Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO che adotta un programma specifico di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione nel settore dell' energia non nucleare "Tecnologie per una produzione ed utilizzazione dell' energia, più pulite ed efficienti" (1994-1998) /* COM/94/68DEF - CNS 94/0089 */
Gazzetta ufficiale n. C 228 del 17/08/1994 pag. 0143
Proposta di decisione del Consiglio che adotta un programma specifio di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione nel settore dell'energia non nucleare «Tecnologie per una produzione ed utilizzazione dell'energia, più pulite ed efficienti» (1994-1998) (94/C 228/11) Testo rilevante ai fini del SEE) COM(94) 68 def. - 94/0089(CNS) (Presentata dalla Commissione il 30 marzo 1994) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 130 I, paragrafo 4, vista la proposta della Commissione, visto il parere del Parlamento europeo, visto il parere del Comitato economico e sociale, considerando che con decisione . . ./. . ./CE il Consiglio e il Parlamento europeo hanno adottato il quarto programma quadro di azioni comunitarie di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione (in appresso RST) per il periodo 1994-1998 che definisce le attività da svolgere nel settore dell'energia non nucleare; che la presente decisione è adottata alla luce dei motivi esposti nel preambolo di tale decisione; considerando che l'articolo 130 I, paragrafo 3, prevede che l'attuazione del programma quadro avvenga mediante programmi specifici sviluppati nell'ambito di ciascuna azione del programma quadro; che ogni programma specifico precisi le modalità di realizzazione del medesimo, ne fissi la durata e preveda i mezzi ritenuti necessari; considerando che il presente programma è realizzato principalmente attraverso azioni a compartecipazione finanziaria, azioni concertate, e misure di preparazione, di accompagnamento e di sostegno; considerando che, conformemente all'articolo 130 I, paragrafo 3, si devono stimare gli importi necessari per la realizzazione del presente programma specifico; che gli importi definitivi sono definiti dall'autorità di bilancio conformemente alla priorità relativa assegnata al settore oggetto del presente programma nell'ambito dell'azione I del quarto programma quadro; considerando che la decisione . . ./. . ./CE (quarto programma quadro) prevede che l'importo globale massimo del programma quadro venga riesaminato, al più tardi entro il 30 giugno 1996, in vista di una sua rivalutazione; che, in seguito a tale riesame, l'importo ritenuto necessario per la realizzazione del presente programma potrebbe aumentare; considerando che la promozione di tecnologie energetiche comprendenti la dimostrazione delle stesse e perseguite dalla Commissione in virtù del regolamento (CEE) n. 2008/90 (1) termina il 31 dicembre 1994 e che occorre garantire la continuità di queste attività di dimostrazione oltre questa data; considerando che l'obiettivo delle attività comunitarie sull'energia non nucleare deve riguardare la concezione e la dimostrazione di tecnologie efficienti, più pulite e più sicure che garantiscano la compatibilità tra la produzione e l'utilizzazione dell'energia, l'equilibrio della biosfera e lo sviluppo economico nelle sue varie componenti (competitività, coesione economica e sociale); considerando che la situazione occupazionale nella Comunità e la competitività dell'industria europea possono essere nettamente migliorate grazie allo sviluppo e ad una più estesa utilizzazione di tecnologie energetiche efficienti; considerando che, secondo la risoluzione del Consiglio del 16 settembre 1986, uno degli obiettivi orizzontali della politica energetica della Comunità è la promozione continua e ragionevolmente diversificata delle innovazioni tecnologiche e la diffusione opportuna dei risultati in tutta la Comunità; che, malgrado l'attuale situazione energetica, non si devono rallentare gli sforzi intesi a diversificare l'approvvigionamento comunitario e a migliorare l'efficienza energetica; che la RST contribuisce alla realizzazione di questi obiettivi nonché ad una migliore tutela dell'ambiente rispetto all'impatto delle tecnologie energetiche; considerando che i programmi di azione comunitari in materia di ambiente degli anni 1973, 1977, 1983 e 1987 sottolineano l'importanza di ridurre e prevenire l'inquinamento atmosferico; che i cambiamenti climatici costituiscono uno dei principali temi del programma comunitario di politica e di azione in materia di ambiente e di sviluppo sostenibile del 1993 e che questo programma insiste sulla necessità di intervenire nei settori economici interessati per limitare le emissioni di CO2 e di altri gas ad effetto serra;considerando che, alla riunione di Dublino del giugno 1990, il Consiglio europeo ha insistito affinché siano adottati appena possibile obiettivi e strategie per limitare le emissioni di gas ad effetto serra; considerando che la RST intesa a sfruttare il potenziale energetico locale delle regioni, particolarmente in quelle meno sviluppate, contribuisce a rafforzare la coesione economica e sociale della Comunità, un obiettivo che, secondo l'articolo 130 B del trattato deve essere preso in considerazione nell'attuazione delle politiche comuni e del mercato interno; considerando che il presente programma può contribuire notevolmente al rilancio delle crescita, al rafforzamento della competitività e all'incremento dell'occupazione nella Comunità, come indicato nel libro bianco «Crescita, competitività e occupazione» (2); considerando che il contenuto del quarto programma quadro di azioni comunitarie di RST è stato definito in base al principio di sussidiarietà; che il presente programma specifico precisa il contenuto delle azioni che verranno svolte conformemente a tale principio nel settore dell'energia non nucleare; considerando che la decisione . . ./. . ./CE (quarto programma quadro) prevede che l'azione comunitaria è giustificata se, inter alia, la ricerca contribuisce a rafforzare la coesione economica e sociale della Comunità e a favorire il suo sviluppo generale e armonioso, pur rispettando l'obiettivo della qualità scientifica e tecnologica; che il presente programma intende contribuire alla realizzazione di tali obiettivi; considerando che il presente programma e la sua attuazione contribuiscono a potenziare le sinergie tra le attività di RST condotte nel settore dell'energia non nucleare dai centri di ricerca, dalle università e dalle imprese, in particolare le piccole e medie imprese, stabiliti negli Stati membri e tra questi ultimi e le corrispondenti attività comunitarie di RST; considerando che al presente programma specifico si applicano le regole di partecipazione delle imprese, dei centri di ricerca (compreso il CCR) e delle università, nonché le regole applicabili alla diffusione dei risultati di ricerca previste dall'articolo 130 J; considerando che per l'attuazione del presente programma, oltre all'associazione dei paesi contemplati dall'accordo sullo Spazio economico europeo (SEE), possono rivelarsi utili anche azioni di cooperazione internazionale, in virtù dell'articolo 130 M, con altri paesi terzi e organizzazioni internazionali; considerando che l'attuazione del presente programma comprende anche attività di diffusione e di valorizzazione dei risultati di RST, in particolare verso le PMI, soprattutto quelle situate negli Stati membri o regioni che meno partecipano al programma, nonché attività di incoraggiamento della mobilità e della formazione dei ricercatori, elaborate nell'ambito del presente programma, secondo quanto necessario per la sua buona esecuzione; considerando che nell'attuazione del presente programma occorre prevedere misure volte a favorire la partecipazione delle PMI, in particolare mediante opportuni interventi di incentivazione tecnologica; considerando la necessità di incoraggiare la ricerca di base nel settore dell'energia non nucleare a causa dei tempi, particolarmente lunghi per le tecnologie energetiche, tra il passaggio dallo stadio della scoperta e della definizione di un processo o un prodotto alla fase di applicazione tecnica e alla sua commercializzazione cui si aggiungono i tempi di accettazione da parte della società e degli operatori economici; considerando la necessità, come indicato nel quarto programma quadro, di garantire la sinergia tra ricerca, sviluppo e dimostrazione e pertanto di rafforzare l'integrazione di queste due fasi della RST nell'ambito di una stessa strategia comunitaria di RST energia; considerando che una politica efficace in materia di energia non nucleare deve tener conto delle varie dimensioni regionali ed essere svolta di concerto con gli strumenti delle politiche comunitarie suscettibili di influenzare la scena dell'energia, quali i fondi strutturali, la cooperazione internazionale (compreso Eureka) o le misure regolamentari e fiscali; considerando che occorre concedere, nei casi opportuni, un sostegno finanziario ai progetti di dimostrazione di tecnologie avanzate nel settore dell'energia; considerando che il CCR può partecipare alle azioni indirette contemplate dal presente programma; considerando che, con il proprio programma di azioni dirette, il CCR contribuisce anche alla realizzazione degli obiettivi comunitari di RST nei settori contemplati dal presente programma; considerando l'opportunità di procedere ad una valutazione dell'impatto economico e sociale e degli eventuali rischi tecnologici connessi con le attività svolte nell'ambito del presente programma; considerando la necessità, da un lato, di esaminare in modo permanente e sistematico lo stato di realizzazione del presente programma per poterlo eventualmente adeguare all'evoluzione scientifica e tecnologica in questo settore; dall'altro l'esigenza di far svolgere al momento opportuno una valutazione indipendente delle realizzazioni del programma contenente tutti gli elementi di valutazione necessari al momento della definizione degli obiettivi del quinto programma quadro di RST; che, al termine del presente programma, si deve altresì procedere ad una valutazione finale dei risultati ottenuti rispetto agli obiettivi definiti nella presente decisione; considerando che è stato consultato il comitato della ricerca scientifica e tecnica (CREST), HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Per il periodo dal . . . al 31 dicembre 1998 è adottato un programma specifico di ricerca e sviluppo tecnologico e di dimostrazione nel settore dell'energia non nucleare quale definito all'allegato I. Esso concerne l'insieme costituito da ricerca e sviluppo tecnologico e dimostrazione. Articolo 2 1. L'importo ritenuto necessario per l'esecuzione del programma ammonta a 967 Mio di ECU, comprensivi del 5,3 % per spese di personale e di funzionamento. 2. L'allegato II contiene la ripartizione indicativa dell'importo. 3. Detto importo, ritenuto necessario per l'esecuzione del programma, potrà essere maggiorato in seguito e conformemente alla decisione di cui all'articolo 1, paragrafo 3 della decisione . . ./. . ./CE (quarto programma quadro). 4. L'autorità di bilancio stabilisce gli stanziamenti disponibili per ciascun esercizio nel rispetto delle priorità scientifiche e tecnologiche fissate dal quarto programma quadro. Articolo 3 L'allegato III contiene le modalità di realizzazione del presente programma, diverse da quelle previste all'articolo 5. Articolo 4 1. La Commissione esamina, in modo sistematico e permanente, avvalendosi dell'assistenza di esperti esterni e indipendenti, lo stato di realizzazione del presente programma rispetto agli obiettivi definiti all'allegato I. Essa valuta in particolare se gli obiettivi, le priorità e gli strumenti finanziari sono ancora adeguati all'evoluzione della situazione. Ove necessario, essa presenta proposte volte ad adeguare e completare il programma in funzione dei risultati della valutazione. 2. Per contribuire alla valutazione globale delle attività comunitarie di cui all'articolo 4, paragrafo 2 della decisione che adotta il quarto programma quadro, la Commissione incarica, al momento opportuno, esperti indipendenti di eseguire una valutazione delle attività condotte nei settori direttamente contemplati dal presente programma e della gestione di tali attività durante i cinque anni che precedono la valutazione. 3. Alla scadenza del presente programma, la Commissione incarica esperti indipendenti di eseguire una valutazione finale dei risultati ottenuti rispetto agli obiettivi definiti all'allegato III del quarto programma quadro e all'allegato I della presente decisione. Essa trasmette la relazione di valutazione finale al Consiglio, al Parlamento europeo e al comitato economico e sociale. Articolo 5 1. La Commissione definisce il programma di lavoro conformemente agli obiettivi enunciati all'allegato I per ciascuna delle due parti del programma: ricerca e sviluppo e dimostrazione; ove necessario, essa provvede ad aggiornarlo. Il programma di lavoro specifica gli obiettivi scientifici e tecnologici e precisa le fasi di attuazione del programma e il finanziamento previsto per ciascuna modalità di realizzazione. Il programma di lavoro può altresì prevedere la partecipazione a determinate attività realizzate in ambito Eureka. 2. La Commissione elabora gli inviti a presentare proposte di progetti in base al programma di lavoro. Articolo 6 1. La Commissione è incaricata dell'esecuzione del programma. 2. Nei casi di cui all'articolo 7, paragrafo 1, la Commissione è assistita per la parte R& S del programma da un comitato a carattere consultivo, composto dai rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione. Il rappresentante della Commissione sottopone al comitato un progetto delle misure da adottare. Il comitato, entro un termine che il presidente può fissare in funzione dell'urgenza della questione in esame, formula il suo parere sul progetto, eventualmente procedendo a votazione. Il parere è iscritto a verbale; inoltre ciascuno Stato membro ha il diritto di chiedere che la sua posizione figuri a verbale. La Commissione tiene in massima considerazione il parere formulato dal comitato. Essa lo informa del modo in cui ha tenuto conto del suo parere. 3. Per la parte dimostrazione del programma, la Commissione è assistita da un comitato composto dai rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione. Il rappresentante della Commissione sottopone al comitato un progetto delle misure da adottare. Il comitato formula il suo parere sul progetto entro un termine che il presidente può fissare in funzione dell'urgenza della questione in esame. Il parere è formulato alla maggioranza prevista all'articolo 148, paragrafo 2 del trattato per l'adozione delle decisioni che il Consiglio deve prendere su proposta della Commissione. Nelle votazioni in seno al comitato, ai voti dei rappresentanti degli Stati membri è attribuita la ponderazione fissata nell'articolo precitato. Il presidente non partecipa al voto. La Commissione adotta misure che sono immediatamente applicabili. Tuttavia, se tali misure non sono conformi al parere espresso dal comitato, la Commissione le comunica immediatamente al Consiglio. In tal caso: la Commissione può differire di un mese al massimo, a decorrere da tale comunicazione, l'applicazione delle misure da essa decise; il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata, può prendere una decisione diversa entro il termine di cui al comma precedente. Articolo 7 1. La procedura di cui all'articolo 6, paragrafo 2, si applica nei seguenti casi: - realizzazione e aggiornamento del programma di lavoro R& S di cui all'articolo 5, paragrafo 1; - valutazione dei progetti di R& S proposti per un finanziamento comunitario nonché dell'importo stimato del finanziamento per progetto se esso supera 0,5 Mio di ECU; - misure da prendere per la valutazione del programma di R& S; qualsiasi adeguamento della ripartizione indicativa dell'importo di cui all'allegato II concernente la dimostrazione che non sia stato oggetto di una decisione di bilancio. 2. La procedura di cui all'articolo 6, paragrafo 2, si applica nei seguenti casi: - realizzazione e aggiornamento del programma di lavoro Dimostrazione (comprese le attività di diffusione) di cui all'articolo 5, paragrafo 1; - selezione dei progetti di dimostrazione proposti per un finanziamento comunitario nonché dell'importo stimato del finanziamento per progetto se esso supera 0,5 Mio di ECU; - misure da prendere per la valutazione del programma; - qualsiasi adeguamento della ripartizione indicativa dell'importo di cui all'allegato II concernente la dimostrazione che non sia stato oggetto di una decisione di bilancio; 3. La Commissione informa il comitato, in occasione di ciascuna riunione, circa l'evoluzione dell'attuazione complessiva del programma. Per garantire la sinergia tra le attività di ricerca e sviluppo da un lato e quelle di dimostrazione dall'altro, i due comitati di cui all'articolo 6, rispettivamente comma 2 e 3, si riuniscono congiuntamente su iniziativa della Commissione almeno una volta l'anno per discutere la strategia e gli obiettivi comuni e curare che il programma sia attuato in modo coerente. Articolo 8 Ai sensi dell'articolo 228, paragrafo 1, la Commissione è autorizzata ad avviare negoziati in vista della conclusione di accordi internazionali con paesi terzi europei per associarli a tutto o a parte del programma. Articolo 9 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. (1) GU n. L 185 del 17. 7. 1990. (2) Doc. COM(93) 700 def. del 5. 12. 1993. ALLEGATO I OBIETTIVI E CONTENUTO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO Il presente programma specifico riflette pienamente gli orientamenti del quarto programma quadro, ne applica i criteri di selezione e ne precisa gli obiettivi scientifici e tecnologici. Il paragrafo 5 dell'allegato III, prima azione di detto programma quadro, costituisce parte integrante del presente programma. LA SITUAZIONE Il programma di RST proposto per l'energia si basa sulle considerazioni principali seguenti: L'utilizzazione, la produzione, il commercio dell'energia e le tecnologie correlate interagiscono in maniera unica e complessa nell'economia moderna; le interazioni sono decisive per la crescita economica, la qualità della vita e dell'ambiente. La sicurezza energetica nel senso più ampio del termine, cioè quella che garantisce servizi energetici affidabili a condizioni e costi accettabili, permane una preoccupazione di primo piano e deve costituire la principale motivazione del supporto all'azione RST su scala europea. Le crescenti preoccupazioni per l'ambiente circa la produzione e l'utilizzo dell'energia (contributo all'effetto serra, emissione di gas inquinanti e di altre sostanze nocive, sicurezza, rumore) e l'accettazione della popolazione sono oggigiorno diventate la forza motrice del cambiamento. La tecnologia, pur essenziale, non è sufficiente. Una politica efficace di RST deve tener conto del ciclo completo, cioè ricerca, sviluppo, dimostrazione, diffusione delle conoscenze, affermarsi delle tecnologie sul mercato e comportamento degli agenti economici. Essa deve integrare le diverse dimensioni regionali (emissioni locali, inquinamento transfrontaliero, inquinamento del pianeta) ed essere svolta di concerto con gli strumenti delle politiche comunitarie che possono influenzare l'energia, quali la politica energetica, la politica dei trasporti, la politica agraria, i fondi strutturali, la cooperazione internazionale (compreso Eureka) o le misure fiscali. Come sottolineato nel libro bianco «Crescita, competitività e occupazione», la RST dovrà anche privilegiare gli orientamenti che favoriscono la creazione di posti di lavoro, in particolare attraverso il rafforzamento della competitività dell'industria europea che ne è un garante. Un'azione comunitaria di RST energia concepita in quest'ottica potrebbe diventare una grande forza motrice per lo sviluppo economico generale. Esiste una crescente consapevolezza del fatto che lo sviluppo economico non è più soltanto una questione imprenditoriale o settoriale bensì un insieme di progetti globali che coinvolgono l'intera società; la garanzia per tutti di un approvvigionamento durevole di energia, in armonia con l'ambiente e il funzionamento della società, è un progetto a carattere globale da privilegiare se si vogliono evitare conflitti. L'azione comunitaria di RST concerne le linee di azione distinte indicate qui di seguito: - miglioramento della conversione e dell'utilizzazione dell'energia, - introduzione delle energie rinnovabili nel sistema energetico europeo, - sicurezza dell'energia nucleare, - continuazione delle ricerche sulla fusione nucleare come opzione a lungo termine. Per la fase di dimostrazione, la prima linea di azione opera una distinzione tra i settori dell'utilizzazione razionale dell'energia, della conversione e della produzione di energie fossili. La presente proposta di programma concerne le due prime linee di azione in correlazione con un'attività specifica di ricerca a sostegno dell'azione comunitaria nei settori connessi: energia, ambiente, economia. Saranno effettuate analisi strategiche sui problemi a medio e lungo termine di questi settori, in particolare sotto il profilo tecnologico e socioeconomico. Queste analisi terranno conto delle specificità energetiche e ambientali dei paesi e delle regioni della Comunità nonché di altre regioni del mondo (paesi in via di sviluppo e Europa centrale in particolare). Le due altre linee d'azione, sicurezza dell'energia nucleare e fusione, sono oggetto di programmi specifici separati. LE ATTIVITÀ DI RST PROPOSTE Sarà elaborata una strategia comunitaria di RST per garantire l'integrazione e la coerenza delle attività dell'intero programma di RST energia. Le attività di RST proposte saranno svolte in due fasi distinte, cioè Ricerca e sviluppo e Dimostrazione che sono qui presentate secondo questa struttura. Alle due fasi si affiancherà un'attività di supporto strategico. Nell'ambito del programma, a titolo di supporto alle azioni tecnologiche, saranno sviluppate azioni specifiche per definire, attuare e pilotare una strategia globale di RST energia. Ciò richiede la realizzazione di ricerche socioeconomiche connesse con l'utilizzazione dell'energia nonché lo sviluppo e l'applicazione di nuovi modelli per l'elaborazione di scenari coerenti sull'evoluzione del contesto energetico a medio e lungo termine; queste iniziative consentiranno di migliorare le conoscenze sulle interazioni tra energia, ambiente e sviluppo economico e l'analisi dell'impatto della strategia di RST energia. I progetti di queste azioni di ricerca saranno concepiti in maniera armonizzata tra i paesi della Comunità onde consentire raffronti internazionali immediati. Il campo di applicazione riguarderà sia i paesi europei che quelli in via di sviluppo, l'Europa dell'Est e la CSI (sulla base dei necessari adeguamenti). In tutti i paesi della Comunità saranno mantenute o create reti di esperti e saranno introdotte strette relazioni con gli organismi internazionali e i paesi terzi per garantire una coerenza di metodi e impostazioni. Oltre a queste azioni, sono previste azioni complementari di sostegno e di accompagnamento, tra cui: - studi sul comportamento degli agenti economici per capire meglio i fattori che favoriscono o frenano la penetrazione sul mercato di numerose tecnologie energetiche improntate al rapporto costi/utili che saranno completati da analisi di mercato e da studi tecnologici per orientare la penetrazione sul mercato delle tecnologie energetiche; - la valutazione delle tecnologie nel contesto più generale degli strumenti a carattere politico e economico per accelerarne la diffusione sul mercato; il calcolo dei costi e degli utili «sociali» connessi con l'elaborazione delle varie forme di energia (inseriti eventualmente in una «contabilità verde» europea) consentirebbe in proposito di definire meglio questi strumenti; quest'azione porterebbe a sviluppare concretamente strumenti di politica RST capaci di influenzare l'evoluzione dell'utilizzazione e dell'approvvigionamento energetico, ivi compresa l'accettazione da parte dei cittadini delle tecnologie energetiche innovatrici. Gli sforzi mireranno inoltre a favorire in materia di RST la diffusione delle conoscenze e delle tecnologie nonché la cooperazione industriale con i paesi terzi. D'altra parte, relativamente ai settori di sua competenza, delle azioni complementari saranno condotte dal CCR in particolare nei settori 1.7: Risparmio di energia nell'industria e negli edifici, 2.2: Elettricità solare fotovoltaica e 2.3: Edifici, descritti qui nel seguito (1). Le attività di RST integreranno azioni di ricerca e sviluppo, azioni dimostrative e azioni di diffusione delle conoscenze. I lavori previsti nell'ambito delle varie azioni differiscono ovviamente in relazione a diversi criteri il cui peso può cambiare a seconda che ci si ponga sotto il profilo della R& S o della dimostrazione. Le azioni di ricerca e sviluppo saranno rigorosamente selezionate onde favorire progetti potenzialmente atti a svolgere a livello europeo un effettivo ruolo di catalizzatore in settori ritenuti strategici per la sicurezza energetica, e l'ambiente costituirà la principale forza motrice. Le azioni di dimostrazione, più prossime al mercato, saranno più diversificate; da un lato esse costituiscono la prosecuzione delle attività di RST intraprese dal settore privato o pubblico, a livello comunitario e nazionale; dall'altro, mirano a sostenere in maniera più diretta i vari aspetti della politica energetica (in particolare la sicurezza dell'approvvigionamento). Esse saranno definite in modo che tutta la RST contribuisca sostanzialmente al rafforzamento della competitività dell'industria europea (ivi comprese le PMI) e alla coesione economica e sociale tramite, in particolare, lo sviluppo delle risorse locali e regionali. Alcune tecnologie (quali la combustione, la gassificazione, l'immagazzinamento di energia) hanno carattere generico ed interessano tanto le energie fossili quanto le energie rinnovabili. Si rende quindi necessario assicurare uno sviluppo congiunto di queste tecnologie al servizio dell'insieme delle fonti o campi energetici. Ciò permetterà di contribuire a realizzare degli impianti pilota o di dimostrazione di interesse comune (ad esempio una catena di gassificazione avanzata, utilizzabile per la combustione sia dei combustibili fossili solidi che della biomassa) e contribuirà in tal modo a facilitare l'introduzione delle energie rinnovabili nel sistema energetico. Tale approccio di sviluppo congiunto permetterà di assicurare un efficiente impiego delle risorse del programma, conformemente all'obiettivo della ripartizione globale degli stanziamenti indicati nell'allegato II (60 % per le energie rinnovabili, 40 % per le altre attività di RST). A. RICERCA E SVILUPPO 1. Miglioramento della conversione e dell'utilizzazione dell'energia L'economia mondiale dell'energia si basa in maniera preponderante sull'utilizzo dei prodotti fossili, una situazione destinata a durare ancora a lungo. È il caso del carbone, le cui riserve mondiali sono sufficienti per vari secoli. La penetrazione del gas naturale sul mercato progredisce ma il suo trasporto a distanza (Nord Africa, Mare del Nord, Siberia) in forma gassosa ne ostacola fortemente l'impiego. Uno dei problemi più critici dell'utilizzo dei combustibili fossili è dato dalle emissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti. L'azione comunitaria dovrebbe pertanto, a titolo prioritario, puntare a ridurre le emissioni inquinanti e ad ottimizzare la conversione e l'utilizzazione dell'energia. Le attività di R& S descritte nel presente capitolo riguardano il miglioramento dei sistemi di conversione energetica basati sul carbone e sugli idrocarburi, lo sviluppo di nuovi sistemi energetici, il risparmio di energia nel settore consumatori, l'immagazzinamento dell'energia e l'esplorazione e lo sfruttamento più razionale delle risorse locali di idrocarburi. A complemento di queste attività specifiche di R& S, si seguirà un approccio integrato per applicare tecnologie pulite ed efficaci in settori quali l'edilizia, l'industria e i trasporti. I trasporti sono il settore dove la domanda di energia registra la crescita maggiore e pertanto il sistema energia-trasporti sarà oggetto di un'azione particolare; è previsto al riguardo un progetto integrato sui trasporti urbani. 1.1 Tecnologie pulite del carbone L'obiettivo principale è quello di rendere le centrali elettriche alimentate a carbone più pulite attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 e di altri gas a effetto serra, delle emissioni di gas caldi nell'atmosfera, una maggiore neutralità dei residui solidi, la diminuzione del consumo di carbone a produzione pari di elettricità grazie al migliore rendimento oppure alla sostituzione parziale, a costi accettabili, del carbone, con combustibili che non producono CO2 (biomassa e rifiuti). I lavori riguarderanno processi in vista di una penetrazione a breve, medio e lungo termine del mercato. Le opzioni a breve termine concernono il miglioramento delle centrali tradizionali in vista di rese superiori al 40 % e la riduzione di tutte le emissioni inquinanti, anche con i sistemi carbone/biomassa, rifiuti. L'opzione a medio termine concerne gli IGCC (cicli combinati a gassificazione integrata) con rese superiori al 45 % e riduzioni supplementari di sostanze inquinanti. L'opzione a lungo termine riguarda lo sviluppo della generazione successiva degli IGCC (rese superiori al 50 %). Nel presente programma il termine carbone comprende tutti i «combustibili solidi» legati al carbone. Per «combustibili solidi» si intendono: carbon fossile, lignite, torba, «orimulsioni» e altri combustibili pesanti ottenuti raffinando il petrolio. Questi composti possono essere utilizzati da soli oppure mescolati con residui urbani, industriali o agricoli o biomassa, a condizione che le emissioni prodotte restino allo stesso livello e che l'energia sia essenzialmente prodotta da combustibili solidi. Sono anche compresi i processi che mirano ad una sinergia tra combustibili solidi e gas naturale. I progetti di ricerca e sviluppo riguarderanno: - lo sviluppo di cicli combinati a gassificazione integrata e di processi avanzati di combustione atmosferica e pressurizzata (cicli a vapore supercritico o cicli combinati) per un rendimento superiore e una maggiore riduzione delle sostanze inquinanti (alla fonte o nei gas di scarico) ivi compresa la pulizia dei gas a caldo, e di nuovi cicli; - lo sviluppo di processi per la gassificazione (o combustione) combinata del carbone e della biomassa o dei rifiuti urbani, industriali o agricoli, nell'ottica di una riduzione del 10-20 % delle emissioni di CO2 (quest'azione sarà effettuata in collegamento con quelle del paragrafo 2.5); il controllo rigoroso di tutte le emissioni e i residui. Lo sviluppo e la valutazione di metodi per la cattura e il deposito di CO2 saranno svolti essenzialmente in collaborazione con il programma dell'AIE sull'effetto serra; - una ricerca sull'integrazione dei materiali ad alta temperatura nei sistemi avanzati (anziché una ricerca sui materiali stessi); - l'integrazione delle pile a combustibile che utilizzano i gas di combustibili solidi in cicli combinati (dimostrazione sulle pile attuali; per la R& S cfr. paragrafo 1.3). La R& S sarà realizzata mediante progetti integrati e progetti mirati. Sarà perseguita l'attuazione di una rete europea di eccelenza ai fini dell'applicazione razionale e dell'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per il carbone. Durante lo svolgimento del programma saranno istituite attività di cooperazione in particolare con l'Europa orientale e la Cina. 1.2 Combustione Sarà introdotta un'azione di ricerca generica sulla combustione per ottimizzare i processi di combustione e ridurre le emissioni correlate. Questa ricerca si configura al contempo generica e fondamentale, come illustrato dai temi seguenti: ricerca di base sulle cause della formazione dell'inquinamento, modellazione dei processi e dei sistemi di combustione, messa a punto di apparecchiatura diagnostica, miglioramento dei sistemi e trattamento dei gas di scarico, ecc. Gli argomenti da trattare facenti parte di un approccio generico comprendono i motori a combustione interna, incluso l'impiego di carburanti alternativi, le turbine a gas, la combustione e la gassificazione del carbone e della biomassa, i bruciatori per le applicazioni stazionarie in edilizia e nell'industria. L'azione sarà svolta in collaborazione con i principali fabbricanti europei, le società petrolifere e gli utilizzatori per garantire il trasferimento tecnologico tra la Comunità dei ricercatori e gli utilizzatori. L'azione terrà anche conto del programma EPEFE (European Programme: Engines, Fuels, Emissions) - cfr. 1.5 - avviato dalla Comunità in collaborazione con le associazioni europee del petrolio e dell'automobile. 1.3 Pile a combustibile Il lavoro sulle pile a combustibile (Fuel Celles - FC) sarà incentrato su sistemi completi e impianti prototipo per diverse applicazioni (produzione di elettricità, cogenerazione, trazione stradale, navi e treni). Saranno trattati due argomenti: - le applicazioni stazionarie (in particolare, cogenerazione in edilizia e nell'industria): sviluppo di sistemi a ossidi solidi (SOFC) di 200-400 kW e a carbonati fusi in vista di una resa del 55-60 %, un costo previsionale di 1 500 ECU/kW e la riduzione delle emissioni di Nox di un fattore compreso tra 10 e 100, rispettivamente per le turbine a gas e i motori diesel. Per la cogenerazione in edilizia, saranno sviluppati sistemi basati sullo SPFC. La tecnologia delle pile a acido fosforico, a polimero solido e ai carbonati fusi sarà oggetto di azioni pilota in collegamento con la dimostrazione, nell'ottica di introdurre sul mercato applicazioni stazionarie; - la trazione stradale (elettrica): sviluppo di sistemi a pila a combustibile del tipo polimero solido, alimentati (SPFC) con l'obiettivo a lungo termine di ottenere una resa del 45-50 %, costi di 100-200 ECU/kW e una riduzione delle emissioni di un fattore compreso tra 100 e 1 000 rispetto ai sistemi tradizionali. Questo sviluppo è strettamente correlato alle attività di R& S associate alla produzione di forme di energia quali l'idrogeno o il metanolo. Il trasporto stradale (in particolare gli autobus dove si potrebbe dimostrare il rapporto costo/efficacia) e la cogenerazione in edilizia o nell'industria saranno oggetto di azioni pilota, in collegamento con la dimostrazione. È anche prevista un'attività di supporto per mettere a punto processi puliti e efficienti di trasformazione del gas naturale, del metanolo e degli oli pesanti (riformatori) o del carbone (gassificatori a carbone) in idrogeno. I problemi chiave saranno l'integrazione con la pila a combustibile, l'ottimizzazione dell'efficienza energetica correlata alle emissioni inquinanti per il sistema completo e l'estrazione delle sostanze inquinanti residue mediante diversi metodi di separazione. L'estensione della ricerca sulle pile a combustibile agli elettroliti dovrebbe portare ad una produzione pulita e poco costosa dell'idrogeno (un elettrolita è l'inverso di una pila a combustibile e le ricerche di base sono molto simili). La tecnologia SOFC potrebbe portare a elettroliti ad alta temperatura che producano elettricità con risparmio del 30-40 % rispetto a quelli tradizionali. I lavori previsti per ridurre notevolmente i costi dei sistemi SPFC potrebbero portare ad elettroliti di tipo polimero solido poco costosi. 1.4 Immagazzinamento dell'energia L'immagazzinamento dell'energia, una necessità comune a molti settori: i trasporti, il livellamento delle curve di carico, le energie rinnovabili, gli equipaggiamenti elettronici, ecc. Il programma sarà concentrato sull'immagazzinamento dell'elettricità, soprattutto per i trasporti (a supporto dell'attività di cui al punto 1.6). L'accento sarà messo sulle filiere di batterie più promettenti, quali quelle a basi di litio polimero o idruri di nichel metallici per sostituire le batterie NiCd contenenti sostanze tossiche. La possibilità di standardizzare le procedure di prove di batterie sarà studiata da una rete di fabbricanti di autovetture e di batterie. Saranno studiate altre forme di immagazzinamento, ad esempio le ruote a inerzia, i supercondensatori e l'accumulo di calore. 1.5 Idrocarburi e nuovi carburanti per i trasporti In questo campo, sarà conferita importanza allo sviluppo di combustibili puliti per i trasporti migliorando l'efficienza dei processi di riformulazione. I lavori saranno incentrati sulla conversione catalitica del gas naturale in combustibile liquido (e additivi di combustibile) con valore aggiunto superiore e più agevolmente trasportabile. In questo contesto saranno esaminati gli aspetti legati all'impatto socioeconomico globale e alla sicurezza relativamente all'impiego di combustibili alternativi, quali il metano. Dato il crescente fabbisogno di prodotti leggeri e la conseguente riduzione della domanda di oli pesanti, continueranno le attivita R& S in materia di conversione catalitica delle frazioni pesanti del petrolio. Continueranno i lavori intesi a conseguire una migliore comprensione delle relazioni tra la qualità del combustibile, la tecnologia dei motori e l'emissione di sostanze inquinanti, nell'ambito del progetto EPEFE, cfr. 1.2. Sarà anche studiato l'impiego di combustibili alternativi, ivi compresi l'idrogeno e le miscele. 1.6 Ottimizzazione dell'energia per i trasporti urbani I punti 1.2 e 1.5 contengono un elenco di temi e azioni sui trasporti. Queste attività e alcune di quelle rientranti in altri punti saranno integrate in un'azione coerente sul trasporto urbano in stretta collaborazione con le attività d'integrazione portate avanti nel programma specifico «Ricerca per una politica europea dei trasporti». Tale azione dovrà contribuire a fornire le soluzioni tecniche ai problemi specifici del trasporto urbano e ad apportare il supporto di riflessione e di analisi alle decisioni relative a questo settore in un contesto di «mobilità sostenibili», in condizioni ottimali di efficienza energetica, di ambiente e di benessere sociale. La ricerca e sviluppo riguarderà l'integrazione dei sistemi di immagazzinamento e di conversione, di trasmissione e gestione per i veicoli guidati e non guidati e comprenderà i sistemi di immagazzinamento chimico e cinetico dell'elettricità, i convertitori di energia, quali i motori a combustione interna policarburanti, le pile a combustibile e altri concetti di sistemi ibridi. Dal punto di vista energetico, per ottenere progressi significativi in questi settori di ricerca, è imperativo prendere in considerazione numerose tecnologie generiche quali la modellazione e la simulazione della combustione, i sistemi computerizzati di gestione dell'energia, lo sviluppo delle tecnologie alternative di batterie, il miglioramento dei sistemi di trasmissione, i sistemi di freni rigenerativi e i modelli di consumo di energia e di inquinamento atmosferico locale. L'ottimizzazione delle capacità esistenti richiede anche l'utilizzazione dei risultati ottenuti in telematica per il controllo e la gestione del traffico e dei sistemi d'informazione sui trasporti. I risultati degli studi di fattibilità consentiranno di individuare i settori di applicazione più idonei ai vari sistemi di propulsione, di verificare i concetti, di specificare la strategia di ricerca da perseguire nonché di definire progetti dimostrativi su scala reale in collegamento con le attività della fase Dimostrazione. Sarà anche importante diffondere su tutto il mercato europeo le tecnologie collaudate in determinati siti della Comunità. 1.7 Risparmio di energia nell'industria e negli edifici I meccanismi intesi a migliorare il risparmio di energia nei settori consumatori, industria ed edilizia, non si limitano alle tecnologie bensì dipendono anche da una serie di ostacoli e distorsioni di tipo sociale, economico o giuridico o ancora dal comportamento dei consumatori che occorre capire meglio. Le ricerche a carattere tecnologico indicate qui di seguito si accompagneranno pertanto ad una ricerca socioeconomica facente parte dell'azione di supporto alla strategia RST energia che potrebbe però assumere la forma di progetti integrati in senso lato, cioè comprendenti la sperimentazione concreta di strumenti economici di accompagnamento all'introduzione di nuove tecnologie. Nel settore industria, la R& S concernerà un numero limitato di tecnologie generiche di importanza primordiale per l'energia, l'ambiente e in alcuni casi l'acqua, ad esempio l'integrazione di processi e la messa a punto di nuovi processi, gli scambiatori di calore (accumulo di incrostazioni, eccetera), i processi di separazione quali le membrane, l'estrazione, la cristallizzazione, l'adsorbimento, la combustione stazionaria (cfr. punto 1.2), i processi che integrano l'energia solare. Saranno anche presi in considerazione progetti sull'utilizzazione più efficiente dell'elettricità. L'ingegneria in agricoltura sarà studiata sotto il profilo dell'efficienza energetica e dell'inquinamento. Sarà fortemente sollecitata la partecipazione dell'industria. In edilizia, saranno privilegiati gli approcci «sistemici» che saranno realizzati in stretto collegamento con quelli relativi alle energie rinnovabili negli edifici di cui al punto 2.3. In termini di R& S, gli approcci concerneranno un'utilizzazione razionale ed economa dei combustibili e dell'elettricità e comprenderanno ricerche sulla casa intelligente, sui sistemi di pompe di calore, ecc.; sono anche previsti lavori a carattere prenormativo. D'altro lato, la RST dovrà consentire lo sviluppo di concetti di energia integrata per l'industria, l'edilizia e l'agricoltura, in particolare la cogenerazione (comprese le piccole unità di calore forza combinata di meno di 10 kWe) e altri sistemi (di apparecchiature comprendenti turbine, pile a combustibili, motori diesel, pompe di calore, batterie, ecc.). Un'attenzione particolare sarà conferita all'efficienza di sistemi integrati di utilizzazione finale dell'elettricità nell'industria e in edilizia, ivi compreso un migliore rendimento della trasmissione, della distribuzione e dell'immagazzinamento dell'energia. Sarà dato ampio spazio ai progetti dimostrativi concernenti le tecnologie più tradizionali mentre la R& S riguarderà soprattutto i progetti integrati basati su tecnologie avanzate. Saranno anche analizzati gli ostacoli tecnici di altro tipo che si frappongono alla produzione decentrata di energia. Queste azioni potranno essere adeguate in vista della loro applicazione nei paesi in via di sviluppo, nei PECO e nella CSI. Si terrà anche conto dei risultati ottenuti nell'ambito di altri programmi connessi di RST. 1.8 Esplorazione e produzione di idrocarburi Le azioni di R& S concerneranno i problemi a medio e lungo termine per migliorare lo sfruttamento dei siti di idrocarburi e rafforzare la base tecnologica dell'industria europea. La ricerca si concentrerà sugli aspetti seguenti: - sviluppo di tecnologie efficienti per caratterizzare e gestire meglio i giacimenti in vista di una previsione più accurata della loro produzione; - analisi dei bacini sedimentari e modellazione tridimensionale ai fini di una migliore descrizione della formazione dei bacini e della loro evoluzione geo-storica; - individuazione delle strutture profonde, piccole o più complesse mediante metodi di esplorazione avanzati, geochimici e geofisici. È prevista inoltre un'azione integrata di ricerca sulla scienza della Terra che oltre a fornire informazioni indispensabili all'esplorazione degli idrocarburi consentirà anche di migliorare notevolmente la base delle conoscenze scientifiche utili per altri programmi di ricerca, quali la geotermia in roccia secca, il deposito di residui radioattivi, le materie prime o lo sfruttamento delle risorse marine. 2. Energie rinnovabili Le energie rinnovabili, nelle loro forme nuove e moderne che vanno al di là dell'impiego tradizionale dell'idraulica e del legname da riscaldamento, presentano un grande potenziale che non è ancora stato pienamente sfruttato. Queste forme di energie pulite ed locali sono tuttavia considerate le più adatte a combattere l'effetto serra e a contribuire alla sicurezza energetica a lungo termine. Come fonti di innovazione tecnologica, esse potrebbero dar luogo a nuove attività industriali e occupazionali a tutti i livelli di qualificazione, in particolare nelle regioni sfavorite dell'Europa. Per la loro natura decentrata esse consentono una maggiore apertura verso i cittadini. Nel quadro della cooperazione internazionale, le energie rinnovabili avranno un importante ruolo da svolgere per evitare che il terzo mondo, che sarà il maggiore consumatore di energia, non divenga anche il più grande inquinatore. In relazione alla dualità, qualità della vita e impatto sociale, le energie rinnovabili dovrebbero rendere sostenibili il futuro aumento del consumo energetico, alla base di ogni crescita economica, nel rispetto dell'ambiente. Le attività in questo capitolo saranno attuate in stretto legame con i temi del capitolo «miglioramento della conversione e utilizzazione dell'energia» (in modo particolare combustione, immagazzinamento dell'energia, pile a combustibile, risparmio di energia negli edifici) che presentano un interesse diretto per contribuire al perseguimento degli obiettivi tecnici ed economici relativi all'introduzione ed all'utilizzazione delle energie rinnovabili. Il presente programma concerne una nuova dimensione delle energie rinnovabili intesa a consentire l'introduzione su ampia scala di queste nuove fonti nel sistema energetico europeo. A tal fine sarà attuata un'opportuna strategia per concentrare le attività su obiettivi ambiziosi ma realisti, a breve e medio termine. Su questa linea di azione, sarà dato particolare rilievo alla R& S nella misura in cui la situazione della tecnologia, tranne in alcuni casi, è ancora lontana dalle condizioni del mercato; le attività di R& S perseguiranno obiettivi prioritari di ordine scientifico, tecnologico e industriale. Sarà stabilito un nesso con gli strumenti non tecnologici relativi, ad esempio, agli ostacoli giuridici e amministrativi: sarà data maggiore importanza a tal fine all'analisi degli strumenti necessari per produrre le energie rinnovabili nella società; la ricerca socioeconomica, la pianificazione e la formazione rientreranno in quest'analisi (nell'ambito dell'azione di supporto alla strategia RST energia). L'impiego finanziario sarà incentrato sui seguenti settori prioritari: 2.1 Sviluppo dell'integrazione tecnologica delle energie rinnovabili Questa nuova iniziativa mira a favorire l'integrazione delle energie rinnovabili dal punto di vista tecnologico tenendo conto al contempo degli aspetti sociali ed economici. Le energie rinnovabili interessano, sotto forme molto diverse, attività comuni a tutte le componenti della società. Ai fini di un impiego accelerato e il più possibile diffuso occorre uno sforzo pluridisciplinare nelle diverse professioni interessate, ricercatori, industriali e futuri utilizzatori. Particolare importanza sarà conferita all'integrazione delle energie rinnovabili nei futuri sistemi energetici, nelle zone rurali e nei progetti integrati di grandi dimensioni, quali lo sviluppo della produzione di elettricità da energie rinnovabili. L'impatto delle energie rinnovabili dovrà essere studiato a fondo nei luoghi dove saranno sviluppate, cioè soprattutto nelle regioni e nelle città, per l'agricoltura e l'industria e le reti di distribuzione; sarà analizzato l'impatto sul tessuto sociale e ad altri livelli. Si dovranno organizzare accordi di sviluppo e programmi di azioni specifiche e settoriali mediante reti, molte delle quali saranno riunite nella «grande rete per lo sviluppo delle energie rinnovabili» che comprenderà tra l'altro sotto-reti tematiche, le principali società elettriche europee, architetti famosi e ingegneri edilizi, centri specializzati, città pilota, regioni e isole. L'integrazione nel terzo mondo e nell'Europa dell'Est necessita uno forzo specifico per adattare le tecnologie, prepararne il trasferimento e sostenere l'industria europea per i futuri mercati di esportazione. 2.2 Elettricità solare fotovoltaica Si punterà su un approccio verticale «a tre livelli» e cioè, in primo luogo la continuazione della ricerca sulle celle solari cristalline o in strati sottili associando l'industria e i laboratori di ricerca universitari e parauniversitari. Si cercherà di accelerare l'industrializzazione delle celle e dei moduli. Si tratta di una nuova iniziativa del programma comunitario per sostenere la RST industriale, in particolare presso le PMI, in termini di sviluppo precompetitivo dell'ingegneria, dei processi industriali flessibili ad alto flusso. Saranno continuati e accelerati lo sviluppo e la dimostrazione dei sistemi fotovoltaici pilota nell'ottica di ridurre i costi e migliorare il rendimento e l'affidabilità delle apparecchiature. L'attività di prove e misure di nuovi moduli e sistemi fotovoltaici continuerà a cura del CCR di Ispra per partecipare all'elaborazione di norme europee e alla specifica di raccomandazioni per i fabbricanti e gli utilizzatori. Il CCR realizzerà azioni complementari in stretta collaborazione con i laboratori nazionali. 2.3 Edifici Anche in questo settore l'approccio più adatto è di tipo verticale e, nel caso della R& S, in primo luogo si tratta di continuare i lavori sui componenti e sulle procedure di integrazione dell'energia solare attiva, passiva, dell'illuminazione naturale e altri elementi. La ricerca sarà di tipo prenormativo e orientata verso le possibilità di standardizzazione. Ad un secondo livello continueranno i lavori sullo sviluppo di edifici pilota prendendo come criterio essenziale la riuscita energetica, estetica e architetturale. Lo sviluppo dell'habitat bioclimatico e il rinnovamento energetico degli edifici esistenti costituiscono una parte nuova. Sarà infine sviluppata un'urbanizzazione moderna in armonia con le esigenze specifiche in materia di energia, architettura e organizzazione sociale di una nuova integrazione del lavoro, della vita e del tempo libero nelle città. Questo sviluppo dovrebbe portare a nuovi quartieri urbani pilota, puliti e con emissioni ridotte al minimo. Quest'ultimo livello di attività sarà svolto sotto forma di concertazione con reti di città, regioni, urbanisti specializzati in energia solare e architetti. Le azioni saranno svolte in maniera coerente e complementare rispetto a quelle sull'utilizzazione razionale dell'energia negli edifici di cui al punto 1.7. 2.4 Aerogeneratori Le attività saranno integrate verticalmente come segue: in primo luogo saranno sviluppati nuovi materiali e componenti, soprattutto le pale a compositi avanzati. In un secondo tempo, una volta completato il programma di sviluppo dell'attuale generazione di aerogeneratori, sarà avviato un programma di sviluppo di una nuova generazione di aerogeneratori più potenti, superiori a 1-2 MW, con pale ultraleggere e altri nuovi componenti. Saranno eventualmente prese in considerazione turbine molto innovatrici e di dimensioni più piccole. Il programma mirerà infine a promuovere siti d'installazione alternativi, soprattutto in mare aperto, su terreno complesso e in zone a regime inferiore di venti. 2.5 Biomassa Questo settore è particolarmente importante per le azioni di R& S e le relazioni con l'ambiente e lo sviluppo regionale e rurale. È necessario un approccio integrato biomassa/bioenergia per garantire la coerenza e la pertinenza delle attività di R& S comunitarie relative all'insieme della catena bioenergia nelle sue dimensioni tecniche e non tecniche (compresi ad esempio gli aspetti relativi al bilancio energetico, al rapporto costi/efficacia, all'impatto delle politiche pubbliche, eccetera): produzione e trattamento combinato delle materie prime agricole, impiego e conversione di questi materiali a scopi energetici. Questa impostazione strategica sarà elaborata insieme ai programmi AIR e TEPE. Il programma di ricerca agroindustriale sarà incentrato sulla produzione delle materie prime, la logistica e il trattamento, mentre il programma energia si concentrerà su lavori legati alla conversione e all'impiego della biomassa solida e, più in particolare, l'impiego di nuovo culture forestali e agricole a crescita rapida o da rifiuti. Ciò servirà di base ad una seconda attività concernente la conversione in combustibili liquidi, gassosi e solidi o direttamente in calore. I rifiuti urbani, agricoli, forestali e industriali saranno considerati in correlazione alle attività di cui al punto 1.1. Saranno sviluppati progetti pilota e di dimostrazione, in particolare per la produzione decentrata di elettricità sulla base dei motori e delle turbine a maggior rendimento. Continueranno i lavori sulla produzione di oli pirolegnosi e la loro conversione in prodotti per il mercato dei combustibili. 2.6 Energia geotermica La parte ricerca e sviluppo ancora da trattare in questo campo e che merita un continuo supporto su scala europea è quella delle rocce calde e secche. L'azione al riguardo concernerà un unico progetto pilota europeo destinato a porre le basi per un successivo prototipo dimostrativo. Le attività concernenti l'energia geotermica tradizionale rientrano nella fase Dimostrazione. 2.7 Altre opzioni Saranno eventualmente svolte azioni concertate su diverse famiglie di energie rinnovabili in fasi diverse di sviluppo: energia del moto ondoso, energia delle maree, microidraulica, energia solare termodinamica, produzione pulita e impiego di idrogeno e altre. Si devono anche considerare le tecnologie associate alle energie rinnovabili, in particolare i dispositivi di immagazzinamento dell'energia elettrica o termica. B. DIMOSTRAZIONE (comprese diffusione e valorizzazione) Le attività di dimostrazione, comprese la diffusione e la valorizzazione concerneranno tre indirizzi: utilizzazione razionale dell'energia, fonti di energie rinnovabili e combustibili fossili. 1. Utilizzazione razionale dell'energia L'utilizzazione razionale dell'energia comprende azioni sull'efficienza energetica dal lato della domanda. La riduzione del consumo energetico e l'incoraggiamento alla penetrazione sul mercato di tecnologie innovative, efficienti e pulite sono essenziali per ridurre la dipendenza dall'approvvigionamento esterno di prodotti energetici e per migliorare l'impatto dell'utilizzazione dell'energia sull'ambiente. Oltre alle attività specifiche di dimostrazione, sarà seguito un approccio integrato per l'applicazione di tecnologie pulite ed efficienti nei settori: edilizia, industria e trasporti. Il trasporto è il settore dove si registra la maggiore crescita della domanda energetica e pertanto al sistema energia- trasporti sarà conferita un'attenzione particolare. Le attività comunitarie in questo settore concerneranno quattro temi: - efficienza energetica negli edifici; - efficienza energetica nell'industria; - industria dell'energia, dell'elettricità e del calore; - trasporti e infrastruttura urbana. 1.1 Efficienza energetica negli edifici L'obiettivo è quello di conseguire una netta riduzione del consumo di energia e delle emissioni di CO2 e di altre sostanze che inquinano l'atmosfera nei nuovi grandi complessi edilizi del settore residenziale, commerciale o pubblico, mediante miglioramenti tecnici ed economici e efficienti sistemi di gestione e di controllo. Le attività comprenderanno la progettazione a basso consumo energetico, materiali e componenti ottimizzati, gestione integrata del carico per il riscaldamento, la climatizzazione e i consumi elettrici nonché apparecchiature ottimizzate elettriche e HVAC (Heating, Ventilating and Air Conditioning), integrando razionalmente, ove possibile, sistemi di energia rinnovabile. Le attività comprenderanno anche l'ammodernamento di grandi complessi edilizi adibiti ad uso commerciale, pubblico e residenziale. Sarà data la precedenza a componenti standardizzati e modulari e sarà conferita particolare importanza ai sistemi di architettura integrata. 1.2 Efficienza energetica nell'industria L'obiettivo è quello di ridurre il consumo specifico di energia per unità di produzione o di aumentare la produttività a pari consumo energetico al fine di aumentare la competivitità delle industrie europee o incoraggiare nuovi prodotti. Le azioni comprenderanno la dimostrazione di tecnologie innovative intese a migliorare o sostituire i processi di fabbricazione in vista di una netta riduzione del consumo di energia del prodotto. Si cercherà di migliorare lo sfruttamento del calore residuo o di scarico e di contenere o impedire un aumento del consumo energetico a seguito dell'attuazione della tutela ambientale. 1.3 Industria dell'energia, dell'elettricità e del calore L'obiettivo è quello di aumentare l'efficienza della trasformazione di energia primaria in calore e/o elettricità nonché a livello dei trasporti e della distribuzione. Le attività comprenderanno la dimostrazione di nuovi cicli di produzione, di metodi ottimizzati per la gestione delle reti di trasmissione, distribuzione e immagazzinamento dell'energia nonché il miglioramento dei sistemi di condensazione. 1.4 Trasporti e infrastruttura urbana L'obiettivo è quello di conseguire un netto miglioramento dell'efficienza energetica globale dei sistemi pubblici di trasporto, una gestione dei trasporti più coerente e una maggiore sensibilizzazione nei confronti dei trasporti pubblici. Le azioni comprenderanno tecniche di gestione e controllo del traffico, compresi i sistemi di informazione avanzati per gli utenti, una migliore infrastruttura di interscambio modale, parchi di veicoli per il trasporto pubblico efficienti nelle aree urbane nonché misure complementari per incoraggiare il passaggio dal trasporto privato a quello pubblico. Le attività comprenderanno anche miglioramenti dell'efficienza energetica relativamente a nuovi sistemi di trazione per veicoli alimentati con carburanti alternativi o tradizionali. 2. Energie rinnovabili Le energie rinnovabili nelle loro nuove e moderne forme che vanno al di là degli impieghi tradizionali dell'energia idraulica e del legname da riscaldamento sono lungi dall'aver realizzato il loro potenziale a causa di una mancanza di sviluppo. Queste fonti energetiche locali e pulite sembrano tuttavia le più adatte a combattere l'effetto serra e a contribuire a lungo termine alla sicurezza energetica. Come fonti di innovazione tecnologica, esse potrebbero portare a nuove attività industriali e occupazionali a tutti i livelli, soprattutto nelle regioni europee meno favorite. A causa inoltre della loro natura decentrata, esse sono molto più accessibili ai cittadini. Nell'ambito della cooperazione internazionale, le energie rinnovabili avranno un'importante funzione da svolgere per garantire che il terzo mondo, destinato a diventare il maggiore consumatore di energia, non divenga anche il maggiore inquinatore. In relazione al nesso, qualità della vita e impatto sociale, esse sono probabilmente le uniche fonti atte a garantire in futuro un aumento sostenibile del consumo energetico, basato su una crescita economica globale, nel rispetto dell'ambiente. Il presente programma concerne una nuova dimensione delle energie rinnovabili intesa a consentire l'introduzione su vasta scala di queste nuove fonti nel sistema energetico europeo. A tal fine sarà attuata un'opportuna strategia per concentrare le attività su obiettivi ambiziosi ma realisti, a breve-medio termine. Su questa linea di azione, sarà dato ampio spazio ad attività di dimostrazione mirate per conseguire, a breve medio termine, obiettivi tangibili. L'integrazione con il terzo mondo e l'Europa dell'Est necessita uno sforzo specifico per adattare le tecnologie, prepararne il trasferimento e sostenere l'industria europea per i futuri mercati all'esportazione. Le azioni di dimostrazione nel settore delle energie rinnovabili comprenderanno tutte le fonti energetiche rinnovabili, ove opportuno in associazione con altre azioni comunitarie per stimolare il mercato e conseguire gli obiettivi energetici stabiliti. A questo riguardo, le attività di questo capitolo saranno svolte in stretta relazione con i temi dei capitoli «Utilizzazione razionale dell'energia» e «Combustibili fossili» (in modo particolare la co-combustione, la produzione di elettricità e calore, l'immagazzinamento di energia, il risparmio energetico negli edifici) che sono di diretto interesse per il perseguimento degli obiettivi tecnici ed economici relativi all'introduzione ed all'utilizzazione delle energie rinnovabili. Sarà assegnato un sostegno finanziario ai seguenti campi prioritari: - energia dalla biomassa e dai rifiuti; - energia solare; - energia eolica; - energia idroelettrica; - energia geotermica. 2.1 Energia dalla biomassa e dai rifiuti L'obiettivo è quello di ridurre le emissioni nocive e i costi della generazione di elettricità, migliorare l'affidabilità, promuovere un maggiore ricorso delle tecnologie già note, migliorarne l'applicazione e l'integrazione, accrescerne la competitività e ridurne i costi. Le attività di dimostrazione concerneranno la produzione di energia da biomassa solida come combustibile, la produzione, sostituzione e/o il risparmio energetico dei rifiuti municipali, industriali, agricoli, animali e forestali nonché la riduzione dei costi per ottenere energia ricavata dalla biomassa. 2.2 Energia solare 2.2.1 Fotovoltaica Le attività riguarderanno in particolare la commercializzazione su vasta scala di applicazioni fotovoltaiche remote e autonome e di sistemi di collegamento alla rete, con la partecipazione degli enti erogatori di elettricità e di altri soggetti chiave. 2.2.2 Applicazioni termiche Le attività comprenderanno la produzione di grandi quantità di acqua calda (o altri fluidi) a scopi di riscaldamento e/o raffreddamento e la produzione di grandi quantità di aria calda per la climatizzazione o l'essiccazione. 2.3 Energia eolica Le attività si concentreranno sulla dimostrazione di tecnologie atte a migliorare le prestazioni, l'efficienza, l'affidabilità e a conseguire riduzioni dei costi. Sarà conseguito lo sfruttamento massimo del potenziale eolico mediante l'applicazione su vasta scala di turbine a medie dimensioni, complessi eolici offshore, macchinari progettati espressamente per il regime a basso vento, nuove applicazioni negli impianti singoli o nei complessi di unità più grandi (G1 MW). 2.4 Energia idroelettrica Le attività riguarderanno la progettazione e la costruzione, materiali o metodi di funzionamento e controllo delle nuove tecnologie. Saranno anche promosse le iniziative industriali intese a produrre macchinari di alta qualità, affidabili e competitivi, nonché ad ottimizzare tecniche e tecnologie semplici, affidabili e poco costose, particolarmente quelle adatte ai mercati e alle esigenze dei paesi in ritardo di sviluppo. Saranno anche studiate le possibilità di risanamento o ammodernamento di siti abbandonati o prossimi alla fine della loro durata tecnica o amministrativa, grazie al ricorso alle attuali tecnologie a rendimento elevato. 2.5 Energia geotermica Le attività riguarderanno il miglioramento delle tecniche di perforazione, i macchinari dei pozzi, i fenomeni di corrosione e incrostazione, l'automazione e i sistemi di trattamento delle acque salmastre, lo sfruttamento di giacimenti geotermici con risorse accertate e lo sviluppo di applicazioni geotermiche in agricoltura e acquicoltura. 3. Energie fossili L'economia mondiale dell'energia è incentrata a titolo preponderante sull'impiego dei combustibili fossili. Nei paesi membri dell'Unione europea, il consumo delle energie fossili, carbone, petrolio e gas naturale, rappresentano oggigiorno circa l'82 % del consumo globale. Questa quota è destinata ad aumentare regolarmente nei prossimi decenni con delle variazioni tuttavia tra le varie fonti energetiche. Il gas naturale per esempio è destinato a continuare la sua penetrazione sul mercato europeo malgrado il trasporto a distanza (Africa, Siberia, Mare del Nord) sotto forma liquida (GNL) o gassosa sollevi determinati problemi tecnici ed economici. La percentuale del petrolio invece è destinata ad aumentare leggermente ma in modo costante nei prossimi anni. L'aumento sarà dovuto essenzialmente al settore dei trasporti. Il carbone, le cui riserve mondiali sono sufficienti per diversi secoli, continuerà a contribuire all'approvvigionamento, malgrado i limiti ambientali legati al suo impiego. Uno dei problemi più critici dei combustibili fossili è dovuto infatti alle emissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti. L'azione comunitaria nel campo della dimostrazione della fattibilità tecnica ed economica delle nuove tecnologie dovrebbe pertanto a titolo prioritario mirare a ridurre le emissioni inquinanti ed aumentare l'efficienza della conversione e dell'utilizzazione delle energie fossili. 3.1 Combustibili solidi Per «combustibili solidi», si intendono: carbon fossile, lignite, torba, orimulsione ed altri combustibili pesanti derivati dalla raffinazione del petrolio. Questi composti possono essere utilizzati da soli o mescolati con residui urbani, industriali o con della biomassa a condizione che le emissioni prodotte restino allo stesso livello e che l'energia sia soprattutto prodotta dai combustibili solidi. L'obiettivo è quello di ridurre le emissioni prodotte dall'impiego di combustibili solidi, in particolare gli ossidi di zolfo, gli ossidi di azoto combinati e di CO2 migliorando il rendimento della produzione e ottimizzando i processi di gassificazione nonché quello di eliminare i rifiuti urbani, industriali o di altro tipo, grazie all'impiego abbinato col carbone. Le priorità dell'attività di dimostrazione, diffusione e valorizzazione concerneranno i settori della produzione di elettricità e di calore dai combustibili fossili, la valorizzazione dei sottoprodotti e la produzione delle materie prime. Sarà perseguita la sinergia con il gas naturale. 3.1.1 Produzione di elettricità e calore Le attività in questo campo comprenderanno la combustione in letto fluidizzato atmosferico circolante, la combustione a letto fluidizzato sotto pressione stazionario o circolante, le misure primarie per l'abbattimento delle emissioni e il trattamento dei fumi. Nell'ambito di questa attività saranno anche finanziati l'«Integrated Gasification Combined Cycle» e il «Topping Cycle», il trattamento dei gas ad alta temperatura e le celle a combustibile che utilizzano i gas combustibili solidi. 3.1.2 Valorizzazione dei sottoprodotti Le attività di questo settore riguarderanno la valorizzazione, il trattamento o l'arricchimento dei rifiuti gassosi, liquidi e solidi prodotti dall'impiego dei combustibili solidi. 3.1.3 Produzione di materie prime Le attività in questo settore saranno incentrate sulla liquefazione di combustibili solidi nell'ottica, in particolare, di sinergie tra questa tecnica e le raffinerie di petrolio e nuovi processi pirolitici. 3.2 Idrocarburi L'obiettivo delle attività in questo settore è quello di rafforzare la capacità dell'industria di rispondere alle esigenze a breve e lungo termine per quanto riguarda la messa a disposizione e l'attuazione di tecnologie efficienti nei settori del petrolio e del gas. Sarà conferita un'attenzione particolare ai mercati dei PECO e della CSI. La dimostrazione, la diffusione e l'ottimizzazione dell'attività sono particolarmente importanti in questo campo per garantire la penetrazione sul mercato di nuove tecnologie derivanti da un settore industriale il cui impatto sull'economia comunitaria, la competitività e la produzione di energia rivestono un'importanza strategica. I beneficiari di quest'azione sono soprattutto le società del petrolio e del gas che sviluppano tecnologie innovatrici ed efficienti per migliorare l'esplorazione, la produzione e l'utilizzazione degli idrocarburi. Le attività riguardano sia i settori «a monte» che quelli «a valle»: - nel settore a monte, le attività concerneranno il rafforzamento delle capacità di esplorazione, le nuove tecnologie per lo sfruttamento dei campi marginali, la sicurezza e la protezione dell'ambiente. Esse comprenderanno sia l'esplorazione che la produzione e mireranno a ridurre i costi. Sarà conferita un'attenzione particolare al Mare del Nord e agli altri giacimenti che presentano condizioni economiche difficili; - nel settore a valle, le attività saranno incentrate sugli impieghi di gas naturale, ad esempio, la conversione dei gas e il loro impiego nei trasporti oppure il miglioramento dei processi industriali. 3.3 Pile a combustibile L'obiettivo concerne la creazione delle condizioni necessarie per consentire agli utilizzatori di acquisire la fiducia necessaria nell'introduzione delle pile a combustibile sul mercato della produzione di elettricità e di calore nonché nel settore dei trasporti. Le azioni saranno incentrate sulla dimostrazione delle pile a combustibile ad acido fosforico, polimero solido e carbonati fusi. Si cercherà in particolare di conseguire progressi a livello di «Balance of Plant» e di trasferimento tecnologico. ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA Il programma sarà attuato mediante azioni a compartecipazione finanziaria, azioni concertate, misure specifiche, misure di preparazione, accompagnamento e supporto e attività di diffusione e valorizzazione dei risultati, quali quelle previste all'allegato III della decisione del programma. PER LA CONTINUAZIONE DEL TESTO VEDI SOTTO NUMERO: 594PC0068(11).1 Le azioni a compartecipazione finanziaria riceveranno l'aiuto finanziario della CE a tassi diversi secondo la natura del progetto, in particolare in funzione del rischio economico e tecnico, del settore interessato e del grado di prossimità al mercato. In termini assoluti, la dimensione dei progetti sarà tale da consentire un'innovazione sostanziale e progressi tecnologici rilevanti nell'ottica della concentrazione degli sforzi. Eventualmente alcuni progetti potrebbero essere raggruppati per conseguire una migliore sinergia delle risorse e dei risultati. Sarà conferita inoltre un'attenzione speciale ai progetti integrati concernenti i problemi sociali, economici o puramente tecnici sulla base di un approccio pluridisciplinare e/o relativi a problemi che trattano tutta la catena dalla ricerca alla dimostrazione fino all'applicazione sul mercato. Saranno realizzati progetti integrati in settori quali le applicazioni integrate delle energie rinnovabili, della combustione e del trasporto urbano. I progetti saranno completati da azioni concertate in settori specifici dove un semplice coordinamento a livello comunitario degli sforzi degli Stati membri e delle industrie interessate potrebbe rendere queste azioni più efficaci. Per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle PMI saranno attuate misure di incentivazione tecnologica, sfruttando l'esperienza delle azioni Craft e dei premi di fattibilità. Eventualmente saranno varate attività di cooperazione per i vari settori tecnologici, a livello internazionale (ad esempio, Agenzia internazionale dell'energia, Nazioni Unite), nazionale e regionale (ad esempio Europa centrale e orientale, Mediterraneo, paesi in via di sviluppo), in collegamento con le altre politiche comunitarie interessate. Per garantire la coerenza e favorire le sinergie tra RST e mercato, sarà perseguita un'azione rafforzata di diffusione dei risultati, onde divulgare ampiamente le informazioni sulle tecnologie derivate dalla RST e promuovere queste tecnologie sul mercato. Saranno studiati e sfruttati gli strumenti atti ad accelerare l'affermarsi delle tecnologie sul mercato. Per questa azione sarà privilegiato il ricorso alle reti OPET (Organisations for the Promotion of Energy Technologies) stabilite non soltanto in Europa ma anche nei paesi dell'Est e della CSI o nei paesi in via di sviluppo. Eventualmente saranno sperimentati e attuati altri strumenti in funzione della loro efficacia. Nel corso del programma saranno create opportunità a favore della mobilità dei ricercatori tramite aiuti finanziari e programmi di assegnazione dei ricercatori ai principali progetti di RST. (1) Una descrizione più dettagliata di tali attività di ricerca del CCR, come definite in una proposta di decisione del Consiglio separata, viene fornita a titolo informativo nell'allegato IV; ciò allo scopo di assicurare la trasparenza circa la loro complementarietà con le azioni indirette corrispondenti. ALLEGATO II >SPAZIO PER TABELLA> ALLEGATO III MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 1. Le modalità di partecipazione finanziaria della Comunità sono quelle previste all'allegato IV della decisione relativa al quarto programma quadro. Le modalità di partecipazione delle imprese, dei centri di ricerca e delle università, nonché le modalità di diffusione dei risultati sono precisate nelle disposizioni previste all'articolo 130 J. Nell'attuazione del presente programma sono tuttavia applicabili le precisazioni qui di seguito elencate: 1.1 La partecipazione al programma è aperta, con il sostegno finanziario della Comunità: a) a tutti i soggetti giuridici che sono stabiliti ed esercitano abitualmente attività di RST: - nella Comunità, o - in un paese terzo associato, interamente o in parte, all'attuazione del programma in questione, in seguito ad un accordo concluso tra la Comunità e il suddetto paese terzo; b) al Centro comune di ricerca. 1.2 La partecipazione al programma è aperta, senza sostegno finanziario della Comunità, e a condizione che sia di utilità per le politiche comunitarie: a) ai soggetti giuridici stabiliti in un paese che abbia concluso con la Comunità un accordo di cooperazione scientifica e tecnica che riguarda azioni contemplate dal programma, a condizione che questa partecipazione sia conforme alle disposizioni dell'accordo in questione, b) ai soggetti giuridici stabiliti in un paese europeo, c) alle organizzazioni internazionali di ricerca. 1.3 In alcuni casi specifici, le partecipazioni delle organizzazioni internazionali Europee potranno essere finanziate sulla stessa base di quelle delle organizzazioni comunitarie. 2. Il presente programma è realizzato sotto forma di: 2.1 Partecipazione finanziaria della Comunità ad attività di RST eseguite da terzi o da istituti del CCR in associazione con terzi: a) Azioni a compartecipazione finanziaria comprendenti le seguenti modalità: - i progetti di RST svolti da imprese, centri di ricerca e università, compresi i consorzi di azioni integrate riuniti intorno ad un tema comune; - i progetti di dimostrazione, svolti in cofinanziamento con altre fonti del settore pubblico e/o privato e normalmente almeno un operatore che garantisca l'eventuale continuità del funzionamento, potranno beneficiare di una partecipazione comunitaria descrescente, in funzione del grado di prossimità al mercato, con un massimo del 40 % del costo ammissibile dei progetti (normalmente 25 %); - l'incentivazione tecnologica per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle PMI mediante assegnazione di un premio per la fase esplorativa, compresa la ricerca di partner, di un'azione di RST e tramite la ricerca in cooperazione; il premio sarà assegnato dopo la selezione dei progetti di proposte, presentabili in qualsiasi momento; - sostegno al finanziamento di infrastrutture o di impianti indispensabili alla realizzazione di un'azione di coordinamento (rafforzamento dell'attività di coordinamento). b) Azioni concertate di coordinamento, in particolare attraverso reti di concertazione, di progetti di RST già finanziati da poteri pubblici o organismi privati. L'azione concertata può svolgere anche il coordinamento necessario al funzionamento delle reti tematiche le quali, nell'ambito dei progetti di RST di azioni a compartecipazione finanziaria (cfr. 2.1, a), primo trattino), raggruppano intorno ad uno stesso obiettivo tecnologico o industriale produttori, utilizzatori, università e centri di ricerca. c) Misure specifiche quali misure di normalizzazione e di creazione di strumenti a carattere generale al servizio dei centri di ricerca, delle università e delle imprese. La partecipazione della Comunità può coprire fino al 100 % dei costi di queste misure. 2.2 Misure di preparazione, di accompagnamento e di sostegno comprendenti le modalità seguenti: - studi di supporto al presente programma e di preparazione di eventuali azioni future; - conferenze, seminari, workshop o altre riunioni scientifiche e tecniche, comprese le riunioni intersettoriali e multidisciplinari di coordinamento; - consulenze esterne, nonché l'accesso a basi di dati scientifici; - pubblicazioni scientifiche, compresa la diffusione, la promozione e la valorizzazione dei risultati (in stretto contatto con le attività condotte nell'ambito dell'azione 3); - studi di valutazione delle conseguenze socioeconomiche, nonché degli eventuali rischi tecnologici connessi con i progetti del presente programma; - attività di formazione nell'ambito della ricerca contemplata dal presente programma; - valutazione indipendente (compresi gli studi) della gestione e delle realizzazioni delle attività del presente programma; - partecipazione ad attività svolte nell'ambito di accordi con organizzazioni internazionali nel settore dell'energia (Agenzia internazionale dell'energia, Nazioni Unite, ecc.); - misure di sostegno al funzionamento di reti di sensibilizzazione e di assistenza decentrata a favore delle PMI, in coordinamento con l'azione Euromanagement - audit di RST. Le attività concernenti la diffusione e la valorizzazione dei risultati effettuati per questo programma saranno complementari a quelle dell'azione 3 e saranno attuate in stretto coordinamento con quest'ultima. I partner dei progetti RST costituiscono reti privilegiate di diffusione e valorizzazione dei risultati che saranno rafforzate tramite pubblicazioni, conferenze, promozione dei risultati, studi sulle potenzialità tecnico-economiche, ecc. Ai fini di uno sfruttamento ottimale, i fattori atti a favorire un'utilizzazione successiva dei risultati dovranno essere tenuti presenti fin dall'inizio e durante tutto l'iter dei progetti RST. ALLEGATO IV DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA DEL CENTRO COMUNE DI RICERCA (CCR) CORRISPONDENTI AI SETTORI COPERTI DA QUESTO PROGRAMMA SPECIFICO E FACENTI L'OGGETTO DELLA PROPOSTA DI DECISIONE DEL CONSIGLIO PER IL PROGRAMMA DEL CCR (COM(94) 68 final - 94/0095(CNS)) Nei settori qui di seguito elencati, il CCR contribuirà allo sviluppo di tecnologie per un'utilizzazione più pulita e più efficace dell'energia mediante la ricerca prenormativa, ponendo l'accento sugli aspetti ambientali, e lavorando in stretto contatto con le azioni a compartecipazione finanziaria corrispondenti: - energia fotovoltaica: le attività includeranno prove di componenti e studi sulla progettazione e il controllo di sistemi di notevoli dimensioni. Queste ricerche si baseranno sulla gestione dell'impianto ESTI («European Solar Testing Installation») del CCR, nonché su reti costituite con partner degli Stati membri. Si proseguiranno i lavori scientifici di base sulle economie di energia; - materiali per le tecnologie pulite: alcune ricerche verteranno sullo sviluppo di materiali per tecnologie pulite, quali i supporti catalitici di lunga durata per la riduzione delle emissioni, le membrane ceramiche nanoporose per filtri avanzati di ceramica, le leghe ceramiche e composite per applicazioni ad alta temperatura (turbine e scambiatori di calore).