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Risoluzione sul problema ecologico del Mar Baltico

Gazzetta ufficiale n. C 304 del 06/10/1997 pag. 0147


B4-0757, 0772, 0781 e 0799/97

Risoluzione sul problema ecologico del Mar Baltico

Il Parlamento europeo,

- viste la comunicazione della Commissione sull'iniziativa nella regione baltica, (SEC(96)0608 - C4-0362/96) presentata durante la Conferenza di Capi di Stato e di governo del Consiglio degli Stati del Mar Baltico (CSMB) svoltasi a Visby il 3-4 maggio 1996, e la propria risoluzione in materia del 12 giugno 1997 ((Processo verbale della seduta in tale data, parte II, punto 11)),

- viste la relazione della Commissione sullo stato attuale e sulle prospettive della cooperazione nella regione del Mar Baltico e la propria risoluzione in materia del 20 settembre 1996 ((GU C 320 del 28.10.1996, pag. 248)),

- visti gli obiettivi dell'UNCED, soprattutto per quanto riguarda le questioni marine, in particolare il capitolo 17 dell'Agenda 21,

- vista la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, in particolare le sezioni IX e XII,

A. considerando che il Mar Baltico è un mare altamente eutrofico che risente dell'impatto di un'area molto vasta, in cui vivono circa 80 milioni di persone, ma anche di altre regioni più lontane e che durante le estati calde la proliferazione di alghe blu, produttrici di tossine, copre 60 000 km2, pari a circa un sesto dell'area del Mar Baltico,

B. considerando che la presenza delle tossine prodotte dalle alghe può essere dimostrata dal fatto che i cani che si abbeverano al mare e gli animali che pascolano lungo la riva muoiono e che questa estate il Mar Baltico ha raggiunto la sua soglia di tolleranza ambientale,

C. considerando che le acque del Baltico si rinnovano a un ritmo molto lento e che sono pertanto estremente sensibili all'inquinamento,

D. considerando che le emissioni di azoto e fosforo hanno provocato un aumento delle sostanze nutritive contenute nell'acqua di mare nonché un'intensificazione della produzione di plancton nel Mar Baltico rispetto ai livelli degli anni '50; che in molte zone costiere tale sviluppo supera la tolleranza dell'ecosistema; che le acque basse prossime alla riva risentono in particolare di un elevato tenore di sostanze nutritive, come, per esempio, le lagune del Sud, il Golfo di Finlandia e il Golfo di Riga,

E. considerando che la zona più eutrofica del Mar Baltico è il Golfo di Finlandia, in particolare la parte orientale, che risente degli effetti della regione di San Pietroburgo (5 milioni di abitanti) e del fiume Neva, e che in estate nel Golfo di Finlandia la biomassa media del fitoplancton è superiore dal 50 al 100% rispetto al bacino principale del Mar Baltico,

F. considerando che il principale problema ecologico di tutto il Mar Baltico è lo stato ipertrofico sia delle acque d'alto mare che di quelle costiere, provocato dalle emissioni antropiche di azoto e fosforo provenienti dalle aree urbane, dal traffico, dall'industria e dall'agricoltura,

G. considerando che si verificano regolarmente perdite di petrolio nel Baltico di cui spesso non si ha notizia, ma che costituiscono un pericolo considerevole per l'ambiente;

H. considerando che nel formulare misure per la protezione dell'ambiente e programmi di investimento occorre considerare l'intero bacino idrografico del Mar Baltico come un'entità unica sotto il profilo ecologico e che quasi tutte le misure per la protezione delle acque e almeno parte delle misure per la protezione dell'atmosfera possono anche essere considerate come misure per la protezione del mare,

1. insiste sul fatto che, per arrestare l'eutrofizzazione, occorre adottare misure a lungo termine riguardanti tutta la regione del Mar Baltico, in particolare:

- adozione, da parte della Commissione e degli Stati membri di Helcom, di norme ambientali minime per la commissione Mar Baltico-Helsinki ;

- riduzione di tutti i tipi di emissioni di sostanze nutritive provenienti da varie fonti (compreso il traffico);

- riduzione delle emissioni provenienti dall'agricoltura sia a livello nazionale che internazionale secondo gli obiettivi e le raccomandazioni previsti dalla commissione di Helsinki;

- garanzia di una depurazione più efficace delle acque reflue urbane per ridurre le emissioni di azoto nella regione;

2. chiede che l'iniziativa nella regione baltica, presentata dalla Commissione europea al vertice di Visby nel maggio 1996, sia adottata come strumento guida per tutte le azioni nella regione baltica, tenuto conto, in particolare, del futuro ampliamento dell'Unione europea nella regione;

3. valuta positivamente gli sforzi esplicati dai paesi dell'Europa centrale e orientale per armonizzare le loro politiche e legislazioni in materia di ambiente con quelle comunitarie e ribadisce che, nell'ambito di tale processo, devono essere garantiti l'aspetto della protezione dell'ambiente e i principi dello sviluppo sostenibile; insiste affinché, nell'ambito dei prossimi negoziati con i paesi candidati e delle rispettive strategie nazionali di preparazione all'adesione, sia accordata priorità al problema ambientale del Mar Baltico;

4. rivolge un pressante invito affinché la cooperazione dell'Unione si concentri più chiaramente sui punti salienti del programma di azione globale in materia di ambiente della commissione di Helsinki, riguardanti il trattamento delle acque reflue urbane e industriali, l'industria cartiera e delle paste da carta, l'inquinamento dovuto alla produzione di energia;

5. ritiene che il programma comunitario Phare rivesta un significato importante per i progetti ambientali che sono già in corso di attuazione, o che saranno attuati, in gran parte degli Stati baltici; rileva tuttavia che il programma Tacis non ha raggiunto i suoi obiettivi e chiede pertanto che l'assistenza finanziaria sia accelerata e calibrata su progetti concreti, dato che i problemi ambientali della Russia hanno un impatto significativo sul Mar Baltico;

6. chiede a tutti i servizi portuali di inserire nelle loro tariffe normali le attività di smaltimento dei rifiuti e di pulizia delle stive, invece di richiedere tariffe diverse e ciò allo scopo di minimizzare l'eutrofizzazione provocata dagli scarichi illegali in mare;

7. chiede ai paesi rivieraschi di redigere elenchi di tutti i casi di scarico di rifiuti pericolosi verificatisi negli ultimi 50 anni e di rendere pubblici tali elenchi;

8. chiede un migliore coordinamento tra le varie direzioni generali della Commissione europea che si occupano dei vari aspetti della protezione del Mar Baltico;

9. ritiene che la politica agricola dell'Unione debba essere mirata con maggiore efficacia alle misure più importanti ai fini della protezione delle acque, come, per esempio l'arresto dell'eutrofizzazione delle acque;

10. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi dei paesi dell'Europa centrale e orientale e della Russia.