51998PC0305(06)

Proposta di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione intitolato "Promuovere l'innovazione e incoraggiare la partecipazione delle PMI" (1998-2002) /* COM/98/0305 def. - Vol II. - CNS 98/0182 */

Gazzetta ufficiale n. C 260 del 18/08/1998 pag. 0075


Proposta di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione intitolato «Promuovere l'innovazione e incoraggiare la partecipazione delle PMI» (1998 2002) (98/C 260/06) (Testo rilevante ai fini del SEE) COM(98) 305 def. - 98/0182(CNS)

(Presentata dalla Commissione il 10 giugno 1998)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 130 I, paragrafo 4,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Parlamento europeo,

visto il parere del Comitato economico e sociale,

considerando che, con decisione n. . . ./98/CE (1), il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno adottato il Quinto programma quadro (in seguito denominato «Quinto programma quadro») della Comunità europea per le azioni comunitarie di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione (in seguito denominati «RST») per il periodo 1998 2002, che stabilisce, tra l'altro, le azioni da intraprendere per promuovere l'innovazione e incoraggiare la partecipazione delle PMI;

considerando che l'articolo 130 I, paragrafo 3, del trattato stabilisce che il programma quadro è attuato mediante programmi specifici sviluppati nell'ambito di ciascuna azione da esso prevista; che ogni programma specifico precisa le modalità di realizzazione del medesimo, ne fissa la durata e prevede i mezzi ritenuti necessari;

considerando che, conformemente all'articolo 4, paragrafo 2, della decisione n. 1110/94/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 aprile 1994, relativa al Quarto programma quadro della Comunità europea par le azioni di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione (1994 1998) (2), e all'articolo 4, paragrafo 2, delle decisioni del Consiglio relative ai programmi specifici che attuano il Quarto programma quadro, la Commissione ha fatto eseguire una valutazione esterna che ha trasmesso, unitamente alle sue osservazioni e conclusioni, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al comitato delle regioni;

considerando che il comitato per la ricerca scientifica e tecnica è stato consultato in merito al contenuto scientifico e tecnologico dei programmi specifici, illustrato nel documento di lavoro adottato dalla Commissione il 5 novembre 1997 (3);

considerando che, in forza dell'articolo 130 J del trattato, la decisione 98/. . ./CE del Consiglio, del . . ., relativa alle norme per la partecipazione delle imprese, dei centri di ricerca e delle università e alle norme in materia di divulgazione dei risultati della ricerca (4) (in seguito denominate «norme in materia di partecipazione e divulgazione») si applica al presente programma specifico e consente la partecipazione del Centro comune di ricerca alle azioni indirette previste dal presente programma;

considerando che nell'attuazione del presente programma, oltre alla cooperazione prevista dall'accordo sullo Spazio economico europeo o da un accordo di associazione, possono rendersi opportune attività di cooperazione internazionale con paesi terzi o organizzazioni internazionali, in particolare ai sensi dell'articolo 130 M del trattato;

considerando che l'attuazione del presente programma comporta altresì azioni e strumenti di incentivazione, diffusione e valorizzazione dei risultati della RST, in particolare a favore delle piccole e medie imprese, nonché azioni di incentivazione della mobilità e della formazione dei ricercatori;

considerando che, in coerenza con gli obiettivi del primo piano d'azione per l'innovazione, le azioni di ricerca del Quinto programma quadro devono essere meglio orientate verso l'innovazione;

considerando che è necessario esaminare lo stato di avanzamento del presente programma ai fini del suo eventuale adeguamento al progresso scientifico e tecnologico; che è pertanto opportuno sottoporre in tempo utile lo stato di avanzamento del programma alla valutazione di esperti indipendenti,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

In applicazione dell'articolo 3, paragrafo 1, del Quinto programma quadro, è adottato un programma specifico intitolato «Promuovere l'innovazione e incoraggiare la partecipazione delle PMI» (in seguito denominato «programma specifico») per il periodo dal [data di adozione del presente programma] al 31 dicembre 2002.

Articolo 2

1. Conformemente all'allegato III del Quinto programma quadro, l'importo ritenuto necessario per l'esecuzione del programma specifico (in seguito denominato «importo») ammonta a 350 milioni di ECU, di cui al massimo 7,70 % per le spese amministrative della Commissione.

2. Di tale importo,

- 73,8 milioni di ECU sono destinati al periodo 1998 1999,

- 276,2 milioni di ECU al periodo 2000 2002.

Ove necessario, quest'ultima somma può essere adeguata secondo le disposizioni dell'articolo 3, paragrafo 3, del Quinto programma quadro.

3. L'autorità di bilancio determina, nel rispetto degli obiettivi scientifici e tecnologici e delle priorità stabilite dalla presente decisione, le somme relative a ciascun esercizio tenendo conto della disponibilità delle risorse indicate nel quadro delle prospettive finanziarie pluriennali.

Articolo 3

1. Le linee generali, gli obiettivi scientifici e tecnologici del programma specifico e le relative priorità, sono indicati nell'allegato I. Essi sono definiti in conformità dei principi fondamentali e delle tre categorie di criteri di selezione stabiliti nell'allegato I del Quinto programma quadro.

2. Nel rispetto di tali principi e criteri, per la selezione delle azioni di RST da intraprendere si applicano i criteri di selezione indicati all'articolo 10 delle norme in materia di partecipazione e divulgazione.

Al presente programma si applica inoltre il seguente criterio di selezione specifico: la partecipazione di entità a carattere industriale alle azioni a compartecipazione finanziaria deve essere adeguata alla natura dell'azione.

L'attuazione del programma, ivi compreso il programma di lavoro di cui all'articolo 5, paragrafo 1, deve essere conforme a tutti i criteri summenzionati, anche se tali criteri possono formare oggetto di diversa valutazione.

3. Al programma specifico si applicano le norme in materia di partecipazione e divulgazione.

4. Le modalità di partecipazione finanziaria della Comunità al programma specifico sono stabilite dall'articolo 4 del Quinto programma quadro.

5. Le azioni indirette di RST del programma specifico sono definite negli allegati II e IV del Quinto programma quadro.

Le modalità di realizzazione del programma specifico sono stabilite dall'allegato II.

Articolo 4

Sulla base dei criteri di cui all'articolo 3, degli obiettivi scientifici e tecnologici e delle priorità indicati nell'allegato I, la Commissione:

a) verifica lo stato di avanzamento del programma specifico e formula, ove opportuno, proposte di adeguamento ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Quinto programma quadro,

b) dispone la valutazione esterna prevista dall'articolo 5, paragrafo 2, del Quinto programma quadro per le azioni intraprese nella materia oggetto del programma specifico.

Articolo 5

1. La Commissione stabilisce un programma di lavoro che determina:

a) il contenuto dell'allegato I;

b) il calendario indicativo della realizzazione del programma specifico;

c) le modalità di coordinamento di cui all'allegato II;

d) per quanto occorre, i criteri di selezione e le relative modalità di applicazione ad ogni azione indiretta di RST.

Ove necessario, il programma di lavoro viene aggiornato.

2. Per attuare le azioni indirette di RST, la Commissione, sulla base del programma di lavoro, avvia le procedure previste dalle norme in materia di partecipazione e divulgazione, principalmente con inviti a presentare proposte.

Articolo 6

1. La Commissione è responsabile dell'esecuzione del presente programma specifico.

2. Essa è assistita dal comitato del programma composto dai rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione.

3. Il rappresentante della Commissione sottopone al comitato del programma i progetti delle misure concernenti:

- l'adozione e l'aggiornamento del programma di lavoro di cui all'articolo 5, paragrafo 1;

- l'assegnazione dell'incarico della valutazione esterna prevista dall'articolo 5, paragrafo 2, del Quinto programma quadro;

Articolo 7

1. Il comitato del programma formula il suo parere sul progetto delle misure indicate nell'articolo 6, paragrafo 3, entro un termine che il presidente può fissare in funzione dell'urgenza della questione in esame. Il parere è formulato alla maggioranza prevista dall'articolo 148, paragrafo 2, del trattato per l'adozione delle decisioni che il Consiglio deve prendere su proposta della Commissione. Nelle votazioni in seno al comitato viene attribuita ai voti dei rappresentanti degli Stati membri la ponderazione definita all'articolo precitato. Il presidente non partecipa al voto.

La Commissione adotta le misure previste qualora siano conformi al parere del comitato.

Se le misure previste non sono conformi al parere del comitato o, in mancanza di parere, la Commissione sottopone senza indugio al Consiglio una proposta in merito alle misure da prendere. Il Consiglio delibera a maggioranza qualificata.

Se il Consiglio non ha deliberato entro il termine di sei settimane a decorrere dalla data in cui gli è stata sottoposta la proposta, la Commissione adotta le misure proposte.

2. La Commissione tiene informato il comitato del programma sugli sviluppi dell'attuazione del programma specifico e, in particolare, gli riferisce l'esito della valutazione e della selezione delle azioni indirette di RST.

Articolo 8

Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

(1) Posizione comune n. 31/98, adottata dal Consiglio il 23 marzo 1998 (GU C 178 del 10.6.1998, pag. 49).

(2) GU L 126 del 18.5.1994, pag. 1. Decisione modificata da ultimo dalla decisione n. 2535/97/CE (GU L 347 del 18.12.1997, pag. 1).

(3) COM(97) 553 def.

(4) COM(97) 587 def. (GU C 40 del 7.2.1998, pag. 14).

ALLEGATO I

LINEE GENERALI, OBIETTIVI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI E PRIORITÀ

INTRODUZIONE

L'innovazione è un fattore chiave della competitività industriale, dello sviluppo sostenibile sul piano economico e sociale e dell'occupazione. Trattasi di un fenomeno complesso che implica la partecipazione di molteplici soggetti (imprese, università, centri di ricerca, operatori finanziari, ecc.) e che si configura come un elemento importante dell'evoluzione del comportamento e della dinamica d'insieme del tessuto sociale. La competitività delle imprese si basa in gran parte sulla capacità di innovazione dei suddetti soggetti: tramite lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, la capacità innovativa permette di conquistare nuovi mercati e con la messa a punto di nuovi processi consente alle imprese di controllare i costi e di far fronte alla concorrenza. Nel settore informatico, ad esempio, i prodotti commercializzati da non più di due anni incidono per il 78 % sui margini realizzati nel comparto. È dunque essenziale promuovere le attività innovative, inclusa la costituzione di imprese innovative oltre che stimolare la divulgazione e lo sfruttamento dei risultati della ricerca e il trasferimento delle tecnologie. L'Europa deve mettere a frutto più efficacemente le sue attività di ricerca e la sua notevole capacità di produrre conoscenze e know-how a netto beneficio dell'economia e dell'intera società. Lo sforzo di ricerca deve essere accompagnato e guidato da un'ambiziosa politica europea in materia di innovazione.

Le piccole e medie imprese (PMI) sono importanti vettori e protagonisti dell'innovazione e svolgono un ruolo essenziale nell'economia europea, dando un importante contributo alla comparsa di nuove attività, alla competitività dell'industria europea, alla crescita economica e all'occupazione. Tali imprese presentano inoltre peculiarità che richiedono apposite misure di promozione e controllo. Occorre un'azione a livello europeo a complemento delle azioni promosse dagli Stati membri per aiutare le PMI a sviluppare le loro attività in una dimensione internazionale e ad accedere alle nuove tecnologie, sia che si tratti di PMI ad alto contenuto tecnologico, sia di PMI con capacità di ricerca ridotte o inesistenti che devono integrare tecnologie prodotte da terzi.

Promuovere l'innovazione e incoraggiare la partecipazione delle PMI sono quindi due iniziative strettamente collegate, sebbene non riguardino le stesse strutture. Il presente programma contribuirà a ottimizzare gli sforzi da compiere in questi due ambiti.

Obiettivo strategico del programma

L'obiettivo strategico è di migliorare l'impatto economico e sociale delle attività di ricerca e sviluppo svolte soprattutto nell'ambito del programma quadro per una migliore divulgazione ed uno sfruttamento più efficace dei loro risultati, oltre che la promozione del trasferimento e della diffusione delle tecnologie provenienti da varie fonti, in funzione delle esigenze dei consumatori e degli utenti.

Tale obiettivo sarà realizzato mediante una politica coerente di innovazione che contribuisca all'esecuzione del «Primo piano d'azione per l'innovazione», attribuendo un particolare rilievo alle PMI e alla loro partecipazione al Quinto programma quadro.

Le attività del presente programma specifico sono complementari a quelle svolte a livello nazionale. Il loro obiettivo è di orientare, integrare e sostenere le azioni svolte in altri programmi specifici o, eventualmente, nel contesto di altre azioni comunitarie aventi lo stesso fine.

Collegamenti con gli altri programmi e altre azioni comunitarie

Grazie ad uno stretto coordinamento e ad un'interazione con il presente programma gli altri programmi contribuiscono attivamente alla realizzazione di questo obiettivo strategico, perseguendo a tal fine gli obiettivi generali di cui all'allegato II (terza azione) del Quinto programma quadro.

Nell'ambito del Quinto programma quadro il presente programma svolge una funzione di propulsione e coordinamento delle attività svolte nei settori dell'innovazione e delle PMI, in linea con la politica delle PMI.

Utilizzando le misure, gli strumenti e le competenze sviluppate nell'ambito delle sue attività specifiche, l'azione di questo programma si concentra soprattutto sull'ideazione di meccanismi che facilitino lo sfruttamento e il trasferimento dei risultati o la partecipazione delle PMI, la valutazione dei risultati e il controllo a posteriori della loro valorizzazione, allo scopo di definirne l'impatto economico e sociale. Quest'azione si basa in primo luogo sulle attività condotte dalle «cellule di innovazione» di cui il presente programma coordina le attività per integrare la dimensione innovativa nell'esecuzione dei programmi.

ATTIVITÀ DI COORDINAMENTO IN MATERIA DI INNOVAZIONE E PARTECIPAZIONE DELLE PMI

Obiettivi

Il programma specifico è finalizzato a coordinare e sostenere i programmi tematici per integrare le dimensioni «innovazione» e «PMI» nella definizione delle loro priorità e dei loro programmi di lavoro oltre che nell'esecuzione delle loro azioni; a garantire la coerenza generale delle attività a favore dell'innovazione e delle PMI e la loro armonizzazione all'interno dei programmi tematici; infine ad ottimizzare l'utilizzazione delle competenze, dell'esperienza e delle infrastrutture esistenti a livello orizzontale o in altri programmi.

Attività in materia di innovazione

Per raggiungere l'obiettivo strategico del programma gli sforzi verranno concentrati soprattutto nell'ambito dei programmi tematici e sostenuti dalle «cellule di innovazione» in modo da tenere conto delle specificità delle singole ricerche e garantire un'armonia ottimale tra la valorizzazione dei risultati e il loro contesto di applicazione.

In primo luogo il programma garantirà una sinergia tra le cellule di innovazione, interagendo con i programmi tematici, per definirne e concretizzarne i compiti specifici che prevedono in particolare:

- il sostegno alle azioni che riguardano l'innovazione, ad esempio il controllo del trasferimento delle tecnologie e il varo di progetti di carattere dimostrativo;

- lo sfruttamento delle reti tematiche, delle azioni e dei meccanismi che favoriscono l'utilizzazione e il trasferimento dei risultati o la costituzione di imprese innovative, facilitando in particolare l'accesso ai finanziamenti privati;

- l'organizzazione di studi di valutazione dei progetti e dei loro risultati per promuoverne la valorizzazione, soprattutto mediante il piano di applicazione delle tecnologie.

In secondo luogo il presente programma contribuisce assieme ai programmi tematici a definire i metodi e i meccanismi che consentono di sfruttare maggiormente i risultati dei progetti di ricerca di tali programmi, garantendo la coerenza e l'efficacia della diffusione delle informazioni relative ai progetti e ai risultati della ricerca e dello sviluppo mediante le infrastrutture orizzontali delle reti e dei servizi (Cordis, IRC).

Attività destinate ad incoraggiare la partecipazione delle PMI

L'obiettivo strategico del programma implica anche un coordinamento delle attività di sostegno per favorire la partecipazione delle PMI alle azioni di RST e alle azioni di dimostrazione svolte nell'ambito di questi programmi:

- azioni di «ricerca cooperativa» che consentano ad almeno tre PMI tra loro indipendenti di almeno due Stati membri diversi di cercare congiuntamente la soluzione dei loro problemi tecnologici comuni al loro interno o affidandoli ad altri soggetti giuridici, tra cui industrie dotate delle necessarie capacità di ricerca o di convalida tecnologica;

- azioni che sostengano e incoraggino le PMI a partecipare a progetti di ricerca cooperativa e in collaborazione (ad esempio mediante sovvenzioni durante la fase di preparazione dei progetti dette «contributi per le fasi esplorative»), rispettando l'esigenza particolare delle PMI di disporre di un sistema di sostegno flessibile e facilmente accessibile.

Queste azioni, che mirano ad incoraggiare e facilitare la partecipazione delle PMI alle attività di RST, riguardano tutti gli obiettivi e le priorità dei programmi specifici.

Inoltre il programma offre un sostegno per organizzare e migliorare la divulgazione e lo sfruttamento dei risultati ottenuti con i programmi tematici allo scopo, tra l'altro, di agevolare la partecipazione delle PMI ai progetti di convalida e dimostrazione delle azioni chiave.

ATTIVITÀ SPECIFICHE DEL PROGRAMMA ORIZZONTALE

PROMUOVERE L'INNOVAZIONE

Svolte parallelamente alle azioni dei programmi tematici, le attività specifiche contribuiscono a promuovere in Europa un ambiente favorevole all'innovazione e un contesto tale da consentire a numerosi operatori economici di trarne vantaggio.

i) Utilizzare meglio i risultati della ricerca comunitaria

Obiettivo

L'obiettivo è di aumentare il livello di sfruttamento dei risultati della ricerca e di concorrere quindi all'obiettivo generale di migliorare l'impatto economico e sociale delle attività svolte nell'ambito del programma quadro.

Attività

- Individuare e progettare meccanismi atti ad agevolare, nel ciclo di vita dei progetti, la protezione delle conoscenze acquisite, lo sfruttamento o il trasferimento delle tecnologie e dei risultati ottenuti e l'accesso a modi di finanziamento privati per mettere a frutto i risultati della ricerca; verranno altresì incentivate le operazioni di riorganizzazione che favoriscono l'avvio del processo di innovazione.

- Organizzare scambi di informazioni e di buone prassi tra i diversi programmi.

- Favorire l'attuazione di questi meccanismi mediante altri programmi, in particolare con l'ausilio delle cellule di innovazione.

ii) Nuove strategie in materia di trasferimento delle tecnologie

Obiettivo

Il livello insufficiente di innovazione nell'Unione europea è dovuto in gran parte ad uno sviluppo non equilibrato della «cultura dell'innovazione» in Europa, cultura che può invece diffondersi favorendo la sperimentazione in materia di trasferimento di tecnologie su scala internazionale.

Mantenendo la coerenza con le attività svolte nel quadro dei programmi tematici, si tratta di sviluppare, convalidare e applicare metodologie nell'ambito delle azioni concernenti il trasferimento delle tecnologie sotto forma di progetti pilota o di dimostrazione, tenendo conto delle caratteristiche dei singoli settori di attività.

Attività

- Promuovere l'integrazione delle nuove tecnologie e analizzare gli aspetti tecnologici, economici, organizzativi e sociali osservati in questo processo.

- Contribuire alla diffusione e alla valorizzazione a livello transnazionale dei risultati non attribuibili ai programmi tematici.

Tali attività possono prevedere anche una dimensione internazionale (sperimentazione nel campo del trasferimento di tecnologie su scala internazionale in collaborazione con altre iniziative comunitarie) e servire a valutare nuove forme di trasferimento di tecnologie.

iii) studio e promozione delle buone prassi

Obiettivi

Per colmare le proprie lacune in termini di innovazione, la Comunità deve identificare, analizzare e promuovere l'applicazione di buone prassi in materia di innovazione.

Grazie a queste attività si intende analizzare e calibrare in un quadro comune di riferimento le prestazioni e le politiche di innovazione, favorendo la concertazione, gli scambi, la diffusione e l'applicazione delle buone prassi.

Attività

- Elaborazione e pubblicazione periodica di una «tabella di marcia» che sia conforme al piano d'azione per l'innovazione in Europa.

- Organizzazione di azioni per la promozione delle buone prassi in materia di innovazione (soprattutto in riferimento ai finanziamenti, alla costituzione e allo sviluppo delle imprese innovative, alla protezione e al trasferimento delle tecnologie).

- Costituzione e aggiornamento costante di una base di «conoscenze» sulle politiche, la prassi e le prestazioni in materia di innovazione (soprattutto in riferimento ai finanziamenti, alla costituzione e allo sviluppo delle imprese innovative, alla protezione e al trasferimento delle tecnologie).

INCORAGGIARE LA PARTECIPAZIONE DELLE PMI

i) Uno sportello unico

Obiettivo

Con questo sportello unico si intende agevolare la partecipazione delle PMI ai programmi comunitari, offrendo loro una via supplementare di accesso con un unico punto d'ingresso complementare uguale per tutti i programmi che utilizzi le reti di sostegno già esistenti negli Stati membri.

Attività

Realizzazione di una struttura che consenta alle PMI

- di comprendere l'importanza e l'impatto delle attività comunitarie di RST e di comunicare le loro esigenze particolari;

- di ricevere informazioni sui programmi e poter beneficiare di un'assistenza per la preparazione delle proposte (incluso un aiuto per la costituzione di consorzi di imprese);

- di poter partecipare senza difficoltà ai programmi comunitari;

- di presentare proposte in qualsiasi momento nel quadro di un invito aperto in permanenza, allo scopo di usufruire di misure specifiche per le PMI, tra cui i contributi per le fasi esplorative o le azioni di «ricerca cooperativa» (CRAFT).

ii) Strumenti comuni di sostegno e assistenza

Obiettivo

L'obiettivo è di semplificare e armonizzare le condizioni di partecipazione delle PMI al fine di integrare e rafforzare la funzione dello sportello unico, possibilmente ricorrendo ai mezzi elettronici più adeguati (fascicoli di informazione e presentazione delle proposte per via elettronica, «help line», reti Intranet specializzate, ecc.).

Attività

- Sviluppo di strumenti di sostegno in particolare per la gestione dei contratti e per l'informazione.

- Assistenza alle PMI oltre a quella fornita direttamente dalle reti a livello locale e dai programmi tematici.

- Assistenza alle PMI in fase di esecuzione dei progetti in forma di workshop di formazione destinati ai coordinatori di progetti o agli intermediari e dedicati alla gestione dei contratti di ricerca, al coordinamento dei progetti o ad altri temi di interesse generale per le PMI.

iii) Informazioni economiche

Obiettivo

L'obiettivo è di aiutare le PMI ad identificare i loro bisogni, ad anticipare le tendenze in materia di tecnologie e a ricorrere a strumenti in primo luogo comunitari per raggiungere i loro scopi.

Attività (in collegamento con l'IPTS)

- Identificare le informazioni pertinenti sulle tendenze del mercato e sullo stato dell'arte, utilizzando le fonti esistenti (ad es. organizzando riunioni tra fornitori, utilizzatori, PMI e grandi imprese).

- Mettere a disposizione delle PMI tali informazioni mediante le reti e i servizi di informazione esistenti.

AZIONI COMUNI INNOVAZIONE/PMI

i) Reti europee per la promozione della ricerca e dell'innovazione

Con questo programma si intende razionalizzare e coordinare le reti di informazione e di assistenza concernenti le attività svolte dalla Commissione nel settore della ricerca e dell'innovazione, creando in tal modo un'efficace infrastruttura di informazione, assistenza, cooperazione e promozione dell'innovazione destinata in particolare alle PMI e sfruttando al meglio soprattutto le reti esistenti dei centri di collegamento Innovazione e i centri di contatto Craft.

Obiettivi

Si tratta di incrementare la ricettività delle imprese nei confronti delle tecnologie con le quali possono migliorare la loro capacità di innovazione, di incoraggiare i trasferimenti transnazionali di tecnologie, a prescindere dalla loro origine, di promuovere la divulgazione e la valorizzazione dei risultati della ricerca comunitaria e di informare e assistere i potenziali collaboratori che partecipano a queste attività di ricerca.

Attività

- Incentivare il trasferimento di tecnologie per soddisfare le esigenze del tessuto economico, industriale e sociale locale.

- Utilizzare strumenti di cooperazione e partenariato transnazionale tra imprese.

- Incentivare la diffusione e la valorizzazione dei risultati delle attività comunitarie di ricerca mediante, ad esempio, «borse per la tecnologia».

- Promuovere l'innovazione mediante reti e servizi sperimentali.

- Assistere le imprese per guidarle nella partecipazione ai programmi e aiutarle a elaborare progetti di carattere transnazionale.

ii) Servizi elettronici di informazione e altri mezzi di divulgazione

Obiettivi

Nel quadro di un servizio comune d'informazione si tratta di raccogliere tutti i dati disponibili e incentivarne la diffusione allo scopo di presentare le attività di ricerca e di innovazione, le loro modalità di attuazione e i loro risultati, di informare il pubblico sull'impatto socioeconomico delle politiche di innovazione e di alimentare il dibattito sulle loro implicazioni, tenendo conto delle esigenze dei cittadini.

Attività

- Consolidare il servizio comunitario di informazione Cordis riorganizzandone il sistema di raccolta e diffusione dei dati, rendendone più agevole l'accesso (plurilinguismo, interfaccia «utilizzatori»), adeguandone il contenuto alle esigenze delle PMI e delle loro reti di sostegno e sviluppando strumenti su misura.

- Ampliare l'esperienza pilota Ergo (European research gateway on line) collegando Cordis e le fonti nazionali di informazione scientifica e tecnica.

iii) Proprietà intellettuale

Obiettivi

Si tratta anzitutto di incentivare, mediante un'azione di informazione ed eventualmente azioni pilota, l'utilizzo dei sistemi di protezione delle conoscenze, sia per fini di tutela effettiva, sia per la raccolta di informazioni (risultati della ricerca, tendenze del mercato, ricerca di partner industriali, ecc.) ed inoltre di agevolare l'accesso alle varie fonti d'informazione sulla proprietà intellettuale e industriale, di proteggere le conoscenze di proprietà della Comunità (CCR) e di fornire assistenza ai partecipanti al programma quadro.

Attività

- Contributo allo sviluppo di un sistema di informazione che consenta di accedere alle varie fonti di informazione sui brevetti, gli altri diritti di proprietà intellettuale, la legislazione vigente e la sua interpretazione.

- Creazione di un help desk per gli operatori che partecipano ai programmi comunitari.

- Protezione e valorizzazione dei risultati della ricerca di proprietà della Comunità in collegamento con il CCR.

- Realizzazione di azioni pilota, tra cui la valutazione del carattere innovativo delle proposte di progetti (quick scan); azioni in collaborazione con l'Ufficio europeo dei brevetti e gli altri uffici nazionali.

iv) Accesso al finanziamento dell'innovazione con capitali privati

Obiettivi

Si tratta di fornire informazioni e consulenza alle PMI, in particolare a quelle che partecipano alle attività comunitarie di ricerca o alla valorizzazione dei loro risultati, circa le modalità di accesso a strumenti privati di finanziamento dell'innovazione (mercati finanziari, capitali di rischio) e di promuovere la cooperazione tra operatori finanziari, industriali e ricercatori mediante azioni pilota.

Attività

- Costituzione di un servizio di informazione e di assistenza destinato ad agevolare l'accesso alle fonti private di finanziamento.

- Attuazione, nell'ambito dei programmi tematici o tramite le reti di sostegno all'innovazione, di azioni mirate di sensibilizzazione, incentivazione e formazione e organizzazione di forum transnazionali sugli investimenti per riunire imprenditori, ricercatori e operatori finanziari, con particolare attenzione per le azioni Lift (Links to innovation financing for technology).

- Scambi di esperienze con gli operatori interessati dei vari Stati membri e formazione di reti transnazionali che colleghino operatori privati e pubblici interessati a progetti concreti; svolgimento di azioni pilota per sperimentare nuovi approcci (ad esempio, valutazione di tecnologie, mobilitazione del capitale locale, dimostrazione delle prestazioni).

- Agevolazione dei contatti con gli ambienti finanziari per l'applicazione dei risultati della ricerca comunitaria.

v) Meccanismi destinati ad agevolare la costituzione e lo sviluppo di imprese innovative

Obiettivi

In linea con gli orientamenti del Consiglio europeo di Amsterdam si tratta di analizzare, definire e convalidare nell'ambito delle azioni pilota nuove strategie che favoriscano la costituzione e lo sviluppo di imprese innovative e di attirare gli investimenti privati (soprattutto il capitale di rischio) (1) verso tali imprese.

Attività

- Studio e analisi degli elementi che ostacolano il finanziamento privato dell'innovazione e delle misure che potrebbero creare un clima favorevole per la costituzione e lo sviluppo di imprese innovative.

- Orientamento dei capitali privati verso le fasi iniziali dei progetti innovativi ad alto contenuto tecnologico e le imprese con forte potenziale di crescita, in particolare mediante iniziative basate sull'esperienza maturata con il progetto pilota I-TEC (Innovation and equity capital) in collaborazione con il Fondo europeo di investimento (FEI), la Banca europea degli investimenti (BEI) e altri operatori finanziari.

- Assistenza ai gestori di fondi (soprattutto dei capitali di rischio) affinché acquisiscano capacità a lungo termine per valutare e gestire questo tipo di progetti.

(1) Comunicazione della Commissione «Il capitale di rischio. Una soluzione per la creazione di posti di lavoro nell'Unione europea» SEC(98) 552 def.

ALLEGATO II

MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA SPECIFICO

Il programma specifico è posto in esecuzione mediante azioni indirette di RST definite negli allegati II e IV del Quinto programma quadro. Esso prevede inoltre anche le seguenti modalità, proprie del presente programma specifico:

1. Misure di accompagnamento

Le misure di accompagnamento comprendono in particolare:

- studi a favore del programma specifico, inclusa la preparazione di attività future e la tabella di marcia della azioni in materia di innovazione,

- scambio di informazioni, conferenze, seminari, workshop o riunioni sui temi concernenti le attività previste nei programmi,

- sistemi di protezione delle conoscenze e di agevolazione dell'accesso ai finanziamenti privati,

- ricorso all'assistenza di esperti indipendenti che procederanno alla valutazione del programma specifico prevista all'articolo 5, paragrafo 1, del Quinto programma quadro e alla valutazione esterna prevista all'articolo 5, paragrafo 2, del Quinto programma quadro, alla valutazione delle azioni indirette di RST o al controllo della loro attuazione,

- attività di divulgazione, informazione e comunicazione, incluse le pubblicazioni scientifiche e attività di sfruttamento dei risultati e di trasferimento delle tecnologie,

- azioni di formazione collegate alle attività previste nel programma specifico in aggiunta alle borse Marie Curie,

- sostegno ad azioni di sensibilizzazione e di assistenza agli operatori coinvolti nella ricerca, tra cui anche le PMI,

- ricorso all'assistenza di esperti esterni per lo sviluppo e l'accesso a servizi e reti di informazione, assistenza o promozione della ricerca e dell'innovazione.

2. Azioni pilota

Le azioni pilota sono svolte nei settori definiti nell'allegato I della presente decisione e sono finalizzate alla sperimentazione di nuove misure che, in funzione della loro natura, del contesto e delle categorie di operatori coinvolti, richiedono modalità specifiche di attuazione. Ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 3, delle norme di partecipazione e di divulgazione, tali modalità possono derogare alle procedure normalmente applicabili alle azioni indirette di RST a condizione che prevedano procedure di valutazione e selezione conformi ai principi della parità di trattamento e della trasparenza.

Per quanto concerne i tassi di partecipazione finanziaria, le azioni pilota possono essere equiparate alle misure di accompagnamento.

3. Modalità di coordinamento

La Commissione si adopererà per garantire, all'interno del programma, la complementarità tra le azioni indirette di RST in particolare facendole convergere attorno ad un obiettivo comune al fine di evitare inutili doppioni, nel rispetto degli interessi legittimi di coloro che propongono azioni indirette di RST.

Verrà assicurato un coordinamento anche tra le azioni del programma specifico e quelle attuate

- in altri programmi specifici di esecuzione del Quinto programma quadro,

- nei programmi di ricerca e di insegnamento in attuazione della decisione 98/. . ./Euratom del Consiglio, del . . ., concernente il Quinto programma quadro di attività di ricerca e di insegnamento della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) (1998 2002),

- in altri ambiti europei di ricerca, quali Eureka e Cost,

- in altri strumenti comunitari che riguardano la ricerca, quali Phare, Tacis, Meda, il FEI, i fondi strutturali e la BEI.

Tale coordinamento prevede

i) l'identificazione dei temi o delle priorità comuni, in vista soprattutto:

- di uno scambio di informazioni,

- della realizzazione di lavori decisi di concerto che implicano in particolare l'applicazione comune di una delle procedure di cui all'articolo 9 delle norme di partecipazione e divulgazione dei risultati,

- di una valutazione delle esperienze acquisite durante la realizzazione dei lavori e del loro impatto economico e sociale;

ii) la ripartizione di proposte di azioni indirette di RST nei vari programmi specifici o tra programmi specifici e programmi di ricerca e di insegnamento.