Stati indipendenti e la Mongolia (Tempus II).

1.1.3. L'educazione superiore e la formazione, così come la riforma e la ristrutturazione di queste, sono state quindi identificate come una priorità nella cooperazione internazionale per l'avvicinamento dei paesi partner all'Unione. L'azione congiunta ha promosso nei differenti paesi l'elaborazione di una pianificazione strategica e di sviluppo istituzionale per la riforma di aspetti specifici dell'istruzione.

1.1.4. L'adozione delle diverse fasi e l'estensione del programma a nuovi paesi dell'Europa centrorientale e dell'ex Unione Sovietica sono in linea con i cambiamenti socioeconomici dei paesi partner e con gli equilibri delle relazioni internazionali.

2. Tempus III

2.1. Un'ulteriore fase del programma di cooperazione transeuropea per l'istruzione superiore (Tempus III) è stata adottata il 29 aprile 1999, con la decisione del Consiglio n. 311/1999. L'avvio di questa nuova fase è previsto per il 1o luglio 2000 e essa durerà per un periodo di 6 anni (2000-2006).

2.2. La decisone adottata dal Consiglio definisce all'articolo 2 i paesi beneficiari che possono usufruire dell'aiuto economico, che sono: i paesi non associati dell'Europa centrorientale previsti dal Regolamento CE n. 3906/89 (Programma Phare); i nuovi Stati indipendenti e la Mongolia, previsti dal regolamento (Euratom, CE) n. 1279/96 (Programma Tacis).

3. La proposta di decisione

3.1. L'articolo 2, già menzionato, è completato da una nota in calce che specifica i paesi non associati che "attualmente" possono usufruire del programma, in base al già citato regolamento, riferendosi solo ad Albania, Bosnia-Erzegovina e l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia.

3.2. L'evoluzione dei rapporti internazionali e i cambiamenti, già avvenuti in alcuni paesi e auspicabili in altri, hanno suggerito la possibilità di un'estensione della nuova fase del programma Tempus anche ad altri paesi della zona. È stata soprattutto rilevata l'importanza dell'inserimento della Croazia, anche alla luce dei recenti cambiamenti democratici, fra gli stati beneficiari del programma Tempus.

3.3. La Commissione si è quindi posta il problema di una correzione al precedente documento. È stata per questo presentata una proposta di decisione del Consiglio che mira a modificare il contenuto dell'articolo 2 della Decisione n. 311/1999, tramite la soppressione della nota in calce che, vista l'attuale situazione, si è rivelata troppo restrittiva impedendo di fatto l'inserimento della Croazia.

4. Osservazioni

4.1. Il Comitato, partendo dalla constatazione che le università possano giocare un ruolo chiave nel processo di rinnovamento della società nel suo insieme e nel rinsaldarsi della cooperazione fra i popoli, ritiene sia importante l'inserimento della Croazia fra i paesi beneficiari del programma, anche in vista delle profonde riforme economiche e sociali che tale paese dovrà affrontare sulla strada dell'avvicinamento all'Unione europea.

L'inserimento della Croazia nel Programma Tempus III non solo determina il rafforzamento, da un lato, dei legami tra l'Unione europea e i paesi vicini, ma dall'altro può essere un fattore importante per la ricostruzione di quella trama di relazioni di proficua e necessaria collaborazione nella zona balcanica che sono state bruscamente interrotte dal recente conflitto.

4.2. Con riferimento alle prospettive politiche dell'Unione europea, l'estensione del programma Tempus è indispensabile per aiutare i paesi al raggiungimento delle loro specifiche priorità, definite congiuntamente dalla Commissione europea e dalle autorità nazionali, contribuendo in tal modo ai processi di riforma economica e di consolidamento democratico in atto. Il valore di tale contributo diventa ancora più palese laddove si pensi che la nuova fase del programma Tempus tende ad instaurare legami anche con i settori non accademici della società civile e del mondo economico.

4.3. Inoltre il programma Tempus, che ha fra i suoi obiettivi la ristrutturazione dei sistemi educativi superiori non solo da un punto di vista contenutistico ma anche strutturale e di gestione, si può rivelare specialmente utile nel creare degli esempi di buone prassi nelle strutture di gestione pubblica relative alla diffusione del sapere.

4.4. Il Comitato rileva ancora una volta l'importanza dei risultati raggiunti nelle precedenti fasi del programma Tempus, augurandosi che nella nuova programmazione venga accolta in tempi rapidi la necessaria correzione al testo della Decisione del Consiglio 1999/311/CE, necessaria all'inserimento della Croazia fra i paesi beneficiari.

Bruxelles, 24 maggio 2000.

La Presidente

del Comitato economico e sociale

Beatrice Rangoni Machiavelli