51999IP0111

Risoluzione sui progressi compiuti nel 1998 nell'attuazione della cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni conformemente al titolo VI del trattato sull'Unione europea

Gazzetta ufficiale n. C 104 del 14/04/1999 pag. 0135


B4-0111/99

Risoluzione sui progressi compiuti nel 1998 nell'attuazione della cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni conformemente al titolo VI del trattato sull'Unione europea

Il Parlamento europeo,

- visto l'articolo K.6 del trattato sull'Unione europea,

- visti gli atti adottati dal Consiglio nel 1998 e elencati in allegato alla presente risoluzione,

A. considerando che lo sviluppo di una più stretta cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni acquisisce un'importanza fondamentale per l'approfondimento della costruzione europea e costituisce una priorità per i cittadini che esigono maggiore trasparenza nell'adozione delle decisioni,

B. considerando che l'Unione realizza i suoi obiettivi nel rispetto del principio di sussidiarietà e tenendo conto dell'identità nazionale dei suoi Stati membri e dei loro sistemi di governo basati su principi democratici,

C. considerando che il Consiglio europeo dovrebbe presentargli una relazione al termine di ognuna delle sue riunioni,

D. considerando che il dibattito svolto ogni anno a norma dell'articolo K.6, terzo comma del trattato UE sui progressi compiuti nell'attuazione delle disposizioni nei settori della giustizia e degli affari interni dovrebbe essere basato su una relazione elaborata dal Consiglio,

E. considerando che il trattato di Amsterdam prevede l'integrazione dell'acquis di Schengen nel quadro dell'Unione europea e che il Consiglio ha avviato i lavori preparatori in vista di tale integrazione; considerando che determinare la base giuridica delle disposizioni e delle decisioni adottate nel quadro di Schengen ha conseguenze di vasta portata per il contributo delle istituzioni europee ai futuri sviluppi del quadro giuridico,

F. considerando che, in vista della graduale introduzione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, il trattato di Amsterdam ha inserito nel trattato che istituisce la Comunità europea una serie di importanti settori politici che sinora facevano parte della cooperazione nel settore della giustizia e degli affari interni,

G. considerando che, dopo l'entrata in vigore del trattato di Amsterdam, il controllo parlamentare a livello europeo e nazionale dovrà essere ulteriormente rafforzato mediante uno scambio di informazioni permanente sia in occasione dell'elaborazione di un documento strategico che al momento dell'esame di misure legislative specifiche,

H. considerando che la partecipazione del Parlamento europeo è limitata, per un periodo di transizione di almeno cinque anni, a un diritto di consultazione,

I. considerando che i principi democratici vincolanti nell'Unione devono indurre il Consiglio a tener conto del parere di questo Parlamento, quando il Consiglio prende decisioni di carattere legislativo,

J. considerando che nella sua risoluzione del 12 dicembre 1996 sui progressi compiuti nel 1996 nell'attuazione della cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni conformemente all'articolo K. 6 del trattato sull'Unione ((GU C 20 del 20.1.1997, pag. 185.)), il Parlamento europeo ha invitato la presidenza del Consiglio a:

- informare per iscritto la commissione per le libertà pubbliche e gli affari interni del Parlamento all'inizio di ciascuna presidenza;

- svolgere una discussione con i membri di tale commissione prima di ogni sessione del Consiglio (anche prima di una riunione informale);

- trasmettergli ogni progetto di decisione (azione comune, risoluzione, convenzione, ecc.) per parere;

- provvedere affinché il Consiglio tenga conto del suo parere al momento dell'adozione della decisione;

- informare la commissione per le libertà pubbliche e gli affari interni, dopo una sessione di Consiglio, dei relativi risultati e della sorte dei pareri del Parlamento europeo,

K. considerando che il Consiglio è ben lungi dall'aver accolto tali richieste e che la disposizione di cui all'articolo K.6, primo comma del trattato UE concernente l'informazione della commissione per le libertà pubbliche e gli affari interni prima e dopo ogni sessione del Consiglio dei ministri Giustizia e Affari interni è stata sinora ignorata,

1. reputa insufficiente il livello di preparazione dei lavori in vista dell'introduzione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia e si preoccupa per il fatto:

- che il Consiglio non sia riuscito nel 1998 a definire strategie coerenti in materia di asilo e di immigrazione così come nel settore della cooperazione giudiziaria penale riguardo agli obiettivi definiti dal trattato di Amsterdam;

- che i lavori legati all'integrazione dell'acquis di Schengen nel quadro dell'Unione siano ancora lungi dall'essere ultimati;

- che non vi sia ancora una strategia chiara per quanto riguarda il ruolo operativo di Europol nonché il suo regolamento interno così come per quanto riguarda il potenziamento del controllo giurisdizionale e parlamentare a livello europeo e nazionale;

2. considera incompatibile con il trattato sull'Unione europea la mancata regolare informazione del Parlamento europeo sui lavori svolti prescritta dall'articolo K.6, primo comma del trattato UE, in particolare per quanto riguarda la preparazione e i risultati delle sessioni del Consiglio e le riunioni informali del Consiglio;

3. chiede che la commissione per le libertà pubbliche e gli affari interni possa disporre di un osservatore in seno al Consiglio «Giustizia e affari interni»;

4. presuppone che la prassi introdotta dalla presidenza lussemburghese in base alla quale il Parlamento europeo viene consultato a norma dell'articolo 39 del trattato sull'Unione europea nella sua nuova versione (trattato di Amsterdam) debba essere mantenuta sino all'entrata in vigore del trattato di Amsterdam;

5. invita il Consiglio a tener conto dei pareri di questo Parlamento quando prende decisioni di natura legislativa sulla base del Titolo IV della nuova versione del trattato CE;

6. invita nuovamente il Consiglio a presentare a scadenza semestrale, al termine di ciascuna Presidenza, una relazione scritta per la preparazione del dibattito annuale di cui all'articolo K.6 del trattato UE (come già deciso anche il 19 marzo 1998) ((Decisione del Consiglio Giustizia e Affari interni, doc. 6889/98 (Presse 73), pag. 4, punto III: "(il Consiglio è favorevole a che) sia fornita una relazione sull'andamento dei lavori GAI verso la fine di ciascuna Presidenza. Tale documento verrebbe stilato sotto la responsabilità della Presidenza. Esso potrebbe essere accompagnato, se necessario, da pubblicazioni informative su temi GAI, tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili».));

7. invita il Consiglio, dopo l'entrata in vigore del trattato di Amsterdam, a convertire gli atti giuridici adottati o ancora in corso di negoziazione in base all'articolo K.3 nelle forme giuridiche previste dal predetto trattato, e ad associare in maniera appropriata il Parlamento europeo a tale processo;

8. auspica che venga negoziato un accordo interistituzionale allo scopo di organizzare il dialogo tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio durante il periodo di transizione;

9. esprime la sua preoccupazione per l'assenza di una proposta di decisione del Consiglio sulla determinazione della base giuridica dell'acquis di Schengen; ritiene che il ricorso alla clausola di salvaguardia, che inserisce la totalità dell'acquis nel terzo pilastro, rappresenterebbe una grave sconfitta sotto il profilo istituzionale e politico ed ipotecherebbe gravemente in futuro il controllo parlamentare e giudiziario; invita la Commissione ad adottare un'iniziativa per uscire da questa impasse;

10. ritiene che il Parlamento europeo debba essere consultato sul contenuto dell'acquis di Schengen e sulla proposta di decisione relativa alla sua integrazione nel trattato, dato che questa decisione determina la base giuridica della futura regolamentazione e, quindi, anche il ruolo delle istituzioni europee;

11. accoglie favorevolmente le iniziative avviate in connessione con l'ampliamento ad Est per quanto concerne l'associazione delle autorità competenti dei paesi candidati in settori come la cooperazione giudiziaria, la lotta contro la criminalità, l'attraversamento delle frontiere, l'armonizzazione delle politiche di asilo e di immigrazione e l'affermazione della preminenza del diritto nelle società democratiche;

12. accoglie favorevolmente in particolare la conclusione di un patto di preadesione sulla criminalità organizzata con i paesi candidati e chiede che si valuti in che modo tali paesi candidati possano essere coinvolti in programmi d'azione e di formazione volti a promuovere la cooperazione in materia di giustizia;

13. reputa che la cooperazione giudiziaria debba progredire più rapidamente in modo da realizzare quello spazio giudiziario civile e penale necessario per garantire la libertà e la sicurezza che i cittadini dell'Unione europea hanno il diritto di attendersi in un'Europa ampliata;

14. chiede in particolare che si faccia in modo di far scomparire gli ostacoli alla cooperazione giudiziaria e sollecita maggiori sforzi per la creazione della rete giudiziaria europea al fine di sostituire le procedure di assistenza giudiziaria tradizionali con contatti diretti tra le autorità competenti;

15. deplora che non siano state adottate decisioni nel campo della politica dell'asilo, dei profughi e dell'immigrazione;

16. dà atto alla Presidenza austriaca di aver dato, presentando il documento strategico sulla politica di immigrazione e di asilo, l'impulso necessario al dibattito su una strategia pubblica globale in questi settori a livello europeo; chiede con insistenza che il Parlamento europeo sia immediatamente consultato su questo documento strategico;

17. prende atto delle proposte che riconoscono la necessità di una politica comune ed equilibrata a fronte dei problemi connessi all'immigrazione e all'asilo e di un'armonizzazione delle procedure volte a migliorare il trattamento delle richieste d'asilo e a lottare contro le filiere d'immigrazione clandestina;

18. ribadisce il suo attaccamento alla Convenzione di Ginevra del 1951 sui profughi e alla sua interpretazione conforme alle procedure dell'HCR;

19. auspica la creazione di un nuovo strumento per la protezione dei profughi, complementare alla Convenzione di Ginevra, tenuto conto del fatto che tale Convenzione copre soltanto i motivi classici di asilo;

20. chiede che la convenzione Eurodac sia estesa a coprire gli immigranti illegali;

21. si compiace dell'entrata in vigore della convenzione Europol il 1° ottobre 1998 e invita il Consiglio a prendere le iniziative necessarie per permettere ad Europol di iniziare immediatamente a lavorare;

22. esorta il Consiglio ad affrontare immediatamente e con determinazione l'ulteriore sviluppo di Europol a norma dell'articolo 30 della nuova versione del trattato UE dopo l'entrata in vigore del trattato di Amsterdam;

23. deplora che non sia stato ancora adottato un atto giuridico concernente la protezione temporanea degli sfollati e invita il Consiglio a raggiungere un accordo, in particolare su un'adeguata ripartizione degli oneri in caso di afflusso eccezionale di profughi;

24. deplora i ritardi nella ratifica di numerose convenzioni e, al fine di recuperare il ritardo accumulato e superare lo stato attuale di incertezza giuridica, invita la Commissione a presentare in tempo utile per l'entrata in vigore del trattato di Amsterdam e, in ogni caso, entro il 1999, le proposte legislative necessarie a trasformare in «decisione quadro» la convenzione relativa all'estradizione tra gli Stati membri dell'Unione europea ((Firmata il 27 settembre 1996.)), nonché in misure comunitarie gli atti seguenti:

- la convenzione sull'impiego dell'informatica nel settore doganale ((Firmata il 26 luglio 1995.)),

- il protocollo alla convenzione relativa alla protezione degli interessi finanziari delle Comunità ((Firmata il 27 settembre 1996.)),

- il protocollo concernente l'interpretazione, a titolo pregiudiziale, da parte della Corte di giustizia, della convenzione relativa alla protezione degli interessi finanziari delle Comunità ((Firmata il 29 novembre 1996.)),

- il protocollo concernente l'interpretazione, a titolo pregiudiziale, da parte della Corte di giustizia, della convenzione sull'impiego dell'informatica nel settore doganale ((Firmata il 29 novembre 1996.)),

- la convenzione relativa alla significazione e alla notifica negli Stati membri delle note giudiziarie e extragiudiziali in materia civile e commerciale ((Firmata il 26 maggio 1997.)),

- il protocollo concernente l'interpretazione, a titolo pregiudiziale, da parte della Corte di giustizia, della convenzione relativa alla significazione e alla notifica negli Stati membri delle note giudiziarie e extragiudiziali in materia civile e commerciale ((Firmata il 26 maggio 1997.)),

- la convenzione relativa alla lotta contro la corruzione che implichi funzionari delle Comunità europee o degli Stati membri dell'Unione europea ((Firmata il 26 maggio 1997.)),

- il secondo protocollo alla convenzione relativa alla protezione degli interessi finanziari delle Comunità ((Firmata il 19 giugno 1997.)),

- la convenzione relativa alla mutua assistenza e alla cooperazione tra amministrazioni doganali ((Firmata il 18 dicembre 1997.)),

- la convenzione concernente la competenza giudiziaria, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale ((Firmata il 28 e 29 maggio 1998.));

Aspetti istituzionali

25. reputa che l'entrata in vigore del trattato di Amsterdam costringerà le istituzioni e, in particolare, il Consiglio a modificare sostanzialmente i metodi di lavoro e ad introdurre maggior trasparenza lungo tutto il processo decisionale, sia che si tratti di nuove strategie che di misure legislative specifiche;

26. decide di organizzare nel marzo 1999 una Conferenza interparlamentare al fine di esaminare, insieme ai parlamenti nazionali e ai rappresentanti della società civile, il progetto di piano d'azione per l'istituzione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia approvato dal Consiglio europeo di Vienna dell'11 e 12 dicembre 1998;

27. si impegna a non prendere posizione su ogni testo che gli sarà sottoposto dal Consiglio prima della scadenza del termine di sei settimane previsto dal protocollo allegato al trattato di Amsterdam per quanto attiene al ruolo dei parlamenti nazionali nell'Unione europea; invita peraltro tali parlamenti a partecipare alla creazione di un sistema di informazione e di allerta per quanto riguarda il monitoraggio del processo decisionale in questi settori;

28. reputa auspicabili, sin dall'inizio della nuova legislatura, incontri periodici tra la commissione per le libertà pubbliche e gli affari interni e il Consiglio Giustizia e Affari interni in occasione delle riunioni informali di quest'ultimo in modo da facilitare il dialogo tra responsabili politici al di fuori di qualsiasi pastoia burocratica;

29. invita la Commissione a presentare una valutazione dell'effetto dell'integrazione di queste nuove competenze a livello di collegio (designazione di un unico commissario per lo spazio di libertà), di amministrazione (creazione di una o più direzioni generali che riuniscano i compiti attualmente dispersi) e di comitati e organismi e strutture operative (sistema di informazione di Schengen) e ad adottare le misure necessarie ai fini dell'espletamento dei suoi lavori;

30. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

ALLEGATO I

DECISIONI ADOTTATE DAL CONSIGLIO NEL 1998

- piano d'azione dell'Unione europea sull'afflusso di immigrati provenienti dall'Iraq e dai paesi della regione ((Doc. 5573/98 ASIM 13 EUROPOL 12 PESC 27 COMEM 4 COSEE 4 del 26.1.1998.)),

- decisione del Consiglio sulla ripartizione dei costi per la creazione di master di stampa nel modello uniforme per i permessi di soggiorno ((GU L 99 del 31.3.1998, pag. 1.)),

- scambio di informazioni nel settore dell'asilo e dell'immigrazione ((Docc. 6012/98 ASIM 35, 10295/2/97 ASIM 162 REV 2 - 7341/6/97 ASIM 73 REV 6 del 19.3.1998.)),

- conclusioni concernenti le 40 raccomandazioni del G8 sulla criminalità organizzata, le 25 raccomandazioni concernenti il terrorismo e i 10 principi relativi alla criminalità che sfrutta le tecnologie avanzate ((Doc. 6448/98 CK4 13 del 19.3.1998.)),

- azione comune che istituisce un programma di formazione, di scambi e di cooperazione nei settori delle politiche dell'asilo, dell'immigrazione e dell'attraversamento delle frontiere esterne (programma Odysseus) ((GU L 99 del 31.3.98, pag. 2.)),

- sfollati e corpi non identificati ((Docc. 6274/98 ENFOPOL 33, 8990/97 ENFOPOL 138 del 19.3.1998.)),

- relazione sulle operazioni congiunte di sorveglianza doganale condotte nel 1997 ((Docc. 6339/98 ENFOCUSTOM 12, 5317/1/98 ENFOCUSTOM 4 REV 1 del 19.3.1998.)),

- Unità droghe di Europol:

a) relazione sulle attività svolte nel 1997 ((Docc. 6369/98 EUROPOL 32, 5587/98 EUROPOL 14 del 19.3.1998.)),

b) programma di lavoro per il 1998 ((Doc. 5739/1/98 EUROPOL 18 REV 1 del 19.3.1998.)),

- Europol:

a) soluzione transitoria per il sistema informatico ((Doc. 11220/1/97 EUROPOL 56 REV 1 del 19.3.1998.)),

b) norme relative al ricevimento da parte di Europol di informazioni provenienti da Stati e da istanze terzi ((Doc. 6660/98 EUROPOL 38 del 19.3.1998.)),

c) regolamento sulla protezione del segreto ((Doc. 5694/2/98 EUROPOL 17 REV 2 del 19.3.1998.)),

- azione comune che stabilisce un programma di scambi, di formazione e di cooperazione destinato alle persone responsabili della lotta contro la criminalità organizzata (programma Falcone) ((Docc. 6796/98 CRIMORG 39, 6708/98 CRIMORG 38 del 19.3.1998.)),

- azione comune per il finanziamento di progetti specifici a favore degli sfollati che hanno trovato una protezione temporanea negli Stati membri e dei richiedenti asilo ((GU L 138 del 9.5.1998, pag. 6.)),

- azione comune per il finanziamento di progetti specifici a favore dei richiedenti asilo e dei rifugiati ((GU L 138 del 9.5.1998, pag. 8.)),

- valutazione annuale della minaccia terrorista ((Doc. 7607/ ENFOPOL REV del 28.5.1998.)),

- finanziamento del terrorismo ((Doc. 6142/2/98 ENFOPOL 29 REV 2 del 28.5.1998.)),

- relazione sull'attuazione della risoluzione del 9 giugno 1997 relativa allo scambio dei risultati delle analisi del DNA ((Doc. 7471/98 ENFOPOL 47 del 28.5.1998.)),

- relazione concernente l'attuazione della risoluzione del 9 giugno 1997 relativa alla prevenzione e al controllo del teppismo calcistico attraverso gli scambi di esperienze, il divieto di recarsi allo stadio e la politica dei media ((Doc. 7813/98 ENFOPOL 60 del 28.5.1998.)),

- conclusioni del Consiglio in materia di cifratura e di repressione ((Doc. 8116/1/98 ENFOPOL 69 REV 1 del 28.5.1998.)),

- relazione sull'attuazione dell'azione comune del 26 maggio 1997 relativa alla cooperazione nel settore dell'ordine pubblico e della pubblica sicurezza ((Docc. 7857/98 ENFOPOL 64, 7386/98 ENFOPOL 45 del 28.5.1998.)),

- relazione del Consiglio sull'attuazione dell'azione comune del 1996 concernente l'azione contro il razzismo e la xenofobia ((Doc. 7808/1/98 JUSTPEN 44 REV 1 del 28.5.1998.)),

- raccomandazione del Consiglio sulla fornitura delle attrezzature per l'individuazione dei documenti falsi nei punti di ingresso nell'Unione europea ((GU C 189 del 17.6.1998.)),

- relazione esplicativa relativa alla convenzione stabilita sulla base dell'articolo K 3 del trattato sull'Unione europea relativa alla mutua assistenza e alla cooperazione tra amministrazioni doganali ((Doc. 7529/1/98 ENFOCUSTOM 24 REV 1 del 28.5.1998.)),

- relazione esplicativa sulla convenzione del 18 dicembre 1998 relativa alla mutua assistenza e alla cooperazione tra amministrazioni doganali ((GU C 198 del 17.6.1998.)),

- regolamento interno del comitato previsto dall'articolo 16 della Convenzione sull'utilizzazione dell'informatica nel settore doganale (Convenzione SID) ((Doc. 5913/2/98 ENFOCUSTOM 8 REV 2 del 28.5.1998.)),

- relazione sull'attuazione della risoluzione del 29 novembre 1996 relativa alla conclusione di accordi tra la polizia e le dogane in materia di lotta contro la droga ((Doc. 7403/98 ENFOCUSTOM 22 ENFOPOL 46 CRIMORG 51 del 28.5.1998.)),

- convenzione concernente la competenza, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni nelle cause matrimoniali,

- atto del Consiglio, del 28 maggio 1998, che stabilisce, sulla base dell'articolo K.3 del trattato sull'Unione europea, la convenzione concernente la competenza, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni nelle cause matrimoniali ((GU C 221 del 16.7.1998 pag. 1.)),

- relazioni esplicative relative:

f alla summenzionata convenzione ((GU C 221 del 16.7.1998 pag. 27.));

f al protocollo stabilito in base all'articolo K.3 del trattato sull'Unione europea relativo all'interpretazione, da parte della Corte di giustizia delle Comunità europee, della convenzione concernente la competenza, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni nelle cause matrimoniali ((GU C 221 del 16.7.1998, pag. 65.)),

- comunicazione del Consiglio relativa al modello uniforme per i permessi di soggiorno ((GU C 193 del 19.6.1998.)),

- patto di preadesione sulla criminalità organizzata tra gli Stati membri dell'Unione europea e i paesi candidati d'Europa centrale e orientale e Cipro ((GU C 220 del 15.7.1998, pag. 1.)),

- elenco degli elementi dell'acquis dell'Unione europea e dei suoi Stati membri nel settore della giustizia e degli affari interni (situazione al 30 marzo 1998) ((Doc. 6473/3/98 JAI 7 EL ARG 51 REV 3 (COREPER) del 3.6.1998.)),

- stato di avanzamento dei lavori sulla criminalità organizzata, destinato al Consiglio europeo di Cardiff ((Docc. 7303/4/98 CRIMORG 45 REV 4, 9178/98 CRIMORG 90 dell'8 e 9.6.1998.)),

- relazione comprendente i principali elementi di una strategia antidroga dell'Unione europea dopo il 1999 e sulle attività svolte nel settore della droga e questioni connesse durante la presidenza del Regno Unito, destinata al Consiglio europeo ((Docc. 7930/2/98 CORDROGUE 26 SAN 80 PESC 118 ENFOPOL 70 REV 2 dell'8 e 9.6.1998.)),

- convenzione relativa alle decisioni di ritiro della patente di guida ((GU C 216 del 10.7.1998, pag. 1.)),

- relazione sui lavori relativi all'informatizzazione in materia giuridica nel corso del primo semestre del 1998 ((Doc. 8287/98 JURINFO 8 del 29.6.1998.)),

- azione comune che istituisce un sistema di valutazione collettiva della messa in vigore, dell'applicazione e dell'effettiva attuazione, da parte dei paesi candidati, dell'acquis dell'Unione europea nel settore della giustizia e degli affari interni ((GU L 191 del 7.7.1998, pag. 8.)),

- azione comune sulla buona prassi nell'assistenza giudiziaria in materia penale ((GU L 191 del 7.7.1998, pag. 1.)),

- azione comune sull'istituzione di una Rete giudiziaria europea ((GU L 191 del 7.7.1998, pag. 4.)),

- partecipazione dell'UDE alle riunioni del CIREFI ((Doc. 9595/98 CIREFI 46 EUROPOL 66 del 29.6.1998.)),

- principi comuni per lo scambio di dati CIREFI ((Doc. 9987/98 CIREFI 48 del 13 e 14.7.1998.)),

- EUROPOL: bilancio 1999 ((Doc. 11135/98 EUROPOL 100 del 24.9.1998.)),

- relazione sulle attività dell'unità «droghe» di Europol (1° gennaio 1998-30 giugno 1998) - relazione semestrale ((Docc. 10954/98 EUROPOL 97, 10140/1/98 EUROPOL 72 REV 1 del 24.9.1998.)),

- esercizio delle funzioni di direttore di EUROPOL a seguito dell'entrata in vigore della Convenzione EUROPOL ((Docc. 11272/98 EUROPOL 103, 10569/98 EUROPOL 77 REV 3 del 24.9.1998.));

- trasferimento della gestione strategica del progetto TECS al consiglio di amministrazione di Europol ((Docc. 10970/98 EUROPOL 98, 10602/98 EUROPOL 78 del 24.9.1998.)),

- sistema informatico Europol (TECS) - relazione periodica ((Docc. 10724/1/98 EUROPOL 83 REV 1, 11197/98 EUROPOL 101 del 24.9.1998.)),

- relazione esplicativa sulla convenzione relativa alla corruzione ((Doc. 9016/1/98 JUSTPEN 61 REV 1 del 24.9.1998.)),

- Europol - lavori preliminari all'entrata in vigore della convenzione EUROPOL ((Doc. 10950/2/98 EUROPOL 96 REV 2.)),

- patto di preadesione sulla criminalità organizzata tra gli Stati membri dell'Unione europea e i paesi candidati d'Europa centrale e orientale e Cipro - Gruppo di esperti ((Doc. 10903/1/98 CRIMPORG 129 PECOS 112 REV 1.)),

- conclusioni del Consiglio concernenti la lotta contro la pornografia infantile ((Comunicato stampa 322 (11802/88).)),

- atto del Consiglio che stabilisce le regole relative alle relazioni esterne di EUROPOL con gli Stati terzi e le istanze non legate all'Unione europea ((Doc 10889/98 EUROPOL 94.)),

- atto del Consiglio che stabilisce regole relative alla ricezione da parte di EUROPOL, di informazioni provenienti da terzi ((Doc. 10887/98 EUROPOL 92.)),

- atto del Consiglio che adotta la regolamentazione sulla protezione della segretezza delle informazioni di EUROPOL ((Doc. 10884-98 EUROPOL 89.)),

- atto del Consiglio che adotta le regole applicabili agli schedari di EUROPOL, creati a fini di analisi ((Doc. 10882/98 EUROPOL 87.)),

- azione comune del 3 dicembre 1998 sul riciclaggio di denaro e sull'individuazione, il rintracciamento, il congelamento o sequestro e la confisca degli strumenti e dei proventi di reato adottata dal Consiglio in base all'articolo K 3 del trattato sull'Unione europea ((GU L 333 del 9.12.1998, pag. 1.)),

- risposta alla lettera del Presidente del Parlamento europeo in data 13.7.1998 ((Doc. 10642/98 PE-L 88 ASIM 187 VISA 15.)), (concernente un nuovo regolamento relativo a paesi i cui cittadini necessitano di un visto),

- integrazione dei PECO e di Cipro negli scambi di dati statistici nel quadro del CIREFI ((Doc. 12414/98 CIREFI 61.)),

- decisione del Consiglio del 3 dicembre 1998 relative alle norme comuni concernenti le modalità di compilazione del modello uniforme del permesso di soggiorno ((GU L 333 del 9.12.1998, pag. 8.)),

- miglioramento della metodologia per la registrazione dei crimini e delitti commessi per motivi xenofobi, razzisti e antisemiti ((Doc. 12132/98 EUROPOL 111 REVI + COR 1 (en).)),

- azione comune del 3 dicembre 1998, adottata dal Consiglio, in base all'articolo K 3 del trattato sull'Unione europea, relativa alla creazione di un sistema europeo di archiviazione delle immagini (FADO) ((GU L 333 del 9.12.1998, pag. 4.)),

- relazione esplicativa della Convenzione relativa alla lotta contro la corruzione nella quale sono coinvolti funzionari delle Comunità europee o degli Stati membri dell'Unione europea (testo approvato dal Consiglio il 3 dicembre 1998) ((GU C 391 del 15.12.1998, pag. 1.)),

- discarico da concedere al coordinatore dell'UDE ((Doc. 12632/1/98 EUROPOL 113 REV 1.)),

- programma di lavoro di EUROPOL per il 1999 ((Doc. 12842/1/99 EUROPOL 114 RIV 1.)),

- statuto del personale di EUROPOL ((Docc. 12081/2/98 EUROPOL 109 REV 2. )),

- decisione del Consiglio che incarica EUROPOL di trattare infrazioni commesse o suscettibili di essere commesse nell'ambito di attività terroristiche che attentano alla vita, all'integrità fisica, alla libertà delle persone e ai beni ((Docc. 12643/2/98 EUROPOL 115 REV 2 e 12913/98 EUROPOL 118.)),

- relazione del Consiglio sull'attuazione della risoluzione del 20 dicembre 1996 relativa ai collaboratori all'azione della giustizia nel quadro della lotta contro la criminalità organizzata ((Doc. 9258/3/98 CRIMORG 96 REV 3.)),

- elementi di strategia dell'Unione europea in materia di lotta contro la criminalità che utilizza le tecnologie avanzate ((Doc. 11893/2/98 CRIMORG 157 REV 2 + REV 3(s).)),

- finanziamento delle attività dell'UDE e dell'EUROPOL nel 1999 ((Doc. 13476/1/98 EUROPOL 120 REV 1.)),

- integrazione della definizione della forma di criminalità detta «tratta degli esseri umani» figurante all'allegato di cui all'articolo 2 della Convenzione EUROPOL ((Docc. 12367/2/98 EUROPOL 111 REV 2 e 12902/98 EUROPOL 117 Doc. 12861/98 ENFOCUSTOM 63.)),

- convenzione sull'impiego dell'informatica nel settore delle dogane e regolamento (CE) n. 515/97 del Consiglio del 13 marzo 1997 ((Doc. 12861/98 ENFOCUSTOM 63.)),

- ruolo di EUROPOL nella lotta contro la fabbricazione di monete false e la falsificazione dei mezzi di pagamento ((Doc. 10708/4/98 EUROPOL 80 REV 4 + COR 1 (en).)),

- raccomandazione concernente il traffico d'armi ((Docc. 11071/2/98 ENFOPOL 101 REV 2 12875/98 ENFOPOL 121.)),

- relazione di aggiornamento sulla criminalità organizzata destinata al Consiglio europeo di Vienna ((Docc. 13879/98 CRIMORG 196 - 11571/4/98 CRIMORG 141 REV.)),

- piano d'azione del Consiglio e della Commissione concernente le modalità ottimali di attuazione delle disposizioni del trattato di Amsterdam relative all'istituzione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia ((Docc. 13843/98 JAI 40 - 13844/98 JAI 41.)),

- relazione del Consiglio europeo di Vienna sulla droga e le questioni connesse ((Docc. 13884/98 CORDROGUE 79 - 12334/1/98 CORDROGUE 65 CORDROGUE (SAN 156 PESC 272 ENFOPOL 117 REV 1.)),

- risoluzione del Consiglio del 21 dicembre 1998 sulla prevenzione della criminalità organizzata in relazione all'elaborazione di una strategia globale per la sua repressione ((GU C 408 del 25.12.1998, pag. 1.)),

- azione comune del 21 dicembre 1998 adottata dal Consiglio sulla base dell'articolo K. 3 del trattato sull'Unione europea sulla punibilità della partecipazione ad organizzazioni criminali negli Stati membri dell'Unione europea ((GU L 351 del 29.12.1998, pag. 1.))

- relazione sui lavori relativi all'informatica giuridica nel corso del secondo semestre del 1998 ((Doc. 12189/98 jurinfo 25 + COR 1 (en).))

- azione comune del 21 dicembre 1998 adottata dal Consiglio sulla base dell'articolo K.3 del trattato sull'Unione europea, sulla corruzione nel settore privato ((GU L 358 del 31.12.1998, pag. 2.))

- obiettivo delle esigenze tecniche del sistema di informazione doganale (SID) del terzo pilastro ((Doc. 12195/98 ENFOCUSTOM 56.)).