18.12.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 456/1 |
Risoluzione del Consiglio dell’Unione europea e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, su un quadro di cooperazione europea in materia di gioventù:
La strategia dell’Unione europea per la gioventù 2019-2027
(2018/C 456/01)
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA E I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI, RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO,
RICONOSCENDO la cooperazione dell’UE sulla politica in materia di gioventù fino al 2019. Dal 2002 l’UE porta avanti una cooperazione specifica nell’ambito della politica in materia di gioventù che si basa sui principi della partecipazione attiva e della parità di accesso alle opportunità (1), in sinergia con altre politiche per la gioventù, ad esempio in materia di istruzione, formazione e occupazione. La cooperazione ha incoraggiato l’introduzione di modifiche programmatiche e normative negli Stati membri e ha contribuito a rafforzare le capacità delle organizzazioni giovanili.
RICORDANDO che, poiché l’obiettivo della presente risoluzione è creare una strategia dell’UE per la gioventù che sia in grado di affrontare le sfide cui sono confrontati i giovani di tutta Europa, fornire una risposta comune e coerente dell’UE a tali sfide e integrare gli sforzi e le iniziative degli Stati membri al riguardo, tale obiettivo può essere conseguito meglio a livello di UE piuttosto che dai singoli Stati membri. Il Consiglio può quindi adottare iniziative, in conformità del principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato sull’Unione europea, al fine di conseguire tale obiettivo. La presente risoluzione si limita a quanto è necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo.
RICONOSCONO che
1. I giovani rivestono un ruolo specifico nella società e sono confrontati a sfide specifiche
I giovani desiderano assumere il controllo della propria vita, relazionarsi con gli altri e sostenerli. Nell’assumere il controllo si trovano confrontati a varie transizioni tipiche riguardanti la loro vita personale e il contesto in cui vivono, come passare dall’istruzione al mondo del lavoro, andare a vivere da soli, creare partenariati o fondare una famiglia. Per molti di loro il futuro è reso incerto dalla globalizzazione e dai cambiamenti climatici, dalle evoluzioni tecnologiche, dalle tendenze socioeconomiche e demografiche, dal populismo, dalla discriminazione, dall’esclusione sociale e dalla circolazione di notizie false (fake news), tutti fenomeni che hanno effetti ancora sconosciuti sull’occupazione, sulle competenze e sui meccanismi di funzionamento delle nostre democrazie.
Occorre prestare particolare attenzione ai giovani che rischiano di essere emarginati sulla base di potenziali fonti di discriminazione quali l’origine etnica, il genere, l’orientamento sessuale, la disabilità, la religione, le convinzioni personali o le opinioni politiche.
L’esclusione socioeconomica e l’esclusione democratica vanno di pari passo (2). In linea generale, i giovani svantaggiati sono cittadini meno attivi e hanno minore fiducia nelle istituzioni. L’Europa non può permettersi lo spreco di talenti, l’esclusione sociale o il disimpegno dei giovani. I giovani dovrebbero non soltanto essere artefici delle proprie vite, ma anche contribuire a un cambiamento positivo della società. Affinché i giovani possano cogliere appieno i benefici degli interventi dell’UE, è necessario che questi rispecchino le loro aspirazioni, la loro creatività e i loro talenti e rispondano ai loro bisogni. A loro volta i giovani alimentano le ambizioni dell’UE: secondo la relazione dell’UE sulla gioventù (3), questa generazione è la più istruita di sempre ed è qualificata soprattutto nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dei social media.
2. Occorre una strategia dell’Unione europea per la gioventù 2019-2027
Sulla scorta delle esperienze e delle decisioni di cooperazione in materia di gioventù degli ultimi anni (4), la strategia dell’Unione europea per la gioventù 2019-2027 punta ad affrontare le sfide esistenti e future cui sono confrontati i giovani di tutta Europa. La strategia dell’UE per la gioventù prevede un quadro di obiettivi, principi, priorità, ambiti centrali e misure per la cooperazione sulla politica in materia di gioventù destinati a tutti i soggetti interessati, tenendo debitamente conto delle loro rispettive competenze e del principio di sussidiarietà.
I soggetti interessati sono, tra l’altro, gli Stati membri dell’UE, le pertinenti istituzioni dell’Unione europea e altre organizzazioni internazionali, ad esempio il Consiglio d’Europa, le autorità locali e regionali, i consigli della gioventù, le organizzazioni giovanili, le organizzazioni che lavorano coi giovani, gli animatori socioeducativi, i ricercatori in materia di gioventù e gli attori della società civile, come pure le strutture del programma Erasmus+, del corpo europeo di solidarietà e dei loro programmi successivi.
Coinvolgendo e responsabilizzando tutti i giovani, la politica in materia di gioventù può contribuire a concretizzare la visione di un continente in cui i giovani possano cogliere opportunità e fare propri i valori europei.
3. Gli obiettivi per la gioventù europea forniscono una prospettiva per l’Europa
Durante il sesto ciclo di dialogo strutturato dal titolo «Giovani in Europa: prossime tappe», i decisori, i giovani e i ricercatori hanno raccolto congiuntamente, attraverso una consultazione su scala europea, argomenti pertinenti per i giovani e li hanno raggruppati in 11 settori. A seguito di questo processo partecipativo che ha coinvolto giovani di tutta Europa, sono stati elaborati gli 11 obiettivi per la gioventù europea, che rispecchiano le opinioni dei giovani europei e la visione di chi ha partecipato attivamente al dialogo strutturato.
Tali obiettivi sono una testimonianza del desiderio di molti giovani europei di partecipare alla definizione della direzione che la cooperazione europea in materia di gioventù dovrebbe seguire. La strategia dell’UE per la gioventù dovrebbe contribuire a realizzare questa visione dei giovani attraverso la mobilitazione degli strumenti strategici a livello di UE e di interventi sul piano nazionale, regionale e locale da parte di tutti i soggetti interessati.
Gli obiettivi per la gioventù europea, che riportano integralmente l’opinione dei partecipanti, figurano nella loro interezza nell’allegato 3 così che possano servire da fonte di ispirazione, nel dovuto rispetto del principio di sussidiarietà, della competenza nazionale e della libertà di associazione, e fornire orientamenti all’UE, ai suoi Stati membri e ai loro soggetti interessati e autorità pertinenti.
ACCOLGONO CON FAVORE
la comunicazione della Commissione del 22 maggio 2018 dal titolo «Mobilitare, collegare e responsabilizzare i giovani: una nuova strategia dell’UE per la gioventù» (5).
CONVENGONO PERTANTO quanto segue
1. Obiettivi generali
La cooperazione dell’UE in materia di gioventù deve sfruttare appieno il potenziale della politica per i giovani. Incoraggia la partecipazione dei giovani alla vita democratica, in linea con l’articolo 165 del trattato sul funzionamento dell’UE. Inoltre, sostiene l’impegno sociale e civico e mira a garantire che tutti i giovani dispongano delle risorse necessarie per prendere parte alla società.
Per i prossimi anni la strategia intende:
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far sì che i giovani siano artefici della propria vita, sostenerne lo sviluppo personale e la crescita verso l’autonomia, consentire che sviluppino la propria resilienza e dotarli delle competenze necessarie per adattarsi a un mondo in evoluzione; |
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incoraggiare i giovani a diventare cittadini attivi, protagonisti della solidarietà e del cambiamento positivo, ispirati dai valori dell’UE e da un’identità europea, e fornire loro le risorse necessarie per farlo; |
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migliorare le decisioni strategiche per quanto riguarda gli effetti che hanno sui giovani in tutti i settori, in particolare l’occupazione, l’istruzione, la salute e l’inclusione sociale; |
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contribuire all’eliminazione della povertà tra i giovani e di tutte le forme di discriminazione, nonché promuovere l’inclusione sociale dei giovani. |
2. Principi guida
La politica europea in materia di gioventù e tutte le azioni intraprese nell’ambito della strategia dell’Unione europea per la gioventù 2019-2027 dovrebbero essere saldamente radicate nel sistema internazionale dei diritti umani. I seguenti principi dovrebbero essere applicati in tutte le politiche e attività riguardanti i giovani:
A. |
uguaglianza e non discriminazione: contrastare tutte le forme di discriminazione e promuovere la parità di genere, riconoscere che i giovani rischiano di trovarsi confrontati a molteplici forme di discriminazione, compresa quella basata sull’età, e osservare i principi riconosciuti, tra l’altro, dagli articoli 21 e 23 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea; |
B. |
inclusione: riconoscendo che i giovani non sono un gruppo omogeneo, e che quindi hanno esigenze, contesti di provenienza, situazioni di vita e interessi variegati, la strategia dell’UE per la gioventù dovrebbe promuovere attività e politiche inclusive che comprendano tutti i giovani, soprattutto quelli che hanno minori opportunità e/o quelli le cui opinioni potrebbero essere trascurate; |
C. |
partecipazione: riconoscendo che tutti i giovani costituiscono una risorsa per la società, tutte le politiche e attività riguardanti i giovani dovrebbero difendere il loro diritto a partecipare all’elaborazione, all’attuazione e al follow-up delle politiche che incidono su di loro attraverso una partecipazione significativa dei giovani e delle organizzazioni giovanili. In tale contesto, le politiche dovrebbero essere sviluppate tenendo conto dei cambiamenti apportati dalla comunicazione digitale, che incidono sulla partecipazione democratica e civica; |
D. |
dimensione mondiale, europea, nazionale, regionale e locale: per garantire un impatto sostenibile sui giovani, è importante che la politica dell’UE per i giovani sia attuata tenendo presenti le correlazioni con i livelli regionale e locale e che siano svolte attività intese a sostenere le politiche per la gioventù a livello locale. Al tempo stesso, occorre prendere in considerazione le opinioni dei giovani ogniqualvolta si affrontino questioni globali; |
E. |
duplice approccio: le politiche che intendono migliorare le vite dei giovani non possono limitarsi al solo settore della gioventù. Pertanto, il duplice approccio convenuto nel precedente quadro di cooperazione per il periodo 2010-2018 è tuttora indispensabile in quanto punta ad affrontare le questioni che riguardano i giovani, da un lato, integrando le iniziative in tutti i settori strategici e, dall’altro, attraverso iniziative specifiche nel settore della gioventù. |
CONVENGONO INOLTRE quanto segue
1. Lavorare all’attuazione efficace, mirata e concertata in tutti i settori e tra di essi
Le vite dei giovani sono plasmate da politiche radicate in molteplici settori strategici e fondate su vari livelli di attuazione. Di conseguenza, soltanto integrando la gioventù in quanto priorità nei diversi settori strategici si potrà garantire che le esigenze specifiche dei giovani o gli effetti sui giovani delle politiche o dei programmi previsti siano presi in considerazione. Per dare il buon esempio, dovrebbe essere ulteriormente perseguito, in quanto base fondamentale, un approccio intersettoriale a livello di UE. Inoltre, l’integrazione della dimensione giovanile può essere efficace solo se garantisce anche che i giovani possano dire la loro relativamente a tutti i possibili settori strategici che li riguardano.
La cooperazione intersettoriale dovrebbe essere rafforzata a tutti i livelli del processo decisionale, ricercando sinergie e complementarietà tra gli interventi e coinvolgendo maggiormente i giovani.
2. Affrontare gli ambiti centrali del settore della gioventù: mobilitare, collegare, responsabilizzare.
a. Mobilitare
Per una democrazia funzionante e per la società in generale, è fondamentale fornire ai giovani percorsi di mobilitazione non solo nella loro vita quotidiana ma anche nella vita democratica. È particolarmente importante concentrarsi sulla partecipazione dei giovani, dal momento che tutte le decisioni prese oggi incideranno per più tempo sull’attuale generazione di giovani. Inoltre, le fasce d’età giovanili sono meno rappresentate in seno agli organi politici e, rispetto ad altre fasce d’età, hanno minori possibilità di influenzare i processi decisionali e di parteciparvi. La strategia dell’UE per la gioventù mira a incoraggiare una partecipazione civica, economica, sociale, culturale e politica significativa dei giovani.
Pertanto la mobilitazione dei giovani deve costituire una pietra angolare della futura cooperazione dell’UE sulla politica in materia di gioventù. Ciò significa anche che i giovani devono avere voce in capitolo per quanto riguarda lo sviluppo, l’attuazione e la valutazione delle politiche che li riguardano, quali la strategia dell’UE per la gioventù e le strategie nazionali in materia. Per essere il più inclusivi possibile e adeguarsi alle sfide esistenti e future, è essenziale vagliare forme nuove e alternative di partecipazione.
INVITA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE EUROPEA, NEI LIMITI DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, A:
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incoraggiare e promuovere la partecipazione democratica inclusiva di tutti i giovani nella società e nei processi democratici; |
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mobilitare attivamente i giovani, le organizzazioni giovanili e altri organizzatori di animazione socioeducativa a favore dello sviluppo, dell’attuazione e della valutazione delle politiche che incidono sulla vita dei giovani a livello locale, regionale, nazionale ed europeo; |
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sostenere l’istituzione e lo sviluppo di rappresentanze giovanili a livello locale, regionale e nazionale, riconoscendo il diritto di partecipazione e auto-organizzazione dei giovani nonché le strutture rappresentative per la gioventù e la loro inclusione nei lavori delle autorità locali, regionali, nazionali ed europee; |
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sostenere e trasmettere il dialogo dell’UE con i giovani (6) al fine di includere la pluralità delle voci dei giovani nei processi decisionali a tutti i livelli e promuovere lo sviluppo delle competenze di cittadinanza mediante l’educazione civica e strategie di apprendimento; |
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sostenere e sviluppare opportunità di «apprendimento della partecipazione», stimolando l’interesse per le azioni preparatorie e aiutando i giovani a prepararsi alla partecipazione; |
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valutare e promuovere l’uso di forme innovative e alternative di partecipazione democratica, ad esempio gli strumenti di democrazia digitale, e agevolare l’accesso al fine di sostenere la partecipazione dei giovani alla vita democratica e mobilitare i giovani in modo inclusivo, tenendo però conto che alcuni di loro non hanno accesso a Internet e alle tecnologie digitali o non possiedono le competenze per utilizzarle. |
b. Collegare
I giovani europei sono sempre più collegati. I collegamenti, le relazioni e lo scambio di esperienze costituiscono una risorsa fondamentale per la solidarietà e il futuro sviluppo dell’Unione europea. Il modo migliore per promuovere tali collegamenti è mediante diverse forme di mobilità.
Pertanto tutti i giovani devono poter avere accesso alle opportunità di sperimentare scambi, cooperazione, azione culturale e civica in un contesto europeo. Ciò consente loro di sviluppare e rafforzare le competenze personali, sociali e civiche, sviluppare il pensiero critico e la creatività, migliorare l’occupabilità e diventare cittadini europei attivi. Gli scambi di giovani e i progetti nell’ambito di Erasmus+, del corpo europeo di solidarietà e dei loro programmi successivi sono fonti di apprendimento interculturale e di responsabilizzazione, in particolare per i giovani che dispongono di minori opportunità.
La cooperazione dell’UE in materia di gioventù dovrebbe sostenere tali opportunità per i giovani e dovrebbe beneficiare di programmi dell’UE quali Erasmus+ e il corpo europeo di solidarietà e i loro programmi successivi, al fine di migliorare le conoscenze relative ai giovani e alle loro aspirazioni, e rafforzare la cooperazione in materia di politiche e la creazione di comunità.
La strategia dell’UE per la gioventù dovrebbe altresì promuovere il collegamento tra i giovani nell’UE e nei paesi candidati, nei paesi del partenariato orientale e nei partner dei Balcani occidentali (7), nonché in altri paesi terzi con i quali l’UE ha concluso accordi di associazione o di cooperazione, a seconda dei casi, con l’aiuto dell’Unione mediante i pertinenti programmi di finanziamento dell’UE.
INVITA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE EUROPEA, NEI LIMITI DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, A:
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consentire l’accesso di tutti i giovani, nonché degli animatori socioeducativi, alle opportunità di mobilità transfrontaliera, compreso il volontariato nel settore della società civile, eliminando gli ostacoli e attuando misure di sostegno, con un’attenzione particolare per i giovani che dispongono di minori opportunità; |
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incoraggiare l’impegno dei giovani in attività di solidarietà, promuovendo i regimi di sostegno e ricercando complementarità e sinergie tra gli strumenti di finanziamento dell’UE e i regimi nazionali, regionali e locali; |
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mobilitare attivamente i giovani e le organizzazioni giovanili nella progettazione, attuazione e valutazione dei pertinenti programmi di finanziamento dell’UE; |
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condividere le migliori pratiche e continuare i lavori su sistemi efficaci di convalida e riconoscimento delle abilità e delle competenze acquisite mediante l’apprendimento non formale e informale, comprese le attività di solidarietà e di volontariato, proseguendo l’attuazione della raccomandazione del Consiglio del 2012 sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale. |
c. Responsabilizzare
Per responsabilizzare i giovani, vale a dire incoraggiarli a prendersi carico della propria vita, sono necessari risorse e strumenti adeguati nonché un contesto disposto a prestare adeguata attenzione alla voce dei giovani. Oggi i giovani di tutta Europa si trovano ad affrontare varie sfide, come le difficoltà ad accedere ai diritti sociali, l’esclusione sociale e la discriminazione, nonché le minacce derivanti dalla circolazione di notizie false e dalla propaganda.
Al fine di affrontare tali sfide e garantire pertanto una vera responsabilizzazione dei giovani, occorre lavorare in modo collaborativo su politiche volte ad affrontare la situazione specifica dei giovani e di conseguenza migliorarne le condizioni di vita nell’UE.
In tale contesto, l’animazione socioeducativa in tutte le sue forme può fungere da catalizzatore per la responsabilizzazione. L’animazione socioeducativa offre ai giovani benefici unici nella transizione verso l’età adulta (8), garantendo un ambiente sicuro in cui è possibile acquisire fiducia in sé stessi e imparare in modo non formale. È risaputo che questo tipo di animazione fornisce ai giovani competenze e abilità personali, professionali e imprenditoriali fondamentali quali il lavoro di gruppo, la leadership, le competenze interculturali, la gestione di progetti, la capacità di risolvere i problemi e il pensiero critico. Talvolta l’animazione socioeducativa costituisce un ponte verso l’istruzione, la formazione o l’occupazione, evitando così l’esclusione.
Per beneficiare di tali vantaggi, vi è una maggiore necessità di riconoscere l’apprendimento non formale e informale mediante l’animazione socioeducativa, particolarmente vantaggiosa per coloro che possiedono poche qualifiche formali, onde migliorare l’occupabilità. Il riconoscimento può essere migliorato attraverso un uso più sistematico di strumenti di qualità.
INVITA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE EUROPEA, NEI LIMITI DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, A:
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elaborare e attuare un’agenda europea per l’animazione socioeducativa a favore della qualità, dell’innovazione e del riconoscimento dell’animazione socioeducativa. Al fine di sfruttarne appieno le potenzialità, è necessario integrare le competenze delle rappresentanze e organizzazioni giovanili, degli animatori socioeducativi e dei ricercatori. Occorre inoltre incoraggiare ulteriori sinergie con il lavoro svolto dal Consiglio d’Europea in materia; |
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sostenere lo sviluppo di un’animazione socioeducativa di qualità a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, compresi l’elaborazione di politiche in materia, la formazione di animatori socioeducativi, l’istituzione di quadri giuridici e un’assegnazione sufficiente delle risorse; |
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sostenere le attività di animazione socioeducativa a tutti i livelli, anche quelli più vicini ai cittadini, e riconoscere alle organizzazioni giovanili un ruolo nella promozione dello sviluppo di competenze e dell’inclusione sociale attraverso tale tipo di animazione e le attività di istruzione non formale, nel rispetto delle attività nazionali, regionali e locali in questo settore; |
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creare e sviluppare ulteriormente, quando e dove possibile, punti di contatto per i giovani facilmente accessibili che forniscano un’ampia gamma di servizi e/o informazioni, compresi la consulenza finanziaria, l’orientamento e il sostegno in materia professionale, sanitaria e relazionale e le opportunità educative, culturali e occupazionali. |
INVITA DI CONSEGUENZA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE EUROPEA, NEI LIMITI DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, A:
3. Cooperare sulla base degli strumenti e della governance
Al fine di attuare efficacemente la strategia dell’UE per la gioventù in tutta l’UE e negli Stati membri, sono necessari strumenti concreti. Per conseguire gli obiettivi della strategia si farà ricorso, a seconda dei casi, alle seguenti misure a livello locale, regionale, nazionale, europeo e mondiale:
a. |
politiche giovanili fondate su dati concreti e sviluppo di conoscenze: la politica dell’UE in materia di gioventù dovrebbe fondarsi su dati concreti ed essere collegata alle esigenze e alle situazioni concrete dei giovani. Ciò richiede attività di ricerca continue, lo sviluppo delle conoscenze e il coinvolgimento dei giovani e delle organizzazioni giovanili. La raccolta di dati disaggregati sui giovani è di particolare importanza per favorire la comprensione delle esigenze dei diversi gruppi di giovani, in particolare quelli che dispongono di minori opportunità. Le politiche fondate su dati concreti dovrebbero essere condotte con il sostegno del progetto Youth Wiki, delle reti di ricerca in materia di gioventù e della cooperazione con organizzazioni internazionali quali il Consiglio d’Europa, l’OCSE e altri organismi, tra cui le organizzazioni giovanili; |
b. |
apprendimento reciproco e divulgazione: l’apprendimento reciproco tra gli Stati membri, la Commissione europea e i soggetti interessati dovrebbe costituire uno strumento per il progresso della politica in materia di gioventù per quanto riguarda sia gli ambiti centrali sia quelli intersettoriali. I gruppi di esperti continueranno a elaborare orientamenti strategici e strumenti pratici e a condividere le buone pratiche; tale strategia offrirà nuovi strumenti per l’apprendimento reciproco, quali valutazioni e consulenze inter pares, forum di alto livello, analisi e studi, alla luce delle priorità generali della strategia dell’UE per la gioventù e nell’ambito dei piani di lavoro triennali. Perseguirà un approccio più sistematico alle informazioni di qualità per i giovani, alla sensibilizzazione e alla divulgazione, sulla base delle reti esistenti; |
c. |
governance partecipativa: al fine di riconoscere il ruolo dei giovani quali esperti della propria situazione, è fondamentale garantire il coinvolgimento dei giovani e delle loro organizzazioni rappresentative nelle diverse fasi di attuazione della strategia dell’UE per i giovani. La partecipazione aumenta la visibilità dei giovani e delle loro preoccupazioni, ma rende anche più visibili agli occhi dei giovani i responsabili delle politiche in materia di gioventù. La partecipazione mira altresì ad aumentare la legittimità e il riconoscimento delle politiche giovanili. Al fine di gettare le basi di un dialogo civico regolare, dare alle parti interessate un ruolo maggiore nel coordinamento dell’attuazione della strategia, offrire opportunità di scambio di informazioni sulle attività e sui risultati, la piattaforma della strategia dell’UE per la gioventù mirerà ad agevolare la governance partecipativa e il coordinamento dell’attuazione della strategia. La Commissione è invitata a organizzare appositi incontri per riunire, a seconda dei casi, rappresentanti delle istituzioni dell’UE, degli Stati membri, delle agenzie nazionali di Erasmus+ e del corpo europeo di solidarietà, delle organizzazioni giovanili e di altri soggetti interessati, nonché delle autorità locali e regionali; |
d. |
mobilitazione dei programmi e dei fondi dell’UE: la strategia promuoverà l’uso efficace di programmi e fondi dell’UE quali Erasmus+, il corpo europeo di solidarietà, i fondi strutturali e d’investimento europei, Orizzonte 2020, comprese le azioni Marie Skłodowska-Curie, Europa creativa e i loro programmi successivi. Gli Stati membri sono invitati a esplorare le sinergie tra le fonti di finanziamento a livello dell’UE, nazionale, regionale e locale; |
e. |
monitoraggio dei finanziamenti UE: la trasparenza nelle iniziative dell’UE a favore dei giovani dovrebbe includere il monitoraggio della spesa dell’UE in materia di gioventù, utilizzando i meccanismi esistenti, a seconda dei casi; |
f. |
comunicare la strategia dell’UE per la gioventù: tenendo presenti i diversi soggetti coinvolti nell’elaborazione delle politiche in materia di gioventù, è importante comunicare le finalità e il contenuto della strategia dell’UE per la gioventù in modo globale e comprensibile per i giovani. La strategia dell’UE per la gioventù e gli obiettivi per la gioventù europea possono fornire orientamenti alle persone direttamente coinvolte nella definizione della politica dell’UE in materia gioventù, nonché agli attori esterni a tale settore, creando un nuovo approccio positivo per quanto riguarda la politica dell’UE in materia di gioventù e l’animazione socioeducativa in Europa; |
g. |
pianificatore delle attività nazionali future (9): il pianificatore delle attività nazionali future intende consentire agli Stati membri di condividere, su base volontaria, le loro priorità in linea con la strategia dell’UE per la gioventù. Il suo obiettivo è quello di aumentare la trasparenza nell’attuazione delle politiche per la gioventù a livello regionale, nazionale e dell’UE. Ciò dovrebbe contribuire a individuare partner adeguati per le attività di apprendimento reciproco, che rispondano alle esigenze dei singoli Stati membri. Al fine di evitare ulteriori oneri amministrativi, i pianificatori di attività nazionali future dovrebbero basarsi sui quadri delle politiche per la gioventù e sulle strategie per la gioventù esistenti a livello nazionale; |
h. |
dialogo dell’UE con i giovani (10): sulla scorta dei risultati del dialogo strutturato con i giovani e le organizzazioni giovanili, sarà istituito un nuovo dialogo dell’UE con i giovani, dotato degli strumenti necessari, con l’obiettivo di includere un maggior numero di decisori e di giovani, in particolare di coloro cui non viene prestato ascolto e/o che hanno minori opportunità di partecipare ai processi decisionali e all’attuazione della strategia dell’UE per la gioventù, promuovendo il loro coinvolgimento e la loro partecipazione politica nell’UE e nella società in generale. Sarebbe inoltre opportuno agevolare uno scambio più regolare tra i gruppi di lavoro nazionali per il dialogo dell’UE con i giovani e la Commissione europea; |
i. |
il coordinatore dell’UE per la gioventù: il Consiglio si compiace dell’intenzione di istituire un coordinatore dell’UE per la gioventù presso la Commissione europea, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione intersettoriale, nonché lo sviluppo e gli scambi di conoscenze su questioni giovanili all’interno dei servizi della Commissione europea. Il coordinatore dell’UE per la gioventù dovrebbe operare in stretta collaborazione con i vari soggetti interessati per garantire una comunicazione coerente nei confronti dei giovani; |
j. |
informazione e sostegno nei confronti dei giovani: mediante la fornitura adeguata di servizi e piattaforme di informazione dei giovani di qualità a tutti i livelli, compreso il Portale europeo per i giovani, e con il sostegno di organizzazioni su scala europea, è possibile promuovere la parità di accesso da parte dei giovani a informazioni di qualità sui loro diritti e sulle loro opportunità, nonché sui servizi e sui programmi dell’UE loro destinati; |
k. |
piani di lavoro dell’UE per la gioventù: la strategia dell’UE per la gioventù seguirà periodi di lavoro triennali che comprenderanno due trii di presidenza. Le priorità e le azioni per i rispettivi periodi di lavoro saranno presentate nei piani di lavoro dell’UE per la gioventù. Il Consiglio definirà tali piani di lavoro dell’UE insieme alla Commissione, iniziando con un piano di lavoro per il periodo 2019-2021 (11). Tali piani dovrebbero basarsi sui principi guida e sulle priorità della presente strategia, affrontando le problematiche giovanili nell’ambito di altre formazioni del Consiglio e dei loro organi preparatori nei settori politici pertinenti; |
l. |
monitoraggio, relazioni e valutazione: al fine di riesaminare e facilitare il coordinamento delle politiche, sarebbe opportuno effettuare un monitoraggio periodico dei progressi compiuti. Dovrebbero essere individuate le buone pratiche e le condizioni per la loro trasferibilità al fine di agevolare l’apprendimento reciproco tra gli Stati membri. Ogni tre anni la Commissione presenterà una relazione sull’attuazione della strategia dell’UE per la gioventù, basata, tra l’altro, sulle informazioni fornite dagli Stati membri e sul progetto Youth Wiki. Il progetto Youth Wiki continuerà a fornire informazioni sullo sviluppo delle politiche nazionali in materia di gioventù. A livello dell’UE, le organizzazioni giovanili e altri soggetti interessati saranno direttamente coinvolti nel monitoraggio dei progressi attraverso la piattaforma della strategia dell’UE. Il quadro operativo degli indicatori dell’UE relativi alla gioventù può essere utilizzato per monitorare la situazione generale dei giovani negli Stati membri. Gli Stati membri e la Commissione europea sono invitati a riesaminare il quadro operativo degli indicatori durante il primo anno dopo l’adozione della strategia dell’UE per la gioventù. Potrebbero essere definiti indicatori quantitativi e qualitativi, nonché parametri di riferimento, adeguati alle esigenze degli Stati membri e dei settori interessati, in modo da confrontare le migliori pratiche e monitorare l’attuazione della strategia. A partire dal 2019 dovrebbe essere effettuato un riesame programmatico dei progetti di ricerca finanziati dall’UE al fine di trarre conclusioni pertinenti per il settore delle politiche giovanili; |
m. |
riesame intermedio: il Consiglio procederà a un riesame intermedio della strategia dell’UE per la gioventù sulla base di una relazione di valutazione che sarà presentata dalla Commissione entro il 31 dicembre 2023. Esso riesaminerà, a seconda dei casi, la presente risoluzione nel 2024, al fine di adeguarla a eventuali nuovi sviluppi ed esigenze. |
(1) Risoluzione del Consiglio su un quadro rinnovato in materia di gioventù (2010-2018).
Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi relativa al quadro di cooperazione europea in materia di gioventù (27 giugno 2002).
(2) Eurofound — Sezione dedicata ai NEET: https://www.eurofound.europa.eu/topic/NEETs
(3) Doc. 9264/18 ADD 2 — SWD(2018) 169 final, parti 1-7.
(4) Comunicazione della Commissione dal titolo «Investire nei giovani d’Europa» (COM(2016) 940) e conclusioni del Consiglio sulle prospettive strategiche per la cooperazione europea in materia di gioventù dopo il 2018 (maggio 2017).
(5) Doc. 9264/18 + ADD da 1 a 8 - COM(2018) 269 final.
(6) Per maggiori informazioni, cfr. l’allegato 1 sul dialogo dell’UE con i giovani.
(7) https://ec.europa.eu/neighbourhood-enlargement/policy/eu-and-western-balkans_en
(8) Gruppo di esperti sul «contributo specifico dell’animazione socioeducativa e dell’apprendimento non formale e informale per affrontare le sfide che riguardano attualmente i giovani, in particolare il passaggio dall’istruzione all’occupazione». http://ec.europa.eu/assets/eac/youth/library/reports/contribution-youth-work-summary_en.pdf
(9) Per maggiori informazioni, cfr. l’allegato 2 sui pianificatori di attività nazionali future.
(10) Per maggiori informazioni, cfr. l’allegato 1 sul dialogo dell’UE con i giovani.
(11) Per maggiori informazioni, cfr. l’allegato 4 relativo al piano di lavoro dell’UE per la gioventù 2019-2021.
ALLEGATO 1
sul dialogo dell’UE con i giovani
1. Introduzione
Con l’espressione «dialogo dell’UE con i giovani» si intende il dialogo con i giovani e le organizzazioni giovanili cui partecipano decisori e responsabili politici, nonché esperti, ricercatori e altri pertinenti attori della società civile, a seconda dei casi. Funge da sede di riflessione e consultazione comune permanente sulle priorità, sull’attuazione e sul seguito della cooperazione europea in materia di gioventù (1).
Il dialogo dell’UE con i giovani rappresenta l’evoluzione del processo di dialogo strutturato istituito mediante la risoluzione su un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (2010-2018) e ulteriormente sviluppato negli anni successivi, in funzione dei risultati di un monitoraggio e una valutazione continui (2).
La risoluzione del Consiglio sul futuro sviluppo del dialogo strutturato, adottata nel maggio 2017, invitava gli Stati membri e la Commissione «a intraprendere un riesame del processo di dialogo strutturato e dei suoi obiettivi per la cooperazione europea in materia di gioventù post 2018 e a valutare modalità innovative ed efficaci per promuovere un dialogo e un contatto significativi e costruttivi con i giovani di diverse estrazioni, le organizzazioni giovanili, i ricercatori in materia di gioventù e i responsabili politici, nonché con le parti interessate degli altri settori pertinenti.» (3).
2. Obiettivi del dialogo dell’UE con i giovani
Il dialogo dell’UE con i giovani dovrebbe contribuire agli obiettivi generali e seguire i principi guida della strategia dell’UE per la gioventù, come già delineato nella risoluzione.
Gli obiettivi specifici del dialogo dell’UE con i giovani sono i seguenti:
a) |
incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica in Europa, in linea con l’articolo 165 del TFUE; |
b) |
promuovere la parità di partecipazione tra i giovani, uomini e donne; |
c) |
prevedere diverse voci e garantire a tutti i giovani la possibilità di contribuire alla definizione delle politiche; |
d) |
produrre un cambiamento positivo nelle politiche in materia di gioventù a livello locale, regionale, nazionale ed europeo; |
e) |
rafforzare le competenze dei giovani in materia di cittadinanza, nonché il loro senso di appartenenza alla società e all’Unione europea. |
3. Attuazione del dialogo dell’UE con i giovani
Il dialogo dell’UE con i giovani dovrebbe preferibilmente seguire cicli di lavoro di 18 mesi, con una priorità tematica per ciclo strettamente collegata alle priorità della strategia dell’UE per la gioventù e agli obiettivi per la gioventù europea, se del caso.
Ogni ciclo dovrebbe basarsi sugli insegnamenti tratti dal precedente. Un continuo follow-up è essenziale per monitorare i risultati in materia di qualità e l’impatto generale dell’intero processo. Le procedure di valutazione dell’impatto, sotto il profilo qualitativo e/o quantitativo, dovrebbero essere effettuate in tutte le fasi del processo da parte di tutti i soggetti interessati al livello appropriato.
In funzione dei suddetti obiettivi, il dialogo con i giovani dovrebbe basarsi su approcci volti alla partecipazione in diverse fasi:
a) |
informazioni sulle possibilità di partecipazione nonché sul tema generale, fornite a partire dal livello locale fino a quello europeo; |
b) |
consultazione, compresi metodi di interazione online e offline e risultati di ricerche basate su dati concreti; |
c) |
dialogo diretto tra i decisori e i giovani, basandosi sulle migliori pratiche in materia di approcci metodologici finora elaborati nel quadro nel dialogo strutturato, nonché sulla continua innovazione in tale ambito; |
d) |
partenariato continuo nella governance del processo a livello nazionale ed europeo, ivi compresi partenariati con i settori pertinenti in base al tema del ciclo, se del caso. |
4. Governance del dialogo dell’UE con i giovani
La governance del dialogo dell’UE con i giovani dovrebbe inoltre basarsi sull’esperienza acquisita in passato, mirando nel contempo a un processo più chiaro e snello.
Al fine di sostenere l’attuazione e la governance del dialogo dell’UE con i giovani, possono essere utili diversi partenariati a vari livelli, ad esempio con i consigli della gioventù, le organizzazioni giovanili e altri soggetti interessati nel settore della gioventù, nonché con partner provenienti da altri settori.
Gli Stati membri sono incoraggiati a consentire la partecipazione dei giovani in tutte le fasi di attuazione del dialogo dell’UE con i giovani attribuendo, tra l’altro, un ruolo guida al Consiglio nazionale della gioventù all’interno del gruppo di lavoro nazionale.
(1) Doc. 11865/18, proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce «Erasmus»: il programma dell’Unione per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013.
(2) Doc. 9264/18 ADD 1, documento di lavoro dei servizi della Commissione sui risultati del metodo di coordinamento aperto nel settore della gioventù 2010-2018 che accompagna la comunicazione della Commissione «Mobilitare, collegare e responsabilizzare i giovani: una nuova strategia dell’UE per la gioventù».
(3) Doc. 9632/17, risoluzione del Consiglio sul dialogo strutturato e sul futuro sviluppo del dialogo con i giovani nel contesto delle politiche relative alla cooperazione europea in materia di gioventù dopo il 2018.
ALLEGATO 2
sul pianificatore delle attività nazionali future
Per aumentare la trasparenza nell’attuazione delle politiche per la gioventù ai livelli regionale, nazionale e dell’UE, i pianificatori delle attività nazionali future intendono consentire agli Stati membri, su base volontaria, di condividere le loro priorità in linea con la strategia dell’UE per la gioventù.
Negli Stati membri, le politiche per la gioventù si annoverano fra i più importanti strumenti di attuazione della strategia dell’UE per la gioventù. Sono spesso consolidate in una strategia nazionale per la gioventù o in un documento equivalente di pianificazione delle politiche per la gioventù. Il contenuto di tali strategie nazionali per la gioventù può assumere grande rilievo per altri Stati membri in quanto consente loro di creare sinergie, può facilitare l’apprendimento tra pari e può contribuire a individuare e a raggruppare i diversi interessi e le specifiche esigenze degli Stati membri in materia di sviluppo di politiche per la gioventù.
La raccolta di future priorità nazionali in materia di gioventù è volta a:
— |
creare una base di conoscenze per avviare possibili progetti e attività bilaterali o multilaterali nell’ambito della definizione di politiche per la gioventù; |
— |
consentire agli Stati membri di collaborare strategicamente con altri Stati membri riguardo alle esigenze nazionali e alle strategie future; |
— |
individuare ambiti per l’apprendimento reciproco tra Stati membri; |
— |
attribuire alle attività nazionali e regionali un ruolo sulla scena europea. |
Nei rispettivi pianificatori delle attività nazionali future, gli Stati membri potrebbero:
— |
nominare gli attori responsabili; |
— |
illustrare la traduzione delle priorità europee nel contesto nazionale, collegandole ad azioni concrete; |
— |
definire il modo in cui le azioni contenute nei piani si collegano ai programmi di finanziamento nazionali e dell’UE per la gioventù, come Erasmus+, il corpo europeo di solidarietà, la garanzia per i giovani e i loro programmi successivi nell’ambito del quadro finanziario pluriennale 2021-2027. |
Lo sviluppo di pianificatori delle attività nazionali future dovrebbe seguire idealmente il principio della partecipazione dei giovani alla definizione di politiche. Si potrebbe inoltre incoraggiare la partecipazione delle agenzie nazionali per Erasmus+ e del corpo europeo di solidarietà a tale processo, parallelamente alla cooperazione con diversi attori intersettoriali.
Per massimizzare il potenziale dell’apprendimento reciproco e delle sinergie, i pianificatori delle attività nazionali future dovrebbero essere messi a disposizione del pubblico.
ALLEGATO 3
sugli obiettivi per la gioventù europea
Gli obiettivi per la gioventù europea (1) sono il risultato del sesto ciclo di dialogo strutturato con i giovani, i decisori, i ricercatori e altri soggetti interessati che si è svolto sul tema «Giovani in Europa: prossime tappe». L’obiettivo di tale ciclo era riunire le voci dei giovani e contribuire insieme alla creazione della strategia dell’UE per la gioventù 2019-2027.
Gli obiettivi per la gioventù europea presentano la visione di un’Europa che consente ai giovani di sfruttare il loro pieno potenziale. Tali obiettivi individuano gli ambiti intersettoriali che hanno un impatto sulla vita dei giovani e indicano le sfide che devono essere affrontate.
La prima fase del sesto ciclo del dialogo strutturato si è incentrata su una riflessione creativa e libera da preconcetti e sulla definizione di una visione comune del tema del ciclo. I giovani, insieme ai decisori, hanno individuato temi pertinenti per la definizione di politiche in materia di gioventù, che sono serviti da base ai ricercatori coinvolti per pianificare una consultazione su scala europea. Giovani provenienti da tutta Europa e da contesti diversi hanno partecipato alla successiva fase di consultazione attraverso focus group, indagini e altri metodi. Sulla base dei risultati della consultazione, i giovani delegati e i decisori hanno formulato insieme gli 11 obiettivi per la gioventù europea elencati in appresso, che hanno incontrato l’ampio favore dei ministri nel successivo dibattito orientativo della sessione del Consiglio dell’UE dedicata alla gioventù. L’ultima fase del ciclo si è focalizzata sulla pianificazione di azioni concrete e sulla valutazione di modalità con cui attuare gli obiettivi per la gioventù europea.
Nell’ambito delle rispettive competenze, gli Stati membri e la Commissione europea sono invitati a ispirarsi, tra l’altro, agli obiettivi per la gioventù europea e a includere tale visione, laddove opportuno, nell’insieme delle politiche e dei programmi pertinenti.
Tenendo debitamente conto della sussidiarietà, gli obiettivi per la gioventù europea dovrebbero essere trattati in conformità della legislazione nazionale e dell’Unione e delle circostanze nazionali. Gli obiettivi per la gioventù europea non costituiscono obiettivi giuridicamente vincolanti.
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#1 CONNETTERE L’UNIONE EUROPEA CON I GIOVANI Contesto: un numero crescente di giovani non ha fiducia nell’UE, incontra difficoltà a comprenderne i principi, i valori e il funzionamento. Anche i deficit democratici dei processi dell’UE sono stati identificati come uno dei motivi dell’aumento dell’euroscetticismo tra i giovani. |
Obiettivo: promuovere il senso di appartenenza dei giovani al progetto europeo e costruire un ponte tra l’UE e i giovani, al fine di riconquistare la loro fiducia ed accrescerne la partecipazione.
Obiettivi specifici
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Garantire un coinvolgimento significativo dei giovani e un dialogo in tutte le fasi del processo decisionale dell’UE, migliorando così i meccanismi di partecipazione vigenti e creandone di nuovi. |
— |
Assicurare un equo accesso ad una informazione di qualità, imparziale e adeguata ai giovani sul funzionamento dell’UE, su come parteciparvi e su quali opportunità essa offre. |
— |
Introdurre e accrescere l’educazione sull’Europa e sull’UE in ambienti formali e non formali. |
— |
Garantire una giusta rappresentanza a tutti gli Stati membri negli organismi politici e amministrativi dell’UE, in linea con il principio di equa cittadinanza. |
— |
Aumentare il budget e l’impatto dei programmi europei per i giovani. |
— |
Costruire la fiducia dei giovani nel progetto europeo, affrontando il deficit democratico e la mancanza di trasparenza e visibilità. |
— |
Istituzionalizzare la valutazione delle politiche dell’UE in termini di compatibilità con i giovani, di impatto ed effetto. |
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#2 UGUAGLIANZA DI GENERE (2) Contesto: la discriminazione di genere colpisce ancora molti giovani, in particolare le giovani donne. Le pari opportunità e l’accesso ai diritti devono essere garantiti ai giovani di tutti i generi, compresi i giovani di genere non binario e i LGBTQI+ (3). |
Obiettivo: garantire l’uguaglianza di genere e degli approcci legati al genere in tutti gli ambiti della vita di un giovane.
Obiettivi specifici
— |
Affrontare la discriminazione e garantire eguali diritti per tutti i generi in ambito culturale, politico e socioeconomico. |
— |
Raggiungere la consapevolezza universale sulla disuguaglianza e la discriminazione di genere, in particolare nei media. |
— |
Mettere fine alla violenza di genere, affrontandola e contrastandola efficacemente in tutte le sue forme. |
— |
Eliminare i ruoli stereotipati di genere e abbracciare le diverse identità di genere nei sistemi educativi, nella vita familiare, sul posto di lavoro e in altri ambiti della vita. |
— |
Mettere fine alla discriminazione strutturale di genere nel mercato del lavoro e assicurare eguali diritti, accesso e opportunità. |
— |
Garantire il principio di uguale lavoro e uguale retribuzione e l’eguale condivisione di responsabilità nel lavoro di assistenza. |
— |
Assicurare un equo accesso all’educazione formale e non formale e che la progettazione dei sistemi educativi segua approcci sensibili a tutti i generi. |
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#3 SOCIETÀ INCLUSIVE Contesto: un terzo dei giovani in Europa è a rischio di povertà ed esclusione sociale. Molti non hanno accesso ai loro diritti sociali. Molti continuano a subire molteplici discriminazioni, sperimentano pregiudizi e crimini d’odio. I nuovi fenomeni migratori hanno portato con sé diverse sfide sociali e di inclusione. Pertanto, è fondamentale lavorare per l’attuazione dei diritti di tutti i giovani in Europa, compresi i più esclusi ed emarginati. |
Obiettivo: permettere e garantire l’inclusione di tutti i giovani nella società.
Obiettivi specifici
— |
Fornire protezione legale e rafforzare gli strumenti legali internazionali per combattere tutti i tipi di discriminazione e l’incitamento all’odio, riconoscendo che i giovani sono soggetti a molteplici forme di discriminazione. |
— |
Rafforzare la capacità delle informazioni di raggiungere i giovani emarginati, per assicurarsi che siano a conoscenza di spazi, opportunità, esperienze a loro disposizione. |
— |
Garantire a tutti i giovani emarginati uguale accesso agli ambienti di apprendimento formale e non formale, affrontando tutte le dimensioni dell’inclusione. |
— |
Rafforzare le capacità degli educatori che lavorano con i giovani emarginati. |
— |
Fornire più spazi, opportunità, risorse e programmi per rafforzare il dialogo, la coesione sociale e combattere la discriminazione e la segregazione. |
— |
Rafforzare il sostegno sociale tramite il riconoscimento del diritto ad un salario dignitoso, a condizioni di lavoro giuste, all’accesso universale a sistemi sanitari di qualità e garantire misure specifiche per i giovani emarginati. |
— |
Garantire che giovani emarginati partecipino a tutti i processi decisionali e siano attori chiave, in particolare nei processi che riguardano i loro diritti, il loro benessere e i loro interessi. |
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#4 INFORMAZIONE E DIALOGO COSTRUTTIVO Contesto: i giovani hanno difficoltà a verificare l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni. Devono essere attrezzati in modo più adeguato per navigare nel panorama dei media e partecipare ad un dialogo costruttivo. |
Obiettivo: garantire ai giovani un migliore accesso a un’informazione affidabile, sostenere la loro capacità di valutare criticamente le informazioni e impegnarsi in un dialogo partecipativo e costruttivo.
Obiettivi specifici
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Consentire ai giovani di essere utenti e produttori di informazione critici e responsabili. |
— |
Assicurarsi che i giovani abbiano la capacità di riconoscere e segnalare notizie generalmente fuorvianti e di verificare l’accuratezza delle fonti utilizzate. |
— |
Assicurarsi che i giovani abbiano la capacità di riconoscere e segnalare l’incitamento all’odio e alla discriminazione online e offline. |
— |
Assicurarsi che i giovani sappiano intrattenere un dialogo rispettoso, tollerante e non violento online e offline. |
— |
Assicurare un facile accesso a informazioni comprensibili e adeguate ai giovani, che seguano codici etici e standard di qualità. |
— |
Assicurarsi che i genitori, coloro che si occupano dei giovani e quanti sono coinvolti nell’istruzione e nella loro formazione siano dotati di competenze multimediali e di alfabetizzazione digitale e siano fonti di informazione affidabili per giovani. |
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#5 SALUTE E BENESSERE MENTALE Contesto: un numero significativo e crescente di giovani in tutta Europa esprime preoccupazione per la prevalenza di problemi di salute mentale come stress elevato, ansia, depressione e altre malattie mentali. I giovani citano l’enorme pressione sociale che affrontano al giorno d’oggi ed esprimono la necessità di migliorare la salute mentale dei giovani. |
Obiettivo: raggiungere un migliore benessere mentale e porre fine alla stigmatizzazione dei problemi di salute mentale, promuovendo così l’inclusione sociale di tutti i giovani.
Obiettivi specifici
— |
Incoraggiare lo sviluppo dell’autoconsapevolezza e una mentalità meno competitiva, incentivando l’apprezzamento per le capacità e i punti di forza individuali. |
— |
Salvaguardare il diritto al lavoro e allo studio delle persone con problemi di salute mentale durante e dopo la malattia, in modo da permettergli di realizzare le proprie ambizioni. |
— |
Sviluppare un approccio inclusivo intersettoriale alla cura della salute mentale per tutti, soprattutto per i gruppi emarginati. |
— |
Fornire ai professionisti che lavorano con i giovani, alle famiglie e agli amici formazione di qualità sul primo soccorso in fatto di salute mentale. |
— |
Fornire trattamenti inclusivi, rispettosi e adeguatamente finanziati, fornendo servizi di salute mentale di alta qualità in tutte le istituzioni mediche. |
— |
Concentrarsi sulle misure di prevenzione che assicurino ai giovani il possesso delle conoscenze e competenze richieste per il benessere mentale. |
— |
Combattere lo stigma della malattia mentale incrementando i programmi di sensibilizzazione. |
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#6 FAR AVANZARE LA GIOVENTÙ RURALE Contesto: nonostante l’impegno a livello europeo per lo sviluppo rurale, e dato che nel 2015 quasi un terzo della popolazione dell’UE viveva nelle zone rurali, esistono differenze predominanti tra la vita nelle aree urbane e nelle zone rurali (4) . Pertanto, è importante garantire l’uguaglianza dei giovani nei contesti urbani e rurali. |
Obiettivo: creare le condizioni che consentano ai giovani di realizzare il loro potenziale nelle zone rurali.
Obiettivi specifici
— |
Assicurare adeguate infrastrutture nelle aree rurali in modo da offrire un’equa fornitura di servizi pubblici, di connessione dati e di opportunità di alloggio per i giovani. |
— |
Assicurarsi che nelle aree rurali vengano create opportunità di lavoro sostenibili, di alta qualità e accessibili ai giovani. |
— |
Garantire il decentramento delle diverse attività di, per e con i giovani, in modo da favorire la loro inclusione e creare benefici per le comunità locali. |
— |
Assicurarsi che i giovani delle aree rurali partecipino attivamente ai processi decisionali. |
— |
Garantire ai giovani un equo accesso all’istruzione di alta qualità nelle aree rurali. |
— |
Creare un’immagine positiva delle aree rurali. |
— |
Assicurare la tutela delle tradizioni rurali. |
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#7 OCCUPAZIONE DI QUALITÀ PER TUTTI Contesto: i giovani soffrono a causa dell’elevata disoccupazione giovanile, delle precarie condizioni di lavoro, di sfruttamento e discriminazione sul mercato del lavoro e sul posto di lavoro. La mancanza di informazioni e di adeguate competenze per il futuro impiego impediscono ai giovani di integrarsi pienamente nel mercato del lavoro. Pertanto, devono essere prese misure per garantire un impiego di qualità per tutti. |
Obiettivo: garantire un mercato del lavoro accessibile con opportunità che conducano alla creazione di posti di lavoro di qualità per tutti i giovani.
Obiettivi specifici
— |
Creare posti di lavoro di qualità che garantiscano condizioni di lavoro eque, diritti dei lavoratori e salari dignitosi per tutti i giovani. |
— |
Salvaguardare la protezione sociale e l’assistenza sanitaria per tutti i giovani lavoratori. |
— |
Garantire un equo trattamento e pari opportunità per tutti i giovani in modo da eliminare la discriminazione nel mercato del lavoro. |
— |
Assicurare pari opportunità a tutti i giovani di sviluppare le competenze necessarie e fare esperienze pratiche, in modo da rendere più fluida la transizione dal mondo dell’istruzione al mercato del lavoro. |
— |
Garantire il riconoscimento e la convalida delle competenze acquisite attraverso tirocini, apprendistato e altre forme di apprendimento basato sul lavoro, e anche tramite il volontariato e l’educazione non formale. |
— |
Assicurare il coinvolgimento dei giovani e delle associazioni giovanili come partner paritari nello sviluppo, implementazione, monitoraggio e valutazione delle politiche per l’occupazione a tutti i livelli. |
— |
Assicurare eguale accesso all’informazione di qualità e ad adeguati meccanismi di supporto che preparino i giovani al mercato del lavoro in trasformazione e al lavoro del futuro. |
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#8 APPRENDIMENTO DI QUALITÀ Contesto: l’istruzione rimane un elemento chiave per la cittadinanza attiva, la società inclusiva e l’occupabilità. Ecco perché dobbiamo ampliare la nostra visione sull’educazione per il 21o secolo, concentrandoci maggiormente sulle competenze trasferibili, sull’apprendimento centrato sullo studente e sull’educazione non formale, al fine di ottenere un accesso veramente equo e universale all’apprendimento di qualità. |
Obiettivo: integrare e migliorare le differenti forme di apprendimento, attrezzando i giovani ad affrontare le sfide di una vita in continua evoluzione nel 21o secolo.
Obiettivi specifici
— |
Garantire l’accesso equo e universale all’istruzione di qualità e all’apprendimento permanente. |
— |
Assicurarsi che tutti i giovani abbiano accesso all’educazione non formale adeguatamente finanziata a tutti i livelli, e che sia riconosciuta e convalidata. |
— |
Promuovere l’apertura mentale e supportare lo sviluppo di abilità interpersonali e interculturali. |
— |
Creare e implementare metodi più personalizzati, partecipativi, cooperativi e incentrati sul discente in ogni fase del processo educativo. |
— |
Assicurarsi che il sistema educativo fornisca ai giovani le abilità necessarie per la vita quotidiana come, ad esempio, la gestione dei soldi e l’educazione alla salute, inclusa l’educazione sessuale e riproduttiva. |
— |
Integrare nei contesti di educazione formale e non formale metodi che consentano ai discenti di sviluppare abilità personali, incluso il pensiero critico e analitico, la creatività e l’apprendimento. |
— |
Assicurarsi che i giovani abbiano accesso all’educazione alla cittadinanza, perché abbiano una solida conoscenza dei sistemi politici, della democrazia e dei diritti umani, conseguita anche attraverso esperienze a livello locale, così da promuovere la partecipazione civile attiva. |
|
#9 SPAZIO E PARTECIPAZIONE PER TUTTI Contesto: i giovani sono sottorappresentati nei processi decisionali che li riguardano, sebbene il loro impegno per la democrazia sia cruciale. Hanno bisogno di accedere a spazi fisici nelle loro comunità per sostenere il loro sviluppo personale, culturale e politico. |
Obiettivo: rafforzare la partecipazione democratica e l’autonomia e fornire spazi dedicati ai giovani in tutti i settori della società.
Obiettivi specifici
— |
Garantire che i giovani possano adeguatamente influenzare tutte le aree della società e tutte le fasi dei processi decisionali, dalla creazione dell’agenda all’attuazione, al monitoraggio e alla valutazione, tramite meccanismi e strutture accessibili e adatti ai giovani, assicurando che la politica risponda ai loro bisogni. |
— |
Assicurare un equo accesso ai processi decisionali della vita quotidiana a tutti i giovani provenienti da differenti contesti. |
— |
Accrescere la partecipazione giovanile e di conseguenza l’equa rappresentanza nel processo elettorale, anche tra i rappresentanti eletti e gli altri organi decisionali a tutti i livelli della società. |
— |
Fornire luoghi e infrastrutture gestiti dai giovani, chiamati spazi giovani, caratterizzati dall’essere autonomi, aperti e sicuri, accessibili a tutti, che offrano supporto professionale per lo sviluppo e assicurino opportunità di partecipazione ai giovani. |
— |
Garantire spazi virtuali sicuri accessibili a tutti i giovani, che forniscano accesso all’informazione e servizi e che assicurino loro opportunità di partecipazione. |
— |
Assicurare un adeguato finanziamento, un comune riconoscimento e lo sviluppo dell’animazione socioeducativa di qualità, al fine di rafforzare le organizzazioni giovanili ed il loro ruolo nei settori dell’inclusione, della partecipazione e dell’educazione non formale. |
— |
Fornire informazioni adeguate ai giovani, rilevanti e complete, anche sviluppate da e con i giovani al fine di consentire la partecipazione giovanile. |
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#10 EUROPA VERDE SOSTENIBILE Contesto: al giorno d’oggi consumiamo con modalità che il nostro ambiente non può sostenere. La società deve agire contro i cambiamenti climatici e le crescenti minacce ambientali. Ma la nostra società non può risolvere un problema che non è disposta a riconoscere. Ecco perché tutti, compresi i giovani, devono iniziare ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni e dell’impatto sulla vita delle generazioni future. Diventare sostenibili non è una scelta, è un obbligo. |
Obiettivo: realizzare una società in cui tutti i giovani siano attivi, istruiti e in grado di fare la differenza nella loro vita quotidiana.
Obiettivi specifici
— |
Assicurarsi che tutti, inclusi i giovani, siano consapevoli dell’effetto delle loro azioni sull’ambiente. |
— |
Incoraggiare l’intera società, soprattutto i giovani, ad agire come agenti di cambiamento per uno sviluppo ambientale e sostenibile. |
— |
Tenere in considerazione l’impatto ambientale di ogni politica o decisione di vita e, allo stesso tempo, assicurarsi che i giovani siano inclusi nell’elaborazione di politiche sullo sviluppo sostenibile ad ogni livello. |
— |
Accrescere la cooperazione internazionale per eliminare produzioni e consumi nocivi per l’ambiente. |
— |
Supportare e rafforzare le opportunità per i giovani di fare volontariato nel settore dell’ambiente. |
— |
Assicurarsi che tutti, soprattutto i giovani, abbiano accesso a infrastrutture compatibili con l’ambiente per vivere uno stile di vita più sostenibile. |
— |
Estendere la ricerca e l’innovazione nell’ambito delle soluzioni e tecnologie ecosostenibili. |
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#11 ORGANIZZAZIONI GIOVANILI E PROGRAMMI EUROPEI Contesto: le organizzazioni giovanili e i programmi europei per la gioventù coinvolgono milioni di giovani, al fine di sostenere la cittadinanza attiva e sviluppare le loro life skills. Tuttavia, le organizzazioni giovanili e i programmi europei per la gioventù rimangono sottofinanziati e mancano di riconoscimento e accessibilità. |
Obiettivo: garantire a tutti i giovani parità di accesso alle organizzazioni giovanili e ai programmi europei, costruendo una società basata su valori e identità europei.
Obiettivi specifici
— |
Assicurare visibilità e fornire informazione di qualità sulle organizzazioni giovanili e sui programmi europei a tutti i giovani. |
— |
Garantire risorse sufficienti dai programmi dell’UE per le organizzazioni giovanili, perché possano sviluppare progetti ed avere un supporto strutturale per portare avanti la propria missione e sostenere il proprio lavoro. |
— |
Assicurarsi che le organizzazioni giovanili e i programmi europei siano meglio connessi con i sistemi educativi e riconoscerli come attori in grado di promuovere le abilità di vita e la cittadinanza attiva. |
— |
Aumentare l’accessibilità ai programmi europei per i giovani, assicurare processi amministrativi adeguati ai giovani e fornire supporto e informazione di qualità a tutti i partecipanti e candidati. |
— |
Raggiungere e supportare i giovani emarginati per coinvolgerli attivamente nelle associazioni giovanili, nei gruppi di giovani e nei programmi europei. |
— |
Aumentare le risorse, ampliare la gamma delle sovvenzioni e la diversità delle iniziative disponibili per le associazioni giovanili e i gruppi di giovani. |
— |
Assicurare la partecipazione dei giovani ai processi di governance relativi ai programmi europei per i giovani. |
(1) www.youthgoals.eu
Le icone degli obiettivi per la gioventù europea sono state disegnate da Mireille van Bremen e possono essere scaricate insieme al manuale grafico.
(2) Con riferimento alla sussidiarietà, «di genere» dovrebbe essere interpretato in conformità della legislazione nazionale e dell’Unione e delle circostanze nazionali.
(3) «LGBTQI+» è una sigla che riassume le identità non eterosessuali e/o non binarie ed è composta dalle lettere iniziali di «lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer/questioning, intersessuali» e dal simbolo + che indica la non esaustività di tale elenco.
(4) https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Statistics_on_rural_areas_in_the_EU
ALLEGATO 4
relativo al piano di lavoro per la strategia dell’UE per la gioventù 2019-2021
Data |
Metodo di lavoro/Strumento |
Obiettivo indicativo e risultati |
Obiettivi per la gioventù connessi |
Proposto da |
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Risultati generali |
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Una volta all’anno |
Piattaforma della strategia dell’UE per la gioventù |
Almeno una volta all’anno (con riunioni intermedie delle parti interessate). Relazione della piattaforma da diffondere a un vasto pubblico. |
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COM |
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Trio di presidenza RO, FI, HR |
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Tema generale: «Creare opportunità per i giovani» |
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Metà 2019 |
Gruppo di esperti sugli indicatori |
Indicatori strategici che contribuiscono a monitorare i progressi compiuti nell’attuazione della strategia per la gioventù |
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COM |
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2019 |
Gruppo di esperti sulla solidarietà transfrontaliera |
Raccomandazioni strategiche per alimentare il riesame della raccomandazione del Consiglio relativa alla mobilità dei giovani volontari nell’Unione europea |
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DE, (COM) |
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2019 (primo semestre) |
Conclusioni del Consiglio sull’aumento dell’adattabilità dei giovani alle sfide del mondo del lavoro del futuro |
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RO |
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2019 (primo semestre) |
Conferenza/Seminario sulla parità di accesso a un’occupazione di qualità per i giovani |
Raccomandazioni strategiche elaborate con i giovani per facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro |
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RO |
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2019 (primo semestre) |
Programma pilota dei delegati europei per la gioventù |
Programma pilota a cui possono partecipare rappresentanti della gioventù del paese che esercita la presidenza per realizzare e/o promuovere attività della presidenza nel settore della gioventù, sia a livello dell’UE sia a livello nazionale. |
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RO |
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2019 (secondo semestre) |
Conclusioni del Consiglio sull’istruzione e la formazione degli animatori socioeducativi |
Adozione da parte del Consiglio Promozione della qualità dell’animazione socioeducativa attraverso l’istruzione e la formazione degli animatori socioeducativi |
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FI |
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2019 (secondo semestre) |
Conclusioni del Consiglio sull’animazione socioeducativa digitale |
Adozione da parte del Consiglio Promuovere la visione comune e lo sviluppo strategico dell’animazione socioeducativa digitale |
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FI |
||||||
2020 |
Elaborazione di un corso online sull’animazione socioeducativa |
Corso online sull’animazione socioeducativa Ulteriore diffusione del manuale «Improving youth work – Your guide to quality development» (Migliorare l’animazione socioeducativa — La vostra guida per uno sviluppo di qualità) (2017) Ulteriore diffusione della relazione del gruppo di esperti sullo sviluppo dell’animazione socioeducativa digitale (2018) |
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COM |
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2020 |
Attività di apprendimento tra pari sugli approcci intersettoriali nell’animazione socioeducativa |
Compendio di esempi di buone pratiche |
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COM |
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2020 |
Studio volto a proporre un toolkit sulle politiche per la gioventù a livello locale |
Sviluppo di un toolkit pratico destinato ai responsabili politici a livello regionale e locale per rispondere alle esigenze dei giovani, con particolare riguardo ai partenariati intersettoriali |
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COM |
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2020 |
Gruppo di esperti su un approccio alle politiche per la gioventù basato sui diritti |
Raccomandazioni strategiche sulla promozione di un approccio alla gioventù basato sui diritti |
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PT |
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2020 |
Attività di apprendimento tra pari Eventuale progetto congiunto con il Comitato delle regioni. Governance e partecipazione a più livelli |
Rafforzamento di una governance a più livelli nell’ambito della promozione della partecipazione dei giovani ai processi politici e ad altri processi decisionali a livello locale, regionale, nazionale ed europeo |
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PT |
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2020 (primo semestre) |
(event.) Conclusioni del Consiglio sull’animazione socioeducativa nelle zone rurali e sulla promozione della solidarietà intergenerazionale |
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HR |
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2020 (primo semestre) |
(event.) Conclusioni del Consiglio sulla promozione dell’animazione socioeducativa mediante la sensibilizzazione del settore della gioventù attraverso l’informazione e il potenziamento delle risorse |
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HR |
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2020 (primo semestre) |
(event.) tema per la riunione della DG Promuovere l’imprenditorialità sociale fra i giovani |
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HR |
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Trio di presidenza DE, PT, SI |
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2020 (secondo semestre) |
Aggiornamento della raccomandazione del Consiglio del 2008 relativa alla mobilità dei giovani volontari nell’Unione europea |
Adozione da parte del Consiglio Rafforzamento del potenziale dei programmi europei per la gioventù per raggiungere i giovani e aiutarli a costruire una comunità. |
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DE, (COM) |
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2020 (secondo semestre) |
Risoluzione del Consiglio «Agenda sull’animazione socioeducativa» (termine conforme alla strategia finale dell’UE per la gioventù) |
Adozione da parte del Consiglio Sintesi/fusione/consolidamento di azioni e di risoluzioni nel settore dell’animazione socioeducativa in Europa e individuazione di sinergie in cooperazione con il Consiglio d’Europa. |
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DE |
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Dicembre 2020 |
Terza convenzione europea sull’animazione socio-educativa |
Avvio del processo di attuazione dell’agenda europea sull’animazione socioeducativa e raccomandazione del Consiglio d’Europa sull’animazione socioeducativa. |
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DE |
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2020 (secondo semestre) |
Conclusioni del Consiglio sulla gioventù e la democrazia |
Adozione da parte del Consiglio |
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DE |
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2020 (secondo semestre) |
(event.) Riunione congiunta della DG e dei capi delle agenzie nazionali per Erasmus+ Gioventù in azione/corpo europeo di solidarietà |
Discussione sul contributo dei nuovi programmi dell’UE per la gioventù con avvio nel 2021 al raggiungimento degli obiettivi della politica dell’UE in materia di gioventù. |
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DE |
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2020 o 2021 |
(event.) Esercizio di apprendimento tra pari sull’animazione socioeducativa digitale |
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FI |
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2020-2021 |
Attività di apprendimento tra pari sulle attività di solidarietà nazionali |
Attività di apprendimento tra pari per lo scambio di attività di buone pratiche |
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COM |
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Maggio 2021 |
Seminario internazionale |
Educazione non formale e informale come strumento per lavorare con i giovani nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. (event.) Conclusioni della presidenza |
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PT |
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2021 (primo semestre) |
(event.) Conclusioni del Consiglio su un approccio alle politiche per la gioventù basato sui diritti |
Adozione da parte del Consiglio (tenendo conto delle conclusioni del Consiglio sulla promozione dell’accesso dei giovani ai diritti al fine di favorirne l’autonomia e la partecipazione alla società civile, 12 dicembre 2014) |
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PT |
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2021 (primo semestre) |
(event.) Conclusioni del Consiglio sul rafforzamento di una governance a più livelli nell’ambito della promozione della partecipazione dei giovani ai processi politici e ad altri processi decisionali a livello locale, regionale, nazionale ed europeo |
Adozione da parte del Consiglio In occasione del decimo anniversario della risoluzione del Consiglio sulla promozione di forme nuove ed effettive di partecipazione di tutti i giovani alla vita democratica in Europa |
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PT |
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2021 |
Attività di apprendimento tra pari sulle modalità innovative di finanziamento dell’animazione socioeducativa |
Compendio di esempi di buone pratiche |
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COM |
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2021 (secondo semestre) |
Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull’attuazione della strategia dell’UE per la gioventù |
Relazione sui progressi compiuti nel 2019-2020 nell’attuazione della strategia per la gioventù, compreso il piano di lavoro triennale |
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SI, (COM) |
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2021 (secondo semestre) |
Piano di lavoro 2022-2024 |
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SI |
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2021 (secondo semestre) |
Dialogo dell’UE con i giovani, conclusioni del Consiglio |
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SI |