Parere del Comitato economico e sociale in merito alla «Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma d'azione comunitaria 1999-2003 sulle malattie connesse con l'inquinamento nel contesto del quadro d'azione nel settore della sanità pubblica»
Gazzetta ufficiale n. C 019 del 21/01/1998 pag. 0006
Parere del Comitato economico e sociale in merito alla «Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma d'azione comunitaria 1999-2003 sulle malattie connesse con l'inquinamento nel contesto del quadro d'azione nel settore della sanità pubblica» () (98/C 19/03) Il Consiglio, in data 27 giugno 1997, ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 129 del Trattato che istituisce la Comunità europea, di consultare il Comitato economico e sociale in merito alla proposta di cui sopra. La Sezione «Ambiente, salute pubblica e consumo», incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il parere sulla base del rapporto introduttivo del relatore Lemmetty e dei correlatori Fuchs e Linssen, in data 7 ottobre 1997. Il Comitato economico e sociale ha adottato il 29 ottobre 1997, nel corso della 349a sessione plenaria, con 106 voti favorevoli e 3 astensioni, il seguente parere. 1. Introduzione 1.1. La Commissione ha presentato una comunicazione riguardante un programma di azione comunitaria sulle malattie connesse con l'inquinamento nel contesto del quadro d'azione nel settore della sanità pubblica. La comunicazione è accompagnata da una proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma di azione comunitaria sulle malattie connesse con l'inquinamento, da attuare nel periodo 1999-2003, nel contesto del quadro d'azione nel settore della sanità pubblica. 1.2. Il programma d'azione è basato sugli articoli 3, lettera o), e 129 del Trattato che istituisce la Comunità europea, per i quali la protezione della salute umana è un obiettivo prioritario. Nella comunicazione del 24 novembre 1993 sul quadro d'azione nel settore della sanità pubblica (), la Commissione ha definito gli orientamenti per le future azioni comunitarie al fine di conseguire tali obiettivi. 1.2.1. Sulla scia della comunicazione, la Commissione ha inoltre recentemente adottato programmi di azione sulla prevenzione delle lesioni e le malattie rare. 1.3. Il Comitato economico e sociale ha già evidenziato in diverse occasioni il nesso fra inquinamento ambientale e salute. Nel parere del 6 luglio 1994 in merito alla comunicazione della Commissione relativa al quadro d'azione nel campo della sanità pubblica (), il Comitato ha invitato la Commissione ad adottare un'impostazione globale al riguardo, sottolineando l'importanza dell'ambiente per la tutela della salute. 1.4. La comunicazione in esame e la proposta di programma d'azione riguardano principalmente i problemi sanitari dovuti all'inquinamento ambientale. All'inquinamento sono imputabili molte delle principali cause di morbilità e mortalità nella Comunità europea; fra gli esempi citati dalla Commissione figurano le affezioni respiratorie, le allergie, i tumori, le malattie cardiovascolari e infettive, i disturbi neurologici e l'indebolimento del sistema immunitario. Un problema di crescente importanza è inoltre quello degli effetti negativi, auditivi o di altro tipo, provocati dall'inquinamento acustico. 1.4.1. Le allergie sono fra i disturbi cronici più diffusi nei paesi industrializzati; esse colpiscono fino a un terzo della popolazione e la loro prevalenza è in aumento (). Giova tuttavia rilevare che nella proposta della Commissione per «allergie» si intendono principalmente le affezioni allergiche respiratorie e non quelle collegate all'alimentazione o al contatto con la pelle. 1.5. La prevenzione delle malattie connesse con l'inquinamento si fonda su tre elementi: in primo luogo la riduzione alla fonte della quantità di agenti inquinanti; in secondo luogo, la limitazione dell'esposizione a detti agenti ed infine l'attenuazione degli effetti sulle persone esposte. 1.6. Sebbene a livello comunitario e nazionale esistano dati sulle malattie associate all'inquinamento, le informazioni disponibili a livello UE non forniscono un quadro preciso del rapporto fra inquinamento ambientale e cattive condizioni di salute. 1.7. La Commissione illustra le azioni intraprese negli Stati membri, a livello internazionale e comunitario per affrontare il problema delle malattie connesse con l'inquinamento. 1.8. Alla luce di tali considerazioni, e tenendo conto delle azioni avviate altrove in questo settore, nonché delle risorse limitate a disposizione, la Commissione propone i seguenti criteri di selezione per determinare le aree prioritarie per il programma: - le misure di sanità pubblica relative alla malattia in questione non sono già applicate nell'ambito di altri programmi comunitari; - è comprovato che i livelli attuali di esposizione ad agenti inquinanti rappresentano un rischio per la salute e il numero delle persone esposte a tali agenti è inoltre considerevole; - la malattia accresce considerevolmente la morbilità e/o mortalità e/o ha una diffusione sempre maggiore; - le azioni comunitarie apportano un valore aggiunto rispetto alle misure adottate dagli Stati membri. 1.9. Applicando tali criteri, la Commissione identifica le malattie collegate all'inquinamento atmosferico, in primo luogo quelle respiratorie e le allergie, come aree prioritarie per il programma proposto. 2. Programma d'azione comunitaria sulle malattie connesse con l'inquinamento 1999-2003 2.1. La Commissione propone un programma d'azione quinquennale incentrato principalmente sulla prevenzione dell'asma e di altre malattie respiratorie e allergie. 2.2. Il programma prevede un maggior livello di informazione sulle malattie connesse con l'inquinamento, il miglioramento della percezione e della gestione dei rischi ed il sostegno a misure mirate alla prevenzione delle malattie in questione. 2.3. La proposta prevede la consultazione di Stati membri, organizzazioni nazionali competenti e paesi terzi. Il programma sarà inoltre soggetto a valutazione continua; verranno elaborate relazioni valutative ad intervalli regolari. 2.4. La proposta definisce il contesto finanziario solo per il primo anno del programma (1999), rimandando a una data ulteriore la decisione per gli ultimi quattro anni. 3. Osservazioni di carattere generale 3.1. Il Comitato accoglie favorevolmente la comunicazione della Commissione e la proposta per un programma di azione comunitaria. Complessivamente, il documento rivela un livello di competenze e di conoscenze specifiche molto elevato. 3.2. Il Comitato approva il programma d'azione in quanto è ben strutturato e le misure proposte sono definite chiaramente. Esso è inoltre opportuno, fondato e prevede un contributo essenziale della Comunità alle misure attuate nel settore della sanità pubblica. Anche se si dispone già di ampie informazioni sulle malattie connesse con l'inquinamento, il programma apporterà un prezioso valore aggiunto. 3.2.1. Il Comitato giudica particolarmente utili le sintesi delle misure varate a diversi livelli presentate dalla Commissione. È inoltre convinto che la combinazione di misure orizzontali e mirate specificamente a tali malattie sia fattibile. 3.2.2. Il Comitato evidenzia l'importanza di ridurre alla fonte la quantità di agenti inquinanti. 3.3. Le diverse osservazioni che il Comitato formula non sminuiscono comunque il valore della proposta o l'importanza dell'argomento. 4. Osservazioni di carattere particolare 4.1. Per quanto riguarda il primo obiettivo specifico del programma d'azione («Migliorare le informazioni»), il Comitato desidera evidenziare l'importanza della raccolta di dati scientifici sul nesso causale fra inquinamento e malattia, e del raffronto e della valutazione dei dati disponibili sulla causalità in collaborazione con gli Stati membri. 4.2. Quanto al secondo obiettivo specifico («La percezione e la gestione dei rischi»), il Comitato rileva che, allo scopo di evitare allarmismi ingiustificati tra la popolazione e di incoraggiare i cittadini a ridurre al minimo l'esposizione ai rischi ambientali, occorre molto di più che non la semplice diffusione di informazioni. Le ricerche condotte nel settore della comunicazione dei rischi mostrano che la gente si sente più rassicurata da un'informazione adeguata che tiene debito conto delle sue preoccupazioni, che non da semplici dati. A tal fine, è necessario avere fiducia in coloro che forniscono le informazioni. Occorre inoltre prestare attenzione ad aspetti quali l'ambiente sociale e la competenza delle persone interessate. 4.2.1. A questo proposito, il Comitato sottolinea che la comunicazione e la diffusione di informazioni vanno organizzate con sistematicità; è particolarmente importante studiare preventivamente il gruppo mirato. 4.3. Per quanto riguarda il terzo obiettivo specifico, («Le malattie respiratorie e le allergie») il Comitato evidenzia che, in base agli stessi criteri generali, il programma d'azione avrebbe potuto essere diretto ad altre importanti malattie. 4.3.1. In tale contesto il Comitato intende sottolineare l'importanza della prevenzione anche di altre allergie, come quelle alimentari. 4.4. Il Comitato constata con soddisfazione che gli verranno trasmesse la relazione valutativa e quella sul completamento del programma. 4.5. Il Comitato evidenzia l'importanza della collaborazione con le autorità nazionali, con l'Agenzia europea dell'ambiente, con l'OMS e con i paesi terzi. 4.5.1. Va inoltre riconosciuta l'opera svolta dall'EPA, l'Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente, nel campo della valutazione e gestione del rischio in relazione alle malattie connesse con l'inquinamento. Il Comitato ritiene importante per la Comunità poter beneficiare di tali lavori. 4.6. Per evitare un'inutile ripetizione di lavori, il Comitato sollecita la Commissione a verificare la coerenza e la complementarità delle misure proposte con le azioni previste dal programma d'azione comunitario in materia di monitoraggio sanitario () e con le altre azioni comunitarie sulle malattie connesse con l'inquinamento, come quelle previste nel quadro del quinto programma d'azione della Comunità europea a favore dell'ambiente e di uno sviluppo sostenibile (). 4.7. A giudizio del Comitato, una carenza del programma è rappresentata dalle incertezze relative al finanziamento. Pur comprendendone le ragioni, ritiene auspicabile che la Commissione presenti almeno una bozza del fabbisogno finanziario per gli anni 2000-2003 e che le autorità di bilancio ne garantiscano il successivo soddisfacimento. Un programma pluriennale non deve infatti rischiare di rimanere incompleto per questioni di bilancio. Bruxelles, 29 ottobre 1997. Il Presidente del Comitato economico e sociale Tom JENKINS () GU C 214 del 16. 7. 1997, pag. 7. () Doc. COM(93) 559 def., 24. 11. 1993. () GU C 388 del 31. 12. 1994. () European Allergy White Paper (Libro bianco europeo sulle allergie), The UCB Institute of Allergy, maggio 1997. () Proposta: GU C 338 del 16. 12. 1995. - Parere CES: GU C 174 del 17. 6. 1996. () Proposta: GU C 138 del 17. 5. 1993. - Parere CES: GU C 287 del 4. 11. 1992.